Strade Aperte online Agosto 2010

24
Chiudi gli occhi e ascolta con il cuore. Un bosco, una radura, immersi nel buio della notte. Le lucciole che illuminano la strada… Un tamburo lontano nella notte… Chiudi gli occhi ed il tuo cuore risponde. Il ritmo viene scandito. Una cerimonia ha inizio nella radura di Villa Buri. Un uomo, la storia, l’avventura scout Nel suo essere: tutto. Nel suo dire: commossi ricordi Di una vita dedicata al movimento. È Gigi che ci indica la strada, è lui che ci ricorda la via. Esperienze e sentieri Nel suo essere quotidiano. Ed i Magister, provenienti da tutta Italia Si uniscono in un sol canto, in una sola danza. «Uniti in un sol canto»: Isola della responsabilità Verona Chiudi gli occhi e pensa. Quanta gente deve essere passata da questo luogo incantato. Quanti richiami di caccia, quanti canti, quante danze davanti al fuoco scoppiettante. E tutti uniti in un sol canto. Chiudi gli occhi e prega. La serata ha avuto il suo tributo di emozioni, i canti, i balli, le scenette. Ora è venuto il momento di pregare il Signore Questa è l’emozione di una notte, questo è l’incontro di nuovi volti che non si conoscono ma che hanno il desiderio di abbeverarsi ad una fonte nuova, quella del sapere per ristorarsi e bere una scoperta nuova. Per trasformarsi lungo la strada in competenza e responsabilità durante il cammino degli Adulti Scout. RIVISTA MENSILE DI EDUCAZIONE PERMANENTE MASCI N UMERO 1 - AGOSTO 2010 - ANNO 1 SOMMARIO IN ULTIMA PAGINA EDITORE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ: Strade Aperte Soc. coop. a.R.L. a Mutualità Prevalente Via Vincenzo Picardi, 6 00197 Roma Tel. 06 8077377 Fax 06 8077047 E-mail [email protected] PERIODICO MENSILE ON LINE DEL MASCI (MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI) DI EDUCAZIONE PERMANENTE, PROPOSTA E CONFRONTO Non solo la prosa racconta gli eventi, ancor più la poesia SILVIA FRESCHINI Comunità MASCI Mario Mazza di Verona ospite canterina al Cerchio della sera

description

Appendice alla rivista mensile

Transcript of Strade Aperte online Agosto 2010

Page 1: Strade Aperte online Agosto 2010

Chiudi gli occhi e ascolta con il cuore. Un bosco, una radura, immersi nel buio della notte. Le lucciole che illuminano la strada… Un tamburo lontano nella notte…

Chiudi gli occhi ed il tuo cuore risponde. Il ritmo viene scandito. Una cerimonia ha inizio nella radura di Villa Buri.

Un uomo, la storia, l’avventura scout Nel suo essere: tutto.Nel suo dire: commossi ricordi Di una vita dedicata al movimento.

È Gigi che ci indica la strada, è lui che ci ricorda la via. Esperienze e sentieri Nel suo essere quotidiano.

Ed i Magister, provenienti da tutta Italia Si uniscono in un sol canto, in una sola danza.

«Uniti in un sol canto»: Isola della responsabilità Verona

Chiudi gli occhi e pensa. Quanta gente deve essere passata da questo luogo incantato.

Quanti richiami di caccia, quanti canti, quante danze davanti al fuoco scoppiettante. E tutti uniti in un sol canto.

Chiudi gli occhi e prega. La serata ha avuto il suo tributo di emozioni, i canti, i balli, le scenette. Ora è venuto il momento di pregare il Signore

Questa è l’emozione di una notte, questo è l’incontro di nuovi volti che non si conoscono ma che hanno il desideriodi abbeverarsi ad una fonte nuova, quella del sapere per ristorarsi e bere una scoperta nuova.

Per trasformarsi lungo la strada in competenza e responsabilità durante il cammino degli Adulti Scout.

R I V I S TA M E N S I L E D I E D U C A Z I O N E P E R M A N E N T EMASCIN U M E R O 1 - A G O S T O 2 0 1 0 - A N N O 1

SOMMARIO IN ULTIMA PAGINA

EDITORE, AMMINISTRAZIONEE PUBBLICITÀ:Strade Aperte Soc. coop. a.R.L.a Mutualità PrevalenteVia Vincenzo Picardi, 600197 RomaTel. 06 8077377 Fax 06 8077047E-mail [email protected]

PERIODICO MENSILE ON LINE

DEL MASCI

(MOVIMENTO ADULTI SCOUT

CATTOLICI ITALIANI) DI EDUCAZIONE PERMANENTE,PROPOSTA E CONFRONTO

Non solo la prosa raccontagli eventi, ancor più la poesiaSILVIA FRESCHINIComunità MASCI Mario Mazza di Verona ospite canterina al Cerchio della sera

Page 2: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DEL MOVIMENTO A G O S T O 2 0 1 0

2

Partecipare ad uno degli eventinazionali, quali appunto campi,convegni, route, ed altro è sempreun’esperienza che arricchisce perlo scambio umano che si riesce aconcentrare in così pochi giorni.Anche questa di occasione non èstata da meno, anzi vista lalocation dove si è svol-ta, è andata oltre leaspettative che prevede-vo. Già dalle varie e-mail di convocazione ri-cevute nei giorni prece-denti, abbiamo potuto ca-pire che la formazionedegli scout che andranno aricoprire incarichi di re-sponsabilità nelle comunità,è un aspetto che sta molto acuore al CN del movimento.Lo staff di formazione infattiriunitosi in Abruzzo, contavaoltre al Presidente Della Roc-ca, anche altri membri del CNper così dare una valenza anco-ra maggiore a questo evento. Lascelta di Camarda poi è per dareun senso di continuita a quellapresenza che ha visto gli AdultiScout del MASCI impegnati nelletendopoli del post terremoto. Cisiamo impegnati come movimen-to, ad aiutare questa gente d’abruz-zo e la nostra presenza a Camarda,vuole essere un segno tangibile diquesto.Già domenica sera al mio ritorno acasa, rileggendo gli appunti, ilquaderno del campo insieme adaltro materiale ricevuto, ho potutoconstatare che per me questocampo è stato come un prosegui-mento del lavoro svolto al Sinododi Alghero. Molti sono gli spuntidel Sinodo ripresi durante i tre

giorni di lavoro e questo ha com-pletato una serie di informazioniche saranno occasione di lavoro incomunità e non solo. Ho avutoinoltre conferma del buon lavorosvolto per la stesurad e l l a

nostraCarta di Comunità ora-

mai in dirittura di arrivo.I miei compagni di avventura pro-venivano da varie regioni d’Italia,alcuni già conosciuti in altre occa-sioni, altri invece sono stati una pia-cevole scoperta. C’è un mondofatto di persone molto variegato nelMASCI ed ogni volta è un piacereconoscere e condividere esperienze.Abbiamo analizzato molti aspettiriguardanti la chiamata all’incarico

di responsabilità nella Comunità,scegliendo l’analogia con S. Pietro,chiamato a divenire pescatore dianime da Gesù. Ci siamo guardati

dentro, cercando di capire ilsignificato del senso della vita,abbiamo sfogliato il nostro car-ciofo, per mettere a nudo il cuo-re più tenero di ognuno di noi,ci siamo confrontati su temi edesperienze. Ma l’aver condi-viso con gli abitanti di Ca-marda un po’ del nostrotempo è stato sicuramente lacosa più bella. Abbiamopregato, cantato e fatto fe-sta tutto questo, lasciate-melo dire, coccolati daloro i quali si sono presicura di noi. Ci hannoospitato nelle loro caseper la notte, hanno pre-parato per noi tutti ipasti. Con loro abbia-mo poi avuto momentidi condivisione in cuici siamo conosciuti,ci hanno raccontatola storia del loropaese e i terribilimomenti di quel 6Aprile 2009, ci

hanno accompagnato in visitanelle loro case duramente segnatedal sisma, abbiamo ballato e canta-to con loro i canti popolari abruzze-si. Momento importante è stata laroute che ci ha portato da Assergialla chiesetta di S. Pietro allaJenca. Tanto cara a Giovanni PaoloII che lo ha visto molte volte raccol-to in preghiera. Non una semplicegita, ma momento centrale per ilavori di gruppo che ci hanno vistoprotagonisti. Permettetemi ora unariflessione di carattere più persona-

