Lanfranco News 2016. Numero unico.

6
VOLUME 1 NUMERO UNICO Lanfranco News 2016 Gruppo Giornalismo 2015/2016 TECNOLOGIE A SCUOLA MA INSEGNANTE INSOSTITUIBI- LE Lezioni interave e inse- gnan mediatori fanno la scuola di oggi La scuola di oggi è molto di- versa dalla scuola dei nostri genitori: ora gli insegnan scrivono sul registro eleroni- co assenze e presenze, abbia- mo le "Lim" in classe che ci permeono di fare lezioni interave, guardare video e poter consultare internet per avere informazioni immediate. A volte però ci sono dei limi, per esempio quando la rete internet non funziona o è lenta! Ma succede raramente e noi ragazzi oggi, grazie alle tecnologie abbiamo molte più possibilità e più smoli che nel passato. Per fortuna, però, qualcosa rimane uguale: il rapporto con gli insegnan, la loro mediazione nel tra- smeere le conoscenze e le competenze. Per esempio durante le lezioni di lingua straniera è molto importante parlare in inglese o in francese con le prof, perché così ci prepariamo alle conversazioni che faremo quando andremo all' estero. Valerio Stano https://spark.adobe.com/page/YlVAE/ Per noi giovani la nostra città è importante, è il luogo in cui viviamo e quindi dobbiamo averne cura, metterci attenzione, ed impegno nel salvaguardarla .Ma la città ci offre veramente tutto ciò di cui abbiamo bisogno? A Modena non mancano i luoghi di incontro per i giovani, dove possono ritro- varsi per chiacchierare, passare tempo insieme e praticare sport. Ma, si sa, nulla è perfetto, infatti a Modena per i giovani adolescenti sarebbe utile avere maggiore sicurezza: non è raro infatti che le strisce pedonali siano quasi viste come un optional e diversi pedoni vengano investiti. Anche i teena- ger dovrebbero impegnarsi di più nel rispetto della loro città. Mentre infatti chiediamo più vigilanza a tutela di edifici e monumenti, crediamo che anche i giovani dovrebbero contrastare questo fenome- no: i muri ricoperti di graffiti di nessun valore artistico sono brutti e basta, quindi trovia- mo altri sistemi per comunicare i nostri pensieri! Meglio evitare che questa pratica di diffonda come una moda, partendo pro- prio da noi adole- scenti. Un altro punto do- lente riguarda la libertà di movimento per noi preadolescen- ti: non è infatti facile dover accettare di esse- re sempre accompagnati da un adulto per raggiungere le mete verso cui siamo diretti. Perché non pensare a qual- che trasporto dedicato a noi, sicuro ed ecologico, che colleghi i luoghi più vissutida noi ragazzi? Ma non dimentichiamo che a Modena ci sono anche tante piste ciclabili, che facilitano gli spostamenti, ottime per fare una bella passeggiata in bici, anche in compagnia, tenendosi in forma e contrastando linquinamento dellaria: meglio prendere fin da piccoli le buone abitudini sulle quali contare da adul- ti! Modena è certamente una città verde”, ricca di alberi che forniscono ossigeno prezioso e di parchi, luoghi di incontro per ragazzi e famiglie dove è possibile praticare sport ed attività motorie. I parchi sono anche un posto dove ritrovarsi per fare due chiacchiere, dove staccarsi per un podalla tirannia di smartphone e tablet, dove riscoprire il piacere del giocare e parlare guardandosi in faccia. Per chi pratica sport in modo continuativo o agonistico, non mancano gli impianti sportivi di altissi- mo livello, a disposizione nel raggio di pochi chilometri: palestre, campi da calcio, piscine, campi di atletica e tanto altro. Basti pensare che nella provincia di Modena ci sono due squadre di calcio in serie A e una in serie B, la pallavolo è giocata ad altissimi livelli, e tanti sono i giovani modenesi che la praticano, ci sono diverse stelle del nuoto, per non dimenticare il tiro con larco.Ogni giorno, sono tanti i ragazzi che si recano a Modena per studiare perché iscritti alle diverse facoltà universitarie che hanno sede nella nostra città, anche per loro la città deve sforzarsi di offrire opportunità adeguate e un clima culturale ricco e stimolante. E per stare in tema di cultura non vogliamo dimenticare le bi- blioteche comunali, presenti quasi in ogni quartiere, che rappresentano un punto di forza per gli ado- lescenti, sempre meno attratti da libri e lettura, un luogo di studio e cultura alternativo alla scuola, spesso sede di interessanti iniziative. Cosa ci aspettiamo? Che tutti, in particolare noi più giovani, imparino a coltivare e tenere vivi linteresse e la partecipazione alla vita di Modena, dando voce ai bisogni, ai desideri e, perché no, ai sogni. Luisa Cirone- Marta Abbati-Antonio Lauriola Tutta mia la città? La voce passa ai ragazzi Data GIUGNO 2016 Progetto giornalismo: quando la scuola insegna una professione. A volte capita che un obbligo imposto dai genitori di partecipare ad attività scolastiche pomeridia- ne si trasformi in una bella occa- sione per imparare divertendosi. Il progetto giornalismo, in effetti, non è stata unattività noiosa, ma un momento di lavoro collettivo a cui tutti noi ci siamo appassionati. Questa iniziativa si è svolta alla scuola Lanfranco insieme alle prof. Turrini, Ansaloni e Abbati, nei pomeriggi da dicembre ad aprile. Dopo una fase di lezioni tematiche con alcuni giornalisti, abbiamo scritto degli articoli con- tenenti le nostre idee. Successi- vamente alcuni di questi sono stati usati per il concorso organiz- zato dal Resto del Carlino, (Campionato di Giornalismo). Questo progetto è stato molto istruttivo per noi, perché ci ha aiutato a capire il mestiere del giornalista e limportanza dellor- ganizzazione del lavoro. Lattività ha riscosso grande partecipazio- ne perché ci ha fatto sentire dei veri reporter. In particolare, il momento più emozionante è stato scrivere gli articoli che poi sareb- bero usciti sul Resto del Carlino: vedere i nostri pezzi pubblicati sullinserto di Modena è stata unenorme soddisfazione. Quindi, nel complesso, è stata unesperienza fantastica in cui tutti quanti ci siamo sentiti partecipi. Ma non finisce qui, vi aspettiamo lanno prossimo per andare a caccia di notizie!! Giacomo Francesconi Antonio Pio Lauriola

