Trust Me Magazine 3# the blue issue

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Woks by: jimi franklin, david sperring, giordano poloni,alessandra tecla gerevini,christopher schreck,benedetta falugi,alessandro baldoni, aleksandar hrib,rachel wolfe,jacinda jermanis,joana deus,mariana pacho lopez,caterina gobbi, guy broadhurst, mike bailey gates, pascal fellonau,miss kaplan,yvonette z.,anaelle le roy,nicolette clara,alessio giannini,mad kime.

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“Il colore non è solo un fenomeno naturale, ma una costruzione culturale complessa che rifugge le generalizzazioni, se non addirittura le analisi, e presenta problemi di difficile soluzione [...] Blu è diventato una parola magica, che seduce, tranquillizza, fa sognare. La musica della parola è dolce, gradevole, liquida; il suo campo semantico evoca il cielo, il mare, il riposo, l’amore, il viaggio, le vacanze, l’infinito” ( Michel Pastoreau, Blu, 2002, Milano)

Ci sentiamo, in questa occasione, in vena di dare formule, suggerire ricette per raggiungere la perfetta tonalità di blu, che abbiamo cercato in tutti questi mesi.Il cyanotypo é la formula. Una soluzione di potassio farricyanide all’8% e una soluzione al 20% di ferro ammonio citrato, più alcuni altri in-gredienti “ a piacere” creano una sostanza fotosensibile, che esposta ai raggi ultravioletti crea un azzurro insolubile, il blu di prussia.

Ogni uscita di Trust Me ha una sua storia particolare. O meglio ogni tema ha un suo sviluppo unico dovuto a infinite variabi-li. Scegliamo una parola perché ci piace, ma non perché la conosciamo veramente ogni suo aspetto, la proponiamo ai collaboratori e insie-me a loro inziamo a pensarci su, scopriamo tante cose che si possono nascondere dietro una semplice parola (in questo caso tre lettere) e questo tema diventa un’ ossessione, una costante che cerchia-mo in tutte le cose che facciamo.

La rhapsody in blue di George Gershwin, scritta nel 1924, inizia con un trillo e un glissando del clarinetto, sempre il clarinetto segue con un molto modera-to, e segue il pianoforte con un moderato assai, l’orchestra subentra con un poco agitato, fino a raggiungere il tema prinicpale proposto dall’orchestra in tempo giusto. Dopo aver proposto il tema l’orchestra si spegne aprendo al meno mosso del pianoforte, riaccompagnato dall’orchestra coll’andantino moderato, si passa poi ad un ritmo sincopato (agitato e misterioso) arrivando al grandioso finale in cui viene ripreso il tema principale.

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Ecco, la rhapsody in blue dura tredici minuti, Trust Me ha impiegato qualche mese in più per produrre questo volumetto di circa 60 pagine che avere tra le mani o sullo schermo.

Non vogliamo paragonarci a grandi jazzisti, ma ci piace pensare che anche la nostra orchestra sia in qualche modo riuscita a creare qualcosa di scordinato (anzi sincopato che suona meglio) magari caotico,come d’altra parte é la nostra rivista, ma piacevole e bello da ascoltare. Mettetevi comodi.

Tmm staff

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In this page -Untitled-next page -Hotspring - Jimi franklin

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HOTSPRING

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In this and in the left page -Priscilla Matt- David Sperring

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In this and in the next two pages-Untitled- Christopher Schreck

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-Untitled- Anelle Le Roi

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-Kite- Alessio Giannini

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-Spiagge esotiche- Alessio Giannini

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14 - --Untitled- Miss Kaplan

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17 - --Untitled- Pascal Fellonau

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In this and in the next 5 pages -Untitled- Benedetta Falugi

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Portfolio:.Rachel Wolfe

«»eleven wintersseries

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In the left, in this and in the next 2 pages -Eleven Winters Serie- Rachel Wolfe

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-Untitled- Jacinda Fermanis

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29 - -In this and in the next page-Untitled- Alessandro Baldoni

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-Untitled- Alessandra Tecla Gerevini

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In the left and in this page -Untitled- Guy Broadhurst

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-Blu- Giordano Poloni

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In this and in the next 2 pages -Untitled- Caterina Gobbi

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-Blue Bat- Madkime

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In this page and in the next 4 pages -On the way home from the blue planet- Yvonette

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On the way home from the blue planet

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-Untitled- Joana Deus

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In this page and in the next 4 pages -Untitled- Aleksandar Hrib

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In this page and in the next 4 pages -Untitled- Aleksandar Hrib

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-Indigo- Kroppslotion

Blue is not just a color. Blue is a status.

