Top Class Italia Style Magazine Winter/S 2014

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Edizione Inverno 2015

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2014. Numerologicamente parlando, questo dovrebbe essere l’anno della VITTORIA. Vittoria personale, vittoria universale. Un ottimo auspicio, certo, un segno estremamente positivo e che infonde una buona dose di forza, coraggio, determinazione e ottimismo. Se diamo un’ occhiata al recente passato, quasi ci stupiamo della mole di difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, soprattutto in Italia, sotto tutti gli aspetti e in quasi tutti i settori. Una vera prova di resistenza, una gara di salto ad ostacoli su un percorso lungo, ricco di insidie e di nemici. La parola “crisi” incute sempre molto timore e si presenta, ancora oggi, come un fantasma che prende possesso dei nostri sogni per trasformarli in incubi reali. Ciò che però può aiutare il nostro Paese ed il mondo intero a risollevarsi è la voglia di fare e di creare, senza mai arrendersi. E’ il coraggio di osare e di sapersi rinnovare. Proporre l’eccellenza, puntare alla qualità e alla grandezza. Non vergognarsi di sognare e di volere

sempre il meglio per se stessi. Questa ricetta, a base di ottimismo e forza d’animo, è la cura che ciascuno di noi, semplici cittadini, imprese, agenzie e artisti, che ogni giorno lavoriamo per creare prodotti ed offrire servizi all’insegna della bellezza e della concretezza, dovremmo adottare per fare guarire questo mondo malato da troppo tempo. Mi viene in mente una frase del grande Tonino Guerra, poeta e scrittore che ci ha lasciati due anni fa e che spesso amava ricordarci, come un monito, che “l’ottimismo è il sale della vita”. Niente di più vero. E mai come ora pensare positivo e trovare dentro di noi la forza e la voglia di rilanciarsi guardando dritto al futuro con occhi sognanti di bambino, contano più di ogni altra cosa. Top Class Italia Style Magazine vi ha sempre raccontato storie di aziende di successo e di professionisti di fama internazionale, che hanno saputo fare dell’ottimismo e del coraggio le proprie carte vincenti. Anche in questa edizione della rivista desidero proporvi esempi positivi: marchi, prodotti e personaggi che, attraverso la loro storia e i loro successi, possano trasmettere un po’ di fiducia e di speranza a tutti. Dicono che la bellezza ci salverà. Ed è vero. Ma aggiungo che anche la qualità e la ricerca del miglior risultato possibile, aiuterà a far riemergere la testa dal pantano della crisi. In questo numero dedicato alla stagione invernale, all’inizio della primavera e alle sue eccellenze, troverete pagine ricche di parole

e di immagini significative, testimonianza di un mondo che, nonostante tutto, funziona e prova a migliorare, giorno dopo giorno. Dalla moda e dal Made in Italy di Carlo Pignatelli e Ferragamo, al mondo delle due e delle quattro ruote targato Ducati, Bugatti e Ferrari. Sempre in tema di sport e competizione, vi proponiamo lo spettacolare Gran Premio di Monza di Formula 1, le gare di Moto GP italiane e i sempre più entusiasmanti Campionati Sciistici delle Truppe Alpine che si sono svolte nella splendida cornice innevata di Sestrière. E poi spazio alla musica e allo spettacolo, con il ricordo dell’indimenticabile Giorgio Gaber e le novità dello storico Festival di Castrocaro, ma anche alla professionalità e alla passione di Riccardo Vitanza, fondatore dell’agenzia Parole & Dintorni, che abbiamo incontrato e con il quale ci siamo immersi in una piacevole chiacchierata. Ancora moda e sport con le novità di casa Adidas e la nuova Mountain Bike Accostato. Lusso e tanta bellezza, invece,

con le scarpe firmate Nora, le collezioni di occhiali De Rigo e la linea di orologi Eberhard dedicata al campione Tazio Nuvolari. Vi apriremo le porte del Grand Hotel Da Vinci, per scoprire e, perché no, sognare tra le stanze e lo splendore di questo nuova realtà romagnola a 5 stelle. Vi proporremo, inoltre, una bella intervista ad Anna Masera, nuova responsabile stampa della Camera dei Deputati e tutte le novità legate ad Expo 2015, tra progetti e preparativi, aspettative e grandi opportunità. Questo, e molto altro, è Top Class Italia Style Magazine. Un’ edizione speciale che vuole regalarvi pagine per conoscere, osservare, ammirare e sognare in grande. Sempre con il sorriso sulle labbra e tanta curiosità verso chi fa dell’eccellenza e della passione la propria ragione di vita.

EDITORIALE

winter / Spring 2014

enea CasadeiPresidente e Direttore Editoriale

Top Class Italia Style Magazine

Alla mia famiglia e a Simona(To my family and Simona)

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Top Class Italia Style Magazine è unapubblicazione edita e realizzata daTop Class Magazine Group Editore

Presidente e Direttore Editoriale:ENEA CASADEI([email protected])Direttore Responsabile:MICHELE VIRGILI([email protected])Responsabile Advertising & Marketing:PAMELA DE VITIS([email protected])Segreteria di redazione:SIMONA BERTOZZI([email protected])Consulente progettuale:MARCO MONGELLI([email protected])Direttore artistico e progetto grafico:ROBERTO MORELLINI([email protected])Coordinamento Redazionale:ENEA CASADEI([email protected])Consulente Editoriale:CARLO SEMPRINI([email protected])Redazione:TOP CLASS MAGAZINE GROUP Via Mons. Costante Maltoni, 98 - 47034 Forlimpopoli (FC)TEL. +39 0543 090657 Fax (Internazionale) +39 06 [email protected] spazi pubblicitari e redazionali:Simona [email protected] +39 335 1325899 - +39 0543 090657Web Magazines: www.topclassmagazine.it - www.topclassmagazine.com

Hanno collaborato a questa edizione:Simona Bertozzi, Marco Mongelli, Valentina La Ferrera, David Borisier (FR), John Grewland (AUS), Walther Scott (ENG), Giulio Farris, Giusva Morris, Lidia Agnelli, Vittorio Nava, Gianluca Poerio, Massimo Mongelli, Mariantonietta Sorrentino, Carmen Graziosi, Carla Patrizi, Antonio Sarracino, Antonio Carnevale, Silvia Marchetti, Valerio Pisaniello, Sara Romanini, Valentina Tortelli, Nicola Luccarelli, Livia Fabietti, Francesca Bisbano, Gionata Agisti, Francesco Rossi, Francesca Oddo, Manuela Macario, Luigi Garofalo, Giuseppe Mallozzi, Emanuela Tropea, Andrea Benesso, Giulia Canuto, Moreno D’Angelo, Sante Fittipaldi, Lorenzo Dalmine, Fulvio Fantoni, Cesare Padano, Piero Guidetti, Manuel Piraccini, Gaetano Borgonovo, Ezio Pratesi, Simone Galli, Eleonora Bacchi, Paolo Zini, Mirco Casadei, Alex Gurioli, Mattia Saccani.

Foto dei redazionali:Ove non sia espressamente indicato, tutte le foto pubblicate sono state fornite dagli uffici stampa dei vari marchi/brands.Stampa:Tipografia Passatore – Forlimpopoli (FC)

Prezzo al pubblico per copia: € 20,00

TOP CLASS ITALIA Style Magazine è una pubblicazione trimestrale di lifestyle imprenditoriale e di luxury locations italiane ed estere, con diffusione nazionale e internazionale.Autorizzazione e Reg. Tribunale di Forlì n.10/2007 del 23 Luglio 2007

Edizione: Winter/S 2014Iscrizione al R.O.C. (REGISTRO degli OPERATORI di COMUNICAZIONE)

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Spediz. Abb. Post. Sped. A.p. 45% filiale di Forlì art.2 comma 20/b – legge 662/96

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INDEX

15 EDITORIALE “Winter / Spring 2014”20 CARS KIA NUOVA SORENTO Il suv sette posti comodo e piacevole24 INTERVIEW CAMERA DEI DEPUTATI, Anna Masera al lavoro per rinnovare la comunicazione 26 LUXURY YACHTS SEAHAWK: il primo sailing yacht di 60 metri a firma Perini Navi28 PEOLPLE PER GABER… Io ci sono30 SPORT BIANCHI, la nuova infinito CV annulla le vibrazioni32 COMPANIES Dall’ Accossato racing all’Accossato bike34 SPORT FERRARI F14T, la rivoluzione comincia dal muso35 LUXURY CARS LAFERRARI, il nuovo bolide del “Cavallino Rampante” di Maranello36 HISTORY FERRARI e i suoi musei38 JEWELRY EBERHARD & CO, orologi come opere d’arte40 LUXURY CARS & FASHION BUGATTI, il lusso in corsa verso l’Alta Moda42 COMPANIES FIFA WORLD CUP 2014, et voilà Adidas all’opera44 LUXURY HOUSE VIVERE GLI SPAZI, Mary Billone e il nuovo concetto d’arte decorativa46 COMPANIES “…Dei Carlini di Cristiana e Ambrogio”, business con amore48 LUXURY JET AIRCRAFT GENERAL UNIT, padroni del tempo50 LUXURY EVENTS AMBER LOUNGE, Monaco Grand Prix Luxury Party52 FASHION BALLANTYNE, cambia la moda54 FASHION BELMONTE, il lusso di una camicia sartoriale e l’eccellenza dell’italianità56 FOOD & BEVERAGE BERSANO, quando il vino diventa arte60 EVENTS ZED! Una storia di successo fatta di musica e passione62 INTERVIEW RICCARDO VITANZA si racconta64 TRAVEL FS ITALIANE, treno batte aereo66 MOTORBIKE YAMAHA MOTOR, per il 2014 ha calato il tris68 COMPANIES TECHNOGYM VILLAGE, il wellness sposa il concetto di architettura sostenibile70 CARS CITROEN DS3 CABRIOLET, distinguersi è più facile72 NEWS MADE IN ITALY e GOOGLE, le eccellenze italiane in rete74 LUXURY CLUBS YACHT CLUB COSTA SMERALDA, Virgin Gorda76 HI-TECH XEROX PHASER 6600, stampante laser a colori ad alta qualità78 CINEMA WARNER BROS, un nuovo anno di grandi incassi per il box office80 FOOD & BEVERAGE VENCHI, il primo cioccolato etico per gourmet81 COMPANIES TRUDI, uno stile che fa moda82 CLASSICAL TEATRO ALLA SCALA di MILANO, le novità della nuova stagione tra opera e balletto84 HOTELS & RESTAURANTS SPLENDID VENICE, prestigioso hotel veneziano di charme86 JEWELRY & WATCHES ROLEX e INNOVAZIONE, la storia infinita88 RESTAURANTS TEATINI, il ristorante riminese di charme 89 RESTAURANTS BACAROMI, cicchetteria a 5 stelle 90 RESTAURANTS MIRABELLE, il meglio della ristorazione italiana 92 FASHION RENE’ CAOVILLA, la “grande bellezza” della nuova collezione94 LUXURY CARS PORSCHE 911 CABRIOLET, raddoppia il piacere di guidare96 HOTELS & RESTAURANTS GRAND HOTEL “Da Vinci” , 100 stanze di lusso per rilanciare Cesenatico 98 SPORT IL GP D’ITALIA tra suggestioni ed emozioni, nel 2013 vince Vettel 100 SPORT IL GP APEROL di SAN MARINO e della Riviera di Rimini102 SPORT AUTODROMO INTERNAZIONALE del MUGELLO, di scena la MotoGP 2013104 STYLE & DESIGN PININFARINA mantiene alta la qualità 106 MOTORBIKE PIAGGIO, mito intramontabile108 HAIRSTYLE A SANREMO il parrucchiere delle dive110 TRAVELS NTV, l’altra velocità sui binari111 FASHION NORA, la cultura del tango112 HI-TECH NOKIA lancia il nuovo phablet 113 HI-TECH G1 ELITEPAD 900 HP 114 HI-TECH LG e le sue curve115 CARS OPEL AMPERA, l’auto elettrica senza limiti116 MOTORBIKE MV AGUSTA, turismo veloce 800118 FASHION HERMES, gli accessori chic per la prossima primavera-estate119 MEDICAL RESEARCH CHIRURGIA PLASTICA, attenzione alla scelta del medico120 HI-TECH SENNHEISER, la ricerca del suono perfetto121 SPORT 66° EDIZIONE dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine122 FASHION MAISON PIGNATELLI, dalla sartoria di famiglia alle passerelle mondiali124 FASHION DE RIGO, ad ogni sguardo il suo stile126 HOTELS & RESTAURANTS DIANA GRAND HOTEL, benessere totale in riva al mare128 COMPANIES DOUGLAS, belli e in forma anche d’inverno130 MOTORBIKE DUCATI MONSTER 1200, design da veri intenditori132 EXPO EXPO 2015, work in progress134 LIVE MUSIC FESTIVAL di CASTROCARO, il giovane Papasidero sulla vetta del podio136 FRAGRANCES FERRAGAMO PARFUMS, “Signorina Eleganza” la nuova fragranza

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E’ arrivato da circa un anno anche sul mercato italiano il Nuovo Kia Sorento, il fuoristrada dalle grandi dimensioni che il marchio coreano ha voluto proporre agli italiani per conquistare gli amanti dei SUV che però badano molto alle spese, tanto quelle d’acquisto quanto quelle di gestione. Kia Nuovo Sorento propone significativi e importanti passi avanti nel look e nei contenuti. Design evoluto, scocca alleggerita e rinforzata, nuovo motore 2.0 CRDi che si affianca al 2.2 CRDI ulteriormente evoluto: migliori prestazioni in fatto di consumi ed emissioni che accompagnano un ulteriore miglioramento del comportamento su strada. Il nuovo modello è stato oggetto di importanti interventi che hanno riguardato la struttura della scocca, il miglioramento dei motori dal punto di vista dei consumi e delle emissioni e interventi alle sospensioni per migliorare ulteriormente il comfort e le caratteristiche dinamiche. Novità anche nell’estetica e negli equipaggiamenti per un’ancora migliore qualità della vita a bordo. Insomma, un Suv che si distingue per l’ottima abitabilità interna unita ad un buon comfort di marcia complessivo. Buone le rifiniture, così come i materiali e l’assemblaggio. Durante gli ultimi dieci anni Sorento ha rappresentato un riferimento nel mercato dei SUV conquistando migliaia di nuovi clienti: oltre 33.000 nel mercato

italiano dal 2002, su un totale di 900.000 esemplari prodotti, in un segmento sempre più competitivo quanto importante per esaltare l’immagine del marchio. Per dare a Sorento un nuovo look che accentuasse la personalità alto di gamma, la solidità, la qualità e le grandi prestazioni, il centro stile Kia ha elaborato un frontale e una parte posteriore completamente nuove, esaltando le ampie superfici e dedicando particolare attenzione a migliorare l’aerodinamica, ottenendo così un valore di Cx di 0,34 che è eccellente per la categoria. Il frontale presenta la grafica non convenzionale dei proiettori supplementari antinebbia, una mascherina rinnovata in linea con il design delle Kia più recenti e i proiettori con luci diurne a LED; anche nel posteriore i gruppi ottici utilizzano LED per un aspetto più moderno e accattivante. A seconda delle versioni le ruote utilizzano cerchi in lega da 17 o 18 pollici, nonché il tetto panoramico elettrico a due sezioni con tendina a comando elettrico. All’interno dell’abitacolo della nuova generazione Sorento si respira un’aria decisamente “premium”, in un ambiente caratterizzato da equipaggiamenti di pregio e da una ricca disponibilità di accessori. L’abitacolo, disponibile anche in configurazione sette posti, presenta superfici morbide e finiture in metallo satinato per le maniglie, le

KIA NUOVO SORENTO, IL SUV A SETTE POSTI COMODO E PIACEVOLE

Text: Enea Casadei

Gamma ampliata con un nuovo motore 2,0 litri CRDI da 150 CV e due livelli di equipaggiamento. Nuovo telaio per un maggiore comfort e un migliore comportamento su strada.

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CARS

bocchette di aerazione e gli interruttori. La console centrale con è dominata dal Kia Navigation System con schermo da 7 pollici touch screen e retrocamera di ausilio in parcheggio, di serie su tutte le versioni. Disponibile in Italia con due motori diesel, con potenze rispettivamente di 150 e 197 CV. Particolarmente interessante è la nuova motorizzazione 2,0 litri CRDI che eroga 150 CV con 382 Nm di coppia; questa versione ha un consumo medio estremamente contenuto: 6,1 litri per 100 km. La gamma con motori 2.0 è disponibile nelle configurazioni a due ruote motrici 2 AWD (che comporta un peso inferiore di 60 kg) e a trazione integrale AWD, mentre il motore 2.2 sarà è offerto solamente nella versione  AWD con cambio automatico-sequenziale. L’evoluzione dell’autotelaio, che ora pesa circa 50 kg in meno pur con una rigidità migliorata del 18%, ha riguardato tutti gli aspetti fondamentali del veicolo, dalla sicurezza al comfort, al peso, passando per l’ulteriore miglioramento delle caratteristiche di guida. Nuovo Sorento ha così guadagnato in silenziosità e nel comportamento su strada, per raggiungere un più alto livello di competitività rispetto alla concorrenza, su tutti i fronti della dinamica di guida, tanto da ottenere un equilibrio fra confort e guidabilità ai vertici della categoria.

A protezione degli occupanti sono previsti 6 airbag (frontali, laterali e a tendina) di serie, mentre l’impianto frenante è stato potenziato con l’uso di dischi freno ventilati anteriori di maggiori dimensioni (320 mm). Per la migliore protezione dei pedoni Sorento è equipaggiato con il sistema AHS (Active Hood System) che solleva automaticamente il cofano motore per ridurre le conseguenze di un eventuale investimento.  Due le versioni disponibili: CLASS, rivolta ad un cliente che necessita di spazio e modularità senza rinunciare al carattere ed al design di un SUV e PLATINUM, rivolta ad un cliente “alto di gamma” che ricerca un’auto unica. Di serie su questa versione il cambio automatico, il motore 2.2 CRDi da 197cv e addirittura la vernice metallizzata. È anche disponibile un nuovo tetto panoramico in cristallo che si estende per tutto l›abitacolo senza traverse e può essere oscurato tramite una tendina motorizzata. Provata su strada  dai nostri esperti vetture novità, è risultata comoda ed agile nel suo insieme, nonostante le sue grandi dimensioni. I motori, tutti turbodiesel, sono prestanti e determinano grinta, specialmente se si tratta del 2.2 litri che eroga 197 cavalli di potenza massima.www.kia.com

Massima versatilità con le versioni 4x2 e 4x4 a 5 e 7 posti

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Laurea in Storia alla Yale University, master in giornalismo presso la Columbia University di New York, inizia la professione giornalistica nel 1986 a Italia Oggi, prosegue alla Reuters, poi passa alla Mondadori con Fortune fino ad arrivare nel 1994 a Panorama (dopo un distacco alla Rai per il talkshow “Milano, Italia”). A Panorama si occuperà di quella che si rivelerà la sua vocazione: lo sviluppo dei media in internet. Nel 1999 è alla Stampa dove lancia la redazione web del quotidiano e ne diventa Social Media Editor dal 2012. Dall’inizio del 2014 diventa Capo Ufficio Stampa e Responsabile della Comunicazione della Camera dei deputati, votata dalla maggioranza dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio. Il nostro direttore, Enea Casadei, l’ha incontrata nel suo ufficio a Roma durante le sue prime settimane di incarico.Qual è stata la motivazione che l’ha fatta decidere di accettare questo ruolo?“Da una parte lo considero un servizio civile, un dovere a cui non ci si può sottrarre. Dall’altra lo vivo come una sfida con me stessa: per me è un’assoluta novità questo incarico, non ho mai fatto nulla del genere prima di adesso. Non ho mai lavorato in un ufficio stampa, non mi sono mai occupata di politica e non sono mai stata a Roma. E’ una sfida che mi dà energia, mi costringe a rimettermi in gioco. Adoro imparare cose nuove”.Che impronta vorrebbe dare alla Camera dei deputati? “I miei referenti sono i cittadini, i media, i parlamentari e l’amministrazione della Camera. Quattro punti di vista diversi. In un momento storico italiano particolarmente difficile e con una grande sfiducia dei cittadini nelle istituzioni, vorrei rendere più accessibili le informazioni e far approdare la comunicazione della Camera nell’era social del web 2.0. Vorrei smentire i luoghi comuni: qui si lavora molto. La comunicazione deve essere aperta e disponibile a tutti, accessibile, trasparente, rigorosa, partecipata. Vista la crisi e la necessità di “spending review”, stiamo cercando di fare tante cose in sinergia con il Senato, dal sito web per il semestre europeo alla condivisione della rassegna stampa e delle agenzie. Insieme siamo il Parlamento.it, i doppioni non hanno senso. Non sarà facile, ma nonostante la comunicazione digitale nelle amministrazioni pubbliche, imbrigliate dalla burocrazia, sia ancora farraginosa, ho trovato collaboratori che condividono l’obiettivo, che è comune”.Per ovviare a questi inconvenienti quale sarà il suo primo passo?“Per prima cosa abbiamo lanciato l’account twitter@montecitorio, dove la Camera informa su quello che fa e mostra il suo patrimonio informativo. Poi abbiamo incominciato a produrre video per il canale Youtube sulle nostre attività, che non riguardano solo la politica, ma anche la cultura: i convegni, le mostre, le visite delle scuole. Inoltre porteremo alla luce su internet l’enorme archivio storico e la bellissima biblioteca della Camera dei deputati. I social della Camera saranno aperti ai commenti in modo che tutti possano esprimere le loro opinioni a patto che rispettino la “netiquette”: abbiamo messo a punto una social media policy, che abbiamo pubblicato perché tutti la possano condividere.Dal sito camera.it ci si collega alla web tv e in streaming si possono seguire tutte le attività in diretta. Prima il collegamento c’era, ma si vedeva poco perchè era nascosto. Ora si trova in apertura, idem per il motore di ricerca”.Chi è il responsabile con cui dovrà confrontarsi?“Mi confronto costantemente con la Presidenza e con la Segreteria generale. La Camera è una struttura piuttosto complessa e io, insieme a tutto l’ufficio

CAMerA dei deputAti, AnnA MASerA Al lAVoro per rinnoVAre lA CoMuniCAzioneAnna Masera, giornalista che ha lavorato in diverse testate (in particolare “la Stampa”), da qualche mese ricopre la carica di Capo ufficio Stampa e responsabile della Comunicazione della Camera dei deputati. Text: Emanuela Tropea

stampa, non posso non tener conto di questa complessità nel coordinamento delle attività e delle strategie di comunicazione. Quindi, vien da sé che mi confronto con Montecitorio nel significato più ampio del termine. Nello specifico, oltre alla Presidenza e alla Segreteria generale, i miei interlocutori più diretti sono l’intero Ufficio di Presidenza, il Collegio dei Questori, il Comitato per la Comunicazione”.Quanto durerà la sua collaborazione con la Camera?“Ho un contratto a tempo determinato per due anni, rinnovabile”.Per concludere: un ultimo messaggio sulla sua idea di trasformazione della Camera dei deputati?“Open Camera non significa solo trasparenza, ma anche dialogo, perché come diceva Gaber, la libertà è partecipazione”.www.camera.it

rinnovare l’ informazione della Camera dei deputati, arriva il 2.0

Anna Masera

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INTERVIEW

l’ informazione sempre più on linee a portata di click

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Il celebre Gruppo Perini Navi, che dal 1983 opera a livello mondiale quale leader indiscusso della nautica dei superyacht alberati, ha da poco consegnato Seahawk, il primo esemplare della nuova generazione d’imbarcazioni a vela di 60 metri più 73 metri in costruzione e con consegna nel 2014. Dopo le novità introdotte nel febbraio 2008 con Salute, un cutter di 56 metri dotato di sensori speciali per calcolare il carico su sartie e stralli, con P2, l’imbarcazione in Sealium (una speciale lega di alluminio) della Racing Line e nel 2010 con i motor-yacht Picchiotti della serie Vitruvius®, continua la ricerca volta alla realizzazione di un prodotto per rispondere al meglio alle mutevoli esigenze del mercato. E’ in quest’ ottica e dal lavoro di un’azienda, le cui navi vantano tecnologie sofisticate, linee estetiche innovative, ampi spazi all’aperto,

adattabilità e comfort, qualità e sicurezza, che nasce Seahawk. Il ketch, progettato dagli architetti navali del gruppo italiano in collaborazione col neozelandese Ron Holland, ha una superficie velica totale di 2.125 metri quadrati, scafo filante e sovrastruttura in alluminio con una stazza inferiore alle 500 tonnellate e dislocamento ottimizzato a 570 T. La chiglia mobile permette di variare l’immersione da 4,30 a 12,20 metri, mentre i boma, le crocette, i foil degli stralli di prua, le diagonali e, per la prima volta, anche il satirame, sono tutti realizzati in carbonio. La nave è dotata di una nuova generazione di avvolgitori totalmente incassati per le vele di prua, di winch realizzati per ottenere maggiore potenza e velocità di manovra e verricelli motorizzati, controllati da un sensore dedicato per ottenere le migliori prestazioni in qualunque condizione

SeAHAwk: il priMo SAiling yACHt di 60 Metri A FirMA perini nAViVelocità, spazi più confortevoli e tutta la tecnologia del terzo millennio per riscoprire il piacere della navigazioneText: Francesca Bisbano

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LUXURY YACHTS

meteorologica, misurando il carico e regolando la velocità di reeling ottimale. Seahawk è il mix interessante di tradizione ed evoluzione, classicità e modernità, dove il fascino millenario della navigazione a vela incontra il comfort della vita moderna, senza tralasciare il più piccolo dettaglio estetico. Non a caso gli interni sono stati progettati dal decoratore francese Christian Liaigre, che ripropone il gusto raffinato di un ambiente elegante e moderno con forti richiami alla tradizione marinara. Un design innovativo arrichisce poi le tre zone principali del ponte superiore: dining, living e office room, che si sviluppano intorno alla scala, elemento di congiunzione fra i tre ponti dell’imbarcazione. Tra questi quello inferiore presenta quattro cabine ospiti, ciascuna dotata di bagno privato ed una suite armatoriale a tutto baglio dal layout

originale: letti matrimoniali che si fronteggiano in diagonale e pareti amovibili che permettono di creare due cabine distinte per eventuali esigenze di charter.www.perininavi.it

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È sempre complicato raccogliere l’ eredità di un artista dopo la sua morte per cercare di valorizzarne la figura e diffondere la sua opera; il rischio è di trasmettere un’immagine stereotipata o di ripetere all’infinito schemi noti. L’impresa si fa ancora più difficile se l’artista in questione è Giorgio Gaber, che con il suo teatro – canzone è stato un protagonista della scena culturale per quarant’ anni anni. La Fondazione che porta il suo nome è riuscita in questo difficile compito, non solo preservando la memoria di Gaber, ma facendolo conoscere e apprezzare anche alle generazioni più giovani, con iniziative, spettacoli, lezioni che rappresentano una prosecuzione ideale dell’opera dell’artista, che si rinnova e rinasce ogni volta. Come nel caso del progetto “Per Gaber… Io ci sono”, un vero e proprio compendio culturale, un tributo all’artista a oltre 10 anni dalla sua scomparsa. Cinquanta interpreti per un excursus intenso e significativo nel mondo del Signor G, con brani dal 1958 al 2003, che ripercorrendo le fasi più importanti della sua carriera, dagli esordi al teatro canzone, fino alla consacrazione, offrono anche uno spaccato della storia del nostro Paese. L’ incipit del triplo CD è affidato a “Ciao ti dirò”, il testo che rappresenta l’ esordio discografico di Gaber (nel 1958) e che fu l’ultimo a essere cantato dal vivo, con Celentano nel 2001. Si susseguono poi le interpretazioni dei cinquanta artisti che non hanno voluto rinunciare a questo tributo, da Claudio Baglioni a Emma, da Gianni Morandi a Jovanotti, da Rossana Casale a Morgan, da Patti Smith a Marco Mengoni e Samuele Bersani. Cronologico

per gAber… io Ci Sono50 ArtiSti interpretAno 50 brAni del Signor gText: Sara Romanini

l’ ordine dato ai tre CD, con il primo che affronta i primi successi, il secondo che ripropone i brani della maturità, fino ad arrivare alle canzoni più recenti prima della scomparsa. Chiude Laura Pausini con “Non insegnate ai bambini”, ultima canzone incisa da Gaber. Particolarmente preziosa la versione Deluxe, in tiratura limitata e numerata, che regala tre tracce esclusive di Roberto Cacciapaglia con “Non arrossire”, di Ron con “Quando sarò capace d’amare” e di Mina con “Lo shampoo”, insieme a un libro di approfondimento del lavoro di Gaber, con i testi dei 50 brani del disco e a due DVD, che raccolgono materiali inediti (interviste dei 50 artisti che hanno partecipato all’album e filmati amatoriali). In questa versione, infine, tre scatti rari e una poesia che Renato Zero ha dedicato a Gaber. Sorprese anche nella versione digitale, che contiene i contributi di Giulio Casale con “La festa”, Paolo Benvegnù con “Io e le cose”, Bandabardò con “L’odore” e Luca Carboni con “Far finta di essere sani”. Ma l’impegno della Fondazione non si ferma qui; tanti i progetti anche per il 2014, prime tra tutte le lezioni – spettacolo, con canzoni, video e letture portate nelle scuole italiane per far conoscere a giovani e studenti l’ opera del cantautore milanese. Grandi sorprese, infine, anche per il Festival Gaber, appuntamento irrinunciabile delle estati versiliesi, che dopo aver festeggiato il decennale nel 2013, si prepara a rinnovare la formula, con nuovi appuntamenti e iniziative per la prossima estate.www.giorgiogaber.it

un compendio culturale, un tributoall’ artista a oltre 10 anni

dalla sua scomparsa

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biAnCHi, lA nuoVA inFinito CV AnnullA le VibrAzioniAumenta comfort e stabilità, la massima performancecon il minimo stressText: Luigi Garofalo

testata da Juan Antonio Flecha sul pavè della parigi-roubaix

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Rispetto a un telaio in carbonio tradizionale ha il 75% di aumento della capacità di annullare le vibrazioni. Questa è la forza di Infinito Cv. Cv indica l’innovativa applicazione di Countervail® vibration cancelling: la tecnologia è stata brevettata, sviluppata e introdotta nel ciclismo da Bianchi in collaborazione con Material Sciences Corporation; inoltre è stata testata in modo estremo nell’ambito di operazioni aerospaziali NASA. La bici cancella le vibrazioni perché il materiale viscoelastico Countervail® è integrato all’interno della matrice della fibra: in questo modo vengono incrementate la rigidità e la robustezza dell’intero telaio in carbonio monoscocca. Gli studi scientifici, pubblicati sul “Journal of sciences and medicine”, dimostrano che una lunga esposizione alle vibrazioni, normalmente assorbite dal corpo, provoca affaticamento muscolare con conseguente disagio per il ciclista e, di conseguenza, un decremento della prestazione. Infinito Cv garantisce un ridotto affaticamento muscolare e un maggior risparmio energetico, grazie all’eliminazione delle vibrazioni. Sul sito web dell’azienda è pubblicato il video che mostra il test eseguito con una piattaforma vibrante: si vede una pallina da ping pong che rimbalza continuamente in un cilindro di plastica quando viene collocata su un tradizionale telaio in carbonio, invece non subisce vibrazioni se è appoggiata su quello in carbonio con Countervail®. La bicicletta è dotata anche delle geometrie C2C (coast to coast) specifiche per le lunghe distanze. Concretamente il tubo dello sterzo rialzato genera minor stress per il collo e per le braccia, mentre il carro posteriore più lungo assicura migliore fluidità e il passo più ampio determina una maggior stabilità. Il prodotto possiede anche la Bianchi Active Technology, che favorisce sia l’elevata rigidità torsionale del movimento centrale durante la pedalata (ideale per le corse) che la bassa rigidità verticale agli urti. È possibile acquistare il telaio dotato della nuova generazione di freni a disco idraulici per le biciclette da strada. Infinito Cv si presenta in quattro colori: celeste Bianchi/carbon UD/ carbon UD/celeste Bianchi/ carbon UD/graphite-full matt e bianco/carbon UD. È disponibile in otto misure: 47-50-53-55-57-59-61-63, ognuna con una specifica dimensione del tubo obliquo. Infine la forcella è aerodinamica full carbon a steli diritti. Ecco il giudizio di chi è salito sulla sua sella durante la gara alla Roubaix, in Francia. “È la miglior bici che abbia mai avuto” ha affermato lo spagnolo Juan Antonio Flecha, ciclista professionista su strada dal 2000 al 2013. Nella sua carriera ha vinto, tra l’altro, una gara al Tour de France 2003 e il Campionato di Zurigo 2004. www.bianchi.com

SPORT

Massima guidabilità e controllo del mezzo con cerchi di vibrazione normali ed esterni

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Accossato, l’azienda specializzata in impianti frenanti per moto (e non soltanto), fa il suo ingresso ufficiale nel settore del tempo libero e del wellness. Dall’inizio del mese di Ottobre, infatti, Accossato è scesa in campo anche nel settore bici proponendo una serie di prodotti di assoluto rilievo tecnico. E così, dopo mesi di progettazione, l’azienda piemontese ha realizzato la sua prima mountain bike di fascia alta chiamata “MARTE” con telaio interamente in carbonio il cui peso, senza pedali, è di soli 11,1 kg. Il design, le grafiche e la colorazione rendono sin dal primo sguardo la nuova “hardtail” MARTE una grande rappresentante del marchio ACCOSSATO. Frutto di un’esperienza sul campo che la vede protagonista da sempre nell’enduro, la MTB Accossato sfrutta tutta la tecnologia ed il know how che l’azienda italiana ha maturato sui terreni di gara. La storia di Accossato inizia sul finire degli anni ‘60 con la produzione di moto da enduro - nei tempi migliori, dagli stabilimenti Accossato uscivano 800 unità all’anno suddivise nelle cilindrate 50, 80 e 125 cc -, disciplina nella quale si laurea campione del mondo nel 1985 con il pilota Chicco Muraglia. Dopo la conquista del Mondiale, Accossato ha deciso non solo di uscire dalle competizioni ma ha addirittura cessato la produzione di moto da enduro (anche se centinaia di nostalgici appassionati si ritrovano ogni anno ad Heidelberg in Germania in sella ai vecchi modelli), per dedicarsi esclusivamente alla produzione di componentistica. Aprilia, Ducati e Triumph sono solo alcune delle Case che negli anni si sono servite dei componenti Accossato, molto apprezzati anche nelle competizioni di punta come il MotoMondiale e la SBK. L’apice del successo in qualità di sponsor tecnico è arrivato proprio lo scorso anno (2013) quando il Team Pons e il pilota spagnolo Pol Espargarò si sono laureati campioni del mondo MOTO 2 utilizzando i nuovi dischi e le nuove pinze freno della casa torinese. Tempo dunque di dormire sugli allori? Niente affatto, e così Accossato da qualche mese ha inaugurato anche una sezione bici con alcuni modelli da città, una bici pieghevole, una bici elettrica, alcune MTB entry level ed una MTB di gamma alta. Marte, questo il suo nome, è la prima mountain bike Accossato con telaio in carbonio e segue la tendenza del momento con ruote da 27,5”. Il telaio è disponibile in tre diverse taglie (S/M/L) e la bici è montata Shimano Deore XT (3 corone e cassetta da 10 velocità). I freni sono Shimano (Deore M-615 idraulici di 180 mm davanti e 160 mm dietro). Quanto alle ruote da 27,5’’ x 2.10, si possono scegliere tra due opzioni: GIPIEMME ROCH DISC oppure le MICHE XM 40. Le gomme sono MAXXIS Crossmark e la forcella è ROCK SHOX REBA RL (1-1/8 - 1-1/2) con corsa di 100 mm e bloccaggio Pushloc al manubrio. Inoltre, per la nuovissima creatura Accossato, sono previsti due diversi accessori capaci di renderla ancora più aggressiva e performante: Ruota Libera SHIMANO CSM-711 e freni SHIMANO Deore XT idraulici. MARTE è acquistabile presso tutti i rivenditori autorizzati Accossato Bike a prezzi davvero competitivi e alla portata di tutti gli amanti delle biciclette mountain bike di qualità e stile. www.accossato.com

dAll’ACCoSSAto rACing All’ACCoSSAto bikedal mondiale enduro alla produzione di biciclette, passando per il successo in Moto2 (come fornitore) con pol espargaròText: Enea Casadei

