SUD Anno 1 Numero 1

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Free Press di giornalismo investigativo

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FREE PRESS DI GIORNALISMO INVESTIGATIVO ANNO I - N. 1 - VENERDÌ 1 OTTOBRE 2010EDIZIONE DI CATANIA

Lombardo FAVORITO?Sulla diagnosi svelata da SUD ora indaga l'Antimafia

LA SCAMPAGNATA LIBRINO: PROMESSE E BUGIECOMPARI UN PATRIMONIO IGNORATO

PAGINA 6 PAGINA 7PAGINA 4 PAGINA 14

PAGINE 8,9

RAFFAELE LO

MBARDO HA

CHIESTO IL

SEQUESTRO

DI QUESTO

NUMERO

COSATEME?

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Direttore ResponsabileANTONIO CONDORELLI

Hanno collaborato a questo numero:MaurizioGiordano, CarloLoRe, LauraGalesi, Giovanni Tizian, MarcoBenanti,Nunzio Condorelli Caff, ValerioDi Blasi, Stiben Mesa,Sonia Giardina, Melania Tanteri

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010Edito da: Editori Indipendenti S.r.l.Viale Kennedy10 - 95121 Cataniatel. 095349015e-mail: [email protected] - [email protected]:www.sudpress.it

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Chiuso in redazione: 30/10/2010 - h. 20:10

30/09/2010Il procuratore capo D'Agatainvia la Polizia Postalenella redazione di SUD

EDITORIALE

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Carlo Lo Re

Per la Sicilia il portato piùdolente della lunga crisiregionale in corso è senza

dubbio la paralisi economica.Sempre più gente precipita infattisotto la soglia di povertà.Disoccupazione a due cifre,infrastrutture arretrate di decennirispetto al resto d'Europa,microcriminalità asfissiante ed unacronica difficoltà da parte degliamministratori a spendere icospicui fondi a disposizione. Eproprio questa è la colpa più gravedella classe politica meridionale:l'incapacità nei decenni di utilizzarel'oceano di denaro europeo adisposizione (non ancora permolto, sia chiaro) per svilupparel'area più depressa del Continente.Incapacità, certo. Ma è ovvio che intaluni casi si va oltre, sfociandonella perversa volontà di incatenareil Sud ad un destino disottosviluppo che garantisce fedeltàelettorale, manovalanza (di ognitipo!) a bassissimo costo nellacompleta assenza di diritti, nonchéun brodo di coltura utile alle varieMafie che ammorbano il Paese.Perché oggi, dal Basso Lazio in giù,il popolo è in buona parte ridottoad una massa di schiavi di fatto sucui malignamente regnano i satrapieletti, anzi designati, dal simulacrodi democrazia post 1989.

E così anche l'allarme piùelevato cade nell'indifferenza.Come quello, gravissimo,recentemente lanciato a Palermodalla Cna siciliana sul fallimento diAgenda 2000, alla presenza deicommissari dell'Unione Europea edegli impermeabili rappresentantidel governo regionale e dellaprogrammazione. «Otto miliardispesi, nessun obiettivo raggiunto»,come ha amaramente constatatoMario Filippello, segretarioregionale della confederazionedegli artigiani, nonché ecomponente del Comitato disorveglianza del Por 2000/2006.

Andando più nello specifico, lacosa maggiormente preoccupante èil mancato raggiungimento degliobiettivi prefissati rispetto al Pilregionale (ormai in negativo, conl'unica eccezione della provincia diRagusa, isola felice fino al 2009, maormai anch'essa in forte affanno), ailivelli di occupazione, alleinfrastrutture ed allo sviluppoindustriale.

Sinistra faccia della medaglia èla crescita abnorme della spesapubblica regionale. «In pratica – hacontinuato Filippello - gli ottomiliardi sono serviti soprattutto adingrassare la macchina dellaRegione e degli enti pubblici». Unaindecenza che tutti i sicilianipagano ogni giorno sulla loro pelle.

Quindi, per dirla con Lenin, chefare? «Di fronte alla certificazionedel fallimento di Agenda 2000nell'Isola - ha insistito Filippello -serve un’immediata inversione ditendenza, perché solo puntandosulle Pmi possiamo creare sviluppoe occupazione». Una ricetta che i“cuochi” di questa cucina deldiavolo che è ormai la Sicilia sipassano di mano in mano dadecenni senza nemmeno ancoraessere riusciti a capire gliingredienti da utilizzare. Sprecandomiliardi di euro.

La malapoliticaregionale manda in fumo8 miliardi di euro

Lombardo ALLE STRETTE

“Non è più possibile perdere tempo in chiacchiere, al di là degli accordi di partito e delle nuove alleanze,bisogna agire per incrementare lo sviluppo economico e per il bene delle imprese siciliane”. Questo in sintesil’appello lanciato dal consiglio di Unioncamere Sicilia alla nuova giunta del presidente Raffaele Lombardo. Fragli aspetti dell’economia regionale non più trascurabili, come spiega Giuseppe Pace, presidente Unioncamere,c’è la questione fondi: “prima di tutto è necessario dare più vigore alla spesa dei fondi Por dando così lapossibilità agli imprenditori di partecipare ai bandi. Bisogna stare vicino alle aziende e a chi vuole investire”.C’è poi l’esigenza di colmare la carenza d’infrastrutture, infatti – aggiungono i nove presidenti delle Camere dicommercio – “bisogna creare tutti i presupposti affinché le aziende non decidano di abbandonare la Sicilia.Piuttosto gli imprenditori, sia locali che nazionali o stranieri, devono guardare alla nostra regione come unaterra dove conviene investire”. SMP

Inutile la Banca del SudMEGLIO GLI ISTITUTI LOCALI

«Non serve una Banca del Sud, serve al limite intensificare i depositi presso le piccole banche locali che sonogiocoforza costrette a reinvestire nelle proprie vicinanze». Lo ha dichiarato a Sud Paolo Majolino, economistaed imprenditore, ideatore della Fondazione nazionale contro l'usura bancaria, in una intervista integralmentedisponibile sul nostro sito Internet.Per Majolino, «le condizioni economiche del Meridione d'Italia sono sempre più precarie, basti guardare i datipiù freschi sulla disoccupazione, ad esempio, che non lasciano speranza: quasi il 9% nazionale, che al Suddiventa il doppio ufficialmente ed il triplo di fatto. Sullo sfondo un'imprenditoria meridionale strangolata dalrapporto con gli istituti di credito, che spesso, lungi dal risolverli i problemi, ne sono parte essenziale».Soluzioni? Majolino non ha dubbi, occorre ripartire dall'agricoltura e dal turismo, «perché il territorio è l'unicacosa che la finanza internazionale non può delocalizzare». CLL

In arrivo 300 licenziamentiAI CANTIERI NAVALI DI TRAPANI

I cantieri navali di Trapani hanno annunciato il taglio di circa 300 posti di lavori. È l'ennesima mina che rischiadi far tracollare definitivamente la pace sociale in Sicilia, frutto di precise scelte da parte del governo centrale,ma anche dell'inesistente programmazione economica regionale.«Un'altra bomba sul mondo del lavoro isolano», ha commentato Salvatore Petrucci, segretario regionale deiComunisti Italiani, per il quale «continua la desertificazione della nostra economia, già provatissima. Certo, ilprincipale responsabile è l'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi, impegnato nelle più audaci manovre dipotere, che ci ha sottratto i fondi Fas, ma non si può dimenticare che il presidente della Regione Siciliana,Raffaele Lombardo, è suo alleato ed in quanto tale non è in condizioni di condurre una seria vertenza controRoma».La crisi dei cantieri navali non potrà purtroppo che produrre un effetto domino a Trapani, dove forte èl'indotto a loro legato. Si teme quindi che i posti a rischio possano alla fine essere ben più di 300. CLL

