RiminiVai! n°11

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Ciro di Pers ANNO I numero 11 del 31 gennaio 2012 * Editoriale * Il punto * La nostra Storia * Massimi Sistemi * I vini senza Tessera * Risultati & Classifiche SOMMARIO Il titolo dell‟editoriale di que- sto undicesimo numero di Rimini Vai è un po‟ scontato e legato alla cronaca recente, e cita una frase ormai entrata nell‟immaginario collettivo. Recentemente è andata in onda una nota e discussa tra- smissione sportiva, con ospite (a sorpresa) il presidente Bia- gio Amati, che nonostante la premessa “pacifista” del con- duttore ha rigettato la mano tesa, ricordando un intero anno (abbondante) di vera e propria opposizione al rina- scente Rimini Calcio, e ai suoi tifosi. Questo, al di là della convenienza, e potrebbe sembrare anche del buon senso: non ci si è messa una pietra sopra. Perché tanta acredine? Perché non si riesce a superare l‟annus horribilis? Non si supera perché nella questione c‟entra l‟onore. In generale, la trasmissione ha evidenziato ferite non rimargi- nate del dopo Cocif, quando il grande transatlantico creato dalla società di Longiano, capace di navigare nei mari nobili del calcio italiano, ha urtato uno scoglio, inabissan- dosi fino alla serie D. Anche Rimini è una città di mare, e benché la marineria nostrana sia per lo più composta di solerti e infaticabili Lampedu- sani, è ben vivo in chi abita in riva all‟Adriatico il senso dell‟onore nautico. Il capitano non può abbandonare la nave se non per ultimo, o addirittu- ra si dice deve arrivare ad affondare con essa. Gli unici a non abbandonare la nave sono stati la maggior parte dei tifo- si, il cosiddetto “zoccolo du- ro”, inabissatosi nelle catego- rie più basse dal dopoguerra insieme alla propria squadra. Ecco il capitano, l‟anima del Rimini: siamo noi. Noi tifosi che mentre scendevano, lan- ciavamo il grido a tutti: “salite su questa nave, caz- zo!”. Invece, la nave del Rimi- ni è stata abbandonata da tanti capitani. Dai capitani della vecchia società, ma an- che dai capitani dell‟informazione locale, car- tacea e televisiva, e dai capi- tani della politica che non hanno dotato la squadra di uno scafo-stadio adatto a mari più grandi. Tanti invece l‟hanno semplicemente eva- cuata, e sono una larga parte di tifoseria che è stata passeg- gera degli anni belli, come avviene normalmente in que- sti casi. Grazie al cielo, il Rimini non è diventato un relitto. Anche se non è più il transatlantico che è stato, è oggi riemerso come un trabaccolo secolare, che porge al vento la sua vela al terzo, percorrendo con un giovane equipaggio una nuova rotta. La spinta verso l‟alto della gente del Rimini, la vo- glia di riemergere ha vinto la forza di chi spingeva per affos- sare ancor di più un secolo di storia. Ora i rampini dei capitani della carta stampata, della televisione e della politica scesi sugli scogli a vedere il Rimini affondare tentano di aggrapparsi alle sponde di questo nuovo e insieme antico trabaccolo riminese secolare, tornato orgogliosamente a navigare. Arthur Schopenhauer scrive- va che la gloria la si deve ac- quistare, l'onore invece basta non perderlo. Ebbene, chi non ha perso l‟onore abbandonan- do la nave, ora si impegni a conquistare la gloria. I passeg- geri, allora, forse torneranno con noi dopo l‟evacuazione. Ma chi ha perso l‟onore, da gente di mare quale siamo, sappiamo che non lo potrà riconquistare mai più. Anche se alcuni ex capitani sono a bordo, sappiamo e SAPETE di essere per sempre clandesti- ni disonorati. www.riminivai.org - contatti: [email protected]; FB: facebook.com/RiminiVai Salga su quella nave, cazzo! Il forum RIMINI VAI !! appoggia l’iniziativa A Casale si brinda col Ruchè! ........................ VIII Salga su quella nave, cazzo!…………………. .. I Salutate la capolista!.................II LegaPro2 2011 - 12..... IX La ‘nave dei folli’ di Maran- goni, primi anni ‘60 Azionariato popolare o petrodollari?...........VII Le partite del cuore 22/03/1998: Rimini- Spal 3-0……........V

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Undicesimo numero di Rimini Vai! Per critiche e approfondimenti collegatevi a www.riminivai.org, il forum di TUTTI i tifosi biancorossi!

