The Best Magazine#4
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# quattroanno 0 - maggioi 2010
La rivista per il bloggerfatta dal blogger
La rivista per il bloggerfatta dal blogger
Intervista a...
In sala con...
Viaggi
Alessandro Zaccuri
Robin Hood
.
Istanbul... unavventura?
Stabile emergenzaRace for the CureEmergenza RifiutiAbbandono...
Cos fan molti...S.O.S. salvati dalla musica...
83 Adunata Nazionale Alpini
EMERGENZA
ITALIA?
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by Arthur Emerg-enzaItalia?
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7, 8 e 9 maggio 2010
83 ADUNATA NAZIONALEDEGLI
A BERGAMOALPINI
CIRCA SEICENTOMILA PERSONE
"BENVENUTI ALPINI"
EMERGENZA Italia
CHE DA TUTTA ITALIA hanno invaso la citt diBergamo, previsioni che allinizio facevano temere a chiss quale e quantaconfusione, mentre invece, nonostante la marea di gente, auto, pullman, di tende e di
accampamenti, di cucine improvvisate e di banchetti un po' da tutte le parti, sembrava di vivere inuna una sorta di invasione pacifica e civile che ha lasciato tutti sbalorditi, macon il cuore pieno di emozione.
E gi, se si parla di Alpini, si parla di gente che con orgoglio ha creduto e crede nei valori dellunit diPatria, con dedizione ha dedicato la sua vita alla solidariet, alla fratellanza, al senso del dovere, alrispetto, al sacrificio, valori che si percepivano guardandoli nellinterminabile sfilata di uomini che,dalle prime ore del mattino, fino a tarda sera sotto la pioggia, orgogliosi tenevano il passo al suonodelle fanfare, sorridendo e applaudendo a quanti, dietro le transenne, li applaudiva.
Una festa per la citt intera, tutta agghindata di bandiere tricolore che sventolavano da ognibalcone, appese sui pali della luce, lunghi striscioni con la scritta , chefacevano bella mostra di se sulle terrazze, o che sintravedevano percorrendo la superstrada cheportava in centro citt, una gioia per gli occhi e per lanima, in netto contrasto con quanto in queigiorni da pi parti, senza pi ormai alcun ritegno, veniva sbandierato; interminabili e scontateinventive contro il centenario dellunit dItalia, di gente che per scopi propagandistici, non haancora capito che la storia va vista, studiata e recepita in ogni suo dettaglio, calandosi con umilt,negli usi e costumi di un popolo che, prima di ogni cosa, ha creduto nella libert.
Guadando da dietro le transenne la sfilata di questi uomini fieri di appartenere al corpo degli Alpini,ho provato pi volte lemozione di chi si rende conto che oggi tutto dato per scontato, valori moraliche sembrano non esistere pi, ma che unadunata come questa, ha come per incanto rimescolato,per poi farli rinascere in cuori che, forse per mancanza di speranze, o per paura, li avevano confinatiin un angolo nascosto.
Ecco qual , secondo me, la vera , ritornare a credere che uniti si stiameglio, senza falsi pudori, senza paura di sembrare diversi.
"giornata qualsiasi",
Arthur
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#4 3
La principale funzione della borraccia quella di aprirsi da solanello zaino.
La principale funzione degli zaini impermeabili quella ditrattenere lacqua della borraccia al loro interno.
La principale funzione dei sacchi a pelo quella di assorbirequanta pi acqua possibile nello zaino.
Si chiama osmosi il processo notturno mediante il quale la tutaassorbe acqua dal sacco a pelo per trasferirla direttamente alcorpo umano.
In altre parole: PIOVE SUL BAGNATO!
Leggesullidrodinamica:
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BUONA LETTURA!
#4 4Solindue _http://solindue.wordpress.com/
leditoriale by Solindue
Siamo in piena EMERGENZA evorrei poterci scherzare sopra,ma come apro il giornale nonriesco a divertirmi.
rifiuti tornata in questi mesiad interessare pesantemente Palermo.Ancora difficile leggere notizie positive circa lafuoriuscita di petrolio dalla piattaforma dellaBp: una ecologica indescrivibile. la peggiore che abbiamo mai visto spiega uno degli operatori impegnati afronteggiare ancora l del vulcanoislandese. Per non parlare delle borseeuropee; dei morti a Kabul per lattentatokamikaze contro un convoglio di mezziamericani; dei 37 morti e 300 feriti nelle zonedi Bon Kai e Din Daeng in Thailandia.
Avremmo voluto scrivere, in questomese di maggio delle rose e delle vacanze cheincombono, ma il momento non certopropizio. Ho chiesto davvero molto ai mieico l laborator i , forse r isch iando unammutinamento, ma ero fiduciosa: nonpossiamo nascondere la testa nella sabbia:questo mese ragazzi, parleremo diEMERGENZA.
Tutto nella vita diognuno di noi. Dal tacco rotto al primoappuntamento, al quattro in latino del figlio.Ma ci sono che ricoprono latitudinipi vaste. La nostra Koala andata per noi inSicilia per portarci una testimonianzaconcreta del problema rifiuti a Palermo.
Con Fabio abbiamo rispolveratolattualissimo pensiero di Federico Caff, ilgrande economista, la cui misteriosascomparsa nellaprile dell87 non soloemozion lopinione pubblica italiana, maspinse i suoi studenti a setacciare la Capitalenella speranza di un ritrovamento maiavvenuto. Spaziocorrente ci invita ad unaprofonda riflessione sul nostro ambienteaffinch lemergenza ambientale non sia unatassa di successione. Tratteremo poi, con ilsorriso, lE personale in radio. Pernon dimenticare Folletta che ci regala latestimonianza della pi grande vittoria che sipossa realizzare nella vita: quella contro itumori.
Perch come sempre The Best vuolesoprattutto regalarvi positivit e speranza.
troveremo la musica diRiccardo ad aiutarci, piuttosto che un magicomeccanico turco ad Istambul ma attraverso il NOSTRO meraviglioso tricoloreche possiamo sbarazzarc i d i ogni
: ho lasciato volentieri adArthur e ai nostri Alpini lonore della primapagina.
Laiuto pi concreto viene infine dato algenere femminile, attraverso larticolo diLuciano. E lui che ha la soluzione al peggioredei nostri problemi familiari. Una soluzionegeniale che suggerita ai vostri consorti, maritio compagni, non solo migliorer la vostra vita,ma vi far infine gridare: terminata!
L
Nell
emergenza
Emergenza
Emergenza
Emergenza
Emergenza
catastrofeemergenza
emergenza
Emergenze
mergenza
Sol
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#4 5
Editoriale 3
La foto del mese...
Io ho un cuore. 7
Intervista a...
Alessandro Zaccuri 11
the contents
Foto copertinaSfilata Alpini2010 Arthur
Emergenza Italia?
La sfilata degli Alpini 2
Orme ed Impressioni
Stabile emergenza 13
Cos fan molti 17
S.O.S. Musica
Salvati dalle note 19
Emergenze quotidiane!
Rifiuti... 15
Blog creativo
Un paio di orecchini 22
25 In sala con...Robin Hood
27 Race for the cure
30 Viaggiare...Istanbul
35 La lezione di Federico Caff
37 Lopinione...Indifferenza.
39 Radio OnAir
41 Non tutti sanno che...
43 La posta del Cielo
Foto ultima paginaBorgo San Lorenzo2010 Solindue
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#4 6
the
ne
est
ma
ga
zib
the
nees
t mag
azi
b
Rubriche e collaborazioni
Elle -
E. Koala - Emergenze quotidiane
Spaziocorrente - Orme ed Impressioni
E.Koala -
Luciano - Cos fan molti
Riccardo - S.O.S. Musica
Stella Luce -
Folletta - Race for the cure
Fabio - La lezione di Federico Caff
Kate - Libri
BabEle - In sala con... Robin Hood
OnAir - Radio OnAir
Godot _ Non tutti sanno che...
Cultura e Spettacolo
Photo
Posta del Cielo
La foto del mese di: Koalaclik
(www.2elle.wordpress.com)
(www.koalanation.wordpress.com/)
(www.spaziocorrente.wordpress.com)
(www.koalanation.wordpress.com/)
(www.lucianomarcelli.wordpress.com/)
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SolindueLintervista a...
ArthurLopinione...
Pensieriperline_Blog creativo
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The Cicianebbias _Viaggio a Istanbul(www.dinomanu.blogspot.com)
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#4 7Koala _http://koalanation.wordpress.com/
photo del mese by koalanation
Io houn
cuore!
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#4 8
Maggio, la gioca in casa! Ho scelto questa mia foto perch mi costata unameravigliosa fatica: a pancia in gi, sdraiata sulla sabbia in balia del vento (e del freddo che mi segueanche in Sicilia), strisciavo sui gomiti in attesa che "la bestiola" si placasse, ma niente, continuava avenirmi incontro, a leccarmi, ad accucciarsi su di me. Esausta mi sono alzata dopo quasi un'ora di tentativi! Maandare via non era facile, n per me, n per lui. Gliela dovevo, questa foto! E dopo tanta fatica, bastato unattimo ... vede il mio fedele collaboratore B. allontanarsi, guaisce, lo guarda, mi rituffo nella sabbiae scatto incrociando le dita !
Non si pu dimenticare lo sguardo di un cane che ti supplica di portarlo via di l!(la foto stata scattata sulla spiaggia di Trappeto vicino Palermo, il nome che gli ho dato perchalmeno smettesse di essere nessuno!)
Randagi, occhi tristi e senza speranza, orecchie basse, coda tra le gambe, passo spento. Passeggiano stanchie senza vita per le strade del SUD, sono tanti, troppi, davvero troppi. Il loro canile la strada, la spiaggia, lacampagna, la loro vita un vagare senza meta in attesa che unauto metta fine a tutto questo!