Termovalorizzatore di Bellolampo: IN LIQUIDAZIONE LA PEA

Tramonta il progetto del termovalorizzatore di Bellolampo. L’assemblea dei soci di “Palermo EnergiaAmbiente”, accogliendo la proposta dei commissari straordinari di Amia, ha infatti approvato la messa inliquidazione della società, formata per il 52% da Falck, Actelios, Epc Sicilia, Emit Spa, Consorzio Asi e Safab eper il 48% da Amia, costituita appunto per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti aBellolampo, vicino Palermo.Liquidatori sono stati nominati il presidente di Pea, Carmelo Tantillo, e, su indicazione di Amia, CarloDominici, docente di Economia e gestione delle imprese, vicepresidente del Banco di Sicilia e presidente dellaFondazione Banco di Sicilia.La chiusura di Palermo Energia Ambiente, è un ulteriore passo sulla via del definitivo superamento del Pianoregionale dei rifiuti voluto dall'ex presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro. Carlo Lo Re

I FONDI DEL SUDFINISCONO ALNORD

I soldi destinati alle scuole delSud finiscono al Nord. Si trattadelle risorse Fas destinate allamessa in sicurezza delpatrimonio scolastico, 1 mld dieuro che – secondo il Ministerodello Sviluppo Economico -dovevano essere distribuiticosì: 85% al sud e 15% alcentro nord.Di questo denaro ad oggi sonostate erogate due tranche: laprima di 226,4 mln persostenere la ricostruzione degliedifici scolastici dell’Abruzzo,danneggiati dal sisma; laseconda, di 358,4 mln,sbloccata a maggio dal Cipe epubblicata a metà settembresulla Gazzetta Ufficiale.Contrariamente ai proclami, leotto regioni meridionali nonricevono affatto l’85% dellerisorse: in questo secondostralcio alle aree del sud vannocomplessivamente 143,1 mln,molto meno del 50%. Giustogiusto è la Lombardia laregione che ha avuto di più,circa 50 milioni nonostanteabbia edifici scolastici in ottimecondizioni. Adesso dovrebbeessere convocato un nuovotavolo tecnico, lo scopo sarebbedi stabilire come spartire circa400milioni di euro giàdisponibili.E il sud nel frattempo aspettaquello che gli spetta. SMP

Gli obiettividel POR

2000/2006non sono

statiraggiunti

MEZZOGIORNO:l'economia,le interviste,le inchieste.SEGUI TUTTO SUSUDPRESS.IT

ECONOMIA

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ANNA FINOCCHIARO, GIOVANNI PISTORIO E RAFFAELE LOMBARDO ALLA FESTA DELL'MPA A CATANIA | FOTO BENANTI

COMPARI

Dopo Cuffaro, Miccichè e Dell’Utri, a tenere in vita il sistema Lombardo ci pensa il senatoreAnna Finocchiaro del Pd, ex candidata presidente della Regione proprio contro LombardoIncapace di creare un’alternativa, alla fine ha scelto l’inciucio

POLITICA REGIONALE

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INCOERENZA: PRIMA DEL SALTO DELLAQUAGLIA,ANNA PARLAVA COSÌ...

“Con buona pace di Lombardo e del suo amico Cuffaro, diciamo basta a chi afatto un uso clientelare del denaro per scopi elettorali. Così è stato conCuffaro, così sarebbe con Lombardo”.

(ANSA 01 marzo 2008)

“Oggi in Sicilia una raccomandazione di Raffaele Lombardo conta più di undottorato di ricerca”.

(ANSA 25 marzo 2008)

“Io sono favorevole ai termovalorizzatori perché non vorrei che la mia ragionediventasse come la Campania”.

(ANSA 29 marzo 2008)

“Lombardo è in continuità con Cuffaro, non rappresenta niente di nuovo. Loha dimostrato tutta la vicenda pre-elettorale nel centrodestra, che ha visto l’iradi Micciché, perché la parte buona di Fi, dopo le dimissioni di Cuffaro, pensòdi potersi finalmente esprimere”.“Ha sfasciato quelli del Comune, Lombardo è stato il vicesindaco del Comunedi Catania, e da vicesindaco ha avuto lo stesso segretario generale e lo stessoragioniere generale che ha avuto da presidente della Provincia. Al Comune midicono che ha lasciato un buco di 700 milioni di euro, e infatti la mia città è albuio perché il Comune non paga le bollette. Alla provincia l’attivo di bilancio ècalato da 110 milioni di euro a 16, senza che la situazione delle stradeprovinciali disastrate e delle scuole sia migliorata”.

(ANSA 29 marzo 2008)

“Il flop di Fini a Palermo e la paura di Raffaele Lombardo che si sottrae alconfronto pubblico con me confermano solo una cosa: nell’isola il vento stacambiando, in Sicilia ce la possiamo fare. Nel frattempo Raffaele Lombardo sisottrae a qualsiasi confronto pubblico con me”.

(ANSA 31 marzo 2008)

“Lombardo ha paura e sfugge al confronto perché sa che la debolezza delle sueproposte dimostra la diretta continuità con il cuffarismo che tanto male hafatto alla Sicilia”.

(ANSA 31 marzo 2008)

“Apprendo con vivo interesse che l’onorevole Micciché, che per anni haindossato i panni del paladino della moralità e di strenuo oppositore diCuffaro, abbia addirittura convocato una conferenza stampa per dichiarare ilsuo appoggio incondizionato a Lombardo, erede diretto e naturale delcuffarismo in Sicilia”.

(ANSA 03 aprile 2008)

“Credo Lombardo sia pericoloso per il futuro della Sicilia. Ho paura che la suaaffermazione sui fucili siciliani non sia stata certo una battuta infelice, ma ilcontrappunto ai fucili padani, uno dei tanti volti del carrozzone Pdl-Mpa-Lega”.

(ANSA 08 aprile 2008)

“La Sicilia ha bisogno di lavoro buono e non di clientele. I Lombardo, i Cuffarorappresentano il premoderno e per questo dobbiamo sconfiggerli”.

(ANSA 08 aprile 2008)

Stiben Mesa Paniagua

A SAN GIOVANNI LA PUNTA (CT) IL PD, CON LA BAVA ALLA BOCCA, SI ÈALLEATO CON L'MPA, IL PDL E L'UDC DI CUFFARO.RISULTATO? SONO STATI SUPERATI DAI COMUNISTI ITALIANI...A MASCALUCIA GOVERNANO DA 8 ANNI CON MPA E UDC: IL SINDACO ÈINDAGATO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA AL TRAFFICOILLECITO DI RIFIUTI, UN CONSIGLIERE DEL PD SI È "VOTATO" LA VARIANTE PERLA VILLETTA IN CAMPAGNA...

Anthony Distefano

C’è qualcosa di umiliante nelfantasticare sul futuro della Sicilia.Forse perché buona parte dei politici

che la rappresentano sono senzaimmaginazione.

