Tecnica Pratica 1965_02

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    .radio In

    1) UtensiH,attre'zzi, struntenti del ra-d lolaboratnrlo.2) catcotc dei componenti radlo -Tabelle - Coalei .. Dati utili.I 3) Come si rlpara II rlcevltorea val-vole.4) Come si riparfi U riQ8v,itor..e atranststorl.5) Tabelle di sostttuziene dei tran ...slstort. .6) Prontuario (jelle valvole .arnett-cane.7) Prontuario delle valvole euro,~ee,8) Progetti pr~Uc'i ,di,rlcevitorl a yal..vola .e a translstort.9) Progetti pratlot ,di ,trasmettitori avatvole e ~ tranststorl.10) Progetti pratlcl di' Bl11pUflcatqti a,vatvole e a trarrslstorl.

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    51 p..... ano I Signori abbonatl' che Intendonor.nnovar.l~abb~namento anehe per II 1:98~, dlattendere, cortesemente II nostrq .avvlso discs-I' .denla, 'In modo da evltare.pos$lblli confusion'.. .

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    9 6 1 28 151Pe. r a Ve ra 1 1 .1 Ite Ie chl,tar-ra Prontu81'IQ'elEl ' t tranlcamente diventano !!,let,tl'lqhq, "del le valvofe-I 'ora ,es'-lta. can q'ries~o elettro,.,lc:ihe.Cap\BIOremagn_,tlco.PA~l~" ,PAG'~A PAGfNA, 1 0 8 134 Iii

    Due ~ s "per questo Unall"J~ntqtQre ,(:orislllel1.ztlosc;II!'@tore '~ers~tfle l~l;nlca,~dl,bael8 I~equenz(l. e ditacl.te Imp'eg~.

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    La riv ol u:z i'o ne :in atto deisem icond'uttorif o r a cadereiI dominiodel la vct,lvolaelettronica? VAL 'apparizione dei transistori nel 1948 ba se-, gnate una data importante nella storia dei-I'lndustria elettronica. L'Impiego, per Iaprima volta, sorto forma industriale, del semi-oonduttori ha provocaro 'Una vera rivoluzlone.:qon s o ~ . ' O .nella radio. e ne:U a telev 'i:si_ ane ~ ~ an-che negh .appareechi elettroacustlcie, pru an-cora, ~eg~iapparati elettronici indust:riali.I prim! transistori realizza ti pres entavanealeuni difetti ed avevano dei Iimiti di impiego:difficclta -di amplificazione alIe frequenze ele-vate, potenza d'uscita relativament bassa, in-'tompatibilita eon ilcalore, diffieolta di col le-gare in' serie elementi perfettamente identici.Per " 1 a \(erita non tutte queste diflicolta!'iODOstate oggi soppresse e vogliamo qui ricordarnequalcuna: tuttavia, ci si 'puo domandare se,a peco a pace, ilrab.sistoJ.')e non sia destinatoa ,s-os:tituire completamente' la valvula elett~o"nja. .In pratica i tF811slstori 0, 'meglio, i.emi-conduttort sostiruiscono aggi abbondantemen-te Ie valvole elettro))ic.h,e dei radioricevitori: .~~desostitusicnee iO V lBC i:e a. nc ora a gl t inizi perque! abe tOli ,c&rn.e la televisione. .S e si c@iuri-derano .poi g;Ualtfl settori dell'industria elet-

    vo EOtroniea, i:l ruelo svolro dai tubi elettronrcisembra ancor oggi assai pin importante diquello dei transistori.N et settore: mdustrlale, tuttavia, l ' i !I lJ l iegodellevalcole elet:troniehe. continua ad -espan-dersi senza dnbbio in misura meno rapic\a qiquanto non sia per .j. semioonduttori, ma'dosi pub spiegare, in parte, con I'entusiasmo perla novita costltuita da questi ultimi. Taly:nidieono che i.senricondurtort nen, soltanto han-na .sostitaito parzfalmente le valvole elettroni-che, rna che essi hanno create nuove pos,sibi-lj-ta tecniche e oscientifiche, diverse da quelledelle val vole elettroniche. II mercato america-no, ad esempio, e assai in ribasso 'per quelcae riguarda'la .vend ita tlel]~ va,lvole per nee"zione, per quanto la cifra della vendita globalenon cessi di aumentare, IMa bisogna censide-rare I'avvento e l i .nueve e .spesiali valvele elet-troniche, di grande potenza e adatte a lavo-rare su frequenze elevatrssirne. e sulle q:alfsi rivolgono ogg] le attenzioni dei teenioi ed:ti~di'specialisti. 'Lefrequenze che si otteagono in laboratorio'aumentano continuamente el i valore; esse, at- '

    I transistorl lmpera,nQ, oggl, in,tu'tt.e 'I~ ap",'~chi~tu re dei veicoli *pa%la'li; mentr.e r e ~ valvo'le elet.trcmh:he , .m8I1t ' , l 1 'g0 I1(1 u'n l'uQlodl J)l'llmo pienonel princlpali set'tori d.llih:1C.",striael'et"ror1lc~. .

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    SISRA a,RII tualmente, sono dell'ordine del milione dime-.gahertz eoda eorrrsponde ad una lunghezzad'onda di 3/10.di rom.E' cerro che queste speeiali valvole :si cliffe-renziano molto dai tip! comuni finora irnpie-gati' e continua no o.ggi, a subire trasfermazioni,

    t~dvolt'astrabiHanti. Si tratta di valvole ill cuiInvolucre di vetro, di diwensionj norrnaUe,talvolta, pili piccole del normale, contiene, _ pa.tti di rame Iavorate ia modo piu .0 menocemplesso. Le "valvcle per trasmissione hannodimension! superiori a quelle delle v,~hr01epCI'ricezione, rna anch'esse conten gono' elementi.di rame particolarmente lavorati. In questitipi di valvole, cosrcome avviene per Ie val-vole classiche di rieezione, c'e sempre il fa-scio elettronioo "c1)ecostringe a ricorre.re: allateenica del vuoto spin~ocbe. peraltrc, permet-te ill otrenere risultarisesnprapiti notevoh.In, pad passe CQ~ iperfezionamenti dei tubii i i , vuetosplnte, si stanno studiando tubi-imma-gine,convibrtitoii di energia, _Spettrom~tri di'lU.aSs.a,e:p-c. Malgrad0 le apparenze attuali, rav~venire della.' valvola eletteonica dipende senzedubbio in gran-parte dai r'isultati che S1 otten-

    gone e che. 81 otterraono con questi specralttubielettronici che, in pratica, altro non sonoche derivati delle valvoleelettroniche d, i tipe Iclassieo, Uno degH sviltippi maggiort dei mbielettronici si. manflestera, senza dubblo, nelIo-rofmpiego-in ,apparati piu 0 menn 'com,plicatie eostosi, fabbrieatf ih pice-ole serie, che costi- ,L'impiego delle va,!vole elettrClnichecoritt':1u.:a~espandersl, ..sr~ pur,e maRC! r.plda.l1Iente. diquan'to.Wiehe; per i.semicQ,nduttorj, In virtu d8U~ pro 'd"uzj_one '~ J Upi d i ~ a Jv ole ~i n uo va co nc ezio ne:.. .

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    tuiranrie un prodotro di lasso, Con tuttotic vogliamo dire the ildominic delle valvoleelettroniche st oppone ancora vaiida.;rQe:Rfe aqw~110dei semiconduttorfe che per esso esi-stone oggiampie possibilita di continuo svi-IlJPPo.

    Nuove lec:nic"'e dei tubi a vuotoIn contrasto con quelle che IlH)S$bnO essere~eapparenze, Ie valvole di tipo miniatu a equelle el i tipo subminiatura non sono ~t:atecertame;n~e abb",ndonate,. e taIu~i ~isP9~,itivfelettroniei sembrano otInre maggiori vantaggicon l'tmpiege u! valvole anziehe con quellodei semiconduttori. Nelle reallzzazionl ' i ndu-striali 5i trovano oggi le valvole elettroniche ditipo assolutarnente speciale, come ad esempioquelle per insegne e segnalazioni Iuminose, chefanno apparire .lettere ,0 ctfre;, 0 Callie quelleCOE scarica' a gaa, the ben difficilmente pof,ran-no essere sostituite d;al serriiconduttori.Ma d o non , e tqt~o; 1~ tecnologia delle val-vole p,ropriamentedette continua a fare pro-gress], a.ral punta che si PUQ intravvedere ~d'ora una nueva conconrenza con il settore deisentie0n..:duttol'i. Il vantaggio piil importan teofferto dai semieondurtorl consiste, senza dub-bio, nelle lora dnnenstoni ridotte e nel rendi-'m~rl't0 totale elvatO pr,oporzionalmente allasoppresslbne del catodo-caldoe, di coaseguen-za, dell'alimentatore del circuitodi accenslone,In contraste con tale consideraalene stahho 1~

    notizie divulgate da talunl specialssti, per Iequali sana in corso studi destinati a soppr'i-mere j' catodi ealdi delle valvele e a : sos-tituirequesti CO~ catodi freddi, in grade di ridurresensibilmente Ie dimenstont delle valvole elet-troniche.Si potra arrtvare forse alla cosrruzione divalvele elettroniche atte a eompetere con i s!-miconduttori pereio che concerne 'le dimensio-tit :il prezzo, e ilrendimento eomplesslvo. At-tualmente it Nuvistor, con le sue. ridotte di-mensioni, rappresenta gia un traguardo rag-giunto nella competizione con i,t.ransisto:ri.L'impiego dei eatodi freddi - e ormai nota damolto tempo; essosi basa sull'emissione cato-dfca dl un elettrodo in presenzs, e l i un campoelettromagnetieo elevatisaime. Sono passetimolti decenni dal giorno incui si e conosciutoil potere emissive delle punte connesse canmacehme elettrnstadche!II problemi da risolvere sana indubbiamenteIii ordine tecnologico: ,Don5 1 tratta eertamentedi una questicne di impiego di microv:aNolenei radiortcevitori: rna sisono gja potuti rea~.lizzare catodi a pw:rte carediche i Cili elet-tronivengono strappati sotto l'inffuenza .di uncampo eletrrieo elevate. 'In, ognrcase -ie valvole di tipo miril.atu:r~ atrtuali e quelle di tipo subminiature costruite-ir;serte, 'eontinuera:n,l,lQ certamente .ad esistere. - .aIliCOl'a per .pareech! anai ed (')gni event4altildubbio -ed tncertezza in pr'oposito SODaeggiassoluuamente ingiu&'ttt:fie.ati.

    Fig. 1. D aile v~ lvC )!le di,ra'n,dl ditn.ei'llstoni a queUe .di tipo t,dn'iatu'ra corre tut-. fa un'. $ Q - : : I . di ,h.bi 8.le,-: trcudci 'dl' lil';pe ,srande'ZZ;8,cfiiersi. II nllvinor grandeeeme un d;tal, per ~ucito,rap-presel"lfl' I~ulfhno .traor-crinarl~ prQdotto.

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    Anche nel nuovissimo settoredell'astronauri-caesistaquesta netta separazione Ira t'impie.'go del sernicondurtori e delle valvO'le~ mdub-biamente i semlccnduttori, in v'i'rtil del loropocopes edelloro piccolo volume, 'si imp on-gono negli impianti di bordodei satelht! am.ficiali: , t u H , a v ia J e .astronavi ed isatelliristessiportand con se strurnenti equipaggiati eon val-vole elettroniche. ,Vtdvole mlnuseele e trdnsi~toriL'~V'vem9 delle nueviaslme valvolechiemate((Nuvilstor ll' che possono: essere particelarmen-te imptegate Dei televisori.nei rlcevitor! radio,lleUe ealcoletricielettroniche, offre 1a possibi-.lita di ,m:onta.gg! ass.a:ipiit compatti e. can rm--gliote rendimento di quelli equipaggiati Canle 'l)'ormali v c l l v o l e elettrontche, e .elb perche i

    componenti-dei mcntaggi sana diversi d.~ quel-.li 'normalmente ,utiliz'zati con Ie valvole elet-troniche.J Nuvistor sono eemponenti assai robusti edi piccole dlmenaioni, che vengono sottopestia collaudi severi alle ah~ -ealle 'basse tempera-ture; essi sono racchiusi in un involucra ,di me-tallo.Du.ratQ regledi eserclziodelle val.,ole e d.itraf1sistoriQual 'e Is durata reale di esercizio del tran-:sis:t;od? Per rrspondere a una tlilci domandabisognerebbe innanz! tutto considerare nonsoltanto H transistore e l i per se stesso, ma an-che le 'Condlz1oni in cui vlen fatto lavorare,Untransistore va fuori uso sia -insegulto adun ~r;:op.ve1liente, come ad esemplo un corto-cironitc tra i suoi elettrodi, sia quando Ie ell''rattedstiche elettrlche risultana alterate. Per'ta1imotivi oocorre stabilire entro quali jimi'lisi'conserve l'effieienza di un translstore, primadi rltenerlo completamente inadatto per uncerro im ,pi-epo., . . .Una considerazione importante consistenelcontrontare la durata dl esercizio dei transisto-

    ri con quella delle valvole elettroniche. La dil'..ferenza piii n@tevole fra Ie earatteristtche diesercjZiow qll~sti due elementi consiste .nelmodo con cui sf producono Ie rnaggiori avarle,Se ' S 1 , prende in ccnsiderazione la maggior. 'par-te delle valvole eletrroniche, si puo spessoconstatare un deterioramento iniziale gradualeche diviene successivamente eosl' rapido da'mettere eom.,ple~aP1entefuOl"i usn la valvolastessa, quaJuniqu~ .slano le ecndizioni di im-piego e di rriontaggio, -"In altre parole; Q:l.landouna valvola comin-cia a 'deterlorarsi, poco depo essa di:viene pill0 menoinutil~,zzabHe~ dovunque essa .sia mon-tata.Faeendo Hparagolle can itransistorl, sf devedire. che it precesso di deterioramento di que-st! uHimi 'i l -estremamente progresstvo e