description

Numero unico del giornale Lanfranco News, realizzato dai ragazzi della scuola media Lanfranco all'interno del progetto Giornalismo.

Transcript of Lanfranco News 2016. Numero unico.

Page 1: Lanfranco News 2016. Numero unico.

VOLUME 1 NUMERO UNICO

Lanfranco News 2016

Gruppo Giornal ismo 2015/2016

TECNOLOGIE A SCUOLA MA INSEGNANTE INSOSTITUIBI-LE

Lezioni interattive e inse-gnanti mediatori fanno la scuola di oggi

La scuola di oggi è molto di-versa dalla scuola dei nostri genitori: ora gli insegnanti scrivono sul registro elettroni-co assenze e presenze, abbia-mo le "Lim" in classe che ci permettono di fare lezioni interattive, guardare video e poter consultare internet per avere informazioni immediate. A volte però ci sono dei limiti, per esempio quando la rete internet non funziona o è lenta! Ma succede raramente e noi ragazzi oggi, grazie alle tecnologie abbiamo molte più possibilità e più stimoli che nel passato. Per fortuna, però, qualcosa rimane uguale: il rapporto con gli insegnanti, la loro mediazione nel tra-smettere le conoscenze e le competenze. Per esempio durante le lezioni di lingua straniera è molto importante parlare in inglese o in francese con le prof, perché così ci prepariamo alle conversazioni che faremo quando andremo all' estero. Valerio Stano