Randagi, occhi tristi e senza speranza, orecchie basse, coda tra le gambe. Spenti, intimamente morti.Giacciono stanchi in gabbie minuscole, sporche, sovraffollate nei canili abusivi del NORD. Sono tanti, troppi,davvero troppi. Il canile la loro tomba, se la vecchiaia, la fame, la sete o il freddo non metteranno fine a tuttoquesto, sar la solitudine a farlo!
FOTO DEL MESE
"Trappy"
Trappy
Non lasciarmi, dai.
Non c' mai nessuno che giochi con noi qui. Hanno paura, dicono che il brancosia pericoloso.
Allora portami a casa, dai!
Non ti sei divertita a giocare con me oggi?
Io non ti lascer mai, lo sai bene.
(Bau)
E mi allontano, aghi nel petto.
EMERGENZA...I NOSTRI MIGLIORI AMICI MUOIONO DI SOLITUDINE!
Koalaclik _http://koalaclik.wordpress.com/2009/11/20/come-un-cane/
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#1 febb. 2010 #2 marzo 2010
#3 aprile 2010 #4 maggio 2010
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# due 10#4 10
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#4 11Solindue _http://solindue.wordpress.com/
lintervista by Solindue
Intervista a...Alessandro Zaccuri
Scrivere sui margini un momento dincontro e diconfronto nel quale i libri e gli autori provocano unariflessione e tentano di concentrare lattenzione aimargini delle societ: ai luoghi e ai suoiprotagonisti. Com nata lidea? La letteratura e le diverse forme espressive sono a
mio avviso grandiose risorse sociali, ma quantoriescono ad attirare concretamente linteresse suiproblemi?
Lidea nata dallesperienza del Villaggio Barona,un insediamento abitativo solidale al cui internoopera, insieme con altre importanti iniziative, lalibreria Occasioni dInchiostro. Si tratta di un vero eproprio presidio del libro, attivo in una zona diMilano che troppo spesso viene appiattitasullequazione fra periferia ed emergenza.Lintuizione (subito condivisa dallagenzia Grandi &Associati, che fornisce un indispensabile supporto
sul piano ideativo e organizzativo) stata quella didare vita a un evento che rendesse visibile il lavoroaltrimenti invisibile che la libreria e linteroVillaggio compiono durante tutto lanno in terminidi impegno civile e culturale.
Questi sono gli anni di e credo chelesempio di Saviano basterebbe, da solo, a direche s, la parola pu ancora influire sulla societ,rivelandone zone dombra e, nello stesso tempo,risorse inattese. Ci che pi importa, quando siaffronta il tema della marginalit sociale, uscire
Gomorra
Scrivere sui margini alla sua seconda edizione. Si tratta di un Festival delleLetterature e della Societ, nato dalla collaborazione di un gruppo di realt attive nel campo dellasolidariet, della produzione e della promozione culturale del panorama milanese.Sono entrata in contatto facilmente con la segreteria del festival e con altrettanta facilit ho avutoaccesso alla mail del suo curatore artistico e ideatore:Alessandro Zaccuri.
Un attimo di incredulit e poi una prima domanda:
4 5 6 giugno 2010 Villaggio Barona Milano:IL CONTO ALLA ROVESCIA INIZIATO.
Ma sto dialogando via e-mail con Alessandro Zaccuri anno 63, giornalista, conduttore televisivo,scrittore? (Non si disperi: se fosse un caso di omonimia sarebbe altrettantomeraviglioso!)
S: sono io, quello del 63.Mi mandi pure le domande e io cerco di rispondere al pi presto.
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#4 12
dalla cattiva coscienza di chi crede che occorraqualcosa dal di fuori per redimere situazionialtrimenti irrecuperabili. I margini, al contrario,sono i luoghi pi vitali della societ. l che si deveguardare per scoprire possibilit nuove di raccontoe di comprensione del vivere condiviso. Si cambiasoltanto se si accetta di partire dal di dentro di ciche gi sta accadendo.
Il tema del festival il margine, non la periferia. Emargine la provincia, il post-terremoto,lesperienza dei cittadini stranieri e anche di chistraniero non , ma si trova ad abitare in uncondominio dove gli stranieri sono diventati lamaggioranza. Il margine non un luogo fisico, mauna condizione, un punto di vista. Le periferiestesse non si recuperano se non nel quadro di unpensiero complesso, che tenga conto dellinterotessuto urbano. Il margine ha il vantaggio di essereuno spazio ancora non scritto, che pu ospitareannotazioni e promemoria. Tutto quello che si purecuperare (idee, risorse, spunti del passato)compie un viaggio dal margine verso il corpo deltesto. Al di l delle metafore, centro e periferia nonsono in alternativa. Stanno o cadono insieme,specie in una citt come la Milano che si prepara al2015. Quanto allAbruzzo, uno dei protagonistidelledizione di questanno, per una scelta moltoprecisa, che va nella direzione della conservazione(o del recupero, appunto) della memoria a brevetermine, in chiave per non polemica. Recuperaresignifica costruire, e a noi questo interessa.
Terre di Mezzo una realt che ha subito sposato lospirito di Scrivere sui margini. Non poteva esserealtrimenti, direi, specie se si pensa al grande lavoroche Terre compie con Fa la cosa giusta. Lacollaborazione, sotto questo profilo, ancora agliinizi e ci auguriamo tutti che possa crescereulteriormente nel tempo.
I bambini sono creativi di natura, anche quando lanatura impedisce loro di essere del tutto solidaliLa dimensione junior del festival , per noi, unelemento qualificante, accentua quel clima difestival che il weekend dinizio giugno vuoletrasmettere. Il Villaggio si apre alla citt e,investendo sui bambini, ricorda agli adulti che lacitt appartiene anzitutto a giovani e giovanissimi, un investimento che non pu non guardare alfuturo.
Quella tra Vitali e i Sulu una collaborazioneormai consolidata, rispetto alla quale io mi sonolimitato a cucire minimamente i brani luno conlaltro. Questanno abbiamo molte aspettative sulreading che la compagnia teatrale Alma Ros starealizzando con Benedetta Tobagi a partire dal suolibro . Si tratta dellaprima coproduzione teatrale che nascedirettamente dal laboratorio di Scrivere sui marginie promette di essere un momento di grandeintensit drammatica, che consideriamo fin daadesso emblematico di tutti i recuperi da metterein atto.
Lo spettacolo tratto dal libro di Benedetta Tobagi in cartellone per sabato, e gi lho raccomandato.Chi invece scegliesse di essere con noi venerd,dopo laperitivo scoprir comerano fatte leperiferie dellantichit in compagnia di MassimoValerio Manfredi, archeologo e narratore di famainternazionale. A seguire, lo spettacolo di LeonardoManera. Ma guarda che anche per domenicastiamo preparando una sorpresa niente male
Come mi batte forte il tuo cuore
Il Festival pone questanno lattenzione sulrecupero delle parole e delle relazioni, del tempoe dello spazio, dellambiente e delle risorse, delgioco, della citt. Ma saremo ancora in tempo arecuperare qualcosa? Non sar forse pi semplice eveloce ricostruire lAquila e lAbruzzo, cherecuperare le nostre periferie?
Fra gli organizzatori e sostenitori del Festival, oltrea importanti organizzazioni Onlus che si occupanodi solidariet, c una casa editrice nata da ungiornale di venti pagine venduto sui marciapiedi enelle stazioni da persone in difficolt: Terre dimezzo. E davvero una casa editrice diversa?
Durante i tre giorni di festival molteplici sono leattivit pensate per i bambini. Dai laboratori discrittura, a quelli di gioco creativo, agli spettacoliteatrali. Come dire bisogna educare il nostrofuturo alla cultura e alla solidariet?
Lo scorso anno abbiamo assistito ad una tuaintervista/spettacolo con Andrea Vitali e iSULUTUMANa a tratti esilarante questannosono previste performance del genere?
Dovendo scegliere una delle tre giornate milanesi,tu cosa consiglieresti: laperitivo di venerd equo esolidale oppure la cena di sabato, con il bordershow?
Oh Cielo ragazzi! tocca a prenotare unalbergo!
Scrivere sui margini_http://www.scriveresuimargini.org/
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orme ed impressioni by Spaziocorrente
#4 13
COMINCIAMO BENE QUESTO ARTICOLO.
Gi nel titolo evidente il paradossodelle due parole che stridono comeunghie sui vetri. Stabile, per dire diun qualcosa che non muta nel tempo, contrappostoad emergenza, per dire di un evento eccezionaleche mettendo in pericolo la vita, impone una azionerapida e risolutiva.Ma nel parlare di emergenze ambientali non misembra di esagerare o forzare questo paradosso.Con il nostro grande ingegno siamo riusciti a creareuna situazione di emergenza che ha un valor mediopressoch costante, ovvero stabile, se analizzatosull'intera superficie del nostro mondo. Non passagiorno in cui la cronaca non ci strilli l'ennesimoscempio sul territorio, dovuto la maggior partedelle volte a negligenza, scarsa manutenzione,superficialit ed indifferenza, per non dire crimine.
Oggi la notizia l'immane disastro dellapiattaforma esplosa nel golfo del Messico che stariversando nel mare una quantit spaventosa dipetrolio, si parla di qualcosa come 5mila barili algiorno, anche se stime pi precise si aggirerebberoa 56mila barili al giorno. Numeri quasi difficili daimmaginare e da riportare in una dimensione a noinormale.
Ma oltre a queste catastrofi, di cui ne siamo inminima parte colpevoli, ogni giorno avvengonomicro disastri anche vicino a noi o addirittura operadelle nostre stesse azioni. Non fanno notizia ma sicompiono sotto i nostri occhi e ne siamo complici.Oggigiorno si parla molto della tutela dell'ambientema temo che queste parole siano inflazionate,risultando retoriche e svuotate dal loro verosignificato, un po' come il termine solidariet.