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    .SOD,DI

    Fig" 3 - ~ di l1 1,.msion'j di un o",vil~Qr 'Qho dJpoco superiorl II quelle di ul! comune ~"an!listor&e Inferlori a qu'~lIe dl Ufl dUale per cuc:ito; Udbegno'in aJto ._ slnist". r~ppreseljtta ,1 0 spac-catP internQ dt un n~vlstor:che nonsi ]l0SS0D,O p;r.evedere e che ppssonodeterminare u n a .alterazione i Inpre:v.,e

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    'tale lacuna non eststepiil. S' stata appron-tat:::t., ,iniatti, unastupenda-scatola di D!lontag"gio che, con 1 : 1 J l ' 1 . spesa modesta, offre a tuttila possi'bi1it~ di avvieinarsi concretamente :iltaseienza del secolo, in un, passatempo originaleche permette di realizzare tutta una serie di.',.r:t,)ontaggi. ''Ma perche la Philips ha fatro do? Lo abbia-rna )tia detto, in parte. Ma un altro motivea:itrettan.t.e_,mportanre sl Imponeva: quello didar, agio, anche a colore ehe hanna paura dellascossa elettrica, 0 non hanno jnai fatto unasaldatura a stagao; el i prevare I'emozione dicostruire COD le proprie manl una radio fun-zionante. Castoro potranno mettere i I ; \ atto Ieproprie -attftudini per I " " tecnlca e le costru-z:iuni t:adioelettric1:le con .facil1t'~ eo senza pre-venzioni di sorta a paure,

    ~ci sc.a,~oladi, ltIontaggloCon Ia scatola di montaggio, aecuratamentemessa a punta dalla Phil l ips, sl possono :r;ea:liz-zare pfu di venti apparecchi elettronici la cuicostruztone :poteva essere fino ad ogg].di esclu-,;siv;acompetenza dei tecnlci: sjrecialfzzatt o deidi1ettanti di radiotecnica. ~I rnontaggt, dunque,sono tali .e tanti che ad enumerarl] e e l inter-pretarli nei loro 'ani e ,' ne l 1 io rd .'!ftm~oD:ame~ion.'~:m basterebbero -poehe pagine. Possiamo sol-tanto rioordare che eonIa scatola o i montag-gio, ehe porta la sigla Philips B E 20 ~ si pos-SOJ. lO costruire almena quattro 'dlvei~ ampl}-ficatori, tie ricevitori radio, in terfoni, antifur-

    to elettronici, misuratori .universali e l1101ti,'mold altri progetti.La scatola di montag'giocQJlt;ien.e.tlna pia-stra di montaggio IJ,D,' jyersate per tutte le co-stn~zioni; contiene ancaTa uno schema d.i Irion-ta:ggioper ogni appa~cchiQ~ Oi00- unoechemapratico che tipete al naturale fa tii~ppsizionedei vari component. d .i ogni- p.rqgetto e heconferisee una sempllcita di montaggio estre-ma ad ogni progetto, 11 probl~Pl:a dei colle-gamenti e -state felicemente risotto eon unsistema ingegnosoche permette di evltarela ,sal!'datura elettrica. Non eecorrerio attrezziO ' Q , utensili e nOD esiste alpun ris.cliio .di :ve:nirea contatto con Ie correnti elettri'cI:iein quantoper ogni costruzione sl fa sempre FicQXSOall'alimentazione per mezzo di ,pi'le di soli4 ,5 v.Un 'manual .teoricQ~pratico,Ogni .scatela di moatagglo Philips EE20"e dotata di un intezessante znenuale teorico-prance di raciliotecnica, rioca:men-te illustrato-e diViso in due parti, Nella prima parte, CQ~'c;riteri dida,.ttici veramen:.te aHa port-ata d~tutti, risnltano esposte in fortna ehi~i'a esin-teticatutt:i i. C9p.'cetti foadamentali dell'elet-tridta, dena radiotecnica, deU'elettromca, del-l'el~ttroacus:ti(:1a. . c_Sempre nella 'prilJUl parte: sono Jntenpretati-ed il1ust,rati~ -i ~'i-stemi dj procedimente nellare;;di~:azione dei dtv.ersi progetti. Si tratta,db:~ue. ill un manuale di estrema in1portap~,@.

    ,

    Fig. 1 Elemplo di mcmtlggio prallca df uno dei 22 proget\i che .1 PQ,sonorea1izz.re CD,. Iscatol,. dl Montegglo Ph'illps IE 20 D. Tuul j mantlggi ve,.gono reaUzz.U lullo It.IIO baSam&h-f o ~ dJ. cartone bach.llnalo. Anthis, 10 Imol"l~,_ggIQ degli apparati costfh,isc:e- un'operazltin,e _rnpllceed oltremodo 'rapid,.

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    La scatola" di montaggio de l'ESPERTO ElETTRONICO EE20)}, da ne] desc..-itta in queste pagine,v ien e v el'l I;)u t,a p:l'es$o I r 1v e, r: J di to ri di artic:olI r.adio ' T V a l prezzo di ' l. 15.000. TE'CNICA PRAT I CA ,per une speciale acc:ordo con fa S'otje . t~ PHlllPS,informa tutti coloro ehe avessere inten:done diacquistare'" L 'E :S P ER 'I"O E LE TTRON I C .O , che, facendone r'ichiesta d ire Ual 11 e,t1 te a l. Servizio Forniture diTECNJCA p'rfA T ',C ~ - Vi,a Gluck , 5? Mi'!anp, con 1 0 Istesso lmpcrte dl L . 15,.,000 riceveratln~ IN--OM-AGGIO II h1agtHfiC!o volume ENC IC lO PED I'A D , fECNICA P*ATI

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    A LA -SA

    f

    BULLbNCINO .',. . . . . .CON lE~'STAA VA ES AG ON A

    C bj effet~a.sa'~da.ture a s .talgno 0 'alb fi.~-rna ossidrica, serite talvolta la rrecessltadi dover spostare, durante i1 lavoro, ilpezzo su cui S1 'opera. Puo capitare dj doverruotare Q< rovesciare ilpezzo 0 di ritcrnare suuaa saldatnra g:i:a fatia. Tutto do irnplice una-serie di operaziont che, tal volta, fanno per-dere inutihnente de! tempo. Occorre, Infattl,ritirare il pezzo dalla motsa, raffreddarlo e.strtngerlunuovamente fra le ganasce dell'uten,sUe in una nueva posizione. Ma: tutte questemanovre, davvero inutili) possono essere eli-rninate sol che si faccia irnpiego di una rnorsaof'ie.nhibile, come quel le che v1 .irrsegnarno acostruire.Costruxione del morset,toCome si nota nel -disegno, iImorsetto risul-ta frssato aI bancodi '}avon> mediante unasquadretta e li ferro e due viti da Iegno. SuUaalzata verticale dellasquadretta di ferro, esat-tamente a;l centro di essa, risulaa praticato..un fero ehe 'permette iI ftSS~lggjOdi un cuba-direrro, che co'Stittlisce Il. sostegno del mot-setto snodabile, Ovvtamente anche u cuba diferro risultera perferato in .corrispondenza del

    foro praticate sulla squadretta, -Su questa fqre4e'Ve entrare una vite a testa cava esagonale,che verra fissata dalla parte esterna del ! la ls'q,uap,tetta mediahte dado e controdado, inmodo da poter ottenere un serr~$gio-ottimee di eonferire, in pari tempo, al'cube pos-si-bilit"a di orientamento : dunque ilperno chefissa j1 cuboaHa squadretta It'lefa'~Uca clevepeter scorrere agevolmente nell'lntemc del fo-ro st85$0. Trasversalmente a "questa foro sel ne pratica un altro dl diametro minore, perl'app1i'c'azione di un 01:lcrlOllcino ,ill, serralggiodel perno. ,II perno.: anch'esso di ferro, reea ad unaeseremita 1a fresatura che permette iJ ,issag-'gio del morsetto veroe proprio 'mediante. dueviti. . .NeI disegno racchiuso nel cerehio e . di"1li.s;i-bille 'l'utensile. ~ bworo,l,l[timato, 1 1 perno, ael-la sua parte ii:lfel'iore, risulta equipaggieto diUIl .a s ipi ,na , che b$ ilG:om.pito di evitare che ,,1perno .stesso possa .sfilarsi durante Ie -rnano-life di orien tamente de:l rnorsetto. Il buflon-dna, Ii cui sf e Iattn cenno.rpermette. di bloc-~alf~ ~l perno ~'e1:la posizi?rte vl'u.t_a.Jt grano>I. l lJ ,dl.C'; ; to Del disegno, .ha 11 eompito dlfissareit cuba alIa vI:te a testa 'sagonale_

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    . .

    DATI'E 'CARAn&RISTICHE, " I ' .Onde Code d,a 16 ,8 '~2 n a t : ~ Onde Medle d a190 a S80 mt. Pote ....B cl'lJ$c!.t. 2,5 Waft., -At~~cco fonograllco; cornmutato. - AUme.nta-,zlone In c,a~ 'con auICpt~8s1arma.or.edll. 1.10-220 v _ co~ 'camblotenslonl _ '. 8te,rn o .. - A ltop a,1 7 "lan~e elllulco, dtm. mn;l-. 105 J( 1 65 . - r./Iob lle b.~-colore, d im . . mm . 31.5 x 2Q8x13S.COrriple.a -dl IIbrat.o dl Istruz:J'onl per .mo'"'t!1lg-fila e mesas II punta Iinale, dl Ire aC,heml dlgrande formato: 1 a.ettrlco e 2 dl CIi,b.8gglo.DJ esecuzlone 8g8Yole, anche per l'adlO(lmatot,aile prime es~erlenzedl montaggt I"adh:lf 0 .eo ,, : .munque sprovvlsll (Ii strum~ntazJooe professlo-nale. data la grlli1de chlarezza degU schemlCO$trUItM e delle fstruz.onl dl mon,~gglo prezto L~12.000;se contrassegno h.2QO in pia,

    Inviare. richiesis'8 mezzo vagUsa contr,l:ssegno.

    GmAT1S Invlando ntagllando sottostan-te vi tarerne pervenlre se~~ lm -p.gno. ulterlcnl dett~grl sulla sea-tela 'dJ .montagglo. e gratiS J L no-stro eataloqo-con 2 scheml :'1'ran"lslstor.

    Vogli~te iO,{iI; lrm) S6NZA IMPEGNO, milQg16~i de'Uaglis'ulla vs~ seatoladi montaggfo. tnoltre gradirei -avera.,e J i t A TIS jJ Vs! nuo\(ocatalogo Jll.ustratoe due. scheml per appsreoch: a'!i e7 trans-isto~.'~OME , ~ , ;, : , COGNOltH::." _ ~., _ ,.:.Via r ,. , _ : ,.,. N .Cl~ta ,.."" ,._......................Provincia ,., ; ,~,.

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    N 0, nonrlrte chequesto al?;gG:Q,'lel1to.non viint~r~ssz::soHa:n to p etc n.e , ! 'l on , slet'e , a t ? -. .logull. E vernisl" che questo apparrooehlO.il1teeres~a:prihci'Pa~llTIlente e vi~I:!.'e usah:i da) ri -paratori di erolegi, !Via glie:rQlOightis~no pro-prio tutti in gradodj eostrtlirlti? Not credia-ID O di no. .Dunque spetta a voi, amici lelto.cl, prendere .in esame questo apparecohio.: comprenderne 'il funzionarriente, costrnirlo e , s a p - e : r ; I : 1 ' comeva adoperato. Ma none cJ.ette; pOi" eke essonon pessa risultare utile all'hobbysta, clne,vas]sempre sapere un po' di tutto e vuol .riuscirea fare ogni casu.O u esto cJ >m plessQ , elettrorrice, qU,jndi, p.cHraessere .tdstruito con due. fini d:i 'versi: per 'pto-, . IP1,-jO : L 1 ' S O personale 0 per fame 1 J . ' 1 J piccolocenrmerclo rtvendendo. ,qua}che .s:empla.represse i piccoli negoz! iiiorolbgiai. Abb i .a rhQ,citato i piccoli negozl el i orologeria- ' p;erc4e~sappia,me cp.m-e nei 'lJ!legozt,c~nthdj de:1Je :gla;p-di eitta, in quelli dl lusso, questo apparecehio,sia pure in versiooi diverse; e s i S ~ t e gi~ e vieneabbondan te'n::Iente 'aciopeni,t 0.:QuaJl'e i1compit>o'S1ioJto da questa appa; .rato? ' CO&asemplice a idirs], Esso non ri-para; gli oroXogi rna - e in grade di infor11,latcfcon._ la rn assitn a p recisicne Se n ' f u : p z i : o , n ' a r r i - e l l ,toeli un qualsiasi orologioe accelerate 0' 1"1-tardato, oppure ,s,e,eesatto. E non e ft)I'seun granite vftn'-taggi,o' questoche tutti gH oro-Iogiai hanno potute l'isenti-tecoh: 11pl,ogressCi:deH'elet{'tonlba? Vi rieordatel come 'i facevauna valtap.er regolace it tempo': ' degli oro-logi? Occorreva aglta piit volte sidl'lnditlieco.IY

    nesso CQIl Ia molla del 1)llancie-te 6mplrlc:a~mente, per rnoltd giarn'i dis,egui~t.o) fine adinilli:virdua-re per tentativi il tempo esatte .Qggi tR'le : 'Scistema e del tut;to$orp_a'$SaLOe vie-,Ire :per:se:gtdlto soltanto d aj p ice _aU l:!;rtig ia. l'I;iJ ,,dagii or-ologiai ehenon possonn aneora per-:tnetiersj Ja _ s ; n ~ ' S a di .ques'to apti8fato e - daquegli h@l]b;yst l che;volendo fa,r tutto ' a : ' Setsi .ei'mentah'b anehe ,nella ripa:raziotl degUo:rl-IGg i .

