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Comune di Trieste Area Educazione, Università e Ricerca Servizi Educativi Integrati per l’Infanzia, i Giovani e la Famiglia SPAZIO GIOCO “LO SCOIATTOLO” PROGETTO E PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2012-2013

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Comune di Trieste Area Educazione, Università e Ricerca Servizi Educativi Integrati per l’Infanzia, i Giovani e la Famiglia

SPAZIO GIOCO “LO SCOIATTOLO”

PROGETTO E PROGRAMMAZIONE

EDUCATIVA E DIDATTICA

ANNO SCOLASTICO 2012-2013

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INTRODUZIONE Lo spazio gioco nasce, come risposta alle molteplici esigenze di flessibilità dei servizi espresse dalle famiglie, in funzione delle mutate situazioni sociali e lavorative. La legge regionale n. 20 del 18 agosto 2005 ha riconosciuto lo spazio gioco come una delle tipologie di servizio integrativo al nido tradizionale. La finalità principale del nido è quella di contribuire allo sviluppo psicofisico armonioso dei bambini e delle bambine, in collaborazione con le famiglie, in particolare con l’obiettivo di predisporre contesti e situazioni educative facilitanti e favorenti la loro crescita, contribuendo così a stimolare lo sviluppo dell’autonomia personale, motoria ed affettiva, delle capacità espressive in generale ed in particolare di quelle linguistiche, a costruire e a consolidare l’identità personale. Tali obiettivi vengono perseguiti tenendo in considerazione le caratteristiche personali di ciascun bambino, le singole esigenze, il contesto familiare di provenienza. In quest’ottica viene condiviso ed elaborato il progetto del nido, la programmazione delle attività e dei percorsi specifici,che sono il prodotto di un continuo lavoro di elaborazione, confronto, verifica, apporto individuale e di equipe degli educatori. Per quanto riguarda la città di Trieste, questo è il tredicesimo anno scolastico di attività del servizio. La struttura è rivolta a bambini di età compresa tra i 18 e i 36 mesi ed offre a differenza del nido tradizionale, un orario di apertura dalle 7.45 alle 12.45 senza limiti per l’entrata e l’uscita. Ciò permette ai genitori di usufruire del servizio con grande flessibilità. Non è prevista l’erogazione dei pasti e non è previsto il momento del sonno.

Di seguito il nuovo Regolamento del Comune di Trieste che recepisce le indicazioni del nuovo Regolamento regionale: D.P. Reg. 4 ottobre 2011 n. 23. → Dal Regolamento dei servizi educativi per la prima infanzia del Comune di Trieste approvato con delibera consiliare d.d. 10.02.2012. Disposizioni generali

Art.1- le I bambine/i come soggetti di diritto

1. La/il bambina/o è soggetto portatore di diritti inalienabili così come sancito dall’art. 3 della Costituzione Italiana e della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata dal Parlamento italiano con Legge n. 176 del 27- 05.1991.

Capo I Servizi Integrativi

Art.36 – Obiettivi e caratteristiche 1. I servizi Integrativi per la prima infanzia ampliano l’offerta educativa rispetto ai nidi d’infanzia e si caratterizzano per la flessibilità della fruizione ed organizzazione. Tali servizi offrono soluzioni diversificate, sotto il profilo strutturale e organizzativo, in risposta alle esigenze delle famiglie e delle/dei bambine/i, anche accompagnate/i da genitori o da altri adulti. Non prevedono, salvo nei casi previsti dalla normativa regionale in materia di servizi per la prima infanzia, il servizio mensa e zona destinata al → Dal D.P. Reg. 4 ottobre 2011 n. 230 -

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Regolamento regionale, recepito dal regolamento dei servizi educativi per la prima infanzia del Comune di Trieste. Attivita’ comuni e rispetto della non interferenza

Art. 6 (Requisiti organizzativi generali) 1. …… Qualora il servizio sia ubicato in una struttura condivisa con altro servizio, il progetto

educativo deve indicare le modalità organizzative e strutturali che garantiscano la non interferenza fra i diversi servizi.

Art. 9 (Requisiti strutturali generali) 1. Le diverse tipologie di servizi alla prima infanzia possono essere ubicate nella medesima struttura al fine di garantire un migliore utilizzo degli spazi, purché i differenti servizi non riposo. interferiscano nello svolgimento delle attività. Gli spazi e i locali destinati alla prima infanzia dovranno essere distinti da quelli destinati a bambini di età superiore ai tre anni, se contemporaneamente presenti. La distinzione fra i diversi servizi ubicati nella medesima struttura deve essere evidenziata all’utenza.

8. ………area esterna: i servizi per la prima infanzia hanno di norma un’area esterna di pertinenza adeguatamente protetta da evidenti rischi infortunistici per i bambini, dotata di zona ombreggiata e di attrezzature per la permanenza ed il gioco dei bambini. Nelle zone ad alta densità abitativa, individuate ai sensi della delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) 13 novembre 2003, n. 87 (Aggiornamento dell’elenco dei comuni ad alta tensione abitativa), i Comuni possono concedere le deroghe previste ai capi seguenti in relazione alle singole tipologie di servizio;

Art. 24 Requisiti strutturali 1. Ai sensi dell’articolo 9, comma 8, lett. a), l’area esterna deve avere una superficie di mq 7 per bambino; se costituita da terrazza, la metratura minima è di mq 3 per bambino. 2. Nelle zone ad alta densità abitativa ai sensi della delibera CIPE 87/2003, i Comuni possono concedere una deroga alla presenza dell’area esterna; in tal caso, la definizione della superficie netta dello spazio interno così come di seguito definita dovrà essere aumentata di mq 2 a bambino riferita alla ricettività.

Il Servizio Integrativo – Spazio Gioco “Lo Scoiattolo” - mattina è ubicato nella stesso complesso in cui sono collocati anche un nido (nello stesso edificio, al pian terreno) e una scuola dell’Infanzia (in un edificio attiguo collegato al primo). L’entrata è in comune per tutti, da dove si accede poi ai singoli servizi.

Lo spazio gioco è collocato al I piano del primo edificio. I bambini con le loro famiglie entrano dall’entrata principale; al pian terreno, negli spazi del nido, è allestito uno spogliatoio con gli armadietti dei bambini sia dello spazio gioco che del nido, raggruppati per servizio. L’accoglienza in zona attigua risponde ad una precisa scelta pedagogica: i bambini, tutti al di sotto dei 3 anni, pur fruendo di un servizio che funziona con modalità diverse, hanno la stessa attenzione nel momento dell’accoglienza, uno spazio sufficientemente ampio dove i genitori possono cambiare i loro bambini, scambiare delle brevi conversazioni con altri genitori, creare una zona di transizione tra il momento in famiglia e quello nella comunità del nido e dello spazio gioco. Questa scelta costituisce un’opportunità per tutti e non intralcia il corretto funzionamento di entrambi i servizi.

In uscita i bambini ed i genitori dello spazio gioco utilizzano di norma lo spogliatoio mentre i bambini del nido sono impegnati in altra zona del nido per le routines del cambio/lavaggio mani o

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del pranzo; non si creano perciò interferenze tra i due servizi.

Nell’arco della giornata vengono condivisi vari momenti comuni tra spazio gioco e nido, a

seconda delle attività e progetti pedagogici proposti e previsti dai rispettivi progetti educativi, in un ottica di continuità.

Attività in continuità sono programmate anche con la scuola dell’infanzia collocata nello stesso complesso con visite reciproche. Lo spazio gioco dispone di uno spazio esterno ad uso esclusivo (terrazzo) ed uno (giardino) utilizzato con il nido in tempi diversi ed opportunamente programmati, tenuto conto che le due tipologie di servizio hanno tempi ed esigenze diverse . I servizi educativi collocati nel complesso di via Manzoni usufruiscono dei servizi generali comuni: cucina (nido, scuola dell’infanzia ed al bisogno spazio gioco) lavanderia/stireria (nido ed al bisogno scuola dell’infanzia ed al bisogno spazio gioco) spogliatoio personale (nido , spazio gioco e personale della cucina e della cooperativa) ufficio direzione (nido, scuola dell’infanzia e spazio gioco) magazzini/ripostigli (nido, scuola dell’infanzia e spazio gioco, piccolo appalto pulizie) Come previsto dalla LR 20/2005 e successive modifiche, nello spazio gioco sono impiegati operatori che svolgono funzioni di coordinatore (coordinatore pedagogico che segue contemporaneamente nido e scuola inf. inserita nella stessa struttura), educatori (2 unità, 1 part time 24 h sett. e 1 part time 30 h sett.), personale addetto ai servizi generali con le modalità sotto indicate. Essendo lo spazio gioco collocato in un complesso in cui operano anche un nido ed una scuola dell’infanzia, parte dei servizi generali sono svolti in modo integrato, soprattutto per lo spazio gioco ed il nido, come espressamente previsto dalla norma. Le pulizie degli ambienti destinati all’attività didattica dello spazio gioco sono assicurate tramite appalto: 1 operatore è presente per questa funzione di norma non contemporaneamente allo svolgimento del servizio. Per tutto l’orario di apertura del nido (che comprende anche l’orario di apertura dello spazio gioco) per le funzioni connesse ai servizi generali sono impegnate 3 unità di personale comunale, oltre che il personale fornito dall’appalto mensa per il nido. Il personale comunale assicura la pulizia degli ambienti (quelli destinati all’attività didattica del nido e gli spazi di uso comune ad entrambi i servizi ed interviene in caso di piccole emergenze sia per il nido che per lo spazio gioco. Pertanto detta organizzazione del servizio assicura la presenza di almeno un ausiliario nell’edificio durante tutto l’arco di apertura del servizio. STRUTTURAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI Lo spazio gioco “Lo Scoiattolo” ha sede a Trieste in via Manzoni n° 10, presso la struttura del nido tradizionale “La Barchetta” e della scuola dell’infanzia “La Scuola del Sole” con cui condivide l’ingresso principale e lo spogliatoio; lo spazio gioco ha una ubicazione specifica nella mansarda situata al piano superiore, sopra il nido tradizionale, che consente di rispettare il principio della non interferenza. Il nido dispone di uno spazio ampio e molto luminoso, con molte finestre e vetrate di accesso a due terrazze, nonché.un bellissimo soffitto molto alto con le travi di legno a vista. C’è inoltre un bagno dotato di zona antibagno con lavandino e zona wc con tre gabinetti. Quest’anno gli spazi non subiranno modifiche, se non quelle dettate dall'acquisto di nuovi piccoli arredi e materiali didattici e pertanto :

