Tenere viva la fiamma - IL BOLLETTINO SALESIANObiesseonline.sdb.org/1958/195812.pdf · Pietro. Più...

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Noinoncifermiamomai ; vièsemprecosacheincalzacosa .. . Dalmomento chenoicifermassimo, lanostraOperacomincerebbe adeperire DONBOSCO JboL~ett~,zo -- ANNOLXXXII . N.12 15GIUGNO1958 EDIZIONEPERIDIRIGENTIDEICOOPERATORISALESIANI DIREZIONEGENERALE :TORINO714 . VIA MARIAAUSILIATRICE32 . TELEF.22-117 Tenerevivalafiamma IlPellegrinaggiodiLourdeshalasciatoin tuttiipartecipantitracceprofonde :lodiconole impressioniegliechichecisonogiuntidal- l'Italiaedall'Estero .IDirigentihannoquindi motivodirallegrarsinelconstatarechelefatiche dell'organizzazionehannoportatoilorobuoni frutti .Oraperòdev'essereimpegnoditutti impedirechequestofervoresiesauriscaeado- perarsiaconcretarloinoperedibene . SiricordicheunodegliscopidelPellegri- naggioeraappuntoquellodipotenziarenei Cooperatoriilsensodellavitalitàsocialedella PiaUnione .Ognidirigentedeveperciòpreoc- cuparsidiutilizzarel'entusiasmocheLourdes hasuscitatointuttiiCooperatorichehanno partecipatoalPellegrinaggioedancheinmolti altri,legandolisemprepiùalleattivitàproprie dellaPiaUnione . Inpratica : I o tnecessarioteneredestoilfervoredelle iniziativemarianechedebbonocontinuaretutto l'annooancorafissarsiinqualchepratica,senza indulgereanocivesosteinquestoperiodoestivo . impegnodelmese 20 IpochipellegrinichenoneranoCoope- ratori,ingeneralesononelledisposizionimigliori perdivenirlo ;quindifareinmodocheentrino anchecanonicamentenellaPiaUnione . 30 Il Pellegrinaggio ha fatto conoscere CooperatorieCooperatriciparticolarmenteze- lantiedattivi .IDirigentiprocurinodiaggan- ciarequesteanimegeneroseperfarneZelatori eZelatriciacuiaffidarecompitiparticolarie, inalcunicasi,perservirsidiloroperdareinizio all'organizzazionedellaPiaUnioneneicentri doveiCooperatorinonsonoancoraorganizzati, ovveroincrementarlaneicentrigiàattivi . 40 Questofervoredeveavereancheuna suaesplicazionepraticaecostruttivanellapar- tecipazioneagliEserciziSpirituali .IlRettor Maggiorenehafattounparticolareinvitoai pellegrini,ripetendolonellaletterachehapre- messoallacronacadelPellegrinaggio .Èevi- dentechequestapartecipazione,contuttoil benecheportaalleanime,serviràmagnifica- menteatenervivo,amoltiplicareanzi,ilfer- voreeipropositidelPellegrinaggioaLourdes . AlimentareeutilizzareilfervoredelPellegrinaggioaLourdes perl'attuazionedeipuntipraticiquisopraindicati especialmenteperunalargapartecipazionedeiCooperatorie delleCooperatriciagli ESERCIZISPIRITUALI 233

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Noi non ci fermiamo mai ;vi è sempre cosa che incalza cosa .. .

Dal momentoche noi ci fermassimo,

la nostra Opera comincerebbea deperire

DON BOSCO

JboL~ett~,zo--

ANNO LXXXII . N.12 15 GIUGNO 1958 EDIZIONE PER I DIRIGENTI DEI COOPERATORI SALESIANI

DIREZIONE GENERALE : TORINO 714 . VIA MARIA AUSILIATRICE 32 . TELEF. 22-117

Tenere viva la fiammaIl Pellegrinaggio di Lourdes ha lasciato in

tutti i partecipanti tracce profonde : lo dicono leimpressioni e gli echi che ci sono giunti dal-l'Italia e dall'Estero . I Dirigenti hanno quindimotivo di rallegrarsi nel constatare che le fatichedell'organizzazione hanno portato i loro buonifrutti. Ora però dev'essere impegno di tuttiimpedire che questo fervore si esaurisca e ado-perarsi a concretarlo in opere di bene .

Si ricordi che uno degli scopi del Pellegri-naggio era appunto quello di potenziare neiCooperatori il senso della vitalità sociale dellaPia Unione. Ogni dirigente deve perciò preoc-cuparsi di utilizzare l'entusiasmo che Lourdesha suscitato in tutti i Cooperatori che hannopartecipato al Pellegrinaggio ed anche in moltialtri, legandoli sempre più alle attività propriedella Pia Unione .

In pratica :

I o t necessario tenere desto il fervore delleiniziative mariane che debbono continuare tuttol'anno o ancora fissarsi in qualche pratica, senzaindulgere a nocive soste in questo periodo estivo .

impegno del mese

20 I pochi pellegrini che non erano Coope-ratori, in generale sono nelle disposizioni miglioriper divenirlo ; quindi fare in modo che entrinoanche canonicamente nella Pia Unione .

