Sposa moderna

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SPOSA moderna Anno I - N°O • Novembre 2008 - Prezzo lancio 2,50 GRAN CLASSE Segni particolari IDEE D’INTERNI Forme d’autore GRAN CLASSE Segni particolari

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Semestrale dedicato agli sposi

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SPOSAmoderna Anno I - N°O • Novembre 2008 - Prezzo lancio 2,50

GRAN CLASSESegni particolari

IDEE D’INTERNIForme d’autore

GRAN CLASSESegni particolari

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Forma sublime, idratazione assoluta,

perfetta definizione, colori ricchi,

copertura perfetta, design lussuoso

dalle linee pure: L’Absolu Rouge esalta

il più elegante dei gesti femminili … Il

segno della rosa esalta le labbra con

una texture dal comfort inedito,

avvolgendole in una sensazione infini-

tamente vellutata come una carezza

sensuale sulle labbra. Per la prima

volta, il Pro-Xylane viene incorporato

nella formula di questa recente crema

di rossetto per donare volume e defi-

nire la forma delle labbra, mantenen-

done l’idratazione naturale.

finoaSERAPERFETTE

Lancôme

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SEGNI PARTICOLARI MAKE UP

Irresistibilmente sexy.

Assolutamente glamour. Il

gloss è uno dei segreti

dell'appeal femminile.

Firmato Deborah,

entra in scena il

nuovo D-Gloss, sor-

prendente nelle

performances,

innovativo nella

formula, esclusivo

nel packaging. Pronto

a riscrivere con la sua inedita

brillantezza le regole della

seduzione a fior di labbra.

Una matita per labbra multiuso, che non ha

bisogno di essere temperata. Può essere

usata per delineare il contorno della bocca o

per colorare

tutta la super-

ficie delle lab-

bra.Scorre facil-mente e hauna tenutaperfetta.Delinea conprecisione ilcontornodella bocca edha un effettoidratante dilunga durata.

Collistar

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naturale. Un impalpa-

bile velo di luce, per-

fezione e levigatezza.

Contiene l’esclusivo

Complesso

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gico mix di polveri

foto-riflettenti e

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Adatto ad ogni tipo di

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Collistar

Deborah

Una cipria leggera come un soffio, una carezza trat-

tante e anche avvolgente per il volto e il décolleté, che

esalta con un velo sofisticato di paillettes dorate e

idrata grazie alla presenza di vitamina E e acido ialu-

ronico. Ideale per un trucco sofisticato, si applica

all’istante grazie all’apposito piumino di velluto conte-

nuto nella preziosa confezione che gioca sul contrasto

tra opaline e oro.

Collistar

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uante stupidaggini si devono fare per tro-vare marito!” la battuta è da Via col ventoe a pronunciarla è Vivien Leigh/RossellaO’Hara che, nell’immaginario cinemato-grafico, è l’eroina romantica per eccellen-za. Citazioni a parte, il matrimonio, con il

suo inevitabile corollario di rituali più o meno sfarzosi è, dasempre, un’occasione ghiotta per gli sceneggiatori che, suquesto tema, sembrano (ed è proprio il caso di dirlo) andare anozze.Moltissime sono le pellicole che si sono ispirate al fatidico “sì”e sarebbe impossibile nominarle tutte, ciononostante ci sonostati titoli che hanno, in un certo senso, segnato il genere,diventando – seppur nella leggerezza della commedia – deiveri e propri “cult”.Come dimenticare, infatti, “Come sposare un milionario” firma-to da Jean Negulesco nel 1953? Magnifiche protagonisteerano Marilyn Monroe, Lauren Bacall e Betty Grable che vesti-vano i panni di tre giovani, belle (ma povere) indossatrici che,a New York, tentano il colpaccio della loro vita cercando diaccalappiare un marito facoltoso. Radunando i loro risparmi leragazze mettono a punto una vera e propria strategia perattuare i loro piani matrimoniali cercando di non venire menoalla loro regola principale, ovvero: non innamorarsi dell’uomo“sbagliato” che, anche se bello e gentile, nella maggior partedei casi, non ha un conto in banca soddisfacente. Ma, al di làdi ogni pianificazione, le nostre eroine riusciranno a trovarel’amore vero. Nel terzo millennio, simili trame possono farci sorridere maquesto film resta una delle commedie più divertenti e sofistica-te che la Hollywood dei tempi d’oro abbia sfornato in tema di“caccia ai mariti”.Sul fronte del cinema italiano, invece, impossibile dimenticare

