Unacma Life - Dicembre 2013

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I.P. CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDINAGGIO I.P CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDIN N N N N NA A A A A AGGIO Dicembre 2013 www.unacma.it ASSOCIATI AD ! ANNO DELLA FORMAZIONE e del Congresso di rifondazione dell’associazione Adotta una scuola! Facciamo il punto su Outlet-vendite dirette in arrivo da Claas

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Transcript of Unacma Life - Dicembre 2013

  • I.P.

    CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDINAGGIO

    I.P

    CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA |A GIARDINNNNNNAAAAAAGGIO Dicembre 2013 www.unacma.it

    ASSOCIATI AD !

    ANNO DELLA FORMAZIONE e del Congresso di rifondazione dellassociazioneAdotta una scuola!

    Facciamo il punto su

    Outlet-vendite dirette in arrivo da Claas

  • D I C E M B R E 2 0 1 32

    Unione Nazionale Commercianti Macchine AgricoleVia Spinoza, 28 - 00137 RomaTel. 06.87420010 - Fax 06.82083007www.unacma.it - E-mail: [email protected]

    E D I T O R I A L E

    VIENI AVANTI... CRETINO!Il provocatorio titolo di questo edi-toriale, ideato a quattro mani (e due teste) con il vicepresidente Alberto Tonello, tratto da un celeberrimo fi lm commedia dei primi anni 80 (regia L. Salce, 1982) e prima anco-ra dallavanspettacolo dei fratelli De Rege. La battuta entrata nello slang quotidiano per descrivere tutte quel-le situazioni in cui c bisogno di candida-ture incoscienti e co-raggiose per imprese disperate o fi nanche suicide. Abbiamo ri-tenuto necessario ri-utilizzarla in questo contesto in quanto si avvicina il momento del rinnovo degli in-carichi quadriennali in seno organizzati-vo. Il prossimo con-gresso (vedi pag. 3 e 4, ndr) dovr indicare i nuovi mem-bri componenti il consiglio naziona-le, la giunta, i tre vicepresidenti e il presidente nazionale. I colleghi che, informati di ci, stanno valutando un loro coinvolgimento diretto nel-la gestione delle vicende associative, devono sapere cosa li attende.

    TANTO LAVORO E POCHI ONORIEssere impegnati per un quadrien-nio nellideazione e realizzazione delle attivit associative comporta una continua e perseverante dedi-zione alla causa della categoria con le seguenti certezze: lassenza di ogni tipo di remunera-zione di natura economica (nessun membro di consiglio, giunta, presi-dente e vicepresidenti ricevono al-cun tipo di compenso o rimborso e tutti i trasferimenti sono a carico di coloro che decidono di partecipare allattivit); la condanna da parte dei colle-

    La presidenza Zamponi ha avuto il grande merito di uscire dagli sche-mi e proporre nuove strade per la realizzazione di progetti tipici e idee innovative sia a livello organizzativo che tematico. Ritengo pi che vali-da la decisione di aver spostato la se-greteria a Roma e particolarmente azzeccata lintuizione di coinvolgere leclettico segretario generale Gianni Di Nardo, vero valore aggiunto del triennio trascorso. Certo bisogna migliorare molto nella coerenza del-le scelte e nella capacit di acquisire risultati economici e sindacali forti e solidi ma insieme possiamo farcela.C molto lavoro da fare. Onori po-chi da raccogliere. Ma tutto si pu dire della nostra associazione tranne che difetti di apertura e democrazia. La partecipazione attiva alla vita as-sociativa e agli incontri con i colleghi genera valore conferendo esperien-za e crescita professionale. Pertanto, lancio un invito a tutti coloro che fos-sero stimolati da una vera partecipa-zione, con pi o meno esperienza, a farsi avanti e candidarsi alle cariche che porteranno al consiglio naziona-le, alla giunta e persino alla presiden-za. Vi attende un entusiasmante pun-to di osservazione sul panorama della distribuzione delle macchine agricole e la possibilit di aggiungere un tas-sello importante allevoluzione e al-la crescita dellassociazione e di tutti noi. Niente onori e niente gloria ma sarete orgogliosi di farne parte.

    Luca Marchegiani vicepresidente Unacma

    area Centro Italia

    Si avvicina il Congresso, i colleghiche decideranno di scendere in campo devono saperecosa li attende. Ma insieme possiamo farcela

    ghi non coinvolti che pontifi cano sullinuti-lit delle iniziative as-sociative; la certezza che gli stessi colleghi saran-no sempre prodighi di trancianti sentenze circa il sicuro vantag-gio personale che la cricca dellUnacma certamente ottiene per il fatto stesso di

    appartenere al gruppo ristretto; le lamentele di coniugi o partner che ignorano di cosa si possa di-scutere fi no alle tre di notte o che si esprimono con limmancabile: Ci mancava pure lUnacma!; gli scontri (talvolta) con i costrut-tori di cui siamo concessionari.

    LALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIAA tutte queste certezze voglio ag-giungere la mia diretta testimonian-za dopo dieci anni di coinvolgimen-to in consiglio e un triennio da vi-cepresidente. Un impegno che si traduce cos: nessun vantaggio eco-nomico, molta suffi cienza da parte di taluni colleghi e qualche forte di-scussione con i costruttori di cui so-no concessionario. Eppure, rispetto a questi anni di intenso lavoro, esprimo un giudi-zio molto positivo perch ho visto lassociazione crescere in visibilit e credibilit.

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 3D I C E M B R E 2 0 1 3

    U N A C M A I N F O R M A

    FRA MENO DI UN ANNOANDREMO A CONGRESSO

    Entro lautunno 2014 ci dovremo ri-trovare per decidere non solo chi ci rappresenter nei prossimi quattro anni ma soprattutto quale sar il no-stro destino di associazione.Nellultimo triennio sono stati pochi i membri della giunta e del consiglio direttivo che hanno animato attiva-mente lassociazione. La segreteria si impegnata per innovare, comu-nicare, farsi conoscere e le relazioni con gli enti e le associazioni della fi -liera sono state il percorso trainan-te dellattivit per assolvere piena-mente al ruolo di servizio verso gli associati. Sono per mancati in que-sti anni della presidenza Zamponi, e non certo per sua colpa, tre fonda-mentali aspetti: la reale partecipazione, degli asso-ciati e non, alla vita dellassociazione; uneffi cace frequentazione tra Acma territoriali e sede nazionale, un confronto che dovrebbe essere la cassa di risonanza delle attivit del-le Acma e il sistema per convogliare in ununica direzione le richieste di attivit legislative a livello nazionale e locale; una forte critica da parte di chi, as-sociato, non si riconosce nella go-vernance e nello spirito associativo che alcuni possiedono e altri, pi in-dividualisti, non hanno manifestato.

    Occorre una sinergia di forze per rilanciare l'associazionismo attivo che passa da nuove idee e progetti che guardano verso il compimento della Federazione

    ricambisti, ecc.), che dovranno rap-portarsi con i responsabili delle sin-gole associazioni di categoria;una realt aperta verso altre asso-ciazioni con lobiettivo di creare una vera Federazione dove ognuno per-de una parte della propria identit associativa (volendo senza modifi -care il proprio nome) in funzione di un progetto comune ben pi ampio. In questo ambito di FederAcma an-che ricambisti e offi cine potranno organizzarsi per creare una loro as-sociazione di categoria.

    IDEE E PROGETTI PER UNA NUOVA CABINA DI REGIAIl consiglio direttivo di una siff atta associazione dovrebbe essere costitu-ito dai presidenti delle singole Acma territoriali, dai presidenti delle asso-ciazioni di categoria aderenti e dai comitati trasversali che si creeranno. Questo lunico modo per portare a totale compimento la democrazia as-sociativa e per far s che, quando un presidente eletto non partecipi alle attivit del consiglio, sia la sua stes-sa organizzazione a farlo decadere. I membri di giunta dovrebbero far parte del consiglio direttivo ma po-trebbero essere eletti separatamente, nominando dopo il presidente, altri

    UNO SGUARDO VERSO IL FUTUROA questo punto vogliamo proporre degli spunti di rifl essione che par-tono dalle Acma e dalle associazio-ni con cui stiamo dialogando per far crescere e diventare Unacma un soggetto maggiormente rappresen-tativo e realmente federativo che si distingue per essere:

    un soggetto unico e multirappre-sentativo di tutte le categorie che operano nella meccanizzazione agricola nei vari ambiti che vanno dal giardino al movimento terra, al-la silvicoltura, allevamento e verde urbano coinvolgendo i ricambisti e le offi cine operanti in questi settori. Tale soggetto potrebbe rapportarsi con la fi liera e gli enti con una og-gettiva forza maggiore;una realt che estende i propri cen-tri di decisione e organizzazione presso le Acma territoriali. Su tutto il territorio nazionale dovrebbero nascere, dove ancora non esistono, delle Acma di carattere provinciale o regionale, possibilmente in ambi-to Confcommercio. Queste associa-zioni si riuniranno periodicamente e potranno creare dei gruppi di lavo-ro suddivisi per categorie merceo-logiche di operatori (giardinaggio,

  • 4tre vicepresidenti per le aree Nord, Centro e Sud, espressioni di varie ca-tegorie imprenditoriali che nel tem-po hanno dimostrato di saper dedi-care alle associazioni di appartenen-za il loro tempo, la loro passione e le idee innovative. Per fi nire, anche se sembrerebbe logico, nessun pre-sidente del consiglio direttivo potr avere doppia carica (esempio: pre-sidente di Acma e presidente di Co-mitato). In questo modo si potreb-be contare sulla disponibilit di una trentina di persone, eff ettivamente attive, coinvolte nelle decisioni stra-tegiche e operative della Federazio-ne. inoltre doveroso fare unulte-riore considerazione. Per migliorare le attivit associative non suffi ciente che si incontrino un concessionario di Venezia, uno di Firenze e uno di Palermo, magari accomunati dallo stesso brand, per dibattere delle loro realt azienda-li. invece dallincontro tra con-correnti dello stesso territorio che si comprendono le dinamiche del mercato studiando misure per re-alizzare progetti comuni o presen-tarsi compatti a una fi era. Lassocia-zionismo ha una sua ragion dessere anche se, per cause storico-geogra-fi che, in Italia questo spirito riesce

    UNACMA DIALOGA CON UNIMACresce lintesa con Unima (Unione nazionale delle imprese di mecca-nizzazione agricola) con cui stiamo stringendo accordi di collaborazio-ne sempre pi stretti migliorando le relazioni tra i rispettivi as-sociati. Gli iscritti Unima avranno vantaggi a rela-zionarsi con i soci Unac-ma che a loro volta po-tranno collaborare con Unima in diversi modi. Il mondo del contoterzismo in dif -colt ma la costituzione del CAI (Co-ordinamento degli agromeccanici italiani), fondato insieme a Confai, porter innegabili vantaggi alla cate-goria che prossimamente seguiremo da vicino.