COMPANIES

Accossato, MTB Marte

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È diversa. Molto diversa dal passato e soprattutto dalle altre monoposto viste fino ad ora. È la F14T, dove 14 sta per l’anno di costruzione e T per la presenza del turbocompressore nel motopropulsore. Il dettaglio che colpisce subito l’ occhio è il muso, che presenta quasi una gobba. Ma è presto detto: le modifiche regolamentari, infatti, hanno obbligato i progettisti ad abbassare sia il telaio che il musetto per motivi di sicurezza. Il che da alla F14T un aspetto molto diverso dalla F138. Il nuovo progetto, indentificato dal codice interno 665, ha mosso i suoi primi passi più di due anni fa (normalmente il periodo di gestazione di una nuova vettura è normalmente poco più di dodici mesi). E le scelte operate sono tutte nel pieno rispetto del nuovo regolamento 2014 che ha portato un cambiamento radicale, coinvolgendo tutti gli aspetti progettuali. La nuova stagione, infatti, si è caratterizzata come una delle più importanti rivoluzioni tecniche nella storia della Formula 1. Per questo la Scuderia si è affidata ai tecnici di maggior esperienza, all’interno di una nuova struttura aziendale, che hanno seguito il progetto della nuova vettura fin dalle sue fasi iniziali. Una delle numerose sfide tecniche affrontate in questo progetto è stata quella del riposizionamento della sospensione anteriore in una scocca molto più bassa rispetto a quella precedente. Anche l’ ala posteriore è differente rispetto alle precedenti versioni: i nuovi regolamenti hanno imposto tre modifiche rispetto allo scorso anno, richiedendo una corsa più ampia del sistema DRS, una minore profondità dell’ala posteriore e, infine, la rimozione del profilo alare inferiore. Per regolamento, l’ala anteriore è stata ridotta di 75 millimetri su entrambi i lati, al fine di renderla meno vulnerabile alle collisioni con altri veicoli o con le barriere a bordo pista. Questo cambiamento, probabilmente uno dei meno percepiti nel confronto con una monoposto 2013, ha avuto un profondo effetto sull’aerodinamica del veicolo. Al di là delle novità del telaio, che subito saltano all’ occhio, il maggior numero di cambiamenti è custodito sotto la carrozzeria: la nuova F14T ha necessità di raffreddamento completamente diverse rispetto alla precedente e ha richiesto profondi studi. Dimensioni ridotte rispetto al passato per i radiatori dell’acqua e dell’ olio-motore, in quanto minori sono le esigenze di raffreddamento del motore termico V6 posto all’interno del motopropulsore. Ai progettisti è stato anche richiesto di collocare nella vettura l’intercooler per il nuovo sistema turbo-compressore e di gestire lo smaltimento del calore delle componenti dell’ERS, molto maggiore rispetto al precedente sistema di recupero dell’energia cinetica. Una maggiore capacità di raffreddamento equivale a disporre di potenza superiore ma il tutto va a scapito del carico aerodinamico: i progettisti hanno dovuto pertanto trovare il giusto compromesso tra livello di raffreddamento e carico aerodinamico. Questa è stata una delle fasi nella quale il vantaggio

FerrAri F14t, lA riVoluzione CoMinCiA dAl MuSo

Text: Giuseppe Mallozzi

i regolamenti stringenti della stagione 2014 hanno obbligato i progettisti ad abbassare sia il telaio che il musetto per motivi di sicurezza

di progettare insieme sotto lo stesso tetto sia il motopropulsore che il telaio e i sistemi della monoposto si è rivelato un beneficio. Dopo aver deliberato l’ideale livello complessivo di raffreddamento, è stato dedicato molto tempo alla collocazione delle varie componenti nella vettura e ai flussi d’aria destinati alla gestione delle loro temperature d’esercizio. Completamente riprogettato il sistema frenante per adattare la macchina ai cambiamenti del regolamento tecnico. Bisognava raggiungere l’ obiettivo dell’incremento della capacità frenante sull’ asse anteriore mentre, in stretta collaborazione con la Brembo, si sta ancora lavorando per ridurre le dimensioni delle pinze idrauliche posteriori. Si tratta di un cambiamento reso possibile dal maggiore effetto frenante che viene garantito dal motore ERS. Inoltre, come consentito dal regolamento, la monoposto di Formula 1 avrà un sistema brake-by-wire, un dispositivo che consente di ottimizzare la modulazione del pedale e il bilanciamento durante le operazioni di frenata, grazie anche alla forza frenante offerta nelle diverse fasi di gestione dell’ERS. Innumerevoli le modifiche hardware, come pure gli aggiornamenti al software. Tra le varie funzioni sulla nuova monoposto, quella di garantire la massima efficienza della vettura rapportata alla disponibilità del carburante. Un dettaglio non da poco. Potente il nuovo motopropulsore 2014, che garantirà un valore di coppia superiore a un numero di giri inferiore. Il regolamento in vigore da questa stagione impone, inoltre, di fissare una scelta di soli otto rapporti da utilizzare per tutta la durata del campionato. Un obbligo che ha avuto un impatto importante sui sistemi di trasmissione, risultati molto differenti rispetto alle precedenti generazioni. La trasmissione della F14T è stata progettata con l’ obiettivo di assicurare una buona efficienza e, soprattutto, un alto livello di affidabilità. Infine, qualche dettaglio tecnico su peso e pneumatici. La complessità dei regolamenti 2014 ha reso ancor più difficile realizzare un progetto che rimanesse sotto il limite imposto in termini di peso minimo (691 kg). Proprio questo aspetto è stata una delle sfide più ardue e importanti, mentre altrettanto significativa è anche l’integrazione con i nuovi pneumatici che la Pirelli introduce a partire da quest’anno. Un’ ottimizzazione di tutte le caratteristiche, con il pieno rispetto dei nuovi regolamenti, che potrebbero fare la differenza nel nuovo campionato.www.ferrari.com

telaio in materialecomposito a nido d’ape con fibradi carbonio

Ferrari F14t(FiAt)

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A Maranello, patria del “Cavallino Rampante”, sono abituati a far parlare di sé. Sì, perché Casa Ferrari non si smentisce mai ed ancora una volta non sono mancati numerosi e prestigiosi riconoscimenti per l’ultimo bolide sfornato dal gruppo presieduto da Montezemolo. L’ ultima opera partorita è LaFerrari, una serie limitata che nell’immediato non tarda a distinguersi in tutto il mondo. Infatti tra i primi a tesserne le lodi c’ è “Autoscout24”, il più noto magazine online di compravendita di automobili che vanta 17,1 milioni di utenti l’anno, tanto per intenderci, conferendo al nuovo modello (lo scorso 2 maggio) il riconoscimento “Design Award”. Una votazione online tra le più partecipate d’Europa che ha riscontrato, in questo caso, 223.000 voti espressi da utenti web provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna e Svizzera. E quest’anno, inoltre, sono state anche inserite le nuove categorie “Design” e “Future”. LaFerrari, oltre alle inconfondibili doti estetiche che la distingue sempre di più nel proprio target, verrà prodotta in soli 499 esemplari. Una linea che, come sempre, è capace di riassumere in sé la storia di un grande Marchio, ma allo stesso tempo anche modernità e innovazione. A riprova di ciò è la tecnologia HI-KERS che combina il tradizionale motore V12 con due motori elettrici per una potenza totale di 963 CV e una velocità massima di oltre 350 KM/h. Per il Presidente Luca di Montezemolo

lAFerrAri, il nuoVo bolide del “CAVAllino rAMpAnte” di MArAnelloQuando tradizione, eleganza ed innovazione si fondono inun’ unica supercarText: Valerio Pisaniello

«rappresenta le migliori capacità progettuali e realizzative di tutta la nostra azienda, incluse quelle acquisite in Formula 1, un patrimonio di conoscenza unica al mondo», questo l’ esordio in occasione dell’ anteprima mondiale tenuta al Salone di Ginevra. Mentre il numero uno e CEO di Ferrari Giappone, Herbert Appleroth, rimarca il fatto che «il Giappone ha una passione di lunga data per le supercar e siamo stati felici di poter dare ai nostri clienti più fedeli la più potente vettura mai costruita dalla Ferrari». Infatti, Appleroth, parla in occasione della prima apparizione della “supercar ibrida” che si è tenuta in un locale esclusivo nel centro di Tokyo lo scorso 31 maggio. L’ultima nata della dinastia delle serie speciali limitate del “Cavallino Rampante” è stata presentata ad un gruppo di selezionatissimi clienti che hanno avuto anche l’ occasione di visitare “Super Chronicle”. In particolare, gli appassionati, hanno preso parte ad un’ originalissima mostra che ha radunato tutte le precedenti supercar che hanno fatto la storia di Maranello a livello mondiale. In sala si poteva ammirare la storica 288 GTO, la leggendaria F40, ancora la F50, fino ad arrivare alla più recente Enzo. E, dulcis in fundo, non poteva mancare l’ospite d’onore: LaFerrari, un misto tra eleganza, raffinatezza e potenza. Insomma nulla da eccepire nel vederla. Il futuro è diventato presente. www.ferrari.com

Solo 499 esemplari in tutto il mondo

LUXURY CARS

Ferrari, laFerrari

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FerrAri e i Suoi MuSeiVisitabile dal 18 febbraio, nuovo look per il MeF sorprenderàtutti i fan della ‘rossa’Text: Gionata Agisti

Completamente rinnovato e ampliato, il Museo Ferrari di Maranello anticipa quelli che saranno i musei del futuro: non il polveroso racconto del passato, ma una straordinaria esperienza nel mondo Ferrari, dove le auto storiche e la storia sono la premessa per capire e conoscere i modelli di oggi, i contenuti e le tecnologie della Formula 1 e l’orientamento verso il futuro. Questa esperienza è composta, oltre che da vetture, da grandi schermi e filmati, da opportunità interattive come la scoperta di come funziona il muretto dei Gran Premi e dalla possibilità di trasformarsi in pilota di Formula 1 a bordo di simulatori semi professionali e, infine, da una ricca offerta di pubblicazioni e materiali del presente e del passato della storia della Marca. Anche il neonato Museo Enzo Ferrari di Modena si rifà il look. La Casa di Maranello ha voluto fare un regalo a tutti i suoi fan, decidendo di operare un restyling al secondo dei suoi due musei: il Museo Enzo Ferrari di Modena, di cui il cuore è sicuramente la casa dell’omonimo fondatore. Si tratta del secondo, in ordine cronologico, dopo

quello ospitato nella storica sede di Maranello, già completamente rinnovato e ampliato. Proprio il Museo modenese, ospitato in una meravigliosa cornice architettonica contemporanea, sarà visitabile dal 18 febbraio, con l’obiettivo di sorprendere i visitatori proprio nel giorno dell’anniversario della nascita di Enzo Ferrari, 1898-1988. Noto anche come Mef, il Museo di Modena ospita modelli rarissimi, come la Mercedes di Fangio, la Lotus di Clark e la Ferrari di Villeneuve. Quanto al Museo di Maranello, la sua struttura è adibita ad ospitare esposizioni permanenti e mostre temporanee: quella delle mostre permanenti ospita la Sala delle Vittorie, dove sono esposte tutte le Ferrari Campioni del Mondo, dal 1999 a oggi, i trofei e la storia dei piloti che hanno conquistato il titolo mondiale e l’area dedicata alla Formula 1, che vanta i modelli storici delle sue auto da corsa, oltre al ‘muretto box’, dove si può assistere in diretta alle operazioni degli ingegneri durante i Gran Premi e assaporare così l’atmosfera adrenalinica della gara. È interessantissimo, al riguardo, seguire la telemetria della gara, per scoprire come

esposizioni permanenti e mostre temporanee

Museo Enzo Ferrari, MEF Modena

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HISTORY

funziona la raccolta dei dati in Formula 1. In aggiunta, il Museo di Modena offre anche una Sala Cinema, per proiezioni di filmati straordinari e unici, autentiche chicche per tutti gli appassionati e i semplici curiosi. Quanto all’area delle mostre temporanee, saranno in calendario, fino al prossimo marzo, tre grandi esposizioni: ‘Ferrari Sporting Spirit, Ferrari da pista ieri e oggi’, una mostra che ha per tema lo spirito sportivo della Ferrari e che dà il benvenuto alla nuova 458 Speciale. In esposizione: pezzi rarissimi, come la P3 che dominò a Daytona e la 312 P e 512 S, protagoniste delle grandi gare di durata. ‘Ferrari dell’ altro mondo. Mulotipi e avventure’, che permette di scoprire le vetture segrete destinate alla sperimentazione, oltre a conoscere i modelli che hanno percorso i grandi viaggi, pilotati dai giornalisti internazionali e ‘Da Cinecittà ad Hollywood, tutte le Ferrari nel cinema’ che, oltre a presentare spezzoni dei film più celebri, che hanno avuto le Ferrari come protagoniste, mette in mostra alcune vetture di grande significato, come la 275 GTB4, che fu del mitico attore Steve McQueen e

la Mondial T Cabrio, guidata da Al Pacino nel film ‘Scent of a Woman - Profumo di donna’ che, nel 1993, gli valse il premio Oscar come miglior attore. Il Museo è aperto tutti i giorni dell’anno tranne Natale e Capodanno, offre un’accogliente caffetteria nella quale gustare i sapori del territorio tanto amati da Enzo Ferrari. Insieme alla parte dedicata all’esposizione permanente, grandi aree espositive propongono periodicamente nuove e importanti mostre con temi di attualità. Dallo scorso maggio il Museo di Maranello offre una nuova ala di oltre 1.000 metri quadri, che include anche l’area simulatori Formula 1 e il nuovo spazio per incontri e convention a disposizione per aziende, sia durante il normale orario di apertura che dopo la chiusura per serate private. Un’esperienza vera, un’esperienza da non perdere come dimostra l’altissimo indice di soddisfazione rilevato dagli oltre 250.000 visitatori che ogni anno varcano l’ingresso del Museo ufficiale Ferrari di Maranello.museo.ferrari.com - www.museocasaenzoferrari.it

Sala delle Vittorie

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Stile, bellezza, precisione e resistenza. Sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono Eberthard & Co, storico marchio dell’alta orologeria famoso in tutto il mondo. Tazio Nuvolari Grand Prix e Geant Chrono 4 sono gli ultimi manufatti realizzati dalla maison elvetica: cronografi come opere d’arte, in grado di conquistare ed emozionare grazie alla classe, all’ eleganza e alla raffinatezza dei suoi modelli. La collezione “Tazio Nuvolari” è dedicata al più grande mito dell’automobilismo sportivo di tutti i tempi, ad un uomo che è diventato una leggenda. Ispirato all’indimenticabile campione mantovano e alle sue imprese sulle quattro ruote, il nuovo orologio di lusso “Tazio Nuvolari Edition Limitèe Grand Prix TN” è un segnatempo che regala forti emozioni e trascina in un mondo di velocità e motori, di potenza e passione. Un cronografo meccanico automatico, in edizione limitata a 999 esemplari, impermeabile, con corona a vite, vetro zaffiro e caratterizzato dal bianco della lunetta in ceramica, dai dettagli sul quadrante nero, dalle incisioni sul fondello e dall’ originale cinturino con impunture rosse. La parte esterna è impreziosita dall’elegante lavorazione perlée, mentre al centro spicca la firma del pilota Tazio Nuvolari, simbolo di una passione in grado di sfidare il tempo. Una scelta sofisticata e grintosa, per un modello sportivo dalla classe insuperabile. Presentato in anteprima in occasione del Salone Internazionale dell’Orologeria di Basilea, la versione in oro rosso 18 carati di Tazio Nuvolari Edition Limitèe Grand Prix TN si distingue per il forte richiamo alla filosofia progettuale e alla strumentazione dei cruscotti delle auto da corsa d’epoca, che rispondevano alle esigenze di essenzialità, nitidezza, facilità di lettura, precisione, resistenza alle intemperie e alle vibrazioni, tutti requisiti irrinunciabili a cui questa speciale edizione si è mantenuta fedele. In serie limitata a 123 esemplari, questo modello è caratterizzato da una robusta cassa dall’ampio diametro (43 millimetri) e da un fondello serrato da 8 viti che riporta in rosso le incisioni e la firma del grande pilota. Nella parte esterna emerge un’ elegante finitura perlée ripresa in corrispondenza della scala tachimetrica in chilometri orari presente sul réhaut. La combinazione dei colori predominanti, nero e rosso, infonde grinta all’insieme. Sul quadrante nero spiccano numeri arabi e la lunetta in ceramica, sul cinturino in alligatore, total black, è ravvivata da una serie di impunture rosse. Tazio Nuvolari Grand Prix Or presenta un design unico che consente una lettura ottimale. Un modello che è sinonimo di forza, cuore e velocità, caratteristiche proprie della corsa sportiva e della sua radicata tradizione. Un altro figlio di casa Eberhard &Co è Geant Chrono 4, orologio meccanico automatico che rivoluziona la lettura del tempo grazie allo speciale dispositivo brevettato con quattro contatori allineati. Una collezione che raggiunge il massimo della compattezza e della dinamicità. Geant presenta, infatti, dimensioni importanti, con cassa di diametro pari a 46 millimetri e vetro zaffiro antiriflesso. Questo modello, che garantisce impermeabilità a 200 metri, è caratterizzato dal fondo in acciaio serrato in 8 viti, lancetta centrale contasecondi con lavorazioni azuré e viti trattate PVD, riferimenti numerici neri, scavati, réhaut con scala tachimetrica in chilometri orari. Il cinturino di questo esemplare è disponibile in gomma con fibbia in acciaio (optional con chiusura déployante Déclic). Geant Chrono 4 è personalizzato dal simbolo di un fulmine accompagnato dalla frase “Never forget who you are”. Forza nell’immagine, quindi, e potenza nelle parole per sintetizzare la natura indomabile di questo straordinario cronografo. www.eberhard-co-watches.ch

il marchio simbolo dell’alta orologeria presenta i modelli

ispirati al campione nuvolari

eberHArd & Co., orologi CoMe opere d’Artela maison elvetica presenta tazio nuvolari grand prix e geant Chrono 4, due nuove straordinarie collezioni di cronografi in edizione limitataText: Silvia Marchetti

JEWELRY

Geant Chrono 4

Tazio NuvolariGrand Prix

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Arte e tecnologia, auto e moda, lusso e tradizione: binomi vincenti

bugAttiil lusso in corsa verso l’ Alta ModaText: Antonio Sarracino

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LUXURY CARS & FASHION

Una location dove la cultura si fonde alla moda e socchiudendo gli occhi si percepisce ancora il fruscio delle pagine di un romanzo che narra l’ amore promesso per l’ eternità da due giovani. Stiamo parlando della dimora che fu del grande Alessandro Manzoni, autore appunto, dei “Promessi Sposi”. In questa suggestiva e singolare location, fortemente voluta da Bugatti e L’Uomo Vogue, si è svolta l’ attesissima presentazione della prima collezione completa per uomo, Fall / Winter 2014-15, della già nota e prestigiosa casa automobilistica, che grazie al suo fondatore, Ettore Bugatti, ha saputo da sempre fondere con maestria l’ arte con la tecnologia, creando automobili, considerate ancora oggi tra le più classiche e preziose al mondo. Binomio applicato con successo anche nella moda. “The Magic of La Vie en Bleu”, tema del Fashion Event che racconta il Bugatti Lifestyle e esalta il Bleu, colore caratterizzante del Marchio. Il progetto, presentato all’ Accademia di Brera, approda poi nella capitale della moda e si compone di due linee: EB-Ettore Bugatti e la linea Extreme Performance. La prima prende corpo e nasce totalmente in Italia: decisa, è una linea che comprende abiti di pregiato taglio sartoriale e ricercati nei prestigiosi tessuti provenienti dal biellese. Anche nella realizzazione di questi capi c’ è un forte richiamo alle origini, infatti ogni abito è progettato singolarmente, proprio come i famosi bolidi, scrigni di eleganza. Tre i temi caratterizzanti di questa linea, Formal Wear, Flamboyant, Blue Carpet Soirée. Il FormalWear è uno stile classico, pensato per gli uomini d’ affari, senza mai perdere d’ occhio un elegante Blue Touch. Decisamente altissimo il livello dei materiali, si passa dal Tasmania di lana 180 super S, alle flanelle in lana e cashmere, dai colori unici ai gessati

o alle più sensoriali palette del blu e grigio. Il tutto sigillato dalle eleganti iniziali “EB” in argento, applicate in rilievo su ogni giacca, suit o cappotto. Decisamente più eccentrico, ma sempre raffinato, è il Flamboyant, che punta all’ uomo che intende il vestire come una sfida di stile. Accattivanti, in questa linea, sono gli inediti accostamenti di raso di seta anche su giacche e abiti di flanella mèlange o tinti in filo. Seta sapientemente miscelata con il velluto di seta jacquard elaborato con esclusivi pattern, questo in sintesi il Blue Carpet Soirée che trova, ovviamente, la massima espressione nei toni del blue, attenendosi strettamente allo style della casa. Una ricca e sofisticata componente di accessori, dall’ascot, al papillon, alla fascia, a tutto ciò che necessita per essere al top nei i parties per il dinner o più semplicemente per gli eventi più glamourous della stagione. Bugatti Extreme Performance, sinonimo di Luxury contemporaneo, trova la chiave del successo di questa linea “Outdoor” nel sapiente accostamento di materiali, lavorazioni e trattamenti ultra tecnologici. Sport, eleganza e resistenza si intrecciano e convivono in questa linea che si scinde in due capsules; la prima predilige il vintage, i materiali che compongono questi ricercatissimi outfit d’ altri tempi, sono pellami waterproof, adattati alle linee guida del marchio Bugatti. La seconda si dedica all’ “après ski” per uomo e donna, qui notiamo un armonico combinarsi di materiali tecnici provenienti dalla Germania, dal Giappone e ovviamente dall’ Italia. Anche in questo settore, Bugatti dimostra di essere al top dell’ Italian Style e di viaggiare sempre ai massimi regimi, come le proprie auto, splendide opere d’ arte da sempre simbolo del lusso. www.bugatti-fashion.com www.bugatti.com

bugatti, l’ alta moda in pole position

il Made in italycorre“en blue”

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FiFA world Cup 2014Et voilà Adidas all’operaText: Enea Casadei

Non ci resta molto da aspettare per i Mondiali di calcio 2014, l’ evento che manda in fibrillazione il pianeta senza soluzione di continuità. Tutti in attesa delle mirabolanti imprese di Andrea Pirlo, il “Renzo Piano della mediana” o di Lionel Messi, considerato il naturale erede di Diego Armando Maradona e tra i calciatori più forti in circolazione e di sempre. Sarà un bel vedere. Attenzione ai deboli di cuore: ci sarà da palpitare! Un po’ incerto appare l’elenco delle città che attraverso i rispettivi stadi ospiteranno le partite di FIFA 2014. Le sorelle in elenco rispondono ai nomi di: Rio de Janeiro, San Paolo, Brasilia, Curitiba, Porto Alegre, Cuiaba, Manaus, Fortaleza, Natal, Recife, Salvador e Belo Horizonte. Ma pare che tra disguidi e difficoltà di gestione solo le prime tre sono certe come il fulmine prima del tuono. Adidas si è preparata come Dio comanda all’evento. Lanciate le divise per FIFA World Cup 2014, sono state realizzate

per sette federazioni di grande prestigio: Argentina, Colombia, Germania, Giappone, Messico, Russia e Spagna. Le divise sono le più leggere mai create da Adidas che incoraggia i fan al grido “show your colours or fade away”. Dotate di leggerezza, esse risultano più leggere del 40% rispetto a quelle del 2012. Il motivo è semplice: il peso è stato ridotto in generale in tutta la maglia, in dettaglio nel colletto, nei polsini, negli stemmi delle federazioni ed anche nelle tre strisce. Come se ciò non bastasse sono stati resi leggerissimi i pantaloncini, realizzati con un tessuto ultraleggero che aumenta la traspirabilità. Tutta questa innovazione si tradurrà in campo, in terra brasiliana nel 2014, nella maggiore libertà di movimento e comfort senza rinunciare ad elasticità e resistenza. Per arrivare al design delle varie maglie ci si è affidata a interviste fatte con giovani di ogni nazione che han risposto alla domanda: “Cosa ti rende orgoglioso della tua nazione?”. E così

i goleador a cinque stelle? tutti al mondiale!

Lionel Messi

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dalle divise al pallone,Adidas è prontaper il Mondiale

in brasile scelti gli stadi, si attende solo il calcio di inizio

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se la divisa dell’ Argentina prende ispirazione dalla prima bandiera creata dal generale Manuel Belgrano, uno dei padri fondatori dell’ Argentina e grande eroe in Sud America, non saranno da meno le altre e tanto meno la divisa russa che si rifà dalla storia delle esplorazioni nello spazio e dalle conquiste dei cosmonauti russi negli anni sessanta, in particolare quelle esibite nel Cosmonautics Memorial Museum a Mosca. Adidas ama andare fino in fondo e ha creato anche “Brazuca” il pallone ufficiale della 2014 “FIFA World Cup Brazil™. Svelato con una spettacolare proiezione di luci e immagini 3D, è stato presentato il 3 dicembre scorso presso il leggendario Parque Lade di Rio de Janeiro. Il termine significa brasiliano ed è stato scelto nel settembre 2012 attraverso una votazione pubblica che, in Brasile, ha coinvolto 1 milione di appassionati di calcio. Testato accuratamente, “Brazuca” esibisce i colori del paese ospitante i Mondiali di calcio: la

grafica simboleggia i tradizionali e coloratissimi braccialetti portafortuna diffusi nel paese, oltre a riflettere l’allegria e il divertimento da sempre associati al calcio brasiliano. Alcune parti del pallone come la camera d’aria e la carcassa sono identiche per tecnologia a quella presente nei palloni Tango 12 (UEFA Euro 2012™), Cafusa (2013 FIFA Confederations Cup) e nel famosissimo pallone ufficiale della UEFA Champions League™. Ma “brazuca” ha una marcia in più rappresentata da una particolare simmetria formata da sei pannelli identici e la diversa struttura della superficie. Atti a migliorare grip, controllo, stabilità ed aerodinamica in campo, i “dettagli” sono stati sottoposti a test e hanno vinto, superando tutti i parametri FIFA per un pallone ufficiale, inclusa la capacità di garantire prestazioni ottimali in ogni condizione.www.adidas.it

Nazionale di calcio spagnola

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Una casa è più di “una macchina per abitare”. E’ il luogo dove ogni uomo lascia il suo cuore. Una casa ha una valenza emozionale e col tempo diventa sempre più simile a chi la abita. Una casa è un edificio da modellare secondo il proprio stile di vita. Questo è lo spirito che alimenta l’ opera della decoratrice Mary Billone, la cui attività nasce dall’idea di far diventare un lavoro la propria passione innata per il disegno. Agli anni che la vedono iniziare come restauratrice, segue il periodo di formazione sul campo con uno stage presso una ditta di decorazione e l’ apprendistato di un anno presso la stessa. Nel 1999 poi, decisa a riproporre un nuovo concetto d’arte decorativa d’interni, la Billone matura la decisione di mettersi in proprio, operando sia in ambito pubblico che privato. Impegno, passione, amore e devozione, accompagnano, ormai da anni, l’artista nella ricerca di soluzioni versatili per “vivere al meglio la propria casa”. Chi vive la casa deve amarla. Chi vive la casa deve sentire il proprio respiro in ogni suo angolo. Chi vive la casa deve sentirsi vivere nella casa, per cui tutto in essa deve assumere un preciso signficato: linee, forme, disegni e colori sono inseriti in un contesto che comunica continuamente col cliente. Ogni cosa è studiata per essere apprezzata e deve adattarsi alle emozioni del suo proprietario, mentre tonalità, sfumature e pitture sono pensate per trasmettere energia e sensazioni diverse a seconda dell’utilizzo delle singole aree domestiche: rosso, giallo, arancione per conferire forza e vitalità; verde, azzurro e lilla per favorire concentrazione ed armonia interiore. Colore chiama colore, mentre l’alternanza di luci, ombre, salti graduali e azzardati, unita a giochi prospettici, che alterano e riscrivono il senso degli elementi architettonici, trasfoma la

casa nel teatro della vita privata, in quella fonte di calore ed espressione che la Billone sa ben ricreare, anche tramite il semplice utilizzo di una linea ricurva o di un solo accostamento tonale, che si ponga in piena sintonia con gli stili e gli arredi. L’ artista trasforma così gli impersonali ed anonimi spazi bianchi in qualcosa che mediante il colore è capace di rispecchiare l’animo e i sentimenti dei membri della casa, per cui le pareti non sono più semplici muri, ma quadri viventi, che modellano le emozioni di quanti li guardano. é l’ esaltazione dei sensi, dove leggerezza e armonia del disegno, incontrano il gusto di uno stile raffinato ed elegante. Ancora dal classico al moderno, dall’uso di tinteggi particolari all’applicazione di prodotti materici, la Billone spazia da un genere all’ altro e combina armoniosamente tecniche e stili diversi. Il tutto è fortemente personalizzato tanto dall’uso del colore, quanto dall’inserimento di elementi particolari, quali colonne, nudi stilizzati, figure anche solo accennate, cieli e tramonti, che suggeriscono un ambiente caldo e romantico. Ricorrente, alle volte, è il tema dell’angelo, protettore e guida dell’uomo a simboleggiare il profondo legame dell’artista con la misticità di tale elemento, nonché quello del mare a testimoniare il suo forte senso di libertà e forse anche di appartenenza alla cara Sicilia. Quello di Mary Billone è un lavoro creativo e fortemente espressivo, è il lavoro dell’anima, che fa gioire lo spirito. E’ il lavoro per quel pubblico colto ed esigente che voglia riassaporare tutto il piacere di stare in casa, perchè come diceva Kahlil Gibran, questa è il “nostro corpo più grande: vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte e non è senza sogni”.www.billone.it

ViVere gli SpAzi, MAry billone e il nuoVo ConCetto d’Arte deCorAtiVAColore, passione ed emozione, nella ricerca di nuove idee per “amare la casa ed apprezzare meglio la vita domestica”Text: Francesca Bisbano

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LUXURY HOUSE

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Il Tim Roth romagnolo. Carnagione chiara, barba e il volto di un uomo che vive la sua vita all’impronta dell’amore. Perché è stato l’amore per una donna, Cristiana e per gli animali a dare la spinta al suo animo d’imprenditore. Lui è Ambrogio Bosaglia, un allevatore di carlini da oltre un decennio. È titolare e responsabile dell’azienda “dei Carlini di Cristiana e Ambrogio”. Un nome che egli stesso definisce «troppo lungo che non ci sta da nessuna parte» ma che ha scelto perché voleva «che si capisse da dove è partita la storia». Un business d’amore, dunque.Allevatore o imprenditore: in quale dei due ruoli si riconosce di più? Di sicuro allevatore. Credo e cerco sempre di fare le cose con passione. Certo che anche essere imprenditore è importante per svolgere bene il proprio business.Come riesce a dividere la passione per gli animali dalla fiscalità dell’imprenditoria? In verità cerco di coniugare le due cose, senza mai dimenticare che prima viene il benessere dell’animale, poi si cerca di far tornare i conti. Anche se c’è una situazione legale non semplicissima e il settore non è ben identificato.Quali sono le difficoltà da affrontare ogni giorno? Sicuramente avere un numero soddisfacente di cani. Ma per lavorare bene non si possono fare dei numeri enormi e l’utente spesso pensa di venire a prendere il cane come un paio di scarpe che è stato fatto in serie. Vai e c’è il cane pronto. Non è così! Ci sono dei tempi matematici e naturali di vita che automaticamente non permettono di avere questi grandi numeri perché poi non puoi gestirli in maniera adeguata. L’ utente dovrebbe imparare l’educazione cinofila e che il cane va aspettato per i suoi tempi. Quindi preferisce ottenere la qualità alla quantità. E come? (E qui interviene Cristiana) Facciamo partorire le femmine una volta sola l’anno e non due, cioè ogni volta che hanno il calore, scegliendo gli accoppiamenti per cercare sempre di ottenere dei cuccioli che abbiano più caratteristiche possibili legate agli standard. (E Ambrogio continua) Per l’accoppiamento cerchiamo di farli conoscere, di non forzarli, magari di farli innamorare.Capita anche ai cani di innamorarsi? Io penso di sì.Ambrogio, a che età ha iniziato ad appassionarsi agli animali e com’è nata la Sua passione per la razza del Carlino? Ho iniziato dall’infanzia, anche se il primo cane l’ho avuto da grande perché i miei non gradivano animali in casa. Per primi ho avuto due pastori tedeschi. Poi sono arrivati Dorothy e Hulk, entrambi Carlini. All’inizio l’amore principale però era per il Bulldog. Vidi per la prima

