PREMIO ANDERSEN 2013 · Toccherà ad uno scoiattolo premuroso ma assai poco avvezzo alla tassonomia...

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Alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna (25/28 marzo) sono stati annunciati i libri finalisti della 32ma edi- zione del PREMIO ANDERSEN, tre titoli per ciascuna categoria di premio. Una rosa di libri che mettono in evidenza le eccel- lenze e le tendenze in atto in questo settore editoriale e che offrono lo spunto per NUOVI SGUARDI ALL’ORIZZONTE, una serie di incontri di formazione e aggiornamento (dal 9 al 16 maggio) rivolti ad un pubblico di insegnanti, bibliotecari, ope- ratori della lettura, genitori, che sono promossi e organizzati da ANDERSEN, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano del Comune di Genova e il Centro Sistema Bibliotecario della Provincia di Genova. A presentarli e commentarli interverrano: Barbara Schiaffino direttore di ANDERSEN, la rivista e il premio italiano dei libri per ragazzi Donatella Curletto Centro Sistema Bibliotecario della Provincia di Genova e Nati per Leggere - Liguria Walter Fochesato storico dell'illustrazione e studioso di letteratura per l'infanzia, coordinatore scientifico ANDERSEN Anselmo Roveda scrittore e studioso di letteratura per l'infanzia, coordinatore scientifico ANDERSEN Gli appuntamenti, tutti in orario 17.00/18.30: giovedì 9 maggio | Biblioteca Comunale - Via Gavino 144 r - Campomorone GE venerdì 10 maggio | Biblioteca Cervetto - via Jori 60 - Genova Rivarolo lunedì 13 maggio | Biblioteca De Amicis - Magazzini del Cotone - Genova Porto Antico martedì 14 maggio | Biblioteca Brocchi - Via Casotti 1 - Genova Nervi giovedì 16 maggio | Biblioteca Bruschi Sartori - Via Filippo Emanuele Bottino 6 - Genova Sestri Ponente In questo dossier tutte le recensioni dei libri presentati durante gli incontri, apparse nell’ultimo anno sulle pagine della rivista ANDERSEN, il mensile di informazione e commento sulla letteratura e l’editoria per bambini e ragazzi (www.andersen.it). Per ciascuna catagoria sarà decretato un vincitore, mentre altri riconoscimenti (alle collane di narrativa e divulgazio- ne, allo scrittore, all’illustratore e all’autore totale dell’anno) verranno assegnati direttamente durante la cerimonia del 32° PREMIO ANDERSEN sabato 25 maggio 2013 al Museo Luzzati a Porta Siberia, nel Porto Antico di Genova, nell’ambito dell’iniziativa AMO CHI LEGGE... E GLI REGALO UN LIBRO - A GENOVA, promossa dal Comune di Genova - Assessorato Cultura e Turismo e Assessorato Scuole, Soprt e Politiche Giovanili e AIE - Associazione Italiana Editori, con Andersen per “Il Maggio dei Libri”. Tutti i partecipanti agli incontri sono invitati ad intervenire alla cerimonia di premiazione, dove potranno portare il loro con- tributo esprimendo - tramite apposita scheda - il voto per il Super Premio Andersen, il libro dell’anno scelto tra tutti i vinci- tori di questa 32ma edizione. L’elenco completo dei vincitori e il programma dell’iniziativa su www.premioandersen.it dossier incontri su libri finalisti PREMIO ANDERSEN 2013 PREMIO ANDERSEN 2013 I MIGLIORI LIBRI DELL’ANNO PER BAMBINI E RAGAZZI 32ma EDIZIONE | SABATO 25 MAGGIO 2013 | GENOVA, MUSEO LUZZATI WWW.PREMIOANDERSEN.IT rivista e premio

