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Cau: nuova identità al centro storico L’Assessore Cau si batte per la riabilitazio- ne del centro storico, vuole che corso Um- berto diventi un’isola pedonale e che ritrovi la sua identità culturale. (pagina 6) Dagli aranceti all’edilizia La Tortolì del secolo scorso era una sorta di grande giardino gremito di agrumeti e frut- teti, cosa rimane oggi dell’antico circuito d’attività agricole? (pagina 5) T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoh T ortoheliePress eliePress T ortohelieP T ortoheliePress T ortoheliePress T ortoheliePre eliePress T ortoheliePress T eliePress T o T ortoh T o rtohelie P ress Tutta mia la città Diciamoci la verità: quante volte abbiamo pensa- to al ritornello del successo musicale della Equipe 84 nel passeggiare lungo il Corso Umberto o nel sorseggiare un caffè in Piazzetta Roma o nel percor- rere in bicicletta le vie del centro o quelle per il mare, o il viale Arbatax? Quante volte il ritornello è rimasto soffocato in gola? Certamente tante, soprattutto quando a piedi o in bicicletta facciamo gli equilibri- sti per sopravvivere al passaggio delle automobili lungo il viale Arbatax o quando, magari spingendo un passeggino, tentiamo di raggiungere a piedi una piazza, un parco giochi, una spiaggia, un negozio o un ufficio. Sono ormai evidenti a tutti le difficoltà che incontrano i tortoliesi nel vivere senza automo- bili la loro città. Dagli anni ’70 Tortolì ha conosciuto un notevole sviluppo urbano che ha determinato nuovi quartieri e viabilità, con inevitabili ripercussio- ni sulla qualità urbana, che è diventata a sua volta un importante problema. Partiamo dal concetto che la qualità urbana è il modo in cui abitiamo la nostra città, il modo in cui ricerchiamo in essa la stessa sensazione di sicurezza e benessere con cui abitiamo la nostra casa. Il tema è da anni dibattuto e studiato da architetti, urbanisti, sociologi e antro- pologi di tutto il pianeta, ma quasi mai, nel nostro piccolo mondo, dagli amministratori pubblici. Eppure basterebbe guardare nel proprio vissuto, nelle memorie dei giochi d’infanzia fatti per stra- da, fuori dalle mura domestiche, ma dentro quella grande casa sicura che era il quartiere, per rendersi conto che oggi le automobili rendono inospitale an- che Tortolì, ne compromettono la fruibilità, l’aspetto ambientale e i rapporti sociali. Ci vorrebbe più amore per la nostra città. Il cammi- nare è un modo di esprimere questo amore, per i rapporti sociali che sa rigenerare, per il senso di ap- partenenza che si crea nello riscoprire i luoghi della nostra città andando a piedi o in bicicletta. Tutti, ciascuno nei propri ambiti di competenza e sensi- bilità, dovremmo agire per rendere Tortolì e Arbatax più vivibili e sicure, così da invogliare nuovamente l’uso della bicicletta o l’andare a piedi per raggiun- gere le mete più vicine. (pagina 2) Non smantellare il Tortolì Promozione o Eccellenza?!? A distanza di un mese dall’inizio dei prossimi campionati regionali, il Tortolì Calcio non sa ancora a quale campionato parteciperà. (pagina 8) Sport Eventi Politica Economia Editoriale Ogni anno decine d’incidenti sulla strada, che collega Barisardo al capoluogo ogliastri- no. La strada “maledetta” non è stata ancora completata, tra autorizzazioni e lungaggini burocratiche, l’ennesima incompiuta dell’Ogliastra. (pagina 2) Cronaca Provincia, sei anni e un flop La Provincia Ogliastra intanto ha compiu- to sei anni: la Provincia meno popolosa d’Italia, solo 58000 abitanti. È inutile o no? Il parere di politici e personalità lo- cali. (pagina 4) Centri commerciali: guerra tra poveri È diventata una guerra “tra poveri” quella tra gli imprenditori di Tortolì. (pagina 3) Aeroporto: ecco il topolino A stagione inoltrata, finalmente l’aeropor- to di Tortolì riprende a funzionare. Più che un traguardo, a guardare bene, l’accordo tra i vari enti appare solo un ripiego della mala politica. (pagina 4) La Turci ad Arbatax Paola Turci incanta il pubblico di Arbatax e racconta del sodalizio artistico con il can- tante tortoliese Marcello Murru. (pagina 10) il settimanale gratuito di Tortolì Anno I • Numero 8 •Venerdì 05 Agosto 2011 Tomà Santa Maria Navarrese Presso strada d'accesso porto turistico Cocktails - Panineria - Bisteccheria Aperto a pranzo e a cena Barisardo-Tortolì, la strada della morte BAR RICEVITORIA Loc. San Michele - Tortolì (OG) foto: Sardinia Photo Event foto: Daniela Corda

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Speciale Provincia. Inchiesta sulla Barisardo- Tortolì.

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Page 1: Tortohelie press n. 8

Cau: nuova identitàal centro storicoL’Assessore Cau si batte per la riabilitazio-ne del centro storico, vuole che corso Um-berto diventi un’isola pedonale e che ritrovi la sua identità culturale. (pagina 6)

Dagli aranceti all’ediliziaLa Tortolì del secolo scorso era una sorta di grande giardino gremito di agrumeti e frut-teti, cosa rimane oggi dell’antico circuito d’attività agricole? (pagina 5)

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Tutta mia la cittàDiciamoci la verità: quante volte abbiamo pensa-to al ritornello del successo musicale della Equipe 84 nel passeggiare lungo il Corso Umberto o nel sorseggiare un caffè in Piazzetta Roma o nel percor-rere in bicicletta le vie del centro o quelle per il mare, o il viale Arbatax? Quante volte il ritornello è rimasto soffocato in gola? Certamente tante, soprattutto quando a piedi o in bicicletta facciamo gli equilibri-sti per sopravvivere al passaggio delle automobili lungo il viale Arbatax o quando, magari spingendo un passeggino, tentiamo di raggiungere a piedi una piazza, un parco giochi, una spiaggia, un negozio o un ufficio. Sono ormai evidenti a tutti le difficoltà che incontrano i tortoliesi nel vivere senza automo-bili la loro città. Dagli anni ’70 Tortolì ha conosciuto un notevole sviluppo urbano che ha determinato nuovi quartieri e viabilità, con inevitabili ripercussio-ni sulla qualità urbana, che è diventata a sua volta un importante problema. Partiamo dal concetto che la qualità urbana è il modo in cui abitiamo la nostra città, il modo in cui ricerchiamo in essa la stessa sensazione di sicurezza e benessere con cui abitiamo la nostra casa. Il tema è da anni dibattuto e studiato da architetti, urbanisti, sociologi e antro-pologi di tutto il pianeta, ma quasi mai, nel nostro piccolo mondo, dagli amministratori pubblici. Eppure basterebbe guardare nel proprio vissuto, nelle memorie dei giochi d’infanzia fatti per stra-da, fuori dalle mura domestiche, ma dentro quella grande casa sicura che era il quartiere, per rendersi conto che oggi le automobili rendono inospitale an-che Tortolì, ne compromettono la fruibilità, l’aspetto ambientale e i rapporti sociali. Ci vorrebbe più amore per la nostra città. Il cammi-nare è un modo di esprimere questo amore, per i rapporti sociali che sa rigenerare, per il senso di ap-partenenza che si crea nello riscoprire i luoghi della nostra città andando a piedi o in bicicletta. Tutti, ciascuno nei propri ambiti di competenza e sensi-bilità, dovremmo agire per rendere Tortolì e Arbatax più vivibili e sicure, così da invogliare nuovamente l’uso della bicicletta o l’andare a piedi per raggiun-gere le mete più vicine. (pagina 2)