    Unima riunisce le imprese agromec-caniche che svolgono lattivit del contoterzismo prevalentemente nei settori dellagricoltura, ambiente e territorio. Il contoterzismo consente

    alle aziende, delegando le operazioni meccanizza-bili del processo produtti-vo a imprese specializza-te, di operare consistenti risparmi economico- -nanziari ottimizzando lim-

    piego dei macchinari, inoltre assicura alti livelli tecnico-professionali degli interventi. Le imprese agromeccani-che rappresentano oggi circa 11.500 aziende impegnate nel settore pri-mario che operano al anco di oltre un milione di aziende agricole.

    C O L L A B O R A Z I O N I I N T E R A S S O C I AT I V E

    poco ad attecchire. interessante per rilevare che esistono illumi-nanti esempi tra i nostri associati che, pur essendo concorrenti, han-no realizzato societ di servizi insie-me, detengono il controllo degli ac-quirenti che non dicono la verit e hanno applicato tariff e uniche di servizio doffi cina.

    LASSOCIAZIONE CHE VORREMMOAltra questione riguarda invece il pe-so numerico associativo. vero che tra associati diretti e aderenti alle Ac-ma copriamo oltre il 75-80% del fat-turato delle macchine agricole ma c da chiedersi se ha senso che associa-zioni a livello nazionale contino 250, 125, 75 soci suddivisi in pi categorie allinterno della propria associazio-ne. Lintento quindi quello di creare una realt che conti oltre mille opera-tori per avere maggior peso decisio-nale rispetto a inique legiferazioni o scelte governative che invece di pre-miare la sicurezza gratifi cano gli in-teressi di alcuni. Vorremmo infi ne ri-cordare che uno dei ruoli delle asso-ciazioni quello di formare gli ope-ratori e provvedere al futuro dei gio-vani che oggi si aff acciano sul mon-do del lavoro con scarse prospettive. Mettere in comunicazione queste ri-sorse con gli imprenditori che cerca-no personale idoneo alle loro aziende rientra fra le nostre priorit e si tra-duce nel progetto Mech@griJobs che potrebbe trovare, in un'associazione come la stiamo sognando, la sua pi profonda ragione dessere.

    Gianni Di Nardo Segretario generale Unacma

    ESPRESSIONE TRASVERSALE DEI GRUPPI ESISTENTI O NUOVIComitato di marchio 1, Comitato di marchio 2,

    Comitato giovani imprenditori, Comitato signore dei trattori

    ESPRESSIONE ORIZZONTALE E TERRITORIALEDELL'ASSOCIAZIONE

    ACMA 1, ACMA 2, ACMA 3, ACMA 4, ACMA 5, ACMA 6, ACMA 7, ACMA 8, ACMA 9, ECC.

    ESPRESSIONE VERTICALE E CATEGORIALE DELLE ASSOCIAZIONI ESISTENTI E NUOVE

    Associazionegiardinaggio

    Associazioneconcessionari

    macchine agricole

    Associazioneof cine

    Associazione ricambisti

    Associazionemacchine

    movimento terra

    Proposta strutturale di FederAcma che prevede: potenziamento delle Acmaregionali, collaborazione con altre associazioni e creazione di comitati trasversali

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 5DD I CD I CD I CDD I CD I CDD I CD I CD I CD I CD I CDDD I CDDDD IID I CD I CD I CD I CD I CD I CD I CD I CD I CI CD I CCD I CDDDDD I CD I CDD I CD I CD I CD I CD I CCCDDDDDDD I CD I CD I CDDD I CCD I CCI CI CDDDD I CCCDDDDDD I CCDDD I CDDD I CD I CDDDD I CI CDDD I CDD CD CDD E ME ME ME M BE M BE M BE M BEE M BEE ME M BE ME MEEEE ME M BE ME ME M BE M BE M BE M BE M BM BMMMME M BE M BME M BE M BBBE M BE M BE M BE M BEEEE ME M BE M BM BM BM BM BBBBE MEE ME M BEE M BME M BM BE ME M BBE MEEE M BE M BMME M BBE M BEEE M BBEE M BM BEEE M BM BME M BE M BE M BE M BM BE MEEEEEEEE BBBE M BE ME MEEE BBEE M R ER ERRRRRRR ERRRR EEEEEEEEEEEEEEERRR ERRRRRR EEEEEEEEEERRRRRRR EEEERRRRRR ER EEEEERRR ER ER EEERR EEEEERR EEER ERRRR EEEERR EEEEEER EEEEERR EER ERR ER EER E 222 00 100 10 10 10 1000 10 10 10 100 10 10 10 110 12 00 100 10 10 10 12 0 110 12 000 100000000 100 10 10 10 110 100 10 10 11111110 10 1100 333333333333333333333333333333333333333333333 55555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555555

    F O R M A Z I O N E

    AL VIA IL PACCHETTO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

    Partono i primi corsi nelle aziende associate che hanno aderito allaccordo di Unacma con Inail e Ancors

    Come anticipato nel notiziario pre-cedente, Unacma inizia la sua attivi-t di formazione. Per avviare questa progettualit abbiamo siglato accor-di con Inail (Istituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro) e con Ancors (Associa-zione nazionale consulenti e respon-sabili della sicurezza del lavoro), il sindacato abilitato ad erogare for-mazione in tutti i settori lavorativi.Con Inail sono in fase di studio ul-teriori accordi con le sedi regiona-li e territoriali per sviluppare se-minari e corsi, intese che saranno direttamente pianifi cate dalle Ac-ma territoriali. Il piano formati-vo programmato con Ancors ini-zier invece fi n da subito con la realizzazione di specifi ci corsi. Le aziende associate ad Unacma che aderiranno allaccordo diventeran-no Centri convenzionati Ancors, cio dei veri e propri centri di for-mazione professionale in mate-ria di sicurezza del lavoro abilita-ti allo svolgimento, presso le loro sedi, di tutti i corsi di formazione e dei servizi proposti da Ancors.

    CHE COSA PREVEDE L'ACCORDO CON ANCORSEcco nel dettaglio che cosa prevede laccordo stilato con il sindacato che metter a disposizione degli associa-ti Unacma: la direzione didattica e la se-greteria corsi per assistere gli associati nellorganizzazione dei percorsi formativi. Resta invece a carico dei singoli organizzatori la divulgazio-ne locale dei corsi e la rac-colta delle adesioni;

    la modulistica necessaria allo svol-gimento dei corsi e servizi mediante sistema informatico. Inoltre Ancors si occuper di: rilasciare a ciascun corsista un atte-stato di avvenuta formazione avente le caratteristiche previste dalla nor-mativa vigente e un tesserino plasti-fi cato (patentino ove previsto) com-pleto di foto delloperatore e riportan-te i dati relativi alla formazione svol-ta. Su tutta la documentazione com-pariranno i loghi di Unacma e della singola azienda associata; inviare la documentazione dei cor-si agli enti preposti al controllo (Re-gioni, Province, Asl, ecc.), come da normative vigenti; organizzare gratuitamente, in col-laborazione con Unacma, dei me-

    eting formativi per addestra-

    re e qualifi ca-re il persona-

    le degli asso-ciati Unacma

    nellorganizza-zione e promo-zione dei corsi e

    dei servizi in

    materia di sicurezza sul lavoro (spe-se di trasferta, vitto e alloggio dei partecipanti sono a carico del con-cessionario).Daltra parte Unacma e gli associati si impegnano a:attenersi alle modalit operative stabilite da Ancors mantenendo un rapporto di esclusiva per tutta la du-rata dellaccordo sottoscritto; mettere a disposizione uno o pi istruttori per la parte pratica dei cor-si ove previsto dalle normative vi-genti. Listruttore per poter operare dovr seguire il corso professiona-le di addestramento organizzato da Ancors per conseguire labilitazione.

    Nel caso in cui il concessionario de-cida di non abilitare un suo dipen-dente come istruttore, sar utilizzato un formatore esterno che rester co-munque a carico dellassociato orga-nizzatore del corso. Va inoltre precisato che tutto il ma-teriale antinfortunistico occorrente dovr essere portato dai corsisti o fornito dallassociato Unacma a tito-lo pubblicitario (caschi, guanti, scar-pe, tute ecc.). Il costo dei corsi non comprende le spese di trasporto, vit-to e alloggio dei partecipanti a meno che non siano messi a disposizione dai singoli associati.I corsi si svolgeranno presso le sedi degli associati Unacma o, nel caso in cui non si disponesse della logistica adeguata, presso altri centri da con-cordare con una convenzione. La lo-gistica sar a carico dellassociato.

    Per maggiori informazioni sui corsi di formazione rivolgersi a:

    [email protected] 06.82083007

    Si invitano gli interessati a comunicare quanto primail proprio interesse per riceverela documentazione informativaper consentire la calendarizzazione degli appuntamenti.

  • PROGRAMMA DEI CORSI

    Denominazione corso Tipologia Durata (giorni) DestinazionePartecipanti

    Notemin. max

    PING PONGnovit esclusiva

    di UNACMA

    Il 1 corso di marketing, comunicazione e

    tecniche di vendetta2 aziendale o internazionale 12 24 ADMMS

    PERFORMANCE Team building basic 1 sartoriale per la committenzao interaziendale modalit in/out door 12 24 ADM

    VADO AL MASSIMO Team building top 3 sartoriale per la committenzao interaziendale modalit in/out door 12 24 ADM

    IL LEADER DA SEGUIRE

    Self leadership & Team leadership 3

    sartoriale per la committenzao interaziendale 12 24 ADM

    MYGOODTIME Gestione del tempo 2 sartoriale per la committenza o interaziendale 12 24 ADM

    SPEACH Parlare in pubblico 2 sartoriale per la committenza o interaziendale 10 15 ADM

    CHANGE Gestione del cambiamento 1sartoriale per la committenza

    o interaziendale 12 24 ADM

    COMUNICARE E CONVINCERE Comunicazione ef cace 2

    sartoriale per la committenza o interaziendale 12 24 ADM

    LAVORAREE VIVERE MEGLIO Intelligenza emotiva 2

    sartoriale per la committenza o interaziendale 12 24 ADM

    PIENNELLE Programmazione neurolinguistica 2sartoriale per la committenza

    o interaziendale 12 24 ADM

    IL FUOCO DENTRO Motivazione 1 sartoriale per la committenza o interaziendale 12 24 ADM

    L'ULTIMO METRO Merchandising 1 sartoriale per la committenza o interaziendale 12 24 MS

    PRICING Costruzione dellepolitiche di prezzo 1sartoriale per la committenza

    o interaziendale 12 24 MS

    MYEVENT Organizzazionedi eventi 1sartoriale per la committenza

    o interaziendale 12 24 MS

    PRO-POST Analisi, processi e controlli peril business del post-vendita alcuni giorni in azienda con titolari e dipendenti DB

    BUONGIORNO Uso del telefono 1 sartoriale per la committenza o interaziendale 10 18 ADM

