RiminiVai! n°11
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Transcript of RiminiVai! n°11
Ciro di Pers
ANNO I numero 11 del 31 gennaio 2012
* Editoriale
* Il punto
* La nostra Storia
* Massimi Sistemi
* I vini senza Tessera
* Risultati & Classifiche
SOMMARIO
Il titolo dell‟editoriale di que-
sto undicesimo numero di
Rimini Vai è un po‟ scontato e
legato alla cronaca recente, e
cita una frase ormai entrata
nell‟immaginario collettivo.
Recentemente è andata in
onda una nota e discussa tra-
smissione sportiva, con ospite
(a sorpresa) il presidente Bia-
gio Amati, che – nonostante la
premessa “pacifista” del con-
duttore – ha rigettato la mano
tesa, ricordando un intero
anno (abbondante) di vera e
propria opposizione al rina-
scente Rimini Calcio, e ai suoi
tifosi. Questo, al di là della
convenienza, e – potrebbe
sembrare – anche del buon
senso: non ci si è messa una
pietra sopra. Perché tanta
acredine? Perché non si riesce
a superare l‟annus horribilis?
Non si supera perché nella
questione c‟entra l‟onore.
In generale, la trasmissione ha
evidenziato ferite non rimargi-
nate del dopo Cocif, quando il
grande transatlantico creato
dalla società di Longiano,
capace di navigare nei mari
nobili del calcio italiano, ha
urtato uno scoglio, inabissan-
dosi fino alla serie D. Anche
Rimini è una città di mare, e
benché la marineria nostrana
sia per lo più composta di
solerti e infaticabili Lampedu-
sani, è ben vivo in chi abita in
riva all‟Adriatico il senso
dell‟onore nautico. Il capitano
non può abbandonare la nave
se non per ultimo, o addirittu-
ra – si dice – deve arrivare ad
affondare con essa. Gli unici a
non abbandonare la nave sono
stati la maggior parte dei tifo-
si, il cosiddetto “zoccolo du-
ro”, inabissatosi nelle catego-
rie più basse dal dopoguerra
insieme alla propria squadra.
Ecco il capitano, l‟anima del
Rimini: siamo noi. Noi tifosi
che mentre scendevano, lan-
ciavamo il grido a tutti:
“salite su questa nave, caz-
zo!”. Invece, la nave del Rimi-
ni è stata abbandonata da
tanti capitani. Dai capitani
della vecchia società, ma an-
che dai capitani
dell‟informazione locale, car-
tacea e televisiva, e dai capi-
tani della politica che non
hanno dotato la squadra di
uno scafo-stadio adatto a mari
più grandi. Tanti invece
l‟hanno semplicemente eva-
cuata, e sono una larga parte
di tifoseria che è stata passeg-
gera degli anni belli, come
avviene normalmente in que-
sti casi.
Grazie al cielo, il Rimini non è
diventato un relitto. Anche se
non è più il transatlantico che
è stato, è oggi riemerso come
un trabaccolo secolare, che
porge al vento la sua vela al
terzo, percorrendo con un
giovane equipaggio una nuova
rotta. La spinta verso l‟alto
della gente del Rimini, la vo-
glia di riemergere ha vinto la
forza di chi spingeva per affos-
sare ancor di più un secolo di
storia.
Ora i rampini dei capitani
della carta stampata, della
televisione e della politica
scesi sugli scogli a vedere il
Rimini affondare tentano di
aggrapparsi alle sponde di
questo nuovo e insieme antico
trabaccolo riminese secolare,
tornato orgogliosamente a
navigare.
Arthur Schopenhauer scrive-
va che la gloria la si deve ac-
quistare, l'onore invece basta
non perderlo. Ebbene, chi non
ha perso l‟onore abbandonan-
do la nave, ora si impegni a
conquistare la gloria. I passeg-
geri, allora, forse torneranno
con noi dopo l‟evacuazione.
Ma chi ha perso l‟onore, da
gente di mare quale siamo,
sappiamo che non lo potrà
riconquistare mai più. Anche
se alcuni ex capitani sono a
bordo, sappiamo e SAPETE
di essere per sempre clandesti-
ni disonorati.
www.riminivai.org - contatti: [email protected]; FB: facebook.com/RiminiVai
Salga su quella nave, cazzo!