Non smantellare il TortolìPromozione o Eccellenza?!? A distanza di un mese dall’inizio dei prossimi campionati regionali, il Tortolì Calcio non sa ancora a quale campionato parteciperà.(pagina 8)

Sport

Eventi

Politica

Economia

Editoriale

Ogni anno decine d’incidenti sulla strada, che collega Barisardo al capoluogo ogliastri-no. La strada “maledetta” non è stata ancora completata, tra autorizzazioni e lungaggini burocratiche, l’ennesima incompiuta dell’Ogliastra.(pagina 2)

Cronaca

Provincia, sei anni e un flopLa Provincia Ogliastra intanto ha compiu-to sei anni: la Provincia meno popolosa d’Italia, solo 58000 abitanti. È inutile o no? Il parere di politici e personalità lo-cali. (pagina 4)

Centri commerciali:guerra tra poveriÈ diventata una guerra “tra poveri” quella tra gli imprenditori di Tortolì. (pagina 3)

Aeroporto: ecco il topolinoA stagione inoltrata, finalmente l’aeropor-to di Tortolì riprende a funzionare. Più che un traguardo, a guardare bene, l’accordo tra i vari enti appare solo un ripiego della mala politica.(pagina 4)

La Turci ad ArbataxPaola Turci incanta il pubblico di Arbatax e racconta del sodalizio artistico con il can-tante tortoliese Marcello Murru. (pagina 10)

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Santa Maria NavarresePresso strada d'accesso porto turistico

Cocktails - Panineria - BisteccheriaAperto a pranzo e a cena

Barisardo-Tortolì,la strada della morte

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foto: Sardinia Photo Event

foto: Daniela Corda

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CRONACA

Venerdì 05 Agosto 2011 • [email protected]

Barisardo-Tortolì,la strada della morte

La Tosa: “Percorsi di passaggio”

Nuova vitaalla Sughereta

Nonostante la recente apertura al traffico del nuovo tratto della Statale 125, che permet-te agli automobilisti in transito tra Cagliari e Tortolì di evitare l’ingresso a Cardedu, ancora tutto tace sulla Tortolì–Bari Sardo, della quale anche i pochi chilometri completati non sono utilizzati. La Tortolì–Bari Sardo è come la Sas-sari–Olbia, una strada “maledetta”. Davvero impressionante il numero di incidenti avvenuti in quei pochi chilometri, in particolare nel trat-to cosiddetto de “I tre ponti”, che comprende anche il bivio per la marina di Cea. Dal 2006 vi sono stati 48 sinistri che hanno determinato la morte di 8 persone, il ferimento di altre 61, e il coinvolgimento di 90 veicoli tra cui 11 mezzi pesanti e 3 pullman. Una lista così sconvolgen-te dovrebbe essere sufficiente a far muovere i giusti ingranaggi in grado di aprire il pezzo della nuova Orientale che copre quel terribile trat-to, magari con uno svincolo provvisorio, come

ha già proposto qualcuno. Ogni tanto sulla faccenda ripiomba il silenzio, interrotto solo dall’ultima vittima della strada che desta un po’ di clamore, facendo risalire di nuovo l’attenzione. La giustificazione è sempre la stessa: non ci sono soldi. E comunque il trat-to della nuova Orientale tra il bivio di Cea e Tortolì non potrà andare in appalto prima del 2012 né potrà essere inaugurato prima del 2015. I lavori per la costruzione della nuova 125 hanno sempre incontrato mille ostaco-li, con enormi ritardi derivati non solo dalla carenza di risorse che sono sempre arrivate a singhiozzo, ma anche dai tempi abnormi per il rilascio delle valutazioni di impatto am-bientale, che in Sardegna richiedono circa due anni, contro i sei mesi necessari nel resto d’Italia. A questi problemi, nell’ultimo lotto si è aggiunto il fallimento e il successivo ab-bandono dei lavori da parte dell’impresa ap-paltatrice, la società sassarese Gestim. Non solo, nessuno ancora è riuscito a mettere in sicurezza un tragitto pericolosissimo, ma si è pure assistito a vicende paradossali come quella della signora Armandina Pucci che, dopo essere precipitata in un canalone con la sua Twingo, si è vista recapitare a casa una lettera dell’Anas con un conto di 634 euro: la modica cifra sarebbe servita per ripagare il gestore della rete stradale e autostradale italiana delle spese per la pulizia della strada e il lavoro dei cantonieri. Insomma, una farsa. Ma dovremmo davvero aspettare il 2015 per poter viaggiare con tranquillità tra Tortolì e Bari Sardo? Lì si muore … (Laura Meloni)

È ingannevole l’ingresso al parco della Su-ghereta. Non appena si varca l’entrata, un bellissimo anfiteatro e un curato prato verde, danno il benvenuto. Poco più avanti, passato il ponticello, dove un tempo vi erano le pape-re per la gioia dei più piccoli, vi si trova la più cupa desolazione, l’abbandono totale. Dove c’era la struttura adibita ad uso bar solo vetri rotti, mai raccolti, chiaramente molto pe-ricolosi. Continuando la visita ci si imbatte in un percorso salute, un tempo bello e funzio-nale, il cartello “partenza” indica l’inizio del percorso. Sono rimasti pochi pezzi di legno marci e cadenti, le strutture rimaste non sono abbastanza forti per sorreggere il peso di una persona. Non si trovano più i cartelli direzio-nali e informativi, presenti quando la struttura fu inaugurata, al loro posto solo erba secca e insetti. Infatti, sarebbe indispensabile an-che una disinfestazione. Abbiamo l’immensa fortuna di non vivere in mezzo a palazzoni e cemento, abbiamo il verde, le piante e una vegetazione rigogliosa. Qualcuno si prenda la briga di far rivivere il nostro parco, di curarlo e farlo diventare un luogo accogliente e sicuro. (Federica Pilia)