“...dei CArlini di CriStiAnA e AMbrogio”, buSineSS Con AMoreda 13 anni Ambrogio bosaglia alleva Carlini nella campagna forliveseText: Giulia Canuto

volta il Carlino a una gara internazionale e mi affascinò il modo di fare. Non casinista e non enormemente grosso, ma aveva l’aspetto, la testa e il modo di agire del cane grosso. Molto umano e sicuro di sé, non esagerato, un animale che si sa gestire bene, soprattutto in casa.È vero che il Carlino è una razza che è stata creata e quindi non naturale? La storia racconta che è stata creata dai monaci buddisti e poi siano subentrati gli inglesi con altre razze. A livello caratteriale è come un bonsai: va curato in una certa maniera e ha le sue caratteristiche. Difficilmente gli imponi le cose come ad altri cani, con una certa autorevolezza. Il Carlino ha bisogno di capire, di apprendere, di sentirsi appagato. Ai nostri lettori diffidenti nel prendere un cane in casa cosa consiglierebbe? Perché scegliere un Carlino? Innanzitutto per la diversità del carattere. Ovvio che fisiologicamente è sempre un cane, sporca e ha le sue esigenze e – anche se già educato da noi - bisogna rieducarlo nel suo habitat perché il cane è abitudinario. Ma i Carlini apprendono in fretta.Il Suo allevamento com’è organizzato? Il cane è libero, come se fosse in famiglia. Ovviamente con dimensioni diverse visto che ne abbiamo circa diciotto. Abbiamo strutture in muratura, dove i cani mangiano e dormono, e tremila metri quadri di terreno recintato dove i cani sono liberi di giocare. La sera poi ogni cane viene messo nel proprio box in maniera da non litigare o disturbarsi tra loro.La vita di un Carlino, da quando nasce a quando s’invecchia, com’è? È esattamente vita. Il cucciolo di Carlino è molto vivace e ha una gran voglia di vivere. Man mano che cresce il cane si redime, è più maturo, consapevole e sereno. L’anziano è favoloso, sembra un saggio. È molto tranquillo, sicuro di sé. A me piacerebbe tenerli tutti ma generalmente a causa della mancanza di spazio li regaliamo a famiglie in grado di accudirli.In Italia molti cani commercializzati provengono dall’estero. È un commercio sicuro? Noi abbiamo avuto linee di sangue inglesi e americane e all’estero ci sono ottimi allevamenti. Il problema è solo il commercio clandestino. È vero quel detto che è il cane che sceglie il padrone? È vero (sorride). Inquadra il capobranco nella famiglia in base all’ atteggiamento e lo identifica come leader. Ma chissà cosa voleva dire con quel sorriso il nostro Tim Roth.www.icarlinidicristianaeambrogio.it

Ambrogio Cristiana

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Cos’hanno in comune Sofia Loren, Lapo Elkann, Luca Toni, Francesco Totti, Laura Pausini, Gigi Buffon e Alena Seredova? La risposta è semplice: sono tutti clienti di Aircraft General Unit, società dinamica nata per accontentare ogni tipo di esigenza, di chi non ha tempo da perdere. Il tempo è merce preziosa. Si ama dire che il tempo è denaro. Aircraft General Unit consente di vivere il tempo al meglio, tempo che è la chiave di volta per assicurarsi il successo. Il tempo, poi, è risorsa che non può essere comprata e fa la differenza in quanto il manager di un’azienda si può giovare di partenze immediate, partenze per destinazioni secondarie o non servite direttamente dalle linee aeree, il tutto senza vincoli di orario e procedure aeroportuali. Tutti i clienti sono stati soddisfatti dei servizi offerti per un motivo semplice: il cliente per l’ Aircraft General Unit viene sempre prima. Molteplici i servizi a disposizione della clientela. Aircraft General Unit si propone con una flotta aerea tra le più versatili in Italia e in Europa, offre una gamma completa di servizi, quali voli on demand, charter, merci, merci pericolose “Dangerous Goods”, aeroambulanza, dalla gestione alla manutenzione dei velivoli. Aerotaxiforyou è uno dei fiori all’occhiello della dinamica società. Il servizio consente il trasporto tanto di documenti importanti quanto di grandi volumi di merci, trasportando il materiale rapidamente ma sempre in sicurezza, gravando con un costo molto vantaggioso per il cliente.  Specializzata nel charter e nel trasporto di merci ad hoc, il servizio offre la possibilità di trasportare qualsiasi merce anche se pericolosa (“Dangerous Goods”), fornendo servizi di alta qualità. Questo servizio è un interessante e valida alternativa per aumentare la produttività aziendale nel trasporto merci.  A testimoniare la bontà dei servizi di  Aerotaxiforyou è la soddisfazione della clientela. Ma vediamo da vicino il servizio. Specializzata nel trasporto in volo di materiale

AirCrAFt generAl unit, pAdroni del teMpoesperienza al servizio dei clienti con un ventaglio di servizi di prim’ordineText: Enea Casadei

pericoloso “Dangerous Goods”, la prestazione effettua numerosi voli per aziende ospedaliere e produttori di fuochi d’artificio avvalendosi di società per il trasporto su gomma e società per il carico e lo scarico delle merci pericolose. E se il regolare servizio di linea permette all’utenza di raggiungere 400 aeroporti in tutta Europa, Aerotaxiforyou è in grado di far raggiungere direttamente i 400 aeroporti. E questo contribuisce a fare la differenza. Tutte le tariffe  Aerotaxiforyou  sono “tutto incluso” e questo implica che non esiste alcun costo aggiuntivo come sovrapprezzi per il carburante. In più è possibile acquistare 25, 50, 100 ore o più di volo, su aerei di nuova generazione a prezzi inferiori rispetto a quelli offerti da programmi simili. Il servizio permette di utilizzare le ore in qualsiasi momento. Per i clienti questo significa la disponibilità dell’aereo garantita sulla più ampia gamma di velivoli per la categoria di aereo prescelta o superiore. Volare con Aircraft General Unit si traduce in uno spostamento nella massima sicurezza con una flotta all’avanguardia costituita in gran parte da Cessna Jet, aerei riconosciuti in tutto il mondo come i migliori e più sicuri in assoluto. A garantire le prestazioni sono i clienti stessi soddisfatti per un servizio sicuro quanto preciso e discreto che accompagna uomini d’affari, personaggi dello spettacolo, sport, Autorità e carichi speciali. È possibile, tramite i vari servizi della Aircraft General Unit, recarsi in una qualsiasi località europea in ogni momento, prenotando telefonicamente uno dei velivoli.   Altamente affidabili, i mezzi aerei sono meticolosamente controllati da personale specializzato prima di ogni decollo. Utilizzando Aircraft General Unit, si arriverà freschi e riposati a tutti gli appuntamenti importanti della giornata, continuando a svolgere le attività che potreste fare a casa o in ufficio.www.aerotaxiforyou.com

un servizio su misura come un abito firmato

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Amber Lounge, l’esclusivissimo evento legato al Gran Prix di Formula Uno, giunge al suo undicesimo anno e si prepara per un party come sempre all’insegna del lusso, della raffinatezza e del divertimento a scopo benefico. Quest’anno si rinnova con un concept tutto nuovo, U*NITE, un connubio tra sfilate di moda, cene sofisticate in location da sogno e il divertimento e l’entertainment del Club più esclusivo. Un weekend indimenticabile ed estremamente elegante in cui i partecipanti potranno rilassarsi sorseggiando champagne, cenare con portate raffinate nate dalla creatività del rinomato chef due stelle Michelin Michael Caines, ammirare i meravigliosi abiti di haute couture di stilisti di grido come Hervé Léger, Jimmy Choo e La Perla e ballare e divertirsi con le celebrità del mondo della Formula Uno e dello sport in generale. A Monaco, una volta di più, si potranno ammirare meravigliose modelle indossare gli abiti più belli delle nuove collezioni di alta moda e gli stessi piloti di Formula Uno, che partecipano abitualmente all’Amber Lounge per rilassarsi, ma anche

AMber lounge, MonACo grAnd prix luxury pArtySport, divertimento, moda in un evento esclusivo a scopo beneficoText: Giuseppe Mallozzi

divertirsi lontano dai media e dai paparazzi. Il tutto a scopo benefico, poiché il ricavato della serata sarà, come sempre, devoluto in beneficenza. In questi anni, infatti, Amber Lounge ha raccolto ingenti fondi (quasi 4 milioni di euro) per varie associazioni benefiche di rilievo, tra cui la Fondazione AIDS di Elton John, le Special Olympics e il Fondo per Bambini di Nelson Mandela. Un evento elegante e riservatissimo che si trasformerà in una serata di puro divertimento, con famosi DJ pronti a far scatenare tutti i partecipanti fino all’alba. Amber Lounge, evento nato nel 2003 da un’idea di Sonia Irvine, sorella dell’ex pilota di Formula Uno che ha corso con Ferrari e Jaguar, Eddie Irvine, dal 2006 è sostenuto dall’Alto Patronato del Principe Alberto II di Monaco ed è pensato per il mondo esclusivo e roboante del Grand Prix. Un modo diverso e originale per unire lo sport di altissimo livello con la musica, la moda, le star del cinema internazionale e la beneficenza. Dalla sua nascita, l’originale after-party si tiene presso le più importanti sedi di gara glamour del circuito

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Nico Rosberg Jenson Button

Esteban Gutierrez

nel 2013 Amber lounge Fashion ha celebrato i suoi primi 10 anni con le personalità più famose del mondo in ambito sportivo, musicale, cinematografico e d’alta moda

Big Ali

automobilistico di tutto il mondo e da oltre un decennio, la moda più esclusiva, una cucina raffinata e l’esperienza della vita notturna caratterizzano l’esclusivo evento legato al circuito dei piloti nelle più belle città. Quest’anno toccherà come sempre Monaco nel mese di maggio 2014 e poi Singapore a settembre e infine Austin e Abu Dhabi a novembre. Nel 2013 Amber Lounge Fashion ha celebrato i suoi primi 10 anni con le personalità più famose del mondo in ambito sportivo, musicale, cinematografico e d’alta moda. Eva Simon, insieme al frontman dei Black Eyed Peas WILL.I.AM, si è esibita live con il suo singolo numero uno nelle classifiche internazionali, “This is Love”, a cui sono seguiti i famosi rapper americani Eve e Xzibit e stelle del piccolo e grande schermo, come l’indimenticabile David Hasselhoff, e ancora Harvey Weinstein, Julian Lennon, Kellan Lutz, il pluripremiato campione olimpico Michael Johnson, il freestyler della neve Jon Olsson e la leggenda dello skateboard Tony Hawk, sono solo alcuni dei nomi illustri intervenuti nel corso delle serate. Amber

Lounge rappresenta, quindi, un pacchetto unico ed esclusivo, riservato a poche persone, grazie al quale potrete vivere un weekend indimenticabile e di altissimo livello e sentirvi anche voi protagonisti nell’atmosfera entusiasmante della Formula Uno. Grazie alla competenza dello staff altamente qualificato, sarà possibile vivere esperienze di lusso personalizzate anche per i giorni in cui i piloti non gareggiano, per poter godere appieno delle destinazioni più glamour del Gran Prix, rispettando l’esigenza di ogni singolo partecipante. Amber Lounge rappresenta, quindi, una straordinaria occasione per chi voglia partecipare a cene eleganti, esclusive, e ad eventi “collaterali” divertenti e unici, devolvendo il costo della propria partecipazione a scopi benefici e, allo stesso tempo, una ghiotta occasione per tutti gli sponsor dell’evento, che raggiungono efficacemente un target ricercato ed estremamente interessato. Un’esperienza senza dubbio indimenticabile.www.amber-lounge.com

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Lo storico brand italiano di maglieria Ballantyne presenta la sua collezione esclusiva per la moda Autunno/Inverno per uomo e donna. L’arte del confezionare il cashmere, la sapiente cura artigianale e l’attenzione per le rifiniture e i dettagli, conferiscono a Ballantyne la sua rinomata qualità, unita all’attenzione per i gusti e le tendenze. Quest’anno il nuovo guardaroba per lui e per lei si ritrova nell’affascinante foresta inglese, con i colori caldi tipici della natura, dai bourdeaux ai rosa accesi e ai porpora, il verde lime, mela e bosco, ma anche i turchesi, gli azzurri e i blu notte che prendono forma nelle lavorazioni jacquard, costa inglese e color blocking. Ballantyne riporta così in auge una rivisitazione del suo archivio storico con i tessuti e le trame inglesi “d’antan” con diverse declinazioni per donna e uomo.

bAllAntyne, CAMbiA lA ModAl’eleganza british nella nuova collezioneText: Giuseppe Mallozzi

la foresta inglese ispira il nuovo guardaroba per lui e per lei con i colori caldi tipici della natura, dai bourdeaux ai rosa accesi e ai porpora, il verde lime, mela e bosco, ma anche i turchesi, gli azzurri e i blu notte che prendono forma nelle lavorazioni jacquard, costa inglese e color blocking

PER LEI. Come sempre la cura delle finiture e dei dettagli e la delicatezza dei filati rappresentano il punto di forza del brand italiano, sempre attento ai cambiamenti e pronto ad anticipare tendenze e modi di essere. La donna Ballantyne è grintosa e positiva, ha stile e allure, con cardigan sagomati e dai colori decisi ma chic, che si fa notare per la sua eleganza. La sua femminilità si denota dall’abbinamento di tessuti e colori con una semplicità che ispira ammirazione. Il cashmere, nella sua finezza leggera, è interpretato nei volumi femminili e nei jacquard “micro geometric”. Shearling, pelle, cashmere e suede fanno capi come i capospalla, mentre i velluti tartan sono usati per le giacche più leggere. La donna Ballantyne si diverte a sovrapporre maglie e colori, ama essere un po’ eccentrica con il twin set multicolore che unisce il rosso al viola, in uno stile che non può passare inosservato, ma sempre con grazia e sapienza. Il classico intarsio del brand gioca su nuance di colori degradé e ben si abbina anche a pantaloni sartoriali maschili caratterizzati dal check inglese. L’abito a tubino, diventato icona di stile ed eleganza dalla meravigliosa Audrey Hepburn, viene reinterpretato con l’effetto “pied de poule” per essere sempre attuale e di tendenza. L’abbinamento col cardigan a girocollo ne fa un outfit elegante e sofisticato, adatto a qualsiasi occasione. Nuove interpretazioni anche per la gonna “pencil skirt” in cotone e cashmere che, abbinata alla camicia di seta color oro e al micro cardigan “circle” in puro cashmere, trasforma l’eleganza in un’attitudine quotidiana. Ballantyne propone anche soprabiti eleganti e particolari, che si fanno notare con un meraviglioso accento di ottima fattura e alta qualità, come la giacca in jacquard double “Geometric Jacket” con il collo in astrakhan, perfetta in ogni occasione, dal più elegante al casual quotidiano. Per una donna senza tempo, contemporanea, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

PER LUI. I colori tipicamente British come il verde nelle sue diverse tonalità, da quella più elegante del muschio a quella più accesa del prato e i blu sfumati, costituiscono l’intarsio diamond della maglieria. Gli intarsi classici tipici nel puro cashmere scozzese giocano su nuance di colori esclusivi e degradé, dai rossi, ai verdi, ai blu, fino ad arrivare ai toni naturali e ai grigi. Lo stile classico inglese e ravvisabile negli scolli, nei polsini rivoltati e soprattutto nella densità dei punti che rendono ogni capo Ballantyne estremamente longevo nel tempo. All’elemento “classico senza tempo” si uniscono i nuovi contrasti, per sdrammatizzare e rappresentare la personalità decisa di chi indossa questi capi sempre di tendenza e adatti in ogni occasione, come ad esempio i nuovi giochi di lavorazione e di colore negli interni dei capi, che creano un divertente effetto tridimensionale con righe e rombi. Le lane, finemente rifinite, sono abbinate con sapienza e abilità nella maglieria, così come nelle giacche e soprabiti dallo stile inconfondibile. Anche la pelle, doppiata in cashmere, si presta a nuove interpretazioni, adattandosi a qualsiasi età, mentre gli jacquard vengono ripresi per osare di più e farsi notare con armonia e personalità. Per l’uomo che sa distinguersi con stile e carisma.www.ballantyne.it

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Classico e formale, ma al tempo stesso giovanile. Capi eleganti, versatili, adatti per tutte le occasioni. La camicia Belmonte, pur rifacendosi alla migliore tradizione sartoriale italiana, ha un occhio sempre attento verso le novità e le tendenze della moda. Ed è con la Serie Oro che la qualità estrema della sartorialità Belmonte incontra lo stile e la classe squisitamente italiani. Le creazioni si distinguono per accuratezza ed eleganza, attraverso la qualità dei tessuti, i dettagli, i rimandi, i contrasti e lo stile puramente italiano. Ecco che le camicie dal taglio classico, all’apparenza formali e rigorose, diventano la tela immaginaria sulla quale l’attitudine individuale prende vita. Capi per uomini attenti ai dettagli: le fantasie dell’interno polsi e dell’interno collo, le cuciture a vista, le asole dei bottoni bicolori, le etichette a contrasto. E ancora asole rifinite a mano, bottoni cuciti a giglio, tessuti in doppio ritorno. Le camicie con l’interno in contrasto riescono a esprimere al contempo carattere e originalità. Nulla è lasciato al caso per l’uomo amante della tradizione, ma capace di ristabilire le regole. Tratti distintivi della Serie Oro sono il gusto e lo stile italiano, che la nuova collezione sa esprimere al meglio, con un sapore tradizionale ma originale, infondendo decisione ed unicità ad ogni capo. Un must have è di sicuro la camicia bianca con doppi contrasti: fantasia a righe per l’interno collo, oppure declinata sul celeste sul faldone destro e sull’interno polsi. Tradizione che si sposa con i ritmi e le emozioni moderne, in continuo movimento, in incessante evoluzione. I capi Belmonte sono pensati per chi desidera distinguersi con classe. Belmonte veste così ogni uomo rendendolo impeccabile in qualsiasi occasione, dalla più mondana alla più familiare, proponendo un’ampia gamma di camicie e maglieria dalla qualità elevatissima. Qualità sartoriale italiana, dicevamo, fedele fin dal lontano 1938 ai propri valori come la tradizione e uno stile di vita piacevole ed equilibrato. Il lusso di una camicia sartoriale, l’eccellenza dell’italianità. Il capo che più di ogni altro si rifà alle creazioni artigianali dei primi anni dell’azienda, apprezzato anche all’estero. Pur essendo nata come piccola azienda familiare, oggi Belmonte si afferma quale florida e ben radicata testimonianza della capacità imprenditoriale italiana. L’approccio attento nei confronti delle innovazioni trova applicazione nello sviluppo delle più innovative forme di commercio abbinate alla costante ricerca stilistica di nuovi tessuti, nuove linee e nuovi stili per proporsi come anticipatori del gusto contemporaneo. Grazie alla costante attenzione allo sviluppo di innovative forme di commercio, ha dato l’impulso per la creazione, negli anni, di una rete distributiva che conta oramai circa settanta punti vendita a marchio Belmonte distribuiti sul territorio nazionale. Il gusto italiano e la ricerca stilistica sono le caratteristiche distintive alla base del successo dell’azienda che produce camicie, maglieria, cravatte e accessori per l’uomo e per la donna.www.belmonte1983.it

belMonteil lusso di una camicia sartoriale,l’eccellenza dell’italianitàText: Giuseppe Mallozzi

la Serie oro testimonia la qualità estrema della sartorialità belmonte, che incontra lo stile e la

classe squisitamente italiani

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berSAno, QuAndo il Vino diVentA Arteoltre 230 gli ettari vitati nei migliori crus di langa e MonferratoText: Antonio Longo

Una lunga tradizione che affonda le proprie radici nei primi anni del Novecento. Una storia ricca di passione e di impegno che si basa su un unico comune denominatore, in grado di superare indenne il trascorrere del tempo: il vino. E’ nel cuore del comprensorio della Barbera d’Asti, a Nizza Monferrato, che nasce e si sviluppa l’azienda vinicola Bersano, fulgido esempio di imprenditoria capace di garantire qualità e valorizzazione del territorio, ponendosi come una delle principali realtà nel panorama del Belpaese. Sono oltre 230 gli ettari che oggi sono dedicati alla cultura della vite e che, grazie alle particolari caratteristiche climatiche e del terreno, riescono ogni anno a garantire una produzione di eccellenza. Le tecniche di vinificazione, affidate ad un affiatata equipe di enologi e cantinieri, pur basandosi su principi e valori legati alla tradizione, sono oggi gestite dalle più moderne tecnologie per consentire di raggiungere gli obiettivi con totale efficienza ed efficacia. Il mondo contadino del passato, peraltro, rivive anche all’interno del Museo Bersano delle Contadinerie e delle Stampe sul vino in cui è possibile ammirare gli imponenti e rari torchi,

zappe e falci, antiche botti e, soprattutto, la ricca e affascinante collezione di stampe antiche che ripercorre, attraverso il fluire dei secoli, l’arte e la cultura enologica. La produzione dell’azienda vinicola annovera tra i suoi vini alcuni veri e propri gioielli quali il Barolo Badarina, la Barbera d’Asti superiore Nizza Generala e la Barbera d’Asti superiore Cremosina, tutti vini crus provenienti dalle omonime cascine. Da cascine e vigneti di proprietà arrivano anche tre vini molto particolari: il Ruchè di Castagnole Monferrato San Pietro -un rosso aromatico dal profumo inconfondibile e di grande piacevolezza- e due vini dolci, frutto della grande tradizione piemontese, il Moscato San Michele e il Brachetto Castelgaro. Profumi e sapori unici caratterizzano anche i vini della linea Classici tra cui Barolo, Barbaresco, Barbera e Gavi, vini che hanno fatto davvero la storia del Piemonte. La ricca e diversificata offerta è completata da una ampia gamma di spumanti di elevato pregio. Un mix vincente in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati ed amanti del buon bere.www.bersano.it

la tradizione che si rinnova anno dopo anno

un mix vincente per tutti gli amanti del buon bere

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È storia recente quella che negli ultimi 16 anni ha sorprendentemente posizionato Padova nella top list delle città italiane relativamente all’ intrattenimento dal vivo e grandi spettacoli, un racconto di successo iniziato nel 1998 con una festa divenuta inaspettatamente il primo passo di una delle realtà imprenditoriali più giovani e vivaci del panorama nazionale. Diego Zabeo, Valeria Arzenton, Daniele Cristofoli, questi i nomi dei quarantenni protagonisti di questa storia, artefici di un percorso di crescita esponenziale che da un primo successo targato Articolo 31, passando poi per i più grandi nomi della musica internazionale, ha portato a Padova le tournée di Bruce Springsteen piuttosto che il maestoso “The Wall” di Roger Waters, in un sold out da 44.000 biglietti presso lo Stadio Euganeo. Ma l’approccio di ZED! è fatto anche di sogni e l’anno decisivo è il 2009, anno della costruzione del Gran Teatro Geox, uno dei più grandi teatri per spettacoli dal vivo d’Italia - nonchè format pilota di un nuovo modo di fare teatro - sicuramente il più grande del NordEst con i suoi 4800 mq di spazio, in cui il vasto palcoscenico ha accolto in questi anni il meglio della musica, del

zed! unA StoriA di SuCCeSSo FAttA di MuSiCA e pASSioneil motore di zed! rimane la passione per la musica e lo spettacolo dal vivoText: Andrea Benesso

teatro e del cabaret, così come i grandi musical internazionali. Un Gran Teatro Geox polivalente ed innovativo che, grazie anche alla collaborazione con il Gruppo Geox, ha dato i natali ad una spettacolarizzazione a 360° per mezzo di un calendario ricco di eventi, circa 250 all’anno, dedicati ad ogni fascia d’età, che lo ha reso, a tre anni dall’apertura, il 4° teatro italiano per presenze ed il 1° per numero di spettacoli. Manifestazioni modulabili secondo il bacino d’utenza all’interno della grande area circostante: in calendario anche eventi da migliaia di persone, kermesse lunghe una settimana su 15.000 metri quadri coperti, come Irlanda in Festa, il più grande evento gratuito del Veneto, ma anche serate più intime, dedicate ad un pubblico esclusivo, come quelle che dal 2013 fanno del nuovo Geox Live Club il palcoscenico destinato alla scena alternativa. Grande attenzione anche per il live senza barriere, con attenzioni verso gli ipoudenti, le donne incinte e i bambini. Un’agenda che viene ampliata grazie agli eventi invernali all’interno del Palafabris, piuttosto che a quelli estivi nella Company Arena di Piazzola sul Brenta nel contesto dell’Hydrogen Festival o del già citato

la musica è industriae come tale deve essere gestita

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Stadio Euganeo. Ma l’emozione live di ZED non si arresta a Padova. Sempre di più sono i grandi eventi vacanzieri di Cagliari o Alghero, le serate alla Zoppas Arena di Conegliano a Treviso, al PalaGeorge di Montichiari a Brescia, nei tanti teatri del territorio interregionale, da Verona a Trieste, nelle piazze fiore all’occhiello del Triveneto, dal Castello di Este a Piazza San Marco a Venezia, per raggiungere poi l’anfiteatro culla dell’arte italiana e dello spettacolo per eccellenza, l’Arena di Verona. Centinaia di migliaia di spettatori che crescono di anno in anno di percentuali importanti, appassionati dell’intrattenimento live per lo più veneti, lombardi, friulani, trentini, emiliano-romagnoli, ma in occasione dei grandi eventi provenienti da tutto lo stivale, nonché dall’estero. Show, arte, animazione; negli anni ZED è passata dall’essere una delle maggiori società di spettacoli d’Italia, al diventare fucina di cultura, di divertimento, di esperienze da vivere a tutto tondo. Una moltitudine di progetti che ha reso Padova la quarta città italiana per numero di biglietti venduti, grazie ad una programmazione intensa, 12 mesi l’anno, ma anche

ad una scelta artistica molto attenta, che ha portato in città il meglio dello spettacolo italiano e internazionale. Un’offerta culturale vitale e variegata che ha visto i più grandi artisti scegliere ZED: da Elton John a Bob Dylan a Carlos Santana, da Paolo Conte a Vasco Rossi, dai Massive Attack ai Prodigy, per citarne solo alcuni. “La musica è industria, e come tale deve essere gestita – sottolinea lo stesso fondatore, Diego Zabeo. - Il sistema politico si sta rendendo conto del potenziale che eventi come quelli che organizziamo hanno sulla crescita del Pil del territorio. Ad ogni modo, nonostante ZED! sia diventata una struttura che dà lavoro a centinaia di persone, il suo motore rimane la passione, prima di tutto dei miei soci e mia, per la musica e lo spettacolo dal vivo, la consapevolezza di poter contribuire a creare delle emozioni”. Per conoscere meglio il programma degli eventi organizzati da ZED! e il Gran Teatro Geox, spazio disponibile anche per eventi privati, è possibile consultare il sito zedlive.com e granteatrogeox.com.www.zedlive.com

EVENTS

Da sinistra: Valeria Arzenton, Diego Zabeo e Daniele Cristofoli

Da sinistra: Valeria Arzenton, Giorgio Panariello e Mario Moretti Polegato

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una vita di sfide vinte e ora progetta l’addio al mondodella comunicazioneText: Giulia Canuto

Ironico, determinato, curioso, sognatore. In poche parole Riccardo Vitanza. Un uomo che ha costruito il suo destino da solo. Fondatore nel 1990 - e oggi amministratore unico - di Parole & Dintorni, l’agenzia di comunicazione specializzata nel settore dello spettacolo e della musica. Tra i suoi clienti vanta nomi come Luciano Ligabue, Elisa, Pino Daniele, Piero Pelù, Ornella Vanoni, Pooh, Emma. Dietro l’aspetto curato e la leggera inflessione milanese nella dizione, si nasconde l’affascinante storia di un uomo. Nato in Eritrea l’8 ottobre 1965, viene in Italia a 11 anni. Prima a Frosinone con la famiglia e poi diciottenne a Milano «su esplicito desiderio dei miei zii milanesi che volevano che continuassi a studiare mentre mio padre voleva mandarmi a lavorare». Dopo un paio d’anni è costretto a lasciare il sogno forense per lavorare e contribuire alla difficile situazione economica dei genitori e comincia così nel 1987 la sua scalata professionale. Prima in un’agenzia di pubblicità come copywriter e poi curatore di un magazine di musica e addetto stampa in un locale afro-latino, lo Zimba. Con i contatti giusti nel 1990 apre da freelance la sua Parole & Dintorni. «Quando ero piccolo, avevo già il gene del comando perché decidevo e gestivo sempre io i giochi con gli altri bambini». Appena sette anni dopo il bruco diventa farfalla e la ditta diventa una Srl. Il resto è storia. Imprenditore o capo ufficio stampa, in quale ruolo t’identifichi di più?Assolutamente imprenditore. Sono uno che ama molto pianificare, gestire, coordinare, avere una visione a 360 gradi, sia nella vita professionale sia nella vita privata.Dono di natura o professionalità acquisita con l’esperienza?Dono di natura. Per fare l’imprenditore devi avere talento. E il talento poi va coltivato. Come nel gioco del calcio: Maradona, Pelé, Platini, tutti grandi che se fossero rimasti al solo talento non avrebbero avuto successo. Il talento deve esserci alla base, ma deve costantemente essere allenato. A che età hai iniziato a frequentare il mondo dello spettacolo e in particolare della musica?A quello della musica mi sono avvicinato casualmente. Da adolescente ero più fanatico del calcio, tifoso juventino da sempre. A un certo punto nel locale dove lavoravo come caporedattore di una rivista di musica, mi è stato chiesto di fare l’addetto stampa per gli eventi. Iniziai con Ziggy Marley, il figlio di Bob Marley, nel settembre del 1989. E com’è nata l’idea di Parole & Dintorni?Nel momento in cui ho iniziato ad agire da freelance. Fin da piccolo sognavo di diventare giornalista o giornalaio. Avevo una tale passione che quando arrivavo al circolo del dopolavoro, invece di giocare con i bambini, andavo nella stanza dei grandi a vedere i giornali che arrivavano dall’Italia. L’Europeo, Epoca, Panorama. E io avevo il vizio di annusarli; poi sfogliavo e leggevo. Non

riCCArdo VitAnzA Si rACContA«il tAlento VA AllenAto... Sono un SelF MAde MAn»

sono diventato né editore né giornalista, ma qualcosa nel destino era già scritto.La tua filosofia?Ho due motti. Forte con i forti e debole coi deboli. Ma nel lavoro la filosofia è: l’ufficio stampa propone, il giornale dispone.Coi tuoi dipendenti che rapporti hai?Con alcuni ho avuto rapporti di odio/amore. Ho un carattere collerico, sono uno che fa versare lacrime e sangue all’inizio, in stile Full Metal Jacket. Ho una doppia personalità. Sono Vitanza e sono Riccardo. Vitanza è il capo, un grande str***o, che al primo errore fa scendere la scure, che non concede la seconda possibilità. Riccardo è la persona più buona dolce e generosa del mondo. Amo la meritocrazia. Quando tu riesci a digerire Vitanza, alla fine ricevi in premio Riccardo. È una lezione di vita. Io stesso non ho avuto nei miei primi anni una vita agiata. Ho sempre vissuto in condizioni economiche disastrose. Avevo due pantaloni, “uno lava e uno metti”. Gli occhiali acquistati da adolescente- 210.000 lire - mio padre non poteva comprarmeli; ho aspettato ventuno mesi di paghetta per permettermeli. La mia è una storia da self made man. Riesci ad essere sempre super partes tra gli artisti che curi? Cerco di esserlo. Lo sono quasi sempre. In alcuni casi però c’è quella componente emotiva che esce fuori.Quindi di qualche tuo artista sei anche fan?Sono molto legato a Pacifico, sublime autore e cantautore, praticamente è un fratello aggiunto. Tra i big sono davvero legato a Ligabue, tanto, lo stimo profondamente come artista e come persona, è uno che viene dal basso e che ha fatto tanti sacrifici, si vede da come si approccia alle cose della vita, comprese quelle del suo mondo, dove vive la sua condizione di rockstar e di numero 1 con assoluta umiltà e intelligenza. Mi occupo di Luciano dal 2005. È una persona davvero rara in questo ambiente. Ti ascolta molto, è disponibile al confronto, come piace a me. Pensa che quando mi chiama al telefono esordisce sempre con «Ricky ti disturbo?», mai sentito nulla di simile da altri artisti nella mia carriera professionale e un’altra cosa sua meravigliosa è un sms in cui mi ha scritto «Fai un lavoro molto difficile Riccardo ma lo fai con tanta abnegazione». Penso sia il complimento più bello che abbia mai ricevuto da un artista.Hai altri sogni nel cassetto da realizzare?Riuscire a vivere la vita in modo più tranquillo. Staccare e lasciare la mano alle nuove generazioni. Ormai tra due anni ne faccio 50 e sto preparando la mia uscita di scena. A 50 anni penso di lasciare definitivamente il mondo della comunicazione. Per andare a fare?Rimango nel settore della produzione discografica e del management, ma dopo 25 anni di comunicazione è ora di appendere il comunicato stampa al chiodo.www.paroleedintorni.it

luciano ligabue in un sms mi ha scritto«Fai un lavoro molto difficile riccardo ma lo fai con tanta abnegazione»penso sia il complimento più bello che abbia mai ricevuto da un artista

