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Page 1: Ucciso per il posteggio l'omicida si è costituito · berto Stasi. Domani riprende il processo con rito abbreviato che ... da e Giuseppe Colli dovranno convincere il gup di Vigevano

ESTRAZIONI DEL 16-4-2009BARI

CAGLIARI

FIRENZE

GENOVA

MILANO

17

30

54

17

3

43

87

23

1

71

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10

NAPOLI

PALERMO

ROMA

TORINO

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RUOTA NAZIONALE28 25 75 62 53

SUPERENALOTTO:

3-9-17-38-54-62 n. jolly 64Numero SUPERSTAR: 28

Tarante, 13ennesuicida dopo lo stupra,in tre a giudizio

T A R A N T O . Sono statirinviati a giudizio tre giovanicon l'accusa di abusi sessualinei confronti di una ragazzinadi 13 anni. La vittima, alcunesettimane dopo lo stupro, siuccise lanciandosi dalterrazzino di un appartamento.La vicenda risale al novembre2006: la 13enne subi violenzaper tre volte dopo essersiallontanata temporaneamentedall'istituto al quale era stataaffidata. Nei giorni successivi lastessa minore sarebbe stataviolentata da un altro uomo,rinviato a giudizio ieri, e dadue minorenni che hannoottenuto in un procedimentogiudiziario separato ilbeneficio della messa allaprova.

Violenze e seviziealla nipote:condanna a 10 anni

ROMA. Aveva stupratoper 11 anni la nipote che gliera stata affidata dopo lamorte dei genitori in unincidente stradale, e l'avevasottoposta a sevizie emaltrattamenti, picchiandolaanche con un nerbo di filodi ferro intrecciato. L'uomo,Calogero Guarnaccia, 76anni, è stato condannato a10 anni di reclusione perviolenza sessuale aggravatae maltrattamenti. Luomo èstato condannato anche alrisarcimento dei danni neiconfronti della vittima,costituitasi parte civile, cheverranno liquidati in sedecivile e al pagamento di unaprovvisionale di 200 milaeuro.

Incidente sul lavoro vicinoTrento:un operaio perde tre dita di una manomentre manovra una troncatrice

TRENTO. Ancora un infortunio sul lavoro avvenuto inprovincia di Trento. Si è verificato a Mezzolombardo,dove un giovane operaio di 29 anni, dipendente di unaditta che produce serramenti in alluminio, manovrandouna troncatrice, ha riportato l'amputazione di tre dita diuna mano. E a Bergamo, nel cantiere per la realizzazionedi un nuovo centro commerciale, un muratore è cadutoda .un'impalcatura ed è precipitato a terra, battendo latesta e riportando un grave trauma cranico.

Eluana, i periti della Procura:«II protocollo è stato rispettato»UDINE. Per i due peritinominati dalla Procura dellaRepubblica di Udine non visono dubbi sul rispetto diprotocollo attuato per lasospensionedell alimentazione edell'idratazione di EluanaEnglaro, la donna morta nelcapoluogo friulano dopo 17anni di stato vegetativopersistente. I due periti -Gastone Zanette ed EnricoFacco, dell'Università diPadova - erano statinominati dal Procuratore diUdine,Antonio Biancardi,per verificare la rispondenzafra quanto stabilito neldecreto della Corte diAppello di Milano perl'interruzionedell'alimentazione di Eluana

e quanto effettivamenteattuato nella casa di riposo«La Quiete» di Udine, dovela donna è morta il 9febbraio scorso. Per i dueperiti «non esiste alcunelemento che possa dareadito a dubbi relativi aipotetiche inottemperanzenella condotta del personaleche ha assistito EluanaEnglaro negli ultimi giornidella vita, che si è spenta inmodo silenzioso e senzaapparenti segni disofferenza». Nella relazione iperiti affermano che lo statodi Eluana, «pur consentendola ventilazione spontanea,non permetteva lamasticazione di cibi solidi, nétanto meno la deglutizionedi solidi e liquidi».