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Alla Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna (25/28 marzo) sono stati annunciati i libri finalisti della 32ma edi-zione del PREMIO ANDERSEN, tre titoli per ciascuna categoria di premio. Una rosa di libri che mettono in evidenza le eccel-lenze e le tendenze in atto in questo settore editoriale e che offrono lo spunto per N U O V I S G U A R D I A L L’ O R I Z Z O N T E, unaserie di incontri di formazione e aggiornamento (dal 9 al 16 maggio) rivolti ad un pubblico di insegnanti, bibliotecari, ope-ratori della lettura, genitori, che sono promossi e organizzati da ANDERSEN, in collaborazione con il Sistema BibliotecarioUrbano del Comune di Genova e il Centro Sistema Bibliotecario della Provincia di Genova.A presentarli e commentarli interverrano:Barbara Schiaffino direttore di ANDERSEN, la rivista e il premio italiano dei libri per ragazziDonatella Curletto Centro Sistema Bibliotecario della Provincia di Genova e Nati per Leggere - LiguriaWalter Fochesato storico dell'illustrazione e studioso di letteratura per l'infanzia, coordinatore scientifico ANDERSENAnselmo Roveda scrittore e studioso di letteratura per l'infanzia, coordinatore scientifico ANDERSEN

Gli appuntamenti, tutti in orario 17.00/18.30:giovedì 9 maggio | Biblioteca Comunale - Via Gavino 144 r - Campomorone GEvenerdì 10 maggio | Biblioteca Cervetto - via Jori 60 - Genova Rivarololunedì 13 maggio | Biblioteca De Amicis - Magazzini del Cotone - Genova Porto Anticomartedì 14 maggio | Biblioteca Brocchi - Via Casotti 1 - Genova Nervigiovedì 16 maggio | Biblioteca Bruschi Sartori - Via Filippo Emanuele Bottino 6 - Genova Sestri Ponente

In questo dossier tutte le recensioni dei libri presentati durante gli incontri, apparse nell’ultimo anno sulle pagine della rivistaANDERSEN, il mensile di informazione e commento sulla letteratura e l’editoria per bambini e ragazzi (www. a n d e r s e n . i t ) .Per ciascuna catagoria sarà decretato un vincitore, mentre altri riconoscimenti (alle collane di narrativa e divulgazio-ne, allo scrittore, all’illustratore e all’autore totale dell’anno) verranno assegnati direttamente durante la cerimonia del32° PREMIO ANDERSEN sabato 25 maggio 2013 al Museo Luzzati a Porta Siberia, nel Porto Antico di Genova,nell’ambito dell’iniziativa AMO CHI LEGGE... E G L I R E G A L O U N LIBRO - A G E N O VA, promossa dal Comune diGenova - Assessorato Cultura e Tu r i s m o e Assessorato Scuole, Soprt e Politiche Giovanili e AIE - AssociazioneItaliana Editori, con A n d e r s e n per “Il Maggio dei Libri”.

Tutti i partecipanti agli incontri sono invitati ad intervenire alla cerimonia di premiazione, dove potranno portare il loro con-tributo esprimendo - tramite apposita scheda - il voto per il Super Premio Andersen, il libro dell’anno scelto tra tutti i vinci-tori di questa 32ma edizione. L’elenco completo dei vincitori e il programma dell’iniziativa su www.premioandersen.it

dossier incontri su libri finalisti PREMIO ANDERSEN 2013

PREMIO ANDERSEN 2013I MIGLIORI LIBRI DELL’ANNO PER BAMBINI E RAGAZZI

32m a EDIZIONE | SABATO 25 MAGGIO 2013 | GENOVA, MUSEO LUZZAT IW W W. P R E M I O A N D E R S E N . I T rivista e premio

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FINALISTI Miglior libro 0/6 anni