Editorialedalla prima

Sono partiti i bandi per gli inserimenti lavora-tivi previsti dal progetto Percorsi di Passaggio, opera del Consorzio sicurezza, cultura e lega-lità. Rita La Tosa, vicesindaco del comune di Tortolì e presidentessa del consorzio che com-prende oltre a Tortolì altri sette paesi ogliastrini (Arzana, Gairo, Lanusei, Talana, Tertenia, Urzu-lei e Villagrande Strisaili), spiega quali sono gli scopi di quest’iniziativa.Quante persone usufruiranno del progetto?Inizialmente verranno selezionate 54 persone, ma ci sarà una scrematura; verranno ammesse alle borse lavoro 36 persone divise fra i diversi comuni del consorzio. Sono quattro per ogni comune, tranne Tortolì e Lanusei che ne inseri-ranno sei. I comuni selezioneranno i candidati che risponderanno ai criteri di idoneità e che prenderanno parte all’orientamento. Ci saranno dei corsi di preparazione che for-niranno le conoscenze lavorative di base ai selezionati. Ora dobbiamo procedere alla sele-

zione delle aziende presso il quale potranno lavorare queste persone. L’impegno lavorativo durerà all’incirca nove mesi, ma potrebbe comprendere un periodo più lungo. Ancora, però, non lo sappiamo con precisione. Questo per quanto riguarda le azioni im-materiali previste dal progetto. Per quanto riguarda le materiali?Nell’ambito di Percorsi di passaggio, pos-siamo solo finire i progetti iniziati nell’am-bito del PON sicurezza. A Tortolì, questo si-gnifica portare a compimento la Mediateca. Mancano solo gli arredi, quindi parliamo di una spesa piccola, attorno ai 10.000,00, 15.000,00 euro.Quando pensa che verrà completata?Ai primi di settembre si partirà col bando. Dovremo decidere a chi affidare la struttura, ma pensiamo che i tempi saranno abba-stanza brevi. (Ilaria Orrù)

Ora che la corsa alle nuove costruzioni e lottizzazioni lascia in secondo piano una vera fruibilità pedonale e ciclabile dei nuovi lembi di città, lo sforzo può e deve essere teso a ricercare uno sviluppo ur-bano sostenibile. E’ necessario quindi rendere Tortolì più amica del pedone e del “biciclettaro”, quindi più abitabile. I piccoli tratti di pista ciclabile che a Tortolì e Arbatax appaiono qua e là come nuove urbanizzazioni, non hanno nessuna utilità se non fanno parte di una vera rete di per-corsi pedonali e ciclabili, con un sistema integrato di punti di partenza e di arrivo diffusi nel territorio. Sarebbe certamente tornato utile alla causa un vero e dignitoso percorso ciclabile che collegasse senza soluzione di continuità Piazza Rinascita a Piazza Portu Frailis, sfruttando una via-bilità secondaria e tratti esistenti di piste. Invece si è semplicemente fatto finta di realizzarla, con una improbabile linea rossa lungo la quale, anziché le biciclette, corrono soltanto i sogni di una città cicla-bile…..interrotti da qualche macchina in sosta. (Valerio Porcu)

Aperta la galleria

La galleria di Cardedu Genne e Ortiga è stata finalmente aperta al traffico. A distanza di oltre un anno dal comple-tamento dei lavori e dopo innumerevoli rinvii. Era stata, infatti, prima annunciata l'apertura per Pasqua, poi prevista per giugno e infine il miracolo è accaduto a fine luglio. Parliamo di una galleria di ap-pena 1,7 km.Con un articolo-denuncia pubblicato sul primo numero di Tortohelie avevamo già sollevato l'intollerabilità di tale situazio-ne. Ci avranno forse ascoltato? Pare che si facciano spesso orecchie da mercan-te quando si parla delle problematiche dell'Ogliastra. Noi continueremo a farci sentire. (F.M.)

foto: Sardinia Photo Event

foto: Federica Pilia

foto: Laura Meloni

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infatti, gli introiti risultano più suddivisi e non garantiscono utili. Di conseguenza i posti di lavoro sono sempre più minacciati dall’inevitabile chiusura di alcune attività.In vista dell’imminente nuova apertura dell’ennesimo supermercato, alcuni im-prenditori di Tortolì hanno mostrato il pro-prio disappunto richiedendo l’intervento del Comune. Uno tra gli imprenditori sto-rici locali, Antonio Angioi, proprietario della Sisa Upim afferma: “non è facile andare avanti per nessuno in questo clima di con-correnza sleale. E’ necessario che vengano tutelati gli operatori locali. Il Comune do-vrebbe stilare un piano commerciale nuovo, legato al PUC, che regolarizzi la situazione.”Gianluigi Orrù proprietario del Md ribatte: “c’è un eccessiva presenza di centri com-merciali e supermercati rispetto agli abi-tanti. Solo sul viale Arbatax siamo in cinque e un altro aprirà prossimamente! Inoltre pare si vogliano favorire gli imprenditori delle grandi catene commerciali, che spes-so vengono da fuori, e di certo non reinve-stono nella nostra zona”.A questo punto il Comune di Tortolì dovreb-be cogliere l’occasione, effettuando una scelta importante a tutela delle attività esistenti. Essendo aperta la discussione sul PUC (il Piano Urbanistico Comunale), l’Amministrazione dovrebbe adottare misu-re che limitino l’apertura indiscriminata di attività commerciali sul territorio cittadino. (F.M)

È diventata una guerra “tra poveri” quella tra gli imprenditori di Tortolì. Ci sono almeno una decina di centri commerciali, o meglio “Me-die attività di vendita”, dislocate sul territorio tortoliese e in particolare sul viale Arbatax. Troppi, per una cittadina di appena undicimi-la abitanti.Il decreto Bersani del 1998 ha rivoluzionato totalmente il commercio liberalizzando le li-cenze: con questa legge chiunque può aprire un negozio e vendere ciò che vuole. Un prin-cipio liberista sicuramente applicabile in al-cune zone, ma non in piccole realtà come la nostra. Gli imprenditori locali sono costretti, infatti, ad effettuare strategie di marketing aggressive per abbattere la concorrenza, e praticare una guerra dei prezzi pur di acca-parrarsi clienti. Aumentando i punti vendita,

Centri commerciali:una guerra tra poveri

FUORI DAI DENTIDAI DENTI

Il fiume che scorre in salita

A seguito del nostro articolo sugli scarichi fognari del Rio Foddeddu abbiamo ricevuto una sollecita la-mentela del sig. Marco Ladu: non affinché si facesse il possibile per eliminare il problema, ma per sot-tolineare che il Rio Foddeddu non sfocia in mare. Il Sig. Ladu è con-vinto che l’acqua scorra in salita.

Orientale Sarda

C’è poco da essere trionfalisti per l’apertura della galleria di Carde-du e lo ha capito bene l’Assessore Regionale ai LL.PP. Sannittu che ha espresso la sua soddisfazione a di-stanza. Gli avremmo detto a muso duro che è vergognoso che circa due chilometri di strada nuova, fi-nita da oltre 2 anni, restino ancora chiusi per la cretinaggine di non mettere il semaforo alla fine del nuovo tratto invece che a metà. Per inciso gli avremmo ricordato che il tratto interessato è quello a più alta mortalità stradale.