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�Vi è un angolo per il gioco simbolico, �Rimangono invariati gli angoli del gioco con gli animali e le macchinine, separato dall’angolo

del gioco della casetta da alcuni mobili contenitore. Tutti i giochi da poter utilizzare in questo spazio sono stati messi ad un’altezza tale da consentire l’uso autonomo da parte del bambino.

�Completano lo spazio altri tre tavoli, ognuno separato dall’altro, da utilizzare per la merenda, le attività a tavolino, il gioco con la sabbia (tavolo a vasca).

�Tra il fasciatoio e il tavolo delle educatrici rimane la postazione KidsSmart donata dall’IBM all’intera struttura del nido, quindi in condivisione con il nido La Barchetta. L’inserimento del computer nella stanza dello Scoiattolo è stata una scelta frutto di numerosi confronti fra le equipe educative di entrambi i nidi e la coordinatrice e, sulla base delle esperienze fatte gli anni passati, si è pensato di continuare la sperimentazione dell’uso di questa unità multimediale senza modificarne il posizionamento.

�L’angolo lettura è rimasto nella medesima posizione, completato dall'acquisto di un divanetto in vimini per consentire ai bambini di leggere comodamente in modo autonomo.

�L’angolo morbido non ha subito alcuna variazione. �Il mobile alto contenente giochi a batteria, chiodini, puzzles, i libri che vengono letti dagli

educatori è rimasto appoggiato alla parete vicino alla porta d’entrata, cosicché il muro di confine con le scale rimane completamente libero, per la realizzazione del progetto “Il bosco dello Scoiattolo”, progetto oramai facente parte in via permanente delle attività del nido.

La suddivisione dello spazio unico del salone in vari angoli e centri di interesse si rivela ancora una volta una strategia molto utile per condurre contemporaneamente attività diverse con gruppi diversi di bambini. La loro posizione opportunamente studiata ne facilita l’uso appropriato da parte dei bambini, che li utilizzano in modo autonomo. Per il gioco delle costruzioni (Lego) e il gioco euristico viene utilizzato lo spazio morbido opportunamente liberato dai cuscini; lo stesso spazio è adibito anche alla lettura quando questa viene proposta e condotta da un’educatrice. Sui davanzali delle finestre ci sono dei piccoli box utilizzati per riporre giornalmente le merende. Le terrazze, specie quella con accesso diretto alla stanza del nido, vengono utilizzate per “andare in triciclo”, per le attività con l’acqua, per le attività espressive con i gessetti. Nel corso di tutto l’anno viene utilizzato anche il giardino del nido d’infanzia La Barchetta, durante l’orario in cui questo non viene utilizzato dai suoi piccoli utenti; nonché, grazie alla collaborazione con il personale della scuola dell’infanzia, il giardino della stessa e il loro salone motorio. Negli stessi spazi inoltre di pomeriggio funziona il nido leggerissimo con orario dalle 14.00 alle 18.00. ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE Lo spazio gioco “Lo scoiattolo” è funzionante al mattino con il seguente orario: dalle 7.45 alle 12.45. Il personale che vi opera è così composto ed organizzato: Educatrici: Bozzato Alessandra, in servizio 5 ore al giorno dalle 7.35 alle 12.35; Manganaro Federica in servizio 4 ore al giorno, dalle 8.55 alle 12.55. Coordinatrice pedagogica: Louvier Consuelo

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Personale d’appoggio: Colombetta Manuela ,dipendente della cooperativa, in servizio dalle 12.45 alle 14.15. AMBIENTAMENTO – INSERIMENTO L’inserimento del bambino al nido è il primo passo che egli compie verso quello che sarà poi il suo ambientamento, ed è un momento particolarmente delicato e significativo poiché probabilmente per la prima volta entra a far parte di una realtà sociale e relazionale diversa da quella della sua famiglia. Poiché si tratta di un’esperienza emotivamente significativa e complessa, essa va condotta seguendo una strategia di intervento precisa, la quale viene proposta dagli educatori, ma va assolutamente condivisa con la famiglia. Infatti a questa età il bambino dipende completamente dai genitori e/o dagli altri adulti di riferimento che sono il tramite essenziale per la realizzazione di nuove esperienze. Tanto più l’adulto sarà attivo, coinvolto, partecipe all’esperienza del bimbo, tanto più questi accetterà l’esperienza stessa . Le strategie temporali proposte dalle educatrici sono comunque frutto di esperienze passate e verifiche attuate con i genitori stessi e con le equipe degli operatori del nido; non vanno intese in senso rigido, poiché ogni bambino ha delle caratteristiche ben precise e uniche. Le modalità dell’inserimento sono sempre ri-verificabili e perciò modificabili, tenendo come punto di riferimento il benessere del bambino e un suo adeguato percorso verso l’ambientamento. Allo scopo di avere – per le educatrici – un quadro di riferimento del bambino del quale ci si occuperà e – per i genitori – una conoscenza dell’ambiente e delle educatrici, vengono programmati due incontri .

•l’ASSEMBLEA GENERALE alla quale i genitori dei bambini nuovi accolti vengono chiamati già in giugno. In questo contesto vengono date informazioni di tipo generale sul servizio e vengono fissati gli appuntamenti per i colloqui individuali che si terranno in agosto .

•il COLLOQUIO INDIVIDUALE durante il quale le educatrici ed i genitori, possibilmente entrambi, hanno modo di conoscersi più approfonditamente. Durante il colloquio l’educatrice in un clima facilitante e disteso, inviterà il genitore a parlare del proprio bambino cercando di venire a conoscenza di tutte quelle notizie che le saranno utili durante l’inserimento. Spiegherà poi con quali modalità si penserà di condurre l’inserimento, restando disponibile ad accogliere eventuali richieste della famiglia .

Quest’anno sono stati inseriti dodici nuovi bambini mentre tre riprendevano dall’anno precedente. I bimbi nuovi sono stati suddivisi in due gruppi, per consentire agli educatori di seguire in maniera appropriata sia i bambini che gli adulti, creando un ambiente non eccessivamente affollato e rumoroso:

•un primo gruppo di 7 bambini ha iniziato l’inserimento in data 3 settembre

•un secondo gruppo di 6 bambini ha iniziato l’inserimento in data 17 settembre A questi due gruppi si sono aggiunti altri 2 bambini che hanno iniziato l'inserimento il 1 ottobre. L’inserimento ha seguito per tutti le seguenti modalità : onei primi tre giorni di presenza, i bambini hanno frequentato il nido dalle ore 10 alle ore 12 con la presenza costante di un familiare di riferimento. Durante questa fase non sono state proposte attività particolari, ma i bambini e i genitori sono stati lasciati liberi di spaziare e sperimentare tutto quanto era a loro disposizione. Le educatrici hanno così potuto osservare con attenzione le dinamiche relazionali bambino-adulto ed entrare gradualmente nel rapporto personale con i piccoli

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utenti.

oIl quarto giorno è iniziato il distacco dalla figura di riferimento per un tempo brevissimo che non ha superato i 15 minuti. Al genitore viene chiesto di allontanarsi salutando il bambino ma di rimanere nella struttura. L’educatrice in questa fase valuta la reazione del bambino al distacco.

oIl quinto giorno il tempo del distacco è stato leggermente aumentato fino ad un massimo di 30 minuti. Il genitore permane ancora in struttura

oSeconda settimana: il tempo del distacco viene via aumentato di 30 minuti al giorno, fino a raggiungere alla fine della settimana la copertura dell’orario intero o dell’orario che il bambino seguirà durante l’anno. I genitori non rimangono più nella struttura e vengono invitati, al momento del ritorno, a non fermarsi più al nido a giocare ma a salutare e ad andarsene, per consentire ai bambini di acquisire il ritmo che sarà poi proprio del nido.

