Navicelli news Numero 3

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SOMMARIO: Pisa al 50° Salone Nauti- co Internazionale di Genova 2 Invito al Salone Nautico di Genova 3 Nautica: tra ripresa e sostenibilità ambientale 4 L’industria nautica secondo UCINA 5 Cantiere Fontani: la tradizione dei maestri d'ascia 6 Trasporto merci sul canale 7 Principi del lean thinking 7 Boccadarno porto di Pisa 8 Il modello golena d’Arno 9 Progetto CENTO 9 Nuova darsena sui Navi- celli 10 Lavori in corso sul Cana- le dei Navicelli 11 Unione navigazione in- terna italiana 12 Il circolo velico Marine One base logistica della squadra olimpica classe Star 13 Caratterizzazione dell’analisi chimico-fisica del Canale dei Navicelli 13 Cucinare a bordo: dal megayacht di 33 metri alla piccola imbarcazione 14 Le ricette a bordo di Federica Sanguineti 14 L’Assessore Regionale Luca Ceccobao a Pisa per visitare l’area dei Navicelli 16 Progetto SE.RE.NA 17 Recensione libro:”Aree protette e nautica sostenibile” 17 Progetto MISTRAL 17 La redazione 18 LA NAUTICA PISANA AL 50° SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA Editoriale del Presidente della Navicelli Spa Navicelli News Navicelli News Navicelli News Navicelli News DATA 29/09/2010 VOLUME 1, NUMERO III Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09 ture, scuole d’eccellenza e centri di ricerca. La partecipazione così com- patta di enti e società pisa- ne al Salone Nautico Inter- nazionale di Genova è per me motivo di grande soddi- sfazione e spero che possa suscitare l’interesse di tante persone. Non mi resta quindi che in- vitare tutti i nostri lettori a visitare lo stand della città di Pisa presso la Fiera di Genova e a partecipare al dibattito sulla nautica pisa- na. Giovandomenico Caridi del mare” a cui partecipano, oltre a me, il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Presiden- te della Provincia di Pisa An- drea Pieroni, il Presidente Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini, il Presi- dente Parco Migliarino S. Rossore Massaciuccoli Gian- carlo Lunardi, il Presidente Boccadarno Porto di Pisa Spa Stefano Botta e il Direttore Toscana Promozione Stefano Giovannelli. Sarà l’occasione per fare il punto sullo sviluppo del polo nautico pisano e sul nascente porto turistico di Marina di Pisa, ma anche per parlare dei numerosi progetti in corso che riguardano l’area dei Na- vicelli. Quello della nautica è un set- tore importante per la Tosca- na, in cui Pisa ha un ruolo da protagonista grazie alle gran- di potenzialità di sviluppo, per la sua posizione logistica, per la presenza di infrastrut- Il terzo numero del nostro notiziario è dedicato al Sa- lone Nautico Internazionale di Genova, a cui la città di Pisa partecipa per il terzo anno consecutivo. Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Camera di Commercio di Pisa, Navicelli di Pisa Spa, Boccadarno Porto di Pisa Spa e i cantieri navali pre- senti nell’area dei Navicelli sono presenti all’importante appunta- mento con la nautica. Infatti, come è ormai con- suetudine, istituzioni e so- cietà pubbliche e private pisane, organizzano insie- me la presenza al Salone Nautico di Genova in un unico stand. Inoltre quest’anno è in programma per il 5 Otto- bre , alle ore 11, il dibatti- to sul tema "La nautica pisana, una realtà in crescita nella Toscana In Confcommercio Pisa ospitiamo al nostro interno ben due sindacati che si occupano di nautica e molti im- prenditori associati. La consapevolez- za dell'importanza di questo settore per tutto il territorio provinciale è molto forte e come associazione di categoria lavoriamo attivamente in direzione di un suo rafforzamento. Si tratta di un settore che riguarda un giro d'affari di oltre 160 milioni di eu- ro e che merita la massima attenzio- ne di tutti i soggetti coinvolti. L'eco- nomia del mare è un tipo di economia che riesce a legare e connettere indu- stria, tecnologia, servizi, formazione, all'interno di una cornice distrettuale capace di creare ricchezza, occupa- zione, sviluppo, innovazione. Ci aspettiamo che le istituzioni pub- bliche siano ca- paci, con scelte oculate e convin- centi, di suppor- tare questo set- tore e tutti gli imprenditori che vi operano. Come Confcommercio Pisa lavoriamo a fianco dei nostri associati, soprattutto in termini di consulenza, prestazione di servizi e formazione, per sviluppare sempre di più saperi e conoscenze dif- fuse, determinanti per riuscire a vince- re la sfida dello sviluppo di una nuova economia del mare. Federico Pieragnoli Confcommercio Pisa

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SOMMARIO: Pisa al 50° Salone Nauti-co Internazionale di

Genova

2

Invito al Salone Nautico di Genova

3

Nautica: tra ripresa e

sostenibilità ambientale

4

L’industria nautica secondo UCINA

5

Cantiere Fontani: la tradizione dei maestri d'ascia

6

Trasporto merci sul canale

7

Principi del lean thinking 7

Boccadarno porto di Pisa 8

Il modello golena d’Arno 9

Progetto CENTO 9

Nuova darsena sui Navi-celli

10

Lavori in corso sul Cana-

le dei Navicelli

11

Unione navigazione in-

terna italiana

12

Il circolo velico Marine One base logistica della squadra olimpica classe Star

13

Caratterizzazione dell’analisi chimico-fisica del Canale dei Navicelli

13

Cucinare a bordo: dal megayacht di 33 metri alla piccola imbarcazione

14

Le ricette a bordo di Federica Sanguineti

14

L’Assessore Regionale Luca Ceccobao a Pisa per visitare l’area dei Navicelli

16

Progetto SE.RE.NA 17

Recensione libro:”Aree protette e nautica sostenibile”

17

Progetto MISTRAL 17

La redazione 18

LA NAUTICA PISANA AL 50° SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI GENOVA

Editoriale del Presidente della Navicelli Spa

Navicelli NewsNavicelli NewsNavicelli NewsNavicelli News D A T A 2 9 / 0 9 / 2 0 1 0 V O L U M E 1 , N U M E R O I I I

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

ture, scuole d’eccellenza e centri di ricerca. La partecipazione così com-patta di enti e società pisa-ne al Salone Nautico Inter-nazionale di Genova è per me motivo di grande soddi-sfazione e spero che possa suscitare l’interesse di tante persone. Non mi resta quindi che in-vitare tutti i nostri lettori a visitare lo stand della città di Pisa presso la Fiera di Genova e a partecipare al dibattito sulla nautica pisa-na.

Giovandomenico Caridi

del mare” a cui partecipano, oltre a me, il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Presiden-te della Provincia di Pisa An-drea Pieroni, il Presidente Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini, il Presi-dente Parco Migliarino S. Rossore Massaciuccoli Gian-carlo Lunardi, il Presidente Boccadarno Porto di Pisa Spa Stefano Botta e il Direttore Toscana Promozione Stefano Giovannelli. Sarà l’occasione per fare il punto sullo sviluppo del polo nautico pisano e sul nascente porto turistico di Marina di Pisa, ma anche per parlare dei numerosi progetti in corso che riguardano l’area dei Na-vicelli. Quello della nautica è un set-tore importante per la Tosca-na, in cui Pisa ha un ruolo da protagonista grazie alle gran-di potenzialità di sviluppo, per la sua posizione logistica, per la presenza di infrastrut-

Il terzo numero del nostro notiziario è dedicato al Sa-lone Nautico Internazionale di Genova, a cui la città di Pisa partecipa per il terzo anno consecutivo. Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Camera di Commercio di Pisa, Navicelli di Pisa Spa, Boccadarno Porto di Pisa Spa e i cantieri navali pre-senti nell’area dei Navicelli s o n o p r e s e n t i all’importante appunta-mento con la nautica.

Infatti, come è ormai con-suetudine, istituzioni e so-cietà pubbliche e private pisane, organizzano insie-me la presenza al Salone Nautico di Genova in un unico stand.

Inoltre quest’anno è in programma per il 5 Otto-bre , alle ore 11, il dibatti-to sul tema "La nautica pisana, una realtà in crescita nella Toscana

In Confcommercio Pisa ospitiamo al nostro interno ben due sindacati che si occupano di nautica e molti im-prenditori associati. La consapevolez-za dell'importanza di questo settore per tutto il territorio provinciale è molto forte e come associazione di categoria lavoriamo attivamente in direzione di un suo rafforzamento. Si tratta di un settore che riguarda un giro d'affari di oltre 160 milioni di eu-ro e che merita la massima attenzio-ne di tutti i soggetti coinvolti. L'eco-nomia del mare è un tipo di economia che riesce a legare e connettere indu-stria, tecnologia, servizi, formazione, all'interno di una cornice distrettuale capace di creare ricchezza, occupa-zione, svi luppo, innovazione. Ci aspettiamo che le istituzioni pub-

bliche siano ca-paci, con scelte oculate e convin-centi, di suppor-tare questo set-tore e tutti gli imprenditori che vi operano.

Come Confcommercio Pisa lavoriamo a fianco dei nostri associati, soprattutto in termini di consulenza, prestazione di servizi e formazione, per sviluppare sempre di più saperi e conoscenze dif-fuse, determinanti per riuscire a vince-re la sfida dello sviluppo di una nuova economia del mare.

Federico Pieragnoli

Confcommercio Pisa

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Pisa al 50° Salone Nautico Internazionale di Genova

della navigazione, delle ma-novre, dei vari e degli alag-gi per le imbarcazioni da diporto all’interno del porto pisano e lungo il canale dei Navicelli. Inoltre ha il com-pito di Comando di Porto su delega del Comune di Pisa. Tre le aree interessate: la Darsena pisana, ovvero l’area portuale, dove ha sede la società con il Centro Servizi Yachting Lab, la do-gana e la maggior parte dei cantieri navali; l’area di Tombolo e l’area di Ca-lambrone. Inoltre nella vicina Marina di Pisa sta sorgendo il nuo-vo porto turistico da 475 posti barca. La Boccadar-no Porto di Pisa Spa ha garantito che la prima im-barcazione entrerà in porto nel 2012. Saranno poi ne-cessari altri due anni per il completamento dell’area, per un investimento com-plessivo di 100 milioni di euro Il progetto riguarda una superficie di 20 ettari, di cui 50 mila metri quadra-ti di edificato nell’area retro portuale: 30 mila di resi-denze e 20 mila di attività commerciali, artigianali e turistiche, che saranno ge-stite direttamente dalla so-cietà. D.S. Pisa è presente al PADIGLIONE S - STAND E19

ma anche di trasferimenti. Il secondo riguarda il trasferi-mento del Cantiere Fratelli Rossi e della Società navale pisana, ma anche l’arrivo di un nuovo cantiere navale dal Veneto e l’allargamento del cantiere che si occupa di logi-stica. Il terzo progetto interesserà l’area più grande, di proprietà della Sviluppo Navicelli Srl, con 46 ettari di estensione, suddivisa in cinque macro-lotti. Sono in arrivo cinque grandi nomi della nautica, tra cui Codecasa, Overmarine e Virde, e ventitre cantieri più piccoli, ma anche strutture per i servizi e imprese della new economy. Tutta l’area è gestita dalla Navicelli di Pisa Spa, la socie-tà interamente a capitale pubblico partecipata al 33% dal Comune di Pisa, al 33% dalla Provincia di Pisa e al 33% dalla Camera di Com-mercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pisa. La Navicelli di Pisa Spa prov-

vede all’amministrazione del patrimonio demaniale di ter-reni e fabbricati, all’assegnazione delle conces-sioni demaniali, la loro ge-stione e controllo, all’esecuzione di opere di ma-nutenzione, dragaggio ed escavazione dei fondali, al coordinamento e controllo

