UMBRIANOISE N.11

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WONDER VINCENT / THE MIGHTIES / LATTE E I SUOI DERIVATI / THONY

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rivista di musica umbra

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Wonder vincent / tHe MiGHtieS / LAtte e i SUoi derivAti / tHonY

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www.umbrianoise.itrivista // mostra // portale

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INDICE

UMBRIANOISEDirettore responsabileDANILO NARDONI

RedazioneDANILO NARDONI, RIccARDO cORRADINI, cLARA VINceNtI, SARA PetRuzzI [email protected] collaboratoANDReA LANzILOttO, LucA FARINeLLA, MIcheLe BeLLuccI, GIOVANNA cAMPOSeO, RIccARDO RuSPI, FRANceScA chIAPPALONe uLIANA PIRO, MAtteO SchIFANOIA, GIAcOMO cALDAReLLI, LucA PAPAReLLI

Pubblicità RIccARDO cORRADINI ceLL. 345.7589349 [email protected]

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testata giornalistica registrata c/o il tribunale di Perugia n. 3/2012 del 3 Febbraio 2012umbrianoise è un marchio registrato.Marchi - Altri prodotti e nomi usati possono essere registrati ed appartenere ai rispettivi proprietariumbrianoise è l'organo di stampa dell'Associazione "club Noise" in collaborazione con "l'Accademia perugina della musica e della cultura Luca Marenzio".testi e fotografie non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l'autorizzazione dei rispettivi titolari dei diritti.L'editore e la redazione sono esonerati da ogni e qualsiasi responsabilità, diretta o indiretta, verso gli organizzatori, i lettori e ogni altro soggetto a qualsiasi titolo interessato, per l'esattezza, la completezza e l'aggiornamento di dati, notizie e informazioni relativi ad eventi, manifestazioni, iniziative. Si consiglia di ottenere direttamente dagli organizzatori preventiva conferma di date, orari luoghi e programmi.

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Esattamente un anno fa uscivamo con il nostro primo numero. Il progetto Umbria Noise prendeva così vita anche come rivista mensile. Ora pure con questa undicesima “puntata” continuiamo a raccontarvi questo binomio, tra l’Umbria

e la musica, dal quale ogni volta escono fuori delle belle nuove notizie. Anche perché di belle notizie c’è bisogno, per sfuggire, pur se solo il tempo di una lettura, da quelle che arrivano di continuo. Su tutti i fronti. Iniziamo dalla copertina. Per l’occasione, in perfetto stile con la fanzine, trovate tanto ma tanto “noise”. Gli autori sono il duo Luca “Rhab” Luciani e Andrea “madDiamond” Spigarelli, ovvero chitarra e batteria dei Wonder Vincent. La nostra scelta è ricaduta su di loro dopo aver visto l’artwork e ascoltato il recente primo album della band umbra. E poi ecco partire la solita carrellata di gruppi umbri. Stavolta vi raccontiamo, oltre naturalmente ai Wonder Vincent, anche i Mighties, gli 88 Folli e i Da Hand in the Middle. Raccontiamo inoltre le principali novità e le iniziative che ci colpiscono maggiormente: il progetto video-acustico Cruditès a cura del Calaveras Studio, la rassegna musicale “marzolina” dei tipi della Black Sheep, le serate dedicate all’hard rock e all’heavy metal dell’Headbangers Hall, la rassegna tra parole e musica del Loop chiamata “Spoken wor(l)d”.Tra queste pagine diamo spazio pure ad alcuni concorsi musicali che in questo periodo stanno tenendo banco. Primo fra tutti Arezzo Wave Band Umbria e poi anche il contest organizzato dai ragazzi del Riverock.Non potevamo poi non sentire direttamente la voce di chi in Umbria è venuto a suonare il mese scorso (Thony, astro nascente della musica indipendente italiana) e di chi lo dovrà fare nei prossimi giorni (Umberto Palazzo, pezzo di storia della musica indipendente italiana).Le nostre interviste però, grazie al contributo di Michele Bellucci, diventano anche “vintage”. Così attraverso una nuova rubrica torneremo indietro di trent’anni per leggere l’oggi insieme agli artisti che frequentano i palchi umbri. Si comincia con i Latte e i suoi derivati.Da questo numero inauguriamo infine, sempre all’interno della rubrica “Parole dall’underground”, la pagina del “racconto del mese”. Stiamo parlando di alcune righe inedite che di volta in volta saranno scritte appositamente per Umbria Noise da alcuni scrittori umbri o trapiantati in Umbria.Il primo racconto è opera di Francesca Chiappalone, che con il Trottamundo ha messo in piedi nel centro storico di Perugia un baluardo di lettura, musica e cultura in generale. Vi consigliamo di seguire gli eventi del locale, tra cene, aperitivi e bevute in compagnia.Ah, dimenticavamo. Dopo l’assenza “ingiustificata” del mese scorso, Bernh è tornato con il suo “Punk in Fundo”. Da leggere anche stavolta tutto di un fiato.

EDITORIALE

umbria Noise è stampato su carta riciclata

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di dAniLo nArdoni

support your local noiseWonder Vincent .....................#4The Mighties ..........................#688 Folli ...................................#8Calaveras ...............................#9Thony ...................................#10Umberto Palazzo .................#11Latte e i Suoi Derivati .......#12Agenda .................................#14

Spoken Wor(l)d...................#16Arezzo Wave .......................#17Cortina di Ferro ............... # 20Short Noise .........................#21Parole dall'underground ...#22Cinevisioni ..........................#24Photo ...................................#25Punk in fundo .....................#26 CD.........................................#27

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di dAniLo nArdoni

Non vi sarà certo sfuggita. Ma date un altro occhio alla copertina di Umbria Noise di que-sto numero. Gli autori sono il duo Rhab-mad-Diamond, ovvero chitarra e batteria dei Won-der Vincent. La nostra scelta è ricaduta su di loro dopo aver visto la copertina del primo recente album della band umbra. Quel “The amazing story of Roller Kostner”, disponibile online dal 25 febbraio scorso ed anticipato dal video del singolo “My little bunny”, che racconta tra country, rock e blues la storia di Roller Kostner, reduce di guerra, pazzo d'amore e di vita.Per l’artwork Luca Luciani (Rhab) ha quindi dato un contributo con le sue illustrazioni coadiuvato dalla grafica di Andrea Spigarelli (madDiamond). Una coppia che anche noi ab-biamo quindi voluto subito mettere all’opera.Ma dopo aver sentito il disco abbiamo voluto pure conoscere meglio (e non solo per ricam-biare il favore!) questi Wonder Vincent (oltre a Luca alla chitarra e Andrea alla batteria, troviamo anche Andrea Tocci alla voce e Mar-co Zitoli al basso), autori di una musica che coniuga la vecchia scuola afroamericana del Delta con il funk sincopato e il country per

Diretto e carnale è il country-rock-blues Della banD perugina alla prova Del primo album

sfociare in un rock'n'roll diretto e carnale. De-finiscono il loro genere un “piSS and love rock blues” oppure un “brutal country trash funk”. Per loro fa lo stesso.È dunque un bizzarro personaggio il filo rosso che guida all'ascolto di “The amazing story of Roller Kostner” (L'incredibile storia di Roller Kostner). Roller Kostner, protagonista e spet-tatore allo stesso tempo dell'album/concept dell'assurdo, è un reduce di guerra che porta malissimo gli anni che ha, è invecchiato prima del tempo per colpa delle mille storie ascoltate, impazzito per le mille vissute: ha accettato i mostri dentro e fuori di sé e ora continua a descriverli improvvisando canzoni.

l’incredibile storia dei Wonder Vincent

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Registrato presso l'Osthello Mario Spagnoli di Perugia negli studi della neo nata etichet-ta Cura Domestica, il disco segue l’Ep “Good news for hard times”, nato nel novembre del 2011 e che ha portato la band in tour i molti locali d'Italia, sempre con grande successo di pubblico grazie a un live coinvolgente. Il loro nome certo, un po’ incuriosisce. Ed al-lora ecco che si scopre che “Wonder” sta per meraviglia, stupore, oltre a tutto ciò che con-tinueranno a mettere dentro il loro progetto. “Vincent” nasce invece durante i live realiz-zati grazie alla rivista “Frigidaire” ed in ono-re dei vari “Vincenzo” - Vincenzo Sparagna (direttore Frigidaire) e Vincenzo Costantino (poeta italiano) - che hanno contribuito, in un modo o nell’altro, a cambiare le sorti del grup-po e ad ispirarlo nei primi momenti di vita. Oggi questi quattro musicisti di provincia vanno avanti grazie soprattutto all’amicizia e all’entusiasmo che li lega insieme e con il solo mezzo completamente a disposizione, la musica. “Non potremmo far altro che suo-nare – affermano –, non sappiamo vederci senza la musica, senza live o senza un testo da scrivere con illimitate soluzioni melodiche in testa. Siamo molto ottimisti sul futuro dei Wonder Vincent e sulle nostre capacità di scrivere buona musica. L’importante è non diventare adulti e stronzi”.Ma la loro idea è quella dei piccoli passi. In-tanto con l’assetto attuale della formazione

le loro canzoni hanno acquistato più potenza, più ritmo e più forza. “Ciò che prima sembrava un lavoro difficile ora diviene quasi naturale” spie-gano. Non vogliono lasciare fuori niente totalmente del loro passato e delle loro precedenti esperienze: “Tutte le esperienze musicali o anche di vita vissuta, arricchiscono il musicista. Ogni singolo concerto o prova è spunto e nuova partenza per fare meglio nella successiva. Il cambiamento è normale e lecito, soprattutto quando è un miglio-ramento”.“Con i Wonder Vincent – aggiunge il cantante della band – mi sono lasciato alle spalle l’espe-rienza precedente con i Granits nel modo di cantare e arrangiare le linee melodiche. Adesso sono più sudicio e sensualmente irritante; tendo a liberarmi totalmente quando compongo e ad incasinarmi quando poi vado ad ultimare i testi. Nelle liriche non voglio mandare messaggi. Parlo di visioni, storie al limite, gioco a fare poesia e cerco di rendere ridicola e al contempo tragica ogni cosa”. Sanno poi ridere di loro stessi e sono aperti a qualsiasi tipo di contaminazione. In questo senso se devono pensare ad una definizione dicono “au-toironia nel puttantour artistico”. “Personalmente – prosegue Andrea Tocci – quando scrivo melodie penso immediatamente al modo di renderle teatrali per il palco, lavorando molto sulla mimica facciale per far uscire suoni ‘simpatici’. Mi sento molto influenzato da Aman-da Lear e dalla voce di William Burroughs quando leggeva”. foto di: Uliana Piro