    .rApparati cOn1,merciali .Incemmefcio esistono og~i rnolri tipi d - i ap: pa' I'eoci 1 .i . . elettroniei destID.ati a}il 'a, tg&la,~one'r ,aplida {:d imm.ediat-addl ternpo cleg1i Q r0-'idgi, , d i qU'aiun'que, ti)pQessi stane: B ' S . i ' S t e : , ade'$,~pio, 1.lU modelln nel qualeil .diagrafrlma

    .1 .,.... ..l" . 1 : ' . d'J~:ievm@VllIXleqtl: 1;J.1orQ

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    CJn up apparato .dj tipo oscblloscoplco eposlsibiJe utHizzare '..un amplifiICa tore del tic-tac"deUloro logio ed un clrcuito d'i sincronizzazione(base dei tempi) dal f,un~onatp.ento irnme-ruato. Su'1'1o. sehermo del tubo catodieoei ve-dranpo apparire gH Qsci 'Hograrntni ' dettagliatietei ' suom proqotd dall'orologib. Dopa uecerto petiodo di p,ratica, eiascueo saraIn gra-do dj interpretare gH oscillogrammi e di trar-ne le dovute :eonseguenze. Sfot~unatam~nte,.un apparecchio moho semplifrcafo non pubr:aggu3'gliare :l'orolpgiaio sulle aecelerazioni 0de decelerazioni dell'orelogio,L'apparato chequi presen'tiamo, inv.ece; per-mette di ri1ev~r:e immediatamente Ia precisio-ne di marcia e l i un orologice di correggerne,eventualmente, in brevlsslme ternpot. suoi rl-tardi 0 f .suoi anticipi. Hsammiamo~ dunque,1 10 schema elettrico del nast~ apparato,Rag~uagli sullo. 'schema elettr'lcoL'apparecchro :rche presentiame non e pernWla complilcatb e permette tutte le osserva-zien], desiderate Id a un rirpara tore e l i orclogi,Lo schema eleltrl~oe quelJio rappresenta'to in .figure 2. Esso comprende tre stadi principali.L'ampllficatore .del tic ..tac del~'orQlog:io, pilo-tato ,dal1e valvo le V 'I e V2; il sihcronizzaterepHot~to dalle valvole V3 e V4;' l'aHmentatorr.egenorale dell'intero CiTCUcitO. I varl stadi pile-,tanl()I il tu bo .c -a to dl co V7 -su1cui scherm o ap-paiono i seg,na:f1 tndlcativi d el fu nz to nam en todell'orologlo in esame.

    L'~mplificatoreIl tie-tao dell'orologio viene captato dal .mi..orofono (MICRO) e trasfeematc da ques;to in'hnpul'si di tensione che vengono ap.plicati ailagtigUa controllo (piedino ") d ella v atlv oila am-,tpUftcatrice Vl, ehe e un pentode di Hpo -lW'S6.

    I segnaliampiificati da VI vengono 2'ppilicatitramite 11 condensatnre C3 alla grigHaeon.trollo del seoorrdo pentodo ampli.fkat~re V2e vengono dosati mediante n potenziometroR5 da 500:000 ohm a variazione }o.garitmica.Nel']a realtzzezione- pratica di questo stadiaampllficatore oocorrera provvedere aHeop-portune schermature di certe conO'~ssiohi, an-che se.cit1, per m'otivl di sempl'icita. non. ap-,pare nello schema pratico di figUta 3 . . Ad esem-l j ) lO. i conduttorl della corrente :d i aeeensionedella prima valvola srnplifiGa,triee VI dovean-no essere in cava schermato ; anche la resi-stenza d i f1,lg3 de1 l1~ 'griglia controllo d.i - Vl"doe la Rl, dovra risultare schermata, Inoltre,durante .ill montaggio, OCCO.1'reI'a saldare unapiastrina dl fel'.fo sul dHndretto metallicocentrale della. zoccolo portavalvoia .d i VI, alloISCQPO cl,i assicorare una perfetta s.el'arazioneelettromagnetica rtra i piedini del iM amen toda una parte e quello della ,grlglia controllodall'altra. Ques'ta .stessa pia!Strina meta:Hi 'cafungera da pun to unico di collegarnento di,tutti i: ritornl drmassa di questa porno sta-dio amplffieatore.. Enerambe te dUe valvole VI e VZ do:vrannoessere schermate per mezzo di dlind.retrt me-

    Fig. 1 . I I co~ 'roH o del til 'em p o '''" d'I.!Q oro lO9 lo de polio VI f."lto mln.ndol. cUrve che.1rlprotlu,c:ohd 1'01 clnelcoplG dllt~.p~"~'Ut el.t.tronlc~ d~,crl"o in q,uHte pagine .. L'oro1oglo VI .1.item'to .opr. II m,~ro'ono cont.riuto J in una e.. ,.nlnl ..dl letno~ Intl.eustlca, Ie cu,l' dlmen,tQnlespre." In mllllmet,l tono rlporla'e In ngur a,

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    R l ,

    fig. 2 . $Clhe~a elettric'o'deW_., .pi:rato el .UrronlC::o .datto 'II c o n ,\r~1I0 del tempo degli.Orologi.

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    R Z 1 it.

    enI= - 3R Z - 7

    R29

    .~S I N e . EST .

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    sec, A . T .

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    . .

    .(0 II>> c-

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    .0.1005 ~

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    COMPONENTIC, '10 $F ~ ,1. V' .f el,et~l;oUt1:~o2',50 mF 3:5b V (eleittrblltit:o)'C3 _ - 1 '00, RF ">C4 ' :1 Q,O.OO,OpFC5 ,],0: mF. U! V (eleftrolit'i,co lC6 l,oo.naO'p'F'cr 50 , r o : F ~ 3,b v (eleftroJlilco)C8' -' $,,000 ~pF',e9 ' ~ l;OO~O 'ODpF 'C'1 0 ' '16, m ~F ,SSt) V (elfit,rol~,tico')Cll ..... 1'00;000 pFC122i,20f) pF'{13 =, l'a.QeD pF:C 14 - lQ:O !O O O ~FClS, 100.,QOo,:pFC'l6 - :3'2, m 'F - 5-50 V (eleurollt;lco)'(17 - 1 , ' : mF ' .5 :.5 D V' (eleuroHdc,o)eli 10.;0,00pFR ,TR2, R 3R4R5'R6R7R IR9R;l(JR l 1

    2;2megClQ ihm''''':'3 f30.000' 'oh~1,6 tnegC l:ohm-2'.~O"Oah", '5QO . 000 'c ih lf'l ( p.tenz to rn . I'Q~c"rH.l- ',7",000 O_~U11 0,2 W= _ ~1 20~O O'Oohm~ - 81 0'~OOOoh 'lI12.200' ohm- 1 '0,000' o~n, ;, 1 , W- 1 (1 0.0000I1 'm

    1 t1 ,2 - 4 7 , o o b ohm-R l'3 SO .OOQohm {-p~~en:z'om'~,inearfil),,14 220JQ,OO,oh n\lilS - 500.00b ohm tpoten:dom., llneare)it1' 330.000 . , l 1m117 -,2;2 'rnega6Hm1..8 " '22 _ " L , . o J_1_' ""egao.n.m1 t ' 1 9 ' 1.PDOohmR20, -:1 o ; , o q o ohmR21 ' 82 . Q OO ohm,R22 220.000 ohmR:23 - 50 'Q ,OdO ' ahrt. t poteni : lom. linear'e)124 1 me.gaol1m*:25 = 1oOio'dOoh.m'2 6 = ' 5 0 o . , o d o ohm (potenzt

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    I 6,3 V

    I

    sctto ogni punta di vista. Ipag-nl case si pub'fare ricorso ad un sincronizzatore esterno,lcioead "!J,n' sistema di' si'ncronizzazioil prb-datto da un generatore eampione. ~_~t~mo,'agenda sul deviafore S2.Alim$_ntQtor~Lanmeli't~:t:ionedelll:rttero. drOlito ~ otte-

    ,nutamediante un tn~.'sfotll1iriQre ern, due( ;v atv a-I e, a:d dtiz ;;> ;a tric i -(VS .V6} . e u na normal ecellula di filtro, H trasfermatore d . j alimenta-,zi.one - tfovra ._e' sBete costniito e d;i e'SSQ'yengqb6,riportati. a parte, i -dati costru\tti 'Vi. B o s s o eId6tat:O' di ,WI avvolgimento primano adattoper. tutte Ie tensioai di rete e di tre av 'Volgi,me~'ti secondari. Il sccol1oario A.T. presentaISui te'l'minali la teasione di 2 x 2S0 ed e ',dotModi presa centrale. GIl' 'attn. due aV'voLgi~enfisecondari e;rQlgaoo' entrambi la tensione eli6,3 V; uno' dl e!s:si serve esclirsivamente perIl'aecension-e del filamento -del tube) catodico,men-ire I'altroprcvvede a 1il "a ooen 's ione dei fi-la.'Imenti delle 6 valvole.1 , ( f 2

    mas

    '.

    11 lettor.e av-ra notate 11 panticolare sistema" ii i .mO l1 :ta gg io d e'J Ile - due valvcle ra:.ddrizzatrid\75 -e V6, entrarnbe dl tipoEZ80; questo siste-lroa di eOUelgam-ento permette di otteneream'alta tensione di valore sufiidente per l'ali-, l ' t ' l .enta2:1one. deWamp-liiica!f:ore eli impuls-i e per'i'l circurte di base dei tempi. ', Questa sistema di collegarnento delle val-IV91e rad!dri~tri-ei -per-me'tte jnoltre di otte-mere una elevata tensione di alimentazionedel tub0, catodica, U potenziometre RB, da,s0.000 ohm e a vM~azio_ne lin eare, permet te{4i.~gdlai'e"ia l 'UmmCis1ta della traccia sullo, s c h e 1 'i ri lJ i " . . de l tubo' catodico : i J potenZi0t11JetroIRIS, da 500.000 ohm a variazione Iiaeare, 'Per-mette dlregolare la foealizzazio ne, cio.~f ' l;annessa r a fuoco, della traccia lumlnosa 0 delpbnta lnminoso (spot). .FunzioncunentoPer .compreodere il funzkmaanento del no-stro appaTocchio, s'U!ppq;l)li~'fficr, in un prlrn,osnomento; di mantenere aperto l'interruttore

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    1 1 tj.q.,tac di un orelegie e costituito da unaserie di ruw.6ri che si t1petono ogni quintodi secondo : quindi ad ogni minute seeoridodella IQ.a~0r _p~[~e ?e9li orologi vi, sone cin-que battiti ed cgm tic.rae dro:ra per un tempoCOn1prB'SO fra i 20 ei 25 mt]l]jsecoD'di per urifunzionsmento ad aJ.m.pie!l-z~n~:rIJ:lale,. . o j qhn .seguenza, se Ia durata del tic~tab~ prolangata,cioe se i battiti sono I'e'lativametlte poem ,allora 'l'oscillogramma risultera iesteso comeindicate in fi:gura 6 . .La maggior parte degli orologi da polsoproducono 18.000 battiri ogni ora, doe 5 bat-titi ogni minute seeonde. Oeeerre dunque ef-fettuare I'esarne- con il tempo regolato sui5 cis. Ne1 nostro apparato ll.circuitQ di basedei tempi e .sincFoni:z~ato per mezzo di unasorgente 'esterna di campione 0 per meZZ0della f.requenza qrl 50' Hz della rete-luce, presacome ca-mtpio~e (~a frequenza della tensionedl rete e sufficlEnte1m,ente stablle'e _pub essereuti1Jizzata come frequenza di rlferimento).In pl:allc,;i, durante I'osservazione delle sche~-mo del rtubo catodico, se l'asdiHogra:mma. rI-sulta spostato a- destra, ciostara ad indicateche l 'OFOJ~g iO anH~lpa (va avanti}: se l'oscil-'I~gta~a ta:sUllta. SP?st~tQa .sinistra, , \ O ' m L o -iS1. Applieando iun orologio da polso '~op;ra: il IglOritanda (rIDlane indietro), . . .'. .micrefono, ~i POS-SOD;O_ esarninare le .forme del- Altre osservazioni su eventuafi difetti dellie curve. prodotte sullo sohermo d..i rumori 'mov-lm-enti ' meccanici defl'orologto POS'SQRP e.$-provocati dai movimenti meccanici interni Isere effettuate sulla forma delle sucoessibnidell'orologloo.tse s1 Pfefe.risce, dal suo tic-taco dei punti (spot ) che appaiono sullo schermo.Come abbiarno det to aH'iniziQ. questo ptimo r A -talescopo, si agisee suI potenziornetrc RH,esarne delle curve oscilloscopiehe ~ di per se ailo .scopo di estendere Ia traceia del penn.eHo

    sufficientemenre Interessante ed indicative elettronico sullo -sohermo : si chiude l'inter-rper l'orolegiaio professi 'onis,1a. I I1.lmOri pro- .. rurtoee S I, in modo d 'a aip.pHdu:e g li imp~l,lsi,ciotti dalFo.rologjo scaturisconc essenzialmen-. iamplifi!cs,r : i sulla g-rig'lilit (21 del tubo 'cat(jdic0..te 'dall movimento del vad elementi che corn- Inssenza & impulsi, iItube catodico rimane'PGngop,o 10 scappamento ) , che ur:tan,o tra di bloccato : rna per ciascun imlptill~olle sernion-r lOFO durante,. iJ fUn~.ionam,ento de~l'QroI6&.io. ide pr(YdutUve del, segnale sbloeeano U tuboQuest! rumori, che 51 rinnovano senza sosta catodico ed un jnmto lurninoso. appare- SUlloe cicUcamente, sono i 1 ) numero di ire; Ii den- schermo.chiamo: .. Quando gIi Impulsi. ris~ftan9 .in sineronismo-l.) Disimpegns: e provocato da-l 'bllanorerei Ia 'con Ja seansione-earnpione, la successione deisua posizione suWasse dei tempi dipfmde ,p1J.uti luminosi .si niauife-~ta in ill) unico pun-dalia poslzione angolare di d~,tto bilanciere, to; lo .spot non' si spesta rnai (fig, 7).2) tm puZsQ ~ e ptodoUQ da:Uochoc f'ra la Se l'orologio an'ticipa; i punt! lurt:tir1osi .ap-ruota disoappamento e la forchetta. 'pariraop.n.o in Una successione ehe vEJ:da sini-3) Cadura:' I e dovuta alla forchetta chee jiro- istra.a destrn i P~:r un orologie che. rit8;',roa'J iiettata dal bilanciere centro una eoppiglia, punti Iurrrinosi si succederanno invece CIa de-Questa 'ruifiore 'f! ilpiu intense dei .tre. 'istra a sinistra, come indicato nelle due .figure

    . .~.;;/. .. . . ~. .