I can be blue with cold or simply feel blue. The future can look blue or my pictures can be blueas well. Livid, depressing,depressed,obscene.

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In this page and in the previous one -Blue Water - Mike Bailey Gates

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jimi franklin jimifranklin.com [email protected] è un fotografo nato e cresciuto a boston.Realizza delle immagini veramente molto belle, appena vederete una delle sue serie sul sito desidererete che qualcuno le abbia stampate le abbia pubblicate in un libro e pos-siate andare comodamente a comprarlo. Purtroppo non é così, lo faremmo noi, ma avremmo soldi per stampare una decina di copie e poi dovremmo dichiarare bancarotta, quindi dovete accontentarvi di questi pochi scatti su Trust Me. Jimi realizza grandi formati e snapshoot, ritratti e paesaggi, in bianco e noro o a colori. tutto.

david sperring davidsperring.com [email protected] sperring non solo é veramente giovane, ma é anche maledettamente bravoTiene un paio di blog, é apparso su diversi magazine indipendenti e si é preso “A beautiful four year gap of just taking photos and doing nothing with them”. In più é nato il primo giorno dell’anno, pieno di nuovi propositi.Una cosa che ci piace di lui é che, in quanto giovane, mette in tutti i suoi lavori molta leggerezza e ironia. Cosa non molto comune tra i giovani.Una cosa che ci piace ancora di più é che, in quanto americano (californiano), ogni sua immagine é piena di riferimenti pop, di colori

vivaci e di stelle e strisce.Cosa non comune tra gli americani

giordano poloni [email protected] flickr.com/photos/twisted_lemon/Giordano lavora come freelance a milano ed ha ini-ziato solo da poco la carriera di illustratore editoriale. Se vedi un lavoro di giordano poloni prima ti sembra il vettoriale di un inedito david hopper, poi pensi che ti voglia vendere una nuova bibita, poi se osservi i suoi lavori attentamente vedi che dietro le tinte piatte e i colori vivaci c’é sempre una storia un po’ inquetante o un significato tra le righe da immaginare.

alessandra tecla gerevini [email protected] alessandragerevini.comAlessandra negli ultimi 27 anni ha cambiato strada tante volte, e ha viaggiato molto. Ha inziato studiando lingue, poi biologia, poi ha svoltato radicalmente ed é diventata una fotografa freelance. Adesso vive a Milano e collabora con diversi blog. Ama la pelle, la neve, le luci e gli autoritratti, come quelli pubblicati in questa issue.

christopher schreck [email protected] chrisschreck.blogspot.comChris ci ha convinto per due motivi, uno perché usa dei colori bellissimi a prescindere da cosa fotografi ( e con dei colori bellissimi anche un bastone sembra un albero) e in più é un vero animale da social network, ne ha uno per ogni occasione.

Sappiamo tutto del suo lavoro e delle sue fonti d’inspirazione (il blog banana leaves é da inserire subito nei preferiti), ma non sappiamo molto di lui.Pur vivendo nella gelida Chicago, nelle sue foto é sempre estate, ci si trova sempre nel deserto in mezzo ad un miraggio technicolor.

benedetta falugi [email protected] benedettafalugi.comAndiamo a scovare collaboratori in capo al mondo (e questa cosa ci piace...lo ammettiamo) ma a volte non conosciamo autentiche perle che si trovano sulla spiaggia a mezzo km da casa nostra. Appena abbiamo ricevuto la prima email da benedetta, che vive in maremma, grosseto, ci si é aperto un mondo, fatto di dune, mare, materassi-ni gonfiabili che avevamo visto tante volte ma mai con quei colori saturi e con quella malinconia da fine estate.Vi consigliamo di risfogliare questo numero tra un paio di mesi quando saremi avvolti da un plaid e coperti dalla neve e, guardando le foto di benedetta, pensare a quanto vi sembri lontano nel tempo e nello spazio il mondo che racconta.

alessandro baldoni colon.altervista.org [email protected] non si definisce un fotografo, o meglio usa la fotografia per raccontare i suoi progetti, come un quaderno di appunti del quale non può fare a meno.