Anche quest’anno Pisa sarà presente al Salone Nautico Internazionale di Genova: istituzioni, associazioni, socie-tà pubbliche e private pisane saranno riunite in un unico stand all’interno della Fiera di Genova che vedrà la presenza di 1.400 espositori e di 2.300 barche. Un appuntamento ormai irri-nunciabile per la città di Pisa che è destinata a diventare il secondo Polo nautico Italiano dopo Viareggio: entro il 2011 è infatti previsto l’arrivo di sessanta cantieri navali, pro-venienti da Viareggio, ma an-che dalla Liguria e dal Veneto. Il Polo nautico pisano sta sor-gendo nell’area dei Navicelli, dove attualmente sono pre-senti quindici cantieri navali su una superficie di 180 mila metri quadrati, per un totale di 320 dipendenti e 700 tecni-ci dell’indotto. La produzione di megayacht è affidata ad operatori storici, come Cantie-ri di Pisa, il Cantiere Fratelli Rossi, il Cantiere Arno e Pisa Superyachts. Lo sviluppo futuro vede come protagonisti i progetti del Consorzio I Navicelli (CNA di Pisa), del Consorzio Dar-sena pisana e della Svilup-po Navicelli Srl. Il primo progetto prevede do-dici cantieri provenienti da Viareggio e dalla Liguria. Si tratta principalmente dell’apertura di nuove sedi,

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50° Salone Nautico Internazionale di Genova50° Salone Nautico Internazionale di Genova50° Salone Nautico Internazionale di Genova50° Salone Nautico Internazionale di Genova

INVITO INVITO INVITO INVITO

Martedì, 5 Ottobre 2010 Martedì, 5 Ottobre 2010 Martedì, 5 Ottobre 2010 Martedì, 5 Ottobre 2010 –––– ore 11.00ore 11.00ore 11.00ore 11.00

“La nautica pisana, “La nautica pisana, “La nautica pisana, “La nautica pisana, una realtà in crescita nella Toscana del Mare”una realtà in crescita nella Toscana del Mare”una realtà in crescita nella Toscana del Mare”una realtà in crescita nella Toscana del Mare”

Parteciperanno:

Sindaco di Pisa Marco FilippeschiSindaco di Pisa Marco FilippeschiSindaco di Pisa Marco FilippeschiSindaco di Pisa Marco Filippeschi

Presidente della Provincia di Pisa Andrea PieroniPresidente della Provincia di Pisa Andrea PieroniPresidente della Provincia di Pisa Andrea PieroniPresidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni

Presidente Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco PaciniPresidente Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco PaciniPresidente Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco PaciniPresidente Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini

Presidente Navicelli di Pisa Spa Giovandomenico CaridiPresidente Navicelli di Pisa Spa Giovandomenico CaridiPresidente Navicelli di Pisa Spa Giovandomenico CaridiPresidente Navicelli di Pisa Spa Giovandomenico Caridi

Presidente Parco Migliarino S. Rossore MassaciuccoliPresidente Parco Migliarino S. Rossore MassaciuccoliPresidente Parco Migliarino S. Rossore MassaciuccoliPresidente Parco Migliarino S. Rossore Massaciuccoli

Giancarlo LunardiGiancarlo LunardiGiancarlo LunardiGiancarlo Lunardi

Presidente Boccadarno Porto di Pisa Spa Stefano BottaiPresidente Boccadarno Porto di Pisa Spa Stefano BottaiPresidente Boccadarno Porto di Pisa Spa Stefano BottaiPresidente Boccadarno Porto di Pisa Spa Stefano Bottai

Direttore Toscana Promozione Stefano GiovannelliDirettore Toscana Promozione Stefano GiovannelliDirettore Toscana Promozione Stefano GiovannelliDirettore Toscana Promozione Stefano Giovannelli

Fiera di Genova - Stand E19 - Padiglione S

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Nautica: tra ripresa e sostenibilità ambientale

basta spostarsi di poco ai confini delle due regioni, e cioè sul Magra, non a caso un baci-no idrografico interregionale su cui opera un parco regionale ligure - quello appunto di Montemarcello-Magra - per avere analoghe conferme di queste difficoltà, ma anche pos-sibilità di trovare soluzioni ecosostenibili.

S o l u z i o n i che come s a p p i amo tanto a Boc-cadarno con il porto at-tua lmente in costruzio-ne quanto a Bocca di Magra, dove

la Regione Liguria ha da poco approvato il piano del parco regionale sulla nautica, non sono avvenute senza colpo ferire. Che sia stata finalmente e positivamente av-viata, ad esempio, la messa in regola della golena dell’Arno, grazie all’impegno congiun-to delle nostre istituzioni e delle rappresen-tanze delle categorie, è sicuramente la con-ferma che una accresciuta capacità pianifica-toria è la sola ricetta che paga. Come paga il rapporto e la collaborazione crescente con il mondo della ricerca, tanto che Pisa con i Navicelli può aspirare a diven-tare capitale delle energie rinnovabili. Qui si pone - anzi si ripropone - un questione che ho già posto più volte: come riuscire a ‘spendere’ sul piano nazionale questi nostri risultati. Su Il Sole 24 Ore recentemente Aldo Bono-mi, sociologo attento ai fenomeni economico sociali specie al nord, ha rilevato che in quei territori negli ultimi tempi si sono moltiplicate le iniziative riguardanti più che i distretti che noi toscani conosciamo bene, attività parti-colari nuove, capaci però di aggregare molte-plici interessi e in primis proprio il mondo della cultura e della ricerca. A me sembra che questa nuova tipologia di eventi ben si attagli alla nautica e alla nostra realtà. Se ne parlò anche in occasione della mostra nautica allo scalo Roncioni, ma io credo che sarebbe bene passare dalle parole ai fatti verificando se e a quali condizioni, istituzioni, società, associazioni di categoria etc se la sentono di misurarsi con un impegno del ge-nere.

Renzo Moschini

Nel corso dell’estate la nautica è stata al centro di molte attenzioni dei mezzi di informazione, che non hanno riguardato soltanto gli aspetti - diciamo così - più stagionali, ma anche la crisi più generale dell’economia che non può non avere effetti nega-tivi sul comparto. A questi si sono aggiunti, anche in Toscana, quelli della portualità turistica con risvolti polemici assai vivaci. Le pagine economico-finanziarie dei maggiori giornali italiani hanno for-nito a più riprese i dati preoccupanti sulla situazio-ne del settore, le cui difficoltà nei suoi aspetti più critici e allarmanti riguardano l’occupazione come

abbiamo potuto vedere anche nella nostra città. Un settore insomma che risente chiara-mente e diretta-mente di quella crisi economica più generale con la quale

non solo il nostro paese deve fare i conti. Per la nautica vi sono naturalmente, come abbia-mo potuto chiaramente registrare anche nella no-stra regione e nella vicina Liguria, aspetti specifici che riguardano anche gli impatti ambientali di un settore che sovente mal si concilia con le esigenze - anch’esse ormai ineludibili - di una politica mari-no-costiera che non può non farsi carico della sua sostenibilità, come è tornata recentemente a ricor-darci anche la Comunità Europea specialmente, ma non soltanto, in riferimento al Santuario dei cetacei. La nuova Giunta regionale toscana, rispetto a questa realtà più volte salita alla ribalta di una cronaca non sempre benevola, sta cercando di di-sinnescare le situazioni più delicate per poterle

ricondurre a una programmazio-ne regionale che presenta ancora ritardi e anche impostazioni più che discutibili alle quali è ur-gente rimediare. D’altronde - come abbiamo

avuto modo di sottolineare già su questa stessa rivista, ma anche su Cosmonautica e Toscanapar-chi - specialmente nella nostra città le attività della nautica nella sua più complessa accezione interes-sano direttamente o ai suoi più immediati confini un parco storico e un territorio di grandissimo pre-gio e perciò anche estremamente vulnerabile. Ma

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UCINA

L’industria nautica italiana ha dovuto fare i conti con le

difficoltà del momento, ma ha saputo trovare in sé stessa la

forza per superarle. Adesso occorre una politica per la nautica

per la nautica. “Lo scorso anno – sottolinea Alber-toni - abbiamo presentato all’Assemblea straordi-naria della nautica il Piano generale per la nauti-ca, che avrebbe attratto 3 miliardi di euro di inve-stimenti privati. Tuttavia, dopo nove mesi, la rifor-ma della legge 84/94 sui porti attende ancora il parere della Conferenza delle Regioni per prose-guire il cammino parlamentare, mentre non abbia-mo avuto alcuna risposta sulla linea di azione di Italia Navigando e la ridefinizione dei canoni de-maniali e’ rimandata alla realizzazione del federa-

lismo. La riforma delle aree marine protette è stata incardinata al Senato, ma muove troppo lenta-mente i primi passi dell’iter parlamentare. Sono stati aperti i tavoli tecnici per aggiornare il Regolamento di attuazione del Codice della Nauti-ca e il decreto sui titoli professionali e un altro per creare un esame unico nazionale a quiz per la patente nautica, ma sono tutti da concludere. Poi si è aggiunta la questione oggi più attuale, per non dire drammatica, perché ha messo in difficoltà il nostro Paese sui mercati internazionali del noleg-gio dei grandi yacht. Mi riferisco alla mancanza di norme e interpretazioni certe sugli aspetti fiscali e doganali che spinge i broker a far partire le unità da paesi esteri, in primo luogo la Francia, regalan-do a loro i benefici fiscali e il rilevante indotto, pro-prio come avveniva prima dell’introduzione del leasing nautico italiano. Leasing che in soli cinque anni ha portato 800 milioni di IVA nelle casse dell’erario italiano, denari altrimenti incassati all’estero”. In conclusione il Presidente UCINA ha ricordato che l’industria nautica italiana ha dovuto fare i conti con le difficoltà del momento, ma ha saputo trovare in sé stessa la forza per superarle. Adesso però la politica deve avere il coraggio di guardare oltre, fornendo gli strumenti per continuare a esse-re leader nel mondo.