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Page 1: RiminiVai! n°11

Ciro di Pers

ANNO I numero 11 del 31 gennaio 2012

* Editoriale

* Il punto

* La nostra Storia

* Massimi Sistemi

* I vini senza Tessera

* Risultati & Classifiche

SOMMARIO

Il titolo dell‟editoriale di que-

sto undicesimo numero di

Rimini Vai è un po‟ scontato e

legato alla cronaca recente, e

cita una frase ormai entrata

nell‟immaginario collettivo.

Recentemente è andata in

onda una nota e discussa tra-

smissione sportiva, con ospite

(a sorpresa) il presidente Bia-

gio Amati, che – nonostante la

premessa “pacifista” del con-

duttore – ha rigettato la mano

tesa, ricordando un intero

anno (abbondante) di vera e

propria opposizione al rina-

scente Rimini Calcio, e ai suoi

tifosi. Questo, al di là della

convenienza, e – potrebbe

sembrare – anche del buon

senso: non ci si è messa una

pietra sopra. Perché tanta

acredine? Perché non si riesce

a superare l‟annus horribilis?

Non si supera perché nella

questione c‟entra l‟onore.

In generale, la trasmissione ha

evidenziato ferite non rimargi-

nate del dopo Cocif, quando il

grande transatlantico creato

dalla società di Longiano,

capace di navigare nei mari

nobili del calcio italiano, ha

urtato uno scoglio, inabissan-

dosi fino alla serie D. Anche

Rimini è una città di mare, e

benché la marineria nostrana

sia per lo più composta di

solerti e infaticabili Lampedu-

sani, è ben vivo in chi abita in

riva all‟Adriatico il senso

dell‟onore nautico. Il capitano

non può abbandonare la nave

se non per ultimo, o addirittu-

ra – si dice – deve arrivare ad

affondare con essa. Gli unici a

non abbandonare la nave sono

stati la maggior parte dei tifo-

si, il cosiddetto “zoccolo du-

ro”, inabissatosi nelle catego-

rie più basse dal dopoguerra

insieme alla propria squadra.

Ecco il capitano, l‟anima del

Rimini: siamo noi. Noi tifosi

che mentre scendevano, lan-

ciavamo il grido a tutti:

“salite su questa nave, caz-

zo!”. Invece, la nave del Rimi-

ni è stata abbandonata da

tanti capitani. Dai capitani

della vecchia società, ma an-

che dai capitani

dell‟informazione locale, car-

tacea e televisiva, e dai capi-

tani della politica che non

hanno dotato la squadra di

uno scafo-stadio adatto a mari

più grandi. Tanti invece

l‟hanno semplicemente eva-

cuata, e sono una larga parte

di tifoseria che è stata passeg-

gera degli anni belli, come

avviene normalmente in que-

sti casi.

Grazie al cielo, il Rimini non è

diventato un relitto. Anche se

non è più il transatlantico che

è stato, è oggi riemerso come

un trabaccolo secolare, che

porge al vento la sua vela al

terzo, percorrendo con un

giovane equipaggio una nuova

rotta. La spinta verso l‟alto

della gente del Rimini, la vo-

glia di riemergere ha vinto la

forza di chi spingeva per affos-

sare ancor di più un secolo di

storia.

Ora i rampini dei capitani

della carta stampata, della

televisione e della politica

scesi sugli scogli a vedere il

Rimini affondare tentano di

aggrapparsi alle sponde di

questo nuovo e insieme antico

trabaccolo riminese secolare,

tornato orgogliosamente a

navigare.

Arthur Schopenhauer scrive-

va che la gloria la si deve ac-

quistare, l'onore invece basta

non perderlo. Ebbene, chi non

ha perso l‟onore abbandonan-

do la nave, ora si impegni a

conquistare la gloria. I passeg-

geri, allora, forse torneranno

con noi dopo l‟evacuazione.

Ma chi ha perso l‟onore, da

gente di mare quale siamo,

sappiamo che non lo potrà

riconquistare mai più. Anche

se alcuni ex capitani sono a

bordo, sappiamo e SAPETE

di essere per sempre clandesti-

ni disonorati.

www.riminivai.org - contatti: [email protected]; FB: facebook.com/RiminiVai

Salga su quella nave, cazzo!