    Ouestj tre rumort eOn;l:p0.l1eut:'i 1 '1 tic-rae pro-:datto dall'orologio sono :rappresentati claJ-l'osdllogX:f..l'mma rd i fig. 5; i numeri d,portatiJunge loa eurva ecnrrspondeno v a i tre rumbricompenenti cost come sono stat1. p.rhna e!lbn-cati. - .F' reque'nxCl de- i b a ttiti

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    "$ .e p. l ~ .figu li'a .10 ~ ' r i~?~tata .l a ~~ 'r : ledi :puntiJu:mlflO'SIOhe SI sU'OOedOllo da strustra a de...stra nel caso diun oroIogioaritrnico e .abe.anficipa.P~r un ovdlogiQ che ',prodUce un bat-',ti~,o a'rit:xnieoe che rHa:tda) 18 suc'c~SsiOfie deiPunt! e la disposizione di quest] e fa stessache ~ l'app,re~e:uta ta , i ! n :(lg:u:ra 10; r n a con unaisuqcessione ~c;.he~va da destra a 5inistra.N e l easo el i UIl ' ral lenta'ment,Q inoid~ntale del'oa"Rti:t9 deU'.rolc:m;io. dorolo ad un corpo estra--neo, 1 0 ' spat' detetmin.a un.a s:uccessionepitL'rap1qa v e s s o Ia parte slnistra dello~);Ienno,0 8 : 1 memento i:n c;ui 'si .IIlanijestail difette..Quando nem()'rologioJ pili preeisamente sulla'l'Uatadejl~ancora esiste' undente difeHoso;,1'oscinogf~m'rt1~ ' ,stsvo'lg in forma e:r.rata. pre-,s:entan'do. un 5'010 spot su qUindiei.L'esame ill un,orologio, sistemato sopraJJro:icrofpno), deveessereeffettu~1:O in qUail;s"i 'a'SipOs 'izio l l e in o gn i m an le ra , sis che esse-tis-ulN 'hll un .1;lliano Orlzzbntale 0 vel'Utale. Se,1 'oSci1:logra,mma.risuilta oarretto quando l 'oro-loglo sl trova su un w,'ano o r : l z Z , o n t a : l e . ma: s e g n . a i . l :a . , I~ . . n. .. ,.t.'ita'~dO , . q . t i . ' . . a t t . . S o . / ~ ~ . .. ..tr:.o . . . a . In u n . , pi. a .1l,0 v61'Ucale; $1 tratta ...ldentemente di unuattivo e q u i - U ' P r i o del o.i',anciere.Be la' ,m-ar~la ; deH' orblog'lo , e predsa quan-'do Ia molla e can-cata (0 poco -caricata), 'e se1}"Orologio arn.ticipa COD lE t molli:t eompletamen-. -te 'ca 'l 'i ta ta " a :I4 ora ,000c:oi:xe!rivedere i movi-;meD ti meeeantcl . Pet Una oS'$~ziQne iJwer~'sa, doe,per un 'furrjz;ionam-eoto esatto con la1nQ 11a cancata e con : u r l a.nl'ticipo Q:1.la'l1l:cjolamolla . f ! ! pGcoCa,r iC3,Q(ICorre . , indiviau,are nel-'la meccanka u n : difetto di Isocrentsmo,> E , ql1icl:mc1udiam.o i"l ,n.~Str0 E ! s a m e .dioro-,logeria, per non a.l101lt:iaoarc.i tro.wo dal temaprefissO,cne ~ qlleltlo di presentare a; letio:rerUn ciretlitoele:ttronico ~ nOD una, seqmenzadi 'difettic ehe sono di ,eOrnpetenza (, iegJi OCo.Iogia], E' mllde,nteche od:.orretaim certo tem-po prima -d t imp8.'ra,re, ad inteipretar-e con pre-'Ci$ioo.e gH .os.orl lO 'gt:IJV:tnmi: dope. un p6'di pra--tiea. p~ra1;troj ogni. iirterveitto $ 1 1 [ a macohinad~U 'QrC?1~g i0 .g~ultera ~n1m'edia-to. ed ist~!iyo:R~'cordl,amoC'l1e per rendere OQlnprenslbdl 1nostri dis'egni, abhiarne dovuto rappresentare .tuttigli spot, sfmwtanearoentli;; precisiamo,.,tuttavia,che. in teJaltfisullo schermo deltuboIcatodico ap:pa~oJ.1o uno ~ due 'spot a '1la, 'Volta,al masslmo, Cib che jmporua e l i " l 'osiservaziol)ed.ella, suecesslone e del v:et'So di sueeessiene,degli spot.Non ignori2.tn.o afi -a t' to , l"es is :tenza dia'Pp';l~

    .reciC~ia.ture OSf~lle.sco:p~clIe~er. _ la r~~azi.o~e,ctel tempo deghorologI. da~OIl!So ;'eSls-tono In;v:erit.~ molri t l Ip:garecq): I i del gepere,.a'S'Sal pitt.;c.omp1essi e peifezion.ati di quello da nol ,de-scritto. VogHaJno ' ritenene,' peraUro, eli 'e Iasempl~citA ~eJ nostroapparato PQS'sa richia-1 0 4

    DATt: CQSTRUTTIVi DEL TRASFORMATOREDI ALIMENT:AZIONE' Tl{,' -AVYolgtmelito prlmarlo,

    1'ensibni~hi Volt N di spite6 2 08484

    1 1 2 ,.137

    0, ltD110.125125 .. 1 4 014 0 1601 6 0 , 2 .2 0

    Dia:1"9. fr10J;lil1l0 . . . 0 .0 . , S O0 .5 0 .0 . , 5 00 , . 3 5 -

    .Avvolglmentl secondarlTension]in Volt

    NQ di, 'spitemm5Q250 330,,(press. al centro)

    Diesn, fila .0,l8

    3 7 O~80N.B .. La seziene del mreleo del titasfotmatlotedeve essere .di cn:j'2 "9

    mare l'interesse del nosrri amid Iettorl. Inog-Oi ,CMo, con il nostro app~recchio ' e , ~uffi.cients una osservazione di p,Ochl se:cOl'lldi perinfetm.are Il rf.p.ar,atore sulla :lnarda. di un orO:"logia d;a polso (.tmticipo 0 rit'ltdo>.,; ndn. e as-solutamente necessarto attendere i :}:gi:Qrtt :o do.. , p o . . . . per effettuare una c orre sio ne qua to ,ra VBne sia bisogno,La casse,tta di l egno.Hmicrofouoriyelatore' deveessere ta.'grado,dicapt'are 'i batrlt10he provendono d~rettgt-meJrt~ d:.Hl'O-roio'g16e non,q:ueUiqhe. possonop~rvenire ad esss 'p~rfen'omerti (;tt, rjjlessioneac1ltstica 0 riverbero, A fale i lst:.opo eecorreco-struire una' O O ' S I ~ e : t t m a , 'Ii l~gnQ,. queUa .indicatain fig. 1,.l~ cui d1me:r:ts'iQni,.espresse~.n ,mJ)limetri.. sono dpottat.e fiel d l s e g n t ' ) . . n corn-plesso e dotato ill $oa'ssett'ino ton manico.11 cassettino I:f,cl,'an:ehe lacasset'la risultano in -terl1.al'nente, dvestiti in lana di ve t:vo ' in m.o:dQdaimpedtre qu,.~~5iasi 'fenomeno di riflessione.acustica 0 dl- :ri-.ve;rbe.r:.e'nell'.i:ntemo d e n a .cas-sa. Ovvlam.ente, quando s,.feffettua 1~es~me delbaUito. di un brologio-, questo va ;s is "t ema .:ro sa-pia 11 mlcrofeno e quindi sl chiude it cas-settine,

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    .. q~~na' 'del < t di~gh~lorf,jl tecnico ~). L a SUa $peQlall~azlonel lnhiUl, e rettlbuftapro1uh1at~mente. nil da l primo lmp leg . . N o . n v:l Industria 0 lifflclOtecnlco c l 1eposse,no, ,fa,rea meno dl unc '0 ; p,liiI dtse9n810rl,: e n'on s:e netrov8h,O. E,ppure ;1trana' dl una prot,sslo,ne q~l;Iin"ca'ta che, ' , C ( og

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    lappa spesso oggi .si confonde il sJ.gnal-tracer con l'iniettore d.i segnali: II primo~; uno strumento usato dai radiotecniciper latiparaziorre .del'l!a ni'a~gior parte d~g;Uapparati, ilsecondo e una strumento moltoseraplice.catto soltanto a generate un segnale,ehe pu0eS'sere di alta 0 di bassa frequenza,da Jrnmettere nei vari ptinti di un circutto. 'Inaltre parole, iI signa1-tT3-cer pre- leNa una piece-Ia parte dei segnaH .ehe !~~rcOrroDo. il circuifodi 1.1,nadieapparato ; se enecessano 1 1 .rivela,ll amplifica e i i . riproduce attraverso l'altopar-'lahte. L'inieHore di segna'li e un a.pparecchlomolto pi'l l sempli;ce, perehe sl liln:iita ad inlet-tare sulle griglie controlle delle va~vole0 sullebasi dei transistori un segnale che 'Il'ieneascol-tafo direttamente nelYa1toparl~1l'te deU"'appa-rate che, si 'sta ripara:ndo. In poehe parele,!'tuieUore di seg:nal~.e qualche cos~. di p,iiJ.dell'ohmrnetro, pellc:be Iserve a stabilire c-Onuna certa speditezza, se ,vi e interruztene ne'circuito e in. Quale stadio questa. interruzionesi .f manifestata, In comrnercio si trovano en,trambi questi strumenti e, logicamente, I'miet-tore di segnali e quello che costa di menoeche e pi~ facile da oosrruire. 'Per inostri let.tori abbiam6 realizzato UB miettore e l i segnaitdi bassa frequenza che, in pratica, altro Done ' che un oseillatore di bassa frequenza che,come vedrerno, -s i presta ottirnamente per dueust divers]: per la riparazione delle apparec-chiature radloelettrlehe e come trasmettttoredi 'segnali di bassa frequenza in cod-ice Morse.106

    'Osc,illatore B.F.L'inieit9re' di .segnaU di bassa ftequelIlZ8', da:.noi progettato, e rappresentato nella schem,aelettrico dl n,gUra L Corne S 1 vede, -il circuitoe queUo di un .elementareoscdlatcre, el i bassafrequenza, che fa impiego di un transfstore d : i . _,tipo pDp edi un trasfo:rmataTe di a~c.opp).a-mento intertransistoriale usato in molt! radio-rieevitorl

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    M O R , S i : : T T O AR l E

    PUNTALETR 1

    BC 1 T 1

    T l cA

    0'

    51D ' "

    ,.I

    P ILA , 1 ,5,V81)===::ooi-=~="""",,,"'_"

    Fig. '1 - Schema e1ettr,i~co de f1 'i "I ~U i ;l lr e t t l segi1aIL! C 1 2.2E JO pfC2 - 301000 pFIt 1 = 4 '. 7 60 ,:o hrn1"1 - t,tQ$"fdrmatore di accopt;iamen,to in-tert ran5J~tori aleTR1 =_ransls,tore t'lpo $FT~07

    S,l - i.,terr.IIUo,re II pulsante,pllu = 1,5 V

    COMPONENTI

    ' T R 1 '

    I_ I Fig. 2 . _~,~e'ma J?r~t!'o.

