Uil 25 Novembre 2 Dicembre
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Transcript of Uil 25 Novembre 2 Dicembre
Grande esitonelle elezioniper il SenatoAccademicoPoliseno (UIL)il più votato
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Seminari a Barisulla riformadel mercatodel lavoroLoy: “Misurenegative”
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Ilva, deludentel’incontrocon il Governo“Offerte soluzionifutili, nulla di fattosulle bonifiche”
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Giornale on-line a cura dell'Ufficio stampa della UIL di Puglia e di Bari, ad uso esclusivamente interno e gratuito. Redazione: Ufficio Stampa UIL di Puglia e di Bari.
Corso Alcide De Gasperi, 270 -70125 Bari, tel. 080.5648991 - Fax 080.5018967. Sito web http://www.uilpuglia.it. E-mail: [email protected]
La rivista d’informazionedella Uil di Puglia e di Bari
U I L PUGLIA
N F O R M A
Numero 82 - dal 26 Novembre all’1 Dicembre 2012. Per ricevere via e-mail la rivista UIL PUGLIA INFORMA
inviate una mail con la posta elettronica di riferimento all’indirizzo: [email protected]
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UIL INFORMA
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“Grande e profonda delusione”. E’ il commento
lapidario del Segretario Generale della UIL di Pu-
glia, Aldo Pugliese, in seguito all’incontro svoltosi
a Roma con il Governo sulla questione Ilva.
“Positiva è la volontà dell’Esecutivo – spiega
Pugliese – di mettere a punto un decreto legge,
nel pieno rispetto dell’attività svolta dalla magi-
stratura tarantina, mirato a salvaguardare la pro-
duzione dello stabilimento, monitorando allo
stesso tempo l’applicazione dell’AIA (Autorizza-
zione Integrata Ambientale) attraverso un osser-
vatorio ad hoc che possa sanzionare
pesantemente eventuali inadempienze da parte
dell’azienda. Tuttavia nulla è stato detto riguardo
alla bonifica del territorio e troppo poco si ha in-
tenzione di fare per tutelare davvero la salute dei
cittadini di Taranto”.
Pugliese sottolinea come “se il Ministro alla sa-
nità Balduzzi ha quantomeno promesso l’istitu-
zione di un osservatorio che vigili
sull’adeguamento delle strutture ospedaliere e
del servizio sanitario all’entità dell’emergenza
ambientale, ancora una volta registriamo un col-
pevole e assordante silenzio da parte del Go-
verno centrale e della Regione Puglia sulle
bonifiche del territorio. Mettere al sicuro l’attività
produttiva dell’azienda nel contesto di un ampio
processo di ambientalizzazione dello stabilimento
– chiosa il Segretario Generale della UIL regio-
nale – senza prevedere le indispensabili opere di
bonifica del territorio significa offrire una falsa e
futile soluzione alla problematica. Si tratta di una
grave inadempienza da parte dell’Esecutivo
Monti e della Regione, che rischia di tramutarsi
nell’ennesima umiliazione ai danni dei cittadini di
Taranto”.
Ilva, “incontro con Montideludente: soluzioni futili”
Il Segretario Generale Aldo Pugliese non è soddisfatto dell’esito della riunione
Subito dopo l’incontro a Palazzo Chigi, il Segretario Generale della UIL, Luigi Angeletti,
ha dichiarato: “Quella dell'Ilva sta per diventare una tragedia dal punto di vista occupa-
zionale ed economico ma anche perché sì rischia di distruggere la credibilità del Paese.
Non esiste una seria alternativa: l'azienda deve tornare a produrre seguendo le dovute
prescrizioni, deve funzionare, essere redditizia e investire ciò che guadagnerà per risa-
nare azienda e territorio. Il governo deve dire se le prescrizioni sono tali da rendere la
produzione siderurgica italiana compatibile con quella di altri Paesi e, se così fosse, dire
che in Italia si può produrre acciaio come altrove”.