Il forum RIMINI VAI !!
appoggia l’iniziativa
A Casale si brinda col
Ruchè!........................VIII
Salga su quella nave,
cazzo!…………………...I
Salutate la
capolista!.................II
LegaPro2 2011-12….....IX
La ‘nave dei folli’ di Maran-
goni, primi anni ‘60
Azionariato
popolare o
petrodollari?...........VII
Le partite del cuore
22/03/1998: Rimini-
Spal 3-0…….….......V
II
Archiviate le vitto-
rie con Sambonifa-
cese e Borgo a Bug-
giano, il Rimini di
Luca D‟Angelo è di
scena al Valentino
Mazzola di Santar-
cangelo. Un match
pieno di insidie,
visti i precedenti:
con i clementini
infatti un solo gol
fatto e cinque subiti
negli ultimi tre in-
contri ufficiali. In
casa biancorossa c‟è
dunque voglia di
rivincita, ma i gial-
loblu devono risolle-
varsi dalle tre scon-
fitte consecutive
patite contro Ales-
sandria, Pro Patria
e Casale. Complici
assenze e squalifi-
che, mister
D‟Angelo opta per
un undici meno
spregiudicato del
solito: Onescu viene
dirottato sulla de-
stra, a completare
la linea difensiva
composta da Palaz-
zi. Brighi Jr. e Za-
netti (al posto dello
squalificato Mastro-
nicola). A centro-
campo la novità è
Valeriani, preferito
a Buonocunto cui
non sono bastati tre
gol nelle ultime due
partite per guada-
gnarsi la maglia di
titolare. Al suo po-
Salutate la capolista!
Alcuni scatti di Santarcangelo - Rimini (foto: Migliorini)
III
Ivan
sto Gasperoni, alto a destra.
Tra le fila gialloblu c‟è da
segnalare la defezione
dell‟esperto Cola in difesa.
All‟inizio le due squadre si
studiano, e la partita è blocca-
ta. Il Rimini ci prova prima
con Baldazzi al 13‟, poi con
Zanigni al 16‟ ma le conclusio-
ni dei biancorossi non creano
problemi a portiere di casa
Nardi. Al 21‟ Zanigni ha una
ghiotta occasione per portare
avanti i nostri, ma il suo ester-
no destro è troppo debole per
impensierire il numero uno
clementino. Al 25‟ Baldinini
calcia dal limite di prima in-
tenzione sulla spizzata di Gra-
ziani: c‟è solo la potenza, palla
sul fondo. Passano dieci minu-
ti e i padroni di casa si porta-
no in vantaggio con Graziani,
bravo ad infilare in velocità la
retroguardia biancorossa ed a
rimanere freddo davanti a
Scotti. Ma forse i demeriti
della difesa (in particolare,
Zanetti) superano i meriti
dell‟attaccante. Si va
all‟intervallo sull‟uno a zero.
La ripresa comincia come
peggio non si potrebbe: ti a-
spetti la riscossa riminese, ed
invece arriva il raddoppio
gialloblu. Questa volta è Za-
valloni, ben servito da Grazia-
ni, ad infilare Scotti per il due
a zero (4‟). D‟Angelo corre ai
ripari ed inserisce Buonocunto
per Onescu, arretrando Gaspe-
roni in difesa. La musica non
cambia di molto, perché sono
sempre i clementini a condurre
le danze. Al 21‟ Gerbino Polo
rileva Zanetti, ed appena tre
minuti dopo il neo entrato
prova a riaprire la partita con
un colpo di testa angolato, ma
Nardi si allunga e sventa la
minaccia. Sono invece i padro-
ni di casa a segnare ancora,
alla mezzora: Zavalloni salta
Gasperoni e serve Scotto
nell‟area piccola, il quale de-
stina il pallone verso
l‟accorrente Baldinini per il 3-
0. La partita finisce qui, alme-
no per i biancorossi. Il Santar-
cangelo rischia di fare anche il
quarto, ma prima Obeng è
impreciso (44‟) poi è Scotti –
in pieno recupero – a negare il
gol a Schiavini. L‟unica buona
notizia per il Rimini sono le
sconfitte di Casale e Treviso
che consentono ai nostri di
mantenere il secondo posto in
classifica, in attesa della Va-
lenzana per cercare un imme-
diato riscatto tra le mura ami-
che. Contro i piemontesi, pe-
nultimi in classifica, D‟Angelo
ritrova Mastronicola ma deve
rinunciare alle geometrie di
Marco Brighi causa squalifica.
