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Già da molto tempo alla Comunità Kalorama le persone sordocieche e plu- riminorate psicosensoriali, che lì vivono in un clima di “grande famiglia”, prepara- no cibi diversi con il soste- gno di operatori e volontari, con i quali, inoltre, vanno a fare la spesa e scelgono gli ingredienti. La vera “avventura” del “La- boratorio del Gusto” è cominciata circa quattro anni fa nella “casetta”, piccola struttura vicino alla nostra sede principale, dove ospiti giovani e adulti svolgono alcune attività per sviluppa- re le potenzialità residue, imparare a socializzare... “Laboratorio del Gusto”e molto altro, per potenziare i sensi indispensabili a chi non vede e non sente ATTUALITÀ CONTINUA A PAG. 2 STORIE DI VITA SEGUE A PAG. 5 Può sembrare impossibile, ma si può rinascere a 18 mesi. È quello che è suc- cesso alla piccola Maria, venuta al mondo a Cosenza nel febbraio 2011 e “rinata” nell’agosto del 2012, quando è arrivata alla Lega del Filo d’Oro... L’editoriale di Rossano Bartoli Cari amici, la partecipazione di tanti volon- tari, provenienti da luoghi diver- si e ogni volta più numerosi, al 7° Forum di Modena ci dà gran- de soddisfazione. Non sono solo giovani e adulti, ma a volte tutta la famiglia ad essere coinvolti in questo “lavoro” per noi prezioso e la loro costante presenza al nostro fianco ci stimola e ci infonde serenità e fiducia. Due sentimenti indispensabili soprat- tutto ora, nel momento in cui prende il via l’attività del Centro residenziale di Modena: un impegno particolarmente forte, complesso e oneroso perché la crisi economica che il nostro Paese sta attraversando non è superata e tanti problemi devono ancora essere risolti. Come assi- curano le parole del nostro presi- dente, vogliamo però proseguire il cammino intrapreso, migliora- re ulteriormente le strutture e i servizi, offrire sostegno e risposte alle persone che hanno bisogno e alle loro famiglie. Siamo certi di poter continuare il lavoro perché sappiamo di poter contare sulla generosità e sulla stima di tutti i nostri sostenitori, ai quali va un sentito ringrazia- mento e i più cari auguri di Buone Feste. NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro.Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a:Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN) Novembre - Dicembre n.6/2012 Notiziario ufficiale DELLA LEGA DEL FILO D’ORO Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) Dal 1964 Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi DALL’ASSOCIAZIONE A PAG. 6 DAI CENTRI E DALLE SEDI A PAG. 4 Un percorso difficile e tante coccole per cominciare a vivere Attività stimolanti e spesso piacevoli sviluppano gusto, odorato e tatto insegnando a riconoscere i sapori, gli aromi, le forme e la consistenza dei cibi AL CENTRO DI RIABILITAZIONE DI OSIMO SI LAVORA CON MODALITÀ DIVERSE , MA CON UN UNICO SCOPO: IL RECUPERO Cultura, tempo libero, natura... TANTI NOSTRI VOLONTARI ALLA LORO “SPA DELL ANIMA Così è stato definito da uno dei partecipanti il 7° Forum Nazionale dei Volontari, che si è svolto presso l’Hotel Raffaello di Modena dal 9 all’11 novembre. Oltre 140 persone che dedicano parte del loro tempo ai nostri amici sordociechi e provenienti da numerose regioni, anche molto lontane, hanno avuto l’occasione di vivere momenti insieme, conoscersi, ritrovarsi, condividere esperienze. Soprattutto di ricaricare e rinfrescare le loro forze, proprio come... in una vera SPA! …da Lesmo a Napoli a Molfetta, da Osimo a Termini Imerese le attività organizzate dai Centri e dai Servizi territoriali per ospiti e amici sordociechi sono numerose e sempre interessanti.

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Notiziario ufficiale della Lega del Filo d'Oro. Novembre / Dicembre n° 6 / 2012

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Già da molto tempo allaComunità Kalorama lepersone sordocieche e plu-riminorate psicosensoriali,che lì vivono in un clima di“grande famiglia”, prepara-no cibi diversi con il soste-gno di operatori e volontari,con i quali, inoltre, vanno afare la spesa e scelgono gliingredienti. La vera “avventura” del “La-boratorio del Gusto” ècominciata circa quattro annifa nella “casetta”, piccolastruttura vicino alla nostrasede principale, dove ospitigiovani e adulti svolgonoalcune attività per sviluppa-re le potenzialità residue,imparare a socializzare...

“Laboratorio del Gusto” e molto altro, per potenziarei sensi indispensabili a chi non vede e non sente

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Può sembrare impossibile, ma si puòrinascere a 18 mesi. È quello che è suc-cesso alla piccola Maria, venuta almondo a Cosenza nel febbraio 2011 e“rinata” nell’agosto del 2012, quando èarrivata alla Lega del Filo d’Oro...

L’editorialedi Rossano Bartoli

Cari amici,la partecipazione di tanti volon-tari, provenienti da luoghi diver-si e ogni volta più numerosi, al7° Forum di Modena ci dà gran-de soddisfazione. Non sono sologiovani e adulti, ma a volte tuttala famiglia ad essere coinvolti inquesto “lavoro” per noi preziosoe la loro costante presenza alnostro fianco ci stimola e ciinfonde serenità e fiducia. Duesentimenti indispensabili soprat-tutto ora, nel momento in cuiprende il via l’attività del Centroresidenziale di Modena: unimpegno particolarmente forte,complesso e oneroso perché lacrisi economica che il nostroPaese sta attraversando non èsuperata e tanti problemi devonoancora essere risolti. Come assi-curano le parole del nostro presi-dente, vogliamo però proseguireil cammino intrapreso, migliora-re ulteriormente le strutture e iservizi, offrire sostegno e rispostealle persone che hanno bisogno ealle loro famiglie. Siamo certi di poter continuare illavoro perché sappiamo di potercontare sulla generosità e sullastima di tutti i nostri sostenitori,ai quali va un sentito ringrazia-mento e i più cari auguri diBuone Feste.

NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)

Novembre - Dicembre

n.6/2012

Notiziario ufficialeDELLA LEGA DEL FILO D’ORO

Lega del Filo d’Oro - ONLUSvia Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)

Dal 1964Una lunga storia

di solidarietàper i sordociechi

DALL’ASSOCIAZIONE A PAG. 6 DAI CENTRI E DALLE SEDI A PAG. 4

Un percorso difficilee tante coccoleper cominciare a vivere

Attività stimolanti e spesso piacevoli sviluppano gusto, odorato e tatto insegnando a riconoscere i sapori, gli aromi, le forme e la consistenza dei cibi

AL CENTRO DI RIABILITAZIONE DI OSIMO SI LAVORA CON MODALITÀ DIVERSE, MA CON UN UNICO SCOPO: IL RECUPERO

Cultura,tempo libero, natura...