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    . di bassa f'requenza di rieevftori, a.Il1phfrcatQl~i"televisori, registratori a nastro, eec,Per chi non avesse mai fatto usa di un talestrumento possiamo ricordare sommarfamen-te H metoda dl impiegta. Per verificare Yalta-parl ante' basta collegare la massa dell'iniettoree l i segnali ,ad un capo della: boblna mobile del-l'anoparlante stesso : eol puntale esploratoresi tecoa l'altro capo della bobina mobile pre-mendo .1 1 pulsante, Se l'aHoparJ:ante sara efficiente si u1ddl. .la neta dell'oscillatore B.F.Q1.HlndQ si. verifica il trastormatore e l i uscitanon bisogna alimentare I'apparecchio. Si 601 .lega Ia rrrassa: deHljniettore di segnali alla, 'rnassa dell 'ap'pareochi:oin esame : col puntaleesploratere si tOCR il piedinc della placeadehla valvola finale 'audio, premendo il pul-sante; i,e II trasformatore sata effident~'"si.( 1 ' ( i r a un? J ; J ; o t a pili intense di quella udita idu-rante I'esame dell'altoparlante.PeT verificare la valvGlla, amplifleasrice fina-.Ie, :S1tecca col puntale esploratere il piedinodena gri!g}ia controlio di dena valvola : si uud.luna nota ancora piu intensa'e cia stara a t d i -rnostrare Ia perfetta efficienza della valveia1 ; F I , esarne. Con 10' stesso sistema si esamina la ,. 1 ' - ' " "valvola _I1ieainpli l1catrice di bassa frequenzache, se .sara efficiente, permettera d : i far ascel-tare nell'altoparlante una notadi int.ensita:maggiore rtspetto ai casi precedenti : n~l caso

    'j

    .~PIR 'E

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    che noii si udisse aicun segnale, si dovra ri-tenere difeJtosa la valvola 0 qualche compo ..Bente del circuito .da essa piletato.Trasmettitore a tastoAbbiamo gia. detto che l'Iniettore di -segnalipuo essere facilrneate ' trasformato in un tra-'~fOettitore d 1 ~ass.a frequenza, A tale scopeoccorre mumrsi di UB nucleo fcrroxcube v e davvolgere sopra di esso una deoina rd i spirecirca di fna per- collegarnenti 'ricoperto in pla-"S'ti'ca0 in gomma. I due' termtaali dell'avvol-girInento vanno cennessi rispettivamente canla pinza a bocca di coceodrillo e can H pun-tale dell'oscillatore di bassa frequenta. Col-li>c.8pdo un normale rfcev~tote a transfstoriraolto vicino al nucleo" ferrcxcube. si udra up.segrtale ,cllbassa .frequenza attraverso ralto-

    1)arlante del rrcevitore. Mediante il pulsanteS1 si apre e $ o i chi'l1'de i1 citcUit.o alitnent~tored~l generatore in modo da trasmettere in co-dice -Mone. Si avra cost I'oppertunita di pe-tere fare una certa pratiea rrelle trasmissionlM Ql'se. .Chi volesse ottenere u.n apparato .piii com-pleto e, pill perfetto, pottasostit'liiTe II pul-~l;lnteSl con un taste teJegrafieq, dlsponendoitt tal tmodo di un otfimo osci1tlofono, eeono-mloo ed estremamen te semplice.n -funzionamento di questo osclllefono efaei:lmen tecompreD'sibi'le. II .nueleo ferroxcn-'be, ecoitato d a ' 1 1 e spil"e percorse dalla tensionea frequenza di circa 4 00 periodi, iirB!di~ un

    campo elettromagnetico the viene captatodal'l."aifitetlrta ferroxcube del ricevitore a tran-;sistori, amphficato e resoudibile da questoultimo. La o:ezione C1leisegnali Mor~e, me-diante n ricevitore a transistori, non rfchiedea

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    'Oltre. jalle a~lgidrnati's,sil'ne lezion',i ed ,all'a',aodJra:ta a~~isten.;z.qdi oompetent] in'se-g,.r'laht:i,'iceverete: bee'i'neHa,prodoUi chi.mie] (anche per lo:svili,lpp,o a ,co'lor.H,cuba t.ari~, m.ar:ginatQre, ecc, e,danc:neun iDgranditor:8 profe$$ionale eke, co....me II resto, dtverr~ di vestre prop~'ieta.Info,rmatevj delle rtdotte tafitfe a t studio.

    AF~A vi , oH reuna fo r-rna nueva verarnenteeffie ace per impa,r;are"tutto' sulh~totogra:fta . Qu,esto nuovlssi-me sistema TEORI-CQ'PRATICO ccnsi-sts nelt'lnviare al-I"allieve un llibora,t,otio grati,s per I~pratlche d i studio.

    *,CORSO' DI DISEGNO E PITTURAIi, Ecco uno del Corsi ohe AFfiA he maggiormente curate, Lamaricanza di buoni professlonisti, tanto r,icniesti pelT tI mer-cato' iteliano, ci ha incoraggiati a fare questo eccezionale

    .,.tt st non avet.la macchina ..l '-,A FH 'A ' i a riohiesta, la in-elude: nsl primo In ,v i ,o eMI,I,ieve maggh)razione 6U,jph::(;01i' p~ gam erlti m ensil 'i '.' i l l .

    sforao eclitOr'iale, indispensabile tra l'altro, dato il carattere vislvo deile materie che tratta.II Corso e composto di mag'l1ifiche lezloni (rilegabili) che insegnano tutte Ie tecniche: acque-rello, .igouache'\ olio, ecc.Riceverete Ineltre, modelll, carte speciaJi per i vostri esercizi "dal veto" e sempre sottl;' laaccurate guide dei migllori inseg.nElnti.

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    * CORSODI ELETT.RON,ICA RAQ,IO TVNulla di . piu attuale dell'elet-tronica. Nulla di piu redditi-zio, og9i e. nel futuro, chedomlnare questa aff$scihahtetecnlea. AFHA vi offll'e II suorecentisslmo Corso tf.atto nel1964), ehe, mentre costrtu iraper voi un deHzioso "hobby"vi convertka in veri teenialspeciallzzati. A questo secpo

    nceverete, oltra Ie inagl'1ifiche lezioni (con pit. di 5.000i i lustrezioni e fotografie), tutto il mater ia Ie necesserioper eseguire lepratiche. qua'le una supereterodtna a8 velvole, un "aRparecchio. a transistors", UA tester;sec. ef ' nel Corso epprcfondtto, anehe un osclllcsco-pio e un televisore. Tutte 8 piccole quote men,ili.* CORSO' 01 I;LETTI.IOTEC,NIC"

    L'elettrjcit~ e una scienaa sempre in s\lilupPQche ognl gil9'f.hOrie hie de , n llJ ov i tecbicj.II Corse AFHA, non he i Q , scopo. d] formere "elettriclstl ~', rna'tec.nJoi elett'rjci8ti, owero persone .cepaci dt app'icar~ "atecnice acquisila' a tutte Ie s.peti'alita Ipresentl e' future):,elettrautP, el$ftrodomestici, 'motori, ecc. ece; .Nel vostro tempo llbero, standovene a

    cas:a, "esegue.ndo gli esarclei COI'r'l [jab-bondahte "rMeriEile fornitp d'a A'F'HA,ccir~u;e,9u.ire:te~n diploma e V i i p.repare-,tete'~d un avYe'nire mi~Uore.A fHA he gia 'a\lviato' versp il SUCCBSSOeerrtinata di allievi, ed ora, puC> fare 1 0stesso . con V6i', mettendo 'a vostr~ di-sposiziorre .'Ia sua esper:ie'flza: e la suecornpetenae,Chi:edeteci lnformeziorti: p-0t r :emo, coshfornirvi maggiorj pertlcolar] ad illustrarvi

    ~~~~~!!!! ! ! ! ! !~~~~_.:I. :: .eJ::: . :: !: . : . : ::: . : . : . ! . l i t=a raQ' h:lngfbili. _~ _-~----- _-'------,V o g l i a t e spedirmi,g r a t i s . s e n z i i m p e g n o d e p t J r t e mil, iIv o s t r o OPUS'tOIOf t f o r ' " ~ t N o_ . o o l o r i s u i C o rs o di ~~ - - t"....., - ..

    , N o m e 8 C Q g n om e _ .~ _ ._ ._ . , . , . , . , . , , _ . , . _ .1V i a _ I'_."' _ ~ _ _ ~_ _ _..4 .--- -.---- - - ',~ n . _ ~ .Citti : . -. . . ,~ _ , , _ . P rovine ia , ,~ , _ " .AFHA-It.lla-!~S~~~~I~~~~.!!.O!_:~

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    e ad alta tensione raddrizzata e quelloeccitazione dell'altoparlante, Si suol direI'alropaslante, dotato di Qobina (ii,camPQ,tipo elettrodinamicc ,quanto cjguarda la 'bobina mobile, che~n~ i !UW~: I ;~XM' I15 '1v :e rtsulrare ben centrata nel"4rafepro, esse

    ~ " " ' ' ' f 'O l ' '' ~ ' ' ' ' '' ~dalla corrente di modulazione {bas~'~q~9J;:t~iSff'requenza): erogata dalla valvola 0 dallo.finale di potenza. Data che la bobinarisulta animata da movlmenti vada-eorrispondenti esattamenteella

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    G 5. . . .0

    Igimento pressoche totale del filo, cioe del tra- isolante irrterposta fta "!lItostrato e l'altro e, Isformatore d'uscita, date che I'avvelgimentc pri'ncipalmenre, di queUa 'cll, separa l'avvol-secondario < filo piu grossoj e sempre avvolto g~'~ento prirnario da quel1lo secondario. fe rsO,pra l'awolgimento -'p~ario. II riavvO'lgi, Ia verita, .si tta,fta di -un guasto asslij ran>menta: assai delicato " a 'causa gel PQG,Pspa- che puo verificarsi in un trasformatore d'usci-iio Iibero. Occorre' aver cura, durante l'ope- tache e stata,sbttopost_o ali~Ulnidita e si. rna-razlone di riavvolgimeh.to, di ipterporte della nifesta assai pill frequentemente in qnei tra-carta iselante pai'.a.fJi]la t~ fra ogni stra't0' d'i sfOl';matori Jill c~ i'avvolgim~nto secondario eavvolgimento, allo scope' 'e U e:vitare che iTa r e~Jlegato .a masse per Jleces:~ii~,adi 'ci.t-tqito, C i . nstrato e-stratopossano manifestarsi del'lif se:i~.eqntroreazione (fig. 3). /'tine "ingrado di 'corrocireuitare una parte 4~1. :I-n qnesti casi Ia riparaiio:pe< e molto sem-I t i , i V , V 6 l g , i m _ e r i f o prirnario, .. :. } .... " ." llliee: -esuffi~fente rsvplgere ,jl ,610grosse ehe.Oceorre n~t_areche assalspess'o 1mterru costi,tulsce' l'~~olghIHmto .secondario e sosti-~io_ne si verifica in una delle due estJ7en:~#~ twi;re la carta isolart:te con uno 0 due stpa11,cl:idell'av01'ghil'ento, nel,punto ill '~ i 'e - s~ldat() carta di tin cerro ~peS'sofe e impregnata: diUcondutto:re di entrata 0 quello d 'i uscita para'ffii:la fusa, , P'ri'Ola 4 1 riavvolgere il secon-.sui terminal! dell'avvolgimente. In .q_'Ilesti'casi I dado eccorre aI_ssicutatsi che H guasto none ' "a-ssai facile elirninare it gq_a~to senza . dov~r ~ l 1 t i a : intaecatc 1'av:volgim'ettto prim~rio a eau-'s:v61~ereU file. I sa dena scintiNa.tortoci reuio ,'fra pr'irnarl0 e secon:darioQuesta incorweniente '~ ~al1ifesta in ~seg!.,fj~to ad 'ihpebo1i;meI),to della carta paraffil1ata

    ~~terruzione del $eoond,rioL:'8vvelgi~entQ -secQBdElrio del traS{ormatb ..fce:d'usltlta, .~ ottenuftO 'fenipt conil?' d~ ~IIl;'smaltato d ,l g r0 !S C!) ' cl~ametr e' ,qwndl: -d'lffl-

    Fig . 1 NegU,ltop.l'lal'tI dj' tlP9" elettromlgnetl. 'CQ, Iii b,obin_1dl eccitiizi!:u'e JUl1ge an~~. daImpedenz. di filtro per n, IIv.lla",~nto d ell. ~ o r,rente pu.lunte ,e..ogat.d~WaH:",ent.,tore.

    Fig- 2 - ~'iflt.rfu~lo"~.d.ll'aYyolglm.e~to prii,1ario- d e l t rasfor.m'8tctr:e cI~usclt. T1 rl 'ppresent. i u no del IgUl:sQ pi~lcq",unt nelc;irriutto deU ' ij t.O ' pa r1a :n te i 'interrorop. l'alirp_lltl\lzio" "~dica deUa finale.

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    Cilmehte pub Interrorapersi n a t t a eccezioneper, inconvenienti -meccaniei come, ad esempioun colpo di cacciavi te)'.L'mternrzfone puo veriftcarsl nelle saldatu-re, che ~eno in _miniero, di quattro (fig. 4).Di queste quattro saldature, due, servono acollegare i It:l'orsetti defl'avvolgimento second a-do del trasformatore d'uscita 000, i fili che locollegano ai termlnali dell'altopariante; SI1}'l'altoparlante,quindi, vi sono ultre ealdature'(alle volte sono quartro) che colleganc i rer-minali ai.conduttozi che escono dalla- bobinamobile, Non bisogna rnai dirnenticare che'}'av-Y9lg1~ento . s~c.on:?ario del . tr iJ ,&form,atorea~o~edilammWdclbb~mam~~~desso cQj1.bessoe attraversato da una corren tedi intensita elevata e ehe ogpi oontatto difet-toso introduce in questo cireutto a bassa t : r n . -pedenza tina resistenza ohmmica notevole, E'da terrer cente ehe anche j)l.1 casi di cattivicontatti, senza che Vi',siano 'inte:rI'Uz~oni corn-plete, 'l'ascolto risultera notevolrnente Ind boHto. ,, .Il' sistema piu .semplice _per controllare que- aha tensione (avvolgimenro a resistenza e1e-.sto circuito consiste nel dlssaldare i termi- vata el i almeno 3600 ohm) oppure e connesso.~i dell'avvolgimente secondarto e verificare in serie con, il docud;to ,di a I t ' l : J . tensione (avvol--'Ye'fficienza dei d U , e eircuiti, queUo dell'avvol- gimento a resistenza piu debole: 9 o O - i s o o -ohm")'gimento s,econclari9 ~el t~asf~n'7m'atoree. gpel~ n~l quat; easo serwe ugualID;ente da induttanza10 C\ena bol?ina mobile, me~lante un cam lt! ." .' . i l I t .::fntrag~:io. _.n~Uo el~ ~ tT l~ o ; n e~ s~ n a reststenza. ,~ P~ ' ezza . ',_"'jn.tefr-uzione di _ 'q1.\estoavvoIgimen!o ~ eo-bile dovra l'welarSl In c()rrent~ C0n,tln~" . 1'1 ' taZione e 'assai fre:queI),te. Essa determine

    . g~~stoC6lPPleto della ricezione per due mo-Bobinq mobile ,uvariqta' - ~~. " I mancanza di eccitamento neHra'1rapar~I a n ~e cireuito anodic) delricevito:re 'S:PJ;"9V--~ tC 1 ) \ di tenstone. .~" I riparazione consiste nello s':volgimen1!Gfq . ; I D O ' e nella --riparazione della interrnziene,if " ~< Ipesso si manifesta in pill p~t;lti a causadtflrf ~scintil1esViluppale.s-i, tnternamente aj1~a:v~-.~&iihento. Quando,' si rita I'avvolgimenrooe-t;:~, aer ,cura e l i ~s,ola_f~gli strati d. i spire,q . tf arta Isolante panaffinara.

