TM News numero 11
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8/9/2019 TM News numero 11
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Novembre 2003 Anno 5 - numero 11
25 ANNI DI PONTIFICATO DI GIOVANNI PAOLO II
TU SEI PIETRO! Periodico dell’associazione studentesca Tertio Millennio
Non abbiate paura! Aprite, anzi,
spalancate le porte a Cristo!
Alla sua salvatricepotestà aprite i confini
degli Stati, i sistemieconomici come quellipolitici, i vasti campi di
cultura, di civiltà, disviluppo. Non abbiate
paura! Cristo sa ‘cosa è
dentro all’uomo’. Solo luilo sa!
Oggi così spesso l’uomonon sa cosa si porta
dentro, nel profondo delsuo animo, del suo
cuore, Così spesso èincerto del senso della
sua vita su questa terra.E’ invaso dal dubbio che
si tramuta indisperazione.
Permettete, quindi - viprego, vi imploro con
umiltà e fiducia -permettete a Cristo diparlare all’uomo. Solo
Lui ha parole di vita, sì!di vita eterna.
Roma, 22 Ottobre 1978
La sfida per la Chiesa nell’Europa di oggi consiste, quindi, nell’aiutare l’uomo contemporaneo a sperimentarel’amore di Dio Padre e di Cristo, nello Spirito Santo, attraverso la te-
stimonianza della carità, che possiede in se stessa una intrinseca for-za evangelizzante.
Ai cristiani in Europa è chiesto di continuare ad essere reale traspa-renza del Risorto, vivendo in intima comunione con lui. C’è bisognodi comunità che, contemplando e imitando la Vergine Maria, figura emodello della Chiesa nella fede e nella santità, custodiscano il senso
della vita liturgica e della vita interiore. Prima di tutto e sopra tutto,esse dovranno lodare il Signore, pregarlo, adorarlo e ascoltarne laParola. Solo così potranno assimilarne il mistero, vivendo totalmente
relative a lui, come membra della sua Sposa fedele.
2003, Esort. Postsinodale Ecclesia in Europa, § 27
Conosco i giovani e so che essi vanno
alle questioni di fondo.
Probabilmente la primadomanda che voi
desiderereste pormi èquesta: “Chi sono io
secondo te, Papa GiovanniPaolo II, secondo il Vangelo
che tu annunci? Qual è ilsenso della mia vita? Qual è
il mio destino?”.La mia risposta, cari
giovani, è semplice ma dienorme portata: ecco, tu sei
un pensiero di Dio, tu seiun palpito del cuore diDio…Tu hai un valore
infinito, tu conti per Dionella tua irripetibile
individualità…c’è un Dioche vi ha pensato e che vi
dato la vita.Astana, 23 Settembre 2001
Cristo è l’uomo perfetto,la verità totale dell’uomo
e concedersi a Lui significa recuperare, sanare e recarea compimento l’uomo nella sua genuinità. L’ideale nonè di essere e di agire ‘come gli altri’. Ma di essere e di
agire come Cristo vuole.
Carpi, 3 giugno 1988
Il vero segno di civiltà
non è il benessereeconomico o il livello
tecnologico, ma lo spazioprivilegiato che si riserva
all’ultimo, all’uomosofferente e senza potere.
Parma, 6 giugno 1988
Vorrete assicurare e conso-lidare quei due beni fonda-mentali dell’uomo e della
società:
la compattezza della famiglia e il rispetto della vita concepita sotto il cuore della
madre. Dio che dice: “Non abban-
donare la donna tua sposa”,dice contemporaneamente:“Accogli la vita concepita in
lei per opera tua”. Non per-metterti di sopprimere o dilasciare sopprimere questa
vita!Piacenza, 5 giugno 1988
Il diritto alla vita, di cui è parte integrante il diritto a crescere sotto il cuore della madre dopo es-
sere stati generati, il diritto a vivere in una famigliaunita e in un ambiente morale, favorevole allo svilup-po della propria personalità, il diritto a maturare la
propria intelligenza e la propria libertà nella ricerca enella conoscenza della verità, il diritto di partecipare
al lavorare per valorizzare i beni della terra e per rica-vare da esso il sostentamento proprio e dei propri cari,il diritto a fondare liberamente una famiglia e ad acco-gliere ed educare i figli, esercitando responsabilmentela propria sessualità: fonte e sintesi di questi diritti è,
in un certo senso, la libertà religiosa, intesa come dirit-to a vivere nella verità della propria fede ed in confor-mità della trascendente dignità della propria persona.
