TF – Traceability & Fashion

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SISTEMA DI TRACCIABILITÀ VOLONTARIO DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE

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SISTEMA DI TRACCIABILITÀ

VOLONTARIO DELLE CAMERE DI COMMERCIO

ITALIANE

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Il settore Moda

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Il Sistema Moda Italiano, che comprende i

settori del Tessile, Abbigliamento,

Calzature, Pelletteria e Gioielleria,

rappresenta una quota molto

significativa dell’economia italiana.

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Il settore Moda (segue)

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L’ Italia, tradizionalmente, si caratterizza per essere:

l’unico Paese in Europa che conserva l’intera filiera produttiva

un vero “laboratorio” in grado di creare prodotti di fascia medio–alta ed alta a livello mondiale

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Il settore Moda (segue)

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• L’Italia ha, quindi, un ruolo centrale ed unico nel settore a livello mondiale.

• Ciò nonostante, alcuni mutamenti strutturali degli ultimi anni stanno avendo impatti pesanti anche su questo settore e sulle sue filiere; solo per citarne alcuni:

Globalizzazione e competizione internazionale

Crisi economica globale del 2008-09 e quella più recente legata alla crisi dei debiti sovrani che ha visto l’Italia particolarmente colpita

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Innovazione nel sistema distributivo (nuove esigenze di marca, prodotto, servizio, ecc.)

Profilo diverso del consumatore, sempre meno disposto a spendere nella moda e sempre più autonomo e meno influenzabile

Tutti questi cambiamenti stanno mettendo a dura prova uno dei più importanti simboli del “made in Italy” nel mondo.

Occorrono, quindi, innovazioni che consentano al settore di tornare ad esse leader indiscusso a livello internazionale.

Il settore Moda (segue)

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In questo contesto nasce il progetto

TF - Traceability & Fashion, il sistema

di Tracciabilità delle Camere di

Commercio d’Italia, promosso da

Unioncamere per riqualificare e

valorizzare il Sistema Moda Italiano.

Il settore Moda (segue)

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Le “leve” del progetto

Obiettivo del progetto è la creazione di uno

schema certificativo volontario in grado di

garantire al consumatore la massima

trasparenza rispetto:

- ai luoghi di lavorazione delle principali fasi del

processo produttivo;

- alle principali caratteristiche del prodotto in

tema di salubrità, sostenibilità ambientale,

responsabilità sociale di impresa.7

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Ogni prodotto ha la sua storia. TF la racconta

Fare, quindi, della trasparenza verso il

consumatore lo strumento per rendersi

riconoscibili sul mercato e promuovere una

maggiore consapevolezza negli acquisti: è

questa la finalità del sistema di

tracciabilità volontario e “TF- Traceability &

Fashion” ne è il marchio di garanzia

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Perché certificare la storia di un prodotto

Poter tracciare l’identità del prodotto, fino a risalire alla sua origine, vuol dire generare un circolo virtuoso in cui i consumatori ed i produttori diventano i protagonisti di un sistema critico consapevole:

il consumatore ha la garanzia che il capo che sta acquistando ha “viaggiato con regolare passaporto e non da clandestino”;

il produttore può costruire il suo vantaggio competitivo puntando anche sulla qualità e sull’etica.

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Perché certificare la storia di un prodotto (segue)

la certificazione è rilasciata e controllata da un ente pubblico super partes come la Camera di Commercio

è di natura volontaria e non sostituisce le indicazioni obbligatorie per legge ma le integra in un’apposita etichetta in cui viene raccontata la storia che il prodotto percorre lungo l’intera filiera

nel racconto della sua storia, l’etichetta può anche comunicare altri requisiti come ad es. il rispetto degli standard richiesti determinati Paesi

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Caratteristiche del Sistema di tracciabilità

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Volontarietà: il sistema è ad adesione volontaria

Condivisione: lo schema di tracciabilità è stato elaborato in collaborazione con le principali Associazioni nazionali dei settori interessati

Compatibilità con altri schemi certificativi: il modello è perfettamente compatibile con qualsiasi altro schema certificativo, anche internazionale

Modularità dell’applicazione: l’azienda che intende aderire al sistema di tracciabilità non è tenuta a certificare l’intera produzione ma può decidere di applicarlo ad una o a più delle sue tipologie di prodotto.

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Requisiti che devono possedere le aziende per aderire al Sistema di tracciabilità

Dimostrare di saper tenere traccia delle proprie produzioni a partire dall’origine territoriale (Paese) di tutte le fasi di lavorazione del prodotto (es. per l’abbigliamento: filatura, tessitura, nobilitazione e confezione)

Assoggettarsi al sistema dei controlli e superarli con esito positivo

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Il sistema di controllo: soggetti responsabili L’attività di verifica: l’attività di verifica è

realizzata da strutture ispettive del Sistema Camerale operanti secondo i principi di imparzialità, indipendenza e competenza tecnica.