Chris Haughton, OH- OH!, Roma, Lapis (pp. 40, euro13,50)Un nido su un grande albero, un piccolo gufo che ruzzola fino al suolo e una quieta ricerca della mamma.“Oh! Oh!”, ilpulcino di rapace notturno caduto dal nido si trova nella radura sottostante. Toccherà ad uno scoiattolo premuroso maassai poco avvezzo alla tassonomia linneana prov a re a trarlo d’impaccio. Il piccolo cerca la mamma e lo scoiattolo loincalza di domande, a dire il vero una,ma fondamentale:come è fatta? Le risposte però non mettono sulla giusta via loscoiattolo. La storia del piccolo gufo, complice l’accattivante equilibratissima e poco praticata impostazione grafica, piacee conv i n c e. Non solo noi evidentemente:il libro ha neanche un paio di anni e gode già di molti riconoscimenti e ditraduzioni in più di una dozzina di lingue. L’autore, Chris Haughton, è un illustratore e designer irlandese qui al suo primolibro ma dal consolidato bagaglio di esperienze e collaborazioni.

(anselmo roveda - ANDERSEN novembre 2012)

Mo Willelms, SIAMO IN UN LIBRO!, Milano, Il Castoro, 2012 (pp. 58, euro 12,00)Secondo volume di una serie che negli Stati Uniti ha avuto molto successo, il libro stesso è più vicino al linguaggio deicartoni animati che a quello di un tradizionale albo illustrato. Sullo sfondo bianco della pagina ci sono soltanto i due pro-tagonisti, la maialina Tina e l'elefante Reginald: pochi elementi, un ritmo incalzante e tante risate rendono i libri di MoWillems divertenti anche per i bambini che di solito preferiscono internet o la televisione. Siamo in un libro (Il Castoro,2012, 62 pp., 12 euro, da 4 anni, video), gioca proprio su questo tema: i due personaggi si accorgono di essere den-tro a un albo illustrato, si rivolgono al lettore e gli chiedono di rileggere spesso la storia, affinché duri più a lungo. Disegnirapidi per personaggi che sorpresi dialogano tra loro e con il lettore per giocare con la lettura.

Oliver Jeffers, NEI GUAI, Zoolibri, Reggio Emilia, 2012 (pp. 40 euro 15, collana “gli illustrati”)Un aquilone rimane impigliato fra i rami di un albero, il bimbo suo proprietario cerca invano di liberarlo. Vi ricorda qual-cosa? Se il protagonista di questa storia pare aver ereditato la sfortuna con gli aquiloni del suo celebre collega CharlieBrown in compenso non gli manca la capacità di escogitare soluzioni più creative e audaci. Ecco allora che il piccoloLeo tenta di liberare l’aquilone colpendolo con le sue scarpe preferite... che rimangono incastrate fra i rami anch’esse.Per liberare le scarpe è la volta del gatto, che ovviamente non solo non fa cadere proprio nulla, ma si rifiuta di scenderee ha dunque bisogno di essere liberato a sua volta... Oggetto dopo oggetto, lancio dopo lancio, la storia scivola nel non-sense, con il nostro Leo che arriva a lanciare sull’albero la macchina di famiglia, un ignaro lattaio, un orangotango, e poiaddirittura una balena, una nave, un camion dei pompieri e via di questo passo. Oliver Jeffers, fra i più interessanti espo-nenti della nuova generazione di autori/illustratori per la prima infanzia, dopo Chi trova un pinguino... e L’incredibilebimbo mangia-libri prosegue la sua ricerca stilistica forte di un tratto minimale e allo stesso tempo incisivo, che rivela unattento uso dello spazio compositivo all’interno della tavola e un’abilità non comune nell’integrare mezzi narrativi diversi(immagini, testo e gli occasionali dialoghi balloon).

(elizabeth clarke - ANDERSEN ottobre 2012)

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FINALISTI Miglior libro 6/9 anni