1992, Enc. Centesimus annus, § 47
8/9/2019 TM News numero 11
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Anno 5 - numero 11 Novembre 2003
TM -TERTIO MILLENNIO
Rua Frati Minori, 14 - 41100 Modena Cell. 328.5379232 - e-mail: [email protected]
————————————
La sede è aperta al sabato dalle 15,30 alle 17.00.————————————
Foglio a diffusione intrascolastica.
Direttore: Andrea CasiniVice-direttore: Giorgio Pallotti
Le radici della civiltà occidentale vanno cercate nella nuova comunità spirituale sorta dalle rovine dell’impero romano e dalla
conversione dei barbari nordici alla fede cristiana (…) I Padri latini - Ambrogio, Agostino, Leone e Gregorio - furono, in un senso reale, i padri della civiltà occidentale, poiché i differenti popoli dell’Occidente acquistarono una civiltà comune solo in
quanto vennero incorporati nella comunità spirituale della Cristianità.
(Christofer Dawson)
Nell’ambito del corso di formazione per l’anno
2003-2004 promossa da T ertio M illennio su:
CRISTIANESIMO E FORMAZIONE
DELLA CIVILTA’ OCCIDENTALE
SABATO 15 NOVEMBRE 2003, 0RE 15:30
IN MODENA - RUA FRATI MINORI, 14
incontro sul tema:
LA CHIESA E I BARBARIRelatore:
Prof. PAOLO MAZZERANGHI
DEMOGRAFIA GLOBALE:UNA BOMBA A OROLOGERIA
ECONOMICA E GEOPOLITICAIl mondo va incontro ad imponenti sfide demografiche durante i prossimi 25-50 anni.
Questo potrebbe sembra troppo distante per costituire una preoccupazione immediata, maanticipazioni dei ben più gravi effetti destabilizzanti, che si possono prevedere, sono già in
corso, e l’impatto, all’interno degli Stati e fra le diverse aree geopolitiche, si sta già
facendo sentire. Ne è un esempio, nell’ambito della politica interna dell’Italia, lo scontro
in tema di riforma del sistema pensionistico e di immigrazione, mentre, a livello
internazionale, per molti osservatori l’attuale strategia USA in Iraq è influenzata da
considerazioni relative a mutamenti di popolazione a lungo termine, ben più che al
mercato del petrolio.
Le tendenze demografiche di lungo termine sono, infatti, attentamente osservate nei
’radar’ dei pianificatori USA tant’è che la Central Intelligence Agency, nota come CIA,
ha pubblicato un rapporto intitolato: Long Term Global Demographic Trends: Reshaping
the Geopolitical Landscape, molte delle cui affermazioni sono destinate a descrivere le
sfide che siamo chiamati ad affrontare nei prossimi anni e decenni.
“Declini drammatici della popolazione - si legge nel rapporto della CIA - hanno creato
vuoti di potere che vengono sfruttati da nuovi gruppi etnici. Differenziali nei tassi di
crescita della popolazione fra vicini storicamente hanno alterato i rapporti di forza
convenzionali”.“I nostri alleati nel mondo industrializzato affronteranno una sfida di invecchiamento
senza precedenti. Sia l’Europa che il Giappone sono destinati a perdere potere ed
influenza globali”.
“Per la Russia, un malsano declino della popolazione - specialmente fra i maschi in età
lavorativa - potrebbe impattare la crescita economica e la stabilità interna, vulnerabilità
che gruppi politici interni o altri Stati potrebbero cercare di sfruttare”.