Anche quest’anno si è effettuato l’inserimento del secondo gruppo in presenza costante dei bambini del primo, consentendo quindi ad entrambe le educatrici di essere sempre presenti; si è constatato comunque negli anni precedenti che la presenza di un gruppo già inserito facilita parecchio l’inserimento degli altri. Per quanto riguarda i bambini dell’anno precedente, in accordo con le famiglie, hanno iniziato il 17 settembre frequentando l’orario del loro gruppo di inserimento per alcuni giorni, ma rimanendo da soli fin dal secondo giorno. Gli inserimenti sono stati tutti conclusi entro la fine di settembre, tranne per i bambini arrivati in ottobre, i quali hanno comunque seguito le medesime modalità dei compagni. ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI – LA GIORNATA EDUCATIVA

Allo spazio gioco non sono previste le routine che caratterizzano la scansione dei tempi del nido tradizionale (merenda, cambio, pranzo, sonno). Tuttavia poiché la ripetizione temporale di determinate azioni dà sicurezza al bambino che non ha ancora il concetto di tempo in senso adulto, è stata creata anche in questo contesto una scansione dei tempi, seppure più flessibile e meno articolata rispetto al nido tradizionale . Pertanto lo spazio – tempo si può così suddividere :

odalle 7.45 alle 9.05, orario in cui l’educatrice a tempo pieno è in servizio da sola, viene effettuato l’accoglimento dei bambini nella sezione medio-grandi del nido la Barchetta. In questo modo i bambini del spazio gioco hanno la possibilità di conoscere e interagire con altre figure educative nonché altri compagni di gioco, divenendo più elastici nell’ accettare situazioni nuove. Tale interazione è proficua anche per l’educatrice del spazio gioco, che ha giornalmente la possibilità di confrontarsi con un diverso tipo di utenza e di educatrici. L’accoglimento secondo tale modalità lo si è fatto partire dai primi di ottobre, mentre entrambi i nidi si trovavano a gestire ancora i nuovi inserimenti; si è potuto constatare che ciò non ha turbato in alcun modo il procedere delle situazioni. Durante questo tempo di permanenza alla Barchetta i bambini sono liberi di giocare per una prima parte del tempo, poi è consuetudine riunire tutti i bambini e cantare assieme le canzoni tipiche del nido.

oDalle 9.05 alle 9.45, dopo essere ritornati nello spazio dello Scoiattolo, vengono attivati giochi di gruppo per i quali l’avvicendarsi delle varie entrate dei bambini non causa

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disturbo, e i bambini e le bambine che arrivano trovano già un contesto piacevole nel quale inserirsi (giochi con la musica, gioco simbolico, tricicli, attività a tavolino come chiodini e puzzles)

odalle 9.45 alle 10.30 i bambini consumano la merenda, poi si va in bagno e/o si cambiano i bambini che hanno il pannolino. Il momento del cambio è un momento privilegiato nella relazione bambino / educatrice, durante il quale i bambini diventano consapevoli del fatto che c’è qualcuno che si prende cura di loro, che li sostiene dove “loro non ce la fanno” e li stimola ad una maggior autonomia.

odalle 10.30 alle 10.45 viene proposta una lettura dall’educatrice; i libri che vengono letti dall’adulto in questo momento vengono poi riproposti a volte ai bambini nella fase di uscita, quando sono in piccolo gruppo e possono quindi leggerli da soli con il controllo dell’adulto.

odalle 10.45 alle 12.00 vengono proposte attività specifiche (pittura, manipolazione, drammatizzazione, attività musicale) che richiedono una certa concentrazione da parte del bambino e che ne avrebbero molto a risentire se proposte in momenti diversi.

oDalle 12.00 alle 12,45 inizia quello che può essere definito l’orario di uscita: con il bel tempo si scende sempre in giardino, quello del nido o quello della scuola dell’infanzia. In questo orario si ha libero accesso anche al salone motorio sia del nido che della scuola dell’infanzia, spazi che consentono, anche con il brutto tempo, di dare libero sfogo ogni giorno al naturale bisogno di movimento del bambino. Quando l’uscita viene effettuata nel salone motorio del nido, si ha la presenza in concomitanza dei bambini della Barchetta che escono alle 13.

Dalla Carta dei Servizi del Comune di Trieste : “Pur non prevedendo il pasto, il servizio dedica molta attenzione al ruolo dell’alimentazione

nella crescita dei bambini, sia sotto il profilo della corretta educazione alimentare, sia in quanto momento di socialità ad alta valenza emotiva.

Ai bambini viene data la possibilità di condividere momenti educativi conviviali in cui si creano occasioni per stare assieme, assaggiando delle semplici merende fornite dalle famiglie nel rispetto delle indicazioni sanitarie in materia. “…. Rispetto al momento della merenda, come sempre ci si limita al consumo di pochi cibi secchi (fette biscottate, crackers, pane, grissini) al fine di creare un momento educativo dal punto di vista alimentare e comportamentale per tutti gli utenti. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Poiché la famiglia rappresenta il riferimento fondamentale al quale il bambino si appoggia per andare alla scoperta del mondo e delle relazioni in esso contenute, è di fondamentale importanza che il nido crei un contesto attraverso il quale la famiglia si senta ben accolta, ma soprattutto partecipe delle varie scelte educative che in esso troveranno realizzazione. Allo spazio gioco, non è prevista l’istituzione di organi di gestione sociale come al nido tradizionale. Ciò nonostante sin dall’inizio dell’anno si sono condivisi, costruiti e proposti degli strumenti affinché la partecipazione dei genitori sia reale, quali :

ouna prima assemblea generale il giorno 7 novembre, durante la quale verrà fatto il punto della situazione sugli ambientamenti; i colloqui singoli di verifica di inizio anno vengono proposti solo a chi ne ravvisasse la necessità, essendo lo spazio gioco un servizio in cui il dialogo con le famiglie è possibile giornalmente anche in modo molto approfondito.

ocolloqui individuali (due nel corso dell’anno)

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ocolloqui informali giornalieri all’entrata e all’uscita del bambino opresenza dei genitori e/o dei nonni al nido durante feste o iniziative particolari (v.

progetti specifici). oquaderno intitolato LO SCOIATTOLO RACCONTA... nel quale giornalmente

l’educatrice descrive nel modo più completo possibile quanto è avvenuto nell’arco della mattinata . Tale quaderno rappresenta, oltre che un mezzo di comunicazione con i genitori, anche un’importante fonte di documentazione per il nido stesso .

Poiché i secondi colloqui individuali vengono richiesti ad inizio maggio, anche quest'anno non verrà proposta la seconda assemblea generale dei genitori,che si terrebbe nel periodo immediatamente successivo a questi. Durante l’assemblea generale dei genitori vengono presentate le varie iniziative a cui il nido quest'anno pensa di aderire, nonchè i vari progetti. RAPPORTI CON IL TERRITORIO In sede di programmazione educativa si sono valutate anche alcune opportunità educative offerte dal territorio, alcune in condivisione con il nido tradizionale la Barchetta come le uscite periodiche presso l’ITIS o l’Immaginario Scientifico, altre anche in collaborazione con la Scuola del Sole come la sfilata rionale di Carnevale. Per tutte le uscite viene comunque chiesta la collaborazione dei genitori o dei nonni; ciò da una parte fa si che le famiglie siano piacevolmente coinvolte nella vita del nido, dall’altra rendono il meccanismo dell’uscita molto complesso e impegnativo e per questo limitato a poche occasioni. Anche quest’anno si pensa di aderire anche ad alcune iniziative sul territorio proposte dalla Biblioteca Comunale Quarantotto Gambini e dal Museo Revoltella, chiedendo alle famiglie la loro disponibilità. Con la Scuola del Sole verranno avviati degli incontri sia presso le loro sezioni sia presso le sedi del nido, per favorire la conoscenza reciproca sia degli utenti che degli educatori. Tale collaborazione è da ritenersi di fondamentale importanza, visto l’elevato numero di bambini che ogni anno passa dal nido a questa scuola dell’infanzia. SPAZIO GIOCO E NIDO TRADIZIONALE Rispetto alla collaborazione con il nido La Barchetta, i rapporti nel corso degli anni si sono via via intensificati tanto da riuscire a portare avanti progetti di uno certo spessore con la presenza di educatrici e bambini di entrambi i servizi. Anche quest’anno pertanto verranno realizzati assieme il progetto di musica attiva ed il progetto KidsSmart, tenendo come punto fermo l’accoglimento dei bambini sino alle ore 9.00 circa. Con lo spazio gioco pomeridiano, che occupa gli stessi spazi ma in momenti diversi, si cerca la collaborazione attraverso la realizzazione di progetti in comune come “Il bosco degli Scoiattoli “ o l’addobbo della stanza in occasione delle varie festività e/o ricorrenze (Natale, Carnevale, primavera, etc.).Verrà realizzata assieme la festa di Natale con l’addobbo dell’albero e del salone. Anche per alcune uscite è prevista la presenza di entrambi i servizi. Tutto nel rispetto della progettazione specifica che ci consente di rispettare il principio della non interferenza come previsto dalle nuove normative.

