Tecnica Pratica 1965_09

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    E S P E R I E N Z E 0 1 R A D I O E L E T T R O N I C A

    01ANN0 IV - N. 9 L 25SETTEMBRE 1965

    R I C E V I T O R E I NS U P E R R E A I I O N EI A 2 T R III S I G F R I D O "A M P l l F I C A T O R EI S T E R E O I

    T V - F O T O G R A F I Ar C O S T R U Z I O N ISped, Abb. Po.1. Gruppo III

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    I 7 maggio 1895 rappresenta una dellegrandissime date nella storia dell'umanita,Ouel giorno imernbri della Sezione di Fi-sica della Societa Russa di Fisica e di Chimi-ca, riuniti sotto la presidenza del Prof. 1.1.BORGMAN, assistono stupefatti ad alcune e-sperienze di trasmissione senza filo di segna-Ii elettrici a distanza, Alessandro StepanovitchPOPOV, professore della Scuola dei Torpedinie-ri di Cronstadt, allora 36enne, espone i risul-tati dei suoi lavori e dimostra che facendo scaturin: delle scintille da uno spinterometro, co-stituito cia due sfere rnctalliche, si metta in azione un campanello posto all'estremita oppo-sta della sala, benche non esista alcun collega-mento tra idue dispositivi,Per la prima volta al mondo. una dirnostra-

    zione pubblica viene fatta sulla trasmissionea distanza, per mezzo di onde elettrornagneti-che di quanto, ai nostri giorni, si chiama ra-diotelecornunicazione .Dal 12 maggio il quotidiano Cronstadtskt

    Vestnik pubbJica un rendiconto di questa me-morabile seduta, sottolineando che Ie ricerchedi Popov si fondavano sulla teo ria e l i trarnette-rc segnali a distanza mediante I'aiuto di raggielettrici.Ed il testo cornpleto delia conferenza di Po-

    pov, fa parte delle studio che questi ha redat-

    to nel dicernbre del 1895 e che e pubblicatonel primo numero (28 gennalo) del 1896 del Giornale delta Societa Russa di Fisica e diChiinica (Sczione di Fisica). La conferenzatermina con queste parole profetiche: In concLusione posso esprimere la speran-za che, grazie ai pertezionamenti ulteriori, ifmio dispositivo potra essere applicate alia Ira-smissione di segnall a distanza, mediante loaiuto e li oscillazioni elettriche rapide, lzon up-pena si sara trovuta una, sorgente di tali ascii-latloni dotata di un'energia sufilcient e ,In questo 7 maggie 1895 e nata la radio. E

    da questa giorno si muove la forrnidabile va-langa di progressi tecnici che carnbiano COS'lrapidarnente la moda della nostra vita, il no-stro modo di pensare e di sentire e, per rias-sumere, il destine stesso del genere umano. Ineffetti, di quanto in quei giorni Popov mo-stro ai coJleghi fisici, tutto ha avuto uri segui-to: la radiodiffusione, la televisionc, l'elettro-nica con le sue innurnerevoli applicazioni, renergia atomic a, la conquista dcllo spazio ..." Una volta tanto, il detto a nessuno e profetain Pat ria, e stato smentito : 10 Zar Nicola H,nel suo messaggio del 31 gennaio 1900 esprirrrea POPOV Ia sua riconoscenza per l'applica-done a stabilire un Legume {fa le isole Go-gland e Kotka con il 'tetetono senza fill che

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    egli ha inventato ", e gli 'accorda inoltre un pre.rnio di 33.000 rub Ii per ringraziarlo di avcreequipaggiato con Ia radio i navigli della flottarussa. II regime sovietico, da parte sua, rendeomaggio al genic di POPOV, festeggiando tuttigli anni it 7 Maggio Quale GIORNATA DEL-LA RADIO.Chi e dunque POPOV e come e giunto adeffettuare Ie prime trasmissioni radio elettri-che? Net celebrare il settantesimo anniversa-rio della storica esperienza, crediamo sia no-stro dovere porre la maggior chiarezza ed 0-biettivita nel ricordare le origini della nostratecnlca, Oueste origini, molto spesso, hannocreato motivo dl controversia nelle quali larnancanza di inforrnazione e le passioni di par-te hanno evidentemente falsato la verita sto-rica. In lunghi anni abbiamo pazientementeraccolto una documentazione motto completarelativa alla preistoria della radio. E la suaanalisi, attenta ed imparziale, ci consente diristabilire i fatti nella loro autenticita storica.Variazioni di campoTutto questo comincia con Michael FARA-DAY, fisico inglese(17911867), geniale autodi-datta, la cui intuizione ha sconvolto Ie con-cezioni fondamentali dell'elettromagnetismo,

    Allorche, secondo le idee di COULOMB, fener.gia elettrica ha per sede i corpi conduttoriFARADAY non esita a collocarla negli spazche li circonda. La sua teoria di Iinee di earnpo elettrico e magnetico (1832) si avvera particolarrnente feconda.Un altro fisico Inglese (di origine scozzese)James Clerck MAXWELL (l8311879) provvistodi un solido bagaglio di conoscenze rnatemati-che, riprende ed arnplia le teorie di fARADAY. Egli afferrna che tutte le variazioni dun campo elettromagnetico devono propagar-si nelto spazio sotto forma di onde la cui velocita dipende dalla costante dielettrica e dallpermcabilita magnetica del mezzo della propagazione,MAXWELL dimostra la natura elettrorna-gnetica della luce e ne determina teoricamente la velocita che corrisponde a quell a chFIZEAU rnisurera nel corso delle sue celebresperienze.E' al fisico tedesco Heinrich Rudolf HERTZ(18571894), allora professore a] Politecnico dKarlsruhe, al quale appartiene il merito davere, nel 1887, const.itato sperimentalmentel'esistenza di onde elettrornagnetlche, dirnostrando COS! quanto avesse ragione MaxwelQueste onde sono generate per mezzo di u vibratore . Hertz chiarna in questo modo u

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    dispositive formato da un condensatore le cuiarmature sono collegate aIle sfere metallichedi uno spintometro alimentato da una bobinadi Rhumkorff. Le onde sono rilcvate per mezzodi un risuonatore, anellometallico le cui estre-mita ravvicinate lasciano scaturire una scin-tilla in presenza di un campo intense di on-de herziane come noi Ie chiamiamo, per-petuandocosi la memoria della scopritore che,morto a 37 anni, si e rivelato uno dei. pill no-tevoli sperimentatori di tutte Ie epoche.Tuttavia, il risuonatore di Hertz non e suf-

    ficientemente sensibile per rilevare Ie onde e-lettromagnetiche lantana dalla lora origine, IIpasse decisivo, che rendera possibile l'inven-zione della radio, sara fatto da un ricercatorefrancese, Edouard BRANLY (1844-1940) che,nel suo laboratorio dell'Istituto Cattolico diParigi, scopre, nel 1890, il fenorneno della coe-sione delle polveri metalliche sotto l'azionedelle onde elettromagnetiche, In una nota pre-sentata all'Accademia delle Scienze il 24 no-vernbre 1890, e pubblicata nei Comptes Ren-dus, tome CXI, n. 21,pp. 785-787 (come riferiscela rivista Toute l'Electronique del Maggio 1965.da cui abbiarno tratto queste note) BRANL Ydescrive particolareggiatamente iI suo cohe-rer . questo tuba contenente delle limature me-talliche la cui resistenza elettrica diminuisceconsiderevolmente allorche delle scintille sono. prodotte nelle vicinanze, come se una coesio-ne pill intima si stabilisse allora fra le par-ticelle eli meta no.Dotto, di una coscienza e di una probita e-semplare, BRANl.Y ha sempre energicamenterifiutato il titolo eli padre della telefonia sen-za fili ", di cui i suoi ammiratori volevano gra-tificarlo. Nel Bulletin de la Societe Francai-se de Physique", seduta del 16 dicembre 1898(pp. 78-79), si trova questo passo che caratte-rizz,! la moelestia del cercatore francese e de-ve ~orre fine a tutte le polerniche sorte ulte-rior~1 ente.

    t:a telegrafia senza fili risulta realmentedai 1aggi di POPOV. L'esperto russo ha 5vi-I I , . he iup ,pta un esperienza e e to avevo spes so rea-lizz. fa e che ho riprodotto nel 1891 davanti laSO ETE' des ELECTRIC/ENS: una scintilla,va ad una distanza di una dec ina di me-veniva attiva quando La si fa circolare illunga calma ntetallica,

    'a cia l'itnpiego di lunghi conduttori an-, e l l trasmettitore e al ricevitore e senza inon vi e telegrafia a grande distanza.tte queste riserve, nan contesto in alcun.il grande interesse delle esperienzedi10N/".punti di importanza capitale vanno con-ti sulla base del testa citato, Iacente

    I di una nota indirizzata da BRANLY, insidpa

    Michael Faraday

    risposta ad una lettera di M. Blondel (2 di-cembre 1898):1) Edoardo BRANLY riconosce, senza esita-

    re, la priorita di POPOV nella invenzione del-la radio;2) L'antenna di ernissione, come l'antenna diricezione, sono state innegabilmente inventate

    d, BRANLY e non da POPOV, come general-mente si pensa.(D'altra parte, noi siamo in possesso del te-

    sto di una lettera di BRANL Y, in data 1 set-tembre 1908, letterache contiene dei riferi-menti che precisano questo pun to della storia).Perche e accaduto che, probo e modesto, pu-ro e disinteressato, Edoardo BRANLY fosse

    mira di attacchi tendenti a contrastargli lapriorita dell'invenzione del coherer? Un pro-fessore dell'Universita di Poitiers, i1 cui nomee Albert Turpain, si e sforzato, per molti an-ni, a dimostrare che il coherer fosse stato in-ventato, fin clal 1895, da un ricercatore italia-no, Temistocle Calzecchi-Onesti (1853-1922).Nel corso eli una polemica che si e svolta nel1931, nelle pagine del ssttimanale ,; L'Allten-ne . iI Dott. Pierre Corret, ha dimostrato conuna logica irrefutabile che:1) I fenomeni constatati e descritti da Cal-

    zecchi Onesti si sono sempre svolti in circui-ti dove un collegamento elettrico esisteva fra10 spintometro a scintilla ed iI tubo di Iimatu-ra, mai con azione a distanza, senza con-duzione.2) Altrettanto O. LODGE, A.S. POPOV, come

    pill tardi G. Marconi si basavano unicamentesui lavori di Edoardo BRANLY che ha dimo-strato l'azione a distanza delle scintille sullaconducibilita delle limature.Siamo in possesso degi studi originali dello

    studioso italiano (di cui, sia detto incidental-mente, la scoperta ha permesso la realizzazio-ne di sismografi di alta sensibilita e delle no-

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    Rudolf Herb Alessandro Pop-

    James C lerck M axwell

    te prese dal dott. Pierre Corret, e siamo pron-ti a rispondere come si deve, ad ogni nuovotentativo di mettere in dubbio ilmerito e dioscurare la gloriosa memoria di EdouardBranly,Le esperienze dell'esperto francese sono ri-

    prese dal grande fisico inglese OLIVER LOD-GE (1851-1940) che mette a profitto il fenome-no della risuonanza dei circuiti elettrici.

