Ucciso per il posteggio l'omicida si è costituito · berto Stasi. Domani riprende il processo con...

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ESTRAZIONI DEL 16-4-2009 BARI CAGLIARI FIRENZE GENOVA MILANO 17 30 54 17 3 43 87 23 1 71 9 55 72 37 14 60 24 19 59 87 68 84 30 14 10 NAPOLI PALERMO ROMA TORINO VENEZIA 38 9 62 28 64 83 68 18 82 31 6 66 72 87 16 63 56 23 22 88 67 13 49 57 55 RUOTA NAZIONALE 28 25 75 62 53 SUPERENALOTTO: 3-9-17-38-54-62 n. jolly 64 Numero SUPERSTAR: 28 Tarante, 13enne suicida dopo lo stupra, in tre a giudizio TARANTO. Sono stati rinviati a giudizio tregiovani con l'accusa di abusi sessuali nei confronti di una ragazzina di 13 anni. La vittima, alcune settimane dopo lo stupro, si uccise lanciandosi dal terrazzino di un appartamento. La vicenda risale al novembre 2006: la 13enne subi violenza per tre volte dopo essersi allontanata temporaneamente dall'istituto al quale era stata affidata. Nei giorni successivi la stessa minore sarebbe stata violentata da unaltro uomo, rinviato a giudizio ieri, e da due minorenni che hanno ottenuto in un procedimento giudiziario separato il beneficio della messa alla prova. Violenze e sevizie alla nipote: condanna a 10 anni ROMA. Aveva stuprato per 11 anni la nipote che gli era stata affidata dopo la morte dei genitori in un incidente stradale, e l'aveva sottoposta a sevizie e maltrattamenti, picchiandola anche con un nerbo di filo di ferro intrecciato. L'uomo, Calogero Guarnaccia, 76 anni, è stato condannato a 10 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata e maltrattamenti. Luomo è stato condannato ancheal risarcimento dei danni nei confronti della vittima, costituitasi parte civile, che verranno liquidati in sede civile e al pagamento di una provvisionale di 200 mila euro. Incidente sul lavoro vicinoTrento: un operaio perde tre dita di una mano mentre manovra una troncatrice TRENTO. Ancora un infortunio sul lavoro avvenuto in provincia di Trento. Si è verificato a Mezzolombardo, dove un giovane operaio di 29anni, dipendente di una ditta che produce serramenti in alluminio, manovrando una troncatrice, ha riportato l'amputazione di tre dita di una mano. Ea Bergamo, nel cantiere per la realizzazione di un nuovo centro commerciale, un muratore è caduto da .un'impalcatura ed è precipitato a terra, battendo la testa e riportando un grave trauma cranico. Eluana, i periti della Procura: «II protocollo è stato rispettato» UDINE. Per i due periti nominati dalla Procura della Repubblica di Udine non vi sono dubbi sul rispetto di protocollo attuato per la sospensione dell alimentazione e dell'idratazione di Eluana Englaro, la donna morta nel capoluogo friulano dopo 17 anni di stato vegetativo persistente. I due periti - Gastone Zanette ed Enrico Facco, dell'Università di Padova - erano stati nominati dal Procuratore di Udine,Antonio Biancardi, per verificare la rispondenza fra quanto stabilitonel decreto della Corte di Appello di Milano per l'interruzione dell'alimentazione di Eluana e quanto effettivamente attuato nella casa di riposo «La Quiete» di Udine, dove la donna è morta il 9 febbraio scorso. Per i due periti «non esiste alcun elemento che possa dare adito a dubbi relativi a ipotetiche inottemperanze nella condotta del personale che ha assistito Eluana Englaro negli ultimi giorni della vita, che si è spenta in modo silenzioso e senza apparenti segni di sofferenza». Nella relazione i periti affermano che lo stato di Eluana, «pur consentendo la ventilazione spontanea, non permetteva la masticazione di cibi solidi, tanto meno ladeglutizione di solidi e liquidi». FOLLIA METROPOLITANA L'esplosione della violenza causatada K ia discussione su chi dovesse echeggiare la sua vettura Ucciso per il posteggio l'omicida si è costituito Roma, ktragimliteaavanti alle famiglie DA ROMA DANIELE AGRATI U n giorno di ordinaria follia. Un giorno terminato con due famiglie distrutte, un uomo morto ed uno in carcere. Tutto per un parcheggio. La violenza incontrollata e inaudita è scoppiata ieri sera a Roma in una strada, a ridosso della via Cristoforo Colombo, frequentata a quell'ora da decine di persone. Un quartiere popolare, tra le zone della Garbatella e San Paolo, dove ci sono decine di palazzi di case popolari. Ein una strada di queste due uomini Aldo Murgia, di 42 anni e Massimiliano Ramoni, di 32, si sono incontrati ed hanno litigato L'assassino sostiene di essersi difeso ma la sua versione contrasterebbe con quella dei testimoni mentre tentavano di parcheggiare le loro auto nello stesso posto. Insulti, spintoni, poi Ramoni ha tirato mori un . coltello ed ha colpito Murgia due volte. Con una violenza