“i paesi più poveri e spesso i più politicamente instabili del mondo-includendo fra gli
altri Afghanistan, Pakistan, Colombia, Iraq, Gaza e Yemen - avranno le più vaste
popolazioni di giovani entri il 2020”.
L’insuccesso, nell’integrare adeguatamente vaste popolazioni di giovani del Medio
Oriente e dell’Africa sub-sahariana probabilmente perpetuerà il ciclo di instabilità
politica, guerre etniche, rivoluzioni ed attività anti-regine che già affligge molti di questi
paesi. La gioventù disoccupata fornisce un terreno di coltura eccezionale per movimenti
radicali ed organizzazioni terroristiche, particolarmente in Medio Oriente”.
L’autorevole rapporto della CIA arriva a formulare un principio, che vale un tratto di
scienza politica e che i nostri politici (sembra troppo sperarlo!), ma soprattutto noi
dovremmo sempre tenere ben presente: “L’ascesa e la caduta delle civiltà sono legate
alle tendenze demografiche” .
L’altra metà della memoria
IL COMUNISMO:
L’OLOCAUSTO DEI POPOLISe ponete la domanda quale sia il crimine collettivo, che
lungo l’intero XX secolo ha prodotto il maggior numero divittime in nazioni e continenti diversi, la risposta - se nonvi siete imbattuti in uno che ha un interesse personale ediretto nella vicenda e che, quindi, più di tutti sa qual è laverità - è che si tratta del comunismo, in ciò assoluta-mente identico in tutte le sue diverse “salse”: sovietica,cinese, cubana, cambogiana, ecc.Ma vi sono altre domande a cui non troverete risposta:perché - a differenza di quello che è avvenuto a Norim-berga nel 1946 per i gerarchi del socialismo nazionali-sta - nessuno dei protagonisti dei crimini comunista siastato processato da una Corte internazionale? perchénessuno di costoro, dei milioni di collaboratori, attivisti eiscritti comunisti, compresi i nostrani, che, alla morte di
Stalin, inneggiavano “gloria eterna all’uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell’umanità” , come intitolava l’Unità del 6.3.1953, hasentito in dovere di fare il ‘mea culpa’ o di chiedere per-dono?E tutto ciò risulta ancor più incomprensibile se si consi-dera che il comunismo non è solo il frutto delle aberra-zioni ideologiche del secolo scorso, “il secolo dalle idee assassine” , come titola il saggio di Robert Conquest (ed.Mondadori, 2001), ma ancor oggi un quarto dell’umanità,dove il comunismo è al potere, come in Cina, in Corea, aCuba, o combatte per arrivarvi, come in Columbia conl’appoggio di Castro o in Nepal con il sostegno della Ci-na, ne sperimenta il terrore e la sistematica negazionedei diritti e delle libertà fondamentali, a partire da quella
religiosa.Sulla base, dunque, della convinzione che “la morte per fame di un figlio di kulaki ucraini, deliberatamente ridotto alla fame dal regime staliniano vale la morte di un ragazzo giudeo del ghetto di Varsavia” , come ha dichiarato Stépha-ne Courtois, coautore del Libro nero del comunismo, e chela memoria, per essere autentica e veramente in grado dievitare di cadere negli errori - e orrori - del passato, deveessere integra (altrimenti non sarebbe altro che la continua-zione di quella manipolazione ideologica della realtà che haportato agli errori - e orrori - che si vorrebbero denunciare),uomini di cultura di tutto il mondo, sopravvissuti e testimonidei crimini del comunismo si sono raccolti, assieme a chiun-que intenda dare il proprio contributo, in Comitati per le Li-bertà, presieduti dallo scrittore Vladimir Bukovskij, ex inter-
nato nel GULag, con lo scopo di ottenere che il 7 Novem-bre, data della Rivoluzione d’Ottobre, o il 9 Novembre, datadell’abbattimento del muro di Berlino, venga dedicato allaMemoria per le vittime dei regimi totalitari e dei campi diconcentramento (per saperne di più: www.libertates. org).