TANTI NOSTRI VOLONTARIALLA LORO “SPA DELL’ANIMA”

Così è stato definito da uno dei partecipanti il 7° Forum Nazionale dei Volontari, che si è svolto

presso l’Hotel Raffaello di Modena dal 9 all’11 novembre. Oltre 140 persone che dedicano parte del loro tempo ai nostri amici sordociechi e provenienti da numeroseregioni, anche molto lontane, hanno avuto l’occasione

di vivere momenti insieme, conoscersi, ritrovarsi, condividere esperienze. Soprattutto di ricaricare

e rinfrescare le loro forze, proprio come... in una vera SPA!

…da Lesmo a Napoli a Molfetta,

da Osimo a Termini Imerese

le attività organizzate dai Centri

e dai Servizi territoriali

per ospiti e amici sordociechi

sono numerose e sempre interessanti.

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A T T U A L I T À

... e a condividere con sere-nità esperienze diverse dicui ci si sente “protagonisti”,acquisendo così autonomiae autostima. Nicoletta Mar-coni, psicologa, spiega: “Cisiamo prefissi l’obiettivo, inprima istanza, di insegnareattraverso piccoli assaggi adiscriminare il gusto degli ali-menti, riconoscendo il dolce, ilsalato e l’amaro e consentendodi classificarli e capire qualisono più graditi. Il passaggiosuccessivo è stato associare ilgusto al nome dei cibi. La veraoperatività, comunque, è pre-parare insieme semplici cibi dicui si possono riconoscere l’a-roma, il gusto, la consistenzadegli ingredienti”.

I venerdì dei nostri “chef”

E Catia Sartini, psicologa,racconta: “Generalmente ilvenerdì dodici utenti, divisi intre gruppi e con l’attenta guidadegli educatori, realizzano unpiccolo menu imparando adistinguere, attraverso tatto,olfatto e gusto, la pasta dalriso, la carne dal pesce, l’insa-lata dalle patate o dai pomo-dori, una mela da un arancio,il caffè dallo zucchero. C’èmolta partecipazione durantequesta attività molto gradita:un piacevole affaccendarsi, avolte un po’ caotico, rumori diciotole e mestoli; qualcunoindica qualcosa che gli serve,qualcun altro va di corsa alavarsi le mani o si infila infretta il grembiule. E tuttihanno la possibilità di condivi-dere un momento particolar-mente piacevole, che vivonosentendosi “protagonisti” e svi-luppando le proprie capacità”.Il “Laboratorio” offre cosìl’occasione per ricreare un

ambiente familiare, propo-nendo profumi e saporiche lo rendono confortevo-le e rassicurante e costitui-sce un modo per appren-dere nuove autonomieesercitando abilità conqui-state in anni di intensolavoro riabilitativo. Ora gliospiti vanno anche a fare laspesa insieme agli educatorie realizzeranno piccoli ricet-tari tattili nei nostri locali diterapia occupazionale.“Sembra tutto molto semplice– conclude Catia – ma non ècosì. In questi anni la volontà,l’intraprendenza e l’impe-

gno degli educatori ci hannoconsentito di mantenere emigliorare il “Laboratorio”,creando via via nuove oppor-

tunità di crescita per gliutenti, nonostante le nume-rose difficoltà che caratteriz-zano la vita di ogni giorno”.

Cucina, ma non solo

Un’esperienza, questa, cheora viene vissuta anche neglialtri Centri e che, insieme adiverse attività come lacoltivazione di erbe aro-matiche e di ortaggi, portaallo sviluppo del gusto, del-l’olfatto e del tatto. Un ulteriore supporto perraggiungere ottimi risultati èofferto dagli occasionalipranzi insieme,durante i qualianche solo unapizza o un arrostosi fanno riconosce-re per il sapore, laforma o il profumo,e soprattutto du-rante le visite adagriturismi e fat-torie che propon-gono alimenti dicui, magari, si èpotuta seguire tuttala lavorazione co-me, per esempio, ilformaggio o i diversi tipi dipane o pasta. Non si trattasolo di semplici occasioniconviviali, comunque im-portanti per ritrovarsi, con-dividere, socializzare; masono momenti fondamen-tali sul cammino dellariabilitazione e dell’inseri-mento in ambienti diversida quelli abituali, a con-tatto anche con personesconosciute. E per stimola-re ulteriormente gusto, olfat-to e tatto ora si sperimentanocucine “etniche”, di Paesitalvolta molto lontani, cheoffrono la possibilità di pro-vare consistenze, aromi, gusticompletamente diversi, di

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decidere se un piatto piaceoppure no, di sentirsi “parte

integrante del mondo” impa-rando a conoscere nuove tra-dizioni, a cominciare daquelle culinarie.

E i bambini?“Considerata l’assenza di unoo entrambi i canali sensoriali(vista e udito) – spiega Pa-trizia Ceccarani, direttoredel Centro di Riabilitazione– si stimolano il tatto (toccan-do, per esempio, la pastacruda), il gusto (provandopiatti diversi) e l’olfatto (attra-verso gli aromi dei cibi), perpermettere di usarli al megliodurante l’alimentazione e diavere un contatto con il mondoesterno. Dopo un colloquio con

i genitori per conoscere i gustidel loro bambino, i nostri

interventi coin-volgono non solo ilpersonale di cuci-na e la dietista,molto attenti nellescelta e nella pre-parazione degli ali-menti, ma ancheoperatori e logo-pedisti, per inse-gnare una giustadeglutizione e darela possibilità diassaporare il cibo,che viene portato inappartamento per-

ché il viavai della sala mensapuò confondere la percezionesensoriale. La corretta alimentazione elo sviluppo dei tre sensisono molto importanti nelpercorso di recupero e già daalcuni anni stiamo aggiornan-do il personale educativo-riabilitativo sul tema “perce-zione olfattiva e gustativa”e sui diversi aspetti della nutri-zione perché, per persone sor-docieche e pluriminorate psi-cosensoriali di ogni età, la sti-molazione di gusto, olfattoe tatto rappresenta unastrada fondamentale versol’autonomia e la conoscen-za del mondo”.

“Da testimonial della Lega del Filo d’Oro e supportato dal calore di due amiche come Marisa Lauritoe Teresa Mannino, volevo ringraziare quanti tra voi ci hanno accompagnato nell’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi “Pasta della Bontà”, un’occasione per testimoniare il vostro sostegno alla Lega del Filo d’Oro. Per chi non l’avesse ancora fatto vi invito ad assaggiare la Pasta della Bontà ed aiutarci a regalare un sorriso in più ai nostri bambini sordociechi. A tutti voi che ci state vicino e alle vostre famiglie un sentito augurio di Buon Natale”.

