Storia del viaggio e dei viaggiatori dal medioevo al ‘900.

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Storia del viaggio e dei viaggiatori dal medioevo al ‘900

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Storia del viaggio e dei viaggiatori dal medioevo al ‘900

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I viaggiatori, chi sono

Nell’antichità soprattutto commercianti, poi anche pellegrini e monaciIn età moderna, esploratori e avventurieriNel ‘700, studiosi, artisti, giovani di buona famigliaQui raccontiamo le loro storie…

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I pellegrinaggiIniziano da Costantino e proseguono anche nel I sec. dopo la caduta dell’impero (strade ancora sicure)1° resoconto di un pellegrinaggio è del 333 da Bordeaux a Gerusalemme In seguito all’espansionismo arabo c’è l’abbandono delle strade sempre meno sicureViaggiano solo mercanti ebrei e sirianiI pellegrinaggi si fanno allora in luoghi di culto europei (Santiago, Roma, Canterbury,…) per ottenere indulgenzePetrarca

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Le “vie” principali

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Le reliquiePrima cacciatrice di reliquie fu S.Elena , la madre di Costantino che trovò, forse, la croce del CristoPer continuare a venerare a casa propria i corpi dei santi che venivano piamente smembrati e venduti a pezziSi trovano quindi 3 mandibole dello stesso santo, 4 braccia,…Boccaccio

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Il pellegrinoL’abbigliamento tipico:

un bastone

un mantello come coperta

una bisaccia in pelle di animale morto per ricordare che tutti dobbiamo morire

un cappello sul quale venivano segnati con piccole spille i luoghi dei pellegrinaggi

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Gli altri pellegriniPellegrinaggio ancora + importante nell’islam, verso la Mecca5° pilastro della religione musulmanaEbbe un famoso viaggiatore-esploratore: Ibn Battuta

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I commerci arabi

Mentre l’occidente è chiuso nel suo feudalesimo, i commerci a lungo raggio vengono proseguiti dai mercanti arabiI commerci si tenevano con l’Oriente (India, Malesia, Indonesia) seguivano due strade: una navale e una terrestreSi chiamavano rispettivamente: via delle spezie e via della seta per i prodotti che si scambiavano

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La via delle spezieAntica via commerciale

La navigazione araba era facilitata dall’uso della bussola, dell’astrolabio e di mappe molto buone

Conoscevano le correnti e i venti adatti per la navigazione (monsoni)

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Dopo il 1000Non c’è stata la fine del mondo, sn del 1054, ringraziamenti- pellegrinaggi di nuovo anche verso Gerusalemme, dove era permesso il passaggio pagando un pedaggioRipresa economica, nuove strade sui vecchi tracciati romaniSi scopre anche l’oriente grazie a Marco Polo (1254-1324) mercante ed esploratore veneziano, 1° europeo a percorrere la via della seta

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L’antica via della setaAl contrario della via delle spezie questo percorso era per via terra ed ebbe lunghi periodi di crisiSpesso infatti l’impero persiano era in guerra con quello romanoNel medioevo venne abbandonata durante le crociateVeniva percorso da lunghe carovane di nomadi e attraversava tutta l’AsiaDurava molti mesi

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L’Impero Mongolo

Quando Gengis Khan realizzò il suo immenso impero (metà del 1200) i viaggi furono di nuovo sicuriI primi viaggiatori, fra cui Marco Polo, vennero a contatto con popoli e costumi di cui non avevano la minima conoscenza, dato il loro isolamento dall’Europa di circa due secoli

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I viaggi di Marco Polo

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Le AlpiQuasi invalicabili e pericolose fino al 1700Abbiamo fonti che ci raccontano di viaggi attraverso le Alpi anche in invernoMonaci pellegrini, mercanti e l’imperatore Enrico IV che fa il Moncenisio per andare a Canossa nel 1076Ospizio del Gran San Bernardo dopo il 1000

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Come si viaggiavaOltre che a piedi anche a cavallo per spostamenti brevi perché non poteva essere caricatoCarri scomodi perché non avevano ancora inventato le sospensioniSi cercava di arrivare nelle città prima del tramonto per non dormire in campagna. Locande dove si dormiva tutti insieme. Re magi ad Autun