FOLLIAMETROPOLITANA

L'esplosione della violenza causata daK i a discussione su chi dovesse

echeggiare la sua vettura

Ucciso per il posteggiol'omicida si è costituitoRoma, ktragimliteaavanti alle famiglieDA ROMA DANIELE AGRATI

U n giorno di ordinariafollia. Un giornoterminato con due

famiglie distrutte, un uomomorto ed uno in carcere. Tuttoper un parcheggio. La violenzaincontrollata e inaudita èscoppiata ieri sera a Roma in unastrada, a ridosso della viaCristoforo Colombo, frequentataa quell'ora da decine di persone.Un quartiere popolare, tra lezone della Garbatella e SanPaolo, dove ci sono decine dipalazzi di case popolari. E in unastrada di queste due uomini AldoMurgia, di 42 anni eMassimiliano Ramoni, di 32, sisono incontrati ed hanno litigato

L'assassino sostienedi essersi difeso ma la suaversione contrasterebbecon quella dei testimoni

mentre tentavano diparcheggiare le loro auto nellostesso posto. Insulti, spintoni,poi Ramoni ha tirato mori un .coltello ed ha colpito Murgia duevolte. Con una violenzaincontrollabile. Con loro nellerispettive auto le mogli e i figlipiccoli che hanno assistito conocchi sbarrati a quellaesplosione di incredibileviolenza.Massimiliano Ramoni lascia interra Murgia e se ne va, dice lui,convinto di aver dato unalezione all'uomo che volevarubargli il posto auto. Ma untestimone racconta che mentrela vittima veniva soccorsa in unbar, lui da fuori urlava: «Ti buco,ti buco, tanto sono qui, io tibuco».Ieri, dopo essersi costituito,

Ramoni racconterà al magistratodi aver saputo dalla televisionesolo nella mattinata di ieri cheMurgia era morto in ospedalepoco dopo. Ed è l'avvocato diMassimiliano Ramoni araccontare di quanto ora l'uomosia divorato dai rimorsi. «Il mioassistito ha trascorso la nottenella sua abitazione e soltantoieri mattina ha saputo di averucciso - spiega l'avvocatoLamberto Picconi -. Sosterrò insede di interrogatorio di garanzial'omicidio preterintenzionale. Laricostruzione dei fatti diverge daquella che hanno dato gli organidi stampa: il mio assistitosostiene di non aver cominciatolui la lite. Non ha inseguitonessuno e tutto si è svolto nellospazio di sette-otto metri».L avvocato sottolinea pure chedurante la colluttazione, dellaquale Ramoni porta ancora i

segni sul volto, il suo assistito >stava avendo la peggio e per ;questo si sarebbe difeso con il '••coltello.Ramoni si è costituito in Procuraproprio mentre i carabinieri delNucleo investigativo di via inSelci erano arrivati nel suoappartamento, dopo averlo-.,identificato al termine di una , vinotte di interrogatori.Nell'appartamento hannotrovato solo la moglie sconvoltae poco dopo il pm li ha chiamatiper dire che l'omicida si eraappena costituito.A poche decine di metri, semprenella stessa zona, un'altra mogliepiangeva e si disperava per averperso a causa di un parcheggiosuo marito. Un impiegato dellePoste, «gran lavoratore e uomotranquillo».. Un'esistenzadistrutta da un attimo diordinaria follia metropolitana.