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La cover di “The amazing story of Roller Kostner”

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di dAniLo nArdoni e riccArdo corrAdini

Di sicuro si lasceranno scappare un “uh yes!” questi cinque garage rockers quando leggeran-no questa intervista. Sì, perchè volente o nolen-te l’animo selvatico della loro musica si lascia intravedere anche senza l’ausilio delle note, si intuisce anche con poche righe in bianco e nero della nostra rivista. Ma bando alle ciancie e an-diamo a conoscere una delle band più brillanti della nostra regione: The Mighties.Umbria Noise li ha seguiti durante il live di presentazione del loro ultimo Ep. Inutile dire come sia andata a finire la serata. Come accade sempre quando imbracciano gli strumenti. Un bordello, sopra e sotto il palco del Loop Cafè di Perugia.Sono loro stessi a fine concerto, stremati ma ancora con il fiato per parlare ai lettori della rivista, a ripercorrere la storia della garage band, con membri provenienti da Todi, Perugia e Gualdo Tadino: “La band nasce nel 2006 nelle putride sale prova di Todi, da un’idea di Gara-ge Pusher ST e i Mechelli brothers. Da subito lo stile musicale segue la via del garage anni ’60, quella musica grezza e sporca nata negli scantinati americani dove un distorsore era un semplice cono rotto e dove gli assoli erano virtuosismi da evitare o violentare con tocchi sgraziati. Da lì in poi la formazione è cambiata più volte ma l’istinto selvaggio è diventato sem-pre più incontenibile”.Con quasi 200 concerti alle spalle, continuiamo ora noi, sono passati negli ultimi tempi da sono-rità sixties e più “dolci” ad un garage punk se possibile ancora più spinto ed energico. Mentre

solitamente con la crescita ci si ammorbidisce e si assumono posizioni più “moderate”, loro contro ogni - seppur non scritta - “regola” sono invece ancora più “incazzati” degli esordi.“Abbiamo – dicono – il dono divino di sapere esprimere una rabbia primordiale, una scarica di energia elettrica che viene fuori dalla nostra ani-ma conflittuale e punk. Siamo tutti amici ma non evitiamo il confronto tra di noi, anche concitato, e questo tutto sommato ci dà ancora più voglia di sfogarci quando siamo sul palco”.un Difetto invece?

“Forse il non aver tempo e determinazione – af-fermano – per dedicarci più profondamente alla musica e alla rifinitura dei dettagli ma, hey, ci stiamo attrezzando con strumenti malefici come il metronomo alle prove e i risultati si sentiran-no nel nostro prossimo Ep”.svelateci ora chi vi ispira in fase compositiva e quali sono gli artisti che amate Di più…

“Dopo l’ultimo cambio di formazione nel 2010 abbiamo dovuto faticare per trovare una unità di intenti, una via comune nel fare musica che fosse in genere ma che tenesse conto anche del-le nostre diverse radici musicali. Adesso tutto è diventato più facile e abbiamo trovato una giusta formula, ortodossa e non allo stesso tempo che crediamo sia la nostra più grande peculiarità. Di artisti da cui ci ispiriamo ne abbiamo a biz-zeffe ma sarebbe inutile elencare una sfilza di fantastiche meteore del rock n roll. Diciamo che gruppi come Radio Birdman e Cramps hanno im-parato molto da noi mentre di quelli che girano attualmente ci piacciono i Black Lips, un gran gruppo americano che sforna piccoli capolavori di musica garage moderna”.che equilibrio Date in sale prove a testi e musica?

“In sala prove di solito si parte con un riff che porta uno di noi, nessuno escluso, e poi lo si sviluppa insieme a suon di discussioni, apprez-zamenti, birre, idee geniali e cazzate clamorose. A volte invece nascono mentre qualcuno di noi, durante una pausa tra le prove, inizia quasi per

“se volessimo potremmo spaccare il monDo” affermano i componenti Della banD presentanDo il loro seconDo ep, un misto Di “grezzume e rabbia Da scantinato”

l’istinto selVaggio ed elettrico dei the Mighties

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sbaglio a suonare un motivetto e lì allora scatta la scintilla… e ci incazziamo di nuovo tra noi! Che spasso! I testi vengono sempre dopo, in puro stile sixties dove l’impegno delle parole ve-niva visto come un’inutile perdita di tempo… noi selvaggi viviamo di vibrazioni e non di filosofia”.Del vostro rapporto con il pubblico, umbro e non solo, che ci Dite?

“Il pubblico umbro ci apprezza molto e ha ani-mato bellissimi concerti come al 110 cafè, al Loop e alla Città della Domenica ma ormai è ora di svoltare, abbiamo suonato fuori regione negli anni passati ma adesso siamo pronti, siamo una macchina da guerra che non ha paura di nes-suna situazione. Fateci suonare davanti a dieci mila persone o dentro ad un garage con quattro gatti e noi vi garantiremo lo show più elettriz-zante possibile… se avessimo tempo e voglia di farci pubblicità spaccheremmo il mondo, senza dubbio!”.parlateci ora Dei vostri ultimi Due ep…

“Semplice: prendi la voglia di registrare dieci pezzi ed inizia a registrare il tutto nella putri-da sala prove conosciuta come “la baita” (dove hanno visto la luce, modestia a parte, dei piccoli e grandi pezzi della musica rock perugina tra gli altri The Farters, Velvetians, The Mighties e Fast Animals & Slow Kids) con soli due microfo-ni per la batteria e un computer lento e vecchio..ah, il tutto orchestrato da uno di noi, Bernh, che era così esperto da saper pigiare stop e start su Cubase ed evitare di mandare tutto in clip!

Aggiungici poi il nostro genio della lampada Jacopo “Master of garageros” Gigliotti che dopo aver rice-vuto l’intero materiale registrato alla cazzo di cane ci ha illuminato con una frase ‘ragazzi, io da questo vi ci tiro fuori un disco vero e proprio, altro che demo!’… vuoi o non vuoi l’anno scorso venne alla luce ‘Misty Lame’ (adesso seguito dal recentissimo ‘Misty Lame Vol. 2’), un concentrato di grezzume e rabbia da scantinato che si è ritrovato a girare in alcuni dei più seguiti podcast americani di mu-sica garage insieme a band che hanno produzioni musicali eccelse, neanche paragonabili a noi poveri provinciali… capito perché se volessimo potremmo spaccare il mondo?!”.in un' era in cui la musica si promuove nei social network, nelle piattaforme Digitali, nei portali DeDicati, con recensioni e critiche online, che importanza Date ai live? chi ha solo ascoltato i vostri cD Deve aspettarsi qualcosa Di Diverso ai concerti?

“Che importanza diamo ai live? Venite a vederci dal vivo, venite pieni di preconcetti verso questi cinque retrogradi che fanno musica datata vestiti di nero e rosso… venite e poi fatevi domande sul perché questi cinque pazzi si scatenano sul palco come se lo spirito divino del rock li avesse benedetti, o ma-ledetti che dir si voglia. Noi abbiamo visto la luce amici, abbiamo visto la luce e non contenti vogliamo farci carbonizzare da questa luce divina! Get The Mighties!”.I Mighties dunque ora puntano alla conquista del mondo, quindi “non ci sbatteremo più – sottoline-ano – per trovare date nei dintorni ma piuttosto ci dedicheremo ad altri progetti e nell’ordine sono: assemblare un bel video live del nostro concerto al 110 caffè di Martedì grasso per poter poi trovare date fuori regione, accettare ogni show basta che sia retribuito per poter investire i soldi in un’a-genzia di booking che ci aiuti a trovare date fuori regione, registrare un nuovo Ep che sarà una pie-tra miliare così da trovare date fuori regione”. In-somma, concludono scherzando, “vogliamo suonare solo nella provincia di Perugia, per sempre!”.

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“se volessimo potremmo spaccare il monDo” affermano i componenti Della banD presentanDo il loro seconDo ep, un misto Di “grezzume e rabbia Da scantinato”

La cover di “Misty Lame vol.2”

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di riccArdo corrAdini

Novembre 2012. Afterlife. Mi trovo quasi casualmente alla presentazione di questo nuovissimo progetto musicale chiamato “88 folli” che propone un cantautorato italiano di facile ascolto (tra le cover Gaber, Mannarino, Brunori sas, De Andrè). Il gruppo era appena nato. Giovane, nuovo, fresco. Ma più li guardo suonare e più mi sembra di conoscerli. Mmm… ecco… forse… ma certo! Sono loro. Senza parrucconi e giacchette luccicanti quasi non li riconoscevo. Ovviamente incuriosito da questo cambiamento a dir poco radicale gli ho fatto qualche domanda (si lo so, più o meno sono sempre le solite...) che qua sotto ripropongo con le loro risposte. ciao ragazzi, Diteci subito chi siete e cosa fate…

“Il gruppo nasce dal nucleo originale della Banda della Majela (ecco perché li avevo riconosciuti!, ndr) con Luca Bartoli alla voce, Graziano Giannese alla chitarra, alle tastiere Enrico Roscini, Enrico Mearini al basso, alla batteria Riccardo Garofoli a cui poi si è aggiunta la bellissima Elis Tremamunno (violino, cori, chitarra acustica). L’obiettivo mai celato della band è quello di creare un progetto musicale in grado di fondere la musica cantautoriale, il folk e le sonorità moderne”.seconDo voi, quale è il punto Di forza Del gruppo? e il più granDe “Difetto”?

