Modalità organizzative e procedure previste finalizzate al ...
Tecniche di patologia molecolare finalizzate all'analisi ... · all'analisi di mutazioni dei geni...
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Tecniche di patologia
molecolare finalizzate
all'analisi di mutazioni
dei geni predittivi di dei geni predittivi di
risposta alla terapia
oncologica
Carmelo Lupo
Casa di Cura La MaddalenaPalermo
Test molecolari PREDITTIVI di
risposta al farmaco
Finalizzati alla ricerca di fattori molecolari predittivi di risposta a
terapie biologiche mirate in oncologia (Target Therapies)
nell'ambito della Medicina Oncologica Personalizzata.
La positività o la negatività a tali test permette di:La positività o la negatività a tali test permette di:
• valutare l'appropriatezza di terapie biologiche in base alle
caratteristiche di sensibilità o resistenza dei singoli tumori alle
terapie
• evitare terapie inutili e inutili effetti tossici ai pazienti
Tecniche di patologia molecolare
ONCOLOGIAONCOLOGIA
ANATOMIA PATOLOGICAANATOMIA
PATOLOGICAMOLECULAR PATHOLOGYMOLECULAR PATHOLOGY
BRAF V600E
K-RAS N-RAS
adenocarcinoma del colon
Cetuximab/panitunumab
HER2/neu
20-25% Carcinoma mammella
Trastuzumab
EGFRBRAF V600E
50-60% Melanoma
Vemurafenib
BRAF
1799 T>A
V600E
EGFR
20-25% adk polmone
Erlotinib
Gefitinib
ALK
3-5% adk polmone
Crizotinib
Il pathway RAS-RAF
RAS
BRAF
Funzione biologica
� Crescita Cellulare
� Proliferazione Cellulare
� Differenziazione Cellulare
ERK
MEK
“RAS-RAF signaling” nelle cellule normali
L’attivazione della cascata “RAS-RAF signaling” accade attraverso steps sequenziali:
� Attivazione attraverso fattori di crescita
� Attivazione di RAS
� Attivazione di RAF
� Fosforilazione di MEK
� Fosforilazione di ERK
� Attivazione dei fattori di trascrizione
Risultati
� Proliferazione cellulare
� Sopravvivenza cellulare
Meccanismi di resistenza ai TKI
• Resistenza primaria: – Inserzioni esone 20
– Mutazioni KRAS
• Resistenza acquisita (6-10 mesi dall’inizio della terapia): – T790M nel 50% dei pazienti
– Amplificazione di MET nel 20%
Mutazioni di K-ras
� Mutazioni di K-ras� Presenti nel 15-30% degli adenocarcinomi
� Elevata incidenza nei forti fumatori
Predittivi di scarsa risposta a inibitori TK� Predittivi di scarsa risposta a inibitori TK
� Mutazioni di EGFR e K-ras sembrano essere mutualmente
esclusive
Ahrendt SA et al. Cancer 2001; 92:1525-30.
Kosaka T et al. Cancer Res 2004; 64: 8919-23.
Eberhard DA et al. JCO 2005;23:5900-09.
Inibitori TK di EGFR e stato molecolare
• Stato molecolare
� EGFR TK mutazioni:
� Fortemente predittive di risposta agli inibitori TK
� EGFR amplificazione (FISH):
� Probabilmente predittivoProbabilmente predittivo
� EGFR (IHC):
� Non predittivo
� KRAS mutazioni:
� Altamente predittive di scarsa risposta agli inibitori
In generale• Mutazioni attivanti EGFR
– Non fumatori (50%)
– Donne
– Est Asia (50% vs 10%)
– Adenocarcinoma con pattern lepidico
– Adenocarcinoma papillare
– Adenocarcinoma micropapillare
– Non componente mucinosa– Non componente mucinosa
• ALK– Non fumatori
– Pazienti più giovani
– 2-8% degli adenocarcinomi
– Pattern solido
– Carcinoma con componente a cellule ad anello con castone
• Le mutazioni di EGFR, KRAS, EML4-ALK e BRAF
sembrano essere mutalmente esclusive
• EGFR e KRAS sono attualmente valutati con metodiche
molecolari di sequenziamento o PCR (mutazione specifica)
• EML4-ALK è valutata mediante FISH
• Non esistono test per predirre la risposta a terapie anti-
VEGF
Mutazione di BRAF
Il DNA estratto per il test, viene estratto da campioni ditessuto di melanoma umano fissati in formalina e inclusiin paraffina.
Detection: rilevare la presenza della mutazione V600E(T1799A).
Con minore frequenza sono state osservate anchemutazioni dei dinucleotidi che interessano il codone 600(V600K, V600R e V600D).