Garlasco, domani la parola alla difesaDAPAVIA

_ _ J M stata tutta una mac-# # ^Venulazione studia-m m H a t a » per incolpare Al-

berto Stasi. Domani riprende ilprocesso con rito abbreviato chevede imputato il giovane per l'o-micidio di Chiara Poggi a Garla-sco. La difesa di Stasidomani ri-prenderà la parola: Angelo Giar-da e Giuseppe Colli dovrannoconvincere il gup di VigevanoStefano Vitelli che Alberto è in-nocente e ribattere punto perpunto l'ipotesi del pm Rosa Mu-scio che, alla scorsa udienza, hachiesto per il giovane 30 anni dicarcere per aver ucciso con «se-vizie» e «crudeltà» e per il com-

portamento te-nuto dopo ilbrutale assassi-nio della sua fi-danzata chenon merita le at-tenuanti generi-che. Per la Pro-cura, mentretutte le personeche la vittimaconosceva han-no fornito un alibi certo, Stasi «hadato un alibi che si dimostra fal-so. Ne deriva - questa l'argo-mentazione del pm - che ha a-vuto quindi il tempo di com-mettere l'omicidio e di occulta-re l'arma del delitto e gli indu-menti, in particolare le scarpe».

Nel mirino dei legalidi Alberto Stasi, l'oradel delitto che sarebbeavvenuto molto prima,e il computer sul qualelavorava per la tesi

II personal com-puter di Albertosarà uno deipunti che trat-terà la difesa, neltentativo dismontare l'im-pianto accusa-torio e dimo-strare che lamattina dell'o-micidio il loro

assistito era a casa a lavorare al-la sua tesi di laurea. Sarà inoltreaffrontato il nodo dell'ora dellamorte di Chiara: per la difesa,non alle 11.30 circa, ma attornoalle 10. E ancora, si prevede, ri-badiranno che l'assassinio è sta-to commesso da due persone e

non una, e metteranno in dub-bio che l'arma usata sia una so-la.Non si esclude che domani siparli ancora dei collegamenti aisiti porno effettuati dal compu-ter fisso dei Poggi, argomento ac-cennato dall'avvocato Colli giàuna settimana fa.Domani proseguirà anche l'u-dienza preliminare in cui Stasi èaccusato di detenzione di mate-riale pedopornografico: il pmchiederà il rinvio a giudizio men-tre anche qui la difesa ha in men-te di presentare numerose ecce-zioni. Per la fine del mese è atte-sa la camera di consiglio e il ver-detto del giudice sui due proce-dimenti.

Scarcerazioni eccellenti, scontro Procura-gip

Nuove minacce a Conticellosimbolo della rivolta anti racketNuove minacce per l'imprenditoreantiracket palermitano VincenzoConticello. Una lettera intimidatoria èstata recapitata all'Antica FocacceriaSan Francesco, lo storico localepalermitano divenuto simbolo dellarivolta al racket delle estorsioni. Nelbiglietto è scritto: "Pezzo d'infame. Seiun uomo morto.Tu, gli sbirri e imagistrati".Vincenzo Conticello, chevive sotto protezione, ha denunciatoai carabinieri. «Sono sereno - dichiara- anche perché lo Stato mi protegge emi sento sufficientemente tutelato '.Gli imputati del processo per iltentativo d'estorsione al locale, fra iquali Francolino Spadaro, figlio delboss della Kalsa Nasino, erano staticondannati a pene comprese fra gli 8e i 16 anni. (Ale.Tu.)

NECROLOGIE

Dopo una vita lunga e operosa si è spento il

professor

PIETROTIRLONINe danno l'annuncio la moglie Elena, lefiglie Enrica eVittorina con i mariti e le

nipoti.I funerali si svolgeranno in Caravaggio

venerdì 17 aprile alle ore 15, partendo davia Nazario Sauro n.14 per la chiesaparrocchiale dei Ss. Fermo e Rustico.