Matrimonio all’italiana del 1964 e diretto da Vittorio De Sicadove Sophia Loren interpreta Filumena Marturano, ex prostitu-ta e concubina di un pasticcere benestante, DomenicoSoriano, che riesce a sposare grazie ad uno stratagemma.Dalla celebre commedia di Edurado De Filippo, questo filmcelebra l’astuzia e l’intelligenza femminile, senza dimenticarela commozione e l’amore materno.Tre anni prima, nel 1961, un altro celebre regista come PietroGermi aveva, invece, firmato Divorzio all’italiana con MarcelloMastroianni e Stefania Sandrelli. Qui il matrimonio vira al nero,fino al delitto d’onore ma il film resta una delle pietre miliari delnostro cinema ed Ennio De Concini, Afredo Giannetti e lostesso Germi vincono l’Oscar come miglior sceneggiatura.Sui preparativi e sulle ambizioni materne si fonda l’americanoPranzo di nozze, del 1956, per la regia di Richard Brooks conBette Davis, Ernest Borgnine e Debbie Reynolds. Quando lafiglia di un tassista sta per sposare il suo amato, onesto mapovero, la madre di lei inizia a vagheggiare nozze sontuoseche non potrebbero permettersi. Tenero e delicato è un classi-co dei film sentimentali, tratto da un teledramma del 1955.Non sempre, però, sono le donne a dare la caccia ai mariti.Talvolta, infatti, accade il contrario come in “È ricca, la sposo el’ammazzo” del 1971, diretto da Elaine May, con WalterMatthau e Elaine May, in cui il viziatissimo Henry Graham, abi-tuato agli agi e al lusso, accortosi che il suo patrimonio si stapericolosamente assottigliando, pensa bene di trovarsi una ric-cona da sposare e poi ammazzare, per poter vivere di rendita,lungi com’è da lui l’idea di lavorare per vivere. Incontra alloraHenriette, una miliardaria goffa e piuttosto bruttina, esperta dibotanica. La corteggia e giunge ad impalmarla ma i suoi loschipropositi si infrangono sull’inaspettato affetto che Henry iniziaa nutrire per questa bizzarra consorte.Sempre per rimanere in tema di uomini “interessati”, non pos-

Victor e Victoriasono promessisposi anche se nonsi sono mai cono-sciuti. Victor, perun bizzarro caso, sitrova però sposatocon una “cadaverina”,restando intrappolatotra il mondo dei vivi equello dei morti. Favolanera firmata da quelgeniaccio di Tim Burton,La sposa cadavere, è unaballata romantica e darkdove i personaggi danzanosulle note di quello che è unmusical animato di straordina-ria suggestione. Johnny Depp dàla voce e il volto (seppur in ver-sione animata) al tenero Victor. Unfilm che appassiona grandi e piccoli,portandoci in un mondo favoloso in cuianche il matrimonio diventa... unico.NozzeANIMATE Tim

Burton

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Michelle Monaghan in Un amore di testimone140

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siamo non citare Green card – Matrimonio di convenienza.Correva l’anno 1991 e Peter Weir firma questa commedia,che trionferà al botteghino, con due star come GérardDepardieu e la bellissima Andie MacDowell. La storia è quelladi Georges Faure, compositore francese, che sogna di stabilir-si negli Usa dove, finalmente, vede apprezzato il suo talento.Per ottenere la “green card” (ovvero la “carta verde”, il vistopermanente di soggiorno negli Stati Uniti) deve sposareun’americana e, quando incontra Bronte Barrish, un’affasci-nante botanica, i suoi desideri sembrano pronti per realizzarsi.Anche lei, infatti, ha bisogno di un matrimonio per ottenere inaffitto il suo appartamento e, accumunati dalle stesse esigen-ze, i due passano un week end insieme per entrare nellaparte del marito e della moglie. Va da sé che dalla finzione alvero innamoramento il passo sarà breve anche se non propriofacilissimo…Ritroviamo di nuovo la MacDowell, tre anni dopo, ormaiavvezza alle commedie in odor di nozze, nell’irresistibileQuattro matrimoni e un funerale, diretto da Mike Newell con ilfascinoso Hugh Grant e la brava Kristin Scott Thomas.Raffinato e divertente, il film ha per protagonista Charles,seduttore impenitente e assiduo frequentatore di matrimoninei quali, in genere, ricopre il ruolo del testimone. Si dichiaraallergico alle unioni per la vita ma quando conosce (guarda