Un’equazione che però non vale se siparla di poltrone: in quel caso, si “inciucia”,si fa e si disfa a piacimento el’immaginazione è niente rispetto alla realtàstessa dei fatti e delle cose. Il tutto nel nomedella filippica legata al “bene dei siciliani”.Chi poteva immaginare, tanto per dirne unanon a caso, che le parole al vetriolo –pronunciate solo sino a pochi mesi fa - dallasenatrice e candidato avversario di RaffaeleLombardo per la corsa a Palazzo d’Orleans,Anna Finocchiaro, si sarebbero tramutateinvece nella quintessenza del LombardoQuater?

Ogni cosa, all’improvviso, si è capovolta.Persino nel lessico. Nel nuovo vocabolarioPd-Lombardo/Lombardo-Pd, ad esempio,non trova più posto la parola “clientelare”(presentissima nella edizione precedente)oggi sostituita dal sillogismo “rivoluzionario”.Fattivamente l’accordo tra Lombardo ed il Pdè stato sancito non tanto con l’investituradegli assessori democratici del quartogoverno regionale in poco più di due annibensì in quello che è stato lo stravolgimentodi mezza estate a capo delle SpA isolane: unatavola imbandita e sterminata di nomine

presidenziali a lauti posti di sottogovernoalla quale il Pd non si è certo limitato a fareda commensale. Eppure, l’accordoLombardo-Pd sancito ufficialmente a Cataniaalla recente Festa dell’Autonomia con tantodi silenzio-assenso da parte della Cgil,inquieta non poco un leader storico dellasinistra-centro etnea come il senatore EnzoBianco che dalla base democratica haricevuto solo e soltanto segnali di ferocecontrarietà a tutta l’operazione legataall’ingresso in maggioranza all’Ars. Ma sinoral’intransigenza dell’ex sindaco di Palazzodegli elefanti verso la scelta palermo-romanaha prodotto solo spallucce dalla gran partedegli stessi colleghi di partito.

E così, con la spartizione di poltrone,viene fuori il successo “politico” diLombardo che può continuare a governaredopo essere stato sostenuto da Cuffaro,Miccichè e Dell’Utri.

Intanto, gli economisti spiegano con uncerto allarme che il 2011 potrebbe essere unanno devastante per quelle risacche diterritorio (come la Sicilia) dove gliinvestimenti sono bloccati o in alternativaostaggio della burocrazia. Con laconseguenza che licenziamenti edisoccupazione toccheranno percentuali alivelli drammatici. Altro che “bene deisiciliani”.

Altro che immaginazione.

LETTERA APERTA DI ORLANDO ALLA FINOCCHIARO

Carissima Anna,ricordo i tanti incontri e i tanti comizi per fornire una alternativa ai siciliani , ricordo il chiaro

impegno tuo e mio per impedire che la Sicilia cadesse nelle mani di un sistema di potere clientelare ecolluso con la mafia.

Ricordo come momenti significativi di volontà di riscatto da un sistema clientelare e mafioso la miacandidatura nel 2001, all'indomani della vittoria 61 a zero dei berlusconiani in Sicilia, a Presidentedella regione e la tua candidatura a vice Presidente con me in alternativa a Salvatore Cuffaro; che havinto nonostante avesse ottenuto meno preferenze di me, perchè i tuoi compagni di partito avevanoimpedito , con uno dei tanti inciuci, che vi fosse una vera elezione diretta del Presidente della Regione,opponendosi al voto con doppia scheda (una per il Presidente e l'altra per le liste).

Ricordo come momenti significativi di volontà di riscatto da un sistema clientelare e mafioso la tuacandidatura nel 2008 a Presidente della Regione in alternativa a Raffaele Lombardo, che apparivaessere, come si è dimostrato essere, un Cuffaro senza cannoli, portatore di una concezione del poterepriva di orpelli pittoreschi ma non meno inaccettabile. E quelle elezioni regionali si tennero, nel 2008, lostesso giorno di quelle politiche nazionali e Lombardo con il suo schieramento contribuì al ritorno alGoverno nazionale di Berlusconi.

Ricordo come una profonda delusione la tua scelta di lasciare, dopo la sconfitta, la Sicilia per restareal Senato : in tanti ti avevamo chiesto di non candidarti se poi non saresti rimasta in Sicilia a sostenerequella nostra comune battaglia di alternativa a quel sistema di potere.

Adesso, il tuo partito, sostiene Raffaele Lombardo e la sua armata Brancaleone, pur di restare a galla. . . . e tu , dimenticando il tuo impegno passato e il tuo ruolo presente, avalli quella scelta.

Non ho nulla da aggiungere.Soltanto sento il dovere di dirti ora che il PD sta commettendo un terribile errore, mandando in

Sicilia un messaggio di incoerenza e di tradimento degli elettori.Quando apparirà chiaro il disastro che si sta producendo in questi giorni vorrei che almeno tu

ricordassi che siamo stati in tanti con me e con Italia dei Valori ad opporci a tutti i Cuffaro, con o senzacannoli.

Leoluca Orlando

POLITICA REGIONALE

Su www. sudpress. it:scarica tutte le agenzie ANSA del2008 di Anna Finocchiaro controRaffaele Lombardo

guarda il video L'INCIUCIONE

guarda il video LOMBARDOEREDE DI CUFFARO

guarda il video LOMBARDOFIRRARELLO BERLUSCONI

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Melania Tanteri

C’erano proprio tutti all’inaugurazionedella Villa Bellini di Catania, riaperta il23 settembre scorso dopo oltre tre anni

di lavori e molti di più di polemiche: sindaco,questore, comandante dei carabinieri eaddirittura il Procuratore della Repubblicaetneo, Vincenzo D’Agata, intervenuto allariapertura del giardino forse per verificare dipersona l’esistenza o meno di irregolarità, dalmomento che le carte relative al restauro dellaVilla sono oggetto di indagini e verifiche daoltre un anno. Tra i “felicissimi e soddisfatti”dell’apertura del giardino, anche ManlioMessina, il consigliere del Pdl che, in Consigliocomunale aveva proposto l’istituzione di unaCommissione d’Inchiesta, proprio per fare lucesulla vicenda del restauro dello storicogiardino, richiesta poi bocciata dall’assembleacittadina, richiamata all’ordine dal sindacoStancanelli che in quell’occasione annunciò diaver portato le carte in procura.

Strette di mani, sorrisi smaglianti,felicitazioni per una vicenda che, però, rimaneancora avvolta da ombre e dubbi riguardanti, inprimo luogo i finanziamenti, lievitati a quasi 20milioni di euro, i tempi – i lavori avrebberodovuto terminare nell’ottobre del 2008 – e lemodalità stesse dell’intervento di restauro che,se secondo alcuni avrebbe snaturato lo storicogiardino, oggettivamente presenta carenzeingiustificabili: muri scrostati, bagni senzaacqua nei rubinetti, nessun gioco per i piùpiccoli.

Troppe “dimenticanze” , soprattutto inproporzione ai milioni spesi: ai 12 milioni delfinanziamento europeo (finanziamento di 15milioni, di cui però 3 sarebbero serviti per“oneri accessori” e non per eseguire i lavori) , sisono infatti aggiunti i 2.678.620 eurorecuperati dal comune attraverso larimodulazione dei mutui, parte dei quali, ben1.583.626 euro sul totale, destinata, in origine,alla coibentazione delle coperture degli edificiscolastici. Decisione, tra le altre cose, presasenza il necessario passaggio in ConsiglioComunale.

