Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so...

39
Unicità e varietà del genere umano

Transcript of Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so...

Page 1: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

Unicità e varietà del genere umano

Page 2: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

1. Le capacità intellettive del cervello umano come proces-so adattivo:

Interpretazione evolutiva

Il cervello

Page 3: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

Tenteremo di dare delle risposte alle seguenti domande:

• Quali ristrutturazioni del cervello si sono verificate nel passaggio da Homo habilis a Homo sapiens? Siamo in grado di ricostruirle? [Il modello di sviluppo intellettivo di Jean Piaget può costituire un punto di riferimento notevole per la comparazione tra ontogenesi e filogenesi (cfr. Ernst Haeckel sul principio: L’ontogenesi ricapitola la filogenesi)]

• Quali meccanismi e motivazioni evolutive hanno determinato l’incremento dell’intelligenza?

• La nostra situazione attuale si è stabilizzata o sarà soggetta a future differenziazioni?

• Quanto il continuo mutare dell’ambiente potrà influire su questo andamento?

Page 4: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

SOMMARIO

1. Introduzione2. Il modello piagetiano nell’ontogenesi dell’intelligenza

umana3. Applicazione dello schema di Piaget allo studio

comparato dei Primati attuali e dei primi ominidi4. Livello intellettivo dei primi ominidi5. Livello intellettivo deducibile dai caratteri dei manufatti

litici 6. Origine paleolitica della geometria e neolitica

dell’aritmetica7. Il linguaggio come fatto evolutivo8. Ontogenesi e filogenesi del linguaggio umano9. Effetto dell’ambiente sullo sviluppo dell’encefalo10. Caratteri e teorie della memoria11. Conclusioni e conseguenze

Page 5: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

1) INTRODUZIONE

Ogni specie ha strategie diverse per rispondere alle insidie ambientali: fuga per la gazzella, artigli per il leone, capacità intellettive per l’uomo.

I primati sono caratterizzati da un rapporto ponderale cerebro-somatico di gran lunga superiore rispetto agli altri animali. Nell’uomo, però, tale rapporto raggiunge valori molto elevati.

Fra Australopithecus e Homo habilis in 1 milione di anni l’incremento è stato di 100 cc. Fra Homo habilis e Homo erectus in meno di 1 milione di anni l’incremento è stato più del doppio. Fra Homo habilis e Neanderthaliani in 600 mila anni l’incremento è passato da 850 a 1.460 cc. La nostra specie, Homo sapiens, si attesta sugli stessi valori dell’Homo di Neanderthal.

Page 6: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

2) Il modello piagetiano dell’ontogenesi dell’intelligenza nell’uomo Jean Piaget 1896-1980

STADI DELLO SVILUPPO COGNITIVO

Page 7: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

3) Applicazione dello schema di Piaget allo studio comparato dei Primati attuali e dei primi Ominidi

Page 8: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

4a) Livello intellettivo dei Primi Ominidi

Il comune antenato dello Scimpanzé, del Gorilla e dell’Uomo si doveva trovare allo stadio 5 e 6 del periodo sensomotorio e probabilmente nella prima fase dell’intelligenza simbolica e si deve essere mantenuto per tutta la fase della riorganizzazione dell’encefalo da 7 a 5 milioni di anni fa

I primi ominidi progressivamente passarono da una vita arboricola a quella terricola adottando la stazione eretta

Nelle Australopitecine essa iniziò tra 5 e 2 milioni di anni fa con conseguenze sulle tecniche di caccia, sulla ristruttura-zione del cranio e sullo sviluppo intellettivo

La caccia deve aver avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del cervello e sulla conseguente comparsa di nuove abilità: immaginazione, anticipazioni mentali

Page 9: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

4b) Livello intellettivo dei Primi Ominidi Effetti della postura eretta sulla rotazione del cranio e sulla sua

conseguente crescita di volume

Page 10: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

4c) Livello intellettivo dei Primi OminidiSviluppo della corteccia cerebrale nei Primati

Tupaia, Tarsio, Scimpanzé

Page 11: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

5a) Livello intellettivo deducibile dalle caratteristiche dei manufatti litici

Attraverso l’esame delle caratteristiche geometriche degli strumenti litici, la cui continuità va dalle prime grossolane produzioni olduvaiane ai raffinati bifacciali acheuliani, è possibile dedurre lo sviluppo intellettivo umano.

