TM News numero 11

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 Novembre 2003  Anno 5 - numero 11 25 ANNI DI PONTIFICATO DI GIOVANNI PAOLO II TU SEI PIETRO!  Periodico dell’associazione studentesca Tertio Millennio Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!  Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa ‘cosa è dentro all’uomo’. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore, Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. E’ invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi - vi prego, vi imploro con umiltà e fiducia - permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo Lui ha parole di vita, sì! di vita eterna. Roma, 22 Ottobre 1978  La sfida per la Chiesa nell’Europa di oggi  consiste, quindi, nell’aiutare l’uomo contemporaneo a sperimentare l’amore di Dio Padre e di Cristo, nello Spirito Santo, attraverso la te- stimonianza della carità, che possiede in se stessa una intrinseca for- za evangelizzante.  Ai cristiani in Europa è chiesto di continuare ad essere reale traspa- renza del Risorto, vivendo in intima comunione con lui. C’è bisogno di comunità che, contemplando e imitando la Vergine Maria, figura e modello della Chiesa nella fede e nella santità, custodiscano il senso della vita liturgica e della vita interiore. Prima di tutto e sopra tutto, esse dovranno lodare il Signore, pregarlo, adorarlo e ascoltarne la Parola. Solo così potranno assimilarne il mistero, vivendo totalmente relative a lui, come membra della sua Sposa fedele. 2003, Esort. Postsinodale Ecclesia in Europa, § 27  Conosco i giovani e so che essi vanno alle questioni di fondo. Probabilmente la prima domanda che voi desidereres te pormi è questa: “Chi sono io secondo te, Papa Giovanni Paolo II, secondo il Van gelo che tu annunci? Qual è il senso della mia vita? Qual è il mio destino?”. La mia risposta, cari giovani, è semplice ma di enorme portata: ecco, tu sei un pensiero di Dio, tu sei un palpito del cuore di Dio…Tu hai un valore infinito, tu conti per Dio nella tua irripetibile individualità…c’è un Dio che vi ha pensato e che vi dato la vita. Astana, 23 Settembre 2001 Cristo è l’uomo perfetto, la verità totale dell’uomo e concedersi a Lui significa recuperare, sanare e recare a compimento l’uomo nella sua genuinità. L’ideale non è di essere e di agire ‘come gli altri’. Ma di essere e di agire come Cristo vuole. Carpi, 3 giugno 1988  Il vero segno di civiltà non è il benessere economico o il livello tecnologico , ma lo spazio privilegiato che si riserva all’ultimo, all’uomo sofferente e senza potere. Parma, 6 giugno 1988  Vorrete assicurare e conso- lidare quei due beni fonda- mentali dell’uomo e della società: la compattezza della famiglia e il rispetto della vita concepita sotto il cuore della madre. Dio che dice: “Non abban- donare la donna tua sposa”, dice contemporaneamente: “Accogli la vita concepita in lei per opera tua”. Non per- metterti di sopprimere o di lasciare sopprimere questa vita! Piacenza, 5 giugno 1988 Il diritto alla vita, di cui è parte integrante il diritto a crescere sotto il cuore della madre dopo es- sere stati generati, il diritto a vivere in una famiglia unita e in un ambiente morale, favorevole allo svilup- po della propria personalità, il diritto a maturare la propria intelligenza e la propria libertà nella ricerca e nella conoscenza della verità, il diritto di partecipare al lavorare per valorizzare i beni della terra e per rica- vare da esso il sostentamento proprio e dei propri cari, il diritto a fondare liberamente una famiglia e ad acco- gliere ed educare i figli, esercitando responsabilmente la propria sessualità: fonte e sintesi di questi diritti è, in un certo senso, la libertà religiosa, intesa come dirit- to a vivere nella verità della propria fede ed in confor- mità della trascendente dignità della propria persona. 1992, Enc. Centesimus annus, § 47

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 Novembre 2003  Anno 5 - numero 11

25 ANNI DI PONTIFICATO DI GIOVANNI PAOLO II

TU SEI PIETRO! Periodico dell’associazione studentesca Tertio Millennio

Non abbiate paura! Aprite, anzi,

spalancate le porte a Cristo!  