E non finisce qui: per completare il restaurodei ritrovamenti archeologici (che tanto hannofatto storcere il naso ai cittadini) , il direttoredei lavori e Capo di gabinetto del sindaco,Marina Galeazzi, ha affermato di aver giàpresentato due progetti per la richiesta diulteriori finanziamenti alla Regione. Se nondovessero essere accordati, verranno prelevatidi nuovo dalle tasche dei cittadini?

LaSCAMPAGNATA

4 anni e 15 milioni di europer qualche vasca di fangoe uccelli finti. . .È ora che qualcunospieghi perchè

REPORTAGE

Il 23 settembre 2010, per l'annualecommemorazione di Bellini al teatro a lui intitolato,nella sua città, è stato suonato... il Requiem diMozart!Ad applaudire c'era anche il nuovo sovrintendentedel Teatro Massimo Bellini Rita Gari Cinquegrana.Nel frattempo è caduta la "B" di Bellini dall'insegnadel teatro...

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L'ARTICOLO SUL GIORNALE DI SICILIA ONLINE

Scuole di calciofantasma, fondipubblici bruciati,giovani dimenticatidalle istituzioni.Un serbatoio di voti:questa è Librino perla classe politicacatanese.

guarda la videoinchiesta diSonia Giardina suwww.sudpress.it

Librino,promessee BUGIE

Il Pala San Teodoro, "fiore all'occhiello"di Stancanelli, è solo un grande bluff

ADESSO

PRIMA

Sonia Giardina

Pareti distrutte, cavi elettrici divelti,finestre in frantumi, sanitari e centraletermica scomparsi, porte abbattute,

depositi trasformati in stalle, un mare disterpaglie nel campo da rugby. Questo è quelloche resta del centro polisportivo San Teodoro aLibrino, il “fiore all’occhiello” del sindaco-senatore Raffaele Stancanelli.

L’impianto, costato circa 10 milioni di euro,venne consegnato incompleto nel 2003. Lepalestre furono utilizzate per un periodobrevissimo poi, una volta abbandonate e senzaalcun controllo da parte del Comune, subironol’assalto dei vandali che tuttora continuano ademolire gli ultimi brandelli della fatiscentestruttura. “Per il ripristino occorrerebbero –spiega l’ex assessore allo sport Antonio Scalia-6-7 milioni di euro”.

L’unica parte fruibile è il campo di calciodove, dall’anno scorso, il Comune di Catania eil Calcio Catania hanno voluto “regalare unsogno a trecento bambini di Librino: unascuola calcio gratuita per diventare campioninella vita e nello sport”. Così recitava lo spotpubblicitario della nuova scuola calcio, i cuinumerosissimi partecipanti iniziali sono peròdrasticamente diminuiti nel giro di qualchemese (guarda l’inchiesta su www.sudpress.it) .L’AD del Calcio Catania Pietro Lo Monaco parladi 18 istruttori federali, Salvo Spadaro,consigliere della IX municipalità, racconta chegli allenamenti venivano gestiti da lui, da unaltro consigliere e da alcuni volontari.

Molti lamentano, inoltre, l’assenza deiservizi di manutenzione e pulizia, masoprattutto di sorveglianza. Basti pensare chel’abitazione del custode è occupata da unafamiglia sfrattata, alla quale è stata concessocome alloggio. Il marito è in carcere e la moglieha paura persino ad affacciarsi. Un guardianoquindi non c’è. I cani randagi e i vandalirestano i veri padroni.

La scuola calcio dovrebbe ripartire tra breve,ma per il momento ci sono solo le tracce delleauto incendiate sul campo di calcio.

Ultimo paradosso. A 300 metri dal SanTeodoro ci sono i Briganti Rugby di Librino,costola del centro Iqbal Masih, che senza uncampo in zona e col Santa Maria Gorettipressoché inagibile, sono costretti ad allenarsia San Giovanni Galermo presso il Centro dellacooperativa “Prospettiva”.

Il Pala San Teodoro poteva essere unarisorsa per tutti, ma come a Villa Fazio hannovinto l’abbandono, l’incuria e il degrado. E lebugie dell’amministrazione comunale.

IL PALA SAN TEODORO DOVEVA ESSERE UTILIZZATO COME PALESTRA DELLALIMITROFA SCUOLA BRANCATI

LA STORIA INFINITA

Concepito da Kenzo Tange neglianni 70 come un imponente stadio dicalcio e rugby, “il progetto - raccontal’arch. Sabina Zappalà della STAprogetti - fu modificato negli anni 80 daMaurizio Clerici, l’architetto dello sportper eccellenza, ideatore dei pianigenerali degli impianti sportivi aLibrino, e da Takashi Iwata, associatodello studio Tange, autore del progettoarchitettonico del Pala San Teodoro.

REPORTAGE

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SULLADIAGNOSI(TRUCCATA-

ANTICARCERE?)INDAGA L'ANTIMAFIAIl giorno dopo l'uscita del numero zero di SUD, i Ros hanno sequestrato tutti gli attiall'ospedale Cannizzaro. I Pm dell'Antimafia hanno iniziato gli interrogatori. Alcentro dell'indagine c'è la diagnosi di aneurisma all'aorta di Raffaele Lombardo,effettuata 5 giorni dopo la notizia di un suo possibile arresto per concorso esterno

in associazione mafiosaAntonio Condorelli

23 GENNAIO 2010 L’esameecocardiografico color-doppler di RaffaeleLombardo registra che “il diametrodell’aorta è ai limiti della norma. Nellanorma le dimensioni della cavità. Neilimiti della norma lo spessore e la cinesiparietale. Funzione ventricolare sinistraconservata. Apparati valvolari indenni permorfologia e flussi. In pratica Lombardo èsano come un pesce.29 MARZO Repubblica svela cheRaffaele Lombardo è indagato perconcorso in associazione mafiosa. Lui sidifende sostenendo l’estraneità ai fatti.12 MAGGIO Repubblica dirama lanotizia del possibile arresto di RaffaeleLombardo, “Ora inquina le prove”titolano. La Procura smentiscel’imminenza dell’arresto.17 MAGGIO Il Dott. GiuseppeD’Arrigo firma una diagnosi di“Aneurisma all’aorta” a RaffaeleLombardo comunicando che sarebberostati effettuati esami di diagnosticaecografica del capo e del collo,diagnostica ecografica del cuore, altri testcardiovascolari da sforzo. In pratica ilpresidente sarebbe in pericolo di vita,unica condizione –nei reati per mafia-che potrebbe evitare la detenzionecarceraria. Lo stesso giorno delladiagnosi, Lombardo partecipava aL’INFEDELE. La valutazione di questeipotesi spetta alla magistratura cheattraverso i PM dell’Antimafia stainterrogando i protagonisti di questavicenda.