    Ognuno per proprio (ontoTuttavia, alcuni dei ricercatori che, ognunoper conto proprio, hanno cost apportato un

    prezioso contributo al futuro edificio della ra-dio, non hanno avuto l'idea di applicare iI frut-to della loro esperienza alia trasmissione elisegnali apportatori di informazioni. Questa i-dea, l'abbiamo vis to, era germinata nello spi-rito di Alessandro POPOV.Colui che, nel 1895, realizzera iI primo colle-

    gamento radio, e nato nel 1859, nella famigliadi un modesto prete ortodosso, in un villaggiodella regione del Perm, negli Urali, Coinciclen-za curiosa: e in questa lontana regione cheha atterrato il Voskhod II, dopo aver permes-so a Leonov la sua fantastica galoppata nelvuoto, a 495 km. sopra il sole, con la trasmis-sione di questo glorioso evento in televisione,questa lontana discendente dei lavori di PO-POV ...Dopo gli studi secondari al seminario di

    Perm, POPOV entra nel 1877, alia Facolta diScienze aU'Universita' di Saint-Pctersbourgh,Nel 1883 ritroviarno i1 giovane fisico alia Scuo-la dei Torpedinieri di Cronstadt come assi-stente alia cattedra di galvanica , Egli In-segna ai futuri ufficiali 1e basi dell'elettricita epiu tardi tiene lora pure un corso eli fisicapratica.

    Nel 1894, POPOV prende conoscenza degJstudi di Oliver LODGE pubblicati nella rivista inglese Electricien sotto iI titolo Thework of Hertz and some of his successorsdove sono particolarrnente esposti i lavori dBRANLY. Durante l'inverno, e nella primave-ra 1895, egli riproduce Ie esperienze di HERTZ,e di BRANL Y, perfeziona il colterer e mettefinalmente a punto il dispositivo che sara pre-sentato nel corso della storica seduta delMaggio 1895.Noi ne riproduciamo qui 10 schema origina-

    Ie che permette di apprezzare nel con tempo lasemplicita e I'ingegnosita. II coherer AB scompone di un tubo di vetro che ha all'inter-no due fogli di platino di larghezza 8 mm. escostati el i 2 mm., Ie cui estrcmita escono dauna. parte e dall'altra del tubo. Una polvere dferro puro (ferrum pulveratum'y e depositatasu queste armature all'interno del tuba sospe-so orizzontalmentc ed c1asticamente tra gli estremi MeN, mediante molle eli cui quella dsinistra e _piegata a zig-zag onde consentire alIa sospensione il massimo eli leggerezza,Nello schema elettrico, si distinguono due

    circuiti. L'uno, sempre chiuso, e quello checomprcnde la battcria PQ, I'avvolgimento delrelais e il coherer. L'altro circuito e formatodalla batteria PQ e dal classico campanello elettrico ; non si chiude se non quanelo l'armatu-ra del relais e attirata verso il punto eli con-tatto C.Si concepisce facilmenteil funzionarnento

    dell'insieme. Iirclais non attira I'arrnatura senon quando e percorso da una corrente supe-riore a 5 0 anche a lOrnA. Ora, la polvere eferro oppone normalrnente una resistenza del-I'ordine di 100.000 ohm alia corrente della bat-teria eli 4 0 5 Volt. Vale a dire che il relais rimane aperto. Ma quando un treno eli oneleherziane raggiunge il coherer (0 piu esatta-

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    mente produce in questa delle correnti diA.F.), la resistenza del coherer cade a circa 250ohm, la corrente nel relais super a ilvalore cri-tico, il contatto C e chiuso ed ilcampanello simetre a suonare, che e la sua funzione natu-rale., Ma non e tutto! Se ilmartelle picchiada un lato la carnpana, dall'altra picchia ilcoherer (eircondato in questo punto da un am-mortlzzatore in gomma) e determina cost au-tomaticarnente il fenomeno della coesione tistabilendo Ia resistenza elevata della polve-re metallica.Un segnale breve (un punto dell'alfabetoMorse) dh luogo a un colpo di campana, UnoIungo (un tratto ) si manifestera con unasuonata della stessa durata, subendo la resi-stenza del coherer tante variazioni alternativequanti sono icolpi di martelle.E' questo n dispositivo che ha permesso aPOPOV di riprodurre Ie esperienze di HERTZ,utilizzando un emettitore composto da una bo-bin a di Rhumkorff e di uno spintometro. Inpill, nel giardino della Scuola dei Torpedinie-ri, innestando sui suo ricevitore un filo attac-cato ad un palloncino gonfiato a idrogeno,POPOV perviene a captare delle perturbazioniatmosferiche dovute a temporali.11 suo apparecchio, sin dall'inizio, 10 si ve-de, gli serve in tre funzioni diverse come ap-parecchio di dimostrazione di un fenomeno fi -sico, come ricevitore di segnali e come indiocatore di perturbazioni atmosferiche.I denigratori di POPOV si sono sforzati neldimostrare che quest'ultima funzione era gia

    Scheml ell prlnclplo del 'ImOiO rlcevltor.utll!zZlto ell AI."lndro Popov.

    stata un punto di mira, all'origine, del giova-ne ricercatore: affermazione che smentiscetutti i fatti e -tutti i documenti originali.E' cost che il19 gennaio 1896 POPOV fa unadimostrazione di telegrafia senza fili davantiai membri della sezione di Cronstdt della So-ciete Technique . Fino ad allora egli non uti-Iizza l'antenna che per la ricezione. Ma i laovori del fisico serbo Nicolas TESLA gli ispira-no l'idea -di equipaggiarne anche I'emettitore.Di colpo la portata di questo accresce consi-derevolmente.Cost, il 24 marzo 1896 POPOV ha potuto rea-lizzare davanti ai membri della Societe Rus-se de Physique et de Chimie una dirnostra-zione di telegrafia senza fili con registrazionedi un messaggio su un apparecchio Morse. 11trasmettitore si trovava nei locali dell'lstitutoChimico dell'Universita di Saint Petersbourgh.A circa 280 metri da la, nella sala del vee-chio gabinetto di fisica, il Professore F.F. Pe-troucewski, presidente della Societa teneva d a -vanti il registratore e man mana che appari-vane dei segnali Morse sulla striscia di carta,scriveva Ie lett ere con il gesso sulla lavagna.Le due parole trasmesse dicevano "HeinrichHertz in caratteri latini. Un'ovazione sanzio-na il successo di questa esperienza. E' il cele-bre fisico V. LEBEDINSKI che conserva pre-ziosamente la striscia che porta il primo mes-saggio radioelettrico. Tale striscia e scorn par-sa nel 1918 0 1919 a Riga, con l'intera biblio-teca della studioso.Tre settimane dopo questa memorabile di-mostrazione, il 14 aprile 1896, all'Istituto Elet-trotecnico di Saint-Peterbourgh il professorSkobeltsyn fa, nel corso di una conferenza, u-na descrizione ed una dimostrazione degli a p -parecchi di POPOV. IItesta figura nel numero4, 1896, (pp. 547-549) del JOurnal des Pasteset des Telegraphes ,Da allora POPOV persegue il perfezionamen-to della telegrafia senza fiIi raggiungendo del-Ie portate sempre pill grandi. Partecipa attiva-

    mente all'equipaggiamento radio dei naviglidella flotta russa e ne affida l'esecuzione a Eu-genio Ducretet. II 21 agosto 1900 gli Stabili-menti Ducretet presentano al -Congresso In-ternazionale di Elettricita, riunito a Parigi, unricevitore di radio con cuffia ed il signor A.Chatelain legge un rap porto di POPOV che de-scrive ilfunzionamento di questo apparecchio.POPOV si reco a Parigi in due riprese: nel1899, per conferire con Eugenio DUCRETET, enel 1900 per esaminare con iI luogotenente Tis-sot, pioniere francese della radio, certi perfe-zionamenti da apportare ai propri apparecchi.Nel 1905 POPOV e eletto ,Direttore dell'Isti-tuto Elettrotecnico di Saint Petersbourgh, So-vraffaticato dal suoi lavori, POPOV muore im-

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    Per dl.egnarea china

    Le ellloirefice ed Inchlo.trodl chine" complete, .emplrcee comode ell'u.o.eOpennlnllntercembleblll,conpunte dlver.e, treceleno olin,lorme dl IInee per II dl.ellnotecnlco, IIbero 0 per Ie .crltture ornementele. Adetto en.che per levorl concomp o

    I ~ :"C~ ~r" ~T'JH I(i.~ P E L I K A N~ f?e.I i .kcm~ P e U k a n I~ fft l iJwt

    .,illan~

    p.A.BOHTHIR WABNERPRODOTTIPELIKAN MILANO VIA ALA IO, 10 TEL.30.77 (10lin

    provvisamente I'ultimo giorno dello' stesso an-no, a causa di un'ernerragia cerebrale, all'etadi 46 anni, Ma il suo operato rimane e la suamemoria solennemente celebrata il 7 maggiodi ogni anno.M arc:oni e PopovTuttavia un giovane studente dell'Universi-t a di Bologna, Guglielmo MARCONI (1874-1937)si interessa per conto suo ai lavori di HERTZe di BRANLY e riproduce con succcsso Ie loroesperienze, 11 2 giugno 1896, egli deposita un

    brevetto Inglese intitolato: Improuvementsin Trasmetting Electrical impulses and Signalsand in Apparatus therejor che egli completail 2 marzo 1897 e che e accettato il 2 luglio1897.A questo pun to, isuoi lavori suscitano seal-pore nella stampa, senza tuttavia che siano ri-velati iparticolari tecnici concernenti l'appa-recchiatura impiegata. E' un articolo di V.H.Preeche nel numero delll l giugno 1897 di E -lectricien , per la prima volta, descrive idi-spositivi adoperati da Marconi e che non diffe-renziano da que11i di POPOV se non in patti-colari di ordine secondario,Questo non diminuisce affatto i meriti del

    brillante sperimentatore Italiano che, con unanotevole perseveranza, perfeziona incessante-mente la sua apparecchiatura,Nel 1899 egli perviene a trasmettere un messaggio senza fili oItre la Manica. E due anrtpiu tardi, il 12 dicembre 1901, fa valicare alleonde radio l'oceano Atlantico.I suoi lavori gli hanno valso una giusta r icompensa sotto forma del Premio Nobel perla Fisica che, 1 1 1 0 1 1 1909, egli ha condiviso coiK.F. Braun.Fino a questo pun to abbiamo cercato di rlcostruire la preistoria della radio. Le tappeseguenti Ie conosciamo piu 0 meno tutti, pertanto, ne ricordererno ie principall :1906 - L'arnericano Lee De Forest inventa itriodo.1913 - L'austriaco Alessandro Meissner inventa la reazione e qulnd'i gli oscillatori a tubelettronici,1917 - It francese Luciano Levy inventa Isupereterodina.1948 - Gli americani Bardeen, BrattainShockley creano il transistor.E certamente non e ancora finita! La radioprogredlsce alla maniera dei romanzi a puntate di cui ogni capitolo termina con il fascinodella parol a continua ...