Daniela Salvestroni

“L’industria nautica ha vissuto una crisi economica che ha messo a dura prova la capacità di tenuta di molte aziende. Oggi, nonostante si intraveda qualche segna-le di lieve miglioramento, sappiamo che il cammino da percorrere sarà ancora lungo e che ci vorrà ancora del tempo per recuperare i livelli produttivi passati e intra-prendere la via della crescita”. Queste le parole del Presidente UCINA, Confindustria Nautica, Anton Fran-cesco Albertoni alla presentazione del 50° Salone Nau-tico Internazionale di Genova. “Nel primo trimestre 2010 – spiega Albertoni - il Pil dell’Italia è cresciuto dello 0,6% rispetto al 2009 con una performance mi-gliore rispetto a Francia, Spagna e Gran Bretagna. Segnali positivi arrivano anche dall’export dove si è registrata, nel primo trimestre, una crescita delle espor-tazioni del 17,2%. Ciò dimostra la forza del Made in Italy. Per quanto riguarda il comparto della nautica da diporto, per il 2009 avevamo stimato una contrazione contenuta in una forbice compresa fra il 27% e il 35%. Oggi, sulla base dalle prime elaborazioni dei dati con-suntivi 2009, siamo in grado di confermare un calo complessivo, 2009 su 2008, del 30,5 %. In questo valo-re si registra una maggiore sofferenza dei comparti motori e componentistica , rispetto alla cantieristica. Siamo comunque convinti che al momento della ripre-sa economica, la nautica da diporto sarà uno dei settori con maggiori margini di crescita. Le nostre aziende

hanno sempre saputo anticipare le tendenze di mercato e stanno tuttora investendo per meglio cogliere i primi segnali di ripresa”. Nel corso degli anni la nautica si è trasformata da settore di nicchia a comparto industriale che può ancora vantare una leadership mondia-le con il 51,3% del por-

tafoglio ordini, nel comparto delle grandi barche. “Con oltre 3 miliardi di dollari di valore – dichiara il Presiden-te UCINA - l’industria nautica italiana si presenta al primo posto della classifica dei primi 20 paesi esporta-tori di yacht e barche da diporto nel mondo. Rispetto ad altri settori del Made in Italy, storicamente votati all’esportazione, la nostra quota di export si è ridotta ad oggi solo del 15%. La nautica è comunque al quinto posto, nella graduatoria dei prodotti che guidano la leadership del Made in Italy e che vede l’Italia primo Paese esportatore mondiale, come recentemente certi-ficato da una ricerca della Fondazione Edison”. Alla base della tenuta del settore, nonostante la crisi, ci sono gli investimenti sull’innovazione del prodotto e del servizio, ma anche l’aver puntato sull’individuazione di nuovi mercati di sbocco. Adesso occorre una politica

A destra

Anton

Francesco

Albertoni

Presidente

UCINA

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Passato, presente e futuro alla Navicelli di Pisa Spa: la mostra permanente

"Cantiere Fontani: la tradizione dei maestri d'ascia"

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La Navicelli di Pisa Spa ospita una mostra permanente dedicata all’antica carpenteria navale pisana: "Cantiere Fontani: la tradi-zione dei maestri d'ascia" è un omaggio al passato nel luogo in cui si lavora al rilancio dell’area del canale dei Navicelli.

“Il presente e il futuro di quest’area – di-chiara il Presidente Giovandomenico Caridi – sono infatti il frutto della storia del Can-tiere Fontani e di altri maestri d’ascia, che qui hanno sempre lavorato. E’ quindi giu-sto darne risalto nella nostra sede con una mostra permanente, affinché non se ne perda la memoria. La sfida che i cantieri navali pisani, nelle loro punte di eccellen-za, hanno saputo vincere è stata quella di coniugare questa sapienza secolare nel trattare il legno con i nuovi materiali che la tecnologia attuale ci mette a disposizio-ne e con i procedimenti più avanzati della produzione industriale moderna”. La mostra, curata da Renato Papale, espo-ne gli strumenti raccolti dalla famiglia Fon-tani: pialle, asce, tenaglie, trivelline e se-garelle accompagnate da vecchie foto rac-contano la storia di come nasceva una barca nei piccoli cantieri che sorgevano lungo l’Arno nei pressi dei vecchi arsenali. Il Cantiere Fontani sorgeva a Pisa in piazza San Paolo a Ripa d’Arno, come testimonia una vecchia foto del 1919 in cui è ritratto Odoardo Fontani con il figlio Carlo e un artigiano. Tra tutti i maestri d’ascia, Odo-ardo, conosciuto come “pallino”, era il più famoso. Nato nel 1876, era l’erede di quell’antica tradizione pisana, che nella sua famiglia aveva avuto inizio prima dell’ottocento ed era stata tramandata per almeno tre generazioni. La produzione copriva tutta la gamma di imbarcazioni per la navigazione fluviale e lungo costa: navicelli, barconi, rimorchia-tori, pescherecci, barchetti, gozzi a remi e patini. Il “navicello” era un tipo di imbar-cazione in uso dal 1500 fino alla seconda

guerra mondiale per il trasporto fluviale di materiali pesanti, da cui ha preso il nome il Canale dei Navicelli. La costruzione di una barca aveva inizio da un’attenta selezione del legname, privilegian-do pino, olmo e quercia, nei boschi del Tom-bolo e di San Rossore, che una volta tagliato, doveva essere stagionato per oltre un anno, all’aperto oppure immerso nelle acque dell’Arno, nel caso di una qualità più giovane. Per conferire l’elasticità, le tavole venivano poi immerse nelle vasche con l’acqua bollen-te. La fase progettuale della barca consisteva in uno schema generale che veniva tracciato a terra oppure su tavole di legno, senza uti-lizzare il metro. L’operazione finale, prima della tinteggiatura, era il calafataggio, che serviva a impermeabilizzare le imbarcazioni. Alle varie lavorazioni necessarie alla costru-zione contribuivano 20 addetti circa.

Dal Can-t i e r e Fon t an i uscirono nel 1933 le imbar-c a z i o n i per le R e g a t e storiche di San

Ranieri, ma anche un motoscafo e una barca da pesca per i Savoia, che all’epoca avevano la loro residenza estiva a San Rossore. In seguito il Cantiere ha avuto altre sedi, prima lungo il Canale dei Navicelli, poi in Barbaricina e, a partire dal 1960, nella Gole-na d’Arno, dove è stato il primo a insediarsi. Negli anni ’80 con l’avvento della vetroresina si è interrotta l’attività di costruzione di bar-che e ha avuto inizio quella commerciale di rimessaggio e servizi, a cui si dedica oggi Alberto Fontani con il socio Maurizio Fiaschi. D.S.

Canale dei Navicelli. Antica veduta

1919

Nella foto:

Odoardo

Fontani con il

figlio Carlo e

un artigiano

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Il pensiero snello – I principi di Lean Thinking

disposto a pagare. In questo modo sarà possibile identificare le attività prive di valo-re aggiunto. Il secondo passaggio è quello di identificare il flusso di valore (value stre-am), ovvero mettere a flusso tutte le attivi-tà che creano valore. In tal caso possono essere suddivise le attività che creano valo-re e il cui costo non può essere ridotto, le attività che sono necessarie ma che non producono valore e le attività che non han-no alcun valore e che non sono necessarie, quindi devono essere eliminate. La terza fase riguarda lo scorrere del flusso di valore (flow), cioè implementare il processo di mi-glioramento in cui, eliminate tutte le attività non a valore aggiunto, la produzione fluisce liberamente. Il quarto punto è far tirare la produzione (pull), ovvero i reali consumi a valle del processo produttivo che determi-nano i fabbisogni di attività: bisogna quindi che i livelli di scorte e produzione siano bi-lanciati tra di loro. Infine vi è l’ultima fase riguardante la perfezione (perfection), che richiede un continuo miglioramento nelle varie fasi di processo, iniziando nuovamente dal primo passaggio. Alcuni illustri esperti sostengono che è auspicabile estendere i principi di Lean Thinking sopra indicati an-che alle società di subfornitura, in modo da ottimizzare l’intero processo di filiera.

Andrea Bruscoli

Visto il periodo buio che ha attraversato il settore nautico in questo ultimo periodo, no-

nostante gli spiragli di ripresa, si percepisce l’esigenza di individu-are nuovi modelli di impresa che siano in grado si affrontare e sostenere le sfide future

del mercato. Per tale motivo i nuovi modelli di impresa snella rappresentano il punto chia-ve per l’eliminazione degli sprechi, in modo da produrre con un minor consumo di risorse. Il Lean Thinking rappresenta questo, con ri-sultati che arrivano a raggiungere un incre-mento del 100% di produttività con una note-vole riduzione di “customer lead time” e di scorte. Il modello Lean Thinking è applicabile a tutte le imprese di qualsiasi comparto e set-tore, comprese le aziende della filiera nautica. Il leitmotiv del modello Lean Thinking è pro-prio quello di riuscire a individuare ed elimi-nare gli sprechi così da impiegare minori ri-sorse nella produzione e avere quindi minori costi. Il primo passo è quello di definire il va-lore, inteso come tutto ciò per cui il cliente è

La Piramide

dei Principi

del Lean

Thinking

Trasporto merci sul canale

Il Canale dei Navicelli come soluzione alterna-tiva al trasporto merci su gomma è un'idea più che concreta, voluta fortemente dalla Na-vicelli di Pisa Spa, che ha recepito l'importan-za di riportare il canale ai fasti che furono per quanto riguarda il trasporto. Questa volontà si basa sulla necessità di dare sviluppo all'a-rea dei Navicelli e più in generale a tutto il territorio pisano. Se guardiamo fuori dal no-stro paese, con le dovute proporzioni , è em-blematica l'esperienza di Amsterdam che de-ve gran parte della sua prosperità al canale che la collega al Mare del Nord. Inoltre i dati dell'Ue dimostrano come la navigazione inter-na rappresenta la modalità di trasporto merci più rispettosa dell'ambiente con una totalità di costi esterni calcolata in 10 euro per 1.000 tonnellate/chilometro. Se si fa un confronto, tale cifra sale a 35 euro per il trasporto su strada e a 15 euro per il trasporto ferroviario. Inoltre si è rivelata la più sicura, come dimo-stra il fatto che l'incidentalità in Olanda, che ha la più alta quota di merci trasportate sui canali, è molto inferiore a quella degli altri paesi. La Navicelli Spa dunque si fa interprete prin-

cipale di questa nuova sfida attraverso tre azioni fondamentali: l'inizio delle attività di dragaggio, la redazione di un regolamento per il trasporto merci lungo il canale e la redazione di un regola-mento inerente al trasporto di merci pericolose. Il sogno è quello di far diventare il canale dei Navi-celli un prolungamento naturale dell'Autostrada del Mare Tirrenica (Tarragona – Livorno) permet-tendo alla merci di penetrare nei centri di disloca-mento interni in maniera ecosostenibile. Questo è un sogno davvero ambizioso, ma in fondo - ri-prendendo una citazione di Paulo Coelho - ”Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il corag-gio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni”.