https://spark.adobe.com/page/YlVAE/

Per noi giovani la nostra città è importante, è il luogo in cui viviamo e quindi dobbiamo averne cura, metterci attenzione, ed impegno nel salvaguardarla .Ma la città ci offre veramente tutto ciò di cui abbiamo bisogno? A Modena non mancano i luoghi di incontro per i giovani, dove possono ritro-varsi per chiacchierare, passare tempo insieme e praticare sport. Ma, si sa, nulla è perfetto, infatti a Modena per i giovani adolescenti sarebbe utile avere maggiore sicurezza: non è raro infatti che le strisce pedonali siano quasi viste come un optional e diversi pedoni vengano investiti. Anche i teena-ger dovrebbero impegnarsi di più nel rispetto della loro città. Mentre infatti chiediamo più vigilanza a tutela di edifici e monumenti, crediamo che anche i giovani dovrebbero contrastare questo fenome-no: i muri ricoperti di graffiti di nessun valore artistico sono brutti e basta, quindi trovia-mo altri sistemi per comunicare i nostri pensieri! Meglio evitare che questa pratica di diffonda come una moda, partendo pro-prio da noi adole- scenti. Un altro punto do-lente riguarda la libertà di movimento per noi preadolescen- ti: non è infatti facile dover accettare di esse- re sempre accompagnati da un adulto per raggiungere le mete verso cui siamo diretti. Perché non pensare a qual-che trasporto dedicato a noi, sicuro ed ecologico, che colleghi i luoghi più ‘vissuti’ da noi ragazzi? Ma non dimentichiamo che a Modena ci sono anche tante piste ciclabili, che facilitano gli spostamenti, ottime per fare una bella passeggiata in bici, anche in compagnia, tenendosi in forma e contrastando l’inquinamento dell’aria: meglio prendere fin da piccoli le buone abitudini sulle quali contare da adul-ti! Modena è certamente una “città verde”, ricca di alberi che forniscono ossigeno prezioso e di parchi, luoghi di incontro per ragazzi e famiglie dove è possibile praticare sport ed attività motorie. I parchi sono anche un posto dove ritrovarsi per fare due chiacchiere, dove staccarsi per un po’ dalla tirannia di smartphone e tablet, dove riscoprire il piacere del giocare e parlare guardandosi in faccia. Per chi pratica sport in modo continuativo o agonistico, non mancano gli impianti sportivi di altissi-mo livello, a disposizione nel raggio di pochi chilometri: palestre, campi da calcio, piscine, campi di atletica e tanto altro. Basti pensare che nella provincia di Modena ci sono due squadre di calcio in serie A e una in serie B, la pallavolo è giocata ad altissimi livelli, e tanti sono i giovani modenesi che la praticano, ci sono diverse stelle del nuoto, per non dimenticare il tiro con l’arco.Ogni giorno, sono tanti i ragazzi che si recano a Modena per studiare perché iscritti alle diverse facoltà universitarie che hanno sede nella nostra città, anche per loro la città deve sforzarsi di offrire opportunità adeguate e un clima culturale ricco e stimolante. E per stare in tema di cultura non vogliamo dimenticare le bi-blioteche comunali, presenti quasi in ogni quartiere, che rappresentano un punto di forza per gli ado-lescenti, sempre meno attratti da libri e lettura, un luogo di studio e cultura alternativo alla scuola, spesso sede di interessanti iniziative. Cosa ci aspettiamo? Che tutti, in particolare noi più giovani, imparino a coltivare e tenere vivi l’interesse e la partecipazione alla vita di Modena, dando voce ai bisogni, ai desideri e, perché no, ai sogni. Luisa Cirone- Marta Abbati-Antonio Lauriola

Tutta mia la città? La voce passa ai ragazzi

Data GIUGNO 2016

Progetto giornalismo: quando la scuola insegna una professione.