Alla sua salvatricepotestà aprite i confini

degli Stati, i sistemieconomici come quellipolitici, i vasti campi di

cultura, di civiltà, disviluppo. Non abbiate

paura! Cristo sa ‘cosa è

dentro all’uomo’. Solo luilo sa!

Oggi così spesso l’uomonon sa cosa si porta

dentro, nel profondo delsuo animo, del suo

cuore, Così spesso èincerto del senso della

sua vita su questa terra.E’ invaso dal dubbio che

si tramuta indisperazione.

Permettete, quindi - viprego, vi imploro con

umiltà e fiducia -permettete a Cristo diparlare all’uomo. Solo

Lui ha parole di vita, sì!di vita eterna.

Roma, 22 Ottobre 1978  

La sfida per la Chiesa nell’Europa di oggi  consiste, quindi, nell’aiutare l’uomo contemporaneo a sperimentarel’amore di Dio Padre e di Cristo, nello Spirito Santo, attraverso la te-

stimonianza della carità, che possiede in se stessa una intrinseca for-za evangelizzante. 

Ai cristiani in Europa è chiesto di continuare ad essere reale traspa-renza del Risorto, vivendo in intima comunione con lui. C’è bisognodi comunità che, contemplando e imitando la Vergine Maria, figura emodello della Chiesa nella fede e nella santità, custodiscano il senso

della vita liturgica e della vita interiore. Prima di tutto e sopra tutto,esse dovranno lodare il Signore, pregarlo, adorarlo e ascoltarne laParola. Solo così potranno assimilarne il mistero, vivendo totalmente

relative a lui, come membra della sua Sposa fedele.

2003, Esort. Postsinodale Ecclesia in Europa, § 27  

Conosco i giovani e so che essi vanno 

alle questioni di fondo.

Probabilmente la primadomanda che voi

desiderereste pormi èquesta: “Chi sono io

secondo te, Papa GiovanniPaolo II, secondo il Vangelo

che tu annunci? Qual è ilsenso della mia vita? Qual è

il mio destino?”.La mia risposta, cari

giovani, è semplice ma dienorme portata: ecco, tu sei

un pensiero di Dio, tu seiun palpito del cuore diDio…Tu hai un valore

infinito, tu conti per Dionella tua irripetibile

individualità…c’è un Dioche vi ha pensato e che vi

dato la vita.Astana, 23 Settembre 2001 

Cristo è l’uomo perfetto,la verità totale dell’uomo 

e concedersi a Lui significa recuperare, sanare e recarea compimento l’uomo nella sua genuinità. L’ideale nonè di essere e di agire ‘come gli altri’. Ma di essere e di

agire come Cristo vuole.

Carpi, 3 giugno 1988  

Il vero segno di civiltà 

non è il benessereeconomico o il livello

tecnologico, ma lo spazioprivilegiato che si riserva

all’ultimo, all’uomosofferente e senza potere.

Parma, 6 giugno 1988  

Vorrete assicurare e conso-lidare quei due beni fonda-mentali dell’uomo e della

società:

la compattezza della famiglia e il rispetto della vita concepita sotto il cuore della 

madre. Dio che dice: “Non abban-

donare la donna tua sposa”,dice contemporaneamente:“Accogli la vita concepita in

lei per opera tua”. Non per-metterti di sopprimere o dilasciare sopprimere questa

vita!Piacenza, 5 giugno 1988 

Il diritto alla vita, di cui è parte integrante il diritto a crescere sotto il cuore della madre dopo es-

sere stati generati, il diritto a vivere in una famigliaunita e in un ambiente morale, favorevole allo svilup-po della propria personalità, il diritto a maturare la

propria intelligenza e la propria libertà nella ricerca enella conoscenza della verità, il diritto di partecipare

al lavorare per valorizzare i beni della terra e per rica-vare da esso il sostentamento proprio e dei propri cari,il diritto a fondare liberamente una famiglia e ad acco-gliere ed educare i figli, esercitando responsabilmentela propria sessualità: fonte e sintesi di questi diritti è,

in un certo senso, la libertà religiosa, intesa come dirit-to a vivere nella verità della propria fede ed in confor-mità della trascendente dignità della propria persona.