    TITIEMME Tecniche di telemarketing 1sartoriale per la committenza

    o interaziendale 12 24 ADM

    CHECK UP Veri ca dell'azienda conun consulente esperto 4 oresartoriale per la committenza

    o interaziendale AC

    IN SIDE L'agridealer: vendita, post-ven-dita, magazzino e of cina 1sartoriale per la committenza o inte-

    raziendale AC

    MIGLIORANDO IL CUORE, LA MENTE E IL CORPO

    Percorsi di coachingpersonalizzati riservato a titolari e dirigenti DDC

    ...E LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANEUn importante aspetto della conduzione di unimpresa la formazione continua del personale e soprattutto degli imprenditori. Fare una riunione con i dipendenti e non sa-per comunicare in maniera adeguata pu far travisare i mes-saggi che si vogliono far passare. Parlare con un cliente al momento della vendita o della riconsegna di un mezzo che stato in of cina, sbagliando approcci, toni e conclusio-ni pu creare incomprensioni e ostacolare la delizzazione.Ma soprattutto sulla squadra che fondamentale lavorare. Sono svariate le motivazioni che ci hanno indotto a or-ganizzare i corsi formativi che abbiamo messo in cantie-re insieme ad ADM (www.admind.it) e altri professionisti, ma riteniamo che il corso PING PONG, studiato apposita-mente per Unacma, possa essere il primo passo per molti. Ecco le tematiche affrontate in questi corsi:

    marketing, per comprendere come progettare strategie e attuare tattiche aziendali, adatto non solo ai titolari ma anche a tutte le componenti aziendali che spesso si trova-no a dover eseguire incarichi senza capire le modalit di coordinamento con il progetto imprenditoriale; tecniche di vendita, indispensabili non solo al persona-le commerciale ma spesso anche a magazzinieri, tecnici e impiegati amministrativi; comunicazione, punto di forza per tutti a livello aziendale ma anche personale e familiare perch regola i processi del-le attivit sopra descritte e quindi fondamentale per campa-gne pubblicitarie, mailing, depliant. Un percorso integrato e stimolante che, in soli due gior-ni, pu coinvolgere tutto il personale di unazienda o un gruppo di persone di pi aziende in un ambiente neutro.

    DDDCDDC

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 7

    E V E N T I

    UNACMA ALLA FIERADI AGRILEVANTE

    Quattro giorni di intensa attivit per lassociazione dei dealer italiani che ha partecipato alledizione 2013 di Agrilevante, lesposizione internazio-nale di macchine, impianti e tecno-logie per la fi liera agricola, svoltasi a Bari dal 17 al 20 ottobre, che ha ospi-tato 280 espositori. La rassegna me-diterranea dedicata alla meccanizza-zione si ripropone come il pi im-portante appuntamento fi eristico del Centro-Sud che questanno ha visto la partecipazione di circa 50 mila vi-sitatori di cui oltre 2 mila provenienti dai Paesi esteri. In questarea il mer-cato delle macchine agricole rap-presentato da un importante nume-ro di aziende distributrici particolar-

    mente attive in Puglia e Basilicata. La presenza di Unacma allappuntamen-to fi eristico ha lo scopo di avvicinare gli associati e i potenziali colleghi alle attivit e ai progetti che lassociazione sta sviluppando per aiutare la catego-ria ad aff rontare tutte le novit tecni-co-normative in arrivo.

    FAVORIRE LA COESIONE PER AFFRONTARE IL FUTUROIn una situazione di mercato molto diffi cile, anche per i dealer, occorre infatti incentivare la coesione per af-frontare il presente ma soprattutto il futuro. Le strategie distributive in atto sul

    mercato, stimolate da alcuni gran-di costruttori, stanno provocando (o provocheranno a breve) cambia-menti di marchio o di area incidendo prevalentemente sulle concessionarie medio-piccole, a conduzione familia-re, che rappresentano il nucleo vitale delle reti del Centro-Sud. Unacma vuole stare al fi anco di que-sti imprenditori per aiutarli ad af-frontare le criticit del momento of-frendo un supporto di informazio-ni (tecnico-legislativo-commerciali) utile ad aff rontare, anche attraverso un miglioramento della loro profes-sionalit, questo diffi cile momento dove per possibile scorgere anche delle opportunit.

    Il binomio con Enama sta diventando un puntodi riferimento costante

    delle pi importanti manifestazioni eristiche

    della meccanizzazione italiana

  • 8ECCO I MECCATRONICI APPENA DIPLOMATI A BARIQuesta gura professionale stata al centro delle iniziative organizzate da Unacma allappuntamento eristico di Bari e in precedenti manifestazioni. Stiamo cercando questi giovani negli Istituti tecnici e agrari e tra i diploma-ti del corso post-diploma per Meccatronici che alcune regioni (Emilia-Roma-gna e Puglia) hanno inserito nei Programmi di sviluppo di alcune professio-nalit molto legate ai distretti locali. A Bari abbiamo incontrato una decina di ragazzi che hanno appena terminato questo percorso di studi e che sono alla ricerca di un lavoro quali cato. Potrebbero essere inseriti sia nelle azien-de concessionarie sia in quelle di costruttori, grandi o piccoli, che necessita-no urgentemente di personale competente in materia di meccatronica per af dargli la gestione della tecnologia presente su trattrici e macchine agri-cole moderne. Lelenco e i recapiti di questi giovani sono disponibili sul sito www.unacma.it nella sezione Cerco/Offro lavoro.

    S P O R T E L L O L AV O R O

    E V E N T I

    IL SUCCESSO DI MECH@GRIJOBSIl progetto dedicato alle nuove professioni della meccanica agricola avvicina il mondo della scuola alle aziende che operano nel settore dell'agrimeccanica nel settore dell agrimeccanica

    Levento organizzato da Unacma, in collaborazione con Enama, ha attira-to lattenzione dei numerosi visitatori del Salone barese ma soprattutto de-gli studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti tecnici agrarie degli Itis con specializzazione in meccanica e meccatronici delle province di Bari, Foggia e Materache hanno partecipa-to alle Demo, realizzate in collabora-zione con New Holland e Unima, che illustravano le nuove professioni della meccanica agricola. Venditori tecni-co-commerciali, Meccatronici e Ope-ratori sono le fi gure professionali pi richieste da costruttori, aziende della distribuzione (dealer) e contoterzi-sti che nei prossimi tre anni dovran-no aff rontare il problema dellinse-

    rimento di nuove risorse umane per far fronte all'innovazione tecnologica di trattrici e macchine agricole. Ecco perch necessario un forte rinnova-mento del personale commerciale e tecnico, oggi diffi cilmente reperibile sul mercato del lavoro, che va ricer-cato e preparato dalle scuole del set-tore. Gli studenti che si apprestano a concludere il ciclo di studi stanno per entrare in un mondo del lavoro mol-to penalizzato dalla crisi, dove risulta essere trascurato il legame con i setto-ri che oggi possono off rire delle con-crete opportunit. In questo ambito interessante segnalare che una stima Unacma individua in Puglia e Basi-licata 250 posizioni nel settore della meccanica disponibili nei prossimi tre anni. Si tratta di 150 meccatroni-ci, 50 venditori tecnico-commerciali e 50 altre professionalit ripartite tra operatori, magazzinieri, dimostrato-ri. Unacma intende avvicinare questi giovani con iniziative mirate da svol-gersi presso le aziende associate dei territori coinvolti off rendo loppor-tunit di conoscere meglio il mondo delle macchine agricole invitando le scuole agrarie e tecniche del com-prensorio a collaborare per divulgare e far apprezzare un settore industriale che il secondo dEuropa e tra i primi al mondo.

    Alberto CocchiConsulente giornalista

    settore macchine agricole

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 9

    In occasione di Agrilevante, Unac-ma ha organizzato un incontro pub-blico per i suoi associati e per tutti i concessionari dellarea mediterra-nea. Sotto labile regia di Gianni Di Nardo, segretario generale, Carlo Zamponi, presidente nazionale e Tullio Capobianco, presidente areaSud Italia, sono state trattate diver-se tematiche. Il presidente, Carlo Zamponi, ha evidenziato il ruolo sindacale dellassociazione nei con-fronti dei costruttori, nostri man-danti, per riequilibrare questo rap-porto e nei vari tavoli ministeriali per far valere la categoria dei con-

    cessionari su tematiche chiave per il futuro. Ovvero la discussa legge sul-la revisione obbligatoria, fondamen-tale per un riassetto delle numerose problematiche relative alla sicurezza degli utilizzatori. Una legge che non riesce ancora a formulare un decreto attuativo a causa di lobby contrarie (associazioni degli agricoltori e altre categorie di utilizzatori). Occorre che Unacma contribuisca a chiari-re gli aspetti positivi di questa leg-ge che, con le dovute cautele, uti-le a tutta la fi liera agricola in quan-to passaggio obbligato per fare chiarezza in un parco agricolo ob-

    E V E N T I

    INCONTRO REGIONALE UNACMA SUD ITALIA

    soleto e pericoloso se non a norma. Lintervento di Francesco Barnaba, consigliere Unacma, ha riguardato il Listino dellUsato e i portali web mentre Rodolfo Catarzi, responsa-bile della sicurezza, si soff ermato su patentino e revisione, argomenti che trovano ampio spazio nelle pa-gine di questo numero.

    Gli eventi sono disponibili in versione integrale sul sitowww.unacma.it nella sezione youtube

    MESSA A NORMA E REVISIONE DELLE MACCHINE AGRICOLE: COSA DICONO UNACOMA, CIA PUGLIA, UNACMA ED ENAMALe associazioni partecipanti al talk show di Agrilevante concordano nel passare alla fase operativa. Ecco alcuni degli interventi effettuati durante l'evento.CIA Puglia: Siamo coscienti che la questione sicurezza in agricoltura sia un problema da affrontare (in Puglia circa 15.000 incidenti tra cui 45 mortali). Come agricoltori vor-remmo che la messa a norma obbligatoria fosse fatta con criteri equilibrati, costi non eccessivi ma soprattutto con una burocrazia sempli cata. Lo stesso ragionamento va-le anche per la revisione che deve seguire criteri ragione-voli perch sia fatta progressivamente e solo sulle macchi-ne pi vecchie. Occorre poi identi care bene le strutture autorizzate a compiere questi interventi e prevedere che possano essere fatti anche presso le aziende per evitare ulteriori costi di trasporto.Carlo Zamponi, presidente Unacma: I commercianti di macchine agricole hanno la responsabilit civile e pena-le di vendere agli agricoltori solo macchine a norma e si-cure. un aspetto fondamentale e dobbiamo perseguire questo obiettivo anche evitando di permutare trattrici che non sono in regola. Siamo favorevoli allapplicazione velo-ce della revisione (gi legge dal febbraio scorso a tutt'og-gi priva di decreto attuativo) non per interessi speci ci di categoria visto che, per prima, dovr affrontare questa problematica sullo stock di circa 20.000 macchine inven-dute nei propri piazzali. Massimo Goldoni, presidente Unacoma: Il parco trattrici italiano non a norma stimato in circa 1 milione e 700 mi-

    la unit. Metterle a norma e revisionarle una precisa re-sponsabilit etica che ci dobbiamo assumere come liera della meccanizzazione italiana per garantire maggiore si-curezza agli utilizzatori e abbattere il tasso di mortalit e di incidenti, anche gravi, in agricoltura. Dovremo farlo in modo progressivo ed equilibrato concordando con tutte le associazioni il percorso. Ma dobbiamo farlo.Roberto Limongelli di Enama: Come ente operiamo al ser-vizio di tutta la liera della meccanizzazione rappresentata dai nostri associati. Quindi siamo pronti a dare tutto il no-stro supporto tecnico e organizzativo per fare in modo che le normative per la sicurezza delle macchine agricole, inclu-sa la revisione, siano applicate con criteri corretti ed equi per tutte le categorie interessate.