GIORNI SEGUENTI Il PrimarioAlberto Lomeo si rifiuta di firmare ladiagnosi di aneurisma all’aorta per lamancanza di alcuni certificati e perchéla stessa diagnosi “non corrisponde alleeffettive condizioni del paziente”.13 LUGLIO Alberto Lomeodenuncia i fatti alla Procura di Catania einvia contemporaneamente unacomunicazione al manager delCannizzaro Francesco Poli cherisponde minacciandolo dilicenziamento. Poli è stato nominatodal governo Lombardo.14 SETTEMBRE Nasce SUD freepress e nel numero zero vienepubblicata la denuncia di Lomeo allaProcura e la diagnosi taroccata sianeurisma all’aorta.15 SETTEMBRE RaffaeleLombardo insieme ai suoi legaliattraverso un comunicato stampaconferma la presunta falsità delladiagnosi di aneurisma, il giorno doposu La Sicilia spiegherà che “stabenissimo” e querelerà SUD perché hadetto che era “In fin di vita”.Ovviamente la realtà di cui parlaLombardo è quella ribaltata sulprincipale quotidiano catanese nelservizio firmato da Tony Zermo.GIORNI SEGUENTI I Rossequestrano tutti gli atti pressol'ospedale Cannizzaro.27 SETTEMBRE A L’InfedeleRaffaele Lombardo conferma di nonavere l’aneurisma all’aorta.

GALATI: "COMUNICHERÒ ALOMBARDO LA VOSTRARICHIESTA D'INTERVISTAIN REDAZIONE"

Diritto di replica. “Il giornodopo la pubblicazione dellavostra inchiesta -spiegal’avvocato Carmelo Galati,difensore di Lombardo- i Roshanno sequestrato tutte lecarte”. “Parlando da cittadino-aggiunge Galati dietro lascrivania nel suo studio moltovicino alla Procura di Catania-devo dirvi che fate bene il vostrolavoro, ho verificatopersonalmente che tutti idocumenti da voi pubblicati sonoautentici. Il giorno in cui non cisaranno più giornali come ilvostro il problema saràdemocratico. Io difendo moltigiornalisti e credo nella libertàd’informazione”. “Parlando dalegale ed amico del Governatore-conclude Galati- devo fare il miodovere, però è positivo che aCatania esista una nuova realtàeditoriale”. La conversazionecordiale si è conclusa conl’invitodi Raffaele Lombardo inredazione per un’intervista indiretta streaming sul web.

IL COMPLOTTOIMMAGINARIO

A L’infedele, mentre milioni diitaliani lo guardano, RaffaeleLombardo si finge vittima di uncomplotto, crede di essere ilGianfranco Fini della situazione,parla di finanziatori occulti chestarebbero dietro SUD, uomini“vicini a Berlusconi” al Caimano,lo stesso che grazie ai votidell’Mpa di Lombardo, alleato inSicilia col Pd, continuerà a“governare”.Unico intervento fuori dal coroquello di un giornalista che nonha bisogno di presentazioni:PETER GOMEZ: “Presidente, Lei parla di uncomplotto ai suoi danni: siamo sicuri che nonsiamo davanti a giornalisti che fanno ilproprio dovere in una terra in cui solo MarioCiancio edita i giornali?”

INCHIESTA

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PRESSIONI SUL PRIMARIO

Per aver fatto il proprio dovere ha ricevutominacce di licenziamento da parte del managerFrancesco Poli, nominato proprio da RaffaeleLombardo, ed è stato oggetto di unacommissione d’inchiesta inquisitoria chetestimonia un metodo veramente singolare perun’amministrazione pubblica. Si chiama AlbertoLomeo, ha fatto il proprio dovere e a SUD spiegaperché: “Sono da quarant’anni nel mondo dellasanità e da primario non potevo firmare unadiagnosi non corrispondente al vero relativa aunpersonaggio di primo piano come RaffaeleLombardo”. Il 17 maggio quando spuntava ilfantomatico aneurisma all’aorta di Lombardoerano trascorsi appena cinque giorni dallanotizia del suo possibile arresto, poi smentito,nell’inchiesta che lo vede indagato per unipotetico concorso esterno con la mafia.Il 13 luglio il primario Alberto Lomeocontemporaneamente scrive alla Procura diCatania e alla direzione generale dell’ospedaleCannizzaro spiegando perché si è rifiutato difirmare. “Non ho rinvenuto –scrive Lomeo-l’esame eco-cardio del quale si fa menzione nellacartella, né altro esame che giustificasse ladiagnosi formulata. Ritengo pertanto che ladiagnosi di “Aneurisma all’Aorta” noncorrisponda alle effettive condizioni delpaziente”. Questa comunicazione è stataconsiderata “speciosa, vacua, inutile e nonconducente” dal manager Francesco Polinominato proprio da Raffaele Lombardo. “Talecomportamento –ha concluso Poli- rappresentala chiara volontà di non condividere scelteoperative e strategiche di lavoro. Poiché ilcomportamento sopra descritto non puòritenersi confacente col rapporto fiduciario tral’Azienda ed un Direttore di Unità Operativacomplessa, con incarico soggetto a verifica, lapresente rappresenta formale diffida da inserirenel fascicolo personale”.

ALBERTO LOMEO

Raffaele Lombardo afferma a L’Infedele di esseresotto controllo da cinque anni. Il dottore D’Arrigoche ha firmato la diagnosi sostiene che le visiteproseguono “da oltre due anni” e aggiunge: “lavisita del 17 maggio scorso non fa altro checonfermare una condizione sanitaria già certificatain precedenti referti…”.In realtà guardando il documento a sinistra siscopre che nella visita medica del 23 gennaio 2010tutti i valori di Raffaele Lombardo sono nellanorma, in poche parole è sano come un pesce. Il17 maggio 2010 invece, cinque giorni dopo la

LOMBARDO: 2 DIAGNOSI IN 4 MESI, 2 VERSIONI IN 15 GIORNI

notizia del possibile arresto, spunta la diagnosi dianeurisma all’aorta che il primario Alberto Lomeosi è rifiutato di firmare denunciando tutto allaProcura.Adesso a L’Infedele anche Raffaele Lombardo hasmentito questa diagnosi di aneurisma affermando:“Io ho questa dilatazione stabile e il medico chenon ha firmato quella cartella sa bene di questastabilità e sa bene che non si tratta di un aneurismadell’aorta”. In questo modo Lombardo sembraprendere le distanze dal Dott. D’Arrigoconfermando la tesi di Alberto Lomeo secondo il

quale la diagnosi è falsa.Bisogna evitare di giungere a conclusioni affrettate,in questo momento è stato aperto un fascicolo acarico di ignoti per falso, ma gli interrogatori listanno eseguendo i PM dell’Antimafia, visto cheLombardo è indagato per concorso in associazionemafiosa. L’art 378 del codice di procedura penaleparla di favoreggiamento nel caso in cui si aiuti"taluno ad eludere le investigazioni dell'autorità, oa sottrarsi alle ricerche di questa".La procura etenea starebbe, quindi, andando finoin fondo.

“Sto benissimo, assicuro i sicilianiche godo di ottima salute.”(16/09/2010 LA SICILIA)"Io ho una dilatazione di un vasoarterioso che si chiama aorta chegrazie a dio è sotto controllo dacinque anni da quando un miocongiunto si è fatto sostituire l’arcodell’aorta e quindi tutti i suoifamiliari si sottopongono acontrollo."(L’INFEDELE 27/09/10)

INCHIESTA

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Giovanni Tizian

L’inchiesta “Sud Pontino”, conclusa a fine maggiodalla Dda di Napoli, che ha interessato la gestionedel trasporto su gomma, da e per i maggiori

mercati ortofrutticoli del sud Italia, ha messo in lucemeccanismi in grado di stravolgere le normali regoledel libero mercato. Attraverso la società “La PaganeseTrasporti & C. s.n.c.” sarebbe avvenuta la gestionemonopolistica ed il controllo del trasporto su gommadei mercati ortofrutticoli di Fondi, Aversa, Parete,Trentola Ducenta e Giugliano. E da questi mercativerso il sud Italia, in particolare verso i mercati sicilianidi Palermo, Catania, Vittoria, Gela e Marsala. Nellascorsa puntata abbiamo raccontato quanto accade aGela viaggiando tra le agenzie che dominano il mercatodel trasporto su gomma. Adesso ci occupiamo diVittoria, la città delle primizie, dove il copione noncambia.