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INTERVIEW

Pino Daniele © Roberto Panucci

Luciano Ligabue e Riccardo Vitanza

Frankie Hi Nrg © Alfonso Catalano

Emma © Flavio Frank

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Il treno sorpassa l’aereo sulla tratta Milano – Roma, anche per i viaggi d’affari. Secondo Business Travel Survey (Uvet Amex), infatti, mentre a fine 2013 la quota di mercato del treno era del 49%, nel primo trimestre 2014 sta avvenendo il sorpasso. Tanto che Ryanair ha già annunciato che dal prossimo aprile saranno cancellati i voli Roma Ciampino – Orio al Serio (l’aeroporto bergamasco che la compagnia low cost usa come collegamento tra Milano e la Capitale). Motivando pubblicamente che causa della decisione è la concorrenza vincente dei treni Alta Velocità e delle Frecce Trenitalia in particolare. I numeri parlano chiaro e dimostrano un progressivo e inesorabile spostamento dei viaggiatori verso l’Alta Velocità ferroviaria. In una fase delicata per l’economia nazionale, Trenitalia (Gruppo FS Italiane) vanta infatti una performance di vendite in decisa controtendenza: il sistema Frecce nel 2013 ha raggiunto oltre 42 milioni di passeggeri,segnando un +5,2% rispetto al già lusinghiero 2012. Va anche detto che Trenitalia ha continuato a potenziare la sua già ricca offerta - dal 15 dicembre, con l’orario invernale, sono 231 le Frecce in circolazione ogni giorno (87 Frecciarossa, 58 Frecciargento e 86 Frecciabianca) – e a moltiplicare gli accordi per ampliare le sinergie con altri vettori di trasporto. Tra il 2013 e l’inizio di quest’anno, Trenitalia ha infatti firmato importanti accordi one-to-one con 10 compagnie aeree internazionali: Air Canada, Air China, Qatar Airways, Emirates, New Livingston, Air Transat, Thai, Egipt Air, Aegean Airlines e Royal Air Maroc. Chi vola con una di queste compagnie, può acquistare a prezzo agevolato, per la stessa giornata del viaggio aereo, un biglietto per le Frecce. Inoltre, grazie alla partnership con Accesrail (leader mondiale nella distribuzione di prodotti ferroviari sulle piattaforme di vendita di tutte le principali compagnie aeree del mondo) con una sola operazione di acquisto, si può comprare anche il biglietto ferroviario per raggiungere, dopo essere atterrati in Italia, le città servite con capillarità, comfort e velocità, dal network delle Frecce. L’intermodalità Frecce-aereo diventa, così, sempre più efficace e Trenitalia consolida il proprio ruolo di operatore globale. Facilitazioni anche per i clienti Trenitalia che scelgono una crociera o un viaggio via mare con Grimaldi Lines, Snav, Costa Crociere, MSC Crociere, Royal Caribbean e Grandi Navi Veloci. Infine con “Enjoy”, il car sharing

lanciato a Milano da Eni con Trenitalia partner principale, la società di trasporto del Gruppo FS Italiane completa il ventaglio di possibilità a disposizione dei clienti FS, si tratti di turisti o uomini d’affari. L’offerta prevede il treno come complemento “green” per spostarsi ad alta velocità tra una città e l’altra e sulle Fiat 500 e 500L rosse di “Enjoy” spicca, infatti, il logo Frecciarossa. Una novità che sta riscuotendo un enorme successo. In cifre, in un solo mese, circa 35mila noleggi e 26mila iscritti (quasi mille al giorno). Nel 2015, poi, la flotta Alta Velocità di Trenitalia, già all’avanguardia, si arricchirà di quello che è già stato battezzato il “più bel treno al mondo”: il Frecciarossa 1000. Il supertreno veloce diventerà il portabandiera dell’eccellenza tecnologica e stilistica italiana. Interamente costruito negli stabilimenti italiani di AnsaldoBreda e Bombardier, recherà la firma di Bertone per gli allestimenti interni. Il Frecciarossa 1000 è un gioiello tecnologico assoluto: è il treno AV più silenzioso e a più basso impatto ambientale mai realizzato in serie in Europa, grazie al design aerodinamico e alle soluzioni d’avanguardia adottate per il risparmio energetico (l’85% dei materiali è riciclabile e quelli rinnovabili addirittura il 95%), offre livelli di comfort ineguagliati e permette di scegliere tra 4 livelli di servizio: Executive, Business, Premium e Standard, oltre alla Sala Meeting in Executive e ai “salottini vis a vis” in Business e in Premium. E non è tutto. Frecciarossa 1000 è il primo treno AV europeo completamente interoperabile - potrà infatti viaggiare su tutte le reti AV di Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Olanda e Belgio – ed è il più veloce d’Europa. Il supertreno – di cui, al momento, il secondo prototipo è nel Polo manutentivo di Napoli Gianturco per le prove sui binari AV di RFI, mentre il primo prototipo prosegue i test di omologazione e certificazione a Velim (Repubblica Ceca) - può raggiungere i 400 km/h, ma viaggerà alla velocità commerciale di 360 chilometri orari, permettendo di accorciare ulteriormente i tempi di viaggio tra i principali capoluoghi italiani. Un esempio? Roma Termini - Milano Centrale in circa 2 ore e mezzo; mentre Roma Tiburtina – Milano Rogoredo in appena 2 ore e 15 minuti. Tempi che incideranno ancora di più sulle scelte di mobilità, sia turistica sia business, aumentando i vantaggi del treno nei confronti dell’aereo. www.fsitaliane.it

nel 2013 oltre 42 milioni di passeggeri hanno scelto le Frecce, il 5,2% in più rispetto all’anno precedente

FS itAliAne, treno bAtte Aereonel 2015 arriva il frecciarossa 1000, il salotto ad alta velocitàText: Enea Casadei

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xt1200ze Super tÉnÉrÉ1199 cc, 6 marce, potenza massima: 82.4 kW (112CV) @ 7,250 giri/min. Gode di una pluralità di aggiornamenti per il motore e per la ciclistica rispetto al modello precedente. Raggiunge 2CV in più di potenza massima e soprattutto un’erogazione più sportiva e divertente grazie alle modifiche al motore, all’aspirazione, alle valvole di scarico, al disegno delle camme, oltre ad una completa ri-mappatura della centralina. La principale novità è il sistema di regolazione elettronica delle sospensioni, tarabili anche durante la guida. Con il comando multi funzione sul manubrio il pilota può scegliere tra 4 regolazioni precarico molla e 3 regolazioni dell’idraulica, per avere 12 opzioni principali. Il sistema offre anche la possibilità di selezionare altri 7 livelli, per un totale di 84 regolazioni. Città e montagna: l’assetto è adattabile a ogni situazione. Sul cruise control occorre selezionare “T” (town) per una guida più facile e più rilassata a bassa velocità oppure scegliere la modalità “S” (sport) per dar vita a emozioni adrenaliniche. Per i viaggi lunghi è stata adottata la soluzione della trasmissione a cardano,

yAMAHA Motor, per il 2014HA CAlAto il triSun evoluto Super ténéré, un tmax in edizione limitata e una moto da 850 cc ideale sia per la guida sportiva che per gli spostamenti casa-lavoroText: Luigi Garofalo

un sistema robusto e affidabile che trasmette integralmente la coppia alla ruota posteriore. L’accelerazione è un altro suo punto di forza: la coppia massima è di 117.0 Nm (11.9 kg-m) @ 6,000 giri/min con il bicilindrico frontemarcia da 1199 cc, raffreddato a liquido. E il controllo è garantito. Infatti, agendo sulla leva del freno anteriore, si attiva la frenata integrata, mentre toccando il freno posteriore si torna al controllo separato del freno anteriore e posteriore. Il nuovo controllo in frenata aumenta con l’ABS. 265 kg è il peso in ordine di marcia (compresi serbatoi olio e carburante pieni): è alta 1,410 mm, l’altezza minima da terra raggiunge i 190 mm e la capacità del serbatoio carburante è di 23 litri. Disponibile nei seguenti colori: competition white e Yamaha blue.

84 regolazioni per le sospensioni. Guida in modalità città e sport

Carena color bronzo. Agile nel traffico e sicuro in autostrada. Edizione limitata

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tMAx bronze MAxContribuisce a fare colpo sull’eventuale partner. Ai raggi del sole la speciale verniciatura color bronzo manifesta la bellezza della carena aerodinamica. Invece è stato preferito il dorato per le cuciture della sella, mentre sono nere le maniglie passeggero. È performante sia nel traffico della città sia in autostrada. La maneggevolezza è la conseguenza di un telaio pressofuso in alluminio, leggero e molto resistente, che offre agilità a bassa velocità e stabilità a velocità elevata. Il motore è fissato all’interno del telaio, come in una moto, che centralizza le masse e rende la guida più reattiva. Ai piloti è garantita anche una maggiore protezione contro pioggia e vento con il parabrezza regolabile a due altezze. Il maxi scooter sportivo è dotato di un bicilindrico da 530 cc con trasmissione automatica, con potenza massima 34.2 kW @ 6,750 giri/min. L’altezza può variare dai 1,420-1,475 mm (da terra è minima 125 mm), pesa 217 kg in ordine di marcia e può contenere 15 litri di carburante. Edizione limitata

Mt-09 yAMAHAMotore a tre cilindri da 850 cc, cerchi in lega. In assetto di marcia pesa 188 kg grazie al nuovo telaio pressofuso in alluminio. Così è leggera, agile e compatta. Il valore aggiunto è l’ergonomia: il manubrio è largo, la sella si presenta lunga e piatta e gli incavi delle ginocchia assicurano una guida confortevole, a stretto contatto con la moto. Può essere protagonista di una guida sportiva, di una gita fuori porta e del tragitto quotidiano casa-lavoro. In ogni contesto si fa riconoscere per la marmitta corta e compatta, Euro 3, che emette un sound profondo. Ha 6 marce per una potenza massima di 84.6 kW (115CV) @ 10,000 giri/min. La lunghezza supera di poco i 2 metri ed è alta 1,135 mm. Il pieno è di 14 litri. È realizzata in 4 colori.www.yamaha-motor.eu

MOTORBIKE

188 kg in assetto di marcia. Cerchi in lega. Ergonomia confortevole. Euro 3

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Technogym, leader mondiale nel settore dei prodotti e dei servizi per il wellness e la riabilitazione, si è rivolta ad Antonio Citterio Patricia Viel and Partners, fra i più quotati studi di architettura italiani, per il progetto del Technogym Village di Cesena. Una scelta che punta alla qualità dell’architettura e a quella del benessere di chi la vive. Qualità a 360°, in quanto interpreta pienamente la filosofia del wellness. Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym, committente illuminato, determinato a creare uno dei primi “wellness campus” al mondo, ha colto nel segno e lo scorso anno ha inaugurato il Technogym Village. La nuova sede dell’azienda ospita un centro wellness dotato di palestra di ultima generazione, centro convegni, biblioteca, ristorante con prodotti a km 0, laboratori di ricerca e di produzione. Il progetto rientra nell’ambito dell’iniziativa “Romagna-

teCHnogyM VillAge,il wellneSS SpoSA il ConCetto di ArCHitetturA SoStenibilenasce technogym Village a Cesena, l’ambiente gioca un ruolo decisivo nella formula del benessereText: Francesca Oddo

Wellness Valley”, promossa da Alessandri e mirata a creare in Romagna il primo distretto del benessere in Europa, un laboratorio di esperienze per elevare la qualità della vita e per fare leva sul benessere come opportunità di sviluppo economico per il territorio romagnolo. “Dopo anni di duro lavoro e grandi investimenti siamo orgogliosi di avere completato il Technogym Village –ha dichiarato Alessandri-. Una grande opera che rappresenterà un punto di riferimento per il settore fitness e wellness a livello mondiale, oltre che una grande opportunità di sviluppo per il settore, per i nostri collaboratori e per il territorio”. Immersa nella natura, la struttura vista dall’alto appare come un mare di onde sfalsate fra loro che fa eco a quello del verde e che allude al movimento, fonte di benessere per il corpo. Adagiato al suolo secondo uno sviluppo orizzontale, parte del complesso

technogym Village la storia di una prolifica sinergia fra committenza illuminata e progettisti che puntano alla qualità

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si affaccia sul parco attraverso un sistema di generose vetrate, capaci di generare un rapporto osmotico fra architettura e territorio: la natura e la luce penetrano l’edificio che al tempo stesso denuncia all’esterno le attività che in esso si svolgono. Il complesso, che occupa un’area di 150.000 metri quadrati dei quali 60.000 coperti, è sensibile agli insegnamenti della bioarchitettura e della sostenibilità ambientale. Orientato a nord, l’edificio permette di sfruttare il naturale scambio termico assicurando un ambiente più caldo d’inverno e più fresco nei mesi estivi, riducendo le emissioni da consumo di combustibile per gli impianti di condizionamento. Il sistema di apertura delle grandi vetrate, inoltre, sfrutta il ricircolo naturale dell’aria per rinfrescare la temperatura evitando di fare ricorso a imponenti sistemi di climatizzazione. Il nuovo edificio per uffici si articola parallelo al corpo

industriale per una lunghezza di 200 metri su quattro piani. Lo caratterizzano una grande copertura curva, simile a un guscio, in legno lamellare e acciaio e la facciata continua rivolta verso il parco. Poco oltre, sempre nel cuore del parco, un volume ellittico, dalla pelle trasparente, si apre alla vista del verde e ospita su due livelli la piscina e la palestra. La collaborazione fra committente e progettista ha funzionato, confermando la possibilità di una sinergia non sempre scontata. Citterio e Viel raccontano: “Il Technogym Village è una visione che diventa realtà. Il progetto del complesso ci ha visti impegnati nella traduzione architettonica della filosofia del wellness. Il risultato, anche grazie al continuo impegno della committenza, è per noi fonte di grande soddisfazione”.www.technogym.com

la nuova sede dell’azienda di nerio Alessandri comprende il centro di ricerca e innovazione, gli stabilimenti produttivi e un grande wellness center dedicato all’attività

fisica. Spazio anche alla cultura e alla cucina a km 0

COMPANIES

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CARS

Citroen dS3 CAbriolet, diStinguerSi è più FACileAggressiva, pratica, versatile. un’ auto brillante per chi ricerca l’unicitàText: Moreno D’Angelo

La Citroen ha una storia di originalità, innovazione, design, fantasia e anticonformismo alla portata di tutti. Chi sceglie Citroen vuole distinguersi senza perdere nulla in termini di prestazioni, sicurezza e praticità. Chi non ricorda la mitica Mehari o la leggendaria Due Cavalli, per non parlare della storica DS “squalo”, ripresa nel fumetto Diabolik e in molti film. Una Ds che dopo cinquant’anni incanta ancora, ricordata per le sue soluzioni tecniche (le avveniristiche sospensioni idropneumatiche) e stilistiche rivoluzionarie per la sua epoca. Modelli diventati simboli, segnando il costume e l’innovazione di un’epoca. E soprattutto che documentano un modo di essere. Automobili che hanno un’anima, uno stile che va ben oltre il mero mezzo di locomozione e che non a caso sono rimaste nell’immaginario collettivo e ancora nel mirino di tanti appassionati. Oggi la storia continua con la Citroen DS3. Una compatta premium versatile che si è imposta come espressione di questa tradizione, sposando il meglio di ciò che offre la tecnologia. Un’auto che colpisce e si fa apprezzare al primo sguardo. Basta fare una rapida inchiesta tra amanti dell’automobile per riscontrare ovunque immediata simpatia e apprezzamenti, confermata dai riscontri sul mercato. Insomma la DS3 piace e si fa notare per il suo design aggressivo, per i suoi ricercati equipaggiamenti ed il suo comfort. Una compatta con una gamma di motori affidabili, brillanti per tutte le esigenze. L’aspetto estetico della DS3 è di sicuro immediato impatto per la sua linea tondeggiante, la curiosa pinna di squalo sul montante, i paraurti robusti, la calandra anteriore corposa e particolari come lo stemma, il logo DS cromato incastonato in un materiale goffrato nero, i cerchi in lega, i terminali di scarico cromati e, quanto mai ad effetto, le file di luci diurne a LED verticali poste alle estremità dei paraurti anteriori. L’originalità di questo gioiello di casa Citroen emerge anche nel tetto a seconda dei modelli: verniciato in tinta differenziata nel caso della coupè, facilmente personalizzabile e in tela super originale e resistente nel caso della cabriolet. Può anche personalizzare il colore di calotte, specchietti, chiavi di accensione, e così via. Anche per gli interni è offerta la possibilità di creare un’ambiente “su misura”, personalizzando colori di elementi come il pannello che copre le strumentazioni Hi-Fi e Wi-Fi, il pomello del cambio, le maniglie, i tappetini e le bocchette di aereazione. Per agevolare nella scelta, ogni concessionaria Citroen mette a disposizione della propria clientela un computer in cui effettuare, in modo autonomo, la scelta della personalizzazione. Entrando nell’ abitacolo si denota la grande cura nella selezione di materiali e finiture, soluzioni molto originali. La consolle

ergonomica, facile da utilizzare, comprende un sistema audio CD MP3, che può essere completato dall’Hi-Fi system , per un suono perfetto grazie al terzo altoparlante integrato nella plancia. Comprende anche un connecting box dotato di presa Jack, USB e kit vivacoce Bluetooth, con funzione streaming audio, per ascoltare musica selezionandola direttamente dal cellulare. Per non parlare del navigatore My Way, con modalità Birdview, che propone una cartografia europea integrata su memoria interna su schermo da 7” ad alta risoluzione. La ricca e qualificata dotazione di sicurezza prevede, oltre a sei airbag, anche ESP e ABS con ripartitore di frenata. Computer di bordo, regolatore di velocità, fendinebbia, impianto Hi-Fi con comandi al volante, volante regolabile in altezza e profondità. Come impone la storia Citroen c’è grande attenzione per il confort e l’accoglienza dei passeggeri. Nella Citroen DS3 i sedili sono quanto mai comodi, sagomati e sportivi. Salire e scendere dal divano posteriore non è mai un problema. Questo per una soglia d’accesso ampia, con il sedile che abbatte lo schienale e scorre in avanti per facilitare l’ingresso. La DS3 ha uno spirito sportivo, ma è funzionale anche per la famiglia, grazie anche al suo ampio bagagliaio con 285 litri di capacità, che può arrivare fino a 980 litri complessivi abbattendo i sedili posteriori. Insomma gli interni sono un vero valore aggiunto e comodamente seduti a bordo, anche posteriormente, si ha l’impressione di trovarsi su una vettura di categoria superiore. La gamma dei motori e modelli in cui si presenta la Citroen DS3 può soddisfare le esigenze di una vasta clientela che può andare dal giovane, al manager over 50, dalla famiglia con bimbi, all’appassionato di guida sportiva. Nel dettaglio, le motorizzazioni disponibili a benzina sono la 1.4 e 1.6 da 95 a 200 CV, che assecondano meglio il carattere sportivo della vettura. Vi sono poi le versioni diesel (1.4 e 1.6), con filtro antiparticolato, di diversa potenza. A questi si aggiunge un 1.4 da 95 CV, alimentato a GPL, che riduce ulteriormente l’impatto sull’ambiente. Si tratta di motori performanti e rispettosi dell’ambiente. A tale proposto si segnala la nuova generazione di motori micro ibridi e HDI con Stop & Start. Con questo sistema, ogni volta che ci si ferma, ad esempio ad un semaforo, il motore si spegne, per riavviarsi automaticamente ed istantaneamente quando si preme il pedale dell’acceleratore per ripartire. Un sistema eccellente per limitare i consumi e ridurre le emissioni di CO2. La versione Cabrio dispone di capotte apribile in sedici secondi anche con l’auto in movimento.www.citroen.it

Sa farsi notare nel solco della

tradizione di originalità e innovazione

della Casa che ha creato miti come la 2CV,

la Mehari e la storica DS

“Squalo”. Auto che hanno

segnato un’epoca

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Ci voleva il colosso di Mountain View per promuovere le eccellenze italiane e avvicinare piccole e medie imprese a internet, consentendo loro di sfruttare il grande potenziale economico della rete. Google ha dato il via a “Made in Italy: eccellenze in digitale”, una vetrina online in cui gli utenti di tutto il mondo potranno scoprire e conoscere alcuni dei più famosi prodotti artigianali e agroalimentari del nostro Paese. Il Parmigiano Reggiano e la mozzarella di bufala campana, la liuteria cremonese e l’arte orafa fiorentina, il Chianti classico e l’arte presepiale non avranno più segreti, grazie a immagini, video e approfondimenti, in italiano e inglese. Un trampolino di lancio per il Made in Italy, che ha potenzialità enormi (nel 2013 le ricerche legate a questi prodotti sul motore di ricerca sono cresciute del 12%), ma sfrutta ancora poco l’enorme bacino di clienti mondiali accessibili attraverso internet. Google prova a colmare questo gap, presentando non solo i grandi classici, come il prosciutto San Daniele, la mortadella di Bologna o il vetro di Murano, ma anche tantissimi altri tesori, finora rimasti più o meno “nascosti”: il pecorino toscano, la seta Lisio, le ceramiche d’Este, la seggiola maremmana, la mela Alto Adige, i mobili d’arte di Verona, la carota novella di Ispica, il pane di Altamura, la bresaola della Valtellina, il basilico genovese, il cappello di paglia di Signa, lo speck dell’Alto Adige, il merletto di Ascoli Piceno, le ceramiche di Messina, il legno di Cuneo, il vitellone bianco dell’Appennino Centrale, e così via, con 100 mostre digitali, 100 storie, 100 prodotti. Le eccellenze vengono dislocate

MAde in itAly e google,le eCCellenze itAliAne in reteValorizzare le eccellenze italiane con il webText: Sara Romanini

su una mappa in homepage, per legarle al proprio territorio di appartenenza: si capisce immediatamente che non siamo di fronte ad un semplice elenco di prodotti, ma ci prepariamo ad un affascinante viaggio nel nostro Paese, tra artigianato, storia e cultura. Un itinerario virtuale, che potrebbe trasformarsi, perché no, in reale, con riscontri positivi anche per il settore turistico. Il progetto è stato realizzato dal Google Cultural Institute, con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, UnionCamere, Fondazione Symbola e Università Ca’ Foscari, e prevede anche un percorso formativo online, www.eccellenzeindigitale.it, con idee e suggerimenti per tutte le aziende che desiderano utilizzare internet per allargare i confini della propria impresa. Come incentivo, esempi concreti di imprenditori che sono riusciti a incrementare il proprio business grazie alla rete. Ad aiutare i neofiti del web, 20 giovani talenti che, grazie ad altrettante borse di studio, aiuteranno le aziende a muoversi senza problemi nel campo dell’economia digitale. Un progetto articolato, quindi, che da una parte consente agli utenti di ogni latitudine di scoprire qualcosa in più sul nostro Paese e sui suoi prodotti che non hanno eguali in tutto il mondo e dall’altra permette a tante aziende italiane di allargare la propria competitività, uscendo dai confini nazionali. Un Made in Italy pronto a conquistare il mercato globale, senza rinunciare all’eccellenza della qualità. www.google.it/madeinitaly - www.eccellenzeindigitale.it

un affascinante viaggio nel nostro paese, tra artigianato, storia, cultura

NEWS72 topclass i t a l i a s t y l e m a g a z i n e

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yACHt Club CoStA SMerAldA, Virgin gordAl’approdo e il club all’avanguardia alle isole vergini britanniche

È la base ideale per le crociere nelle Isole Leeward e nel mare dei Caraibi. Accoglie fino a 38 yacht per un massimo di 88 metri di lunghezza, con un pescaggio di 9 metri, al prezzo di 3,95$ per 0,305 metri. È al riparo dai venti, dalle onde dell’oceano e non c’è il rischio di trovarsi in mezzo a una tempesta. Per immaginare la banchina basta conoscere le seguenti caratteristiche: ha la forma di una “T”, si sviluppa per 267 metri ed è raggiungibile da entrambi i lati. I proprietari delle imbarcazioni, insieme ai loro ospiti, possono accedere al ristorante (aperto tutti i giorni a pranzo e a cena) e al bar con la terrazza panoramica; tuffarsi in piscina e godersi l’area lounge, con connessione wifi gratuita e presto aprirà le porte sia all’area benessere, con attrezzi Technogym, che alla SPA Acqua di Parma. Sono già disponibili per i clienti i campi da tennis, un centro termale e una spiaggia, grazie alla quale è possibile praticare gli sport acquatici. Questo è quello che offre lo Yacht Club Costa Smeralda & Marina Virgin Gorda: l’approdo e il clubhouse all’avanguardia nella baia di North Sound, alle Isole Vergini britanniche. Le coordinate sono: 18° 29’ 564’’N/64° 21’ 662’’ W. Ecco due valori aggiunti: per chi lo richiede è previsto un servizio a bordo che garantisce tutto l’occorrente per l’equipaggio, che può effettuare le operazioni doganali direttamente in loco. I benefit per l’ormeggio comprendono l’erogazione dell’acqua potabile, la rimozione dei rifiuti, la dotazione della pompa per le acque luride e la sorveglianza allo yacht. La Marina e lo Yacht Club possono essere anche la location per assistere alla regata “Loro Piana Caribbean Superyacht Regatta & Rendezvous” in programma dal 19 al 22 marzo a Virgin Gorda. Questa sede invernale è stata inaugurata nel mese di gennaio 2012 e si aggiunge al clubhouse dello

Text: Luigi Garofolo

YCCS di Porto Cervo, in Sardegna. Quest’ultimo mette a disposizione del pubblico pagante la SPA e la scuola di vela, mentre riserva ai soci 24 suite, il bar, la piscina panoramica e il ristorante, che è un vero museo. Per esempio è possibile ammirare la collezione di rari fossili tra cui ammoniti, pectens e un giglio marino che risale a 180 milioni di anni fa. Questo tesoro è stato messo a disposizione da Sua Altezza l’Aga Khan: dalla sua volontà e da quella di un piccolo gruppo di soci fondatori è nata nel 1967 la fondazione Yacht Club Costa Smeralda, con l’obiettivo di aggregare gli amanti del mare e degli sport nautici, oltre che promuovere iniziative artistiche, culturali e scientifiche. Oggigiorno sono più di 550 gli appartenenti allo Yacht Club e rappresentano 23 nazioni: dai migliori velisti agli uomini d’affari, ma anche semplici amanti del mare. Molti sono anche i club associati, come il New York Yacht Club, lo Yacht Club di Monaco, il Royal Yacht Squadron di Cowes, lo Yacht Club di Gstaad in Svizzera, il Norddeutscher Regatta Verein di Amburgo e il San Francis Yacht Club. www.yccs.com

ph. Carlo Borlenghi

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LUXURY CLUBS

38 ormeggi per yacht di max 88 m. nessun rischio tempeste,servizi per l’ormeggio: acqua potabile, rimozione dei rifiuti, pompa acque luride e sorveglianza yacht.il club è dotato dell’area relax con piscina e wifi. Ai clienti è riservata una spiaggia

ph. Jeff Brown ph. Carlo Borlenghi

ph. Carlo Borlenghi ph. Jeff Brown

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Il gruppo Xerox lancia le nuove stampanti multifunzione super tecnologiche che promettono di aiutare le piccole e medie imprese non solo a massimizzare gli investimenti, ma a restare produttive. È l’ultima sfida dell’azienda leader mondiale nei servizi di gestione documentale e dei processi business, che continua a mantenere alti i propri standard di produzione e qualità. Attraverso la migliore tecnologia, Xerox è garanzia di semplificazione per operare con maggiore efficacia e per centrare i reali obiettivi che il mercato richiede alle imprese. Lo sanno bene i due colossi imprenditoriali operanti nei settori automobilistico e dei veicoli industriali, la nuova Fca ormai ex Gruppo Fiat e la Cnh Industrial, che hanno rinnovato di recente l’accordo globale con la Xerox per la gestione delle attività di stampa. Una partnership tecnologica che non lascia dubbi. Le nuove nate in casa Xerox aiutano le migliori aziende, grandi o piccole che siano, a semplificare il lavoro quotidiano, come l’invio di fax o note spese e l’acquisizione di moduli relativi al personale. Queste sono solo alcune delle attività del nuovo sistema WorkCentre 6605, stampante multifunzione a colori (Mfp) che realizza anche materiale promozionale a colori come brochure, volantini e presentazioni. La WorkCentre 6605 è una compatta ed è particolarmente indicata per le aziende che hanno spazi limitati, ma la sua grande forza è la semplificazione. I file scansionati possono essere condivisi via email, nella cartella di rete o salvati direttamente su un dispositivo USB. È veloce ed efficiente poiché stampa 35 pagine al minuto e il vassoio contiene fino a 550 fogli. L’alimentatore di documenti fronte-retro automatico, invece, tiene fino a 50 fogli facilitando così le operazioni di copia e scansione su entrambi i lati. Un adattatore wireless rende l’accesso disponibile da una qualunque area dell’ufficio, mentre un touch screen a colori di grandi dimensioni semplifica la navigazione. A garanzia di sicurezza, la funzione “Secure print” protegge l’accesso al dispositivo. La

xerox pHASer 6600, StAMpAnte lASer A Colori Ad AltA QuAlitàproduce stampe eccezionali, esclusiva brillantezza delle foto a colori, consumi ridotti fino al 20%. Semplificare il lavoro per resistere alla continua evoluzione del mercato

tecnologia colore della WorkCentre 6605, che comprende Pantone Colour e True Adobe PostScript 3, massimizza le attività promozionali grazie alla produzione di materiali di marketing dall’aspetto professionale. Inoltre, con lo Xerox EA Toner privo di olio e la funzione Photo Mode, immagini e grafica spiccano con colori più brillanti e reali, anche su carta normale o riciclata. Il modello Xerox Phaser 6600 Colour Printer condivide il medesimo motore di stampa e le altre dotazioni. «Le PMI che desiderano massimizzare il loro investimento IT– ha dichiarato il vicepresidente Publications and services di Photizo group, Ann Priede – grazie a questi nuovi dispositivi potranno beneficiare di una serie di vantaggi tra cui affidabilità e qualità, riduzione dei costi e facilità d’uso». La Xerox ha prodotto anche nuove stampanti monocromatiche ideali per i piccoli uffici. Sono le multifunzione WorkCentre 3315/3325 e la stampante Phaser 3320 che possono produrre rispettivamente fino a 35 pagine al minuto. Entrambi possono essere wi-fi. Tra le principali caratteristiche ci sono il “Secure print”, funzionalità di scansione a colori sui modelli Mfp, fax a colori con numeri a chiamata rapida e gestione remota del dispositivo effettuabile da un browser con Xerox CentreWare IS. Velocità e qualità d’immagine le garantiscono anche le nuove stampanti A3 desktop. La Phaser 7100 riproduce fino a 30 pagine al minuto e ha una reale risoluzione di 1200 x 1200 dpi. Ideale per ogni luogo di lavoro, stampa su svariati supporti, compresi striscioni e in caso di lavori ad alto volume, inoltre, la capacità della carta può essere portata a 2.050 fogli. Xerox, che ha sede a Norwalk nel Connecticut, offre anche servizi di outsourcing e di processi di business in tutto il mondo. Produce tecnologie fondamentali per resistere alla continua evoluzione del mercato. Ogni azienda dovrebbe investire sul proprio domani scegliendo Xerox. www.xerox.it

già in vendita le nuove compatte, veloci e super tecnologiche

Text: Manuela Macario

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Sono molte le pellicole della più importante casa di produzione cinematografica e televisiva statunitense che hanno scandito la storia del cinema mondiale. Tanti sono i successi che l’hanno premiata, dal grande al piccolo schermo, dal 1923 ad oggi. E quest’anno ce ne sono altri “in programmazione”. Con «Un boss in salotto» di Luca Miniero, già campione d’incassi in Italia, il 2014 è partito alla grande per la Warner Bros., società d’intrattenimento leader mondiale nella creazione, produzione e distribuzione cinematografica e non è che l’inizio, perché stanno per arrivare grandi colossal fantascientifici anche in 3D. Il prossimo 6 marzo uscirà nelle migliori sale italiane «300: Rise of an Empire» di Noam Murro, mentre il 23 aprile l’attesissimo «The amazing Spider-man 2: il potere di Electro 3D» di Marc Webb. A maggio ne arriveranno altri due: «Godzilla» di Gareth Edwards e «Edge of tomorrow» di Doug Liman. Il film diretto da Murro (sceneggiatura di Zack Snyder & Kurt Johnstad) è tratto dal romanzo a fumetti «Xerxes», di Frank Miller. È

wArner broS, un nuoVo Anno di grAndi inCASSi per il box oFFiCeTra i film più attesi «300: Rise of an Empire»,«The amazing Spider-man 2», «Godzilla» ed «Edge of tomorrow»Text: Manuela Macario

il nuovo capitolo del film campione d’incassi «300». Racconta una nuova azione del generale greco Themistokles contro la massiccia invasione da parte delle forze persiane, guidate dall’uomo trasformato in Dio e da Artemesia, vendicativo comandante della Marina persiana. Nel cast, tra gli altri, la star Sullivan Stapleton («Gangster Squad») ed Eva Green («Dark Shadows» e «Casino Royale»). «300: Rise of an Empire» è distribuito da Warner Bros. Pictures, compagnia della Warner Bros. Entertainment. L’atteso kolossal «The Amazing Spider- Man 2: il potere di Electro» verrà proiettato dal 23 aprile. Il super eroe dovrà affrontare una nuova battaglia: non solo quella quotidiana tra gli impegni di Peter Parker e le straordinarie responsabilità di Spider-Man, ma una più grande. Solo Spider-Man può proteggere i suoi concittadini newyorchesi dai malvagi che minacciano la Grande Mela. Con la comparsa di Electro (Jamie Foxx), Peter deve affrontare un nemico molto più potente di lui. In questo nuovo capitolo tornerà il suo vecchio amico

nuovi colossal fantascientifici anche in 3d

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Harry Osborn (Dane DeHaan). Dal 16 maggio, invece, sarà nelle migliore sale cinematografiche il reboot del monster movie Godzilla, il celebre mostro giapponese che torna a entusiasmare gli animi a sessant’anni dalla sua nascita. Gareth Edwards dirige il film con star del calibro di Aaron Taylor-Johnson («Kick-Ass»), Ken Watanabe («L’ultimo samurai» e «Inception»), Elizabeth Olsen, Juliette Binoche e Sally Hawkins. La pellicola in 3D racconta una storia originale che contrapporrà il mostro più famoso al mondo ad altre temibili creature. La sceneggiatura di Max Borestein è tratta da una storia di David Callaham che si è basato sul personaggio creato dalla Toho Co. Ltd. «Edge of Tomorrow», film di Doug Liman in programmazione dal 29 maggio e si svolge in un futuro prossimo, in cui una razza aliena ha colpito la Terra con un’implacabile assalto che nessun esercito al mondo riesce a respingere. Il tenente Bill Cage, interpretato da Tom Cruise, ucciso, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo

stesso combattimento all’infinito. Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski (Emily Blunt), cercheranno di annientare gli invasori e salvare la Terra. Liman dirige il film da una sceneggiatura di Christopher McQuarrie e Jez Butterworth & John-Henry Butterworth, basata sul romanzo «All You Need is Kill» di Hiroshi Sakurazaka. Nel cast ci sono anche Bill Paxton («Aliens», «Big Love» di Hbo), Noah Taylor («Lawless»), Kick Gurry, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley. Warner Bros. Entertainment ha legato il proprio nome alle più importanti saghe cinematografiche degli ultimi anni, mentre da qualche anno ha cominciato a produrre, oltre che distribuire con grande successo, film nel mercato italiano.www.warnerbros.it

CINEMA

Centinaia le pellicole warner che hanno fatto la storia del cinema mondiale

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Rappresentano l’eccellenza creativa dei maestri cioccolatieri italiani e sono sempre alla ricerca della migliore materia prima e del miglior modello sociale per ottenerla. È nato così l’ambizioso progetto “Bio”, una nuova frontiera di filiera integrata che dall’Ecuador, cuore della foresta amazzonica, arriva fino al Piemonte. La Venchi, stimata casa cuneese del cioccolato dal 1878, ha avviato il progetto di cooperazione solidale con una comunità locale di agricoltori, i Kichwa, che producono uno dei cacao più pregiati al mondo, il Fino Aromatico. Le piante sono coltivate secondo la tecnica ancestrale del Chakra. Questo metodo, che si basa sulla biodiversità, prevede la copresenza di varietà arboree differenti sullo stesso suolo. In questo modo viene contrastato l’impoverimento del terreno e vengono sostenute le famiglie dei coltivatori. I migliori semi poi, appena estratti dalla cabosside che li racchiude, vengono fatti fermentare secondo un metodo perfezionato dall’esperienza dei maestri cioccolatieri Venchi. In seguito vengono selezionati per qualità e varietà e destinati in gran parte alla tostatura e trasformazione in pregiata massa di cacao, ingrediente indispensabile per un ottimo blend di cioccolato, mentre alcune varietà botaniche di semi vengono portate al vivaio della cooperativa che li farà diventare gli alberi di cacao del domani, garantendo così un futuro ai bambini della comunità Kichwa. Dal progetto Bio è nata una nuova linea di tavolette extra fondenti uniche nel loro genere. La tavoletta Blend Bio 100% cacao, senza vaniglia, senza zucchero e senza lecitina di soia, contiene le migliori miscele di cacao Fino Aromatico (cacao Criollo Blanco e cacao Nacional Amendolado). La caratteristica predominante è il particolare sentore di oliva taggiasca. La tavoletta Blend Bio 70% cacao, senza vaniglia e senza lecitina di