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    L 'alta fedelta, che un tempo rappresentavauna meta difficilmente raggiungibile, permotivi economici e tecnici, oggi costitui-see un traguardo alIa portata di tutti idilet-

    tanti. E non occorre pili comporre circuiti e-stremamente complessi, ricchi di particolaritaed accorgimenti tecnici, dotati di un gran nu-mero di componenti e difficili da realizzare,per ottenere una riproduzione sonora potentee il pili possibile fedele, II progresso della tee-nica elettronica, col suo continuo rimpiccioli-mento dei componenti radioelettrici ed il per-fezionamento delle valvole, permette oggi direalizzare assai rapidamente, con una spesarelativarnente rnodesta e in dimensioni limita-te un vero e proprio apparato ad alta fedeltache nulla ha da invidiare ai consimili prodottidi tipo commerciale.Come si sa, uno degli elementi pili critici e

    pili costosi di un amplificatore Hi-Fi e rap pre-sentato dal trasformatore di uscita. Ma nelprogettare .I'amplificatore ({Sigfrido , i nostritecnici hanno voluto, molto intelligentemente,tener con to di tale difficolta e sono riusciti asuperare brillantemente I'ostacolo, progettan-do uno stadio di amplificazione finale in push-pull facente impiego di un trasformatore diuscita di tipo commerciale, facilmente ' repe-ribile suI nostro mercato. Anche il trasforma-tore di alimentazione dell'intero circuito e un

    cornponente che si trova gia bell'e pronto incommercio, per cui aI lettore non rimane chefar acquisto di tutti gli- elementi necessari ecomporre, praticamente, ilprogetto qui presen-tato, con la certezza di ottenere, alIa fine, unottimo amplificatore Hi-Fi, dotato di alcune in-teressanti particolarita.

    Caratteristiche principaliLe caratteristiche principaJi dell'amplificato

    re ({Sigfrido ", che impiega nel suo circuito seivalvole, sono davvero eccellenti,La potenza di uscita si aggira intorno ai 10

    watt e cio perrnette la riproduzione sonora inuna sal a di ampie proporzioni.L'entrata del circuito e caratterizzata dallapresenza di 4 entrate.Facendo riferimento allo schema elettrico di

    figura 1, queste 4 entrate sono contrassegnatecon le lettere A - B - C - D.Le entrate A - B - C vengono collegate, tra-

    mite il commutatore multiplo S1 con la gri-glia controllo (piedino 2) della prima sezionetriodica del doppio triodo V2. A queste treenttate possono essere applicati, permanente-mente:

    10) Un pick-up di tono piezoelettrico.20) Un magnetofono.30) Un apparecchio radio.

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    A M P L I F I C A T O R E H I - F IAHapresa D va applicato un pick-up a rilut-tanza variabile. La possibilita di mantenere

    collegate all'entrata dell'amplificatore Ie quat-tro diverse sorgenti e assicurata dal cornmuta-tore rnultiplo Sl, che permette di selezionare,a piacere, la sorgente che si vuol ascoltare, an-nullando ogni possibilita di accesso al circuitodell'arnplificatore di tutte Ie altre tensioni ero-gate dalle diverse sorgenti.IIcircuito e dotato di ben sei potenziometri,di due interruttori e di un commutatore mul-tiplo, che servono per i seguenti controlli:Cornmutatore SI = Serve ad applicare al cir-cuito amplificatore la sorgente sonora pre-scelta.Potenziometro Rl = Serve al controllo di vo-lume del pick-up a riluttanza variabile.

    Potenziometro R 11 = Serve a controll are ilvolume sonoro totale dell'implificatore.Potenziometro RIBni acuti.Potenziometro R20ni gravi,Potenziometro R22 = Serve a controllare ilguadagno.Potenziometro R35 ~ Serve a controllare ilbi-lanciamento del push-pull,

    Serve a controllare i to-Serve a controllare i to-

    Potenza d'uscita: 10 watt!4 diverse entrate!

    6 comandi di regolazione manuale!

    Interruttore S2 ;;: Costituisce l'interruttore generale dell'amplificatore,Interruttore S3 ;;;;Interruttore di comando defiltro fisiologico.CircuitoelettricoEsarniniamo il circuito elettrico deU'amplficatore Hi-Fi rappresentato in figura 1. Comabbiamo detto, Ie entrare A - B - C vengonselezionate tramite il commutatore multiploSI, che e un commutatore a 5 posizioni, chnella posizione e scarica a massa ilsegnaldi entrata, ponendo l'amplificatore In stato d

    riposo.L'amplificatore e equipaggiato con uno stadio supplernentare di arnplificazione, pilotatodalla valvola VI, che e di tipo EF86. Ouestostadio di amplificazione supplementare servper l'amplificazione dei segnali provenienti dun pick-up a riluttanza variabile. La presa De collegata, tramite il potenziometro di controllo di volume RI, alla griglia controllo (piedino 9) della valvola Vl. II potenziometro Rha il valore di 100.000 ohm. Tale potenziometro va regolato una volta per sempre in fase dmessa a punto dell'amplificatore, Esso serva dosare il guadagno dello stadio preamplificatore, pilotato da VI, in funzione del valore

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    o"!Q.IIEII!

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    COMPONENT.

    CONDENSATORICl = 470 pFC2 = 150 pFC3 = 50.000 pFC4 = ]0.000 pFC5 = SO mF (catodlco)C6 = 100.000 pFC7 = 16 mF (elettrolitlco)C8 = SO 'mF (elettrolltico)C9 = ,I SO mF (elettrolitico)Cl0 = 32 mF '(elettrolitlco)Cll = 16 mF (elettrolitlco)C12 = ,~2 mF (elattroliticq)C13 = 100.000 pFC14 = 220 pFCIS = ~'2.200 pFC16 = , 2.200 pFC17 = 20.000 pFC18 = 100.000 pFC19 = 5.000pF -C20 = . 32 mF(eleHrolitlco)C21 = 100.000 ,pF :C22 = 50.oqO pFC23 = 100.000 pFC24 = SO mF (alattrol itlco),C25 = 100 mF (elattrolitico)C26 = 100 m'F (elettrolitlco)C27 = 10.000 pFC28 = 64 mF (elattrolltlco)RESI5TENZER l = 100.000 ohm (potenzlometro)R2 = 560.000 cihmR3 = 6,8 mega!)hmR4 = 2.200 ohmR5 = 1 'megaohmR6 = 220.00Q. ohmR7 = 10.000 ohm1t8 = 10.000 ohmR9 100.000 ohm ., ,=RIO = 100.000 ohm

    Rll =R12 =R13 =Rl1I =R1 5 .-R16 =R17 =R18 =R19,=R20 =R21' TR22 =

    L'ampllflcatore 5igfrido caratterlzzato dalla pre.sel'lZi dl sei comandl manuali. I due Interruttorla leva servene per I'accenlione, dell'.p,plrecchlo eper l'lccenllone dell'.pplrecchlo e per I'inserl-manto del' flltro tisiologlco.

    R23 -=R24 .-R25 -I ~, R26 =e. R27 =R28 =R29 =R30 -R31 =R32 =R33 =R34 =R35 =R36 =R37 =R38 =R39 =R40 =

    VAWOLEVI =V2 .='V3 =V4 =V5 =Vb

    500.000 ohm (potenziometro)1.800 ohm1.800 ohm15.000 ohm330.000 ohm100.000 ohm10.000 ohm - 1 Witt1 meglohm (potenziometro)100.000 ohm '1 megaohm (potenziometro)

    10.000 ohm0,5 megaohm (potenziometrocon prell lui 200.000 ohm)20.000 ohm3.900 ohm120 ohm15.000 ohm1.000 ohm470.000 ohm220.000 ohm15.000 ohm10.000 ohm470.000 ohm390 ohm - 2 watt220 ohm100 ohm (potenziometro a fil'o)220 ..ohm'10..000 ohm470.000 ohm2.000 ohm100 ohm' (potenziornetro I tilo)

    EF86' .ECC82ECC82EL84EL845Y3

    VAR~E1;1 = trl.formltore di ulcitltlpo GBC-H/214T2 = tr.sfor",ltore r.li alimentlzionetipo GI!C-H/17151 = 'commutatora (I via - 5 pOlizioni)52 = inierruttore I leVI53 = interruttore a 'Ieva

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    del segnale di bassa frequenza erogato dallatestina del pick-up a riluttanza variabile.La valvola VI, di tipo EF86, e polarizzata permezzo di una resistenza di catodo del valoredi 2200 ohm (R4), disaccoppiata per mezzo diun condensatore elettrolitico catodico (C5) delvalore di SO mF. La griglia schermo della val-

    vola VI (piedino 1) e alimentata per mezzo diuna resistenza da 1 megaohrn (R5) disaccop-piata tramite il condensatore da 100.000 pF(C6). IIcircuito di placca ha una resistenzadi carico del valore 220.000 ohm (R6). La li-nea di alimentazione anodica di questo stadioe equipaggiata con una cellula di disaccoppia-mente, composta da una resistenza da 10.000ohm e da un condensatore elettrolitico da i6mF (R7-C7). Il collegamento tra iI circuito a-nodico di VI ed il terminale d del commu-tatore multiplo 81 e ottenuto per mezzo di uncondensatore da 10.000 pF (C4). Fra la placcae la griglia schermo della valvola VI e inseri-to un circuito di controreazione che garantiscela correzione dell'incisione dei dischi. Questocircuito e composto da un condensatore da50.000 pF (C3 ), da una resis tenza da 6,8 me-gaohm (R3), shuntata per mezzo di un conden-satore da 470 pF (C1) e da una resistenza da560.000 ohm (R2), shuntata per mezzo di uncondensatore da 150 pF (C2). II potenziometroRl l, del valore di 500.000 ohm serve a dosarela tensione liberata dalla sorgente sulla gri-glia controllo della prima sezione triodica del-la valvola V2, che e di tipo ECC82: esso costi-tuisce, dunque, il contrqllo di volume genera-Ie di tutto l'amplificatore.La valvola V2 e montata in. uno stadio am-plificatore di tensione, Essa e polarizzata permezzo della resistenza di catodo R12 del valo-re di 1800 ohm, disaccoppiata per mezzo delcondensatore elettrolitico catodico C8, del va-lore di S O mF. II carico del circuito anodico erappresentato dalla resistenza RIO, del valoredi 100.000ohm. L'alimentazione di questa sta-dio e ottenuta attraverso una cellula di disac-

    coppiamento, i cui (dementi che la compongo-no sono rappresentati dalla resistenza R8, delvalore eli 10.000 ohm e dal condensatore elet-trolitico C12, del valore di 16 mF. Fra il cir-cuito di placca della prima sezione triodica ela griglia controllo della seconda sezione trio-dica di V2 e inserito il dispositive di control-1 0 delle note gravi e di quelle acute. II colle-gamento fra questo dispositivo e il circuito diplacca del triodo e ottenuto per mezzo di uncondensatore da 100.000 pf (C13). La cornpo-sizione del circuito di tonalita e di tipo classi-co: la sezione acuti comprende un poten-ziometro da 1 megaohm (R18) e un condensa.