“Il punto di forza è sicuramente il fatto che noi, prima di essere una band, siamo un gruppo di amici, di amici veri che si divertono a suonare insieme. Inoltre in questi anni, grazie anche alla Banda, abbiamo avuto la possibilità di suonare davvero tanto, migliorando anche l'affiatamento musicale. Un difetto invece potrebbe essere il fatto che proveniamo tutti da generi musicali diversi, quindi a volte non è facile mettersi d'accordo sulla scelta, per esempio, degli arrangiamenti. Con il tempo, però, la nostra diversità diventerà sicuramente un altro punto di forza”.gli 88 folli in sala prove. come nasce un vostro brano? che importanza Date ai testi e quale “alle note”?

“In genere le nostre canzoni nascono tutte in

conosciamo meglio la formazione nata Dal nucleo originale Della banDa Della majela

stile ‘chitarra e voce’. La prima cosa che di solito facciamo è scegliere ‘l'atmosfera’ del brano, cioè come ci piacerebbe che questo brano suonasse. Di conseguenza è poi più facile scegliere le ritmiche, i suoni e la struttura giusta da adottare. Per quanto riguarda i testi, cerchiamo sempre di scrivere qualcosa che faccia riflettere chi ci ascolta, senza essere troppo polemici”.a chi vi ispirate nelle vostre composizioni? quali sono gli artisti che amate Di più?

“Per quanto riguarda gli artisti che amiamo di più, il discorso sarebbe davvero troppo lungo, visto che in sei spaziamo dal rock, al jazz, alla classica. Per l'ispirazione invece ci affidiamo ad artisti come Battiato (che ci mette tutti d'accordo), Gaber, Alessandro Mannarino, Battisti, Marta sui Tubi, Bandabardò (specialmente per gli arrangiamenti più folkeggianti)”.come venite accolti Dal pubblico umbro? e fuori Dalla regione la situazione è Diversa?

“L'accoglienza del pubblico è (fortunatamente) sempre molto buona e calorosa, forse anche perchè percepisce il divertimento che proviamo nel suonare. Sul nostro palco, oltre impegno e concentrazione, ci sono anche (tra di noi) risate e battute... ogni tanto anche qualche piccolo innocente dispetto. Il pubblico fuori regione, invece, dobbiamo dire che si è sempre mostrato altrettanto caloroso con lo straniero (cioè noi), a volte addirittura più di quello umbro”.Dove vi sentiremo suonare questo perioDo?

“Dopo i concerti al Bad King, alla Cambusa e al Caffè Viola (Sigillo) di febbraio, a marzo suoneremo il 7 al Little Prince (Perugia), il 9 al St. Mary live (San Giustino), il 14 al Gingillo Loung Cafè (Perugia), il 16 alla Siesta dell'Alcalde (Ellera), il 23 all'Holliwood Cafè (Ravenna). Comunque sul nostro profilo facebook ‘88 Folli’ si possono trovare tutte le date aggiornate”.

“88 Folli”tra cantautorato, folk e sonorità moDerne

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“Prendi una band, sbattila in mezzo alla strada, sotto a un ponte, in un deposito di pneumatici usati, nei sottopassaggi più malfamati della città e registrala in presa diretta. Tutto questo e molto peggio è Crudités". Recita così la presentazione di questo originalissimo format

musicale. Si tratta - ci dice il direttore di produzione Andrea Frenguelli - di registrazioni in presa diretta di gruppi (per ora tutti perugini e seguiti dall’etichetta Cura Domestica) ripresi in situazioni atipiche. Rotonde di periferia, ponti, discariche e quanto più strano gli passa per la testa, fanno da sfondo a live session di "musica cruda".I primi due video, online da febbraio, vedono come protagonisti i The Rust and the Fury con la loro "Be The One" (piccolo capolavoro direttamente dal loro ultimo disco "May the sun hit your eyes", uscito per La Fame Dischi) che suonano a riva del fiume Tevere e Officina Briganti Onemanband che in tuta da meccanico e occhiali da saldatura rumoreggia e ruggisce in via J. Gagarin.Cruditès regala un live show in un contesto crudo, atipico, straniante e anti-narrativo. Le registrazioni, rigorosamente in acustico, sono effettuate sul posto, e comprendono i rumori dell'ambiente circostante: così facendo si mira a creare nell'ascoltatore uno stato emotivo non dettato dalla canzone, ma dalla sua stessa percezione del mix tra musica, suoni e immagini. "Tentiamo di creare - continua Andrea - un luogo attante del tutto anti-narrativo a partire da un singolo spunto della canzone, mischiandolo con

quest'ultima e i rumori di ambiente nel tentativo di compiere un vero e proprio détournement. Il punto è decontestualizzare la canzone, o meglio, contestualizzarla in maniera volutamente sbagliata. Prendi il video di Officina Briganti: parla sì di uno che si chiama Juri, ma di certo non parla di Gagarin e girarlo in via Jurij Gagarin a Ellera quindi non c'entra niente.. ed è proprio questo il punto!". Aspetta Andrea, non ho capito bene, quindi le location non sono prese a caso... ma volutamente non c'entrano praticamente niente con il brano? "Ti spiego meglio - continua Andrea - l'attante è un archetipo narrativo: come puoi vedere ha la stessa radice di attore ma non è esattamente la stessa cosa. Per farti un esempio concreto: protagonista e antagonista di una storia sono attanti, ma non è che per forza debba essere una persona fisica. Nel caso dei Crudités, appunto, il luogo si fa attante e diventa parte della narrazione. La sua funzione è appunto quella di concorrere al détournement, che consiste nel ribaltare i canoni estetici e narrativi precostituiti per creare il senso di astrazione e straniamento dal pezzo musicale di cui dicevo prima". Capito allora? Il Calaveras Studio entra quindi di diritto tra gli amici più stretti di Umbria Noise. E dato che a noi questo progetto piace moltissimo, tenteremo nei prossimi mesi di tenervi aggiornati sui nuovi video. A breve una nuova uscita con Elio Petri.

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il nuovo format musicale è iDeato Da calaveras stuDio in collaborazione con l'etichetta Discografica cura DomesticacruditÈs live session Di “musica cruDa”

di riccArdo corrAdini

Tra i lavori musicali che meritano di essere segnalati di questa giovane casa cinematografica:

- Lil' Cora & The Soulful Gang ("Shotgun" e "Ain' t no girl like me")- Cayman The Animal ("K.'s Rondò")- Chambers ("Musica del Demanio")- One Man 100% Bluez ("The same man")ma anche:- Promo per la "Mother Ship Records"- Video tributo al "Combo"

Officina Briganti Onemanband

The Rust and The Fury #9

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Musica e cinema. Il binomio perfetto, pare. E lo sa bene Federica Victoria Caiozzo, in arte Thony, la giovane cantante di origini siciliane nota al grande pubblico per aver scritto la colonna so-nora e per essere stata la protagonista del nuovo film di Paolo Virzì “Tutti i santi giorni”. Ospite de “Gli Incantevoli”, la rassegna dedicata ai giovani artisti, ideata dalla Musicalbox eventi di Sergio Piazzoli, sotto la direzione artistica di Gianluca Liberali, la cantante, scoperta da Virzì sulle pagine di MySpace, è salita sul palco del Loop Cafè di Perugia per presentare il suo album “Birds”.Un modo di fare semplice e schietto, un bicchiere di vino tra le mani, un nome d'arte maschile e testi in inglese. Ecco a voi Thony.thony è un nome un po' insolito. volevi confonDere le iDee?

“In realtà è un nome che mi divertiva molto, an-che se effettivamente non credo sia bello. Attri-buisco la sua scelta ai tempi del liceo, quando, durante un torneo di calcio femminile, dopo un colpo di testa stravagante, i ragazzi più grandi hanno iniziato a chiamarmi Toni come il calcia-tore (Luca Toni ndr)”.canti in inglese. una scelta stilistica?

“Canto in inglese perchè ho sentito davvero poca musica italiana nella mia vita. La musica anglosassone invece mi ha sempre ispirato. Il mio momento di svolta è stato un disco di Alanis Morisette. Poi è arrivato il grunge dei Pearl Jam e dei Nirvana. Ricordo che negli anni 80, in Sici-lia, dove sono cresciuta, le frequenze di Mtv non arrivavano. Per me era diventata un'ossessione poter ascoltare anche quella musica, così ho ini-

ziato a farmi registrare su videocassetta tutte le puntate dai miei amici del nord”.Dunque non ci sono artisti italiani con cui collaboreresti?

“Come no!!! Tra le cantanti femminili mi piace molto Cristina Donà. Ho amato anche la prima Carmen Consoli, ora però non la ascolto più”.passiamo al cinema. una nuova esperienza che ti sta renDenDo nota al granDe pubblico.

“Di solito sono supercritica con me stessa, ma di questo film sono molto orgogliosa. Mi piace come ho recitato anche se, in realtà, con un regista come Virzì e con quel cast sarebbe stato assurdo il contrario. Mi piace anche l'idea di essere appro-data al cinema in maniera libera. Non volevo fare l'attrice, quindi ho saltato tutti i passaggi soliti dei giovani attori, come provini e casting. Questo è stato un punto a mio favore”.ora un suggerimento. come Dobbiamo ascoltare la tua musica?

