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Stato di salute del castagno ticinese, valorizzazione del patrimonio legato alla castanicoltura, rilancio della raccolta di castagne da parte della popolazione locale e valorizzazione della castagna per confezionare ottime specialità alimentari. Sono alcuni dei temi sui quali si sono soffermati i relatori presenti alla conferenza stampa indetta venerdì 9 settembre 2016 alla Sandro Vanini SA di Rivera dall'Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana, in collaborazione con la Sandro Vanini SA e Paolo Bassetti, responsabile dei Centri di raccolta. Associazione dei Castanicoltori della Svizzera italiana A parlare delle attività svolte in Ticino nell'ambito della castanicoltura l'Ing. Carlo Scheggia forestale del Canton Ticino e membro dell'Associazione, e l'Ing. Marco Conedera dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL. L'Associazione dei Castanicoltori della Svizzera italiana è stata fondata il 12 febbraio 1999 e raggruppa circa 300 proprietari di boschi e selve del Ticino, della Mesolcina, della Bregaglia e della Val Poschiavo. L'associazione promuove da anni la valorizzazione del castagno da frutto, collabora nella raccolta centralizzata delle castagne e da alcuni anni sostiene interventi mirati di ripristino ad alberi di castagno solitari. Grazie a finanziamenti dell'Ufficio federale dell'agricoltura promuove, inoltre, il recupero e la conservazione delle varietà locali di castagne. A tutt'oggi sono state analizzate geneticamente e conservate nei frutteti di conservazione di Cademario e Biasca ben 55 varietà locali con un proprio nome e una propria storia. Tra le altre attività dell'Associazione citiamo: · interscambi attraverso incontri istituzionali, visite di studio e di confronto, scambi di esperienze e di informazioni, workshop transfrontalieri · manifestazioni promozionali autonome o complementari ad altri eventi territoriali o transfrontalieri finalizzate a raccordare le tradizioni locali con la cultura del castagneto e dei suoi prodotti · azioni di marketing della filiera del castagno di interesse territoriale progettuale (elaborazione di materiale promozionale) · attività di consulenza ai proprietari privati

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Stato di salute del castagno ticinese, valorizzazione del patrimonio legato alla castanicoltura, rilancio

della raccolta di castagne da parte della popolazione locale e valorizzazione della castagna per

confezionare ottime specialità alimentari. Sono alcuni dei temi sui quali si sono soffermati i relatori

presenti alla conferenza stampa indetta venerdì 9 settembre 2016 alla Sandro Vanini SA di Rivera

dall'Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana, in collaborazione con la Sandro Vanini SA e

Paolo Bassetti, responsabile dei Centri di raccolta.

Associazione dei Castanicoltori della Svizzera italiana

A parlare delle attività svolte in Ticino nell'ambito della castanicoltura l'Ing. Carlo Scheggia forestale del

Canton Ticino e membro dell'Associazione, e l'Ing. Marco Conedera dell'Istituto federale di ricerca per la

foresta, la neve e il paesaggio WSL.

L'Associazione dei Castanicoltori della Svizzera italiana è stata fondata il 12 febbraio 1999 e raggruppa circa

300 proprietari di boschi e selve del Ticino, della Mesolcina, della Bregaglia e della Val Poschiavo.

L'associazione promuove da anni la valorizzazione del castagno da frutto, collabora nella raccolta

centralizzata delle castagne e da alcuni anni sostiene interventi mirati di ripristino ad alberi di castagno

solitari. Grazie a finanziamenti dell'Ufficio federale dell'agricoltura promuove, inoltre, il recupero e la

conservazione delle varietà locali di castagne. A tutt'oggi sono state analizzate geneticamente e conservate

nei frutteti di conservazione di Cademario e Biasca ben 55 varietà locali con un proprio nome e una propria

storia.

Tra le altre attività dell'Associazione citiamo:

· interscambi attraverso incontri istituzionali, visite di studio e di confronto, scambi di esperienze e di

informazioni, workshop transfrontalieri

· manifestazioni promozionali autonome o complementari ad altri eventi territoriali o transfrontalieri

finalizzate a raccordare le tradizioni locali con la cultura del castagneto e dei suoi prodotti

· azioni di marketing della filiera del castagno di interesse territoriale progettuale (elaborazione di

materiale promozionale)

· attività di consulenza ai proprietari privati

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La produzione di castagne

La produzione di castagne con l'arrivo nel 2009 del Cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus),

organismo nocivo pericoloso originario dalla Cina, è andata viepiù regredendo fino all'arrivo nel 2014 del

suo antagonista naturale, il torimus (Torymus sinensis).

Situazione dell'infestazione del Cinipide galligeno del castagno fino a giugno 2015 [Fonte: WSL Birmensdorf]

Già l'anno scorso, ma ci si augura ancor più quest'anno, ci si aspetta una buona raccolta di castagne, anche

se è pur vero che altre malattie quali il cancro corticale del castagno (Cryphonectria parasitica) e il mal

dell'inchiostro (Phytophthora cambivora) sono ora maggiormente presenti nei castagneti perché sono state

favorite dagli attacchi del cinipide durante questi anni.

Ma guardiamo il lato positivo della medaglia: con la ripresa della produzione e raccolta delle castagne è

stato possibile effettuare un'interessante osservazione. Le castagne raccolte presentavano pochi parassiti.