Luigi dal Cin, NEL BOSCO DELLA BABA JAGA. FIABE DALLA RUSSIA, Modena, Panini, 2012 (pp. 42, euro 14)Progettato da Monica Monachesi con testi di Luigi Dal Cin il volume ci appare come il migliore fra quelli pubblicati in occa-sione della mostra di Illustrazione di Sarmede (alla sua trentesima edizione). Vuoi per la cura editoriale, con una copert i n asontuosa e raffinata, vuoi per la qualità complessiva. Nove testi, tratti per la maggior parte dalla classica raccolta diAleksandr Afanas’ev, ed altrettanti illustratori. Tecniche e stili diversi ma che nel rapporto con i testi trovano poi una felice einconsueta omogeneità che rende il libro mirabilmente unitario. Spesso, infatti, uno dei limiti di queste operazioni è proprioquello di accostare tavole anche bellissime ma che poi non riescono a dialogare fra di loro. Qui invece non accade ed ècosa rara che ci piace mettere in rilievo. I loro nomi? Fabio Facchinetti, una freschissima Clotilde Perrin, Anna Castagnolicon una tavola di fluida eleganza, Valerio Vidali con una misura virtuosa e di grande efficacia narrativa, Jozef Wilkon, gran-de maestro, con due tavole di superba fattura. Infine Pep Montserrat, Sacha Poliakova, David Pintor (suoi i magnifici e rias-suntivi risguardi) e Artem Kostyukevich declinano in vari modi il patrimonio figurativo della tradizione russa (e quello delleavanguardie artistiche degli anni traditi della rivoluzione).

(walter fochesato - ANDERSEN dicembre 2012)

Annamaria Gozzi - ill. di Violeta Lopiz, I PANI D’ORO DELLA VECCHINA, Milano, Topittori, 2012 (pp. 28, euro 14)Nei racconti popolari il tema della Morte che viene beffata dalla scaltra saggezza contadina è un tema ben presente.Certo si tratta soltanto di dilazioni più o meno lunghe, di contrattazioni accorte e ben calcolate, di provvisori ma vincen-ti escamotage. A questo elemento narrativo un altro se ne potrebbe aggiungere : i patti col diavolo che vengono alle-gramente disattesi con suo grande e furibondo scorno. In questa storiella, scritta con indubitabile brio e attenta scrittura,l’incontro con la Nera Signora viene declinato in modo nuovo e originale. C’è una vecchina che di anni ne ha veramentetanti e tanti. Tutto sommato sarebbe anche pronta, ma siamo nei giorni che precedono il Natale e lei, da cuoca provet-ta, è impegnatissima nel preparare i dolci più buoni e invitanti per i bambini del piccolo villaggio in cui abita da tempoimmemorabile. Dunque occorre del tempo e per la protagonista l’unica strada è quella di avere il giusto rinvio. Squisitele tavole della Lopiz, sobrie quanto mai nel calcolato uso di pochissimi e tenui colori. Un segno dolce e pacato, percor-so da qualche guizzo di opportuna ironia e perfetto nel rendere le fattezze sia dell’anziana protagonista sia quelle infor-mi e mutevoli della Cosa. Bellissimi poi certi trepidi accenti o il gioco di taluni piccoli particolari, capaci di stabilire uncontinuo e mai banale e scontato rapporto con il testo.

(walter fochesato - ANDERSEN gennaio-febbraio 2013)

Benoit Marchon - ill. di Robin, NEL MONDO CI SONO…, Torino, EDT-Giralangolo, 2012 (pp. 44, euro 13,50)L’albo ha una partenza lenta e preferisce rivelarsi pian piano in tutta la sua ricchezza e complessità. L’articolazione dellibro è quanto mai semplice e piana: tavole a colori alle quali costantemente si accoppiano poche righe di testo. Si trat-ta come dire di una visione sul mondo o, ancor meglio, del mondo. Dove accanto alle cose belle della vita o alla pre-ziosa normalità del quotidiano nulla si tace attorno alle storture o brutture che ci assediano; la guerra e la violenza, l’in-quinamento nelle sue varie forme e lo sfruttamento, il dolore e la solitudine, la miseria e il lavoro minorile. Il tono è sem-pre pacato, l’intendimento civile e oserei la parola politico. Veramente piacevoli e perfette per brio e vigore narrativo letavole di Robin: un segno nervoso e veloce, arioso e preciso che, da un lato, fa pensare alla lezione intramontabile diun maestro come Jean-Jacques Sempé e, dall’altro, ci ricordano non poco l’ironia e la poesia di autori come David McKee,Quentin Blake e Tony Ross.