Piero Pagliaro

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Boccadarno il porto di Pisa

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Ora a Boccadarno si comincia davvero a vedere qualcosa di concreto. Il grande diaframma di cemento che affonda fino a 17 metri e delimita l'area dei bacini portuali dall'abitato di Marina di Pisa è stato completato e presto cominceranno i lavori di ricostruzione della diga a nord, destina-ta ad accogliere una straordinaria passeggiata pedonale panoramica. E' un gran bel porto quel-lo che sta sorgendo a Boccadarno, sulla riva sinistra del fiume, proprio alla foce. Inserito nell'abitato di Marina di Pisa , al cui tessuto urbano caratterizzato da ville liberty e infra-strutture turistiche e di servizio si collegherà con percorsi pedonali, ha connotati inconfondibili e di gran pregio. Il nuovo Porto di Pisa, che richia-ma un'antica vocazione marinara della città to-scana il cui stemma compare sulla bandiera del-la marineria italiana insieme a quelli di Genova, Venezia e Amalfi, si trova infatti nel più grande parco naturale della Toscana, quello di San Ros-sore, Migliarino, Massaciuccoli, esteso per 24mila ettari sulla costa fra Livorno e Viareggio. E questa è una caratteristica che rende il porto pisano unico, nel pur vasto panorama italiano delle infrastrutture nautiche da diporto.

Ricco di habitat natu-rali sottoposti a vincoli di tutela che sono stati tenuti ben presenti nella progettazione del porto e della zona

residenziale collegata, il Parco Naturale racchiu-de aree di grande valore naturalistico protette dalle normative europee per la presenza di e-semplari originari di flora e fauna tipici della co-sta mediterranea. Pisa e la Versilia sono a due passi, come altrettanto facili da raggiungere sono città d'arte come Lucca, Volterra, Firenze. E a dieci chilo-metri dal costruendo bacino portuale si trovano le piste dell'aeroporto internazionale “Galileo Galilei”, gli svincoli della grande viabilità auto-stradale e la linea ferroviaria della Toscana occi-dentale. Si aggiunga che le isole dell'Arcipelago Toscano e la stessa costa orientale della Corsi-ca, in gran parte visibili a occhio nudo, sono a poche ore di navigazione. Inoltre il porto di Boc-cadarno fa parte dello stesso comparto nautico pisano in cui si trova la grande area cantieristica del canale dei Navicelli che collega Pisa con Li-vorno. Qui, a fianco di marchi storici come i Cantieri dell'Arno della famiglia Picchiotti dove nascono i “Leopard”, i Cantieri di Pisa e i Cantie-ri dei Fratelli Rossi stanno per insediarsi gli im-pianti di Codecasa, Overmarine, Benetti, Virde. Ricco di appeal per il contesto in cui si trova, il porto di Boccadarno si presenta sul mercato con tutte le carte in regola per diventare uno

degli approdi più interessanti della complessiva of-ferta italiana rivolta al diportismo di qualità. Anche per il mix dei suoi 370-400 posti barca, apposita-mente studiato per rispondere alle domande del mercato che si orientano, oltre ai tradizionali attrac-chi per natanti piccoli e medi (a partire da dieci me-tri), anche verso imbarcazioni di maggiori dimensio-ni, fino a 50 metri.

Giunto in dirittura d'arrivo dopo un lungo e complesso iter progettuale dovuto alla esigenza di rispettare i vin-coli paesaggistici e quelli prescritti dalla necessità di una reale armonizzazione con l'ambiente circostante, il porto di Boccadarno sarà

pronto per accogliere le prime imbarcazioni già nella primavera del 2012. Oggi l'area è un grande can-tiere dove i lavori veri e propri iniziati lo scorso apri-le preceduti da un'accurata bonifica dei terreni, ven-gono eseguiti dalla Cmc di Ravenna, una delle più importanti aziende italiane specializzata in opere marittime e grandi interventi infrastrutturali. La vendita dei posti barca, che saranno ceduti in pro-prietà, è cominciata con successo, a testimonianza dell'interesse che il porto pisano sta suscitando a livello nazionale e internazionale, stante la sua posi-zione strategica facilmente raggiungibile in aereo dalle principali capitali europee. Ad accrescere le attrattive del porto di Boccadarno c'è anche la storia dell'area dove sta sorgendo e dove, a partire dalle prime case di Marina di Pisa, si estende il Litorale Pisano che comprende e Tirrenia e Calambrone, fino alle porte di Livorno. Un'ottima dotazione alberghiera, un ambiente naturale che ha ben pochi eguali e un'offerta gastronomica di quali-tà sono le caratteristiche principali della zona, insie-me a impianti sportivi di livello nazionale, come il Centro Coni e l'impianto golfistico a diciotto buche del complesso residenziale Cosmopolitan. E' a Boccadarno, infine, che è stata scritta una pagi-na di storia italiana quando sulla riva destra del fiu-me, nella tenuta di San Rossore, si ritiravano a vi-vere i membri di casa Savoia, a cominciare da Vitto-rio Emanuele II che in quest'oasi incontaminata og-gi inserita nel Parco Naturale, trascorreva gran par-te dell'anno nella grande villa costruita dai Lorena. Fu poi nell'area di Boccadarno, oggi destinata a o-spitare il bacino portuale, che negli anni Venti si innalzavano i capannoni, poi demoliti per far posto al porto, dove furono costruiti gli idrovolanti Dor-nier “Wal”, protagonisti delle prime transvolate oc-ceaniche e della missione al Polo Nord con l'esplora-tore Roald Amundsen. Una lunga storia quella del luogo dove il fiume to-scano conclude il suo corso dopo avere attraversato l'intera regione e città come Firenze e Pisa. Una sto-ria che ora si apre su scenari nuovi, ricchi di nuove prospettive che la pongono al centro di un nuovo destino, quale protagonista di un capitolo importan-te dello sviluppo della nautica italiana da diporto. Giuseppe Meucci

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L’inaugurazione del Battello sui Navicelli alla presenza del Sindaco di Pisa M. Filippeschi e del Presidente della Provincia di Pisa A. Pieroni

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to organizzata sui lungarni di Pisa nel giugno scorso. Un mo-do semplice ma efficace per dimostrare che le barche rap-presentano anche una grande risorsa turistica con le quali si può attirare e convogliare visi-tatori nautici fin sotto le Torre di Pisa, uno dei monumenti più celebri del mondo. Non solo. L'obbiettivo della mo-stra è stato anche quello di ce-lebrare la maturità degli opera-tori nautici pisani, quelli per intenderci, che hanno fatto na-scere tra difficoltà e iniziali diffi-denze la nautica dell'Arno, pri-mo insediamento di un circuito che si sta completando e arric-chendo di altre importanti realtà come il costruendo porto da 450 posti proprio sulla foce del fiu-me e i grandi cantieri sorti lun-go il canale Navicelli, antica via d'acqua medicea che unisce Pisa a Livorno. I tempi che la nautica italiana sta vivendo non sono certo dei migliori, ma ciò che i rimessaggi dell'Arno stanno facendo rap-presenta in qualche modo una risposta adeguata alla crisi. Grande flessibilità e prezzi con-tenuti. Una politica che dovreb-be essere più incentivata e so-stenuta anche a livello politi-co.

Roberto Galli

Uno dei pregi che il comparto nau-tico presente alla foce dell'Arno da oltre trent'anni, è riuscito a evi-denziare è la perfetta corrispon-denza con le nuove esigenze del mercato legato al diporto. Dopo il trionfo delle megastrutture e dei pesanti impatti sulle coste italiane, i rimessaggi dell'Arno stanno di-mostrando a distanza di anni che le scelte delle piccole dimensioni e soprattutto la snellezza di una ospitalità basata sulla leggerezza delle strutture, ben integrate nel comparto naturale, costituiscono non solo un valore aggiunto per gli utenti, ma anche una soluzione per il futuro. Una soluzione, è be-ne sottolinearlo, che ormai si sta caldeggiando anche a livello politi-co, dopo tante scelte fatte in que-sti ultimi anni a danno dell'am-biente. In sostanza il comparto

nautico dell'Arno sta dimostrando che è possibile creare un polo pro-duttivo di grande valore economi-co, senza stravolgere niente. Lun-

Il modello Golena d’Arno

go la sponda sinistra del tratto finale dell'Arno infatti operano circa cinquanta rimessaggi con una presenza costante di quasi tremila imbarcazioni. Le dimensio-ni degli scafi vanno da un massi-mo di 25 metri fino ai gommoni, permettendo l'attracco e la sosta sia in acqua che a terra a una u-tenza varia e di ogni ceto sociale. In pratica su questa riva del fiume è sorta una struttura da fare invi-dia alle più blasonate realtà nauti-che, senza però porre quegli osta-coli economici e sociali che alla lunga si stanno dimostrando un freno allo sviluppo della nautica italiana. Sull'Arno, in sostanza, prolifera una realtà capace di o-spitare utenti dei vari ceti sociali capace di attirare ormai da anni clientele da altre regioni, stufe di sopportare prezzi esosi e balzelli vari. Una formula ormai ben radicata e riconosciuta anche a livello politico locale, ma che deve adesso deve raggiungere una completa regola-rizzazione superando gli ostacoli rappresentati da vecchie legisla-zioni e di problematiche modifiche urbanistiche. Una sfida raccol-ta dalla nuova associazione Arno costituita recentemente da alcuni dei più importanti rimessaggi che hanno già dato prova di efficienza con una serie di iniziative tra le quali la più importante e suggesti-va è stata la prima mostra merca-

La Navicelli Spa ag-giunge un altro tas-

sello alla lista dei progetti finan-ziati, questa volta si tratta del progetto CENTO, destinato alla realizzazione di un Centro di competenza per il sistema “interni” toscano nei settori del mobile-complemento, camper e nautica. Tre settori questi ultimi molto affini per quel che riguar-da le tecnologie, i materiali e i processi produttivi utilizzati nella realizzazione degli interni. Il par-tenariato vede come capofila il Centro Sperimentale del mobile che ha competenze specifiche nel

settore mobile e camper, Etruria Innovazione per la parte ICT, la Navicelli SpA per la cantieristica nautica e il Consorzio Polo Tec-nologico della Magona per lo sviluppo ed applicazione di ma-teriali innovativi. Il progetto è partito con un'analisi dei fabbi-sogni delle aziende del settore, in particolare nel settore nauti-co, la Navicelli ha intervistato 9 società (che si ringraziano per la loro disponibilità), e ha rile-vato una forte domanda di for-mazione professionale. Sul fron-te commerciale invece i cantieri cominciano a sentire l'esigenza di un marketing focalizzato sui mercati internazionali, puntando

ad una presenza sempre più massiccia ai saloni nautici di mezzo mondo. Riguardo l'am-bito strettamente produttivo i servizi richiesti e che la Navi-celli potrà offrire sono, tra gli altri, la ricerca e analisi di nuove tecnologie e materiali, il trasferimento trasversale di competenze tra settori appa-rentemente scollegati. La con-sulenza gestionale, la certifi-cazione di qualità, sicurezza e ambiente completano il qua-dro dei fabbisogni di servizi . Nicola Varrese

Progetto Cento

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Conclusi i lavori della nuova darsena sul canale dei Navicelli Sarà inaugurata il 23 ottobre insieme al grande travel lift