incontrollabile. Con loro nelle rispettive auto le mogli e i figli piccoli che hanno assistito con occhi sbarrati a quella esplosione di incredibile violenza. Massimiliano Ramoni lascia in terra Murgia e se ne va, dice lui, convinto di aver dato una lezione all'uomo che voleva rubargli il posto auto. Ma un testimone racconta che mentre la vittima veniva soccorsa in un bar, lui da fuori urlava: «Ti buco, ti buco, tanto sono qui, io ti buco». Ieri, dopo essersi costituito, Ramoni racconterà al magistrato di aver saputo dalla televisione solo nella mattinata di ieri che Murgia eramorto in ospedale poco dopo. Ed è l'avvocato di Massimiliano Ramoni a raccontare di quanto ora l'uomo sia divorato dai rimorsi. «Il mio assistito ha trascorso la notte nella sua abitazione e soltanto ieri mattina ha saputo di aver ucciso - spiega l'avvocato Lamberto Picconi -. Sosterrò in sede di interrogatorio di garanzia l'omicidio preterintenzionale. La ricostruzione dei fatti diverge da quella che hanno dato gli organi di stampa: il mio assistito sostiene di non aver cominciato lui la lite. Non ha inseguito nessuno e tutto si è svolto nello spazio di sette-otto metri». L avvocato sottolinea pure che durante la colluttazione, della quale Ramoni porta ancora i segni sul volto, il suo assistito > stava avendo la peggio e per ; questo si sarebbe difeso con il '•• coltello. Ramoni si è costituito in Procura proprio mentre i carabinieri del Nucleo investigativo di via in Selci erano arrivati nel suo appartamento, dopo averlo-., identificato al termine di u n a , vi notte di interrogatori. Nell'appartamento hanno trovato solo la moglie sconvolta e poco dopo il pm li ha chiamati per dire che l'omicida si era appena costituito. A poche decine di metri, sempre nella stessa zona, un'altra moglie piangeva e si disperava per aver perso a causa di un parcheggio suo marito. Un impiegato delle Poste, «gran lavoratore e uomo tranquillo».. Un'esistenza distrutta da un attimo di ordinaria follia metropolitana. Garlasco, domani la parola alla difesa DAPAVIA _ _ J M stata tutta una mac- ## ^Venulazione studia- mm Hata» per incolpare Al- berto Stasi. Domani riprende il processo con rito abbreviato che vede imputato il giovane per l'o- micidio di Chiara Poggi a Garla- sco. La difesa di Stasidomani ri- prenderà la parola: Angelo Giar- da e Giuseppe Colli dovranno convincere il gup di Vigevano Stefano Vitelli che Alberto è in- nocente e ribattere punto per punto l'ipotesi del pm Rosa Mu- scio che, alla scorsa udienza, ha chiesto per il giovane 30 anni di carcere per aver ucciso con «se- vizie» e «crudeltà» e per il com- portamento te- nuto dopo il brutale assassi- nio della sua fi- danzata che non merita le at- tenuanti generi- che. Per la Pro- cura, mentre tutte le persone che la vittima conosceva han- no fornito un alibi certo, Stasi «ha dato un alibi che si dimostra fal- so. Ne deriva - questa l'argo- mentazione del pm - che ha a- vuto quindi il tempo di com- mettere l'omicidio e di occulta- re l'arma del delitto e gli indu- menti, in particolare le scarpe». Nel mirino dei legali di Alberto Stasi, l'ora del delitto che sarebbe avvenuto molto prima, e il computer sul quale lavorava per la tesi II personal com- puter di Alberto sarà uno dei punti che trat- terà la difesa, nel tentativo di smontare l'im- pianto accusa- torio e dimo- strare che la mattina dell'o- micidio il loro assistito era a casa a lavorare al- la sua tesi di laurea. Sarà inoltre affrontato il nodo dell'ora della morte di Chiara: per la difesa, non alle 11.30 circa, ma attorno alle 10. Eancora, si prevede, ri- badiranno che l'assassinio è sta- to commesso da due persone e non una, e metteranno in dub- bio che l'arma usata sia una so- la. Non si esclude che domani si parli ancora dei collegamenti ai siti porno effettuati dal compu- ter fisso dei Poggi, argomento ac- cennato dall'avvocato Colli già una settimana fa. Domani proseguirà anche l'u- dienza preliminare incui Stasi è accusato di detenzione di mate- riale pedopornografico: il pm chiederà il rinvio a giudizio men- tre anche qui la difesa ha in men- te di presentare numerose ecce- zioni. Per la fine del mese è atte- sa la camera di consiglio e il ver- detto del giudice sui due proce- dimenti. Scarcerazioni eccellenti, scontroProcura-gip Nuove minacce a Conticello simbolo della rivolta anti racket Nuove minacce per l'imprenditore antiracket palermitano Vincenzo Conticello. Una lettera intimidatoria è stata recapitata all'Antica Focacceria San Francesco, lo storico locale palermitano divenuto simbolo della rivolta al racket delle estorsioni. Nel biglietto è scritto: "Pezzo d'infame. Sei un uomo