“Ora si faccia tutti un passo indietro - ha invece detto il Segretario Generale della UILM
di Taranto, Antonio Talò - rispetto all’ipotesi di scontro istituzionale e si intraprenda un
percorso che metta assieme ambiente e lavoro”.
Le altre reazioniAngeletti: “A rischio la credibilità del sistema Italia”Talò: “Sì a percorso che coniughi ambiente e lavoro”
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L“La Regione Puglia, come al solito, è abilissima nel
gioco dello scaricabarile, dimenticando in fretta le pro-
prie responsabilità sull’isolamento nel quale la Puglia,
ma in particolare la provincia di Taranto, sono preci-
pitate a causa dell’assenza di collegamenti ferroviari
degni tal nome con il resto della penisola. Senza di-
menticare i trasporti aeroportuali… Così come colpe-
volmente dimentica che quello alla mobilità è un
diritto sacrosanto e internazionalmente riconosciuto
di ogni cittadino: mortificarlo in tal modo è un segno
di inciviltà”.
Sono le parole usate dal Segretario Generale della
LUIL di Puglia, Aldo Pugliese, al sit in di protesta orga-
nizzato dalle categorie dei trasporti il 23 novembre di-
nanzi alla stazione di Taranto.
“Tagliare i collegamenti con la Puglia e con Taranto
– continua Pugliese – non vuol dire solo negare ai cit-
tadini il diritto alla mobilità, ma anche mettere a ri-
schio tanti posti di lavoro, specialmente tra i lavoratori
dell’appalto Fs. E in un momento di buio pesto dal
punto di vista sia economico che occupazionale come
quello che il Paese e il Mezzogiorno stanno vivendo,
nessuno ne avverte l’esigenza…”.
Sono 25 i lavoratori addetti alle pulizie dei treni a
Ltrasporto regionale e servizi Officina Deposito Loco-
motive, 16 quelli impegnati nella pulizia dei treni a
lunga percorrenza (di cui 3 già in cassa integrazione)
e 6 gli incaricati della pulizia della stazione tarantina
che potrebbero andare incontro a un futuro quanto-
meno incerto.
“Troppo comodo lanciare strali contro Trenitalia –
precisa Pugliese – sebbene va da sé che la stessa non
sia affatto esente da colpe. Tuttavia, sarebbe bastata
una compartecipazione nelle spese da parte della Re-
gione per garantire il servizio ferroviario, compreso
quello notturno, allo stato attuale delle cose pratica-
mente nullo. Invece, come d’abitudine, ci si appella
all’assenza di fondi. Assenza di fondi che invece non
ha costituito un problema quando si è trattato di ver-
sare 12 milioni di euro nelle casse di un’unica compa-
gnia aerea privata, che ha ringraziato per il gentil
dono dei cittadini pugliesi pagando per anni i contri-
buti dei propri lavoratori all’estero e, ultimo in ordine
di tempo, cancellando i voli notturni per Roma, con-
tribuendo così all’innalzamento delle tariffe della con-
correnza”.
Sempre sui collegamenti aeroportuali, Pugliese ri-
badisce come “la scarsa lungimiranza dimostrata dal
management di Aeroporti di Puglia sta portando a uno
stato di quarantena non solo per la provincia di Ta-
ranto, ma per l’intero arco ionico, fino alla Calabria
settentrionale, passando attraverso la Basilicata, che
nello scalo di Grottaglie trova il naturale sbocco per la
connessione al resto d’Italia e all’Europa. Un’occasione
perduta, quindi, per favorire settori come il turismo e
il commercio, che da una ritrovata efficienza della rete
infrastrutturale dei trasporti dovrebbero invece trarre
quei benefici utili a fomentare il rilancio dell’intero tes-
suto economico della regione e del Mezzogiorno d’Ita-
lia all’insegna della crescita e dello sviluppo”.