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Aeroporto. La montagna partorisce un topolino

Sei anni di nuova Provincia.È quasi un flop

Don Mereu, ai tortoliesi manca lo sprint

Evviva, evviva, l’aeroporto di Tortolì riprende a funzionare. Tutti in coro a celebrare il lieto evento. Tutti tranne noi, che leggendo i con-torni e i tempi dell’accordo non possiamo che sentirci un po’ presi in giro. Già c’è da storcere il naso per la conferenza stampa, dove Maz-zella e Pippobello (amministratore della Gea-sar) ringraziano Cappellacci e Solinas, che a loro volta ringraziano il Consigliere Regionale Angelo Stochino per il prezioso contributo, che a sua volta ringrazia Tommaso Detti per il prezioso lavoro svolto. Mancava solo che Detti ringraziasse il proprio lattaio per il ruolo svolto

e saremmo stati alla fiera dell’est dove “un topolino mio padre comprò”, forse proprio quel topolino partorito dalla montagna.Ironia a parte, ci perdonino i succitati, quel-lo che ci preoccupa davvero è la sostanza dell’accordo. Leggiamolo insieme: bene per i siti, ci sembra che Roma, Milano Malpensa e Verona siano mete adeguate a parte qual-che perplessità per Malpensa (perchè non Linate?), ma due soli voli settimanali con orari che vanno dalla tarda mattinata al pri-mo pomeriggio in giorni concentrati nel fine settimana non ci sembrano davvero la rispo-

foto: Ilaria Orrù

Ad un mese dalla votazione alla Camera sulla loro abolizione, si è riaccesa la polemica su una delle istituzioni più discusse: la Provin-cia. La sua soppressione - una prospettiva di cui si parla ormai da più di 50 anni - è stata un punto dei programmi elettorali di numero-si partiti, bandiera di una politica che cerca di mostrarsi estranea agli sprechi agli occhi dei cittadini. A luglio la Camera dei Deputati si è espressa sulla mozione dell’Idv che chie-deva l’abolizione delle province. Risultato:

225 voti contrari (Pdl e Lega), 83 favorevoli (Idv, Terzo Polo e qualche cane sciolto) e 240 astenuti, il Pd. La Provincia Ogliastra intan-to ha compiuto sei anni: la Provincia meno popolosa d’Italia, solo 58000 abitanti. È inutile o no? Cos’ha portato? Le posizioni sono come sempre differenti. Per l’ex vice-presidente Franco Murgia (Pd), ad esempio, “tutto quello che viene detto sulle Province è in larghissima parte propaganda dietro la quale sono nascosti gli spettri degli ipo-criti. I dati dicono che alla fine la loro abo-lizione porterebbe un risparmio di neanche 1 miliardo di euro l’anno, stiamo parlando di inezie. Tutto l’apparato amministrativo della Provincia Ogliastra costa quanto due Consiglieri Regionali”. Alla Camera Murgia si sarebbe astenuto come il Pd. La pensa diversamente l’ex sindaco di Tortolì Mauro Pilia (Pdl), “da sempre contrario - dice - all’i-stituzione di queste Province di carattere Re-gionale che non hanno portato alcunché”. Vede la Provincia come “un carrozzone che non porta alcun utile beneficio al territorio e garantisce solo la poltrona al politico di tur-no. Se si vede il bilancio si può affermare che a sei anni dalla sua istituzione, la Provincia Ogliastra ha già una consistente esposizio-

Il dibattito sul ruolo delle province è stato sdognanato. E’ uscito dai luoghi istituzionali ed è arrivato ai diretti interessati: i cittadini. Le opi-nioni sull’ente sono spesso negative. “Sono dell’opinione che vada aboli-ta – dice un cittadino – da quando c’è, non è cambiato niente”. “E’ uno spreco di soldi”, dice un altro. “Perché, esite?”, un altro ancora. I pareri, talvolta qualunquisti, sono comunque sintomatici di un mal-contento popolare. E’ l’ente in sé che attira le critiche, a prescindere dagli amministratori. “Credo che in Sardegna siamo super amministra-ti – dice un altro intervistato – La nostra Regione conta meno di un milione e mezzo di abitanti, ma ab-biamo un altissimo numero di enti e un’inflazione di amministratori.” I riscontri positivi sono più rari, ma c’è comunque chi pensa che l’istituzio-ne della provincia sia stata positiva per la valorizzazione del territorio ogliastrino. “L’Ogliastra, tempo fa, è stata eletta “provincia più bella d’I-talia”. Abbiamo un territorio di una bellezza unica. In Italia, gli sprechi di soldi sono tanti. Non vedo perché accanirsi proprio sulle province”. Più preoccupanti dei commenti negativi, sono quelli che denotano la mancata percezione del lavoro della provincia. “Non posso dare un’opinione. Non vedo iniziative, quindi non so su cosa esprimermi”. Le opinioni, spesso impietose, sono segno di una profonda lontananza delle istituzioni dai problemi concre-ti dei cittadini. La provincia rischia di diventare un puro segno territoriale simbolico, più che un ente funziona-le e partecipativo. Parafrasando un famoso spot, si può affermare che l’Ogliastra sia una provincia ancora tutta da scoprire. O, secondo alcuni, da abolire. (Ilaria Orrù)

Provincia Ogliastra: da scoprire o abolire?

ne debitoria che ricadrà sui cittadini”. Pilia in Parlamento avrebbe espresso voto fa-vorevole. Anche l’ex presidente dell’allora provincia di Nuoro, Tonino Orrù, avrebbe votato per l’abolizione. “Nei primi anni ‘80 Enrico Berlinguer propose una semplifica-zione istituzionale che comprendeva anche il superamento delle provincie. Ero e resto di quell’opinione - dice- la provincia può, forse, avere un senso se vi si concentrano poteri e risorse di quell’insieme di enti che fanno parte dell’area dello spreco. Non discuto l’impegno degli amministratori, ma proprio il ruolo dell’Ente. Il sindaco Do-menico Lerede non ha trovato il tempo per rispondere alle nostre domande, quindi la sua opinione in proposito non è pervenu-ta. Le discussione sull’effettiva utilità delle province continua ad essere di scottante attualità. Se gli enti locali fondamentali fos-sero solo la Regione (come fonte di leggi) e il comune (come ente in diretto rapporto con i cittadini), si sentirebbe la mancanza delle Province? Probabilmente il fatto stesso che si discuta così animatamente sul loro ruolo, è sintomo di una mancanza di chiarezza su quali sono i compiti e le finalità di questo ente. (I.O. e L.M.)

sta attesa e troppo spesso propagandata. Il miraggio di voli che partano la mattina e rientrino la sera, cioè funzionali alle esigen-ze degli ogliastrini come l’introduzione delle tariffe sulla continuità territoriali vorrebbe-ro far credere, rimane ancora tale, cioè un miraggio. Ma la cosa più grave è che i voli partono, dopo un balletto che ci ha fatto compagnia tutta l’estate, il 10 agosto, a stagione virtualmente finita almeno per quanto riguarda la scelta di chi deve andare in ferie. L’impressione è che il possibile fal-limento della sperimentazione, come viene chiamata, sia, più che un accidente, l’effet-to cercato, cosicché l’alibi per suonare il de profundis in autunno sia bello pronto. Ov-viamente non siamo qui a gufare e il nostro auspicio, che è quello dei tortoliesi, è che si registri un boom delle richieste, ma non possiamo neanche subire passivamente, per l’ennesima volta, la mala politica. Tor-tolì è stanca dei balletti, dal completamen-to dell’orientale sarda al polo della nautica passando per i collegamenti navali, e non può essere sempre il vaso di coccio. L’au-tunno è vicino e li si vedrà la vera volontà di riconoscere a Tortolì il ruolo che gli spetta.

