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Il proposito migliore per l’estate è smetterla di esserecrudeli. Questo numero di Target è dedicato a questo.Alla forca cui sono issati i nostri più grandi talenti.

L’ultima è Vanessa Incontrada: è apparsa in televisionee sembrava fosse venuta la donna cannone a sedersisulla pancia dei telespettatori. Non avendo il talento diVanessa Incontrada, per un attimo di gloria, alcuni nonhanno esitato a ferirla. Ugualmente, condannare Francesco Totti sui social èstato come condannare lo stesso spirito di Roma, la sualeggerezza, i suoi buoni sentimenti, la generosità. Gentidel Nord, ma che fastidio vi dà se persino i laziali, daromani, hanno riconosciuto il valore di questa persona?L’odio genera odio, tanto che abbiamo dovuto sentiresuccessivamente, festeggiare la sconfitta di una squadraitaliana. Tra l’altro ha vinto una squadra allenata daZidane… C’è bisogno di ricordare che persona è? Tuttavia i peggiori sono i boccaloni, quelli che cadononelle trappole tese da altri, tipo quella imbastita controFlavio Insinna, iracondo quanto generoso. Emma Marrone è l’esempio più longevo di questegogne. Pensate se, con le medicine che vi gonfiano persalvarvi la vita, vi dicessero che siete grasse. Se uno haun dono, una voce, un sogno, un talento, non bastano itwitt ad affossarlo e non è un post a determinarlo. Quellisono strumenti amplificano quello che già esiste. Sesiete stupidi in 140 caratteri immaginate nella vita vera.

Registrazione Tribunale di Roma n.144/99 del 07/04/99 - EDITORE TARGET MEDIA SERVICE S.r.L. 00144 ROMA - Via U. Tupini, 103 [email protected] - DIREZIONE Fabrizio Solinas • direttoreresponsabile CAPOREDATTORE Letizia Strambi - COLLABORATORI MR, Paola Mattu, Giulio Pantalei, Veronica Colanero, Martina De Meis, Tina Aiello, Mary Tagliazucchi - UFFICIO GRAFICOFabio Lanchi - 00149 Roma - [email protected] - FOTOGRAFIE Archivio TARGET Magazine STAMPA Union Printing S.p.A. - 00141 Roma - tel 06 8719631 - [email protected]

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g i u g n o 2 0 1 7

editoriale d i L E T I Z I A S T R A M B I

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Pietre da 140 caratteri

Sommario

4 Il Personaggio

8 Piccoli eroi

- ROTARACT CLUB ROMA CAPITOLINO

11 un caffè con...

- MIJAN

12 Attualità

- STADIO DELLA ROMA

14 Starwords

18 Appuntamenti

20 Per voi

- AL FUNGO PIANO ZERO

23 35 mm

24 Per voi

- CRC

26 Costume e Società

- 6 ESPERIENZE IMPERDIBILI DELL’ESTATE 2017

29 Serie tv

31 Non posso vivere senza

33 Non posso vivere senza...

35 Winelovers

L’ELOGIO DEL FOLLIA DI MATTEO CERACCHI

36 Per voi

- SALUTE OK

- OLISTICSMILE

40 Chef & Food

L’EMOZIONE DI ‘NA TAZZULELLA ‘E CAFè

43 Little kitchen

44 Per voi

- LA PESCATORIA

46 Trova e mangia


4 | TARGET | GIUGNO - 2017

il personaggio

di LETIZIA STRAMBI

Essere giovani e avere un sognosignifica celebrare la propriaappartenenza alla vita. Il sogno

di Emma Marrone era diventare unacantante. Fin da bambina, incorag-giata dal padre, anch’egli musicista,aveva messo alla prova se stessa indiverse band. Ha fatto di tutto perraggiungere il suo obiettivo: “ho la-vorato come magazziniera, ho fatto lacommessa”. Non che le mancasse lavoglia di studiare: ha preso la matu-rità classica ed è cresciuta in una fa-miglia attenta e affettuosa, inparticolare la nonna: “È stata fonda-mentale per me” ha detto Emma te-nendo al collo la sua fede. “Insiemepreparavamo le orecchiette e lei milasciava sempre, in un angolo, unaporzione di pasta da lavorare.Ricordo il suo odore, sapeva difarina, di cose buone”. La grandesvolta della sua carriere è stata laprima vittoria ad amici “Amici”. Mapoco prima di partire per la trasmis-sione aveva scoperto di avere un tu-more alle ovaie. “Mi avevano datodue mesi di vita nel caso l’intervento

Una vita difficilissima, i tradimenti, la lotta contro il cancro, ledelusioni dai colleghi; si è rialzata ogni volta con un sorriso piùsmagliante e una generosità più grande.

Emma, bella come la verità


TARGET | GIUGNO - 2017 | 5

il personaggio

non avesse funzionato, poco primadi operarmi ho firmato delle carte perla donazione dei miei organi se nonce l’avessi fatta”. Un intervento disette ore, da cui si è rialzata e ha ri-preso a cantare direttamente daAmici, tre settimana dopo, facendopromettere a Maria De Filippi chenessuno avrebbe saputo mai nulla,per non avere né pietà, né favoritismi.E ha vinto senza mantenendo il se-greto. “Sapevo di essere guarita, sa-pevo di aver vinto io”. E’ di questo periodo il suo amorenato dietro le quinte della trasmis-sione per Stefano De Martino, da cuifu tradita con Belen Rodriguez. “Io elui avevamo creato un pezzettinomagico nel nostro privato - ha scrittola cantante - eravamo felici così enon avevamo bisogno di nient’altro”.Fino all’arrivo dello “tsunami”. Infatti,

la nuova coppia non si fece tantiscrupoli nel palesare la situazione.Nonostante ciò Emma non ha maifatto nessun commento di biasimo.“Ho saputo custodire i miei senti-menti, non sono mai esplosa conesternazioni di rabbia e vendetta. Hoabbracciato il silenzio. E aspettato dicapire tutto lucidamente”. Ritornata alla sua musica con ilFestival di Sanremo assieme ai Modàcon il brano “Arriverà” che conqui-sterà il secondo posto. Due annidopo Emma si aggiudica il Festival diSanremo con la canzone “Non è l’in-ferno”. E qui abbiamo un secondo di-spiacere, stavolta da un amico,Kekko dei Modà. Le aveva scritto ilbrano, ma alla vittoria, sui social lemanda un messaggio orribile: “Sonorimasto seduto sul divano fino alle 9e 15 di questa mattina sperando in

un sms di risposta al mio, dove le fa-cevo i complimenti per la vittoriafinale, ma purtroppo artista e per-sona a volte sono due cose diffe-renti. Sono certo che il suo futurosarà pieno di cose bellissime e glieloauguro, ma sono altrettanto certoche non ci sarà più nessun tipo dicollaborazione con lei”. Emma basitarisponde “Quando Gianni mi ha chia-mata sul palco sono andata comple-tamente su un altro pianeta. Mi avetevisto tutti balbettare quelle poche pa-role sul palcoscenico del teatro da-vanti a milioni di italiani. Avete vistoquanto facessi fatica anche solo apronunciare il mio nome. Hai sentitoche ti ho chiamato forte “Kekko”. Cheho persino dimenticato come si chia-mavano gli altri autori Sala e Palmosi.Poi sono stati momenti davvero in-credibili dove tutti mi tiravano e michiamavano. Te lo ricordi, lo abbiamovissuto insieme anche lo scorsoanno. La conferenza stampa, le foto,le radio, i fan che ti chiedono auto-grafi, in un continuo sali e scendi dalvan che ti porta in giro come una trot-tola e non sai nemmeno dove ti trovi.Ti ho cercato stamattina appena horiaperto gli occhi ed ho riavuto il miotelefono...dai Kekko in fondo questoSanremo lo abbiamo vinto insieme,godiamoci questo momento”. Nonostante tutti questi problemi per-sonali Emma ha continuato la suasfolgorante carriera. Ha duettato coni più grandi artisti del mondo e le suecover incredibili dimostrano semprepiù le sue doti di interprete e la pro-fonda conoscenza della musica, gra-zie ad arrangiamenti unici. Al festivaldel Teatro Canzone di Giorgio Gaberinterpreta una versione splendida de“La Libertà” e “Io non mi sento



il personaggio

italiano”. E’ è suo l’Inno nazionalealla finale di Coppa Italia, e ancora lamagnifica versione di “Nel blu dipintodi Blu” nel film Benvenuti al Nordpremiata ai Wind Music Awards e la“Napule è” dedicata a Pino Danieleè memorabile. Ma tutto ciò è accompagnato un’al-tra volta alla lotta contro il cancro“Ogni anno devo sottopormi alle vi-site di controllo, prima ogni tre mesi,poi ogni sei. Il pensiero che si riformic’è sempre: e infatti è tornato, misono dovuta rioperare due anni fa”.Dopo questa operazione ha prose-guito il suo “Schiena Tour” indos-sando una guaina e tessuti elasticiper contenere gli sforzi. Gonfiata daimedicinali ha detto. “Se scrivono chesono un po’ cicciottella non me nefrega niente”.Nonostante tutto ciò Emma non hamai smesso di essere generosa. Nonha dimenticato mai professional-mente “Amici”, trasmissione cui èsempre tornata quando le è statochiesto, a differenza di molti altri“smemorati”. Se questo non bastasse la sua atti-vità di beneficenza è senza posa. Giàprima di avere successo aveva svoltoper un anno il servizio civile assi-stendo gli anziani a domicilio. Subitodopo la prima operazione, ha soste-nuto tutte le campagne di sensibiliz-zazione alla prevenzione dei tumoritra i giovani. A lei si deve il singoloCellule (Per rinascere basta un at-timo), il cui ricavato è stato devolutoall’Istituto nazionale tumori ReginaElena e all’Istituto dermatologico