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La peste

Gli spostamenti favoriscono anche la diffusione delle malattiePeste del 1347 venuta forse dalla CrimeaCittà si spopolanoI viaggi si arrestanoDiffidenza verso i viaggi e i viaggiatori e nascono allora le storie di viaggi immaginari (Mirabilia)

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Dopo la peste

L’economia riprende e con essa i commerci (Fi= la lana, Ge=l’allume dall’Anatolia, le sete)Si viaggia molto per mare e anche per fiumi (problema tasse)Ma si viaggia sempre per dovere (mercanti, predicatori, pellegrini)

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Il viaggio di piacereIl primo che dichiarò di viaggiare per curiosità fu un certo Ludovico di Varthema che andò in India da solo nel 1400A fine secolo iniziano i viaggi oceanici dei grandi esploratoriUna curiosità: con la scoperta delle Americhe ci fu anche il 1° inganno turisticoUn certo cap.Hoor portò dei ricchi turisti nel nuovo mondo ma poi li abbandonò nell’isola di Terranova. Venne scoperto e condannato

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I viaggi oceaniciDa vero incubo fino a Colombo, si trasformano in pochi decenni in viaggi di routineNel 1555 a Rouen fu organizzata una festa per il Re : per l’occasione una nave andò in Brasile a prendere alcuni indigeni che avrebbero dovuto intrattenere il sovrano durante la festa, poi li avrebbero riaccompagnati a casa Importante perché ci testimonia che attraversare l’Atlantico non costituisce più un problema

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L’Oriente estremoI mercanti portoghesi furono i primi ad arrivare in Giappone nel 1540Poi arrivarono i missionariQuesti organizzarono un viaggio di 4 giapponesi in Europa e ritorno tra il 1582 e il 1590. Vennero anche ricevuti dal Papa Quando tornarono, in Giappone era iniziata la persecuzione contro i cristiani e i loro sforzi di pacificazione furono inutili

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Le guerre religiose

Dalla seconda metà del ‘500 i viaggi calano vistosamenteLa causa sono le divisioni religiose che impediscono di fatto i pellegrinaggi verso Gerusalemme e SantiagoLe strade sono di nuovo insicure e l’inflazione impoverisce l’Europa

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Il Grand TourSi tratta di una sorta di iniziazione dei giovani inglesi delle migliori famiglie che si diffonde a partire dal 1600Terminati gli studi partivano, con precettore al seguito, per lunghi viaggi conoscitivi e scrivevano diari e resocontiImparavano le lingue e la cultura dei popoli visitati e acquistavano opere d’arteIl viaggio poteva durare da pochi mesi fino a 8 anni

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Michele de MontaigneFu forse il precursore della moda del Grand TourRicco francese, viaggiò per l’Europa scrivendo una sorta di diario e guida di viaggio con indicazione dei posti da visitare e degli alberghi da scegliereLe prime vere guide turistiche saranno pubblicate solo nell’800

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Il viaggio tipo

I partecipanti ai grand tour facevano tutti gli stessi tragitti e vedevano le stesse cose, ritenute obbligatorieEntravano in Italia dal Brennero o dal Moncenisio, visitavano le grandi città, apprezzavano le antichità classiche, ripudiavano tutto ciò che era medievaleAlcuni appuntamenti erano fondamentali: a Venezia per carnevale, a Roma per Pasqua,…

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Consigli di viaggio

Cosa portarsi: una valigia di cuoio con “una maglia, calze, cartine geografiche, una collezione di minerali, l’occorrente per disegnare “ (Goethe) + una borsa di stoffa per il cambio della notte, libri e strumenti scientifici (nel ‘700)Per i viaggi lunghi erano necessari anche bauli in legno

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Come si viaggiavaIn carrozza privata (smontata e rimontata a Calais) o anche con quelle postaliC’erano dei vetturini che organizzavano i viaggi a forfait, tutto compreso: 27 sterline Parigi-RomaA Roma, solo 5mila abitanti nel ‘600, c’erano 600 locande. A Fi, + popolosa, ce n’erano solo 40 e a Mi 88

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Fine ‘700Compaiono altri motivi per viaggiareDalle città inglesi molto industrializzate e malsane, arrivano in Liguria ricchi signori a curarsi la tubercolosiI romani invece vanno a curarsi nel clima caldo secco dell’EgittoSempre + di moda diventano le zone termali