Isola della Responsabilità Camarda (AQ) AbruzzoFABIOComunità Cisterna 1° (LT)

Page 3: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DEL MOVIMENTO A G O S T O 2 0 1 0

3

Page 4: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DEL MOVIMENTO A G O S T O 2 0 1 0

4

le. Conoscevo Camarda per le fotoe le cose che mia moglie Rosalbami ha raccontato, dopo la settima-na di servizio che ha svolto nel set-tembre scorso. Visitando però dalvivo il piccolo centro storico di Ca-marda, mentre camminavo per isuoi vicoli segnati dell’incuria diun anno di abbandono, ho notato laforte somiglianza di quel borgo conle viuzze del mio paese di origine.Ho provato in quel momento, unaforte sensazione di angoscia alpensiero che anche lì possa succe-dere la stessa cosa. Ho immaginatoquel posto a me tanto caro, abban-donato e vuoto. Non distrutto quin-di, ma disabitato come lo è il cen-tro storico di Camarda. Per un atti-mo mi sono immedesimato conquella gente, ho provato lo stessodisagio, nel vedere tutti i giorni leloro case abbandonate all’incuriaed all’immobilismo di una buro-crazia esasperante. Alcuni di loroche abitano nelle nuove C.A.S.E.proprio di fronte al borgo antico,ancora piangono adesso quando lamattina aprono le finestre al nuovogiorno. Gli abitanti di Camarda cichiedono di non essere abbandona-ti a se stessi, di non lasciarli soli, diaiutarli nel progetto di creare unCentro Polifunzionale, punto dipartenza per ricreare la strutturasociale tra gli abitanti che è venutameno. Noi del MASCI abbiamopromesso loro che il nostro impe-gno per aiutarli e per non lasciarlida soli, continuerà nel tempo, sia-mo sicuri che questa amicizia sin-cera non finirà a breve.Desidero ringraziare lo staff che ciha guidato nei lavori nei giorni delcampo, i Camardesi tutti, che han-no reso possibile lo svolgimentodel campo grazie alla loro squisitaospitalità ed i compagni di viag-gio, con cui ho condiviso l’espe-rienza. Bella Gente ci ha definititutti Angelo (The Best). Si haragione noi scout del MASCIsiamo proprio della Bella Gente!Buona Strada.

Page 5: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DEL MOVIMENTO A G O S T O 2 0 1 0

5

Tutto è pronto per iniziare il campo.Si è in attesa degli arrivi. Il tempopassa e solo due A.S. si presentanoin orario! Noi della logistica ci guar-davamo preoccupati e brutti pensie-ri affollavano le nostre menti: «Ab-biamo ordinato vivande per trentapersone e organizzato sempre pertrenta, ma fino ad ora gli arrivi sonoun po’ scarsini (eufemismo)».Un susseguirsi di telefonate versogli iscritti per conoscere le loroposizioni ma, alla fine, solo cinquesu tredici non si presentano alcampo adducendo diversi motivi.Ognuno di noi, per non fare trape-lare la propria delusione, si dedica-va ai lavori preparativi delle attivi-tà da fare nella serata. La mia delu-sione era perché la mia regionenon avesse sfruttato un’occasionecosì ghiotta: Un campo fatto sottocasa! Pazienza e con la certezzache il futuro ci riserverà scenaridiversi e più partecipativi.Il campo è aperto con la cerimoniadell’issa bandiera e con la forma-zione delle tre pattuglie: piano,rete e parlato.I partecipanti, come sempre, al pri-mo contatto si studiano un po’ maappena si entra nel vivo delle attivi-tà tutti i legacci, che ognuno di noiha, si sciolgono e ci si apre versogli altri. Si portano le proprie espe-rienze, il proprio vissuto e il pro-prio modo di vivere lo stato di A.S.Questo confronto è furiere di unoscambio senza condizionamenti.C’è fervore per la preparazionedelle scenette da presentare al fuo-co da campo, anche noi della logi-stica siamo coinvolti. Il filo con-duttore è la storia dello scautismo edel MASCI. Finalmente si da ini-zio all’agape fraterna con l’assag-

gio dei piatti regionali, la condivi-sione di sfottò e l’assaggio, nonmoderato, di vino.Tutti in cerchio, il fuoco è acceso.La danza propiziatoria contro lapioggia ha sortito il giusto effetto!Le scenette sono presentate utiliz-zando anche le ombre cinesi. Fini-to la cerimonia del fuoco tutti ananna con il pensiero alla route checi aspetta l’indomani.Sabato, sveglia al canto del Chia-ror del mattino, cantato da un trioaltamente intonato, ma di svegliar-si ce ne vuole e qualcuno aspetta ilcaffè e la colazione in camera.Aspetta ancora…!Colazione e preparazione per laroute. Si consegna ai partecipantidei sacchetti con il lauto pranzo euna bottiglietta di acqua minerale.Partenza con le auto verso il piazza-le della centrale elettrica di Ariano(fraz. capitale di Olevano sul Tu-sciano) e arrivati in loco i parteci-panti lasciano le auto, che sono tra-sferite al punto di arrivo, Cannobbo-sto di Salitto. S’inizia la route. Ciavviamo lungo la strada e s’inizianoad abbandonare i luoghi abitati. Pri-ma salita ripida, ci si guarda un po’spaventati, prima meditazione e pri-ma apertura verso gli altri. La stradascorre sotto i nostri piedi, gli scam-bi si fanno più intensi, ci si preoccu-pa di chi sta dietro e si aspetta il suoricongiungimento. Seconda tappa,la fontana ci regala un’acqua sorgi-va freschissima. Ci ritempra, di nuo-vo la strada scorre sotto i nostri pie-di, il fiume accompagna la nostracamminata e incominciamo ad ac-cusare la prima stanchezza, ma c’èqualcosa che ci spinge a non fermar-ci! Alcuni partecipanti sono in com-pagnia dei loro pensieri, altri parlot-

tano tra loro. Ma pagherei chi sa co-sa per leggere i pensieri di chi èsilenzioso e formulo delle ipotesi trame e me. Carmine starà pensando:«Ma chi me l’ha fatto fare, stavo incasa seduto sul divano spaparanza-to!». Marinella: «Oh! Che bei posti.Mi sento in pace, che bel fiore».Francesca: «Ho i piedi rotti, se pren-do Franz lo strozzo!».Si arriva a Parco S. Michele. Terzachiacchierata. Pranzo a sacco e nelfrattempo siamo stati raggiunti dalreparto AGESCI Napoli 2.Uno sguardo d’intesa con Alberto eabbiamo contattato i capi unità persvolgere il gioco programmato in-sieme, mischiando i ragazzi con gliadulti scout e… vedere l’effetto chefa! Il gioco consisteva nel ricom-porre dei puzzle di foglie, ricono-scere gli alberi di appartenenza etrovarli nel luogo. Vedere gli adultimischiati ai ragazzi, intenti a risol-vere all’unisono il quiz per dare lagiusta soluzione al gioco è statoqualcosa d’indescrivibile.Dopo il cerchio fatto con gli scout,si è ripreso il cammino verso lameta finale. Di nuovo una salita,sarà tutta una salita. La strada ciaccompagna facilitando lo scam-bio di veduta su quanto abbiamorealizzato. La stanchezza è presen-te ma, nel frattempo, lontana. Sivede sui pendii del monte Rajonela grotta di S. Michele con i cam-panili della chiesa in essa contenu-ta e un po’ più sotto la cella di SVincenzo dell’VIII secolo.Sulla strada abbiamo incontratouna piccola vipera, fotografata daMarinella, che dopo un po’ di sfru-guliamento abbiamo lasciato cheraggiungesse la sua tana. Final-mente abbiamo raggiunto Canno-

Isola della responsabilità a Battipagliavista da chi si occupava della logisticaFRANZ PETITOComunità Battipaglia 2°

Page 6: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DEL MOVIMENTO A G O S T O 2 0 1 0

6

bosto, punto di arrivo. È ormaiorario di cena, ma… non c’è unastruttura adatta alla cucina e quindisi cucina alla trappeur (?). Le bracistentano ad accendersi e quando lofanno scoppiettano come tanti tric– trac, lanciando scintille sugliindumenti, sulle salsicce e sulpane. La fame non fa vedere i resi-dui dei carboni sulle salsicce, anzisono eccezionali hanno un saporeparticolare e gradevole. E non par-liamo del pane abbrustolito condi-to con olio, aglio e pomodori o conpiccante calabrese. Ma quando lebraci sono ottimali, le salsicce, il

pane e i pomodori sono finiti;spazzolati dall’onda famelica.Osservare, in quel momento, i visidei partecipanti vedere le loroespressioni è stato un premio ine-stimabile per noi della logistica e,penso, per tutti i componenti dellostaff.Le sorprese non sono finite qui!La veglia che è seguita è stata in-tensa e accompagnata dalle luci in-termittenti delle lucciole lungo ilsuo percorso. La funzione è termi-nata nel chiostro, dove don Peppi-no ha celebrato la S. Messa dacampo.