VenCHi, il priMo CioCColAto etiCo per gourMet la continua ricerca della migliore materia prima e del miglior modello sociale per ottenerlaText: Manuela Macario

dal progetto bio è nata una nuova linea di tavolette extra fondenti, con i migliori blend di cacao

soia, ma con gli stessi pregiati cacao, invece, ha una spiccata dolcezza tipica dello zucchero di canna, pur essendo un extra fondente e lascia una piacevole sensazione di freschezza all’assaggio. Tra le nuove extra fondenti, ci sono anche le inconfondibili Granblend Bio 100% e 70% cacao. Un’altra tavoletta speciale è la Bio 70% di cacao con nibs, senza vaniglia e senza lecitina di soia, ma con granella di fave tostate, che conferiscono un persistente aroma di cacao tostato e un particolare effetto croccante durante la degustazione. Infine, un nuovissimo Snack Bio di pregiate miscele di cacao con cristalli di zucchero di canna biologico, senza vaniglia e senza lecitina di soia. I principi fondamentali che stanno animando il progetto Bio sono cinque: passione, fiducia, etica, sostenibilità e rispetto. Venchi acquista la materia prima direttamente dalla comunità locale, garantendo un prezzo equo e solidale che non solo assicura un presente e un futuro stabile della comunità, ma promuove anche la ricerca e sviluppo dei migliori cacao extra fini. La filosofia Venchi è racchiusa in gesti semplici che fanno grande il cioccolato e che soddisfano i palati più raffinati e sensibili, non solo al gusto, ma anche agli aspetti sociali, civili e ambientali del prodotto. La storia del cioccolato Venchi è una storia di passioni, ambizioni e creatività. Dal 1878 produce cioccolato di altissima qualità. Tutto iniziò da un giovanissimo Silvano Venchi, grazie ad una ricetta speciale, il “nougatine”, un bon-bon di nocciole tritate e caramellate ricoperte di cioccolato extra fondente. Da allora l’azienda artigiana si è trasformata in una realtà ancora più strutturata. Oggi produce ed esporta nel mondo più di 350 specialità di cioccolato e dal 2006 anche di gelato. www.venchi.com

FOOD & BEVERAGE80 topclass i t a l i a s t y l e m a g a z i n e

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Dici peluche di qualità, pensi a Trudi. Sono quelli che non passano mai di moda, anzi la moda la fanno. Sono i tenerissimi animaletti senza età dell’azienda friulana leader del mercato, che quest’anno è stata per la prima volta a Pitti Bimbo Firenze, palcoscenico internazionale della moda junior. Un grande debutto per festeggiare i suoi primi 60 anni e per mostrare le nuovissime creazioni della casa fondata da Trudi Müller Patriarca nel 1954 a Tarcento, in provincia di Udine. L’azienda ha saputo conquistare il mercato per qualità e unicità, mantenendo alto lo standard che l’ha sempre caratterizzata e perseverando nella ricerca e nello sviluppo creativo del marchio. Forme e materiali contraddistinguono i Trudi, tanto da farli diventare sinonimo di design e stile squisitamente italiani. La vetrina fiorentina della moda bambino è stata l’occasione per presentare le nuove morbide collezioni di animaletti e i giochi in legno Sevi, accessori-giocattolo tutti da coccolare. Ma non solo, anche le camerette, i passeggini, i tappeti, la nuova collezione di cartotecnica e il tessile per la casa in stile Trudi Life, sono stati esposti all’importante evento. Pitti Bimbo rappresenta, infatti, un passo strategico per il piano di sviluppo aziendale. Oggi Trudi esporta per il 45 per cento del suo fatturato e mira proprio a svilupparsi attraverso i canali esteri legati alla moda. Tra le novità di quest’anno presentate a Firenze, i Bussini, dolcissimi cuccioli di piccola taglia e i Bussi Soft, dalle forme semplici ed eleganti. I Bussini sono otto piccoli animaletti, da stringere e coccolare. I soggetti sono tra i più classici e amati: dal gattino siamese, al pastore tedesco, due coniglietti, un procione e l’immancabile orsacchiotto marrone. Il marchio Bussi, invece, si contraddistingue dal cuoricino ricamato sulla zampa. Altra novità di quest’anno sono i Bussi Soft, una nuovissima linea di soggetti ancora più morbidi, dalla forma dinoccolata che permette di dar loro diverse forme e posizioni. Tra gli intramontabili da giocare e da vivere, che hanno fatto sognare i bambini di molte generazioni, ci sono ancora oggi il Teddy Bear, accompagnato però da due nuovi orsetti, Teo e Marlon, che vanno a completare la linea di orsi, cuore della tradizione del brand. New entry tra i classici il bellissimo cane bernese Bruce, il leprotto Marcello e la tartaruga Romilde. Tra gli accessori prêt-à-porter, hanno fatto il loro ingresso le borsette colorate e frizzanti per le bambine che vogliono essere sempre alla moda: al loro interno morbidi cuccioli Trudi da portare sempre con sé. Il coniglietto bianco e marrone spunta dalla borsetta verde, mentre il gattino grigio dagli occhi azzurri gioca nella sua borsa viola. Trudi ha anche una nuovissima linea primaverile, una collezione dai teneri colori pastello della papera Gaia, il buffo coniglio Oliviero e i dolcissimi coniglietti in formato trudino e sweet. Colori delicati del rosa, del lilla e del verde anche per le nuove bambole di pezza Trudi. Grandi occhi chiari e un bel sorriso, sono le nuove amiche delle bambine. Hanno capelli castani, raccolti in simpatici codini decorati con elastici rosa e cerchietti. Ma la novità assoluta per la linea sono le due marionette da animare, per creare storie divertenti. Un mondo pensato da Trudi per stimolare la creatività, attraverso giochi che appassionano e che non passano mai di moda. L’azienda friulana continua a dare forma alle emozioni, allo stupore dei più piccoli e al lato tenero dei grandi. Le collezioni Trudi hanno un’anima senza tempo e da sessant’anni hanno saputo creare un legame unico e particolare con tutti i bambini, di ieri e di oggi.www.trudi.it

trudi, uno Stile CHe FA ModAl’azienda friulana leader del mercato per la prima volta a pitti bimbo Firenze: un grande debutto per festeggiare i suoi primi 60 anni Text: Manuela Macario

Forme e materiali hanno contraddistinto da sempre i trudi, sinonimo di design e stile italiani

COMPANIES 81topclass i t a l i a s t y l e m a g a z i n e

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teAtro AllA SCAlA di MilAno, le noVità dellA nuoVA StAgione trA operA e bAllettoultime scie del bicentenario della nascita di giuseppe Verdi e poi Ciclo Strauss, Ciclo pollini, per arrivare a un’imperdibile interpretazione del Ciclo Schubert a fine annoText: Francesca Oddo

La Nuova Stagione 2013/2014 del Teatro alla Scala di Milano, diretta da Stéphane Lissner, si presenta ancora una volta varia ed eterogenea. Lissner, sovrintendente e direttore artistico del Teatro dal 2005, ama definirla “di sintesi, perché i caratteri del mio lavoro, che si snoda per temi e cicli, vi si intrecciano”, spiega. A inizio stagione è ancora forte il segno dell’identità italiana: sette titoli su dieci sono di autori italiani (Verdi, Rossini, Donizetti, Mascagni). Ancora sentita è l’eco del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, tanto che il compositore è in posizione dominante nella nuova stagione con tre titoli: La traviata, Il trovatore, Simon Boccanegra. La Nuova Stagione, la nona con Lissner, prevede in tutto sedici spettacoli, dieci di opera e sei di balletto. Fra i direttori d’orchestra, Daniel Barenboim dirigerà tre opere: La sposa dello Zar di Rimskij-Korsakov, Simon Boccanegra di Verdi, Così fan

tutte di Mozart, nuova produzione con regia di Claus Guth. Barenboim sarà impegnato anche nella stagione sinfonica del teatro a marzo e in un concerto speciale a giugno. Lissner anticipa anche un Ciclo Schubert al pianoforte, condotto dal direttore argentino-israeliano alla fine del 2014. Fra gli altri direttori della nuova stagione ci sono Georges Prêtre, Pierre Boulez, Daniele Gatti, Riccardo Chailly, Daniel Harding. Dall’Argentina alla Francia, dalla Finlandia all’Inghilterra e alla Svizzera, Italia inclusa, la nuova stagione sarà un viaggio attraverso culture, suggestioni e interpretazioni diverse. E lo conferma anche il programma dei balletti, che condurrà al Teatro, fra gli altri, l’italiano Roberto Bolle, l’ucraina Svetlana Zakharova, la russa Natalia Osipova, la kazaca Maria Eichwald. La Stagione del Ballo è iniziata il 17 dicembre scorso con la Serata Ratmansky firmata dal coreografo russo del

daniel barenboim, riccardo Chailly,

Svetlana zakharova, roberto bolle, ivan

Vasiliev sono solo alcuni dei celebri

protagonisti che animeranno i

sedici spettacoli in programma

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CLASSICAL

Concerto DSCH. L’intera stagione di danza è dedicata a titoli del repertorio classico: Jewels di Balanchine, Il Lago dei Cigni, Serata Petit (Le Jeune homme et la Mort e Pink Floyd Ballet), Don Chisciotte, Romeo e Giulietta. Numerosi gli “eventi” speciali in cartellone: l’Elektra di Patrice Chéreau (che in seguito alla recente scomparsa dell’autore francese sarà diretta da Esa-Pekka Salonen) “è anche una produzione esemplare di quel che la Scala è oggi -spiega Lissner-: nasce a Milano, nei laboratori Ansaldo e di qui partirà per i teatri che l’hanno acquistata e coprodotta, ovvero quelli di Aix-en-Provence, New York, Berlino, Barcellona, Helsinki. Allo stesso modo, (…) il Covent Garden ha messo in scena i nostri Nabucco e La Donna senz’ombra. Una Scala che esporta, inserita come referente in una consolidata ‘geografia internazionale dell’Opera’, per usare la formula dello studio condotto da Ask

Bocconi.” Curiosità sulla prossima stagione? Sarà una vetrina di titoli e artisti, in sintonia con lo spirito dell’Expo, ha lasciato intendere il direttore Lissner. Il programma del Teatro alla Scala farà a meno quest’anno di tre titoli d’opera, a causa della crisi e della progressiva diminuzione dei contributi pubblici. Non mancano gli importanti e fondamentali finanziamenti privati, ma “la Scala si trova ad affrontare una scelta importante -afferma il direttore Lissner- che consiste essenzialmente nella difesa del ruolo di teatro pubblico”. Quella dei tagli ai finanziamenti per le attività culturali, infatti, costituisce una politica miope in quanto la più grande ricchezza del nostro Paese è la cultura e valorizzarla significa non solo tenere viva la nostra identità, ma anche averne un significativo ritorno economico.www.teatroallascala.org

la prossima stagione sarà

sensibile al tema dell’expo 2015

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Ci troviamo nel cuore di Venezia, tra Piazza San Marco e il Ponte di Rialto, arrivando in gondola o in motoscafo possiamo già scorgerlo. Siamo allo Splendid Venice, hotel che si affaccia sui romantici ponti e sugli antichi palazzi di una delle più belle città del mondo. Le grandi vetrate ci lasciano senza fiato e fanno da cornice ai canali, seguendone il tempo. Anche gli arredi e i colori sui toni del beige, con forti accenni di glicine, rosso e nero, lo caratterizzano in maniera preziosa. L’hotel è un pezzo di storia di Venezia, risalente al XVI secolo, allora conosciuto come “Locanda Cappello Nero”, diventato nel 1900 Albergo Splendido, nel 1930 Hotel Splendid Suisse e nel 2007, dopo un totale restyling, ha definitivamente preso il nome di Splendid Venice. Molti sono gli spazi in cui si sviluppa l’hotel a cominciare dal Campiello, ampia corte esterna e tipica veneziana. E’ stata ricoperta in vetro e inserita all’interno dell’albergo stesso per collegare la hall e le aree comuni. Si passa al piano terra dove si trovano la biblioteca e il salotto “media room”, tutti e due affacciati sui canali e la raffinata sala riunioni chiamata “La Fenice” che si trasforma in uno spazio esclusivo per piccoli meeting. Si sale poi ai piani superiori dove sono dislocate le sue 165 stanze (esattamente 16 suite, 6 junior suite, 63 deluxe, 80 superior) che sono molto ricercate nello stile e accoglienti a livello di confort. Quelle che hanno la terrazza godono di una splendida vista sul campanile di San Marco, le altre si affacciano sul Campiello interno o direttamente sul canale. Tutte sono corredate di “Starbed” cioè di un soffice letto di piume d’oca. Saliamo all’ultimo

Splendid VeniCe, preStigioSo Hotel VeneziAno di CHArMenel cuore di Venezia, fra piazza San Marco e ponte di rialto, costante ricerca stilistica e sottili equilibri di accostamenti cromatici creano ambienti uniciText: Emanuela Tropea

piano dove la terrazza panoramica ci regala una vista unica, suggestiva e ci introduce al solarium e al bar. Il bar ci accoglie con il suo affaccio sul Campiello, in un ambiente molto intimo, dove i mobili sono laccati in nero, con toni d’oro e con un luccicante lampadario di seta rossa. Arriviamo al ristorante dell’hotel “Le Maschere” con 62 coperti, dove la tradizionale cucina veneziana si mescola con i sapori classici e viene servita ogni giorno in un ambiente molto elegante con i suoi suggestivi affacci a filo d’acqua e un ottimo servizio. Per eventuali cene private c’è la Sala degli Specchi riservata e intima. Il menù è molto vario: dagli antipasti classici a quelli di mare tipici veneziani, alle zuppe di pesce, ai primi di pesce con tagliolini freschi, ravioli, risotti, conditi alla bolognese o alla carbonara. I secondi: quelli di pesce offrono le classiche seppie alla veneziana, ma anche branzini, orate, scampi, fritti o alla griglia, quelli di carne variano dal pollo al vitello, all’agnello, all’anatra. Interessante il menù dedicato alle uova, di solito non presente nei ristoranti, con tre possibilità di scelta. E poi formaggi, contorni e un’ottima carta dei vini. Insomma adatto per soddisfare qualsiasi esigenza o richiesta. Lo Splendid Venice è un hotel che offre tutto quello che si può desiderare: bellezza, confort, relax, ottimo cibo e anche una vista mozzafiato. Facilmente raggiungibile: si trova a pochi passi dal Ponte dei Sospiri, dal Canal Grande, è situato in San Marco Mercerie 760 a Venezia. Insomma una cornice perfetta nella bellissima città lagunare.www.starhotels.com

HOTELS & RESTAURANTS84 topclass i t a l i a s t y l e m a g a z i n e

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rolex e innoVAzione, lA StoriA inFinitA

Le novità di Rolex, presentate a BASELWORLD 2013, Salone Mondiale dell’Orologeria e della Gioielleria di Basilea, puntano sul concetto di interazione fra storia e innovazione. Una convivenza che aggiunge all’orologio una qualità in più: il fascino di indossare un oggetto che ha avuto una storia, un percorso, fino ad arrivare ad oggi, rieditato in funzione dell’aggiornamento dei gusti e dei progressi della tecnologia. Come se sul proprio polso scorresse non solo il tempo del presente e del futuro, ma anche quello del passato. La collezione 2014 interpreta il suo tempo: in un momento storico nel quale l’uomo esprime la volontà di indossare i valori della tradizione e al tempo stesso quelli dell’innovazione, la sua esigenza non è più soltanto estetica o funzionale, piuttosto coinvolge anche la dimensione emotiva. L’uomo e la donna Rolex 2014 indossano in questo senso precisione, eleganza e, cosa non da poco, sicurezza. Fra le novità della collezione OYSTER c’è la nuova versione dell’OYSTER PERPETUAL COSMOGRAPH DAYTONA: per la prima volta è interamente in platino 950, dotato di lunetta CERACHROM monoblocco di colore marrone e di un quadrante blu ghiaccio. Fa la sua comparsa nel ‘63 ed è legato a uno degli attori più amati del cinema hollywoodiano di tutti i tempi: Paul Newman. L’attore e regista americano lo indossa nel ‘95, anno in cui si aggiudica non solo la vittoria a squadre della 24 ore di Daytona, ma anche il leggendario cronografo. Il 2014 consegna per la prima volta l’OYSTER PERPETUAL GMT-MASTER II in acciaio 904L con disco della lunetta girevole CERACHROM in ceramica blu e nera, colori riferiti al giorno e alla notte. Anche qui, al polso che lo indossa è legata una storia: quando nel ‘59 la Pan American World Airways effettua il suo primo volo intercontinentale diretto tra New York e Mosca, l’orologio utilizzato dall’equipaggio è proprio l’OYSTER PERPETUAL GMT-MASTER. Diventerà l’orologio ufficiale della Pan Am. L’OYSTER PERPETUAL YACHT-MASTER II, il cronografo da regata professionale,

per la prima volta è disponibile in acciaio 904L abbinato a un disco della lunetta CERACHROM in ceramica blu. L’OYSTER PERPETUAL DAY-DATE, legato al nome di Arnold Palmer, il campione di golf che lo indossa nel ‘98 quando si aggiudica il PGA Tour Lifetime Achievement Award, quest’anno è in oro giallo, bianco ed everose, con cinturini in pelle colorata e quadranti abbinati. Le sfumature? Cognac, ciliegia, cioccolato, verde e blu, per un oggetto che acquista in brio e vivacità. L’OYSTER PERPETUAL DAY-DATE “SERTIE” del 2014 celebra l’arte del quadrante e dell’incastonatura tradizionale con una declinazione di sette linee in oro impreziosito da diamanti, madreperla e pietre fini colorate. Incastonatura e materiali preziosi sono anche le parole chiave del nuovo OYSTER PERPETUAL LADY-DATEJUST PEARLMASTER: oro everose, diamanti per la lunetta, alcune maglie incastonate che risaltano sull’oro bianco, quadrante di madreperla e un motivo a fiore di loto color oro rosa. Insomma, un gioiello. Non poteva mancare, poi, la riedizione del modello PRINCE, l’unico Rolex a cassa rettangolare. Nato nel 1928 e ispirato al linguaggio Art déco, da quest’anno lo storico orologio si esprime attraverso quattro stili di cassa e quattro decorazioni per i quadranti. Per queste ultime la scelta del tradizionale guilloché è fra: “clou de Paris”, “godron” a cerchi concentrici, “rayon flammé de la gloire” e doppio “rayon flammé de la gloire”. Rolex non si ferma alla produzione di orologi unici. Rolex è sensibile al mondo dell’arte, dello sport, dell’ambiente che sostiene attivamente come sponsor e attraverso programmi filantropici e di mecenatismo. Fra gli eventi Rolex Italia 2014 più attesi, oltre ai premi e ai workshop destinati ai giovani artisti emergenti, c’è l’appuntamento alla 14a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia diretta quest’anno da Rem Koolhaas (dal 7 giugno al 23 novembre), per la quale Rolex sarà Main Sponsor e Orologio Ufficiale.www.rolex.com

il fascino di indossare un oggetto che ha avuto una storiaText: Francesca Oddo

Cosmograph Daytona

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JEWELRY & WATCHES

prestigiosa presenza alla 14. Mostra

internazionale di Architettura della

biennale di Venezia: da giugno a novembre

rolex sarà Main Sponsor e orologio

ufficiale di uno degli eventi culturali più

attesi al mondo

platino, diamanti, madreperla sono i materiali protagonisti di una collezione che conferma l’attenzione al lusso, alla possibilità di trasformare l’orologio in un vero e proprio gioiello. in arrivo concessioni al colore, per una linea frizzante e dinamica

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teAtini, il riStorAnte riMineSe di CHArMela scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una stella “Anthelme brillat-Savarin”

Text: Francesca Oddo

Siamo nella cucina del Ristorante Teatini, in pieno centro a Rimini: qui i sapori mediterranei della Sicilia incontrano quelli della tradizionale cucina riminese e romagnola. Un connubio originale, inedito, tutto da esplorare. Lo scenario esterno esalta l’esperienza gastronomica degli avventori: seduti in Piazzetta Teatini, all’interno di un tranquillo giardino, ma anche nelle sale interne del ristorante, è possibile ammirare il Tempio Malatestiano, significativa opera del Quattrocento italiano realizzata con il contributo di artisti del calibro di Leon Battista Alberti e Piero della Francesca. Le premesse del ristorante, inaugurato nel maggio del 2011, sono ottime: cucina gourmet e architettura del Rinascimento sullo sfondo. Stagionalità e contaminazione sono le parole chiave che introducono alla cucina di Fabio Brigandì (classe 1971), lo chef di origini siciliane che gestisce il locale. La prima garantisce materie prime sempre fresche, legate alla stagione che normalmente le produce, sapori più pronunciati e corrispondenti al vero, a beneficio degli ospiti, ma anche della sostenibilità agricola e della cultura agro-alimentare. La seconda parola chiave, contaminazione, è l’opportunità che lo chef garantisce ai suoi clienti. Fabio è di Messina, è cresciuto in riva allo Stretto, conosce bene i piatti di pesce che in una cultura culinaria legata al mare sono all’ordine del giorno. Ha imparato a distinguere il pesce fresco dalla limpidezza dei suoi occhi. Ha bene in mente le ricette, prima quelle della tradizione, poi quelle più innovative. Ha scoperto la piacevole sorpresa dell’abbinamento insolito di sapori diversi fra loro. Da siciliano, è cresciuto nel concetto di contaminazione, in un territorio da secoli incline alla cultura dell’incontro. Nei secoli, arabi, greci,

spagnoli e francesi hanno dominato l’isola, introducendo inevitabilmente e con grande fortuna la loro cucina. Lo chef del ristorante Teatini, quindi, è naturalmente curioso, portato a sperimentare e a inventare connubi capaci di raccontare in un piatto solo storie diverse. Trovandosi a Rimini, città di mare, la scelta di provare a sposare i sapori siciliani con quelli romagnoli è stata spontanea e immediata. Nella città malatestiana, dopo essersi avvicinato al mondo del Food & Beverage, dopo aver frequentato corsi e aver studiato da autodidatta le filosofie di cucina dei più grandi chef italiani e internazionali (fra i quali Gualtiero Marchesi, Massimiliano Alajmo, Ferran Adrià, Alain Ducasse, Heston Blumenthal), realizza il suo sogno di sempre aprendo il proprio ristorante in collaborazione con una coppia di amici appassionati di cibo e vino, i quali credono in lui e supportano la sua attività. Fra i piatti forti del menu, principalmente di pesce sia cotto sia crudo e di verdure: “crudo di seppia e piselli”, “sardoncino al testo con radicchio da taglio e Tropea caramellata”, “cozze in salsa gratin con briciole di pane croccante”, “passatello nero, latte di scampi, mazzancolla”, “chitarrina, alici, broccolo romano, pomodoro secco, pane al nero”, “canocchie con ovoli”, “cuore di filetto di ricciola in guazzetto aromatico croccante”, “mazzancolle con finferle e stridoli”. La sommelière AIS Alessandra, durante il pasto, guida gli ospiti alla scoperta di nuovi viaggi enogastronomici. La cantina conta oltre 200 etichette nazionali e internazionali. Fra questi, non mancano, ovviamente, vini siciliani e romagnoli. Disponibili anche vini biologici e biodinamici. www.ristoranteteatini.it

RESTAURANTS

Lo chef, Fabio Brigandì

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nuova dining idea dell’Hilton Molino Stucky Venice: una cucina di tradizione in un’atmosfera tra il vintage e il design contemporaneo perfezionato con un tocco di familiarità e caloreText: Giulia Canuto

Un successo il debutto del Bacaromi, la cicchetteria veneziana autentica che da pochi mesi ha aperto i battenti sul Canale della Giudecca a Venezia. Una cucina di tradizione in un’atmosfera tra il vintage e il design contemporaneo perfezionato con un tocco di familiarità e calore. Questa è la giusta sintesi della new entry nella ‘Bars & Restaurants Collection’ dell’Hilton Molino Stucky Venice. Un ambiente che trasmette la convivialità tipica della casa di amici, con il pavimento a mosaico e le travi a legno sul soffitto, con tavoli e sedie – merito del noto architetto e arredatore d’interni Paolo Lucchetta - tutti differenti tra loro con tovagliette di carta e mise en place informale, a mostrare ancor di più quotidianità e tradizionalità della tavola. La luce artificiale, non troppo forte, si posa sul mattonato a vista delle pareti, qua e là intramezzato da oblò di specchi, piatti con tasselli dai toni pastello e cubi di legno chiaro apparentemente arrangiati che contengono il succo delle vigne del Veneto. In fondo alla sala sta il bancone del bar, il cuore dei veri bacari di una volta, dove sopra sono esposti i cicchetti (chiedo licenza di spiegare tra poche righe il significato e l’origine dei termini “bacari” e “cicchetti”) e alle spalle tre lavagne dove leggere e scegliere le proposte dell’Executive Chef Ivan Catenacci. «La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella» scriveva il gastronomo francese Anthelme Brillat-Savarin. E mister Catenacci ne trae piena ispirazione vista la fedeltà alla tradizione accompagnata da quella punta di audacia e innovazione che rendono l’esperienza al Bacaromi unica. Cinque proposte di cicchetti tipici veneziani e altri cinque piatti vanno a comporre il menù con l’onnipresenza del Fritto Misto & Pasta e Fasoi (per gli ospiti stranieri non c’è da preoccuparsi, il menù in dialetto veneziano viene tradotto in inglese per gentile concessione). Si sono nominati i cicchetti. La cicchetteria veneziana è un’arte del gusto, quel non so che di “rompi - digiuno” che tutti cercano, lo sfizio del palato. A seconda delle stagioni il cicchetto può essere a base di pesce o di salumi, caldo o freddo, con il pane o senza, fritto o mantecato. Tra i best of ci sono le sarde in saor, i moscardini, il baccalà. In effetti, si sta parlando di una cucina raffinata ma nata dalla strada, come Street food per pescatori e mercanti. E non può essere servita senza un’ombra, alias un buon bicchiere di vino. Il nome “ombra” ha anch’esso una storia: i vignaioli che andavano a vendere il vino al mercato in piazza San Marco seguivano l’ombra del campanile per tenerlo fresco. E da qui anche l’espressione “andar per ombre”. Il Bacaromi è una finestra su questa Venezia di storie, sulla Venezia verace, proprietaria di un’identità

gastronomica persa nel tempo. Il locale che si affaccia sul suggestivo antro della Giudecca, in pieno centro, regala ai suoi ospiti un’esperienza che è un’occasione. L’occasione di sospirare per un tramonto sul mare, di inebriarsi con il profumo del vino del Triveneto e di gratificarsi con i sapori della gastronomia tradizionale. Tradizione riscoperta nei piatti, nell’atmosfera, ma ritrovata nella stessa denominazione del ristorante. Difatti il “bacaro” – e qui chiudo coi debiti contratti in precedenza - altro non è che la traduzione in dialetto veneziano di osteria, ritrovo tra amici, taverna. Un mistero da cosa derivi, forse da Bacco, il dio del vino, o forse dall’espressione veneziana “far bàcara” cioè festeggiare. Sta di fatto che entrambe le soluzioni rendono verità. Il Bacaromi si propone come un abbraccio fra tradizione e creatività dunque, come ha dichiarato lo stesso Alessandro Cabella, General Manager dell’Hotel. «Questa nuova apertura è un’ulteriore testimonianza del nostro impegno a rivisitare l’offerta food & beverage del nostro Hotel, nel segno della gastronomia e del design contemporaneo; - e continua - partendo dalla base della tradizione, ci divertiamo a reinventarla, proponendo piatti classici della cucina locale ed esaltando i prodotti della nostra terra». Per degustare tutto questo o per un classico “giro di ombre”, il Bacaromi è aperto tutti i giorni a cena dalle 18.00 alle 22.30. Durante la stagione estiva, gli ospiti possono godere della magnifica terrazza esterna del locale, che si affaccia direttamente sul Canale della Giudecca.www.molinostuckyhilton.it

RESTAURANTS

bACAroMi, CiCCHetteriAA 5 Stelle

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MirAbelle, il Meglio dellA riStorAzione itAliAnAAmbiente elegante, caratterizzato da luci soffuse, fiori, collezioni in vetrine colme di cristalli, vasi di vetro soffiato e porcellane anticheText: Francesco Rossi

Il Ristorante Mirabelle, collocato al settimo piano dell’Hotel Splendide Royal, è uno dei roof-garden più spettacolari di Roma, illuminato da grandi vetrate che si aprono su una vista mozzafiato che spazia dagli edifici umbertini del Pinciano fino al cuore del centro storico. L’ambiente elegante è caratterizzato da luci soffuse, fiori, collezioni in vetrine colme di cristalli, vasi di vetro soffiato e porcellane antiche: ogni dettaglio contribuisce a rendere unico questo luogo che esprime il meglio di uno stile d’accoglienza tutto italiano. Portato tra i top della città dalla classe e dall’indiscussa professionalità di Bruno Borghesi, il Mirabelle si è affermato come luogo d’incontro privilegiato, dov’è di casa il bel mondo italiano ed internazionale. Da Villa Medici a Trinità dei Monti fino a San Pietro e al Gianicolo, l’occhio è appagato quanto il palato, affidato all’alta cucina. La cucina propone specialità sia tipiche locali che internazionali, vero e proprio trionfo di eclettismo gastronomico. Tra le numerose proposte del menu “à la carte” o dei menu degustazione, spiccano il Crudo di Spigola Marinato con Insalatina di Finocchi e Arancio, il Carré d’Agnello “Pré-Salé” ai Fiori di Rosmarino, la Tartare di Tonno con Capperi di Salina, la Millefoglie con Crema Chantilly e Frutti di Bosco. Il Ristorante Mirabelle dell’Hotel Splendide Royal di Roma dispone inoltre di una ricca cantina di vini, con ampia selezione di etichette nazionali ed estere, alcune anche di pregio. Alle tavole del Mirabelle ci sono tutti gli ingredienti per vivere una preziosa esperienza sensoriale: un ambiente di gran pregio dove sentirsi a proprio agio, coccolati da un servizio impeccabile, e piatti eccellenti da gustare ammirando un panorama incantevole. Per non essere da meno, gli arredi ed i decori sono ricchi e al

tempo stesso eleganti. Le luci soffuse, i fiori, le collezioni nelle grandi vetrine colme di cristalli, vasi di vetro soffiato e porcellane antiche: ogni dettaglio contribuisce a rendere unico questo luogo che esprime il meglio di uno stile d’accoglienza tutto italiano. Il Mirabelle è diretto da un mito nella ristorazione italiana e romana in particolare: Bruno Borghesi che da quasi 60 anni prosegue una carriera di successi. Nel settore dell’accoglienza Bruno Borghesi è un vero maestro riconosciuto a livello internazionale e nel ristorante che dirige ogni cosa funziona come un orologio: dalla cucina, al servizio, dal personale, al bar. Bruno Borghesi è un vero maestro di stile: figlio d’arte, con l’hôtellerie nel sangue, suo zio era il direttore del Brufani di Perugia, ha vissuto tutto il glamour di oltre mezzo secolo di storia italiana, frequentando alcuni dei locali più charmant della penisola. Uno stile con cui Borghesi impernia tutto ciò che fa, dal modo di accogliere i clienti (con infinita gentilezza e cortesia), agli insegnamenti per i camerieri, che il Direttore si ostina a formare ancora alla vecchia maniera: dall’aspetto esteriore, taglio di capelli e cura della divisa in primis, al modo di rispondere al cliente. “Ai miei ragazzi -chiosa Borghese- io dico sempre: “fuori di qui potete fare quello che volete, ma quando siete qui dovete essere perfetti”. Anche in cucina: per me il ristorante è anche una grande famiglia, in cui deve vigere amicizia fraterna, collaborazione, rispetto ed educazione. Inutile però negarlo: ci vogliono pure nervi saldi ed elastici; quando c’è un problema, e capita anche nelle migliori famiglie, bisogna avere la capacità di lasciar perdere e di rimandare il confronto a fine serata”.www.mirabelle.it

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renÉ CAoVillA, lA “grAnde bellezzA” dellA nuoVA Collezioneuna linea da vivere e collezionare, per un piacere senza tempo e senza etàText: Francesco Rossi

Una linea di pregio, che esalta la femminilità di oggi. La “grande bellezza” dei cristalli Swarovski trova la sua massima espressione nella collezione René Caovilla. Linee pulite, combinazioni di cristalli che creano luci sfaccettate, il tutto in uno stile hollywood regency dove le forme dell’arte classica si fondono con dettagli fantasiosi, superfici riflettenti ed elementi quasi architetturali e luminosi. Si materializza un sogno di razionalità nelle notti newyorkesi, dove la geometria definisce le regole di una bellezza senza tempo che emoziona, come nelle foto che Robert Mapplethorpe ha realizzato negli anni ‘80 per le più prestigiose testate di moda. Le scarpe sono sculture metropolitane con forme dinamiche: t-strap, sandali in pitone e cristalli, moderni inserti in pizzo, tacchi in plexiglass e open toe con tacchi vertiginosi. Per la primavera-estate 2014 René Caovilla rende preziosi anche i look più casual, inserendo preziosi dettagli sulle espadrillas di lusso e colori vitaminici, pietre e ricami speciali sulle sneaker. I modelli che illuminano il cuore della collezione René Caovilla sono dedicati alle forti ed affascinanti attrici che dagli anni ‘30 agli anni ‘60 hanno reso unico il cinema con la loro decisa femminilità. Passando in carrellata i modelli, abbiamo Greta che approfondisce il concetto di preziosità contemporanea, in cui forme e profili geometrici sono coperti da cristalli e scintillanti cromie di colore illuminano il look della dark lady. Con Judy, il glamour rigoroso della t-strap con punta in pitone si fonde con dettagli in micro-cristalli e tacchi vertiginosi. In Katharine l’eleganza è sempre puntuale: l’intreccio-icona sul sandalo piatto è impreziosito da una combinazione di cristalli, l’essenza chic dello stile metropolitano. Scrivi Kim e leggi felicità: giornate riscaldate dal sole della cote d’azur, un sandalo alto dai colori luminosi e allegri, cristalli trasparenti e, per essere ancora più vivaci, il cinturino alla caviglia è in vernice gialla. Marlene è un sandalo scultura, un labirinto di forme e decorazioni brillanti che illuminano le gambe. Il tacco vertiginoso aggiunge un appeal ancora più sexy. Con il modello Ginger lo stile casual si concede un lusso: la sneaker ha dettagli in oro, pietre scintillanti e colorate. Una linea unica, preziosa come solo i cristalli Swaroski sanno essere. Da vivere e collezionare, per un piacere senza tempo e senza età.www.renecaovilla.com

le scarpe sono sculture metropolitane con forme dinamiche

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porSCHe 911 CAbriolet, rAddoppiA il piACere di guidAreidentità è temperamento, personalità, tradizioneText: Francesco Rossi