Il forum RIMINI VAI !!

appoggia l’iniziativa

A Casale si brinda col

Ruchè!........................VIII

Salga su quella nave,

cazzo!…………………...I

Salutate la

capolista!.................II

LegaPro2 2011-12….....IX

La ‘nave dei folli’ di Maran-

goni, primi anni ‘60

Azionariato

popolare o

petrodollari?...........VII

Le partite del cuore

22/03/1998: Rimini-

Spal 3-0…….….......V

Page 2: RiminiVai! n°11

II

Archiviate le vitto-

rie con Sambonifa-

cese e Borgo a Bug-

giano, il Rimini di

Luca D‟Angelo è di

scena al Valentino

Mazzola di Santar-

cangelo. Un match

pieno di insidie,

visti i precedenti:

con i clementini

infatti un solo gol

fatto e cinque subiti

negli ultimi tre in-

contri ufficiali. In

casa biancorossa c‟è

dunque voglia di

rivincita, ma i gial-

loblu devono risolle-

varsi dalle tre scon-

fitte consecutive

patite contro Ales-

sandria, Pro Patria

e Casale. Complici

assenze e squalifi-

che, mister

D‟Angelo opta per

un undici meno

spregiudicato del

solito: Onescu viene

dirottato sulla de-

stra, a completare

la linea difensiva

composta da Palaz-

zi. Brighi Jr. e Za-

netti (al posto dello

squalificato Mastro-

nicola). A centro-

campo la novità è

Valeriani, preferito

a Buonocunto cui

non sono bastati tre

gol nelle ultime due

partite per guada-

gnarsi la maglia di

titolare. Al suo po-

Salutate la capolista!

Alcuni scatti di Santarcangelo - Rimini (foto: Migliorini)

Page 3: RiminiVai! n°11

III

Ivan

sto Gasperoni, alto a destra.

Tra le fila gialloblu c‟è da

segnalare la defezione

dell‟esperto Cola in difesa.

All‟inizio le due squadre si

studiano, e la partita è blocca-

ta. Il Rimini ci prova prima

con Baldazzi al 13‟, poi con

Zanigni al 16‟ ma le conclusio-

ni dei biancorossi non creano

problemi a portiere di casa

Nardi. Al 21‟ Zanigni ha una

ghiotta occasione per portare

avanti i nostri, ma il suo ester-

no destro è troppo debole per

impensierire il numero uno

clementino. Al 25‟ Baldinini

calcia dal limite di prima in-

tenzione sulla spizzata di Gra-

ziani: c‟è solo la potenza, palla

sul fondo. Passano dieci minu-

ti e i padroni di casa si porta-

no in vantaggio con Graziani,

bravo ad infilare in velocità la

retroguardia biancorossa ed a

rimanere freddo davanti a

Scotti. Ma forse i demeriti

della difesa (in particolare,

Zanetti) superano i meriti

dell‟attaccante. Si va

all‟intervallo sull‟uno a zero.

La ripresa comincia come

peggio non si potrebbe: ti a-

spetti la riscossa riminese, ed

invece arriva il raddoppio

gialloblu. Questa volta è Za-

valloni, ben servito da Grazia-

ni, ad infilare Scotti per il due

a zero (4‟). D‟Angelo corre ai

ripari ed inserisce Buonocunto

per Onescu, arretrando Gaspe-

roni in difesa. La musica non

cambia di molto, perché sono

sempre i clementini a condurre

le danze. Al 21‟ Gerbino Polo

rileva Zanetti, ed appena tre

minuti dopo il neo entrato

prova a riaprire la partita con

un colpo di testa angolato, ma

Nardi si allunga e sventa la

minaccia. Sono invece i padro-

ni di casa a segnare ancora,

alla mezzora: Zavalloni salta

Gasperoni e serve Scotto

nell‟area piccola, il quale de-

stina il pallone verso

l‟accorrente Baldinini per il 3-

0. La partita finisce qui, alme-

no per i biancorossi. Il Santar-

cangelo rischia di fare anche il

quarto, ma prima Obeng è

impreciso (44‟) poi è Scotti –

in pieno recupero – a negare il

gol a Schiavini. L‟unica buona

notizia per il Rimini sono le

sconfitte di Casale e Treviso

che consentono ai nostri di

mantenere il secondo posto in

classifica, in attesa della Va-

lenzana per cercare un imme-

diato riscatto tra le mura ami-

che. Contro i piemontesi, pe-

nultimi in classifica, D‟Angelo

ritrova Mastronicola ma deve

rinunciare alle geometrie di

Marco Brighi causa squalifica.