A volte capita che un obbligo imposto dai genitori di partecipare ad attività scolastiche pomeridia-ne si trasformi in una bella occa-sione per imparare divertendosi. Il progetto giornalismo, in effetti, non è stata un’attività noiosa, ma un momento di lavoro collettivo a cui tutti noi ci siamo appassionati. Questa iniziativa si è svolta alla scuola Lanfranco insieme alle prof. Turrini, Ansaloni e Abbati, nei pomeriggi da dicembre ad aprile. Dopo una fase di lezioni tematiche con alcuni giornalisti, abbiamo scritto degli articoli con-tenenti le nostre idee. Successi-vamente alcuni di questi sono

stati usati per il concorso organiz-zato dal Resto del Carlino, (Campionato di Giornalismo). Questo progetto è stato molto istruttivo per noi, perché ci ha aiutato a capire il mestiere del giornalista e l’importanza dell’or-ganizzazione del lavoro. L’attività ha riscosso grande partecipazio-ne perché ci ha fatto sentire dei veri reporter. In particolare, il momento più emozionante è stato scrivere gli articoli che poi sareb-bero usciti sul Resto del Carlino: vedere i nostri pezzi pubblicati sull’inserto di Modena è stata un’ enorme soddisfazione. Quindi, nel complesso, è stata un’esperienza

fantastica in cui tutti quanti ci siamo sentiti partecipi. Ma non finisce qui, vi aspettiamo l’anno prossimo per andare a caccia di

notizie!! Giacomo Francesconi Antonio Pio Lauriola

Page 2: Lanfranco News 2016. Numero unico.

Nell’area cortiliva della nostra scuola, grazie al prezioso aiuto che i genitori hanno fornito attraverso molte iniziative (lotterie, vendita di torte e di pizzette), abbiamo una nuova e bellissima pista di atletica, che ha sostituito quella ormai vecchia fatta di asfalto, rovinata dalle buche e dalle erbacce cresciute nelle fessure. Una struttura certamente utile per le attività motorie, che alle Lanfranco sono sempre numerose, molto partecipate e spesso vittoriose! Abbiamo intervistato la prof.ssa Alessandra Iotti, insegnante di scienze motorie, che si mostra soddisfatta della recente realizzazione. La docente ha sottolineato come la pista sia stata accompa-gnata anche dalla costruzione di una nuova pedana per il salto in lungo, completata da una nuova conca di sabbia. In futuro coltiviamo l’idea di una pista ad anello che potrebbe circondare l’intero edificio scolastico, offrendo possibilità di allenarsi nella corsa di resistenza su un terreno livellato. Si avrebbero consistenti vantaggi sulle altre scuole che com-petono con noi nelle qualifiche della corsa campestre. Entrando nel dettaglio la prof. Iotti ci ha detto che le nuove strutture sono state realizzate in manto sintetico, dello stesso tipo di quello utilizzato regolarmente negli impianti sportivi per gare e tornei di atletica. Noi alunni siamo ovviamente molto contenti della realizza-zione di questo progetto, che era in cantiere da tempo, poiché permetterà di avere maggiori opportunità di prepa-razione e partecipazione alle diverse attività sportive che si organizzeranno nella nostra città. Le due corsie da 60 m e quella più corta per il salto in lungo, infatti, saranno perfetti per allenarci “in casa” ed essere competitivi nei prossimi appuntamenti di atletica .Ragazzi, che dire? Continuiamo ad allenarci !! Federico Ruggeri -Giacomo Cavazzuti

dei ragazzi da un’aula all’altra, dove gli insegnanti offrivano attività legate alla loro disciplina e i ragazzi dovevano raggiungere i docenti il prima possibile. Infatti, cinque minuti prima che finisse l’ora, la campanella suonava, e gli studenti pote-vano spostarsi. In questo anno la settimana di pausa didat-tica, svoltasi l’ultima settimana del mese di febbraio, ha previsto laboratori e progetti piacevoli, oltre ad approfondimenti video e cinematografici degli argomenti trattati. Ab-biamo svolto un sondaggio su una classe campione, i cui studenti hanno nel com-plesso apprezzato questa iniziativa, sottoli-neando all’unanimità che si tratta di una buona idea, da non abbandonare. La mag-