    tore da 220 pF (C14); ilcondensatore C16, delvalore di 2200 pF, rappresenta il condensatoredi fuga. La sezione gravi e composta ugual-mente da un potenziometro da 1 megaohrn(R20) con una resistenza, in serie, del valOrdi 100.000 ohm (R16); Ia resistenza dal latomass a (R21) ha ilvalore di 10.000 ohm.La valvola V3, che e eli tipo ECC82, e monotat a in uno stadio amplificatcre di tensione,allo stesso modo di V2. La griglia controllo(piedino 2) della prima sezione triodica e collegata con ilpotenziometro R22, che e un potenziometro di tipo speciale, in quanta e provvisto di una presa intermedia fissa a 200.00ohm; il valore complessivo della resistenzadel potenziometro e di 500.000 ohm. Tale potenziometro costituisce ii controllo manu aledel guadagno dell'amplificatore, Sulla presafissa a 200.000 ohm del potenziometro R22 einserito un interruttore (S3), che permette d

    far entrare in servizio un filtro fisiologico,compos to da una resistenza da 20.000 ohin(R23), in serie con un condensatore da 5.00pF (C19). Un tale filtro serve ad evitare l'at-tenuazione delle frequenze basse sui deboli livelli di uscita.Ma continuiamo ' con l'esame dello stadioamplificatore di tensione pilotato dalla valvo-la V3. II circuito di catodo di tale valvulamonta una resistenza di polarizzazione (R24)del valore di 3.900 ohm, disaccoppiata per mez-zo del condensatore elettrolitico C24, del va

    lore di 50 mF; questo insiemc RC e collegatoa massa tramite la resistenza R25 del valoredi 120 ohm. Quest'ultima resistenza, unlta-mente alla resistenza R39, del valore di 200ohm, costituisce un circuito di controreazionedi tensione, proveniente dall'avvolgimento secondario del trasformatore d'uscita Tl , II carico del circuito di placca della prima sezionetriodica della valvola V3 e rappresentato dallaresistenza R29 che ha il valore di 220.000 ohm.Ouesto stadio amplificatore e collcgato al secondo triodo di V3 mediante it condensatoreC22, del valore di 50.000 pF.La seconda sezione triodica dellla valvola V3funge da inversore di tensione di tipo classi-co. II circuito di catodo monta una resistenzadi polarizzazione di 1000 ohm (R27), non clsaccoppiata, Si noti che la resistenza di fugadi griglia controllo (R28) non e collegata direttamente a massa, rna nel punto di giunzio-ne delle due resistenze di catodo R26-R27, inmodo da ottenere una tensione di polarizza-zione normale. II circuito di placca e caricatoper mezzo di una resistenza da 15.000 ohm(R30), che ha 10 stesso valore della resistenza

    di catodo R26, In modo da ottenere un'inverslo-ne di fase perfetta,

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    ,Fig. 3 Curve caratteristiche dell'a:zlonedei potenziometrl dl eontrollo di tonal ita.II diagramma interpreta chiaramente I'ef-,fleacia di tali eontrolli manuali.

    Stadio di amplificazione in push-pullLo stadio di amplificazione finale in push-pull monta due valvole di tipo EL84 (V4-V5),funzionanti in classe AB. Si tratta di un mon-taggio ultralineare a controreazione di grigliascherrno. Per tale motivo gli elettrodi delledue valvoIe amplificatrici finali risultano col-legate a prese interrnedie deU'avvolgimentoprimario del trasforrnatore di uscita T1. I cir-cuiti di accoppiamento fra Ie griglie delle val-vole V4 e V5 e il circuito di placca e di cato-do dello stadio inversore di fase sono ottenu-ti, ciascuno, mediante un condensatore da100.000pF, una resistenza di fuga da 470.000ohm e una resistenza di bloccaggio da 10.000ohm (C21-R31-R32). Le due valvole V4 e V5sono polarizzate per mezzo di resistenze da220ohm (R34 - R36), inserite nei circuiti di ca-todo. Queste resistenze fanno capo ai termi-nali _estremi di un potenziometro (R35) del va-lore di 100 ohm n cui cursore e collegato amassa. E'evidente che questo potenziometroserve a regolare Lapolarizzazlone di entrambeIe valvole amplificatrici finah, in modo da ot-tenere un perfetto equilibrarnento del push-pull. Le resistenze di polarizzazione sono di-saccoppiate per mezzo di due condensatori e-lettrolitici del valore di 100mF (C25-C26).

    Trasformatore d/uscitaII trasformatore d'uscita prescelto per que-sto amplificatore ad alta fedelta e il tipo H/214della GBC; esso e in grado di erogare una po-tenza di uscita fino a 15watt; I'impedenza pri-maria e di 8000ohm e il response di frequen-za e compreso tra 50 e 15.000Hz; Ie prese in -

    termedie dell'avvotgimento secondario permet-tono, mediante opportune combinazioni deirerminali, l'applicazione di un altoparlante diimpedenza 148-16ohm; il trasformatore T1 edi tipo ultralineare. IIcircuito di controrea-zione e applicato alla presa 16 ohm dell'avvol-gimento secondario.

    Alimentato.reII trasformatore di alimentazione T2 e il ti-po H/171 della GBC, the ha una potenza di

    75 watt circa; J'avvolgimento primario preve-de 5 prese relative alle 5 fondamentali tensio-ni di rete. II secondario e composto da 3 avovolgirnenti distinti : un avvolgimento AT(280 + 280 V.. 100 rnA) per l'alimentazionedella valvola raddrizzatrice V6, che e di tipo5Y3. L'avvolgimento della sola valvola raddriz.zatrice. L'avvolgimento secondario a 6,3 voltserve ad alimentare l'intero circuito di accen-sione dell'amplificatore e doe I 5 filamenti delle5 valvole amplificatrici: esso e in grado di ero-gare una corrente di 4,5 ampere.Sui terrninali dell'avvolgimento a 6,3 volt eapplicato un potenziometro a fila (R40) del va-lore di 100ohm, il cui cursore e collegato ad unvalore di potenziale positivo rispetto a massa,Questo potenziale e ottenuto per mezzo di unponte forrnato da una resistenza da 15000ohm(RI4) e da una resistenza da 330.000ohm (RI5)collegata al circuito di alta tensione. Questoponte e disaccoppiato per mezzo del conden-satore elettronico CIOdel valore di 50mF.RealizzlzioneII montaggio pratico delj'amplificatore Sig-frido non contempla operazioni difficili, an-che se la compattezza dell'insierne (vedi figura

    2) potrebbe far pensare al contrario.L'intero montaggio viene eseguito su un uni-co telaio metaI1ico, sui Quale si provvedera adapplicare tutte quelle parti che implicano unlavoro di ordine meccanico. Cio significa cheilmontaggio dovra iniziare con il fissaggio altelaio del trasformatore di alimentazione T2e di. quello di uscita TI, degli zoccoli dellevalvole, dei potenziometri, degli interruttori,dei terminali di rnassa, delle prese di entrata,del commutatore SI, ecc.

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    SuI pannello frontal dell'amplificatore do-vranno apparire 8 comandi, quelli relativi aipotenziometri Rl - Rll - R20 - RIB - R22, quel-li degli interruttori S2 - 83, del commutatoreS1. I potenziometri R35 ed R40, che vanno re-golati una vol ta per sempre in fase di messaa punto del circuito, verranno applicati inter-namente al telaio, come indicate in figura 2.Quando ilmontaggio meccanico e terminato,si inizia ilcablaggio collegando tutti .i termi-nali dell'avvolgimento primario e di quello se-condario del trasformatore di alimentazioneT2. Si provvedera, successivamente, al colle-gamento dei conduttori a 6,3 volt di alimenta-zione dei filarnenti delle valvole, ricordandoche la tecnica di montaggio degli amplificato-ri di potenza e ad alta fedelta impone, per ilcircuito di accensione, un collegamento otte-nuto con trecciola a due fili, che ha funzioniantinduttive e che evita l'eventuale insorgeredi ronzio BF nell'altopartante.La trecciola dovra essere composta con duefiIi di diverso colore, in modo da collegare ilconduttore di uno stesso colore su tutti i pie-dini del1 valvole contrassegnati con la lette-ra F,,; l'altro conduttore, di colore diverso,dovra essere collegate a tutti i piedini dellevalvole contrassegnati con la lettera f . Nel-10schema pratico di figura 2 tale circuito none stato indicato, per ovvi motivi di semplicitae di chiarezza del disegno.Ricordiamo che e assai importante effettua-re collegamenti schermati sui terminali dei po-tenziometri, cOSIcome indicato nello schemapratico di figura 2, allo scopo di evitare ognipossibile insorgere di rumori di fondo nelloaltoparlan te oNello schema pratico di figura 2 appaionodisegnate le prese di massa; noi consigliamodi collegare tra lora tutte queste prese eli mas-sa con un solo conduttore di rame di un certospessore,

    ALIMENTAfORI perSony ed altrl tlpl dl ra-dlorlcevitorl Itanslslorizzati a 9, 6 0 4,5Volt (da preclsare nella rlchleeta). Ellmlnanola batterla rlducendoil costo dJ esercrz!c azero. Munltl dl cambiadl tension' per 125, 160e 220 V. Per rimeseaantlclpata, L. 19BO ;'contrassagno b. 2100.Doc:umenlazlone grl-lulla II richleala.MICRON Redlo a TV -C.so M...leoltl', 147 -AlII T>31. 2 767 .

    Messa a puntoUna volta terminato il cablaggio si potrapassare senz'altro alcollaudo e se tutto sarastato eseguito con precisione, l'amplificatoredovra funzionare subito e bene. Tuttavia, ap-pena acceso ilcomplesso, sara bene tenere sot..t'occhio la valvola raddrizzatrice V6 e, qualo-

    ra Ie sue placche dovessero colorarsi presto dirosso, oppure se si dovessero notare interna-mente ad essa dei vapori bluastri, occorrerastaccare subito la spina dell'amplificatore dal-la presa di rete, oppure agire sull'interruttorea leva S2, perche taji sintomi indicano, senzadubbio alcuno, l'esistenza di un corto circuitoanodico dell'amplificatore. Ma in questo casosara facile individuare la causa dell'inconve-niente.Le operazioni di messa a punto dell'ampli-ficatore si riducono a ben poca cosa. Occorreregolare ilpotenziometro R40 in modo da eli-minare cornpletamente ogni traccia di ronziodovuto alla corrente alternata del circuito diaccensione. In ogni caso ipotenziometri R35ed R40 vanno sistemati, inizialmente, a metacorsa. La regolazione del potenziometro R35serve per ottenere tensioni uguali fra il cato-do e massa di entrambe Ie valvole amplifica-trici finali V4 . V5 in modo che le stesse duevalvole funzionino bilanciate.Per ultimo si regola ilpotenziometro di vo-lume RI relativo alIa presa del pick-up a rilut,tanza variabile. Tale potenziometro va regola-to in modo da ottenere la massima potenza so-nora sull'altoparlante senza aIcuna distorsio-ne. Le operazioni di messa a punto terminanoverificando l'efficacia dei diversi potenziome-tri di controllo inseriti nel circuito. La figura3 rappresenta Ie CUrve caratteristiche dell'a-zione dei potenziornetri di controllo di tonali-tao Tali curve interpretano chiaramente I'ef-ficacia dei dispositivi di tonal ita.