“Ad alto volume ma soprattutto dandogli attenzio-ne. La fretta mi spaventa, penso che tolga dignità alle cose”. Una sorpresa per il panorama musicale indipendente italiano. Attrice, cantautrice e so-gnatrice. Questa è Thony. E ne sentiremo ancora parlare.

la protagonista Del film “tutti i santi giorni” si è esibita al loop cafè, ospite De “gli incantevoli”

cantautrice, attrice e sognatrice: ecco sVelato il Misterodi GiovAnnA cAMpoSeo

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foto di: Riccardo Ruspi

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Difficile parlare con uno che è dentro la scena musicale da diverso tempo. Dentro fino alle viscere, ma nel modo giusto. Le cose da chiedere non finiscono mai. Devi fare delle scelte. Umberto Palazzo, infatti, è uno di quei personaggi che hanno caratterizzato il sottobosco dell’underground italiano. Forse di lui si è parlato meno rispetto ad altri, sta di fatto però che fa parte indiscutibilmente di quella cerchia ristretta di artisti che dai primissimi anni ’90 in poi hanno condotto la musica indipendente italiana verso traguardi fino ad allora impensabili. Ha fatto nascere i Massimo Volume (sua l’idea di non cantare ma di recitare su base musicale) e ha dato vita al progetto Santo Niente. Bastano solo queste due cose per ricordarci chi è Palazzo.Coerente, non sceso mai a compromessi, è uno che ha sempre saputo e sa ancora oggi cosa aspettarsi e cosa ottenere dalla musica. Questa volta è in giro con il concerto “Canzoni della notte e della controra”, che prende il titolo dal suo primo lavoro come solista. Dalle nostre parti arriverà in duo con Sandra Ippoliti e si esibirà tre giorni di fila: venerdì 22 marzo al 909 di Castiglione del Lago, sabato 23 al T-Trane di Perugia e domenica 24 ad Orvieto presso Il magazzino delle idee.hai legato inizialmente il tuo nome a una banD come i massimo volume, che hai fonDato ma che hai poi abbanDonato per alcuni screzi interni. ci puoi raccontare nascita e fine Di questa importante esperienza e cosa ha significato per te prenDerne parte?

“Li ho fondati e abbiamo suonato con la stessa formazione per tre anni, fino a tre mesi prima della registrazione di ‘Stanze’. Considero quel disco uno dei miei lavori, per quanto non mi sia ufficialmente attribuito. Ero il principale compositore e non sono andato via per mia volontà, erano la mia band e la mia vita. Sono comunque una delle mie band preferite”.poi sono arrivati i santo niente, un’altra Delle esperienze più intense Della stagione D’oro Della scena inDipenDente italiana. forse mettere prima anche il tuo nome

e cognome prima Di quello Della banD (umberto palazzo e il santo niente) è stata una reazione a quello che ti è stato tolto con i massimo volume? a settembre poi uscirete con un nuovo Disco?

“Sì, ho messo il mio nome per non farmi fregare più e anche se molti lo hanno trovato di cattivo gusto ho fatto bene perché altrimenti avrei rischiato di perdere anche quella denominazione. Ora c’è una nuova formazione e il disco è già pronto. Sarà molto diverso dagli altri, ma è sempre così”.sei in mezzo alla musica Da Diverso tempo eD hai attraversato Diverse fasi Della scena musicale italiana. come veDi la situazione oggi e pensi che qualcosa Di simile al consorzio proDuttori inDipenDenti sia irripetibile?

“No. È assolutamente impossibile. L’industria del disco non esiste più. Siamo nell’era interlocutoria degli uffici stampa”.hai incontrato nella tua straDa tanti personaggi e penso aD esempio a marco lega, amerigo verarDi, giorgio canali. ma chi sono quelli che hanno cambiato in meglio il tuo moDo Di intenDere la musica?

“Questi senz’altro. A loro aggiungerei Teho Teardo”.ora stai promuovenDo il tuo lavoro solista. ce ne puoi parlare? e soprattutto, Dopo tanti anni Di carriera perché hai Deciso solo Da poco Di intraprenDere questa straDa?

“Ho bisogno di fare dischi coerenti. Prima il mio aspetto di songwriter usciva mediato dalla band nei dischi della band. Ora ho deciso di separare le cose”.quello che fai oggi è basato sulle tue esperienze passate o cerchi una nuova via per la tua musica?

“Cerco sempre vie nuove e l’esperienza mi aiuta a trovare quelle giuste”.umberto, come cantavi nell’esorDio con il santo niente, anche oggi “la vita è facile”?

“È sarcasmo. Oggi come allora”.

la Vita È Facile? “È sarcasMo. oggi coMe allora”

di dAniLo nArdoniintervista a umberto palazzo che con tre concerti sarà in tour in umbria per presentare il suo progetto solista

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Il primo incontro è con una band capace di di-ventare famosa quasi senza farlo apposta e che negli anni '70 non era neppure nata. Un proget-to musicale in cui l'ironia ed il non-prendersi-troppo-sul-serio sono colonne fondamentali ed inamovibili. Si chiamano Latte e i suoi derivati (per chi ama la sintesi “LSD”, ndr) ed hanno due frontmen noti soprattutto per le loro perfor-mance teatrali e televisive, Lillo & Greg. Sul palco dell'Afterlife, dove saliranno il 16 mar-zo, trionferà la loro comicità a tratti demenziale e la naturale spontaneità di chi fa musica igno-rando i fronzoli imposti dal mercato. Giocare suonando, questa la loro missione, scardinando brani, stili e concezioni per poi riproporle in ma-niera comica.

“Siamo di Roma - spiega Claudio ‘Greg’ Gregori - e più o meno proveniamo tutti dall'ambiente dei fumetti. Io e Lillo ci siamo conosciuti disegnando strisce, la musica è un hobby comune ed io ho suonato in altri gruppi prima che nascessero Latte e i suoi derivati. L'evento che ha trasfor-mato le nostre vite è stato il crollo della casa editrice per la quale lavoravamo, la Acme: come l'araba fenice è da quelle ceneri che siamo nati. Ho tirato fuori dal cassetto una serie di canzo-ni comiche che avevo scritto e abbiamo deciso di passare del tempo in sala prove. Nel giro di poco la nostra musica ha cominciato a girare per la Capitale e sono arrivate molte richieste per concerti”. Che una semplice passione si trasformi in lavoro

Appare per la prima volta su queste pagine una rubrica che farebbe invidia a Robert Zemeckis, o meglio, che sapranno leggere fino in fondo solo coloro che hanno viag-giato più volte insieme a Marty McFly sulla celebre DeLorean. Perché se è vero che dal passato si può imparare, è altrettanto palese che il nostro orizzonte sia influen-zato da quanti hanno vissuto un “presente” ormai tramontato da alcune decadi. Ebbene sì, torneremo indietro di trent'anni per leggere l'oggi insieme agli artisti che frequentano i palchi umbri, spostando indietro le lancette del tempo e aprendo gli occhi su quella realtà verosimile seppur onirica.

guar

diaMo

ci

alle s

palle di MicHeLe BeLLUcci

greg, che insieme a lillo e al resto Della banD sarà il 16 marzo a perugia, ripercorre con noi la storia Di un progetto Diffuso con il passaggio Di auDiocassette Di mano in mano

la spontaneità e l’ironia dei “latte e i suoi deriVati”

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è cosa abbastanza comune nella musica. Più diffi-cile immaginare la diffusione di un progetto senza l'ausilio del web: “Le audiocassette con i nostri bra-ni hanno fatto già molta strada, passando di mano in mano. Siamo conosciuti all'interno della regione, ma ci capita raramente di suonare fuori dal Lazio. Certo, parlo di cassette copiate… dischi ne vendia-mo pochi”. La domanda nasce spontanea: ‘se ci fosse stato internet già allora?’. Greg non ha difficoltà ad im-maginarlo: “Avremmo fatto più concerti, poi sicura-mente qualcuno ci avrebbe proposto di realizzare un film su ‘Latte e i suoi derivati’. Certamente il passaparola sarebbe stato più grande ma in que-sto modo le persone non avrebbero comprato gli album… però quello non succede comunque! Solo gli appassionati dopo averlo ascoltato, magari anche in maniera ‘pirata’, comprano il disco. Personal-mente io lo faccio per un'etica mia, da musicista. Se per esempio volessi vedere un film e ce ne fosse la possibilità, lo farei gratis senza problemi. Invece le canzoni vado a sentirle, ma poi non mi basta. Da prima che diventassi maggiorenne, insieme a due amici ci siamo barcamenati con lavori assurdi, come recuperare e rivendere la carta stagnola. I soldi guadagnati ci permettevano di girare i negozi di dischi più forniti d'Italia… Firenze, Gallarate, Va-rese, dove potevamo comprare ciò che a Roma non arrivava”. Una pratica che Claudio Gregori non ha ancora abbandonato, visto che un paio di volte l'an-

no ama concedersi un weekend a Londra per fare scorta di dischi difficilmente reperibili. Una passione per la musica che si evince an-che dai brani di Latte e i suoi derivati, in gran parte veri e propri omaggi all'arte della canzo-ne. “Dalla parodia del brano alla Califano pas-sando per ‘Maledirò’ in cui il coro si anima e invece di rispondere a ciò che dice il cantante prende posizione. Ma anche ‘Gino ska’ che è un modo leggero di sfottere i facinorosi di ogni sorta e ‘Otto il passerotto’, dove invece regna lo spirito delle canzoni per bambini. Per chi non ci conosce ancora posso dire che il diverti-mento è assicurato. La spontaneità è uno degli ingredienti segreti, insieme all'entusiasmo. Ci fa molto ridere quel che facciamo e sappiamo che se diverte noi si diverte anche il nostro pubblico. Del resto è un gruppo formatosi in cantina... questo gli dà una carica in più!”. Impossibile dargli torto, dato che i loro brani ascoltati oggi appaiono attuali come lo furono subito dopo la propria genesi. Provare per credere!