    TA L K S H O W

  • D I C E M B R E 2 0 1 310

    F O R M A Z I O N E

    ADOTTIAMO UNA SCUOLA, UNA PROPOSTA PER I DEALERLesperienza di Mech@griJobs svol-tasi a Bari, cos come LOffi cina del-le idee allEima di Bologna o di Agri-labor alla Fieragricola di Verona, hanno evidenziato come le scuole tecnico agrarie abbiano una scarsis-sima conoscenza del comparto del-la meccanica e come gli allievi non ricevono unadeguata preparazione in questo ambito. Avendo infatti tol-to dal piano di studi obbligatorio lo studio della Meccanica, una volta fondamenta-le nella formazione di un perito agrario, cosa potevamo aspettarci? Tali istituti sono lonta-ni anni luce dal prepa-rare giovani diplomati che potrebbero essere un interessante serba-toio per il nostro set-tore. I duemila studen-ti agrari che in questi anni si sono alternati ai nostri workshop han-no avuto le prime informazioni sulle professioni emergenti nel mondo dei dealer e non un caso che dopo ogni evento molti professori e studenti ab-biano espresso il desiderio di avere ulteriori contatti e possibilit di ap-profondimento.

    COME SI ADOTTA UNA SCUOLA Ora sta a noi come associazione e a voi concessionari fare il prossimo pas-so ovvero curare meglio i rapporti con alcune scuole del vostro territo-rio identifi cando non solo quella pi vicina ma anche quella che ha la fama di avere i migliori studenti o profes-sori. Per iniziare bisogner contatta-re il dirigente scolastico e i professori che insegnavano meccanica agraria e che oggi si occupano di altre materie. Lattenzione andr poi focalizzata sul-

    le classi quarte o quinte selezionando i ragazzi pi interessati allargomento. A questi studenti saranno proposti alcuni eventi dedicati alla meccaniz-zazione e alle opportunit di lavoro destinate ai giovani. La proposta for-mativa potrebbe essere articolata in una mattinata (2-3 ore) nella vostra azienda concessionaria suddivisa in una presentazione generale del setto-re (fornita da Unacma) a cui potreb-be seguire lintervento del titolare che spiega la propria storia imprendito-riale illustrando come funziona una concessionaria di macchine agricole e cosa vende, presentando ogni repar-to soff ermandosi in particolare sul-la parte commerciale e assistenziale, magazzino e ricambi. Dopo la teo-ria seguir una verifi ca statica delle macchine sul piazzale con approfon-dimento delle ultime novit tecni-

    che che solitamente attraggono mol-to i giovani. Il supporto del vostro costruttore di riferimento, che potr prevedere lintervento di un funzio-nario tecnico, commerciale o di ma-keting, certamente consigliato.

    SCUOLA-LAVORO, ALLEANZA VINCENTE Il progetto avviato con la scuola adottata andr formalizzato con un

    accordo scritto per defi nire una specie di partenariato, os-sia un collegamento con altre iniziative fra cui visite guida-te alle principali Fie-re della zona. Spesso infatti le scuole par-tecipano dimostran-do scarso interesse trasformando que-ste interessanti op-portunit in disor-ganizzate gite sco-

    lastiche dove anche i ragazzi pi at-tenti ne escono senza alcuno stimolo. Tra le varie iniziative potrete pro-porre anche la partecipazione ai vostri Open day e alle Prove in campo. Lobiettivo resta quel-lo di individuare qualche giova-ne risorsa da inserire nella vostra azienda testandola prima con gli stage che la scuola vi proporr. In questo progetto non trascura-te di individuare anche un Istitu-to tecnico dove si insegnano gi lElettronica o la Meccatronica; in questi casi la fi gura da ricercare il Meccatronico di cui ogni con-cessionaria ha bisogno per gestire il cliente.

    Alberto CocchiConsulente e giornalista

    settore macchine agricole

    Scuole agrarie e Istituti tecnici sono i luoghi migliori per reperire giovani da inserire

    nel mercatodel lavoro come

    Tecnici commerciali o Meccatronici

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 111

    A F FA R I L E G A L I

    Tanto inaspettata, innovativa e illu-minata risulta essere la sentenza del-la Cassazione Penale, Sez. 3 dell1 ot-tobre 2013, n. 40590 Vendita di un macchinario privo delle necessarie condizioni di sicurezza, quanto al-trettanto fondamentale e attuale il percorso di qualifi cazione Unacma Roc alla luce della stessa sentenza. Il provvedimento si riferisce alla vendita di una macchina per la qua-le il Tribunale aveva condannato il vecchio proprietario (concedente) a seguito dellaccertata irregolarit della stessa dal punto di vista della-deguamento ai fi ni della sicurezza, ai sensi dellarticolo 23 del decreto legislativo 81/08 dove il legislatore dichiarava: Vietata la fabbricazio-ne, la vendita, il noleggio e la con-cessione in uso di attrezzature di lavoro (nuove e usate, ndr) non ri-spondenti alle disposizioni legislati-ve e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

    LE PRECISAZIONI DELLA SENTENZALa Suprema Corte ha precisato che il costruttore/fornitore non risponde nel caso in cui la macchina sia stata ceduta non per venire utilizzata ma per essere sottoposta a riparazio-

    ne per la sua successiva immissio-ne in mercato. Concetto chiaramen-te espresso e motivato nel passaggio della sentenza di cui sotto si riporta-no alcuni stralci. 4.3 ...Invero un principio di ra-gionevolezza, non disgiunto da una regola di ordine economico genera-le, quello che sta alla base della nor-ma contestata, nel senso che, fermo restando che vietato limpiego di macchinari non a norma con la con-seguenza che una vendita di pro-dotti di tal fatta , di regola, vietata stante la conseguenzialit e norma-lit dellimpiego della macchina nel ciclo produttivo, nellottica del pas-saggio del prodotto industriale alla fase economica successiva (lutiliz-zo), laddove questultimo passaggio non vi sia (come nel caso dello sta-zionamento del macchinario pres-so una ditta specializzata esclusiva-mente nella riparazione per la messa a norma con compiti ben specifi cati che inibiscono unutilizzazione suc-cessiva mediata tramite il venditore allorigine), non pu ritenersi vieta-ta la vendita d un macchinario in quanto avente uno scopo ben cir-coscritto, senza alcuna previsione di utilizzazione. 6. In tale sede dovr il giudice verifi care in concreto, alla luce del-le regole interpretative enunciate da questo Supremo, quali fossero le

    modalit della vendita e se in eff et-ti la ditta cessionaria (acquirente) svolgesse o meno attivit di ripara-zione e riposizionamento a norma di macchinari non in regola secon-do le prescrizioni antinfortunistiche del mercato interno.

    IN SINTONIA CON IL MARCHIO DI QUALITUna sentenza, quindi, che fa fi nal-mente chiarezza circa la possibilit di permutare macchine non a nor-ma con altre nuove o usate a nor-ma ma che pone delle altrettanto chiare condizioni al fi ne di rendere applicabile la sentenza stessa. Nor-me che si esplicitano nellaccerta-mento della conoscenza, compe-tenza e capacit nella riparazione e messa a norma dei macchinari riconosciute al cessionario (acqui-rente/commerciante) quale prima-ria garanzia per il concedente (vec-chio proprietario) ai fi ni della non imputabilit ai sensi dellarticolo 23 del decreto legislativo 81/08.Competenze che sono gli elementi fondanti del percorso di qualifi ca-zione che Unacma ha predisposto in collaborazione con Inail e Asl e che si concretizzano con l,acquisizione del marchio di qualit.

    Rodolfo Catarzi Responsabile progetto sicurezza

    SENTENZA SHOCK

    Il provvedimento riferito alla vendita

    di una macchina per cui il Tribunale aveva condannato

    il concedente a seguito

    della non conformit del mezzo ai ni

    della sicurezza

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  • PI SCAMBIO E CRESCITA TRA ASSOGREEN E UNACMA Prosegue il dialogo tra AssoGreen e Unacma che lo scorso ottobre si sono date appuntamento a Vicenza per una giornata di confronto. Fra gli obiet-tivi di AssoGreen, lassociazione nazionale specialisti macchine da giardino, vi quello di sviluppare e potenziare il cosiddetto mercato del verde com-posto da molti attori che si muovono in un settore ritenuto ancora parti-colarmente vivace. Per lassociazione la s da oggi quella di promuovere azioni di sensibilizzazione sia verso i clienti che gli operatori favorendo uno scambio culturale di esperienze che si traduca in risultati concreti per i soci. In questa ottica di crescita AssoGreen si incontrata con Unacma rappresen-tata per loccasione dal segretario Gianni Di Nardo. Da tempo tra le due as-sociazioni sono in corso scambi di informazioni e confronti e ora si sta valu-tando la possibilit di future collaborazioni per offrire agli associati delle due realt nuove opportunit che consentano di migliorare il proprio lavoro, cre-scere professionalmente e avere maggiore rappresentanza sindacale. Siamo convinti che in futuro sar sempre pi indispensabile.

    La materia prima del commercio rappresentata dai soldi. Lo sappia-mo tutti noi commercianti. In mol-te occasioni ho ascoltato relatori che spiegano come la nostra funzione sia quella di diff ondere conoscenze e utilizzare competenze per ottimiz-zare il servizio fornito al cliente fi na-le. Certamente acquisire, padroneg-giare e gestire uomini e competenze specialistiche parte essenziale del nostro mestiere. Ma noi non siamo n consulenti, n commercialisti, n agronomi e neppure ingegneri agro- meccanici. Sento sempre pi spesso dire che il valore aggiunto delle no-stre aziende deve crearsi nei servizi associati alla vendita e al post-vendi-ta (fi nanziari, assicurativi, tecnici e consulenziali). certamente vero che la complessit nella gestione delle no-stre aziende crescente a causa prin-cipalmente di un quadro normativo di riferimento che si fa ogni giorno pi complesso e incomprensibilmen-te articolato. Per, come spesso dico ai miei clienti, il nostro in fondo un mestiere facile: basta confronta-re le fatture di acquisto con quelle di vendita a patto di non dimenticare i fondamentali. Il nostro ruolo di in-termediari basato sulla movimenta-

    R I F L E S S I O N I D I U N D E A L E R

    QUANTO COSTANOI SOLDI DEI FORNITORI?

    decidiamo di detenere e dai crediti che decidiamo di accordare ai no-stri clienti. Il problema semmai di come procurarsi i fondi per sostene-re il fabbisogno che abbiamo deter-minato con le nostre scelte. Qui per spesso entriamo in confusione. Poi-ch abbiamo deciso che ci servono tanti soldi amiamo pensare che se ne possano trovare in giro altrettanti a un costo minimo o nullo. E andiamo a pescare nelle capienti (?) tasche dei fornitori.