1992, Enc. Centesimus annus, § 47

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Anno 5 - numero 11 Novembre 2003

TM -TERTIO MILLENNIO 

Rua Frati Minori, 14 - 41100 Modena Cell. 328.5379232 - e-mail: [email protected]

————————————

La sede è aperta al sabato dalle 15,30 alle 17.00.————————————

 Foglio a diffusione intrascolastica.

 Direttore: Andrea CasiniVice-direttore: Giorgio Pallotti 

Le radici della civiltà occidentale vanno cercate nella nuova comunità spirituale sorta dalle rovine dell’impero romano e dalla 

conversione dei barbari nordici alla fede cristiana (…) I Padri latini - Ambrogio, Agostino, Leone e Gregorio - furono, in un senso reale, i padri della civiltà occidentale, poiché i differenti popoli dell’Occidente acquistarono una civiltà comune solo in 

quanto vennero incorporati nella comunità spirituale della Cristianità.

(Christofer Dawson) 

Nell’ambito del corso di formazione per l’anno 

2003-2004 promossa da T ertio M illennio su: 

CRISTIANESIMO E FORMAZIONE

DELLA CIVILTA’ OCCIDENTALE 

SABATO 15 NOVEMBRE 2003, 0RE 15:30

IN MODENA - RUA FRATI MINORI, 14

incontro sul tema: 

LA CHIESA E I BARBARIRelatore: 

Prof. PAOLO MAZZERANGHI 

DEMOGRAFIA GLOBALE:UNA BOMBA A OROLOGERIA

ECONOMICA E GEOPOLITICAIl mondo va incontro ad imponenti sfide demografiche durante i prossimi 25-50 anni.

Questo potrebbe sembra troppo distante per costituire una preoccupazione immediata, maanticipazioni dei ben più gravi effetti destabilizzanti, che si possono prevedere, sono già in

corso, e l’impatto, all’interno degli Stati e fra le diverse aree geopolitiche, si sta già

facendo sentire. Ne è un esempio, nell’ambito della politica interna dell’Italia, lo scontro

in tema di riforma del sistema pensionistico e di immigrazione, mentre, a livello

internazionale, per molti osservatori l’attuale strategia USA in Iraq è influenzata da

considerazioni relative a mutamenti di popolazione a lungo termine, ben più che al

mercato del petrolio.

Le tendenze demografiche di lungo termine sono, infatti, attentamente osservate nei

’radar’ dei pianificatori USA tant’è che la Central Intelligence Agency, nota come CIA,

ha pubblicato un rapporto intitolato:  Long Term Global Demographic Trends: Reshaping

the Geopolitical Landscape, molte delle cui affermazioni sono destinate a descrivere le

sfide che siamo chiamati ad affrontare nei prossimi anni e decenni.

“Declini drammatici della popolazione - si legge nel rapporto della CIA - hanno creato

vuoti di potere che vengono sfruttati da nuovi gruppi etnici. Differenziali nei tassi di

crescita della popolazione fra vicini storicamente hanno alterato i rapporti di forza

convenzionali”.“I nostri alleati nel mondo industrializzato affronteranno una sfida di invecchiamento

senza precedenti. Sia l’Europa che il Giappone sono destinati a perdere potere ed 

influenza globali”.

“Per la Russia, un malsano declino della popolazione - specialmente fra i maschi in età

lavorativa - potrebbe impattare la crescita economica e la stabilità interna, vulnerabilità

che gruppi politici interni o altri Stati potrebbero cercare di sfruttare”.