Essere circondati dalla natura, ave-re come tetto le nubi e le stelle esotto di noi la valle del Sele nellasua interezza con Capri sullo sfon-do ci ha avvicinato di più a Dio perla grandezza delle sue creazioni.La giornata è arrivata al termine, siriprendono le auto per ritornare aBattipaglia e andare a letto. Ma …le sorprese non sono finite … arri-vati alla struttura, un bel piattofumante di spaghetti aglio, olio epeperoncino ci aspettava per augu-rarci la buona notte. Agli spaghettisono seguiti dolcetti e limoncello,entrambi fatti in casa. Con restio si

Page 7: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DEL MOVIMENTO A G O S T O 2 0 1 0

7

va a dormire. La pioggia accompa-gnerà il nostro sonno ristoratore.Domenica, sveglia, colazione,caffè. Inizio delle attività con lelodi recitate nell’angolo Mariano.Ultima chiacchierata e inizio dellaverifica campo. Questo, per me è

stato un campo diverso sia per icontenuti, più vicini alla figura delMagister e più vissuto da parte deipartecipanti, sia per la route. E a talproposito, penso che la route effet-tuata su un percorso medio lungo econ medie difficoltà abbia aiutato a

conoscer+ci meglio e ad aprirci dipiù al compagno di cammino.Sono sicuro, che quanto ricevutoda questo campo possa aiutare tuttii presenti ad affrontare meglio illoro cammino ed essere più vicinoal prossimo che s’incontrerà.

Page 8: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

8

È ormai da tempo che nella zonaAretusea dell’Agesci (parte dellaprovincia di Siracusa) c’è unastretta collaborazione tra il re-sponsabile della protezione civiledel Masci per la Val di Noto, Car-melo Maiorca, e la pat-tuglia di zona di prote-zione civile dell’Agesci.Tale collaborazione hadato già buoni risultatied è stata un buon labo-ratorio nel quale testareuna più ampia collabo-razione, relativa a moltiaspetti della vita delledue associazioni.L’ultimo importante ri-sultato di tale collabora-zione è stato il camporegionale di protezionecivile per i soci del Ma-sci e campo zonale per icapi dell’Agesci, tenuto-si alla base di protezionecivile Il Girasole di Sira-cusa nei giorni 8 e 9 Maggio.L’idea del campo nasce a Settem-bre 2009 e compie il primo passocon il lancio avvenuto al consiglioregionale del Masci del 24 gennaio2010 ad Avola. L’obiettivo era for-nire elementi di conoscenza del-l’organizzazione della protezionecivile in Italia, di previsione e pre-venzione dei rischi, di tecniche diintervento nell’emergenza. Obiet-tivo un po’ ambizioso, forse, vistoil tempo a disposizione, che tutta-via abbiamo cercato di raggiunge-

re in maniera soddisfacente. Alcampo hanno partecipato adultiscout delle comunità di Augusta,Cefalù, Messina, Noto, Siracusa eTermini Imprese. Il campo si èaperto con il cerchio di preghiera e

la cerimonia dell’alzabandiera.Subito dopo si è passati dal dire alfare: esercitazione con una tendaministeriale.Quindi la teoria: prima scambio diidee sulla frase di Baden Powell«lo scout è un uomo passabile inun salotto, indispensabile in unnaufragio» e dopo sessione sul me-todo Augustus che è il modello or-ganizzativo della protezione civilein Italia. Dopo la pausa tè, offertadalla pattuglia logistica, il giocodella conoscenza e dell’affiata-

mento. Per finire sessione sul pia-no di emergenza del Comune diSiracusa, esempio dei piani diemergenza che ogni Comune deveavere.Dopo tanto studio, l’agape, il ban-

chetto comunitario, con iprodotti tipici portatidalle varie comunità.Alla fine della cenabreve scambio di ideesulla giornata e quindi ilsilenzio.La Domenica mattinal’attività è iniziata con lasveglia e una abbondan-te colazione preparatadalla pattuglia logistica.Alle nove Padre Inserraha celebrato la S. Messaoffrendo numerosi spun-ti di riflessione sul van-gelo di Giovanni sottoli-neando che la gratuitàcon la quale Dio offrel’amore e la pace coinci-

de con la gratuità di chi offre ilproprio servizio a chi ne ha biso-gno, anche agli sconosciuti.Dopo la S. Messa esercitazionesulle tecniche di rianimazione conla collaborazione degli amici dellaMisericordia di Cassibile. A segui-re esercitazione sull’uso della ra-dio con una battaglia navale a di-stanza a squadre.Infine sessione sulla carta dei va-lori del volontariato e proiezionedella cerimonia di intitolazione diPiazza Baden Powell a Cefalù. La

1° campo di formazione MASCI e AGESCI sulla prevenzione esulla gestione delle emergenze nella protezione civileCARMELO MAIORCAResponsabile Protezione Civile «Val di Noto »

Page 9: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O

9

Migliaia di volontari mobilitatinella raccolta dei rifiuti accumula-ti durante l’inverno sulle spiagge enei fondali marini: un piccologesto ma dal grande valore simbo-lico. L’ormai decennaleappuntamento di Legam-biente lungo le costedella Penisola è un esem-pio di amore per il pro-prio territorio e unoschiaffo morale nei con-fronti dei poco educati –purtroppo ancora nume-rosi considerata la quanti-tà abnorme di rifiuti rac-colta ogni anno! – che siostinano a considerarespiagge e fondali comeun’immensa discarica.«Spiagge e Fondali Puli-ti» è la versione nostrana di«Clean-up the Med» in cui sonocoinvolti 22 paesi che si affaccianosul bacino del mediterraneo e oltre200 organizzazioni che ogni anno,

grazie al contributo dei loro volon-tari, ripuliscono aree costiere, oasi,sponde di fiumi e laghi in nomedella pace, della solidarietà e del-l’ecologia.

Dopo l’esperienza dell’anno scor-so svolta presso la spiaggia diMollarella, con il supporto di alcu-ni capi e ragazzi della locale AGE-SCI, quest’anno i componenti del

M.A.S.C.I. di Licata, il giorno 28maggio 2010, con inizio alle ore09.30, presso la località balnearecittadina di Marianello, si sonoadoperati nella pulizia di un tratto

di arenile e di scogliera,armati di sacchi, guanti erastrelli.A questa opera di volon-tariato ha aderito l’IstitutoComprensivo Bonsigno-re, con la presenza deglialunni di due classi discuola media che, nel-l’ambito di analoghe ini-ziative previste per l’annoin corso, ha contribuitonella realizzazione diquesta attività.Sono stati invitati, consuccesso, a collaborare in

occasione della giornata dedicataalle nostre spiagge, tutti coloroche, oltre ad avere a cuore la natu-ra, frequentano solitamente il trat-to di mare di Marianello.

prevista esercitazione an-tincendio con l’uso di di-versi tipi di estintori, è,purtroppo, saltata permancanza di tempo ma èstata già rimessa nel pro-gramma del prossimocampo. Al termine cer-chio finale con le impres-sioni personali e la verifi-ca delle attività. Il campoha soddisfatto i parteci-panti sia per il program-ma delle attività, sia per ilclima creatosi, cordiale ecostruttivo.L’esperienza di collaborazione èstata molto apprezzata e ci sono

state ulteriori proposte di attività incomune, quale quella di inserire laprotezione civile nelle isole delle

competenze e di allargarei campi regionali di pro-tezione civile per i capidell’Agesci ai soci delMasci.Altra proposta è stataquella di ripetere il campol’anno prossimo, fermorestando che la collabora-zione iniziata con la pro-tezione civile potrà allar-garsi ad altre attività.Alla fine della verifica siè ricostituito il cerchioper la preghiera, l’ammai-

na bandiera ed i saluti, con il ram-marico di essere stati insieme perun tempo troppo breve.