morto.Tu, gli sbirri e i magistrati".Vincenzo Conticello, che vive sotto protezione, ha denunciato ai carabinieri. «Sono sereno - dichiara - anche perché lo Stato mi protegge e mi sento sufficientemente tutelato '. Gli imputati del processo per il tentativo d'estorsione al locale, fra i quali Francolino Spadaro, figlio del boss della Kalsa Nasino, erano stati condannati a pene comprese fra gli 8 e i 16 anni. (Ale.Tu.) NECROLOGIE Dopo una vita lunga e operosa si è spento il professor PIETROTIRLONI Ne danno l'annuncio la moglie Elena, le figlie Enrica eVittorina con i mariti e le nipoti. I funerali si svolgeranno in Caravaggio venerdì 17aprile alle ore 15, partendo da via Nazario Sauro n.14 per la chiesa parrocchiale dei Ss. Fermo e Rustico. CARAVAGGIO, 17aprile 2009 il caso di Bari IlCsm ha aperto un'istruttoria e ha convocato i vertici degli uffici per il 28 aprile DA BARI A Bari ieri è stato il gior- no dei distinguo e del- le polemiche. A tene- re banco è stato ancora il ca- so delle scarcerazioni dei 21 presunti malavitosi nel capo- luogo pugliese. E mentre la Procura e l'ufficio gip del tri- bunale scelgono accenti di- versi nel valutare l'accaduto, il Consiglio superiore della magistratura ha subito aperto un'istruttoria e ha convocato per il 28 aprile prossimo i pre- sidenti di Corte d'appello, tri- bunale e ufficio gip. Quest'ul- timo ha già consegnato in Corte d'appello la relazione contenente la cronistoria dei fatti che sarà subito inviata a- gli ispettori del ministero del- la Giustizia. I pubblici ministeri, in parti- colare, hanno mostrato di non gradire le dichiarazioni del presidente dell'ufficio del giu- dice per le indagini prelimi- nari, Giovanni Leonardi, che ieri aveva espresso perplessità sull'utilità, da parte degli in- quirenti, di istruire maxipro- cessi come quello a carico de- gli Strisciuglio. Tale procedi- mento, il 16 gennaio 2008, ha portato a 150 condanne e a 10 assoluzioni e, mercoledì, alla scarcerazione di 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga solo perché il gup che li ha giu- dicati con rito abbreviato, Ro- sa Anna De Palo, non è stata in grado di depositare in 15 me- si le motivazioni della senten- za di primo grado. Per questo, quasi certamente, un'altra trentina di affiliati al clan, con- dannati a pene superiori a die- ci anni di reclusione, lascerà il carcere nell'ottobre prossimo. Il primo a replicare ai rilievi mossi dal giudice Leonardi è stato il coordinatore della D- da, Marco Dinapoli. «Il com- pito della Procura è di racco- - gliere prove e di sostenerel'ac- cusa in giudizio. Le strategie processuali sono di nostra competenza e crediamo di o- perare nel migliore dei modi». «Se delinquono in tanti - ha affermato il procuratore ag- giunto Dinapoli - non è colpa nostra. Cosi come non è col- pa nostra se il sistema giudi- ziario non è in grado di gesti- re queste situazioni». Come spiegare allora le 21 scarcera- zioni? Secondo il procuratore aggiunto, «c'è una debolezza del sistema giustizia che è e- vidente. È [organizzazione che nonriesce a gestire una domanda di giustizia così ele- vata, soprattutto da quando il rito abbreviato è diventato un diritto dell'imputato e non è più vincolante il nostro pare- re». A rompere il silenzio è stato anche il pubblico ministero della Procura antimafia che ha istruito il processo al clan Stri- sciuglio, Desiré Digeronimo, che ha sottolineato come la D- da abbia concluso il maxipro- cesso «nel rispetto dei termi- ni di custodia cautelare. E- ventuali problemi ricollegabi- li a carenze del sistema giudi- ziario o ai carichi di lavoro di altri uffici non competono a chi deve esercitare l'azione penale e concludere i proces- si». Nessun commento, invece, da parte del giudice De Palo, da qualche mese promossa dal Csm alla presidenza del tri- bunale per i minorenni di Ba- ri. Chi l'ha sentita riferisce che è avvilita, mortificata e stupi- ta dal clamore suscitato dalla vicenda. Lei forse si aspettava le scarcerazioni e, forse anche per questo, nei mesi scorsi a- veva cominciato a concedere ad alcuni condannati gli arre- sti domiciliari. Le comunità religiose dell'Università Pontificia Salesiana annunciano con dolore il ritorno al Padre del confratello professor JOZEFHERIBAN S A L E S I A N O S A C E R D O T E ;,-'.• DI 84ANNI .'.'.' Lascia la testimonianza di una vita operosa e instancabile a servizio della cultura cristiana e della causa dei giovani nello spirito apostolico di san Giovanni Bosco. I funerali saranno celebrati sabato 18 aprile alle ore 11.00 nella chiesa dell'Università. Per la sepoltura la salma sarà traslata a Selpice inSlovacchia. ROMA, 17 aprile 2009