    ~cci'ta:dOhe interrotta

    I114

    pG2

    +A T,fig, 3 - II cor~oclrC"Jlto ~ra 1'~vyoJglmen~o prp.mario _ quello secondario del tr8,sformatore d'\,s~j.ta, co.tj~u.isce un guasto che si ve'rifica aS5,1 dirado: elSO e df;ltermi,.ato da'll't"deboU~ento dellajsolante interp,osta fra i due avvcilgiooei'lti,

    meceenlel'a:sti -di' natura meceanica ehe st posac-

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    fUl'lto di ".oU~ra .Fig. 4 - l'avyolgimento secOfld.rio del trasform ~'tore ,d"uscit. -ris!oIllta .co.l18glto a quello ,della' b O Rb~na m.obn. deIl'altop.rlante per' mezzo di duefill concfuttori e d i q ua t't-ro lai'Q'IIfuJ:.'I st'Bg"O: 10queste qu.t~,-o sald.tv,re !,-05sono ventrcarsi ln-terruzioni nei (jolJeg~m'enti.Iante, Oueste particelle, III Iungo andare, fini-scone pel' rovinare I'avvolgimento stesso 'del-1a bobina mobile, -. -, La, dparfl-Zione consists nell'estrarre com-pletamen.te la membrana dell'altoparlante as-sieme .alla bobina mobile Incollatasu di essa,dopo aver. staccato 10 spider f;l scollata Ia mem-brana sulla cirG onf@ .~( ;:,n,zaesterna del 'cestello.Sol~ap:~o cost si p.uc) accedere facilmente neltraferro per ,pulirl0 perl'etta~ent.y, prima conun pennelloe poi con tela smecl.g1iata. Succes-slvamente si rrpongono in. pesizione esatta Iabobina e Ia membrana dell'altoparlante, Sim-colla 'la membrana stessa sul costello e si . pro-cede .nel seguentemodo: .g) da un bJglietto,da visita si ricavano quat-tro 'ling;qelle di un centimetre dl Iarghezza:b) si fanno setvolare queste quattro linguellenel traferro fra 1a bobina mobile e l'espan-8'ippe PQlate del magnete,

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    Fig .. 7 - Le o.perazio.'1i di centra.t"'hl del CO.TlOva.nl'loinj:z;i"te c'!" l;'applicazione e U quat-tro I I n -g!lelle di c~rtondno fr~ la bobina mobilee l!e~PQn. ,siena polare del magnete. I

    'inseFy~1,>ileeon-una nueva. Consigliamo i'let-t o r i di acqulstare Ia .membrana munita dellabobina mobile; Indicanda al fabbricante '0 alrivenditore specializzato ildiametro esatto del.traferro ve cos) pure ildiarnetro della rnern-brana ..La membrananueva va rnontata secondo ilsistema gi21:'spiegato nel ease 4eJ ' Je operazioni4i c e n t r a g g i o . -~obina, mobile' deforma'tCiSe 1a,Qobina mobile ha subito una defer-maziene che l'ha .resa leggermente QvaliZ2;ijlta,.bisognera infilare Ia-bobina mdbile su. un 'l'llaIi-drino perfettamente cilindriooe dello stessodiarnetro e passare una mane di vernice swl1apobiba stes's~;.:9uando la: verniee si sara asciu-~ata, Ia babmp. avra ripreso Ia SUa perfettaforwa cilindrica, . .Per qualsiasi ~ltro ~asto Qd inconven.lente.filIa bobina mobile, oecorre se~pte &os tH~e1'intero cnm plesso merobrana~'b0bina IJ ,1Qbile~on un altro nuevo nel modo preced~ntem~.n~te descritt0, . I

    TECNI'CA PRATICA, p.GSsiamo dirlo con la massfma tranqu,illlta, senza tema dt sme-ntit"" en-tusiasme tutU 8I1c}fe a .prlma 'Vis'ta. V:f! 10 pbs~lariJ.o documentare pubhUcando . 'fl1 fls l 5 1 1 $8datj.'! q\4a e J l. Jl'a. le -centlnai~ 4i l.ettere -ehe c, gftmgono quotldianaiJiente In redazlone;,!eccato pan avere tanto 8pa2:10 per pu~blicfl,rle t~tt~... . Ho avuto per case tra Ie mani if fascicolodi ottobre dt '.'Teenica lFrf;l,tic'fl, '), ~, ne sOPQ~imasto entusiasta, . p ' e r eui mi sono deciso adabbonarmi I). \BULFONr BBNI1 : 'OVia Aquileia, 61 - PERCOTO .OJdiq'e) Innanzl tutto 'Voglio augu.rarvi buon anno,Sono ul l ~ftcchi? lett?re di codesta ri'Vista~ se-condo me la piu chlara.PICCO GIOVANNI - Via Ardu'ino, 1 , ASTtI{(Pet Ia ,vigilia di N.atale ho .ricevuto jJ Ra.diomanuale in oma'ggio per il rinnovo dell'~b.bonamentc: e rnolto bello c-Jnteressante: vene ringrazio moho , .NEVIO BOSCHINI - CQR6> IOO (Vercelli)

    ,Sono u n fedele lettor: e 'per di pill , a b b e > -na to alla pregi~tiss!.ma vostra tivista, olle ri.., tengo tanto utile e 1)Jla't ica per _not operai > > , .ANTONIO DE- BONIS - TOlt'IN'O .

    SGnO ua assiduo Ietrore dj > , Tecniea Pra~tioa "e rei permetto d . f s;uggerirvi un accorgi-

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    nll~nt6. the rendera aneor pitt sirnpajtca 'e. in-teressante la vostra rivista. ~ IFAANG O .\FR AGA ME liL IR O OO BLLA l:O N IG A (R. C:)

    Sone un abbon.ato. alla -vostra rivista dellaquale' ogni mese apprezzo sempEe 'w pill gliIntenessanti' pregetti e realizzazion] _pra'ticl1~ .>~ .VITO GISSI ' :BA~ETTA (Bart.)

    Mentre vi rivolgo parole di eotu~olilsmo .perla belHssim.alrivtsta di cui pel" la 'seQOJ10a voltasono abbonato ... ,}, .l 3.ER lO I .JD ] QIORGIOV ia E'eletto, 52 - UD IN E ,:

    I(;'8000 diventa to un fiffeziepato lettere o . . i"Tecnica Pratjea " qa.l . IDeSe c U settembre del-10 scerse anne e t . rovQ.l A rivtsta -d i rnio p'ieripgradimento, per .eui he latta contraci:e'diVel; 'siabbonamentl anche ai rnie! amid .- " - , ,

    nt .~ART'~,NO GIU8EtPa?EP;~za: P. Mu~i;11 - 'NAPOLI

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    iI'.IMODELLO D IVASCH~TA'

    I",parq{e a real1iuar."naarmon~o$a combin~lo.,e. dell'~rgehtatura della p,ittura $'" \tetro

    A tutt~,i nostri le~t?r4s .r:i~mo; in.queste E' necessarja una vpschettQpa:g1l1e, .l la . .poss*bihta dl realizzare m casa , ., propria. in una armonlosa combin:azione Prima di iniziare -Ieop,razioni vere .e p :t"o '! 'ne.'dell',argentatuia e della pitr'tura su vetro, pia- di .~gent1 . t t11 , ' :ra e di pit$ra, delle l"stre,' d i , " ve-o~vQliInse:gIle lunrlnase, :iV8:ssoi,sl1perlici di ta- :J'tr6, oecorre prepuaie ia vaschettemetallicavolini e molti altri oggetti.. . in c;ui st .svolged. la ma dor parte del lavoro,11 'Se.t~10 .COtllSlste neWeffettuare l'argenta- 'La v;~~etta . ~ena costn;r i . ta rica~an4pl~ da UJltu~ae fa ,pittuta .~ul al Str,e ~ '\I:etr~ s,~ ~ral~- :fag:l~?'di laIIl lera. zlncata; la -larmera .~;l f~,rm~seiare ~lcun pEl-rt lC;q1are fra 1molt, I ' qutespostt, quaarat~,verri p~eg~tae ~ldata .~e,lt- an:gol;,_. Per dU$cire nell'intento non ecccrrono par- l(l!lcian.do apert(i un ~g~loper ildeflussp deidC6.1ari attreazature e nepplire bisogna mette- llQ\Udi in un apposifo ,r{tceogl-itore d.l "'(1etroo.re i l l - atto sp eoiaU '. p~QCedi,m~brtitee~i lCi . OCc( )1 ' : dijlamie;ra.re a~tel)2';fQ~ e buena ,;y~l()litae un iJ,ngoUno/Le dimensioni della v~S'f;hettJ(.safanno que.lUberQ, I~ena'casa in cui poter lavorare indi- Ie ohe potranno ,soddis>f~r:e]~ es~pnzee l i > cia.sturbat]. ~un 'lettore, tenendo ..OQnto.cbe lfl (Vascn:etta:

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    stessa dovr~J:lve:re in ogn.i caso dimenstouimagglort di qualslas! las't':r.adivetro S 'U cqj S 1vuol Iavorare,Una volta costruita ta vaschetra. di himierasi provvedera a passarvi una mana di eatrame(neliaparte interna),,n vetro sul quale 'ii~era dovra appoggiaresu du.e -Iegn,i (Iistelli). i - r i 'modQ da risultare pe;r~Iettamente orizzon:taJe.La prova dell'orizzon-t:alita della lastra clivetro si .effettua f.acii-mente versandt; sopra ,.(Ues-SCI un po' dIacquao e d osservando se la stessa stagna sUI vetroeppure scappa via,,Pulitur,a del vetrqL\ prima operazione da farsi, dope a:v.erscelto l . a , lll:l.stradi vetro IS U cui si vuol operare,e quelladi pl,lIb:e completamerrte 1a lastra Wvetro 'Con una soluziorre di soda e acqua ~SOO-gra'ml~:i di soda. in 4 litrl ill aequa). Successi-v am en te si P l1 ov :v ed er,a a 1T.f_sciaoquare la super-fide del vetro eon acq't1~e a pU lirl .a nuosarnen-te con una $o1uzjone dt aeido nierico ,puro in.acqua distilla:ta ( ' 3 0 4 grijllurd di a

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    a'cqua+potassa

    ,--. . _ .. _. - . _ ~---~----=~~--~."._--

    alcccl --' :~a 'c1fua+ '- . - - - - = - , -"a ci G Qz.i .Jcch e ro n i t ri co

    D:ue sisfem,. di lavoroLa combih~one deU'argelltatuta eon 'le pit-tura puo essere fatta in due m o d i diversi: 5jpuo, dipjngere, sui vetro 1~ sCJ;'itta e argentareit fbndo 0pPuFe 'sipu_o l;trgentate Ia scritta edipingere il. fondo. Laseiamo.al J~ttorela sceltade l p t,opediment' o ri~efl\tto i1 migriore. _.,LepaiU ehe 5i YQgliollo'color-ire vaano rico-

    perte eon paraffine fusa in modo che 1" sofu-zione di argenta .non-possa , in~ta:ecare ilvetro0, meglio, quelle pa.:it~del rvetro sutle quaJi sitrll'dle usare ilcolore. In ogni caso, q1:l,alunquesia it sistema adottato, 5,i .dovranno -preparare~lle ,

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    che serve per argentare Ia scritta e dipingereIl fonde, mentre la :fig, 5 rappresenta una ' ma-schera per Ie 'Sole lettere, quando si vuole ar -gentare, la scritta e d:1pingere '1 1 fondo.Riassumendo: le P~Fti che '5 1 vuol di!ping~revanno dcoperte con la paraffiua mentre Ieparti da argentare vanno ricoperre in un pri-mo tempo eon la carta.La 'paraffina va stesa subito dopa aver incol-lata Ia maschera c U carta, f i ! t c h e la colla eancora umida. Appena Ia paraffinasi :8 indu-rita" si taglia la carta per separarla dana pa-raffina e la si toglie a.:jutandO.si eon acqua fred-da;;e neeessarie t'ogLfere ogni tracoia ill collasenza tla.nneggiare la p,ara:f l ina. -sa,rebbe con-veniente fare 11mpiegq W , una spugaerta, comeindLicato in fig. 8. Suecesslvarnente si versasopra dell'aequa distillata; questa deve bagna-re beIle~1l:ta Ia superfieie Iibera ~l vetro: ineaso eontraeio, se I'aequa non toeea qualehepunto, occorre nuovamepte procedere alla pu-litura del vetro can la: soda, utilizzarrdo unaselusione fredda di fluesta, ip modo da evi-tare la ,f1 .J .sionedena paraffina,