30 Il Pellegrinaggio ha fatto conoscereCooperatori e Cooperatrici particolarmente ze-lanti ed attivi . I Dirigenti procurino di aggan-ciare queste anime generose per farne Zelatorie Zelatrici a cui affidare compiti particolari e,in alcuni casi, per servirsi di loro per dare inizioall'organizzazione della Pia Unione nei centridove i Cooperatori non sono ancora organizzati,ovvero incrementarla nei centri già attivi.

40 Questo fervore deve avere anche unasua esplicazione pratica e costruttiva nella par-tecipazione agli Esercizi Spirituali . Il RettorMaggiore ne ha fatto un particolare invito aipellegrini, ripetendolo nella lettera che ha pre-messo alla cronaca del Pellegrinaggio . È evi-dente che questa partecipazione, con tutto ilbene che porta alle anime, servirà magnifica-mente a tener vivo, a moltiplicare anzi, il fer-vore e i propositi del Pellegrinaggio a Lourdes .

Alimentare e utilizzare il fervore del Pellegrinaggio a Lourdesper l'attuazione dei punti pratici qui sopra indicatie specialmente per una larga partecipazione dei Cooperatori edelle Cooperatrici agli ESERCIZI SPIRITUALI

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Ivo scopo dei Cooperatori Salesiani

Il primo numero del Bollettino Salesiano (ul-timo del Bibliofilo Cattolico) uscito nel mese diagosto del 1877, nell'articolo di fondo ha questerighe intorno allo scopo della Pia Unione :

« Il titolo del diploma o del libretto presentatoai Cooperatori spiega quale ne sia lo scopo .Diamone tuttavia una breve spiegazione .

Diconsi Cooperatori Salesiani coloro che de-siderano occuparsi di opere caritatevoli non ingenerale, ma in ispecie, d'accordo e secondo lospirito della Congregazione di San Francesco diSales .Un Cooperatore di per sè può far del bene,

ma il frutto resta assai limitato e per lo più dipoca durata . Al contrario unito con altri trovaappoggio, consiglio, coraggio e spesso con leggerafatica ottiene assai, perchè le forze anche debolidiventano forti se sono riunite . Quindi il grandetto che l'unione fa la forza : vis unita fortior .Pertanto i nostri Cooperatori, seguendo lo

scopo della Congregazione Salesiana, si adopere-ranno secondo le loro forze per raccogliere ra-gazzi pericolanti ed abbandonati nelle vie e nellepiazze; avviarli al catechismo, trattenerli neigiorni festivi e collocarli presso ad onesto padrone,dirigerli, consigliarli, aiutarli per quanto si puòper farne buoni cristiani ed onesti cittadini . Lenorme da seguirsi nelle opere, che a tale uopo siproporranno ai Cooperatori, sarà materia delBollettino Salesiano .

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illustrato nel l° numero del Bollettino Salesiano

Si aggiungono le parole : modo pratico, per no-tare che qui non si stabilisce una confraternita,non un'associazione religiosa, letteraria e scien-tifica, nemmeno un giornale ; ma una sempliceunione di benefattori dell'umanità, pronti a de-dicare non promesse, ma fatti, sollecitudini, di-sturbi, sacrifizi per giovare al nostro simile .

Si è messa la parola un modo pratico perchènon intendiamo dire che questo sia il solo mezzoper far del bene in mezzo alla civile società ; anzinoi approviamo ed altamente lodiamo tutte leistituzioni, le unioni, le associazioni pubbliche eprivate che tendono a beneficare l'umanità, epreghiamo Dio che a tutti mandi mezzi morali emateriali per conservarsi, progredire e conse-guire il fine proposto. Noi a nostra volta qui in-tendiamo proporre un mezzo di operare e questomezzo lo proponiamo nell'Associazione dei Coo-peratori Salesiani .

Le parole giovare al buon costume dànno ancorapiù chiaramente a conoscere ciò che vogliamofare e quale sia il comune nostro intendimento .

Estranei affatto alla politica, noi ci terremo co-stantemente lontani da ogni cosa che possa tor-nare a carico di qualche persona costituita inautorità civile od ecclesiastica . Il nostro pro-gramma sarà inalterabilmente questo : Lascia-teci la cura dei giovani poveri ed abbandonati,e noi faremo tutti gli sforzi per far loro il mag-gior bene che possiamo, chè così crediamo potergiovare al buon costume ed alla civiltà» .

i &aaalierei della lcceeIn mezzo a tante letture di romanzi e fumetti vuoti e nocivi ecco una collana di libri avventurosi e nellostesso tempo storici che portano i lettori in un mondo reale ed edificante .