Michele Bellucci, giornalista e scrittore, collabora con Il Messaggero dal 2001. È direttore artistico del The Place di Roma. Molte sue interviste sono raccolte sul sito www.michelebellucci.com

NOTA SULL'AUTORE

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█ Venerdì 8ChewingumBar Chupito - PERUGIA

Selezioni AREZZO WAVE 2013 the soul sailor & the fuckers / officinabriganti onemanband / michele maraglino / fake revival!Loop Cafè - PERUGIA

Buford PopeCactus Cafè - PERUGIA

ArboretumAuditorium Santa Caterina - FOLIGNO

Risiko & Rosiko / Topa Trash TopiniCSOA Ex Mattatoio - PERUGIA

Motel Connection Afterlife Club - PERUGIA

NadaNorman 2.0 - PERUGIA

Nidi di RagnoCaffè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE

Simone mi OdiaNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

Li CampRock'n'Roll Perugia - PERUGIA

Cogli la Prima MelaEl Barrio Social Club - FOLIGNO

Electric DevilsNotorius Pub - PERUGIA

█ Sabato 9Not Official San Valentino Eventi Indipendenti stradevarie quartetto d'archiAuditorium Palazzo Gazzoli - TERNI

The Secret-Grime / (A)TollCSOA Ex Mattatoio - PERUGIA

Mekkanix (Tribute Metallica)Rock'n'Roll Perugia - PERUGIA

I GiuradeiLoop Cafè - PERUGIA

Raquel Silva JolyEl Barrio Social Club - FOLIGNO

QueenManiaFree Revolution - CITTA' DI CASTELLO

Devotees (Tribute Depeche Mode)Afterlife Club - PERUGIA

Scuba Dj setSerendipity - FOLIGNO

Tre Allegri Ragazzi MortiUrban Club - PERUGIA

Safe Crash 5.1Buskers - PERUGIA

█ Domenica 10Quartetto EmersonSala dei Notari - PERUGIA

Selezioni AREZZO WAVE 2013 gattuzan / progetto panico volvedo / ground waveSerendipity - FOLIGNO

Elio PetriMagazzino delle Idee - ORVIETO

█ Martedì 12Not Official San Valentino Eventi Indipendentidonn&musicaAuditorium Palazzo Gazzoli - TERNI

█ Giovedì 14SolquestT-Trane - PERUGIA

Giovanni Guidi "Late Blue" TrioSerendipity - FOLIGNO

Groove MachinePellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

NONLittle Prince - PERUGIA

█ Venerdì 15Alessandro MannarinoTeatro Mancinelli - ORVIETO

Musica Libera thee flyin' tables / burnout / custom brain / boom / recklessAuditorium Musical Academy Perugia

On The Night (Tribute Dire Straits)Mathreex Center - GUALDO TADINO

King of the Opera909 Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

Spacca il Silenzio!La Caciara - COSTACCIARO

The Miracle (Tribute Queen) Pepper - TERNI

Jimmi I Live! (Tribute Elio e Le Storie Tese)Musical Academy - TERNI

Psychedelic R__EsistenceRework - PERUGIA

The Legendary Kid ComboUrban Club - PERUGIA (PG)

Michele MaraglinoBar Chupito - PERUGIA

TakatatùmShamrock Pub - PERUGIA

Almir Da CruzCaffè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE

RasteREl Barrio Social Club - FOLIGNO

agenda marzo

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tutti gli eventi aggiornati suwww.umbrianoise.it

Heartbreakers (Tribute Led Zeppelin)Rock'n'Roll Perugia - PERUGIA

█ Sabato 16American Folk ProjectCactus Cafè - PERUGIA

Rubbish FactoryOfficina 34 - FOLIGNO

Those Furious FlamesRock'n'Roll Perugia - PERUGIA

Latte e i suoi DerivatiAfterlife Club - PERUGIA

Platonick DiveLoop Cafè - PERUGIA

Donato Dozzy Dj setSerendipity - FOLIGNO

Tritona In Sa MareadaEl Barrio Social Club - FOLIGNO

Fast Animals and Slow KidsUrban Club - PERUGIA

█ Mercoledì 20Honey AttitudeBad King - PERUGIA

█ Giovedì 21Cristiano De AndrèTeatro Lyrick - ASSISI

HEADBANGERS HALLsubliminal crusher / bloodtruthRock'n'Roll Perugia - PERUGIA

The NoobsGingillo Lounge Cafè - PERUGIA

S.F.D.Pellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

The MightiesLittle Prince - PERUGIA

█ Venerdì 22Jazz Club Perugia 2012/2013 hermeto pascoal septetAuditorium Hotel Giò Jazz Area - PERUGIA

WildmanBar Chupito - PERUGIA

Umberto PalazzoNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

DilisCafè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE

RasteRLa Caciara - COSTACCIARO

Wonder VincentRock'n'Roll Perugia - PERUGIA

█ Sabato 23Umberto Palazzo T-Trane - PERUGIA

Indigesti / Le Storie Pese In Cinese / BraveCSOA Ex Mattatoio - PERUGIA

Adriano Bono / JolebalallaUrban Club - PERUGIA

DiraqRock'n'Roll Perugia - PERUGIA

█ Domenica 24Balmorhea / MashroomsAuditorium San Domenico - FOLIGNO

Mz Dee & Maurizio Pugno Ricomincio da Tre - CORCIANO

█ Lunedì 25Mz Dee & Maurizio PugnoVillage Pub - GUBBIO

█ Giovedì 28Johnny Mox T-Trane - PERUGIA

Jessy' s GamesPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

The CrabsLittle Prince - PERUGIA

█ Venerdì 29TindaraRock'n'Roll Perugia - PERUGIA

InteriorsNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

TakatatùmShamrock Pub - PERUGIA

Trio LacustricoCaffè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE

█ Sabato 30 Criminal JokersAfterlife Club - PERUGIA

Melchior Productions LTD.LiveSerendipity - FOLIGNO

Umberto Maria Giardini / Lucy Van PeltUrban Club - PERUGIA

PollutionRock'n'Roll Perugia - PERUGIA

█ Domenica 31I Bachi da PietraKandinsky Pub - PERUGIA

Caroline KeatingNovecentonove Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

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spoken Wor(l)d

riVerock contest

Un mondo fatto di parole e musica è quello che i tipi del Loop Cafè di Perugia stanno portando in questo periodo all’interno del locale perugino. A distanza di pochi mesi dall’apertura della nuova sede di via Cartolari, e in parallelo di una, come sempre, notevole programmazione musicale, il Loop ha lanciato anche una rassegna di reading letterari di grande spessore. Si chiama “Spoken Wor(l)d” e con alcune serate andrà avanti ancora fino al 10 maggio, con scrit-tori e musicisti tra i più interessanti del panora-ma indipendente italiano. In molti casi si parla di produzioni assolutamente originali che vedono insieme romanzieri di caratura nazionale e alcu-ni dei migliori musicisti della scena locale. Così, tanto per mettere insieme parole scritte e suoni, letteratura e musica.Archiviati i primi appuntamenti - tra i quali an-che quello molto suggestivo con Emidio Clementi, carismatico leader dei Massimo Volume e scritto-re dal valore riconosciuto, che ha letto i racconti tratti dalla sua recente raccolta “Le ragioni delle

In casa Riverock, l’associazione culturale di As-sisi che da alcuni anni sta scuotendo la scena musicale umbra e non solo, le novità sembrano non finire mai. Nell’ultimo periodo i tipi del Rive-rock sono in piena attività per l’organizzazione di iniziative ed eventi sparsi in tutto il territorio perugino e non, oltre che impegnati ad allargare il proprio raggio d’azione a livello nazionale. Su tutti c’è il Riverock Contest 2013, concorso nazio-nale per band arrivato alla sua seconda edizione e che quest’anno sta offrendo la possibilità ad artisti emergenti di esibirsi sul prestigioso palco dell’AfterLife di Balanzano, accanto a nomi impor-tanti del panorama musicale alternativo italiano. In palio, ricordiamo, la registrazione di un EP, in collaborazione con la casa di produzione Cura Domestica e lo Studio di Registrazione Mario Spa-gnoli di Perugia, e il mastering dello stesso pres-so gli Abbey Road Studios di Londra più un mini tour con l’agenzia di booking Afterlife. Oltre alla partecipazione alla compilation Riverock Vol. II e all’apertura del concerto dell’headliner del Rive-rock Festival 2013.Per il Contest hanno aperto le danze lo scorso 23

mani” musicati da Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò - venerdì 5 aprile sarà la volta di un al-tro personaggio di culto della musica indie italia-na, Paolo Benvegnù. Il cantautore milanese, ma toscano d’adozione ed ora anche “cittadino” di Città di Castello, darà vita insieme a Giancarlo Onorato a un reading-concerto di presentazione del libro dello stesso Onorato “Ex-Semi di musica vivifica”. Lunedì 8 aprile ecco il ritorno di una vecchia co-noscenza del Loop. Si tratta di Gianluca Morozzi, scrittore popolare e brillante, che si cimenterà nella lettura di alcuni racconti contenuti nella antologia “Niente fiori per gli scrittori”, in uscita a marzo. Insieme a lui, la chitarra di Matteo San-tarelli dei De Hand in the Middle.Infine, venerdì 10 maggio è atteso l’autore di uno dei romanzi italiani più apprezzati dell’ultimo anno. Fabio Stassi racconterà il suo lanciatissi-mo “L’ultimo ballo di Charlot”, già venduto per la traduzione in oltre dieci Paesi stranieri, accom-pagnato dalla fisarmonica di Sandro Paradisi.

febbraio i gruppi Pagliaccio e Progetto Panico. In-sieme a loro c’era il duo esplosivo elettro-acustico siciliano Il Pan del Diavolo. Sabato 23 marzo si prosegue con la seconda semifinale durante la quale si esibiranno gli Swordfish Project, Fluximi-le, Sperandio & Q-artet. Ospiti saranno invece i Rezophonic con l’aftershow a cura di dj Aladin. Motion Flor, Progetto Luna, Le Hibou, sono invece le band protagoniste della terza semifinale previ-sta sabato 30 marzo. Sul palco con loro i Criminal Jokers, che dopo anni di tour selvaggi e prestigio-se collaborazioni (Nada, Zen Circus, Pan del Dia-volo), sono ora in giro a presentare la loro ultima fatica, “Bestie”, uscito a fine 2012 per l’etichetta 42 records. Sarà presente anche Giulia Salvi, di-rettamente da Virgin Radio, con il suo dj set. Gli ospiti di prestigio che si esibiranno con i finalisti, durante la serata prevista per sabato 27 aprile, saranno i grandissimi Marlene Kuntz. A confer-ma della grande operosità dell’associazione, oltre al concorso, proseguono anche le iniziative deno-minate Riverock Night, serate live organizzate nei vari locali del territorio. Il 16 marzo al Loop di Perugia suoneranno i livornesi Platonick Dive.

tra parole e musica al loop cafè Di perugia prosegue la rassegna Di reaDing letterari

proseguono all’afterlife le serate Del concorso nazionale per banD emergenti, con la granDe finale in compagnia Dei marlene kuntz