(walter fochesato - ANDERSEN dicembre 2012)

PREMIO ANDERSEN 2013I MIGLIORI LIBRI DELL’ANNO PER BAMBINI E RAGAZZI32m a EDIZIONE | SABATO 25 MAGGIO 2013 | GENOVA, MUSEO LUZZAT I

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FINALISTI Miglior libro 9/12 anni

Guido Quarzo, LA MERAVIGLIOSA MACCHINA DI PIETRO CORVO, Milano, Salani, 2013 (pp. 104, euro 11)Pietro Corvo è un artigiano abile e appassionato, più preoccupato del buon esito del proprio lavoro che del denaro, che purnon disdegna. Conoscitore della meccanica di precisione, è un orologiaio capace di costruire precise pendole e, per i clien-ti più esclusivi, strabilianti giocattoli a carica e a molla. Ma è anche un uomo di smisurata bruttezza, più brutto dei brutti. Diuna bruttezza che incute timore e rispetto anche ai malintenzionati e ai briganti. Tanta poca grazia è temperata dalla sensi-bilità e da una certa ironia. E allora quando entra in scena il giovane Giacomo - il nostro protagonista, orfano prelevatodall’Albergo di Vi rtù per farne apprendista a bottega - Pietro Corvo sarà non solo scrupoloso e esigente maestro ma anchecapace di affetto paterno. Così come quando entra in scena la figlia del Marchese suo committente, la graziosa Irina, nonsaprà resistere ad un innamoramento folle, per quanto mai dichiarato. Viaggi oltralpe, intrecci internazionali, eccellenze art i-giane, elefanti mostrati quale attrazione da improbabili “turchi” astigiani, saltimbanchi, briganti, inserti in piemontese e fran-cese a rendere la molteplicità dei registri linguistici d’uso nel contesto d’ambientazione della storia, gli incredibili congegni diVaucasson, perfino un giovane Rousseau: tutti ingredienti che con equilibrio e appropriatezza contribuiscono a tessere unromanzo inconsueto e appassionante.

(anselmo roveda - ANDERSEN aprile 2013)

Jonathan Auxier, PETER NIMBLE E I SUOI FA N TASTICI OCCHI, Milano, Salani, 2013 (pp. 360, euro 15)L’epopea di Peter Nimble ha davvero un tono di narrazione epica fin dal suo esordio: le prime pagine sono fatte apposta percatturare il lettore e farlo precipitare in una vicenda dalla quale - ad eccezione di alcuni punti della seconda parte dove il som-marsi di scontri e corse rischia di far perdere il filo troppo facilmente - faticherà a staccarsi. Per di più sono pagine perfette peressere lette ad alta voce, il che ci dice quanto questa storia abbia davvero le caratteristiche delle narrazioni orali che tra-mandano le vicende degli eroi di un popolo. Del resto il giovane Peter è inconsapevole eroe di una terra che attende di esse-re liberata. La storia comincia in una città dal sapore dickensiano dove il decenne Peter trascorre le giornate a rubare, adde-strato magistralmente dall’uomo che lo ha tolto dall’orfanotrofio per farne il miglior ladro di tutti i tempi. Proprio aprendo i luc-chetti di un forziere, il ragazzo precipita nel destino che lo attende: quello di liberare dall’incubo di un potere dispotico il suopopolo e recuperare la vera identità che ignora. Dalla sua parte un bizzarro accompagnatore, i sensi sempre all’erta e unprofessore che gli regala armi davvero necessarie: tre paia di occhi magici e due certezze: che un ragazzino non dovrebbemai considerare impossibile qualcosa e soprattutto il pensiero di esser stato chiamato a quell’avventura non per quello chepotrebbe diventare, ma per quello che già è.