S. Gallicano di Roma. E’ testimonialdell’Associazione Italiana per laRicerca sul Cancro, e presta il pro-prio volto per una campagna dedi-cata alla prevenzione oncologicadell’Associazione nazionale tumori.Per il brand di calzature Ishikawa,sono stati creati 300 pezzi, su cui lacantante ha lavorato personalmente,il cui ricavato è devoluto per la co-struzione della Grande Casa di PeterPan, 33 unità abitative, destinate inuso gratuito alle famiglie che devonocurare i propri figli a Roma nei repartidi onco-ematologia degli ospedaliBambino Gesù e Policlinico Um-berto I. Ha poi contribuito a campa-gne contro le droghe, l’HIV, i disturbialimentari, finanziato la ricerca sullaSLA, acquistato macchinari medici esostenuto il movimento femminile

“Se non ora quando”. L’ultima sua dichiarazione è stata perla sua manager e amica: FrancescaSavini: “Senza di te non avrei rag-giunto così tanti obiettivi in cosìpoco tempo e non sarei la donna el’artista che sono oggi… sei unadelle persone più importanti dellamia vita… tu… sei tu… e darei lamia vita per te come tu la daresti perme. Qualcuno ha voluto farci incon-trare… il fato, il destino, non lo so…so solo che siamo e saremo sempree per sempre IO E TE contro le tem-peste, sotto il sole che brucia”. Que-sta è Emma Marrone, ancora unavolta senza rete, senza difesequando si tratta di dare, aperta efiduciosa nel prossimo, schietta neisentimenti e per questo bella comela verità.



per voi


piccoli eroi

Giovedi 18 maggio 2017il Rotaract Club RomaCapitolino presieduto da

Jacopo Perrone ha organizzato,nell’accogliente Teatro del Torrinosito nel complesso Parrocchiale S.Maria Mater Ecclesiae, l’eventoCABA-RACT. Alla presenza di due-cento convenuti, il Rotaract ClubRoma ha consegnato alla CroceRossa Italiana del IX Comitato quat-tro biciclette attrezzate per il primosoccorso ripristinando all’interno delnostro Municipio il già avviato pro-getto CRI in Bici, presente sul terri-torio nazionale. I mezzi donatisaranno inoltre di supporto nellemanifestazioni della Capitale.

La serata ha toccato momenti digrande intensità e commozionequando i massimi esponenti dellaCroce Rossa Italiana della zona di

Roma rappresentati dalla dott.ssaDebora Diodati, Presidente delComitato Area Metropolitana diRoma Capitale, e dal Dott. Giovanni

8 | TARGET | DICEMBRE - 2016

Rtc Roma Capitolino: tra divertimento e solidarietà!

Consegnate 4 biciclette attrezzate per il primo soccorso alla Croce Rossa, in una serata di spettacolo e gioia



piccoli eroi

Izzo, Presidente Comitato Municipio9 di Roma, nel ringraziare, a nome ditutti gli operatori Volontari, hannoespresso il senso della loro ricono-scenza per la lodevole iniziativa por-tata a termine del Rotaract ClubRoma Capitolino che, grazie al con-tributo costante di tutti i suoi soci, siè impegnato per la raccolta dei fondinecessari per l’acquisto dellebiciclette e del loro allestimentospecifico.L’iniziativa dei Ragazzi Rotaractiani aforte impatto emotivo ha coinvolto econvinto alcuni operatori di vari set-tori presenti sul territorio che hannovoluto dare il loro concreto contri-buto sostenendo parte dei costi perla realizzazione di questa magnificaserata. Un particolare ringraziamentova a: Pasticceria Piemontese –Asilo la Fiaba – Società Cor Per– Facile Rent Pomezia – SolarisAgenzia Viaggi- Il PasticcioRoma – DDF Grafica - Old Way.La serata, moderata dal PresidenteJacopo Perrone, ha raccolto oltreche i saluti anche l’incoraggia-mento a fare sempre meglio dalPresidente del Rotary Club PadrinoRoma Campidoglio presieduto daMario Cardone e dal Rappresen-tate Distrettuale del DistrettoRotaract 2080 presieduto dallaDott.ssa Federica Vizioli, accom-pagnata da parte della sua squadradistrettuale, Francesca Vidoni, pre-fetto distretuale e Carla Conte

delegato zona Roma.Presenti in sala il Presidente delRotary E-Club Roma AlessandroTortorella, Il Presidente del RotaractClub Romano Maria De Franchi,Presidente Rotaract Club ForoItalico Maria Elisabetta Cardini,Presidente Rotaract Club Roma MarcoAurelio, Francesco Savo Amodio.Ospiti presenti all’evento anche ilPresidente Fabrizio Cicchini dell’As-sociazione “Chiara e FrancescoOnlus”, e Cesare Moretti volontariodell’Associazione “Kim Onlus”, ac-compagnato dai meravigliosi bambiniche in questo momento ospita lacasa Kim; due realtà molto difficili acui il Rotaract Club Roma Capitolinosta vicino da anni cercando di soste-nere ed aiutare. Il Rotaract ClubRoma Capitolino vi invita a cono-scere ed aiutare, anche attraversointernet, insieme a noi questemeravigliose Onlus. Insieme saràtutto più facile.Conclusa la parte istituzionaleRotaractiana la serata è stata allie-tata da straordinari Cabarettisti,Musicisti, Ballerini e Cantanti di altospessore, i quali hanno rinunciato aqualsiasi tipo di compenso o rim-borso spese. Un ringraziamento vaquindi ai Cabarettisti DavideLa Rosa, Katumura e Seguacio,Fabrizio Di Renzo, GianlucaBlumetti, Gianfranco Phino, alcantante Benny Albanese, alloShow men Alex La Rosa, alle

ballerine del corpo di ballo dellascuola musical di Alex LaRosa ed Emanuela MastandreaDiscenza “New Ballet” – MartinaBove – Giulia Pulcini – ErikaMorelli - Emanuela MastandreaDiscenza al gruppo musicaledella Band “Spirito Ribelle”– Luciano Fabbretti – FedericoD’Oria – Daniele Ortenzi –Federico Grignoli – AngeloSegabinazzi L’evento è stato immortalato dalfotografo professionista IvanD’Angelo anche lui convenuto atitolo completamente gratuito.Un grande ringraziamento a tutti ipartecipanti all’evento alla serata eda tutti voi da parte di tutto il Roratacted in particolare dal Club RomaCapitolino

Jacopo PerronePresidente Club Roma CapitolinoAnno 2016/2017



un caffè con...

di TINA AIELLO

Manikganj Sadar è una citta-dina di poco più di 300.000abitanti al centro del Bangla-

desh. Mijan viene da qui, cresciuto inuna famiglia di agricoltori rassegnataad una vita di tanti sacrifici non ripagatie nessuna prospettiva per il futuro.Tranne una: emigrare. Mijan lo fa lanotte del 2 dicembre 2011 quando a16 anni decide di raggiungere alcuni ziimai conosciuti, che alla fine degli anni‘90 si erano trasferiti in Italia. Contattaallora una delle tante organizzazionispecializzate in traffico di uomini cheavanza una richiesta di 6000 euro.Sono quasi tutti i risparmi del padreche da una parte non condivide lascelta del figlio, ma dall’altra non riescead opporsi a tanta determinazione ealla fine paga. Mijan parte di notte, solo,con in tasca il resto dei soldi dei suoigenitori. Lascia loro ed una sorella piùpiccola ed in autobus arriva in Indiadove trascorrerà alcuni giorni prima dipotersi imbarcare per l’Iraq. Raccontala sua storia con serenità, guardandominegli occhi e sorridendo. Ma quando

cerco di sapere di più del viaggio inmare e poi della lunga sosta in Iraq,Mijan non sorride più. Dei 15 giorni tra-scorsi sulla prima imbarcazione in com-pagnia di 40 uomini sconosciuti ricordasolo due cose: il freddo e la fame. Deisuccessivi 10 trascorsi in Iraq in un ca-panno senza letti o materassi, al freddoe alla fame nei ricordi di Mijan si ag-giungono anche le violenze subite. Vio-lenze fisiche, ma anche psicologichesotto la continua minaccia di essere la-sciati lì. “Accettavo tutto pur di arrivarein Italia”. Ed accetterà anche di pagare,ancora. Nonostante la garanzia chequei 6000 euro iniziali avrebbero co-perto tutte le spese, una volta in Iraq aMijan saranno chiesti ancora soldi,pena l’essere lasciato lì. Ancora ogginon sa nemmeno in che città fosse. Sasolo che era in Iraq e che essere ab-bandonato lì, in un paese devastatodalla guerra, senza poter proseguire ilviaggio e senza sapere come tornareindietro, significava morire. Mijan paga,consegna gli ultimi soldi che aveva eche sarebbero dovuti servire alla suanuova vita ed una notte lascia il ca-panno per essere imbarcato di nuovo.