Al suo posto, Favero. Sulle

prime il Rimini sembra avere

ancora la testa a Santarcange-

lo, mentre Scotti deve impe-

gnarsi già al 3‟ per dire di no a

Miracoli. Al 9‟ è Mastronicola

a salvare il risultato mettendo

in angolo un cross di Monta-

nari, bravo a superare Scotti

in uscita. Poi Capellini va al

tiro da posizione defilata, do-

po l‟uno-due con Miracoli:

palla sul fondo (28‟). Il Rimini

fatica a farsi vedere dalle parti

di Serena, ma trova il guizzo

vincente al 42‟ con Palazzi

sugli sviluppi di un corner

battuto da Baldazzi. Per il

jolly biancorosso è il terzo

centro stagionale, sarà il gol-

partita. Nella ripresa i bianco-

rossi hanno più di

un‟occasione per arrotondare

il vantaggio, ma il portiere

ospite Serena è superlativo sia

al 12‟ su Baldazzi che al 36‟

sulla staffilata di Onescu. Così

al 41‟ sono gli ospiti a rischiare

il pareggio, ma questa volta è

Mastronicola - tra i migliori in

campo - ad anticipare Chiaz-

zolino al momento del tiro.

Prima del triplice fischio c‟è

da annotare un‟ultima chance

per Spighi, bravo a resistere

alla carica di Blondett ma

impreciso al tiro. Ma ai 1200

sugli spalti va bene così: vitto-

ria doveva essere e vittoria è

stata. E visto il pari del Casale

a Lecco, il gol di Palazzi vale il

primo posto: un primato che

mancava dalla serie B 2006.

Domenica prossima, a Casale,

ci sarà da divertirsi.

AVANTI RIMINI!!

Santarcangelo - Rimini: le assurdità della Tessera del Tifoso.

Page 4: RiminiVai! n°11

IV

Page 5: RiminiVai! n°11

V

A partire da questa

uscita diamo il via ad

una nuova rubrica,

legata a filo doppio al

nostro “Amarcord”. Se

oggi viene tristemente

spontaneo definire il

gioco del calcio come

moderno terreno di

contraddizioni e misere

corruzioni, noi al con-

trario vogliamo roman-

ticamente conservarne,

attraverso alcune cro-

nache, la parte più

intensa e più affasci-

nante:quella che ri-

manda, parafrasando i

mirabili versi in poesia

di Giulio Abbiezzi, alle

nostre “domeniche

tinte di vita”. Alle gesta più ma-

giche, a quelle che oseremmo

definire con giustificata enfasi…

”Le partite del cuore”. In una

virtuale carrellata di imprese

biancorosse dell‟era moderna, si

erge sicuramente ai primissimi

posti la prestazione vittoriosa

dell‟undici guidato dal primo

Mauro Melotti nella stagione

1997/98, portata a compimento

sul terreno del”Romeo Ne-

ri”contro la Spal. Si era alla vigi-

lia della 26^giornata di quel cam-

pionato di C2-Girone B e il testa a

testa che vedeva il Rimini con-

trapposto agli estensi stava assu-

mendo toni al cardiopalmo. La

vittoria acciuffata in zona-

Cesarini nel pantano di Arezzo

alla 11^giornata, aveva fatto da

detonatore; la miccia era accesa(6

successi su 7 turni prima del giro

di boa, la rincorsa e la rimonta

sulla battistrada avevano avuto

esito, la fiammella del tifo aveva

ripreso ad ardere fino a diventare

una vera e propria polveriera, così

come non era dato vedersi da

tempo. È battaglia vera! A quel

fatidico match, andato in scena

nell‟assolato ma gelido pomerig-

gio del 22 marzo 1998, si arriva

col cuore in gola. È la madre di

tutte le partite della stagione. La

città ha un sussulto e improvvisa-

mente riscopre la passione per la

propria squadra di calcio: è il

fuoco che arde sotto la cenere di

anni bui. Nell‟arco della settima-

na che precede l‟evento, i 4000

biglietti messi in prevendita ven-

gono polverizzati; il giorno della

gara i botteghini vengono presi

d‟assalto e gli ultimi tagliandi

finiscono in mano ai più tenaci in

fila sin dalle 6,30 del mattino.