L’azione di scheggiatura della pietra richiede capacità organizzative e concetti spaziali (intelligenza preoperativa con capacità di astrazione): dal semplice lasciar cadere il sasso, alla complessa opera di scheggiatura che richiede coordinazione di movimenti delle singole azioni per un controllo costante delle singole modificazioni della pietra.

Page 12: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

5b) Livello intellettivo deducibile dalle caratteristiche dei manufatti litici

Page 13: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

5c) Livello intellettivo deducibile dalle caratteristiche dei manufatti litici

Il tipo di intelligenza richiesta per questi utensili del periodo olduvaiano è di tipo pre-operativo:

L’operatore considera un effetto per volta e procede per prove ed errori

Tale tipo di intelligenza è paragonabile a quella dei Pongidi: Gorilla, Scimpanzé, Orango

Page 14: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

5d) Livello intellettivo deducibile dalle caratteristiche dei manufatti litici

Lo sviluppo di un’intelligenza tipicamente umana si è avuto tra 1 milione e 600 mila anni fa e 300 mila anni fa: dal tardo periodo Olduvaiano (Tanzania), al periodo Acheuleano (dal sito di Saint-Acheul, presso Amiens, nel nord della Francia). In questo periodo i manufatti litici subiscono una notevole evoluzione come illustrano le immagini e le figure seguenti.

Page 15: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

5e) Livello intellettivo deducibile dalle caratteristiche dei manufatti litici

Page 16: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

6a) Origine paleolitica e neolitica dell’aritmetica e della geometria

Gli uomini del Paleolitico non ebbero bisogno di sviluppare l’aritmeti-ca. Raccolta e caccia necessitavano solo di elementari numerazioni: nessuna preda (0), una preda (1); oppure contenitori pieni o vuoti di frutta, semi …

La concettualizzazione dei numeri dovette fermarsi al numero 3 (1+2) che è anche la prima concettualizzazione infantile. Da qui anche la sua sacralizzazione in molte religioni.

Con l’avvento dell’agricoltura e con la conseguente necessità di con-tare nacque l’aritmetica.

Page 17: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

6a) Origine paleolitica e neolitica dell’aritmetica e della geometria

La prima numerazione si basò sul n. 12, estesa poi fino al n. 24, cor-rispondente alla somma delle falangi di quattro dita di una mano, contabili con la sovrapposizione del pollice. Su base 12 fu la nume-razione romana e poi quella britannica fino al 1965.

La numerazione su base 10 (numero complessivo delle dita), che si impose definitivamente nel Medioevo, in Occidente risale ai Pitagorici.

Page 18: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

6b) Origine paleolitica e neolitica dell’aritmetica e della geometria

L’origine dei concetti geometrici ha la sua base biologica sulla sim-metria bilaterale di tutti i vertebrati, ma l’intelligenza umana ha tra-slato questa caratteristica soprattutto in epoca storica.

I concetti di punto, linea e simmetria si originano con la scheggia-tura delle pietre intorno a 2,5 milioni di anni fa:

Punto: colpo per rimuovere una scheggia Linea: direzione dei colpi per rimuovere le schegge Lateralità: simmetria degli eventi di asportazione delle

schegge

Page 19: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

6b) Origine paleolitica e neolitica dell’aritmetica e della geometria

• Le concezioni geometriche pratico-metriche (agrimensorie) trovarono applicazione da 3 mila anni fa in Egitto, in Mesopotamia e in India;

• In Cina sotto la dinastia Hang tra il 220-206 a.Cr. e organica codificazione in Alessandria, per opera di Euclide, intorno al 300 a.Cr.