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DOCUMENTAZIONE Documentare al nido significa rendere visibile a tutti il lavoro che in esso viene svolto, affinché possa venire rievocato, discusso e successivamente modificato ove ciò si rendesse necessario. Le attività ed i progetti pertanto vengono opportunamente monitorati e documentati attraverso una serie di strumenti quali:

oesposizione delle opere create dai bambini ocartelloni illustranti le attività e i progetti, contenenti una parte descrittiva e una

documentazione fotografica oil quaderno LO SCOIATTOLO RACCONTA ... oil quaderno personale del bambino, il quale viene consegnato alle famiglie alla fine

dell’anno scolastico e contiene la memoria fotografica e operativa di tutto il percorso svolto dal bambino al nido in quell’anno.

oprogrammazione educativo-didattica.

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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA

Dalla Carta dei Servizi degli Spazi Gioco del Comune di Trieste: Punti qualificanti del servizio: a. il progetto pedagogico/educativo Viene adottato un progetto educativo nel quale sono esplicitati gli obiettivi in relazione

alle attività educative proposte, ai metodi, alle modalità organizzative, alle modalità di verifica e documentazione.

Il progetto educativo indica le modalità educative e strutturali che, pur in un’ottica di continuità e collegamento con gli altri servizi, ne garantiscano la non interferenza.

Il progetto viene condiviso con le famiglie. Gli educatori elaborano una programmazione mensile delle attività proposte, in linea

con il progetto educativo. Nell’ambito del progetto educativo trova spazio quella che viene definita la programmazione educativa, ovvero quell’insieme di attività aventi obiettivi specifici a breve, medio e lungo termine che vengono pensate dalle educatrici in risposta al tipo di utenza, alla sua età e ai bisogni specifici correlati ad essa. All’interno della progettazione educativa trovano spazio le attività classiche proprie dell’asilo nido, quali: manipolazione con la pasta di sale o didò, travasi con la farina gialla o la pasta, gioco euristico. Queste attività vengono proposte periodicamente, secondo modalità più o meno costanti; i progetti didattici, i quali mirano al raggiungimento di obiettivi specifici attraverso modi e tempi che vengono proposti dalle educatrici e sono soggetti a verifica in itinere e finale, affinché l’educatrice possa valutare la qualità del proprio lavoro. Allo spazio gioco tutti i progetti elaborati sono rivolti ad un’utenza di età compresa tra i 18 e i 36 mesi; anche quest’anno l’età dei bambini è abbastanza omogenea, fatta eccezione per un'utente di età inferiore rispetto agli altri, in quanto a competenze cognitive, motorie e relazionali di base, si può parlare di un livello omogeneo per tutti. Pertanto i progetti,da intendersi rivolti a tutto il gruppo dei bambini, potranno subire delle modifiche in itinere per rispondere in modo più opportuno a quelle che sono le reali esigenze e potenzialità degli bambini. La programmazione, così come tutta la progettazione, viene redatta annualmente dal personale e messa a disposizione dei genitori. Viene esposta mensilmente anche la programmazione mensile.

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PROGETTO “RICCIO CAPRICCIO” In base all’ ex D.Lgs.626/94 oggi L. 81 e 242/96 è fatto obbligo per tutte le strutture pubbliche di avere il piano di emergenza ed evacuazione,che il personale dipendente nelle singole realtà è tenuto a conoscere e ad applicare in caso di necessità. Vista l’età degli utenti del nido d’infanzia, si è creato un progetto che permettesse ai bambini di apprendere alcuni comportamenti da adottare in caso di emergenza sotto forma di gioco. Si è scelto come protagonista del progetto un personaggio particolare, Riccio Capriccio, personaggio che è stato adottato a tale scopo da tutti i nidi comunali della città, seppure inserito in storie diverse rispondenti alle esigenze dei piani di evacuazione propri di ogni struttura. Lo Scoiattolo in particolare,ha dovuto adottare delle strategie precise per aiutare i bambini a scendere le scale, essendo tale servizio posto al primo piano.Per questo ci si riallaccia al progetto “Guardiamo i piedini, scendiamo le scale “ già attuato negli anni precedenti, in collaborazione con il servizio pomeridiano. OBIETTIVI: rendere i bambini autonomi nella salita/discesa delle scale di accesso al nido; far conoscere e distinguere ai bambini i segnali indicatori delle uscite di emergenza; abituarli a raccogliersi tutti assieme in un punto previsto del salone quando sentono il suono del fischietto; portarli alla consapevolezza che,dopo il fischietto, bisognerà sempre scendere le scale con ordine ma anche velocemente. TEMPI DI ATTUAZIONE: tutto l’anno scolastico, con “prove“ quasi giornaliere METODOLOGIA: per la preparazione della scala verranno fatti dipingere di tempera verde dai bambini due grandi fogli di carta. Successivamente, a pittura asciutta, verranno prese le impronte dei piedi di ciascun bambino e ritagliate; le orme verranno poi affisse al pavimento tramite carta adesiva trasparente a segnare la strada da seguire durante la salita e la discesa. Ad inizio percorso e a fine percorso vengono affisse le impronte dei piedi delle maestre, ad indicare che debbono sempre esserci degli adulti che accompagnano i bambini durante la loro discesa. Ogni volta che si dovrà scendere al piano di sotto, per andare in giardino o nel salone motorio, verrà usato il fischietto per chiamare a raccolta i bambini e verrà spiegato loro che le scale vanno scese seguendo le impronte dei loro piedi. A rinforzo di ciò le educatrici faranno uso della storia documentata fotograficamente di Riccio Capriccio, in cui si fa menzione anche dell’uscita in strada e del raggiungimento del punto di raccolta, parti queste che non possono essere “provate” giornalmente come la discesa delle scale. VERIFICA: durante l’anno le educatrici valuteranno attraverso l’uso quotidiano delle scale, quanto il dispositivo attuato faciliti l’uso corretto delle scale stesse da parte dei bambini; quanto i bambini riescano ad essere veloci a riunirsi una volta sentito il suono del fischietto e, possibilmente, senza ulteriori rinforzi verbali; quanto essi riescano a discriminare, tra gli altri, i cartelli di uscita di emergenza. Se possibile, verrà effettuata un’uscita di “emergenza” fino al punto di raccolta previsto dal piano di evacuazione, punto di raccolta che comunque verrà posto all’evidenza dei bambini in sede di altre uscite .

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PROGETTO: “ IL BOSCO DEGLI SCOIATTOLI” Per il bambino, nel quale il concetto di tempo non è ancora presente e stabile come nell’adulto,avere la possibilità di rievocare qualcosa corrisponde a dargli la possibilità di rivivere in quel momento quella cosa stessa. La situazione che più volte al nido egli vorrebbe rivivere è quella dell’abbraccio della madre e del ritorno dei suoi familiari . Si è pensato perciò, attraverso la creazione di uno sfondo rappresentante un bosco in cui sono presenti vari animaletti, tra cui alcuni scoiattoli, di dare la possibilità in ogni momento ai bambini di poter parlare della propria famiglia o anche semplicemente di sentirsi più vicini ad essa guardando la foto attaccata ... OBIETTIVI: portare il bambino, attraverso l’uso della fotografia, ad iniziare ad avere consapevolezza dei propri vissuti emozionali TEMPI DI ATTUAZIONE: entro fine novembre METODOLOGIA: viene usato lo sfondo predisposto in via permanente a tale scopo. Verrà chiesto ad ogni singolo bambino dove vuole attaccare la foto della propria famiglia.Poiché anche il servizio pomeridiano partecipa a tale progetto, alla fine nel bosco ci saranno 22 famiglie e i bambini avranno l’opportunità di conoscere i loro coetanei attraverso le foto. VERIFICA: le educatrici valuteranno nel corso dell’anno il grado di apprezzamento di questo lavoro, osservando quanto i bambini vengono spinti da esso a parlare delle loro famiglie,esplicitando serenamente le loro emozioni .