Il ruolo del Comitato di Certificazione: per garantire terzietà e indipendenza al sistema di verifica, le certificazioni sono deliberate da un Comitato di Certificazione rappresentativo delle Istituzioni, delle Associazioni di imprese, dei consumatori e dei lavoratori.

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Il sistema di controllo: le modalità operative Il sistema di controllo si basa su verifiche sul campo

svolte presso gli stabilimenti delle aziende aderenti al sistema di tracciabilità e dei loro fornitori. Non sono sufficienti autodichiarazioni dei produttori.

Frequenza:

Verifiche iniziali

Verifiche di sorveglianza periodiche

Verifiche non programmate: si riserva la facoltà di disporre, in aggiunta a quanto sopra riportato, verifiche non programmate

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Le verifiche non riguardano solo le aziende richiedenti la

certificazione ma, a campione, anche i loro fornitori/terzisti

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Le etichette di tracciabilità

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Etichetta per il settore tessile/abbigliamento

Etichetta per il settore pelletteria

Etichetta per il settore delle calzatureEtichetta per il settore pellicceria

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Le etichette di tracciabilità (segue)

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Etichetta per il settore metalli preziosi

Nel caso in cui l’origine di tutte le fasi , compreso il design, sia nello stesso Paese può essere utilizzata la seguente etichetta:

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Elementi a “garanzia” del sistema di tracciabilità

Codice identificativo univoco che consente,

attraverso l’interrogazione di un data base consultabile

su internet, di risalire alle aziende coinvolte nella

lavorazione del prodotto.

Verifiche sui prodotti certificati immessi sul

mercato, effettuate a campione dal personale delle

strutture ispettive ed a carico del sistema camerale.

Rigoroso sistema sanzionatorio, che prevede, oltre

alla sospensione/revoca della certificazione,

l’applicazione di sanzioni pecuniarie per le aziende che

faranno un uso improprio o fraudolento della

certificazione e del relativo marchio di tracciabilità.17

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I numeri della Tracciabilità TF

Anche se appena nato, la tracciabilità TF può già contare su numeri significativi:

1.800 sono le imprese inserite in filiere coinvolte nel processo di certificazione;

128 le aziende che hanno ottenuto la certificazione e che stanno utilizzando il marchio TF – Traceability & Fashion.

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e i Territori

I distretti più coinvolti nel processo di certificazione sono:

Il distretto della seta di Como;Il distretto del cachemire di

Perugia;Il distretto tessile cotoniero di

Varese;Il distretto delle calzature nelle

Marche; 19

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e i Territori (segue)

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Il distretto della pelletteria di Firenze;Il distretto dell’ abbigliamento in

Veneto;

e più di recente, si sono aggiunti i distretti della

gioielleria

di Arezzo, Vicenza, Valenza e Napoli

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Ripartizione delle certificazioni per settore produttivo

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6652%

2620%

129%

108%

43%

32%

32%

32%

11%

tessile

abbigliamento

calzature

tessile/abbigliamento

pelletteria

pellicceria

pelletteria/calzature

metalli preziosi

tutti i settori (tranne i metalli preziosi)

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Ripartizione delle certificazioni per tipologia di certificazione

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6954%

4938%

108%

prodotto

processo

prodotto/processo

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Conclusioni

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• Riassumendo, l’obiettivo principale del sistema di tracciabilità è quello di identificare l’origine delle principali fasi di lavorazione di un prodotto

• Al requisito obbligatorio dell’origine, ne possono essere aggiunti altri per:

accertare la salubrità e la sicurezza dei prodotti verificare la responsabilità sociale di impresa accertare la sostenibilità ambientale dei processi

produttivi accertare il rispetto di standard di qualità richiesti

da un committente accertare il rispetto di norme tecniche previste da

Paesi in cui si esporta

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Conclusioni (segue)

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• Un prodotto tracciato è un prodotto diverso da tutti gli altri perché è un prodotto trasparente con una storia ed una identità tali da renderlo più qualificato e maggiormente appetibile sul mercato

• La tracciabilità è, quindi, uno strumento finalizzato a migliorare la competitività delle imprese ma è anche indispensabile per rafforzare i rapporti delle imprese all’interno della filiera

• Per poter tracciare la storia di un prodotto, devi infatti conoscerla e ciò è possibile solo se conosci tutta la tua catena di fornitura e ne condividi le regole

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Conclusioni (segue)

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Un’impresa che adotta tale politica aziendale è un’impresa che sa conciliare gli obiettivi economici con la qualità delle relazioni con i clienti e i consumatori, i fornitori, i partners commerciali.

Proprio in quest’ottica nasce la Tracciabilità TF, che si inserisce tra quegli strumenti volontari che le Camere di Commercio mettono a disposizione dei sistemi produttivi dei distretti e delle filiere per favorirne la crescita.

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