Licata: spiagge e fondali pulitiCARMELO BULONEMagister Comunità Licata

Page 10: Strade Aperte online Agosto 2010

È nato come prosieguo dell’espe-rienza Caritas nella parrocchia delCarmine nel quartiere di Sambiase,ad ovest della città. L’idea è cre-sciuta fino a concepire e realizzarel’emporio solidale dove possonoandare a fare la spesa le famigliemeno abbienti di tutta la città. Unpunto commerciale sui generis, al-lestito in dei locali di proprietà delcomune, che e’ stato fortemente vo-luto dagli Adulti Scout della Co-munità MASCI Lamezia Terme2° coordinati dalla Magister An-na Maione, che hanno così concre-tizzato il progetto Insieme si fa.L’iniziativa ha incontrato subito lapiena disponibilità dell’ammini-strazione comunale che ha stanzia-to 60 mila euro per l’acquisto diparte dei prodotti; un altro buonquantitativo viene invece fornitodal Banco alimentare.Attualmente l’emporio offre ali-menti a lunga scadenza e non de-teriorabili ma, già per il prossimofuturo, gli Adulti Scout hanno inmente di creare anche l’angolo delpronto fresco con l’offerta di pro-dotti come frutta e verdura; in pro-gramma anche l’allestimento delbanco farmaceutico per i medici-nali di prima necessità.All’emporio solidale possono re-carsi tutte quelle persone in pos-sesso di una particolare card asse-gnata dagli operatori dei servizisociali del comune. La card vienerinnovata ogni sei mesi, previol’accertamento periodico dellostato di indigenza.Il supermercato della solidarietàsarà aperto martedì e venerdì dalle

15.30 alle 18.30; ad accogliere iclienti ci saranno sempre tre AdultiScout del MASCI.

Il movimento degli Adulti Scoutcoglie anche l’occasione per esor-tare gli acquirenti a fare una spesaall’insegna della salvaguardia am-bientale: non saranno utilizzate bu-ste di plastica, infatti, ma soltantosporte di tela; il vetro delle botti-glie sarà riciclato così come tuttigli altri contenitori che potrannoessere riadattati all’uso.L’inaugurazione dell’emporio haregistrato la presenza del vescovodiocesano Luigi Cantafora e delsindaco di Lamezia, Gianni Spe-ranza. Entrambi hanno sottolineatola grande opportunità di solidarietàconcreta voluta per le famiglie indifficoltà e le persone sole del terri-torio. Una realtà nata dalla sinergiafattiva e propositiva tra istituzioni,Chiesa e associazionismo.

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

10

A Lamezia Terme nasce un emporio solidale per famiglie e persone in difficoltà

Page 11: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

11

Dichiarazione MASCI-AGESCI

Page 12: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

12

Buone nuove dai terreni confiscatidi Villa Placanica (Pentedattilo,Melito di Porto Salvo), dove gliamici del consorzio Terre del Soleospitano la piantagione sperimenta-le di Jatropha Curcas: le nostre 70piantine, superato l’inverno, hannoripreso la propria vitalità, si sononuovamente riempite di foglie, ma,soprattutto, molte di esse hannocominciato a far nascere i primifiori, propedeutici ai futuri semi diJatropha, da utilizzare per dare vitaa ulteriori piante o cominciare a spe-rimentare biodiesel e produzionialternative (saponi, candele, etc).La storia di questa pianta, per chi haseguito il progetto Calabria forHarambèe, è nota: nel viaggio in

Kenya estate 2009, presso la sededell’Iksdf progetto Harambèe sullago Vittoria, la spedizione italianaè stata chiamata a dare una manod’aiuto per comprendere, in parti-colare, come la Jatropha, che crescesolo in alcune regioni equatorialidel mondo, possa essere la nuovarisorsa per quel lembo estremo delKenya, possa costituire una nuovasperanza per i migliaia di africaniche ci abitano; e da lì è nata anchel’idea, di portare alcuni semi inItalia, per fare una sperimentazioneparallela, in un altro Sud delmondo, nella nostra costa jonica, inun luogo simbolico come un beneconfiscato e Pentedattilo in partico-lare. E, a detta dei nostri amici agro-

nomi, probabilmente ancora non cisi rende conto della valenza scienti-fica di questa sperimentazione, se sidovesse confermare la possibilità dicrescita della Jatropha nella nostraregione, per le ricadute nel campodelle agro energie, nel campo dellalotta alla desertificazione, nella pro-duzione dei derivati. Ma il progettoCalabria for Harambèe ha vissuto,in questa terza settimana di maggio,numerosi stimoli, grazie alla pre-senza di Antonio Labate, storicofondatore dell’iniziativa oltre cheattuale direttore di tutti i progettiinternazionali della fondazioneBrownsea. Antonio ci ha raccontatolo stato dell’arte in Africa, aNyandiwa e Kitawa, comunicando-ci il completamento del capannone(presso il terreno donato grazie allaraccolta fondi di Calabria forHarambèe) per la trasformazionedella Jatropha, e la probabile primaspremitura entro l’anno; lì, nei 13ettari del Lago Vittoria, ad oggi cisono più di 1000 piante di Jatrophain ottimo stato di salute. Anche lealtre iniziative attivate da Calabriafor Harambèe, come la formazionedi capi scout per la diffusione delloscoutismo in Kenya (curato dal Ma-sci Regione Calabria), lo scambiofra le scuole africane e calabresi(curato dall’Associazione Maestridi Speranza), la tabellazione di

Calabria for Harambèe: una pianta che rifiorisce, un progetto che ripartePIERO MILASIComunità Reggio Calabria 4º

Page 13: Strade Aperte online Agosto 2010

SEZIONE A G O S T O 2 0 1 0

13

Nyandiwa e Kitawa (curata daSud’Arch), la realizzazione del cen-tro sportivo a Nyandiwa (curatodalla Cadi antincendi), stanno pro-ducendo grandi interessi e aspettati-ve, e per ognuna di queste Antonioha puntualmente fornito preziosiconsigli e contributi. Alla riunionecollettiva di venerdì 28 maggio(presenti Piero Polimeni, Lele Bel-lomi – Azimut, Rossella Pandolfino– Pronexus, Davide Grilletto,Gianfranco Schirripa – MASCI,Agesci, Santo Marra – Sud’Arch,Magda Milella – ADI, AntonelloComi, Giovanna Mollo, BrunaMangiola, Saverio Pazzano – Mae-stri di Speranza, Sabrina Santagati– MASCI, Isolab, Piero Milasi –MASCI, Cadi), oltre che verificarele attività svolte durante l’anno, si èlanciato il viaggio-missione 2010:dal 15 al 30 luglio (orientativamen-te), un gruppo di 4-7 persone sirecheranno a Nyandiwa, ospitidell’IKSDF, per sviluppare il pro-getto scuola, sviluppare il progettotabellazione, verificare e dare un

sostegno ai progetti Jatropha eCentro Sportivo, e, ovviamente,raccogliere gli ulteriori spunti per leazioni concrete per gli anni succes-sivi.E poi, soprattutto, l’appello diAntonio, che facciamo nostro per-ché condiviso: la cooperazione allosviluppo, è veramente una cosaseria, un qualcosa d’altro rispettoalle raccolte fondi o donazioni, è unprendersi cura di persone e territori,nel tempo, con costanza e profes-sionalità, seppure nel volontariato;è meglio avere degli obiettivi mino-ri, ma di cui siamo certi del perse-guimento. E, aggiungiamo noi, lacooperazione fra due sud delmondo, può avere risvolti non pro-grammati, può contribuire alla libe-razione dai bisogni ma anche, nellenostre latitudini, alla liberazionedalle sovrastrutture e dai falsi biso-gni, per comprendere che nel-l’essenzialità e nella semplicità sipuò essere veri cittadini del mondo.

www.calabriaforharambee.it

Jatrophacurcas, l’oro verde del deserto,ovvero l’alberodel petrolioNOTIZIE

A CURA DELLA REDAZIONALE

La Jatropha Curcas, una pian-ta originaria dei Caraibi, si starivelando una vera manna perl’Africa. Difatti questa piantache riesce a crescere in terrenisemi-aridi e in presenza di scar-se precipitazioni, e in luoghi do-ve l’acqua non c’è, è una bene-dizione, anche se la pianta non ècommestibile per l’uomo e glianimali, sa rendersi comunqueutile, poichè viene coltivata aibordi dei villaggi per proteggerele colture dagli animali ed inol-tre le sue foglie decidue arric-chiscono il suolo, proteggendoil terreno dalla desertificazione.Per queste sue caratteristiche laJatropha Curcas si è meritatal’appellativo di oro verde deldeserto. Di recente però la pian-ta tropicale si sta rivelando dav-vero miracolosa e le sue poten-zialità vanno oltre qualsiasirosea aspettativa, basta spreme-re i semi della pianta per ottene-re il 30-35 per cento di un olionon commestibile ma che tratta-to può essere usato come bio-diesel, infatti semplicemente fil-trato, è in grado di mettere inmoto un generatore di elettricitàche va a meraviglia e non inqui-na: come tutti gli olivegetali chefanno da biodiesel, la combu-stione di olio di Jatropha emettepoca anidride carbonica e zeroanidride solforosa, responsabiledelle piogge acide.