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Non ha mai pensato di traformarlo in un lavoro, perché non riesce seguire un progetto specifico, scatta un dettagli o volti che lo colpiscono, prova e riprova finche l’immagine non corrisponde a ciò che lui vede o vuole vedere. E’ presto per dire se questo approccio sia giusto o no, ma forse se alessandro decidesse di fare il fotografo, quest immagini perderebbero la loro vivacità, e magari ci piacerebbero un po’ meno...

aleksandar hrib hribaleksandar.com/ [email protected] sappiamo a chia appartengano le tettone pubblicate in copertina, ma sappiamo che dietro la macchina subacqua che ha scattato questa foto c’era aleksandar hrib.Aleksandar ha 25 anni, é nato a Pancevo, serbia e si é appena laureato in architettura all’università di Belgrado, ha iniziato a fotografare par passione. La cosa che maggiormente colpisce delle sue foto é che sono imperfette, ma piene di sperimentazione: sovraesposte, scattate in situazioni estreme. Dove c’é troppa luce, o troppa nebbia o (come nella se-rie pubblicata) troppa acqua, Aleksandar é li, con la sua analogica, a immortalare un momento buf-fo, inconsueto che altrimenti andrebbe perduto.

rachel wolfe rachelwolfe.com/ [email protected] sentivamo Rachel dal numero sul “2” di 4 mesi fa,nel frattempo ha avuto una personale a chicago, é stata pubblicata su Beautiful/decay Magazine (ma noi la conoscevamo prima!) e ha

contribuito ad un artist book “90,000 Miles on I-90”.Poi ad un certo punto si é rifatta viva nella nostra mail... inviandoci queste cartoline da una terra desolata e ghiaccia. D’inverno la luce é blu, e non c’é bisogno di essere fotografi per accorgersene, i rumori si attutisco-no fino a diventare silenzio e tutto é rigido, candido, immobile.

jacinda jermanis flickr.com/photos/jacfermanis/ [email protected] piacciono 3 cose di Jacinda, che viene da Sydney, Australia, che ha un tumblr pieno di cose interessanti (jacfermanis.tumblr.com/) e che fotografa sopratutto ragazze, ritratte nella loro intimità,che posano senza nessuna esitazione.

joana deus [email protected] 23hq.com/joana/album/5127903Joana viene dal Portogallo, usa colori desaturati e azzurrini, passando dalla fotografia aerea a quella super macro in un secondo.Per trust me ha creato una serie di immagini aeree del medesimo fiume (che potete vedere anche sul suo sito), realizzare in tre momenti diversi della giornata e che presentano diverse sovrapposizioni di toni e forme, tanto da poter sembrare tre luoghi completamente diversi.

mariana pacho lopez [email protected] flickr.com/photos/empalagarmedemar/Mariana é di Bueno Aires ed é, a nostro parere una fotografa, veramente piena di talento.

Le sue foto, anche se raccontano il quotidiano, appa-iono congelate in un istante fuori dal tempo, in una luce mattutina che ti sembra di non aver mai visto (ma forse una luce così ce l’hanno solo nell’emisfero australe).Potete spulciare nel suo blog dove, tra le sue avven-ture, troverete delle piccole perle. Oppure potete andare andare sul suo blog “nothing at all”: senza neanche una parola,con poche foto, dice tutto.

caterina gobbi flickr.com/photos/theasparagus/ [email protected] fotografa come una designer, o meglio é una designer che su filckr come “the asparagus” pubblica foto dei suoi viaggi e delle sue fonti di ispirazione.Caterina oltre a girare per il continente indiano alla ricerca di divinità azzurre ( da cui provengono le foto pubblicate in questo numero) si muove anche per milano con una vecchia compatta da tre mega pixel, fotografando in bassa risoluzione tutto ciò che cattura la sua attenzione. Per Seguirla:http://milanotremegapixel.tumblr.com/

guy broadhurst [email protected] flickr.com/photos/guybroadhurst/Non conosciamo molto Guy brodhurst ma deve es-sere un bravo ragazzo. uno di quelli che vuole molto bene ai suoi amici e che si diverte con loro. 19enne di Cambridge, Uk, fotografa per imprimere nella memoria e nella pellicola i momenti più belli passati per i suoi amici.“They are memories of the people I love and where we have been. They are a record of times in my life and of the environment in which I live. They are for

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the future and the past, taken in the present. They are something that I will cherish and look back on.”Le sue immagini sono piene di storie e ci piace quan-do qualcuno fotografa semplicemente per se stesso e per il piacere di farlo, ma anche solo attraverso un immagine riesce a trascinarti completamente nel suo mondo.