Page 20: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

7a) Il linguaggio come fatto evolutivo

Il linguaggio come comunicazione di concetti astratti, e non semplice espressione di stati d’animo, è tipicamente umano

C’è una stretta correlazione tra linguaggio ed aree encefaliche ad esso preposte

L'emisfero sinistro sembra essere maggiormente interes-sato nella decodificazione e produzione di componenti fonologiche, morfologiche, sintattiche e lessicali, mentre l'emisfero destro è coinvolto nell'interpretazione dei significati impliciti.

Page 21: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

7b) Il linguaggio come fatto evolutivo Le aree specifiche del linguaggio sono situate nell'emisfero dominante

(sinistro) e comprendono: l'area corticale anteriore di Broca; l'area corticale posteriore di Wernicke; l'area corticale superiore.

Page 22: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

7c) Il linguaggio come fatto evolutivo

Tuttavia, all'elaborazione del linguaggio partecipano anche il giro angolare e sopramarginale e le aree associative parietali di sinistra . Anche le strutture sottocorticali sono interessate alla produzione del linguaggio. L'area di Wernicke è specializzata nell'uso del codice fonemico della lingua, mentre l'area di Broca presiede alla combinazione dei fonemi per comporre parole.

Page 23: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

7d) Il linguaggio come fatto evolutivo

Quando comparve il linguaggio umano?

Non esistono prove archeologiche. Si può soltanto supporre che sia comparso quando lo sviluppo biologico e quello sociale raggiunsero un livello che ne consentì la comparsa: dall’Homo habilis, all’Homo erectus, all’Homo sapiens di Neanderthal.

In questo processo ciò che è da considerare non è tanto la cre-scita del volume dell’encefalo, quanto le interazioni con l’ambien-te:

nell’uomo la maturazione postnatale rende possibile una maggiore esposizione alle influenze ambientali col conseguente incremento di complesse connessioni funzionali di specifici gruppi di neuroni, indispensabili per lo sviluppo del linguaggio.

Page 24: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

7e) Il linguaggio come fatto evolutivo

Come le influenze sociali hanno agito su una delle più significative funzioni biologiche del cervello e come si sono fissate nel corso dell’evoluzione tanto da produrre, come dice Ernest Mayer, dopo il codice genetico,

l’unico codice informatico?

È quel che vedremo nelle prossime diapositive

Page 25: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

8a) Ontogenesi e filogenesi del linguaggio umano Lo sviluppo linguistico dei bambini può essere considerato come ricapitolazione

dello sviluppo linguistico della specie umana (L’ontogenesi ricapitola la filogenesi – E. Haeckel, 1834-1919).

Cos’è il linguaggio?

Per J. Bruner (1915) è “uno strumento per regolare le attività umane e le attenzioni in comune”, “un’estensione specializzata e convenzionalizzata delle attività umane” (1972).

Tutti i linguaggi, gestuale, orale, scritto, si fondano su alcune categorie:

1. Un soggetto

2. Un’azione, se il soggetto agisce, o una situazione

3. Un oggetto dell’azione

4. Un ricevitore dell’azione

5. Un luogo e un tempo

6. Un possesso

Page 26: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

• 8b) Ontogenesi e filogenesi del linguaggio umano

Nel bambino il linguaggio comincia ad apparire tra i 9 e i 24 mesi.

Tra i 9 e i 18 mesi compare il protolinguaggio che svolge le seguenti funzioni:

a. Strumentale: ottenere oggetti e servizi (io voglio)

b. Regolatoria: controllare il comportamento degli altri (fa’ quello che ti dico io)

c. Azione reciproca: rispondere a interazioni (io e tu)

d. Personale: esprimere stati emotivi (vengo qui vicino a te)

e. Euristica: ottenere informazioni sull’ambiente (dimmi perché)

f. Immaginativa: creare situazioni fantastiche (facciamo finta che)

g. Informativa (tra i 16 e i 24 mesi): i significati dei concetti ven-gono espressi servendosi delle parole inserite nel linguaggio degli adulti (ho qualcosa da dirti).