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI

Page 14: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

14

Le comunità di Mori e Strignohanno partecipato assieme al pelle-grinaggio organizzato il 12-13 apri-le scorso dagli Amici di Terra Santa– gruppo di Mori – a Torino per lavisita alla Santa Sindone e ad Oropaal santuario della Madonna Nera.Il gruppo di Mori del MovimentoTriveneto degli Amici di TerraSanta (A.T.S.) è nato in seguito alpellegrinaggio, degli adulti scout diMori in Terra Santa, culminatodopo un anno di formazione sugliAtti degli Apostoli con don Fabri-zio. Lo scopo principale del movi-mento è quello di raccogliere fondiper aiutare la Custodia di TerraSanta nella salvaguardia dei luoghisanti e nel dare un aiuto concretoalle famiglie dei cristiani che stannopian piano scomparendo. Noi cri-stiani dovremmo essere grati ai fratifrancescani che in seguito al loromovimento missionario, attraversosecoli ininterrotti di apostolato epresenza cristiana, esercitano unavigilanza sempre attenta, anche conil sangue del sacrificio di tanti fra-

telli, in modo da permettere a noipellegrini di oggi, di camminaresulle orme di Gesù, assaporare ciòche Gesù stesso disse ai suoi primidiscepoli «Venite e vedrete». GliAmici di Terra Santa di Mori cheperegrinando nella Terra di NostroSignore hanno capito quanto im-portante sia la conoscenza della vitadi Gesù, si sono fatti promotori delpellegrinaggio alla ostensione dellaSacra Sindone, accogliendo l’invitodell’Arcivescovo di Torino Card.Poletto, a «contemplare uno dei se-gni più sconvolgenti dell’amoresofferente del Cristo Risorto». LeComunità MASCI di Mori e Stri-gno hanno aderito al loro invito congrande entusiasmo per l’importanzache tale evento offre.La preparazione al pellegrinaggio èavvenuta con un incontro in cui donFabrizio ha illustrato la storia dellaSanta Sindone: il Telo, che secondola credenza cristiana, fu avvolto ilcorpo di Gesù dopo la Passione esul quale si è formata la sua imma-gine. Così lunedì 12 aprile siamo

partiti alla volta di Torino e la no-stra prima visita è stata all’arsenaledove si trova il SERMIG (ServizioMissionario Giovani); lì abbiamocelebrato la S. Messa. Ne è seguitaun’esposizione sul significato eopere del SERMIG da parte delfondatore Ernesto Oliviero, il cuiscopo principale è sconfiggere lafame con opere di solidarietà e svi-luppo verso i più poveri con un’at-tenzione particolare ai giovani, tra-sformando l’arsenale di guerra inun arsenale di pace. Tutti noi nesiamo rimasti impressionati daquanto il Signore, servendosi deisuoi figli, possa far nascere e cre-scere la pace con l’accoglienza, lasolidarietà, il servizio. Nel pome-riggio il nostro incontro con il San-to Lino; incontro commovente da-vanti al mistero di quell’immagineriprodotta sul lenzuolo, immagineche ci ricorda la morte di un uomocrocifisso che corrisponde con unaprecisione di particolari al Gesùsofferente descritto nei Vangeli. Noiperò sappiamo che la nostra fede

Comunità MASCI di Mori e Strigno:insieme a Torino per la SindoneGIULIANOA.T.S. e MASCI di Mori

Page 15: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

15

non si fonda sulla Sindone, anchese rimane comunque un grande aiu-to alla nostra fede perché ci invita ameditare sulla Passione di nostroSignore, ma sull’annuncio che cihanno dato duemila anni fa con iVangeli i testimoni di Gesù, i suoiApostoli. Al termine abbiamo visi-tato il centro storico di Torino e poisiamo partiti verso Rivoli, per por-tarci il mattino seguente ad Oropa(Biella) per la visita al santuariomariano della Madonna Nera. Oro-

pa ci ha accolti con uno spettacolomeraviglioso di montagne innevatee durante la nostra visita i fiocchi dineve ci hanno ricordato che erava-mo circondati dalle Alpi. L’impo-nenza e la grandiosità dell’edificioci ha veramente meravigliati. Lacelebrazione della S. Messa ha con-cluso questo nostro pellegrinaggionella terra del Piemonte ed il ritor-no è stato allietato da una piccolalotteria il cui ricavato è stato devol-to alla Terra Santa. Al rientro la Co-

munità di Strigno, carica di gioia edentusiasmo, non solo per la rinsal-data amicizia, ma anche per lasplendida esperienza vissuta, haringraziato così gli amici di Mori«…Due giorni indimenticabili lon-tani dai nostri impegni ma quantomai necessari per comprenderesempre più il senso del nostroandare quotidiano. Ci auguriamodi poter ripetere ancora insiemequeste occasioni e ancora grazieda parte di tutti noi».

Cosa significa Fraternità Alpe-Adria Scout? È quello che abbiamopotuto sperimentare a Graz duranteil Gildentag. Non conoscendo unasola parola di austriaco (abbiamotentato di tradurre con il vocabola-rietto alla fine sbagliando tutto) cisiamo buttati nella mischia speran-do di essere capiti e di capire lostesso. Quando si è trascorso granparte della vita nello scoutismo ba-sta uno sguardo per capirsi e sape-re così come muoversi. L’ospitalitàall’ostello, le giornate trascorse:scoprendo attraverso un simpaticogioco la città, l’incontro con le au-torità nel municipio (seguito dauno splendido buffet), la visita al

castello di Eggenberg, alla BasilicaMariatrost, gioiello del baroccoaustriaco, al museo delle armature,la cena di gala e soprattutto la par-tecipazione alla Buona Azione:«aiuta con le mani e il cuore»hanno riempito con calma le nostregiornate. Per gli Adulti Scout au-striaci è stato anche il momento dieleggere i nuovi responsabili na-zionali della Pfadfinder-Glide. Connostro grande onore è stata elettapresidente una signora: AndreaKirchdofer e vicepresidente il no-stro amico e attuale coordinatoredella Fraternita Alpe-Adria ScoutGeorge Strafella. Con noi c’eranogli amici sloveni e croati. Fa sem-

pre bene al cuore ritrovarci e condi-videre gli stessi ideali; non bastasolo parlare in astratto di FraternitàAlpe-Adria Scout, bisogna anchepartecipare a questi incontri, nonaver paura perché non si conosco-no le lingue: basta la voglia di met-tersi in gioco e tutto si risolve.Cogliamo al volo le occasioni checi vengono proposte dalle varierealtà che aderiscono alla Fraterni-tà Alpe-Adria, senza timore di farebrutte figure. A George, Martin,Ines, Gunther, Willy va tutta la no-stra sincera amicizia e un plausoper l’ottimo lavoro svolto con com-petenza e disponibilità. Non cisiamo mai sentiti soli.

Gildentag 2010 scouting unlimitedGraz, 13-16 maggio 2010ANNA MARIA, PAOLA, MARIA GRAZIA, GIUSEPPE, DIEGO, PAOLO

Page 16: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

16

Mi ha colpito soprattutto una pia-cevole sensazione: seppur in nu-mero cospicuo, sembravamo un’u-nica persona, tanto abbiamo sapu-to interagire con simpatia e sinto-nia, in un crescendo di affetto reci-proco fra tutti i partecipanti. Prati-camente erano rappresentate tuttele comunità isolane, alcune anchelontanissime dalla località ospitan-te, trovandosi sul versante oppostodella nostra amata Sicilia, a com-prova del desiderio di stare insie-me, per camminare uniti, nella cre-scita comune.