caso, proprio ad un ricevimento di nozze) Carrie, una bellissi-ma e disinibita americana, perde totalmente la testa. Dopouna notte d’amore lei scompare e riappare ad un altro matri-monio. Alla terza cerimonia, invece, è proprio Carrie la sposae, a quel punto, Charles decide di impalmare la sua petulantefidanzata ma, proprio il giorno del suo “sì”, ricompare Carrie,separata ormai dal marito e Charles, senza pensarci, mollasull’altare la sua futura moglie per sposare, finalmente, la suaamata. Pellicola “cult” del genere matrimoniale, il film di Newellha dato vita, dagli anni Novanta in poi, ad una serie di titolisimilari che hanno inaugurato, nel cinema, un vero e propriogenere che, a prescindere dalla qualità delle storie, ha sempreottenuto grandi risultati al botteghino, come conferma il suc-cesso di un altro film “rappresentativo” come Se scappi, tisposo (1999) di Gerry Marshall con due divi del calibro di JuliaRoberts e Ricard Gere, ovvero la stessa inossidabile squadradel celebre “Pretty Woman”. In questo film, Ike Graham è uncronista a caccia di una storia curiosa. La trova in quella diMaggie Carpenter, una ragazza che sembra allergica al matri-monio, avendo già abbandonato per ben tre volte i suoi futurimariti all’altare. Ike, per documentarsi, decide di svolgere un’“indagine sul campo” ed il fascino dell’irrequieta Maggie finiràper colpire anche lui. La sposa riluttante quindi, ha sempreavuto un grande appeal per i racconti di celluloide a conferma

Come sposare un milionario È ricca, la sposo e l’ammazzo 27 volte in bianco

Matrimoni e pregiudizi Matrimonio all’italiana Sex and The City

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che, se “in amore vince chi fugge” la donna (o, in molti casi, l’uo-mo) difficile da impalmare è anche il soggetto del quale è piùfacile innamorarsi. Un’altra (apparentemente) allergica allenozze è stata, cinematograficamente parlando, anche la sexyJennifer Lopez che in Prima o poi mi sposo (2000), per la regiadi Adam Shankman, veste addirittura i panni di un’efficiente“wedding planner”, ovvero l’organizzatrice di matrimoni, tantobrava nel mettere in piedi quegli degli altri, quanto incapace didedicare a se stessa un po’ di felicità sentimentale. L’incontrocon un tipo affascinante come Matthew McConaughey le faràcambiare idea ma, ironia della sorte, l’uomo dei sogni, è propriolo sposo delle nozze alle quali sta lavorando. Come finirà?Vinceranno le ragioni del business o quelle del cuore?Risposta ovvia ma, anche in questo caso, il film ha riscosso ungrande successo di pubblico, tale da convincere la bella Lopeza cimentarsi, nel 2005, in un altro “affaire” matrimoniale conQuel mostro di suocera.Importanti protagonisti del giorno più bello della vita sono, senzadubbio, anche i testimoni che, mai come in questo momento, sisono guadagnati un posto centrale in tante commedie sentimen-tali. Iniziamo da quello che è già un “classico” di questa catego-ria: Il matrimonio del mio migliore amico. Siamo nel 1997, dirigeP.J. Hogan e vede “scontrarsi” Julia Roberts e Cameron Diaz,entrambe innamorate dello stesso uomo. Peccato che la secon-da stia per sposarlo, mentre la prima è solo sua amica, nonchèsua ex. Di fronte al “sì” del suo fidanzato di un tempo Julienne(la Roberts) perde la testa e decide di mandare a monte il matri-monio. Ne succederanno di tutti i colori e, alla fine, trionferà ilvero amore.Sulla scorta di questa vicenda, è di quest’anno un altro succes-so al box office come Un amore di testimone diretto da PaulWeiland con Patrick Dempsey e Michelle Monaghan. Stavolta asposarsi è lei, Hanna, la migliore amica di Tom, affascinantesciupafemmine che, proprio in vista di tali nozze, scopre diamare la sposa. Invertendo l’ordine dei fattori, quindi, il risultatonon cambia e, anche in questo caso, l’obiettivo incassi è piena-mente raggiunto.Stesso discorso anche per il divertente 27 volte in bianco che haper protagonista la bellissima Katherine Heigl nei panni di Jane,un’inguaribile romantica che adora le nozze al punto di averfatto, per 27 volte, appunto, da damigella d’onore. Innamorata (enon ricambiata) del suo capo, coltiva ancora il sogno di essereprotagonista del suo giorno più bello con l’uomo della sua vitama il ritorno a casa della sorella minore, insopportabile, cinica eviziata, la riporta bruscamente alla realtà. Seppur dal sapore