di ghiotta lettura - utilissimi per le vacanzeSono già usciti i seguenti otto volumi :Sangue sul fiume. Il martirio eroico di Mons . Versiglia e di Don Caravario in Cina .L'angelo dell'ultima ora . Una rete d'avventure di suor Rosa Kiste tra i Bororos del Mato Grosso .Avventuriero di Dio . Una catena di rischi e di brividi da parte di Mons . Fagnano per l'evangelizzazionedella Terra del Fuoco .Croce di sangue. Il sacrificio di Don Fuchs e di Don Sacilotti nell'«inferno verde» dei Chavantes .Terra dei sogni . La storia affascinante di Madre Clotilde Cogliolo nelle terre di Oriente .Sfida alla morte. Una ricostruzione esatta di quel miracolo d'amore in Patagonia che fu Madre AngelaVallese.Freccia di Dio . Il lungo peregrinare di Mons. Costamagna e le sue fatiche apostoliche tra i Kivari .La Porpora splendente. È la vita sbaragliosa del Card. Cagliero tra gli Indi della Patagonia .

Copertina a 4 colori, 8 illustrazioni al tratto, costano L . 200S Rivolgersi a Libreria Dottrina Cristiana, via Maria Ausiliatrice, 32 . C . C . P. 2-27196

Pietra e PastorePIETRA - Un solo dei 12 Apostoli ebbe

un nome nuovo dal Messia : Simone, che fin dalprimo incontro con Gesù venne chiamato Cefa,ossia pietra .

Questo termine, oltre al suo significato piùovvio, ha in ebraico (come pure in aramaico)quello figurato di t fondamento», ed assume, se-condo il contesto, le sfumature dei nostri termini :fiducia, garanzia, sicurezza, stabilità .

Suonava tanto nobile tale attributo, che Diostesso nei Salmi ama definirsi « pietra r> e come«pietra» si fa invocare, ossia come «base di ognisicurezza e fondamento d i ogni speranza umana»(Salmi 17, 18, 27, 30, 41, 70, 94, ecc .) .

Non senza motivo dunque il Salvatore, pietraangolare per eccellenza, cede questo suo epitetoa chi dovrà farne le veci quaggiù affinchè ilRegno di Dio, fondato da Lui visibilmente sullaterra, abbia il suo visibile fondamento e la suagranitica sicurezza .

Il nome di Cefa è così una bella prova del-l'elezione di Pietro a capo del collegio apostolicoe a fondamento della Chiesa .

2. PASTORE - Ma un secondo nome Gesùsi attribuì con particolare compiacenza, autode-finendosi «il buon pastore, che dà la vita per lesue pecorelle ».

Non per nulla la più antica statua di Gesù,quella del Museo Lateranense, raffigura il BuonPastore che porta sulle spalle la pecorella smar-rita .Sarà ancora Gesù che cederà anche questo

titolo di Pastore e questa sua funzione predilettadi ricercare e perdonare i peccatori a chi sarà ilsuo Vicario in terra .

Quando il Divin Redentore conferisce a Pietroil primato che gli aveva promesso, gliene dà latriplice investitura così : « Pasci i miei agnelli! . . .Pasci le mie pecorelle! . . . Pasci le mie pecore!» .

Ma nel costituirlo Pastore al suo posto, nel suoovile, per tutte le categorie di fedeli, esige che siacome Lui un pastore buono, ossia amante del suogregge; perciò lo impegna in una triplice protestadi amore: « Simone di Giovanni, mi ami tu? . . . » .

,, IL PRIMO - Simone di Giovanni, chia-mato Pietro, non fu il primo a incontrare Gesù ;eppure tutti e quattro i cataloghi dei 12 Apo-stoli (Vangeli di S . Matteo, di S . Luca e di

SPUNTI PER LA

CONFERENZA MENSILE

S. Marco e Atti degli Apostoli) cominciano conPietro. Più esplicitamente degli altri S . Matteodice: « Il primo: Simone, chiamato Pietro . . . » .

Il primo atto ufficiale della Chiesa nascente,ossia l'elezione del nuovo Apostolo in sostitu-zione di Giuda, è fatta su proposta di Pietro esotto la sua presidenza . La prima testimonianzaresa a Cristo davanti al popolo che aveva gridatoil Crucifige e davanti al Sinedrio che aveva con-dannato Gesù è quella di Pietro, che è pure ilprimo a subire processo e carcere . Da Pietro èoperato il primo miracolo «in nome di GesùNazareno». Anzi è tutta una serie di miracoli

4orrrannr aa i nostri Di igerr rMancano ancora relazioni della la Con-ferenza e, in certi casi, anche l'offerta .Sono passati vari mesi ; ormai è giàin svolgimento la 2a Conferenza . Quindiè necessario non rimandare oltre larelazione della Prima. Sarà anche questoun indice della diligenza con la qualesi sogliono attuare le direttive dei Su-periori.

E della 2a Conferenza si è fissata la data?L'argomento vi è noto attraverso ilBollettino Dirigenti di aprile e l'estrattocon lo schema della Conferenza, nelquale sono ripetute le norme per il buonesito della medesima . Un numero ade-guato di copie di questo schema fu in-viato ai Delegati Ispettoriali .

che mettono a fuoco la figura del primo Vicariodi Cristo, tanto che al capo V degli Atti degliApostoli leggiamo: « Portavan fuori nelle piazzegli infermi stesi sui loro lettucci affinchè al pas-saggio di Pietro almeno la sua ombra li sfiorassee fossero guariti» .