Durante l’anno scolastico, per una setti-mana, alle Lanfranco gli insegnanti non procedono con il programma delle disci-pline, lasciando spazio ad attività di grup-po, laboratori creativi, momenti di recupe-ro e consolidamento. Nella pausa sono previsti solo compiti leggeri e meno noiosi, non si dovrebbero fare né verifiche né interrogazioni e si dovrebbero privilegiare gli argomenti più vicini a noi e che siano più interessanti dal nostro punto di vista. Negli anni le idee sono cambiate, ma quali sono quelle più apprezzate e come migliorare quelle meno gradite? L’anno scorso la settimana di pausa didattica aveva previsto lo spostamento

gior parte degli studenti apprezza maggiormente la formula che prevede gli spostamenti da un’aula all’altra, così come risultano molto ap-prezzate la attività che prevedano la proiezione di film e video. Ma forse l’elemento più ap-prezzato, stando ai risultati del sondaggio, è l’assenza di verifiche ed interrogazioni! Tutti gli studenti interpellati auspicano che si riproponga l’esperienza anche il prossimo anno scolastico. Sul fronte degli insegnanti, le opinioni sono diversificate, in generale i docenti ritengono che l’efficacia della settimana di pausa didattica dipenda da un’ottima organizzazione e condivi-sione, che ad oggi va migliorata, per rendere generalizzate le attività laboratoriali e creative in tutte le classi. La redazione

UNA SETTIMANA SPECIALE L’esperienza della pausa didattica alla scuola Lanfranco

PAGINA 2 LANFRANCO NEWS 2016 VOLUME 1 NUMERO UNICO

Lanfranco: pronti per le Olimpiadi? Tutti in gara sulla nuova pista di atletica

MY Modena Young Gli adolescenti modenesi chiedono uno spazio dove incontrarsi e sognano un grande evento sportivo nella loro città Sempre più città in Europa e in Italia si stanno attrezzando per soddisfare le esigenze delle generazioni “young”. Così abbiamo chiesto ad alcuni alunni della scuola media Lanfranco di rac-contarci, attraverso la formula del sondaggio, il loro rapporto con la città di Modena e di fornire un giudizio sulle offerte “giovani”. Il sondaggio, intitola-to MY Modena Young, ha coinvolto le classi 1E, 2H, 3G, alle quali è stato inviato un questionario via mail. Dai risultati abbiamo dedotto che la mag-gioranza dei ragazzi passa il proprio tempo libero a casa di un amico (76,7 %), mentre alla domanda “In città cosa frequenti di più?” la maggioranza ha risposto che preferisce andare a fare sport o frequentare i parchi cittadini,

mentre le biblioteche si collocano all’ultimo posto con un misero 9,5%.Difatto lo sport ha il dominio assoluto sui ragazzi di questa età da tutti i punti di vista, addirittura il 60% degli intervistati alla domanda “Hai a disposi-zione un desiderio: puoi realizzare un evento straordinario. Quale?”ha rispo-sto che vorrebbe realizzare un mega evento sportivo. Da notare che in que-

sta classifica dei desideri gli eventi legati alla lettura chiudono all’ultimo posto con il 7%. Da rilevare un dato sul quale riflettere: il 60% degli alunni ritiene che a Modena manchi un luogo gestito dal Comune in cui i ragazzi possano incontrarsi. E quando abbiamo chiesto loro di dare un nome a questo luogo “possibile”, sono venute fuori idee interessanti: After, Ragazzi for life, Il campo dei ragazzi, “Tot chè”, Guy’s land. Infine, abbia-mo chiesto ai ragazzi di dare un voto alla loro città: Modena se la cava con un 7 senza lode e senza infa-mia! Ma vien da dire che l’alunna “Modena” potrebbe

fare molto meglio, magari ascoltando le tante idee degli adolescenti mode-nesi.

Book speed dating: AMORE A PRIMA LETTURA

Alla ricerca del libro per tutta la vita…..