Page 27: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

8c) Ontogenesi e filogenesi del linguaggio umano

Le prove di una ricapitolazione della filogenesi dei Primati e dei primi Ominidi nell’ontogenesi sono sufficientemente palesi nel primo periodo di sviluppo del linguaggio del bambino, dai 2 ai 3 anni. Per il periodo successivo i dati sono meno evidenti.

Gli esperimenti con le scimmie antropomorfe rivelano che esse apprendono simboli gestuali e verbali, e li usano in maniera comparabile a quella dei bambini di 2-3 anni (Primati, Delfini e apprendimento del linguaggio umano). (Le corde vocali 1, 2)

Da ciò si deduce che la prima forma di comunicazione tra i più antichi Ominidi deve essere stata di tipo gestuale e in parte verbale, dello stesso tipo usato dai bambini e dalle Antropomorfe attuali (Parlare ed imparare).

Page 28: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

8d) Ontogenesi e filogenesi del linguaggio umano

Il modello della ricapitolazione implica che le operazioni formali siano comparse molto tardi nell’evoluzione umana, così come nel bambino l’uso del linguaggio vero e proprio viene preceduto da un protolinguaggio.

Nelle prime forme evolutive, durate molto a lungo, il linguaggio dovette essere una forma di transizione tra grido e linguaggio volontario.

La comparsa degli utensili suggerisce che una qualche forma di linguaggio doveva esistere in quanto, anche per realizzare una forma rudimentale, era necessaria una forma di cerebralizzazione avanzata, sufficiente per permettere una forma semplice di linguaggio.

Al perfezionamento della realizzazione degli utensili dovette accompagnarsi un analogo sviluppo del linguaggio, sempre più preciso e complesso, atto a comunicare nuove esperienze acquisite.

Page 29: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

8e) Ontogenesi e filogenesi del linguaggio umano

Lo sviluppo del linguaggio si può fissare in tre grandi momenti:

1. Creazione delle parole per fissare classi di oggetti. Esse ebbero un ruolo fondamentale sullo sviluppo dell’intelligenza e della memoria.

2. Creazione di frasi: si passò, come avviene per i bambini, dalla parola frase all’unione di più parole.

3. Linguaggio simbolico astratto con relativo sviluppo dei processi di astrazione. Ciò è provato dalle sepolture intenzionali, accompagnate da armi e utensili, testimonianza chiara di credenze in una vita oltre la morte.

Page 30: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

SCHEDA SULLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO DEL BAMBINO

Stadio del balbettio: a 3, 4 mesi i bambini, anche quelli sordi, emettono spontaneamente tutti i tipi di suoni possibili, che poi adattano a quelli della lingua materna.

Stadio della parola-frase: a 12 mesi circa il bambino, avendo imparato che ad ogni suono corrisponde un significato, comincia ad usarlo per comunicare dei significati. Le prime parole, però, non si limitano a indicare un solo significato, ma spesso significano una intera proposizione, per cui con la parola pappa il bambino può voler dire la pappa è buona, oppure voglio la pappa.

Page 31: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

SCHEDA SULLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO DEL BAMBINO

Stadio del linguaggio telegrafico: tra i 15 e i 20 mesi i bambini cominciano a comporre le parole come in un telegramma, prima con due parole (pappa buona) poi con tre (mamma butta palla), rispettando le regole sintattiche: soggetto, verbo, oggetto (grammatica universale [Noam Chomsky]).

Stadio del linguaggio compiuto: dai 24 mesi il bambino è in grado di formulare frasi con l’uso sempre più corretto della morfologia e della sintassi.