Al suo posto, Favero. Sulle
prime il Rimini sembra avere
ancora la testa a Santarcange-
lo, mentre Scotti deve impe-
gnarsi già al 3‟ per dire di no a
Miracoli. Al 9‟ è Mastronicola
a salvare il risultato mettendo
in angolo un cross di Monta-
nari, bravo a superare Scotti
in uscita. Poi Capellini va al
tiro da posizione defilata, do-
po l‟uno-due con Miracoli:
palla sul fondo (28‟). Il Rimini
fatica a farsi vedere dalle parti
di Serena, ma trova il guizzo
vincente al 42‟ con Palazzi
sugli sviluppi di un corner
battuto da Baldazzi. Per il
jolly biancorosso è il terzo
centro stagionale, sarà il gol-
partita. Nella ripresa i bianco-
rossi hanno più di
un‟occasione per arrotondare
il vantaggio, ma il portiere
ospite Serena è superlativo sia
al 12‟ su Baldazzi che al 36‟
sulla staffilata di Onescu. Così
al 41‟ sono gli ospiti a rischiare
il pareggio, ma questa volta è
Mastronicola - tra i migliori in
campo - ad anticipare Chiaz-
zolino al momento del tiro.
Prima del triplice fischio c‟è
da annotare un‟ultima chance
per Spighi, bravo a resistere
alla carica di Blondett ma
impreciso al tiro. Ma ai 1200
sugli spalti va bene così: vitto-
ria doveva essere e vittoria è
stata. E visto il pari del Casale
a Lecco, il gol di Palazzi vale il
primo posto: un primato che
mancava dalla serie B 2006.
Domenica prossima, a Casale,
ci sarà da divertirsi.
AVANTI RIMINI!!
Santarcangelo - Rimini: le assurdità della Tessera del Tifoso.
IV
V
A partire da questa
uscita diamo il via ad
una nuova rubrica,
legata a filo doppio al
nostro “Amarcord”. Se
oggi viene tristemente
spontaneo definire il
gioco del calcio come
moderno terreno di
contraddizioni e misere
corruzioni, noi al con-
trario vogliamo roman-
ticamente conservarne,
attraverso alcune cro-
nache, la parte più
intensa e più affasci-
nante:quella che ri-
manda, parafrasando i
mirabili versi in poesia
di Giulio Abbiezzi, alle
nostre “domeniche
tinte di vita”. Alle gesta più ma-
giche, a quelle che oseremmo
definire con giustificata enfasi…
”Le partite del cuore”. In una
virtuale carrellata di imprese
biancorosse dell‟era moderna, si
erge sicuramente ai primissimi
posti la prestazione vittoriosa
dell‟undici guidato dal primo
Mauro Melotti nella stagione
1997/98, portata a compimento
sul terreno del”Romeo Ne-
ri”contro la Spal. Si era alla vigi-
lia della 26^giornata di quel cam-
pionato di C2-Girone B e il testa a
testa che vedeva il Rimini con-
trapposto agli estensi stava assu-
mendo toni al cardiopalmo. La
vittoria acciuffata in zona-
Cesarini nel pantano di Arezzo
alla 11^giornata, aveva fatto da
detonatore; la miccia era accesa(6
successi su 7 turni prima del giro
di boa, la rincorsa e la rimonta
sulla battistrada avevano avuto
esito, la fiammella del tifo aveva
ripreso ad ardere fino a diventare
una vera e propria polveriera, così
come non era dato vedersi da
tempo. È battaglia vera! A quel
fatidico match, andato in scena
nell‟assolato ma gelido pomerig-
gio del 22 marzo 1998, si arriva
col cuore in gola. È la madre di
tutte le partite della stagione. La
città ha un sussulto e improvvisa-
mente riscopre la passione per la
propria squadra di calcio: è il
fuoco che arde sotto la cenere di
anni bui. Nell‟arco della settima-
na che precede l‟evento, i 4000
biglietti messi in prevendita ven-
gono polverizzati; il giorno della
gara i botteghini vengono presi
d‟assalto e gli ultimi tagliandi
finiscono in mano ai più tenaci in
fila sin dalle 6,30 del mattino.