Sold-out! Sulla lavagna del segre-

tario verranno appuntate più di

5000 presenze (4672 paganti+512

abbonati)per un incasso di

104.738.000 lire, quasi tanto

quanto l‟introito dell‟intera sta-

gione precedente. Il record più

recente di paganti (3266), regi-

stratosi in occasione di un derby

col Riccione la bellezza di otto

anni prima, viene battuto. Co-

minciano a fare capolino le prime

considerazioni sull‟esigenza di un

impianto più capiente ed efficien-

te, autentica nota dolente anche

negli anni a venire. È finalmente

la consacrazione per una dirigenza

che comincia a raccogliere i frutti

di una costante opera di program-

mazione dopo l‟insediamento

avvenuto quattro anni prima. È

anche la prima, grande vittoria

del suo Patron, Vincenzo Bellavi-

sta, l‟uomo del „sogno

biancorosso‟, cui il destino per

anni riserverà chances senza gioia,

ma che entrerà stabilmente nel

cuore dei riminesi per la sua per-

severanza e i suoi slanci appassio-

nati che porteranno infine il nome

di Rimini sulla ribalta del calcio

che conta. Ripercorriamo quei

fatidici 95 minuti grazie ai ricordi

e alle emozioni di colui che mise il

sigillo a quella esaltante vittoria,

vale a dire grazie alle parole di

Andrea Tedeschi, il bomber reg-

giano(due stagioni in maglia a

scacchi, per 60 presenze e 26 reti)

che con un memorabile gesto

atletico, quel giorno trovò la forza

-seppur in preda ai crampi- per

gonfiare per la terza volta la rete

di Pierobon in pieno recupero, al

minuto 93. Raggiungiamo Tede-

schi durante una pausa; il suo

attuale lavoro è quello di vice-

allenatore del Feralpi Salò, com-

pagine lombarda militante in

Lega Pro-Prima Divisione.

Allora Teddy: se ti diciamo Rimini

– Spal…

<<Mi viene in mente “la” partita.

Potrei stare un‟ora a raccontare la

settimana che ha preceduto quella

gara…Ricordo Melotti che

all‟allenamento scovò tra il pub-

blico “una spia” spallina e comin-

ciò a insultarla pesantemente fino

a farla quasi scappare. Qualcuno

era stato mandato a studiare cosa

facevamo sulle palle inattive...

L'attesa era qualcosa di inverosi-

mile, perchè percepivamo in ogni

angolo della città la portata dell'e-

vento dopo tanti anni . Ricordo

quel giorno; io e Franzini ci scam-

biammo uno sguardo con gli occhi

lucidi, mentre eravamo a

fare riscaldamento con le tribune

strapiene. Poi ricordo un gran

freddo e anche abbastanza vento,

e tutto lo stadio biancorosso. Non

penso di aver provato mai più

sensazioni così>>

Il tuo gol con i crampi…

<<Al 20’ del 2°tempo continuavo

a chiedere il cambio perchè non ce

la facevo più, e il mister: “Non ti

cambio!”Alla fine ha avuto ragio-

ne lui, perchè quando mi sono

involato correndo “alla Pinoc-

chio” ed ho segnato di sinistro, ho

guardato il cielo pensando vera-

mente che quella giornata fosse

qualcosa di magico. Sono corso,

per modo di dire, sotto agli ultras.

Ero in delirio , anzi era un delirio

collettivo. Mi ricordo mio fratello

che mi ha detto “Non sai quanta

gente ho visto piangere in tribu-

na!...” Sono cose impagabili.

Finita la partita, Patron Bellavi-

sta che di solito andava via

all‟intervallo per scaramanzia,

saputo del terzo gol era tornato al

Neri. Mentre rientravamo negli

spogliatoi me lo sono trovato

davanti e istintivamente gli sono

saltato sulle spalle, e lui mi ha

portato così fino agli spogliatoi.