“i paesi più poveri e spesso i più politicamente instabili del mondo-includendo fra gli

altri Afghanistan, Pakistan, Colombia, Iraq, Gaza e Yemen - avranno le più vaste

 popolazioni di giovani entri il 2020”.

  L’insuccesso, nell’integrare adeguatamente vaste popolazioni di giovani del Medio

Oriente e dell’Africa sub-sahariana probabilmente perpetuerà il ciclo di instabilità

 politica, guerre etniche, rivoluzioni ed attività anti-regine che già affligge molti di questi

 paesi. La gioventù disoccupata fornisce un terreno di coltura eccezionale per movimenti

radicali ed organizzazioni terroristiche, particolarmente in Medio Oriente”.

L’autorevole rapporto della CIA arriva a formulare un principio, che vale un tratto di

scienza politica e che i nostri politici (sembra troppo sperarlo!), ma soprattutto noi

dovremmo sempre tenere ben presente: “L’ascesa e la caduta delle civiltà sono legate

 alle tendenze demografiche” .

L’altra metà della memoria 

IL COMUNISMO:

L’OLOCAUSTO DEI POPOLISe ponete la domanda quale sia il crimine collettivo, che

lungo l’intero XX secolo ha prodotto il maggior numero divittime in nazioni e continenti diversi, la risposta - se nonvi siete imbattuti in uno che ha un interesse personale ediretto nella vicenda e che, quindi, più di tutti sa qual è laverità - è che si tratta del comunismo, in ciò assoluta-mente identico in tutte le sue diverse “salse”: sovietica,cinese, cubana, cambogiana, ecc.Ma vi sono altre domande a cui non troverete risposta:perché - a differenza di quello che è avvenuto a Norim-berga nel 1946 per i gerarchi del socialismo nazionali-sta - nessuno dei protagonisti dei crimini comunista siastato processato da una Corte internazionale? perchénessuno di costoro, dei milioni di collaboratori, attivisti eiscritti comunisti, compresi i nostrani, che, alla morte di

Stalin, inneggiavano “gloria eterna all’uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell’umanità” , come intitolava l’Unità  del 6.3.1953, hasentito in dovere di fare il ‘mea culpa’ o di chiedere per-dono?E tutto ciò risulta ancor più incomprensibile se si consi-dera che il comunismo non è solo il frutto delle aberra-zioni ideologiche del secolo scorso, “il secolo dalle idee assassine” , come titola il saggio di Robert Conquest (ed.Mondadori, 2001), ma ancor oggi un quarto dell’umanità,dove il comunismo è al potere, come in Cina, in Corea, aCuba, o combatte per arrivarvi, come in Columbia conl’appoggio di Castro o in Nepal con il sostegno della Ci-na, ne sperimenta il terrore e la sistematica negazionedei diritti e delle libertà fondamentali, a partire da quella

religiosa.Sulla base, dunque, della convinzione che “la morte per fame di un figlio di kulaki ucraini, deliberatamente ridotto alla fame dal regime staliniano vale la morte di un ragazzo giudeo del ghetto di Varsavia” , come ha dichiarato Stépha-ne Courtois, coautore del Libro nero del comunismo, e chela memoria, per essere autentica e veramente in grado dievitare di cadere negli errori - e orrori - del passato, deveessere integra (altrimenti non sarebbe altro che la continua-zione di quella manipolazione ideologica della realtà che haportato agli errori - e orrori - che si vorrebbero denunciare),uomini di cultura di tutto il mondo, sopravvissuti e testimonidei crimini del comunismo si sono raccolti, assieme a chiun-que intenda dare il proprio contributo, in Comitati per le Li-bertà, presieduti dallo scrittore Vladimir Bukovskij, ex inter-

nato nel GULag, con lo scopo di ottenere che il 7 Novem-bre, data della Rivoluzione d’Ottobre, o il 9 Novembre, datadell’abbattimento del muro di Berlino, venga dedicato allaMemoria per le vittime dei regimi totalitari e dei campi diconcentramento (per saperne di più: www.libertates. org).