Noi che viviamo in una societ del benessere, dellatecnologia, della cultura, siamo quelli che sipermettono di inquinare maggiormente, come sela nostra forza sociale fosse in grado di arginare inostri misfatti, e non contenti, dall'alto della nostrasapienza, guardiamo e rimproveriamo chi pidebole sembra ripercorrere la nostra stessa strada.Ma chi sopravvive ogni giorno per una razione dicibo non ha il dovere di pensare se quel cibo chemangia in un contenitore biodegradabile e se vasmaltito nella raccolta differenziata. Tanto pi chela maggior parte di quell'aiuto arriva come nostroscarto di un'opulenza che rasenta la vergogna eche fonte primaria di inquinamento.
Siamo tutti colpevoli di omissione di soccorso versol'ambiente, dal momento che non cambiamo lenostre abitudini e ci ostiniamo a voler mantenereun ritmo di sviluppo superiore alle nostre
Stabemer
ilegenza
16 maggio 2010
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#4 14Spaziocorrente _http://spaziocorrente.wordpress.com/
possibilit, ovvero ignorando uno svilupposostenibile in confronto alle risorse disponibili.Forse in questo caso bisognerebbe parlare diinquinamento mentale pi che ambientale, unosporco che si attaccato ai nostri pensieri ed alnostro modo di vivere.
La follia del golfo del Messico in parte colpa delnostro stile di vita, della nostra incapacit aguardare al futuro e rinunciare a qualcosa dipiccolo per preservare qualcosa di grande. Percarit, nessuna campagna del torniamo alpassato, all'et della pietra vestendo di pelli.Siamo realisti. Ma cambiare le nostre abitudini sipu e si deve. Una passeggiata per andare alnegozio lasciando a casa la macchina il solitopiccolo esempio che porta con se la verit delposso fare qualcosa, per me e per te.
Abbassare d'inverno la temperatura delle nostrecase possibile, ne guadagneremmo in salute, inportafoglio ed anche in ambiente. Spegnere i nostritecnologici mezzi, compreso il computer, quandonon li usiamo pensare all'ambiente senzatoglierci la possibilit di rimanere connessi almondo virtuale. Ma sono infinite le cose che sipossono fare partendo dai gesti quotidiani, che purnon bastando per cambiare il mondo, sonoportatrici di un esempio per gli altri.Per tutelare l'ambiente sono ormaiconvinto che ci vuole un contagiodestinato a trasformarsi in pandemiadi buone virt, dove prevalga lavisione comune di un vivere meglio inun mondo che non sia bello solo pernoi ma anche per chi verr dopo dinoi.
Non vero che l'individuo pu farpoco d'innanzi ai grandi del potere,alle piovre multinazionali ed a queglioscuri circoli privati che operano inpochi le scelte di molti. Questigrandi, che poi alla fine sonouomini, hanno bisogno di noi, comenoi ne abbiamo di loro. La loro sfida quella di mantenere e dominare lanostra scelta, non creando massacritica ma sostenendo il desiderio el'ambizione di singoli individui; lanostra battaglia all'opposto crearemassa critica composta da singoliindividui dotati di mente pensante eche hanno come obiettivo la realizzazione di undesiderio comune: il buon vivere insieme.
L'ambiente fa parte di questo buon vivere perchporta con s non solo ricchezza sul territorio,pensiamo al turismo, ma anche qualit intesacome benessere fisico e spirituale. Qual' quelcuore che guardando la bellezza della natura nonprova amore ed empatia? Ma se su quello scenarioincombe una discarica a cielo aperto, cosa rimanedella nostra emozione, di quell'armonia che cidistende l'anima ed il corpo?
Nessuno pu sottrarsi a questa stabileemergenza ambientale: dal parco urbano sottocasa, alla discarica abusiva nella provincia vicina,alla disastrosa deforestazione del Sud America edell'Africa. Ognuno pu e deve fare la differenza.Come? Sensibilizzazione di chi ci vicino gi ilprimo passo, essere consapevoli delle nostre sceltene il secondo, dare un esempio concreto nellanostra vita quotidiana ne il terzo, e cosi via.
Non fidatevi della pigrizia e dell'indolenza di chi vidice che l'inquinamento di una persona in un anno pari a quello che produce una grossa fabbrica inun giorno. E' solo una scorciatoia per liberarsi lacoscienza da un peso, quello del non agire, ediventare complice di chi ancora ignora (o finge dinon sapere) che l'ambiente in cui si vive non propriet esclusiva ma patrimonio di tutti.
A noi farlo capire perch l'emergenza ambientalenon sia una tassa di successione ma resti unimprevedibile evento che si superato.
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Emergenze... by Koalanation
#4 15
Una montagna di rifiuti, a Palermo;una per ogni angolo di strada,prato, marciapiede, spiaggia!E vero, la tv non mente, non questa voltaalmeno, ma la tv, troppo spesso, non vede, nonsente, non parla; e dire che aprire gli occhi nonsarebbe nemmeno necessario, basterebbe, ognitanto, annusare laria!
Non di politica che vi parler qui, non discioperi, discariche e quantaltro che sento ilbisogno di parlare, bens di QUOTIDIANO.
Da pi di un anno divido i miei giorni e il miocuore fra Torino, la mia citt nativa, e Palermo, lamia citt adottiva. Io non vedo da siciliana, ilmio sguardo sulle cose tipicamente erigidamente nordico, per questo i miei occhisanno ancora distinguere le strade dallediscariche, i marciapiedi dai cassonetti, la natura
i n con t am ina t a da idepositi di rifiuti. I mieiocchi, soprattutto, NONS A N N O A N C O R AACCETTARE (e spero nonimparino mai ).
: im a r c i a p i e d i s o n otempestati di cartacce,pacchetti di sigarette,
volantini, lattine, sacchetti; le reti di protezionedelle case, sono costellate di teli di nylonstrappati, portati l dal vento chiss quantotempo fa, sacchetti dellimmondizia appesi dovecapita, una scarpa ogni tanto, una lattina, unostriscione strappato di una pubblicit vecchia dianni; ai bordi delle strade pi periferiche le autobruciate non si contano pi, parti di motorini,catenacci, lavatrici, frigoriferi, divani, televisionisparsi qua e l senza alcun criterio; un triciclorosa allapparenza integro giace sullo splendidofondale di una spiaggia ancora deserta. Oggi un giorno qualunque, eppure ai miei occhi,Palermo unenorme discarica. Mi distraggo unattimo a guardare un signore sulla quarantina, ingiacca e cravatta, che si appresta a depositare ilsuo sacchetto di rifiuti rifiuti ,dentro sacchetto di , nella campana del
! Mi distraggo, appunto, ora le mie scarpepuzzano: ho pestato una cacca!
Qui il problema non lemergenza rifiuti di ungiorno speciale, qui lemergenza la vita di ognigiorno.
Oggi, un giornoq u a l u n q u e
indifferenziatiplastica
vetro
Emergequotid
nzeiane!
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4 16Koala _http://koalanation.wordpress.com/
Ma la tv questo non lo dice!
Amo questa citt, amo questisola, imiei occhi non sanno che questa non la loro terra e BRUCIANO come se lofosse; ma io domani prender unaereo, torner a Torino, dove esiste lanettezza urbana, dove tutti ormai sonoschiavi (e per la prima volta sono fieradesser schiava!) della raccoltadifferenziata, dove chi ha un caneraccoglie i bisogni per non sporcare,dove se butti il vetro nella carta prendi70 euro di multa, dove per unasituazione del genere anche ilpiemontese pi riservato e bugianenscenderebbe in piazza con tutto il suofurore! Io torno a casa, ma le personequi ci vivono, ogni giorno della lorovita.
Sono curiosa, faccio qualchedomanda, faccio anche innervosirequalcuno, ma ho bisogno di sapere; lerisposte non mi piacciono, miintristiscono, mi spaventano: siamoabituati, eh , ma qui c semprevento! , la differenziata non la faccio,tanto poi buttano tutto nella stessadiscarica, la multa per i bisogni delcane? Ma quando maaaaaaai!, eh manon ancora iniziata LA stagione, perquesto le spiagge sono sporche , sidai , il centro per pulito! potreiandare avanti ma mi fermo!
Amici siciliani, gli esseri umani sonouguali da nord a sud, ognuno di noiproduce immondizia in egual misura,eppure voi vi siete arresi earrendendovi avete dato partita vintaagli incivili comuni, ai politicimenefreghisti, ai mafiosi opportunisti.
La tv non ne parler, nessuno verrqua a ripulire finch lo sdegno e larabbia non diventeranno un problemaDI TUTTI. Finch le piazze non sarannopiene di gente, finch le denunce nonsaranno infinite, finch LA SICILIANON VORRA DAVVERO, CON FORZA ECONVINZIONE, ESSERE PULITA!
foto scattata a Bagheria il 17/10/2009
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#4 17
cos fan... by Luciano
L
BENEFICIO
iconograf ia nordoccidentalecontemporanea propone il maschio umano inpiedi, a gambe leggermente divaricate, che,utilizzando una o due mani, trascorre cos,
alquanto rigido, circospetto, quegli istanti di ritrovataleggerezza; istanti deliziosi, se vissuti con larinnovata spensieratezza giovanile che la funzionepromuove. Se, al contrario, si portano fin l le cure, icrucci e gli assilli del mondo, allora si perde la grandeoccasione che pi volte al giorno si rinnova.
A onta, per, di quella iconografia, non mistero chemolti di noi maschi la si faccia da seduti.
senzaltro pi verosimile che ci accada quando cisi trovi tra le mura del bagno di casa oppure in luoghifamiliari, laddove ci si possa in ogni casoaccomodare sulla seggetta confidando in unadecente pulizia della stessa e dellintorno.Nei molti casi contrari, non rimane che allinearsi almodello; ma ogni volta in cui ricorra una fortunatacircostanza, non sento ragioni: io la fo seduto.Si noti che la stazione assisa non abitudine di unaminoranza: si scopre facilmente, infatti, che moltiuomini la assumono ben volentieri.