Si sa, la lettura è importante. Per questo, gli alunni di 1H, insieme a quelli di 1C, si sono dati appuntamento per un book speed dating, ispirato agli speed dating per sin-gols. Infatti, lo scopo è far innamorare di un libro. L’ Aula magna è stata allestita con 2 file di sedie parallele pronta ad ospitare tutti. Colonna sonora dell’evento la canzo-ne “ Storie che non conosci”, di Samuele Bersani , Pacifico e Guccini .In seguito è iniziato il momento di veloce presentazione dei libri. Tutti erano concentratissimi, e nes-suno sembrava pensare ad altro se non a ottenere un alto gradimento per il proprio libro. Infatti, ogni persona disponeva di un modulo, in cui si doveva dare un “voto” ai libri, in base a vari criteri. Una volta terminato il tempo, tre minuti, che il timer regolato dalle prof offriva, bisognava scorrere verso destra di un posto. Alla fine delle presentazioni ogni alunno ha messo in una cesta un segnalibro personalmente costrui-to e relativo al libro appena presentato. I ragazzi, per poterne avere uno, dovevano eseguire una perfomance: dire a tutti il proprio libro, genere o autore preferito. Dopo aver fatto ciò, si veniva bendati e si poteva pescare un segnalibro. Insomma, l’evento di ispirazione “frivola” si è trasformato in un’occasione di promozione della lettu-ra....sono certa che qualcuno avrà davvero trovato il libro giusto per sé. La colonna sonora https://www.youtube.com/watch?v=_S_NKcehXh0 Marta Abbati

Page 3: Lanfranco News 2016. Numero unico.

Lettere e Articoli

SCUOLA MEDIA LANFRANCO

SOMMARIO

RECENSIONI ................................

INTERVISTE .................................

BISCOTTI QUIZ. A SCUOLA DIVERTENDOSI. TI-TOLO BRANO SECONDARIO

Stefano Bordiglioni offre spunti in-teressanti per imparare con un pò di allegria. Trama: Il libro Biscotti quiz racconta le vicende della classe 5B che odia la grammati-ca, ma il maestro Pietromaria cerca di fargliela piacere in tutti i modi. Ad esempio propone loro di riscrivere poe-sie di autori affermati in modo scherzo-so; oppure organizza un talentshow di nome “BISCOTTI QUIZ”, uno show che racconterà i cinque anni passati insieme. La mia opinione: Mi è piaciuto questo libro perché mi ha trasmesso la voglia di non arrendersi al primo tentativo e la voglia di andare avanti e di ripro-vare fino allo sfinimento. Mi è piaciuto anche perché mi ha fatto ridere e perché mi rallegrava nei momenti più complicati e tormen-tati della mia vita.. Recensione digitale https://tackk.com/h7y758

Flavia Pavesi

GIUGNO 2016

ALLEGATO A Volume Unico n.8

Page 4: Lanfranco News 2016. Numero unico.

Peter, il protagonista, nel corso della storia fa sogni che assumo-no forme diverse, fantasie ad occhi aperti e riflessio-ni.Nella storia Peter si trasforma in personaggi che gli permet-tomo di affrontare questioni della vita guardandola da diversi punti di vista. Purtroppo però la propensione al sogno lo allonta-na dalla realtà e e lo rende un ragazzo “difficile”. Lo scrittore in questa storia trasforma il protagonista in vari per-sonaggi facendolo riflettere su questioni della vita e facendogliela vedere da vari punti di vista. Abbiamo perciò capito da questo libro che non è giusto giudicare una persona senza mettersi nei suoi panni. Sebbene L’inventore di sogni sia scritto in modo poetico riesce a strappare un sorriso al lettore utilizzando termini non troppo letterali . Inoltre, il libro è scritto in modo profondo:non si limita a narra-re vicende ma cerca di trasmettere messaggi in ogni capitolo. La frase iniziale che riassume il senso del libro è :”L’’estro mi spinge a narrare di forme mutate in corpi nuovi” perché il protagonista in ogni capitolo assume vari aspetti. In conclusione, è’ un libro adatto a tutti perché non c'è età per sognare. Centanni Eleonora-Tonini Eleonora -Chionna Giulia

« È giunto il momento di dirti quello che avrei dovuto dirti cinque anni fa, Harry. Siediti, ti prego. Saprai tutto. Ti chiedo solo un po' di pazienza. Avrai modo di urlare...di fare quello che vuoi...quando avrò finito. Non te lo impedirò. »