I Pagano, imprenditori, in qualità di mandatari delclan dei Casalesi, si sarebbero posti come interlocutoricon le cosche della Sicilia. Francesco Guarino, comeemergerebbe dall’ordinanza, da autotrasportatore sisarebbe adoperato per fare acquisire alla ditta Paganesei trasporti da Vittoria verso la Campania e il Lazio. Perfare questo è stato necessario interloquire con la dittapiù influente della zona, la Sud Express. Pagano

incarica Guarino di parlare con i titolari della SudExpress, e gli ordina: <<…Tu devi fare il padrone delcamion dentro l’agenzia Di Martino- spiega, duranteuna telefonata, Pagano e Guarino-… questi ci tengonoa te?… fai il padrone del camion…”, e Guarinorisponde: “…Costantino… aspetta permetti siccome làla chiesa tiene due preti… Salvatore Di Martino ePietro… e non puoi stare con un piede qua e unolà. . .”; E Pagano ordina: “…scegli tu dove vuoi stare! . . .”,Guarino scegli l’interlocutore: “…a me mi stà benePietro perché è più figlio di zoccola…”, e Pagano gliillustra il metodo da utilizzare: “…Pietro … gli devidire: “devi parlare con me personalmente”. . . “dove mivuoi mandare a Roma e vado a Roma, mi vuoi mandarea Fondi vado a Fondi, mi vuoi mandare a Napoli vado aNapoli, devo caricare per Palermo vado a Palermo…dove mi vuoi mandare?”… “vado torvando il lavoro dafare qui. . . il camion deve venire qua nessuno parla nonti preoccupare, quello che facciamo lo facciamo a te eme e a nessuno…”. In un’altra telefonata Guarinoconferma a Pagano di avere ottenuto la disponibilità daparte Di Martino ad operare per un operatoreortofrutticolo, cliente dei Di Martino, sulla trattaVittoria-Fondi. Affare concluso. E per la Paganese unaltro obiettivo commerciale raggiunto.

LEMANI DELLAMAFIA SUIPRODOTTISICILIANI(2ª puntata)

IL CLIENTE CEDUTO

Francesco Guarino, l’autotrasportatore vicino alla Paganese, aggiorna Pagano sulnuovo cliente ceduto dalla ditta Sud Express. «Quello che comanda è Salvatore DiMartino…”...“…Ferrara è un cliente di Pietro… quando Salvatore Di Martino non cistava è andò al “fresco”… l’agenzia la portava avanti solo Pietro… quando Salvatore DiMartino dopo due anni è uscito… come riconoscenza per il cognato… “quali clienti tivuoi prendere?”… Pietro si prese Aversa, Santo Tammaro, “Ferrara”, Maddaloni edaltri due clienti del mercato di Pagani… “questi te li gestisci tu e le provvigioni te leprendi tu!”… e ci sono rimasti in mano a Pietro questi clienti… hai capito o no?...”. . .“. . .vedi che Aversa e Santo Tammaro… quando è nato il problema che insomma primalo faceva… e adesso lo facciamo noi».

VITTORIA TRA STIDDA E COSA NOSTRA

Del mercato di Vittoria e degli interessi che ruotano intorno ad esso ha parlato pure,nel marzo scorso, il collaboratore di giustizia Carmelo Barbieri che ha illustrato, aimagistrati, le trame del mercato della città delle primizie. «A Vittoria -racconta- nelsettore del trasporto della frutta e dei fiori, viene attuato un meccanismo simile aquello che ho descritto con riferimento a quello di Catania, Gela e Fondi. Anche se inun contesto più fluido, sono i Di Martino( titolari della Sud Express ndr) a controllareuna sorta di agenzia di trasporto (.. .) I Di Martino si appoggiavano, sotto un profilocriminale, alla Stidda ed anche a Cosa Nostra a seconda di chi in quel periodo avevapiù influenza a Vittoria».

Vittoria: il mercato el’infiltrazione delle cosche

MAFIA

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Laura Galesi

“Continueremo nella nostrabattaglia di legalità. Perquesto abbiamo firmato il

protocollo per l’applicazione dellewhite list negli appalti pubblici. Inquesto modo le aziende mafiose non sipotranno infiltrare neanchenell’imposizione delle forniture deimateriali”. Lo ha detto il sindaco diNiscemi Giovanni Di Martino che lanotte tra il 16 e il 17 settembre hasubito l’incendio della sua macchina.Un'intimidazione che va dritta al cuoreamministrativo del comune sciolto bendue volte per mafia, eletto con soli 44voti in più rispetto a RossanaInterlandi, Mpa, ex assessore di Cuffaro- subentrato a tre anni dicommissariamento per mafia.L'intimidazione al sindaco è soltantol'ultimo di un atto incendiario chehanno arroventato l’estate niscemese.Nel mese di agosto, a distanza di pochigiorni, tre incendi dolosi ai danni didue attività commerciali e di un'autohanno riportato Niscemi indietro di unanno quando a bruciare è stato un boxdel mercato ortofrutticolo cittadino. Unmercato dove gli interessi delle coschenon mancano e dove il sindacoantimafia - vicepresidente di Avvisopubblico, la rete di enti locali antimafia- ha avviato un'opera dipulizia.A Trasparenza e legalità, DiMartino le esige anche negli appaltipubblici. È stato il primo sindaco adapplicare la circolare sulle "White list"che prevede la tracciabilità delleforniture per le imprese che si sonoaggiudicate l'appalto. “Ho già applicatoquesta formula- continua il primocittadino- per un appalto da tre milionidi euro”. Coincidenza o ladeterminazione dell'amministrazionenon è andata giù alle coschelocali?A Ma il sindaco, che abita acento passi da casa di GiancarloGiugno, ritenuto dagli investigatori unodei boss più influenti di Niscemi e piùvolte colpito da provvedimentirestrittivi, non ne vuole sapere diarrestare la sua opera di contrastoincondizionato. “Lo Stato c’è- ha dettoil prefetto di Caltanissetta UmbertoGuidato, che ha convocato il Comitatoprovinciale per l’ordine pubblico e lasicurezza a Niscemi”, preoccupante ledichiarazioni del procuratore FrancescoPaolo Giordano: “non è chiaro quelloche sta accadendo, le mafie in questiterritori non colpiscono i sindaci inmaniera eclatante. Operano in silenzio.Evidentemente Di Martino ha toccato ipunti caldi delle cosche”. È da tempoche il sindaco di Niscemi invoca lanascita di un'associazione antiracket eda un anno ha emanato il pacchettoantiracket, che prevede l'esenzione, perquanti denunciano, per cinque anni deitributi locali, la revoca della licenza nelcaso di connivenze e la messa adisposizione dei locali del comune perospitare l'associazione antiracket. Masono pochi i commercianti a farsiavanti. “Per i comuni come questo-spiega Lillo Speziale, presidente dellaCommissione Regionale Antimafia chesi è riunita a Niscemi- è necessaria unalegislazione ad hoc. E’ difficilegovernare anche la pubblicaamministrazione quotidiana. Nelleprossime settimane convocherò unincontro con i prefetti per chiederel’intervento del ministro degli interni”.