Questa volta sono in 200, ancora solouomini e, “per fortuna” dice, nessunbambino. Ancora freddo fame e vio-lenze, ancora la paura terribile di nonfarcela, di non riuscire ad arrivare. Maiin nessuno di quei momenti, il rimpiantodi essere partito. Quando finalmentearriva in Grecia e poi da lì a Bari ilsogno di Mijan inizia a realizzarsi. Rag-giunge Roma e sa di essere un clande-stino. Si affida alla questura per avere idocumenti e attende 13 mesi in uncentro di prima accoglienza dove iniziaa studiare l’italiano. Ho conosciutoMijan qualche anno fa, in un supermer-cato aiutava a sistemare la spesa nellebuste per pochi euro. Era sempre gen-tile e sorridente ed il giorno che lo ve-demmo sistemare i prodotti sugliscaffali con indosso la divisa del super-mercato fummo veramente contenti.Mijan era stato assunto. Oggi ha uncontratto a tempo determinato che glipermette di mandare qualche soldo acasa. Anzi, alla famiglia. Perché casaper lui ora è l’Italia, che gli ha datoquello che più ha cercato nella vita: leprospettive di una vita diversa per lui eper i figli che arriveranno.

Mijan Dal freddodel barconeal caldo di un sorriso



attualità

Tre anelli per tutti i set-

tori tranne che per la

Sud. 55mila posti in to-

tale. Raddoppia la via del Mare

e resta il ponte di Traiano , vale

a dire 2 km di complanari, lo

svincolo sull’autostrada Roma-

Fiumicino all'altezza di Parco

de' Medici e il Ponte vero e

proprio che scavalca il Tevere

in direzione Stadio: sono tutti

"inseriti nel progetto definitivo

ma riferiti a una fase succes-

siva e non finanziata dal propo-

nente", come si legge nella

relazione generale

Al di fuori del progetto dello

Stadio anche il Ponte dei Con-

gressi che sarà pronto tra il

2022 ed il 2023. Ma que-

st’opera prescinde dalla rea-

lizzazione dello Stadio. La

delibera licenziata dalla Giunta

Raggi, dopo il passaggio e i

pareri dei Municipi tornerà

all'esame dell'assemblea capi-

tolina. Il risultato è tutt'altro che

scontato.

Stadio della Roma

PALLOTTA ASPETTA IL SI ALLO STADIO PRIMA DELL’ESTATE



attualità

PARLA PALLOTTA - Il pro-

getto è pieno di sorprese e lo

stesso James Pallotta, presi-

dente della Roma, si è detto

soddisfatto: “Siamo contenti

che la giunta abbia votato a fa-

vore del nuovo progetto e

sono fiducioso che tutta l’as-

semblea capitolina possa dare

un voto favorevole al più pre-

sto , così che il progetto possa

tornare alla Regione, dove

sono sicuro che sarà guidato a

destinazione in tempi rapidi, in

modo da poter avviare al più

presto i lavori”.

Entro l'Estate la Roma saprà

se avrà il suo stadio .



starwords

Flavio BriatoreIn Italia di poveri ce ne sono giàabbastanza e a quanto mi risultanon hanno mai creato lavoro

#ilMagnifico

Luca BarbareschiHo pippato con Lou Reed eavuto Naomi Campbell. Non hobisogno di amici

#Accontentarsi&Godere

Flavio Insinna

Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se esenza inutili ma. Proprio a tutti, dalla primaall’ultima, dal primo all’ultimo. Le mie scusesono rivolte anche a chi ha fornito immaginidal Teatro delle Vittorie e registrazioni audioprese dalle scale, fra i camerini e le nostrestanze. Sì, voglio davvero scusarmi anchecon chi ha tradito la mia fiducia perché, pur-troppo senza volerlo, li ho costretti a dare ilpeggio di loro stessi.

#LapidazioniSocial

““

““

““di MARTINA DE MEIS



starwords

Francesco Tottivoglio dedicare questa letteraa tutti voi, ai bambini chehanno tifato per me, a quelli diieri che ormai sono cresciuti eforse sono diventati padri e aquelli di oggi che magarigridano “Tottigol”. Mi piacepensare che la mia carrieradiventi per voi una favola daraccontare. Ora è finita veramente.

#10

“ ““ci a

ccontenti

amo

solo del m

eglio”

Via Cesare Pavese, 10/12, Roma • Tel. 06 5005528/75


Laura BiagiottiHo chiamato il mio profumo Rosso,come il porfido delle colonne dell’absidedella Dea Roma al Tempio di Venere,come il marmo del fauno di VillaAdriana, come l’abito della Vergine ne LaMadonna dei Palafrenieri, come l’amorsacro e l’amor profano di Tiziano, comeil tramonto nel cielo spazzato dal Ponen-tino. Rosso, come la mia passione, equella di Lavinia per Roma.

Paolo BorsellinoPalermo non mi piaceva, per questo hoimparato ad amarla. Perché il vero amoreconsiste nell’amare ciò che non ci piaceper poterlo cambiare.

Erri De LucaConsidero qualità della vita il vento chespazza il golfo dai quattro punti cardinali e fal’aria leggera. Considero qualità della vita l’ec-cellenza del caffè napoletano e della pizza.Considero qualità di vita la cortesia e il sorrisoentrando in un negozio, la musica per strada.Considero qualità della vita la storia che af-fiora dappertutto. Nelle prossime statisticheeliminate Napoli, è troppo fuori scala.

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“di MARTINA DE MEIS starwords•vintage



appuntamenti

Per veri Nerd

Cosa sarebbe successo se ilprimo microprocessoredella storia fosse stato com-

mercializzato nel 1969, anziché es-sere secretato per 30 anni? Nonpossiamo dirlo con certezza, maprobabilmente non avremmo avutoil PC, il World Wide Web e forsenemmeno gli smartphone. Se vo-lete sapere tutto sulla storia remotadella moderna tecnologia non po-tete perdere l’incontro con RayHolt, per la prima volta in Italia a Luglio per presentare la sua biografia e per partecipare a una serie di eventi. Il12 luglio ore 16.00 al BicLazio Ferentino: IoT dal vivo - Dai un calcio al passato! Incontro dedicatoall’IoT nella vita d’oggi, grazie a dispositivi indossabili per il calcio a 5 (forniti dalla startup Space Exe, incubata alBic Lazio Tecnopolo). Il 13 luglio ore 18.00 Luiss Enlabs (via Marsala 29h): Startup ignition by Codemo-tion. E se Holt fosse vissuto ai tempi di Elon Musk, fondatore ed ingegnere in PayPal, Space X, Tesla Motors,Hyperloop? Un paragone tra le due vite viene tentato da Leo Sorge, autore del libro “From Dust to the Nanoage”sulla storia del microprocessore. Il 18 luglio ore 10-19, Tecnopolo Tiburtino Retrocomputing - The truehistory of digital computing. Una giornata dedicata alla vera storia del computing domestico e personale nellacasa delle start-up tecnologiche romane. Con Ray Holt e Gastone Garziera, un ingegnere dello staff dellaPerottina (il primo personal computer del mondo, sviluppato da Olivetti nel 1965). Il 19 luglio alle 17, BicLazioRoma Casilin: How I made it - Cultura ingegneristica Incontro Stem + Robotics: come formare corretta-mente giovani che abbiano anche e soprattutto una visione scientifica, tecnologica, informatica e robotica dellavita lavorativa e quotidiana che li attende.

Per shopping addicted bisognosi di fresco

E’appena partita “Le Nottidi Frascati”, la mostramercato dell’artigianato

di eccellenza con area giochi. Finoal 3 settembre tutte le sere dalle18.00 alle 24.00 tutti i giorni aFrascati trovate numerosi stand divendita di prodotti artigianali.La manifestazione prevede unricco spazio divertimenti con areaping pong e biliardini per torneiche coinvolgeranno gli ospiti e ivisitatori. Aperto, alla fine della mostra, lospazio “Fermate n’attimo”, untemporary pub dove gustare fruttafreschissima, granite e altre deliziedissetanti. L’appuntamento con Le Notti di Frascati è in via Annibal Caro a Frascati, il belvedere da cui ci siaffaccia per vedere Roma, godendo del fresco dei Castelli Romani e della spettacolare Villa Torlonia alle spalle.



appuntamenti

Per quelli che amano riscoprire Roma

Nuovi percorsi museali a CastelSant’Angelo caratterizzati daun’App in 7 lingue fruibile gra-

zie ad un sistema di eBeacon e al WiFigratuito in tutto il monumento, oltre aduna nuova serie di pannelli informativie ad una nuova immagine grafica. Per la prima volta saranno inserite nelpercorso di visita le sale Cambellotti esarà aperta l’uscita sui Giardini diCastello. Sono inoltre disponibili, inorari prestabiliti, delle visite guidate ailuoghi segreti come il Passetto diBorgo, le Prigioni storiche, le Olearie,il cortile di Leone X, il locale detto “delForno” e la Stufetta di Clemente VII.

Per quelli che vogliono un assaggio di Venezia

Labirinti del cuore. Giorgione e le stagioni del senti-mento tra Venezia e Roma è una mostra costruita in-torno ad un capolavoro di Giorgione, “due amici”,

un doppio ritratto conservato nelle collezioni di Palazzo Ve-nezia. Ed è proprio nell’Appartamento Barbo che si sviluppala prima sezione della mostra dedicata alla straordinaria no-vità dei due amici di Giorgione nelle vicende artistiche delprimo ‘500. La mostra prosegue a Castel Sant’Angelo, negliAppartamenti papali, dove è allestita la seconda sezione,con altre opere provenienti da importanti musei del mondo,di grandi maestri del Cinquecento tra cui Tiziano, Tintoretto,Romanino, Moretto, Ludovico Carracci, Bronzino, Barocci eBernardino Licinio.