Inoltre, da quanto mi risulta, svariate cultureincoraggiano, per motivi di igiene fisica o emotiva oper senso dello stile o per comodit, dati anche idifferenti abbigliamenti, il maschile accovacciarsi inquei frangenti, quando questo non venga addiritturaimposto per esigenze religiose.
Bene, ma qua da noi, tutti i preliminari necessari persedersi ispezionare la seggetta, slacciarsi lacintura, aprire completamente i pantaloni, calarseli ecalarsi lintimo assieme ai procedimenti finaliinversi comportano un deciso incremento nelnumero di operazioni e nella quantit di tempo: dovrpur esservi qualche vantaggio a controbilanciare,altrimenti non si spiegherebbe la diffusione di una
tale pratica, rispetto al pi semplice aprire, frugare,estrarre, gioire, reintrodurre e richiudere.
Innanzitutto, vi un indiscutibile : daseduti, risulta davvero improbabile che si possamancare la mira, a meno che non vi siacontemporaneamente in atto un particolare turgore,il quale, non di meno, incide negativamente anchequando si pratichi la stazione eretta.
GI.
Cos fanmolti...
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#4 18
PU DARSI CHE AL GENERE FEMMINILE sfuggail motivo per il quale una procedura apparentementesemplice come ilpossa produrre, di sovente, risultati tanto catastrofici,allorquando vi si provveda allimpiedi: il fatto chenon si tratta di manipolare unarma di precisione, madi gestire un organo vivo e vivace, noncompiutamente soggiogato dalla volont, il quale
non sempre accetta di dirigereil getto l dove si vorrebbe;evento che si verifica ancor pispesso ove vi sia interferenzadi altri fattori, quali: prepuziosovrabbondante, il qualevenga a frapporsi tra bocca dilancio e bersaglio; stato dii n s u f f i c i e n t e v e g l i adell urinante; eccesso dipressione idrodinamica as e g u i t o d i p r o l u n g a t oc o n t e n i m e n t o ; s v i s t amomentanea; scarsa attitudinea l l a c o n c e n t r a z i o n e ;menomazione della capacitoculare; girovita da urlo;infagottamento da indumenti,specie nella stagione fredda, ecos via.
Senza meno, delle dimensioniimportanti, oltre che costituiremotivo di orgoglio per ilfortunato, si rivelano utili inquesti casi; ma si sa: si tratta dieccezioni; tutti gli altri, ossia lamaggioranza dei maschi delnordovest del pianeta, perlappunto, qualora intendanoconservare in quei momenti ilprivilegio del bipedismo, nonpossono che gest i re lasituazione alla meno peggio,con r isul tat i che, comerammentavo dianzi, esulanofacilmente dallambito delladecenza.
Per, non di sola efficienza si vive. Ossia, vi sonoaltre motivazioni, di carattere non utilitaristico, chepossono spingere al mettersi comodi quandosopraggiunge lora della libert.
Se quei momenti dorati li si spendono comodamentesistemati sulla ciambella, allora possibile svolgereunampia gamma di attivit collaterali, pi o meno
rilassanti, oppure restare del tutto inani, a goderedelle intime sensazioni procurate dal proprio corpoche si esprime.Ci si pu dedicare alla lettura, seppure conestensione ridimensionata rispetto a quella possibilein caso di adempimenti di maggiore corposit.Si pu riordinare lagenda del cellulare, cancellando ipochi appuntamenti gi onorati, procrastinando imolti impegni in sospeso e programmando nuoveattivit che verranno poi rimaneggiate in analogheoccasioni future. possibile osservare, dalla finestra, il mondo e ciche vi scorre: ove caotico, ove fluido, ove lento; le oreindaffarate e le ore immobili; i ritmi meccanici e i ritmiumani; il tempo bello e il tempo uggioso.Si pu intrattenersi al telefono, con facolt di lasciareignari gli interlocutori oppure renderli edotti dellanostra attivit corrente, secondo che si abbia il gustodellintrigo celato oppure palese.Si pu inebetirsi fissando il pannello di comandodella lavatrice, con ludito catturato dal rimbalzarecristallino delle nostre Marmore personali sopra laceramica.Il tutto, naturalmente, si applica laddove si tratti difarla tra quattro mura.
Nei casi in cui, al contrario, si effettui un, valicando il ciglio dello
sterrato e addentrandosi nel sottobosco di quel tantoche la decenza impone, magari giustificando ladiversione con un birbante motto di spirito, del tipoVado un momento a soffiarmi il naso, allora non vi pi grande soddisfazione escretoria, per luomo, diquella di dare il pi libero e selvaggio corso allarigenerante fuoriuscita, magari contribuendo conuna volontaria pressione addominale, potendoscegliere tra laffidarsi al caso e lasciare che latraiettoria sia la pi accidentale possibile, salvoproteggere le retrovie, con il gingillo che frulla liberocome sistola impazzita, oppure il sentirsi, alcontrario, padroni del proprio destino, tenere salda lasituazione e puntare con determinazione a quotevertiginose o a distanze da guinness.
Per lo meno, cos per la maggior parte di noi, quanel bel mondo dei privilegiati, mutandati, pantalonati,cinturati, machisti, per i quali sarebbe quasi un delittoil perdere loccasione di una potente e corroboranteminzione in libert.
Con la consapevolezza di aver svolto il tema inmaniera nientaffatto esaustiva, erudita tampoco, migarberebbe parecchio di conoscere altre opinioni;non solo dei maschi.
Puntare mirare fuoco!
PIT-STOPIDRAULICO ALLAPERTO
Luciano_www.lucianomarcelli.wordpress.com/
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#4 19
music in my ears by Riccardo
S.O.S. musica.Salvati
note...dalle
Penso che la vita siaunemergenza: emergenzasanit, scuola, terrorismo,droga, emergenza rifiuti,emergenza lavoroGli stati di benessere o anche di semplicetranquillit sono insomma leccezione, non la
. La vita una bufera intervallata daqualche istante di quiete ma incerta e prestoseguita da terrificanti acquazzoni.Visione questa poco consolante sonodaccordo con voi e per una volta, anche conme stesso.Ma fin da ragazzino ho trovato unancora disalvezza; non sto parlando del vino, stoparlando della Camminavo per lestrade di Cagliari, QuasInferno con nella testai versi e le note dei cantautori, dei RollingStones, di Dylan, Springsteen, del blues e diVivaldi sentendomi vivo bench propriamenteparlando, fossi .
Andavo al porto con la mia armonica e sfidavo igabbiani a chi lanciava la nota pimalinconica; li stracciavo, poareti!Nessuno pu immaginare quanto il rock possa
se vivi in periferia; se poi vivi anche inprovincia Ma il rock una forza(redentrice) come ricordo che dicevamo confine senso teologico io ed i miei amici, tra unasassaiola e laltra.
In una metropoli hai tante di quelle possibilitche il rock pu anche sembrare roba dabuzzurri, ma in provincia : pensate a
di Ligabue Inoltre, far parte diuna il massimo.Naturalmente esistono anche del lecontroindicazioni ; in zioSpringsteen sa di non piacere alla madre di
perch, dice: I play in a rock n rollband, . Pazienza,Br; rassegniamoci.
Ma non neanche e solo questione di : inDe Andr canta: Tua madre ce lha
molto con me perch sono sposato.
Per la musica : per Roger Daltrey,grande voce degli Who nel suo quartierepotevi fare 3 cose il pugile, il delinquente o ilmusicista rock. Meglio la 3/a, no?Nel racconto Bukowski
tutta
norma
musica!
morto
salvartisoteriologica
no Sognidi rock n roll
band
sociali Rosalita
Rosiesuono in un gruppo rock
rockGiugno 73
e in picanto
salva
Difficile senza musica
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#4 20Riccardo _http://riccardo-uccheddu.blogspot.com/
rievoca s stesso giovane a San Franciscointento a spendere ogni centesimo in dischi dimusica . Descrive il modo in cui laclassica si fa strada in noi dicendo: Ecco chearriva (). La potenza piena, assoluta dellevariazioni, dei controcanti che fluisconoleggeri in modo impensabile nella mente.
E il momento, dico io, in cui la musica cipervade e stacca da qualsiasi affanno,diventando immateriale. E liquida ecalda come lamore (certo lamore molto
).Alcuni alla preferiscono altre arti; lirispetto ma non li capisco: per meparla al corpo ed alla mente. Il tempo di unabatteria e di un bel basso (non un basso
) da puro ritmo diventa melodia, sogno,pensiero...Lo scrittore austriaco Thomas Bernhard,matto come un cavallo (bench non come me)diceva che quando scriveva prescindeva daschemi, canovacci, appunti ecc.: come unmusicista che va al piano e liberamente
.
Ora, Tommasino semplificava parecchio, ma
penso che il concetto da lui sviluppato siachiaro: la scrittura, come la vera musicaed il grande circo, deve essere .Ma la ha molto a che fare anche col
. Era morto da poco mio padre, stavofinendo il servizio militare ed un giorno,appena tornato in caserma sentii
(vorrei che tu fossi qui) dei PinkFloyd. Sebbene io per sapere che cosa siano lelacrime abbia sempre avuto bisogno deldizionario, scoppiai a piangere.
Pink Floyd a parte, una musica come il blues alla sofferenza ed alla solitudine.
Ora ditemi: vi siete mai sentiti dallamusica?
In ogni caso, buoni giorni e buone notti!
classica
unonda
megliomousique
die Musik
bum-bum
suona
verasenza rete
mousikdolore
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consacratasalvati
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hhowmake
to
this
by Lely
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#4 22
blog creativo... by Pensieriperline
Procedimento:
Step1: Per prima cosa facciamo delle prove sulla catena cobradella combinazione di perline che andremo a fare per i nostriorecchini. In questo caso l'orecchino sar composto da schiaccino-sfera da 10mm-2 mezzi cristalli da 6 mm- sfera da 8mm-schiaccino.