A testa altacontro laMAFIA

IL SINDACO DI NISCEMI GIOVANNI DI MARTINO

PERCHÉ LE WHITELIST SONO TEMUTE?

I mafiosi lavorano con i subappaltidi forniture e servizi per il cantiere.Con le white list ogni impresafornitrice viene analizzata dallaPrefettura. Un pericolo per i boss,che se fosse già stata applicate,molti appalti non sarebbero finitinelle loro mani. Proprio a Niscemi,nel 2006, quando l'amministrazioneera in mano ai commissariprefettizi, l'appalto relativo allaricostruzione del Belvedere diNiscemi è stato vinto da una dittache a sua volta è stata avvicinata daun'impresa mafiosa per imporre leforniture. «Mettiti di lato che lodeve fare "Turi u sfasciu".. pervolere del "dottore".. dentista e"Pistola"», così l'imprenditorevincitore dell'appalto si rivolgeva auno dei fornitori "puliti" che si eraproposto per le forniture. Esponentidi spicco di Cosa nostra,imponevano al titolare della dittaAlaimo Costruzioni srl la fornituradi calcestruzzo dall'impresa diBlanco Salvatore "Turi 'u sfasciu",imprenditore ritenuto dalla Ddacontiguo a Cosa nostra. Con lewhite list l'impresa sarebbe finitasotto la lente d'ingrandimento dellaPrefettura. Ecco, forse, spiegatoperché la tracciabilità delleforniture fa paura alle cosche. (LG)

ANTIMAFIA

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Sicilia in mostra(e fa bella figura)

IL CASTELLO CHIARAMONTESE DI MUSSOMELI (CL)

Nunzio Condorelli Caff

In origine era un immenso golfosottomarino… poi la terra si mosse e sputòfuoco. Si formò allora un grande isolotto di

terra nera, molto spesso roccia dura che sfida ilmare, talvolta vaporosa e friabile. Poi un pezzovenne da nord, un altro da sud …e nacquecosì la Trinacria.

Terra amata dagli Dei del passato …e delpresente – tant’è che in ogni angolo ne dimorauno –, custode di un grandissimo diamante: ilsuo patrimonio naturale, artistico, identitario.In una parola: Sicilia.

Ed il miglior modo per farla parlare sono lesue immagini. E non è un caso che gliaristocratici del passato – ma anche delpresente – ne richiedessero tante pitture atema per le proprie collezioni, e che glistravaganti viaggiatori del Grand Tour e i libraiinserissero – e inseriscono – numerose stampee foto a corredo dei loro resoconti, nei “libri diviaggio”… .

Dal 6 al 25 settembre, a San Paolo delBrasile, nel prestigioso spazio espositivo delConjunto National, e dal 10 al 30 ottobre in

Cina, a Pechino, nel salone dell’Istituto Italianodi Cultura e sede dell’Ambasciata d’Italia, laSicilia (id est le sue immagini) sarà in mostracon le foto di Paolo Barone.

“Una vetrina sulla Sicilia e della Sicilia per ilmondo” ecco la filosofia del fotografo catanese,mancato medico per un soffio. Il suo mondospazia dalla pittura su tela alla fotografia,rigorosamente su pellicola, che impressionacon la sua fedelissima Canon con obiettiviLeitz, senza “inutili automatimi” – come lidefinisce –; pubblicitario, arricchisce i suoilavori con “presenze”, composizioni minuziosecome un quadro di van Eyck.

«Il profondo amore per la mia terra e laconsapevolezza delle incomparabili bellezze dicui essa è naturalmente ricca – spiega l’autoredella mostra – mi hanno spinto a raccontarlacon immagini che spaziassero ovunque - dallanatura alla storia millenaria, dall’arte alletradizioni, alla sua straordinaria culturagastronomica – estranee alla tradizionaleiconografia delle guide turistiche e pervasedagli elementi primari in cui l’isola è avvolta: la

luce fiamminga e il colore al suo estremo.Questi gli ingredienti di quello che preferiscodefinire un sogno, più che un progetto».

La mostra - realizzata con il sostegno dellaPresidenza della Regione Siciliana e delleProvince Regionali di Caltanissetta e di Catania– esporta nel mondo tutta la magia della nostraisola, nelle emozionanti visioni di un PaoloBarone “solitario ambasciatore di Sicilia”.

Cinquanta le opere in mostra, minuziose,come la fontana di lava della “DoppiaMuntagna”; il Castello di Mussomeli, arroccatosu uno spuntone di roccia scolpito come unacolonna barocca del Val di Noto; gli archi delChiostro del Duomo di Monreale con i lorogiochi di luce e la calma delle siepi verditopiarie; i templi greci, simbolo di antichevestigia e di fede; la pasta, il pane e il grano“saraceno”.

E, dopo il lungo giro nel mondo, siaspettano, qui in Sicilia, queste immagini diluce e di colori, di rocce, pietre, acqua e fuocoper far conoscere ai Siciliani cosa perdono“disonorando” la propria Terra.

MERAVIGLIE DI SICILIA

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IL TEMPIO DI HERA A SELINUNTE (TP)

IL CHIOSTRO DEI BENEDETTINI DI MONREALE (PA)

Il maestro Paolo Barone espone i suoi scatti sullemeraviglie siciliane dal 6 al 25 settembre a San Paolodel Brasile, e dal 10 al 30 ottobre a Pechino

MERAVIGLIE DI SICILIA

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Danza, la compagnia Zappalà Danza lavora alPROGETTO "ODISSEO"

La compagnia “Zappalà danza”, in residenza in Olanda, ad Arnhem all'ArtEZDansacademie, ha proseguito il lavoro con Roberto Zappalà sul progetto“Odisseo” che sarà realizzato per il Teatro Stabile di Catania con debutto agennaio 2011.Il progetto, avviato con “Pre-testo 1 : naufragio”, presentato ad agosto a Catania,partendo dalla figura di Ulisse indaga su emigrazione/immigrazione e sulrapporto bianchi/occidentali nei confronti del popolo migrante.

Musica, successo nel tour 2010 per il cantautore cataneseGIUSEPPE CUCÈ

Con una semplicità sorprendente, a 38 anni, strappa consensi in Francia conl’album “La mela e il serpente” (Edina Music), presentato al Theatre du PetitSaint-Martin di Parigi. E’ il cantante, poeta, catanese Giuseppe Cucè, diprofessione profumiere, ma che ama, da sempre, la musica. Dopo le esibizioninei locali, con le cover di altri artisti, si è messo in gioco con la sua musica ed ilsuo tour italiano 2010 nei migliori club italiani ha dato ragione al suo impegnomusicale, un mix. di profondità, suoni mediterranei e poesia.

Il 9 ottobre a Catania laurea honoris causa per il registaWIM WENDERS

L'Università di Catania conferirà sabato 9 ottobre alle 10:30, nell'Aula magnadel Palazzo Centrale la laurea specialistica Honoris Causa in Architettura a WimWenders. Dopo il saluto del rettore Antonino Recca, la lettura della motivazionedel preside della facoltà di Architettura Giuseppe Dato e della laudatio da partedel prof. Carlo Truppi, ordinario di Progettazione ambientale, il regista tedescoterrà la sua lectio doctoralis.