    IL VALORE DEI SOLDIOra, a parte il normale tempo tecni-co dei consueti termini di pagamento (max riba 60 giorni) ogni ulteriore di-lazione concessaci dal fornitore ha un costo occulto o palese estremamente elevato. Il prezzo per tale concessio-ne di credito (mai come in questo ca-so vale il detto il tempo denaro) pagato in moneta sonante (man-cati sconti fi nanziari e non) e in ter-mini di perdita di indipendenza, for-za contrattuale e soprattutto serenit operativa. Vi assicuro che per quanto sia esoso il vostro direttore di banca, vi applicher un tasso palese tutto sommato meno caro di ci che siamo chiamati a pagare al fornitore gene-roso. E se il fi do e i mutui sono al limite? Beh, in questo caso il proble-ma di guardarsi bene in tasca deci-dendo quanti soldi nostri siamo in grado di muovere prima di decidere quanti soldi impiegare. tutto e sem-pre solo una questione di decisioni.

    Luca Marchegiani

    E V E N T I

    Oculate scelte e decisioni sonoalla base di una corretta gestione nanziaria aziendale

    zione di materiali e soldi. La logistica dei materiali complessa, rischiosa e spesso costosa. Eppure non ho mai sentito di aziende in crisi a causa del-la gestione dei trasporti. La logistica dei soldi, invece, di una semplicit assurda. Ma spesso da qui che nascono pro-blemi e patologie aziendali talvolta lunghe, dolorose e incurabili. I fab-bisogni fi nanziari nel nostro me-stiere derivano dal magazzino che

    12 D I C E M B R E 2 0 1 3

  • 13

    C O R R E VA L A N N O . . . 1 9 4 6

    INNAMORARSI DEL LAVORO IL SEGRETO DEL SUCCESSO

    Una vita fatta di fatica, dedizione e una grande passione per la propria azienda consolidata nel tempo grazie ad una buona dose di abilit impren-ditoriale, entusiasmo e complicit fa-milare. Quella che vi proponiamo in questo numero una storia che aff onda le radici nel profondo Sud, in provincia di Bari, dove da quattro generazioni la famiglia Gagliardi opera nel settore della meccanizzazione. A raccontar-cela Nicola Gagliardi, fi glio del fon-datore, che da qualche anno ha cedu-to la guida della propria azienda al fi glio e al nipote unitamente alla sua grande passione per il settore eredita-ta dal padre.

    UN SALTO NEL PASSATOEra il 1946 quando Giuseppe Ga-gliardi, 42enne, inizi a muovere i primi passi nel mondo delle mac-

    chine agricole. Prima di allora ave-va fatto di tutto riferisce il fi glio oltre che contadino, produttore di carbone e ghiaccio, gestore di cine-ma, operaio in una fabbrica di gas-sose, gestore di stagione lirica a tea-tro, allevatore di pecore, albergatore, gestore di un lido sul mare e tanto altro ancora. Rimasto orfano di pa-dre a 15 anni con unazienda agrico-la da mandare avanti, non ebbe cer-to una giovent spensierata. Finita la guerra, doveva comprarsi il trat-tore e quando seppe che il venerd a Bologna si faceva il mercato dellu-sato si rec sul posto e compr il suo primo testa calda che al ritorno, ca-sualmente, vendette ad un amico! racconta Nicola Gagliardi la setti-mana successiva ritorn a Bologna, ne compr due, uno per s e laltro per un amico. E da qui inizi la sua storia di concessionario.

    PIONIERE NELLE VENDITE DI MACCHINE AL SUDNel 1961 prese la concessione di un grande produttore nazionale per le province di Bari e Potenza e nei 15 anni precedenti furono trasferite al Sud circa 5.000 trattrici usate Lan-dini, Orsi, Fiat, Cassani e tante altre marche. Pensate che si compravano mediamente a 300 mila lire e si riven-devano a 900 mila lire puntualizza Gagliardi ecco perch, quando mi cedette lazienda e io gli dicevo che le provvigioni lorde erano intorno al 15%, non credeva alle sue orecchie. Diceva sempre che vendere un tratto-re nuovo a 1.600.000 lire per guada-gnare lordo 240.000 lire era da pazzi.

    LESPERIENZA A SERVIZIO DEI GIOVANINel 1964 mi diplomai e presi le re-dini dellazienda fi no ad affi darla, un paio di anni fa, a mio fi glio e mio nipote conclude Gagliardi sono stato in Germania ad una presenta-zione John Deere e consideravo che, ai tempi di Gianni Landini, Ferruc-cio Lamborghini ero la mascotte delle riunioni; poi c stato il tempo in cui ero concessionario maturo, oggi sono un signore non pi gio-vane che pu dare tanti consigli ai giovani che si avvicinano alla nostra attivit. Per questo chiudo citando R.W. Emerson che disse: Il primo uomo fu un agricoltore e ogni nobil-t storica riposa sullagricoltura , se volete raggiungere il successo c un solo modo... innamoratevi del vo-stro lavoro!.

    Quattro generazioni di imprenditori baresi portano avanti la concessionaria fondata nel Dopoguerra dalleclettico capostipite che ha trasmesso la sua passioneper le macchine allintera famiglia

    Nicola Gagliardi con il glio Giuseppe e il nipote Aldo Mele

    Fiera di Foggia nel 1966

    Correva lanno... uno spazio della memoria sul mestiere di conces-sionario dedicato ad aneddoti e curiosit. Invitiamo associati e non che hanno storie da raccontare a contattarci scrivendo a [email protected]

  • D I C E M B R E 2 0 1 314

    U N A C M A E D E A L E R

    IL PUNTO SU , LA GARANZIA PER LUSATO

    L'iniziativa promossa da Unac-ma-Conformgest, lanciata alcuni mesi fa con unoff erta esclusiva per gli associati, sta divenendo per i dea-ler una sempre pi valida opportu-nit fi nalizzata allo sviluppo del set-tore delle vendite dellusato agricolo. Ormai molti segnali indicano che il protrarsi della crisi delle vendite del-le macchine nuove non lascia molti spazi a una ripresa che tarder anco-ra a manifestarsi. Nel frattempo i la-vori nei campi non possono fermar-si e gli imprenditori dovranno im-piegare al meglio le minori risorse destinate agli investimenti sul par-co macchine delle loro aziende. Ci signifi ca che potranno fare ricorso allacquisto di una trattrice o attrez-zatura usata al posto di una nuova.

    CHI MI GARANTISCEL'USATO?Oggi le off erte relative a questo set-tore non mancano e sono facilmen-te accessibili visitando le centinaia di siti Internet presenti nella rete. Cercare e trovare tra migliaia di pro-poste la macchina potenzialmen-te giusta non un problema. Il ve-ro dilemma arriva quando il cliente, individuato il mezzo pi adatto, si chiede: chi mi garantisce, in questo acquisto, di essere tutelato su even-tuali problematiche meccaniche o elettriche su motore e trasmissio-ne? Questo aspetto rappresenta il pi grande ostacolo alla vendita ma soprattutto alla realizzazione di un corretto margine di guadagno per il

    rivenditore. La risposta pi ovvia il ricorso a una garanzia che risolva i dubbi del cliente.

    LA PAROLA AI DEALERAbbiamo chiesto a Marco Cervet-ti, un importante concessionario grossetano che segue anche il setto-re dellusato, come stia utilizzando questa nuova arma commerciale avendo gi realizzato quattro con-tratti di questo genere. Sono parti-to in settembre e per ora la sto uti-lizzando su una selezione di trattrici a pi alto valore per poterla meglio proporre allinterno della trattativa, il costo infatti varia da 1.350 a 2.000 euro per queste fasce di potenza e non sopportabile da tutti i clien-ti spiega Cervetti stiamo per proponendo questa formula a tutti quelli che si interessano di un usa-to e i clienti sono sempre pi attrat-ti da questa opportunit che li tran-quillizza fugando ogni dubbio. Sono certo che, in futuro, questa formula sar sempre pi utilizzata.

    Anche la ditta Maier di Citt della Pieve (Pg) che ha gi utilizzato que-sta Garanzia su una decina di trat-trici sostiene la validit commerciale della proposta che ha generato nuovi clienti e contatti evidenziando anche alcune criticit. Al momento i costi di diagnostica propedeutici al vero e proprio intervento di garanzia sono esclusi dal rimborso ma ci auguria-mo possano essere inseriti riferisce lazienda in questa fase di rodag-gio, preferiamo proporre Sicura! ai clienti della zona di nostra diret-ta competenza perch ci sono meno costi da gestire per entrambi con mi-gliore soddisfazione per tutti. Infi -ne abbiamo posto qualche domanda a Cosimo De Rinaldis di Conform-gest chiedendogli quali siano, dopo un rodaggio di 10 mesi, le prime im-pressioni circa lutilizzo della Ga-ranzia Sicura!. Siamo andati al di l di ogni pi rosea aspettativa, con 85 dealer associati che hanno ade-rito alliniziativa e circa 1.000 mezzi agricoli garantiti attualmente su tut-

    Cosa pensano i concessionari di questa formula di garanzia a cui oggi aderiscono 85 dealer interessandocirca mille macchine agricole

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 15

    LISTINO USATO UNACMA 2014 disponibile la nuova edizione del Listino Usato 2014 indispensabile strumento di lavoro e importante punto di riferimento per i concessionari di macchine agricole. Nato dalla collaborazione tra le redazioni tecniche del mensile Mad - Macchine agricole domani e del settimanale LInfor-matore Agrario con Unacma, lUnione nazionale dei com-mercianti di macchine agricole, il listino stato realizza-to da un team di lavoro composto da una cinquantina di colleghi concessionari, dislocati sul territorio nazionale, in rappresentanza dei principali marchi di macchine agricole. Il prezzario riporta le quotazioni me-die di riferimento di quattro tipolo-gie di macchine agricole usate se-moventi commercializzate in Italia: Trattori (convenzionali, specializzati, isodiametrici e cingolati), Telescopi-ci, Falciatrinciacaricatrici e Mietitreb-bie. Rispetto alla precedente edizio-ne il listino si arricchisce di una nuova categoria di macchine rappresenta-ta dai Telescopici (Dieci, Manitou e Merlo). Nei trattori sono stati invece integra-

    ti i marchi Bcs, Challenger, Ferrari, Kubota e McCormick. Listino di partenza che riporta le quotazioni medie di rife-rimento per una trattativa seria e reale che tutela il vendi-tore e lacquirente. In contemporanea, sempre a cura del-le redazioni di Mad e LInformatore Agrario, uscita una analoga versione del Listino Usato destinata ai loro nume-rosi abbonati.Proprio da questa doppia azione si rileva limportanza di creare una corrispondenza fra linformazione mirata ai clienti nali e le quotazioni professionali Unacma. In entrambi i listini sono indicati anche i valori di riduzione

    per la vendita da privato a conces-sionario chiarendo di fatto un aspet-to molto controverso e che varia dal 12 al 20% in funzione della necessa-ria messa a norma delle macchine pi vetuste.

    Chi fosse interessato allacquisto del nuovo Listino Usato 2014 potr ri-chiederlo direttamente a Unacma scrivendo a [email protected]

    to il territorio italiano, a conferma che il settore necessitava di una ga-ranzia per i trattori usati che, da un lato tranquillizzasse lacquirente e, dallaltro, aiutasse il concessionario nelle vendite, dando la giusta impor-tanza che lusato ha nelleconomia aziendale.