Sold-out! Sulla lavagna del segre-
tario verranno appuntate più di
5000 presenze (4672 paganti+512
abbonati)per un incasso di
104.738.000 lire, quasi tanto
quanto l‟introito dell‟intera sta-
gione precedente. Il record più
recente di paganti (3266), regi-
stratosi in occasione di un derby
col Riccione la bellezza di otto
anni prima, viene battuto. Co-
minciano a fare capolino le prime
considerazioni sull‟esigenza di un
impianto più capiente ed efficien-
te, autentica nota dolente anche
negli anni a venire. È finalmente
la consacrazione per una dirigenza
che comincia a raccogliere i frutti
di una costante opera di program-
mazione dopo l‟insediamento
avvenuto quattro anni prima. È
anche la prima, grande vittoria
del suo Patron, Vincenzo Bellavi-
sta, l‟uomo del „sogno
biancorosso‟, cui il destino per
anni riserverà chances senza gioia,
ma che entrerà stabilmente nel
cuore dei riminesi per la sua per-
severanza e i suoi slanci appassio-
nati che porteranno infine il nome
di Rimini sulla ribalta del calcio
che conta. Ripercorriamo quei
fatidici 95 minuti grazie ai ricordi
e alle emozioni di colui che mise il
sigillo a quella esaltante vittoria,
vale a dire grazie alle parole di
Andrea Tedeschi, il bomber reg-
giano(due stagioni in maglia a
scacchi, per 60 presenze e 26 reti)
che con un memorabile gesto
atletico, quel giorno trovò la forza
-seppur in preda ai crampi- per
gonfiare per la terza volta la rete
di Pierobon in pieno recupero, al
minuto 93. Raggiungiamo Tede-
schi durante una pausa; il suo
attuale lavoro è quello di vice-
allenatore del Feralpi Salò, com-
pagine lombarda militante in
Lega Pro-Prima Divisione.
Allora Teddy: se ti diciamo Rimini
– Spal…
<<Mi viene in mente “la” partita.
Potrei stare un‟ora a raccontare la
settimana che ha preceduto quella
gara…Ricordo Melotti che
all‟allenamento scovò tra il pub-
blico “una spia” spallina e comin-
ciò a insultarla pesantemente fino
a farla quasi scappare. Qualcuno
era stato mandato a studiare cosa
facevamo sulle palle inattive...
L'attesa era qualcosa di inverosi-
mile, perchè percepivamo in ogni
angolo della città la portata dell'e-
vento dopo tanti anni . Ricordo
quel giorno; io e Franzini ci scam-
biammo uno sguardo con gli occhi
lucidi, mentre eravamo a
fare riscaldamento con le tribune
strapiene. Poi ricordo un gran
freddo e anche abbastanza vento,
e tutto lo stadio biancorosso. Non
penso di aver provato mai più
sensazioni così>>
Il tuo gol con i crampi…
<<Al 20’ del 2°tempo continuavo
a chiedere il cambio perchè non ce
la facevo più, e il mister: “Non ti
cambio!”Alla fine ha avuto ragio-
ne lui, perchè quando mi sono
involato correndo “alla Pinoc-
chio” ed ho segnato di sinistro, ho
guardato il cielo pensando vera-
mente che quella giornata fosse
qualcosa di magico. Sono corso,
per modo di dire, sotto agli ultras.
Ero in delirio , anzi era un delirio
collettivo. Mi ricordo mio fratello
che mi ha detto “Non sai quanta
gente ho visto piangere in tribu-
na!...” Sono cose impagabili.
Finita la partita, Patron Bellavi-
sta che di solito andava via
all‟intervallo per scaramanzia,
saputo del terzo gol era tornato al
Neri. Mentre rientravamo negli
spogliatoi me lo sono trovato
davanti e istintivamente gli sono
saltato sulle spalle, e lui mi ha
portato così fino agli spogliatoi.