Il 10 luglio 1955 Don Mario Mereu diventò sacer-dote. Da quel momento in poi, decise di dedicare la sua vita a Dio e ai fedeli. A servizio dei Tortoliesi da 35 anni il nostro parroco ha toccato con mano il cambia-mento, lo sviluppo del paese e degli abitanti. Don Mereu indentifica una vera e propria cesura nella storia di Tortolì rappresentata dalla chiusura della Cartiera, al benessere degli anni 70/80 si è sostituito l’attuale divario sociale e la profonda crisi economica. “C’è chi si può permettere tutto, dice Don Mereu, e chi ha bisogno del pane e dell’acqua”. Nella chiesa di Sant’Andrea nel 2010 si sono cele-brati solo 3 matrimoni, la cattedrale conta 5.500 fe-deli. Il numero è catastrofico, il matrimonio oramai, prima di essere un sacramento, è sinonimo di sfarzo, anche questo è un chiaro segno dei tempi che conti-nuano inesorabilmente a cambiare. Fiero della sua comunità il parroco ha una sola critica da muovere ai

tortoliesi: la paura di vivere al cento per cento, di investire, di andare oltre. Sostiene che sono tutti grandi lavoratori ma manca loro lo “sprint” per rendere il paese più grande e più aperto. Vuole ricordare a riguardo le parole di Mons. Virgilio quando arrivò nel 1910 “ Io vengo per stimolarvi, per riuscire a farvi guadagnare il pane quotidiano con le vostre mani”. Così come fece Mons. Virgilio anche oggi biso-gnerebbe avere il coraggio, tutti uniti, di cambia-re le cose in meglio. Ed è proprio in sintonia con lo spirito di cambiamento, che è stato promosso un progetto di completa ristrutturazione dell’ora-torio. I lavori sono già iniziati e sono andati avanti grazie alle offerte dei fedeli, ai fondi della chiesa, e a vari contributi (comune). Si tratta di aspettare ancora qualche tempo e l’oratorio tornerà a nuo-va vita. (F.P.)

foto:Ilaria Orrù

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5ECONOMIA

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no. L’aumento della popolazione accrebbe le necessità di servizi e, di conseguenza, le possibilità imprenditoriali a disposizione dei nuovi tortoliesi. Nel contempo anche le condizioni economiche di tanti italiani cam-biavano, favorendo lo sviluppo delle prime attività turistiche che avrebbero progressi-vamente assunto maggiore importanza. Il ruolo dell’agricoltura tese pertanto a dimi-nuire con il passare degli anni.Il tessuto economico e sociale della Tortolì degli anni ’80 presentava già, in nuce, le caratteristiche principali che lo contraddi-stinguono oggi. Nella via Umberto, il corso, si insediava un crescente numero di attività commerciali e bar. Le imprese edili provve-devano al bisogno di nuove case accorcian-do gradualmente la distanza che separava il centro della città dalle sue ramificazioni urbanizzate in direzione di Arbatax e Gira-sole. Gli istituti di formazione e la popola-zione scolastica aumentavano anch’essi, generando un crescente pendolarismo quotidiano. La chiusura della Cartiera, nei primi anni ‘90, impresse un ulteriore varia-zione all’economia cittadina. Nel corso de-gli ultimi due decenni, dovendo affrontare una gravissima crisi, il circuito economico cittadino ha conosciuto una diversificazio-ne profonda - anche rispetto ad altri comuni della provincia - specializzandosi in settori precedentemente complementari. Il setto-re dei servizi e del commercio è diventato centrale, anche tangibilmente. Le attività del piccolo corso Umberto si sono molti-plicate, colonizzando via Monsignor Virgilio per buona parte della sua lunghezza interna al centro abitato. L’edilizia ha resistito - su-

perando la crisi della Cartiera, prima, e la recessione globale recentemente - grazie al traino fornito dalla domanda di nuove case. Il centro di Tortolì è, ormai, unito alla frazione di Arbatax e al comune di Girasole in un’unica conurbazione. Le attività turisti-che rappresentano nei mesi estivi il fulcro dell’economica cittadina, garantendo un importante indotto. Il pendolarismo quoti-diano verso il centro urbano non è più legato alla sola presenza delle scuole - anch’esse tutte in aumento – ma è costituito principal-mente da lavoratori occupati in città. Cosa rimane oggi dell’antico circuito d’atti-vità agricole legate agli agrumeti? Pochis-simo. Secondo le statistiche ufficiali, a Tor-tolì, che detiene il 19% della popolazione provinciale, sono attivi circa 900 lavoratori agricoli, pari al 4% provinciale. Le azien-de di questo settore rappresentano solo il 2,3% del totale ed utilizzano appena l’1% della superficie destinata all’uso agricolo in Ogliastra. Per dirla in breve, la Tortolì del XXI secolo è, definitivamente, una nuova e irriconoscibile città. (Thomas Melis)

La Tortolì del secolo scorso era una sorta di grande giardino gremito di agrumeti e frut-teti. La piana alluvionale del Rio Foddedu garantiva fertilità ad un’ampia porzione di territorio comunale permettendo, a tanti piccoli coltivatori, di produrre un raccol-to con il quale soddisfare le necessità di autoconsumo e generare del reddito. I più facoltosi, invece, possedevano grandi ap-pezzamenti terrieri che coltivavano in vario modo. Lo scenario economico tortoliese mostrava una struttura produttiva fonda-mentalmente dedita all’agricoltura ed alla pesca (specie nella frazione arbataxina), in misura minore all’allevamento, con una incipiente presenza di attività commerciali. L’apertura della Cartiera di Arbatax, negli anni ’60, alterò rapidamente le condizioni socioeconomiche che permettevano il per-petuarsi di tale scenario, creando i presup-posti per una rivoluzione nelle dinamiche di sviluppo della città. Tortolì fu investita da un processo d’immigrazione, tutt’oggi in atto, che moltiplicò il numero dei nuclei familiari residenti, incrementando sensibil-mente l’attività quotidiana del centro urba-