    PROSPETTIVE FUTURE Come si evolver il progetto Si-cura!? Prerogativa fondamentale stata quella di creare un prodot-to fl essibile, capace di adattarsi alle esigenze del mercato, fondamentale in questa fase di avvio del proget-to, raccogliendo pi informazio-ni possibili dai dealer. Infatti, dopo le numerose richieste pervenuteci, abbiamo aperto Sicura! sia per il prolungamento della garanzia del costruttore, sia per garantire le mac-chine utilizzate per i noleggi interni. allo studio unulteriore evoluzione che la adatter a tutti i mezzi agrico-li e semoventi; questa operazione un po pi complessa e vedr la lu-ce non prima di gennaio 2014. Il li-stino sar pi fl essibile per adattarsi meglio alle potenzialit commerciali delle varie concessionarie e alle tipi-cit delle varie aree italiane.In che modo i venditori propongo-no questa Garanzia? Certamente la formula che riscuote maggior suc-cesso quella della vendita a pac-chetto (trattore con garanzia inclu-

    sa). Infatti i dealer che espongono tutto lusato con un prezzo predefi -nito che includa gi la Garanzia sono coloro che hanno maggior suc-cesso. Altro metodo interessante che ho potuto riscontrare presso coloro che sono pi organizzati per la ven-dita dei servizi, quello di propor-re il secondo anno di garanzia spal-mando limporto sullintero fi nan-ziamento. Vale a dire, il primo anno incluso nel prezzo della macchina, il secondo puoi acquistarlo e pagarlo comodamente con un piccolo sup-plemento sulla rata del fi nanziamen-to. In questo modo si crea da subito redditivit dalla vendita del servizio e fi delizzazione (garantendosi i ta-gliandi di manutenzione obbligato-ri per la validit della garanzia) sul mercato con un appeal diverso ri-spetto alla concorrenza.

    N E W S

    M E R C AT O D E L L U S AT O

    TRATTORI TELESCOPICI TRINCE MIETITREBBIE

    I.P.

    GUIDAallUSATO

    2014LISTINO

    USATOTRATTORI TELESCOPICI

    TRINCE MIETITREBBIE

    2014

  • D I C E M B R E 2 0 1 316

    N U O V E P R O F E S S I O N I D E L L ' A G R O M E C C A N I C A

    IL RUOLO DELL'ACCETTATORE NEL REPARTO ASSISTENZAMACCHINE AGRICOLEOrmai da tempo il ruolo strategi-co delloffi cina riconosciuto nel-la complessa gestione dellazienda concessionaria di macchine agri-cole. E non solo come un centro di costo obbligato in funzione di sup-porto alle vendite (retaggio di una mentalit del passato) ma, fi nalmen-te, come un vero e proprio centro di profi tto in grado di compensare o migliorare la marginalit di tutta lazienda. La crescente complessit del ruolo di post-vendita dovuta a uno sviluppo della tecnologia (elet-tronica in primis) presente ormai in ogni macchina agricola complessa (dalle trattrici di gamma medio-al-ta alle grandi semoventi) impone una migliore gestione del reparto e una nuova funzione aziendale che sia da fi ltro tra linterno (capoffi ci-na e meccanici) e lesterno (cliente-la professionale e non). Fra le fi gu-re professionali emergenti idonee alladempimento di questo ruolo vi quella dellAccettatore.

    I REQUISITIDELLA PERSONA SCELTAAbbiamo verifi cato personalmente questa situazione presso un associato Unacma, la ditta Reni di Funo dAr-gelato (Bologna), una delle aziende italiane pi signifi cative per volume daff ari, dealer del gruppo Agco per unampia zona emiliana e di altri nu-merosi brand di attrezzature. Il tito-lare, Enrico Reni, circa cinque anni fa ha intuito che la fi gura dellAccet-tatore doveva diventare centrale nella sua organizzazione post-vendita. Ha scelto quindi il giovane Denis Pan-caldi, oggi 28enne, perito industriale, senza esperienza specifi ca nella mec-canica ma in possesso per delle do-

    ti necessarie per il ruolo che doveva rivestire ovvero, in primis, la capacit di capire, interpretare e gestire il mo-tivo della chiamata (spesso urgente) del cliente che si rivolge alloffi cina o al capo meccanico. In questa fase delicatissima si possono perdere o

    acquisire clienti, tutto dipende dal-la capacit di dare risposte corret-te, professionali, sincere e adeguate. Uno dei requisiti che deve avere chi ricopre questo ruolo ovviamente la pazienza oltre ad un certo equili-brio caratteriale per cercare di soddi-sfare al meglio sia lemergenza (fermo macchina durante la stagione pie-na) o la programmazione di un in-tervento di manutenzione ordinaria. Altra funzione ricoperta dalla fi gura dellAccettatore nellazienda emiliana quella di seguire le Garanzie, deli-cato settore aziendale che copre un altro importante centro di costo.

    COORDINATORE E MEDIATOREServe quindi anche la capacit di coordinare i rapporti tecnico-ammi-nistrativi con le case mandanti valu-tando insieme la problematica insor-ta con il cliente gestendo e mediando la migliore soluzione per la conces-sionaria, tutelando, quando corret-to e giustifi cato, il rapporto con en-trambi. implicito che questa nuo-va fi gura professionale, ancora non molto diff usa nelle reti distributive delle macchine agricole, compati-bile con importanti dimensioni del fatturato e dellorganizzazione azien-dale (addetti post-vendita). Questa esperienza pu quindi fornire stimoli ad altri colleghi concessionari simil-mente strutturati per migliorare non solo la gestione e la redditivit azien-dale ma anche per creare un rapporto pi professionale e fi delizzato con la clientela. Resta comunque un valido consiglio anche per i dealer di medie dimensioni che al momento non pre-vedono questa nuova fi gura profes-sionale.

    L'esperienza innova-tiva di un dealer che ha inserito nello staff aziendale la nuova gura professionale dell'Accettatore, ltro strategico fra l'interno e l'esterno della propria impresa

    Denis Pancaldi, Accettatore nell'azienda Reni di Funo d'Argelato di Bologna

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 17

    O S S E R VAT O R I O D I M E R C AT O

    TRATTORI, IN RIPRESA MA LE PREVISIONI RESTANO ANCORA FOSCHE

    Il mese di ottobre stato caratterizzato da una confortan-te ripresa di mercato pari al 9%. Un mese di forte ripresa non d per un segnale di cambiamento del trend gene-rale che, visto sullanno mobile, dovrebbe ancora scendere fi no al livello negativo mai raggiunto prima di 18.800 uni-t. Dunque le premesse per la previsione di un altro annus horribilis ci sono tutte con stime di fi ne anno che prevedo-

    Una boccata di ossigeno peril mercato arrivata nel mesedi ottobre con una forte ripresa (+9%) ma le stime di ne anno prevedono un ulteriore calodelle vendite (7%)

    no un calo del 7%. Alcune fonti interpellate dicono di at-tendersi una ripresa tecnica negli ultimi due mesi a causa delle forzate immatricolazioni delle trattrici a stock con le motorizzazioni Tier in scadenza al 31 dicembre 2013. Ad oggi si pu dire che il leader New Holland perde quota di mercato mentre Case-IH manifesta una evidente crescita. Migliora ancora John Deere divenuto ormai stabilmente il secondo marchio in Italia. I due brand italiani per eccel-lenza, Same e Landini, perdono ancora quote di mercato. Buon recupero dei marchi Agco con Fendt, assoluto pro-tagonista nel 2013. Altro marchio emergente si conferma Kubota che ormai entra come protagonista nel gruppo dei marchi esteri preferiti dagli agricoltori italiani. Bene nel complesso tutti i marchi dei modelli superspecialistici co-me Antonio Carraro, BCS Group, Goldoni e Valpadana.

    M I E T I T R E B B I E

    MERCATO ITALIA: STIME STAGIONE 2012-2013I dati di ne agosto confermano le previsioni degli esper-ti di settore che, contro ogni aspettativa, vedono il mer-cato in crescita del 15% rispetto alla passata stagione. Un dato importante ai ni di unanalisi tra i competitors in un mercato che si differenzia dagli altri Paesi europei per la variet di mietitrebbie impiegate. Rimane quindi un bacino, quello italiano, che pu essere considerato un ottimo banco di prova per le mietitrebbie pur non rap-presentando, ormai da anni, lattrattiva dei costruttori a causa dei volumi ridotti di vendita pari a 350-400 macchi-ne per anno. Ecco, secondo le nostre fonti, i numeri del-la stagione che si appena conclusa: Claas con 121 mac-chine al primo posto seguita da New Holland con 106, Laverda (Agco) con 92 e John Deere con 40. Seguono, a discreta distanza, Case-Ih con 10 macchine e Deutz-Fahr con 6. Risulta cos un totale di 375 macchine dove il 45% rappresentato da macchine da piano convenzionali, il 30% dalle non convenzionali e il 25% dalle autolivellan-ti, queste ultime in leggero calo ri-spetto allo scorso anno a favore delle non convenzionali. Per tutte e tre le categorie sono comunque aumentati i volumi assoluti.

    New Holland

    John Deere

    Same

    Landini

    Antonio Carraro

    Goldoni

    BCS Group

    Lamborghini

    Fendt

    Kubota

    Deutz-Fahr

    Massey Ferguson

    Case-IH

    Claas

    Valpadana

    McCormick

    Valtra

    Steyr

    Challenger

    Altri

    0 5 10 15 20 25 30

    Quote mercatoimmatricolato 12 mesiQuote mercatoimmatricolato 10 mesi

    QUOTE DI MERCATO TRATTORI IMMATRICOLATI IN ITALIA(ANNO 2013) DATI: UNACMA REPORT

    4%SUL 2012

  • D I C E M B R E 2 0 1 318

    O S S E R VAT O R I O D I M E R C AT O

    CHE MERCATO SARNEI PROSSIMI TRE ANNI?

    Per aiutarci a rispondere a una delle domande pi diffi cili del momento ci viene incontro Nomisma che ad Agrilevante ha presentato un inte-ressante studio basato sullanalisi delle statistiche del settore affi an-cato da unindagine sulle intenzio-ni future di acquisto di 750 azien-de italiane. Ne uscito un report di particolare interesse su cui possi-bile fare alcune considerazioni. Se il mercato delle immatricolazioni di trattrici, negli ultimi 5 anni, evi-denzia un consistente calo del 28% (si stima che il 2013 dovrebbe chiu-dere addirittura sotto le 19.000 mila unit) un analogo dato (28%) costi-tuisce la forte minoranza di impre-se che hanno acquistato macchine agricole negli ultimi 5 anni. In que-sto ambito va considerato il fatto che tra gli acquirenti il 47% rappre-sentato da giovani imprenditori con unet inferiore ai 40 anni. Questo in eff etti il target che i dealer dovran-no sempre pi considerare e tenere sotto osservazione. interessante notare come la minore propensio-ne allacquisto di macchine agrico-le sia stata gestita dagli imprenditori agricoli in diversi modi (grafi co 1). Il campione maggiore di intervistati (65,5%) ha dichiarato di aver pun-tato sullaumento della vita delle macchine agricole eff ettuando ripa-razioni, impiegandole in modo pi effi ciente (50,2%), ricorrendo a con-toterzisti (49,9%), acquistando mac-chine usate (23,2%) e modifi cando lorientamento produttivo (11,2%).Il fatto che il 65% degli intervistati indichi la scelta di utilizzare anco-ra pi a lungo le macchine agricole usate, eff ettuando riparazioni, con-

    GRAFICO 1 - IL MINOR ACQUISTO DI MACCHINE STATO GESTITO ATTRAVERSO...