(caterina ramonda - ANDERSEN maggio 2013)

Anna Lavatelli, GASTON E LA RICETTA PERFETTA, Firenze, Giunti Junior, 2012 (“Gru - serie Oro”, pp. 224, euro 8,50)Una storia piacevolissima in cui a convincere è lo stile scintillante, ironico e talvolta apertamente comico di Anna Lavatelli. Laquale non rinuncia - memore della tradizione feuillettonistica - a pizziconi ben dosati di commozione e buoni sentimenti. Il gio-vane Gaston non si rassegna ad essere rimasto solo al mondo, il suo desiderio è quello di sapere che fine hanno fatto i geni-tori. Ma sono il cibo e le sue preparazioni a dettare i ritmi della vicenda (l'inchicapi, il paiche con la yuca fritta, l'arroz conpato, ...): Gaston, infatti, ha un talento naturale per la cucina, che si è affinato negli anni trascorsi in un orfanotrofio dove haincontrato il placido e saggio fra' Zapallo, il quale - prima di morire - gli ha affidato un suo manoscritto zeppo di ricette raccoltenel tempo. Poi, affidandosi alle acque del fiume, il lavoro a bordo della Reina del Amazonas, prima come mozzo e poi comeaiuto cuoco e infine il rapimento. A compierlo sono una banda di pirati - scalcinata e, al fondo, bonacciona e gaudente - chepensano di aver rapito il celebre chef della Reina e non un ragazzetto, all'apparenza sprovveduto: un incontro che rappresen-ta per loro una decisiva fortuna. Lasciamo al lettore il seguito della narrazione che, fino alle ultime pagine, non lesina sorprese.

(walter fochesato - ANDERSEN maggio 2012)

PREMIO ANDERSEN 2013I MIGLIORI LIBRI DELL’ANNO PER BAMBINI E RAGAZZI32m a EDIZIONE | SABATO 25 MAGGIO 2013 | GENOVA, MUSEO LUZZAT I

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FINALISTI Miglior libro oltre i 12 anni

Clare Vanderpool, L’INDIMENTICABILE ESTATE DI ABILENE TUCKER, Torino, EDT-Giralangolo (pp. 384, euro 15)Un’opera scintillante e divertente, coinvolgente e commovente, ariosa ed ammiccante. Tutta giocata su un’accorta pluralitàdi registri narrativi e su di un plot point perfettamente calibrato. Gideon, amatissimo padre, ha mandato la figlia dodicennea trascorrere le vacanze estive a Manifest dove, ad accoglierla, trova Shady Howard, un pastore battista alquanto singola-re con un passato da contrabbandiere (di alcol). Abilene si interroga sul perché il padre l’abbia mandata proprio in quel vil-laggio curioso e dall’aria depressa e, fatte le prime amicizie e dopo il ritrovamento, all’apparenza casuale, di un’inesplica-bile mappa e di alcune vecchie lettere ed oggetti, inizia una sua personale indagine. E’ così che nel libro si alternano i gior-ni del maggio-agosto del ‘36 con gli avvenimenti di 18 anni prima in un vero e proprio intreccio, che assume le cadenzedi una storia in giallo. La Vanderpool è abilissima nel ricostruire con mano sicura i due contesti storici. Manifest negli annidel primo conflitto vive su di una miniera che attira comunità diverse di immigrati (scozzesi, greci, italiani, polacchi, tedeschi,russi), sfruttate da un padrone senza scrupoli e divise fra di loro. Finché il casuale arrivo di Jinx, un giovanissimo genio dellat r u ffa, non mette in moto un inarrestabile “complotto” che è anche presa di coscienza dei propri diritti. Poi le armi in terra diFrancia richiederanno le loro vittime e subito dopo arriverà il terribile flagello della “spagnola”. Ma non diciamo di questamagnifica vicenda. Meglio consigliarne la lettura, perfettamente estiva.