Trasporti: Regione Puglia“abile nello scaricabarile”
L LLa UIL ha preso parte al sit-in dinanzi alla stazione di Taranto dello scorso 23 novembre
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“Ancora una volta i la-
voratori hanno premiato
la serietà delle nostre
idee e l’efficacia della
nostra quotidiana atti-
vità. L’esito estrema-
mente positivo di
questa tornata eletto-
rale fa il paio con i risul-
tati delle ultime elezioni
per le Rsu nella pubblica
amministrazione, con-
fermando che la strada
che abbiamo intrapreso
è quella giusta”. Aldo
Pugliese, Segretario Ge-
nerale della UIL di Pu-
glia e di Bari, interpreta
così l’elezione di Michele
Poliseno, Segretario
provinciale della UIL
RUA (Ricerca Università Afam) al Senato Accade-
mico dell’Università di Bari. Poliseno, è risultato
di gran lunga il più suffragato tra i candidati del
personale tecnico-amministrativo con 347 voti.
“E’ un risultato eccezionale – dichiara il diretto
interessato – che certifica nel migliore dei modi
un percorso lungo quasi
un lustro, in cui non
solo la categoria, ma la
UIL più in generale, ha
saputo interpretare nel
migliore dei modi le esi-
genze dei lavoratori
dell’Università di Bari,
proponendosi come in-
terlocutore credibile,
come sindacato in
grado di affrontare con
risolutezza e a 360
gradi le problematiche
che affliggono i lavora-
tori del settore. Ora –
conclude Poliseno – non
è il caso di cullarsi sugli
allori.
Al contrario, siamo
chiamati a confermarci,
a non tradire le aspettative di un siffatto con-
senso, lavorando ancor più alacremente e minu-
ziosamente al fianco di tutti i lavoratori
dell’Università di Bari. Ma è una sfida che non ci
spaventa: abbiamo le competenze e la determi-
nazione per vincerla”.
Il segretario UIL Bari, Polisenopiù votato al Senato Accademico
Tornata elettorale estremamente positiva per il sindacato dopo i buoni risultati Rsu
L’Inps con messaggio n. 18728 del 15.11.2012 fornisce opportune precisazioni circa il
previsto invio, dal 1.10.2012, in modalità telematica all’Istituto delle domande di per-
messi (art. 33 L. n. 104/92) per grave disabilità.
In sintesi: l’obbligo dell’invio telematico (circ. Inps n. 117/12) riguarda esclusivamente
la generalità dei lavoratori dipendenti del settore privato e non i dipendenti di Ammini-
strazioni pubbliche, che sono competenti alla concessione delle agevolazioni lavorative
nei confronti del loro personale.
“Di conseguenza – precisa l’Inps - con riferimento alle domande presentate da quest’ul-
tima categoria di lavoratori, si rappresenta che le strutture territoriali dovranno dichia-
rare l’incompetenza dell’Istituto e darne comunicazione al soggetto interessato,
precisando, altresì, che competente alla concessione di tali benefici per il personale in
questione è esclusivamente il datore di lavoro, cui fa carico il relativo onere economico”.
Patronato ITALDomande permessi L.104/92 dei dipendenti pubblici
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Inutile nascondere che la riforma del mer-
cato del lavoro messa a punto dalla ministro
del Lavoro, Elsa Fornero, rappresenta
un’iniziativa “rivoluzionaria”. A chi, come
tanti operatori del settore, si approcciasse
per la prima volta a tale riforma, come la
riassumerebbe nei suoi punti fondamentali?
La riforma è costituita da tanti punti di fonda-
mentale importanza, riassumerla in qualche bat-
tuta è pressoché impossibile. Però diciamo che
grandi cambiamenti si registreranno per ciò che
concerne i licenziamenti, visto che la legge re-
gola in maniera diversa rispetto a quanto era-
vamo abituati le sanzioni per l’azienda che,
legittimamente, ovvero per motivi economici, de-
cide di licenziare lavoratori. Sia chiaro: si tratta
di una norma che, così com’è, riteniamo molto,
troppo confusa e confusionaria. E, da un punto
di vista, il nostro punto di vista, prettamemte
giuridico, inapplicabile. Oltre che ingiusta e pe-
nalizzante nei confronti del lavoratore.