Potrà sorprendervi, ma gli ingegneri della Porsche si emozionano facilmente. Eppure hanno idee chiare. Nessuna contraddizione. Semplicemente il presupposto intelligente per aver sviluppato una nuova Cabriolet che è molto più di una vettura concepita solo per gite piacevoli nelle belle giornate. La Porsche, quindi, raddoppia il piacere di guidare le 911 della nuova generazione, lanciando sul mercato anche la 911 Carrera 4 cabrio con trazione integrale con quattro varianti di modello. Nonostante le potenze maggiorate dei motori e le migliori prestazioni di guida, però, i quattro modelli consumano di gran lunga meno carburante dei rispettivi predecessori e addirittura in qualche caso il risparmio può raggiungere il 16 percento. L’elemento di distinzione più evidente delle 911 a trazione integrale è la coda particolarmente ampia. In funzione di ciascuna situazione di guida, il suo intervento garantisce una migliore stabilità di marcia, più trazione e un handling più agile. Per la prima volta la nuova 911 Carrera 4 rende anche visibile un aspetto specifico del piacere di guida: il display presente nello strumento multifunzionale consente di attivare una funzione di serie inedita che segnala la ripartizione della forza motrice per mezzo del sistema di trazione integrale PTM. Superando qualsiasi contraddizione, unisce il piacere di guida all’aria aperta ad una trazione straordinaria. La nuova 911 Carrera 4 Cabriolet raggiunge le massime prestazioni grazie al motore boxer da 3,4 litri che eroga 257 kW (350 CV). L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 5,1 secondi a 7.400 giri/min e la velocità massima è di 282 km/h. Un altro dato impressionante: grazie al downsizing della cilindrata, i valori dei consumi e delle emissioni di CO2 sono diminuiti del 16% rispetto al modello precedente. La trazione integrale attiva del Porsche Traction Management (PTM), ulteriormente sviluppata, è un sistema estremamente razionale. In combinazione con il Porsche Stability Management (PSM), il PTM assicura stabilità di guida e sicurezza elevate. Perché possiate esprimere liberamente le vostre emozioni. Anche sul bagnato e sulla neve. La capote della 911 Carrera 4 Cabriolet, completamente riprogettata, si adatta alle condizioni atmosferiche. E al vostro umore. In 13 secondi. Non uno di più per aprirsi o chiudersi fino ad una velocità di 50 km/h. Elementi portanti in magnesio rendono la capote particolarmente rigida, stabile e nello stesso tempo leggera. Un’ aletta frangivento integrata, presente di serie, fuoriesce elettricamente in soli 2 secondi. Un motivo d’orgoglio: la capote in tessuto eguaglia l’eleganza della silhouette dei modelli 911 Coupé. Le proporzioni possenti sono tipiche del modello a trazione integrale, con carrozzeria maggiorata di 44 mm nella parte posteriore, carreggiata posteriore allargata e pneumatici posteriori di ben 295 mm. Per un piacere di guida in curva tipicamente Porsche. In seguito al cambio generazionale anche i modelli 911 Carrera a trazione integrale sono ora dotati dei nuovi motori con cilindrate di rispettivamente 3,4 litri e 3,8 litri. Per migliorare l’efficienza, i motori boxer sono provvisti del sistema di recupero dell’energia per la rete di bordo e di un termomanagement per l’acqua di raffreddamento, gestito in base al diagramma caratteristico. Per i nuovi modelli a trazione integrale è inoltre disponibile, come optional, anche l’impianto di scarico sportivo. Premendo il rispettivo tasto, quest’impianto non apre soltanto la valvola, che blocca la conduzione del gas di scarico, ma unisce tra loro anche i due tratti di scarico.www.porsche.it

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LUXURY CARS

i nuovi modelli a trazione integrale subentrano a una generazione di predecessori

di grande successo, di cui sono stati venduti circa

24.000 unità

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I soffitti sono lavorati a mano. I bagni sono rifiniti a mosaico, marmi e onice. Le pareti sono insonorizzate e le camere equipaggiate con hi-tech. La hall luccicante di cristalli apre l’ingresso all’ultimo nato della catena alberghiera Select Hotels Collection di proprietà della famiglia Batani: il Grand Hotel da Vinci di Cesenatico. Cento stanze divise in quattro tipologie a seconda degli allestimenti, comunque tutti di gran pregio: si va dalla categoria executive fino alle suite passando per deluxe e junior suite, tutte con affaccio sul mare Adriatico. Ed è proprio nelle suite che il “da Vinci” rivela tutto il suo splendore: camera da letto con salotto, bagni disegnati dalla casa di moda Versace, ceramiche di pregio e ambienti espandibili grazie a porte comunicanti. Fiore all’occhiello, le suite alloggiate nella torretta cinquecentesca a forma ottagonale e quella arredata interamente da Versace design. Completa la struttura anche il centro benessere Dolce Vita, 600 metri quadrati dedicati ai trattamenti di bellezza, un’ampia zona umida con percorso Kneipp, sauna, biosauna, bagno turco, sei docce con temperatura e profumazioni diverse dell’acqua, una piscina da 110 metri quadrati e una Private Spa. Per l’estate 2014 saranno pronte anche la grande piscina esterna a forma di fiore, con un’isola al centro, ponticelli e giochi d’acqua, tre campi da tennis e un centro congressi attiguo all’hotel, in grado di accogliere fino a 900 partecipanti. Inaugurato lo scorso 27 luglio, l’albergo cinque stelle extra lusso sorge su un’area di 15mila metri quadrati,

a poche decine di metri dal Porto Canale, che fu progettato da Leonardo da Vinci agli inizi del Cinquecento su richiesta di Cesare Borgia. Ed è da qui che, con ogni probabilità, questa fastosa struttura prende il nome, unica ancora al passato, poiché per il G.H. Da Vinci si intravede solo futuro e con esso il rilancio di tutta la realtà imprenditoriale locale. Cesenatico, che già vanta una lunga e rinomata tradizione in fatto di ricezione turistica, adesso ha la sua punta di diamante in questo hotel di lusso. «E’ necessario valorizzare le nostre potenzialità, primo fra tutte il turismo, vero motore dell’economia nazionale» ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, al taglio del nastro. «Ecco perché apprezzo e plaudo all’impegno di Antonio Batani che, con il Grand Hotel da Vinci, ha mostrato coraggio imprenditoriale e fiducia nel futuro». All’inaugurazione della struttura, lo scorso luglio, erano presenti anche Roberto Buda, sindaco di Cesenatico; Flavio Tosi, sindaco di Verona; il prefetto di Forlì – Cesena, Erminia Rosa Cesari; Antonio Batani con la figlia Paola e il presentatore Massimo Giletti, che ha condotto la serata ricca di ospiti del mondo economico, imprenditoriale e dello spettacolo. Il Grand Hotel da Vinci di Cesenatico si affianca agli altri top hotels della catena Select Collection: il Grand Hotel di Rimini, il Palace Hotel di Milano Marittima e il Grand Hotel Italia di Cluj Napoca, in Romania. www.selecthotels.it

grAnd Hotel “dA VinCi”, 100 StAnze di luSSo per rilAnCiAre CeSenAtiCoinaugurato il tredicesimo hotel della catena di lusso della famiglia batani: unico cinque stelle di Cesenatico sarà il volano per il rilancio del turismo localeText: Valentina Tortelli

HOTELS & RESTAURANTS

Hall, Grand Hotel Da Vinci, Cesenatico

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È stato l’84° Gran Premio d’Italia quello disputato lo scorso settembre nel circuito di Monza, uno dei grandi classici del Campionato di Formula Uno. Il GP di Monza rimane, infatti, una delle gare più affascinanti del circuito di F1; affascinante perché si disputa nella patria della Ferrari, una delle case automobilistiche più note e soprattutto amate in tutto il mondo, con fan sparsi ai quattro angoli del globo; affascinante perché l’autodromo è racchiuso in uno dei parchi storici d’Europa, il Parco di Monza appunto, che nei giorni del GP si riempie di suoni e colori inconsueti ed è possibile passeggiare

il gp d’itAliA trA SuggeStioni ed eMozioni, lA VittoriA di Vettel dAVAnti Ad AlonSo nel 2013un circuito immerso in un parco storicoText: Sara Romanini

intorno alle mura con in sottofondo l’eco del rombo dei motori, che regala suggestioni antiche e potenti. 5.793 m per 53 giri, 11 curve, 6 frenate e una velocità media di circa 247 km/h, con una massima che supera i 340 km/h, oltre 137.000 posti disponibili per il pubblico: questi i numeri di uno dei più prestigiosi impianti al mondo, che rivaleggia, per storia e tradizione, con il circuito di Indianapolis. È qui che dal 1922, si disputa il Gran premio d’Italia; qui hanno trionfato tutti i grandi, da Tazio Nuvolari a Juan Manuel Fangio, da Clay Regazzoni a Emerson Fittipaldi, da Niki Lauda a Nelson Piquet, da

5.793 m, 53 giri, 11 curve, velocità media di 247 km/h, oltre 137.000 posti per i tifosi:i numeri del circuito di Monza

La Ferrari di Fernando Alonso

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SPORT

Ayrton Senna a Michael Schumacher, fino a Sebastian Vettel, che nel GP 2013 con la sua Red Bull-Renault è riuscito a precedere la Ferrari di Fernando Alonso e il compagno di squadra Mark Webber. Una gara in rimonta per il ferrarista spagnolo, che partiva dalla quinta fila, alle spalle di Massa; durante le qualifiche, infatti, segnate da qualche problema di troppo, la strategia del Cavallino, con la vettura di Alonso lanciata in pista a sfruttare la scia di Massa, non aveva funzionato, lasciando alla Red Bull la pole position. Durante il GP, disputato sotto un cielo coperto, Alonso ha cercato in ogni

modo di rincorrere Vettel, la cui prima posizione, tuttavia, non è mai stata in serio pericolo. Alla fine si è dovuto accontentare del secondo posto, regalando comunque ai tanti tifosi una giornata ricca di emozioni. L’appuntamento nel 2014 con la Formula 1 a Monza è per domenica 7 settembre, per un altro incredibile gran premio sullo storico circuito brianzolo. www.monzanet.it

gp d’italia 2013: vince Vettel, Alonso secondo

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Una tre giorni di prove, gare, eventi ed iniziative speciali per il Gran Premio Aperol di San Marino e Riviera di Rimini, che si è tenuto dal 13 al 15 settembre scorso al Misano World Ciruit Marco Simoncelli. Tantissime le iniziative e le promozioni dedicate al pubblico: domenica 15 settembre, 2000 biglietti sono stati messi in vendita al prezzo di 50 euro l’uno, fino ad esaurimento, nella zona Prato 1. Per la tribuna, biglietto bimbi 0-12 anni gratis con l’acquisto di un biglietto adulto e a tutti i possessori di un ticket del GranPremio è stato applicato uno sconto del 30% sulla visita al Museo Casa Enzo Ferrari di Modena. Per i super appassionati, infine, spazio ai propri idoli: in Tribuna D è stata allestita la Fan Zone per far incontrare sostenitori e piloti. «Il Gran Premio di MotoGP di San Marino

il grAn preMio Aperol di SAn MArino e dellA riVierA di riMininella terra dei motori e dei pilotiText: Simona Bertozzi

e della Riviera di Rimini costituisce un grande evento sportivo per la nostra Repubblica» esordisce Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato per il Turismo di San Marino, la più antica repubblica del mondo e patrimonio mondiale dell’Unesco, «un evento che anche quest’anno è stato in grado di coinvolgere i tanti appassionati e affezionati del mondo motociclistico in una competizione sana e all’insegna del divertimento, con la partecipazione dei grandi nomi del panorama sportivo mondiale». Ma il GP di San Marino non significa solo competizioni motoristiche: da sempre uno degli appuntamenti più attesi del Motomondiale, la gara sammarinese trascina con sé una cascata di eventi collaterali di grande richiamo per tutti e a forte spettacolarizzazione. Si è cominciato nel week end del 8-9 settembre

Gp Aperol di San Marino 2013Marc Marquez sfiora Dani Pedrosa

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SPORT

con la “Karatella Race”, in programma a Coriano, città natale di Marco Simoncelli. Si tratta della quinta edizione per la corsa più pazza di caratelle, auto costruite e sprovviste di motore, che scenderanno a tutta velocità dalle discese del centro storico. Mercoledì 11 settembre è stato il turno della combattutissima “cronoscalata” a squadre di ciclismo: sui pedali, i piloti e i team del Campionato Mondiale MotoGP intenti a disputarsi il primo posto nel cuore di San Marino, su un percorso di 5km tutti in salita. Venerdì 13, a Misano Centro, si è disputato il Campionato Italiano di Flat Track: moto semplici e veloci, dotate del solo freno posteriore, sono state le protagoniste della gara ad alto tasso di adrenalina. Il sabato, sempre a Misano Centro, si è svolta una serata all’insegna dello sport, musica e spettacolo con i

protagonisti del Campionato del Mondo di MotoGP che si sono sfidati a bordo delle mitiche e potentissime “Ape Car Cross Racing”. Nell’arena 58 piloti, giornalisti e uomini del paddock si sono contesi a colpi di sportellate il trofeo Dedikato. L’organizzazione della tappa del Campionato e degli eventi è stata possibile grazie all’impegno della Repubblica di San Marino, della Provincia di Rimini e della Santa Monica Spa, proprietaria dell’impianto, senza dimenticare i piloti e i team del Campionato Mondiale MotoGP. www.misanocircuit.com - www.motogp.com

tappa sammarinese del Motomondiale 2013. tante le iniziative sul web che si sono potute seguire sul sito ufficiale www.misanocircuit.com

Gp Aperol di San Marino 2013

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L’ultimo GP del Mugello è stato caratterizzato da una partenza da cinema, con Jorge Lorenzo che infila Dani Pedrosa con un attacco deciso a tavolino e dichiarato nel pre-gara. Cattive notizie per il pubblico di casa con Valentino Rossi fuori alla terza curva dopo un tocco con Alvaro Bautista che perde il controllo della sua Honda. Intanto Marquez è salito dalla sesta alla terza posizione. Fortunatamente nessun problema fisico per l’italiano che sembrava leggermente dolorante dopo una caduta davvero strana. Davanti Lorenzo inizia la sua lotta di millesimi con Pedrosa e sembra una tattica vincente: a 9 giri dal termine il pilota Yamaha vantava quasi 1,5 secondi sul duo Repsol Honda. Con Lorenzo in fuga e Rossi out, è rimasta solo la sfida per il secondo posto (e per il mondiale) tra Pedrosa e Marquez . Il rookie sembra avere qualcosina in più del leader del mondiale. L’attacco del 93 arriva a 4 giri dal termine ed è decisivo, ma un giro dopo cade all’altezza della curva 7: quarta caduta del fine settimana toscano e sul podio si aprono le porte per Cal Crutchlow, mentre ad un passo dal podio si fermano Stefan Bradl, Andrea Dovizioso e Nicky Hayden. Novità del GP dello scorso anno, la kids area: uno spazio verde dedicato ai più piccoli frequentatori, con altalene, scivoli e dondoli. La chicca, poi, sono state le moto a molle, allegramente colorate di rosso e giallo. Soddisfatto l’amministratore delegato, Paolo Poli, giovane manager che ha saputo elevare il Mugello, di proprietà Ferrari, a grandi livelli di autorevolezza, rendendolo su scala internazionale uno dei circuiti più amati dai piloti e non solo: «Sempre più spesso l’Autodromo del Mugello è frequentato, oltre che da piloti, da intere famiglie. Con la kids area vogliamo offrire uno spazio dove i bambini possano divertirsi, giocare in sicurezza e riscoprire le emozioni proprie della loro giovane età, mentre i grandi si confrontano con le loro passioni all’interno di un impianto ad alta tecnologia» ha detto Poli a margine dell’inaugurazione dell’area bimbi. La nuova struttura, operativa già prima dell’avvio ufficiale del Gran Premio d’Italia, conferma la filosofia della proprietà di dare sempre risposte di qualità a tutti i frequentatori dell’impianto, per costruire una struttura a dimensione di tutti. Lo confermano non solo le applicazioni tecnologiche per l’attenzione e il rispetto dell’ambiente, ma anche il cosiddetto Mugellino, il mini-impianto che ripropone in piccolo le curve del circuito, l’attrezzata sala stampa, le facilities del paddock, la nuova tribuna centrale. «Il Mugello – ha concluso Poli - ha sempre voluto proporre soluzioni innovative che sono poi divenute i nuovi standard di riferimento per gli altri impianti in tutto il mondo: ci piacerebbe che la Mugello Kids Area potesse rappresentare un ulteriore passo in questa direzione». L’accesso all’Autodromo Internazionale del Mugello, per chi ha seguito la tappa dal vivo, è stato consentito dalla mezzanotte del sabato.www.mugellocircuit.it - www.motogp.com

AutodroMo internAzionAle del Mugello, di SCenA lA Motogp 2013tutti i numeri di un circuito d’eccellenza ricordando la vittoriadi lorenzoText: Simona Bertozzi

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SPORT

gara perfetta del pilota del team yamaha Factory con pedrosa che rimane leader del mondiale

con la seconda piazza, grazie anche alla cadutadi Marquez a due giri dal termine.

rossi fuori subito, Crutchlow sul podio

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pininFArinA MAntiene AltA lA QuAlitàChiuso il 2013, l’azienda italiana rivela le sue migliori novitàText: Francesca Bisbano

Stile è anima del talento. Stile è arte, culto del bello. Stile direbbe Battista Pinin Farina è “accordo di linee e senso della proporzione, semplicità e armonia, sicché quando è trascorso un tempo considerevole si può ancora notare qualcosa che risulta più vivo del ricordo della bellezza”. Stile unito a purezza, eleganza ed innovazione, è ciò che anima da generazioni la Pininfarina SpA al Top 10 delle società di architettura e design italiane, con oltre 500 progetti all’attivo nei settori dell’industrial and interior design, architettura, nautica ed aeronautica. Lo stimato marchio italiano, chiude il 2013 con il debutto a Milano dei progetti presentati in collaborazione col Brasile e Riva per la realizzazione di oggetti extralusso; la presentazione della pluripremiata Carbongrafite e la firma di senzazionali opere residenziali, quali il Millecento a Miami, il complesso Beachwalk in Florida e la torre Ferra a Singapore. Seguono il lancio del Tifon Tigre con la società argentina Desarollo MOR e quello dello Schaefer 800 in collaborazione con l’omonimo produttore navale brasiliano. Ed ancora la consegna di CEM-200 Marlow-series, una nuova generazione di distrubutori per il caffé by Costa Coffee e il disegno degli interni del velivolo Sukhoi Superjet 100, consegnato da qualche mese alla compagnia aerea messicana Interjet. Pratica e funzionale è la sedia, che al Salone del Mobile di Milano viene pensata in collaborazione con il produttore brasiliano A Lot Of. Un oggetto dal design iconico, confortevole ed ergonomico, ispirato al mondo del surf. Non a caso Pininfarina ha pensato ad un taglio, che per forma e dimensioni ricorda proprio quello delle tavole da bodyboard. La sedia è anche leggera e facile da trasportare, grazie alla scelta non casuale dei materiali e della tecnica adoperata per la sua fabbricazione, che unisce legno, plastica, fibre di cocco e di bambù con stampaggio rotazionale. Sullo stand di Riva è stato invece presentato l’ultimo frutto della storica collaborazione: Ala, l’elegante lampada da tavolo a sospensione, dove la leggerezza e la fluidità delle linee modellano il legno. L’essenzialità delle forme poi, unite alla tecnologia del led scandiscono una sapiente combinazione di classicità e modernità delle linee e dei materiali. Oggetti unici nel loro genere, come lo é Carbongrafite, la prima stilografica Pininfarina disegnata per Visconti. Proposta al Baselworld, il Salone Mondiale dell’Orologeria e della Gioielleria di Basilea, la penna vanta design purissimo, che incontra un sapiente mix di dinamismo ed eleganza formale. Scevra ed essenziale è dotata di soluzioni tecniche innovative, come il dispositivo di estrazione del pennino tramite rotazione, che elimina

il coperchio o quello automatico di tenuta aria (a chiusura ed apertura) nel pennino Smartouch tubolare in cromo 18. L’utilizzo, invece, della grafite monodirezionale oltre a dotare l’oggetto del giusto peso, crea un rimando con il mondo auto di Pininfarina fornendogli un carattere di elegante sportività. Carattere ed originalità non mancano certo a Schaefer 800, lo yacht più grande fin’ora mai progettato in Brasile ed al Tifon Tigre. Il primo, grazie agli ambienti sofisticati e gli ampi spazi interni, ideali per le lunghe navigazioni, é un esemplare unico nel suo genere. Il secondo, frutto della collaborazione con la società argentina Desarrollo MOR, si presenta come esempio di nuova concezione della nautica per gli appassionati della navigazione da diporto, cui Pininifarina regala un design (interno ed esterno) totalmente esclusivo. Dalla nautica all’aeronautica il gruppo italiano al Rio Boat Show dello scorso anno, ha presentato il nuovo Superjet 100 (SSJ100), un aereo regionale da 100 posti che incorpora la più moderna tecnologia occidentale. Superjet è alimentato da due motori SaM146, costruiti ad hoc dalla società francese Powerjet. Per gli interni curati in ogni piccolo dettaglio, Pininfarina ha ricevuto lo scorso luglio ad Essen in Germania, il “red dot design award 2013”. Chiudono i successi per il 2013: Ferra, Milleccento e Beachwalk. La prima, una lussuosissima torre residenziale, non solo si è guadagnata la copertina di “100 Progettisti Italiani – Talenti contemporanei” novembre 2013, ma ha anche, col suo nuovo modo d’intendere e parlare di architettura, segnato il debutto di Pininfarina a Singapore. Centodue metri con un totale di 104 unità abitative, distribuite in due edifici diversi: una parte rossa più sinuosa e femminile e una nera più tesa e maschile, creano uno speciale dinamismo delle forme segno inconfondibile dello stile Pininfarina. In Beachwalk, invece, è possibile scorgere un equilibrio perfetto tra la modernità del design e la capacità di integrarsi perfettamente nell’ambiente naturale circostante, con tutti i confort ed i servizi che una struttura alberghiera sa offrire. Meno sensazionale, ma non meno rilevante è CEM-200 Marlow-series, la nuova generazione di distributori capaci di offrire ai consumatori “self-service” caffè di alta qualità. Pininfarina è riuscita a scrivere attorno al dispenser una storia capace di riprodurre l’atmosfera degli store Costa creando lo stesso senso di familiarità nel consumatore. Ancora una volta le linee sinuose e la dinamicità compulsiva delle forme donano all’oggetto un look elegante reminiscente del mondo auto.www.pininfarina.it

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STYLE & DESIGN

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piAggio, Mito intrAMontAbilenomi e modelli scolpiti nella storia sono la chiavedelle nuove proposte 2014

Miti intramontabili, nomi e modelli scolpiti nella storia sono la chiave delle nuove proposte 2014. Così lungo un percorso che rimanda dagli anni della contestazione giovanile alle forme e i volumi degli anni ‘70, la celebre azienda italiana propone tre interessantissime novità. Una giovane e dinamica Vespa Primavera, seguita da una rinnovata gamma Moto Guzzi V7 e per gli amanti della velocità, l’eccezionale Aprilia Tuono V4 R ABS, erede dell’imbattibile e sportiva RSV4. Totalmente riprogettata per assicurare miglior comfort e una posizione di guida più ergonomica, la Primavera continua un’evoluzione, che da quasi settant’anni e dopo oltre 18 milioni di veicoli diffusi nei cinque continenti, fa di Vespa la due ruote più amata al mondo. Idolo intramontato Vespa Primavera eredita l’eleganza della Vespa 946 e ne mantiene inalterato lo spirito formale, senza rinunciare alla comodità di un due ruote da vivere tutti i giorni.A questo si aggiunge un esclusivo design, mentre le dimensioni globali rimangono quelle che hanno decretato il successo di Vespa LX. Il cuore di Primavera 125/150cc è un monocilindrico di ultima generazione a 4 tempi raffreddato ad aria, con

Text: Francesca Bisbano

distribuzione monoalbero in testa a 3 valvole e alimentazione a iniezione elettronica, studiato per aumentare le prestazioni e diminuire i consumi di carburante. Bella da vedere, con una vasta gamma di optional personalizzati, la coda torna ad essere appuntita ed allungata, mentre la carrozzeria in acciaio, che funge anche da elemento portante, è ciò che distingue la Vespa da ogni altro scooter al mondo. Look esclusivo e completamente rinnovato non manca nemmeno alla gamma Moto Guzzi V7. Stone, Special e Racer, classiche stradali dallo stile seventy, richiamano nelle forme la celebre antenata V750 S 3, possono percorrere tranquillamente 100 km con quattro litri di benzina e si possono guidare già all’età di diciotto anni. Belle, italiane ed intelligenti con un volano in bagno d’olio in sostituzione del precedente alternatore a secco, modificano leggermente il frontale del bicilindrico a V di 90° grazie ad un nuovo coperchio dall’aspetto più compatto e gradevole. A comuni novità si accompagnano precise qualità. Così se la Guzzi V7 Stone dal carattere essenziale e le forme minimaliste esalta un concetto di guida che converte la più accessibile delle V7 a un look total-black

Tuono V4 R ABS V7 Stone

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MOTORBIKE

(cromature in nero ad eccezione del motore e dell’impianto di scarico), la Special, a cominciare dalla grafica, battezzata “Essetre” come la V750 del 1974, è quella più vicina allo spirito originale della sua progenitrice. La Racer, invece, prodotta in edizione numerata, come rivela la targhetta celebrativa sulla piastra superiore di sterzo, giunge alla sua terza edizione. Risultato, è un bel contrasto con il serbatoio cromato da 22 litri ed un motore aggiornato, che passa dall’alimentazione a carburatori all’iniezione elettronica, rimanendo di fatto fedele allo schema introdotto nel progetto originale dell’ing. Lino Tonti. Chiude la classifica l’Aprilia Tuono VK R ABS, la nuda più performante e veloce di sempre. Sogno ed innovazione, è figlia di una tradizione di naked sportive assolute, nate da un’idea innovativa del 2002 espressa dalla micidiale Tuono 1000 R (derivata dalla RSV mille) la bicilindrica, tra le più amate e desiderate dai motociclisti sportivi del nuovo millennio. Quattro cilindri a V di 65° la VK R ABS, riceve in dote tutti gli importanti aggiornamenti introdotti con successo nel 2013 su RSV4 Factory ABS e RSV4 R ABS, ma aggiunge una nuova sella e un setup standard delle

sospensioni (completamente regolabili) rivisto per aumentare la comodità su strada. Aumentano sia la potenza massima quanto la coppia massima erogate, che ora si attestano a 170 CV a 11.500 giri/min e 111,5 Nm a 9.500 giri/min, anche per merito di un impianto di scarico ridisegnato e di una gestione elettronica affinata. Le tre mappature (Track, Sport e Road), sono state accordate alle nuove caratteristiche di potenza e coppia del V4 per ottenere un’erogazione ancora più piena e corposa a qualsiasi regime di rotazione. Probabilmente non esiste una naked così sportiva, cattiva e forse costosa, come Tuono V4, ma cifre a parte è sicuramente l’occasione migliore di portarsi a casa una delle moto più evolute del mercato delle due ruote.www.piaggio.com

Vespa Primavera 150

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Inizia il Festival di Sanremo: occhi puntati non solo sugli artisti in scena, ma anche sugli addetti ai lavori. Trucco e parrucco portano la firma di uno dei più grandi professionisti del settore. Riminese di nascita, girovago per professione. Il suo nome è sempre più sotto la luce dei riflettori per le sue grandi doti artistiche che lo portano, puntualmente, a regalare un sorriso raggiante a chiunque si misuri con il suo stile. Si tratta di Paolo Lo Gioco, il parrucchiere delle star più in voga del momento, la cui passione per le belle capigliature è un dono di famiglia ereditato da sua madre Giusy, titolare di un negozio a Riccione. La sua scuola, una palestra di vita che, oltre agli studi in accademia, gli ha spalancato le porte del successo indirizzandolo verso una crescita professionale continua, piena di soddisfazioni. Da ormai vent’anni viaggia tra Italia ed estero per condividere il proprio sapere con i suoi allievi attraverso seminari tecnici e stilistici. Non in ultimo il suo nome è sulla bocca di tutti per essere l’acconciatore di star, bellezze delle passerelle e del piccolo schermo. Lo si è notato al Cosmoprof, alle sfilate di Mod’Art per Confartigianato di Rimini e, tra i recentissimi lavori che lo hanno visto impegnato, ha cavalcato il palco del teatro Diego Fabbri di Forlì per il “Cyrano de Bergerac” passando per le teste di personalità come Alessandro Preziosi e Valentina Vincent mentre, in quel di Bologna, si è fatto notare al Teatro delle Celebrazioni, pettinando e truccando una bellissima, l’ex Miss Italia Cristina Chiabotto alle prese con “Ti ricordi il varietà”. Tempus fugit dicevano i latini

A SAnreMo il pArruCCHiere delle diVelo gioco, il mago del parruccoText: Livia Fabietti

e, come ricorda un vecchio film degli anni ’60 con Totò e Peppino De Filippo, “chi si ferma è perduto”. Movimento e dinamismo sono proprio queste le parole chiave del vocabolario di un professionista di bellezza che, con i suoi attrezzi del mestiere, si mette a disposizione di illustri clientele pronte, come per magia, a brillare di luce propria. Dopo la sosta in quel di Verona in onore di Al Bano ed il soprano Cecilia Gasdia, per il secondo anno consecutivo viene confermata la sua presenza in uno dei palcoscenici più famosi d’Italia, quello dell’Ariston, in occasione della sessantaquattresima edizione del “Festival della Canzone Italiana di Sanremo”. La sua presenza, resa possibile grazie a Mario di Domenico e Al Pacino, noto parrucchiere romano, lo vedrà alle prese con la cura dell’immagine di personaggi del calibro di Filippo Graziani, figlio del cantautore Ivan, e il gruppo musicale I Perturbazione. La sua fitta agenda di appuntamenti non termina qui, segnata in rosso un’altra data importante: la prossima estate si vola in Georgia, terra a lui molto cara per l’amore dimostrato nei confronti del Belpaese, missione che fa parte di un progetto di ampio respiro che, da anni, lo impegna a divulgare in ogni angolo del continente tecniche di taglio e colore tipiche del Made in Italy, calandosi nei panni di un vero e proprio guru della moda. Chi volesse rinnovare il look e affidarsi al re della bellezza, lo si può trovare in quel di Rimini, in via Raganella 34, là dove è di casa la sua base operativa che spalanca le braccia a chiunque avesse voglia di avvalersi dei consigli di bellezza di un vero esperto del settore.

paolo lo gioco,il nuovo “mani di forbice” delle star

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Viaggiare piace a tutti, è un dato di fatto, come è un discorso prettamente soggettivo. C’è chi per brevi e lunghe distanze ama volare e chi predilige lo spostamento sui binari. Ad affiancare la principale società italiana per la gestione del trasporto ferroviario, Trenitalia, da qualche anno è arrivato sul mercato un operatore privato, NTV, ovvero il Nuovo Trasporto Viaggiatori, in servizio dall’aprile 2012, una novità che accorcia le distanze del Belpaese con 52 collegamenti giornalieri tra 16 stazioni di 13 città: Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Milano, Torino, Padova, Venezia, Rimini, Pesaro e Ancona. Bello a vedersi con il suo rosso fiammante ma, al di là dell’estetica, a colpire è la sensibilità rivolta nei confronti dell’ambiente: il treno è infatti costruito al 98% con materiali riciclabili, ha un impatto acustico ridotto e dei consumi energetici inferiori del 15% rispetto ai preesistenti treni ad Alta Velocità. Non è tutto, la peculiarità di Italo, questo il nome di battesimo, è l’attenzione per il cliente che viene coccolato e viziato dalla partenza all’arrivo a destinazione da personale altamente professionale in ambienti confortevoli e tecnologicamente avanzati. In tutte le stazioni collegate dal servizio si trova Casa Italo, un punto di riferimento per ricevere assistenza e ospitalità con Wi-Fi libero, postazioni relax, tabelloni con indicazioni su arrivi e partenze etc. Inoltre, per chi ama avere tutto sotto controllo, ecco Italo No Stress, un servizio in grado di dare un valido supporto nella pianificazione di un viaggio, dalla prenotazione del parcheggio, al noleggio di un auto con conducente e tanto altro. Ad ogni tasca il suo biglietto: tre ambientazioni calzano le esigenze di ogni tipo di clientela. Quando la fame inizia a fare capolino, a deliziare il palato ci pensa l’area snack,

ntV, l’AltrA VeloCità Sui binAriitalo ti mette le aliText: Livia Fabietti

dove è possibile trovare distributori automatici di snack e bevande per un caffè, un cioccolatino etc. Chi cerca comodità e servizi può optare invece per La Club, un vero angolo di piacere dove abbandonarsi alle attenzioni del personale di bordo che accoglie e intrattiene i viaggiatori offrendo loro da bere, quotidiani e, su richiesta, i menù di Eataly (a pagamento). Chi non ama guardare l’orologio e contare i minuti e le ore che separano dall’arrivo, a far dimenticare la noia ci sono moderni schermi touch-screen da 9” per ogni poltrona che consentono di intrattenersi vedendo la TV in diretta. Gli amanti del lusso troveranno la propria isola felice in prima classe, accolti da hostess pronte a servire bevande, snack e tanto spazio per le gambe mentre, all’estremità del treno, c’è la carrozza Cinema, dotata di 8 schermi 19 pollici ad alta definizione. Se il rumore incessante dei telefoni che squillano ed il chiacchiericcio di sottofondo sono dei nemici, gli amanti della quiete troveranno sollievo nella carrozza relax, dove il silenzio regna sovrano. Una delle ultimissime novità riguarda l’ambiente Smart XL, dedicato a chi si trova spesso in movimento e desidera viaggiare comodo, approfittando di ampi spazi, il sedile della Prima, ma senza rinunciare alla convenienza della Smart. Per quel che concerne l’aspetto economico, tante le promozioni attivate, fisse e stagionali, come il Carnet Business non nominativo, dedicato alle aziende e agenzie di viaggio, da 5 o 10 biglietti, che permettono di risparmiare fino al 35% o ancora, per i più giovani muniti della Carta dello Studente, grazie alla promozione Ntv-Miur è possibile usufruire di uno sconto del 10% in ambiente Smart.www.ntvspa.it

Sì, viaggiare: le novità corrono sui binaricon italo, il primo operatore privato italianonel trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità

TRAVELS110 topclass i t a l i a s t y l e m a g a z i n e

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La moda si mette a nudo: è tempo di cambiamenti, l’arrivo della primavera è alle porte e con essa la voglia di spogliarsi del grigiore tipicamente invernale per indossare l’allegria e la spensieratezza di una delle stagioni più colorate dell’anno. Se le vie di intere città si riempiono di profumati e variopinti fiori, il fashion system non è da meno: il fascino del Made in Italy scende dalle passerelle per vestire i piedi di tutte le donne alla ricerca di comodità, eleganza e femminilità. Aggiungi un posto nella scarpiera che c’è un amico in più: proprio così, oltre ai nomi altisonanti della moda internazionale, la qualità e la maestria degli artigiani italiani mettono in luce pezzi d’eccezione, come le scarpe Nora Scarpe di Lusso, un progetto che, nato nel 2011, prende spunto da Anita, brand specializzato nella produzione di scarpe da tango, una musa ispiratrice che ha fatto tesoro di concetti quali comodità e comfort per dare vita, nel 2011, ad una linea di calzature di lusso, romantiche e confortevoli, dedicate a un pubblico esigente, donne moderne molte attente a cosa indossare dalla mattina alla sera. Si tratta di modelli di grande attualità, fatti rigorosamente a mano con grande passione e amore: la matita è quella di Dante Beltrami, stilista, direttore marketing e comunicazione che, facendo leva sulla sua decennale esperienza in qualità di produttore e importatore di scarpe da tango dall’Argentina, ha esaltato il gusto per il retrò, avvalendosi della professionalità del suo collaboratore, Antonio, responsabile di produzione, molto attento nella scelta di materiali pregiati in grado di assicurare la creazione di un prodotto di qualità. Le collezioni propongono modelli dal sapore vintage rivisitati in chiave moderna pronti a superare ogni confine per allinearsi con i tempi attuali:

norA, lA CulturA del tAngole scarpe di lusso che fanno ballareText: Livia Fabietti

a ognuna il suo nome, il ventaglio dell’offerta è davvero vasto, abbraccia fantasie geometriche, tinte vistose o ancora tocchi di animaler, come i sandali Dalida o Samba, con i suoi vivaci colori o ancora le luccicanti ballerine Grace, disponibili semplici, in nero glitterato, adatte ad un outfit classico per tutti i giorni mentre, per chi ama osare, indicate quelle in rettile azzurro o quelle maculate, perfette per una serata informale con un jeans skinny ed una giacca di pelle. Ore e ore in giro fuori casa possono essere fatali: per rendere ogni spostamento agevole e per non torturare i propri piedi, addio tacchi, ballerina docet: niente di banale e scontato quando si parla delle Lulù, una scarpa affusolata pronta a cavalcare ogni esigenza: dal semplice nero, all’azzurro, dal brillante oro ad originali giochi geometrici. Le più sbarazzine potranno ostentare Fifì, sandali con tacco e pon pon ton sur ton o ancora, chi ama copiare il look del proprio lui, Margot, una calzatura rivisitata in chiave modaiola e calzante al gentil sesso con la riproduzione di fantasie colorate. La moda è un must che non prevede sviste: vestire di femminilità e ammaliare con la propria seduzione vale anche in inverno, con stivali, tronchetti e francesine dai tacchi più o meno importanti, soluzioni tutte femminili per dare un pizzico di pepe alla vita di tutti i giorni.www.scarpenora.it

Camminare è come danzare: quando la classe e la qualità del Made in italy si sposano con la ricerca di sensualità ed eleganza, ecco le calzature per la

donna moderna più esigente

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Il mondo della tecnologia è un microcosmo in continuo divenire che, anno dopo anno, propone al mercato prodotti di ultima generazione, pronti a tenere compagnia nella vita quotidiana. Oggigiorno uno dei più preziosi gioielli da portare sempre in borsa o in tasca è lo smartphone, telefono ultra moderno in grado di comunicare con il mondo in maniera sempre più social. Sono in tanti che abbracciano la Apple mania, ma sono altrettanti coloro che si guardano intorno e vagliano quelle che possono essere le valide alternative che permettono di avere un prodotto di qualità, veloce e multifunzionale e che assicuri ottime performances. Uno dei modelli più in vista del momento è il Nokia Lumia 1520, ultimo capolavoro della nota società finlandese, uno smartphone che, in primis, si fa notare per la sua estetica dal design moderno e accattivante, che si veste in solido policarbonato, opaco/lucido, nei colori giallo, rosso, bianco e nero e si distingue dal passato per il suo display 6 pollici full HD, 1080 pixel LCD, in grado di assicurare un’ottima leggibilità alla luce naturale. Si tratta del device ideale per ogni tipo di utente: chi necessita di un dispositivo aitante per motivi professionali, il nuovo Lumia 1520 promette grandi prestazioni grazie alla presenza di Microsoft Exchange, Office 365 e Lync che permettono di visualizzare e modificare file Word, Excel e PowerPoint senza perdere la formattazione originale e, inoltre, è possibile salvare i documenti su SkyDrive per consultarli in qualsiasi momento senza rimpiangere l’assenza di un pc. Chi

nokiA lAnCiA il nuoVo pHAblet

invece desidera un telefono che sia allo stesso tempo un fedele alleato di vita quotidiana e un compagno di giochi, Lumia 1520 è perfettamente in grado di immortalare ogni momento prezioso e renderlo eterno e, grazie al sistema Dual Capture, si possono salvare contemporaneamente immagini in alta e bassa risoluzione. Che sia una vacanza al mare o in montagna, una cena tra amici, un compleanno o qualsiasi altro evento importante, il gioiello della Nokia stupisce con la sua fotocamera PureView da 20 MP con stabilizzazione ottica dell’immagine. Non c’è bisogno di essere dei fotografi di professione, tutti sono nella condizione di conservare bei ricordi avvalendosi di Nokia Storyteller, l’app esclusiva per i device Lumia, che permette di avere a mente tutti i dettagli di ogni luogo immortalato, raggruppando le immagini e i video automaticamente, seguendo un ordine cronologico e non solo, grazie all’integrazione con HERE Maps, sarà possibile visualizzare le foto in corrispondenza dell’area in cui sono state scattate, aggiungere delle note, commenti e condividerle con gli amici. “Attraverso le più recenti innovazioni imaging e il meglio di Microsoft inserito in un nuovo form factor, aiutiamo le persone a immortalare e a esplorare il mondo che le circonda”: ha dichiarato Paola Cavallero, General Manager di Nokia Italia. Chi volesse acquistare questo innovativo smartphone, lo potrà trovare nei migliori negozi di elettronica e on-line.www.nokia.com

lumia 1520, lo smartphone da 6 polliciText: Livia Fabietti

Colorato, social e business allo stesso tempo. una nessuna centomila le

caratteristiche dell’ultimo nato in casa nokia, un telefono che punta alla

fotografia e all’operatività

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Il vero tablet business, sottile e leggero, facile da implementare, facile da gestire, facile da proteggere! La produttività sarà a portata di mano, grazie al design elegante e allo schermo tattile del Tablet G1 ElitePad 900 HP, progettato per uso professionale. Questo innovativo tablet business per Windows 8, con processore Intel Atom Z2760, 2 GB di memoria, Intel® Graphics Media Accelerator, Audio SRS altoparlanti stereo integrati e microfono integrato (array doppio microfono), è anche dotato di tastiera completa, docking station e una custodia che aumenta la durata della batteria, consentendo di espandere il potenziale di qualsiasi utente. Una suite completa di accessori vi darà la libertà di personalizzare il dispositivo come desiderate. Sia che vi occupiate di vendite, progettazione, formazione o sanità, potrete beneficiare di una gamma di opzioni software e hardware specifiche, che verranno verificate per garantire la compatibilità. I contorni sagomati, lo schermo antigraffio, i pulsanti in alluminio e lo stilo elegante, rendono G1 ElitePad 900 HP (che misura 178x261x9,2 mm) tanto bello e facile da utilizzare quanto funzionale. I materiali come il vetro Cornig Gorilla Glass 2 e le lavorazioni in alluminio, fanno diventare questo gioiello tecnologico molto leggero (avvio in meno di 680g di peso), ma allo stesso tempo indistruttibile. G1 ElitePad 900 HP è pensato per durare nel tempo e consentire di lavorare ovunque, dalla sala riunioni al magazzino, mantendo invariata la sua eleganza. Con oltre 115.000 ore di collaudi e cicli diagnostici completi, la massima affidabilità è garantita. Inoltre, lo schermo con diagonale di 25,6 cm (10,1”), 16:10, massimizza l’area di visualizzazione del dispositivo mobile. Attraverso l’input tattile, tramite penna e vocale, potrete scegliere il metodo di lavoro che preferite. Una volta inserito il G1 ElitePad nell’elegante custodia con batteria aggiuntiva, potrete lavorare tranquillamente senza pensare alla ricarica. La batteria HP Long Life

g1 elitepAd 900 Hpil futuro è a portata di manoText: Nicola Luccarelli

garantisce, infatti, una durata fino a tre anni, e vi consentirà di concentrarvi solo ed esclusivamente sulla vostra attività. La compatibilità con Windows 8 e le applicazioni legacy x86, consentono di usufruire di tutti gli strumenti necessari di sempre. Il tutto con la garanzia dei processori Intel® di ultima generazione. Questo tablet può trasformarsi anche in PC. Come? Semplice, basta inserirlo nella docking station dell’ufficio, e il G1 ElitePad 900 HP come per magia si trasfomerà nel vostro PC desktop. Aggiungete poi una tastiera completa per incrementare la produttività o uno schermo aggiuntivo per il multitasking e il gioco è fatto. Inoltre potrete anche accedere a Windows in modalità wireless con la tecnologia NFC. Il modello G1 ElitePad 900 HP è dotato anche di una videocamera frontale 1080p per le videochiamate e una posteriore da 8 MP per registrare video e scattare foto con flash incorporato. I servizi HP CIS (Custom Integration Services) semplificano l’integrazione di HP ElitePad in ambienti IT esistenti, mentre HP Global Series e i servizi correlati garantiscono un supporto affidabile per business con sedi in vari paesi. Per quanto riguarda la sicurezza, HP Client Security, HP BIOS Protection e Microsoft Defender difendono il sistema da eventuali attacchi di virus e altre minacce. Infine, la gestione dei dati è facile e veloce con Active Directory, il join di domini e il supporto del boot PXE e HP Client Managemente Solutions. Con G1 ElitePad 900 Hp c’è la possibilità di mantenere i dati e i dispositivi sensibili in ufficio e, con gli strumenti opzionali di manutenzione autonoma, gli aggiornamenti sono semplicissimi da installare. Insomma, non lasciatevi scappare questo autentico gioiellino tecnologico che diventerà per voi, oltre ad un prezioso strumento di lavoro, anche un importante investimento, protetto da una garanzia limitata di tre anni opzionale. www.hp.com

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In una civiltà dell’immagine, quale è stata definita la nostra epoca, essere sommersi da migliaia di stimoli visivi è una routine quotidiana. C’è il rischio di perdere la capacità di stupirsi. Ma per chi non vuole accontentarsi e ha sempre sognato un’esperienza visiva unica al mondo, LG ha quello che fa per lui: il segreto sta in un design curvo, in un contrasto infinito, in un angolo di visione perfetto. Tutto questo sintetizzato in un nuovo, avveniristico prodotto: LG Oled Curvo, il primo televisore al mondo che rivoluziona luce e forma. Si tratta dell’inizio di una nuova era tecnologica, in cui l’esperienza visiva è ripensata per essere adattata all’occhio umano. I display di un tempo dovevano sottostare a vincoli tecnici ed erano costretti a rispettare le esigenze della macchina, piuttosto che soddisfare le aspettative dello spettatore. Dal primo televisore dalla forma arrotondata agli schermi piatti dell’ultima generazione, nessuno, prima di LG, aveva mai azzardato un design così ergonomico, che mettesse al primo posto il comfort dello spettatore. Oggi la prospettiva è finalmente ribaltata: con il tv Oled di LG siamo di fronte al primo schermo curvo al mondo, grazie al quale è possibile immergersi in un’esperienza totalizzante e naturale al tempo stesso, per una visione confortevole e coinvolgente, in cui si è sempre proiettati al centro dell’azione. Con il suo design curvo, il tv Oled di LG offre un angolo di visuale perfetto, in quanto il grado di curvatura del display è stato calcolato in modo tale da fornire all’occhio umano la stessa distanza a partire da qualsiasi punto dello schermo, permettendo così all’immagine di adattarsi naturalmente al campo visivo dello spettatore. Oltre allo schermo, anche la base del tv Oled rappresenta un inno al design più innovativo: con la sua trasparenza, simile al cristallo, crea la piacevole illusione di uno schermo galleggiante. E non è tutto: grazie alla tecnologia Oled, con pixel a 4 colori, profondità e tonalità dei colori sono totalmente realistiche e garantiscono un contrasto infinito. Il nuovo televisore non è sbalorditivo solo dal punto di vista dell’immagine: anche la qualità del suono non è da meno. Il nuovo tv Oled LG vanta, infatti, un sistema audio di qualità premium, realizzato con speaker

lg e le Sue CurVelg lancia il primo televisore curvo al mondo, che adatta l’esperienza visiva all’occhio umano. per lo spettatore nulla sarà più come primaText: Gionata Agisti

una visione totalizzante e naturale

un design sottile come un foglio di carta

HI-TECH

sottilissimi di materiale ceramico, inseriti all’interno della base. LG ha rivoluzionato il concetto di televisore, unendo il massimo della tecnologia Oled ad un design curvo dello spessore di pochi millimetri: il risultato è talmente incredibile da poterlo paragonare a un foglio di carta. Per questo, il tv Oled di LG è stato recentemente insignito del premio ‘red dot: best of the best’ e ha ottenuto il prestigioso riconoscimento ‘european design tv 2013-14’, da parte dell’EISA - European Imaging and Sound Association. Il tv top di gamma di LG è anche il primo tv oled al mondo ad aver ricevuto la certificazione THX. www.lg.com

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CARS

Con un design futuristico, prestazioni eccellenti, guida agevole, la Opel Ampera ha colpito nel segno. Un’auto elettrica che, per le sue soluzioni tecnologiche innovative, affiancate da uno straordinario mix di efficienza, praticità, comfort e sicurezza, si è aggiudicata il prestigioso titolo di “Auto dell’anno 2012”. Non si tratta solo di un nuovo modello di automobile ma di una nuova filosofia di viaggiare che ha incontrato un grande interesse. Il punto di forza di Ampera risiede nel suo cuore elettrico che assicura prestazioni (può raggiungere i 161 chilometri orari) e continuità a livelli che non hanno nulla da invidiare ai motori tradizionali. Il limite della carica delle batterie con Ampera è stato superato grazie ad un efficiente sistema di supporto che, con un generatore termico, è in grado di produrre elettricità autonomamente. Stiamo parlando del primo veicolo elettrico ad autonomia estesa. (E-REV. Extended-Range Electric Vehicle). In queste parole risiede la rivoluzione del sistema di propulsione di Ampera. La sua autonomia, in pura modalità elettrica ad emissioni zero, arriva a livelli fino a poco tempo fa impensabili: si possono infatti percorrere fino a 80 km con la sola funzione elettrica e si può arrivare a 500 km quando il sistema attiva il generatore alimentato a benzina. Sono sufficienti quattro ore per “fare il pieno” collegandosi ad una ordinaria presa di corrente domestica e viaggiare per lunghi percorsi senza problemi. Un motore elettrico da 111 kW (150 CV), sempre collegato alle ruote motrici assicura una immediata disponibilità di coppia (con accellerazioni e una brillantezza di guida fino ad ora impensabili per questa tipologia di motori). Una ulteriore caratteristica vincente della Opel Ampera è la sua versatilità. Si può scegliere guidandola tra ben quattro modalità operative, adeguandosi in tempo reale alle diverse situazioni di traffico o alle esigenze del conducente. Normal, Modalità standard. La più efficiente dal punto di vista energetico. Sport: riconfigura automaticamente la risposta dell’acceleratore per garantire una rapida disponibilità di coppia motrice e una guida più brillante. Mountain Regola automaticamente il sistema di propulsione offrendo una guida adatta alla montagna e ai percorsi più impegnativi mantenendo la batteria sempre a un livello di carica ottimale per

opel AMperA, l’Auto elettriCA SenzA liMitibella,sicura, aggressiva e soprattutto elettricaText: Moreno D’Angelo

garantire ulteriore potenza. Hold: il motore utilizza esclusivamente l’elettricità prodotta dal generatore e conserva quella della batteria per i tragitti urbani. L’Ampera vanta interni curati e un’ottima strumentazione di accessori di serie. Quattro comodi posti e un ampio bagagliaio. Insomma tutto quello che serve per le necessità quotidiane di una famiglia. Questo gioiello tecnologico della Opel è anche all’avanguardia nel garantire massimi livelli di sicurezza. Cominciamo dalle sospensioni, studiate per assicurare una ottima tenuta di strada. Il sistema frenante si avvale di tecnologie di ultima generazione che le consentono di sfruttare la forza G, sviluppata in fase di decelerazione, e trasformarla in elettricità che viene immagazzinata nella batteria. L’intera struttura dell’autoveicolo è realizzata in acciaio ad alta resistenza e la cellula abitativa garantisce ai passeggeri la massima protezione..E la batteria? Resta racchiusa e protetta all’interno da elementi laterali e da piastre in lega di acciaio. Di serie vi sono otto airbag, poggiatesta regolabili contro i colpi di frusta e pedaliera sganciabile per prevenire il pericolo di lesioni alle gambe. L’Ampera è fornita di sistemi proattivi di sicurezza per prevenire gli incidenti. ABS anti-bloccaggio elettronico delle ruote in frenata, ESP ®Plus controllo elettronico di stabilità, controllo continuo e automatico della pressione dei pneumatici, sistemi di assistenza al parcheggio. Inoltre, data la sua silenziosità, si avvvale di un dispositivo che, con un leggero suono, avverte i pedoni del suo arrivo. L’Ampera al suo cuore ecologico ha abbinato un design slanciato e curato in ogni dettaglio che si riconosce immediatamente anche per i suoi gruppi ottici anteriori a “boomerang”. Dietro lo stile e le linee originali non vi è solo un discorso estetico, ma anche la ricerca di quelle linee che ne fanno una delle auto più aereodinamiche presenti sul mercato e con i più bassi consumi di energia. Un sistema di soluzioni integrate, che danno efficienza nel trasferire la potenza su strada, consentono una guida semplice e sicura. Decisamente Ampera è un auto che guarda al futuro.www.opel.it

“Car of the year 2012”

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MV AguStA, turiSMo VeloCe 800estetica e praticità unite in simbiosi perfetta nella MV Agusta turismo Veloce 800. il piacere di viaggiare divertendosi al massimo

un motore compatto, dall’eccezionale impatto estetico, una tecnologia mai adottata prima su moto da turismo e gpS integrato per il modello turismo Veloce lusso 800

Text: Gionata Agisti

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MOTORBIKE

Dire Agusta significa nominare un monumento del motociclismo, celebrato per i suoi 75 titoli mondiali e una storia inimitabile di moto uniche, per fascino e prestazioni. Oggi, con MV Agusta Turismo Veloce 800, la casa motociclistica reinterpreta il concetto di tourer nel nome dell’esclusività, della facilità di guida, delle prestazioni e della leggerezza, visto che, in controtendenza rispetto a tutti gli altri modelli sul mercato, sempre più pesanti e sovradimensionati, la cilindrata del suo motore è di appena 800 cc (125 CV, velocità massima: 240 km/h). Si tratta di una nuova interpretazione della base motoristica ad alta tecnologia, su cui MV Agusta ha incentrato la propria estensione di gamma. Il motore compatto, al punto da sembrare di cilindrata ancora più ridotta, grazie al suo frazionamento a tre cilindri, garantisce bassi e medi regimi da riferimento, accompagnati da un esaltante allungo. I circuiti del liquido di raffreddamento e dell’olio vi sono completamente integrati. Da ciò deriva una delle peculiarità di questo tre cilindri: l’eccezionale impatto estetico, che permette una perfetta integrazione con le linee della Turismo Veloce. Queste ultime, inimitabili, trovano immediato riscontro nella praticità, a cui una vera granturismo non può rinunciare e MV Agusta Turismo Veloce 800 è concepita appositamente per celebrare il piacere unico del granturismo. Tutto in lei evoca la voglia di viaggiare e di farlo divertendosi al massimo. Il design riflette la compattezza del motore, con volumi estremamente bilanciati sui due assi e un’attenzione unica a elementi solitamente critici su ogni moto turistica, come le valigie, di cui Turismo Veloce propone un’integrazione totale, estetica e funzionale, attraverso un design unico e realmente innovativo. Il telaio, dallo schema

inconfondibilmente MV Agusta - una struttura composta dalla sezione anteriore in tubi di acciaio, completata da piastre laterali in lega di alluminio -, è stato ridisegnato per rispondere alle specifiche di Turismo Veloce. Di conseguenza è più largo nella zona centrale e dispone di piastre disegnate in modo da poter ancorare il cavalletto centrale. La Turismo Veloce 800 presenta anche caratteristiche mai adottate prima su una moto da turismo: l’MVICS 2.0 di nuova generazione, con piattaforma inerziale, che si spinge fino al nuovo cambio elettronico up&down EAS 2.0 – presente per la prima volta sul mercato anche in scalata, permettendo al pilota di poter selezionare una marcia superiore o inferiore senza azionare la leva della frizione - e l’Anti Wheeling System, altra novità per una moto da turismo. L’equipaggiamento di serie è arricchito dall’immobilizer e dal collegamento Bluetooth. Del modello Turismo Veloce 800 è disponibile anche la versione Lusso, con la sua straordinaria ricchezza di accessori e soluzioni tecnologiche, che includono le manopole riscaldate, il GPS integrato e l’innovativo MVCSC - MV Agusta Chassis Stability Control-: il Controllo Elettronico di Stabilità, forte di una sofisticata elettronica di controllo che, attraverso la variazione continua della regolazione idraulica, permette di adattare la risposta alle specifiche condizioni di utilizzo. La centralina elettronica include la piattaforma inerziale, che fornisce numerosi parametri indispensabili per la regolazione continua delle sospensioni e sfrutta l’algoritmo Skyhook, appositamente sviluppato da MV Agusta. Turismo Veloce e Turismo Veloce Lusso sono disponibili solamente nella versione con il sistema di frenata ABS. www.mvagusta.it

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Pelle di vitello, colori pastello e dimensioni adatte ad ogni esigenza senza perdere mai in eleganza, sono i nuovi cardini della collezione di borse Hermès, per la prossima primavera – estate. Una stagione calda fatta di particolari inconfondibili, come gli spigoli stondati della “Oxer” bag, ispirati alla tradizione Hermès o gli angoli rinforzati della “Maxi” bag che mostrano la morbidezza della pelle e l’abilità artigiana, offrendo una valigia alla moda e perfetta per viaggi brevi o week end en plein air. Nel tempo libero, inseparabile compagno di equitazione, l’elmetto in policarbonato e pelle di vitello, nell’elegante accoppiata nero – bordeaux. Dotato di fori di ventilazione che ne consentono grande traspirabilità, l’elmetto è stato testato al Saut Hermès 2013 ed è stato adottato da numerosi fantini professionisti. Per chi rimane in città, invece, perfetta la pochette in quattro varianti di colore a misura di smartphone, oppure la versatile e leggerissima “Alleretour Fourre-Tout 47” che rivela ampio spazio interno e sa essere piccola e graziosa se riempita poco. Ampia scelta di accessori per la donna Hermès, particolare e ricercata anche per la prossima primavera - estate: dal foulard “Chefs Indiens” in seta, che riproduce una litografia originale degli indiani d’America del XIX secolo (design Kermit Oliver), alla composizione di bracciali in smalto stampato che raccontano il viaggio fra cielo e mare in tenui colori sfumati, con temi cari alla casa parigina, come l’immancabile Cavalcadour. Infine, il particolare “Chaîne d’ancre 24”, doppio anello in argento con intrecci perpendicolari in grado di adornare due dita contemporaneamente. Della stessa

HerMèS, gli ACCeSSori CHiC per lA proSSiMA priMAVerA-eStAteperfetti per accompagnare lavoro e week end, gli immancabili della casa parigina in un sapiente mix di tradizione e innovazione. in tutti i nuovi colori Text: Valentina Tortelli

serie anche il bracciale ispirato al “Chaîne d’ancre 2 fils” e lavorato in morbide curve concentriche. Ai piedi, invece, gli intrecci sensuali dei sandali a tacco alto in pelle di capra, con lacci color cammello alla caviglia, delicata rivisitazione delle calzature alla schiava, oppure le colorate zeppe completamente rivestite di fili di pelle intrecciata a mano, omaggio a quell’op-art degli anni Sessanta che mirava a provocare illusioni ottiche sfruttando accostamenti di linee e di colori. Per l’uomo, Hermès collezione primavera – estate 2014 ha pensato calzature in nabuk bianco, dal favoloso effetto aperto-chiuso, grazie ai tagli sul collo del piede. Permettendo di intravedere la pelle durante la camminata, creano un originale contrasto chiaroscuro. Al collo, la particolare sciarpa in seta double face “Kachinas” che racconta la visita degli spiriti amici della tribù Hopi al villaggio, per cantare, portare regali ai bambini e l’agognata pioggia per i raccolti (design Kermit Oliver). Al polso, new entry della linea creata da Hermès nel 2003, il “Dressage Chronographe” con cassa in acciaio, quadrante in argento placcato e cinturino in coccodrillo color tabacco opaco. Disponibile anche nella versione nera, questo cronometro da polso a carica automatica, come tutti i Dressage, è dotato di un meccanismo di accurata manifattura. Immancabile, la Coffre à lutrin creata da Philippe Nigro per Les Nécessaires d’Hermés, un mobile – valigia dal gusto retrò in pregiato noce canaletto, acciaio spazzolato, pelle e tessuti Hermés.www.hermes.com

FASHION118 topclass i t a l i a s t y l e m a g a z i n e

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Un settore che fa gola a tanti, affollato di professionisti non sempre con le carte in regola. Stiamo parlando della chirurgia e medicina estetica, ambito estremamente delicato e per questo esposto a gravi rischi per la salute dei pazienti. In questo mare magnum diventa difficile scegliere il medico al quale affidarsi per un “ritocchino”. L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), primo sodalizio in Italia dedicato al settore, ha messo a punto un vademecum che possa orientarli nella scelta del chirurgo adeguato al tipo di trattamento da effettuare. «Non vogliamo essere solo bravi chirurghi, ma anche e soprattutto brave persone - afferma il presidente di Aicpe, Giovanni Botti». Una delle caratteristiche dell’associazione è avere come associati solo professionisti, specialisti in chirurgia plastica e la rigida adesione a un codice etico e di comportamento da seguire non solo quando si indossa il camice, ma in tutti i momenti della vita. «Molti medici offrono prestazioni di chirurgia plastica senza averne i requisiti o propongono trattamenti chirurgici in strutture non adeguate o autorizzate - afferma Mario Pelle Ceravolo, vicepresidente di Aicpe -. I pazienti devono prestare molta attenzione nella scelta del chirurgo, senza fidarsi solo dei messaggi pubblicitari: si rischia non solo di essere insoddisfatti dei risultati, ma anche di subire gravi danni. E’ fondamentale che operatore e ambiente siano adeguati, anche quando si tratta di procedure apparentemente semplici». Da qui nasce l’idea di un decalogo per il paziente che si affaccia al mondo della chirurgia plastica. Il primo passo è verificare le credenziali del medico a cui ci si rivolge: «In Italia tra chirurghi ufficiali, non ufficiali e abusivi si contano almeno 5.000 medici che praticano la chirurgia plastica, anche se è difficile avere una stima precisa - afferma Pelle -. Gli unici di cui fidarsi sono quelli specializzati in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva ed Estetica, ossia chi, dopo la laurea in Medicina, ha frequentato per cinque anni una Scuola di Specializzazione Universitaria in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica oppure chi ha maturato un’esperienza comprovata e verificata per almeno cinque anni nel settore». Altri criteri per scegliere il medico di fiducia sono l’eventuale attività ospedaliera o universitaria e l’accreditamento nelle due società scientifiche italiane, Sicpre e Aicpe. Secondo: è fondamentale informarsi

CHirurgiA plAStiCAAttenzione alla scelta del medicoText: Valentina La Ferrera

sulla struttura dove vengono eseguiti gli interventi. «Devono essere strutture sanitarie ufficialmente autorizzate» spiega Ceravolo. Punto tre: è diritto del paziente ottenere notizie sui materiali utilizzati, come protesi o fillers. «Ogni medico deve illustrare ai pazienti ogni prodotto che utilizzerà e consegnare un’etichetta identificativa del prodotto» continua Ceravolo. Quattro: è consigliabile leggere il consenso informato presentato ai pazienti per qualunque tipo di terapia e chiarire eventuali dubbi con il medico. Quinto: verificare sempre il preventivo dei costi, chiarendo le perplessità su eventuali spese aggiuntive. Punto sei: professionalità e sicurezza hanno un costo. Diffidare di prezzi troppo bassi o di sconti. Numero sette: informarsi sull’equipe chirurgica, soprattutto sull’anestesista. Otto: attenzione a chi pubblicizza la prima visita gratuita. Nono: molti pazienti chiedono al chirurgo di vedere immagini pre e post operatorie. «Di solito queste immagini rappresentano i migliori risultati ottenuti dal chirurgo, non quelli medi – puntualizza Ceravolo -. Se non usati con realismo e serietà questi mezzi possono creare nel paziente aspettative irrealistiche e fuorvianti» Decimo: quando si sceglie un chirurgo bisogna valutare, oltre a titoli ed esperienza, «la personalità, il senso di responsabilità, l’onestà intellettuale e quelle caratteristiche umane istintivamente deducibili dal contatto personale che un vero professionista dovrebbe avere». www.aicpe.org

da Aicpe le linee guida ed un codice etico per la tutela del paziente.dieci semplici regole per evitare rischi

MEDICAL RESEARCH

Giovanni Botti

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“Non sono vittima della moda, ma tossicodipendente della musica”, questo recita la traduzione dello slogan con il quale Bob Sinclar, al secolo Christophe Le Friant, il popolarissimo DJ e produttore discografico, pubblicizza un nuovo gioiello immesso sul mercato dalla Sennheiser. Stiamo parlando delle cuffie MM 550 X, ultima chicca della casa tedesca leader nel settore. Un vero status symbol per i tantissimi gourmet della musica unita all’ hi-tec, una nuova tipologia di cuffia microfonica dinamica chiusa, full size, dotata di tecnologia bluetooth 2.1. Questa innovativa cuffia circumaurale mostra un’ampia compatibilità con tutti i cellulari e i dispositivi dotati della tecnologia bluetooth, grazie ad un assortita serie di profili come l’“hands free” (mani libere) oppure “headset” (cuffia), o ancora “Advanced Audio Distribution Profile” e “Audio Video Remote Contol Profile” . Tutti questi settaggi rispondono alla tecnologia, anch’ esse di ultimissima generazione, Noise Gard 2.0, che permette nella quasi totalità, l’ eliminazione dei rumori di fondo. Altra applicazione tecnologica che interessa questo nuovo avanzatissimo componente per l’ ascolto della musica Hi Fi, è il Talk Through (parlare attraverso) che grazie all’ ausilio di un microfono posto sulla capsula, una volta abilitato consente di ascoltare chi ci è vicino senza necessariamente togliere le cuffie ed interrompere cosi l’ ascolto della play list preferita, riducendo anche il rumore ambientale. Con questo tipo di cuffie è possibile anche ampliare la dinamica audio dei formati compressi

SennHeiSer, lA riCerCA del Suono perFettoQuattro profili, un unico scopo: alta fedeltà del suono in cuffiaText: Antonio Sarracino

come mp3 o mp4. Grazie ad una piccola console composta da quattro tasti e situata sulla capsula è possibile il controllo delle principali funzioni inerenti la telefonia, nello specifico: risposta ad una chiamata, rifiuto, esclusione del microfono, trasferimento di chiamata e termine della stessa; inoltre è possibile controllare le tracce audio, avanzamento e volume. Capsule generose nella loro dimensione, magneti al neodimio sono sinonimo di garanzia per un suono avvolgente, unico per la sua qualità audio. Ma attenzione alle batterie, una volta esaurita si potrà continuare il nostro ascolto inserendo un cavo audio, in dotazione alle cuffie (2,5 mm a 3,5 mm jack plug in), ma non sarà possibile gestire le chiamate. Arricchiscono la dotazione di queste spettacolari cuffie Sennheiser modello MM 550 X una pratica custodia rigida nella quale trovano posto anche due adattatori jack 6,3 mm, un adattatore doppio jack che ci consente di collegare la cuffia alla poltrona quando siamo in aereo. Al completamento della dotazione non poteva mancare il cavo USB ideale per IPhone, IPod, lettori Mp3, lettori CD, PC, TV e Hi-Fi. Inoltre, Sinclar a parte, gli esperti di settore asseriscono che la Sennheiser non a caso è leader nel settore, questo deriva dalla continua ricerca della perfezione e delle tecnologie di nuova generazione o più semplicemente come recita lo slogan sul loro sito “the pursuit of the perfect sound”, la ricerca del suono perfetto.www.sennheiser.com

Musica, gestione chiamate e ascolto sensoriale,tutto in un unicaparola:MM 550 x

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I Campionati Sciistici delle Truppe Alpine rappresentano un appuntamento sempre più importante di incontro e confronto a livello internazionale aperto a tutte le Unità dell’Esercito e a numerose rappresentative straniere. La 66a edizione della manifestazione sportiva, che si è svolta dal 27 al 31 gennaio in Piemonte, ha visto la partecipazione di oltre 1000 militari di cui 200 appartenenti a 13 nazioni estere (Afghanistan, Bulgaria, Francia, Gran Bretagna, Germania, Libano, Macedonia, Oman, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria). Novità di quest’anno, il ritorno delle gare, dopo ben 44 anni, nella splendida cornice di Sestriere, nel comprensorio della via Lattea, già teatro delle Olimpiadi Invernali del 2006. I Ca.S.T.A., nati nel lontano 1931 con lo scopo di valutare il livello di addestramento raggiunto dai singoli reparti degli Alpini attraverso un serrato confronto agonistico, prevedono diverse gare tra cui slalom gigante, biahtlon (sci di fondo e tiro a segno con carabina) e sci alpinismo. Tuttavia, la regina delle prove, la più temuta in assoluto, è la gara dei plotoni, durissima competizione su tre giornate, durante la quale team italiani e stranieri si sfidano in discipline quali tiro con armi in dotazione, lancio di precisione della bomba a mano inerte, topografia, due prove a cronometro, trasporto feriti su barella e ricerca di personale travolto da valanga. Particolarmente suggestiva ed emozionante la fiaccolata che si è svolta durante la serata conclusiva della competizione invernale, in cui centinaia di sciatori, divisi a gruppi, sono scese lungo tre diverse piste per simulare un enorme tricolore sventolante. Uno scenario arricchito da altri momenti speciali e coinvolgenti, come l’intervento sul campo dei militari attraverso elicotteri, mezzi cingolati da neve, motoslitte e sci: ritmi serrati e imprese “eroiche” capaci

66^ EDIZIONE DEI CAMPIONATI SCIISTICI DELLE TRUPPE ALPINESono diecimila gli Alpini dell’esercito che garantiscono pace e stabilità in italia e nel mondoText: Silvia Marchetti

di proiettare lo spettatore nel vivo dell’azione. Le gare delle “Olimpiadi degli Alpini” hanno la peculiarità di unire l’aspetto puramente sportivo all’aspetto maggiormente legato alla specifica preparazione tecnica di ciascun combattente. Edizione dopo edizione, i Ca.S.T.A. si confermano come un momento di interesse che va oltre il comparto militare e la semplice competizione sportiva. Le discipline e le diverse prove in programma non coinvolgono soltanto migliaia di atleti, che lottano per aggiudicarsi i vari Trofei in palio, ma anche i sempre più numerosi civili che si appassionano ai Campionati e alla montagna, vera maestra di vita. “L’aspetto fondamentale della manifestazione – spiega il Generale Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, protagonista dell’evento piemontese – è l’addestramento ad operare e vivere in montagna che si sviluppa anche attraverso questi campionati, momento di verifica del livello addestrativo raggiunto, con particolare riguardo alla capacità di sopravvivenza, alla mobilità ed efficienza operativa in ambiente innevato”. Ed è proprio questa la mission dei soldati-atleti: nelle ultime operazioni internazionali, infatti, le Unità dell’Esercito (10000 alpini di cui 8% donne) si sono trovate ad operare soprattutto in montagna, tra Kosovo, Bosnia e Afghanistan, ambienti che richiedono personale addestrato e preparato anche a causa delle condizioni climatiche impegnative. I reparti delle cosiddette “penne nere”, arruolati in tutte le regioni italiane, sono motivo di orgoglio nazionale e una risorsa fondamentale per il Paese e per la montagna, impegnati per garantire sicurezza in Italia e all’estero grazie alla lunga esperienza in campo internazionale nelle missioni a sostegno della pace e della stabilità nel Mondo. www.esercito.difesa.it  - www.truppealpine.eu

oltre mille atleti-militari di 14 nazioni si sono confrontati sulle montagne innevate di Sestriere

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Sguardo profondo, occhiali dalla montatura nuda, sorriso di chi sa il fatto suo, espressione di alta professionalità e competenza, ecco l’immagine di Carlo Pignatelli che appare sul suo web site, il famosissimo stilista conosciuto in tutto il mondo per le sue creazioni di alta moda, in particolare quelle legate al wedding. Nasce in un paesino della provincia di Brindisi, Latiano. L’approccio al mondo della sartoria è quello più tradizionale possibile, impara a muoversi tra ago, stoffe e filo nella bottega di suo padre. Negli anni successivi la sete di perfezione e ricercatezza lo portano nelle più importanti sartorie, conducendolo fino a Torino dove approfondisce le tecniche e prende vita il suo stile. È il 1968 quando sempre a Torino apre la sua prima “Bottega” frequentata da una selezionatissima clientela. Ma è nel 1973 l’ anno che vede la nascita , sempre a Torino, del primo “Ateilier Carlo Pignatelli”, dove lo stilista con l’ausilio di alcuni fidati ed esperti collaboratori crea ai primi capi rigorosamente su misura. Ma deve attendere il 1993 per approdare nella Milano della moda dove ad attenderlo vi sono buyers per il suo esordio sulla passerella di Milano collezioni.