Ho realizzato dopo: “Ma che

cazzo ho fatto? Sono salito sulle

spalle del Presidente?!?”. Non ho

mai visto Bellavista felice come

Le partite del cuore

22/03/1998: Rimini-Spal 3-0. Nel segno di Teddy-Gol.

“Ricordo quel giorno; io e Franzini ci scambiammo uno sguardo con gli occhi lucidi, mentre erava-

mo a fare riscaldamento con le tribune strapiene”…(Foto News)

Page 6: RiminiVai! n°11

VI

Old-Fan

Nota: un particolare

ringraziamento a Bradipop

per la preziosa

collaborazione.

quel giorno. Ricordo che non

vedevo l'ora di uscire dal portone

per incontrare tutti gli amici che

mi sono sempre stati vicini così da

condividere insieme a loro quella

gioia. Se penso alla mia prima

partita in casa, 0-0 col Tolentino

con due gatti in tribuna, mi son

reso conto di come fossimo stati

bravi nel risvegliare la grande

passione di Rimini per la squadra

della sua città. Devo spendere

però un‟altra parola per Bellavi-

sta. Ho il rammarico di non aver

aspettato la sua telefonata per il

rinnovo, e mi son fatto tentare dal

Sassuolo, vicino a casa mia...

Sicuramente, se non fosse succes-

sa quella disgrazia, avrebbe por-

tato il Rimini in A>>

Il sogno sfiorato con un dito…

<< Probabilmente non siamo

stati abbastanza cinici, sicura-

mente la Spal aveva più “risorse”

di noi, al resto ha pensato Mana-

ri...(rif. a Rimini – Castel San

Pietro del 26/04/98 – n.d.r.). Quel-

la batosta ci smarrì e a Viterbo

non riuscimmo a vincere. Comun-

que sia finita, rimane per me un

anno meraviglioso, ogni tanto

riguardo le foto e le videocasset-

te... La Spal quel giorno la massa-

crammo, ma sappiamo come

andarono le cose in seguito… Io

resto orgoglioso di quello che ho

fatto a Rimini. Il nostro era un

gruppo splendido ed era un piace-

re andarsi ad allenare, anche se

dovevamo farlo ai Ferrovieri o al

campo Lagomaggio. Mai come

allora posso dire di aver trovato

un gruppo così unito>>

Rimini e il Rimini per te…

<< Rimini è stata dal punto di

vista sportivo la squadra che mi

ha dato di più; sono stato bene a

Brescello, Sassuolo, San Marino,

Forlì, però il trasporto e il coin-

volgimento che mi ha dato Rimi-

ni non me l‟ha dato nessun‟altra

squadra. Se penso a Graziano del

Bar Pascoli, allo striscione per

me, agli amici della Barafonda,

alla Tina che mi è entrata nel

cuore come tutta la gente!… Sono

stato veramente orgoglioso di

vestire la maglia e i colori di una

città così bella e civile e tutte le

volte che mi capita di ritornarci

mi piace passare davanti al Neri e

respirare quell'aria di mare. Por-

tate il mio saluto a tutti i lettori

di Rimini Vai! >>

“Ho segnato di sinistro, ho guardato il cielo pensando veramente che

quella giornata fosse qualcosa di magico”… (Foto News)

“Sono salito sulle spalle del Presidente?!?... Non ho mai visto Bellavista felice come quel giorno”… (Foto Bove)

RIMINI: Sansonetti, Ballanti, Morabito, Masini (dal 37 s.t. Buratti), Bellemo, De Blasio (dal 26 s.t. Conficconi),

De Amicis, Striuli, Tedeschi, Franzini (dal 34 s.t. D‟Urso), Damato. All. Melotti – A disp. Fraternali, Baldelli,

Losi, Ferrari.

SPAL: Pierobon, Venturi, Affuso, Pari, Airoldi, Fimognari, Assennato (dal 1 s.t. Lomi), Greco (dal 1 s.t. Gior-

gio), Cancellato, Cacciola (dal 28 s.t. Gennari), Russo.

All. De Biasi – A disp. Cervellati, Cernicchi, Aldrovandi, Visentin.