Le buone azioni hanno un buon sapore!

Prosegue l’iniziativa “Pasta della Bontà”. Cerca il mercato “Campagna Amica” più vicino sul sito: www.pastadellabonta.it o contatta il numero verde 800.904.450

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A T T U A L I T À

Guardiamo avanti e proseguiamo sul nostro cammino,grazie soprattutto ai Sostenitori

“Siamo arrivati alla fine diun anno sicuramente difficilea causa dei tanti problemiprovocati dalla crisi economi-ca del nostro Paese e di granparte del mondo e molti altrici aspettano per il futuro, chesi prospetta certo non facile –sono le parole del nostropresidente –. Comunque,nonostante sia sempre piùdifficoltosa la raccolta fondi esempre maggiori i tagli por-tati in forme diverse allerisorse pubbliche, la Lega delFilo d’Oro resta fortementeimpegnata a mantenere,anzi, a migliorare ulterior-mente lo standard dei servizi

Francesco Marchesi, presidente della Lega del Filo d’Oro, assicura la continuità e il miglioramento dei servizi nonostante la crisi

I TRADIZIONALI AUGURI NATALIZI CONFERMANO LA VOLONTÀ E L’IMPEGNO DELL’ENTE PER IL FUTURO

in aiuto delle per-sone che hannobisogno di noi edelle loro famiglie.Grazie al prezioso,inestimabile soste-gno che ci arrivada tanti amici, pri-vati, aziende, entie altri ancora abreve apriremo ilnostro Centro diModena, daremo ilvia alla costruzio-ne della nuovasede di Osimo eporteremo avantiprogrammi e ini-ziative importanti.

Una lunga storia a lieto fineLa realizzazione del quinto Centro residenziale dell’Ente ha richiesto più di dieci anni.

A gennaio, finalmente, entreranno i primi ospiti

LA NUOVA STRUTTURA EMILIANA OFFRE RISPOSTE CONCRETE ALLE FAMIGLIE DELLA REGIONE E DI ALTRE ZONE D’ITALIA

Il sogno di un papàNel lontano 1996 l’avvocatomodenese Callisto For-nero, papà di un piccoloospite del nostro Centro diRiabilitazione di Osimo,comunicò alla Lega del Filod’Oro il desiderio di fondarenella sua città un’As-sociazione per realizzare inEmilia Romagna una strut-tura che potesse accogliere eaiutare persone sordociechee pluriminorate psicosenso-riali del territorio.All’Associazione, che nacquedue anni dopo e si chiamò“ComeTe”, il nostro Entegarantiva collaborazione e

supporto tecnico basato sullasua esperienza. Si era indivi-duato un edificio da ristruttu-rare, ma l’AmministrazioneComunale manifestò profon-do interesse al progetto emise a disposizione un’areaper una nuova costruzione.Purtroppo, nel dicembre del1999 l’avvocato Fornerovenne a mancare e gli accor-di furono rivisti: “ComeTe”avrebbe realizzato il primolotto cedendo poi la struttu-ra alla Lega del Filo d’Oro,che si impegnava a comple-tare il nuovo Centro e aoccuparsi della gestionefutura.

Date significative27 ottobre 2001: posa dellaprima pietra.16 ottobre 2003: passaggiodella struttura alla Lega delFilo d’Oro.9 marzo 2004: inaugurazio-ne del primo lotto.3 gennaio 2005: avvio, neilocali già ultimati, dell’attivitàdi una nuova sede territoria-le, che diventa punto di rife-rimento per le persone sor-docieche e le loro famiglie esupporto per servizi sociali esanitari della regione.

Gennaio 2008: riprendono ilavori che terminano tre annidopo.2011: la ditta costruttriceconsegna le chiavi dellastruttura.

14 febbraio 2012: il Centroottiene il certificato di agibili-tà.24 aprile 2012: arriva l’au-torizzazione al funzionamen-to per 24 posti letto di cui 2per ricoveri temporanei.3 ottobre 2012: il Comunedi Modena rilascia l’accredi-tamento istituzionale peralcuni posti letto.

Il vero cammino comincia ora

L’accreditamento istituziona-le rappresenta l’ultimo, fon-

damentale passo di unpercorso più che decen-nale: senza di esso nonsarebbe possibile aprire agennaio le porte delnuovo Centro emiliano,accogliere i primi ospiti edare il via all’attività voltaa rispondere alle loronecessità. Com’è già

avvenuto negli altri Centri,saranno alcuni giovani cherientrano in Emilia Romagnadopo molti anni trascorsi aOsimo, primo fra tutti pro-prio Gabriele, il figlio dell’av-

vocato Fornero che tantoaveva sognato questa struttu-ra, mentre altri arriverannoanche da regioni limitrofe.Per loro, per gli ospiti che infuturo verranno accolti e pertutte le loro famiglie è la rea-lizzazione di un sogno. Pernoi questo è l’inizio di unaltro impegnativo cammino,lungo il quale accompagne-remo tutti con professionali-tà, dedizione e sensibilità,per offrire il nostro aiuto rice-vendo in cambio quello chedesideriamo: il loro sorriso.

Grazie!Il nostro ringraziamento va aiprivati, alle aziende, aglienti che, con contributi efinanziamenti, hanno resopossibile la realizzazione delCentro, prima fra tutti laFondazione Vodafone, dav-vero preziosa sostenitrice. Eora che l’attività prende il via,speriamo di poter semprecontare sulla fiducia e sullastima di coloro che fin qui cihanno aiutato e che vorrannocontinuare a farlo.

A voi, che ci siete vicinicon generosità e attenzio-ne e a coloro che vorrannosostenerci in futuro desi-dero dire “grazie” davve-ro di cuore, augurando atutti di trascorrere serena-mente le prossime feste edi guardare avanti, insie-me a noi, con tanta spe-ranza”.E l’impegno dell’Ente acontinuare il camminocon ulteriori migliora-menti ai servizi è statoribadito anche dal nostrosegretario generale, Ros-sano Bartoli, che, in unarecente intervista al quoti-

diano milanese “Il Sole 24Ore”, ha dichiarato: “Fin-ché non saremo con le spalleal muro non accetteremo maila logica di ridurre i servizi oabbassarre la qualità. Perquesto dobbiamo concentrar-ci sulle attività gestionali,dove un approccio ancora piùrigoroso rispetto al passatopuò produrre ulteriori rispar-mi ”: parole conforanti, chenon lasciano spazio adubbi e vogliono rassicura-re tutte le persone che sirivolgono a noi perchéhanno bisogno del nostroaiuto e che vogliamo conti-nuare a sostenere.