Step2: Una volta decisa la combinazione che andremo ad utilizzareper i nostri orecchini iniziamo a procedere con la loro creazione.Prendiamo uno degli schiaccini e andiamo a posizionarlo a 2 mmprima della fine della catena cobra e con le pinze a coni piattiandiamo a schiacciarlo, ripetiamo l'operazione anche con ilsecondo schiaccino. Se li avremo schiacciati bene questi non sidovrebbero muovere sulla catena cobra e tanto meno esserespezzati.
Per una serata speciale, con le amiche, al ristorante o semplicemente indossati di giorno, eccoun paio di orecchini facile da realizzare e molto versatile.
12 cm di catena cobra4 schiaccini2 monachelleperline (in questo caso sono stati usati 4 mezzicristalli neri da 6 mm 2 Sfere swarovsky crystalda 10 mm e 2 Sfere swarovsky crystal da 8mm)2 chiusure a libro per catena cobraun righelloun pinza troncheseuna pinza coni piatti
Occorrente:
Pensieriperline _http://pensieriperline.wordpress.com/
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#4 23
Step3: Con i nostri schiaccini che fungono da "nodo" per le nostreperline andiamo a inserire sulla catena cobra la combinazione diperline decisa nello step1.
Step4: Procediamo ora a fermare le perline appena inserite conaltri due schiaccini ripetendo quindi l'operazione allo Step2.
Step5: Ecco come dovrebbe presentarsi ora il nostrolavoro le perline sono bloccate in entrambi i lati dellacatena cobra da 4 schiaccini due sopra e due sotto
Step6: Ora decidiamo la lunghezza che avranno i nostri orecchini,in questo caso si deciso per 6 cm, quindi con un righello andiamoa contare 6 cm dalla sfera pi grande (10mm) che laterminazione dell'orecchino e a 6 cm posizioniamo come in figurala chiusura a libro per catena cobra.
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#4 24
Step7: sempre con l'aiuto delle nostre pinze a coni piatti andiamo aschiacciare verso l'interno una per volta le alette che compongono lanostra chiusura.
Step8: ottenendo questo risultato
Step9: prendiamo la nostra monachella ( in questo caso unamonachella con chiusura dietro) e apriamo di poco tirando verso destrail cerchietto che la compone dopo di che infiliamo il nostro orecchino.
Step10: chiudiamo il cerchio della monachella tirandolo nel versoopposto ovvero a sinistra fino a riportarlo alla sua pozione iniziale.
Step11: con la pinza tronchese andiamo a tagliare la parte in eccessodella catena cobra
Ora non vi rimane che realizzare il secondo orecchino.
Beh ora non vi fermerete certo a un solo paio di orecchini... sbizzarritevicon le combinazioni per crearne sempre di nuovi.
blog creativo... by Pensieriperline
Pensieriperline _http://pensieriperline.wordpress.com/
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#4 25
in sala con... by BabEle
E' la fine del XII secolo e l'Inghilterra dilaniata dalla povert causata da unadecennale guerra promossa daRiccardo I, che ha privato il regno degli uomini e deirisparmi. Conosciamo Robert Longstride che uncrociato come tanti, stanco e temprato dallasofferenza. Ecco chi Robin Hood prima di trovare labella Lady Marian, il suo fedele gruppo di guerriglieri,il grassoccio frate Tac e di diventare il fuorileggeleggendario che abita la foresta di Sherwood. Scott,affiancato dal collaudato amico (e co-produttore)Crowe, firma un film che non ha molto di originale mache nonostante il perpetuo senso di deja-v riesce arisultare credibile, piacevole e coinvolgente.
Perch deja-v? Il nome William Wallacedice niente? , ,
, , e non so piquanti altri sono tra i vari film pi o meno recenti, pi omeno noti, che sono pi o meno sullo stesso livello.Ogni parola di libert, di giustizia, di onore, di potere,
di amore cavalleresco suona familiare per chi ha gigustato almeno una volta un cinematograficodiversivo medievale. Niente di paragonabileall'epicit degli scontri e delle atmosfere de
, opera di spicco per la collaborazioneScott-Crowe con cui viene naturale il paragone, ma...C' un ma: la cosa che ho apprezzato pi di tutte,oltre alla quasi assenza di pubblico per la sceltastrategica d'orario, stato proprio il fatto che Crowe,e cos tutti gli altri, non sia un giovincello magro esfrontato che vota la sua esistenza a combattere untiranno ingiusto: qui viene interpretato un RobinHood diverso, un uomo adulto fisicamente edemotivamente provato dai suoi anni, da quelli dellasua infanzia e da quegli anni vissuti marciando euccidendo lungo un cammino lungo tanti, troppi annisotto il comando di uno spossatissimo Riccardo I.
In cantiere da diversi anni, questo film, iniziato come un progetto per rilevare la figura dellostorico nemico di Robin, lo sceriffo di Nottingham (quimosso da Matthew McFayden). Il clima epico, per,era gi stato evidentemente subodorato da RidleyScott che ha fermato le riprese per rivedere lo script
Braveheart Le crociate Il principe deiladri Il primo cavaliere Tristano e Isotta
Ilgladiatore
Luomo viesempre p
ma desua leggend
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ed ecco che si torna sul pi classico degli eroifuorilegge...
E vogliamo parlare del cast? La crme de lacrme britannica scesa in campo per dare di nuovovita al basso medioevo inglese. Kate Blanchett unaMarian meno Lady e pi donna, Marc Strong(Godfrey nel film) l'instancabile braccio destro di unPrincipe Giovanni (Oscar Isaac) debole e invidiosodella lealt dei sudditi verso il fratello Re guerriero.La vaporosa Isabella d'Angouleme, la rossa edeterea La Seydoux mentre l'ultima donna cherimane anche la pi austera: Eleonora d'Aquitania,madre di Giovanni e Riccardo (Danny Huston),credibilmente mossa da Eileen Atkins. Un altro chesu tutti va nominato il magistrale Max von Sydownel ruolo del vecchio decaduto Sir Walter Loxley.
E ancora... Dalle corsie di E.R. ai boschiinglesi c' Scott Grimes nei panni di uno degli amici diRobin affincato da Kevin Durand, un Little Johndavvero minaccioso, e da Alan Doyle che interpretaun arciere/bardo con cui condivide il nome. C' undolce Marc Addy (qualcuno ha detto ?)
immerso in un fra' Tac che ricorda un po' il tassoe un William Hurt in un valoroso Sir Marshal.
Insomma... Sicuramente c' da aspettarsi unbel botto al botteghino ma di certo non n il primon sar l'ultimo del suo genere. Da vedere se siapprezzano poco meno di tre ore in un'atmosferaaffascinante quale il Medioevo.
E voglio chiudere con un appello...
Full Monty
Disney
C', per caso,qualche prode che si erge a difensore dei debolicontro i tiranni? Potrebbe tornarci utile ancheoggi...
#4 26BabEle _http://lescaledibabele.wordpress.com/
nepri-llada
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#4 27
racecureFOR THE
racecureFOR THE
prevenzione... by Folletta
Domenica 16 maggio 2010, come
al solito piove, una pioggia che
non sembra voler cessare, sono
giorni che piove e non c tregua,
ma il temporale di ieri sera stato veramente
superiorea tutte le aspettative.
Sono le 7,30, lodore del caff si spande in tutta la
casa e sento mia figlia che canta sotto la doccia,
stamani alle 10,00 ha un appuntamento importante,
io la accompagner ma star in disparte, la
protagonista sar lei e tutte ledonnecome lei.
Sport e solidariet oggi si fonderanno alle Terme di
Caracalla, avr luogo la mini maratona di
beneficenza della Race for the Cure i cui proventi
sono devoluti alla ricerca scientifica per i tumori al
seno.
Ore9,30, posteggio lamiautilitaria emi giro a
guardare mia figlia, gli occhi verdi sono
luminosi come quel piccolo raggio di sole che
sta attraversando le nuvole, mi sorride e una
fossetta al lato delle guance la rende piccola
comeunabambina.
Non star qui ad elencarvi tutte le persone
che erano presenti, le autorit e il giro a piedi
delle Terme di Caracalla, non serve dire della
presenza dei tanti uomini, delle mamme con
le carrozzine, delle migliaia di magliette
bianche di solidariet come la mia, sono
scontate.
Anche il raggio di sole ha continuato a bucare le
nuvoleperquasi tutta lamattinata.
Voglio solo raccontarvi della voglia di vivere, della
bellezza e della dolcezza che leggi negli sguardi di chi
ha lottato e ancora lotta, della speranza legata al filo
di un lancio di palloncini rosa nel cielo pieno di nubi
macon tanti sprazzi di azzurro.
Unannoemezzo fa la sentenza, unannoemezzo fa il
dolore mi prendeva la gola e non riuscivo neanche a
piangere, un anno emezzo fa chiedevo almondo del
perch fosse toccato a lei e non a me, un anno e
mezzo faera lei chemidava coraggio.
Oggi la vedo che ride insieme a tante donne che si
stanno curando come Rosanna Banfi, madrina delle
Donne in Rosa, le donne che come lei hanno
-
racecureFOR THE
#4 28
affrontato personalmente il tumore del seno e che
scelgono di rendersi intenzionalmente visibili
indossando una maglietta ed un cappellino rosa per
testimoniare quel cambiamento di mentalit in
positivo che ogni donna deve avere nel percorso di
cura.
E finita, guardomia figlia che sotto il cappellino rosa
finalmente sfoggia di nuovo la sua chioma corvina e
riccia, guardo le donne che come lei hanno lottato e
lottanoehanno testimoniato che la cura esiste basta
essere tempisti, mi ritornano in mente le parole
dellaBanfi al nastrodi partenza
Donne abbiate cura di voi e insegnate alle vostre
figlie adamarsi.