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I bagni al mareDivennero di gran moda nel ‘700. Freddi!Chi si faceva il bagno d’estate era considerato un selvaggio: nasce il turismo invernale di CannesAlcuni personaggi, artisti e scrittori rendono famose le prime località balneari: Lord Brougham-Cannes, lo scrittore Ruffini-la costa ligure, il Kaiser Federico III - Sanremo

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Goethe: il “Viaggio in Italia”L’autore tedesco racconta a 30 anni di distanza il suo viaggio fatto nel 1786E’ ancora un Grand Tour, ma cominciano ad esserci mete nuove (Vi,Bo, Fe,…)Cambiano anche gli interessi: oltre alle romanità, sempre ricercate in periodo neoclassico, presta attenzione anche alla popolazione, agli stili di vita e al carattere degli italiani

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Le montagneA fine ‘700 si sviluppa anche il turismo montano, legato alle prime scalate alpine dello studioso Horace De SaussureI tentativo di scalare il M.Bianco nel 1785 fallisce, ci riescono due francesi l’anno dopo, e De Saussure ripete l’impresa nel 1787

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Il Viaggio nell’800

Grazie all’industrializzazione aumentano le possibilità di viaggiare, ma sono ancora pochi quelli che ne approfittano a causa delle guerre napoleonicheQueste però portano un vantaggio indiretto ai primi turisti alpiniInfatti la strada costruita per far passare le truppe francesi al Moncenisio permette ai turisti di attraversare le Alpi ora in tutta sicurezza

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Il viaggiatore romantico

In pieno Romanticismo cambiano gli scopi del turismo montanoNon + scalare montagne ma osservarleCercare il sublime attraverso i panorami e i belvedere miglioriGli abitanti non sono + visti come dei barbari ma come “buoni selvaggi” perché + vicini allo stato di natura

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Altri viaggiatori romantici“Questo è un momento di felicità” Il saluto di Coubert, al mare, è sublime. Un gesto che sembra dire: “Ti ho riconosciuto, ti adoro, ti onoro…e sono felice! ”

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Altri viaggiatori romantici

Giuseppe de Nittis: “La traversata degli appennini”

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Altri viaggiatori romantici

Eugene Bondin “la spiaggia di Trouville”

Le folle eleganti e mondane che durante il Secondo Impero erano solite frequentare le stazioni balneari diventate di moda, come ad esempio Trouville, diventano un soggetto di studio.

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Le guide turistiche

Borghesia sempre + agiata, ricerca del lusso (Hotel, Orient Express,…)Le guide diventano fenomeno di moda nella seconda metà dell’800 e indirizzano verso le mete (Svizzera) e i servizi più lussuosiLe prime guide sono quelle di Karl Baedeker Alla fine dell’800 in I. nasce il TCI

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Le agenzie di viaggioIl pioniere fu Thomas Cook1841: iniziò affittando una carrozza per brevi tragitti al prezzo di 1 scellino. Poi si dedicò ad organizzare viaggi di un giorno in Inghilterra (nella zona dei laghi, Lake District) fino a farne un vero e proprio mestiere. Organizzò successivamente anche viaggi sul continente, ad esempio in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi. La seconda meta dell’Agenzia T.Cook, fu la Svizzera; in seguito l’Italia

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Thomas Cook1869 primo viaggio fuori dall’Europa: in Egitto, per l’apertura del Canale di Suez. L’Egitto divenne meta preferita e Cook comprò parecchi battelli per navigare sul Nilo fino ad averne una flottaA fine 800 l’agenzia organizzava viaggi in tutto il mondo (Usa, India,…). Negli Usa ad esempio si andava per vedere la natura nei grandi parchi: nati non per esigenze ecologiste ma per conservare intatta una parte di paesaggio originale. Si visitava ad esempio il Grand Canyon.

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Altre agenzieIn seguito nacquero agenzie specializzate, come la Kuoni che organizzava viaggi in montagna e scalateAlla fine dell’800 inizia anche lo sci turistico a Saint MoritzSenza impianti di risalita e senza bastonciniNasce anche la I agenzia di viaggi italiana: è del 1876, la “Chiavi”