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Pisa del gruppo Baglietto, i cantieri dei Fratelli Rossi e altri. Ora sul canale dei Navicelli hanno piantato le tende anche nomi come Codecasa, Virde, Overmarine, Benetti. E altri arriveran-no, dopo aver già acquistato le aree attrezzate dove sono in via di realizzazione anche infra-strutture di servizio e edifici da destinare a uffici e insediamenti commerciali. Ma che cosa rende particolarmente interessan-te l'area per la cantieristica nautica sul canale dei Navicelli? Innanzitutto la posizione. L'area si trova a metà strada fra Pisa e Livorno, dove

è aperto lo sbocco al mare attraver-so i bacini portua-li. Raggiungibili in pochi minuti, gra-zie a uno svincolo appos i t amente realizzato, sono poi la grande via-bilità autostradale tirrenica e l'aero-porto internazio-

nale “Galileo Galilei” collegato quotidianamente con tutte le capitali europeee e le città più im-portanti. L'area pisana per la cantieristica è inoltre collocata nell'ambito dei confini del Par-co Naturale di San Rossore, Migliarino, Massa-ciuccoli che si estende dalla provincia di Livor-no fino a Viareggio ed è il più grande della To-scana. Una localizzazione particolarmente im-portante questa che sottolinea l'importanza del binomio nautica-ambiente, già segnalato lo scorso anno da un convegno organizzato a Pisa dalla Federparchi italiana e incentrato pro-prio sul tema “Area protette e nautica sosteni-bile”. Una condizione ideale quella dell'inte-grazione fra strutture destinate al diportismo e alla cantieristica e ambiente che, se altrove viene ancora vista come un obbiettivo da rag-giungere nel medio e lungo termine, qui è già una realtà precisa. A tutto questo si aggiunga che presto inzie-ranno i lavori per collegare il canale dei Navi-celli all'Arno, ripristinando alla periferia di Pisa l'opera idraulica distrutta dai bombardamenti durante l'ultima guerra. Si crerà così un circui-to nautico interno che collegherà il porto di Livorno al porto di Boccadarno, attraverso un percorso quasi interamente compreso nei con-fini del Parco Naturale e che arriverà a lambire il centro storico di Pisa. G. M.

Realizzata in pochi anni e contando su una ri-presa del settore che, almeno qui, nella Toscana che guarda al mare, sembra ormai avviata, l'a-rea cantieristica della Sviluppo Navicelli è dive-nuta una realtà operativa ben precisa. Il 23 ottobre sarà inaugurata la nuova, grande darse-na pensata anche per le grandi barche che sa-ranno costruite nei nuovi cantieri e il paesaggio è caratterizzato dal gigantesco “travel lift” che è capace di sollevare imbarcazioni fino a 670 ton-nellate. Di queste dimensioni e capacità operati-ve non ce ne sono molti in tutta Italia. Una real-tà di grande interesse economico, dunque, quel-la che si sta consolidando sul canale dei Navicel-li, che non è tale soltanto per il comprensorio di riferimento dell'area pisana, di cui pure rappre-senta una delle voci più significative sia per il volume d'affari sia per l'occupazione, diretta e indotta. L'arrivo di nuovi cantieri sulla riva est dell'antica via d'acqua artificiale che collega il Porto di Livorno con la Darsena Pisana, assume infatti un significato particolare ed ha una valen-za nazionale. Il caso di Pisa e delle sue grandi possibilità nel comparto del diportismo, che ri-sultano in crescita invece di rimanere ferme o addirittura arretrare, sono invece lì a dimostrare che superare la difficile congiuntura è possibile. L'importante è mettere in campo idee, progetti concreti e realizzabili e capacità imprenditoriali. Come ha fatto decidendo di investire nel settore della cantieristica da diporto e dei servizi ad es-

sa collegata, la Sviluppo Navi-celli. Quello che sta a c c a d e n d o all'ombra della Torre Pendente, a pochi minuti di navigazione in-terna dal porto

di Livorno, è un dunque un fenomeno che vale la pena di osservare con grande attenzione. Non soltanto il porto turistico di Boccadarno sta a-vanzando felicemente verso la conclusione dei lavori prevista nell'estate del 2012, ma sul ca-nale dei Navicelli arrivano i nuovi cantieri che hanno acquistato i lotti appositamente attrezzati dalla Sviluppo Navicelli srl, la società formata da capitali locali e guidata da Stefano Bottai (amministratore delegato e presidente anche della Boccadarno Porto di Pisa spa). Nuovi cantieri che si aggiungono ai marchi “storici” già presenti sulla riva est della via d'ac-qua, come i Cantieri dell'Arno della famiglia Pic-chiotti (da lì escono i “Leopard”), i Cantieri di

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Lavori in corso sul canale

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I dati emersi dalle diverse inda-gini a carattere chimico-fisico sui fanghi di dragaggio, hanno indotto la Navicelli di Pisa Spa a dover svolgere un intenso lavo-ro di pianificazione prima e di successiva progettazione che potesse in qualche modo dare inizio a una serie di interventi per il ripristino delle condizioni ottimali di navigabilità dell’idrovia e che il tutto fosse in sintonia con la normativa vigen-te. Al fine di dare una adeguata risposta alle emergenze di navi-gabilità e di sistemazione am-bientale del Canale dei Navicelli, il volume totale necessario per lo stoccaggio dei fanghi di dra-gaggio risulta pari a circa 50.000 mc. Si è pensato pertanto di proce-dere su più fronti: innanzitutto si è resa necessaria la predispo-sizione di una struttura adibita allo stoccaggio transitorio dei materiali contenuti nelle vasche 1 e 2.

Il manufatto in questione consi-ste in una struttura adeguata-mente impermeabilizzata adibi-ta al deposito temporaneo di materiali derivanti dalle attività di dragaggio ai sensi dell’art. 1, comma 996-11 quinquies del collegato alla Finanziaria del 2007. Tale struttura dovrà prendere in consegna i sedimenti che saran-no dragati lungo i quattro tratti (circa 40.000 mc) oltre ai sedi-menti provenienti dalla vasca 7 (circa 11.000 mc) che saranno rimossi e trasferiti nelle nuove vasche da realizzare . Le vasche saranno opportuna-mente impermeabilizzate con geomembrana: si realizzerà al loro interno un sistema di dre-naggio e raccolta delle acque di percolazione e meteoriche me-diante trincee riempite con pie-

trame e pozzetti-torretta di dre-naggio. In un settore della nuova vasca 2, opportunamente adibito, è previ-sta le realizzazione del sistema per la fitodepurazione delle acque di percolazione dei fanghi provenienti dalla stessa vasca 2 e, grazie a un sistema di condotte, verranno pre-se in consegna anche le acque di percolazione relative alla vasca 1. Successivamente si darà inizio alla fase di dragaggio, che prevederà la rimozione dei 40.000 mc sedi-menti presenti nei quattro transet-ti di cui sopra, ritenuti dopo lo stu-dio del profilo batimetrico i più interrati. Il trasferimento nella nuova vasca di 11.000 mc di sedimenti prove-nienti dalla vasca 7 è dovuta inve-ce, sulla base delle analisi chimi-che, alla non riutilizzabilità degli stessi ai sensi delle norme vigenti e necessitano pertanto di opportu-no trattamento. Le attività di trasferimento dei fanghi della vasca 7 si conclude-ranno con una operazione di scor-tico del terreno imposto sottostan-te il corpo dei rifiuti, per circa 0,2 - 0,3 m di profondità, con il tra-sporto e lo stoccaggio di detti ma-teriali nella nuova vasca e con l’esecuzione di cinque indagini a-nalitiche a livello del terreno impo-sto, dopo lo scortico. In coerenza con i risultati delle indagini pre-gresse eseguite sui fanghi della vasca 7 verranno ricercati:

C > 12 IPA Totali e singoli congeneri Metalli pesanti (Cd, Cr totale,

Hg, Pb, Cu, Zn, Be, Ni). Una volta completate tutte le ope-razioni (rimozione e trasferimento dei fanghi di dragaggio, esiti nega-tivi sui campioni di fondo scavo) si provvederà a una sistemazione morfologica dell’area, ripristinando lo stato dei luoghi preesistente alla realizzazione delle stesse vasche. L’ultima fase del progetto, termi-nate le operazioni di accumulo dei sedimenti nella vasca di nuova realizzazione, consta nella realiz-zazione di un sistema di fitodepu-razione. Tra le tecniche naturalistiche di bonifica, la fitorimediazione rap-presenta un’ottima strategia per la rimozione di metalli pesanti e composti organici inquinanti. Il

termine fitoremediation (phyto = pianta e remediation = correzione) descrive la capacità di cui sono dotate certe piante di rimuovere, degradare o rendere innocui alcuni inquinanti (Cunningham e Berti, 1993).

Fino ad oggi sono state individuate circa 400 taxa vegetali adatte a questo scopo (Brooks,1998), la maggior parte delle quali di tipo erbaceo o di limitato apparato ra-dicale. L'esecuzione dei lavori di sistema-zione delle vasche che ospiteranno i fanghi sono state affidate alla società SALES Spa Le operazioni di dragaggio dei quattro transetti di cui sopra sono state affidate alla società TESECO Spa, in quanto risultata essere la ditta vincitrice della gara d'appal-to. L'appalto per l'installazione dell'impiantistica elettromeccanica relativa al trattamento di fitodepu-razione è stato affidato alla ditta ITALPROGETTI Spa. Allo stato attuale sono in fase ter-minale i lavori di sistemazione del-le vasche 1 e 2 da parte della SA-LES Spa che si protrarranno orien-tativamente fino alla fine del mese di Ottobre 2010. In seguito potrà prendere il via la rimozione dei sedimenti dall'idrovia. Parallela-mente a questa fase di lavoro avrà inizio il trattamento dei sedimenti mediante la tecnica della fitodepu-razione. Il dragaggio del Canale dei Navi-celli verrà concluso orientativa-mente alla fine dell’anno e questo consentirà in futuro di gestire e-sclusivamente le vasche di accu-mulo dei sedimenti e verificare che la concentrazione degli inquinanti rientri nei parametri richiesti dalla normativa vigente.

Nicola D'Andretta

Processo di fitorimediazione

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stato determinante per l’approvazione della legge n. 380, sia per quanto ha riguardato la definizione del tracciato del sistema, sia per l’ottenimento delle risorse messe a di-sposizione per la realizzazione delle infra-strutture. Sono stati recentemente raggiunti alcuni risultati lu-singhieri re-lativamente ai finanzia-menti auto-rizzati con la legge n. 194/1998 (spesa di 80 miliardi di lire per gli anni 1997- 1998 - 1999) e con la legge n.413/1998 sul rifi-nanziamento degli interventi per l’industria cantieristica e amatoriale e attuazione della normativa comunitaria del settore: l’art.11 della suddetta legge autorizza, ai fini del risanamento del sistema idroviario padano-veneto, un limite di impegno economico quindicennale di 40 miliardi di lire all’anno,a decorrere dal 2000.