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PROGETTO “ MUSICA ATTIVA ” Dai corsi di formazione svolti dal personale educativo riguardanti l’attività musicale da proporre al nido, è nata l’esigenza di creare un progetto specifico che abbia come obiettivo principale la sperimentazione della musica e degli strumenti, ciò che il maestro Stefano Bertolo ha chiamato Musica attiva. Si tratta di musica attiva perché consente a tutti, anche a coloro che di note non hanno mai sentito parlare, come i bambini appunto, di suonare e/o di fare “il direttore d’orchestra”. Inoltre quest'anno potrebbe esserci la possibilità di avere una rappresentanza dell'orchestra del Teatro Verdi, dal vivo nella nostra struttura. OBIETTIVI: dare ai bambini la possibilità di sperimentare strumenti e ritmi nel totale rispetto dei loro tempi; attraverso un’attività stimolante e gradita, fargli apprendere il rispetto del turno di attesa e del compagno; far scoprire ad ognuno la capacità di produrre qualcosa (un suono, un rumore) autonomamente e poi, mettere insieme tutti i “ qualcosa “ per creare un tutt’uno ancora più esaltante (musica d’assieme). TEMPI D’ATTUAZIONE: da novembre a maggio ogni giovedi. Il progetto viene condotto da un’educatrice del nido lo Scoiattolo e una del nido La Barchetta; ognuna porta 5/6 bambini di un’età compresa tra 1 e 3 anni. METODOLOGIA: per l’attuazione del progetto si utilizza lo spazio del sonno del nido La Barchetta,in quanto completamente sgombro da altri giochi e per posizione molto tranquillo. Al centro della stanza viene posizionata la scatola degli strumenti e i bambini, quando entrano, si siedono attorno a essa senza toccarla, seguendo poi una sorta di rituale “iniziatorio“, che viene ripetuto tutte le volte. Il rituale prevede che:

�gli strumenti vadano svegliati battendo assieme le mani; l’educatrice poi li toglie fuori uno ad uno e li fa suonare, pronunciando il loro nome e dando alcune notizie sulla loro provenienza

�solo gli strumenti che sono stati tolti dalla valigia possono partecipare al gioco, gli altri rimangono a dormire

�una volta svegliati c’è un tempo per i bambini per poterli usare liberamente,tempo variabile a seconda della situazione. L’educatrice deve astenersi dall’intervenire per far vedere il modo giusto di tenere gli strumenti in mano, si limita ad impedire situazioni di attrito tra i bambini e un uso improprio degli strumenti

�dopo l’uso libero vengono nel tempo introdotti altri giochi, volti alla scoperta di singoli strumenti, all’apprendere il rispetto del turno nel loro uso, a sapersi esprimere davanti ai compagni tramite il suono.

�E’ importante che, durante l’attività, ci siano sempre strumenti numericamente pari al numero dei bambini affinché nessuno rimanga senza; tutti devono avere la possibilità poi di provarli tutti, impedendo la monopolizzazione di certi particolarmente amati come il tamburo.

Da questa fase iniziale si passa poi ad altri giochi che portano i bambini alla conoscenza del ritmo: GIOCO A SPECCHIO: l’educatrice, facendo uso delle mani, dei piedi, dello schiocco delle dita, delle claves esegue ritmi molto semplici o alternanze di piano/forte/silenzio e li fa ripetere ai bambini. I ritmi si complicano progressivamente nell’arco del tempo, mai nella giornata stessa . DISEGNO: ad ogni suono si possono associare dei colori e si invitano i bambini a “disegnare“ un loro ritmo, si chiede poi al bambino se vuole che la sua opera venga riprodotta con gli strumenti dai suoi compagni.

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IL MAESTRO: il bambino si sostituisce all’educatore nel proporre i ritmi e tutti eseguono. I giochi vengono proposti dopo varie volte che il gruppo ha partecipato a “musica attiva” e si trovano coinvolti nell’attività. La valigia degli strumenti è comunque la base per poter operare e deve essere esteticamente semplice poiché i bambini devono essere attratti dal suo contenuto e non dal suo aspetto. Deve contenere strumenti numericamente pari almeno al numero dei bambini che partecipano all’attività e deve trattarsi di strumenti veri e vari come ad esempio: tamburi, maracas, ghiro, cimbali, sonagli, legnetti . Anche quest’anno si prevede a fine anno un’uscita presso l’Immaginario Scientifico a conclusione del progetto, partecipando ad un laboratorio che si interseca perfettamente con tale attività. VERIFICA: data la tipologia del progetto e l’obiettivo principale consistente unicamente nel dare ai bambini la possibilità di sperimentare un modo di fare musica e di usare gli strumenti, la verifica consisterà nell’osservazione del percorso stesso.

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PROGETTO “ GIOCHIAMO CON LA MUSICA“ La musica è un linguaggio che, come quello verbale, ha un ruolo fondamentale nella formazione della personalità dell’uomo, anche se spesso il suo apprendimento e uso viene trascurato. Da quanto appreso dai corsi di formazione svolti dal personale educativo con la scuola di Musica 55, si è voluto quindi creare un percorso di musica sotto forma di gioco, nel quale il bambino abbia la possibilità di vivere e comprendere emozioni nuove, sperimentare lo spazio esterno e del proprio corpo, scoprire l’aspetto socializzante della musica e la sua carica espressiva. OBIETTIVI: accrescere le capacità espressive dei bambini attraverso l’uso della musica; far loro scoprire, riconoscere e dominare le emozioni che la musica provoca; aumentare la conoscenza dello spazio che li circonda e quello del proprio corpo. METODOLOGIA: il percorso Giochiamo con la musica si sviluppa attraverso la presentazione e l’ascolto di alcuni brani, ai quali nel tempo si aggiungono testi, movimenti, drammatizzazione. I brani proposti hanno delle finalità specifiche e si svolgono tutti sotto forma di gioco. Li indichiamo qui di seguito :

�LA CARAMELLA MAGICA: l’educatore “fa finta” di consegnare a ciascun bambino due caramelle magiche, che se mangiate “ti trasformano prima in un nanetto poi in gigante”, per ritornare poi alla grandezza originale: Attraverso questo brano il bambino viene portato a vedere il mondo circostante dalle posizioni alto – basso nonché ad acquisire i concetti di piccolo/grande sul suo corpo.

�LA COCCA NERA: in questo gioco i bambini imparano ad attendere il loro turno, a dialogare nell’ambito di un brano musicale.

�GIACOMO CHE DANZA: si tratta di un girotondo che alterna a fasi comuni (girare dandosi la mano) fasi di attività singola di scoperta delle parti del proprio corpo (toccarsi le parti nominate).

�LA JUNGLA PERICOLOSA: in questo gioco viene creato un vero e proprio percorso motorio che prevede l’uso di schemi quali lo strisciare, il saltare, il camminare carponi, il correre in un contesto immaginario di “caccia al leone”. Si portano i bambini anche ad ascoltare con attenzione i vari rumori di sottofondo, collegandoli alle varie azioni.

�LA BELLA LAVANDERINA / LA LEPRE: sono due girotondi in cui i bambini ascoltano e compiono le azioni previste dal brano.

�LO SQUALO: è questo un brano dal contenuto emozionale molto forte, in cui si alterna musica che provoca paura a musica di rilassamento. Il bambino, a cui vengono dati anticipatamente gli strumenti per combattere la paura e quindi consentendogli di affrontarla, viene così portato a riconoscere in sé emozioni particolari molto intense, a viverle in maniera sociale attraverso il confronto con i suoi compagni, a fronteggiarle secondo un suo percorso personale.

�GHIACCIO: con questo brano i bambini apprendono il ritmo movimento / pausa, applicando nell’ambito del movimento vari schemi motori (correre, saltare, correre all’indietro, correre in due dandosi la mano)

�GLORIA AL VECCHIO RE: anche in questo brano i bambini sperimentano l’attesa in funzione del completamento di un rituale.

TEMPI D’ATTUAZIONE: tutto l’anno scolastico, inizialmente su proposta dell’educatrice, poi su richiesta dei bambini . VERIFICA: in itinere durante l’anno per aumentare o variare le difficoltà dei vari giochi osservando i bambini.

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PROGETTO “ UN GIORNO AL NIDO “ Per consentire ai genitori una sempre più ampia partecipazione alla vita del nido si è pensato di aprire le porte di quest’ultimo e consentire ad essi di vivere una giornata educativa assieme ai loro figli. Ciò con lo scopo di far conoscere giochi, attività, routine proprie della vita al nido e osservare le dinamiche relazionali tra bambino-bambino e bambino-educatore, dinamiche spesso sconosciute ai genitori o note solo “per sentito dire” dagli educatori stessi. OBIETTIVI: permettere ai genitori di entrare nella vita del nido affinché raggiungano una miglior consapevolezza e conoscenza di tutti quegli elementi che costituiscono una parte importante della vita dei loro figli. Raccogliere le opinioni anche critiche dei genitori basate su questa esperienza; arricchire la documentazione propria del nido. METODOLOGIA: viene proposto ai genitori un calendario composto da otto giornate poste in due settimane consecutive, presumibilmente in febbraio, ponendo in evidenza quale sarà l’attività principale delle singole giornate. Nelle singole giornate potranno prenotarsi massimo tre adulti, ma essendo i posti totali messi a disposizione 24, chi lo desidera può partecipare anche più di una volta oppure, come sarebbe auspicabile, possono trovar posto pure i papà che spesso per vari motivi non partecipano molto alla vita del nido. Il numero di tre adulti a giornata è stato fissato per impedire che si crei un clima di “ festa “ in quella giornata, volendo invece favorire un clima di normalità in cui i genitori si possano inserire come spettatori e /o come partecipanti. Le attività, i giochi, le scansioni temporali non subiscono alcuna modifica rispetto alla giornata tipica del nido. TEMPI D’ATTUAZIONE: otto giornate (da lunedì a giovedì) per due settimane consecutive, probabilmente al'inizio di febbraio, essendo questo un tempo libero da altre festività. VERIFICA: viene attuata immediatamente alla fine della giornata chiedendo ai genitori che hanno partecipato di scrivere il loro pensiero rispetto l’esperienza trascorsa, all’interno del quaderno “Lo Scoiattolo racconta “. Le educatrici valutano inoltre l’impatto che ha la presenza di alcuni genitori sui bambini.