Taormina, fino al 24Ottobremostra fotograficadiFERDINANDO SCIANNA

Ferdinando Scianna, uno dei più grandi fotografi del nostro tempo, hainaugurato il “Sinopoli Festival 2010”, al Palazzo dei Congressi di Taormina conla mostra: “Le sonaglierie di Benares”, una singolare raccolta di fotografie delfamoso artista siciliano, noto in tutto il mondo, proposta da “Taormina Arte”. Lamostra, ad ingresso libero, rimarrà aperta sino il 24 ottobre dalle 10 alle 12,30 edalle 17, alle 20.

a cura di Maurizio Giordano

Tre siciliani su un’altalena romana

Approda nella capitale l’altalena di emozioni che ha debuttato come ospite lo scorso inverno nellastagione teatrale della giovane compagnia “Buio in Sala”.Le soddisfazioni come spesso accade, tardanoad arrivare, ma prima o poi arrivano. Ed ecco che il gruppo “Chi è di Scena – Catania” del NuovoTeatro Stabile Mascalucia, dopo il secondo posto meritatamente guadagnato al concorso di corti teatraliche si è svolto lo scorso anno a Roma, è tornata nella Capitale per godere del meritato premio: una tregiorni di repliche nella stagione in corso al Duse Teatro. In scena “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari.Tragicomica rappresentazione di paure, angoscie, drammatizzazioni e sdrammatizzazioni, barzellette eparabole, che riempiono una lunga e inquietante notte passata in un’ambigua stanza alla quale siaccede da tre diverse porte con tre diversi indirizzi. Sensazioni perfettamente interpretate da AndreaLuca, Andrea Zappalà, Claudio Zappalà e Rita Re diretti dal regista Silvio Salinari. Uno tra i tanti esempidello spirito culturale, teatrale nello specifico, che attraversa la nostra città. Uno spirito spesso nonistituzionalizzato, che si fa strada solo con i sacrifici e gli sforzi di giovani che impegnano il loro temposperimentandosi, creando con dedizione e ripagati semplicemente dalla soddisfazione di un lungo esentito applauso.Rita Re

TEATRO

MARIONETTISTICADEI FRATELLI NAPOLI“Noi custodi della tradizione dei pupi catanesi”La compagnia “Marionettistica Fratelli Napoli” è stata fondata a Catania nel 1921 da Gaetano Napoli ed oggi, giunta alla sua quarta generazionerappresenta la più significativa realtà del tradizionale teatro dei pupi di tipo catanese. L’Opera dei Pupi è un particolare tipo di teatro dellemarionette che si affermò stabilmente nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà delNovecento. Alla messinscena degli spettacoli, ricoprendo con abilità i ruoli tipici dell'Opera, prendono parte tutti i membri della famigliaNapoli: da Italia Chiesa Napoli (parratrici) a Fiorenzo direttore artistico della compagnia (parraturi principale e maestro conduttore dei pupi) ,da Giuseppe (capo manianti e scenografo) e Salvatore (ideatore delle luci e fonico) a Davide (manianti e secondo parraturi) , Dario (assistentedi palcoscenico e manianti) e Marco (manianti) , da Alessandro (antropologo, manianti e addetto al fabbisogno degli spettacoli) ad AgneseTorrisi (direttore di scena) . Ma come affronta i difficili anni Duemila, la nostra indifferente società del bieco consumismo la Marionettistica deiFratelli Napoli?“Il vuoto dell’attualità, dei nostri tempi, lo conosciamo tutti – spiega Fiorenzo Napoli, direttore artistico e portavoce della compagnia - la città,le varie amministrazioni, quasi sempre ci hanno ignorato. Il nostro favoloso materiale storico, i nostri pupi, si stanno deteriorando, in unumido deposito, ma noi sopravviviamo con la quarta generazione, non svendendo la nostra storia, le nostre radici ed inculchiamo il nostromestiere, le nostre origini agli studenti, a chi visita la nostra Bottega -laboratorio di via Reitano a Catania. Fortunatamente dopo l’oblio, ildisinteresse che spesso ci ha accompagnati negli anni, adesso pare che anche il Teatro Stabile dei Pupi delle Ciminiere possa tornare afunzionare, grazie all’interessamento dell’assessore provinciale allo Sviluppo Economico Massimo Pesce”. Maurizio Giordano

guarda l'intervista integrale a Fiorenzo Napoli su www.sudpress.it

SPETTACOLO

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LA MIA TERRA

La Sicilia è una terra d'amore, la sua natura è bellissima. Gli stranieri provenienti da altre regioni restano incantati dalle suebellezze e ancora di più dal suo mare. Soprattutto di sera, quando la luna si riflette su di esso ed il mare si colora d'argento.

In una sola notte ci fu la distruzione, Eleonora aveva perso tutto e il dolore che provava era molto grande. Tante altrepersone si sentivano come lei, avevano perso le case, le macchine, gli amici, i ricordi . . . . la speranza. In tanti volevano andarevia. La Sicilia era cambiata, non era più la terra di prima, era sola, silenziosa, senza nulla.

In una notte calda dal cielo scese un Angelo: l'anima della Sicilia. L'Angelo incontrò Eleonora che piangeva:

- Bella fanciulla, perché piangi?- Piango perché la terra che mi ha accolto, che mi ha dato i natali, che mi ha fatto camminare, vivere le prime emozioni, mi

ha anche tolto la speranza di andare oltre; ho visto quello che non volevo vedere e il cuore mi duole.- Ascoltami, non piangere, non pensare al tempo che è stato, ai dolori passati. Pensa al domani, ai fiori che spuntano, non

pensare alle foglie ingiallite che cadono ma a quelle che nascono, non pensare ai tremori ma alla vita che ha da venire, ai suoisapori, alle giornate allegre, guarda più in là prendi una matita e disegna la strada della tua vita, c'è un cuore che batte: ha famedi vivere.

Eleonora prese un foglio, una matita e iniziò a disegnare, ma vide che anche se andava da un'altra parte la sua meta erasempre la Sicilia.

L' Angelo era soddisfatto e le disse: Visto? Il tuo posto è sempre qui, fanciulla che cammina all'ombra di un sole cocente, nonpensare di essere sola: c'è sempre qualcuno che ti guarda.

Eleonora rispose: Io sono ancora qui ad aspettare un segno, un cielo diverso, uno sguardo, un sorriso, ieri era oggi e oggi ègià domani.

Una lacrima scese dalla guancia dell'Angelo, prese Eleonora per mano e assieme iniziarono a cantare. Cantarono la speranza,cantarono l'amore, cantarono la solidarietà. . . Allora da ogni dove arrivarono donne, uomini, bambini e insieme iniziarono apulire i fiumi, tolsero il fango, costruirono case e negozi, ricostruirono scuole per i bambini, organizzarono centri di ritrovo.

Grazie al lavoro dei Siciliani la Sicilia pian piano rinascerà.

Sicilia, sei la mia terraTi ammiro, ti difendo.Sicilia sei bella come una rosaFresca come l'aria puraCalma e misteriosa come il mare.Ora cammino su prati fioritiCosa sperare di più?Sono là dove volevo essere!

Elisabetta Gulisano

Messinaun anno dopo

GLI ABITANTI ALLUVIONATI, TRADITI DALLA CLASSE POLITICA NAZIONALE E REGIONALE, HANNO DECISO DI DEPORRE LE SCHEDE ELETTORALI

. . . PER NON DIMENTICARE

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