Tutti intorno al Segretario regiona-le, il buon Carmelo Casano, che,insieme alla infaticabile Daniela,non si è fermato neanche un minu-to, prodigandosi incessantementeper la perfetta riuscita dell’incon-tro, in quel di Linguaglossa, allependici dell’Etna, presso la CasaS. Tommaso d’Aquino, strutturaampia e confortevole.Sarà stata la posizione logistica, lacomodità della struttura ospitante,dell’accorta programmazione, o,magari, semplicemente la gioia distare insieme, nella condivisione,nel confronto e nell’ascolto reci-proco di cari fratelli, ma raramenteho avuto la gioia di assistere ad un

incontro regionale così attivamentee brillantemente vissuto. Non cisono stati assolutamente tempimorti, anzi, tanto il sabato 24 quan-to la successiva domenica 25 aprilesono stati intensamente pieni, conil tempo scandito uniformementedal programma all’uopo predispo-sto, che prevedeva, in rapida suc-cessione tutti gli impegni da assol-vere, organizzati a cura delle ZoneSiciliane (Val Demone, Aretusea,Netina, Zisa ed Akragantina).Ma – complimenti vivissimi agliestensori del programma – le atti-

vità erano sapientemente interval-late da momenti gioiosi, per stem-perare le fatiche del discernimento,con l’allegra esuberanza di chicrede nel grande gioco della vita.Ho pertanto goduto della profon-dità del pensiero di qualche A.S.nel rendicontare all’assemblearegionale il suo personale impe-gno verso particolari e delicatetematiche (Protezione civile, pre-disposizione campi di formazione,estensione documento per il santoPadre, ecc…), ammirandolo subi-to dopo in altra veste, molto piùleggera ed esilarante, ma altrettan-to positiva e utile alla comunionedei presenti (brillante inventiva

nella rappresentazione teatrale,con scenette veramente originali edivertenti).E benché non si viva di solo pane,da questo non si può comunqueprescindere (specie trovandosi allependici dell’Etna, con una finissi-ma aria che sviluppava un incredi-bile appetito): anche la convivialeagape è stata connotata da momen-ti di fraterna gioiosa ilarità, conspecialità offerte da qualche comu-nità (agnello pasquale di pastareale, riempito di cous-cous difinissime mandorle tritate con dol-

cissimi pistacchi, ecc…).Non si è trascurata neanchel’essenza del nostro esserescout cattolici, grazie allapartecipata guida spiritualedel nostro amatissimoA.E.R. Don Paolo Ruta, che,per mano, ci ha indirizzati aLui, spronandoci ad un sem-pre crescente impegno, nellaconferma dei valori posse-duti e nel raggiungimentodegli ideali perseguiti (l’In-

tronizzazione, la recita delle Lo-di, la Celebrazione Eucaristica, imomenti di preghiera, ecc…, tuttimomenti esplicitati e fatti vivereintensamente).E seppur anche le cose belle hannouna fine, dovendo far ciascunorientro alle proprie sedi, ci si è la-sciati con una grande meravigliosaconsapevolezza, quella di possede-re il dono fantastico dell’amicizia,rappresentata da gente diversa danoi in tanti ambiti (fisici, caratte-riali, territoriali, ecc…), ma dellastessa pasta e della medesimaindole, essendo viva in ciascunodei presenti la fiamma dell’amorefraterno.

Il San Giorgio della regione Sicilia a LinguaglossaENZO BALDACCHINO

Page 17: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

17

Già dall’inizio del mese di maggioavevamo cominciato a prepararel’avvenimento: Abbiamo indivi-duato l’area in cui svolgere lamanifestazione, stabilita la data(19-20 giugno) stilato il program-ma, e finalmente dopo circa duemesi di preparazione si è giuntiall’evento: la sera di sabato 19 giu-gno si è aperta la manifestazionepresso il Palazzetto dello Sport delnostro paese. Erano presenti moltidi coloro che in passato hanno per-corso insieme a noi un tratto diquesto cammino, molte comunità

Masci della Puglia, una rappresen-tanza degli Scout Agesci dellaZona Gravine Ioniche e i responsa-bili delle associazioni presentinella nostra parrocchia e sul terri-torio, con i quali collaboriamonelle varie attività. Dopo i salutidel Sindaco Avv. Luigi Montana-ro, di Don Domenico Danza, par-roco della chiesa San Martino Ve-scovo e nostro Assistente Ecclesia-stico, e Don Franco Conte, parro-co della chiesa San Lorenzo di La-terza (TA), è iniziata una tavola

rotonda dal tema: adulti scout cit-tadini del mondo nella realtà civi-le ed ecclesiale di Ginosa. Il magi-ster Nicola Cassano ha ricordatoalcuni cenni storici dello scouti-smo adulto a Ginosa raccontandole varie attività che ci hanno vistopresenti sul nostro territorio efuori. Vi è stato l’intervento diDon Fernando Balestra, parrocodella chiesa Sacro Cuore di Gesùdi Massafra (TA), che ha riferito lemotivazioni alla base dell’avviodell’attività Masci a Ginosa. Hapoi esaminato la proposta pedago-

gica dello scoutismo adulto soffer-mandosi su alcuni punti: il crederefortemente nell’educazione degliadulti, nella vita di comunità, nellapossibilità di un mondo migliore enella passione di Dio per l’uomo.Si è aggiunto l’intervento di Nico-la Galante, ex capo dell’Agesci eco-fondatore del gruppo Masciginosino, il quale ha ricordatocom’è nata la voglia di proporre ilMasci agli ex scout e alle famigliedei ragazzi appartenenti all’Age-sci. A terminare l’intenso momen-

to di ricordi e riflessioni ci ha pen-sato il nostro Segretario regionaleGianfranco Guarino evidenzian-do come negli anni il movimentodegli adulti scout sia cresciuto edabbia consolidato le tradizioni e leattività attraverso un camminod’educazione permanente.L’incontro è stato moderato dalDott. Antonio Biella, giornalista,già direttore del Corriere delGiorno, il quale, avendo vissutol’esperienza dell’scoutismo comesegretario regionale negli anni pre-cedenti, ha saputo ben interagire

con i relatori intervenuti. Il giornoseguente, domenica 20 giugno, ab-biamo partecipato alla S.S. Messacelebrata dal nostro assistenteecclesiastico durante la qualeabbiamo rinnovato collettivamentela Promessa. Possiamo affermareche vivere 25 anni senza interru-zioni è quasi un miracolo, dovutoalla tenacia che lo scoutismo sadare, coinvolgendo tutta la perso-na, lasciando un’impronta che duratutta la vita: «Semel Scout, SemperScout»

La Comunità Ginosa 1°compie 25 anniMASCI GINOSA 1º

Page 18: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

18

Do un’occhiata all’ordine di servi-zio appeso nel bureau. Equipe 18,ore 13.20 – Piscine. Bene. È laseconda volta questa settimana chela nostra equipe viene mandata allepiscine, però l’altra volta ero diservizio ad uno dei cancelli di ac-cesso. Oggi preferirei essere den-tro, alle vasche, dove si accompa-gnano i pellegrini nel bagno.Scaccio questo pensiero.Tu sei qui per servire – midico – qualunque sia il ser-vizio… non ce n’è uno belloo uno brutto. C’è il servizio,punto e basta. Questa argo-mento, che ho sempre sentito,prima da novizio, poi da rovere infine in Co.Ca., qui ci vieneripetuto in continuazione dainostri chef d’equipe, i responsa-bili che fanno formazione a noitirocinanti, per farci diventare ho-spitalier titolari. L’Hospitalité(l’organizzazione che coordina ivolontari che svolgono il loro ser-vizio all’interno del santuario diLourdes) ci tiene molto: disponibi-lità e umiltà, accoglienza e rispet-to. Forse per questo noi scout cistiamo così bene a Lourdes, tuttequeste cose le conosciamo bene.Arrivo alle piscine. I servizi che ivolontari svolgono sono diversi:c’è da regolamentare l’accesso, c’èda accompagnare i pellegrini ma-lati o disabili, e poi c’è quello allevasche. Vincenzo, il mio chefd’equipe mi chiede se ho preferen-ze. No – gli dico – vedi tu, mettimidove c’è bisogno. E allora oggi vaialle vasche – mi dice. Ci chiama-no, andiamo a prepararci, bisognaindossare una specie di grembiulee poi ci ritroviamo, tutti insieme. Ilresponsabile del servizio è france-se. Ci dà il benvenuto e ci istruisce.Le sue parole vengono tradotte in