Ma il primato di Pietro e deì suoi Successori-- i Romani Pontefici -- più ancora e prima an-cora che di giurisdizione, è un vero primato disangue, di santità e di verità. Basti questa sem-plice statistica : dei 262 Vescovi di Roma 32 mo-rirono martiri, 77 vennero dichiarati santi obeati, tutti 262 asserirono le stesse verità difede e di morale senza mai alcuna contraddizione,senza alcuna ombra di eresia, senza ritrattazionedi dottrina . Quale altra Chiesa o Diocesi puòvantare un simile primato di santità e di verità?

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ZAMORA (Spagna) -- Progressidella Pia Unione

Il Delegato Ispettoriale di Za-mora scrive che in quella Ispettoriala Pia Unione va organizzandosi ediffondendosi sempre più . In tuttii centri si è tenuta la 1 a Conferenzapreparata con propaganda distampa e di radio e con la proie-zione di documentari salesiani,specialmente del viaggio del Ret-tor Maggiore in Oriente . In tuttele città importanti è stato nomi-nato un Direttore Diocesano e si

sono presi utili contatti con gliEcc.mi Vescovi. I Cooperatorisono aumentati di parecchie cen-tinaia e si sono distribuiti con so-lennità i nuovi diplomi. Nella cittàdi Valladolid, dove non ci sonosalesiani, la consegna dei primicento diplomi ebbe luogo nellapiù grande chiesa della città conl'assistenza del Direttore Dioce-sano e del Decurione che cura ilnuovo centro. In Leon, dove isalesiani hanno in preparazioneuna piccola opera, più di centopersone si sono iscritte alla Pia

S . PAOLO (Brasile) - I Delegati salesiani dei Cooperatori riuniti a convegno colRev.mo Ispettore - oggi S . E. Mons . Barbosa - il 13-2-1958, data che segnal'inizio di un consolante risveglio della Pia Unione in tutta l'Ispettoria .

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Unione e hanno ricevuto il diplomadall'Ispettore Don Corrales ilgiorno di S . Giovanni Bosco .

In quasi tutti i Centri si stannoattuando iniziative mariane ; aZamora ogni 24 del mese si compiela funzione del Rosario dell'Aurora,che richiama numerose persone arecitare processionalmente di buonmattino il Rosario per le vie .

Si sono tenuti vari corsi diEsercizi Spirituali aperti . A Za-mora vi parteciparono un cen-tinaio di Cooperatori e z6o Coope-ratrici .

Ovunque si nota un consolanterisveglio e si lavora per dare allaPia Unione lo sviluppo voluto dalsanto Fondatore .

GENOVA - Esercizi Spirituali

Presso l'Istituto «Maria Ausi-liatrice» di Corso Sardegna siè tenuto anche quest'anno, per iCooperatori e le Cooperatrici diGenova, un Corso di Esercizi Spi-rituali aperti, predicati da Don Vin-cenzo Colombara e da Don AntonioMiscio, con l'orario seguente:

dalle 17 alle 18,30 - 2 Confe-renze per le Cooperatrici ;

dalle 20,30 alle 21,45 - 2 Con-ferenze per i Cooperatori .

La partecipazione dei Coopera-tori e delle Cooperatrici è statacordiale e soddisfacente . Il nu-mero degli intervenuti aumentò disera in sera, fino a passare il cen-tinaio .

Ogni giorno, Cooperatori e Coo-peratrici ripetevano la loro soddi-sfazione con espressioni di gioiacome queste :

Abbiamo trascorso ore_ di Para-diso - Non importa se il tempoci è poco favorevole (pioveva) e seil diavolo vuol metterci la coda ; noisappiamo e vogliamo superare ognidifficoltà e contrarietà - Ascol-tiamo delle cose che ci dànno vera-niente la pace e la gioia - Se po-tessimo sentire ogni tanto delleprediche come queste!

Le conferenze si sono svolte inun clima di raccoglimento, diattenzione devota, di adesione cor-diale. Si sperano perciò frutti ab-bondanti e duraturi .

PERRERO (Torino) - Control'eresia

Ai Cooperatori che fanno centroalla Scuola Materna delle Figliedi Maria Ausiliatrice il Rev . Par-roco rivolse la sua cordiale parola,rilevando lo scopo principale dellaPia Unione, nel pensiero di DonBosco: unire le forze vitali deibuoni per la lotta contro il male,

al servizio della Chiesa . Sottolineòil bisogno più che mai urgente diquest'unione di forze, per il dila-gare sempre più sconcertante deglierrori protestanti e precisamente,nella vallata, di quelli valdesi .