(walter fochesato - ANDERSEN settembre 2012)

Andreas Steinhöfel - trad. di Chiara Belliti, RICO, OSCAR E IL LADRO OMBRA, Roma, Beisler (pp. 240, euro 13)Una Berlino di periferia, marginale e stramba, segnata in vari modi dalle difficoltà della vita che lasciano su chi le subiscel’odore del grigio, come riflette Rico. Già, Rico: è un diverso e ce lo dice lui stesso più e più volte. La sua memoria è uncolabrodo, non parliamo poi dell’ortografia o della matematica, ad orientarsi è un disastro: l’unico posto dove si muove asuo agio, facendo quando può incursioni negli appartamenti dei vicini, è il suo condominio, abitato da una umanità variae, per certi versi, esemplare. Però Rico a suo modo ragiona e talvolta è capace di intuizioni non da poco e di pensieri tutt’al-tro che banali. Un giorno incontra Oscar, un bambino che è tutto l’opposto di lui: un soldo di cacio pauroso che, per pre-cauzione, gira sempre con in testa un casco blu da motociclista ed è, lo dichiara lui stesso, “intelligente al cubo”. Pur cosìdiversi, i due diventano amici. E sarà propria l’amicizia a far sì che Rico osi tutto ciò che non aveva mai pensato di fare. Ilr a p p o rto fra i due si intreccia strettamente con il caso di un misterioso rapitore di bambini. Un giallo, con tutti gli ingredientidel caso, ma quanto mai singolare. Avvincente e ricco di colpi di scena e rovesciamenti, che si concentrano tutti nei capi-toli finali. Divertente, frizzante, talora ricco di spunti comici, ma umanissimo e non privo di un velo (grigio) di malinconia.

(walter fochesato - ANDERSEN aprile 2013)

Tommaso Percivale, RIBELLI IN FUGA, Trieste, Einaudi Ragazzi, 2013 (Collana “Carta Bianca”, pp. 250, euro 10) 1926: il fascismo, ormai trasformatosi organicamente in un regime, dà vita all’Opera Nazionale Balilla e tutta l’infanzia daisei ai diciotto anni viene progressivamente inquadrata nelle nuove strutture che fin da subito assumono una marcata improntapremilitare in stretto rapporto con le istituzioni scolastiche. Tutte le altre associazioni giovanili vengono sciolte di autorità. Manon tutti vogliono piegarsi al diktat del fascismo e, in modo clandestino, decidono di continuare a svolgere le consuete attività,costituendo così una sorta di embrionale palestra di antifascismo e di resistenza. Questo è lo sfondo in cui Percivale tesse lasua storia, ambientata nell’immaginario paese di Pruneto. Anche qui arriva l’O.N.B. con il fascino delle sue divise e il moschet-to con cui esercitarsi. Un eccellente romanzo che, oltre al merito di occuparsi di un capitolo poco noto della nostra storia, pos-siede una bella e ricca scrittura, arricchita da fulminee descrizioni del mondo della natura e un gusto vivo per le notazioni pae-saggistiche. Ci è piaciuto soprattutto l’alternarsi dell’avventura con notazioni umoristiche, l’efficace caratterizzazione psicologi-ca dei protagonisti e la capacità di coinvolgere il giovane lettore fino al procedere intenso e drammatico degli ultimi capitoli.

(walter fochesato - ANDERSEN aprile 2013)

PREMIO ANDERSEN 2013I MIGLIORI LIBRI DELL’ANNO PER BAMBINI E RAGAZZI32m a EDIZIONE | SABATO 25 MAGGIO 2013 | GENOVA, MUSEO LUZZAT I

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FINALISTI Miglior libro oltre i 15 anni