    Dopa le operazioni fin qui citata si pub pro-ced:;re all'argentatura del vetro, .Sl vena sul vetro una soluzione di clorurodistagnc (1,8 grarnmi i n 4 litri el i aoqua distil-lata) e la si lascia fino a che non i e prontiper argentare. Se si ,traUa di argentare unveochio sp:eoc~io, ~il$Ogna togliere 1 , 0 stagno'cosl come lndl,cato.m fig.. .3 e.1$uccessJvam,ente,procedere came se si trattasse di un vetro nor-ma:le.La soluzione 'Per argentaze sl ottiene con duesoluziom separate: una soluaione d'argenrtovera e propria e una soluzione riduttrice, chevien~ rnescolata ,:on fa s01uzj'~~e~'arge;p,tQan-mediatamente prima del suo impsego. .La: soluzione d'argento non puo essere con-

    servata e quella parte che avanza dopa l'usodeve essere buttata via lSubit9, perehe. Q . lungea'n.d~e ~ot.re~bew f.ro~ursi .efjf.et~ esplo~:iviassar pericolosi, ,!Lascluzione I'iduttnce,. adcoa-trarto, ,pub essere cqnserv'ata.. :er. ottenere ~a s:oluzione daTge~to. OCCQr r eseiogliere dol,mtratq d'argento-chimicamentepuro in scqua distfllata (3q grammi di m -'trato d.'~rgen~oe 30Q gramm\ di aequa distil-lata). Ricordiamo che OOCOfl"e assclutamenteutilizzare prodotti cllimicamepte purt e aoquadis til1ata , Q uand.1l i'l niltrata e completamentedisdolt-o .si 'aggiunge ~Ha ~oltw0ne.amni~nia~ca concen~ata (non SI USl ~orua~a COp:1U-ne). L'agglrt lnta dell'pntlJ'nonlaca va fatta goc-cia: a g6coia per mezzo Q _ i un contagocce, me-120

    scolando ij tutu} ad 'Ogni goccia versata, inlJlO,do .che ilprecipitato che tende a rOIlffiatsi sidisciolga nuovamente. Successivamente i ag-giunge una scluzlene otteauta scioglicndo,30.grammi dJ potassa pura (carbonate potassice)i:n 40(;) grammi cii acqua djstilll:l,ta. Cia produr-ra un abbondante precipitato.51 aggiunga nuovamente Id~ll'idroSisidodram.monic, goccia a goecia, per far disciogliere i1preeipitaso. Infine si .aggiunga ~ nitrate d'ar-gento (soluzione el i 30 grammi in 300 grammid'aeqaa distillata) ~n modo da ottenere unaleggera tinta giallo-paglia. La seluzione ridlUt-trice ~ ottiene scioglfendo zoccbero cristal-l iZl .a~0 (30 g:ran:uni in 300 gf&mDi l i di acquadi-stlllata) S1.agghmgano a cia 30centimetri cu.bieli alcool .puro (non far Jmpiego ill alcool de-naturato) e 25 goeee di aeido nitrico puro, Siriscaldi Ia seluzione fine a portarla aJj'ebolli-Done e si lasci raffreddare i1 tutto prima delsuo impiego.

    Quando sieprcmi per effettqare l'a,r.gentatu-[3: del -v~tro, cccorre togliere dalla superfioieIa solueione di eloruro di stagna, versata inprecedenza, aiutandosi con acqua distialata. Aquesto punta si possono mescal are Ie due so-luzioni, quella -d'argersto can q).: lel1a riduttriceper ottenere la soluzione necessania "per ilpro-cessodi argentatura. La proporzione delleparti e la seguren.fe: per 2 patti" 'di soluzioned'argento occorre una. 'Parte d1 soluzione ridUit-trdce, Cib s.ignfific.ain 1)00tica c.he sen_elreci-piente in cui si ,com\)one La soluzione neeessa-ria per I'argentatura .91versano due bicchieni,aid esempde, di 'soluz:kme d'argento, occorreraversare nella stesso recipienteun solo bicchie-re dt -soluzione rtduttrace. La selazicne otte-nuta va versata Imrnediatamente 5u11a super"ficie di vetro Iasoiandola per it. tempo g , L 2 mi-nuti circa (e questo iltempo necessario perchel'argente si depositi). Suecessivamente si ri-sciacque 1a .lSuper:6.cie del vetTe con acqua ill-stillata e si 'la:sd~ ad asoaigare. Non bisQ~ain alcun modo provecare una rapida ascinga-lura della soluzione e neppure toccare canIe mani la seluzione stessa. La fase success ivaccmsiste rrell'appltcazione di una Iacca a di unavernice sulla superficie argentata 'mediante unpennello soffice. Dopa I'asciugatuna si toglie1a para:ffiha Sl1 !1 reste del vetro con acqua calda.1unti della supem.cle di vet,ro eFte non sonostati i 'Ut l4eq&ti daJlra'x;genta:tm::a pos~ona es'serelasciati tF~aren1-i oppure PO&SQDO ~sere di-pinti. Si pub utij.izzare, carrie bordatura deUalastra 4j vetro, .a.el nast ITo di carta gomma-tadai coleri viva-ci.

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    D 'I VI"ARLAVOSTRAYO',CENELL'ETREI prlnClpleDtl. ~_luoyl ap,PIII lonatl dlra41o ..possono e... por.re i l ( l gloladJ qu ta " .. '-'.anle e'spell8i1u t",cnlca montando con r.p,raptle , 0 1 . 1 ; 1 1 1 1 F t H'l L. ETTO r 8 1 ' 1 . 1 ' . , " " d l u-n,'r.1m aIUtout In scatol. dlmo:ntagglo &,IDle:).nel ~UO' ,ener:e" ecpno~!c,., I ~pUc,e.,dl'ot-'time prestllzlont P,ER, L A : 'PRIMA VOLTA IN, I T A O I ; . 1 4 P ( : I l l . lb U e ' ' ' . r . ' L i n a , 6 . 1 1 1 1 0 1 8 c O moil-tagglo 'dl Jr.lmettltor. p~r pl'lni;J~lanll cam-'pleh. In tulle Ie lue ,paill ,co~te.1 c(rcultos1amPoato. qUrleQI~re-mlcr~1o"~ edlin .legaR-'I.slmo motllteHoIn pl.xlgl... ~rp.'.nt.. ao~I rCld, 'anll,Qttoj dl p'r~g.".zlon. IIlclullva.-

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    D '8. pareoeM me.si" ; ro~~,Y1: i .$til l iJ: po~t~ I J I vi sta Ja deserOOQiQ~ di 'QD rieev,i:tler'e mo-"n:ovalvolare co:o aSClQl to iu ICU a~ elF-Qw, '~osem];di 'e 'e 'f ac ll e' .~ , lIe~i1ua:rsl dfttUltlii, priooipia:ntl dl: i l lB :m(lio'. E , (tunta m.ancanzacl e *taifl dv,elatu, da molti ~eLlod, elm GQn~i'!.Du,anu a ',ar piov~:re :ncllj np':im' redZibl'lillJJI~a:nm d e q :lJ aatita en lcH~(l~ een I~edcbiM te, :p i u, d i. s p; nn "Ue e, ta 1YQ1 '~a. PU t Jitran.e. e'~e; cbi'ptetaadl!: di~et!:e;t pu1)b ! l ' g,lQ, 0 ~ceyito~a, i~ I" OM J;I'1.~ 1 . : ; . . : I 11 -" \mO, fIi : P ' I } ".;ra.ns ..~one ~" em Wo~ I~ 'flC'@'lf,l-tore' ,I 'UfLa ( : I , p , . i , l 1 , vwv ale.., T utti 'qut;S ti tetton, n ; b : R pn.s,srm~i ,e$S'en aCCDnten tad mesilmente ..ma deVono e ~e:rfi ,aocbn:te:ut~d~pri]]"'l"ao Ini)i.11 nQ~tllQ c o . m p : i i Q ' I~ ":qu~~ ,~ d1!i,~ ~ ~ - ~m:oteI'lllfn. ~pp'or1o' aile em,gen.e di q,u~H et

    *O L IHO **

    A ' 1 ' VA,L~OLA* '*

    ~rrl\l'W1Y' u ,ea.mll.nlea:l1lo DO Qoi ~Qn a ) , T - r o JIJ~-zO,. Q~~ ,dunq'L!e.t , e Ia " " " , , 0 1 b a , deW :dcel'il~a ~iDiI r le, ad Wlil. 8,Qi13 ValfOm", 'COlli ' a8'Cle~ toIn t1IBiil' "ec6,n' alime:b:tazt,DliI'e .J1~tul,bi d a L h t , '~~Lu~e. 13!'m l1 l t U ' C djie clie 1 1 -'Ci!reuitQi ; e ~&JuttuDen:t.e J . lUovQJ O W ' IS_~ , Q J r e nuiJ , prlm~d?o .p 1 ~ a,ppusD. Bia pUn!: ,eon Q;daltzhe llel"gefiP, ~oAifiC;l~Dill~il!idi8tJ,ti fos:ctcolidl 'T~c~niea Pt'atiCll . n '];i"rQgetlo " ' ~ f;UO in'l~men,f\l,SbJ~lato", CO.$ttUito e collaud.at,o d:al tCrUtiehe o:p~o' ,mea. ,$~; :~ :~1f ,mel DosfD lamorato-A . E la , sua ;pubol f ic 'UtOl le 5 1 l ; 'b 'L lPQ $tB, perdlliS pmc_pab :m od vi; l" em clen za del l1.uw",",MmeuWI 'i1 )J~ol1~omi,erL~dlla ,r1eallzzaz;inDttl? 'rsU;$;

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    Poche. parole S 1 possono spendere per met-tete: in - risalto le earatterdsticfie tecniche el'efficienza del ricevitore. L4 quallta principale.illquesto ricevitore, chee poi quella comunea tutti i ,l'icevlt0~j a reazione, e 130.8ensibilita;,a,ncne Ia seletti:vit.a, -peraltro, risulta oltremodoesal taUle la potenza d 'uscita epjllcpe suffi-ciente per un norrnale ascolto in cuffia.Corne 'si S~, tutti i rrcevitori realizzati .i nbase a progettj semplic;;j sana P,v. iamentesprovvisti di speciali stadi amplifieatari, sia.di basss -sia di alta frequenza. L a rnaneanzadi un particolare circultcrcli amplificazione tii,alta frequenza irnpone 'l'im.p'i~go di un efficacecircuito antenna-terra, cos] come aceade pertutti I ricevitori dt tipo. molto economico.Dunque.ianohe per questa rioevitore I'effioien-za xlell'antenna irnp'fegata '~ direttamente con-nessa con quella del ,fi.mzi6narnento del .rice-vitore stesso, ,.'

    II clreuite radio~E'sam:ini2!-mofl ctrcuito elettrtco W"figura 2.1 segnali captati dall'antenna, attraversano 11condensatore Cle ragginngono i1 cireuit0d.i'siotaila del ricevitore, costituito da!tla bobi-'n a :L1 'e dal cendensatore vartabile C2. Facen-do ruotare i1 perno del eondensatore varia-bile CZ,Sli seleziona n sQgnaie radio che sivuole aseoltare fr a 1 : Uleit t eaptati daIrante~w

    na. Dunque -,questa cireuito di sbltonia .rappre-'senta ilprimo circuite 4 l selett~yita d~ l r~ce-vitore.!\ia i segnalieadio subiseono un ulte-.riore proeesso < I i ' sefeziene 'di, cui ,sata, dettotra poco. ,_H segnale radio selezionato viene prelevatmediante i1 condensatore C5e f a r,esJ:S'teIlzaRt, che come vedremo I'ap.pres~nt~no i C01:n-ponenti '~ H l"ivelaziom:~Je yiene applicato alla~griglia. controllo '(ipiedinol dello zoccolo) del-Ia valeola VIp_er essere S0t-toposto 'ad un pri-moprocessp di a'mpUfkazione. 'Ci'r,cu'jto ~ n reazioneIsegnali ra,dio di aha frequenza, ~P1-plinca~i)'sono present]. sulla places (pied-ina 7)della' valvol a VI e vengono inviati alla 'pobi~na L2, che eostituisce la bobina di reaztone,Le 'bobina -L2 risllltaac.c,oppiata induttivamente ana: 'bobina Ll per cuii seg:nati radio' < 1 i alta frequenza presenti in L2 si trasferi--scono induttivaraente isulla bobina -Ll. In' a11-"ire parole, COB q u : e s o l o si~~em~sl h~unri-tpr-no patzia'le dei segnali t~dio. ~ia am_plific~tinel circuito di ent_r~ta del ric.evitore, ,e que:sti''s-egpa1isono ptonti per ~s~ere sottQPosti ad

    un ul teriore processo di amplificazione. Ma nelcircuiro d~ entrata i segnali .subisconc up. .ul-feridte processo el i selettivita. Questa ciclo lsiripete 'Piil volte, rna e evidente ehe Ia quantltsdel segnale ehe viene retrocesso nel circuitodi ntrata deve essere convenientemente dosa-ta altri_meuti ~imi\nife~1ierebbe U ben neto;fenoll leno dell'innesco che impedirebbe I'ascol-to. La quantita di segnale che viene retroces-sa dalla bobina L2 alla bobina Ll risulta re-"g9lata mediante ilcondensatore variabile 3;cha :rpetmette ill' ottenere Ia massima .amplifl-cazione e Ia rnassima ~e-lettivi~adei segnali;quando l!5$0 rtsulti ruotato verso fa pesizionepiiJ. vicina al Iimlte dell'innescc. Risulta costspiegato I'alto potere selettivo di questa rice-vitore ehe iamplifica e s~l(l~ion-a' pili velte lostesso segnale radie, , _ g ' i n d a renderlo potenteal puntodi poter pilotare la eufffa.Circuito e l i basso frequenzaL~ valvola Vl, o'ltre cl:le ''\mplhli'are isegna-Ii radio. p'rovV'~de anche a riveia~tti. Quindi al-I'useita della vahr.ola Vl,Cioe sul suo anode,.sono jpresenbi cnntemporaneamente i s~g;nallarnplificat!di .alta frequensae qttelH c i i , bassafrequenza. L'impedenza J I, collega ta fn .serie

    al circuito di' placca de~i~valvola, l1 tov;vedead Impedire ai seg:nau di alta f~eqQ~n:?a diraggiungere .Ia cuflia, mentre concede un age..'vole passaggio ai s,t! gJ ,J ,a:Uri:veljlti di bassa fre-quenza. Gli aevolgiment! della cuffi:a, eollegata: m serie al circ~ho anodico,. costituiscono i1cadcGanodiQodeUa valvola, A i l - condensatoreC5 e .affidato, il compito di convogliare a mas-sa gueUee1lentua:li tracce di segnale di altafrequenza che avessero potu to oltrepassare,l'im:pedenza .Jle raggiungere 'i t circuito c t icqfli~!