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PROGETTO “I.T.I.S.” L’I.T.I.S. con la sua imponente sede di via Pascoli è stato il centro nevralgico dell’assistenza ai bisognosi ed è col tempo diventato un edificio noto alla città. La nascita formale dell’Istituto viene indicata nel 1818. Nella sua evoluzione si riflette la storia di Trieste: dall’Impero asburgico al Regno d’Italia, dal Regime fascista al Governo militare alleato e infine di nuovo allo Stato Italiano. Tutti questi avvenimenti hanno avuto la loro influenza sugli strati più deboli della società e quindi sull’istituzione pubblica preposta alla loro assistenza. Dal 1974 la progressiva chiusura e trasformazione definitiva dell’Istituto. Oggi l’ITIS è un Azienda pubblica di servizi alla persona che si occupa di anziani. Questo servizio si trova a pochi passi dal nostro asilo nido e nel corso di questi anni ci ha coinvolto in alcuni momenti ludico-sociali. Attraverso il progetto sull’interculturalità e accoglienza abbiamo, nel corso del precedente anno scolastico, coinvolto l’ITIS in un ottica di relazione intergenerazionale. Da questa esperienza estremamente positiva è nata l’idea di creare dei momenti d’incontro tra i bambini della sezione dei medio – grandi e di quelli dello Scoiattolo e alcuni ospiti della casa di riposo. Il progetto è iniziato in occasione delle feste di Carnevale degli ultimi anni quando ci siamo recati dai “nonni” per festeggiare insieme. Progressivamente è nata l’idea di organizzare una grande festa coinvolgendo anche l’azienda sanitaria e le varie agenzie educative, sociali, scolastiche del territorio, dal titolo “Accogliamo il mondo in un abbraccio”, creando un punto d’incontro tra le varie istituzioni pubbliche e private, noi, l’I.T.I.S. e tutte le famiglie residenti nel rione di Barriera Vecchia. La festa dello scorso 9 giugno 2009 e le altre occasioni di incontro hanno permesso di instaurare una proficua collaborazione tra le due Istituzioni, attraverso la costruzione di un percorso progettuale. OBIETTIVI:

•mettere i bambini e gli anziani in condizioni di creare un rapporto emotivo e sociale solido e non solo occasionale tra loro;

•far conoscere e vivere ai bambini gli spazi di una nuova struttura come spazi propri, conosciuti e accoglienti;

•porre gli educatori di entrambe le strutture a contatto con problematiche diverse da quelle usuali.

METODOLOGIA:Dal punto di vista del personale abbiamo organizzato, dopo la verifica di fine anno, un incontro congiunto per programmare i laboratori e definire i contenuti, i tempi, gli orari e gli spazi in cui relazionarsi. Abbiamo condiviso significati e ragionato sull’importanza dell’intergenerazionalità. Il percorso prevede vari momenti d’incontro e di verifica in itinere e a fine anno. Nel costruire il progetto ci siamo dati come piccolo obiettivo di valutazione: l’osservazione dei bambini e degli anziani e i possibili effetti immediati e a lungo termine eventualmente determinati da questi incontri. Verranno effettuati degli incontri a scadenza quindicinale il martedì dalle ore 10.00 alle ore 11.00 negli spazi dell’ I.T.I.S., iniziando il giorno 4 ottobre in occasione della festa nazionale dei nonni. Solo a questo primo incontro parteciperanno tutti i bambini del nido Lo Scoiattolo accompagnati dai genitori e 6 del nido La Barchetta, con la presenza di 3 educatori e due rappresentanti del personale d’appoggio.Negli altri incontri ci saranno sempre 6 bambini dello Scoiattolo con un educatore e senza adulti accompagnatori e 6 bambini della Barchetta con un educatore e due adulti del personale d'appoggio. Ai suddetti laboratori parteciperanno di volta in volta alcuni ospiti dell’istituto, la cui presenza numerica verrà decisa dal personale del posto. I laboratori avranno come oggetto la creazione di manufatti semplici, relativi alla festa immediatamente successiva al periodo d’incontro (es. gli incontri di novembre e dicembre

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serviranno a preparare gli addobbi di Natale, quelli di gennaio e febbraio gli abiti per la sfilata di Carnevale ecc.). Quest’anno si è pensato inoltre,visto l’entusiasmo dimostrato dai bambini l’anno scorso, di potenziare l’attività motoria all’interno della palestra e pertanto il percorso annuale inizierà da qui. Attualmente alcuni educatori stanno seguendo un corso di formazione per l'attuazione del progetto: ORTI IN CONDOTTA, tale progetto verrà svolto in collaborazione con l'I.T.I.S., con modi e tempi da valutare. DOCUMENTAZIONE: Utilizzo di documentazione fotografica e cartellonistica per le famiglie e il servizio. VERIFICA: Verrà svolto, come specificato sopra, un incontro di verifica in itinere e una verifica finale in cui si potranno discutere assieme eventuali percorsi da effettuarsi nell’anno scolastico successivo .

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PROGETTO “COMPUTER AL NIDO” NASCITA DEL PROGETTO: Il progetto KidSmart, promosso dalla Fondazione IBM Italia, è iniziato nell’anno 2000; esso si propone di avvicinare i bambini dai 3 ai 6 anni all’uso delle tecnologie. A questo fine organizza percorsi di formazione per gli insegnanti con la consulenza di esperti di tecnologie didattiche e dona alle scuole e ai nidi coinvolti postazioni multimediali. La finalità è “contribuire alla riduzione del possibile digital divide causato dalle diverse opportunità di accesso alle tecnologie”1. Tre anni fa la Fondazione IBM ha donato delle postazioni a scuole e nidi d’infanzia presenti sul territorio e il nostro Nido, insieme allo spazio gioco Lo scoiattolo, ha iniziato un progetto sperimentale sull'uso del computer per i bambini più grandi del Nido. E’ stata la prima volta che dei Nidi d’infanzia venivano coinvolti nel progetto KidSmart ed è stato quindi con curiosità, ma anche con un po’ di perplessità e timori sull’uso del computer da parte di bambini così piccoli, che le educatrici de La barchetta e Lo scoiattolo si sono dedicate a questo progetto. Tali perplessità sono state condivise e discusse nel collettivo del Nido, durante il Comitato di gestione e l’assemblea generale del Nido con i colleghi e con i genitori. Le verifiche finali hanno evidenziato che i bambini manifestano curiosità ed interesse per il computer e per quello che viene loro proposto; particolarmente interessante è stato accorgersi che il computer può diventare strumento, per i bambini di madrelingua diversa dall'italiano, per sviluppare l'uso del linguaggio. Tutti i bambini si sono divertiti a usare tastiera e mouse, aiutandosi quando vedevano che un loro compagno non trovava il tasto giusto, ma, soprattutto, hanno potuto scegliere se partecipare o meno all'attività sempre proposta ad un piccolo gruppo di bambini. Ne è risultato demolito il pregiudizio secondo il quale, di fronte allo schermo o ad un monitor non si può che subirlo: il computer è stato proposto e vissuto dai bambini come uno dei vari giochi che avevano a disposizione. Negli anni scorsi è stato inoltre proposto ai genitori del Nido un questionario per verificare la presenza delle tecnologie nella vita dei bambini presenti nei nostri servizi: anche se, dato il numero limitato di partecipanti, non ha valore statistico, i dati da esso ricavati hanno confermato che la tecnologia è fortemente presente nella vita quotidiana dei bambini. RIFERIMENTI TEORICI: I formatori del corso del progetto Kidsmart, a cui hanno partecipato due educatrici della struttura, hanno evidenziato tre punti:

�la maggior parte dei bambini di oggi hanno già il computer a casa o lo hanno visto usare, infatti possiamo definirli nativi digitali2, e lo usano con molta naturalezza, a differenza di noi adulti che stiamo imparando ad usare il computer, in quanto immigrati digitali ;

�“Il computer fa paura a noi adulti… per questo vogliamo proteggere i bambini dalle nostre paure e da qualcosa che sappiamo di non poter controllare del tutto e soprattutto che controlleranno bene loro”3;

�Il computer può essere usato non come tutor, ma come strumento: “alcuni degli stadi più cruciali dello sviluppo mentale sono basati non sulla semplice acquisizione di nuove

1 S. Mantovani, P. Ferri (a cura di) “Bambini e computer: Alla scoperta delle nuove tecnologie a scuola e in

famiglia” ed. Etas 2006 – cap. 8 (P. Provenzano e M. Stell) 2 Giovanni Boccia Artieri dell'Università di Urbino chiama "nativi digitali" i figli delle ultime generazioni che sono

cresciuti e stanno crescendo dentro la normalità di una rete Internet che è per loro ambito mediatico naturale, strumento ovvio esattamente come il cellulare o la TV.