    D Y N A U T OL'amplilicalore supporto par lIulo chetr.alorml I porta.tIn a Irln,I,lor. InlIulenlicha auloradlo. Consumo baaal.almo. nealunaalnlonlzzazlone aupplo'menl[trl? nessuna manorulssrone del rtcevltore, for-Ie ampllflcazlone AF ed Indl1'8ndenza delll rice.zlone dllill rottl dl mlrcie.Compl'elo dl. Inlannll a sute e PIlII da 1,5 volt, perrlmelall antlclpllle, L. 3.900; conlraaaagno L. 4.200.A rlehll,III, ampla documenllzlone grlliulla. ,MICRON

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    S, amici, abbiamo voluto attribuire al no-stro progetto, che e quello di un apparatotrasmettitore, la stessa sigla dell'orrnaifarnoso agente segreto; perche? Semplicernen-te perche Il progettino che stiamo per presen-tarvi pub essere allogato in una scatolina dipiccole dimensioni, pmpriooome quella chel'agente segreto aveva in dotazione,Avete gia osservato 10schema teorico di que-sto semplice trasmettitore? Vi siete resi con-to della sua grande sernplicita? Non voletecredere aile possibildta del Radiomicrofono007 ? Ebbene, noi possiamo dirvi soltanto direalizzarlo e sperimentarlo, perche la curios i-ta si appaga rapidamente con una minimaquantita di rnateriale, che ogni appassionatodi radio possiede gia sui propriotavolo di la-voro; il tempo necessario e minimo e i risul-tati saranno eccezionali. Dunque, per creder-ci bisogna provare l E provare significa unireassieme, seguendo il nostro schema elettrico,ipochi componenti necessari e rnettersi a par-

    lare davanti al microfono a carbone per in-viare in aria la propria voce, senza bisognodi alcuna speciale licenza ministeriale" e sen-za essere tecnici provetti e preparati per la co-struzione e l'impiego di trasmittenti comples-se e costose. Senza far uso di alcuna antennatrasmittente e ricevente, ed accontentandosidel solo nueleo di ferrite in funzione di anten-na trasmittente, si potranno stabilire coliega-menti, iniziali, di almeno 5 metri; facendoimpiego di una buona antenna e di una ade-guata presa di terra si raggiungera la portatadi oltre mezzo chilornetro; noi siamo riuscitia captare la debolissima voce del radiornicro-fono a due chilometri di distanza circa, uti-lizzando come ricevitore un normale apparec-chio supereterodina a transistori.Ma il nostro radiomicrofono puo essere ac-coppiato, oltre che al microfono a carbone, adun qualunque altro apparato modulatore come,ad esempio, un registratore od un giradischi;I'importante e che ilmodulatore non abbia u-

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    Lo schema elettrico del trasmettitore erappresentato in figura 1. Come si nota, si trat-ta principalrnente di un circuito oscillatore dialta frequenza in cui le oscillazioni vengonomantenute tramite la reazione tra collettoree base di 1'Rl. Le oscillazioni vengono irradia-te dall'antenna applicata, attraverso il con den-satore Cl, al collett ore di TR1.Mediante il condensatore variabile C2 si favariare la frequenza di lavoro del trasmettito-

    re che, in ogni caso, trasmette sulle ondemedie.Il lettore potra economizzare sulla spesa deicomponenti necessari eliminando iI condensa-:

    tore variabile C2 e I'interruttore Sl; si spen-dera di meno e le dimensioni dell'apparecchiorisulteranno ancor pill ridotte. E' ovvio chesostituendo il condensatore variabile C2 conun condensatore di tipo fisso, di capacita com-presa fra i 50 e i 300 pF, il trasmettitore fun-zionera sempre sulla medesima lunghezza dionda. La sostituzione dell'interruttore Sl si ot-tiene facilmente utilizzando come interrutto-re uno degli spinotti della pila.IIsolo transistore, impiegato nella schemain qualita di oscillatore, non deve essere ne-cessariamente un transistore per alta frequen-za, perche noi abbiamo sperimentato con u-guale successo transistori per bassa frequen-za, preamplificatori 0 amplificatori finali dipotenza (siamo riusciti a far oscillarepersinoun OC26).

    na resistenza interna superiore ai 250 ohm.Accoppiato a tali apparati, iI nostro radiomi-crofono deve essere privato della presa di ter-ra, aIlo scopo di evitare cortocircuiti; non di-mentichiamoci, infatti, che i registratori e igiradischi possono essere equipaggiati con au-totrasformatori e cioe possono avere una fa-se della rete-Iuce collegata con il telaio.

    Teoria

    Qualche lettore un po' maligne potrebbechiederci: Ma possiede anche una portataquesto elementare trasmettitore ? Si, rispon-diamo noi; il trasmettitore e dotato di unadiscreta portata, a condizione che esso vengainstaUato e utilizzato opportunamente; a con-dizione, cioe, che si faccia uso di una buonaantenna e di una adeguata presa di terra. Per

    Portata

    collegamenti a brevi distanze, internamentealIa propria casa, non superiori ai 5 metri, esufficiente la stessa antenna di ferrite che faparte del circuito. Per raggiungere distanzesuperiori, e assolutamente necessario collega-re all'apposita boccola una antenna esternalunga una decina di metri, ed e pure necessa-rio collegare la presa di terra del trasmettito-re ad una buona presa di terra 0, meglio an-cora, ad uno dei conduttori della rete-luce. E'ovvio che anche il ricevitore dovra essere e-quipaggiato di un buon circuito antenna-terra,perche quando la potenza e ridotta di molto,come in questo caso, occorre aumentare il pillpossibile il potere irradiante del trasmettitoree quello ricevente dell'apparecchio radio.Realizzazione praticaLa realizzazione pratica del nostro sernpli-

    ce trasmettitore pub essere fatta in diversemaniere. Quel che importa e avere sotto rna-no, prima di iniziare il montaggio, tutti i com-ponenti necessari. E i componenti sono facil-mente reperibiJi in commercio e sono di usotal mente comune che molti lettori ne sarannocertamente in possesso. La bobina Ll rappre-senta I'unico componente che il lettore dovraautocostruire.Pur Iasciando al lettore ampia scelta nel

    conferire al trasmettitore la veste esteriorepill appropriata, vogliamo si..Iggerire e propor-re il montaggio da noi realizzato e rappresen-tato in figura 2. L'intero apparato risulta mon-tato in una scatolina di plastica le cui dimen-sioni sono: 7 x 4 x 1,5 cm. La scatolina di pla-stica non pub assolutamente essere sostituitacon una scatolina metallica, perche questa co-stituirebbe luno schermo per Ie onde elettro-magnetiche e ridurrebbe di molto il potere ir-radiante del trasmettitore.Nessuna particolarita critica degna di nota

    sussiste nel cablaggio di questa apparato. Peril transistore valgono le solite precauzioni ne-cessarie nel trattamento di tale componente:non accorciare troppo i conduttori (terrnina-li) e non riscaldare eccessivamente con il sal-datore il transistore stesso.La pila di alirnentazione del circuito e a 3

    volt, di tipo a torcia; non occorre una pila dimaggiore capacita elettrica, perche il consu-mo dell'apparecchio e minima e varia, a se-conda del tipo di transistore montato tra 10 0,3e 1 ,5 rnA.

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    l A N TF

    11 t T R 1C 2

    1ILA 3 VT

    III

    I51I

    R2 II

    fI

    R 1

    Fig. 1 - Schema elettri-co del telemicrofono.

    Costruzione della bobina Messa in funzionePer la costruzione della bobina L1 occorreun nueleo ferroxcube, di forma cilindrica edelle dirnensioni standard 8 x H O mm. Su que-sto nueleo (alla distanza di 1 centimetro dauna sua estrernita) dovranno essere avvolte 6 6spire complessive di filo di rame sma1tato deldiametro di 0,35 mm. Le spire. dovranno esse-re avvolte compattamente e si provvedera aricavare una presa intermedia alla 33" spira

    (terminale contrassegnato con la lettera y).Le estremita dell'intero avvolgimento ver-ranno bloccate tramite nastro adesivo (non sifaccia uso di fascette metalliche, che rappre-senterebbero spire in cortocircuito e compro-rnetterebbero ilbuon esito del montaggio).

    Se tutti i collegamenti saranno stati esegui-ti con la massima precisione, cioe se non sisaranno commessi errori in fase di cablaggio,iltrasmettitore dovra funzionare di primo acchito. Intervenendo sul perno del condensate-re variabile C2 si otterra 10 spostamento sullagamma di sintonia delle onde medie del rice.vitore radio con cui si effettua I'ascolto. E'ovvio che il lettore dovra sintonizzare il tra-smettitore su un punto della gamma delle on-de medie del radioricevitore in cui non vi so-no emittenti e in quel punto in cui si e certidi non recare disturbo agli utenti delle radio-trasmissioni che si trovano nelle vicinanze dichi trasmette.

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    Ricordiamo ancora una volta che la porta-ta di questo trasmettitore e limitata a pochimetri, sc non si fa uso di antenna. Con unbucnimpianto di antenna esterna e di terra siraggiungeranno distanze di parecchie centina-ia di metri.II trasmettitorepuo essere impiegato anchein Iuoghi aperti, in campagna, in montagna, almare, sui Jaghi ecc., utilizzando come stazioncricevente un normale ricevitore a transistori.Con una coppia di trasmettitori ed una coppiadi ricevitori a transistori si potranno stabilirecollegamenti fra due persone, ricavando glistessi benefici che derivano da una coppia diradiotelefoni.

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    . . . .-~.... ,I..

    s->"

    M olte volte sulle pagine della nostra rivi._ sta e stateproposta ai lettori In costruzlone di un amplificatore di bassa Ire-quenza e di un particolare tipo ~di mobile a-custico. E non e da credere che un amphfica-tore progettato e presentato sugti ultimi nu-meri -della rivista possegga requisiti tecnicimigliori di un altro apparato consimile de-scritto qualche anna fa . Ogni progetto ha isuoi vantaggi e isuol svand,ggi rispetto ad unaItro e iprogetti, che di volta in volta vengo-no presentati in queste pagine, sana destina-ti ad appagare i gusti e le esigenze di una cer-ta categoria di lettori. Ma chi non possiede unprecise orientamento suIla scelta di un pro-getto di arnplificatore 0, comunque, di ripro-duttore sonoro, chi non ha delle particolaripreferenze tecniche nella costruzione di uncircuito radioeletrrico, come deve comportar-si? Quali sana gIi orientamenti da prendere?Didamo subito che, in ogni caso, gli ele-menti che condizionano la scelta di un proget-to sana due: la spesa del materiale necessarioalia realizzazione del progetto e la resa delcomplesso, Spendendo poco, ad- esempio, slpuc reallzzare un amplificatore di potenza :In.za pretese di' fedelta di riproduzione; e si pucspendere poco per reallzzare un amplificatorefedele, can una percentuale minima di distor-

    U N p u '' ' ' > _ ' " , '

    siane BF, ma poco potente. Quale tipo dimontaggio dobbiamo, dunque, scegliere?Supponiarno che esso sia condizlonato dal-la percentuale di distorsione che ci proponia-mo di limitare ad un tasso limite massimo.La tabella n' 1 ci effre, in tal senso, un utileeompendio, Commentiarnolo assieme, La pri-rna valvola elencata e la ben nota ELS4, checostituisee il pentodo maggiormente impiega-to nei circuit] -amplificatori BF. Diminuendo ilvalore della resistenza di carico, si dirninuisce(do che e un bene) it tasso di distorsione delleterze armoniche.Trattandosi di un tetrodo, conservcremo itvalore prescritto, mentre nel caso di un trio-do occorrera fare iI contrario, aumentando iIvalore della resistenza di carico, Avendo a di-sposizione un trasformatore d'uscita ' a presaintermedia, potremo cellegare la griglia scher-rno a tale presa. Otterrerno allora un montag-gio intermedin fra H pentodn e iI triodo 0 frail tetrodo e iltriodo.. D i conseguenza, senza esagerare, potremoaumentare un poco la reslstenza di carico.Nel caso della valvula ELS4, la pereentualedi disturbi risultanti risultera inferiore a 14(vedi tabella n" 1). La stessa percentuale, oraconsiderate, con l'impiego di un triodo seen-derebbe aU'S%.