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Tra le attività educativo-riabilitative anche il contatto e la cura degli animali in fattoria

Navigli, templi greci e antiche roccheper vivere insieme significative esperienze

DAI CENTRI E DALLE SEDI

OSIMO

Un po’ di storia, quella degliantichi borghi d’Italia, e un po’ dipoesia, quella di Dante, per gliutenti della nostra Sede di Osimo.Il tutto concentrato in un’unicagita a Gradara, il magnifico inse-diamento medievale (con originimolto più antiche) marchigiano inprovincia di Pesaro e Urbino.Grazie alla collaborazione dell’As-sociazione Gradara In-nova edella ProLoco, i nostri “viaggiatoridel tempo” sono stati protagonistidi una visita animata e teatralelungo i vicoli e gli angoli piùreconditi della cittadella, allascoperta di un “patrimonio invi-sibile di storie e luoghi perduti che sisovrappone e si confonde con l’at-tuale fisionomia del centro storico”.D’obbligo poi la visita guidata allasplendida Rocca, sulle tracce delladrammatica vicenda dello sfortu-nato amore di Paolo e Francescada cui Dante ha tratto lo spuntoper alcuni dei suoi versi più inten-si e che nella camera di Francescae in tutti gli ambienti del castellohanno fatto rivivere, anche attra-verso esperienze tattili, emozionilegate ad un tempo ormai lontano.

LESMO

Una gita in battello lungo iNavigli milanesi forse non saràemozionante come una crociera aiCaraibi, ma per gli ospiti del no-stro Centro socio residenziale diLesmo ha rappresentato un’avven-tura entusiasmante. Gli stimoliesterni, infatti, sono essenziali percreare quel senso di “parteci-pazione” che annulla l’isolamentoal quale i nostri utenti sarebberocondannati a causa della loro di-sabilità e li fa sentire persone vivee operanti. Così una semplice“giro” su un corso d’acqua, orga-

“Seliano” della famigliaBellelli, a Capaccio, hafatto da base operativa perl’escursione del giorno suc-cessivo ai templi diPaestum e tra i repertiarcheologici custoditi nelMuseo.

TERMINI IMERESE

Come abbiamo sottolineatoaltre volte, nell’ambito

delle attività dei nostri ospiti ilcontatto con gli ani-mali domestici as-sume un ruolo sem-pre più rilevante dalpunto di vista educa-tivo-riabilitativo. Ilnostro Centro sici-liano ha firmato unprotocollo d’intesache regolamenta lanuova attività di“fattoria sociale”con l’Associazionesportiva “Scuola di

nizzato nell’ambito delle attivitàprogrammate per “Tempo LiberoSunday”, si trasforma in un’espe-rienza nuova e gratificante e i no-stri “naviganti” ce lo hanno confer-mato.

NAPOLI

Ecologia e archeologia per gliamici sordociechi seguiti dallanostra Sede campana durante ilweek-end nel Cilento, che èormai una meta preferenziale perle loro attività conoscitive. Dopo lavisita all’oasi artificiale creata dallosbarramento del fiume Alento perla costruzione di una diga, i nostrihanno partecipato ai laboratorisensoriali che hanno fatto co-noscere loro la flora locale e lerealizzazioni ottenute dal riciclo dimateriali di scarto. La tenuta

Cavalleria Sant’Onofrio Onlus”.Si tratta di attività riguardanti laconoscenza e la cura di animalicome cavalli, asinelli, pecore, cani,gatti e conigli, con l’assistenzadegli educatori e l’abile guida delpersonale qualificato della fattoria.Si va dalla pulitura del manto allecarezze dell’animale, operazioniche inducono ad un benefico statodi rilassamento per alcuni utenti edi vera emozione per altri. E latenerezza, la dedizione e la ricet-tività dimostrate dai nostri ospitihanno contagiato anche i lorofamiliari, venuti a verificare, in unclima di commozione generale, lereazioni dei loro figli.

MOLFETTA

Presso il nostro Centro pugliese èstato avviato il Progetto “La-boratori...Amo”, che vuole essereuno strumento di sviluppo e dipartecipazione attiva e solidale,organizzato dal nostro Ente in col-laborazione con l’AssociazioneF.I.D.A.P.A. B.P.W.Italy (Federa-zione Italiana Donne ArtiProfessioni Affari). Il Progettoprevede nuove attività indirizzatealla realizzazione, all’interno deinostri laboratori, di manufatti inmidollino e ceramica, che coinvol-gono ospiti, operatori e socie dellaFederazione.

A MOLFETTA aiuti importanti Ancora una volta la BPPB – Banca Popolare di Puglia e Basilicata ci hadimostrato la sua generosa disponibilità finanziando l’installazione sullenumerose finestre del nostro Centropugliese di un particolare tipo di pel-licole che servono ad attenuare latroppa luminosità, difficoltosa per chiha residui visivi, e il calore talvoltaeccessivo. Un aiuto importante, cheva ad aggiungersi alla precedente rea-lizzazione, sempre offerta da BPPB, diun necessario pozzo per l’acqua.Grazie!

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STO R I E D I VITA

Maria “nata due volte”

...Accompagnata da tutta lafamiglia, compresi i due fra-tellini, la bambina, affettadalla Charge, ha mostratosubito capacità di recuperoche nemmeno papà emamma immaginavano po-tesse avere. Fin da subito l’e-sistenza di Maria è stata con-trassegnata da ricoveri ospe-dalieri e interventi che nonfacevano certo presagire oriz-zonti confortanti. “Mia figlia, nata con un parto

cesareo, ha manifestato innan-zitutto una grave malformazio-ne cardiaca, una labiopalato-schisi completa (mancata sal-datura del palato e del labbrosuperiore, n.d.r.) e un alteratosviluppo delle orecchie – rac-conta mamma Francesca,fisico medico –. Poiché nonpiangeva come tutti i neonati,ma emetteva solo dei rantoli,Maria fu subito trasferita inNeonatologia, dove è rimastaper due mesi, ma già dopoquindici giorni le fu diagnosti-cata una possibile Charge. Ilsospetto dei medici di Cosenzaè stato poi confermato all’ospe-dale “Bambino Gesù” di Roma,dove la bimba è rimasta ottolunghissimi mesi in terapiaintensiva, subendo alcuniinterventi”.