C’è poi la questione della flessibilità in en-
trata: anche qui gli stravolgimenti non man-
cano...
Sì, è stata rivisitata in maniera significativa,
specie sul tema del contratto a tempo determi-
nato, delle collaborazioni, delle partite Iva e del
lavoro accessorio. Un intervento sostanzioso,
non c’è dubbio, sebbene molto poco lineare.
La riforma Fornero stravolgerà anche il si-
stema degli ammortizzatori sociali, che
cambierà radicalmente faccia rispetto allo
schema classico che lo ha contraddistinto in
tanti anni. Quali saranno i risvolti sul piano
occupazionale?
In un momento di crisi come l’attuale l’impor-
tante è tutelare i lavoratori. Eppure, ancora una
volta non ci hanno dato ascolto e hanno dato vita
ad un intervento pesante. Non nascondiamo che
siamo molto preoccupati e che sarà necessario
intervenire nuovamente su questo aspetto.
Ci dia un giudizio complessivo sulla ri-
forma Fornero.
Poco coerente, frutto di un mero compromesso
politico, di accordi fra partiti sulla base di bilance
e bilancini sui quali ha pesato molto la pressione
delle lobby. Una riforma per la stesura della
quale non sono state prese in considerazione le
idee delle parti sociali, mai davvero coinvolte in
una logica e seria concertazione.
“Riforma del mercato del lavoro,giudizio molto negativo”
Intervista al Segretario Confederale Nazionale, Guglielmo Loy
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Il governo sta "ragionando" su un nuovo decreto
flussi per riaprire gli ingressi di lavoratori stranieri
in Italia, ma sulla decisione finale peseranno i dati
poco incoraggianti sulla disoccupazione degli immi-
grati. Lo ha anticipato stamattina il ministro del La-
voro Elsa Fornero, intervenendo a Trento a un
incontro con i giovani organizzato dalla Confindu-
stria locale. A una domanda su immigrazione e la-
voro, Fornero ha risposto che "aprire
all'immigrazione può comportare dei problemi,
dato l'aumento della disoccupazione tra gli immi-
grati. Per questo – ha sottolineato - stiamo ragio-
nando sul nuovo decreto flussi". "Se guardiamo nel
medio periodo – ha però aggiunto il ministro del
Lavoro- le due sponde del Mediterraneo non pos-
sono essere separate. Dall' immigrazione possiamo
avere un grande contributo alla crescita, non pos-
siamo chiuderci, ma dobbiamo far sì che queste
persone trovino occasioni di lavoro e di cittadi-
nanza". L’ultima volta che l’Italia ha aperto le fron-
tiere per far arrivare dall’estero lavoratori
subordinati non stagionali è stato nel 2011, grazie
a un decreto flussi varato dal governo Berlusconi.
Prevedeva quasi 100 mila ingressi, oltre la metà dei
quali erano riservati a lavoratori di ogni settore pro-
venienti da Paesi che avevano accordi con l’Italia.
Da altri Paesi potevano arrivare solo trentamila la-
voratori domestici. Per il 2012 il governo Monti non
ha varato decreti flussi, a eccezione di quello per i
lavoratori stagionali. Questa scelta, suggerita dai
tecnici dei ministeri del Lavoro e dell’Interno, è
stata giustificata davanti al Parlamento dallo stesso
ministro Fornero con l’eccessiva presenza di disoc-
cupati stranieri in Italia.
Flussi, il Governo pensa al nuovodecreto: pesa la disoccupazione
Fornero: “Possibili problemi per aumento immigrati senza lavoro, ma niente chiusure”
Primo: gli immigrati non tolgono lavoro, portano anzi dei benefici al mercato del lavoro che
li accoglie.