italiano, inglese e spagnolo, perchéle consegne siano chiare a tutti ivolontari presenti.Carlo mi chiama. È anche lui unFoulard Bianco e ha tanti anni diesperienza – vieni con me allavasca numero uno – mi dice – cisono diversi pellegrini

inbarella oggi e, se non

l’hai mai fatto, puoi vedere comeprepararli e assisterli nel bagno. Sicomincia. Arrivano i primi pelle-grini. Per tutti c’è un sorriso, unsaluto. Per alcuni è la prima volta,c’è un po’ di smarrimento, di timi-dezza, di pudore … bisogna farlisentire tra amici, anzi, più che traamici, tra fratelli in Cristo.Siamo in sei volontari alla vascanumero uno, io e Corrado siamotirocinanti, gli altri sonoHospitalier titolari, le mani si muo-vono delicate ed esperte a sostene-re e aiutare i pellegrini.Mi insegnano – guarda, metti ilbraccio in questo modo … aspetta,sostienigli la testa … E quando ilnostro fratello è spogliato e addos-so ha il panno umido che gli copreil bacino lo portiamo, in una barel-la particolare, a fare il bagno.Intanto si prega, insieme a lui, perlui. È un susseguirsi di persone, distorie, di emozioni. Arriva Alessio,trema, è un po’ spaventato. Ha ilcorpo completamente paralizzato.

Chiedo al suo accompagnatore ilquale mi dice che Alessio ha 17anni … È l’età di mio figlio.Questo pensiero mi trafigge. Inquei brevi momenti che passiamoinsieme, Alessio è mio figlio. Gli

tengo la mano, gli spiegocome si svolgerà il bagno, gliparlo a bassa voce. Pianopiano Alessio si rilassa.Preghiamo per lui laMamma del Cielo.Mentre lo rivesto, pensoalla frase «L’avrete fatto ame» e mi sembra di averea che fare con il corpomartoriato di Cristo, ildolore innocente per

eccellenza. Quel «lo avretefatto a me» grazie a Dio, mi rimar-rà nel cuore tutto il giorno, mesco-lando servizio e preghiera. È servi-zio che diventa preghiera, incontrocon Gesù crocifisso.

Di acqua e di rocciaGABRIELE GUARINELLI

Cronaca di un normale, straor-

dinario pomeriggio di servizio

di un Foulard Bianco a Lourdes

Page 19: Strade Aperte online Agosto 2010

SEZIONE A G O S T O 2 0 1 0

19

Arriva Luigi, che è venuto ancheieri, mi dicono, ma poi all’ultimo,quand’era pronto, non ha più volu-to fare il bagno. Carlo scherza –allora, Luigi: adesso ti prepariamo,ma poi non ti puoi tirare indietro.Luigi ride divertito. Alla fine cidirà: grazie, grazie! E mi bacerà lamano. Poi ci sono Giuseppe,Benoît, Francesco, Gordon, Bernd,Jean-Luc, … storie diverse, sensi-bilità diverse.

Preghiera del Foulard BlancDammi Signore,quel che Ti rimane.Dammi SignoreQuello che non ti si chiede mai.Non Ti chiedo il riposo,né la tranquillità,non Ti chiedo la ricchezza,né il successo,neanche la salute.Tutto questo, Dio Mio,Te lo chiedono talmente tantoChe non ne avrai probabilmente più.Voglio servire la Madonna di Lourdes.Voglio servire gli ammalati e i pellegriniCon pazienza e carità ed il sorriso.Dammi quello Signore, definitivamente.Che io sia sicuro di servire per lungo tempoPoiché non oserò chiederlo forse per sempreDammi, Mio Dio,quello che ti rimanedammi ciò che gli altri non Ti chiedono.Ma soprattutto dammi il coraggioE fortifica la mia fede.

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI

Page 20: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

20

Campo Bibbia a Scicli (Ragusa)

Tema: La chiamataLa chiamata di Abramo, di Mosè, di Paolo.Pregare nei luoghi dei primi cristiani: catacombe, chiese paleocristiane, chiese rupestri.

Capo campo: Don Paolo Ruta

Il Campo inizia venerdì 10 settembre 2010 alle ore 16:00 (accoglienza ed iscrizioni dalle ore 15:00). La conclusione è prevista per Domenica 12 settembre c.a. ore 15:00.

Saremo ospitati nei locali del convento della parrocchia del Carmine a Scicli.

Il convento accoglie gruppi scout di 20 posti in 3 camerate, più 4 camere con 2 letti.I posti letto sono corredati di materassi e cuscini (portare federa e saccoletto o sacco-a-pelo) mentre le camera-te sono vuote da mettere brandina o stuoia (da portare).

COSA PORTARE AL CAMPO:

• Bibbia (si consiglia la Bibbia tascabile della Marietti)• Uno zainetto e il poncho;• Stoviglie personali• Strumenti musicali (per chi sa suonare)• Abiti, teli, accessori per animare il fuoco e altri momenti di drammatizzazione;• Federa e lenzuola, o sacco a pelo• Torcia elettrica• Scarpe comode• Cena da condividere insieme la sera del venerdì

TERMINE ULTIMO ISCRIZIONI:

20 agosto 2010 – la quota di partecipazione di Euro30,00 sarà versata al momento dell’iscrizione alcampo.

Il campo è destinato a tutti coloro che desidera-no pregare con la Bibbia utilizzando gli strumen-ti tipici del metodo scout: strada, giochi, veglie,attività espressive.Si farà l’esperienza di creare le preghiere mattu-tine o serali e le paraliturgie utilizzando un unicolibro: la Bibbia.In questo campo saremo tutti animatori edallievi!!!

Page 21: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI A G O S T O 2 0 1 0

21

CAMPO BIBBIALa chiamata

Scicli, 10-12 Settembre 2010

SCHEDA DI ISCRIZIONE(da inviare entro e non oltre il 20 Agosto 2010)

Cognome Nome

� M � F (per le donne coniugate indicare: cognome da nubile, cognome del marito, nome)

Via Cap Città ( )

Tel Fax Cellulare

e-mail Comunità di

Arrivo previsto a Scicli venerdì 10 Settembre 2010 alle ore

Richiesta sistemazione in:

� Camerata

� Camera doppia: dividerò la camera possibilmente con

Data Firma

L’incontro si svolgerà a Scicli (RG) presso la Parrocchia del Carmine, Piazza Carmine, con inizio alle ore 16,00di venerdì 10 settembre e termine alle ore 15,00 di Domenica 12 settembre 2010.I partecipanti saranno alloggiati in camerate e in 4 camere a 2 letti (in casi particolari ed in ordine di iscrizione).Portare: Bibbia (si consiglia la Bibbia tascabile della Marietti) zainetto, poncho, federe e lenzuola oppure sac-coletto e stuoino, cuscino, asciugamani, gavette, posate, bicchiere, torcia, strumenti musicali (per chi sa suona-re), abiti, teli, accessori per animare il fuoco e altri momenti di drammatizzazione, scarpe comode e qualcosa dipronto da condividere per la cena del venerdì.Il campo è destinato a tutti coloro che desiderano pregare con la Bibbia utilizzando gli strumenti tipici del meto-do scout: strada, giochi, veglie, attività espressive.Si farà l’esperienza di creare le preghiere mattutine o serali e le paraliturgie utilizzando un unico libro: la Bibbia.In questo campo saremo tutti animatori ed allievi!!

La quota di partecipazione è di a 30,00 a persona da versare al campo al momento della iscrizione.Le schede di adesione all’incontro dovranno essere inviate secondo uno dei seguenti mezzi:• per posta al seguente recapito: Maria Grazia Ruta – Via Vanella 139 n. 16 – 97015 Modica• per posta elettronica al seguente indirizzo: [email protected]

Per ulteriore informazioni rivolgersi a: Maria Grazia Ruta – tel. 0932904017 – cell. 360545350 – e-mail: [email protected]

Page 22: Strade Aperte online Agosto 2010

SEZIONE A G O S T O 2 0 1 0

22

Recensioni

ALBERTO GUIDELLI,Scautismo cattolico a Pesaro: ASCI e AGI Arti Grafiche Pesaresi,2010, pagg. 208

Ciò che siamo, lo diventiamonel tempo e grazie al tempo.Quello passato non è perduto,piuttosto è sostanza della no-stra vita e, soprattutto giunti aduna certa età, è proprio del no-stro essere riannodare il filodella memoria con gli anni e glieventi trascorsi. Quello con loscautismo, in cui ho vissutobuona parte della mia giovinez-za, non si è spezzato o allenta-to, anzi in me Adulto Scout delMASCI è saldissimo e mi hasollecitato a raccontare avveni-menti e personaggi di un passa-to che oserei definire mitico.Quindi dedico Questo libro difotografie, memorie e testimo-nianze a tutti coloro che inparte o totalmente hanno vissu-to a Pesaro, in anni lontani ovicini, la meravigliosa avven-tura dello scoutismo.