Ho realizzato dopo: “Ma che
cazzo ho fatto? Sono salito sulle
spalle del Presidente?!?”. Non ho
mai visto Bellavista felice come
Le partite del cuore
22/03/1998: Rimini-Spal 3-0. Nel segno di Teddy-Gol.
“Ricordo quel giorno; io e Franzini ci scambiammo uno sguardo con gli occhi lucidi, mentre erava-
mo a fare riscaldamento con le tribune strapiene”…(Foto News)
VI
Old-Fan
Nota: un particolare
ringraziamento a Bradipop
per la preziosa
collaborazione.
quel giorno. Ricordo che non
vedevo l'ora di uscire dal portone
per incontrare tutti gli amici che
mi sono sempre stati vicini così da
condividere insieme a loro quella
gioia. Se penso alla mia prima
partita in casa, 0-0 col Tolentino
con due gatti in tribuna, mi son
reso conto di come fossimo stati
bravi nel risvegliare la grande
passione di Rimini per la squadra
della sua città. Devo spendere
però un‟altra parola per Bellavi-
sta. Ho il rammarico di non aver
aspettato la sua telefonata per il
rinnovo, e mi son fatto tentare dal
Sassuolo, vicino a casa mia...
Sicuramente, se non fosse succes-
sa quella disgrazia, avrebbe por-
tato il Rimini in A>>
Il sogno sfiorato con un dito…
<< Probabilmente non siamo
stati abbastanza cinici, sicura-
mente la Spal aveva più “risorse”
di noi, al resto ha pensato Mana-
ri...(rif. a Rimini – Castel San
Pietro del 26/04/98 – n.d.r.). Quel-
la batosta ci smarrì e a Viterbo
non riuscimmo a vincere. Comun-
que sia finita, rimane per me un
anno meraviglioso, ogni tanto
riguardo le foto e le videocasset-
te... La Spal quel giorno la massa-
crammo, ma sappiamo come
andarono le cose in seguito… Io
resto orgoglioso di quello che ho
fatto a Rimini. Il nostro era un
gruppo splendido ed era un piace-
re andarsi ad allenare, anche se
dovevamo farlo ai Ferrovieri o al
campo Lagomaggio. Mai come
allora posso dire di aver trovato
un gruppo così unito>>
Rimini e il Rimini per te…
<< Rimini è stata dal punto di
vista sportivo la squadra che mi
ha dato di più; sono stato bene a
Brescello, Sassuolo, San Marino,
Forlì, però il trasporto e il coin-
volgimento che mi ha dato Rimi-
ni non me l‟ha dato nessun‟altra
squadra. Se penso a Graziano del
Bar Pascoli, allo striscione per
me, agli amici della Barafonda,
alla Tina che mi è entrata nel
cuore come tutta la gente!… Sono
stato veramente orgoglioso di
vestire la maglia e i colori di una
città così bella e civile e tutte le
volte che mi capita di ritornarci
mi piace passare davanti al Neri e
respirare quell'aria di mare. Por-
tate il mio saluto a tutti i lettori
di Rimini Vai! >>
“Ho segnato di sinistro, ho guardato il cielo pensando veramente che
quella giornata fosse qualcosa di magico”… (Foto News)
“Sono salito sulle spalle del Presidente?!?... Non ho mai visto Bellavista felice come quel giorno”… (Foto Bove)
RIMINI: Sansonetti, Ballanti, Morabito, Masini (dal 37 s.t. Buratti), Bellemo, De Blasio (dal 26 s.t. Conficconi),
De Amicis, Striuli, Tedeschi, Franzini (dal 34 s.t. D‟Urso), Damato. All. Melotti – A disp. Fraternali, Baldelli,
Losi, Ferrari.
SPAL: Pierobon, Venturi, Affuso, Pari, Airoldi, Fimognari, Assennato (dal 1 s.t. Lomi), Greco (dal 1 s.t. Gior-
gio), Cancellato, Cacciola (dal 28 s.t. Gennari), Russo.
All. De Biasi – A disp. Cervellati, Cernicchi, Aldrovandi, Visentin.