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NozzeETNICHENegli ultimi anni anche il matrimoniotra membri di diverse culture ha forni-to ottimi spunti per un film.Grandissimo successo al botteghino èstato Il mio grasso grosso matrimoniogreco dove Toula, goffa nubile trentennedi famiglia greca, finalmente convola agiuste nozze con l’uomo della sua vitache, per sua disdetta, è americano.Il giovane dovrà mettercela davverotutta per farsi accettare dalla bizzarracomunità di Toula.In Matrimoni e pregiudizi, una versioneindianadi Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen,

Il mio grasso, grosso matrimonio grecoMatrimoni e pregiudizi

Sex and The

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ultralight, il film è gradevolissimo anche grazie alla naturale simpatiadella protagonista che mescola sapientemente sex appel e ingenuità,consacrandosi la perfetta eroina romantica del grande schermo,degna erede di Julia Roberts.In puro stile romantico con tanto di atmosfera natalizia è, invece,Love Actually (2003) di Richard Curtis. Dieci storie che si intreccianoa formare una trama costruita sui sentimenti. Intorno ad un matrimo-nio di dipanano le vicende di un gruppo di personaggi che, in diversimodi, vedono i loro destini intrecciarsi. Dai primi palpiti amorosi di unbambino fino al cuore che sconfigge la ragion di Stato con un fasci-nosissimo Hugh Grant che interpreta, nientedimeno, che il PrimoMinistro Britannico. Cast d’eccezione, con nomi del calibro di ColinFirth, Liam Neeson, Emma Thompson, Keira Knightley, Laura Linneye Billy Bob Thornton a comporre una commedia corale che mescolasapientemente sorrisi e sentimentalismo con un pizzico di commozio-ne. Dello stesso anno, ma di segno più “prosaico”, è invecePrima ti sposo e poi ti rovino firmato dalla premiata cop-pia dei fratelli Coen che schierano in campo una bel-lissima Catherine Zeta-Jones nei panni diun’acchiappamariti miliardari e unosciupafemmine come GeorgeClooney a darle, inevitabilmente,filo da torcere. Se lei è unomoglie che impalma, usa egetta, lui è uno che non si

vuole far incastrare e cercherà di domare questa “bisbetica” del dolla-ro. Dialoghi serrati e ironia feroce nello stile ormai consueto dei Coenche, anche quando vogliono concedersi una divertente incursionenella commedia, riescono sempre ad elevare il livello.E come potevamo, infine, non citare il matrimonio cinematografica-mente più glamour degli ultimi anni? Parliamo di Sex and The City,naturalmente, dove una sfavillante Carrie convola (anche se nontanto facilmente) a giuste nozze con il suo uomo di sempre. Direttoda Michael Patrick King ed interpretato dalle ragazze più famose delpiccolo schermo, il film non è che una naturale propaggine dell’omo-nimo serial, il cui successo planetario ha contribuito non poco alla riu-scita di questa pellicola. Divertente e irriverente, come nello spirito deltelefilm, Sex and The City mostra, in una magnifica sequenza, Carrieche indossa una serie di abiti da sposa da capogiro. Una vera e pro-pria sfilata di perfezione tessile e fantasia creativa che eccita anche

la spettatrice più cinica e disillusa, a dimostrazione che, passa-no gli anni, cambiano i tempi ma il matrimonio, tradi-

zionale o no, è sempre di moda!

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È arrivato il momentodi stilare la lista nozzema non sapete da dovecominciare. Ecco a voi

qualche consiglio praticoper non lasciarsi travolgere

dall’ansia e organizzarsiin modo da fare

la differenza.

Vedono la luce detta-

gli studiati a lungo,

elementi semplici e

al tempo stesso

ricercati che tra-

sformano in oggetti

il frutto di numerosi

schemi, schizzi e

modelli. Molti di

questi hanno porta-

to, infatti, ad un

risultato di eleganza

e semplicità.

Prodotti contraddi-

stinti da un alto

grado di innovazione

e sperimentazione.

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giusto?Qual è ilREGALO

Alessi

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