3 V. nota 1 - S. Mantovani pag. XVI

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abilità, bensì sull’acquisizione di nuovi metodi di amministrazione per usare ciò che già si conosce” (Principio di Papert).

FINALITA’ EDUCATIVE:

� Offrire la possibilità di usare il computer a tutti i bambini � Favorire la socializzazione e la collaborazione tra i bambini � Utilizzare il computer come risorsa per migliorare il linguaggio � Far conoscere ai bambini del nido tradizionale, un altro ambiente in cui giocare

OBIETTIVI A BREVE:

� Usare il tasto INVIO per visualizzare le fotografia � Mostrare il tasto invio ai bambini che non lo trovano � Aspettare il proprio turno per utilizzare il computer � Dire il nome degli animali che compaiono sullo schermo e chiacchierareinsieme agli altri

bambini e all'educatrice sulle loro caratteristiche OBIETTIVI A LUNGO TERMINE:

� Uso del mouse per lasciare un segno sul desktop con il software Tux Paint MATERIALI:

� Postazione multimediale: costituita da una struttura in plastica colorata (m 1,50 x 1,50 circa) al cui interno è inserito il computer, che si può vedere aprendo uno sportello. All’esterno il monitor, le casse e un tavolino su cui si trovano mouse e tastiera. La postazione è fornita di ruote per poterla spostare agevolmente e di una panchina per due bambini.

� Fotografie di animali � Cd contenente fotografie dei bambini del Nido � Software Tux Paint � stampante a colori

SPAZI E TEMPI: La postazione multimediale si trova nello Spazio gioco Lo scoiattolo. Il computer sarà utilizzato a piccoli gruppi di due o tre bambini per un massimo di 25 minuti, compreso il tempo per accenderlo e spegnerlo, da novembre a maggio. PERCORSO DIDATTICO: Due o tre bambini andranno insieme all’educatrice alla postazione multimediale presente nella sezione del spazio gioco. Nel primo incontro l’educatrice mostrerà ai bambini i diversi interruttori da utilizzare per accendere il computer, spostando la postazione in modo da far vedere dove si trova il computer vero e proprio; i bambini saranno invitati a toccare la tastiera e il mouse; quindi potranno guardare le foto degli animali che sono già sistemati in una cartella del pc e potranno usare a turno il tasto “Invio” per non più di 10 minuti. I bambini saranno invitati a dire il nome degli animali che vedono nelle foto. Durante il secondo incontro, oltre agli animali, si aprirà il cd contenente le foto degli amici del Nido; per fare ciò l’educatrice mostrerà ai bambini dove si trova il lettore cd e il tasto che si usa per aprirlo. Si diranno i nomi dei bambini presenti nella foto e quello che stanno facendo. Sarà utilizzato ancora il tasto “Invio” a rotazione. Nell’incontro seguente saranno mostrate altre foto di animali, sempre nominandoli e utilizzando il tasto “Invio”. Durante il quarto incontro verrà utilizzato il software Tux Paint, in modo da permettere ai bambini di usare il mouse lasciando una traccia colorata dei loro movimenti. L’educatrice selezionerà il colore dopo aver chiesto al bambino di scegliere quale preferisce. Si stamperà poi l’elaborato, che verrà sistemato nel quaderno personale del bambino, che verrà consegnato alle

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famiglie alla fine dell’anno. Nel corso dell'ultima visita si chiederà ai bambini che cosa preferiscono fare con il computer. Tenendo conto che il coordinamento oculo-manuale è possibile a partire intorno ai 36 mesi, il mouse sarà utilizzato senza alcuna pretesa di ottenere corrispondenze precise. Il percorso previsto si intende assolutamente modificabile nel corso del progetto, in base alle verifiche tra educatrici e all’interesse dimostrato dai bambini. I bambini che lo preferiranno, potranno giocare con i bambini del spazio gioco. I bambini del spazio gioco ceh lo desiderano, potranno partecipare all’attività. Dopo il tempo trascorso al computer, le educatrici proporranno ai bambini un gioco da fare tutti insieme (pasta di sale, travasi, riconoscimento di suoni, lettura, ecc.). DOCUMENTAZIONE E VERIFICA: Le famiglie saranno informate quando il bambino avrà partecipato all’attività con il computer. Alla fine del percorso si intende stampare i segni tracciati dai bambini con il mouse con il programma TuxPaint. Le educatrici del nido tradizionale e leggero verificheranno in itinere se l’attività è corrispondente alle capacità dei bambini e si confronteranno per eventuali modifiche, dato che si intende portare avanti questo progetto nel modo più flessibile possibile per adattarlo alle possibilità e agli interessi dei bambini. BIBLIOGRAFIA: S. Mantovani, P. Ferri (a cura di) - “Bambini e computer: Alla scoperta delle nuove tecnologie a scuola e in famiglia” ed. Etas 2006 Isaac Asimov - “Quanto si divertivano”, in “La terra è abbastanza grande” Editrice Nord 1975 Pira e Marrali –“Infanzia, media e nuove tecnologie; strumenti, paure, certezze”, ed. Franco Angeli;

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Spazio gioco Lo scoiattolo e Sezione medio grandi La Barchetta PROGETTO VISITA AL MUSEO NASCITA DEL PROGETTO Nel corso dello scorso anno scolastico si è iniziato, un progetto sperimentale con il Museo civico Revoltella. Le educatrici erano venute a conoscenza delle attività svolte dal servizio didattico dal Museo per le scuole dell'infanzia e per i bambini dai 3 anni in poi alla domenica, e hanno pensato di poter adattare le visite guidate anche ai bambini dai 24 ai 36 mesi che frequentano il Nido. A tal fine abbiamo preso contatto con il servizio didattico del Museo, ed abbiamo così scoperto che il nostro interesse a far conoscere la realtà museale ai bambini coincideva con quello del Museo che da tempo voleva ampliare anche ad una fascia più bassa di età le proposte didattiche. Si sono svolti degli incontri al Museo per definire i percorsi più adatti ai bambini e, tra le diverse proposte suggerite dal personale incaricato, tutte le educatrici hanno scelto di cominciare con il percorso del Bosco magico, in cui si propone di cercare una bambina con il vestito azzurro che si è persa, fermandosi ad osservare 5 quadri in particolare. FINALITA’ EDUCATIVE E OBIETTIVI � far conoscere l'ambiente museale ai bambini � sviluppare la loro autonomia � stimolare la capacità di osservazione e di ricerca in un ambiente sconosciuto � far sapere alle famiglie che il Museo è un ambiente accessibile anche ai bambini piccoli � dare la possibilità di disegnare liberamente dopo un’importante esperienza emotiva (il

racconto del “Bosco Magico”) PARTECIPANTI I bambini del Nido La barchetta andranno al Museo con l’autobus in gruppi di 6 – 8 bambini in giornate diverse, con l'aiuto del personale ausiliario e di un familiare a cui verrà chiesta la collaborazione. I 15 bambini del Nido Lo scoiattolo mattutino andranno al Museo accompagnati dalle due educatrici e dai genitori; questi ultimi li aspetteranno fuori per riaccompagnarli poi al Nido. I bambini del Nido Lo scoiattolo pomeridiano andranno al Museo accompagnati dall’educatrice e dai genitori. SPESE PREVISTE Biglietti dell’autobus n. 5 e n. 9 Biglietti d’entrata al museo TEMPI Il Nido La barchetta inizierà le visite alla fine di novembre, di mattina con un gruppo dei bambini più grandi; si proseguirà poi a gennaio con tutti i bambini che il prossimo anno andranno alla scuola dell'infanzia. Lo spazio gioco del mattino ripeterà la stessa visita alla fine dell'anno scolastico per confrontare le reazioni dei bambini. Lo spazio gioco del pomeriggio inizierà le visite in febbraio.