CARAVAGGIO, 17 aprile 2009

il caso di BariIlCsm ha apertoun'istruttoriae ha convocatoi vertici degli ufficiper il 28 aprile

DA BARI

ABari ieri è stato il gior-no dei distinguo e del-le polemiche. A tene-

re banco è stato ancora il ca-so delle scarcerazioni dei 21presunti malavitosi nel capo-luogo pugliese. E mentre laProcura e l'ufficio gip del tri-bunale scelgono accenti di-versi nel valutare l'accaduto,il Consiglio superiore dellamagistratura ha subito apertoun'istruttoria e ha convocatoper il 28 aprile prossimo i pre-sidenti di Corte d'appello, tri-bunale e ufficio gip. Quest'ul-timo ha già consegnato inCorte d'appello la relazionecontenente la cronistoria deifatti che sarà subito inviata a-

gli ispettori del ministero del-la Giustizia.I pubblici ministeri, in parti-colare, hanno mostrato di nongradire le dichiarazioni delpresidente dell'ufficio del giu-dice per le indagini prelimi-nari, Giovanni Leonardi, cheieri aveva espresso perplessitàsull'utilità, da parte degli in-quirenti, di istruire maxipro-cessi come quello a carico de-gli Strisciuglio. Tale procedi-mento, il 16 gennaio 2008, haportato a 150 condanne e a 10assoluzioni e, mercoledì, allascarcerazione di 21 presuntimafiosi e trafficanti di drogasolo perché il gup che li ha giu-dicati con rito abbreviato, Ro-sa Anna De Palo, non è stata ingrado di depositare in 15 me-

si le motivazioni della senten-za di primo grado. Per questo,quasi certamente, un'altratrentina di affiliati al clan, con-dannati a pene superiori a die-ci anni di reclusione, lascerà ilcarcere nell'ottobre prossimo.Il primo a replicare ai rilievimossi dal giudice Leonardi èstato il coordinatore della D-da, Marco Dinapoli. «Il com-pito della Procura è di racco-

- gliere prove e di sostenere l'ac-cusa in giudizio. Le strategieprocessuali sono di nostracompetenza e crediamo di o-perare nel migliore dei modi».«Se delinquono in tanti - haaffermato il procuratore ag-giunto Dinapoli - non è colpanostra. Cosi come non è col-pa nostra se il sistema giudi-

ziario non è in grado di gesti-re queste situazioni». Comespiegare allora le 21 scarcera-zioni? Secondo il procuratoreaggiunto, «c'è una debolezzadel sistema giustizia che è e-vidente. È [organizzazioneche non riesce a gestire unadomanda di giustizia così ele-vata, soprattutto da quando ilrito abbreviato è diventato undiritto dell'imputato e non èpiù vincolante il nostro pare-re».A rompere il silenzio è statoanche il pubblico ministerodella Procura antimafia che haistruito il processo al clan Stri-sciuglio, Desiré Digeronimo,che ha sottolineato come la D-da abbia concluso il maxipro-cesso «nel rispetto dei termi-

ni di custodia cautelare. E-ventuali problemi ricollegabi-li a carenze del sistema giudi-ziario o ai carichi di lavoro dialtri uffici non competono achi deve esercitare l'azionepenale e concludere i proces-si».Nessun commento, invece, daparte del giudice De Palo, daqualche mese promossa dalCsm alla presidenza del tri-bunale per i minorenni di Ba-ri. Chi l'ha sentita riferisce cheè avvilita, mortificata e stupi-ta dal clamore suscitato dallavicenda. Lei forse si aspettavale scarcerazioni e, forse ancheper questo, nei mesi scorsi a-veva cominciato a concederead alcuni condannati gli arre-sti domiciliari.

Le comunità religiose dell'UniversitàPontificia Salesiana annunciano con

dolore il ritorno al Padre del confratello

professor

JOZEFHERIBANS A L E S I A N O S A C E R D O T E ; , - ' . •

D I 8 4 A N N I . ' . ' . '

Lascia la testimonianza di una vitaoperosa e instancabile a servizio della

cultura cristiana e della causa dei giovaninello spirito apostolico di san Giovanni

Bosco.I funerali saranno celebrati sabato 18

aprile alle ore 11.00 nella chiesadell'Università.

Per la sepoltura la salma sarà traslata aSelpice in Slovacchia.ROMA, 17 aprile 2009