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Forum ABI Lab 2008 Forum ABI Lab 2008 Romano STASI Responsabile Segreteria Tecnica Milano, 11 marzo 2008 [email protected] Silvia Attanasio Bianca Cammino Matteo Lucchetti Ilaria Marchetti Antonio Morabito Monica Pellegrino

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Forum ABI Lab 2008Forum ABI Lab 2008

Romano STASIResponsabile Segreteria Tecnica

Milano, 11 marzo 2008

[email protected]

Silvia Attanasio Bianca Cammino Matteo Lucchetti Ilaria Marchetti Antonio Morabito Monica Pellegrino

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Le priorità ICT per il 2008Le priorità ICT per il 2008

ABI Lab per la prima volta ha effettuato una Survey sulle priorità ICT in banca; rispondenti hanno indicato, in un insieme di 30 progetti, i primi dieci in ordine di priorità distinguendo tra priorità d’indagine e di investimento.

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Nota La dimensione delle bolle rappresenta il numero di banche che ha indicato l’iniziativa fra le 10 principali.

Rinnovamento sportello

Segnalazioni (antiriclaggio, anagrafe dei conti, vigilanza)

Integrazione dei sistemi post fusione/ aggregazione

SEPA

MiFID

Business Continuity

Miglioramento servizi on-line verso il cliente anche in ottica web 2.0

CRM e intercanalità

Sicurezza dei controlli remoti – lato banca e lato clientela

Re-engineering dei processi

10 Progetti prioritari in termini di investimento

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Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 1. 1. Rinnovamento sportello Rinnovamento sportello

Aspetti che sono o che saranno oggetto di cambiamento

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Dal punto di vista delle applicazioni tecnologiche, le aree di maggior attenzione sono il self-service e la consulenza, seguite dall’area accoglienza e dalle tecnologie per l’operatività.

I progetti legati al layout e alle tecnologie – in particolare relative alla postazione dell’operatore, consulenza e self-service – si trovano ad uno stadio più avanzato.

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L’utilizzo del canale IP per l’erogazione di servizi tradizionalmente associati alla filiale bancaria, in particolare alle attività di sportello, è un trend ormai affermato nel settore bancario.

Il fattore dimensionale sembra avere una forte influenza dal punto di vista dei tempi di adozione; se infatti il servizio di sportello IP è presente nell’80% delle banche maggiori, tale percentuale si riduce al 32% per le banche piccole.

Diffusione sportello IP (2005 vs 2007)

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Valutazione e gestione del rischio

Obblighi di “adeguata” verifica della clientela

Assegnazione dei livelli di rischio del singolo utente in base a specifici parametri

Modifica dinamica dei profili di rischio

Gestione di due diversi flussi di segnali:

Persone

operazioni

Gestione e aggiornamento dei documenti, dati o informazioni detenute

Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 2. 2. SegnalazioniSegnalazioni (antiriciclaggio, anagrafe dei conti, etc.)(antiriciclaggio, anagrafe dei conti, etc.)

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La 3° direttiva comunitaria in materia di antiriciclaggio (2005/60CE) introduce logiche Risk Based per il calcolo del profilo di rischio, ossia un sistema oggettivo di regole basato sull’analisi congiunta di “operazioni” effettuate e “persone” che le effettuano

Antiriciclaggio

IMPATTO ICT

Anagrafe dei conti

È attiva dal maggio 2007 l’Anagrafe dei conti, alla quale ogni banca deve comunicare mensilmente i rapporti intrattenuti o cessati nel mese.

Accertamenti

La procedura di accertamento su rapporti bancari avviene ormai in modalità completamente telematica, con il supporto di posta elettronica certificata e firma digitale.

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Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 3. 3. Integrazione Sistemi post fusione/ aggregazioneIntegrazione Sistemi post fusione/ aggregazione

Stato di avanzamento dell’integrazione dei sistemi informativi post fusione/ acquisizione in 6 gruppi, febbraio 2008

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La progettazione dell’architettura target risulta essere la prima attività intrapresa dai Sistemi Informativi una volta delineata l’operazione di fusione.

Dal punto di vista applicativo, la realizzazione dei sistemi core banking precede usualmente quella di tutte le altre applicazioni della banca.

L’integrazione dei sistemi informativi, fonte di rilevanti benefici attesi economici e di efficienza in tutti i piani di fusione, rappresenta la principale priorità di tutte le banche coinvolte nel processo di M&A.