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ESTRAZIONI DEL 16-4-2009BARI

CAGLIARI

FIRENZE

GENOVA

MILANO

17

30

54

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NAPOLI

PALERMO

ROMA

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RUOTA NAZIONALE28 25 75 62 53

SUPERENALOTTO:

3-9-17-38-54-62 n. jolly 64Numero SUPERSTAR: 28

Tarante, 13ennesuicida dopo lo stupra,in tre a giudizio

T A R A N T O . Sono statirinviati a giudizio tre giovanicon l'accusa di abusi sessualinei confronti di una ragazzinadi 13 anni. La vittima, alcunesettimane dopo lo stupro, siuccise lanciandosi dalterrazzino di un appartamento.La vicenda risale al novembre2006: la 13enne subi violenzaper tre volte dopo essersiallontanata temporaneamentedall'istituto al quale era stataaffidata. Nei giorni successivi lastessa minore sarebbe stataviolentata da un altro uomo,rinviato a giudizio ieri, e dadue minorenni che hannoottenuto in un procedimentogiudiziario separato ilbeneficio della messa allaprova.

Violenze e seviziealla nipote:condanna a 10 anni

ROMA. Aveva stupratoper 11 anni la nipote che gliera stata affidata dopo lamorte dei genitori in unincidente stradale, e l'avevasottoposta a sevizie emaltrattamenti, picchiandolaanche con un nerbo di filodi ferro intrecciato. L'uomo,Calogero Guarnaccia, 76anni, è stato condannato a10 anni di reclusione perviolenza sessuale aggravatae maltrattamenti. Luomo èstato condannato anche alrisarcimento dei danni neiconfronti della vittima,costituitasi parte civile, cheverranno liquidati in sedecivile e al pagamento di unaprovvisionale di 200 milaeuro.

Incidente sul lavoro vicinoTrento:un operaio perde tre dita di una manomentre manovra una troncatrice

TRENTO. Ancora un infortunio sul lavoro avvenuto inprovincia di Trento. Si è verificato a Mezzolombardo,dove un giovane operaio di 29 anni, dipendente di unaditta che produce serramenti in alluminio, manovrandouna troncatrice, ha riportato l'amputazione di tre dita diuna mano. E a Bergamo, nel cantiere per la realizzazionedi un nuovo centro commerciale, un muratore è cadutoda .un'impalcatura ed è precipitato a terra, battendo latesta e riportando un grave trauma cranico.