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Dopo le prime due serate di grande musica al Varanasi di Umbertide e al Chupito di Perugia - con le esibizioni delle band Il Testimone, Jolebalalla, Julian Mente (i Diraq hanno invece dato forfait per la febbre che ha colpito alcuni componenti del gruppo) e quelle di Nate And The Dagos, El Terrific, Wonder Vincent, Il Pinguino Imperatore, PsychoCandy - Arezzo Wave Band Umbria deve ancora affrontare altre due semifinali live. Gli altri appuntamenti rimasti di selezioni live, con relative band, saranno i seguenti: venerdì 8 marzo al Loop Cafè di Perugia (The Soul Sailor & the Fuckers, OfficinaBriganti OneManBand, Michele Maraglino, Fake Revival!) e domenica 10 marzo al Serendipity di Foligno (Gat-tuZan, Progetto Panico, Volvedo, Ground Wave). L’orario di inizio è sempre intorno alle 22.Sono 17 in totale le band selezionate per affrontare le semifinali umbre - provenienti da tutto il territo-rio regionale - tra quelle iscritte al bando Arezzo Wave Band, ovvero il più grande contest italiano che individua ogni anno le migliori promesse musicali di ogni regione italiana e del Paese. Per quanto riguarda l’Umbria sono state in totale 77 le formazioni che si sono iscritte quest’anno al famoso contest. Sicuramente un altro grandissimo traguardo per una piccola regione come l’Umbria, ma che ogni anno si fa valere come proposte musicali. L’Umbria del rock dunque tiene duro e con un pattuglia ben nutrita anche in questa nuova edizione del concorso sta così facendo sentire la sua voce.A seguito di una prima selezione di ascolti, la giuria locale ha scelto i 17 semifinalisti umbri che in questi giorni si stanno sfidando in quattro serate di semifinali live su vari palchi della regione. Dagli “scontri” usciranno quindi le quattro formazioni finaliste, tra le quali verrà scelta quella che rappre-senterà l’Umbria questa estate al festival Arezzo Wave. La finalissima a quattro è prevista per il 24 marzo all’Afterlife di Perugia. E basta ricordare i gruppi umbri usciti da questo concorso negli ultimi anni per far ben sperare anche il vincente di quest’anno: oltre ai Frost e Fast Animals and slow kids, vincitori tra l’altro anche del contest nazionale, pure band come Da Hand in the middle e The rust and the fury, vincitori delle due ultime edizioni di Arezzo Wave Band Umbria, hanno lasciato il segno durante il festival riscuotendo molta attenzione da parte della critica e degli addetti ai lavori.I nomi che hanno vinto il contest nazionale negli ultimi anni sono quelli di Honeybird & the birdies, Heike has the giggles, c+c=maxigross, Amari, Appaloosa, Ministri, Il Pan del Diavolo, Waines, Krikka Reggae (senza dimenticare naturalmente, come già ricordato, anche le band umbre Frost e Fast ani-mals and slow kids), e tanti altri che negli anni sono diventati icone della musica italiana: Negrita, Afterhours, Mau Mau, Quintorigo, Almamegretta, Ritmo Tribale, Marlene Kuntz, Agricantus, Reggae National Tickets.

areZZo WaVe band 2013altre tre serate Di live, compresa la finale, per scegliere il gruppo vincitore Di quest’anno per la regione umbria

Julianmente

Nate & the Dagos El Terrific

Il Testimone Jolebalalla

Wonder Vincent Il Pinguino Imperatore

Psychocandy

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“l'éducation sentiMentale” dei da hand in the Middle

coMe black! back sheep!

C’è voluto un po’ di tempo per assimilare l’opera seconda dei Da Hand in the Middle. Capire tutte le sue sfaccettature non è cosa da poco. Ma dopo svariati ascolti l’illuminazione. “L'éducation sentimentale” è uno dei dischi più interessanti usciti negli ultimi mesi (come confini non pensiamo solo alla nostra cara terra umbra) e non solo perché si sviluppa come “un poema musicale composto di 14 canti in endecasillabi”. Questo “mistico collettivo Jungle-Blues di Jonesboro, Arkansas, e attualmente operativo nella Valle Umbra Sud”, secondo la definizione che di loro dà l’agente e biografo, lasciano ancora un segno, a nostro avviso molto importante, dopo il disco d’esordio di qualche tempo fa. Si presentano ancora in modo dissacrante, ma assolutamente “a fuoco” e con le idee ben chiare sull’idea di musica e di approccio sonoro - fatto di istinto, energia e sentimento - che vogliono proporre. La genesi di questa ulti-ma fatica è misteriosa e complessa come quella di tutti i grandi capolavori. Così, sempre il loro biografo, la racconta: “Tutto ebbe inizio durante una mattina faticosa ed assolata. I giovani erano stati condannati a duecento ore di lavori socialmente utili a causa di una compravendita illegale di bestiame. Come ogni giorno, stavano prestando servizio come apprendisti agricoltori presso la Black Vagina Records, arando le terre aspre con passione e vigore. Quand'ecco che tra le zolle fu rinvenuto il manoscritto. ‘L'éducation sentimentale’ di Gustave Flaubert, contenente indicazioni precise su una serie di canzoni che l'autore francese avrebbe voluto comporre allo scopo di influenzare attraverso l'arte la psiche umana. Seguendo queste preziosissime nozioni, i Da hand in the middle compongono i brani che esplorano variazioni im-provvise e impreviste sui temi del blues bucolico e del cantautorato, il tutto rivestito da una patina di as-soluta e delicatissima compostezza allo scopo di confondere e plagiare la labile emotività dell'ascoltatore. Tra i dati più rilevanti, il fatto che da quando il manoscritto è stato ritrovato, la totalità della band è in grado di esprimersi solamente nell'idioma francese, accompagnando ogni affermazione con gesti affettati e raffinatissimi”. Ed anche la loro etichetta, la Black Vagina Records, nella persona di Mirko Castellani, di-chiara riguardo al disco: “Un tempo contadini illetterati, i Da hand hanno sfruttato il successo economico per poter conseguire un diploma attraverso la scuola serale. Ora sanno leggere e far di conto, e credono in un mondo migliore, scritto in lingua francese. Una nuova attenzione per lo stile e la raffinatezza, testi-moniata dalla scelta del tastierista Francis Baby Face di cambiare il proprio nomignolo in “Mario Merda”, connota l’intero lavoro”.

Da Foligno arrivano sempre buone notizie per quanto riguarda la musica. Stavolta tocca ai ragazzi di Black Sheep l’onore della cronaca. Per tutto il mese di marzo si svolge infatti la rassegna “come Black! Back Sheep!”.Ancora Black Sheep insomma, ancora qualcosa di interessante. una rassegna marzo-lina che racchiude l’eleganza dei Balmorhea, le atmosfere psichedeliche e rock degli Arbouretum, l’energia dei Rubbish Factory e il r'n'r viscerale di Pat Pend. Proprio l’eroe “onemanband” nostrano ha aperto la rassegna che ora prosegue con altri tre concerti in altrettanti luoghi della città. Direttamente da Baltimora venerdì 8 marzo, alle 21.30 presso l’Auditorium Santa caterina, arriveranno gli Arbouretum (ingresso 10 euro). Il 16 marzo, ad ingresso gratuito alle 22 presso l’Officina 34, ci sarà invece il live dei romani Rubbish Factory. Da Austin invece arrivano i Balmorhea che si esibiranno il 24 marzo alle 22 presso l’Audotorium San Domenico (ingresso 10 euro). Black Sheep, associazione culturale musicale folignate, realizza live show all'interno dei più sporadici e variegati spazi offerti dalla ridente città di Foligno e provincia. con alle spalle due anni di eventi organizzati al Feedback, dal novembre 2008 l’associazione è diventata itinerante. Le pecore nere hanno così già condotto in quel di Foligno, prima di questa nuova rassegna, altri nomi importanti come Verdena, Offlaga Discopax, Il teatro Degli Orrori, Le Luci Della centrale elettrica, Giorgio canali, A toys Orchestra, Lento, zu Settlefish, Amari, Beatrice Antolini, Ministri, ulan Bator, Liars, Piano Magic, telefon tel Aviv, Fennesz, carla Bozulich, cul De Sac, Gregor Samsa, A Silver Mt.zion, thom Weeks, Frankie hi-Nrg, Mùm, Iori’s eyes, Wovenhand, Xiu Xiu, Akron Family, Bob corn, Aucan, hanne hukkelberg.

di dAniLo nArdoni

rassegna marzolina targata black sheep con ospiti come arbouretum e balmorhea

ablacksheep.it

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L’appuntamento con le sonorità più dure ed accese del rock è tornato a far sentire la sua voce. Headbangers Hall, lo spazio interamente dedicato agli amanti dell’hard rock e dell’heavy metal, riparte a Perugia con una nuova programmazione e soprattutto con una nuova location. Dopo un lungo periodo di pausa, la rassegna quindicinale che a lungo ha accompagnato le notti di tutti i metalheads dell’Umbria, torna per confermarsi il luogo di ritrovo per antonomasia di tutti i rockers della regione, ripartendo con rinnovato spirito e presentando alcune novità al suo interno.Rimanendo fedele al suo progetto di sviluppo della cultura del rock più estremo, iniziato nel 2008 e proseguito nel corso degli ultimi quattro anni, la rassegna hard & heavy perugina cambia la sua location, trasferendosi dall'Urban Club, in cui negli anni si sono alternati alcuni dei più grandi artisti nazionali ed internazionali del

lo spazio DeDicato agli amanti Dell’harD rock e Dell’heavy metal inizia la nuova programmazione presso il rock'n'roll Di perugia

facebook.com/headbangers.hall

headbangers hallpanorama rock e metal, al Rock'n'Roll di Perugia, nuovo teatro della kermesse musicale umbra, pronto ad ospitare le più valide ed interessanti realtà locali e nazionali. Non un nuovo inizio dunque, ma un'ideale prosecuzione del lavoro fin qui svolto e della costante attenzione alla scena locale da parte dello staff di Headbangers Hall, che fin dai suoi esordi ha concretamente sostenuto il circuito rock/metal umbro. Tutti i concerti saranno inoltre ad ingresso gratuito.Headbangers Hall dà quindi appuntamento a tutti i vecchi e nuovi sostenitori del metal e dell’hard rock al suo opening party giovedì 7 marzo. Il compito di alzare il sipario su questa nuova annata sarà affidato a Hellraiser, band di Città di Castello fra le più valide della scena classic-heavy umbra, e Demon Deceiver, nuova interessante realtà del panorama metal perugino. Giovedì 21 marzo toccherà invece ai ternani Subliminal Crusher e ai perugini Bloodtruth.