Per i fan di Nannarella

Al Vittoriano c’è la mostra Anna Magnani (1908-1973)dedicata ad una figura centrale del Cinemaitaliano.Oggetti, fotografie, materiali audio e video ripercorrono la

figura dell’attrice dai suoi esordi nel teatro e nella rivista fino aisuccessi di Cinecittà e di Hollywood. La mostra sarà inauguratagiovedì 20 luglio e sarà visitabile fino al 22 ottobre 2017 pressola Sala Zanardelli del Vittoriano. Allo stesso tempo sarà dedicataall’attrice una rassegna: “Anna Magnani: una vita per il ci-nema. La scelta del critico Mario Sesti, curatore anche della mo-stra, è caduta su “Bellissima” di Luchino Visconti, “MammaRoma” di Pier Paolo Pasolini e “L’Amore” di Roberto Rossellini.Ciascuna proiezione avrà inizio alle ore 21 del 24 luglio, del 31luglio e del 7 agosto sulla Terrazza Italia del Vittoriano.



per voi

Il Bistrot del Piano Zero idealeper una pausa pranzo leggerae veloce o per una serata tra

amici. Carni alla griglia, selezionedi birre artigianali e tante scelte dipizza: questa è la formula magicache rende Il Fungo il luogoideale per incontri di ogni tipo.La regina incontrastata del PianoZero è la pizza: l’impasto specialerende questo piatto una veraesperienza per il palato. Vi sve-liamo qualche nostro ingredientesegreto: l’impasto è a lunga lievi-tazione (48 ore di maturazione e24 ore di lievitazione) e le farinesono pregiate con una W (livellodi forza della farina stessa) parti-colare. A rendere ancora più gu-stoso il tutto sono gli ingredienticon i quali si chiude quest’operad’arte: dal prosciutto San Daniele

La pizza è sempre più “speciale” con tutti i suoi ingredienti di qualità, e la lunga

lievitazione, senza spendere troppo

Special Pizza - Fungo Piano ZeroEstate 2017



per voi

alle mozzarelle D.O.P. fresche digiornata.Soddisfiamo anche le esigenzedegli amanti del benessere in ta-vola: l’impasto integrale (anchequesto a lunga lievitazione) è leg-gerissimo e saporito allo stessotempo. Potrete mangiare la pizzasenza sentirvi troppo in colpa.La promo SPECIAL PIZZA con-tinua anche per l’estate 2017:potrai ordinare tutta la pizza e labirra che vorrai a soli 15 euro!Ecco il dettaglio del menù tuttoda gustare:

Spiedino di frittoBruschetta al pomodoroBruschetta al cacio e pepe

Pizze giganti mille gusti NO STOP

Acqua, Pepsi Cola e birra NO STOP

L’offerta è davvero allettante so-prattutto pensando a questo pe-riodo ricco di cene per salutaregli amici dello sport, prima di rico-minciare l’anno sportivo a settem-bre, ed i compagni di classe o icolleghi di lavoro.

Dallo School Party allo SportParty ogni occasione è quella giu-sta. Non ti resta che prenotare egustarti tutta la pizza che vuoi conla compagnia che preferisci:siamo sempre aperti, anche ladomenica sera.

PRENOTA IL TUO TAVOLO siamo aperti anche la domenica a cena

Contatti:Piazza Pakistan, 1A - 00144 Roma EUR

Tel. +39 065921980 Il Fungo Social

Facebook: www.facebook.com/RistoranteilFungoInstagram: www.instagram.com/ristoranteilfungo

Twitter: twitter.com/IlFungo14


LA BELLA E LA BESTIAL’ORIGINE DEL MITO

Il film è tratto dal best-sellerdi Dave Eggers A hologramfor the king, tradotto initaliano in Aspettando ilRe Eggers è autore di libri disuccesso come L’opera strug-gente di un formidabilegenio (Mondadori, 2001)ed Erano solo ragazzi in cam-mino (Mondadori, 2008) conil quale è stato finalista delNational Book Critics CirceAward. Quest’ultimo libro, cheparla di un sopravvissuto allaguerra civile nel Sudan meri-dionale, tale Valentino AchakDeng, ha portato alla fonda-zione della Valentino AchakDeng Foundation, fondazioneche si dedica a costruire scuo-le medie nel Sudan meridio-nale. Ma questa non è l’unicainiziativa umanitaria di Eggers,infatti già nel 2002, insieme aNínive Calegari ha fondato826 Valencia, un centronoprofit di scrittura e tutoringper ragazzi del MissionDistrict di San Francisco. IlGruppo Editoriali L’Espressonel 2011 ha pubblicato La sto-ria di Capitano Nemo raccon-tata da Dave Eggers.

di GIORGIA ISABELLA TRIPALDI

T om Hanks si leva i panni del-l’eroe futuristico e si mettequelli dell’invece attualissimo

uomo di mezza età, Alan Clay. Im-piegato in una nota società informa-tica, Alan si trova a fare il bilanciodella sua vita. Cosa ha realmenteraggiunto? I suoi affetti sono soloeffimere illusioni? Queste domande lo colgono impre-parato, proprio quando viene man-dato dalla società per cui lavora aottenere l’appalto di fornitura deiservizi informatici, per una città av-veniristica in costruzione nel mezzodell’Arabia Saudita. Accampato coni colleghi nel deserto, Clay aspettainvano l’arrivo di un Godot, il Redella città, per potergli presentare iprodotti della ditta. Le giornate del protagonista, dun-que, si svolgono lente tra il simbo-lico mondo del deserto e l’hoteldella città. Supportato dall’amicoautista, Youssef, uomo bizzarro madi buon cuore, riuscirà Alan a rico-struire un’esistenza felice lascian-dosi alle spalle il passato che lotormenta?Il viaggio, metafora dalla fuga da unmondo di carta che lo rende infelice,si svolge tra la sabbia che tutto av-volge e tutto opprime e Gedda, cittàesoterica fatta di discoteche not-turne e fiumi di alcol. Ogni giorno

Alan crederà di poter finalmente in-contrare il Godot, ogni giorno peròl’attesa verrà nuovamente frustratae, proprio questo attendere co-stante, sarà simbolo del pendolodella sua vita che oscilla costante-mente tra frustrazione e tristezza. Lacittà in costruzione nel bel mezzodel deserto prenderà forma, si co-struiranno centri commerciali e altis-simi grattacieli, ma dove è cherealmente Alan si sente “deserto”?Si renderà conto di interpretare unruolo che non gli è mai appartenuto,di combattere per un sistema in cuinon crede. Il malessere interiore delprotagonista è accompagno meta-foricamente da un’escrescenza chegli cresce sulla spalla e sembra nonarrestarsi. Un alien che cresce den-tro di lui, che lo corrode dall’internoe di cui lui non sa come liberarsi. Il film è una commedia dai tratti de-cisamente simbolici e forse dram-matici. L’estraneazione dalla grandecittà, e dunque il viaggio nel de-serto, non viene vissuta dal protago-nista come una vacanza, bensìcome un pretesto per riflettere suifallimenti della propria vita. La meta-forica attesa del re che ogni giornoviene perpetuata, sembra esserenecessaria per la finale rinascitadalle ceneri, la decisiva svolta versola felicità.

ASPETTANDO IL RESul grande schermo dal 15 giugno, il nuovo film di Tom Tykwer che torna a dirigere Tom Hanks dopo la tanto dibattuta, ma sicuramente vincente, collaborazione in

Cloud Atlas. Lucky Red distribuisce.

35 mmDi GIORGIA ISABELLA TRIPALDI




per voi

di MARTINA DE MEIS

Il CRC Balbuzie, da sempre,pronto a cogliere e ad accoglierele esigenze dei bambini e delle fa-

miglie, dà vita, in collaborazione conil Circuito Cinema, all’iniziativa Ci-nema Liberi Tutti. “Cinema LiberiTutti – spiega la dottoressa Dona-tella Tomaiuoli, amministratoreunico del CRC – prevede una seriedi proiezioni cinematografiche, cheprenderanno stabilmente piede dasettembre, presso uno dei cinemadel Circuito, rispettanti le norme delFriendly Autism Screening, si-stema appositamente studiato perpermettere ai bambini autistici epiù in generale a quelli affetti dadeficit sensoriali, di vivere con pia-cevolezza l’esperienza cinematogra-fica”. Pochi sono gli accorgimenti da

rispettare, due riguardano specifica-tamente la sala, in cui le luci devonoessere soffuse e non completa-mente spente e il volume legger-mente più basso rispetto aglistandard, due riguardano specialilibertà concesse ai bambini, ri-spettivamente quella di muoversiin sala e quella di portare il ciboda casa.“La modalità “dedicata” di tali proie-zioni – spiega Filippo Manti, Neu-ropsichiatra infantile del CRC,specializzato in malattie rare e auti-smo - nasce con la finalità di ridurrele barriere sensoriali dei “bambinispeciali”, spesso iperreattivi a stimolivisivi ed uditivi particolarmente in-tensi. Semplici accorgimenti e pic-coli cambiamenti nelle regole dellesale sono stati pensati al fine di in-nalzare il livello di tolleranza di questi

bambini, agevolando una miglioregestione da parte delle famiglie epromuovendo gli aspetti d’integra-zione comunicativa e relazionale”.Lo scorso 22 maggio, presso ilCinema Fiamma, si è tenutol’evento inaugurale, totalmentegratuito, in occasione del quale èstato proiettato il film di Heidi.“L’evento è stato un successo – di-chiara la Dottoressa Tomaiuoli – vihanno preso parte circa un centi-naio di persone, tra bambini, ac-compagnatori, colleghi e studenti. Èstato emozionante, quasi commo-vente, vedere come basti così pocoper donare ai piccoli e alle loro fami-glie momenti di felicità, serenità. Ilclima che si respirava all’interno dellasala, era un clima familiare. Siamoabituati a guardare il cinema comeun luogo spoglio, algido. La sala uno