Domani mia figlia compir 34 anni, il suo ragazzo ha
corsLe Donne in Rosa sono le mie sorelle, abbiamo un
brutto parente in comune che il tumore del seno,
ma se stiamo unite possiamo farci coraggio e
scacciarlo dalle nostre vite. Basta avere cura di noi
stesse fin da subito, senza aspettare che arrivino
guaipi seri.
Il del seno ogni anno entra purtroppo in
37.000 case italiane, ma noi ci auguriamo che le
decine di migliaia di persone che hanno corso e
passeggiato alla Race oggi possano aiutarci a far
capire a tutte le donne che da questo male, se
diagnosticato in tempo, si puguarire.
o con lei tenendole la mano, insieme voleranno
verso la vita, domani sar un altro bellissimo giorno,
auguri figliamia, ti vogliobene.
tumore
Folletta _http://folletta.kataweb.it/
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#4 30
Istanbul... by The Cicianebbias
The Cicianebbias _http://dinomanu.blogspot.com/
Avolte, per scoprire come funzionanodavvero le cose, bisogna passareattraverso un imprevisto, cio unaccidente capace di rompere i rigidi schemi delleconvenzioni e svelare l'anima delle cose e dellepersone. Metti un giorno di vacanza ad Istanbul, adesempio: il penultimo prima della partenza, perl'esattezza. Metti che lo vuoi passare in gita sul Bosforoe che arrivato al porto scopri di esserti perso l'ultimotraghetto utile, dopo esserti fatto tra l'altro un sacco distrada a vuoto a piedi, per colpa delle indicazioni nonaggiornate della tua guida turistica (cara Lonely, quantoti abbiano maledetto, quella mattina!). Be', non si puo'dire che sia stato un buon inizio di giornata...
Ma questo e' solo l'inizio. Tornando verso l'hotel, civiene in mente che il giro del Bosforo, tutto sommato,possiamo farcelo anche in macchina: guidare adIstanbul non e' il massimo, anzi, lo abbiamoaccuratamente evitato fin da quando siamo arrivati, mapiuttosto che rinunciare al programma della giornata, sipuo' fare. Chiedo le chiavi dell'automobile in reception,visto che ho parcheggiato davanti all'hotel, in divieto eho dato disposizioni al portiere di spostarla in caso dinecessit. Tempo di salire in camera, la receptionreclama le chiavi che mi ha appena consegnato, perliberare il parcheggio, in favore di un altro veicolo. E quicommetto l'errore fatale.
Premessa. Prima di partire, ho fatto un tagliando
completo, senza badare a spese. A parte i classiciliquidi, ho cambiato le pastiglie dei freni, ho sostituitotutti e quattro i pneumatici. Ho fatto riparare il motorinodell'alzacristalli elettrico, cambiando il bracciomeccanico, che era usurato e stava cominciando a darei numeri: un lavoraccio. L'unica cosa che non ho fattoriparare e' stato il motorino di avviamento. In effetti, daqualche tempo, mi dava problemi: una volta avviato ilmotore, dovevo riportare manualmente la chiave nellaposizione di partenza, perch il meccanismo di ritornoera guasto. Tanto, pensavo, che problema c'e'? Io dovetoccare: solo io guido questa macchina...
Avete gi capito. L'errore fatale e' stato il non realizzareche il portiere, non conoscendo il problema e laprocedura per ovviarlo, con quattro manovre (in salita),mi avrebbe bruciato il motorino di avviamento. E cos e'stato. Quando sono entrato in macchina, pochi minutidopo, non si accendeva neppure una luce nel cruscotto.Non un rantolo. Nessun segnale di vita.
Frittata alla turca.
A questo punto, dovete immaginarvi la scena. Io escodall'auto piu' o meno come un pugile suonato puo'uscire dal ring, solo molto piu' pallido, avvicino ilportiere, chiedendo aiuto e spiegando in un inglese (chequel punto non dev'essere stato molto fluido) che lamacchina ha un problema serio, ma l'uomo - sorpreso -sostiene un'idea del tutto diversa dalla mia: "battery...battery...", ripete e, come per convincere piu' se stessoche me ("fino a cinque minuti fa andava, com'e' che oras'e' piantata?" si deve essere chiesto), mi spiega che labatteria delle macchina si scarica, se uno non laadopera da diversi giorni. Grazie della notizia. Senza
Il viaggio...
un v urav ent a?...tornando verso lhotel, ci viene in mente
che il giro del Bosforo, tutto sommato, possiamo farcelo anchein macchina...
... battery... battery... ripete e, come per convincerepi se stesso che me...
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neppure darmi il tempo di riflettere e,soprattutto, senza curarsi troppo di mettermi alcorrente delle sue intenzioni, vedo che a quelpunto chiama a rapporto uno scagnozzo,impartisce qualche ordine per meincomprensibile e avvia l'operazione "soccorso".
C'e' da dire che in un primo momento, ho puresperato che avesse ragione lui e che sapessecosa stava facendo, soprattutto quando lamacchina, lanciata per la strada in discesa s'e'messa in moto, prima di sparire dietro ad unacurva. Pochi secondi dopo, per, e' squillato iltelefonino del portiere e l'illusione s'e' infranta difronte alla sua faccia, sempre piu' corrucciata: loscagnozzo stava fin troppo chiaramentespiegando, come la macchina si fossenuovamente spenta, senza piu' ripartire. Ilproblema, dunque, era piu' serio del previsto. Eio che avevo detto?
La seconda parte di questa storia vede l'entratain scena di un altro protagonista. Anche questomolto : il meccanico della sponda asiatica.Ci arrivo subito, prima per occorre raccontareun piccolo antefatto.
Nella sua corsa folle verso il nulla, la mia poveraauto s'e' fermata in mezzo alla strada (AlemdarCaddesi), tra la corsia delle auto, e le rotaie deltram, davanti alla fermata "Glhane". Per capirci,siamo a meno di cento metri da Aya Sofya, inpieno centro storico, nell'ombelico turistico piu'famoso di tutta la Turchia; aggiungo che sonocirca le 11:00 di sabato e che c'e' una folla dafar spavento. Il povero Mahir (cos si chiama ilportiere dell'hotel Meddusa, che - tra l'altro - viconsiglio vivamente), a quel punto costernatoper l'accaduto, di cui si sente un po' colpevole, siprodiga per chiarire la situazione coi vigili, farspostare la macchina in modo che non intralci iltraffico e contatta un centro di assistenza adIstanbul, che per non mi puo' aiutare. Decido dichiamare, allora, la mia assicurazione in Italiache, prontamente, mi assicura l'invio di un carroattrezzi. Ringraziamo Mahir, lo congediamo eattendiamo fiduciosi.
Passano venti minuti e poi mezz'ora e non sivede nessuno. Richiamo piu' volte l'assicurazionee mi dicono che il fax e' partito e che devopazientare. Un fax?!? Ma come facciamo asapere se da questa parte qualcuno lo ha letto esta provvedendo? Passa un'ora, richiamo e misento rispondere che mi trovo in una metropoli
enorme, che ci vuole del tempo e che noi turistiall'estero non possiamo pretendere un'assistenzaveloce quanto quella che avremmo in Italia.Bisogna pazientare ancora. E cosi' ci infiliamo nelpub all'angolo, dove ammazziamo il tempo, inmodo penoso, scambiando pochissime parole,sorseggiando due spremute, per le quali cichiedono dieci euro: uno sproposito, consideratoil costo della vita a Istanbul.
Trascorse due ore di attesa snervante, decido difare un ultimo tentativo con l'assicurazione: delcarro attrezzi non si vede neppure l'ombra,quindi o non e' stato ingaggiato o da questaparte hanno dei problemi. Chiamo l'assicurazioneed e' un bel colpo quando sento rispondere lasegreteria telefonica: guardo l'orologio, in Italiasono da poco passate le 14:00, a quell'ora gliuffici hanno appena chiuso i battenti. Lasegreteria mi informa che il servizio di assistenzariaprir luned alle nove. Vi rendete conto?Abbandonati al nostro destino, senza neppure lostraccio di un contatto telefonico!
turkish
#4 31
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Istanbul... by The Cicianebbias
#4 32
Per fortuna, il nostro Mahir, giovane curdo,brillante, intraprendente, immagine stessa dellaTurchia moderna che guarda a Occidente, e' unuomo dalle mille risorse. Non voglio farvelatroppo lunga: capita la situazione, manda achiamare, tramite un amico, un conoscentemeccanico e ci dice di stare tranquilli, perch inun'ora o poco piu' arriveranno i soccorsi. Ilconoscente meccanico, infatti, vive e lavoradall'altra parte del Bosforo, sulla sponda asiatica;nella mia testa, me lo immagino alla guida delsuo carro attrezzi, imbottigliato nel trafficoinfernale attorno al ponte Bo azii... Immaginateil nostro stupore quando vediamo arrivare ilnostro meccanico a piedi, in abiti comodi macivili (no tuta, o cose del genere), che porta cons un misero sacchetto di plastica, tipoEsselunga, al cui interno sembrano esserci benpochi attrezzi... Eppure il nostro uomo sa il fattosuo. In quattro e quattr'otto, smanettando qua el, scopre il problema e, a giudicare dalleespressioni soddisfatte di Mahir e dell'amicomediatore, sembra conoscere il modo perrimettere in moto l'auto.
Ad un certo punto, il meccanico fa qualcosa chenon intuisco chiaramente (un collegamentoelettrico volante?), quindi, i tre si mettono aspingere l'auto in discesa, in contromano, lungola carreggiata occupata dai binari del tram. Manusbianca, la gente si ferma a guardare incuriosita,io rido come un pazzo. La scena e' davverogrottesca, soprattutto quando vedo la macchinatornare indietro a tutta birra, in marcia indietro:ce l'hanno fatta!!!