Il Canonico Ottonello di Pi-nerolo proiettò quindi l'interes-sante filmina ELLE DI CI : I Val-desi, che ne precisa l'origine, ilculto e gli errori principali, nonchèun interessante documentario deiprincipali templi e pubblici edifiziche lavorano per la diffusione del-l'errore e per il traviamento ditanti nostri poveri fratelli . Lavoroche svolgono purtroppo con verozelo nelle due vallate del Pellicee del Chisone .L'argomento interessò moltis-

simo gl'intervenuti, che gustaronola gioia della sicurezza di unafede che non permette dubbi, per-chè appoggiata alla parola inde-fettibile di Cristo, che edificò lasua Chiesa sulla roccia di Pietro .

CIRIÈ (Torino) -- I Coopera-tori per la Madonna PellegrinaLa Pia Unione dei Cooperatori

di Ciriè (Torino) la domenicar r maggio volle organizzare unomaggio alla Madonna Pellegrina,

NUOVI CENTRIALBERONI (Venezia)

Su questo estremo lembo del Lido di Venezia,tra la laguna ed il mare, i Salesiani hanno realizzatoil soggiorno marino « S . Domenico Savio >, che ac-coglie circa reo orfani ; e dirigono la Parrocchia de-dicata a Santa Maria della Salute .

La solidarietà con cui le persone del luogo circon-dano queste opere salesiane e la simpatia con cui èaccolto lo spirito salesiano anche dalle numerosecomunità religiose che nella Parrocchia tengono co-lonie e complessi ospedalieri, hanno incoraggiato ilDirettore ed il Parroco a iniziare l'attività di un Centrolocale di Cooperatori salesiani .

Opportuna la circostanza scelta : il passaggio perla Parrocchia della Peregrinatio Mariae salesiana delVeneto .

Ad un gruppo di invitate, superiore al previsto,parlò, presentato dal Parroco Don G . Zanuso, ilDelegato Ispettoriale, che ha illustrato il significato eil valore della devozione alla Vergine in Don Boscoe nell'opera salesiana, ed ha invitato a cooperare conDon Bosco alla salvezza della gioventù .

CORNEDO VICENTINO (Vicenza)

Per merito delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ladevozione a Maria Ausiliatrice ed a Don Bosco vi èdiffusissima . In numerose famiglie si legge da decenniil Bollettino Salesiano.

Il paese si prepara a celebrare il cinquantesimo difondazione dell'Asilo e la Direttrice ha voluto che il

che sta visitando le diverse Casesalesiane dell'Ispettoria Subalpina .La statua della Vergine sostò nellaParrocchia di S . Giovanni, dovefu celebrata una Messa vespertinacon discorso del salesiano DonBombara. Alle ore 2r nei localidel e Patronato della Giovane* untrattenimento mariano coronò lapermanenza della Madonna Pelle-grina a Ciriè . a Riuscita spettaco-lare - scrive il Delegato locale

Don Bruno - la parrocchiale diS. Giovanni letteralmente zeppa ;il teatrino insufficiente per oltremetà di coloro che desideravanointervenire <i .

Anche a Lanzo i Cooperatorie le Cooperatrici parteciparono inmassa alla fiaccolata per la Ma-donna Pellegrina e alla funzionemattutina organizzata per loronell'Istituto Salesiano .

Gli Esercizi Spirituali sono un'occasione buonaper diffondere ancor di più il

DA MIRI ANIMASMANUALE DEI COOPERATORI SALESIANIprezzo L. 8oo - sconti speciali ai Dirigenti

Questo libretto è il portavoce del pensiero di Don Bosco per isuoi Cooperatori. Metterlo tra le mani dei Cooperatori e delleCooperatrici significa dar loro un senso più vivo della loro appar-tenenza alla Terza Famiglia Salesiana e stimolarli a vivere edagire nello spirito del santo Fondatore .

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primo atto ufficiale delle celebrazioni dovesse esserela costituzione della Pia Unione dei Cooperatori.

Il Delegato Ispettoriale, il 4 maggio, dopo la cele-brazione della S . Messa, ha parlato alle persone pre-cedentemente preparate all'incontro, riconoscendo chela loro preparazione psicologica e spirituale a diven-tare Cooperatori e Cooperatrici salesiani, dopo cin-quant'anni di fedeltà allo spirito salesiano e di solida-rietà con l'azione salesiana in difesa della gioventùsoprattutto femminile della Parrocchia, era già cosìevidente da poter senz'altro passare alla loro iscri-zione alla Terza Famiglia Salesiana . Più di un centi-naio di persone hanno aderito alla costituzione delnuovo Centro .

NOVALE DI VALDAGNO (Vicenza)

Le Figlie di Maria Ausiliatrice dirigono il nuovosplendido Asilo-Oratorio Femminile costruito dallafede e dalla generosità cristiana dei parrocchiani .

Incoraggiate dal sig. Parroco, preparate ed invitatedalla Direttrice, l'ir maggio sono convenute nella cap-pella dell'Asilo una sessantina di mamme per l'iscri-zione alla Pia Unione dei Cooperatori .