Harry Potter e l’ordine della Fenice

L’eterna lotta tra Bene e Male

L ‘inventore di sogni di Ian McEwan Un libro sul potere dei sogni per interpretare la realtà. L ‘inventore di sogni di Ian McEwan

L’ordine della Fenice è il quinto romanzo della saga di Harry Potter, ed è il libro più lungo della collezione. Pubblicato nel 2003, è scritto dalla scrittrice britannica, J.K.Rowling, casa editrice Salani Editore. Harry Potter è un giovane mago che studia alla Scuola

di magia e stregoneria di Hogwarts. Insieme ai suoi

due amici, Hermione e Ron, è arrivato al quinto anno e

deve affrontare i G.U.F.O., diplomi che si acquisiscono

alla fine dell’anno. Inoltre, il maghetto più famoso del

globo deve fare i conti con la presenza inquietante e

oscura di Lord Voldemort. I due dovranno prima o poi

affrontarsi perché la profezia dice che nessuno dei due

può vivere se l’altro sopravvive!n Momento culminan-

te del libro è il dialogo tra Silente e Harry, dialogo du-

rante il quale il mago buono rivela a Potter il suo de-

stino .Secondo noi il libro è molto coinvolgente, so-

prattutto il finale! Il ritmo della narrazione è incalzan-

te, poco le sequenze “lente”. Di fatto, però, il libro

non sempre è scorrevole perché alcune parti sono un

po’ complicate soprattutto se non hai letto i romanzi

precedenti. In conclusione, consigliamo questo libro

agli appassionati del genere fantasy/avventura, ai ra-

gazzi adolescenti che si confronteranno con gli stessi

problemi e le stesse aspirazioni di Harry. In verità, an-

che a un pubblico adulto potrebbe apprezzare un libro

che affronta un tema che interesserà tutti : l’eterna

lotta tra Bene e Male!

Dal libro ne è stato tratto anche il film diretto da David Yates, uscito nelle sale degli Stati Uniti il 11 Luglio 2007. Stano Enrico- Triventi Giuseppe

2

Page 5: Lanfranco News 2016. Numero unico.

Appassionati di film disney, De-cendants è il film adatto a voi! Trasmesso su Disney Channel, prende spunto dalle storie classiche Disney, come Aladdin, La carica dei 101, Bian-caneve e La Bella Addormentata. Infatti sono proprio i figli dei cattivi di queste storie che grazie al principe Ben, figlio della Bella e della Bestia, hanno l‘opportunità di frequentare il bellissimo collegio Auradon Prep, la cui direttrice è la fata Smemorina. I figli dei cattivi, Mal ( figlia di Malefi-ca), Evie ( figlia della Regina Cattiva), Jay ( Figlio di Jafar) e Carlos ( figlio di Crudelia De Mon) hanno una missione: riuscire a procurarsi la bacchetta della Direttrice per poter liberare i loro genitori da un’isola-prigione e lasciare che il Male governi il mondo. Dopo una tentata rapina andata a male, l’inizio della scuola ,gli sport ,l’amicizia con un cane e i nuovi amori,i ragazzi “malefici” comprendono che non sarà così facile raggiungere l’obiettivo fina-le. Credono di essere cattivi dentro, ma questo film fa capire che anche i cattivi possono cambiare: Evie scopre il suo amore per lo studio, Carlos capi-sce che i cani non sono pericolosi, Jay scopre di avere un talento per lo sport e Mal scava dentro se stessa e scopre che anche lei può amare. Come dice Ben: “Guardo nei tuoi occhi e vedo che non sei cattiva, noi possiamo sce-gliere il nostro futuro!”, ognuno è padrone del proprio destino. Quindi, Il messaggio che secondo noi il regista vuole comunicarci consiste nel non credere alle apparenze : anche se una persona ha genitori malvagi non è detto che anche lei sia cattiva. In par-ticolare, questo film insegna ad impa-rare ad apprezzare anche i difetti delle persone: possono essere fastidio-si ma possono anche essere buffi e divertenti. Colonna sonora della pellicola sono musiche moderne ed elettroniche. In conclusione, Descendants, è più moderno di altri film classici Disney e per questo ha ottenuto ampio successo di pubblico, mosso anche dalla curiosi-tà di sapere che fine hanno fatto i cattivi delle fiabe. Di Natale Sofia- Gambacorta Emma