Dagli aranceti all’edilizia. La nuova Tortolì

foto: Federica Melis

foto: Federica Melis

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Per Cau è necessario avere il coraggio di investire nella parte “vecchia” della città, ricreando i piccoli negozi nelle viuzze del centro storico e chiudendo il corso Um-berto per trasformarlo in area pedonale permanente. Tortoliesi e turisti dovranno abituarsi a pensare al corso come un luo-go non transitabile in auto, nel quale fare una passeggiata.Certo l’idea di un centro pedonale perma-nente sarebbe ottima, “il problema è che non siamo ad Alghero né a San Teodoro” - afferma la Presidente di Confcommer-cio Ogliastra Liana De Mite - Tortolì è strutturata in maniera diversa: per poter fare un progetto del genere sarebbe ne-cessario, secondo alcuni commercianti, un restyling completo del corso Umberto con la ristrutturazione delle facciate delle case e il rifacimento della strada selciata al fine di renderlo fruibile e accogliente. Chiuderlo al traffico adesso, lasciando-lo in questo stato, significherebbe farlo morire definitivamente. Inoltre, fare del Corso Umberto un centro pedonale, com-porterebbe un’ importante spesa per il Comune, attualmente non affrontabile. Pertanto la soluzione migliore appare - a detta di molti commercianti - quella di allargare i marciapiedi, eliminando i par-cheggi e permettendo il solo transito ai veicoli. Naturalmente, venendo a manca-re questi posti di sosta, è necessario atti-vare il parcheggio sotterraneo multipiano delle scuole elementari e gli altri previsti dal Puc.E’ auspicabile che non vengano più usati

due pesi e due misure nella programma-zione relativa a via Monsignor Virgilio e al corso Umberto. Questo, non deve essere più abbandona-to, ma coinvolto in manifestazioni ed ini-ziative, perché il centro storico è il fulcro dell’identità e della storia di un paese e deve necessariamente esserne la parte più attrattiva. Come in ogni città, anche il corso di Tortolì, deve riprendersi lo spazio che gli appartiene. (Federica Melis)

“Il corso Umberto sta morendo”. Così esor-disce l’Assessore al commercio Pietro Paolo Cau nella sua denuncia verso lo stato di to-tale abbandono in cui è caduto il centro sto-rico di Tortolì. Il commercio è la prima vitti-ma di questa situazione. Già da alcuni anni, infatti, vecchie e nuove attività commerciali si sono spostate in via Monsignor Virgilio a scapito del corso Umberto e del tradizionale centro storico. La maggior parte delle inizia-tive si concentra oramai su via Monsignor Virgilio dove i marciapiedi sono più ampi e privi di barriere architettoniche. L’Assessore Cau non ammette il totale ab-bandono del centro storico e - nonostante abbia un’attività proprio nel via Mons. Viri-gilio- ammonisce: “anni fa corso Umberto era vivo, le persone si riunivano in piazzet-ta Roma. Nelle strade e nei vicoli c’erano attività che oggi non ci sono più, come per esempio i negozi di artigianato vicino alla Cattedrale o al Banco di Sardegna. Ricordo ancora, quando Piazza Fra Locci era il luogo di ritrovo dei tortoliesi nelle feste paesane”.

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POLITICA

Cau: ridiamo un’identità al centro storico

Abbiamo già parlato più volte di strade, semafori e incroci. L’attento orecchio di Tortohelie non si è fatto sfuggire le tante lamentele da parte di Tortoliesi e non, riguardanti l’incrocio posizionato, in via San Gemiliano, davanti al ristorante “Da Lenin”. Le macchine che arrivano dalla parte dell’aeroporto sono costrette a sporgersi troppo oltre lo stop a causa delle piante che coprono completa-mente la visuale. Gli angoli dell’incrocio andrebbero ripuliti dalle sterpaglie sia a destra che a sinistra, per favorire chi giunge allo stop. L’incrocio è pericolo-so e spesso teatro di incidenti, l’ultimo risale a due settimane fa quando una macchina si è sporta troppo dall’incro-cio e un turista in moto è andato a finire sotto l’autovettura. Per fortuna non c’è stato nessun ferito grave. Bastano delle semplici mosse per evitare il peggio: più prudenza e un po’ di pulizia ai lati della strada! (F.P)

Via S. Gemiliano,attenti all’incrocio!

foto:Federica Melis

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SPORT

squadra del Capoluogo Ogliastrino non la-scerà partire molto facilmente i suoi pezzi migliori. Il Direttore Sportivo Arrais si sta muovendo alla ricerca di una guida tecnica soprattutto dopo che il nome dell’allenato-re Prastaro pare allontanarsi. La società, allo stesso tempo, si sta muo-vendo alla ricerca di giocatori che possano dare il loro contributo per il nuovo progetto rosso – blu che sta nascendo.Sul fronte riconferme, nonostante le mille voci che lo volevano vicino a squadre del calibro di Arzachena e Progetto Sant’Elia in serie D, il giovane talento Alex Podda potrebbe essere riconfermato. Questo rap-presenterebbe un forte segnale di come la compagine rossoblù creda fortemente in un campionato ambizioso nel quale i giovani avranno un compito fondamentale per un futuro più roseo.Vicino alla riconferma ci sarebbe anche l’eterno Nicola Ruggeri (nella foto), cen-trocampista ed all’occorrenza difensore, classe 1976. Il giocatore sembrerebbe di-sposto ad affrontare anche il Campionato di Promozione dopo una quindicina d’anni trascorsi tra Eccellenza e Serie D. Ruggeri è amato dal pubblico di Tortolì che gli ricono-sce l’impegno dimostrato nel campo nella tormentata stagione scorsa. Ripartire da nomi del calibro di Ruggeri, si-gnificherebbe avvicinare alla squadra altri giocatori ambiziosi in modo da consentire alla Città di Tortolì di mantenere una squa-dra di alto livello, simbolo per tutta l’Oglia-stra. (Claudio Mascia)

Promozione o Eccellenza?!? A distanza di un mese dall’inizio dei prossimi campionati regionali, il Tortolì Calcio non sa ancora a quale campionato parteciperà. Una cosa però è certa: comunque vada a finire la questione del ripescaggio, la

Il Tortolì non vuolelo smantellamento

Beach volleyad Orrì

Sabato scorso si è conclusa a Tortolì la pe-nultima tappa delle finali regionali di beach volley, evento che da tre anni propone il felice connubio tra sport e intrattenimento turistico. Un mix vincente, capace di attirare un alto numero di curiosi e appassionati. Organizzato dalla Federazione italiana pallavolo comita-to regionale Sardegna in collaborazione con l’assessorato dello sport del comune di Torto-lì, l’evento si è tenuto nel suggestivo scenario del lido di Orrì, di fronte al locale Hakuna ma-tata beach. Nei quattro campi allestiti sulla spiaggia, si sono sfidate 24 squadre maschili e 12 femminili. Le coppie si sono sfidate per due giorni in partite giocate fino all’ultima schiacciata. Alla fine sono emersi i vincitori: Yuri Balsamo e Alfredo Mosca hanno trionfato nella categoria maschile, mentre Sara Orro e Federica Noia fra le donne. I vincitori si sono guadagnati la partecipazione alla finalissima del torneo, che si terrà domenica 7 agosto alla spiaggia Le saline di Calasetta. In quest’occa-sione verranno decretati i campioni maschili e femminili del beach volley sardo. Le partite sono state seguite con partecipazione dai ba-gnanti e dagli appassionati, che hanno dimo-strato di apprezzare questo tipo di iniziative. Gli organizzatori si dichiarano molto soddi-sfatti del successo della manifestazione, che si augurano di poter ripetere anche il prossi-mo anno. (I.O.)