Il Delegato Ispettoriale ha dimostrato che l'efficaciaeducativa della nuova opera può avere continuità ecompletezza anche dall'organizzazione della Pia Unionedei Cooperatori, nella quale tutti coloro cui sta acuore l'avvenire cristiano della gioventù possono tro-vare ispirazione e aiuto per il loro apostolato .

Le mamme hanno aderito senz'altro ed hannochiesto che il diploma portasse la data del giorno incui avevano potuto legarsi a Don Bosco e a MariaAusiliatrice, per il bene dei loro figliuoli.

CAPACCIO (Salerno)

Capaccio, un grosso centro della provincia di Sa-lerno, è legato a Don Bosco dal ricordo di un Chiericosalesiano del paese, le cui spoglie sono custodite nellocale cimitero e sono meta di pellegrinaggi, per legrazie attribuite alla sua intercessione .

Nel ricordo di questo figlio di Don Bosco, una ze-lante Insegnante, la sig.na Lina Stabile, con l'appog-gio del Rev .mo Parroco, Mons. Guazzo, ha saputorealizzare un Centro di Cooperatori che mirano adiffondere lo spirito di Don Bosco e a realizzarne ilprogramma di apostolato.

Domenica r i maggio, il Delegato Ispettoriale si èrecato sul posto per la consegna dei diplomi e la se-conda conferenza annuale. Per desiderio del Parrocoha parlato ai giovani di A . C., al popolo radunatoper il mese mariano, e a tutte le Messe, illustrandoil bene che nel nome di Maria Ausiliatrice Don Boscoha operato e continua a operare per mezzo dei suoifigli e dei Cooperatori salesiani . Dopo la Messa par-rocchiale, seguì la benedizione e la distribuzione deidiplomi ai presenti, ai quali il Delegato Ispettorialeha spiegato la missione del Cooperatore salesiano .

SETTEFRATI (Frosinone)

Da oltre un anno si è costituito un piccolo centrodella Pia Unione Cooperatori, con un Decurione chene alimenta la vita .

Si tratta di iscritti che hanno compreso a pieno lospirito dell'Unione e fanno apostolato pratico attuandoil Regolamento e vivendo uniti alla Famiglia salesiana .

Qualcuno ha partecipato agli Esercizi, qualche altroha preso parte al Pellegrinaggio a Torino, e tutti cer-cano di essere i maggiori sostenitori delle opere par-rocchiali.

/ e aac sessaat'aarzi . . .Qualche anno fa fui invitata in

casa di un professore di Liceo,venerando per la sua età di 89 anni,il quale, accidentato da moltotempo, era immobilizzato su diuna poltrona .Dai familiari mi fu detto che

chissà da quanti anni non fre-quentava i Sacramenti .

Spessissimo m'intrattenevo conlui e, nelle lunghe conversazioni ediscussioni, non mancavo mai diparlargli di Gesù, della CelesteAusiliatrice, di una eternità a cuidobbiamo seriamente pensare .Condivideva in pieno i miei senti-menti ma, quando si trattava l'ar-gomento Confessione e Comunione,la risposta era sempre negativa .Si può immaginare quale pena

fosse per me . Il demonio resisteva,ma io non mi stancavo di pregare .Una sera fui chiamata urgente-mente da quella famiglia : il Pro-fessore stava male . Vicina al suoletto, sola, perchè i familiari nonavevano il coraggio di aprirgli leporte del Paradiso, dopo aver datouno sguardo al Crocifisso che eraa capo del letto, lo esortai a con-

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fessarsi. Ad un suo lieve cennoche mi parve affermativo, mi preci-pitai alla Chiesa del Gesù e tornai alsuo capezzale con un padre Gesuita .

Ardua fu l'impresa perchè,quando sembrava che tutto fosseun fatto compiuto, l'ammalato ri-fiutò di confessarsi . In nome diDio mi accostai nuovamente al suocapezzale e lo convinsi che la con-fessione non era altro che un attodi pentimento del male commesso . . .Quando il padre Gesuita uscì

dalla stanza, esclamò commosso :« Si è confessato! » . Erano 6o anniche non si accostava al sacramentodella Confessione .

Non so descrivere l'accoglienzache il moribondo mi fece quandorientrai nella sua camera : con gliocchi ormai fissi, ma col sorrisosulle labbra, con voce impercetti-bile, disse : « Grazie, figlia mia,grazie!». Da quel momento entròin agonia e l'indomani all'alba sitrovò fra le braccia di Gesù mi-sericordioso .Altre esperienze mi hanno di-

mostrato che l'apostolato porta isuoi frutti .

Nell'estate scorsa hanno curato l'inaugurazione diun grandioso monumento a Don Bosco, che festeg-giano ogni anno il 31 gennaio in modo solenne .

I Salesiani che nel periodo estivo vanno a Settefraticon gli aspiranti, assistono gli iscritti, che pian pianoaumentano di numero e di attività .

SLIEMA - MALTAPer la prima volta i Cooperatori e le Cooperatrici

furono radunati nel salone dell'Oratorio Salesiano . IlDirettore Don G . Mangion, tenne loro conferenzaspiegando le origini, gli sviluppi e il presente risvegliodella Pia Unione e invitò i presenti a lavorare nellevarie attività proposte da Don Bosco, specialmentea favore dei ragazzi dell'Oratorio .