ARBITRO: Sig. Zaltron di Bassano del Grappa
MARCATORI: 22’ p.t. Franzini, 44’ p.t. Morabito, 48’ s.t. Tedeschi
VII
Qualche giorno fa mi è capita-
to di leggere un‟intervista a
tale Daniela Wurbs, trentenne
tedesca con una laurea in
sociologia e una passione
calcistica per il St.Pauli, ma
nota soprattutto come presi-
dente di un‟associazione euro-
pea di tifosi denominata Foo-
tball Supporters Europe. Pre-
metto che non conoscevo né
l‟associazione né la signora,
ma ho apprezzato alcune sue
dichiarazioni sulla “nostra”
tessera del tifoso (“per colpa
di pochi si colpevolizzano
tutti dando l‟idea che per
andare allo stadio si debba
essere schedati come crimina-
li. Oggi ultrà ispira solo nega-
tività, invece la nostra cultura
è amore quotidiano per la
squadra oltre la singola parti-
ta”) oppure, in generale, sulla
vita degli stadi (“ Discutiamo
con franchezza (con l‟UEFA,
n.d.r.) su ogni obiettivo: dai
fumogeni in curva, da reintro-
durre con regole chiare come
in Norvegia e Austria, ai bi-
glietti a prezzi popolari”). Mi
ha interessato in modo parti-
colare però un‟altra sua frase,
che tocca una questione im-
portante (cito dall‟articolo di
Alessandro Grandesso tratto
dalla Gazzetta dello sport
online): “Con l‟Uefa condivi-
diamo non soltanto il fair play
finanziario, ma anche l‟idea
che le società siano controllate
da soci”. ». Uno dei pallini di
Michel Platini. Un modo per
non perdere l‟anima, come
invece rischiano di fare certe
squadre finite nel girone dei
petrodollari, dal Psg al Man-
chester City, perché ricorda
saggiamente la Wurbs: «I
trofei in fondo non sono tutto.
E senza cuore, il calcio non
esiste».
In effetti mette tristezza,
almeno a me, vedere che gran-
di società storiche del calcio
europeo, prima in Inghilterra
ma ormai anche nel resto del
continente, abbiano perso
l‟anima, quella fatta di storia,
maglia, stadio e tifosi, per
andare in pasto a singoli mi-
liardari o gruppi economici
russi, americani o arabi. Si
tratta di una deriva inarresta-
bile? Toccherà presto, dopo la
Roma, anche altre squadre
italiane? E se toccasse a noi?
Lo so, al momento sembra
ridicolo che un miliardario
russo o un emiro possano esse-
re interessati ad una società di
Legapro, ma siamo pur sem-
pre Rimini, ed in ogni caso si
fa tanto per parlare.
Cosa ne pensiamo? Saremmo
entusiasti di diventare il gio-
cattolino di un magnate del
gas, capace di portarci in
alto, oppure la prospettiva ci
mette i brividi? Vogliamo
gettare le armi pensando che
tutto questo sia ineluttabile e
che tutto sommato sia meglio
vivere questa evoluzione stan-
do dalla parte dei vincitori,
oppure ci piace restare legati
al calcio romantico della pas-
sione della gente e – magari –
dell‟azionariato popolare?
Siamo disposti a “perdere
l‟anima” in cambio del grande
calcio o pensiamo che abbia
ragione la Wurbs? Oppure
esiste una “via di mezzo”
alternativa ad entrambi gli
scenari?
Mi piacerebbe che arrivassero
risposte e pareri, sia da parte
di chi frequenta il Neri sia di
chi – per qualche motivo – ha
conosciuto realtà diverse. Ce
la facciamo a creare un po‟ di
dibattito?
AZIONARIATO POPOLARE O PETRODOLLARI?
Prof
VIII
Oste
Eccoci di nuovo a parla-
re di vino nell'immediata
vigilia di una sfida che
può dire molto sul pro-
sieguo di campionato dei
Biancorossi di Mister
D'Angelo.
Siamo nel Monferrato,
zona di grandi vini
(qualche mese fa abbia-
mo parlato della Barbe-
ra..), ma anche di realtà
meno conosciute ma
nondimeno interessanti.
Oggi parliamo del RU-
CHÈ.