“Navigando in Internet”

Intubata, con versamentiematici nei polmoni, Maria èstata poi trasferita nel dicem-bre dello scorso anno nelreparto di Broncopneumo-logia. Per tornare a casa lapiccola ha dovuto attendereil marzo di quest’anno.“Non posso rendere l’idea dellagioia dei fratelli che, a causadei lunghi ricoveri ospedalieri,non l’avevano mai vista.Giuseppe, di cinque anni, eLuigi, di tre, l’hanno subito“adottata” circondandola diattenzioni. Per fortuna, nono-stante dovessi assentarmi per

Ha meno di due anni la piccola calabrese che non ha voluto arrendersi alla malattia

assistere l’ultimogenita, i bam-bini si sono dimostratipiù maturi della loroetà”. Nell’intento di sapernedi più a proposito di“Charge”, Francescanaviga in Internet eimprovvisamente le siapre un orizzonte“diverso” per la picco-la, scoprendo l’esisten-za e le attività della

Lega del Filo d’Oro. “Tra le varie realtà possibili,l’Istituto di Osimo, con il CentroDiagnostico e Riabilitativo, miha subito attratta, persuaden-domi che ero sulla strada giu-sta, ma mi spaventava ladistanza che ci separava. Nonpotendo contare su struttureanaloghe più vicine, con miomarito Maurizio, docente uni-versitario, abbiamo deciso diprendere comunque contatto.Tuttavia abbiamo inviato alla“Lega” il primo questionariovuoto, perché la bambina era inospedale, oltretutto sotto l’effet-to di sedativi”. Finalmente anche per Mariaarriva il momento di essere

accolta a Osimo, dove l’inte-ra famiglia trascorre il perio-do da fine agosto a metà set-tembre.“Durante quelle tre settimane,la prima delle quali dedicataall’iter diagnostico, é stata trat-tata come una bimba normale.Gli operatori mi hanno apertogli occhi sulle sue potenzialità,sottolineando le facoltà che pos-siede e le cose che può riuscire afare. Adeguatamente stimolatacomprende il processo di causa-effetto, riesce a fare dei giochini,come infilare le ciambelline inun perno, e ha mostrato diapprezzare la musica, dalmomento che riesce a sentire daun orecchio e anche a vedere.Maria ancora non parla, ancheperché è intubata, ma conti-nuando a casa il programmariabilitativo impostato alla“Lega” penso possa fare dei pro-gressi”.

“Tutti insieme appassionatamente”

L’esperienza osimana è stata“collettiva” perché ha coin-volto non solo i due fratellini,

che al Centro Diagnosticohanno potuto incontrareragazzi disabili e prenderecoscienza dei loro problemi,ma anche alcune fisioterapi-ste di Cosenza che hannovoluto accompagnare Maria ei suoi a Osimo per ampliarele proprie conoscenze.“Nel nostro territorio c’è moltabuona volontà, ma non si trova

assistenza specializzata, perchémanca una richiesta specifica.L’università forma il suo perso-nale a seconda del bisogno. Lefisioterapiste erano specializza-te da poco tempo, per cui hannoaddirittura scattato una serie difoto alle operatrici di Osimo perdocumentare il loro lavoro.Certamente per tutti il soggior-no è stato positivo, anche grazieal clima che si crea con le edu-catrici e con tutto il personale,compreso quello amministrati-vo, che si è dimostrato sempredisponibile e si è adeguato airitmi della bambina”.Reduce da un importanteintervento al cuore, duratoben quattordici ore, Maria,tornata in ospedale a Roma,adesso dovrà subire altreoperazioni di preparazionead una crescita perlomenosoddisfacente, ma già la suamamma pensa con gioia al

prossimo viaggio a Osimo.

“Il dono di Maria”

“Convinti della efficacia deiprogrammi riabilitativi abbia-mo persino chiesto se fosse pos-sibile abbreviare il lasso ditempo che ci separa dal secondosoggiorno a Osimo, che peròavverrà tra un anno e durerà ledue settimane previste. Grazie all’Associazione abbia-mo smentito quanti a Cosenzaritenevano che non valesse lapena darsi tanto da fare e chenon dovevo insistere con le tera-pie in quanto Maria era consi-derata un “soggetto di serie B”.L’operato del personale è piùche positivo, anche per il sup-porto psicologico che forniscealla famiglia. A noi, che rappre-sentavamo il classico esempio dipersone sane e appagate, hafatto capire quanta ricchezzaMaria ci ha portato in dono”. Ora, superata l’angoscia ini-ziale dovuta alla scopertadella Charge, i genitori pos-sono sperare in un futuromigliore per la figlia. Gli stessi fratellini partecipa-no alla “rinascita” della sorel-lina stimolandola in ognimodo, coccolandola, chia-mandola, coprendola di bacie imboccandola, come han-no visto fare a Sonia, l’opera-trice che a Osimo si occupa-va della bambina. In prima-vera Maria dovrà affrontareun altro importante inter-vento cardiaco.L’augurio per lei è di tornarein estate alla Lega del Filod’Oro, pronta a fare altripassi avanti.

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Ancora grazie a chi ci sostiene

Ufficio Comunicazione e Raccolta Fonditel. 071.7231763email: [email protected] internet: www.legadelfilodoro.it

Vogliamo dire grazie a tutti coloro - privati e aziende - chehanno scelto una o più proposte del nostro Catalogo Regali

di Natale. Il loro gesto è la testimonianza più valida della volontà di partecipare concretamente alla nostra crescita e rappresenta

per noi un aiuto prezioso e uno stimolo a proseguire nel nostro impegno e nel nostro lavoro.

E se qualcuno deve ancora decidere il regalo“dell’ultimissimo momento”,c’è la possibilità di contattaresubito il nostro

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della sua dignità… La vera di-sponibilità d’animo ha pure biso-gno di essere illuminata e guidatadalla conoscenza e dalla consape-volezza del suo compito... per darel’aiuto a proposito e non in manie-ra da mortificare la dignitàumana. Ma poi neanche la spe-cializzazione serve a nulla senon c’è l’amore verso le perso-ne che si vuole aiutare... Èmeraviglioso essere in compagnia,avere un aiuto comprensivo, maanche e soprattutto contraccam-biarlo e poter donare agli altritutta la gioia di cui noi siamocapaci”. Ecco, questo è il volon-tariato alla Lega del Filo d’Oro,come lo ha inteso Sabina ecom’è da sempre.

Grazie!Al termine dei lavori il nostrosegretario generale, RossanoBartoli, ha voluto ringraziaretutti i partecipanti e anche ivolontari che non hanno potutoessere presenti: “In tante regionivoi, che avete età molto diverse,che coinvolgete spesso intere fami-glie, siete per noi una risorsa pre-ziosa e insostituibile. Il Forum,che uno di voi ha definito unavostra “SPA per l’anima”, èun’importante occasione che per-mette a noi di capire, attraverso levostre testimonianze, quantol’Ente si sia sviluppato e quantosiamo uniti, come una grande“famiglia”, parola che, come hadetto tempo fa un altro di voi, èacronimo di Fiducia, Arric-chimento, Mutualità, Iniziativa,Generosità, Laboriosità, Impe-gno, Amore! Grazie di essercivicino sempre e, speriamo, infuturo tanti di più”.