torna la casa del Metal in uMbria

Sopra i Demon Deceiver a destra i Bloodtruth

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Get Up! – Ben HArper WitH cHArLie MUSSeLWHite

AnYtHinG in retUrn – toro Y Moi

Un insieme di fattori rendono il nuovo album di Ben Harper uno dei più importanti della sua, oramai, lunga carriera. Il primo e più rilevante è il ritorno al blues, ai riff struggenti e travolgenti che esaltano il talento del musicista/cantautore. Poi la Stax Records come etichetta distributrice, un’icona delle produzioni afroame-ricane degli anni sessanta e settanta. Infine la collaborazione con Charlie Musselwhite, armonicista dal passato non glorioso ma che lo ha visto al fianco dei più grandi interpreti del genere, un bianco che ha vissuto e interpretato la musica come un uomo di colore alle prese con le difficoltà della vita. Quindici anni fa si in-contrarono e solo ora riescono a realizzare il lavoro che avevano desiderato produrre assieme. L’album è intenso, carico di energia, ripercorre le classiche sonorità blues con l’aggiunta dei testi di B.H., sempre attenti al sociale e alle tematiche più intimiste. Dieci tracce che ci trasportano lungo le rive del Mississippi, terre dalle mille contraddizioni, che tanto hanno regalato alla storia della musica.

FestiVal JaZZ terrassa

Mosaic Music FestiVal

FestiVal in giro per il Mondo

Barcelona (Spain): 7/23 marzo, trentaduesima edizione con tante date e locationwww.jazzterrassa.org

Singapore: 8/17 marzo, jazz, fusion-funk, alternative rock, ska, R&B, folk-rock, afro-pop, elettronica, con grandi nomi (www.mosaicmusicfestival.com)

In poco più di due anni il giovane Chaz Bundick si è imposto nel panorama electro mondiale, con tre album prodotti, compreso quest’ultimo. Con una miscela di suoni e ritmiche propone quella musica dance che può essere ascoltata anche dai meno coinvolti dal genere. In passato ha puntato notevolmente sui synth - funk e sulla disco degli anni ’70, ora si diletta con sonorità più ipnotiche e in chiave chillout. Anything In Return segna un punto di svolta per l’artista americano, tappa di un percorso fatto di sperimentazione e quindi in continuo divenire, segni evidenti di un talento vivace e curioso. Il suo pubblico lo apprezza soprattutto per i pezzi più ballabili e meno elaborati, in questo album tracce come “Harm in Ch’ange” e “Rose Quartz” sono un buon compresso, passaggi sofisticati si intrecciano con ritmiche danzerecce, in grado di coinvolgere anche i più restii. Toro Y Moi è un progetto dalle grandi prospettive, tutto da scoprire.

cortinAdiFerroSconFinAMenti di UMBriA noiSe

di andrea lanZilotto

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SHort noiSe

la copertina del nuoVo disco dei Marta sui tubi? È opera di daniele paMpanelli

rockage 2013

elio petri presenta “il bello e il cattiVo teMpo”

bobby roots: nuoVo albuM a MarZo

gioVanni guidi trio - city oF broken dreaMs

la p-Funking band rilegge la sigla del tg1 e Va in priMa serata

La copertina del nuovo disco dei Marta sui Tubi - “Cinque, la luna e le spine” - è stata fatta da Daniele Pampanelli, grafico ed artista perugino quarantenne. Tutto nasce dalle sue agen-dine in cui Daniele da anni “racconta” con disegni, realizzati con una biro o con una matita, i concerti a cui assiste. Tra questi, naturalmen-te, anche quelli del celebre gruppo siciliano. Durante un secret concert che la band tenne ad Assisi, Daniele tirò fuori dal cilindro un’altra illustrazione che piacque molto alla band, tanto che venne poi utilizzata per la copertina di un Ep live che la band ha lanciato su internet. Da qui è iniziata una collaborazio-ne che ha portato oggi a questo lavoro.

Il concorso Rockage è aperto ad artisti e gruppi emergenti con pezzi inediti, senza limitazioni di età o genere musicale. L' iscrizione alle selezioni è gratuita. Il regolamento, il modulo e la lista del materiale da allegare si può trovare sul sito www.plugin-store.it. I dati dovranno essere consegnati a mano entro e non oltre il 31 marzo 2013 presso il “Plug In” music store di Perugia, in via Settevalli, 423. Il gruppo vincitore riceverà un premio messo in palio dal negozio. I primi tre classificati avran-no inoltre la possibilità di registrare un brano presso gli studi di registrazione partner.

Gli Elio Petri (alias Emiliano Angelelli) dopo il buon successo di "Non è morto nessuno" (Matteite/Venus 2010), tornano con il secondo disco "Il bello e il cattivo tempo" (Cura domestica 2013), pre-sentato in anteprima al Fat/Caos lo scorso 23 febbraio. Nel disco hanno collaborato Marco Parente e Teho Teardo. www.eliopetri.it

Si intitola non a caso "No fashion music" come ci dice il musicista cantante, "proprio per distinguer-si dal regga fashion, che usa il calore e le sonorità del reggae per scopi commerciali più che sociali". "ll reggae - prosegue Bobby - nasce come musica spirituale di rivolta, basta tradurre un qualsiasi brano dei suoi portavoce come Bob Marley, Peter Tosh, Burning Spear, Jacob Miller.., uomini di fuoco come li definisco io, il fuoco della purezza e dello spirito, non della vita mondana". Questo nuovo album vede la collaborazione di musicisti affermati della scena reggae umbra come Pablo Ra-ster, Mamaliga (ex Reggae Fistols) e The Magista. Segnaliamo inoltre che il musicista (da novembre in giro sui palchi a presentare i nuovi brani) presenta il nuovo album anche in un inedito quartetto chiamato "no luce", che suona in assenza di luce e amplificazione elettrica, una band formata solo da strumenti classici (trombone, contrabasso e 2 chitarre). Grande attesa quindi per questo nuovo lavoro di Bobby Roots, e noi non vediamo l'ora di conoscerlo e sentirlo suonare dal vivo.

“City of Broken Dreams” è l’esordio per ECM nelle vesti di leader di Giovanni Guidi, pianista fo-lignate sempre più sotto i riflettori. Guidi è già apparso in due dischi dell'etichetta: “Tribe” con il Rava Quintet e il live “On The Dance Floor” insieme al Parco della Musica Jazz Lab. Ora è la volta di questo trio internazionale con il contrabbassista statunitense Thomas Morgan e il batterista por-toghese João Lobo e di una musica che colpisce per la sua originalità e per la sua luminosa e intensa emotività. Oltre a questo trio e alla collaborazione tuttora in corso con Rava, Guidi si sta dedicando anche ad altri progetti, fra cui un quintetto con Gianluca Petrella, Michael Blake, Thomas Morgan e Gerald Cleaver, e la formazione di 10 elementi Unknown Rebel Band nella quale uno dei due batteristi è proprio João Lobo.

Si è guadagnata l’attenzione di pubblico e media presentando in passato due versioni originali e trascinanti dell’Inno di Mameli e di Bella Ciao. La P-Funking Band si è cimentata ora con la rilettu-ra della popolare sigla del Tg1 Rai. Il pezzo ha attirato l’attenzione della redazione del telegiornale che domenica 6 gennaio ha dedicato nell’edizione delle 20 un servizio alla band perugina fondata e diretta dal trombettista Riccardo Giulietti.

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PAROLE DALL'UNDERGROUNDdi MAtteo ScHiFAnoiA

Il desiderio è una tortura. Costringe corpo e mente a cooperare contro voglia. Prima che arrivi se ne ha sempre un altro ed è impossibile ricordare di aver mai vissuto senza averne avuto uno. Si muove lungo spazi inesistenti, costringendo chi lo insegue a smarrire il corso naturale delle cose, per averne spesso solo un pallido sembiante. Quando si pone in condizione di essere realizzato, lo fa con l’andatura sghemba dello sfrontato. Vederlo avvicinarsi ottunde i sensi e scorgere le clausole vessatorie, tracciate lungo le cuciture del suo attraente completo immaginario, si fa impossibile. Quello che avviene dopo lo si dovrebbe prevedere. Invece. All’improvviso. Di punto in bianco.

Si sbilancianell'oltre dei miei arti, al posto loro.Scosceso in me, nella curva dell'anima,fa la forma la mia pelle.Fa la corteccia l'animale che ci guidasi sbilanciae trova il chiasso del sorrisoquando poggia le sue labbrasulla terra.