    A I i~entaxi o,.,eL'aiimentazione del rieevitore ~ otteri;ut'a dal-1 3 0 rete-lues mediante un autotrasformatore

    I(T1), un raddrizzatore a' l selenic .e una celluladi fi-lt:ro dellacorrente pulsante. L'autotrasfor-matore Tf e dotato di un a.vvotgiment6 secon-dario a 6~3 V per I'accensione.vdel filamentodena val'Vol,lVI, La tensione anodica vieneprelevata dal terminate a 125V del carnbioten-' siQne. II raddri,z~atorea'Is:elenio . R : S 1 provvedead elirninare una semierrda della corrente al-ternata, in mode da trasforma'rla in correntepulsante,.La cellula di :filtro_, ' coinpos_t~ dai due eon-dens,atori eletttaIititi C8 e C9 e dalla resisten-

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    Ql-

    Q .ICoV\c : .Q . I .. . . . .o_DEtou

    , " . 1124

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    I A ~ T . CU r ; : F " I AT lT C1 Jl' 220C7 16;0: 1 4 PI 1 2SL2 +R l 110

    L lC 3 C8Imassa fantasma'

    , ,

    COMPONENTI~ONOENSATORI :(1 = 15 pP ('U m,ica)C2 5:00 pF' (conde",. vC lria". ~ micaDad aria)

    2 S Q ; ; 5 , O O pF '(c;ond~mi. :variab.arnlcQ9 c,1'dari~)

    C4 5,0.000 pFC5' -~SO' pF (a mi~cf)(;6 51)0 pFC7 - l.OOO pFC8 46 mF 250 VC9 . 4 '0 mF 250 VRES I ; STEN lE ' :R l = 2 megoohm .' 1/:2 W12 = 30.000 ohm .. l' WR3 = 1.250' o h . . . , - , V iFl4 = SO'.ohm 1/4 WVARIE :J lRSl =

    C :3 -

    (,._,lettroIiUc;o)(~ Iettral,tico )

    Impede :nzC l , ,AF t~ e l,o$" n, $58)roddrizzatore 0 1 s.lenia 150 V..50 rnA(5i posio~o usar. rq~drizzatari canYQ!jcrj'~1 I;orrl.n,. ,super,iori)Clutotrasformatoro, 20~30 W (s,ee,6,3' y>

    Vl ',AT'c;uffla= 2.,000.4.000 oltmLl-L2 =vedi ,te,to51 - lnterruttere Q leva

    T1

    'Fig. 2 - SCtt.l'll8 elettric:o' ,del ricevitore.

    za R3, provvede a livellare la corrente pul-sante" randendola "p.eciettamentb continua.Dalto iI piccolo .' iil:ssorbilJ::lI~llt9 e n corrente

    anodica dena va.lvo:1~VI, e stato necessarieinserire la resistenza R2, alla qualee affidateilcornpito dieonservare costanternente un oer-to assorbiraeato di corrente dalla cellula difiltro, doe dana reslstenza ~J, In medo ehe i'lIi:vel:larueato 'dena corrente Ipulsa:nte risultassesufficierrte,AHa resisteaza R4 , e affidato ll compito 4 jproteggere U raddrizzatore al selenic RS 1, nele:P'SD malaugurato di un corte circuito riel cir-.cuito anodico del ricevitore. On corto circuito,.infatti, deterrninerebbe un notevole aumentodi assorbimento 4elia corrente 'Continua, met-tendo Gert.a!p1epte fU0Vi 1.,1.-90il raddrizzatorea1 s'el18pim R SL A Ua 'resfstenza R 4 " a1.:mque. 'J a,mansione di Iimitare Ia corrente e dl btuciarsln~l case di aUn),ep,tp e l i assorbimento; $1 puo,dtre ,cne la x::esistenza R 4 si ~ o~ rpQrti comeun f,u~ibille del circuito.MassQ fant.sma.Date che it cireuito di .alimen ta:Zi6ne 'fa im-

    - p l e g c > :d i ' - u n 'E\utotras:fb11-mat,ore', anz,fche d1 , "UPira sformatore , occorre isolate iI ctt;'ll)Jtltodimassa, comp.q:nenao il cosiddetto circuito d :i~f':massa fantasma , Ci .spieghiamo meglio.L'impiego deU'autdt:tasf0J1'l1'l:at~~e-impone laconr:xe,s'SiQnea tnassa ,(ti un o .del aut! eondt;Ct-tori d'~ , rete, E poiche l'effider,tza di questo

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    (

    CUFFlAIF'S. 3 Vista del lelsJof : l e : U a s ! . I a p a r t e IU.periali'e.

    I,

    ric.e,vi.tote e cond iZ'iohat a a quella del eircuitcant erma-terra '. '000 lmPQne .fa onnessione COp

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    Realiz~Qzione praticaLa reahzzazione pratica del ricevitore e rap-persen ta ta nelle figure Ie 3. La figura 1 mo-.stra Il telaio visto dal di sptto. La figura 3, f a vedere Ia disposizione dei' oomponenti nel-

    ta parte superioee del telaio. .'II montaggio va effettuato, come abbiaraodetto, S 1 , 1 telaio metallico, Si comineer~~atp~prima con l'eseguire. tutte. qu~lle operaziomdl rfchiedono un lavoro di ordine meccamco.$ :i appljcheranno. dunque, l'autotrasform~toi"eill aiimefita'zione, Il raddrizzatore al selenic, . 1 0zoccolo pcrtavalvcla, i due condensatori va-riabili, I'interruttore; Ie boccole e 1~ basettadi -bachelite .sulla quale verranno saldati ilcorrdensatore elettroliticc dopplo e le due re--sistenze ill filtro. ',..n cabJ.aggjo va iniziato con 'il collegarnentodei terrniaali dell'autotrastormetore al rcam-biotensione' sucoessivamente si collegherannca d . t-erminali della zoecolo iportaval vola i c-on-

    d:utt()ri a 6,3 V.Non vi sono particolari crittcl degni di notanel prosieguo ,de'! cahlaggiovche va 'e_segu,.io 'come Indicate nello schema pratico difigur;:t 1 .tostrl;fzio:ne deUs beblneLe bobi~e di sintonia e di reazione, Ll ed

    1.2 . risultano montate entrambe in un unicosupport'a, costituito da,.~ ci1indret-~odi car-tone ,bachelizzato del diametro di 25 mm(fig. 4). Per la bobina Ll occorreranno 85 ~pi-re di filo."di Tame smaltatodel diametro dl' 0 ; 2 rom. Per Ia bobina L2, occorrono 28 spiredi filo di rame smaltato del diametre di02 mm. Entrambi g l i avvclgiment! vanno ef-f~ttuatf can spire unite tra di lora; Ia distan-za fra I 'due avvolgirnentr e di circa 5 rnrn,

    Messa a pun'toLa messa a punto di questa ricevitore. non

    implica particolari operazioni tecn~C'he;_essa- e sempiicissima e consiste mel la ncerca- delpunto ot'timo, che precede j'innes co; medi:nteilcondensatore variabile C . 3 . La reazione com-pate sotto forma di un fischio acute. ehe. siottiene quando con ilcondensatore variabileCJ si oltrepassa i1 Iimite , c [ 1 . innescor Ia posi-zione stabile di queste cendensatore de:ve es-sere quella che precede tm.medi:atamente que-sto punta Iimite..Soltanto nelceso in cui la reazione U9n do-vesse - manifestarsi, si provera a - d invertire :I'ordine di collegamento dei terminali' dellabobina ill reazione L,2. Prhn,B di far cia, peral-tro, ci si dovra aecertare che la reazione 11,011-si -manifesta pur ruetando it condensatore V3-riabile C3 attraverso tutta la sua vartazlonecapacitiva, .Nel case in c~J ilrjoeMitare non riuselsae asintonizzare Ie emtttenti che ~tIavorano .sullata 'delle frequenze pill alte, occorrera toglie-re qualche spira dalla bobina di' sintonia Ll ,Vieeversa, se le emittenti che Javoranodall'altra estremita dovessero rimanere fuoriscala, occorrera aggiungere qualehe spira fnpili all'avvolgimetito' Ll , ..Se la reazione fnnesca in tutte Ie posizlonipossibili del condensatore val'iaibile C3, 'si do-vranno togliere aleune spire dall'avvolgimen-to Ll dena bob-ina di reazione -(questo caso ernolto improbabile). Qualora ilr'icevitere do.vesse presentare un certo ronzio in cuffia,converra coliegare un condensatore da 10.000pF in parallelo ai conduttori di rete-Iuce.A conclusione -d,j questo argomento rieordia-mo ancora una volta che ilsuccesse :del rfce-vitore rimane sernpre condiziouato alia bontadel circuito di antenna c di terra.

    Addf%iona, soura., moltipiica,~ivid.. Stl nella m."o, 5ta Inun tll.chino. PoteteaverlB5ein-pre con vol. In materia pla.tl-ca, solida, facile da usare. ~i.chiedlttela o_ggl s . t . e sJ ;O TeCNI~CA PRATICA Via Gluck, 59 Milano, h1Vlando anticipatamen-te Yhnporto di L. 1.000 a mezEO vaglia oppure servendovj delnostro c.c.p. n. 3/49018.

    )

    Con. la men,tee ~on 1 ( 1 pennasi P U ' O sbagliare,con lacalcolGtrice no.

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    C O N

    L a ehitarra elettrkae uno strumento cheda. aleuni .anni .:dscuot grande jsuccesso,Gil .ap.paSSlonatl,che suonano la chitarraper dilsrto -e che posseggbn"9 gih,lo strumentenormale, vorrebbero 'sostitlrklo. con quelloelet-trrco, chee dotato 4~maggiori- p::restaziorri ed I lProdigo di grandi soddisfazicnl. La jsostitu-zione. qeila ohitarra nonmale (':OD ,queLl-a elet-trtca tuttav-ia, irpq:>pca una, certa vspesa, chenon sempre j] dilettante pub .scstenere percui, assai SP0SSD, si , e costrettt a rinunoiare alnuevee p'restigioso Upo di :chitalI'ra.Non rimane, dunque, ehe una soluzione: ap-portare talune rnodifiche al normale strumen-to per trasformarlo COJ ; J Ieproprte abiU:ta co-~truttive , e . .. . con ,gld'insegn.a.menti di TecnieaPratica in un modesto strumento elettronico'le ou]Iprestazioni possano essere pari, se nonproprio. superiori, a queale di un normale.strumen to di tipe eomrrrereiale.Per riusctre in cio occorrcuo due cese: unmictofo.no pa,rtricolare ed un preamplificatorea transistori incorporate nello srrument

    Q U E S T O

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    stessovNei corso di questo articolo verranno.trat.{alli questi due argomenti oon aboondanza'dipartiaolliri .[ecniei epratici, .in modo dapermettere a chiunque di seguiro! .nel nostrodire e di ra,ggiungere i risultat! prefissi facil-mente e spendeado poco. Camino- la 'm.o ton ilmterofono,J I cCiptatore.magneticon eaptatore magnetico per chitarra devepossedere particolat; qmilita, che sd 'differen-zranonot~olmentl da queUe dei nermali rai-"cf:(1)'ioni. Easo deve -essere in .grado :~i l!ipro:-durre pe,rf.Hamente i snom prodetti danostlilUmetl.toe,- in p4l"1 tempo, nOR de'Ve captarei suoni esterni, quelfi che. QU3iii sempre 'SO-DOprese;nti a1l'in>t,onno. E queste ;pr.ime censide-r-az.iani, di ordine tecrtcc.stanno gi~ a dimo-strare che UI,l. nricrofono di tipo normale, an-che ~e.di pande. qualit'~.e costo~:\ non pUQ,adempiere a questa speciale ' runzlOne, . Qua i l -siasi bi-po di microfono, di tipo 'brad.izfol'1a:le,non pub far ~ meno di captare, anche se fnmisura ridotta, isuorri, Ie -voci e .i rumor! esi-stenti nel locale in -cuf-si esibisce l'esecutored .i musrca J;\IHachitarra, S~'H -SUOD"a\t.o.resi esi-bisce In una .sala da baUa e fa parte' di unapiccola orchestra, , e ovvio che i IVITlori esi-stenti aU'intQ:qlo ~ cost 'Rure. isuoni prodottidagii ~1tri strurrrent! musiealt non pessono es-sere evit'ati 1:>00 un normale mierofono. Se poiJa chltarra 9i trova nelle vicinanze del