mike bailey gates [email protected] mikebaileygates.com/fashion.htmlMike ha 16 anni viene dal Rhode Island é ha un por-tfolio veramente impressionante.Nel suo profilo dice che gli piacciono Winter hats, frozen shoe laces, numb feet, and spys.Ma aggiungeremmo che gli piace creare storie surrea-li e visonarie, piene di costumi ed oggetti magici, ma che non sembrano mai insopportabilmente naif. Po-etico ma un po’ inqueietante,il suo mondo é avvolto sempre da una leggera foschia.Ha esposto all’ultimo festival Les rencontres di arles

pascal fellonau pascal.fellonneau.free.fr [email protected] é il secondo fotografo di Bordeaux, di cui pubblichiamo le opere in questo numero.Ma potrebbe venire da un fiordo dimenticato nel profondo nord, tanto le sue immagini sono gelide, azzurre, matematicamente perfette.E non solo quelle scattate a Rekjevik.Pascal ricerca principalemente architetture, ma sono gli spazi indefiniti, in costruzione ad affascinarlo di più. Il suo ultimo progetto Under costruction, ha come obbiettivo quello di fermare le “geografie in trasformazione” dei cantieri.

miss kaplan flickr.com/photos/miss_kaplan/ sets/72157622814427166/ [email protected] riparleremo di nuovo di miss kaplan e di come le sue nature morte urbane e i suoi non luoghi ci abbiano affascinato nello scorso numero. Se volete saperne di più aprite il posterone numero “2” e scopritelo.E se volete saperne ancora di più andate sul suo flickr che é sempre aggiornato con immagini bellissime e snap shot della sua vita.Se invece non volete sforzarvi troppo,sappiate che adesso é tornata su trust me con un sacchetto azzurro come protagonista assoluto.

yvonette z. yvonette.weebly.com/ [email protected] Yvonette vivesse a pochi minuti da casa nostra probabilmente saremmo diventate amiche, magari avremmo anche collaborato insieme ai rispettivi progetti editoriali. Purtroppo non é così é Yvonette vive dalla parte opposta del mondo a Hangzhou,Zhejiang,Chna e studia printmaking alla China academy of art, quindi ci dobbiamo accontentare di sfogliare online la sua riviste “DREAMER MAGAZINE”.Una sua serie fotografica “dream is an horse” ci é piaciuta così tanto che stiamo pensando di fare prima o poi un numero dui cavalli apposta per poterla inserire. Quindi se volete avere anche voi qualche chances, co-minciate a cercarvi un pony.

anaelle le roy flickr.com/photos/leroyanaelle/ [email protected] ci ha scritto, ci ha inviato una foto e poi ab-biamo perso le sue tracce. Attraverso le sfuggenti note autobigrafiche che leggiamo su i suoi social network

abbiamo scoperto che: è nata a bourdeax, ma vive a parigi,scatta con lomo, polaroid, digitale, realizza bellissimi ritratti alle persone e ritratti buffi gli animali.

nicolette clara flickr.com/photos/nicoletteclara/ [email protected] é probabilmente la teen photographer più teen che abbiamo mai avuto sulle pagine del nostro magazine. Quindici anni, o forse 16 appena compiuti, fotografa origine ignota, un sacco di amiche sa fotografare, ma sono probabilmente i suoi autoritratti le immagini che ci hanno più colpito e cha abbiamo deciso di pubblicare in questa issue.

alessio giannini [email protected] flickr.com/photos/42943276@N02/Conosce il vino e la sua produzione. Dalla vendemmia alla bottiglia ne studia la microbio-logia, la chimica e le caratteristiche sensoriali. Forse non conosce ancora allo stesso modo la fotografia ma degustiamo con interesse i suoi scatti. Sono i colori di per chi l’estate è mare, ombrelloni, lunghi pomeriggi, sabbia e aquiloni nel cielo. Possiamo dire insomma che di blu se ne intende...E’ anche molto simpatico.

mad kime myspace.com/madkimeMad Kime é una vecchia conoscenza. Ma visto che la sua palette preferita va dal turchese al blu oltremare non potevamo non coinvolgerlo in qeusto numero. 26 anni, maremmano,lo si riconosce dall’inconfondibile camminata...grafico writer e bo!

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Trust Me Magazine

editors:Gloria Giangrande e Susanna Bellandi

trustmemagazine.com

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