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DALL’ASSOCIAZIONE

I lavori del 7° Forum dei Vo-lontari sono stati aperti il 9novembre dal presidente dellaLega del Filo d’Oro, FrancescoMarchesi, che ha ringraziatotutti per il “lavoro” che svolgonoal nostro fianco, e dal sindaco diModena, Giorgio Pighi, che haconfermato la soddisfazione perla prossima apertura del nostronuovo Centro, la stima e la fidu-cia nell’impegno e nell’operatodell’Associazione, la serenitàritrovata di tante famiglie. Sonopoi seguiti due interventi chehanno molto coinvolto i pre-senti. Andrea Zorzi, ex giocato-re nella Nazionale di Pallavolo e

oggi commentatore televisivo, eGiuliano Beltrami, non veden-te, docente di Lettere, dirigentedi Cooperative Sociali, giornali-sta, hanno riportato le loroesperienze di vita. Zorzi havoluto sottolineare quanto siastretto il legame fra lo sport“vero”, quello amatoriale riccosolo di valori morali, e il volon-tariato che quegli stessi valoricondivide: entrambi danno vitaa “squadre” nelle quali si cercadi dare il meglio di sé non guar-dando mai alle possibili man-

canze dei propri compagni, ma,anzi, aiutandoli e sostenendoli.Beltrami ha spiegato quantospesso sia difficile, in unmondo come il nostro dove siguarda più all’esteriorità che aisentimenti, credere nello “spiri-to di squadra”, ma che chi ciriesce, com’è per i volontari,offre tanto e riceve molto dipiù. In serata è stato proiettatoil video “Un Senso Diverso”,realizzato da Eros Achiardi eBarbara Maffeo di Roma, cheillustra con molto realismo larealtà dei nostri ospiti al Centrodi Riabilitazione e alla Co-munità Kalorama di Osimo.

Nei due giornisuccessivi si sonosusseguite nume-rose testimonianzedi volontari che,provenienti damolte regioni, of-frono il loro pre-zioso aiuto nellediverse attività or-ganizzate dai no-stri Centri e daiservizi territoriali.Molti sono con noi

da tanto tempo, altri da poco,tutti seguono corsi di formazio-ne prima di “prendere servizio”,sono ricchi di una profonda,indispensabile sensibilità eaffermano di sentirsi moltosupportati, quasi “coccolati”dall’Associazione, che conside-rano una grande famiglia di cuifanno parte.

Qualche testimonianzaMassimo V., Modena, che datre anni dedica parte del suotempo agli amici seguiti dalla

“Offro soltanto un po’ del mio tempo,ricevo in cambio una ricchezza che non dimentico più”

Queste le parole che emergono in tutte le testimonianze dei partecipanti all’incontro di Modena.

nostra sede territoriale del capo-luogo emiliano, in settembre havissuto la sua prima esperienzadi “weekend di sollievo”, attivitàorganizzata per offrire momentidi relax alle famiglie mentre i figlivengono seguiti e intrattenuti daivolontari: “La prima cosa che miviene in mente pensando a queigiorni è l’affiatamento che si eracreato fra tutti noi, volontari, geni-tori e le quattro ragazze: un aspet-to importante perché ovunque visiano armonia e serenità tuttoriesce meglio. Non è stata semplice-mente una gita, ma un susseguirsidi momenti importanti per ognipartecipante e credo che il “sollievo”sia stato per tutti”. Adelmo D.S., Osimo: “L’attivitàchiamata “OroSwim” vuole esse-re un momento di svago e diricreazione nell’ambiente acquati-co. Nulla è programmato né pre-stabilito: si entra in acqua e ci silascia trasportare dall’umore delgiorno. I ragazzi sono sempreentusiasti, dei veri “pesciolini” enoi volontari facciamo del nostromeglio per rendere divertenti que-sti momenti, cercando di capirecom’è l’umore e inventandociqualche gioco nuovo, sempre ac-compagnato da risate e allegria. Ioho cominciato a partecipare un

I NOSTRI VOLONTARI SONO DA SEMPRE UNA RISORSA PREZIOSA: SENZA DI LORO TANTE INIZIATIVE SAREBBERO IRREALIZZABILI

anno fa: il primo incontro inacqua con i ragazzi è stato fanta-stico e, complice l’ottimo rapportoanche con gli altri volontari, hodeciso di continuare”.Ippolita P., Roma: “Sono volon-taria presso la sede romana da 5anni, ho partecipato a 3 soggior-ni estivi e a 2 Forum... Durante isoggiorni io sono lì solo per “Loro”,gli amici sordociechi: per essereocchi e orecchie, a volte spalla,accompagnatrice, guida o intrat-tenitrice. La stanchezza si accu-mula, si dorme poco, le richiestesembrano sempre più assurde, manessuna difficoltà deve far vacilla-re noi volontari o farci pensare dinon potercela fare: alla fine ci sidiverte, si fa amicizia, si ride, maè solo la magia che si può creare aun soggiorno”.

Il “nostro” volontariatoPresentando il libro da lei scrit-to sulla vita di Sabina Santilli,la nostra fondatrice, “Le miedita ti hanno detto”, Sara DeCarli, giornalista, ha citatoalcune parole della stessaSabina, che tanto a cuore avevai volontari e il loro operato:“Alla base di ogni aiuto a un han-dicappato deve esservi il rispettodella persona, dei suoi diritti e

Informarsi ora è

più facilePer ottenere maggiori indicazioni su come sostenere le attività

della Lega del Filo d’Oroo effettuare donazioni

con carta di creditoo periodiche

chiamate il nostro

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DALL’ASSOCIAZIONE

«Ho cominciato 16 anni fa perprovare un’esperienza nuova,quasi per gioco, come aspiran-te insegnante e invece è diven-tata motivo di vita a cui nonsaprei più rinunciare…».Dayana Galassi raccontacosì il suo impegno divolontaria presso laComunità Kalorama della“Lega”. La proposta più vici-na alla realizzazione del suodesiderio di occuparsi deglialtri è stata quasi scontataper lei che vive ad Osimo.L’allora 17enne studentessadelle Magistrali rimase “fol-gorata sulla strada delKalorama” incontrando An-gelo che, accompagnato daun’operatrice, tornava felicedal mercato nascosto dietroun enorme ficus. La simpa-tia a prima vista per un sor-docieco appassionato difloricoltura convinseDayana ad occuparsi di chiha difficoltà a comunicare,a intraprendere la via delvolontariato e a non abban-donarla mai più. «Veramente volevo insegnare,ma, dopo la laurea in Filosofianel 2002, alla quale interven-nero gli stessi ospiti dellaComunità, decisi di dedicarmialla disabililità. Prima misono specializzata in “soste-gno”, ma, essendo cambiata la