Page 32: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

9a) Effetto dell’ambiente sullo sviluppo dell’encefalo

Si è scoperto negli ultimi anni che l’ambiente influisce sullo sviluppo dell’encefalo, non sulla quantità dei neuroni, ma sulle loro dimensioni, che possono accrescersi, e sulle connessioni che si infittiscono in seguito all’accumularsi delle esperienze.

Topi esposti ad ambienti ricchi di stimoli sviluppano cervelli di peso maggiore rispetto ad altri allevati in ambienti poveri.

Nella specie umana molti parametri neurologici rimangono immaturi fino all’età di 12 anni circa; se ne deduce che l’ambiente può giocare un ruolo determinante nel modificare queste componenti durante lo sviluppo.

Page 33: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

9b) Effetto dell’ambiente sullo sviluppo dell’encefalo

Per quanto riguarda il linguaggio, studi effettuati sull’area di Broca e su quella temporo-parietale hanno dimostrato che esse sono caratterizzate da una elevatissima malleabilità nel corso dello sviluppo, corrispondente al periodo critico dell’apprendimento del linguaggio e alla formazione di collegamenti sinaptici dei neuroni che permangono come caratteri anatomici costanti del cervello.

Page 34: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

10) Caratteri e teorie della memoria

In questi eventi un ruolo fondamentale riveste lo sviluppo della memoria.

Il processo di memorizzazione si basa su complessi meccanismi elettrici, chimici e neurofisiologici.

Le esperienze producono un incremento sia del volume sia del numero delle sinapsi.

Ricerche psicologiche e psicofisiologiche hanno dimostrato l’esistenza di tre tipi di memoria:

Page 35: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

10) Corollario: caratteri della memoria

1. Memoria eidetica o immediata, dura brevissimi istanti

2. Memoria a breve termine, dura per circa 30 secondi e si localizza nell’ippocampo (può divenire a lungo termine se ci si sforza di conservare il ricordo)

3. Memoria a lungo termine, che permane per giorni, mesi, anni: ha un ruolo fondamentale nell’apprendimento del linguaggio, nella conservazione delle esperienze, nella percezione della continuità del proprio io, etc.

Page 36: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

11a) Conclusioni

Il percorso fin qui seguito ha ricostruito l’evoluzione dell’intelligenza, attraverso lo sviluppo dell’industria litica, l’origine del linguaggio e le sue basi neurobiologiche, tutto ciò in costante interazione con l’ambiente.

Oltre a quelli esaminati, altri e fondamentali eventi hanno giocato un ruolo determinante nello sviluppo dell’evoluzione:

1. La struttura sociale

2. Le migrazioni verso aree temperate

3. La ricerca del cibo

4. La scoperta della coltivazione delle piante e dell’allevamento degli animali

5. Lo sviluppo dei concetti etici

6. L’autocoscienza della propria morte

7. L’invenzione della magia e della religione

Page 37: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

11b) Conclusioni

Tutti questi eventi rappresentano delle risposte alla necessità di sopravvivenza e di progresso la cui introduzione nella mente umana si verifica non attraverso meccanismi genetici, ma attraverso l’educazione che può essere considerata come un’interazione facilitata o condizionata tra stimoli ambientali e strutture nervose cerebrali.

Un campo in cui si dovrebbe particolarmente incoraggiare e valorizzare la variabilità individuale è, quindi, quello dell’educazione che dovrebbe avere come obiettivi:

da una parte, creare condizioni di partenza e opportunità uguali per tutti, sostenendo i più svantaggiati,

ma anche, dall’altra, spingere e sostenere chi è più dotato, poiché gli uomini non nascono tutti con le stesse potenzialità.

Page 38: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

9b) Approfondimento

Le Lingue a confronto - Linguistica Generale

Prof. Augusto Ancillotti

Università di Perugia

Page 39: Unicità e varietà del genere umano. 1.Le capacità intellettive del cervello umano come proces- so adattivo: Interpretazione evolutiva Interpretazione.

Forme storiche di adattamento