ARBITRO: Sig. Zaltron di Bassano del Grappa

MARCATORI: 22’ p.t. Franzini, 44’ p.t. Morabito, 48’ s.t. Tedeschi

Page 7: RiminiVai! n°11

VII

Qualche giorno fa mi è capita-

to di leggere un‟intervista a

tale Daniela Wurbs, trentenne

tedesca con una laurea in

sociologia e una passione

calcistica per il St.Pauli, ma

nota soprattutto come presi-

dente di un‟associazione euro-

pea di tifosi denominata Foo-

tball Supporters Europe. Pre-

metto che non conoscevo né

l‟associazione né la signora,

ma ho apprezzato alcune sue

dichiarazioni sulla “nostra”

tessera del tifoso (“per colpa

di pochi si colpevolizzano

tutti dando l‟idea che per

andare allo stadio si debba

essere schedati come crimina-

li. Oggi ultrà ispira solo nega-

tività, invece la nostra cultura

è amore quotidiano per la

squadra oltre la singola parti-

ta”) oppure, in generale, sulla

vita degli stadi (“ Discutiamo

con franchezza (con l‟UEFA,

n.d.r.) su ogni obiettivo: dai

fumogeni in curva, da reintro-

durre con regole chiare come

in Norvegia e Austria, ai bi-

glietti a prezzi popolari”). Mi

ha interessato in modo parti-

colare però un‟altra sua frase,

che tocca una questione im-

portante (cito dall‟articolo di

Alessandro Grandesso tratto

dalla Gazzetta dello sport

online): “Con l‟Uefa condivi-

diamo non soltanto il fair play

finanziario, ma anche l‟idea

che le società siano controllate

da soci”. ». Uno dei pallini di

Michel Platini. Un modo per

non perdere l‟anima, come

invece rischiano di fare certe

squadre finite nel girone dei

petrodollari, dal Psg al Man-

chester City, perché ricorda

saggiamente la Wurbs: «I

trofei in fondo non sono tutto.

E senza cuore, il calcio non

esiste».

In effetti mette tristezza,

almeno a me, vedere che gran-

di società storiche del calcio

europeo, prima in Inghilterra

ma ormai anche nel resto del

continente, abbiano perso

l‟anima, quella fatta di storia,

maglia, stadio e tifosi, per

andare in pasto a singoli mi-

liardari o gruppi economici

russi, americani o arabi. Si

tratta di una deriva inarresta-

bile? Toccherà presto, dopo la

Roma, anche altre squadre

italiane? E se toccasse a noi?

Lo so, al momento sembra

ridicolo che un miliardario

russo o un emiro possano esse-

re interessati ad una società di

Legapro, ma siamo pur sem-

pre Rimini, ed in ogni caso si

fa tanto per parlare.

Cosa ne pensiamo? Saremmo

entusiasti di diventare il gio-

cattolino di un magnate del

gas, capace di portarci in

alto, oppure la prospettiva ci

mette i brividi? Vogliamo

gettare le armi pensando che

tutto questo sia ineluttabile e

che tutto sommato sia meglio

vivere questa evoluzione stan-

do dalla parte dei vincitori,

oppure ci piace restare legati

al calcio romantico della pas-

sione della gente e – magari –

dell‟azionariato popolare?

Siamo disposti a “perdere

l‟anima” in cambio del grande

calcio o pensiamo che abbia

ragione la Wurbs? Oppure

esiste una “via di mezzo”

alternativa ad entrambi gli

scenari?

Mi piacerebbe che arrivassero

risposte e pareri, sia da parte

di chi frequenta il Neri sia di

chi – per qualche motivo – ha

conosciuto realtà diverse. Ce

la facciamo a creare un po‟ di

dibattito?

AZIONARIATO POPOLARE O PETRODOLLARI?

Prof

Page 8: RiminiVai! n°11

VIII

Oste

Eccoci di nuovo a parla-

re di vino nell'immediata

vigilia di una sfida che

può dire molto sul pro-

sieguo di campionato dei

Biancorossi di Mister

D'Angelo.

Siamo nel Monferrato,

zona di grandi vini

(qualche mese fa abbia-

mo parlato della Barbe-

ra..), ma anche di realtà

meno conosciute ma

nondimeno interessanti.

Oggi parliamo del RU-

CHÈ.