Cinema Liberi Tutti, per un cinema a favore dell’inclusione e dell’integrazione della disabilità


del Cinema Fiamma, invece, quelgiorno era viva, festosa. I bambinicorrevano, si nascondevano, salta-vano, interagivano tra loro e con igenitori, seduti per terra mangiavanopop corn, si alzavano, gridavano. Sirespirava libertà. Quella libertà a cuinon sono abituati, a cui non siamoabituati, fissi spesso anche noi all’in-terno di regole troppo severe che ciimpone la società”. Cinema Liberi Tutti, enfatizza nel suonome il termine “Liberi”. Cinemaliberi tutti come costatazione, comeinvito, come speranza, speranza cheil cinema possa elevarsi a strumentodi comprensione e integrazione delladisabilità, in grado di garantire, nonuguaglianza, ma equità. “A tal riguardo – spiega la Tomaiuoli- abbiamo coniato il termine diCinequità, concetto per cui, nellospecifico grazie al cinema, tutti pos-sono raggiungere gli stessi obiettivi,ognuno, però, facendo leva sui mezziche ha a disposizione”. E pare che tale messaggio sia statorecepito, tanti sono stati i feedbackpositivi, di stupore, di ringraziamento,da parte dei genitori e da parte deibambini. Bambini come Martino,come Sara, come Mattia, che dal-l’alto del palco posto, dove è rimastotutto il tempo a guardare il film sgra-nocchiando pop corn, ha urlato:“Questo é il Cinema Liberi Tutti. Cipossiamo alzare. Urlare ad alta voce.Possiamo fare quello che vogliamo”.

per voi


CRC Balbuzie

Via Beethoven, 5600144 -RomaT. +39.06.5910595F. +39.06.5919557Per informazioni:[email protected]



costume e società

di LETIZIA STRAMBI

1 • La nuova Ferrari Land A Terragona è nata la nuova Ferrari Land, a un’ora dimacchina da Barcellona. Qui troverete una sorta diLittle Italy, con le Red Force, le uniche montagnerusse che rombano quando partono. E’ il primo parcoFerrari in Europa. L’acceleratore verticale è il più altoe il più veloce al mondo: da 0 a 180 km/h in 5 se-condi, i 112 metri d’altezza. Ci sono poi altre 11 at-trazioni: le Thrill Towers, due torri per caduta libera, isimulatori semi professionali e il Pit Stop Record, incui due squadre si sfidano nel cambio gomme. Ai piùpiccoli è dedicata la Maranello Grand Race che offreai bambini la possibilità di portare a spasso mamma.Infine i piccolissimi possono prendere confidenza conla Junior Championship.

2 • Una sera al Singita Miracle Beach: aFregene il beach bar più bello d’ItaliaLo stabilimento, gestito insieme al suo gemello diRavenna da International Beach Club è stato desi-gnato come il migliore del Paese. Eventi da fare invidiaa Ibiza, una volta al mese, su temi specifici: dal flowerpower, agli Holi Beach Party. Tanti teli sulla spiaggia,discoteca, tende e musica dal vivo e dj set epici perun’esperienza trascendente. Suona ogni sera invece

il gong del tramonto tra trampolieri e danzatori, artistidi strade e cerchi di fuoco. Naturalmente lo stabili-mento è aperto dalla mattina con colazioni di frutta,alimenti bio, detox water aromatizzate. Dal pomeriggioi teli bianchi sono stesi sulla sabbia per prepararsi al-l’evento dell’aperitivo al tramonto. Si fonde cosìl’evento della natura, con l’arte e la voglia di stare in-sieme: imperdibile.

3 • A Venezia per uno spettacolo mai visto: ilViva Vivaldi Four Season Mistery Coinvolgente, magico, affascinante, suggestivo, sen-sazionale, grandioso: sono solo alcuni degli stralci deicommenti che i visitatori della mostra “VivaVivaldiThe Four Seasons Mistery” a Venezia. Si tratta diun inedito format, a metà tra la mostra e lo spettacolo.

esperienze imperdibilidell’Estate 20176



costume e società

Pur innestandosi, infatti, nel solco della tante mostread effetto immersivo, qua è la musica a fare da pa-drona. Un percorso sensoriale che trasforma lo spet-tatore da passivo fruitore di bellezza a artefice eglistesso dell’emozione che ne avvince l’anima, renden-dolo protagonista di un’interazione fra anima, geniomusicale, poesia, arte, sogno. A questo servono gli ef-fetti sonori, visivi e olfattivi di ultima generazione, a ri-creare quello stupore che parla al cuore e agli occhidell’uomo contemporaneo.4 • Farsi un giro in Biga Un’emozione unica quella di sentirsi Ben Hur per ungiorno. A Cinecittà World ci sono 10 nuove attrazionirealizzate quest’anno a Cinecittà World, tra cui una ri-produzione del Circo Massimo con delle Bighe rico-struite dove si può correre e cimentarsi in gare guidatida abili soldati romani vestiti con toghe imperiali. SullaBiga è montata una piccola telecamera che vi riprendedurante l’esperienza. A quel punto potete rivedervi ac-quistando il filmato all’uscita. Le immagino sono mon-tate in un trailer in cui si alterna lo storico film e lavostra corsa.

5 • Viaggiare di masseria in masseria Se amate i ricami del Barocco e del Rococò non do-vete perdere a Martina Franca la Festa di San Martinoe Santa Comasia, luminarie, fuochi e concerti, a fineluglio. In questa occasione potrete visitare la città conun centro storico spettacolare tenuto benissimo, ma-gari dormendo in alcune delle masserie della campa-gna circostante, come l’accogliente Casa degliUccellini o l’elegantissima Masseria Luco. La Valled’Itria, piena di caratteristici trulli, consente anche didegustare piatti unici, come le buonissime “bombette”,fettine di capocollo con all’interno un formaggio cane-strato, cotte nei fornelli delle macellerie alimentati dallaprofumata legna di ulivo. Per un’esperienza più ricer-cata, invece, Gaonas, Officine del Gusto.

6 • La Sicilia che non conoscete Ci sono alcuni distretti in Sicilia che vi portano a sco-prire antichi mestieri, nuovi sapori, in mete scono-sciute ai più. Imperdibili: una visita al Mulino di Capodi Montagnareale, magari con un’escursione nei Ne-brodi Peloritani tra ciliegi e castagni, oppure a Rosoliniad assaggiare i dolci di carrube, per finire a Modicatra barocco e laboratori di cioccolato tra i più antichidel mondo. Se poi volete è possibile accordarsi conclub dell’auto etnei per andare sull’Etna a bordo di unaBarchetta, o di una Rolls d’annata. Una spiaggia dacoprire, gustando granita di limone quella di Nizza conescursione pomeridiana sulla montagna verso laRocca di Buticari. Per saperne di più scaricare l’appDam Sicilia.



serie tvdi GIORGIA ISABELLA TRIPALDI

Sono milioni i fan che aspettano intrepidi di tornare a ridere e sognare a Litchfield,sicuramente il carcere femminile più scoppiettante degli Stati Uniti. La quarta stagionefinita in lacrime per la maggior parte degli appassionati, lascia un boccone amaro difficileda ingoiare. Proprio nel punto massimo di suspense, la serie finisce. Litchfield dopo la morte di una delle carcerate più amate dal pubblico è in totale rivolta,le detenute sembrano aver preso il controllo della prigione. Ognuna ha la sua storia,ognuna ha i suoi scheletri nell’armadio. Convivono ogni giorno tra odio e rivalità razziale,ma per la primissima volta sono tutte accomunate dallo stesso desiderio e dallo stessoobbiettivo: avere giustizia. La loro libertà finisce dove finiscono le sbarre del carcere, èvero. Ma nessuno può levare loro l’unica cosa che gli rimane, la dignità di donne e di

essere umano. E così la protesta si allarga tanto che giungono persino i mass media per intervistare le detenuteche, nel frattempo, si autogestiscono come meglio credono. O quasi.Dal tappeto rosso dei SAG Awards, Danielle Brooks (Taystee) si è lasciata scappare che Orange is TheNew Black 5 avrà luogo nel corso di soli tre giorni. Chissà, dunque, se le nostre detenute riusciranno adottenere quello che vogliono. La stagione sembra essere talmente attesa che un gruppo di Hacker ha ricattato il colossal dello streaming Netflix,minacciando di mettere online gratuitamente le puntate della quinta stagione. Il messaggio è giunto attraverso untweet in cui - il Signore dell’Oscuro - così si firmava l’hacker, chiedeva una ricompensa monetaria. Ricompensache non è mai giunta, e di tutta risposta, alcuni degli episodi della stagione sono stati pubblicati online in siti pirata.La vicenda incresciosa potrebbe indebolire la crescita degli abbonati di Netflix e, soprattutto, il prezzo delle azioni

della società. Comunque, Net-flix non ha mai lasciato dichia-razioni in merito, limitandosi aconfermare l’autenticità dellepuntate rubate. Orange is the New Black, unadelle serie tv più acclamatedegli ultimi anni, è tratta dalbest seller autobiografico diPiper Kerman interpretata daTaylor Schilling. La serie haavuto numerosi riconoscimenti,soprattutto perché racconta diuno spaccato sociale in cui an-cora pervadono le discrimina-zioni raziali. Un mondo, quellostatunitense, molto al di là dellemura carcerarie, in cui ancora ilcolore della pelle o il luogo dinascita possono essere motivodi scontro. Jenji Kohan mette inscena non eroine, non donne incarriera e sicuramene nondonne dall’intransigente mora-lità, ma forse il successo è statoproprio questo: l’essersi calatanei panni del più debole, l’averribaltato la duplice concezionedi giustizia e ingiustizia.