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Il superficiale confonde il cupo con il profondo

La normalità è un vaso anarchico del circolo pazzoide

Le donne sono avanti. Se sono dietro…stanno per doppiarti

Molti danno consigli sulla vita come se l’avessero già vissuta

Non riesco a capire chi dice che riesce a capirmi

Antonio Senatore, Perugia, “La vita la nevrosi e tutto quanto” (Morlacchi, 2012)

Barbara Pinchi, Foligno, 2011

Paolo Pellicani, Perugia, “Ciliegie nere – poesie e aforismi” (Midgard, 2011)

FUG

HE

AFORISMI

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Ho solo cinque minuti, poco meno di tremila battute, poi sai bene come andrà. Ti alzerai, girerai l'angolo e ci sarà altro per cui perdere questo pomeriggio. Proverò ad essere breve anche se la cosa mi mette a disagio. Non capisco perché si debbano sintetizzare quelle rare cose importanti che viviamo, sintetizziamo le stronzate piuttosto no?Ecco, già ridi, sei proprio un idiota. Ti dico ‹siediti, ascoltami un momento› e mi butti addosso quello sguardo da lasciami in pace ti prego non mi toccare. Come se non sapessi che adesso preferiresti essere a casa, a riguardare tutta la saga di Spiderman o a deprimerti con la gobba sul basso. Si, tu sei un idiota e mica per questo. Come quando sei venuto a stare da me e ogni santissimo giorno ripetevi ‹Mai abitare con un amico›. Mentre facevi il caffè, a cena, appena rientravi, ‹mai abitare con un amico›, come se ti stessi flagellando un po' alla volta, per la cazzata che avevi combinato. Come quando sei rimasto volontariamente chiuso dentro la cineteca con quella di Bruxelles, la signorina Helena, ‹perché quella è necessario farsela, devo darle qualcosa da raccontare›, e il giorno dopo infatti le hai dato anche tutta la colpa per non farti licenziare. Me lo ricordo lo sguardo della signorina, per un attimo ho pensato che stesse facendo il conto alla rovescia dentro la sua testa per ammazzarti meglio. Ho pensato anche che sono in tanti a guardarti in quel modo e che forse, in alcuni momenti, lo avrei voluto fare anche io. Ma ti conosco da dieci anni, sono una delle rare persone che non hai voglia di mandare a fanculo, devo sopportare qualcosa. Per questo ti dico che sei un idiota, perché quando sei scappato dal finestrino dell'autobus per non farti prendere dal controllore, io c'ero, e nonostante le minacce non ho detto una parola. Va bene, non ero in un film di Tarantino ma lo sai che i controllori portano disagio mentale e aumento della sudorazione.E tutte quelle pause dal mondo che ti prendi perché solo tu sei l'incompreso, il ferito, l'uomo al quale la vita ha detto ‹perché no? Oggi voglio essere un po' sadica›, con il diritto comunque di potermi chiamare alle cinque di mattino perché il pandino ha deciso che era ora di lasciarti, per Sherlock Holmes che ti ha commosso o perché vuoi la conferma che si, ha ragione lei, sei un presuntuoso del cazzo. Stanotte però sei andato oltre. Te lo dico davvero adesso, la prossima volta che piombi a casa perché Trent Reznor ti è apparso in sogno e ha detto che vuole suonare con te - e che per farlo puoi anche scoparti sua moglie se la cosa può migliorare il risultato finale - ecco io prendo, me ne vado e non mi rivedi più. Perché posso pure passare sopra al fatto che usi le parole di And all that could have been per lasciare le tue donne, però Trent Reznor che ti prega di farti quello spettacolo di moglie no eh. A tutto c'è un limite e tu lo hai appena superato.

Scritto da Francesca Chiappalone

Perugia, febbraio 2013

si, tu sei un idiotail racconto del mese

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di LáSzLó KovácSMille e più non replico!!!

Qualche teMpo Fa

che teMpo che Fa

Avrei voluto scrivere di altro: di Berlinale, di Oscar, di premi e grandi esclusi. Scrivere di film da scovare come The broken circle breakdown di Felix Van Groening, non ancora visto, ma vincitore assoluto della sezione Panorama e pertanto da

tenere d'occhio. O scrivere di film da recuperare come Amour. Poi però... tra Grilli parlanti, Oscar menzogneri, Magistrati con il jet lag, Piacentini bastonati ed Indagati in trionfo: la mano è scivolata qui. Ieri notte, tra una birra e una chiacchiera, l'amico Marco ha avuto il grande merito di accendere il proiettore e, come visione mistica, è apparso Gianni Carretta Pontone: il tassista di A+R di Marco Ponti. Apro e chiudo parentesi su Marco Ponti: regista astratto e volitivo che nei primi anni 2000 ci ha deliziato con Santa Maradona e deluso con A+R, lasciandoci però il piacere di decine di clip di culto e citazioni raffinate. Su tutte, appunto, quel Gianni Carretta Pontone che, facendosi vox populi, grida nel traffico..... Lascio agli amanti della ricerca il piacere della scoperta: youtube ne è pieno. In tempo di elezioni, di esiti indecisi e di geni assoluti della comunicazione politica, apriamo una minuscola finestra su un certo cinema verità, esorcizzando in pellicola quello che un paese sembra incapace di pretendere: Berlusconi no!!!!!!

Le mani sulla città, Napoli 1963: metafora e profezia. Leone d'Oro a Venezia, il film di Francesco Rosi è il miglior esempio di cinema verità mai realizzato nel e sul nostro paese. Opera potente che apre il sipario sui teatrini dell'amministrazione pubblica. Speculazioni edilizie, corruzione, compravendita di voti e conflitto d'interessi la fanno da padrone. A mezzo secolo da Le mani sulla città cambiano nomi e geografie politiche ma restano i buoni e i cattivi, distinti e riconoscibili, in un’Italia tronfia della sua miscellanea qualunquista. Salvatore Giuliano, Il caso Mattei, Cristo si è fermato ad Eboli, questo è Francesco Rosi: cinema e memoria di un paese edificato sull'oblio. Vedere il film cinquant’anni dopo riproduce come un’eco le parole di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: «Noi fummo i gattopardi, i leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalli, le iene; e tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra». Tristemente profetico! 

Tutto tutto niente niente, Viva l’Italia, Commedia sexy... inutile dilungarsi su certo cinema utile solo ad arricchire buona parte dei corruttori/produttori italiani. Basta assolvere commedie, o sedicenti tali, che raccontano un paese cialtrone e criminale, felice di esserlo. Basta giornali, showman, ed “insospettabili” del sistema mediatico assoldati per dare risonanza a tutto questo. Non servono 1000 battute: di questo cinema ne faremmo sinceramente a meno!

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•Modena city ramblers @Afterlife di Amedeo Ferrante

•Oratio (2) @ La caciara di Riccardo Ruspi

•No Braino @ 110 caffé

•Pan del Diavolo @ Afterlife

•Nicolo carnesi+brunori sas @ Loop

In senso orario partendo da qui:

PHOTO

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di bernh

PUNK IN FUNDO...È arrivato Spotify in Italia! Non siete contenti? Ok che Grooveshark a mio parere funziona meglio e senza pubblicità ma la notizia è importante perchè, tan ta ta taaan: decreta la fine della pirateria.Ebbene sì, anche i più incalliti scaricatori musicali hanno ormai le ore contate e i vari programmi di file sharing a breve diverranno un retaggio del passato perchè con programmi come Spotify perchè mai dovrei andare a scaricare illegalmente un album quando in streaming posso ascoltare musica qualitativamente perfetta, legale, facile da reperire e soprattutto che riconosce, anche se pochi, diritti agli autori ed editori?Diciamoci la verità, chi critica Spotify sta facendo il grande errore di criticare la prima bella notizia dall’avvento della musica online.Mi ricordo quando arrivò il mitico Napster e noi utenti a gongolare per due canzoni scaricate in mezza giornata mentre le case discografiche già piangevano immaginando il peggio e la fine di un’epoca, cosa che puntualmente avvenne.La rete diventò sempre più veloce, gli hard disk più capienti e la voglia di collezionismo digitale smisurata tanto che se non avevi 10 giga di musica non eri nessuno.Adesso artisti ed etichette possono verificare esattamente la loro popolarità (grazie a strumenti utili come lo scrobbler di LastFm), proporre musica in modo facile e di qualità... cosa volevate di meglio? Che si tornasse al vinile obbligatorio?Quello resta un bellissimo vezzo per chi ama il supporto fisico della musica ma per tutti quegli altri questa rivoluzione potrà solo essere una miglioria per un mercato che aveva toccato e raschiato il fondo.E alla fine sapete chi ci ha sempre capito più di tutti? I Metallica! Sì, i Metallica che a fine anni novanta riuscirono a far bannare da Napster tutti gli utenti che avevano i loro dischi in sharing, perchè avevano già capito che la corrente stava cambiando e che da lì in poi o si serravano i ranghi o anche quel “poco” che si guadagnava sarebbe andato in fumo.Così, più di un decennio dopo, da paladini anti pirateria sono invece stati i primi a dichiarare che la loro prossima uscita avverrà tramite Spotify.Hai capito i four horsemen? E io che con la mia maglietta “Save Napster” li consideravo degli stronzi e basta... ovviamente non c’avevo capito molto anche se quelle magliette facevano troppo figo.Quindi cari amici è ora di svuotare gli hard disk, liberatevi del peso in eccesso, cestinate quei file che se fossero fisici avrebbero un chilo di polvere sopra e che quasi vi fanno tenerezza quando leggete sui dettagli in che data li avete scaricati. Liberatevi fratelli, liberatevi! Sì, anche voi che con il vostro gruppo non sapete dove sbattere la testa correte e mettete le vostre canzoni online al più presto invece che inveire contro chi vi sta svoltando il futuro.Lunga vita allo streaming online... l’aria nuova che si aspettava da più di dieci anni è arrivata signori e signore, godetevela... godetevela!

Canzone del mese: Pilot light – the Bronx#26

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Leonardo Radicchi Riot (2013)

THS Experience (2011)

ipnotico-crudoprogressivo-elettronicociclico-razionaleseducente-elaborato

imprevedibile-ricercatopreparato-variopintospiegato-articolatosofisticato-difficile

Jolebalalla Themocracy (2012)

rilassante-divertentesolare-ballereccioallegro-coinvolgentestraripante-cadenzato

Teorema Forme Naturali (2007)

avvolgente-trascinanteindelebile-autenticostudiato-limpidoacuto-viscerale

Il Testimone Il Testimone (2012)

toccante-profondolirico-armoniosoemozionante-originalesuggestivo-poetico

The NoobsIntroducing The Noobs (2013)

quadrato-solidosintetico-incastratoacido-romanticoentusiasmante-ritmico

Mass CrysisDie Totale (2013)

distorto-pesanteveloce-massicciogiovane-freneticosecco-poliedrico

MauseresMauseres

ruvido-energicosregolato-ribellesentito-vintageesplosivo-essenziale

CD8 AGGETtIVI x 8 CD

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