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    0 1 S C E G L I E R EL ' A M P ' L I F I C . A T O R E

    ~IT E O R I A

    II I1

    , l''10: II ! , IIII . . . . . . -- 1 L 1 1I', I,

    ~ ~ . . .~~k ~r ~.:, P 14k; "\V ~ . . . .

    Fi.. 1 _,Curve .ovr.ppo,,. d'i dil'onlon., con 1m-pl.go dl determin.t,i v.lori, d.lI. v.lvol. tetrodo6L6. T.nlione .nodlc. = tenlione grl,U. .chermo = 250 volt. Resistenl' .nodlc. = 2.500ohm. c f" II = diltOFlione .econd. armonic. in'unzione dell. potenll .spr.... in w.tt. dOIII =dl,'oFilone flrll armonica In funslone d.U. po-tlnl ... pr.... In watt. 6:' II = dlstonlone se-cond. .rmonlc. In 'unsione del,I'lmpldlnll Z ed.lI. r i,t.nz. dl carico.

    z 1000 2500 M l O O 4 S Q O r8

    3 . .O 2

    Resa e costo sonoi due elementi checondizionlno I, Iceltadi ogni amplificatore

    Fig. 2 - Curve lo"r.ppo.t. dl dl.torslon., conimple,o dl d.'.rmin.'i vllorl, den. vllvol. pen-todo EL84.Tension nodlc. = tenlion. dl ,rlgli. Ich.rmo= 250 vol,. R I"ens nodlc. = 7.000 ohm.Curv. A = second. .rmonlc. ~ 1= 4,5Curva 8 = htrz., Irmonlc. - 1= 4,5Curv. C = ,.cond. armonlc. - % = 7.000 ohmC"rv. D = ters rmonlc. - Z = 7.000 ohm

    2 . . 5\11'110I

    1 Q,- , 1

    I I ~1 '- rI'

    , II I I t oI I aI I I II ,. .1 . - . 8- I ~"" ' . . . . 1-- '" ~I C 4~ -- , -2it~r I 0

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    Fig. 3 - II p.nneUo qu.dr.to, otte-nuto con legno di un certo spes-sor., .i rivel. ottimo per I. ripro-duzione uniform. dell. frequenze

    Fig. 4 - II mobile cubico, di piccoledimensloni, riproduce m.l.menteIe note gr.vi e quelle acut.Fig. 5 - B.ss ... ft.x, ottimo perriprodu:rione delle note gr.vi,

    'i :-. -. - ... ..... It \. ..._.;, \

    \ '',\\\ \' \ \ \ \. \ II'\

    Una sola valvola, montata in circuito trio-dico, abbasserebbe ancora questa percentuale,rna in tal caso si perderebbe molto di poten-za (1,3 watt). Ma occupiarnoci ora del push-pull.Facendo riferimento alIa tabella n" 1, ci siaccorge che la percentuale di storsione dirni-nuisce rapidarnente e progressivarnente, men-tre le annoniehe di ordine pari sono scompar-se; le armonlche dispari, alcontrario, sussi-stono ancora e soprattutto con l'impicgo delpentodo (Ie armoniche di ordine dispari S0110assai menu tollerabili di quelle di ordine pa-ri), E se si utilizzassero due pentodi montatiin push-pull di triodi? Il risultato sarebbe cer-tarnente ottimo, rna sarebbe necessaria, all'en-trata, una tensione otto volte maggiore e cioe,in pratiea, un gran numero in piu di valvolesupplementari in funzione di valvole pream-

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    Fig. 6 - Sonorit. brillante e ottimariproduzione dei gravi.Fig. 7 - Ottimo per I.note acute,insufflciente per quelle gravl.Fig. 8 - Mobile interamente chiuso:frequenze esfreme uniformi.Filii. 9 - Caa acustica allungafa:risonanza.Fig. 10 - Cofane"o troppo profondo.

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    Tavola cornparntlva ddle dlstorsicni nclle arrnonichc pari 0 dispari in funzjol1c del montaggloutilizzato (pentodi 0 tetrodi, senza controreazione) per valori di qualita e di potenza crescenri.Si noti che l'applicazione di un tasso di controreazlone di tensione del )0% pub ridurre il tas-so In iziale d ell'I % (ultima oo lonna) a llo 0,1%.~Resistenza di carico Percentuale Percentuale PercentualeValvola in ohm distorsione disrorsione dlstorsicnee potenza in watt III arrnonica IIarmonica rlsultanteEL84 7000 7,5 2 ,5 17,55000 5,4 5 1 54W . 4 500 4 6 146L6 4 W. 1 ,5 8,5 11

    montaggioin triodo6L6 6000 ohm 0,75 5,3 6,8EL84 8000EI,.84x2 push-pull 10 W. 2 ,5 0 56L6x2 push-pull 15 W. 2 0 4

    EL84x2 push-pull 4 W. 1 ,7 0 3,46L6x2 push-pull 4 W. 1 ,1 0 2 ,2

    EL84x2 ultralineare 10 W. 0,9 con presa 1 ,8schermopush-pull triodltetrodi pentodi 10.000 ohm 0,7 0 1 ,4montati in triode 4 W. 0~7 0 1,4

    TABELLA N 2Diminuzione del guadagno con l'impiego della controreazione e a seconda del valore del tassodi distorsione. Colonna A: "il guadagno cade a .", Colonna B: riduzionc (In numero di vol-te) in rapporto al guadagno lniziale (senza controreazione). . ,Guadagno 3% 5%senzacontro- A B Areazione

    10 7 ,7 1 ,3 6,750 2 0 2 ,5 14 ,8100 2 5 4 16,7150 2 7 ,2 5,5 17,72 00 2 8 ,6 7 18,2300 30 10 18 ,754 00 30,8 13 1950 0 31,2 19 19,2

    Fra it 3%e il10%it guada-gno e di-mlnuito di

    10% 15%A B A

    5 2 4 ,168,35 6 6,459. 1 11 6,939,4 16 7 ,129,54 2 1 7 ,219,7 31 7,319,16 4 1 7,359,81 51 7,38

    B B

    2 8

    4 6 V i5864 .6666,5 2 /367,768,368;5

    11

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    plificatrici. La soluzione e dunque poco eco-nomica ed in pratica assai poco adottata, Laimpiego del tetrodo richiede una tensione duevolte e mezzo sol tanto piu elevate. Ed e perquestaragione che la maggior parte. degfi am-plificatort vengono progettati con I'impiego ditetrodi (6V6 0 6AQ5). Nelle figure 1 e 2, incorrispondenza con la tabella n 1, abbiamorappresentate, sovrapposte, le curve di distor-sione (con impiego di deterrninati valori) del.Ia valvola 6L6 ed EU!4, cloe di un tetrodo edi un' pentodo.Intendiamoci bene, i ttl' elementi cornpara-tivi non rappresentano dei valori assoluti, enon bisogna concludere che una valvola EL84,montara con un carico dl 7.000 ohm, determi-ni automaticamente if 7,5% di armoniche di-spari,.. La percentuale ottenuta e funzione di mol-ti altri fattori, In questione delle distorsionidelle armoniche e assai compless a e a voter-Ia considerare completamente, essa ci porte-rebbe assai lontano, rnentre 10 scope di que-sro articolo e semplicemente quello di creareun'oplnione sugl! amplificatori HF fra inostrilettori,La tabella U O 2 elenca eio che si pub otte-nere con I'impiego della controreazione e lasua interprcrazfone c Irnmediata, Che cosa pos-

    I C C...Jo. . . .< C(.)CI)

    II Calipso. ~ un rnedernoricevitore a 5 velvole supereterodina:due gamme d'onda: OM de 190a 580 mt., OC da 16 a 52 mt.Alimentazione in correnfe alternataIe tensioni rete; altoparlantedlnemlco diametro 8 em.; elegentemobile blcolore antiurto,f:jimensioni 10,5 x 14 x 25,S em.

    siamo rilevare da essa? Per un basso guadagno(supponiamo di 10), applicando una contro-reazione del 10%, otterrerno- un guadagno di-minuito di 6 dB. .Se U nostro guadagno era di 200, applican-do una identica controrcazione del 10%, avre-mo ottenuto un guadagno 2 1 volte piu debolee li quello di partenza.ConclusioneSe vogIiamo applicare una notevole contro-reazione, occorre, dunque, avere un sensiblleguadagno e c,io impone la scelta di valvolepreamplificatrici (a forte pendenza e a gran-de resistenza interna), che condizlonino i. lccefficlente di amplificazione.Ma, attenzione,a ben abbinare il poterepreamplificatore con le possibillta di assorbirnento della valvola amplificatrice finale,

    per non dirninuire la potenza e per non satu-rare la valvola stessa. .Non cl si dimentichi che i1 push-pull di unamplificatore di bassa frequenza richiede unapreamplificazione piu elevata di quella. neces-saria in un circuito radio, e che occorre sped-mentalmente optare per un comprornesso ac-cettabile nel due casi se non si vuole compli-care ilmontaggio.

    tutti pono.no richledere quell.Ic"ol. dl monl.gglo di cui lono1 , . , 1 ,pubbllcall Ichem. ptllico,elettrico delcr.lzione, nel f.scl-colo di .go.'o 1965, di Tecnlc.Pratlc.. L. rlchie"e v.nno invl.-I. .1 .ervizio Fornitur. dlTec-nic. Pralic. - VI. Gluck 59 MI-I.no, dletro rim.... dell'impor-to di L. 7.500 (Imb.llo e .pe.ecomp,. .. ) mezzo v.gli. 0 luInOllro C.C.P. n. 3/49018.