legge, ho preso una secondalaurea in Scienze dellaFormazione nel 2009. Ora ineffetti faccio l’insegnante disostegno nella scuola dell’in-fanzia, ma non dimenticoquegli alunni sordociechi chemi hanno indicato il compitopiù adatto a me». Nei primi anni Dayanadedicava tutto il suo tempoagli ospiti del Kalorama,partecipando anche ai sog-giorni estivi al mare e inmontagna. In seguito, acausa degli impegni lavora-tivi, ha dovuto ridurre lafrequenza delle sue presen-ze, ma si dedica con identi-ca passione e incrollabilededizione a questa attività. «Da sempre gli ospiti delKalorama sono presenze irri-nunciabili nella mia vita e alCentro mi sono sentita comein una famiglia, dove non esi-

stono distanze tra dirigenti evari operatori. Il volontariatoè parte integrante della miavita. Mi coinvolge e mi gratifi-ca. Ad esempio ricevo ognianno, da ben dieci anni, tre oquattro lettere da un sordocie-co di Bari che, dopo aver tra-scorso un soggiorno con me,mi ricorda ancora, senzaavermi più incontrata, e miscrive per chiedermi come stoe come va il mio lavoro.Questo è il tipo di ricchezzadonata dal volontariato. Atutti consiglio di fare questastraordinaria esperienza, chefa crescere “dentro” e dà unavisione della vita completa-mente diversa. Anche la miafamiglia ha condiviso la miascelta, ospitando spesso a casapersone sordocieche che connoi si aprono e ci raccontanole loro vicende».Dayana, tra l’altro, non èmai mancata ai Forum delVolontariato che si svolgo-no dalla fine degli anni ’90.«Per tre giorni lo spazio ètutto dei volontari e l’occasio-ne permette a ognuno di noidi mettere gli altri a partedelle proprie esperienze. IlForum è un modo per ritro-varci, arricchirci ed effettuareuno scambio di vedute utileper svolgere sempre meglio ilnostro lavoro».

Dayana, volontaria “a prima vista”VISTI DAL VICINO Ultimi Seminari 2012

Anche i più piccoli incontrano la nostra realtàUn filo d’oro con i giovanissimi

Sono 130 i bambinidi età compresa fra i 3e i 6 anni che fre-quentano la Scuoladell’Infanzia di OsteriaNuova di Montelabbate(Pu) e che comincianoa conoscere i nostriospiti loro coetanei percapire la loro realtàattraverso giochi, favole, pic-coli gesti di solidarietà. Ilprogetto di sensibilizzazio-ne, articolato in tre fasi suc-cessive, ha preso il via loscorso ottobre con un incon-tro fra Emanuela Storani, ilnostro istruttore di Orien-tamento e Mobilità, gli inse-gnanti e i bambini ai qualisono state presentate, sottoforma di gioco, le nostre atti-

vità. La seconda fase prevedela visita dei nostri ospiti e laconoscenza del mondo dellasordocecità attraverso brevipercorsi sensoriali, quadernitattili costruiti dai bambinistessi, giochi insieme, recitebasate su storie e favole; suc-cessivamente gli alunni ver-ranno invitati a rinunciare aun giochino o a un dolcettoraccogliendo le monetine

equivalenti in un salva-danaio sapendo di potercosì sostenere le attivitàriabilitative a favore deiloro nuovi amici menofortunati. La terza e ulti-ma fase prevede un incon-tro con un nostro rappre-sentante e una piccolafesta per la consegna della

somma raccolta, i ringrazia-menti e i saluti. Un progetto,questo, che sta coinvolgendomolto sia i piccoli alunni, siai nostri giovanissimi ospiti,che ha fatto nascere affetto ecomprensione, che offre unimportante ricordo per cre-scere “migliori” perché, si sa,i bambini non dimenticanomai più i momenti belli dellaloro infanzia.

“Emozioni e apprendimento scolastico” (Ancona, 11ottobre) e “La scuola incontra la famiglia quando l’alun-no è con disabilità” (Molfetta, 26 novembre): questi gliultimi Seminari di Studio del 2012 che abbiamo orga-nizzato per chi opera accanto a persone con gravi proble-mi. Svolti da esperti, i due incontri saranno seguiti da altrinel 2013, per aiutare operatori, insegnanti, educatori adacquisire ulteriori esperienze e a pensare alle famigliecome “risorsa fondamentale”.

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Anche noiabbiamo “corso”il RallySì, perché sulle fiancatedelle macchine in garae su quelle degli orga-nizzatori era ben visibi-le il nostro logo, men-tre i nostri volontarisono stati presentidurante le verifichetecniche per distribuiremateriale informativo esensibilizzare parteci-panti e pubblico alleiniziative e attivitàdell’Ente. Così anchenoi abbiamo “corso” il1° Rally Ronde Sci-colone “Circuito Ce-falù e Madonie” orga-nizzato dal Team Pa-likè di Palermo perricordare Salvatore Sci-colone, giovane appas-sionato prematura-mente scomparso. Unabellissima occasione

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AV VE N I M E NTI

L A PO STA

Carissimi,ho ricevuto la vostralettera dello scorso set-tembre e vi ringraziodei doni, che ho gradi-to moltissimo. Sono contenta che ilmio piccolo contributopossa essere utile aibambini che voi segui-te. Ora proverò adaggiungerne un altro,secondo le mie possibi-lità. Voglio inoltre rin-graziarvi per tuttoquanto fate per renderepiù vivibile la vita ditanti bimbi e continueròa fare quanto mi è pos-sibile finché, data lamia tarda età, potròfarlo. Cari saluti a tuttivoi.

Olga M.Sesto S. Giovanni (Mi)

per farci conoscere eper ricevere un soste-gno prezioso perchél’Associazione Ufficialidi Gara “Nando DiFalco” ha voluto devol-verci parte del loro rim-borso spese.

Le nozze d’orocon la vita……il dottor GiovanniBattista Brandi, notaiodi Molfetta (Ba), havoluto festeggiarle contanti amici e con ungesto davvero genero-so: niente regali, mauna raccolta fondi anostro favore! Eranopresenti anche RosaFrancioli, ex presidentedel Comitato dei Fa-miliari della Lega delFilo d’Oro, e duemamme di ragazzi se-guiti dal Centro socioresidenziale pugliese.

Per garantire la privacyI dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formato cartaceo che elettronico, da Responsabili ed incaricati a ciò preposti e possono essesre comunicati a società di marketing diretto che effettuano l’invio di nostro materiale.

Per esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003 (tra cui modificare o cancellare i dati ) scrivere al Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi ( Responsabile del trattamento) presso Lega del Filo d’Oro Onlus Via Montecerno,1 60027 Osimo - AN (Titolare del trattamento).