Il 13 marzo 1999 è stato firmato a Chioggia il Protocollo d’Intesa per lo Sviluppo del Si-stema Idroviario Padano-Veneto, sottoscrit-to dal Ministro dei Trasporti e della Naviga-zione, dagli Assessori ai trasporti della Re-gione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Regione Emilia Romagna, della Regione Lombardia, della Regione Piemonte e della Regione Veneto: si tratta di una tappa posi-tiva, frutto del lavoro dell’UNII e dei suoi Associati. Nel 2010 sono state varie le atti-vità svolte dall'UNII, tra cui la partecipazio-ne alla giornata dell'acqua, inserita nel “LIFE 2020” organizzata dalla Navicelli di Pisa Spa, nella quale il Presidente dell' UNII Mario Borgatti ha evidenziato l'importanza del Canale dei Navicelli come idrovia ai fini di un maggior sviluppo economico del terri-torio pisano.

Per tutte le attività svolte dall’UNII, dal 2006 al 2010, è possibile visitare il sito www.unii.org

La Navicelli di Pisa Spa nel 2009 è entrata a far parte dell'associazione “Unione Navigazione Interna Italiana” (UNII) con la quale sta por-tando avanti una serie di progetti mirati a otte-nere i finanziamenti inerenti alla rivalorizza-zione della navigazione interna. L’UNII è stata istituita il 19 dicembre 1919 allo scopo di dare incremento e sviluppo, nel piano generale di ricostruzione del Paese dopo la fine della prima guerra mondiale, alla costruzione di una buona rete navigabile e a disciplinare l’esercizio della navigazione interna. L’ UNII è un’associazione, senza scopo di lucro, cui possono partecipare gli Enti Pubblici e i loro Consorzi (Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, Aziende Portuali, Consorzi di Sviluppo Industriale) per una quota superiore al 50% e i privati (Imprese, Aziende ed Asso-ciazioni di operatori interessati alla navigazione interna). L’Ente ha sede a Marghera (Venezia) e con il D.M. del 19 Giugno 1992 n. 1866 le è stata riconosciuta personalità giuridica.

I suoi organi sono: il Consiglio, al quale sono rimesse le decisioni più importanti; l'Assemble-a dei Soci; il Presidente che segue in generale il funzionamento dell’associazione; il Collegio dei Revisori dei Conti. L’UNII ha come finalità lo sviluppo della navi-gazione interna sia commerciale, sia turistica e pertanto svolge essenzialmente un’attività di tipo promozionale. Inoltre svolge attività di ricerca mirate allo sviluppo del settore attra-verso una gestione continua di rapporti con le Autorità Nazionali, Regionali e Locali e con gli operatori nazionali e internazionali del settore. L’attività dell’UNII ha solo effetti indiretti sullo sviluppo della rete idroviaria e dei traffici di navigazione interna. Si può comunque affermare che il suo ruolo è

Unione Navigazione Interna Italiana

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Il nuovo circolo velico MarineOne nella golena d’Arno ha stretto un accordo con la squadra olimpica classe Star e dal Luglio scorso è diventato la base logistica per la sessione annuale degli allenamenti. L’accordo è stato reso ufficiale con l’incontro tra l’Assessore allo sport della Provincia di Pisa Salvatore Sanzo e l’allenatore della Federa-zione Italiana Vela Valentin Man-kin. Pisa è stata preferita ad Alas-sio e al lago di Garda grazie alle caratteristiche geografiche, logisti-che e meteorologiche della Golena

d’Arno. Mankin e gli atleti Diego Ne-gri, già medag l i a o l impi ca , ed Enrico Vo l to l i n i ,

futuri rappresentanti della classe Star alle prossime Olimpiadi, han-no basato la loro scelta sul facile sbocco in mare e sulla presenza di correnti medie e forti tipiche del nord Europa, in particolar modo di Weymouth, la località nel sud ovest

dell’Inghilterra, dove da aprile a maggio prossimi si svolgeranno le selezioni per le Olimpiadi. Il Marine One è stato considerato la base logistica ideale per gli al-lenamenti sia per la posizione sul fiume sia per lo spazio disponibile per tutto il materiale tecnico ne-cessario, dalle vele agli alberi ai gommoni. Inoltre il team utilizza per gli alle-namenti tre imbarcazioni, tutte classe Star di 6.70 metri. Valentin Mankin è anche a capo della scuola di vela per ragazzi del Marine One. Un onore per la no-stra città, dal momento che è considerato uno dei più grandi velisti di tutti i tempi con tre me-daglie d’oro e una d’argento con-quistate dal 1968 al 1989 in tre classi diverse. Originario di Kiev, risiede a Livorno dal 1991. Ha allenato i campioni italiani France-sco Bruni, Tommaso Chieffi, Ales-sandra Sensini e Gabrio Zandonà, ed è stato maestro dei due tecnici FIV Luca De Pedrini e Paolo Ghio-ne. “Per gli allenamenti degli atleti – spiega Mankin - ho scelto l’Arno anche perché mi ricorda il fiume della mia gioventù a Kiev. Qui spero di riuscire ad avvicinare al mio sport tanti bambini e ragazzi

con le lezioni che avranno inizio nel mese di ottobre. La scuola di vela è importante per raffor-zare il carattere e affrontare la vita che non è facile. Il ruolo dell’istruttore è quello di accen-dere il fuoco, la passione, in tutti, anche in quelli che non vogliono diventare professioni-sti. Contano le regole ma so-prattutto il rapporto con la na-tura, che deve diventare nostra amica”. Diego Negri è il timoniere, ha 39 anni, vive a Diano Marina e fa parte dei gruppi sportivi delle Fiamme gialle. Enrico Voltolini è il prodiere, ventitreenne di La Spezia sta proseguendo gli studi dopo la laurea in ingegneria. La loro giornata inizia al mattino presto con ginnastica, lezioni teoriche in aula, uscite in mare, analisi dell’allenamento, miglio-ramenti tecnici della barca e per finire palestra oppure piscina. L’allenamento dura una setti-mana a cui ne segue una di ri-poso per consentire agli atleti di tornare a casa. Dopo le selezio-ni del campionato italiano il Ma-rine One ospiterà anche altri equipaggi con i loro allenatori. D.S.

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Il circolo velico Marine One base logistica della squadra olimpica classe Star

Caratterizzazione dell’analisi chimico-fisica del Canale dei Navicelli

La gestione dei fanghi di dra-gaggio del Canale dei Navicelli rappresenta per la società una problematica costante su cui vengono investite ingenti energie con la finalità di tro-vare il matching ideale di tec-nologie e tecniche che per-mettano il corretto uso, riuso e/o smaltimento del materiale dragato. È di pochi giorni fa la stipula di una convenzione intercorsa con il Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa per lo sviluppo di un progetto relati-vo all'abbattimento della con-taminazione di natura organi-ca dei sedimenti derivanti dall'attività di dragaggio del canale mediante biopila e/o landfarming. Sulla base di tale progetto si è deciso di procedere alla carat-

di proprietà della società (una piccola imbarcazione di 5 metri di lunghezza con un motore da 40 cv) consente che l'attività di campionamento, così come qual-siasi altra attività di ispezione e ricognizione dell'idrovia, sia completamente indipendente da soggetti terzi. Questo aspetto, come ovvio, rappresenta note-voli vantaggi pratici ed economi-ci. Sono piccole cose, apparente-mente inezie, ma il mare non è forse fatto di piccole gocce?

N.D’A.

terizzazione chimica e biologica dei fanghi prelevati sul fondo del ca-

nale al fine di individua-re i prin-cipali in-quinanti presenti nel sedi-mento. La

caratterizzazione prevede il prelie-vo di due campioni ogni chilometro di canale per un totale di 34 cam-pioni su cui eseguire l’analisi. L'aspetto interessante è che l'atti-vità di campionamento può essere definita “fatta in casa”, in quanto è stato interamente ideato, proget-tato e realizzato dallo staff della Navicelli di Pisa Spa un tubo cam-pionatore che permette il prelievo di fango dal fondo del canale. Inol-tre la messa a punto della pilotina

Salvatore Sanzo con Valentin Mankin Foto di Fabio Muzzi

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INSALATA DI FARRO AL PE-STO Piatto svelto di origine Ligure SUGGERIMENTI La quantità d’aglio nel pesto è soggettiva. Per tagliare il basilico più rapi-damente aiutatevi con le forbi-ci. Asciugate le foglie con uno strofinaccio senza strizzarle. Per conservare il pesto per 4/ 5 giorni, tenetelo in frigo coperto da un leggero strato d’olio ex-travergine d’oliva. Se avete necessità di conser-varlo più a lungo evitate di mettere il parmigiano, ma ri-cordatevi di aggiungerlo al mo-mento di servire. INGREDIENTI Per 8 persone:

500 Grammi di farro integrale 250 Grammi di fagiolini 100 Grammi di pinoli 100 Grammi di parmigiano 5 Mazzi di basilico 1/2 Spicchio d’aglio Olio extra vergine d’oliva Sale PROCEDIMENTO Controllate il tempo di cottura sulla confezione del farro (40 mi-nuti circa). Lavatelo sotto l’acqua corrente, lessatelo in abbondante acqua salata, scolatelo e fatelo asciuga-re.Dopo aver bollito i fagiolini in acqua salata, tagliateli a pezzetti. IL PESTO Lavate le foglie del basilico, frulla-tele con un po’ di sale, l’aglio, un

filo d’olio e i pinoli. Una volta ottenuto il pesto, ag-giungete il parmigiano senza frullarlo troppo. Allungate il pesto con un po’ d’acqua di bol-litura, al momento di condire il farro e i fa-giolini. VARIANTI Con lo stesso procedi-mento potete utilizza-re il mortaio, ottenen-do un pesto più grossolano ma ugualmente intenso nel sapore. Nell’antica ricetta ligure il pesto si faceva esclusivamente con il mortaio di marmo. Potete utilizzare anche il formag-gio pecorino, dando al pesto un sapore più forte e deciso.

Le ricette a bordo di Federica Sanguineti

Cucinare a bordo: dal megayacht di 33 metri alla piccola imbarcazione

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N A V I C E L L I N E W S

L’organizzazione in cucina e una buona cambusa possono cambiare la qualità di vita a bordo. Parola di Fe-derica Sanguineti, esperta di cucina e chef di bordo. Nel suo curriculum anche un’esperienza sul “Kauris III” di Marco Tronchetti Provera, un Wally di 33 metri progettato da Ger-man Frers, con il quale il Presidente

di Pirelli & C. Spa partecipa anche alle re-gate. Di persona-lità e-clettica, la giova-

ne genovese sviluppa le sue prime esperienze lavorative nell’ambito dell’arte, prima di approdare alla cu-cina. Frequenta i corsi dei migliori chef, da Cipriani a Vissani, e nel 2004 inizia a lavorare come cuoca di bordo. L’esperienza sul Kauris III dura tre anni, nel corso dei quali rivi-sita le ricette tradizionali trasforman-dole in piatti leggeri, senza trascura-re gusto e presentazione, riuscendo a soddisfare i palati più rinomati. “Esistono per me due strade per raggiungere l’armonia di prodotti e sapori – dichiara Federica - la me-

moria, ovvero i collegamenti con l’autoctono, le reinterpretazioni e le rivisitazioni, e le nuove combi-nazioni. La gastronomia è una forma di linguaggio, di espressio-ne creativa, con cui si esprimono armonia, felicità, sensibili-tà ,altruismo, magia e humor. Anche modificando le caratteristi-che di un prodotto con tempera-tura, consistenza e forma, la mia aspirazione è quella di mantenere la purezza del sapore. E’ diverten-te per un cuoco stupire l’inconscio, incuriosire il commen-sale con le “texture”, lavorando nel piatto in modo che a un ele-mento morbido ne corrisponda uno che costringa a masticare. Attraverso i miei piatti vorrei co-

municare gioia, piacere, godimen-to e divertimento, i sentimenti che provo quando mi trovo in cu-cina.