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    S E L E Z I O N I A T EE L E T T I R 1 0 N I ' C A M I E N T E. V O C I I E S U O ' N , ID E L I L A I N , A T U R A

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    'L anatura e colore, rna e soprattutto coradi voci e suoni. E' un cora fatto di melo-die diverse, che mutano il tema ed iI rit-mo in ogni stagione dell'anno, in ogni ora delgiorno. E' un cora compos to di voci quasi sem-pre deliziose, aile quali iI gusto di chi ascoItaconcede Ie sue preferenze. E' un terna eterno,mutevole rna sempre ricreativo, cui mai ci sistanca di porgere I'orecchio. Ma la natura etalvolta troppo generosa, perche ci vuol farascoltare tutto, proprio tutto, anche cio che ai-le voIte puo risultare indifferente, se non pro-prio noioso. Ma non e possibile rimanere natu-ralmente sordi in talune circostanze per ten-dere l'orecchio in tal'aItre; il nostro orecchionon e un circuito elettronico sintonizzatore,capace di accordarsi soltanto sulle voci pillbelle della natura, rifiutando queUe che per ta-Juni di noi possono sernbrare sgradevoli. L'o-recchio umana non puo arrivare a tanto; rnase esso viene fatto funzionare attraverso quel-I'originale apparecchio, di semplice fattura eminime dimensioni, che vogliamo qui presen-tare al lettore, allora sl che iI nostro udlto ac-quista un potere selettivo che ha veramentedel prodigioso!Si tratta, dunque, di costruire un apparatoelettronico selettore di voci e suoni, in graded'a permettere a chiunque di... porgere l'orec-chic a cio che si vuol ascoItare, rifiutando tut-to cio che non interessa affatto. E vogliarnocredere che un tale complesso rappresentidavvero una originalita concepita, realizzata ecollaudata in esclusiva per inostri lettori,

    Ma ill quali occasioni e per quah scopi sirende utile questo selettore? Le occasioni perusarlo, ve 10 assicuriamo, non rnancano e so-

    E' utile in molte occasioni

    no molteplici. II selettore puo essere usatoquando si va in villeggiatura 0 quando si par-te per una scarnpagnata, perche con esso sarapossibile godersi iI canto di un usignolo senzarirnanere frastornati dal frinire della deale 0dal cinguettio delle rondini. Puo essere usatonel peceare di indiscrezione, ascoltando ildla-logo -tra due persone lontane.Le madri potranno utilizzare questo selet-tore per seguire la loro opera educativa, anchequando i figlioli sono lontani da esse, ascol-tando db che dicono e db che fanno. Insom-rna, con il nostro selettore chiunque potra ...origliare a fin di bene 0 per motivi di interes-se; lasciamo pure alla fantasia dei curiosi edegli indiscreti ogni altro possibile impiegodel selettore che esuli dalle norme del viveresocialmente corretto.Un impiego interessante del selettore cons i-ste invece, nel collegare I'apparecchio ad unregistratore, allo scopo di incidere su nastromagnetico il verso di un particolare animale,di un insetto 0il suono naturale della cadutadell'acqua e deno stormire degli alberi agitatidal vento. La raccoIta di questi suond rappre-sentera una preziosa sonoteca cui potranno at-tingere abbondantemente g]] appassionati dicinematografia durante la fase di sonorizza-zione dei loro film. Occorre tener presente, in-fatti, che i suoni pill deboli verranno fortemen-te amplificati dall'apparato amplificatore checoncorre alla formazione del nostro selettoredi suoni.,Parti componentiII nostro selettore consta, cornplessivamente,di tre part! principali :10 - Tubo microfonico2" . Arnplificatore BF30 - Cuffia

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    MM

    MFig. 2 - II potere selettivo del captatore di suoni e condizionato, principaJmente, dalla sua lunghezza.II disegno A iIIustr. iI principio di maggiore seJettivita del captatore di segnali; in C e iIIustrato iIminor potere selettivo del captatore pi" corto.

    II tubo microfonico costituisce l'apparatocaptatore disegnaIi sonori; esso pub essere te-nuto in mana durante l'uso del selettore e vaindirizzato direttamente verso la sorgente so-nora; per am uso preciso del tubo microfoni-co sarebbe opportuno corredare questo campo-nente di un mirino, in modo da agevolare 1'0-rientamento del tubo stesso.L'amplificatore BF e un narmalissimo arnpli-ficatore di tensioni di bassa frequenza prove-nienti dal microfano piezoelettrico contenuto

    neltubo microfonico; il circuito dell'amplifi-catore e pilotato da tre transistori ed e dota-to di controjlo manuale di volume; ilcircuitofunziona con una normale pila di 9 volt, diqueUe usate per l'alimentazione dei ricevito-ri radio a transistori di tipo tascabile.La cuffia svolge due compiti: quello di tra-smettere all'orecchio il suono amplificato equello di isolare, acusticamente, I'orecchiostesso da ogni altra interferenza sonora prove-niente daU'esterno.

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    II tuba microfonico, come abbiamo detto,rappresenta l'organo destinato a raccogliere isuoni e a convogliarli, sotto forma di impulsidi tensione elettrica, all'amplificatore di bassafrequenza.II tubo microfonico, come si nota in figura1, e costituito, essenzialmente, da due tubi diplastica infilati l'uno dentro l'altro : il diarne-tro del tubo interno deve essere inferiore aquello del tubo esterno, in modo da creareun'intercapedine che ha funzioni di camera diisolamento acustico e che e riempita di gorn-rna piuma. Le dimensioni dei tubi non sonocritiche, rna danno risultati diversi a secondadel loro valore. II lettore fara bene a speri-mentare tubi di dimensioni diverse per render-si conto, praticamente, dei vantaggi e deglisvantaggi che si possono ricavare impiegandotubi di dimensioni diverse. In ogni caso il tu-bo interno dovra essere pili corto di quello e-sterno dJialmeno 3 centimetri, in modo da po-ter creare un vano utile per l'allogamento de]microfono, che deve essere di tipo piezoelet-trico.I! conduttore che coUega il microfono pie-zoelettrico con I'entrata dell'amplificatore dibassa frequenza deve essere realizzato con ca-vo schermato.Ai nostri lettori consigliamo di realizzare untuba interno di 4 centimetri di diametro cir-ca e un tubo esterno di 6 centimetri di diame-tro. 11 fondo del tuba maggiore verra chiusoincollando su di esso un coperchio di plastica.E' ovvio che I'altra estremita del tubo rimarraaperta per permettere l'ingresso delle ondesonore.In figura 2 sono schematizzati i risultati ot-tenuti COntubi di diverse lunghezze; come sipub facilmente intuire, la selettivita del tubomicrofonico aumenta con l'aurnentare della

    ... re,l,trnlon. dllli ondlsono... glnlr"1 d. due Inl.m.1I dlvlnl, dimr. comeII vocl d i n , n.tu,. ,I.no 9"1'lIte'I..... , cl.KUn., d. VI"lort c I I V l r s I ell frlqu..... il lfo, .... c l i lunghnn ~'ond...

    II tubo Imicr:ofonico sua lunghezza. 11disegno A iilustra il caso dimaggiore selettivita, mentre il disegno C illu-stra iIcaso di selettivita bassa. La maggioreselettivita permette di isolare maggiormentela sorgente sonora che si vuol ascoltare da 0-gni altra forma di suono.Ricordiamo che Ie prove eseguite inizial-mente in casa potranno deludere parzialmenteil lettore; in casa, infatti, la selezione dei suo-ni e assai difficoltosa in quanto Ie pareti riflet-tono pili volte le onde sonore e sono in gradodi creare una interferenza dannosa su ogni ti-po di sorgente sonora. Nei casi di difficoltosaselettivita delle sorgenti sonore, consigliamodi fare impiego di tubi microfonici con aper-tura svasata ad imbuto.L 'ampliflcatoreLo schema elettrico dell'amplificatore dibassa frequenza e rappresentato in figura 3.L'ingresso e siglato con la lettera M, interpo-sta tra due boccole che rappresentano le pre-se dei conduttori provenienti dal microfono,che deve essere di tipo piezoelettrico.Le deboli tensioni provenienti dal microfo-no vengono applicate alla base del transistoreTRl, che e di tipo OC70; la resistenza Rl ser-ve a polarizzare tale base. II segnale ampli-ficato da TRI viene applicato, tramite il con-

    densatore elettrolitico Cl, alla base del transi-store TR2, attraverso la resistenza variabileR3, che costituisce il potenziometro di volumedell'amplificatore. L'utilita di tale controllomanuale del volume sonoro e risentita quando,improvvisamente, dovesse insorgere una nuo-va sorgente sonora, potente, in prossimita deltubo microfonico; tale sorgente potrebbe of-fendere parzialmente l'udito dell'ascoltatore.I segnali amplificati da TR2, che pilota ilsecondo stadio di amplificazione BF dell'am-

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    1R1 IA

    Cl.b

    +

    R3

    Fig. 3 - Scheme elettrico dell'll'mpllflc.tore.plificatore, vengono applicati, tramite il con-densatore elettrolitico C3, alIa base del tran-sistore amplificatore finale di potenza TR3, che~ di tipo OC71.Isegnali amplificati dal transistore TR3 ven-gono prelevati dal suo collettore ed applicatialIa cuffia, che Ii trasforrna in voci e suoni cche costituisce, altresi, il carico di collettoredi TR3.L'alimentazione del circuito e ottenuta conuna pila da 9 volt e iI circuito viene chiuso o aperto mediante l'interruttore Sl , che e

    incorporato con it potenziometro R3.Itransistori utilizzati in questo circuito so-no di tipo Philips, rna potranno essere ugual-mente utilizzati anche i corrispondenti tipi dialtre marche.Ricordiarno che, quando si vogliono registra,re voci e suoni, il collegamento al registrato-re va fatto tramite un condensatore del valoredi 5.000pF, da collegarsi suI collettore di TR3.La cuffia dovra rimanere inserita, perche essa,corne abbiamo detto, costituisce il carico dicollettore di TR3; anche durante la fase di re-gistrazione, tuttavia, Ia cuffia si rendera assaiutile perc he permetterea di controllare isuo-ni ricevuti e amplificati durante tutta la fasedi registrazione,

    COMPONENTICONDENSATORICl = 100 mF (elettrolltlco)C2 = 10 mF (elettrolltlco)C3 = 10 mF (elettrolitlco)C4 = 100 mF (elettrolltlco)RESISTENZER 1 470.000 ohmR2 = 10.000 ohmR3 = 100.000 ohm (potenzlometro con In-terruttore) .R4 = 220.000 ohmR5 = 4.700 ohmR6 - 580 ohmR7 = 120.QOO ohmVARIETR1 = OC70TR2 = OC70TR3 . _ OC7151 = interruttore incorpor.to con R3pil. = 9 voltM = microfono piezoelettrlcocuffl. = 200-1000 ohm

    L a cu fflaE' assolurarnente necessario che l'ascolto deisuoni selezionati dal tubo microfonico venga-no ascoltati attraverso una cuffia. Imotivi so-

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    Fig. 4 - $chema pratico dell'amplificatore.

    mente le nostre orecchie da suoni e rurnori pro-venienti da sorgenti sonore diverse da quell asu cui e puntato i1 tubo microfonico; i1 secon-do motivo e di ordine elettrouico : I'uso dellacuffia irnpedisce I'insorgerc del ben no to effet-to Larsen. Per colora che non avessero maisentito parI are finora dell'effetto Larsen, ricor-diamo che esso consiste nel mutuo influcnzar-si di un altoparlante e di un microfono colle-gati attraverso un amplificatore. L'effetto Lar-sen e pure noto col nome di retroreazione a-custica ", 0, pili semplicemene, di reazioneacustica , Un rumore 0 un suono, anche po-chissirno intenso, viene captato dal microfonoe riprodot to dall'altopariante. 11microfono cap-ta allora anche il suono ernesso dal l'altopar-[ante e gli effetti si sovrappongono. L'altopar-lante emette cosi un urlo caratteristico e ces-sa solo quando microfono e altoparlante ven-gono allontanati I'uno dall'altro. L'effetto Lar-sen ha luogo anche quando parte dell'energiaacustica emessa dall'altoparlante colpisce uncomponente del circuito che alimenta I'alto-parlaute e capace di tradurre l'energia acusti-ca captata, in oscillazioni elettriche.