ORANGE IS THE NEW BLACK 5 DAL 9 GIUGNO SU NETFLIX



Di GIORGIA ISABELLA TRIPALDI

Quando si parla di Sailing Col-lection ci sono dei brand chedominano il mercato per la

loro versatilità. Uno di questi è HellyHansen Sailing che specialmentenella nuova collezione veste ognipraticante, dal velista offshore alcrocerista inshore, così comechi ama lo spirito e lo stile di vitamarinara.

Prendendo ispirazione da Ægir, il dioNordico del mare, Helly Hansen am-plia la sua collezione Ægir OceanRacing 2017 aggiungendo alcunicapi tecnici per i professionisti chenecessitano protezione assoluta,mentre si muovono velocemente inbarca con condizioni di tempo varia-bile. Con questo principio nasce laÆgir Race Jacket fornita di utili ta-sche e cerniere che conferiscono undesign moderno oltre a garantire altavisibilità necessaria in ogni situazionedi emergenza. Insomma la migliorscelta per le lunghe navigazioni.Nella proposta delle giacche impos-sibile non citare Musto, che inquanto a versatilità è da sempre unadelle case più amate dagli appassio-nati. La giaccaMusto br2 ormai am-piamente collaudata dai velisti, ècomposta da polsini doppi e orlo re-golabile. Il cappuccio fluorescente inrilievo protegge dal bagnato, le ma-niche sono articolate in modo da la-sciare libertà di movimento, mentrecolletto, cappuccio e tasche manten-gono il calore perfettamente. Un det-taglio importante per la sicurezza delvelista è caratterizzato da riflettori pri-smatici che assicurano la massima

visibilità in condizioni di scarsa illumi-nazione. Tutto questo rende la giaccaimpermeabile e traspirante, una dellemigliori opzioni contro il freddo spe-cialmente nella navigazione offshore.La Pro Coastal Jacket di Roostersi distingue per comfort, impermea-bilità e traspirabilità. È un prodottocomposto da tessuto tri laminato(3L) altamente trasparente, ed è inol-tre interamente costituito da cucitureassolutamente impermeabili. Le suecaratteristiche più importanti sono ilcappuccio fluorescente a rullo, il col-letto alto foderato in pile e la stampadel logo riflettente sul retro per age-volare la visibilità. Le utilissime ta-sche hanno una fodera in pile dotatedi fori di drenaggio. Veleggiare è sinonimo di avventura econtatto diretto con la natura, dun-que è indispensabile dotarsi del mi-gliore abbigliamento che garantiscaversatilità, comodità e sicurezza.Normalmente ogni velista durante lasua esperienza trova sempre il brandche più gli si addice, ma per quelliche non si accontentano del comfort,ma esigono anche un tocco di stile,quest’anno il colore in tutte le sueforme domina gli sport nautici e, piùin generale, tutti gli sport d’avventura.

BARCA A VELA: ecco l’abbigliamento migliore per le vostre traversate

non posso vivere senza



non posso vivere senza ...

Di GIORGIA ISABELLA TRIPALDI

Il new fashion comfortable hadecisamente governato le passe-relle primavera/estate 2017. Il

connubio sport – moda non è certouna novità, ma quest’anno le snea-kers hanno dominato sul decolleté,lo zaino sulla clutch, le felpe sui ve-stiti. Merito soprattutto degli astrinascenti della moda come GoshaRubchinskiy o Vetements chehanno riproposto collaborazionicon brand iconici degli anni 90,come Champion, Reebock oKappa e Fila.

Alexander Wang, noto stilista sta-tunitense famoso per il suo estro ri-belle, ad aprile ha lanciato la suanuova collezione sportiva perAdidas. Wang non rinuncia certoal colore nero, ma ribalta persino illogo del brand tedesco, il famige-rato trifoglio, dando vita a circa 85capi unisex estremamente estro-versi ed originali. Le sneakers AWBBALL sono l’elemento che hannosuscitato più scalpore: 260 $ disuola boost, allacciatura multipla,punta traforata in sole due variantidi colore nero e beige.

D’altronde anche la star del popRihanna ha recentemente presen-tato a Parigi la sua nuova colle-zione Fenty per Puma. Lacantante si è lasciata ispirare dalledivise scolastiche giapponesisporty-chic lasciando comunquespazio a una propria componentedi sensualità. Parlando della suanuova collezione ha dichiarato:“Quando andavo a scuola volevovestirmi come volevo, ma nelleBarbados era obbligatoria la di-visa, dunque è stato incredibile po-tersi ispirare al mondo del“collage”. La collezione reinterpretabody, divise, tute, minigonne in tes-suti tecnici, maglioni in maglia ecappotti in eco-pelliccia. Rihannanon è stata la prima cantante a but-tarsi nella moda sportiva, nel 2016infatti, persino la regina Beyoncéaccompagnata da Philip Green(a capo di Top Shop) ha creato

Ivy Park, che unisce il futuristicoled design ai classici capisportivi. Quel che le passerelle insegnanoallora è che la tuta può essereveramente portata in qualsiasioccasione, basta saperla abbi-nare. Nata nel 1919 come capoda lavoro, oggi icona delle casedi moda più autorevoli, la tutasembra essere il capo democra-tico che mette d’accordo tutte lefisicità, dalle taglie slim alle ro-tondità senza distinzione. Nonsarà difficile vedere tute in felpaabbinate a stivaletti in pelle o ad-dirittura a tacchi vertiginosi. L’accessorio è ciò che veramentepuò fare la differenza tra un outiftcasual ad uno elegante. Vivadunque la comodità e la versati-lità, le due parole chiavi di questonuovo stile.

LA TUTAQuando la comodità diventa tendenza



winelowers

Di MARTINA PASCAL DE MEIS

“Il nostro, quello laziale, è uno deiterritori, nel mondo, più vocati allacoltivazione della vite. Da anni

screditato e svalutato, è uno dei ter-roir più ricchi e vari – così esordisceMatteo Ceracchi proprietario eproduttore dell’Azienda Piana deiCastelli a Velletri – Abbiamoun’escursione termica tra le piùampie, ben quattro venti battono unterritorio di origine vulcanica, ricco diferro, quarzi e creta silicea, e poi go-diamo dell’influsso del mare, e diquello della montagna che prende il

sopravvento man mano che ci sisposta verso l’area del Cesanese”.Così parla Matteo Ceracchi, orgo-glioso della sua terra, appassionatodel suo lavoro. “Sono nato nella campagna velle-trana e, sin da piccolo, avevo capitoche quello sarebbe stato il miomondo e il mio rifugio. Amavo il vinoe la natura. Me ne andai a studiare aSan Michele all’Adige, per poi tor-nare qui e dimenticare – ride -quanto appreso sui libri. Il vino non sifa con i libri. Il vino si fa con l’uva e lapassione, con la fiducia e un pizzicodi follia”. Matteo non utilizza, nei suoivini, alcun prodotto di sintesi chi-mica, “le piante non ne hanno biso-gno, sono solamente state viziate. Iole metto a loro agio e faccio in modoche i geni repressi del loro DNA si ri-sveglino. Non filtro, non chiarifico,non uso acciaio, solo cemento, da unminimo di due, fino ad un massimo di6-7 anni. È il colore del vino a sugge-rirmi quando è pronto. Diventa ac-ceso, brillante, quasi fluorescente. Aquel punto è pronto per essere im-bottigliato. Unico filtro: una calza dadonna da 150 denari”. Quindici sono i vini che, ad oggi, pro-duce Piana dei Castelli, metà dellaproduzione è destinata all’esporta-zione, per lo più in Francia. “I miei vinisono difficili da degustare, da com-prendere. Sono un uomo della terra,le mie mani lo raccontano, mi lasciotrasportare da lei, ci gioco. Uno deimiei vini si chiama Follia. Follia è ilfrutto di diverse uve (Grechetto,

Malvasia, Trebbiano giallo, Riesling eSauvignon) raccolte in diversi stadidi maturazione. La raccolta inizia afine luglio e, talvolta, può terminareanche a novembre inoltrato. Ognifase di raccolta dona al vino un sen-tore: acidità, frutta, idrocarburo.Posso passare davanti ad una piantaanche 40-50 volte per aggiustarla eriaggiustarla e fare in modo cheesprima al meglio le sue potenzialità”.Assaggiare un vino di Matteo signi-fica assaggiare il suo territorio, la suafatica, i suoi sacrifici, ma anche il suoestro, la sua passione. “Se ricono-scessi nel mio sauvignon, un sauvi-gnon, avrei perso la mia battaglia.Vorrei che bevendo il mio sauvignonnon si riconoscesse la varietà dellapianta, ma la mia terra e l’unicità che,attraverso questa, ogni volta, voglioesprimere”.

L’Elogio del Follia di Matteo Ceracchi



per voi

L’estate è ormai alle porte eavere una forma fisica per-fetta è una prerogativa im-

prescindibile delle donne, per lequali si avvicina la prova costume;mai come in questo periodoavere delle gambe belle, sane etoniche diventa fondamentale.Se Madre Natura non è dalla no-stra parte e l’attività fisica last mi-nute fatta a ridosso dell’ aperturadella stagione estiva non soddi-sfa completamente, ecco alcuniconsigli e accorgimenti per nonfarsi cogliere impreparati dai primicaldi.Per prima cosa è bene sapereche, soprattutto con l’arrivo dellabella stagione, se si è soggetti adifficoltà circolatorie, è frequentesentire uno sgradevole senso di

pesantezza e di indolenzi-mento alle gambe, special-mente a fine giornata e dopoeventualmente una prolungatapermanenza in piedi. “L’alterazione della microcircola-zione e del drenaggio linfatico èresponsabile di vari fenomeni: lacomparsa della cellulite, il gon-fiore associato a indurimento eatrofia dei tessuti, le macchie cu-tanee color ocra”, spiega il Prof.Dario Apuzzo , docente pressola Facoltà di Medicina e Chirurgiadi Sapienza Università di Roma,Direttore Scientifico dei Centri diMedicina Riabilitativa SALUTEOK, nonché Presidente di AIRO- Accademia Internazionale per laRicerca in Ossigeno – OzonoTerapia.