Trilli nell’AzzurroNotiziario ufficialedella Lega del Filo d’OroAssociazione Nazionale riconosciutacon D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 ONLUS(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale)Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)tel. 07172451 - fax 071717102c/c postale 358606

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Direttore editoriale Francesco MarchesiDirettore responsabile Rossano BartoliRedazione Maria Giulia Agostinelli, ChiaraAmbrogini, Gianluca de Tollis, LorenzoGatto, Antonio Mellone, AlessandraPiccioni, Elena Quagliardi, Daniela Ruini.Segreteria di redazione Anna Maria Catena,Maria Laura Volpini

Progetto grafico R.C.D. & PartnersCoordinamento editoriale, stampae distribuzione Postel S.p.A.Impaginazione Margaret Ferro - Proart s.a.s.

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 19/11/2012 ed è stato tirato in 437.000copie. Autorizzazione del Tribunale diAncona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - PosteItaliane SpA - Spedizione in A.P. D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)art.1, comma 2 - DCB Milano

Questo periodico è associato alla UnioneStampa Periodica Italiana

● Oleificio dei Fiori srl - Fara Sabina (Ri)

● Associazione Dilettantistica Alma Juventus - Fano (Ps)

● Associazione Convittori Amici Collegio Campana - Osimo (An)

● Arese Bikers Motoclub - Arese (Mi)

● Gruppo Musicale della Pasquella - Sant’Elpidio a Mare (Fm)

● Rotaract Club - Palermo...

... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore

CI HANNO AIUTATO

Siamo noi che ringra-ziamo Lei, gentileSignora Olga, per ilgeneroso sostegno cheda tempo ci offre e che,unito a quello di amicisinceri come Lei, ciconsente di continuaread aiutare i nostri ospi-ti migliorando le strut-ture e i servizi. “Data laSua tarda età”, come ciscrive, vorrebbe essere“Nonna Olga” per inostri bambini? Nesarebbero felici e, sepotrà venire a trovarli,Le regaleranno ungrande sorriso e unabbraccio. Grazie ancora.

A tutti i bimbidella Lega del Filod’Oro un caloroso eaffettuoso augurio di

Buon Natale, sperandoche la vita offra lorosolo cose belle e tantaserenità. Grazie a tutticoloro che si prendonocura “fisicamente” diquesti bambini: sietedegli angeli!!! Auguri divero cuore.

Stefania C.Catanzaro

Buon Natale anche aLei, cara amica. Grazieper le Sue parole: nonsiamo “angeli”, ma ciimpegniamo forte-mente per cercare dioffrire un futuromigliore a chi, come inostri piccoli ospiti,ne ha tanto diritto. Ela Sua letterina cisprona a proseguiresul nostro cammino.

Cari amici,vi scrivo queste pocherighe per farvi sapere cheho ricevuto il cuore profu-mato, le buste e gli augu-ri natalizi e il foglietto perfare qualche pacchettino.Vi ringrazio di cuore. Hopensato di farvi giungerealcune “presine” che hofatto con le mie mani: vipotranno essere utili incucina. Vi saluto conrispetto e stima.

Mamma CarmelinaCava dei Tirreni (Sa)

Grazie davvero per leSue “presine”, che sonoproprio belle. Le mette-remo sull’Albero diNatale che ogni anno inostri ospiti, insieme ailoro educatori, prepara-no al Centro di Ria-bilitazione. Passate lefeste, diventeranno unprezioso aiuto nella“casetta”, durante le oredel “Laboratorio delGusto” di cui raccontia-mo proprio in questepagine. Buon Natale eancora grazie di tutto!

Quando i punti offrono solidarietàNei 71 ipermercati “Oasi” e supermercati “Tigre” del Gruppo Gabriellidi Ascoli Piceno fino al prossimo 4 giugno i titolari di Carta Unika, inbase ai punti raccolti, hanno diritto ai premi offerti dal nuovo Catalogo2012-2013. Fra tutti si può scegliere il “premio solidale” devolvendoparte dei punti alla Lega del Filo d’Oro, con la quale il Gruppo confermal’ormai consolidata partnership e che riceverà la somma equivalente.Analoga l’iniziativa del Gruppo Buffetti di Roma che, con il CatalogoPremi 2012-2014 reperibile negli 800 punti vendita in Italia, invita isuoi clienti a offrire a noi parte dei punti e ci consegnerà il contributoraccolto al termine dell’iniziativa. Due esempi di concreta solidarietà davvero preziosa: grazie!

Al caro amico GiovanniBattista e a tutti coloroche hanno voluto acco-gliere la sua richiesta vail nostro ringrazia-mento e ancora tantiauguri per i suoi bel-lissimi 50 anni!

Il nostro logoper una stagioneE’ la stagione teatrale2012-2013, durante laquale l’AssociazioneCulturale “Il Mo-saico”, che gestisce ilTeatro “Moderno” diVigevano (Pv), ha deci-so di supportare ilnostro Ente. Nel corsodi una recente confe-renza stampa, a cui hapartecipato anche Al-berto Bianchi, direttoredel Centro di Lesmo,sono stati presentati ilcartellone degli spetta-coli con il nostro logo e

la brochure dell’As-sociazione Culturaleall’interno della quale èinserita una presenta-zione della Lega delFilo d’Oro. Grazie diaverci scelto e di voler-ci aiutare!

La generositàvola su due ruoteSi è svolto anche que-st’anno a Casacanditella(Rm) il tradizionale emolto atteso “Ciclora-duno di solidarietà”,organizzato dalla localeAssociazione Sportiva“Tutti a Ruota”. Comesempre i partecipantisono stati davveronumerosi e hannogareggiato con agoni-smo, lealtà e grandecuore. Per il nostroEnte, a cui la manife-stazione è stata dedica-ta, era presente la

mamma di un ragazzoseguito dalla sede terri-toriale di Roma dapoco scomparso, insie-me a due volontarimolto coinvolti nelrispondere alle doman-de e nel fornire infor-mazioni sulle nostreattività.

È arrivata a Osimo una “piccola 500”È comoda, maneggevo-le, simpatica l’utili-taria consegnata alnostro segretario ge-nerale, RossanoBartoli, dal presi-dente della SocietàCooperativa COAL,Carlo Palmieri,quale premio nonassegnato nel concorso“VinciSubitoCoal” chela Società di Camerano(An) ha organizzato perfesteggiare i 50 anni di

attività dei suoi nume-rosi supermercati. Ladonazione dell’auto èprevista dalla normati-va che regola questotipo di manifestazioni:i premi non ritiratidevono essere destinatialle Onlus, una moda-lità per offrire sostegnoconcreto a chi lavora inaiuto a persone che nehanno bisogno. E questa simpaticamacchina sarà il

nostro portafortunasul cammino chevogliamo percorrereverso significativi tra-guardi.

L’11 novembre Nonna Laura avrebbe compiuto101 anni. Purtroppo è scomparsa più di unanno fa, ma Laura Mella, la nipotina che neporta il nome, ospite del nostro Centro diLesmo, la ricorda sempre con grande affetto.

UN DOLCE RICORDO

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