Eluana, i periti della Procura:«II protocollo è stato rispettato»UDINE. Per i due peritinominati dalla Procura dellaRepubblica di Udine non visono dubbi sul rispetto diprotocollo attuato per lasospensionedell alimentazione edell'idratazione di EluanaEnglaro, la donna morta nelcapoluogo friulano dopo 17anni di stato vegetativopersistente. I due periti -Gastone Zanette ed EnricoFacco, dell'Università diPadova - erano statinominati dal Procuratore diUdine,Antonio Biancardi,per verificare la rispondenzafra quanto stabilito neldecreto della Corte diAppello di Milano perl'interruzionedell'alimentazione di Eluana

e quanto effettivamenteattuato nella casa di riposo«La Quiete» di Udine, dovela donna è morta il 9febbraio scorso. Per i dueperiti «non esiste alcunelemento che possa dareadito a dubbi relativi aipotetiche inottemperanzenella condotta del personaleche ha assistito EluanaEnglaro negli ultimi giornidella vita, che si è spenta inmodo silenzioso e senzaapparenti segni disofferenza». Nella relazione iperiti affermano che lo statodi Eluana, «pur consentendola ventilazione spontanea,non permetteva lamasticazione di cibi solidi, nétanto meno la deglutizionedi solidi e liquidi».

FOLLIAMETROPOLITANA

L'esplosione della violenza causata daK i a discussione su chi dovesse

echeggiare la sua vettura

Ucciso per il posteggiol'omicida si è costituitoRoma, ktragimliteaavanti alle famiglieDA ROMA DANIELE AGRATI

U n giorno di ordinariafollia. Un giornoterminato con due

famiglie distrutte, un uomomorto ed uno in carcere. Tuttoper un parcheggio. La violenzaincontrollata e inaudita èscoppiata ieri sera a Roma in unastrada, a ridosso della viaCristoforo Colombo, frequentataa quell'ora da decine di persone.Un quartiere popolare, tra lezone della Garbatella e SanPaolo, dove ci sono decine dipalazzi di case popolari. E in unastrada di queste due uomini AldoMurgia, di 42 anni eMassimiliano Ramoni, di 32, sisono incontrati ed hanno litigato

L'assassino sostienedi essersi difeso ma la suaversione contrasterebbecon quella dei testimoni

mentre tentavano diparcheggiare le loro auto nellostesso posto. Insulti, spintoni,poi Ramoni ha tirato mori un .coltello ed ha colpito Murgia duevolte. Con una violenzaincontrollabile. Con loro nellerispettive auto le mogli e i figlipiccoli che hanno assistito conocchi sbarrati a quellaesplosione di incredibileviolenza.Massimiliano Ramoni lascia interra Murgia e se ne va, dice lui,convinto di aver dato unalezione all'uomo che volevarubargli il posto auto. Ma untestimone racconta che mentrela vittima veniva soccorsa in unbar, lui da fuori urlava: «Ti buco,ti buco, tanto sono qui, io tibuco».Ieri, dopo essersi costituito,

Ramoni racconterà al magistratodi aver saputo dalla televisionesolo nella mattinata di ieri cheMurgia era morto in ospedalepoco dopo. Ed è l'avvocato diMassimiliano Ramoni araccontare di quanto ora l'uomosia divorato dai rimorsi. «Il mioassistito ha trascorso la nottenella sua abitazione e soltantoieri mattina ha saputo di averucciso - spiega l'avvocatoLamberto Picconi -. Sosterrò insede di interrogatorio di garanzial'omicidio preterintenzionale. Laricostruzione dei fatti diverge daquella che hanno dato gli organidi stampa: il mio assistitosostiene di non aver cominciatolui la lite. Non ha inseguitonessuno e tutto si è svolto nellospazio di sette-otto metri».L avvocato sottolinea pure chedurante la colluttazione, dellaquale Ramoni porta ancora i

segni sul volto, il suo assistito >stava avendo la peggio e per ;questo si sarebbe difeso con il '••coltello.Ramoni si è costituito in Procuraproprio mentre i carabinieri delNucleo investigativo di via inSelci erano arrivati nel suoappartamento, dopo averlo-.,identificato al termine di una , vinotte di interrogatori.Nell'appartamento hannotrovato solo la moglie sconvoltae poco dopo il pm li ha chiamatiper dire che l'omicida si eraappena costituito.A poche decine di metri, semprenella stessa zona, un'altra mogliepiangeva e si disperava per averperso a causa di un parcheggiosuo marito. Un impiegato dellePoste, «gran lavoratore e uomotranquillo».. Un'esistenzadistrutta da un attimo diordinaria follia metropolitana.