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Lombarda

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L’integrazione post fusione/ aggregazione dei sistemi IT, pur rappresentando un impegno complesso e prolungato, può apportare numerosi benefici ai gruppi bancari coinvolti, in ottica di riduzione dei costi per la gestione dell’esistente e di conseguente liberazione di risorse per iniziative innovative.

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Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 4.4. SEPA SEPA

Il sistema bancario italiano ha concluso le attività volte a garantire l’avvio della migrazione per lo schema SEPA Credit Transfer (SCT) a partire dal 28 gennaio 2008. Tale migrazione avrà un impatto considerevole sui bonifici, che in Italia nel 2006 hanno generato 220 milioni di transazioni lato ordinante e 230 milioni di transazioni lato beneficiario.

Da gennaio 2008 è stata inoltre confermata l’adozione esclusiva dell’IBAN come codice identificativo del conto corrente bancario; è stato necessario in tal senso uno sforzo notevole di allineamento degli archivi elettronici.

In termini di adeguamento delle infrastrutture, l’80% delle banche ha identificato una Automated Clearing House (ACH) SEPA compliant. L’obiettivo è la piena raggiungibilità tra le banche così da soddisfare il requisito fissato dall’EPC per qualificare un Clearing and Settling Mechanism (CSM) come “PE-ACH” compliant.

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I processor dovranno supportare le banche nello sviluppo di soluzioni “customizzate” su specifiche esigenze di comunità di utenti (Additional Optional Services – AOS);

Il 40% delle banche ha già avviato lo studio di nuovi AOS.

SEPA: la percezione del mondo bancario (punteggi da 1 a 10)

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Il comparto Finanza è stato fortemente innovato dall’entrata in vigore nell’ordinamento italiano, dal 1° novembre 2007 della direttiva europea MiFID (Market in Financial Instruments Directive).

Gli investimenti sostenuti nel complesso dalle banche italiane per la fase di avvio delle nuove regole e procedure previste dalla MiFID si aggirano intorno ai 300 milioni di euro.

Si prevede inoltre una spesa di 60 milioni di euro all'anno per l'adeguamento e la gestione dei nuovi sistemi disposti con l'entrata in vigore della direttiva.

Di tali investimenti, oltre la metà (53%) è destinata all'adeguamento tecnologico, mentre la restante parte è per lo più finalizzata alla formazione e alle risorse umane.

Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 5. 5. MiFIDMiFID

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Al 30 ottobre 2007 il 100% dei rispondenti aveva completato la fase di studio della direttiva, provveduto a individuare gli adempimenti necessari e adottato le scelte strategiche richieste.

Circa il 97% aveva avviato la fase delle implementazioni tecnologiche.

Maggiori criticità emergono per alcune tematiche specifiche come la trasparenza delle negoziazioni, la segnalazione delle operazioni alle Autorità di vigilanza, l’adeguatezza e l’appropriatezza, e la classificazione della clientela.

Tempistiche di realizzazione degli adeguamenti richiesti dalla MiFID sui Sistemi Informativi

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Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 6. 6. Business ContinuityBusiness Continuity

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La gestione della continuità operativa impegna le banche, sia per gli ulteriori adempimenti richiesti alle banche a rilevanza sistemica (per ora i primi tre gruppi nazionali) sia per le esigenze legate alla gestione del Piano di Business Continuity (BCP) nel tempo.

A seguito degli ingenti investimenti per la fase progettuale (i primi 20 gruppi bancari hanno speso nel biennio 2005-2006 oltre 230 milioni di euro per la sola componente tecnologica), i temi di maggiore attualità sono la manutenzione del BCP, l’esecuzione dei test e la gestione della crisi.

Nel 2007 le banche partecipanti all’Osservatorio sulla Business Continuity hanno effettuato 65 differenti test, di cui il 68% prevede la reale simulazione delle procedure previste dal Piano e ne hanno pianificati altrettanti per i due anni successivi.

TEST DI CONTINUITÀ

Complessivamente, i test pianificati per l’anno 2007 hanno visto il coinvolgimento di 3.129 persone, in media 149 per banca

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Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 7.7. Miglioramento servizi on-line verso il cliente Miglioramento servizi on-line verso il cliente

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Le banche si dimostrano attente alle implicazioni del web 2.0, sia dal punto di vista interno, sia dal punto di vista esterno, nel rafforzare la relazione con i clienti.