Secondo: gli effetti positivi per i lavoratori «nazionali», sono anche in termini di busta paga.
Terzo: consistenti flussi migratori hanno l’effetto di spostare i lavoratori «nazionali» verso
occupazioni più specializzate e migliori.
Francesco D’Amuri, ricercatore di Bankitalia, e Giovanni Peri, dell’University of California,
in un working paper appena pubblicato sul sito della nostra Banca centrale, sfatano alcuni
luoghi comuni.
LA RICERCA - Fra il 1996 e il 2010 i lavoratori stranieri entrati nei 15 principali Paesi del-
l’Europa Occidentale sono quasi raddoppiati; erano poco meno dell’8% del totale della forza
lavoro nel 1996, sfioravano il 14% nel 2010.
Un trend che ha superato di gran lunga quello americano: negli Stati Uniti i lavoratori stra-
nieri (nati all’estero) erano il 6% nel 1998, sono diventati il 12,9% nel 2010. Secondo modelli
econometrici e analisi dei dati statistici dei Paesi di riferimento i due ricercatori dimostrano
che persino un raddoppio dei flussi immigratori, al contrario di quanto ritengono in molti, non
ha impatti significativi, a livello statistico, sui livelli di occupazione. Chi dunque teme che gli
extracomunitari tolgano il lavoro agli italiani ha un falso timore.
Non solo: analizzando 15 anni di immigrazione in Europa i due autori sono giunti alla con-
clusione che questa ha «spostato» i lavoratori nazionali verso lavori meno manuali e più qua-
lificati e determinato un aumento medio delle buste paga pari allo 0,7%.
Effetti che sono maggiori nei Paesi che hanno un mercato del lavoro più flessibile, mentre
mercati maggiormente protetti attenuano leggermente questi trend così come l’assorbimento
degli immigrati attraverso un avanzamento occupazionale dei lavoratori «nativi».
Studio della Banca d’ItaliaGli immigrati non tolgono lavoro agli italiani
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La riforma Monti - Fornero, in una ottica di armo-
nizzazione delle regole previdenziali, ha previsto un
percorso di armonizzazione di alcune gestioni previ-
denziali, che prevedono requisiti di accesso diversi da
quelli vigenti nell’assicurazione generale obbligatoria,
rimandando ad un apposito regolamento l’attuazione
di tale misura.
Il Consiglio dei Ministri si è pronunciato sullo
schema di “Regolamento per l'armonizzazione dei re-
quisiti minimi di accesso al sistema pensionistico del
personale del comparto difesa-sicurezza e del com-
parto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di
categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex-EN-
PALS e l'ex-INPDAP” a norma dell'articolo 24, comma
18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201”.
Scopo del provvedimento è quello di ricondurre gra-
dualmente i requisiti speciali per l’accesso al pensio-
namento previsti attualmente per questi lavoratori a
quelli in vigore per la generalità dei lavoratori, pur te-
nendo conto delle obiettive peculiarità e delle singole
esigenze dei rispettivi settori di attività nonché dei ri-
spettivi ordinamenti. Nello specifico sono interessati
dal provvedimento:
- Personale del comparto difesa-sicurezza e del
comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico;
- Iscritti alla Gestione speciale per i lavoratori delle
miniere, cave e torbiere
- Iscritti al soppresso fondo spedizionieri doganali
- Pensionamento anticipato per lavoratori di
aziende in crisi – Poligrafici
- Personale viaggiante addetto ai pubblici servizi di
trasporto
- Piloti del pilotaggio marittimo
- Iscritti al Fondo lavoratori dello spettacolo -
Gruppo ballo - Gruppo attori - Gruppo canto
- Iscritti Fondo sportivi professionisti
Il testo è stato ora trasmesso alle Commissioni Par-
lamentari competenti per materia di Camera e Senato
ed al Consiglio di Stato affinché formulino i prescritti
pareri.