Garlasco, domani la parola alla difesaDAPAVIA

_ _ J M stata tutta una mac-# # ^Venulazione studia-m m H a t a » per incolpare Al-

berto Stasi. Domani riprende ilprocesso con rito abbreviato chevede imputato il giovane per l'o-micidio di Chiara Poggi a Garla-sco. La difesa di Stasidomani ri-prenderà la parola: Angelo Giar-da e Giuseppe Colli dovrannoconvincere il gup di VigevanoStefano Vitelli che Alberto è in-nocente e ribattere punto perpunto l'ipotesi del pm Rosa Mu-scio che, alla scorsa udienza, hachiesto per il giovane 30 anni dicarcere per aver ucciso con «se-vizie» e «crudeltà» e per il com-

portamento te-nuto dopo ilbrutale assassi-nio della sua fi-danzata chenon merita le at-tenuanti generi-che. Per la Pro-cura, mentretutte le personeche la vittimaconosceva han-no fornito un alibi certo, Stasi «hadato un alibi che si dimostra fal-so. Ne deriva - questa l'argo-mentazione del pm - che ha a-vuto quindi il tempo di com-mettere l'omicidio e di occulta-re l'arma del delitto e gli indu-menti, in particolare le scarpe».

Nel mirino dei legalidi Alberto Stasi, l'oradel delitto che sarebbeavvenuto molto prima,e il computer sul qualelavorava per la tesi

II personal com-puter di Albertosarà uno deipunti che trat-terà la difesa, neltentativo dismontare l'im-pianto accusa-torio e dimo-strare che lamattina dell'o-micidio il loro

assistito era a casa a lavorare al-la sua tesi di laurea. Sarà inoltreaffrontato il nodo dell'ora dellamorte di Chiara: per la difesa,non alle 11.30 circa, ma attornoalle 10. E ancora, si prevede, ri-badiranno che l'assassinio è sta-to commesso da due persone e

non una, e metteranno in dub-bio che l'arma usata sia una so-la.Non si esclude che domani siparli ancora dei collegamenti aisiti porno effettuati dal compu-ter fisso dei Poggi, argomento ac-cennato dall'avvocato Colli giàuna settimana fa.Domani proseguirà anche l'u-dienza preliminare in cui Stasi èaccusato di detenzione di mate-riale pedopornografico: il pmchiederà il rinvio a giudizio men-tre anche qui la difesa ha in men-te di presentare numerose ecce-zioni. Per la fine del mese è atte-sa la camera di consiglio e il ver-detto del giudice sui due proce-dimenti.

Scarcerazioni eccellenti, scontro Procura-gip

Nuove minacce a Conticellosimbolo della rivolta anti racketNuove minacce per l'imprenditoreantiracket palermitano VincenzoConticello. Una lettera intimidatoria èstata recapitata all'Antica FocacceriaSan Francesco, lo storico localepalermitano divenuto simbolo dellarivolta al racket delle estorsioni. Nelbiglietto è scritto: "Pezzo d'infame. Seiun uomo morto.Tu, gli sbirri e imagistrati".Vincenzo Conticello, chevive sotto protezione, ha denunciatoai carabinieri. «Sono sereno - dichiara- anche perché lo Stato mi protegge emi sento sufficientemente tutelato '.Gli imputati del processo per iltentativo d'estorsione al locale, fra iquali Francolino Spadaro, figlio delboss della Kalsa Nasino, erano staticondannati a pene comprese fra gli 8e i 16 anni. (Ale.Tu.)

NECROLOGIE

Dopo una vita lunga e operosa si è spento il

professor

PIETROTIRLONINe danno l'annuncio la moglie Elena, lefiglie Enrica eVittorina con i mariti e le

nipoti.I funerali si svolgeranno in Caravaggio

venerdì 17 aprile alle ore 15, partendo davia Nazario Sauro n.14 per la chiesaparrocchiale dei Ss. Fermo e Rustico.