Per quanto riguarda la cellulite,le donne ne sono colpite a causadell’azione degli ormoni femminili,gli estrogeni, che agiscono sullecellule adipose, provocandonel’accumulo soprattutto sui fianchi,glutei, cosce e ginocchia. La pelle“cellulitica” si presenta inizial-mente più opaca, con tonalitàspesso cianotica, e si può avver-tire una certa diminuzione di tem-peratura della cute. Allapalpazione, tra le dita compare lacaratteristica “buccia d’arancia”.Successivamente il tessuto si ar-ricchisce di piccoli noduli fibrosiprofondi e va incontro a lividi pertraumi anche minimi. L’avanzaredel processo porta alla comparsadi “ondulazioni” ed avvallamenti,che rivelano la forte perdita di

Questa estate non saranno un problema grazie all’Ossigeno – Ozono Terapia

Paura della cellulite e delle gambe gonfie?



per voi

tono ed elasticità della pelle. Le cause possono essere molte-plici tra le quali: genetica, stile divita sedentario, sovrappeso estress.Un altro inestetismo della pelle,tipico della bella stagione è ilgonfiore alle gambe, che asso-ciato ad una sensazione di pe-santezza, formicolio e prurito, puòcostituire il primo sintomo di unproblema della circolazione san-guigna e di un cedimento deivasi. La stasi della circolazionevenosa, fa si che il sangue scorrain maniera inefficace, causandouna serie di disturbi tra cui venevaricose, edema, aumento dellapressione e lesioni cutanee. Legambe gonfie possono anche es-sere il segno di un accumulo di li-quidi, dovuto ad un’insufficienzadel sistema linfatico, in questocaso si parlerà di linfedema.Come combattere questi pro-blemi? “Per prima cosa sarà ilmedico a valutare se sia il caso diiniziare una terapia farmacolo-gica”- spiega il Prof. Apuzzo-“Una terapia molto valida perquesti tipi di problemi èl’Ossigeno-Ozono Terapia,una terapia naturale, senza con-troindicazioni e molto efficace

per migliorare la circolazione e tuttigli inestetismi ad essa connessa.Per la cellulite in particolare, il con-siglio è associare una terapia cau-sale come i trattamenti conOssigeno Ozono, accompagnatidall’utilizzo di una emulsione abase di Ossigeno e Ozono da ap-plicare a domicilio, ad una sinto-matica come la terapia con gliultrasuoni a freddo o l’energiavibratoria, unitamente al linfodre-naggio manuale, non dimenti-cando mai la corretta alimentazionee una regolare attività fisica”.Chi volesse effettuare unavisita specialistica ed una te-rapia per avere delle gambebelle e in salute, può rivolgersiai centri Salute OK a lui piùvicini. Tutte le specifiche suwww.saluteok.itSe voleste vedere le interviste delprof. Apuzzo sull’Ossigeno-Ozono Terapia su Rai 1, Rai 2,Canale 5, Rai International, RaiSport e Tv 2000, potete colle-garvi tramite il seguente link: Alla pagina pubblica su Face-book: www.facebook.com/Da-rioApuzzo2016/Ai siti web: www.saluteok.it;www.accademiaozono.comAl blog: www.darioapuzzo.com

Prof. Dario Apuzzo

Prof. Dario ApuzzoMedico Fisiatra, Specialistain Medicina RiabilitativaDocente presso la Facoltàdi Medicina e ChirurgiaSapienza Università di RomaMedico sociale della S.S. Lazio calcioDirettore Scientifico Centri di MedicinaRiabilitativa SALUTE OKPresidente di A.I.R.O Accademia Internazionale Ricerca in Ossigeno Ozono Terapia

SALUTE OK Via Benedetto Rogacci, 4(Piazza Zamagna), 00143 RomaTel. 06 52 92 237 06 50 41 847PER INFORMAZIONI:www.saluteok.it [email protected]



per voi

Adistanza di 13 anni dall’aper-tura dello Studio di Odonto-iatria Olistica dell’Eur, il Dott.

Daniele Puzzilli estende i propri oriz-zonti inaugurando un nuovo studionella zona Nord della Capitale. Il successo riscosso in questo de-cennio con lo studio dell’Eur ha fattocrescere sempre più il desiderio, eper certi aspetti anche la necessità,di avvicinarsi all’utenza provenientedal centro e dalla zona Nord dellacittà. Ciò che rende così unico loStudio di Odontoiatria Olistica èproprio il suo approccio, che consi-ste nella combinazione delle specia-lità dell’odontoiatria con quelle dellediscipline olistiche, permettendonon solo l’eliminazione del sintomomanifesto, ma proprio l’analisi del-l’individuo nella sua globalità per in-dividuare le possibili cause delproblema, stabilire un percorso cli-nico per la sua completa risoluzionecosì come l’eliminazione della sinto-matologia. L’obiettivo del nuovo stu-dio è di riproporre la stessa equipedi specialisti che operano in manierasinergica mettendo a disposizionedel paziente le proprie conoscenzeapprofondite nelle diverse specia-lità. Gnatologia, endodonzia, con-servativa, ortodonzia, pedodonzia,chirurgia orale ed implantologicasono solo alcune delle macroareedell’odontoiatria presenti presso lostudio del Dott. Puzzilli. A queste si

aggiungono le discipline della medi-cina olistica, quali l’osteopatia, laposturologia e la fisioterapia, che

permettono di completare l’analisi ela diagnosi del paziente e di indivi-duare la terapia ottimale finalizzataalla guarigione. Per condurreun’analisi approfondita delle proble-matiche e definire una terapia dicura ci si serve di tecnologie diavanguardia. Si parte da una valuta-zione generale in occasione dellaquale s’investigano le cause delleproblematiche più evidenti e sinto-matiche. In questa fase è possibileche venga effettuata, direttamentein studio, un’ortopanoramica 3D di-gitale per approfondire e delucidareeventuali situazioni non evidenti, la-tenti o “nascoste”. A seguito di que-sto esame è possibile stabilire unapriorità di trattamenti per interveniresulle problematiche evidenziate chevengono quindi sottoposte ai diversispecialisti. Oltre ad offrire i tradizio-nali trattamenti odontoiatrici utiliz-zando le più innovative tecniched’avanguardia, gli Studi di Odonto-iatria Olistica del Dott. Puzzilli sidistinguono per alcuni fiori all’oc-chiello. In ambito diagnostico oltrealla tac cone-beam per l’ortopano-ramica 3D digitale vengono ampia-mente utilizzati l’elettromiografiamandibolare wireless, per la valuta-zione della funzione dei muscolitemporali e masseteri ed il TSCAN,per analizzare con precisione i con-tatti occlusali in modo digitale. Lacombinazione di questi strumenti èfondamentale per il check gnatolo-gico che consente di indagare lecause odontoiatriche in situazioni dimalocclusione dentale, metalli-ottu-razione o protesi, serramento

STUDIO DI ODONTOIATRIA OLISTICA



dentale o bruxismo, infezioni, malposizionamento dei denti delgiudizio. Queste alterazioni spessoinfluenzano negativamente l’assettoposturale, che viene valutato utiliz-zando il Formetric 4D per l’analisidella colonna vertebrale e dellapostura effettuando un rilevamentomorfologico completo del dorso(senza l’utlizzo di raggi X) e la pe-dana posturometrica e stabilome-trica per l’analisi e la valutazionedella distribuzione dei diversi carichinell’esame dei differenti recettori po-sturali. E’ ormai noto come proble-matiche a livello di masticazione eocclusione inneschino una concate-nazione di alterazioni che possonomanifestarsi con persistenti mal ditesta o dolori muscolari.Dal punto di vista estetico si effet-tuano trattamenti per migliorare edottimizzare le alterazioni di allinea-mento e colore attraverso restauriestetici, sbiancamento laser e fac-cette in ceramica individualizzate. Losbiancamento viene effettuato conuna tecnologia laser che minimizzaal massimo la sensibilizzazione alcaldo ed al freddo, ricorrente nei tra-dizionali sbiancamenti laser. Partico-lare successo è stato inoltreriscontrato dalle faccette individua-lizzate che permettono di ottenereun vero sorriso da copertina. Nell’or-todonzia una svolta decisiva è statadata dall’Invisalign, una terapia orto-dontica che permette per mezzo dimascherine individualizzate, traspa-renti ed invisibili, di risolvere iproblemi si sovraffollamento e alli-neamento dentale. Inoltre, perquanto riguarda l’ortodonzia e laprotesi dentaria, viene utilizzato l’in-novativo scanner intraorale Itero perla realizzazione di impronte, senzadover sempre ricorrere all’utilizzodelle tradizionali e fastidiose pastein alginato.In ambito implantologico la tecnolo-gia più innovativa è rappresentatadal sistema radiografico digitale 3D,che permette l’inserimento del prov-

visorio nella stessa seduta dell’im-pianto, con tecnica a carico imme-diato. Sempre in contestochirurgico, per affrontare più serena-mente gli interventi più impegnativi,è possibile richiedere il supportoanestesiologico che provvederà adeffettuare una sedazione semi-co-sciente. In alternativa, senza l’utilizzodi aghi, è altrettanto possibile richie-dere l’utilizzo della sedazione co-sciente con protossido d’azoto.Presso gli studi di OdontoiatriaOlistica un ampio spazio èdedicato ai pazienti più piccoli. Sioffre infatti un’intera equipe spe-cialistica dedicata ai bambini daitre anni in poi.Il credo del Dott. Puzzilli è diriuscire a fornire un servizio com-pleto, di alta qualità, per mezzo ditecnologie d’avanguardia ed ope-rato da specialisti del settore difama internazionale, che sia incen-trato sulla risoluzione non solo deisintomi, ma delle problematichenella loro totalità per mezzo di un iterquanto più mirato e risolutivo.