Terza ed ultima parte della storia. Torniamo inhotel, stanchi morti, ma con il cuore piu' leggero.L'appuntamento con il meccanico e' per il dopocena e abbiamo quindi tutto il tempo di riposarci,rifocillarci e recuperare un po' delle energie,soprattutto nervose, spese durante questapesantissima giornata. Dopo cena, ci troviamocon Mahir nella hall e facciamo chiacchiere,sorseggiando il tradizionale . Si parla ditelenovelas turche, ma gli chiediamo anche delsuo paese, della sua famiglia, del rapporto tracurdi e turchi e dei suoi progetti. Mahir vorrebbevisitare gli States e studiare l'inglese, che staimparando da autodidatta: e' proprio un bravoragazzo, sempre sorridente, di un garbo e diun'affabilit' infinita. Il meccanico si presentaattorno alle undici, ci mostra il pezzo rotto e cispiega che ha dovuto comprare un pezzooriginale. Dopo un fitto scambio di vedute a trecon Mahir e l'amico mediatore, ci chiede 250euro. Io gliene avrei date anche 300, consideratala situazione e poi non so quanto di meno avreispeso, qui a Milano. Chiss, piuttosto, se e comese li sono divisi...
Che esperienza! Adesso, ogni volta che salgo inmacchina e giro la chiave, penso a queipersonaggi e penso a che fortuna e' statarompere il motorino e avere avuto cosi'l'occasione di conoscere un po' della grandeanima turca...
chai
Foto:Istanbul, Mercato delle stoffe - Granbazar -
Veduta del Bosforo - Ponte Galata -
Mercato delle spezie -
(pirma pagina)
(in questa pagina)
Hagia Sofia - Basilica di Santa Sofia -
Istanbul allimbrunire -
(le pagine seguenti)
The Cicianebbias _http://dinomanu.blogspot.com/
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Etica e SolidarietnellEconomia:
by Fabio Melis
LaLezione di FedericoCaff
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#4 36
by Fabio Melis
"Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri ealla comprensione nei confronti delle sofferenzeumane abbiamo sostituito l'assillo dei riequilibricontabili."
Con questa affermazione Federico Caffsottolineava l'errore di base dell'economiamoderna: l'aver privilegiato le esigenze del
profitto rispetto a quelle umane e sociali. Politiche velleitarie eavventuriste, protese alla spasmodica e incondizionata ricercadel risultato economico e poco inclini all'analisi e alla
valutazione delle necessit sociali hanno indotto, nel mondo contemporaneo, forti squilibri, un sensogeneralizzato di precariet , sfiducia e talvolta persino di rassegnazione. L'esigenza di superare questa condizionegrandecomegrande la lezioneofferta in tal sensodaFedericoCaff.
Un insegnamento che si fonda sulla necessit di considerare l'uomo e la collettivit come punto focale dell'azioneeconomico-politica perch " soltanto rifacendosi all'uomo come valore in s che si potr confidare di apportarequalche elemento di chiarificazione in materie in cui si pu dimostrare frastornante non la schematizzazioneteorica ma l'esibizione di certezze nelle discussioni di politica economica." Perci Federico Caff sosteneval'importanza del dubbio "come appropriato antidoto alla riaffermazione intransigente di cui spesso si finisce diessereprigionieri."
Dubitare ci aiuta a valutare ogni possibilit, ad evidenziare quelli che sono gli aspetti positivi di ogni teoriaeconomicaperch il progressopluralistico enonmonocorde.L'economistapescarese esortava i suoidiscepoli adun riformismo graduale in cui "il poco sempre preferibile al tutto, il realizzabile all'utopico, il gradualismo delletrasformazioni adunasempre rinviata trasformazione radicaledel sistema".
Il riformismo di Federico Caff raccomandava agli artefici della politica economica l'attenzione verso la gentecomunecheproducee che risparmia, verso i giovani senza lavoroe la solidarietnei confronti dei pideboli.
Non mancava per di condannare, oltre allo sfruttamento economico degli emarginati, "la pressione deifurbi verso i veri bisognosi nell'avvalersi delle prestazioni assistenziali e le ripercussioni dannosedell'inclinazionelassista avolerdar tutto a tutti. "
Una teoria scientifica moderna, equilibrata e rigorosa in cui, ad una incrollabile fede negli ideali di libert,democrazia e giustizia sociale, si accompagna la consapevolezza della necessit di una ricerca economica che vadasempre di pari passo con lo studio e l'analisi delle problematiche insite nel tessuto sociale. Per queste ragioni, apocopidi vent'anni dalla scomparsadiFedericoCaff, i suoi insegnamenti sonopi chemai attuali e spetta anoi,ora, il compito di riportare l'uomo, i diritti della personalit e le sue esigenze etico sociale al centro dell'interesseeconomico-politico e ricondurre inumeri al ruolodi semplice strumento.
Fabio Melis _http://volodinotte.typepad.com/
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#4 37
indifferenza...
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#4 38
LINDIFFERENZAmale del secolo;forse lo sempre stato, perchlindifferenza colpisce chi, non vuoleessere coinvolto delle cose altrui.
E allora, mi viene in mente un episodio di tanti anni fa, mache potrebbe essere attuale, tanto frequente nellenostre citt.
Ero in giro per il centro di Milano e, sotto i portici delcentralissimo Corso Vittorio Emanuele, scorgo un uomosdraiato per terra, che sembrava stesse male. Erodallaltra parte del marciapiede e, la cosa che pi mi colp,fu innanzitutto la gente che gli passava vicino e, che purguardandolo, non accennava a fermarsi. Ho attraversato,mi sono chinato su di lui, per chiedergli se stesse male ose avesse bisogno di qualcosa e, improvvisamente siform un capannello di persone, dapprima un po indisparte e dopo, sempre pi vicine, curiose, interessate.Ecco, lindifferenza paura del coinvolgimento in coseche non ci appartengono in cose che non ci toccano davicino o forse paura delle sofferenze altrui, paura di nonsapere cosa fare.
Coinvolgimento che emozione, vuol dire per una voltamettersi nei panni dellaltro, e se soffre, soffrire di quellasofferenza e cercare il modo migliore per aiutarlo, matutto questo implica unenorme considerazione dellapersona che ci sta accanto e poi, che perdita di tempoOrmai siamo schiavi dei nostri variopinti egoismi, elaltro ci interessa solo se non ci coinvolge troppopersonalmente. E frequente sentire, lascia stare, diche timpicci, frequente girarsi dallaltra parte per nonvedere, tranne poi coinvolgersi in storie contorte dicronaca nera, che la TV spesso ci propina, in tutte lesalse, senza trascurare neanche il pi piccolo deiparticolari.
Ma una storia di altri, noi siamo solo spettatori, protettida un mobile di plastica.Poi c lindifferenza di chi non ascolta, lindifferenza dichi non glimporta nulla se tu ci sei oppure no,lindifferenza se laltro ha paura, se laltro ha da mangiare,se laltro ha una vita da vivere, lindifferenza se sidistrugge la natura, lindifferenza su ci che giusto e suci che sbagliato, lindifferenza che ti fa diventarevittima e al tempo stesso carnefice, un po come Grace, laprotagonista di Dogville, nel bellissimo film di Lars vonTrier, che usa una pietas oltre ogni limite, per sopportarela vigliacca natura umana che la circonda.
Ho molto paura dellindifferenza, perch se mai ladovessi provare, vorrebbe dire che ho smesso di provareemozioni.
lopinione by Arthur
Arthur _http://ilmondodiarthur.wordpress.com/
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#4 39
radio OnAir by OnAir
BEN TORNATI SU RadioOnAir,puntata mensile diche scrive diradio!Posso ammettere una cosa? Scrivere di radio facile tanto quanto guardare un film alla radio,la radio si vive, la si ascolta!!
Digressioni a parte, eccoci nuovamente con ilnostro appuntamento, dove piano piano svelosegreti non cos nascosti del piccolo mondodelletere.Tema dominante di diquesto mese sono le ecredetemi, anche in radio a volte si passanoperiodi di emergenze.
Partiamo sempre dal ricordare che glispeaker professionisti in Italia non sono poicos tanti e non sempre possibile farlo comeunico lavoro, sempre descrivendo radio localio regionali; capitano allora i periodi intensi ecadono spesso con le amate/odiate vacanze.
Durante i periodi classici di vacanze,prendiamo ad esempio Natale, Capodanno,
Pasqua, Ferragosto, puo capitare che la radiosi impegni in occasioni mondane e dirette fuorisede, coinvolgendo pi speaker e tecnici, sepoi ci aggiungiamo un collaboratore invacanza, lemergenza in atto!
Essere disponibili a cambi turnoallultimo minuto, a condurre trasmissionidiverse dalle nostre solite sicuramente utile e di buon auspicio!Ma fatemi raccontare di unemergenza vera,non dettata da festeggiamenti e vacanze.
Linverno che abbiamo appena lasciato si distinto per precipitazioni nevose, ma comesapete, le radio non si spengono mai e anzi,proprio in queste occasioni diventano utilimezzi di informazione.
Mi sveglio alle 08.00 e vedo lorizzontecompletamente bianco, il primo gesto quellodi accendere la radio (ci sar qualcuno???) e iltelefonino. Colleghi rimasti bloccati per lastrada, colleghi che non si sono sentiti diprendere la macchina e infondo io abito a soli20 minuti dalla sede. D e c i d o d ipartire nonostante le strade non lo
The BestMagazine
The Best MagazineEMERGENZE
Vi scrivo di corsa, non c
momento, , ma ca
soprattutto nei periodi di ferie.
qui in RadioUNEM
Oopss... scusate, non ho SALU
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#4 40OnAir _e-mail: [email protected]/
permettano e dopo pi di unora di viaggioriesco a raggiungere la radio.Sono stata previdente, non succede spesso:un thermos pieno di the caldo, qualchepacchetto di crackers, frutta e per fortuna,perch in tutta la giornata siamo arrivatesolamente in due.