Il Delegato regionale Don Farrugia ribadì il con-cetto del vero cooperatore, secondo il pensiero diDon Bosco e accennò all'argomento vitale delle voca-zioni e ai vantaggi spirituali .

Si concluse con la strenna del Rettor Maggiore ela Benedizione di Maria Ausiliatrice .

VITTORIA - GOZOIl Delegato regionale dei Cooperatori Salesiani, la

sera del 7 marzo, tenne la prima conferenza a 6o Coo-peratori e Cooperatrici, radunati nel salone dell'Ora-torio « Don Bosco» . Egli esordì con riportare il pen-siero di Don Bosco : « l'opera dei Cooperatori è fattaper scuotere dal languore in cui giacciono tanti cristianie diffondere l'energia della carità» .

Spiegati in breve i vantaggi che godono gli ascrittia quest'opera e fatto cenno alla strenna del RettorMaggiore, concluse l'adunanza con infervorare i pre-senti a intervenire alla conferenza mensile e a parte-cipare alle iniziative di apostolato .

Alcune signorine di mia co-noscenza, buone ma indolenti inmateria religiosa, non vanno aMessa neppure la domenica peril gran da fare. Praticamente lasalvezza dell'anima per loro è cosasecondaria . Grado grado con per-suasive parole, precedute dal-l'esempio, sono riuscita a far an-dare a Messa ogni domenica unadi loro. Dopo due anni, la mede-sima nel Santuario della Madonnadell'Arco si accostava alla MensaEucaristica .

Sono vittorie della infinita mi-sericordia di Dio .

Non vi è maggiore soddisfa-zione per me che quella di visitarei malati, nei quali vedo NostroSignore. Quasi ogni sera vadofuori Napoli a trovare la madreanziana di una mia amica, che peruna caduta è rimasta immobile sudi una sedia . La carezza di quellacara vecchietta mi commuove per-chè penso sia quella di Gesù . . .

Prego affinchè tutte le Coopera-trici salesiane sentano vivo il bi-sogno di avvicinarsi al prossimomalato nell'anima o nel corpo .

Una Cooperatrice Salesianadel Centro di NapoliR. Conservatorio « S . Caterina »

iN BREVE_ A Roma, nella Cappella ispettoriale del Sacro Cuore,

il 21 aprile scorso fu tenuto un convegno di Zelatori eZelatrici, presieduto dal sig . Ispettore . Il convegnoaveva un duplice fine : integrare la loro preparazionee formazione salesiana ; studiare e concretare il pro-gramma della seconda parte dell'anno sociale . Con gli8o Zelatori e Zelatrici erano presenti anche vari De-legati locali.

• Il Centro Pia Unione di Genova Corso Sardegnaha tenuto, il 15 maggio, una Giornata Mariana peronorare l'Immacolata nel 1 0 centenario delle Appari-zioni di Lourdes . Così i Cooperatori che non ebberola gioia di pellegrinare a Lourdes, poterono passareore deliziose ai piedi dell'Ausiliatrice Immacolatanella cappella e nel teatro dell'Istituto .

• La signora Seita Maria ved. Bosio di BarbaniaCanavese (Torino) di anni 82 - la decana tra i Coope-ratori pellegrini a Lourdes - durante la fase di pre-parazione del pellegrinaggio, desiderando fare qual-cosa, oltre la preghiera, per la buona riuscita del me-desimo, concepì il generoso disegno di offrire unaBorsa Missionaria in ringraziamento, qualora tuttofosse andato bene . Tenne gelosamente segreta l'ideadurante tutto il pellegrinaggio, finchè al ritorno, congrande sua gioia potè consegnare al Delegato ispetto-riale Don Boffa la somma di L . 5o .ooo, confidandogliil suo segreto.

• Il centro di Torino-Crocetta, oltre l'Eserciziodella Buona Morte l'ultimo giorno di ogni mese ela commemorazione di Maria Ausiliatrice ogni 24,tiene la Conferenza al primo sabato del mese (ore 16)e l'istruzione catechistica ogni venerdì sera (ore 21)con filmine Don Bosco sulla Storia Sacra .

A Marina di Pisa si è curata l'organizzazione del« Rosario vivente » tra le famiglie della Parrocchia, aricordo del centenario delle Apparizioni dell'Imma-colata a Lourdes .

• I Cooperatori di Bari hanno diffuso « Albi DonBosco », « I Cento Episodi della vita di Don Bosco »di R. Uguccioni (n . zooo) e 5000 foglietti volanti«Don Bosco e le Scuole Professionali » con una let-tera di esortazione morale agli operai della DittaMarozzi. Inoltre i Cooperatori con i Dirigenti pro-vinciali ACLI promossero la giornata dell'appren-distato con Messa e discorsi alla massa degli appren-disti .