    GRAFICO 2 - NEI PROSSIMI 3 ANNI LAZIENDA PREVEDE DI...

    Unindagine Nomisma evidenzia che solo il 13,2% delle aziende agricole, su un campione di 750 unit intervistate, investir in macchine nuove

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 19

    ferma ancora una volta lattenzione crescente che il dealer deve riserva-re al reparto dei ricambi e dellof-fi cina unitamente allutilit della messa a norma in funzione della si-curezza. Analogamente, il ricorso sempre pi frequente allacquisto di macchine usate giustifi ca la necessit di arriva-re quanto prima alla defi nizione ope-rativa della revisione obbligatoria. Secondo le previsioni delle aziende agricole nei prossimi tre anni (grafi -co 2) il dato ancora piu esplicito. La stragrande maggioranza degli agri-coltori (86,8%) aff erma di non preve-dere lacquisto di nuove macchine e solo un 13,2% si esprime a favore di nuovi investimenti in aggiunta o in sostituzione delle macchine presenti in azienda. Fra questi, il 19% rappre-sentato da aziende guidate da giovani imprenditori al di sotto dei 45 anni.

    CRESCE IL RICORSO AL CONTOTERZISMOLo scenario che ne deriva non con-fortante ma, alla luce delle criticit del mercato del nuovo, appare al-quanto realistico. A questo punto il mercato si dovrebbe concentrare sullunico potenziale cliente appeti-bile, ovvero il contoterzista che, se-condo i dati Nomisma, riceve sem-pre pi spesso lincarico di fare la maggior parte delle lavorazioni agricole dalle piccole e medie azien-de. Questa clientela, pur essendo in diffi colt a causa di problematiche legate alleccessiva polverizzazione, concorrenzialit spesso non qualifi -cata e irregolare, diffi colt di incasso dal committente, si trova al centro degli interessi di quasi tutti i costrut-tori di macchine agricole.

    LANDAMENTO NEI PROSSIMI ANNILe aziende interpellate da Nomisma ci spiegano anche cosa intendono com-prare nei prossimi tre anni (grafi co 3) specifi cando le motivazioni che le in-ducono a non acquistare macchine nuove (grafi co 4).Tra i numerosi, ma non sorprendenti motivi, emergono alcune conferme-tra cui la sovradimensione del parco

    macchine, frutto di una scarsa cono-scenza tecnico-operativa dei mezzi o di incapacit imprenditoriale nella gestione del parco macchine agricole necessario. In defi nitiva, si stima che il calo strutturale del mercato pro-seguir anche in futuro per le diffi -colt economiche delle aziende che si stanno riducendo e specializzan-do. Lindagine ha fatto il punto an-che sulla prossima Pac (2014-2020) evidenziando in che modo potr incidere sul mercato. Se da un la-

    to gli imprenditori dovranno fare i conti con la rivoluzione dei pa-gamenti diretti, ridimensionati an-che del 50%, rimarrebbe lo spiraglio di sfruttamento dei PSR i cui fon-di sarebbero invariati o in aumento (+1,4%). Va infi ne detto che in que-sto momento di fermo degli investi-menti, il dealer dovrebbe concen-trarsi sulle risorse umane puntando sui settori della manutenzione, assi-stenza e ricambi del parco macchine esistente nella propria area.

    GRAFICO 3 - NEI PROSSIMI 3 ANNI LAZIENDAHA INTENZIONE DI ACQUISTARE...

    GRAFICO 4 - QUALI SONO LE MOTIVAZIONI CHE INDU-CONO LIMPRESA A NON MODIFICARE LATTUALE DOTA-ZIONE DI MACCHINE AGRICOLE?

  • 20

    O S S E R VAT O R I O D I M E R C AT O

    AGRITECHNICA HANNOVER: IL FUTURO QUI! Lultima edizione di Agritechni-ca, svoltasi dal 10 al 16 novembre nel quartiere fi eristico di Hannover (Germania), sar certamente ricor-data per i suoi numeri da record. Con 2.900 espositori di cui 366 pro-venienti dallItalia, il nostro Paese si colloca al secondo posto per nu-mero di aziende partecipanti pre-ceduto solo dalla Germania ospi-tante. Stimati 400 mila visitatori di cui 100 mila esteri. Agrithecnica si riconferma quindi ancora una vol-ta la manifestazione pi importante a livello mondiale dove viene subli-mato il connubio tra innovazione, qualit ed effi cienza che trovano la loro massima espressione in tutte le novit tecnologiche del settore delle macchine agricole.Non sappiamo quanti dealer ita-liani si sono recati ad Agritechnica ma certamente saranno stati in tan-ti, specialmente i giovani imprendi-tori, perch qui che si vede come andr il futuro commerciale e tec-nologico del settore. infatti visi-tando questa manifestazione che si acquisiscono importanti contatti,

    Grande successoper la erainternazionale della meccanizzazione agricola di Hannover che si riconfermatala manifestazione pi importante nel panoramadella meccanizzazione mondiale

    MEDAGLIA DORO AD AMILCARE MERLO stato assegnato ad Amilcare Mer-lo, uno degli imprenditori pi genia-li del settore delle macchine agrico-le, il prestigioso riconoscimento per linnovazione agricola allultima edi-zione di Agritechnica ad Hannover. Il premio, conferito al fondatore e presidente del Gruppo Merlo dalla giuria tecnica tedesca per il Carica-tore Telescopico Multifarmer Ibrido 40.7, premia le scelte aziendali che da sempre puntano alleccellenza e allinnovazione tecnologica. Rice-vere questo riconoscimento da una giuria cos quali cata e in terra ger-manica equivale a una doppia soddi-

    sfazione ha affermato Merlo per me e per i miei collaboratori vale co-me una doppia medaglia!.

    R I C O N O S C I M E N T I H A N N O V E R 2 0 1 3

    stimoli e spunti utili per capire co-me pianifi care il futuro della pro-pria azienda. I costruttori (dai top ai pi piccoli) operano in un ambien-te superprofessionale dove tutti gli espositori presentano il meglio della propria gamma di prodotti. La ve-trina espositiva di Hannover mette

    inoltre a disposizione un taccuino composto dai pi qualifi cati opera-tori provenienti da tutto il mondo. In particolare, come in ogni settore, avanzano i costruttori emergenti provenienti da Cina (101) e India (33), candidati a diventare i grandi protagonisti del futuro.

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 21

    O S S E R VAT O R I O D I M E R C AT O

    LA RETE DEI CONSORZI, MARCHI E AREE IN EVOLUZIONE

    La storia di Federconsorzi e Fiat Trattori, dello strapotere che fi no agli anni 90 avevano sul mercato delle macchine agricole un capito-lo che appartiene alla storia, come lo la fi ne di questo impero che aveva monopolizzato il mercato. Dopo il 1992 e il relativo crak fi nanziario del colosso della Federconsorzi, niente pi stato lo stesso. Per i Cap sopra-vissuti ma anche per il costruttore che, divenuto sempre pi una multi-nazionale, si trov costretto a un im-

    Si intensi cano gli accorpamenti dei Cap che possono incidereanche sui marchi di trattrici e macchine agricole commercializzate

    RETE DEI CONSORZI AGRARI IN ITALIAE MARCHI DISTRIBUITI

    CONSORZI PROVINCE FILIALI MARCHIOTRATTRICINOTE

    E SVILUPPI FUTURI

    CAP Emilia BO-FE-MO-RE 62FE-BO-MO

    con JDRE con SDF

    CAP Parma PR-RE n.d. New Hollandpossibile

    accorpamento con Cap Emilia

    CAP Ravenna RA-BO 28 con CNH

    CAP Adriatico MC-AN 65 con CNH

    CAP Cremona CR n.d. con CNH

    CAP Friuli Venezia Giulia UD-PNGO-TS 38 JD

    CALV BS-VR-MN-VI 75 CNH

    CAP PD VE RO PD- VE-RO 56 CNHentro ne anno accorpamento

    con Calv

    CAP Treviso e Belluno TV-BL 40 CNHpossibile

    accorpamento

    CAP Piacenza PC-MI Lodi Brianza 10 CNHin gestione a PC tutto il settore

    macchine

    CAP di Como, Lecco, Sondrio CO-LC-SO 11 Agco-Fendt-MF

    CAP Piemonte Orientale VC-AL-NO 31 con SDF

    CAP Piemonte Nord Ovest TO-CN-SV-IM 52 con Landini

    CAP Sardegna Tutte 57con JD

    (escluso SS)

    con Landini

    provviso cambio di strategia distri-butiva inserendo nella propria rete di vendita anche i concessionari pri-vati. Inizi cos una nuova era in cui le quote di mercato non erano pi le stesse con linserimento sempre pi aggressivo di altri marchi, special-mente esteri. Nel frattempo nata, da uniniziativa Coldiretti, unaltra holding (Consorzi agrari dItalia) che sta coordinando ventitr Cap ri-appropriandosi di una posizione di leadership anche nel mondo della

    meccanizzazione, sia pure con nu-meri e gestioni diverse dal passa-to. Oggi la distribuzione dei marchi delle principali ditte di trattrici nei Cap vede gi diversi accorpamenti e altri sono in arrivo (vedi tabella). Si va ormai verso unulteriore super regionalizzazione e la prossima fu-sione del Calv (Vr-Bs-Mn-Vi) con il Cap di Padova, Venezia e Rovigo ne unulteriore conferma. Unalleanza, questultima, che dar vita al dealer CNH pi grande dItalia, essendo entrambi i consorzi fi delizzati con questi marchi.

    GLI IPERCAP REGIONALI Allorizzonte si intravvede anche un possibile accorpamento con il Cap di Treviso e Belluno (sempre dea-ler CNH), unazione mirata come ri-sposta alla strategia John Deere del-la stessa area regionale che vede la presenza di due mega dealer (DVF tractors e Bassan). Anche in Emilia, con la creazione del Cap dellEmilia (Bo-Fe-Mo-Re), siamo in presenza di un unico grande dealer che rap-presenta il marchio del cervo la cui politica distributiva (dealer del futu-ro) prosegue imperterrita anche con la disdetta dello storico dealer Maz-za (performante ma piccolo secondo gli standard nordamericani) e lallar-gamento da Ovest di un altro dealer John Deere.In questo scenario emerge per an-che unaltro aspetto della strategia dei Cap che la tendenza ad evitare di restare legati ad un solo costrut-tore (le ombre del passato pesano) cercando invece di mantenere rap-porti con pi aziende (multimarca) per distribuire i rischi e aumentare le opportunit. evidente che situa-

  • D I C E M B R E 2 0 1 322

    zioni come quella del Cap di Reggio che vende i prodotti del Gruppo SDF solo in una provincia risulterebbe un po contraddittoria o limitata. Anche perch, entrando defi nitivamente il Cap di Parma (oggi abbinato al so-lo marchio New Holland) nellorbita del Cap dellEmilia, la diversifi cazio-ne dei marchi potrebbe aumentare e creare problematiche sia al coordi-namento del settore meccanizzazio-ne sia alla clientela. Tra le ipotesi si parla anche di un futuro unico mar-chio (o gruppo) per le province di Reggio Emilia e Parma, certamente non John Deere che ha appena no-

    minato un nuovo dealer (Emmet-Demald) nella stessa zona. Comun-que a tuttoggi si tratta solo di indi-screzioni, seppure attendibili, ma non ancora confermate.