STUDIODI ODONTOIATRIAOLISTICADott. Daniele Puzzilli

V.le dell’Umanesimo, 199Tel. 06.5925129Largo Maresciallo Diaz, 13Tel. 06.45615500www.olisticsmile.com

per voi



chef and food

Di MARTINA DE MEIS

“Oggi percepiamo il caffè, comeforse, fino agli anni ’70, del se-colo scorso percepivamo il vino –

cosi esordisce Pietro Chiarella,sommelier del caffè, specialista delcaffè, o più semplicemente appas-sionato e amante. “La similitudine con il vino è calzante– spiega Pietro - anche il caffè è unprodotto della terra e anch’esso,come il vino, riceve e risente degli in-flussi che da questa provengono”. Pietro nasce a Torino vive d’informa-tica, e ama il caffè. Da sempre. “Neimiei viaggi, ma anche nella mia quo-

tidianità, ho sempre preferito caffèche avessero alle spalle qualche ga-ranzia. Iniziai con Illy, per poi affi-darmi, quasi e solo esclusivamente,a piccole torrefazioni o a caffè storici,come il Caffè Terzi di Bologna, o laDitta Artigianale di Firenze”.Quattro anni fa, si affaccia, in Pietro,l’idea di fare della sua passioneun’attività strutturata. Nasce l’idea diMisceliamo, coffee emotion, unluogo in cui chiunque avrebbe potutoavvicinarsi al caffè di qualità, degu-starlo e portarlo a casa, già porzio-nato sotto forma di capsule non soloartigianali, ma realizzate da Pietrostesso, sulla base di prodotti accura-

tamente selezionati e tostati. “Mi convinsi sempre di più, chequella sarebbe stata la strada dapercorrere, una volta tornato da unavacanza in Messico. Avevo avutomodo di far visita alle piccole fattoriedella regione. Una volta, addirittura,in una di queste, tenni per i miei com-pagni una degustazione guidata. Im-pazzirono, mi affibbiarono ilsoprannome di Peter Mr. Coffee econvinsero il mio animo a fidarmidelle sue sensazioni”. Circa un annofa, dopo mesi di “tostature sperimen-tali” nel garage di Pietro, Misceliamo,coffee emotion trova la sua casa inun piccolo locale in una piazzetta diPonte Milvio. Una bomboniera incui l’aroma avvolgente di caffè fa glionori di casa, ancor prima che Pietropossa offrirne un assaggio o spie-garne le caratteristiche: colore,tramatura della crema, aromi. “Oggi il top di gamma di Misceliamoè il Burundi, un caffè complesso edi altissima qualità. All’assaggiospicca l’acidità della frutta, visciole,piuttosto che ananas, ma una voltadeglutito, il retropalato è invaso dasentori torbati tipici del whisky.“Siamo riusciti – conclude Pietro – aportare la qualità nel vino, e, negliultimi tempi, nella birra. Ora tocca al caffè. Noi siamo pronti. E fiduciosi”.

L’emozione di ‘na tazzulella ‘e cafè


Sartoria CardonaEuStampa_Layout 1 09/06/17 13.01 Pagina 1


little kitchen

Cous CousDi TINA AIELLO

Il cous cous è un ingredientebase che si presta alla prepara-zione di piatti caldi o freddi, ve-

getariani e non, più o menocomplessi, ma tutti colorati e squi-siti. Preparate il cous cous pre-cotto come indicato sullaconfezione. Per un piatto estivoda mangiare freddo, potrete con-dire la base con del pesto e ag-giungere melanzane grigliate emozzarelline. Se non volete rinun-

ciare alla carne invece provate adaggiungere i filetti di pollo grigliatiuniti a carote, zucchine, melan-zane e pomodori saltati a parte.Ma il cous cous si lega beneanche con il pesce: calamari egamberi cotti in una padella conolio, aglio, prezzemolo e vinobianco, per esempio. Per i veganispazio alle verdure di stagione(saltate o grigliate) e ai ceci. Per tutti, infine, spezie a volontà:curcuma (senza esagerare), zaffe-rano o curry.

La curiositàCerto è che le origini sonoafricane, del Nord Ovestper la precisione: Marocco,Algeria e Tunisia potreb-bero esserne la patria, manel XIII secolo è uno stori-co di Aleppo, in Siria, adarne notizia. Poi il couscous va alla conquistadell’Europa, mano a manoche questa entra in con-tatto con la cultura musul-mana: Spagna andalusa,Francia (dove è conside-rato il secondo piatto piùamato), Italia. Approdatoinfatti in Sicilia, dove si ini-zia a mangiarlo con il pesce(estraneo alla tradizionemagrebina), arriverà prestoa Livorno e Genova e da lìall’isola di Carloforte inSardegna che vanta la tra-dizione culinaria del cascà,variante del cous cous, con-dito con cavolfiore e ceci.



per voi

La qualità e la freschezza delpescato sono protagonistiindiscussi di Livello1 che, gra-

zie alla Pescatoria, vanta un’offertasempre di stagione.Nata per offrire prodotti di qualità, laPescatoria di Livello1 è una bottegadi sapori e profumi ittici in gradodi catturare la vista e i palati più esi-genti con un vasto assortimento. Ilcalore del legno e le ampie vetrate,da cui si può scorgere il ristorantesituato accanto, caratterizzano que-sta pescheria situata nel quartiereEur Serafico.Annessa ma separata dal ristoranteLivello1, la Pescatoria è adibita allavendita al dettaglio del pescatoproveniente dalle zone di Anzio eFormia per fornire quotidianamenteeccellenti materie prime al ristorante.Entrando nel negozio, ciò che saltasubito all’occhio è la pulizia, l’ordinee l’ampia scelta a disposizione. Sul bancone primeggiano crudi,crostacei, frutti di mare e pesce di

stagione di grandi e piccoli dimen-sioni. Il personale, competente e cor-diale, è a disposizione della clientelaper offrire un servizio di pulizia e sfi-lettatura del pesce.La brigata della cucina e lo chefMirko Di Mattia sono sempre adisposizione della clientela con ideeutili e pratici suggerimenti perrealizzare una corretta spesa e

creare gustose ricette. “È più chemai necessario informare corretta-mente i nostri clienti. Io e il mio staffsiamo a disposizione per fornire in-dicazioni sulla spesa, sulla puliziadel pesce, sulla cottura e ovviamentesulle ricette da poter realizzare”.Le bontà della Pescatoria realizzatedallo chef nel ristorante Livello1, oltreal pranzo e alla cena, diventano

LA PESCATORIA

Un indirizzo irrinunciabile per acquistare il pesce fresco e degustare le specialità fish&cocktail nell’ora dell’aperitivo



per voi

Via Duccio di Buoninsegna, 25 - 00144 Roma - Tel. 06 5033999dal 1 luglio aperto a pranzo dal martedi al sabato; aperto a cena tutte le sere

Il ristorante Livello1 è chiuso la domenica a cena e il lunedì a pranzo.

www.ristorantelivello1.it

protagoniste durante l’aperitivo daconsumare nelle sere d’estate nel-l’elegante dehors antistante i locali.Variegata la proposta fish&cocktailche include tra gli Snack: la Pastalievitata fritta, burrata e alici delCantarbico, i Roll di riso, salmone eavocado, il Tramezzino caldo/freddodi tonno e i Gamberi in pasta kataificon mayo agli agrumi. Direttamentedal menu del ristorante arrivano ledegustazioni di antipasti di crudi, diostriche e di caviale. Da provare l’or-mai celebre Causushi, un piattonato dalla fusione tra la Causa

Rellena e il Sushi, un viaggio traPerù e Giappone. Le patate conditecon un mix delicatamente piccante sisposano con il pesce crudo percreare un originale e gustoso nigiri.Le creazione dello chef vengonoesaltate dai cocktail realizzati dal bar-man Edoardo Bottiglieri che proponeLevels 1 sour - un drink elegante daitoni dolci a base di White Rum, StGermain, succo di melograno,albume e sciroppo home made al tè- e Cosmo, un cocktail con Vodka,umeshu, cramberry e lime, che siabbina perfettamente con i crudi.

Per gli amanti dell’old fashioned ilbarman consiglia Il Principe, undrink con Mezcal, St. Germain,Bitter al cioccolato, al peperoncinoe angostura; se volete un cocktailrinfrescante “come una spiaggiagreca” lasciatevi conquistare daBalos un mix di gin aromatizzato alcetriolo, mastiha, spremuta frescadi lime, sciroppo home made dicetriolo e acqua tonica. Una selezione di spumanti italianiarricchiscono l’offerta beverageideata appositamente per l’aperitivotargato Livello1.

Orario estivo della Pescatoria:dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 14.00, dalle 17.00 alle 19.30

Il sabato fino alle 14.00 - Chiusa il lunedì



trova e mangia


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