Solo nel Piemonte viene
prodotto questo rosso,
nome di origine miste-
riosa, con delle caratteri-
stiche che lo rendono
decisamente originale. Il
Colore tende al vermi-
glio, ha un profumo che
richiama i fiori rossi, in
particolare la viola, in
seconda battuta emergo-
no speziature delicate,
chiodi di garofano, pepe
bianco. È un vino da
bere giovane, non regge
lunghi periodi invecchia-
mento, non ha una
struttura considerevole
ma l'abbinamento con
carni rosse può essere
decisamente indicato.
Diventa più divertente,
a mio avviso, berlo con
piatti speziati, ormai
una presenza costante
nelle nostre cucine.
Il Ruchè è prodotto in
sette comuni del Monfer-
rato, il comune con più
presenza di questo viti-
gno è Castagnole Mon-
ferrato. Non è un viti-
gno “storico” del Pie-
monte, solo dagli anni
settanta infatti, è stato
vinificato in misura più
intensa, tanto da com-
parire in zone al di fuori
dell'area tradizionale di
produzione.
Facciamo il solito abbi-
namento con un calcia-
tore biancorosso che ha
calcato il manto del Ne-
ri. A differenza del soli-
to, l'ispirazione mi arri-
va da un giocatore della
rosa attuale.
Probabilmente l'età me-
dia molto giovane della
nostra rosa può aver
condizionato questo
“abbinamento”. Come il
Ruchè può essere defini-
to brioso, giovanile non
austero, così si può rap-
presentare il dinamismo
del nostro Gigi Baldazzi.
Sempre “tarantolato”,
pronto a volare, mai pe-
sante, sulla fascia. Leg-
gerino... ma capace di
far male... anche in par-
tite “piccanti”.. Chi me-
glio di lui può assomi-
gliare al Ruchè!! .......dai
Gigi, ubriacali tutti fino
a Primavera!!!
Salute a Tutti e Forza
Rimini!!
a Casale si brinda col Ruchè!
Per il nostro omino è tempo di rimettersi in viaggio, destinazione Casale!
IX
Classifica - girone A
LegaPro2 - Stagione 2011/12
Prossimo turno - 5 febbraio 2012 ore 14.30: Borgo a Buggiano - Treviso
Casale - Rimini
Cuneo - Alessandria
Giacomense - Lecco
Pro Patria - Poggibonsi
Sambonifacese - Renate
San Marino - Savona
Santarcangelo - Bellaria Igea M.
Valenzana - Montichiari
Virtus Entella - Mantova
Ventitreesima giornata - 29 gennaio 2012: Alessandria - Virtus Entella....………………...….…......rinv.
Bellaria Igea M. - San Marino......………….……..……...1-2
Cuneo - Pro Patria…...…………..………...….……….…rinv.
Lecco - Casale…….....….……………………….…..….….2-2
Mantova - Sambonifacese......…...…………….…….……1-0
Montichiari - Borgo a Buggiano.…………….….……...…2-3
Poggibonsi - Santarcangelo………..………….…..………1-0
Rimini - Valenzana……………………………….……..…1-0
(42' pt Palazzi)
Savona - Giacomense……...………………………...….…2-0
Treviso - Renate..…………………………….…………... 0-1
Squadra Punti G V N S GF GS
Rimini 45 23 14 3 6 28 21
Casale 44 23 13 5 5 35 20
Treviso 40 23 11 8 4 36 20
San Marino 40 23 12 4 7 42 28
Cuneo 39 22 12 3 7 37 29
Virtus Entella 33 22 9 6 7 31 20
Santarcangelo 33 23 10 3 10 27 24
Poggibonsi 32 23 9 5 9 33 31
Renate 31 23 8 7 8 25 23
Alessandria 28 22 8 6 8 26 27
Bellaria Igea M. 28 23 7 7 9 26 30
Mantova 28 23 6 10 7 24 29
Borgo a Buggiano 27 23 7 6 10 28 32
Giacomense 27 23 6 9 8 31 37
Savona 26 23 7 9 7 26 22
Montichiari 25 23 7 5 11 30 38
Pro Patria 24 22 10 7 5 29 19
Sambonifacese 23 23 6 5 12 24 40
Valenzana 15 23 3 6 14 18 35
Lecco 14 23 2 8 13 16 47
G: Partite giocate | V: Partite vinte | N: Partite pareggiate | S: Partite perse | GF: Gol fatti | GS: Gol subiti