Due persone che si sono alternate nelcondurre le trasmissioni, nel chiamare Vigili,Polizia, Protezione Civile dei tanti Comuni nelnostro raggio dazione per dare poiinformazioni su traffico, bollettini meteo,piuttosto che dritte sulle aperture/chiusuredelle scuole.Vi siete mai chiesti cosa succede ad uncentralino di una radio quando ci sono periodidi disagio?? Prometto, un giorno loracconter!
Vi aspettavate davvero che la radiofosse solo musica e belle parole a caso?
Ps: la pi grande soddisfazione? I fax di tantiSindaci dei Comuni vicini che ci hannoringraziati per il servizio!
A la prochaine fua (come si scriver poi ..)
RadioOnAir
in questo
apita spesso,
MERGENZA
TATO!
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non tutti sanno che... by Godot
#4 41
FORSE NON TUTTI SANNO CHE...digitando la parola emergenza su vari motoridi ricerca si rischiano svariati attacchi dipanico!
Eh gi cari amici. Forse non tutti sannoche nei vari motori di ricerca, daGoogle a Yahoo answers, digitandoalcune parole escono cose che sembrano averepoco a che vedere con la ricerca effettuata. Cosquando il nostro sommo capo ci ha detto: Okgente si parla demergenza! la mia prima reazione stata: Ok! la reazione che mi venuta pochiminuti dopo stata un: E ora che posso scrivere?quella di pochi giorni dopo stata di panicoassoluto!
Il panico non stato tanto per la richiesta in squanto per il risultato delle mie piccole ricerche incampo emergenza!Quindi andiamo a vedere alcune tra le ricercheallapparenza pi bislacche che gli internauti hannofatto e che riguardano la parola Emergenza, oaffini.
la lasciamo stare proprio inquanto tuttaltro che bislacca ma per chi vive inCampania come me una realt con cui convivereogni giorno, e guai a chi crede che sia finita qui!Stesso vale per i nostri cari amici Siciliani.
invece vi dir, suona proprio
strano. In realt lEmergenza Festival appunto unFestival, come suggerisce sapientemente la ricercaeffettuata, Musicale come non suggeriscealtrettanto sapientemente. Per qualche attimo hotemuto che ci fosse qualcuno in crisi dastinenza daFestival! Magari di Sanremo, e allora urgeva dirlo aPippo Baudo.Il fatto che per sia stato anchecercato associato aScienze equesto proprionon lho capito.
moltocercato, dove XXXsta a sostituire ilnome di una notaditta di allarmi el a m p a d edemergenza, cheavrete capito, maa l l a q u a l e n o nv o g l i a m o f a rpubblicit (sempreche non si offra inquesto momento dafarci da sponsorallora!) Quello che midomando per, chi emagari anche perchdeve cercare su unmotore web SubitoLampada Emergeza XXX?Spero non sia rimasto al buio al momento equindi abbia detto: Toh, ora mi cerco unalampada! Perch cos fosse, devo dargli una bruttanotizia: Se manca la corrente potresti avereproblemi a usare internet potresti! Mica
Emergenza rifiuti
Emergenza Festival
E m e r g e n z aXXX
EMERGE
N
... DIGITANDO LA PAROSUIDI RICERCA...
VARI MOTORI
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NZA
#4 42Godot _http://dailygodot.wordpress.com/
impossibile, qualcuno infatti ci riuscito!
spero non sia statocercato nel momento di bisogno oppure beh, se emergenza emergenza non aspetta mica voiche scrollate fino a cercare il sito che vi dice ilnumero giusto! Sul fatto che i numeri siano Velocipoi beh, questo ditecelo voi che avete fatto laricerca.
LEmergenza del in realt cercata molto ma con i nomi pi assurdi.Islanda Vulcano Cenere o ancora VulcanoNube e addirittura Vulcano Islandese Ehi!Forse a causa del nome assurdo del Vulcanove lo dico io come si scrive: Eyjafjallajkul evi assicuro che non una parolaccia! Ma nonchiedetemi come si legge altrimentiLEgitto invece non ha bisogno di cercareEmergenza sul Web perch la sualegislatura in stato di emergenza dal1981 ma lemergenza non una cosa.Beh demergenza? Resta comunquequalcosa che ha incuriosito molti italiani,che hanno cercatoallinverosimile. Strano che labbianocercato anche in Germania, Svizzera,Francia ed Arabia! Non perch nond e b b a n o e s s e r e i n t e r e s s a t iallargomento, ma perch lhannocercato in italiano!
Mah!
E se invece lo si cerca in inglese?! Ahbeh, allora gli Stati Uniti la fanno dapadrone con ricerche come:
, e , mi domando alloradove siano finite le Emergency 1 e 2!? Ho capito,sono videogame ma la questione non cambia eil numero 1 e il numero 2? Ve li siete dimenticati?!
Poi altra ricerca al Top negli Usa , e tasse, cibo, imbroglio. Che il
cibo sia unemergenza posso capirlo, magari si haparticolarmente fame ma che qualcuno abbia
urgenza di pagare le tasse o di imbrogliare (temo alvideogame di sopra) beh quello no!Per devo tranquillizzarvi. Queste sono solo mieparanoie, nate durante le mie ricerche diEmergenze, e nullaltro.
Anzi anche quelli di voi che hanno cercatoEmergenza in passato negli ultimi giorni si sonoplacati infatti nellultimo mesetto in Italia laparola pi cercata stata Festa della mamma,che tuttaltro che unemergenza a meno che nonci si dimentichi di farle gli auguri al secondo postopoi c PIKNIK con doppia K!!!
E allora s, lemergenza c i ricercatori inquestione si sono persi una C e hanno guadagnatouna K! Che qualche anima pia li aiuti a rimetteretutte le lettere al loro posto!
Numeri di Emergenza Veloci
Vulcano Islandese
Emergenza Egitto
Emergency 3 4 5
EmergencyTax food cheat
OLA emergenza
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#4 43
le stelle rispondono... by Luce
la posta del cielo...
Stella Luce _http://stellasolitaria.wordpress.com/
Non so come sono arrivato sul vostro sito, ma mi presento sono C. e ho 27 anni.Pu un ragazzo di 27 anni scrivere alla posta delle stelle? Vabbeh, io ci provo.Fino ad ora non posso certo dire di avere avuto una vita sentimentale molto attiva, tuttavia questo inverno entratanella mia vita una persona molto speciale.Siamo stati presentati da comuni amici ma dopo poco tempo per me era gi diventata molto pi di questo. Lei sistava lasciando con il suo attuale ragazzo e io senza nemmeno accorgermene mi stavo affezionando sempre pi alei.Questo marzo siamo usciti assieme pi di una volta e devo riconoscere che tutto funzionava fin troppo bene al puntoche ho creduto che di li a poco ci saremo anche potuti mettere assieme.Il problema che quella che sembrava una rottura imminente con il suo storico ragazzo, non era altro che unasemplice crisi. A Pasqua lei andata con lui in vacanza una settimana e io ho passato delle giornate penose: holavorato tutto il tempo per cercare di non pensare a lei, anche se tutto questo era del tutto vano.
Al suo ritorno le ho mandato un mazzo di rose, senza pretese, solo per farle sapere che le volevo veramente bene manon cambiato niente. Mi spiace essermi intromesso tra lei e il suo ragazzo, non sono il genere di persona che faqueste cose tuttavia quando lho conosciuta io credevo (per vie traverse) che fosse tornata sola. Tutto il resto non che un patetico tentativo di convincerla a darmi una sola possibilit per dimostrarle quanto le volevo bene.La cosa che pi mi fa star male che so per certo che la persona che frequenta non la rispetta come merita e ioinvece che le ho voluto e le voglio un mondo di bene non ho nemmeno la possibilit di dimostrarglielo.Lamore da una forza inimmaginabile e lho scoperto solo adesso ! E non voglio perderlo! Mi sembra oramai solo disopravvivere e non di pi di vivere e mi rendo conto che questo, specialmente a 27 anni sbagliato!Ti ringrazio cara Luce per avermi ascoltato e ti ringrazio anticipatamente per ogni consiglio, suggerimento o altraparola che vorrai donarmi.
Un abbraccio
Carissimo C,la posta del cielo non mica fatta da sole donne. A dire il vero da un p di tempo che non si fa sentire ilnostro amico Ermanno, fanciullo e frequentatore della posta del cielo.
Ho letto con tenerezza la tua lettera e ti ringrazio di essere qui.
Mi dispiace per la persona di cui ti sei innamorato se insieme a chi non la merita, ma tu te la devi toglieredalla testa. Le hai dimostrato di essere una bellissima persona e lei ha buttato la sua occasione. Quandotorner da te, perch un giorno senso che lo far, ricordati che nellindecisione ha optato per laltro.
La tua storia mi fa pensare a ci che un amico ha scritto nel suo libro.
Credere nellamore sempre, nonostante le delusioni. La nostra vita non va sprecata.Un giorno la persona giusta arriver come magia. A me successo cos e ora sono felicissima.Non piangere, non chiuderti in te stesso, lamore dentro di te ed per chi un giorno entrer dalla tua porta.
A presto nuovo amico del nostro cielo.
Luce
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oi siamo alcuni della BANDA DEL RIFUGIO.Siamo quelli che vengono da canili problematici e che ne hanno viste di tutti icolori.
Siamo noi, grandi e piccoli, giovani e vecchi.
Quelli che aspettano dietro a un cancello, che tu venga ad aprirlo.
Siamo quelli che desiderano una carezza, una gentilezza o anche un solo sguardo diattenzione
N
Che?
adottarene dicun a distanza
i dicane
Per informazioni e adozioni _http://secondazampa.wordpress.com/#4 44