MAiSon pignAtellidalla sartoria di famiglia alle passerelle mondialiText: Antonio Sarracino

Da quel momento è solo un susseguirsi di successi: un sodalizio con una importante trading company giapponese, apre l’alta moda al mondo dello sport, in particolare il calcio, infatti nel 1995 disegna le divise per la Juve e la Nazionale. Poi ormai affermatosi nel settore cerimonia uomo porta il suo contributo anche al femminile realizzando due linee dedicate alla Sposa: “Carlo Pignatelli Couture” e “Fiorinda by Carlo Pignatelli”, entrambe distribuite sul circuito internazionale. Lo arricchirà poi creando “Carlo Pignatelli Cerimonia Donna”. Anche in profumeria si troverà il suo inconfondibile stile viene lanciato infatti il profumo “Carlo Pignatelli Parfum”. Alla Juventuse e alla Nazionale, per la realizzazione delle divise, si aggiungono nell’ ordine: l’ Olimpique Marseille,il Torino FC, il Watford FC, il Palermo e la Roma nel 2007. Ancora un tassello manca alla completezza delle linee di questo maestro della sartoria italiana, quello dedicato ai bambini che arriva nel 2004 e non poteva che chiamarsi “Carlo Pignatelli Junior”. Oggi la Maison vanta numerose collezioni ambite ed apprezzate in tutto il mondo, questo grazie anche a negozi monomarca strategicamente

tradizione italiana e audacia in creazioni haute couture

Lo stilista Carlo Pignatelli

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situati in Spagna a Madrid, Barcellona, Valencia, Cordoba, in Sud Africa a Johannesburg, oltre a quelli di casa nostra: Torino, Milano Firenze, Catania e Bari. Arricchiscono e fortificano l’impero Pignatelli cinque showrooms, a Torino, Barcellona, Milano, Zurigo e Kyoto, oltre a più di 500 boutique plurimarca dislocate in tutto il mondo. È il passato ad ispirare l’ estro creativo di Carlo Pignatelli per la collezione 2014, che sa di retrò senza tralasciare l’ essere chic del protagonista. Così l’ uomo 2014, sempre elegante, viene catapultato quando il secolo scorso muove i primi passi, uno stile definito “dandy chic” che si rinnova in una creatività che vede lo sposo di oggi sempre più bramoso di eleganza e originalità. A tenere la scena sono i classici toni, quali nero e grigio, ma certamente la collezione non snobba il bianco. Ma si sa l’ istrionico Pignatelli non tralascia nulla ed ecco, per chi ama osare, comparire sulle passerelle il verde smeraldo. Come sempre, valorizzano e impreziosiscono i capi del “maestro”, il pizzo, le particolari cravatte e gli immancabili bottoni gioiello. Carlo Pignatelli ama giocare con la tradizione assumendola nel suo DNA, rinnovandola e rendendola pura

modernità. Ma restiamo nel fiabesco mondo della cerimonia, questa volta al femminile, si perché anche per Lei Pignatelli ha il suo bel dire. Parla di una donna nel giorno più bello della sua vita, una donna avvolta in un abito da sogno che regala fantastiche silhouette; i tessuti? Rigorosamente seta, pizzo, chiffon, ai quali si aggiunge il tocco prezioso dei ricami in oro, frutto di sapienti e abili mani sartoriali o con il geniale tocco di piccoli bouquet di seta applicati alle creazioni dello stilista. Ovviamente il tutto indiscutibilmente in bianco, avorio e champagne. Ma anche qui irrompe il verde smeraldo e l’ evergreen black e white per chi propende alla sera senza tralasciare un’eleganza che lascia senza respiro. Tutte queste parole vi potranno suscitare curiosità che appagherete semplicemente linkandovi al sito www.carlopignatelli.com, dove verrete catapultati in un mondo in cui lo stile si alterna elegantemente alle emozioni.www.carlopignatelli.com

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dalle passerelle alle divise dei club senza tralasciare mai l’eleganza

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“La moda passa, lo stile resta”, sosteneva Coco Chanel. E per dar forza al proprio stile gli accessori sono fondamentali. Che vengano utilizzati per sedurre, sfuggire gli sguardi o semplicemente per essere cool, gli occhiali da sole sono gli accessori dell’affordable luxury per eccellenza. Un vero “must have” per dare voce alla propria personalità: preziosi come gioielli, raffinati come costruzioni di design. De Rigo Vision ci offre una guida ai prossimi trend dell’eyewear. Impossibile non trovare l’occhiale che fa per noi in questo melting-pot di tendenze, tra creazioni avvolgenti come maschere o retrò, dalle forme morbide e abbondanti da diva o a farfalla da pin-up. E ancora modelli coloratissimi o tartarugati, scintillanti o dai toni urban chic. Partiamo da Givenchy, la famosa casa francese che con la sua Collezione Sole 2014 è riuscita a stregare anche star del calibro di Cate Blanchett. D’altra parte la collezione Eyewear by Riccardo Tisci rappresenta la massima espressione di stile. Prende il nome dai numeri primi: si va dal modello Givenchy Five, al Seventeen, passando per Seven e Eleven. Trait d’union la sperimentazione di forme e volumi in versioni moderne e senza tempo. De Rigo presenta anche i modelli della Collezione Sole 2014 di Lanvin,

de rigo, Ad ogni SguArdoil Suo Stilede rigo Vision ci guida alla scelta dell’accessorio più cool del 2014per non passare mai inosservatiText: Antonio Carnevale

sintesi tra gusto retrò e approccio moderno. Nasce così la linea Art Decò Jewels, curve geometriche e uno spirito vintage impreziosito da decorazioni e inserti gioiello e la Charme Ethnique, pensata per un animo poliedrico e globetrotter. Accanto ai modelli più preziosi, Lanvin presenta anche la linea Industrial Mix, dal carattere minimal d’avanguardia. Lozza, marchio più antico di occhiali in Italia, propone invece uno stile vintage contemporaneo ispirato ai grandi autori della letteratura mondiale. È il caso del modello Flaubert, che ripropone un classico senza tempo, il tartarugato, rivisitato con un finishing opaco. O il Joyce, col ritorno dell’ovale, reinterpretato con doppio ponte e aste effetto legno. Classico e moderno si fondono anche nella collezione Eyewear di Bluemarine, che si rivolge a donne dalla personalità forte con i suoi occhiali da sole glam-chic. Due i temi principali: i gioielli che donano luminosità e i colori, DNA della Maison. Di tutt’altro tenore il Wild Punk, di chiara ispirazione Sixties. I colori maculati si combinano ad uno stile glam-punk grazie all’impiego di borchie dorate che profilano le aste e personalizzano il frontale. Sempre cavalcando l’onda musicale, Bluemarine presenta una nuova capsule collection, Punk Chic, che punta a

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far rivivere una delle tendenze più cool degli anni Ottanta. Occhiali da sole con un’anima dark per spingere ogni donna ad affrontare la quotidianità con grinta e determinazione. Ad una donna moderna e cosmopolita si rivolge anche Furla, con una collezione che è un vero e proprio inno alla libertà e alla natura. Esempio lampante il modello Funny Violet, che gioca con le sfumature accese del viola, gli effetti shiny e un raffinato contrasto tra il frontale metal con finitura lucida e gli inserti in pelle marrone sulle aste. Il connubio tra sartorialità e ricerca dell’eccellenza, invece, sono prerogativa di Ermenegildo Zegna. Un’eleganza raffinata, che si esprime nella nuova collezione Eyewear Primavera-Estate 2014. Per uomini che non vogliono rinunciare all’eleganza anche nel tempo libero. Emblemi di questa collezione il modello “Wood & metal”, nel quale si fondono il pregio del legno e l’essenzialità del metallo e il “Tecno chic” con montatura in metallo dorato e lenti ramate. Giovani e giovanissimi sono il target di riferimento di Sting. Una collezione colorata e frizzante dall’animo Pop, ben rappresentato dal modello cult Make Your Style, con cover intercambiabili. Sempre in questa direzione la linea XS, una collezione di occhiali da vista divertente

e colorata, per bambini trendy e originali. Assolutamente da non perdere il modello Skull Rock. Tema principale è il teschio, reinterpretato come pins sul frontale o come stampa all-over all’interno delle astine. Non c’è alcun dubbio. Complemento perfetto per ogni tipo di outfit, l’occhiale è senza dubbio il vostro alleato più fedele, per uno stile destinato a durare nel tempo. Parola di De Rigo Vision.www.derigo.com

Che vengano utilizzati per sedurre, sfuggire gli sguardi o semplicemente

per essere cool, gli occhiali da sole sono gli accessori dell’affordable

luxury per eccellenza

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diAnA grAnd Hotel, beneSSere totAle in riVA Al MArenel cuore della riviera ligure, il diana gH si offre come oasi di benessere, per lo spirito e il corpoText: Antonio Carnevale

Quando nel 1786 Johann Wolfgang von Goethe intraprende il suo primo viaggio in Italia, durato quasi due anni, ne rimane incantato. Per i paesaggi, il clima, l’arte e il carattere del popolo italiano. Chissà cosa avrebbe pensato il grande letterato tedesco se si fosse trovato a passare per le coste liguri. Si, perché le sue parole ben si prestano per descrivere l’atmosfera e le profonde sensazioni che regala un soggiorno in questi luoghi dove “si respira un’aria dolce e sana”. Un susseguirsi di costa frastagliata che si arrampica verso i crinali dei monti, rendendo questa parte della riviera ligure una delle mete più ambite dai turisti. Siamo ad Alassio, un tempo borgo di pescatori incastonato tra Capo Mele e Capo Santa Croce, che ha conosciuto una sorprendente impennata economica intorno agli anni Sessanta. Oggi Aràsce - in dialetto ligure – è una tra le più famose città della riviera del ponente ligure. Qui si trova il Diana Grand Hotel, elegante resort a due passi dalla dorata “Baia del Sole”. Quel duplice appagamento dei sensi e dello spirito che colpì il giovane Goethe appartiene un po’ a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di alloggiare al Diana di Alassio. Tra le mura di questo storico resort della riviera del ponente ligure si intuisce, come già notava il sommo scrittore, la visione e il benessere totale che lì si respira. Nato oltre cinquant’anni fa, in questo arco di costa ligure, il Diana è il luogo ideale per trascorrere un soggiorno incantevole, all’insegna del relax e del contatto con la natura. La sua storia è la storia della famiglia Quadrelli. Una classica storia del dopoguerra italiano. Così come la cittadina che lo ospita ha saputo valorizzarsi nel corso degli anni, attirando un numero sempre maggiori di villeggianti, il Diana ha saputo evolversi sotto la sapiente gestione Quadrelli, di papà Egidio prima, e dei giovani Giancarlo, Rosanna e Massimiliano poi. Durante gli anni sono stati effettuati diversi lavori di ampliamento, che non

hanno però alterato la concezione iniziale con cui è stata costruita la struttura. Oggi il Diana offre ai suoi prestigiosi ospiti ampi spazi comuni sia interni che esterni, come le terrazze e il giardino, entrambi affacciati sulla spiaggia. È, ad oggi, una delle poche oasi di spazi aperti e alberati direttamente sul mare, contraddistinto da un forte impegno nei confronti della natura, dell’ambiente, del benessere e della cultura. Per assaporare la magica atmosfera di questi luoghi sarebbe sufficiente fare una passeggiata serale sul lungomare, proprio di fronte all’albergo, godendo delle meraviglie del paesaggio e curiosando tra le creazioni dell’artigianato locale. Al rientro, con lo sguardo rivolto verso il tramonto sul mare, potreste bere un drink al bar Ugo per poi, con in mano un buon bicchiere di Vermentino, gustare il pescato fresco del ristorante Sun Terrace. E in questo modo, cogliere a pieno il valore di questo suggestivo panorama, in cui le bellezze naturali, il patrimonio artistico, l’allegria e la tranquillità si fondono in un’armonia perfetta. Ma non è tutto. Il Diana Grand Hotel di Alassio è un vero gioiello, realizzato tenendo presente i concetti di eco-compatibilità, con l’obiettivo di riposizionare in chiave moderna la classica nozione del lusso. C’è una piscina al coperto con idromassaggio, una spiaggia privata, una terrazza solarium con vista sul mare, una SPA e molto altro ancora. Le camere sono caratterizzate da decorazioni in stile classico e presentano tutte una vista sulle colline liguri o sul mare. In altri termini, un benessere globale in un nuovo concetto di lusso firmato Quadrelli, associato sì alla vacanza, ma più specificatamente ai concetti di spazio, natura, silenzio, in un contesto assolutamente unico: la riviera ligure dalle cangianti e infinite sfumature dove, per dirla alla Goethe, “si respira un’aria dolce e sana”.www.hoteldianaalassio.it

la sua storia è la storia della famiglia Quadrelli. una classica storia

del dopoguerra italiano

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Il vento freddo che sferza i nostri volti. La pioggia e lo stress che ci tormentano. Le giornate sempre più corte. L’inverno e la quotidianità ci colpiscono con gelida efficacia ed è importante non farsi trovare impreparati. Per affrontare la stagione più fredda mantenendo in salute il corpo e lo spirito basta seguire poche e semplici regole. Grazie alle linee di prodotti della profumeria Douglas, ecco cosa annotare sulla propria agenda per la cura del proprio benessere psicofisico. Per prima cosa, l’inverno rigido e la vita frenetica non fanno bene alla nostra pelle. Possiamo correre in suo aiuto con Douglas Beauty System e la sua linea Care & Comfort, che garantisce idratazione ed elasticità grazie ad un’azione nutriente ed anti-età. Quattro prodotti innovativi per risvegliare la bellezza del corpo - lozione, bagno doccia, crema mani e deodorante in crema – che si avvalgono di un complesso di 3 principi attivi: acido ialuronico, estratto di alga hawaiana, ricca di vitamine e antiossidanti, e olio di Camelina Sativa, con proprietà lenitive ed anti-età. Due erbe, già note fin dall’antichità per le loro proprietà curative, danno vita invece alla linea di prodotti Lavanda & Timo. Un trittico - bagnoschiuma, latte dopobagno e crema corpo – dalle proprietà balsamiche e anti-stress. Per rassodare e illuminare il viso poi, GoodSkin Labs FIRM-365™ Siero Viso Rassodante con V-Technology è la soluzione ideale. Questo nuovo siero anti-età è stato ideato per rendere la pelle visibilmente più rassodata e liftata. Se poi siete delle nostalgiche della tintarella, Douglas SUN vi permette di ottenere un colorito dorato e naturale con la sua linea Self-Tanning Milk Face & Body. Un latte autoabbronzante che, usato ogni giorno, conferisce alla pelle colorito e naturale idratazione. Una donna che vuole apparire perfetta e in ordine deve necessariamente prendersi cura anche delle proprie mani, spesso sottoposte a stress, agenti atmosferici, saponi e detersivi. Il primo step per ottenere mani perfette, come

detto, è prendersi cura della pelle. Ma non meno importante è la cura delle proprie unghie, indubbiamente uno degli specchi che riflettono la cura che dedichiamo a noi stessi. L’innovativa linea Douglas Nails Hands Feet offre tutto il necessario per prendersi cura di mani e piedi. Prodotti nati per offrire la giusta soluzione in qualsiasi momento, a casa come al lavoro. Anche per l’uomo è importante non trascurare la salute della propria pelle. La linea Men’s System, un trattamento cosmetico ristrutturante e nutriente, aiuta a trattenere la naturale idratazione della pelle, rendendola luminosa e tonica. Questo grazie alle sostanze minerali presenti nell’acqua di mare e alle proprietà altamente rigeneranti degli estratti di bambù. Durante la stagione fredda anche i capelli sono messi a dura prova e, così come la pelle, hanno bisogno di protezione e coccole. C’è bisogno di scegliere accuratamente i prodotti da utilizzare, tra shampoo delicati, balsami, maschere e lozioni. Douglas ci viene nuovamente in aiuto con la sua nuova linea sviluppata per la cura e lo styling del capello maschile. I prodotti della linea Douglas Hair MEN offrono soluzioni mirate per le specifiche esigenze dell’uomo, con un Hair & Body Shampoo delicato, un potente shampoo antiforfora e un Gel che garantisce uno styling perfetto e a lunga tenuta. Poiché la salute dei capelli dipende anche da fattori interni, sarebbe bene seguire una dieta ricca di proteine per mantenere i capelli lucidi e forti. Anche lo stress può incidere sulla loro salute. Per questo Douglas Hair propone una nuova linea di trattamento intensivo per capelli danneggiati e fragili, la linea Protein Repair. Utilizzando un’esclusiva combinazione di ingredienti attivi - contenente proteine di mandorla e cheratina - penetra a fondo nella fibra del capello, riparandolo dall’interno. Il prezioso olio di mandorla infine, contribuisce a mantenere i capelli morbidi e lucenti.www.douglas.it

douglAS, belli e in ForMA AnCHe d’inVernoSfidando le intemperie e lo stress della quotidianità, i nuovi prodotti douglas si prendono cura del nostro benessere psicofisicoText: Antonio Carnevale

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Insieme a lei migliaia di appassionati hanno viaggiato per le strade di tutto il mondo. Con lei hanno condiviso tutto: sogni, incertezze, fatica. E soprattutto chilometri. Ma lei non è una donna, è una moto. Ma con un’anima. Un’anima Ducati. Parliamo della storica Ducati Monster, veicolo che ha fatto la fortuna della Casa di Borgo Panigale. Da sempre Ducati infonde l’essenza dello stile italiano nelle linee seducenti delle sue moto. Così, anche le ultime arrivate testimoniano l’applicazione di tecnologia di eccellenza su uno stile inconfondibile, un design unico e indiscutibilmente italiano. Ducati Monster 1200 è la terza generazione dell’iconica moto bolognese, riproposta in una versione ancor più moderna, versatile ed emozionante. Ancora più Ducati. Con la Monster, nelle due nuove versioni 1200 e 1200 S, si torna al raffreddamento a liquido, inaugurando un nuovo concetto di sportività, “morbida” e gestibile. Ducati stupisce poi con uno straordinario motore 1198 Testastretta 11° DS di derivazione Superbike, un telaio totalmente ridisegnato ed un look ancor più “muscolare”. La nuova Monster 1200 rappresenta un ritorno al cuore dell’azienda: una moto sportiva incentrata sulle prestazioni, sull’agilità e sul coinvolgimento del guidatore. Ma guardiamola più da vicino. Caratterizzata da una combinazione vincente di stile minimal e contenuti tecnici all’avanguardia, la moto evoca alcuni tra i più leggendari modelli del passato: i potenti Monster S4R e S4RS. Il moderno Monster viene proposto nella versione 1200 da 135CV e nell’esclusivo modello S da 145CV, con una coppia di 12.7kgm che esalta il piacere di guida grazie a poderose accelerazioni, una ciclistica di riferimento e un peso a secco di soli 182kg. A prima vista si riconoscono tutti gli elementi che hanno contribuito a creare il mito Monster: la linea aggressiva, il faro anteriore

duCAti MonSter 1200, deSign dA Veri intenditori Affascina per il nuovo linguaggio stilistico dalle linee pulite, raccolte, grintose e mai banali. un nuovo modello che farà storia.Text: Antonio Carnevale

arrotondato e l’inconfondibile serbatoio, ora più capiente, a sottolineare il suo carattere possente. Enfatizzata dai fianchi sottili e dal gruppo ottico incredibilmente compatto, la moto ricorda il deciso profilo di un toro pronto alla carica. I dettagli poi, fanno la differenza. Il cruscotto TFT, insieme alle luci anteriori e posteriori, racconta di una moto proiettata verso il futuro. La scelta dei cerchi risponde all’esigenza di performance, senza però rinunciare al design accattivante che li distingue. A completare l’opera, i preziosi dettagli in metallo spazzolato. Il tradizionale telaio a traliccio Ducati si evolve in questa versione utilizzando una soluzione tipica delle corse, in cui il motore è l’elemento portante. La forma della coda tagliente e l’impianto di scarico, doppio e sfalsato, non lascia dubbi sulle prestazioni. Impianto frenante, sospensioni, forcellone monobraccio e cerchi si combinano con un’ergonomia senza precedenti per Ducati, così da offrire il Monster più seducente, performante e versatile di sempre. Massima guidabilità e comfort, senza perdere in prestazioni: è questa la chiave del nuovo gioiello di casa Ducati. Estremamente confortevole - grazie anche ad un innovativo sistema di regolazione dell’altezza sella - è dotato di sistema di controllo della trazione a 8 livelli, ABS e Ride-by-Wire a 3 livelli, associati ai Riding Mode Ducati, selezionabili attraverso il pulsante di ritorno frecce. In definitiva, la terza versione della naked Ducati è un modello ormai maturo, ma allo stesso tempo del tutto in linea con la filosofia originale della Monster. Ancora una volta Ducati ci regala una moto destinata a fare storia e a diventare punto di riferimento del settore, chiara espressione dello stile italiano che ci caratterizza e ci distingue in tutto il mondo.www.ducati.it

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la nuova Monster 1200 rappresenta un ritorno al cuore dell’azienda: una moto sportiva incentrata sulle prestazioni, sull’agilità e sul coinvolgimento del guidatore

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Il tempo stringe e l’attesa diventa sempre più frenetica per quello che dovrà essere anche un importante banco di prova per l’Italia. Già, perché quando si parla di Expo non possiamo non tener presente che gli occhi sono tutti puntati su di noi, in particolare su Milano, la città ospitante del grande evento che ha scelto come tema “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. La grande Esposizione Universale, che inizierà il 1° maggio del prossimo anno per poi chiudere i battenti il 21 ottobre, già da tempo vede l’aggiungersi di tasselli che di giorno in giorno vanno a comporre l’intero puzzle di quello che sarà l’evento più atteso dell’anno. Work in progress! Innanzitutto si parte dall’adesione dello scorso 22 gennaio da parte dell’Irlanda ma già in precedenza il premier Enda Kenny, in un incontro con l’allora Presidente del Consiglio Enrico Letta, aveva palesato la propria disponibilità a partecipare all’evento. E con questo siamo a quota 142 partecipanti. Ad ogni modo al sì di Dublino non tardano ad aggiungersi Spagna e Regno Unito che neanche ad un mese di distanza – rispettivamente gli scorsi 27 gennaio e 14 febbraio – firmano il contratto ufficializzando il diritto ad avere i propri padiglioni all’Expo 2015. La Spagna, particolarmente, intenderà contribuire all’Esposizione Universale sul tema della sicurezza alimentare e della sostenibilità, fornendo prodotti alimentari biologici di alta qualità accessibili su scala mondiale. D’altro canto la partecipazione britannica non si limiterà a ciò che si vedrà nel padiglione: il Regno Unito offrirà un’esperienza davvero inedita sia ai visitatori reali che si recheranno a Milano l’anno prossimo, che ai visitatori virtuali da tutto il mondo. L’obiettivo è dar vita ad una collaborazione che duri

expo 2015, work in progreSS l’italia in duplice veste: dalla presidenza ue ad ospitante dell’evento. dublino dice sì all’esposizione universale. Firmano anche Spagna e regno unitoText: Valerio Pisaniello

nel tempo, eredità di questo evento globale. Ma questi sono solo due degli oltre 60 padiglioni previsti in agenda che saranno raggruppati in nove cluster: Caffè, Cacao, Riso, Cereali e Tuberi, Spezie, Frutta e Legumi. E poi l’ecosistema Bio-Mediterraneo, l’Agricoltura nelle Zone Aride e le Isole. A quanto sembra «Expo Milano 2015 ha già segnato traguardi importanti», a renderlo noto e a rimarcarlo con orgoglio è Giuseppe Sala, Commissario unico del Governo Italiano per Expo Milano 2015, che nella prima presentazione ufficiale tenuta a Bruxelles lo scorso 29 gennaio continua così: «Traguardi importanti, ma non meno tangibili di un’Esposizione Universale, con l’obiettivo di individuare, attraverso una collaborazione mondiale, nuovi percorsi di sostenibilità in grado di soddisfare correttamente i bisogni alimentari di tutti, preservando al tempo stesso le risorse naturali per le future generazioni». Stesso in quella sede proprio l’ex Premier Letta ha sottolineato che «Expo 2015 appartiene all’Italia e all’Europa tutta» e che proprio «in virtù del fatto che all’Italia spetterà il prossimo semestre di presidenza europea Milano avrà un ruolo da protagonista». Sulla stessa linea anche il Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy che vanta «l’orgoglio dell’Unione Europea per il fatto che l’Esposizione Universale si terrà a Milano», come prova «altrettanto orgoglio per il fatto che sarà proprio l’Italia a presiedere il destino del Consiglio dell’Unione Europea il prossimo mese di luglio». Un tema, quindi, che incentiva una sorta di partnership e fiducia reciproca sia da parte dell’Italia che dell’Europa. E di questi tempi non è poco. www.expo2015.org

Con il sì dell’irlanda salgono a quota 142 i partecipanti

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Da Castrocaro Terme ne sono nati di talenti che poi hanno dominato lo scenario della musica italiana. Basti pensare a Zucchero, a Gigliola Cinquetti o a Carla Bissi, meglio nota da tutti come Alice. Volti allora sconosciuti, ma che poi si sono affermati come icone della musica italiana. Questa volta è stato il turno del giovane ventiduenne Davide Papasidero, a cui è toccata la vetta più alta del podio della 56esima edizione del Festival di Castrocaro “Voci nuove volti nuovi”. Una finalissima ricca di emozioni e soprattutto di personaggi noti del calibro di Patty Pravo, esibitasi sulle note di un medley dei suoi più grandi successi come “Se perdo te”, “Pazza idea” e poi “Dimmi che non vuoi morire”. Grande protagonista e conduttore della serata - andata in onda su Rai1 il 19 luglio scorso a partire dalle 21 - è stato Pupo, autore di celebri brani come “Gelato al cioccolato” e “Su di noi”, infiammando il pubblico di Piazza D’Armi a Terra del Sole. A giudicare il giovane talento romano una giuria non di poco conto presieduta da Iva Zanicchi, per tre volte vincitrice del festival di San Remo; Claudio Cecchetto, produttore di talent scout di artisti musicali e televisivi come Jovanotti, Fiorello e 883; Marco Masini, cantautore di successo reduce dalla vittoria di “Canzonissima 2013”. E ancora altri celebri nomi come la produttrice discografica Alexia e Isabelle Adriani, cantante ma anche attrice italiana. Papasidero, già in passato noto per aver partecipato alla quinta edizione di “X Factor” (il talent show di Egidio Romio; ndr.), si è affermato sul ventottenne genovese Francesco Ciapica convincendo la giuria con un’originalissima interpretazione di “Un’emozione da poco” di Anna Oxa per poi sfornare la carta vincente con il suo inedito “Non voltarti più”. Ma tale fase finale, comunque, è stata il frutto di un’impegnativa selezione - con l’attenta supervisione del direttore artistico, il giornalista Massimo Cotto - svoltasi in tutta Italia ed ha visto il coinvolgimento di oltre 500 talenti, tutti

FeStiVAl di CAStroCAro, il gioVAne pApASidero SullA VettA del podioArchiviata la 56esima edizione con numerosi big della musica italianaText: Valerio Pisaniello

rigorosamente tra i 15 e i 29 anni, arrivando ad una scrematura di 12 finalisti che sono stati poi i protagonisti della diretta del 19 luglio. Una serata che ha permesso loro, comunque di ritagliarsi una scena importante, oltre che concedergli l’onore ma anche l’onere di calcare uno storico palco. Infatti, per cominciare, i 12 talenti sono stati accompagnati sul palco da 6 nomi importanti che hanno segnato la storia del Festival di Castrocaro, ma non solo. Li elenchiamo ma sicuramente non per ordine di importanza. Sono: Paolo Mengoli, Fiordaliso, Paolo Vallesi, Lighea, Michele Pecora e Donatella Milani. Inoltre, per alcuni di loro, prevista la possibilità da Nove Eventi - cordata formata da una serie di società operanti nell’ambito discografico e già organizzatrice della manifestazione - di ulteriori opportunità e ad altri, invece, precisamente tre tra loro, Barley Arts ha messo a disposizione la possibilità di aprire concerti di artisti nazionali ed internazionali. Ma ad uno solo la possibilità di un contratto discografico completo messo in palio dalla Keep Hold di Andrea Fresu e da Red Fish. Questo vuol dire dalla pre-produzione alla distribuzione sul mercato fino alla promozione sui vari media. Ma Papasidero non è stato di certo l’unico vincitore della serata. Infatti ad Emilio Carrino è andato il Premio per il Volto Nuovo con una giuria presieduta da Luigi Pieraccini, sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole, mentre di certo non è andata in secondo piano la performance del soprano russo Ekaterina Gaidanskaya, vincitrice del Festival Internazionale Voce Canto lirico 2013. Esibizione, quest’ultima, accompagnata dall’orchestra diretta dal maestro Stefano Palatresi. Da Castrocaro un nuovo re quindi, un re oggi sconosciuto proprio come lo erano i tanti big che da quel palco, allora, mossero i primi passi. A questo punto, che la tradizione continui. www.festivaldicastrocaro.it

Sul palco patty pravoin un medley dei suoi

più grandi successi

LIVE MUSIC

© Giorgio Sabatini e Giovanni Zacconi

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Che Ferragamo sia da sempre sinonimo di eleganza non è una novità. Eppur di volta in volta il brand fiorentino lascia tutti di stucco con le sue originali trovate. O meglio, in questo caso, con le sue originali fragranze. Sì, perché questa volta l’ha scritto nel nome: è Signorina Eleganza la nuova creazione di Salvatore Ferragamo, che riassume in se tutta la maestosità senza tempo di un marchio che innalza tutto il prestigio del Made in Italy. Senza dubbio una ricca creazione olfattiva che celebra il lato più seducente della femminilità e della bellezza delle donne. Non è un caso che la splendida top model Anja Rubik sia stata scelta come protagonista della campagna pubblicitaria del brand fiorentino. La sua bellezza iconica fa trapelare tutto il fascino di una donna dalle forti emozioni, di una figura regale e sensuale, perfettamente ad hoc per rappresentare al meglio l’eleganza senza tempo di Salvatore Ferragamo. E come completamento del puzzle, le immagini artistiche ritratte dal fotografo Mario Sorrenti in grado di rendere appieno l’idea dell’essenza di Signorina Eleganza. Le

FerrAgAMo pArFuMS, SignorinA elegAnzA lA nuoVA FrAgrAnzAil brand fiorentino sforna la sua autentica in una nuova creazione curata nei dettagliText: Valerio Pisaniello

note fresche create dall’unione tra il pompelmo e la pera danno vita ad un mix vivace ed energetico. Una nuvola di mandorla, dalle note delicate ed intense, scivola sui tenui petali di osmanto regalando un tocco di stravaganza al cuore dell’essenza. Il prezioso patchouli ed il cuoio bianco avvolgono la fragranza, lasciando una sensazione di delicatezza e sensualità sulla pelle. Ma anche l’occhio vuole la sua parte ed in questo Ferragamo non si smentisce mai. A dominare il packaging di Signorina Eleganza una palette beige con tonalità che esprimono delicata sobrietà e delicatezza ed un tocco di luce viene dato dal logo Eleganza che spicca all’interno di una cornice in oro goffrato. Una preziosa base d’oro con l’incisione del logo a rilievo contraddistingue il flacone, conferendone maestosità, mentre il celebre fiocco Vara in gros grain viene reinterpretato in due tonalità di beige. Per chi ama i dettagli e la grazia innata senza tempo del Made in Italy vuole anche l’autenticità. Con Signorina Eleganza non sbaglia.www.ferragamo.com

l’eleganza è l’indissolubile fil rouge di tutte le creazioni Salvatore Ferragamo

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