Descendants. I cattivi delle fiabe torna-no da protagonisti televi-sivi

Una mattina di dicembre i ragazzi di 1h hanno dialogato con lo scrittore “giallista” Fabrizio Cavazzuti e hanno così potuto fargli diverse domande sul metodo di scrittura e sul mestiere di scritto-re. Il progetto è stato pensato a organizzato da alcune prof di lettere all’interno del percorso di promozione della lettura. Durante l’intervista l’autore modenese ha dato alcuni consigli su come scrivere “storie”. Alla fine i ragazzi hanno potuto cimentarsi nella scrittura di un racconto giallo seguendo la traccia che era stata data dall’autore e che conteneva indicazioni su TEMPO ,PROTAGONISTA ,ANTAGONISTA ,AMBIENTE ,SITUAZIONE INIZIALE, GENERE, tipo di NARRAZIONE in prima o terza persona. Questo in breve il testo dell’intervista: Come mai hai scelto di scrivere proprio libri gialli? Perché quando ero piccolo nella mia casa c’erano molti gialli Mondadori. Quanto tempo impieghi a pensare alla trama e a scrivere il libro? A scrivere il libro impiego circa un anno, ma io non parto da una trama ma da una idea. Mentre scrivi hai mai dei blocchi creativi? Purtroppo sì.Il mio suggerimento per superarli è imporsi di scrive-re comunque, iniziando da quello che ho intorno, per esempio: un portamatite, un vaso….. Qual è il libro che ti è piaciuto più scrivere? E’ una domanda difficile però penso proprio che quello che mi sia piaciuto più scrivere si stato “Le cattive intenzioni”. Anche da piccolo volevi fare lo scrittore? Sì, ma poi mi hanno detto che dovevo anche guadagnarmi da vivere… Hai mai scritto anche di altri generi oltre che al giallo? Ho scritto anche racconti horror, di fantascienza e poesie. Hai dei modi per liberare la fantasia? Sì: mi impongo di scrivere anche se non ne ho affatto voglia. Hai mai scritto a quattro mani? No, perché per me è molto difficile farlo. Hai un taccuino dove annoti le tue idee e dove fai annotazioni su ciò che scrivi? Ho un file sul mio computer dove annoto le mie idee ma non

faccio annotazioni su ciò che scrivo anche se il mio consiglio è di

farlo.

3

A conclusione del percorso, gli alunni hanno riassunto così i suggeri-menti di Cavazzuti per il “buon scrittore”: Devo rileggere il mio pezzo molte volte Devo controllare la punteggiatura Per scrivere una storia devo decidere il tempo: presente o passato Il RITMO è importante .Le frasi non devono essere molto lunghe Per scrivere bisogna leggere molto La prima fase è la scrittura di pancia (non mi preoccupo dell’ortografia) Scrivo di ciò che conosco La storia deve essere convincente, coinvolgente Non posso cambiare genere Il titolo deve essere appropriato Non devo essere ripetitivo: il lettore no è stupido! Ognuno deve trovare il proprio metodo di scrittura Faccio rileggere a persone di fiducia ciò che ho scritto La copertina dev’essere accattivante Quando ho il “blocco dello scrittore” scrivo ugualmente (ad esempio descrivo quel-lo che vedo intorno a me) Prima di scrivere faccio uno schema: ambientazione , personaggi, tempo, genere, narrazione (1°/ 3° persona)

Progetto lettura: scrittori in classe UN GIALLISTA TRA I BANCHI Lo scrittore modenese Fabrizio Cavazzuti incontra gli alunni delle Lanfranco

Page 6: Lanfranco News 2016. Numero unico.

Momenti di creativita …….

“La creatività è contagiosa. Trasmettila.” (ALBERT EINSTEIN )

Scuola Media

Lanfranco

Via Valli ,40

Modena