foto: Ilaria Orrù

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EVENTI

Ci sono serate in cui tutto funziona, e l’ulti-ma di Cal’a cinema è stata una di queste. L’ormai conosciuta rassegna di cinema indi-pendente è giunta quest’anno alla sua terza edizione: quella della consacrazione. Dopo

la proiezione del film “Tajabone” di Salvato-re Mereu vincitore a Venezia del Best Innova-tive Budget, molto apprezzato dal pubblico, l’artista Marcello Murru e il giornalista Pier-luigi Diaco hanno annunciato la presenza della cantautrice romana Paola Turci. La Tur-ci ha eseguito brani del suo repertorio (Bam-bini, Questione di sguardi) e cover (Dio come ti amo di Modugno, Il mondo gira scritta da Luigi Tenco). La sua voce ha incantato il pub-blico, entusiasta. A metà serata, il cantau-tore Marcello Murru è salito sul palco e ha cantato con lei. In palpabile sintonia, i due hanno intonato anche il loro grande succes-so “Attraversami il cuore”, scritto a quattro mani. Alla fine anche il giornalista Diaco è intervenuto sul palco con la sua chitarra, accentuando il carattere familiare e intimo dell’esibizione. Il pubblico è stato comple-tamente conquistato. Finita l’esibizione, Pa-ola Turci è stata sommersa dall’affetto del pubblico. Lei ha avuto un momento per tutti. Anche per rispondere alle nostre domande.Com’è andato il suo arrivo ad Arbatax?Molto bene. Appena arrivata ho fatto cono-scenza con i ragazzi che hanno organizzato tutto questo. Abbiamo preso un aperitivo e mi hanno portata all’isolotto. Mi hanno

I° Ed. della Biennale“Cultura nelle mani”

Paola Turci incanta Arbatax

Il ritorno dell’Assalto Saraceno

parlato un po’ del luogo e ho fatto un bagno meraviglioso. Il posto è davvero suggestivo. Era mai stata qui?No, è la prima volta che vengo ad Arbatax. Però Marcello (Murru, ndr) parla sempre del-la sua casa. E’ rimasto molto legato alle sue radici. Come ho detto dal palco, nonostante siano decenni che vive a Roma, non ha perso una virgola del suo accento sardo.Cosa pensa di Cal’a cinema, a cui hai contri-buito anche tu questa sera?E’ una manifestazione davvero molto bella. E’ autonoma e autogestita e secondo me questo le dà un valore aggiunto. Ci vorrebbe-ro più eventi di questo tipo. Da quanto collabora con Marcello Murru?Abbiamo iniziato a collaborare per un pro-getto che comprende la realizzazione di tre dischi, l’ultimo dei quali uscirà questo settembre. Marcello ed io abbiamo scritto insieme delle canzoni. Lo conosco da venti-cinque anni, ma ci frequentiamo da quattro. Abitavamo nello stesso quartiere di Roma, a Testaccio.Come ti è sembrato il pubblico di questa sera?Molto caldo e molto affettuoso. Sono davve-ro contenta. (Ilaria Orrù)

Dopo sette anni di assenza, finalmente farà il suo ritorno sulla scena la rievocazione storica dell’As-salto Saraceno. Lo spettacolo si terrà il 12 agosto alle ore 21 nell’incantevole baia di Portu Frailis e

promette di offrire al pubblico, composto da residenti e turisti, suggestioni che fluttuano con grande efficacia tra il teatro e la ricostruzione storica, tra la realtà e la fantasia, tra l’antico e il moderno. Antonio Ghironi firma la regia insie-me a Michela Girardi e si avvale della collabo-razione di Monica Cabiddu e Claudia Fois per ciò che concerne organizzazione e ricostruzione storica. Antonio, di cosa si occupa la sua cooperativa? Su quali presupposti si basa?La Cooperativa Sardegna Inesplorata è nata nel 2005 con l'intento di creare una rete di ser-vizi ambientali. L'inserimento di ulteriori nuovi soci nel tempo ha permesso poi di cambiare le finalità ed oggi, pur conservando la conno-tazione ambientale, si occupa principalmente di cultura e spettacolo, in modo particolare di teatro e cinema. Quali saranno le modalità di svolgimento di questo evento tanto atteso?La serata si articolerà in due momenti. Il primo sarà ovviamente destinato allo spettacolo, fase cruciale della manifestazione, che avrà luogo all’imbrunire e coinvolgerà grandi e piccini tra-scinandoli nella Sardegna del 1100 d.C.; Il se-condo sarà invece dedicato alla degustazione di prodotti tipici sardi, accompagnata da musi-

ca rigorosamente made in Ogliastra. Quali saranno gli elementi di originalità che questa edizione dell'Assalto Saraceno?Senza svelare le novità salienti di questa edizio-ne, posso dire che abbiamo cercato di rispettare la formula classica inserendo però anche qual-che interessante contaminazione modernizzan-te, soprattutto attraverso i canali della musica e del ballo. Abbiamo pensato fosse importante creare la suggestione partendo da alcuni miti della cultura antica, rafforzandoli con l'utilizzo di strumenti moderni che credo si riveleranno di grande impatto ed efficacia. Il segreto del successo è un team coeso e col-laborativo?Abbiamo cercato di coinvolgere più attori pos-sibili, intesi come partners di progetto; asso-ciazioni, artisti, compagni di viaggio capaci di arricchire questo evento con la propria profes-sionalità e il senso creativo. In particolare la Ma-gic Dance School di Mattia Ambu, la CNA, il coro di Arbatax diretto da Luisa Balzano e l’associa-zione cagliaritana di giocoleria Fogli Volanti. E' nato un gruppo di lavoro capace di far fronte a tutte le esigenze tecnico-artistiche di questo ge-nere di evento. Ci auguriamo, possa il prossimo anno crescere di portata, offrendo agli spettato-ri un programma ancora più nutrito e variegato.

In questi giorni sarà possibile visitare nei locali dell’ex Mercato Civico tortoliese di Via Cagliari la prima edizione della biennale “Cultura nelle mani”. L’esposizione è a cura degli artigiani della CNA OGLIASTRA ed ha lo scopo di far conoscere meglio al pubblico il difficile lavoro artigiano e l’importanza che esso occupa nella cultura del popolo sardo. Lo spazio offre al pubblico un piccolo viaggio immaginario dall’era nuragica ai giorni nostri. Partecipano a questa splendida iniziativa: Giorgio Puddu (legno), Giancarlo Moi ( oreficeria), Tessile d’Autore ( tessuti), Alberto Or-giana (vetro), Mario Perotti ( ferro), Adriano Balloi ( bronzetti), Rita Cossu ( abiti tradizionali), Danilo Carta ( ceramica), Antonello Peddiu ( pane), Sal-vatore Marci ( culurgiones), Albino Lepori ( storico) e la Cooperativa sociale Terra Luna. Una menzione particolare va indirizzata sicura-mente agli abiti tradizionali della sarta originaria di Pabillonis Rita Cossu, ricamati in filigrana e frutto di un talento eccezionale unito ad uno stu-dio sistematico del complesso sistema vestiario sardo. Delle vere e proprie opere d’arte. Vedere per credere. (Michela Girardi)

foto: Daniela Corda

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L’oroscopo della SettimanaBilancia. Venere, il vostro pianeta dominante, che in questo momento vi invia numerosi influssi positivi dal segno amico del Leone. Avete già la chiave del cuore della persona che vi interessa. Akabbairedda de fai is pruppus!