• A Brindisi è stato istituito un gruppo di Coope-ratrici volonterose per l'assistenza sociale e religiosadelle famiglie più bisognose e si fa la massima propa-ganda per la diffusione e la recita della corona delS. Rosario nelle famiglie.

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Don Bosco diceva così :

La parte fondamentale delle pratiche di pietà,quella che in certo modo le abbraccia tutte, con-siste nel fare ogni anno gli Esercizi Spirituali .

!L . . . « discorrendo con una signorina anziana, di ottimariputazione religiosa, povera però di mezzi materiali, laconsigliavo di iscriversi fra le Cooperatrici salesiane . Èuna signorina che ha sempre aiutato i bisognosi quandotutto le andava bene; ha pure favorito le vocazionireligiose . Ora non ha più alcun mezzo di fortuna ma haviva la fede . Potrebbe perciò aiutare le Opere salesianecon la preghiera, con l'offerta a Dio della giornata e degliacciacchi dell'età matura secondo le intenzioni del Su-periore . Si reca con frequenza ai Ss . Sacramenti. Sel'accettassero, favorisca avvertirmi. . . In tal caso, avreila consolazione di offrire alla Vergine Ausiliatrice e aS. Giovanni Bosco una nuova Cooperatrice» .

Da una lettera della Cooperatrice ERME-LINDA PLESCITI di Torre Pellice, allaDirezione della Casa salesiana di Pinerolo

Di Cooperatrici come queste ce ne occorrono mi-gliaia e migliaia, che affianchino con la preghiera e lasofferenza santificata quelli che lavorano nelle varieattività della Pia Unione .

vi consigliamoquesti libri

INCONTRO ALL'AURORAPagine di Sacra Scrittura dell'Antico Testa-mento e di Storia Sacra presentate dal Sac .G. M. PACEPagg. xIx, 285, 17 X 24, carta uso patinata ;78 illustrazioni documentarie ; Palestina bi-blica in 14 colori 24 X 37 ; copertina acolori plastificataL. 950Ricca antologia che fa percorrere la StoriaSacra lumeggiando tutte le pagine biblichedi particolare importanza dal punto di vistastorico-dottrinale e letterario .

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PIO IXStudio critico sulla politica esulla religione del secolo XIX

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un'avvincente biografia

L'opera che viene presentata in traduzione dall'inglese, tratteggiain otto capitoli di vasto respiro e di granitica base storica, l'affasci-nante figura di Pio IX, particolarmente nell'àmbito del suo mandatodi Vicario di Gesù Cristo e di Capo di tutta la Cristianità . Sottoquesto profilo, Hales è magnifico nella sua intuizione di storico sen-sibile, essendo riuscito a tratteggiare Pio IX in uno dei lati più lu-minosi della sua vita, soprattutto della sua vita di Pontefice . E questolato è la elevatezza morale e spirituale del Papa, che con intrepidafermezza ed eroica virtù si librò al di sopra del contingente, dominògli eventi tempestosi e burrascosi del suo tempo, scoprì e svelò almondo l'insidiosa perfidia ed il veleno letale degli errori del suotempo, le cui estreme conseguenze le vediamo ora riflesse nella vastae preoccupante corrente dell'ateismo moderno e del dramma del-l'umanesimo ateo contemporaneo.

Con piena consapevolezza di un giudizio che parrebbe audace o perlo meno esagerato, l'Autore afferma e prova che Pio IX fu « il fon-datore del Papato moderno » .

La lettura del libro, dilettevole ed utile per tutti, è particolarmente ne-cessaria per gli studiosi, per il Clero, per i Cattolici, a cui deve esserecaro, anzi doveroso conoscere la verità dei fatti di un periodo, comepochi altri, cruciali per la Chiesa, e pieni di angoscie per il suo augustoCapo, su cui furono versati ad orciuoli i falsi storici, per legittimareun'aggressione a lungo meditata e segretamente preparata, contro unoStato il più vetusto, il più venerando e uno dei più progrediti di allora .

BOLLETTINO SALESIANOTorino (714) - Via Maria Ausiliatrice, 32 - Telefono 22-117

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Facciamo noto ai benemeriti Cooperatori che le Opere Salesiane hannoil Conto Corrente Postale 211355 (Torino) sotto la denominazione :

Ognuno può valersene, con risparmio di spesa, nell'inviare le proprieofferte, ricorrendo all'ufficio postale locale per il modulo relativo

importantePer correzioni d'indirizzo siprega d'inviare sempre, in-sieme al nuovo, completo eben scritto, anche il vecchioindirizzo .

* Si ringraziano i signoriAgenti postali che respingo .no, con le notificazioni d'uso,i Bollettini non recapitati.

DIREZIONE GENERALE

OPERE DI DON BOSCO

TORINO (714)

AUTORIZZAZIONE DEI TRTRUNALE DI TORINO TN DATA 16-2-1949 9 .403 . CON APPROVAZIONE ECCLESIASTICA

DIRETTORE RESPONSABILE : SAO . DOTT . PIETRO AERBINO, VIA MARIA AUSILIATRICE, 32 - TORINO (714) k OFFICINE GRAFICHE SEI