Fondamentale l'analisi del contesto in cui si operaFondamentale l'analisi del contesto in cui si opera
Le fasi nella preparazione del tessuto tumorale
Taglio sezioni
2
Scelta della sezione tumorale più
1
Taglio sezioniScelta della sezione tumorale più
rappresentativa del tumore
La dissezione manuale
3
Processo di preparazione dei campioni
• Prelievo bioptico/chirurgico
• Fissazione del tessuto
• Inclusione in paraffina
• Taglio sezioni del tessuto tramite
microtomo
• Colorazione
Il ruolo dell’anatomopatologo nel valutare:
�Dimensioni area tumorale (le biopsie hanno frequentemente materiale insufficiente)
�Percentuale di cellule tumorali nell’area/sezione scelta
�Aree di necrosi
�Aree con caratteristiche istologiche diverse (grado, istotipo, infiltrazione)
Fissazione
Gli scopi principali della fissazione sono:
�Preservare la morfologia cellulare e l’architettura tissutale
�Permettere al campione di tollerare gli stress della
processazione
�Mantenere un buon grado di reattività per le colorazioni
tradizionali
�Preservare l’integrità antigenica
�Mantenere le molecole antigeniche nella loro posizione
originale
La formalina
La fissazione con formalina determina legami crociati tra il
liquido fissativo e gruppi attivi delle proteine, conliquido fissativo e gruppi attivi delle proteine, con
mascheramento di molti siti antigenici.
Metodiche mutazionali disponibili
Metodi di screening
Sequenziamento
Pirosequenziamento
HRMA (high resolution melting analysis)
SSCPSSCP
Bersaglio Molecolare
Scorpion Arms
PNA/LNA clamp
SNAPshot PCR
mutant-Enriched PCR
PCR Real-Time
Strip Assays
BioChip film Array
Sequenziamento diretto
• I prodotti di due distinte PCR devono essere sequenziati in
forward e reverse, in modo da ottenere un numero di 3-4
sequenze per campione.
• Il controllo qualitativo viene effettuato mediante
assemblaggio delle sequenze con un software dedicato
all’analisi delle sequenze, lettura dell’elettroferogramma e
confronto con la sequenza wild type.
• I software per l’analisi di sequenza devono essere impostati
con livelli soglia piu bassi di quelli utilizzati per l’analisi dei
polimorfismi nel DNA della linea germinale.
Sequenziamento diretto
• Un campione può essere definito positivo per mutazione se
questa è presente in almeno due diverse sequenze (una
forward ed una reverse) ottenute da PCR indipendenti.
• Nel caso venga evidenziata una nuova mutazione (mai• Nel caso venga evidenziata una nuova mutazione (mai
riportata precedentemente) o una mutazione rara (riportata
1-2 volte nei database internazionali) questa deve essere
verificata in due ulteriori amplificati PCR.
• Ad intervalli di 25-30 sequenze, deve essere sequenziato
un DNA di controllo per verificare l’assenza di
contaminazioni e la qualità della procedura.
Pirosequenziamento
• Il Pirosequenziamento è una tecnologia di sequenziamento
mediante sintesi. La tecnica consente il monitoraggio in
tempo reale della sintesi di DNA mediante il rilevamento
della bioluminescenza prodotta al termine di una cascata di
reazioni enzimatiche innescata dall’incorporazione di un
nucleotide.nucleotide.
• Vantaggi rispetto al sequenziamento standard: maggiore
sensibilità (riportata tra il 5 ed il 10%) e possibilità di
sequenziare frammenti piuttosto corti di DNA, superando in
tal modo eventuali problematiche legate alla
frammentazione del DNA.
DNA Sample
Preparation KitGenomic
DNA IsolationDNA
Quantification
Macro dissect as
per package insert
(1) H&E Staining
& Tumor Content
Determination
Step
1Step
2
PCR Real Time workflowQuattro fasi di lavoro che possono essere concluse
in <8 ore
Automated /
Standardized
Reporting
Automated
Analysis
cobas® 4800
v2.0
Preparation Kit DNA Isolation Quantificationper package insert
Step
3
Step
4
PCR setup
I criteri per lavorare in sicurezza
Laboratorio• Accreditato• Superamento controlli di Qualità AIOM SIAPEC/Europei
Campioni• Campione più rappresentativo• Campione più rappresentativo• Definire la % delle cellule tumorali• Procedere alla macrodissezione se necessario
Analisi Molecolare• Scelta della metodologia/tecnologia• SensibilitàReport • Chiaro e completo di informazioni
Conclusioni
Qualità di DNA (poco ma di buona qualità, non grandi quantità di DNA
degradato inutilizzabili)
Ricerchiamo mutazioni somatiche, concetto di “idoneità
tissutale”
Tutte le figure professionali coinvolte nel percorso
diagnostico-terapeutico del paziente, devono lavorare in
sinergia per un corretto management del materiale
biologico
La sommatoria di questi elementi condiziona fortemente la
valutazione dell’analisi mutazionale