Scorpione. Grazie all’efficienza e alla disponibilità dei vostri colleghi oggi avrete molto meno lavoro rispetto al solito. La Luna in Vergine stimola infatti la collaborazione. Godetevi il week-end: senza pun-ciare in giro.

Capricorno. La presenza benefica della Luna in Ver-gine esalta tutte le sensazioni positive e stimola la vostra voglia di vivere. Nuove idee stanno spuntando nella vostra mente. Cercate di concretizzarle: mollai sa mandronia.

Acquario. Venere si trova in opposizione in Leone e questa presenza infastidisce soprattutto i nativi della fine di gennaio. Mettete da parte il cinismo e provate a prendervi una vacanza. Accampatevi a Foxi Lioni.

Pesci. Non uscite subito allo scoperto in caso di di-verbio ma studiate meglio le vostre mosse. Con la Luna in opposizione potreste dire qualcosa di offen-sivo senza volerlo veramente: mi pò non si fai domai!

Ariete. Se dovete prendere una decisione importan-te lavorativa non indugiate, scacciando i dubbi e le incertezze. In amore lasciate che una persona che vi piace prenda l’iniziativa. Ma ricordate: fai e téssi non porir’ essi...

Toro. Sul lavoro si annunciano cambiamenti molto interessanti. Sappiate acciuffare la fortuna quando passa. In amore non guardate troppo lontano, la persona giusta potrebbe essere accanto a voi: boc-cias apertas!

Gemelli. Non lasciatevi condizionare dal partner o dai familiari nella presa delle decisioni importanti. Le chance per trasgredire in campo amoroso sa-ranno parecchie. Bene il week-end. Parigi-da-bar nel Corso!

Cancro. La Luna e Mercurio in Vergine vi predispon-gono allo studio e alla ricerca. Se avete in program-ma colloqui di lavoro sappiate che farete una bellis-sima figura. Dopo però cumbidate...

Leone. Con Marte in aspetto favorevole nel segno dei Gemelli , il feeling con la persona amata con-tinuerà ad aumentare. Tutti i vostri sogni amorosi stanno per avverarsi: ‘za ki si bekirì!

Vergine. Anche questa settimana sarete tra i super-favoriti dello Zodiaco, grazie alla complice assisten-za della Luna e di Mercurio nel vostro segno. Ogni situazione si risolverà per il meglio. La domanda è: ma gente vi ha visto?

Sagittario. La Luna in Vergine insieme a Mercurio nello stesso segno renderà la settimana pressante il vostro bisogno di fare chiarezza nella vostra vita. Fissi in paranoia!

Tortohelie Press è un settimanale gratuito.Registrazione Aut. Tribunale di Cagliari

n°13/ 11 del 19/05/2011.Direttore Raimondo Schiavone

Responsabile pubbliche relazionie pubblicita Patrizia Salis

In Redazione Federica MelisGrafico Francesca Zicca

Collaboratori Ilaria Orrù, Federica PiliaRiccardo Melis, Patrizia Salis, Michela GirardiClaudio Mascia, Thomas Melis, Laura MeloniSede Legale Viale Bonaria 98 09125 Cagliari

Sede Amministrativa Via Barracelli snc 08048 Tortolì

Editore Primaidea Srl

Anche io leggoTortohelie

ESTATE TORTOLIESE4 AGOSTO LE QUATTRO STAGIONI DI VIVALDIVia Mons. Virgilio - Piazzale Scuole Ele-mentari - Ore 21,30Spettacolo di danza contemporanea della Compagnia Danza Estemporada di Sassari, sullo studio dellequattro stagioni di Vivaldi e Piazzolla

5 AGOSTOOGLIASTRA IN FIERA ORGANIZZA UNA FESTA CON DEGUSTAZIONE DI VINI DELLE CANTINE LOCALI

Rassegna dell’Editoria Isolana fino al 12 agostopiazzale Scuole Elementari in Via Mons. Virgilio

CANTOSRassegna di cori sardiChiesa San Giorgio, Arbatax - Ore 21,00

11 AGOSTO NOTTE BIANCANegozi aperti in tutt o il centro,con animazione di gruppi musicali e artisti di strada - Ore 22,00

LO STUZZICHINO

Sogno di SposaSposa - Sposo - Cerimonia e Battesimi- Corredi e Biancherie

di Virginia

Viale Arbatax - Tortolì - Tel. 0782 622493 - Cell. 328 8661989 Via Monsignor Virgilio, 26 - Tortolì (OG) - Tel. 0782 624303

GASTRONOMIA - PIZZETTERIA - PANINOTECAPIATTI PRONTI - POLLI ARROSTO

ORIZZONTALI 1. Inutile, infruttuoso 5. Guidatore di elefanti 10. Sebino ex calciatore della Roma 11. Fa vestiti su misura 12. La nota musicale più lunga 13. Spuntati, venuti su 14. Millimetro in piccolo 15. Articolo indeterminativo 16. Fu ucciso da Enea 17. Risponde al tap 18. Irascibili, colleriche 19. Partecipano alla corrida 20. Misure terriere 22. Un tipo di “natura” nell’arte pittorica 23. Il regno di Sua Maestà 24. Nome di donna 25. Misura lineare antica 26. Spezzato, infranto 27. Negli States c’è una nota Laguna 28. Prodotta, creata 29. Sigla di Pescara 30. Due romano 31. Di un bel colore sano 32. Un tribunale regionale 33. Nome inglese di donna 34. Opera di Mascagni 35. Traditori menzogneri 36. Si offrono per digerire VERTICALI 1. Insormontabili, invincibili 2. Un gas che produce luce 3. Tutto in Inghilterra 4. Sigla di Napoli 5. Si contrappone al pesce 6. Campicello coltivato 7. Raggruppamento temporaneo d’imprese 8. Il contrario di sì 9 Autocommiserarsi 11. Sorsate 13. Donne con i ... voti 14. Sempreverde con fiori bianchi 16. Il canovaccio di un libro 17. Elemento radioattivo 18. In America c’è quella “little” 19. Dolce, manicaretto 21. Congegni per produrre tessuti 22. Fuori di testa 24. Un alberghetto sulla strada 26. Strumenti di barbieri 28. Una marca di autovetture 29. Una coppia americana al poker 31. Fa concorrenza a Mediaset 32. Vale tra 33. Pari in scafo 34. Sigla di Imperia

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