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PERCORSO DIDATTICO Bosco magico All'arrivo i bambini verranno accolti al pianterreno del Museo dalla guida, che racconterà loro che una bambina si è persa: mostrerà la foto del quadro (in formato A4) e chiederà ai bambini se possono cercarla insieme a lei. Andremo con l’ascensore al 4° piano, dove vedremo il primo quadro, che raffigura un uomo e una donna, i genitori della bambina azzurra... disperati perché la loro piccola è sparita. Verrà detto ai bambini che la bambina si è diretta verso il paese, perciò bisognerà cercare un quadro con delle case. Ad ogni quadro verrà suggerito il soggetto del quadro seguente dove cercare la bambina, finché questa verrà finalmente trovata. Il percorso del Bosco magico dura circa 20 – 30 minuti, poi i bambini verranno accompagnati in una sala dove potranno disegnare comodamente stesi su dei tappeti, con materiali forniti dal Museo. Si è pensato poi di effettuare eventualmente un'altra visita al Museo: quest'anno si vorrebbe seguire anche un nuovo percorso con dei quadri raffiguranti animali; la definizione di questo percorso sarà decisa nel corso dell'anno scolastico con le operatrici del servizio didattico del Museo. DOCUMENTAZIONE E VERIFICA Ci saranno altri incontri tra il personale del Nido e del Museo per decidere, una volta vista la risposta dei bambini, quale sarà il percorso da effettuare successivamente: alla casa del barone Revoltella o ai quadri degli animali. Le educatrici dei tre servizi si incontreranno in itinere ed alla fine dell'anno scolastico per verificare e confrontare le osservazioni svolte durante le uscite. Durante le visite ed durante il laboratorio del disegno saranno scattate foto, che costituiranno materiale sia per il quaderno personale dei bambini che per la documentazione del Nido. Un'ulteriore documentazione sarà data dagli stessi disegni dei bambini. Il Museo fornirà inoltre dei depliants che illustrano le attività svolte in sede per i bambini, che verranno consegnati ai genitori quando le educatrici racconteranno loro della visita effettuata.

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PROGETTO: “ LETTURA E NATI PER LEGGERE”

Nello spazio gioco si articolano molteplici attività con l'obiettivo di promuovere e sostenere la lettura ad alta voce per i bambini fin nella primissima infanzia.

L'importanza della lettura in età precoce è una realtà ben nota a tutti noi. A tale proposito lo spazio gioco stimola, propone ed attiva iniziative per bambini e famiglie. Quest’anno esiste per i servizi educativi del Comune di Trieste anche un percorso condiviso e costruito con l’organizzazione CSB – NPL e l’Area Cultura attraverso le Biblioteche per genitori, personale e bambini con attivazione di formazione, formazione lettori volontari e proposte per bambini e famiglie nelle Biblioteche.

Quindi nei nostri servizi educativi potenzieremo ulteriormente le seguenti azioni educative - didattiche in favore della lettura : � La lettura quotidiana, la quale viene svolta tutti i giorni, dopo il momento del

cambio. In questo momento i bambini si siedono e ascoltano la storia (ogni giorno una differente) drammatizzata dall'educatrice

� Promuove l'uso autonomo del libro da parte dei bambini, lasciando loro una selezione di libri di diversa tipologia per consistenza delle pagine, e argomento trattato. In tal modo ogni bambino può scegliere quando prenderne uno e di che genere, così poi può sedersi e leggerlo.

� Mercatino dello scambio del libro. Questo è un progetto trasversale che coinvolge Lo scoiattolo mattina e pomeriggio, La Barchetta e La Scuola del Sole. Nell'ambito della promozione della lettura ai bambini e con i bambini, quest'anno abbiamo promosso una nuova iniziativa: lo scambio dei libri per bambini, quelli che ognuno ha a casa e non legge più. In una giornata (o più giornate, dipenderà dal successo dell'iniziativa) i genitori con i bambini che vorranno aderire, porteranno i loro libri nel salone d'ingresso, dove le educatrici allestiranno dei banchetti su cui avverrà lo scambio vero e proprio. L'obiettivo è che ci sia un “riclico” dei libri, cosicchè i bambini avranno a disposizione nuove letture senza che i genitori siano costretti a esborsi talvolta troppo gravosi.Altro obiettivo di questo percorso è quello di mettere in “rete” le famiglie e consentir loro di incontrarsi in un luogo accogliente e conosciuto.

PROGETTO “ PROFUMI E COLORI DELLE STAGIONI” e “ORTI IN CONDOTTA”

L’osservazione dell’ambiente circostante è fondamentale per lo sviluppo e la crescita del bambino in quanto egli si rende conto che tutto ciò che lo circonda è in continua evoluzione. Le esperienze e le conoscenze relative ai mutamenti stagionali favoriscono la percezione del tempo,(concetto che non è ancora tale in senso adulto), come successione periodica dando spessore alle nozioni spazio-temporali del bambino. Le operazioni di osservazione avvengono anche attraverso l’utilizzo di eventi occasionali, (Natale-Carnevale-Pasqua), o momenti di vita quotidiana. OBIETTIVI: Osservare che l’ambiente muta con l’alternarsi delle stagioni e rilevare alcuni cambiamenti della natura, stimolando e favorendo una vasta gamma di esperienze, soffermandosi su alcuni aspetti: alberi –foglie –animali –frutta- il profumo -tempo atmosferico. Riconoscere i colori

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fondamentali (rosso, giallo, blu, verde) legati all’ambiente che ci circonda, riconoscere oggetti in base al colore; abbinare oggetti per uguaglianza nel colore; raggruppare oggetti per colore; denominare correttamente i colori fondamentali. TEMPI DI ATTUAZIONE: da ottobre a giugno METODOLOGIA: Per l’attivazione del progetto verranno svolte varie attività, tra le quali la realizzazione dell’albero delle stagioni, fatto dipingere di marrone dai bambini,successivamente fatto asciugato e ritagliato dall’educatrice. L’albero verrà decorato a seconda delle stagioni,in autunno verranno attaccate le foglie e dei piccoli rami; in inverno il cotone per la neve; in primavera dei fiori e delle foglie verdi.Tutti gli elaborati saranno appesi all’interno del vano scale per dar modo ai bambini di vedere esposto il proprio lavoro e ci accompagnerà nel corso di tutto l’anno. Verranno inoltre utilizzate altre tecniche come la manipolazione dei diversi materiali e utilizzo di colori con pennelli, rulli, stampini. VERIFICA: Le educatrici verificheranno nel corso dell’anno mediante l’osservazione dei bambini se attraverso questo progetto i bambini riusciranno ad esprimere ed interpretare i mutamenti dell’ambiente in maniera naturale e spontanea.

Nel corso dell’anno verrà attivato il progetto “Orto in condotta”: Il progetto nasce in collaborazione tra il Comune di Trieste – Slow Food, e prevede la

“realizzazione di orti per promuovere e sviluppare l’educazione alimentare e ambientale nelle scuole”.

L’obiettivo è la “Costituzione di una comunità dell’apprendimento”. Il progetto “Orti in condotta” nasce con l’obiettivo di recuperare il rapporto con la terra, i

sapori e la cultura del cibo naturale. Negli ultimi tempi, infatti, si è riscontrata una progressiva perdita sia della fertilità dei suoli,

sia di risorse idriche, aumentando però lo spreco di cibo. I Servizi Integrativi al Nido Lo Scoiattolo con il Nido La Barchetta e la Scuola dell’ Infanzia

La Scuola del Sole, parteciperanno a questo percorso attivando presso l’ITIS - Azienda per i Servizi alla Persona un’attività di “orto”, nell’ottica della collaborazione ed integrazione intergenerazionale, interculturale e territoriale.

Già da molto tempo , il servizio di Nido è presente nell’integrazione intergenerazionale con i “nonni” all’ITIS. Da questa proficua collaborazione si è sviluppata l’idea condivisa di proporci per questo percorso.

IL progetto ha perciò lo scopo di riavvicinare i bambini ai sapori di una volta ed al piacere di vedere crescere le piantine coltivate da loro, con l'aiuto delle insegnanti, del personale e dei “nonni” dell'ITIS, tramite l'attivazione di una rete di comunità.

OBIETTIVI

Gli obiettivi del progetto di Slow Food che condividiamo:

� Introdurre una didattica multidisciplinare in cui l'orto diventa lo strumento per le attività di

educazione alimentare, ma anche per quelle di educazione ambientale. � Far diventare i piccoli consumatori dei coproduttori, cittadini consapevoli delle proprie

scelte d'acquisto: educare allo sviluppo sostenibile e al consumo consapevole. � Acquisire una metodologia induttiva nell'approccio all'educazione alimentare e ambientale

sviluppando esperienze didattiche in classe e in orto.Imparare a leggere la realtà come un insieme di fenomeni percepiti attraverso i sensi accrescere la propria memoria e capacità di percezione sensoriale, appropriarsi di un lessico e di una grammatica del gusto.

� Maturare la consapevolezza che l'alimentazione è un fatto culturale, il cui significato

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trascende l'aspetto nutrizionale. � Conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette attivando occasioni di incontro con

esperti (artigiani, produttori, chef) per creare una pluralità di rapporti con gli attori del settore agroalimentare e gastronomico della comunità locale in modo da destare la curiosità e la conoscenza della realtà circostante.

� Fornire elementi di storia e cultura della gastronomia. � Acquisire principi di orticoltura biologica. � Costruire una rete di esperienze di Orto in Condotta e school garden a livello mondiale”. � Individuare i “nonni ortolani”, cioè chi può fattivamente adoperarsi per l'irrigazione degli

orti ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Promotori:

•Il Comune di Trieste

•Slow Food Destinatari:

� Bambini � Educatori. � Genitori e comunità locale.

Durata: Triennale