Questo lavoro richiede una conti-nua ricerca sulla materia prima e sugli accostamenti più armonici nell’ottica di ottenere cibi meno carichi e quindi più leggeri”. La cucina a bordo si differenzia a seconda del tipo d’imbarcazione: un superyacht necessita di uno chef, mentre per una “normale” vacanza in barca tra amici tutto è più semplice, anche se va comun-que organizzato. “Quando si ha l’incarico di chef di bordo – spiega Federica Sanguineti – sono fondamentali l'organizzazio-ne della cambusa e la pianificazio-ne della rotazione dei menù, per-ché non sempre si ha la possibilità di scendere a terra con calma per acquistare tutto il necessario sul posto. La conoscenza del territorio è quindi basilare per poter essere in grado di caratterizzare la cucina dei sapori del luogo in cui si è or-meggiati e per far degustare agli ospiti gli aromi e la materia prima locale. Nel caso di una semplice vacanza con gli amici, invece, in genere si ha tutto il tempo di deci-dere quando scendere a terra per fare la spesa ed è possibile cucina-re anche senza programmazione. Tutto, infatti, nasce spontaneo, divertendosi”. D.S.

Federica Sanguineti

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“ Totani rossi

in vendita al

mercato di

Palermo”

Tipico piatto Eoliano di Salina SUGGERIMENTI Sugo di pesce ai sapori mediterranei di velo-ce preparazione. Ricordatevi di lavare i capperi sotto l’acqua corrente per eliminare il sale. Le ricette tradizionali siciliane usano il pan-grattato anche per finire i primi piatti. INGREDIENTI Per 6 persone 1,8 kg di Totani rossi 700 Grammi di pomodori ciliegia 100 Grammi di pinoli 1 Pugno di capperi sotto sale 1 Spicchio d’aglio 1 Ciuffo di prezzemolo Peperoncino Finocchietto selvatico o semi di finocchio Pangrattato Olio extravergine d’oliva Sale PROCEDIMENTO Pulite e lavate i totani sotto l’acqua corren-

RAGU’ DI TOTANI ROSSI

te, controllando che non siano rimasti resi-dui di sabbia. Tagliate i totani e frullateli grossolanamen-te. Tritate aglio, pinoli, capperi, qualche foglia di prezzemolo, peperoncino e il finocchiet-to. In una padella antiaderente fate scaldare l’olio, rosolate il trito di sapori, aggiungete i totani e fateli insaporire a fiamma alta. Dividete i pomodori a metà, uniteli ai totani e proseguite la cottura per 5 minuti a fiamma vivace. Abbassate la fiamma e continuate a cuoce-re il ragù per altri 20 minuti. Nel frattempo tostate il pangrattato che avrete pronto al momento di servire la pa-sta. VARIANTI Potete aggiungere a questa ricetta delle melanzane tagliate a cubetti. ABBINAMENTI Potete abbinare il sugo a della pasta fresca all’uovo

MATTONELLA CIOCCOLATO E CAFFE’

Dolce di lunga durata ottimo a bordo per le lunghe traversate

SUGGERIMENTI

Utilizzate un piatto di portata lungo e stretto. Per la finitura, spalmate la crema aiu-tandovi con un coltello a lama sottile, bagnatelo con l’acqua per aiutare la scorrevolezza. Considerate due cucchiai abbonanti di crema per ogni strato.

INGREDIENTI Per 8 persone

450 Grammi di gallette 200 Grammi di zucchero 200 Grammi di burro ammorbidito 2 Bicchieri di caffè 5 Rossi d’uovo 5 Bianchi d’uovo montati a neve 4 Cucchiai di cacao amaro in polvere

PROCEDIMENTO

Preparate il caffè e lasciatelo raffreddare. Montate i rossi d’uovo con lo zucchero utilizzando la frusta elettrica, incorporate il burro ammorbidito e lavoratelo fino a ottenere una crema omoge-nea. Aggiungete al composto il ca-cao amaro, unite i bianchi montati a neve poco per volta, lavorateli delicatamente con un movi-mento lento dal basso verso l’alto. Immergete i biscotti rapidamente nel caffè. Nel piatto di portata disponete il primo strato di gallette su due file e a seguire i successivi strati alternati dalla crema di burro. Rifinite la mattonella con la restante crema, aiutandovi con un coltello. Finite il dolce con una spolverata di cacao ama-ro. Lasciatelo riposare in frigo per 2 ore.

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La Navicelli di Pisa Spa ha ospitato la visita dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture per la Mobilità, Logistica, Viabilità e Trasporti Luca Ceccobao per illustrare l’attività svolta dalla società e per parlare

dello svilup-po futuro della nautica pisana. All’incontro erano pre-senti il Vice Sindaco Pao-lo Ghezzi, il Presidente della Provin-cia Andrea Pieroni e il Presidente

della Navicelli di Pisa Spa Giovan-domenico Caridi. Tra il pubblico l’Amministratore Delegato di Svi-luppo Navicelli Srl Stefano Bottai, i rappresentanti dell’Interporto To-scano Amerigo Vespucci e gli ope-ratori della nautica. Negli ultimi anni la Navicelli di Pisa Spa ha svolto, oltre al ruolo di co-mando di porto sul canale, anche varie attività nell’ambito della ri-cerca, della formazione e del mar-keting. Attraverso la struttura Yachting Lab sta infatti portando avanti alcuni progetti, come quelli dedicati allo sviluppo sostenibile, alla filiera idrogeno, al portale a supporto della nautica dell’alto me-diterraneo e all’ottimizzazione delle reti. La società funge da cerniera con i cantieri navali presenti nell’area dei Navicelli e collabora con istituzioni e privati per la for-mazione di figure professionali del comparto nautico. Lo sviluppo dell’area è già una re-altà con i big della nautica in arri-vo, la realizzazione di una nuova darsena ad opera della Sviluppo Navicelli Srl e l’avvio dei lavori di apertura dell’Incile nel Gennaio 2011. Resta da risolvere il proble-

to Caridi – abbiamo bisogno di una normativa regionale per evitare l’attuale iter complesso e che non è uguale per tutti. Dobbiamo smaltire 200 mila

metri cubi di fanghi: l’obiettivo è quello di portare il canale a 3,5 metri di profondità per tutti i suoi 17 chilometri. Inoltre sarà necessario innalzare il ponte dell’autostrada per il passaggio degli yacht di 60 metri”. Per il rilancio dell’economia to-scana, l’importanza della realtà pisana è tale che, secondo il presidente della Provincia An-drea Pieroni, la Regione non può non tenerne conto. La visita dell’Assessore Regio-nale Luca Ceccobao è poi prose-guita con la navigazione di un tratto del canale a bordo di un Akhir di 22 metri dei Cantieri di Pisa. D.S.

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L’Assessore Regionale Luca Ceccobao a Pisa per visitare l’area dei Navicelli

ma del dragaggio del canale dei Navicelli. “Questa – ha dichiarato l’Assessore Regionale Luca Cecco-bao - è la mia prima presa di con-tatto diretta con la realtà della nautica a Pisa, che conoscevo solo sulla carta. Ma vorrei ricordare che la Regione non è il sig. Bonaven-tura che a tutti regalava un milio-ne. Ci sono opere che devono ave-re il sostegno pubblico e altre che necessitano dell’intervento dei privati. Un’idea moderna di svilup-po prevede la connessione inter-modale,il rafforzamento dell’ ele-mento produttivo e la valorizzazio-ne della costa. Il Presidente della Regione Tosca-na Enrico Rossi ha infatti annun-ciato la volontà di costituire un’autorità per i porti di interesse regionale”. Il Vice Sindaco Paolo Ghezzi e il Presidente della Navicelli di Pisa

Spa Giovandomenico Caridi hanno espresso la necessità di una legge regionale sullo smaltimento dei fanghi per risolvere il problema del dragaggio del canale dei Navicelli. “Stiamo correndo il rischio – ha detto Ghezzi – di paralizzare tutto e di vanificare gli sforzi fatti. La Regione deve dare certezza a ope-ratori e amministratori”. Tanto per fare un esempio, lo smaltimento dei fanghi nel tratto pisano del canale dei Navicelli è diverso da quello livornese. “Piuttosto che di soldi – ha spiega-

Nella foto l’Assessore Luca Ceccobao

N A V I C E L L I N E W S

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Progetto SE.RE.NA

Il periodo di congiuntura economica che ha colpito tutti i settori, ha con-seguentemente portato gravi diffi-coltà sul fronte occupazionale. A risentirne maggiormente sono in particolar modo le aziende della su-bfornitura nautica, in generale di piccole dimensioni, ma tale è stata la crisi che anche i grandi cantieri storici ne hanno risentito in maniera più o meno grave(i.e. Cantieri di Pisa). La tendenziale riduzione delle commesse a portato inevitabilmente ad un taglio delle spese e quindi, in primis, al taglio del personale dipen-dente.

Con l’obiettivo di rafforzare la “Rete dei Servizi Pubblici per l'impiego” e potenziare il mondo del lavoro della nautica la Navicelli Spa ed il suo centro servizi Yachting lab sta parte-cipando da settembre 2009 ad un importante progetto europeo: il Progetto SE.RE.NA, finanziato dal Programma Comunitario di Coopera-zione Transfrontaliera Italia – Fran-cia Marittimo. Il progetto ha respiro transfrontalie-

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zione dalla Provincia di Pisa alla Navicelli Spa, in collaborazione con gli Assessorati alla Forma-zione e allo Sviluppo Econo-mico e in particolare con gli uf-fici del Servizio Lavoro e del Sociale, gli uffici del Centro per l’Impiego provinciale e gli uffici delle Politiche Comuni-tarie e Relazioni Internazio-nali. Le attività previste sono: l’individuazione di nuove figure lavorative nel settore nautico, l’aggiornamento delle figure pro-fessionali già esistenti nel terri-torio pisano, la condivisione di una mappatura professionale nel comparto nautico sul territorio pisano. I benefici auspicati interesseran-no in primo luogo i servizi pub-blici per l’impiego, perché avran-no nuovi strumenti condivisi e aggiornati per poter favorire l’occupazione nel settore nauti-co; in maniera indiretta l’impatto interesserà fortemente le impre-se del settore, i disoccupati e gli altri stakeholders territoriali (i.e. agenzie formative).