    Montaggio dell' amplificatoreL'amplificatore di bassa frequenza, il cui

    schema pratico e rappresentato in figura 4, de-ve essere rnontato dentro una scatola metal li-ca, che ha funzioni di schermo elettrorna-gnetico.II montaggio dei componenti risulta tacili-

    lalo dall'irnpiego di una basetta di bachelite,

    p r e > s a

    di forma rettangolare, munita, lungo i due Ia-ti maggiori, di capicorda.Non vi sono particolari critici degni di nota

    durante il montaggio dell'amplificatore. Quelche importa e rispettare l'ordine distributivodei component! COS) come esso e indicate infigu.ra 4. I condensatori clettrolitici vanno sal-dati tencndo conto delle loro esatte polarita,Itransisrori sono della Philips e il 101'0 ter-rninale eli collettore si trova da quella parte incui sull'involucro esterno e riportato un punti-no colora to ; il terrninale di base si trova alcentro e quello di ernittore all'estrema destra.La pila da 9 volt va allogata dentro la sea-

    tola metallica e deve essere connessa con ilcircuito per mezzo di una presa polarizzata.La presa microfonica deve essere di tipo jack,mentre Ie prese di cuffia sono rappresentateda due normali boccole eli tipo iso\ato.La semplicita del circuito del selettore elivoci e suoni e tale che l'apparecchio dovra

    funzionare subito a montaggio ultimato.Il let tore potra sperimentarlo inizialmente

    in casa, teneudo con to, peraltro, che in casa irisultati saranno alquanto modesti a causa del-le tlessioni sonore determinate dai mud, Me-glio sara sperirneutare subito l'apparecchioIuori all'aperto, in strada 0 nel giardino, in-dirizzando il tubo microfonico verso un uccel-10 che canta 0 verso qualche altro animale. E'ovvio che l'ascoltatore dovra cercare di avvi-cinarsi il pili possibile alia sorgente sonora,senza avere la preresa di ascoltare ... un grilloalia distanza di 500 metri!

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    , R l i C E V I T O R E INa

    Due sono i motivi principali per cui i no-stri tecnici hanno progettato 10Zond 1",ricevitore a superreazione a due tran-

    sis tori con ascolto in cuffia. 11 primo motive equello di completare un progetto presentatonel fascicolo di agosto di Tecnica Pratica; ilsecondo motivo e quello di dare l'opportunitaa tutti i nostri lettori di possedere una chiavemagic a, in grado di aprire ilmondo semprenuovo e proibito delle onde ultracorte, quellodelle ormai note VHF (Very high frequencies).Ricordate. amici lettori, it TP2-TX, trasmet-titore a quattro transistori apparso nel nurne-

    1'0 precedente di Tecnica Pratica? Que! tra-smettitore funzionava sulla frequenza dei 28-29,S MHz e per la ricezione dei suoi segnali oc-correva tar impiego di un ricevitore radio do-tato di questa speciale gamma di frequenze.Ebbene, i nostri tecnici hanno voluto conside-'rare che nella maggior parte dei ricevitori ditipo cornmerciale, quelli di basso prezzo, que-st-a speciale gamma di f'requenze non esiste ecio poteva costituire un motivo sufficiente perabbandonare quell'irnportante progetto,Ma c'e di piu, La caratteristica principale

    de] ricevi.tore a superreazione e quella di con-sentire la ricezione sia dei segnali radio a mo-dulazione d'ampiezza sia dei segnali radio amodulazione di frequenza. Ouindi, in pratica,con tale ricevitore e possibile I'ascolto dei pro-grammi televisivi e dei normali programmi amodulazione di frequenza, purche it circuitodi sintonia venga tarato su queUe frequenze.Un altro impiego del ricevitore a superreazio-ne pub essere queUo dell'ascolto delle emit-tenti dilettantistiche, che trasmettono nella

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    S U P E R R E A Z I ' O N E .con ascolto in cuffiagamma delle onde ultracorte, Moltissime al-tre trasmissioni, tuttavia, possono essere inter-cettate con il ricevitore a superreazione, per-che nella gamma delle onde ultracorte lavo-rano gli apparati radio di bordo degli aerei,dei mezzi della polizia, dei vigili del fuoco, del.Ie autoambulanze, dei battelli guardacoste edi molte altre unita ancora. Puo capitare,quindi, di intercettare un dialogo tra i pilotidi aerei in yolo 0 fra questi e il personale diservizio alle torri di controllo degli aeroporti.Puo capitare di sentire gH ordini impartitidai cornandi di polizia agli automezzi in ser-vizio. Puo capitare, ancora, di ascoltare cornu-nicazioni radio-telefoniche con i treni in cor-sa e cost via. Del resto, il lettore stesso, dopoaver costruito il radioricevitore che presentia-mo e dopo aver fatto pratica di ricezione conesso, si accorgera ben presto dena enorme at-tivita radiofonica svolta nell'ambito delle on-de ultracorte.Caratteristiche del ricevitoreLa caratteristica fondamentale del ricevito-re a superreazione e rappresentata dalla suasensibilita elevatissima, mentre il consumo dienergia elettrica assorbita dalla pila a 9 volte ridottissimo. Utilizzando un compensatoreda 25 pF e possibile coprire la gamma di Ire-quenze comprese Ira i 30 e i 20MHz.Questo ricevitore funziona con una antennaa stilo della lunghezza di 1 metro: e inutilefar impiego di antenne lunghe piu di 6 - 7metri.L'apparecchio richiede una lunga serie diparticolari attenzioni durante la fase di mon-taggio, specialmente quando si realizza 10 sta-dio A.F.Le bobine LlL2 dovranno essere autocostrui.te, attenendosi scrupolosamente ai dati tecni-ci che esporremo piu avanti.II montaggio del ricevitore deve essere ese-guito dentro una scatola metallica, che hafunzioni di mobiletto e di conduttore di massadelI'intero circuito.II perno del compensatore Cl deve essereprolungato con un manicotto adattabile all'in-

    nesto di una manopola a grande diametro, chepermetta piccole variazioni eli capacita polche,data la grande estensione della gamma di fre-quenze, Ie emittenti si ricevono in uno spazioristretto.

    Teoria del circuitoIl ricevitore a superreazione, che viene co-struito esclusivamente per la ricezione dei se-gnali dl frequenza molto elevata, pur irnpie-gando due soli transistori, di tipo pnp, cheprovvedono alla amplificazione dei segnali AF,aIla produzione delle oscillazioni locali e aliarivelazione dei segnali radio, e caratterizzatoda un elevato grado di sensibilita. II lettoreche ha gia costruito un radioricevitore a rea-zione sa che una delle caratteristiche princi-pali di tale ricevitore e la sua buona sensibi-lita. Ebbene, nel ricevitore a superreazione lasensibilita e di molto superiore e cio si pUOspiegare subito con poche parole.In un radioricevitore a reazione, spingendol'accoppiamento reattivo al di la del limite incorrispondenza del Quale si ha autoeccitazione,la ricezione risulta impossibile per i1 sovrap-porsi delle oscillazioni localmente generatecon le oscillazioni in arrivo. Con ilcircuito asuperreazione si riesce a spingere l'accoppia-mento reattivo oItre iI limite di innesco, sen-za che Ie oscillazioni localmente generate ren-dana impossibile la ricezione. Ecco in che co-sa consiste la differenza sostanziale tra iduericevitori, quello a reazione e quello a super-reazione ed ecco spiegato, pure, il motivo del-la elevatissima sensibilita del ricevitore a suoperreazione rispetto a quelia a reazione.,Costru%ione delle bobineLa bobina Ll e la bobina L2 risultano mon-tate su uno stesso supporto di materiale iso-lante e provvisto di nucleo di ferrite regola-bile. II diametro del supporto e di 7 millime-trio Per la bobina di sintonia Ll si dovrannoavvolgere, come indicato in figura 3, 1 . 8 spiredi filo di rame smaItato del diametro di 0,7

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    COMPONENTICONDEN5ATORICl = 25 pF {compensatore}C2 = = 2.200 pF (pasticca)C3 = = 56 pF (pasticca)C4 = 2.200 pF (pasticca)C5 = = 10 mF (elettrolitico)C6 = = 1.000 pF (pasticca)C7 = 50.000 pF (pasticca)C8 = 110 mF (el'ettrolitico)C9 = = 50.000 pF (el'ettrolitico)Cl0 = 100 mF (pasticca)RESI5TENZERl =R2 =R3

    600 ohm (vedi testo)10.000 ohm (potenziometro di vol.)

    280.000 ohmVARIETRI = OC170TR2 = 2Gl09cuffia = 250 ohm51 = interruttore incorporato con R2pila = 9 voltll-l2 = vedi testo

    Fig. 1 - Schema elettrico del'ricevitore.

    mm; per la bobina di accoppiamento alia basedel transistore TRl, doe per la bobina L2, sidovranno avvolgere 3 sole spire di filo di ramesmaltato del diametro di 0,5mm.L'avvolgimento va injziato a partire dallapresa 1 (fig. 3) e terminando con il terminale2; l'avvolgimento L2 va iniziato a partire dal-la presa 4 e terrninando con la presa 3; e as-sai importante che questi due avvolgimentivengano effettuati orientando Ie spire nel.lostesso verso. Soltanto nel casu in cui la rea-zione non dovesse innescare, cioe nel casu incui non si dovesse sentire in cuffia il ben no-to soffio,si provvedera ad invertire, tra foro, icollegamenti 3 - 4.Montaggio del rieevitereLa realizzazione pratica del ricevitore

    Zond-l e rappresentata in figura 2. Tutti icomponenti, fatta eccezione per la pila di ali-mentazione da 9 V, risultano montati su pan-nella frontale del mobiletto metallico.Vogliamo ricordare che la regola principaleper tutti imontaggi di ricevitori a superrea-zione e quella di mantenere icollegamenti deicircuiti di alta frequenza piu corti che sia pos-sibile. E basta pensare all'ordine tanto eleva-to di frequenze in cui il ricevitore lavora perdedurre quanto nocive possano essere le capa-cita aggiuntive, che si creano in f'ase di ca-blaggio, agJi effetti della messa a punto delricevitore. E va notato che il valore della ca-pacita aggiuntiva del circuito pub facilrnente

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    superare quella di accordo, dato che si adope-ra un cornpensatore della capacita massima di25 pF. E' quindi di esscnzialc importanza che. la capacita aggiuntiva sia tenuta quanta pilibassa possibile, eliminando accoppiamentielettrostatici e collegamenti lunghi, raggrup-pando tutti i componenti 10 studio AF intor-no al transistore TRl. Solo in tal modo si puoottenere una sufficiente variazione della capa-cita di accordo, In altre parole, 10 stadio AFcostituisce il cuore cli tutto il ricevitore edalla sua precisa costruzione dipendera it ren-dimento del ricevitore. In ogni caso il lettorepotra attenersi scrupolosamente al cablaggioe alla disposizionc dei componenti di figura 2.I1 transistore TRI, che e di tipo OC170, e do.

    tato di quattro terminali : it terminale eli col-lettore si trova da quella parte del transistorein cui sullinvolucro esterno e riporrato unpuntino colora to; seguono, nell'ordine, il ter-minale di base, quello di massa (s) e quelloe li emit tore.

    PCI' il transistore TR2 viene fat to impiego diun transisiore t ipo 2G109; in questo transisto-re it tcrrninalc el i cmittore (e) si trova daquella parte in. cui sull'involucro esterno e ri-cavata una piccolo tacca : il terminale di basee quello centrale, mentre .II terrninale collet-tore si t rova all'cstrcrnita opposta.

    F,ig. 2 - Schema pratico. PitA 9 VA conclusione di questo argomcnto voglla-

    gliamo ricordare the la resistcnza Rl , che do-vrebbe essere una resistenza da 600 ohm, rap-presenta un componente rnolto crit ico, che po-trebbe subi