Le community on-line offrono alla banca varie opportunità:

Maggiori quantità di informazioni sui cambiamenti in atto e sulle aspettative ed esigenze

Azioni di marketing mirato

Sviluppo di nuove logiche di assistenza al cliente

Interazione con i clienti per la costruzione di nuovi prodotti/ servizi e nel miglioramento di quelli già esistenti

Gestione di una molteplicità di strumenti volti alla fidelizzazione del cliente

Rinnovamento della propria immagine

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La diffusione dei servizi bancari e finanziari disponibili on-line è maggiore nelle imprese piuttosto che nelle famiglie.

Servizi bancari e finanziari on-line

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Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 8.8. CRM e Intercanalità CRM e Intercanalità

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Molte banche hanno progetti CRM principalmente realizzati internamente.

Il CRM permette di valutare il canale più adatto per ciascun tipo di interazione o transazione con il cliente per sviluppare nuove modalità integrate.

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% di banche che hanno realizzato o stanno realizzando progetti CRM

Il 97% delle banche offre alle famiglie il canale Internet.

Verso le imprese, i servizi di Corporate Banking Interbancario (CBI) rivestono oggi il ruolo di canale diretto maggiormente offerto, seguiti dall’Internet banking (83%).

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Diffusione e Utilizzo canali (2007)

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Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 9.9. Sicurezza dei canali remoti Sicurezza dei canali remoti

L’accresciuta consapevolezza sia dal lato banca, ma anche da parte dei clienti sulle differenti modalità di perpetrazione delle frodi ha portato a ridurre drasticamente gli episodi di furto di credenziali elettroniche.

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Il 71% dei rispondenti ha distribuito ai propri clienti appositi dispositivi per rafforzare la sicurezza del processo di autenticazione logica, con una leggera preferenza per i dispositivi fisici come ad esempio i token (50% dei casi contro il 43% di quelli logici).

Modalità di accesso al primo livello

L’utilizzo di più livelli di autenticazione è previsto invece dall’85% delle banche, che distinguono un primo livello di carattere generalmente informativo dai livelli successivi che consentono invece di effettuare operazioni dispositive.

Fattori e livelli di autenticazione

Clienti abilitati che hanno perso le credenziali digitali a seguito di furto di identità elettronica (%)

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Le priorità ICT per il 2008 Le priorità ICT per il 2008 10. 10. Re-engineering dei processiRe-engineering dei processi

Dall’indagine condotta da ABI Lab a settembre 2007 emerge che solo il 10% delle banche non ha formalizzato alcun progetto di BPM, mentre l’83% dichiara di avere un progetto in azienda dedicato alla mappatura dei processi.

Utilizzi della mappatura dei processi

Attualmente oltre il 60% delle banche rispondenti utilizza la mappatura a supporto dei controlli interni e della Business Continuity: questi due ambiti risultano anche quelli che, allo scadere dei prossimi 12 mesi, si appoggeranno maggiormente alla rappresentazione dei processi, raggiungendo rispettivamente il 90 e l’80% delle occorrenze.

Utilizzo di strumenti per la mappatura dei processi

Il 2007 ha visto una forte crescita nell’adozione di tool informatici a supporto dell’analisi di processo. Ne fa uso l’83% delle banche, mentre un ulteriore 10% ne sta valutando l’adozione.

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E poi ?E poi ?

Si può prevedere un aumento degli investimenti nel prossimo futuro negli ambiti che quest’anno sono stati indicati come ad alta priorità di indagine

La compliance continuerà a rappresentare la priorità delle banche sia in termini di investimenti che di indagine. SEPA is just starting

Le attività di integrazione porteranno a breve significativi risultati basati sulla capitalizzazione delle competenze nella gestione del day by day consentendo di focalizzare l’attenzione su l’introduzione di nuovi paradigmi oggi in fase di studio (architetture orientate ai servizi, core banking renewal, web 2.0).

È questo il momento in cui l’organizzazione IT ripensa se stessa e i propri processi (es. ITIL, CMMI) con l’obiettivo di dialogare in modo nuovo con il business per indirizzare il processo di gestione dell’innovazione.

ABI Lab nel prossimo anno si pone l’obiettivo di affiancare le banche – con l’aiuto dei partner tecnologici – per lo studio degli ambiti più innovativi evidenziati dalla ricerca e la promozione dell’innovazione in banca.