CARAVAGGIO, 17 aprile 2009

il caso di BariIlCsm ha apertoun'istruttoriae ha convocatoi vertici degli ufficiper il 28 aprile

DA BARI

ABari ieri è stato il gior-no dei distinguo e del-le polemiche. A tene-

re banco è stato ancora il ca-so delle scarcerazioni dei 21presunti malavitosi nel capo-luogo pugliese. E mentre laProcura e l'ufficio gip del tri-bunale scelgono accenti di-versi nel valutare l'accaduto,il Consiglio superiore dellamagistratura ha subito apertoun'istruttoria e ha convocatoper il 28 aprile prossimo i pre-sidenti di Corte d'appello, tri-bunale e ufficio gip. Quest'ul-timo ha già consegnato inCorte d'appello la relazionecontenente la cronistoria deifatti che sarà subito inviata a-

gli ispettori del ministero del-la Giustizia.I pubblici ministeri, in parti-colare, hanno mostrato di nongradire le dichiarazioni delpresidente dell'ufficio del giu-dice per le indagini prelimi-nari, Giovanni Leonardi, cheieri aveva espresso perplessitàsull'utilità, da parte degli in-quirenti, di istruire maxipro-cessi come quello a carico de-gli Strisciuglio. Tale procedi-mento, il 16 gennaio 2008, haportato a 150 condanne e a 10assoluzioni e, mercoledì, allascarcerazione di 21 presuntimafiosi e trafficanti di drogasolo perché il gup che li ha giu-dicati con rito abbreviato, Ro-sa Anna De Palo, non è stata ingrado di depositare in 15 me-

si le motivazioni della senten-za di primo grado. Per questo,quasi certamente, un'altratrentina di affiliati al clan, con-dannati a pene superiori a die-ci anni di reclusione, lascerà ilcarcere nell'ottobre prossimo.Il primo a replicare ai rilievimossi dal giudice Leonardi èstato il coordinatore della D-da, Marco Dinapoli. «Il com-pito della Procura è di racco-

- gliere prove e di sostenere l'ac-cusa in giudizio. Le strategieprocessuali sono di nostracompetenza e crediamo di o-perare nel migliore dei modi».«Se delinquono in tanti - haaffermato il procuratore ag-giunto Dinapoli - non è colpanostra. Cosi come non è col-pa nostra se il sistema giudi-

ziario non è in grado di gesti-re queste situazioni». Comespiegare allora le 21 scarcera-zioni? Secondo il procuratoreaggiunto, «c'è una debolezzadel sistema giustizia che è e-vidente. È [organizzazioneche non riesce a gestire unadomanda di giustizia così ele-vata, soprattutto da quando ilrito abbreviato è diventato undiritto dell'imputato e non èpiù vincolante il nostro pare-re».A rompere il silenzio è statoanche il pubblico ministerodella Procura antimafia che haistruito il processo al clan Stri-sciuglio, Desiré Digeronimo,che ha sottolineato come la D-da abbia concluso il maxipro-cesso «nel rispetto dei termi-

ni di custodia cautelare. E-ventuali problemi ricollegabi-li a carenze del sistema giudi-ziario o ai carichi di lavoro dialtri uffici non competono achi deve esercitare l'azionepenale e concludere i proces-si».Nessun commento, invece, daparte del giudice De Palo, daqualche mese promossa dalCsm alla presidenza del tri-bunale per i minorenni di Ba-ri. Chi l'ha sentita riferisce cheè avvilita, mortificata e stupi-ta dal clamore suscitato dallavicenda. Lei forse si aspettavale scarcerazioni e, forse ancheper questo, nei mesi scorsi a-veva cominciato a concederead alcuni condannati gli arre-sti domiciliari.

Le comunità religiose dell'UniversitàPontificia Salesiana annunciano con

dolore il ritorno al Padre del confratello

professor

JOZEFHERIBANS A L E S I A N O S A C E R D O T E ; , - ' . •

D I 8 4 A N N I . ' . ' . '

Lascia la testimonianza di una vitaoperosa e instancabile a servizio della

cultura cristiana e della causa dei giovaninello spirito apostolico di san Giovanni

Bosco.I funerali saranno celebrati sabato 18

aprile alle ore 11.00 nella chiesadell'Università.

Per la sepoltura la salma sarà traslata aSelpice in Slovacchia.ROMA, 17 aprile 2009