Marco Sammataro

ro, coinvolgendo sia enti ed agen-zie italiane che francesi (Corsica) dell’area Alto Tirrenica: la Provincia di La Spezia, l’Agenzia Liguria La-voro, l’Agenzia Regionale per il La-voro della Regione Sardegna, la Provincia di Lucca, l’AFPA, la Pole Emploi e la Provincia di Sassari. Sono previste 5 fasi (gestione mo-nitoraggio rendicontazione, Indagi-ne, Matching, Sperimentazione, Comunicazione) che permetteran-no ai partner di sviluppare ed ap-plicare metodi congiunti di monito-raggio ed analisi continuative dei fabbisogni professionali, di creare strumenti e metodi di lavoro in rete per favorire il matching tra doman-da e offerta di lavoro nel settore nautico e della sua filiera, di elabo-rare standard formativi sul settore nautico e creare così un repertorio di figure professionali condivise. Una volta realizzati i suddetti pro-dotti, questi verranno sperimentati nei territori dello spazio di coopera-zione, con l’obiettivo di potenziare l’attrattività del settore nautico come bacino di impiego attraverso percorsi di scoperta delle sue pro-fessioni, in particolar modo presso i giovani. Attualmente è in corso la terza fase del progetto. Le attività sono state affidate in incarico tramite conven-

Il volume, curato da Renzo Moschi-ni, affronta una tematica sempre più necessaria di riflessione e cen-trale al giorno d’oggi nelle proble-matiche di sviluppo territoriale: il rapporto tra Nautica e Ambiente, con particolare riferimento alle are-e naturali protette. Il libro comprende una raccolta di esperienze significative in Toscana e in Liguria, a dimostrazione che è possibile indirizzare e rendere maggiormente compatibile lo svi-luppo della nautica con le esigenze di tutela ambientale del territorio terrestre e marino su cui insiste. I contributi sono tutti di soggetti che operano fortemente sul territo-rio, ognuno dei quali è portatore di punti di vista diversi e, proprio per questo, utili a comprendere la complessità dell’argomento: Gio-vandomenico Caridi, Presidente e Amministratore Delegato della Navicelli di Pisa Spa, descrive

l’esperienza cantieristica sul Canale dei Navicelli; Giuseppe Meucci, giornalista; Marco Filippeschi, Sin-daco di Pisa; Giancarlo Lunardi, Presidente dell’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli (MSRM); Paolo Fontanelli, ex Sin-daco di Pisa e parlamentare respon-sabile di Enti Locali del PD; Stefano Bottai, Presidente di Boccadarno Porto di Pisa Spa e Sviluppo Navicel-li Srl; Sandro Picchiotti, Ammini-stratore Delegato del Cantiere Nava-le Arno; Valter Picchi, Assessore provinciale all’ambiente e Andrea Pieroni, Presidente della Provincia di Pisa, danno testimonianza della gestione del litorale pisano; Sergio Paglialunga, Direttore dell’Ente Parco MSRM, affronta nello specifico il tema del confronto tra il parco toscano e la nautica; Gianluca Ma-grini, Direzione industrializzazione e servizi generali della Sanlorenzo Spa; Giovanni Diviacco, del Servi-

zio Parchi e Aree Protette della Regione Liguria, e Pa-trizio Scar-pellini, Diret-tore del Parco Naturale Re-gionale di Montemarcello - Ma-gra, riportano le esperienze esi-stenti nell’area del fiume Magra e in Liguria; Simone Paniga-da, Presidente dell’European Cetacean Society, Sebastiano Venneri, Responsabile delle Aree Protette Marine di Legam-biente, e Renzo Moschini, chiudono con interessanti consi-derazioni, rispettivamente, sul traffico marittimo nel Santuario dei Cetacei, sul recente proto-collo d’intesa tra Legambiente e l’UCINA, e sulle aree protette marine in appendice.

M.S.

Recensione libro:”Aree protette e nautica sostenibile”

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PROGETTO MISTRAL Modello integrato strategico transfrontaliero per le attività del litorale

strutturato in due differenti portali, rivolti ai due target precedentemen-te citati (diportisti e produzione), ed è suddiviso in quattro livelli logici. Un primo livello, entertainment, prevede servizi informativi, ai quali tutti gli utenti del portale potranno accedere gratuitamente ed effettu-are ricerche relative ad informazioni di carattere più specifico sui sogget-ti e gli attori appartenenti alla filiera nautica produttiva e turistica; un secondo livello, area Business2Business, dove sarà possibile creare una vera e propria analisi dei costi per la realizzazione di un’imbarcazione, un’attività preli-minare alla vendita consistente nel-la raccolta di requisiti, promozione di nuove soluzioni, servizi, per met-tere on-line la propria offerta; Il terzo livello, area managed-services, in cui saranno disponibili per gli utenti servizi (software ge-stionali d’impresa) secondo la mo-dalità SaaS (Software as a servi-ces). Attraverso la struttura SaaS, la piattaforma offrirà un supporto allo sviluppo delle imprese per compete-re in un contesto globale. I princi-pali servizi che verranno offerti so-no i seguenti: Prenotazione porti: Permetterà di creare ex novo un sistema di pre-notazione dei posti barca per un ente gestore di un’ area portuale, o una marina, che intende sviluppare una prenotazione dei porti on line. In tal senso sarà possibile effettua-

re anche le transazioni necessarie per sicurezza e pagamento. Tale modulo dovrà avere anche un inter-facciamento grafico che permetterà di impostare graficamente la pro-pria area portuale e definire le poli-tiche e le modalità di acquisizione dei posti barca. In particolare il mo-dulo permetterà: la prenotazione del posto barca, la ricerca avanzata della disponibilità dei posti barca, la prenotazione dei servizi delle varie aree portuali e di quelli da attivare per il singolo posto barca. Inoltre il

modulo potrà interfacciarsi con altri sistemi di prenotazione, in modo che gestori di aree portuali o marine, che hanno già realizza-to sistemi di prenotazione on line, possano integrarli direttamente con la piattaforma, senza modifi-care la loro piattaforma di preno-tazione, ma semplicemente a-prendola alla piattaforma Mistral.

ERP (Enterprise Resource Planning): si tratta di un sistema di gestione che integra tutti gli aspetti del business ed i suoi cicli, inclusa la pianificazione, la realiz-zazione del prodotto (manufacturing), le vendite, gli approvvigionamenti, gli acquisti, la logistica di magazzino e il mar-keting. Il pacchetto ERP permette all’impresa di automatizzare in maniera più estesa le proprie atti-vità amministrative e operative. I moduli di tale sistema possono essere classificati in: logistica, contabilità, controllo di gestione, gestione del capitale . Il sistema ERP consentirà la semplificazio-ne dei processi e dei flussi di lavoro, un sistema totalmente integrato, la condivisione dei dati tra vari dipartimenti di un’organizzazione, il migliora-mento dei livelli di produttivi-tà ed efficienza, la riduzione dei costi e il miglioramento del ser-vizio clienti. La piattaforma sarà inoltre dotata del sistema CRM, che aiuterà le aziende ad ottimiz-zare le relazioni con i clienti inte-grando capacità di marketing, sales e service. Il sistema per-metterà un dialogo continuo e coerente con il cliente basato su informazioni in tempo reale. La soluzione CRM fornirà gli stru-menti necessari all'azienda per sviluppare con i clienti un dialogo multicanale closed-loop, in grado di accrescere la fedeltà ai prodotti e ai servizi, migliorando i risultati complessivi. I risultati che ne de-riveranno saranno: maggiore cu-stode satisfaction e incremento dei tassi di conversione delle ven-dite, prestazioni di vendita miglio-rate su tutti i canali (diretti, indi-retti e partner), costi ridotti, ri-torni d’immagine. La realizzazione della piattaforma ha avuto inizio con l’assegnazione del bando di gara alla TD Group S.p.A. e si prevede l’attivazione del servizio entro l’ottobre 2010.

Marco Magnarosa

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MISTRAL / ENTERTAINMENT

AREA INFORMATIVA

B2BMANAGED-SERVICES

Anagrafe

INFO

Mod. off.

Comm.

ERP

CRM

PIATTAFORMA

PARTNET

PROGETTO

PUBBLICO

PRIVATI

ARCHITETTURA DELLA PIATTAFORMA

Pren. Porti

Modelli di

processi

di filiera

Payment

Il progetto transfrontaliero Mistral, che coinvolge la regione Toscana, le provincie dell’area costiera, la Sarde-gna, la Liguria e la Corsica, ha come obiettivo il miglioramento delle rela-zioni tra le imprese della Filiera della Nautica da Diporto, i Porti, i Diportisti e l’indotto turistico per creare un Polo di Competitività della Nautica da di-porto dell’Alto Mediterraneo sosteni-bile, innovativo, integrato ed evoluto. Le attività sono state affidate, trami-te convenzione, dalla Provincia di

Pi-sa alla Na-

vicelli Spa, in collaborazione con l’ Assessorato allo Sviluppo Econo-mico. In tale ambito la Navicelli SpA, mediante l’attività svolta dallo Yachting lab, sta realizzando un data center ed una piattaforma di servizi rivolti agli operatori del settore nauti-co da diporto e ai diportisti. Per quanto riguarda il portale a supporto della filiera produttiva dovrà fornire, attraverso i propri servizi creati dalla cooperazione transfrontaliera, un supporto alle imprese che ne fanno parte in modo da agevolarle in un mercato sempre più globale e com-petitivo; in merito invece al diporti-sta, il portale sarà in grado di accom-pagnarlo sia nella fase di program-mazione del proprio itinerario, che durante la navigazione all’interno dell’area di riferimento. Sulla base di una serie di documenti e analisi effettuati visionando vari portali rivolti alla nautica già presenti sul web, riviste di settore, e in segui-to a interviste e colloqui con operato-ri del settore, sono stati definiti una serie di servizi rivolti sia ai cantieri navali, sia ai diportisti, senza trala-sciare le esigenze dell’indotto. Il si-stema data center consentirà al com-parto nautico di adattarsi e di confor-marsi alle esigenze di mercato, in modo da far interagire e scambiare conoscenze ed esperienze tra i vari operatori delle regioni interessate, per permettere un effettivo trasferi-mento di tecnologie e una continua diffusione delle informazioni tra gli stakeholders del sistema. L’obiettivo del data center è quello di promuove-re e sostenere il rafforzamento com-petitivo della filiera dell’intero com-parto nautico transfrontaliero, è

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ONDA 2008

Indirizzo Via della Darsena 3

56121 Pisa

Tel.: 050-26158

Fax: 050-46478

e-mail: [email protected]

[email protected]

Sito web: www.navicelli.it

www.yachtinglab.it

Editore

Spa Navicelli

Presidente

Giovandomenico Caridi

Direttore Responsabile

Andrea Bruscoli

Grafica ed impaginazione

Nicola Varrese

Redattori

Paolo Cini

Ilaria Deverio

Daniela Gennusa

Ilaria Lotti

Marco Magnarosa

Patrizia Mammini

Renzo Moschini

Piero Pagliaro

Andrea Pecori

Gaetano Petrizzo

Simone Pistolesi

Daniela Salvestroni

Marco Sammataro

Nicola D’Andretta

Navicelli News

La Redazione

Reg. Tribunale di Pisa Numero 8/09

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Hanno collaborato a questo numero:

Giuseppe Meucci

Federico Pieragnoli

Roberto Galli

Chiuso in redazione il 29/09/2010

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