L'ipotesi più verosimile è che queste specie di insetti abbiano anche loro sofferto della scarsità di fiori e

frutti non avendo a disposizione a sufficienza il substrato nel quale riprodursi diminuendo quindi il loro

numero. Questa osservazione va a convalidare il fatto che sia molto importante, perlomeno nelle selve

castanili gestite, eliminare tutti i frutti presenti sul terreno dopo la raccolta delle castagne.

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La valorizzazione delle castagne

Sin dalla sua nascita nel 1999, l'Associazione dei castanicoltori della Svizzera italiana promuove la raccolta

centralizzata delle castagne; all'inizio gestendo in proprio i Centri di raccolta sparsi in Ticino e Mesolcina e

in seguito collaborando con Paolo Bassetti, attuale responsabile della raccolta centralizzata.

D'altra parte gli scopi dell'Associazione sono proprio (art.2): “Valorizzare il castagno e la castagna nella

Svizzera italiana; sostenere, promuovere e organizzare le manifestazioni atte a far conoscere la storia, la

cultura, i metodi di coltivazione, il consumo e lo smercio della castagna e del castagno; collaborare

nell'organizzazione della raccolta annuale delle castagne”. E in questi anni molto è stato fatto per cercare di

avere un prodotto locale sano e biologico da smerciare sul mercato, anche quale prodotto trasformato.

“Andar per castagne” è una vecchissima pratica: all'intero della chiesa di Santa Maria a Mesocco troviamo,

per esempio, un dipinto ad opera dei Seregnesi, che impreziosisce l'edificio e che raffigura la raccolta delle

castagne. È un dipinto del 400 che testimonia che anche in luoghi dove il castagno fatica a crescere aveva

un ruolo centrale nella vita comune.

L'invito è quindi quello di raccogliere e fare raccogliere le castagne nel rispetto evidentemente della

proprietà altrui. Rammentiamo infatti che tutti possono raccogliere le castagne, prestando però attenzione

ad eventuali divieti nelle selve castanili gestite. Se infatti raccogliere castagne nei boschi è libero, così non è

nelle selve curate, che sono come dei frutteti di castagni.

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Raccolta delle castagne

Raccogliere le castagne significa indirettamente valorizzare le selve castanili e rafforzare la cultura del

castagno: è un progetto di società! Ma come funziona la raccolta? Paolo Bassetti: “L'associazione dei

castanicoltori, come detto, è da un ventennio che promuove la raccolta centralizzata delle castagne ticinesi.

La risposta della popolazione è stata spesso molto grande arrivando a consegnare fino a 50-60 tonnellate

per stagione. Purtroppo, le magre produzioni degli ultimi anni, dovute alle avversità che hanno interessato i

castagni, hanno fatto perdere questa bella abitudine di valorizzare un prodotto tipico e naturale della

nostra regione. Visto che lentamente gli alberi si stanno riprendendo, desideriamo invogliare di nuovo la

popolazione a raccogliere le castagne e a consegnare i quantitativi che non consumano in famiglia ai Centri

di raccolta”. Un'ampia partecipazione della popolazione ticinese alla raccolta sta alla base di tutto il

progetto di valorizzazione della castagna ticinese. “Quale incentivo quest'anno abbiamo reintrodotto il

premio del prezzo maggiorato del 10% per i grandi raccoglitori, ossia per i raccoglitori che sull'arco della

stagione raccolgono e consegnano più di 250 kg di castagne (per questioni organizzative: consegnate presso

lo stesso centro di raccolta). Ricordo che grazie alle varie possibilità di valorizzazione - dalla vendita fresca

per le caldarroste all'essiccazione e trasformazione - anche le castagne di piccole dimensioni sono molto

benaccette”. L'ubicazione e gli orari d'apertura dei Centri di raccolta sono riportati nel foglio allegato.

Specialità locali sane e gustose

“La Sandro Vanini SA - ha spiegato la direttrice Beatrice Fasana - è davvero lieta di poter rappresentare

l'anello finale della filiera della castagna ticinese, ovvero l'elaborazione di tutti quei frutti che per calibro

non possono essere destinati a essere consumati freschi. In questo modo tutto il raccolto può essere

valorizzato ed elaborato anche in altri prodotti qualitativamente eccellenti (purea o crema di castagne) e

molto richiesti sia dall'industria che dal mercato al dettaglio svizzeri”.

La Sandro Vanini SA è un'azienda che da oltre 50 anni è leader nella produzione di prodotti raffinati come

marrons glacés, frutta candita, scorzette di limone e arancia, mostarda di frutta e mostarda purée. Nel suo

moderno stabilimento di Rivera - che si può visitare su prenotazione - la Sandro Vanini SA realizza i propri

prodotti con le stesse ricette originali utilizzate da nonno Vittorio Vanini nel lontano 1871. Partito con i

marrons glacés, oggi Sandro Vanini offre una vasta gamma di specialità a base di frutta e verdura di ogni

tipo.I marron glacés e la purée di castagne sono i prodotti più classici per i buongustai. Le scorze grattugiate

di agrumi o la frutta candita, sono ingredienti ideali sia a casa che in pasticceria. Le mostarde purée e la

mostarda di frutta sono uniche e fantastiche, specialmente se accompagnate a formaggi, salumi e carni.

A disposizione dei clienti anche il Factory Gourmet Shop, dove si possono degustare e acquistare le pregiate

specialità ticinesi, quelle di altri produttori della regione e una scelta di eccellenze agroalimentari

internazionali.