Nel corso di un Convegno che la Uil e l’Ital hanno
organizzato a Roma lo scorso 7 novembre, sono state
analizzate le principali novità contenute nel provvedi-
mento e sono stati enucleati gli aspetti di maggiore
criticità presenti dello schema di Regolamento. Anche
prendendo spunto dalle importanti riflessioni che sono
scaturite da questa iniziativa, la Confederazione ha
predisposto un documento in cui sono avanzate al-
cune proposte di modifica delle disposizioni contenute
nello schema di regolamento di armonizzazione quale
contributo della Uil per migliorare il testo in vista della
sua definitiva approvazione.
Regolamento armonizzazioneLe nuove regole previdenziali
Ha diritto all’indennizzo da parte dell’Inail l’insegnante aggredito da un ex allievo, inquanto l’evento si è verificato in “occasione del lavoro” e dunque ascrivibile all’attivitàlavorativa. Lo afferma la Corte di Cassazione con sentenza n. 12779 di luglio 2012, acco-gliendo il ricorso di un insegnante di laboratorio tecnico che, mentre sorvegliava una par-tita di pallavolo, era stato aggredito da un ex allievo, riportando gravi lesioni e postumipermanenti. L’INAIL gli aveva rigettato la domanda diretta a conseguire la indennità ditemporanea e la rendita sul presupposto che l'infortunio fosse avvenuto in presenza diun rischio generico e non correlato alla prestazione lavorativa. Posizione confermata dallaCorte d’appello per la quale l’evento non era connesso all’attività di insegnante (articolo1 n. 28 e art. 4 punto 5 dpr. 1124/1965), perché lo stesso non stava svolgendo attività didocenza. La Corte di cassazione nell’accogliere il ricorso dell’insegnante, conferma il pro-prio orientamento dominante,” in base al quale, ai fini dell'indennizzabilità dell'infortuniosubito dall'assicurato, per “occasione di lavoro” devono intendersi tutte le condizioni,comprese quelle ambientali e socio - economiche, in cui l'attività lavorativa si svolge enelle quali è insito un rischio di danno per il lavoratore, indipendentemente dal fatto chetale danno provenga dall'apparato produttivo o dipenda da terzi o da fatti e situazioniproprie del lavoratore, col solo limite, in quest'ultimo caso, del cd. rischio elettivo, ossiaderivante da una scelta volontaria del lavoratore diretta a soddisfare esigenze personali”.
Il concetto di attività lavorativa deve essere, a tali fini, esteso a ogni evento verificatosi“in occasione di lavoro”, un’accezione più ampia rispetto al concetto di “causa di lavoro”,in quanto comprensiva di ogni fatto comunque ricollegabile al rischio specifico connessoall’attività lavorativa cui il soggetto è preposto.
Insegnante aggredito da allievo. C'è occasione di lavoro
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COMUNICATO DEL SEGRETARIO GENERALE
UIL PUGLIA INFORMA RAPPRESENTA, PER LA
NOSTRA ORGANIZZAZIONE, UNO STRUMENTO
DI COMUNICAZIONE DI FONDAMENTALE
IMPORTANZA. PERTANTO VI INVITIAMO
A DIFFONDERE VIA E-MAIL LA RIVISTA
ALL’INTERNO DELLE SINGOLE CATEGORIE, TRA
GLI RSU E TRA GLI ISCRITTI. IN
ALTERNATIVA, E’ POSSIBILE COMUNICARE LE
E-MAIL A [email protected], CHE
SI INCARICHERA’ DI EFFETTUARE
LA SPEDIZIONE ON-LINE. VI RICORDIAMO DI
STAMPARE ALCUNE COPIE IN CARTACEO DA POTER
DISTRIBUIRE NELLE SEDI PERTINENTI.
SICURI DELLA VOSTRA COLLABORAZIONE
IL SEGRETARIO GENERALE
ALDO PUGLIESE