TEORIA E METODOLOGIA ESTIMATIVA

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TEORIA E METODOLOGIA ESTIMATIVA

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TEORIA E METODOLOGIA ESTIMATIVA. METODOLOGIA ESTIMATIVA. PREMESSA DEFINITORIA: L’estimo è la disciplina che ha la finalità di fornire strumenti metodologici per la valutazione di beni per i quali non sussiste un apprezzamento univoco. METODOLOGIA ESTIMATIVA. - PowerPoint PPT Presentation

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2Gaetano Di Stefano

METODOLOGIA ESTIMATIVA

PREMESSA DEFINITORIA:

L’estimo è la disciplina che ha la finalità di fornire strumenti metodologici per la valutazione di beni per i quali non sussiste un apprezzamento univoco.

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METODOLOGIA ESTIMATIVA

VALORE: quantum di moneta che, a giudizio dell’estimatore, potrà essere scambiata con altri beni (previsione);

PREZZO: quantità di moneta realmente scambiata con un bene (fatto storico)

COSTO: somma delle spese che sostiene un imprenditore per produrre un bene

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Campi di applicazione dell’estimo

Beni privati (valutazioni microestimative)

Compravendite Successioni ereditarie Diritti Piani e progetti privati Stime dei danni

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Campi di applicazione dell’estimo

Beni pubblici (valutazioni macroestimative)

Investimenti pubblici (piani e progetti pubblici)

Stime dei danni ai beni ambientali

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Suddivisione della disciplina

ESTIMO GENERALE

ESTIMO SPECIALE

fornisce gli strumenti metodologici di base

per l’applicazione della disciplina estimativa

applica la metodologia estimativa a

casi concreti di valutazioni

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CONTESTI ESTIMATIVI Le valutazioni prendono origine da fatti diversi.

Conoscere l’origine della stima è fondamentale per collocare la valutazione nel contesto più coerente.

ORIGINE DELLE STIMEa) FATTI PRIVATI

conflittuali (contesto estimativo = perizia) non conflittuali (contesto economico = parere)

b) FATTI PUBBLICI (contesto pubblicistico)

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TIPOLOGIE DI VALORI(Criteri estimativi)

In ambito privato, il valore di un bene può essere stimato sulla base di diversi criteri (aspetti economici):

“un bene ha un valore perché il mercato glielo attribuisce”: criterio del valore di mercato (Vm).

“un bene vale perché per realizzarlo si è dovuta sostenere una spesa”: criterio del valore di costo (Vk).

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… segue tipologie di valori

“un bene vale perché può essere trasformato in qualcosa di utile”: criterio del valore di trasformazione (Vt).

“un bene vale perché parte complementare di un bene intero”: criterio del valore complementare (Vc).

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… segue tipologie di valori

“un bene vale perché consente di ottenere un reddito”: criterio della capitalizzazione del reddito (Vr).

il valore del bene deriva dal fatto che “sul mercato esistono beni che hanno la stessa utilità”: criterio del valore di surrogazione (Vs)

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POSTULATI ESTIMATIVI Il prezzo è il fondamento di ogni

stima; La previsione è il carattere immanente della

valutazione; Il valore dipende dallo scopo della stima; Il giudizio di stima è ordinario; Il giudizio di stima è comparativo

,di norma,

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IL CONCETTO DI ORDINARIETA’

Le Scuole di pensiero: ATTUALISTI (il valore del bene è connesso alle

condizioni attuali) SUSCETTIVISTI (il valore del bene è connesso

alle potenzialità possedute – highest and best value) NORMALISTI (il valore del bene è connesso alle

condizioni di utilizzo normali [ordinarie, medie] con la possibilità di riportarlo alle condizioni reali attraverso le aggiunte e le detrazioni al valore ordinario)

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segue: IL CONCETTO DI ORDINARIETA’

Attualisti: stima del valore attuale

Valore reale = valore attuale

Suscettivisti: stima del valore potenziale

Valore reale = valore potenziale

Normalisti: stima del valore ORDINARIOValore reale = valore ordinario + aggiunte - detrazioni

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frequenze

Costi

L’istogramma delle frequenzeCasi Costi frequenze classe

1 490 1 0-4002 450 2 401-4503 370 3 451-5004 600 4 501-5505 510 2 551-6006 5407 5008 4809 580 50510 51011 410 49912 550

510

MEDIANA

MEDIA

MODA

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IL METODO DI STIMA

Definizione

“ il metodo di stima rappresenta il processo logico che guida il perito nella formulazione del giudizio di valore”.

Il metodo estimativo è UNICO ed è fondato sulla COMPARAZIONE (confronto).

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LEGGE DI JEVONS

Principio di indifferenza (Jevons):'... quando una merce è di qualità uniforme e perfettamente omogenea, qualsiasi porzione può essere usata indifferentemente invece di un'altra porzione uguale; in un medesimo mercato ed in medesimo momento, tutte le porzioni debbono quindi essere scambiate secondo il medesimo rapporto'.

Jevons H.A., 'Theory of Political Economy, Londra, 1871.

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segue

Beni simili, compravenduti e/o realizzati in ambiti spaziali e temporali omogenei e in epoca più o meno recente, devono avere lo stesso valore.

x yV PRZ

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segue

BENE SIMILE: è un bene che presenta tutte le caratteristiche identiche a quello da valutare, FATTA ECCEZIONE DI UNAFATTA ECCEZIONE DI UNA (parametro estimativo).

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Parametri

TECNICITECNICI misurabili con strumenti e esprimibili in unità di misura tecniche o unitarie (mq, mc, posto auto, posto letto, posto alunno, punto luce, ecc.)

ECONOMICIECONOMICI esprimibili in unità di moneta (canoni, redditi, produzioni, ecc.)

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ADATTAMENTO DELLA LEGGE DI JEVONS

yx

y

: : da cui:

PRZ V =

p

x x y y

x

V p PRZ p

p

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Applicazione

931.000,00 108,00 = € 313.200,00

321,00Vx

Beni simili PRZ di c/v (€)

Parametro (mq)

1 319.000,00 110,00 2 328.000,00 113,00

3 284.000,00 98,00

TOTALI 931.000 ,00 321 ,00

SUBJECT (x) ??? 108,00

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PROCEDURE ESTIMATIVE

Definizione:

Le procedure di stima rappresentano i modi attraverso i quali viene condotta la valutazione di un bene.

PROCEDURE DIRETTE (sintetiche) INDIRETTA (analitica-ricostruttiva) ECONOMETRICHE (statistico-inferenziali)

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segue: PROCEDURE ESTIMATIVE

Procedure dirette: a vista storiche per confronto diretto (monoparametriche) per valori unitari (tipici)

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segue: PROCEDURE ESTIMATIVE

Procedura indiretta o analitico-ricostruttiva: per capitalizzazione del reddito

Procedure statistico-inferenziali: pluriparametriche uniequazionali (regressione

lineare semplice e multipla) pluriparametriche pluriequazionali (Sales Comparaison

Approach)

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Ricapitolando…Il procedimento di stima

1. Definire il quesito e lo scopo della stima2. Scegliere il criterio di stima3. Raccogliere i dati4. Applicare il metodo5. Individuare la procedura di stima più

appropriata6. Effettuare le elaborazioni di calcolo7. Presentazione della Relazione di stima