Solo nel Piemonte viene

prodotto questo rosso,

nome di origine miste-

riosa, con delle caratteri-

stiche che lo rendono

decisamente originale. Il

Colore tende al vermi-

glio, ha un profumo che

richiama i fiori rossi, in

particolare la viola, in

seconda battuta emergo-

no speziature delicate,

chiodi di garofano, pepe

bianco. È un vino da

bere giovane, non regge

lunghi periodi invecchia-

mento, non ha una

struttura considerevole

ma l'abbinamento con

carni rosse può essere

decisamente indicato.

Diventa più divertente,

a mio avviso, berlo con

piatti speziati, ormai

una presenza costante

nelle nostre cucine.

Il Ruchè è prodotto in

sette comuni del Monfer-

rato, il comune con più

presenza di questo viti-

gno è Castagnole Mon-

ferrato. Non è un viti-

gno “storico” del Pie-

monte, solo dagli anni

settanta infatti, è stato

vinificato in misura più

intensa, tanto da com-

parire in zone al di fuori

dell'area tradizionale di

produzione.

Facciamo il solito abbi-

namento con un calcia-

tore biancorosso che ha

calcato il manto del Ne-

ri. A differenza del soli-

to, l'ispirazione mi arri-

va da un giocatore della

rosa attuale.

Probabilmente l'età me-

dia molto giovane della

nostra rosa può aver

condizionato questo

“abbinamento”. Come il

Ruchè può essere defini-

to brioso, giovanile non

austero, così si può rap-

presentare il dinamismo

del nostro Gigi Baldazzi.

Sempre “tarantolato”,

pronto a volare, mai pe-

sante, sulla fascia. Leg-

gerino... ma capace di

far male... anche in par-

tite “piccanti”.. Chi me-

glio di lui può assomi-

gliare al Ruchè!! .......dai

Gigi, ubriacali tutti fino

a Primavera!!!

Salute a Tutti e Forza

Rimini!!

a Casale si brinda col Ruchè!

Per il nostro omino è tempo di rimettersi in viaggio, destinazione Casale!

Page 9: RiminiVai! n°11

IX

Classifica - girone A

LegaPro2 - Stagione 2011/12

Prossimo turno - 5 febbraio 2012 ore 14.30: Borgo a Buggiano - Treviso

Casale - Rimini

Cuneo - Alessandria

Giacomense - Lecco

Pro Patria - Poggibonsi

Sambonifacese - Renate

San Marino - Savona

Santarcangelo - Bellaria Igea M.

Valenzana - Montichiari

Virtus Entella - Mantova

Ventitreesima giornata - 29 gennaio 2012: Alessandria - Virtus Entella....………………...….…......rinv.

Bellaria Igea M. - San Marino......………….……..……...1-2

Cuneo - Pro Patria…...…………..………...….……….…rinv.

Lecco - Casale…….....….……………………….…..….….2-2

Mantova - Sambonifacese......…...…………….…….……1-0

Montichiari - Borgo a Buggiano.…………….….……...…2-3

Poggibonsi - Santarcangelo………..………….…..………1-0

Rimini - Valenzana……………………………….……..…1-0

(42' pt Palazzi)

Savona - Giacomense……...………………………...….…2-0

Treviso - Renate..…………………………….…………... 0-1

Squadra Punti G V N S GF GS

Rimini 45 23 14 3 6 28 21

Casale 44 23 13 5 5 35 20

Treviso 40 23 11 8 4 36 20

San Marino 40 23 12 4 7 42 28

Cuneo 39 22 12 3 7 37 29

Virtus Entella 33 22 9 6 7 31 20

Santarcangelo 33 23 10 3 10 27 24

Poggibonsi 32 23 9 5 9 33 31

Renate 31 23 8 7 8 25 23

Alessandria 28 22 8 6 8 26 27

Bellaria Igea M. 28 23 7 7 9 26 30

Mantova 28 23 6 10 7 24 29

Borgo a Buggiano 27 23 7 6 10 28 32

Giacomense 27 23 6 9 8 31 37

Savona 26 23 7 9 7 26 22

Montichiari 25 23 7 5 11 30 38

Pro Patria 24 22 10 7 5 29 19

Sambonifacese 23 23 6 5 12 24 40

Valenzana 15 23 3 6 14 18 35

Lecco 14 23 2 8 13 16 47

G: Partite giocate | V: Partite vinte | N: Partite pareggiate | S: Partite perse | GF: Gol fatti | GS: Gol subiti