Nel mondo dellafede il grande co-municatore è unmatematico. PadreLombardi, diretto-re della sala stam-pa, della radio e del-la televisione Vatica-na, ha una laurea inlogica matematica.Laurea che è risultatafondamentale nel suolavoro: «mi ha inse-gnato rigore, essenzia-lità e la consapevolezzadei limiti di ogni ragio-namento altisonante»Come mai un uomo difede si è fatto affascinare dallapiù teorica delle materie scienti-fiche? Ho sempre avuto fin daragazzo una vocazione per lescienze, poi quella religiosa haavuto il sopravvento. Ma da stu-dente sentivo la necessità di capirea fondo il nostro tempo e mi è

parso che la mate-matica fosse unlinguaggio cheattraversa tuttele scienze e si in-treccia in modoprofondo con ilmondo moder-no. Personal-mente comeconcilia fedee scienza?Per me sem-plice nonsono incontraddi-

zione. Più uno approfondi-sce i suoi studi scientifici più cresceil senso di meraviglia verso undisegno intelligente.Per costruire una basilica servo-no solo buoni calcoli o ci vuoleanche fede? Se l’architetto ha lacapacità di entrare a fondo neidesideri e nelle ragioni del commit-tente può ottenere comunque buoni

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI

Nel mondo della fede

il grande comunica-

tore è un matemati-

co. Padre Lombardi ,

direttore della sala

stampa, della radio

e della televisione

Vaticana

Un’intervista a p. Federico LombardiTRATTO DA: STYLE MAGAZINE Nº 10, OTTOBRE 2008, PAG.106

Page 23: Strade Aperte online Agosto 2010

SEZIONE A G O S T O 2 0 1 0

23

Ricordando Giorgio CaleffiPAOLO PIGNATTI

Il 2 Luglio 2010 è tornato alla casa delPadre il nostro caro amico Giorgio Caleffidel gruppo MASCI di Mirandola.È stato un caro amico e un leale scoutoltre che un uomo di grande bontà edaltruismo, impegnato a lasciare questomondo migliore di come l’ha trovato,imprimendo un’orma nel nostro sentie-ro. Un’orma che ci auguriamo molti possano ripercorrere e proseguire.

risultati, come ha dimostrato laChiesa del Millennio affidata aRichard Meier, di religione ebraica.Se il mondo fosse fatto da mate-matici sarebbe migliore? Io cre-do che tutti dovremmo esserlo unpo’: sapere cosa si può affermarecome dimostrato e cosa no è fon-damentale. Ma per quanto io amiil linguaggio scientifico non lo ri-tengo completo: ci sono realtà fon-damentali come amore speranza e

morte che non si esprimono in ter-mini matematici.Gli scienziati, in generale, sonovisti come un po’ imbranati, lei siidentifica? Proprio imbranatospero di no. Pur non essendo uncampione ritengo di avere una vitaperfettamente normale.Una formula per vivere bene?Fai agli altri ciò che vorresti fare ate stesso: semplice ed efficace co-me le grandi teorie scientifiche

Recensioni

P. DAL TOSO, L. SEMBRANO

Mio Signore e Mio Dio Città Nuova Editrice,2010, pagg. 95, E 9,00

La resurrezione è un fatto piùgrande di noi, impossibile umana-mente, un fatto del tutto insolito,inaudito. È il compimento di tuttele promesse e le attese di salvezza.È la meta ultima del nostro cam-mino di credenti. Comprendere ilvero cammino pasquale della Cro-ce,morte e resurrezione di Cristosignifica diventare suoi discepoli,con cuore pino di speranza. Èl’inizio di una nuova creazione.Caro Lettore, ecco un itinerarioche presenta gli incontri di Gesùcon i discepoli dopo la resurrezio-ne. È un aiuto perché tu possaavviarti alla tua personale scoper-ta: resta decisivo il tuo personaleincontro con il Risorto. Ti propo-niamo una cammino di maturazio-ne della fede cristiana che offreuna speranza che niente e nessunopuò distruggere perché si fonda suun fatto preciso: Cristo è risorto,ha vinto la morte. Alleluia!

VITA DELLE COMUNITÀ E DELLE REGIONI

Page 24: Strade Aperte online Agosto 2010

VITA DEL MOVIMENTO“Uniti in un sol canto”: isola della responsabilità Verona Silvia Freschini 1Isola della Responsabilità Camarda Fabio 2Isola della responsabilità Battipaglia. Vista da chi si occupava della logistica Franz Petito 4

VITA DELLE REGIONI E DELLE COMUNITÀ1° campo di formazione MASCI e AGESCI sulla prevenzione e sulla gestione delle emergenze nella protezione civile Carmelo Maiorca 8Licata: Spiagge e Fondali Puliti Carmelo Bulone 9A Lamezia Terme nasce un “emporio solidale” per famiglie e persone in difficoltà 10Comunicato AGESCI e MASCI Trapani 1°. Oggetto: ricerche petrolifere davanti alle coste trapanesi 11Calabria for Harambèe: una pianta che rifiorisce, un progetto che riparte Piero Milasi 12Comunità MASCI di Mori e Strigno: Insieme a Torino per la Sindone Giuliano 14Gildentag 2010 “scouting unlimited”, Graz – 13-16 maggio 2010 Anna Maria, Paola, Maria Grazia, Giuseppe, Diego, Paolo 15Il San Giorgio della regione Sicilia a Linguaglossa Enzo Baldacchino 16La Comunità “Ginosa 1°” compie 25 anni Comunità Ginosa 1º 17Di acqua e di roccia Gabriele Guarinelli 18Preghiera del Foulard Blanc 19Campo Bibbia a Scicli (Ragusa): “La chiamata” 20Una Intervista a p. Federico Lombardi tratto da Style Magazine 22Recensioni 23Ricordando Giorgio Caleffi Paolo Pignatti 23

SOMMARIO

24

STRADE APERTE on lineN° 1 • ANNO 1 • AGOSTO 2010

ISCRITTO AL TRIBUNALE DI ROMA

al n° 6920/59 del 30/05/1959

PERIODICO MENSILE ON LINE

DEL MASCI

(MOVIMENTO ADULTI SCOUT

CATTOLICI ITALIANI) DI EDUCAZIONE PERMANENTE,PROPOSTA E CONFRONTO

PRESIDENTE NAZIONALE: Riccardo Della RoccaSEGRETARIO NAZIONALE: Alberto AlbertiniDIRETTORE RESPONSABILE: Pio CerocchiDIRETTORE: Francesco MarchettiVia Piave 1ª Traversa, 6

88046 Lamezia Terme

Tel. 0968.27445

Cell. 339.6133506

E-mail: [email protected]

COLLABORANO IN REDAZIONE:Giorgio ArestiSalvatore BevilacquaRomano ForleoMario MaffucciFranco NerbiMaurizio NoceraMario SicaGiovanni Sosi

INDIRIZZO INTERNET:www.stradeaperteonline.it

PROVIDER:ARUBA S.P.A.

IMPAGINAZIONE:T. Zaramella Real. Graf. s.n.c.Caselle di Selvazzano (PD)E-mail: [email protected]

EDITORE, AMMINISTRAZIONE E

PUBBLICITÀ:Strade Aperte Soc. coop. a.R.L.,via Picardi, 6 – 00197 Roma,tel. 06/8077377fax 06-8077047

Iscritta al Registro Registro deglioperatori di comunicazione al n. 4363

ASSOCIATO ALL’U.S.P.I.

TI AUGURO TEMPO…Ti auguro tempo, non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più nonhanno.Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarnequalcosa.Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche perdonarlo agli altri.Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento.Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti:tempo per stupirti e tempo per fidarti, e non soltanto per guardarlo sull’orologio.Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare.Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare.Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come undono.Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo… tempo per la vita.

(da una poesia indiana)