    LA STRATEGIA DISTRIBUTIVA IMPOSTAAI COSTRUTTORIIn defi nitiva gli accorpamenti dei va-ri Cap stanno producendo sensibi-li novit a cui i costruttori dovranno adattarsi passando dal ruolo di prota-gonisti di strategie autonome e senza contraddittorio sul territorio a quello di dover condividere i cambiamen-

    ti di unimportante rete. Certo non sempre i costruttori subiranno questi diktat da un forte distributore ma potranno scegliere alternative. Sem-pre che ne abbiano l,opportunit, vi-sto che la selezione degli imprenditori in grado di reggere grandi volumi, in grandi aree da organizzare con ingen-ti investimenti fi nanziari (e di risorse umane) assolutamente limitata.

    Alberto CocchiConsulente e giornalista

    settore macchine agricole

    SAME DEUTZ-FAHR: CEDUTO TUTTO IL PACCHETTO DEUTZ MOTORI

    Vendendo lultima parte di azio-ni (8,4%), equivalente a circa 70 mi-lioni di euro, il gruppo Same Deu-tz-Fahr esce dal settore motori della casa tedesca pur rimanendo ad es-sa legata da un accordo commercia-le che conferma queste motorizza-zioni su parte delle proprie trattrici. La liquidit incassata servir, secon-do lazienda, a confermare gli inve-stimenti sui nuovi prodotti core bu-sinnes della ditta. Confermato anche il preaccordo con il costruttore tede-sco Claas per la fornitura produttiva su una gamma intermedia di trattri-ci (80-120 CV).

    AGCO, POSITIVOIL TERZO TRIMESTRE, VERSO IL TRAGUARDODEI 15 MILIARDIMartin Richenhagen, CEO Agco, con-ferma il positivo trend del 2013 del terzo gruppo mondiale che dovreb-be raggiungere i 15 miliardi di dollari (11,5 miliardi di euro circa). Le previ-sioni di crescita sono confermate mol-to positive in Sud America (+35%), nellarea Asia-Paci co (+11%) e nel Nord America (+9%) mentre sono stabili o in ribasso nellEuropa conti-nentale. Lannuncio della Join ventu-re con Russian Machines per produr-re e distribuire i prodotti del Gruppo apre buonissime prospettive di cre-scita in quella parte di Europa. Gran-de attenzione anche allAfrica do-ve le potenzialit rimangono enormi e dove Massey Ferguson ha gi uno stabilimento produttivo.

    TRATTORE DELLANNO 2014: VINCE CLAAS AXION 850

    Ormai un appuntamento sso di Agritechnica e di Eima; il premio cre-ato dalla rivista Trattori diventato un punto di riferimento per il settore che riserva a una giuria tecnica di 23 giornalisti europei il dif cile, ma am-bito, compito di premiare i miglio-ri trattori dell'anno anche nelle ca-tegorie degli Specializzati oltre che nel design. Dal punto di vista dell'im-magine e del marketing i costruttori ambiscono sempre di pi ad entrare nelle classi che che ogni anno indivi-duano i migliori modelli dei tre seg-menti considerati. Non mancano tal-volta effetti di reazione negativa qualora un proprio trattore sia sta-to escluso dalla rosa dei nalisti sele-zionati. Segno evidente che Tractor of the Year si riconferma un interes-sante punto di arrivo del settore.

    VINCITORI 2014TRATTORE DELLANNO

    Claas Axion 850MIGLIORE SPECIALIZZATO

    Aebi Viatrac VT 450 VarioMIGLIORE DESIGN

    Lamborghini Nitro 130 VTR

  • D I C E M B R E 2 0 1 3 23

    NUOVE NOMINE DEALER RETE ITALIA(GENNAIO-OTTOBRE 2013) DATI: UNACMA REPORT

    COSTRUTTORE MARCHIO DITTA NUOVA NOMINA AREA MANDATO

    ARGO TRACTORS

    SPA

    Landini Agricentro Piceno S.r.l. Ascoli PicenoMcCormick Agricentro Piceno S.r.l. Ascoli PicenoValpadana Agricentro Piceno S.r.l. Ascoli Piceno

    Landini Agrigarden Center S.r.l. Al + VcLandini Dal Buono Eredi S.a.s. Ferrara

    McCormick Dal Buono Eredi S.a.s. Fe + RaValpadana Dal Buono Eredi S.a.s. Fe + Ra

    Landini Faretra.com S.r.l. FoggiaMcCormick Faretra.com S.r.l. Foggia

    Landini Giampietro Ottavio PotenzaValpadana Mascherpa Massimo Como

    Landini Paoletti Roberto TerniValpadana Paoletti Roberto TerniMcCormick Tamburrano Brindisi

    SDF

    Deutz-Fahr Borio Cuneo (Parte)Deutz-Fahr Volagri Ct-Me-Sr-RgDeutz-Fahr C.m.a. GrossetoDeutz-Fahr L. Scon enza Asti

    Same Tricarico Group Foggia (Parte)Same Facchetti Emilio BresciaSame C.m.a. GrossetoSame S.a.i Sas Macerata

    Lamborghini Castelzappa TrapaniLamborghini Cap di Foggia FoggiaLamborghini Facchetti Emilio BresciaLamborghini Costamagna F.lli CuneoLamborghini Eurorent Srl Pv (Parte)-Al (Parte)Lamborghini Pontina Trattori Roma e Latina

    KUBOTAKubota Agrifutura Pr-ReKubota Agribaronia AvellinoKubota Cavallo Giuseppe Pz-Mt

    CLAAS

    Claas Agrima Srl TrapaniClaas Cagri Outlet (Vendite Dirette) Leno (Brescia)Claas Cagri Outlet (Vendite Dirette) VercelliClaas Cagri Outlet (Vendite Dirette) UmbriaClaas Cagri Outlet (Vendite Dirette) Montebello Vicentino

    N U O V E N O M I N E D E A L E R

    OUTLET - VENDITE DIRETTE IN ARRIVO DA CLAAS

    Il mercato scende sotto il livello di guardia e la necessit dei costruttori di cercare nuovi sboc-chi commerciali crea movimenti di nuove nomine e disdette che modifi cano il panora-ma della distribuzione italiana. Dopo un anno dallultimo aggiornamento riprendiamo lelenco delle nuove nomine del 2013. Una novit, o meglio una conferma, vie-ne segnalata da Claas che vira con-cretamente nella direzione del con-trollo diretto delle vendite in alcune aree (Outlet) confermando quanto era gi stato indicato, due anni fa, dal suo manager Paolo Tencone. Non tutti i costruttori interpellati hanno risposto ma i tre gruppi citati (Argo Tractors, SDF e Kubota) sono tra i pi signifi cativi e attivi nelle nomine tradizionali. Altri, come John De-ere in particolare, stanno ormai mo-difi cando sensibilmente (in riduzio-ne) la loro rete liberando talvolta ottime opportunit in certe aree per altri marchi concorrenti. La crisi del mercato italiano (trattori in partico-lare) sta per fortemente condizio-nando i dealer medio-piccoli che si ritrovano con forti cali di fatturato e poche opportunit alternative di crescita. Questa rimane la chiave di lettura per il futuro di un panora-ma che dimostra come sia in corso una forte selezione degli imprendi-tori del settore a favore di quelli che professionalmente e gestionalmente dimostreranno di avere le maggio-ri competenze per aff rontare questo diffi cile momento di crisi.

  • TIPOLOGIA DI CORSO DENOMINAZIONE CORSO DURATA

    PARTECI-PANTI NOTE: a carico di Ancors docenza teorica + attestati

    + patentino (ove richiesto) + spese trasf.MINI-MO

    MAS-SIMO

    ABILITAZIONE DEGLI OPERATORI ALLA CONDUZIONE DI MACCHINE E ATTREZZATUREPatentino trattori

    solo teoriaCorso aggiornamento

    operatori trattori agricoli 4 ore 12 24

    Patentino trattori con prove pratiche

    Corso full operatori trattori agricoli 13 ore 12 24

    Istruttore pratico certi cato a carico del centro convenzionato o concessionario. Prove pratiche

    a gruppi di 6 persone

    Patentino mov. terra solo teoria

    Corso aggiornamentooperatore macchine

    movimento terra 4 ore 12 24

    Patentino mov. terra con prove pratiche

    Corso full operatore macchine movimento terra

    16 ore (4 teoria

    + 12 pratica)12 24 Prove pratiche a gruppi di 6 persone

    Patentino carrellielevatori

    solo teoria

    Corso aggiornamento operatore carrelli elevatori 4 ore 12 24

    Patentino carrelli elevatori

    con prove pratiche

    Corso full operatore carrelli elevatori

    12 ore (8 teoria

    + 4 pratica)12 24 Prove pratiche a gruppi di 6 persone

    Antincendio rischio medioCorso teorico/pratico addetto antincendio

    rischio medio 8 ore 12 24

    CORSI DI FORMAZIONE INDIRIZZATI A DATORI DI LAVORO E LAVORATORI

    Responsabile del servizio di prevenzione

    e protezione

    Corso aggiornamento rspp datore di lavoro rischio medio

    8 ore 20

    Responsabiledel servizio di prevenzione

    e protezione - completo

    Corso full rspp datore di lavoro rischio medio

    32 ore 20

    Formazione lavoratori Corso formazione lavoratori rischio medio 12 ore 30

    Gli associati Unacma potranno erogare in aggiunta ai corsi sopra indicati anche quelli per piattaforma elevabile, gru su autocarro, gru mobili, gru a torre, pompe di calcestruzzo ed organizzare qualsiasi altro corso presente sul portale Ancors anche in lingua araba.

    CORSI DI FORMAZIONE INDIRIZZATI A ISTRUTTORI PER LA PARTE PRATICA DEI CORSI

    Abilitazione istruttoreCorso abilitante come istruttore

    parte pratica

    Corso che deve essere effettuato da un operatore esperto nellutilizzo delle macchine oggetto

    del corso e messo a disposizione dallassociato Unacma

    Tutti i corsi in aula possono essere erogati in modalit fad (formazione a distanza) e attivati attraverso la piattaforma e-learning Ancors.Su richiesta possono essere forniti tutti i servizi in materia di sicurezza.

    FORMAZIONE PROFESSIONALEECCO IL PROGRAMMA DEI CORSI

    FAC-SIMILE

    FAC-SIMILE

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