Dave Cousins, QUINDICI GIORNI SENZA TESTA, Cinisello Balsamo (MI), Edizioni San Paolo, 2013 (pp. 336, euro 17,90)Si dice che gli scarafaggi possano sopravvivere a un’esplosione nucleare. Ma riusciranno Laurence e Jay Roach, rispettiva-mente 15 e 6 anni, a sopravvivere per due settimane senza nessuno che badi a loro e nemmeno uno spicciolo per com-prare da mangiare? I due “scarafaggi” in questione qualcuno in realtà ce l’avevano, ma la loro mamma - single, depressae con un serio problema di alcolismo - da qualche giorno è sparita senza una spiegazione. Laurence si ritrova così a bada-re all’irruento fratellino facendo i salti mortali per mettere insieme il pranzo e la cena, tenendo a bada insegnanti sospettosie vicine ficcanaso che potrebbero chiamare gli assistenti sociali. Forse basterà vincere un concorso alla radio per far torn a-re la mamma con la promessa di una vacanza spesata; o forse per rintracciarla basteranno un po’ di forza d’animo e giocodi squadra, oltre all’aiuto di una nuova amica. Un’odissea agrodolce dal ritmo perfetto, con alcuni personaggi ottimamentecaratterizzati, a cominciare dal protagonista, ritratto con grande abilità dall’autore nel suo essere prematuramente respon-sabilizzato, un adolescente costretto a fare da genitore sia al fratellino che alla madre. Il riscatto arriverà, ma non senza pro-blemi, nel segno di un realismo tutto britannico che non teme di affrontare gli aspetti sgradevoli di un’esistenza ai margini.

(elizabeth clarke - ANDERSEN marzo 2013)

Paul Doswell, L’ U LTIMA ALBA DI GUERRA, Milano, Feltrinelli, 2013 (pp. 176, euro 13)11 novembre del 1918. L’impero austroungarico si è già arreso e la tracotanza bellica della Germania è ormai ridotta ai mini-mi termini. Nella foresta di Campiègue, a Nord di Parigi, sul treno del maresciallo Foch si sta trattando la resa. Sono le quat-tro di notte e, dopo ore di colloqui si arriva all’epilogo: alle 11,00 del mattino le ostilità cesseranno. In questo pugno di orefra ritardi e indecisioni, stupidità carparbia e crudele alterigia dei comandi, altre tragedie conosceranno il loro beffardo epilo-go. Ed è qui che il destino intreccia i fili di tre giovanissimi soldati: un aviatore americano e due fanti, l’uno tedesco e l’altroinglese. Diverse sono le motivazioni o i casi che li hanno portati al fronte. Ma i tre si incontreranno, faranno in tempo a salvarsie a salvare, a comprendere appieno l’insensatezza del conflitto. Il romanzo riserva colpi di scena fino all’ultima riga e non sipiega alla logica del lieto fine. Piuttosto intende farci riflettere (implicitamente) sui meccanismi dello scontro bellico. E di que-st’ultimo nulla tace e tutto viene reso senza enfasi ma con pacata precisione: dagli effetti terribili dei gas all’uso della baionet-ta, dalle indescrivibili condizioni igieniche ad un autoritarismo cieco e selvaggio. Attraverso un serrato montaggio di brevi capi-toli, ognuno contrassegnato da un’ora, tutto si compie. Un magnifico romanzo che ci mostra come sia possibile (e necessario)narrare ai ragazzi la guerra. Perché ne conoscano così la vera natura.

(walter fochesato - ANDERSEN maggio 2013)

Tim Willocks, DOGLANDS. Storia di un cane che corre nel vento, Sonda, Casale Monferrato (AL), 2012 (pp. 224, euro 14)Furgul è nato a Dedbone’s Hole, un posto più simile a un lager che a un allevamento di levrieri destinati alle corse. Quando lasua natura di meticcio diventa troppo evidente, la madre Keeva lo convince a scappare, sperando così di sottrarlo a una finec e rta per mano del sadico padrone dell’allevamento. Dopo una fuga rocambolesca il cucciolo viene adottato da una coppiasposata. Furgul, però, non sa rinunciare alla sua libertà e soprattutto ai suoi istinti... Meglio allora scappare di nuovo, alla ricer-ca del padre, uno degli ultimi cani selvaggi, e delle Doglands, dove si dice che tutti i cani corrano liberi nel vento. E poi nonha dimenticato la promessa che si era fatto da cucciolo: ritornare all’allevamento per liberare la madre e gli altri cani maltrat-tati. Narrato da un punto di vista esclusivamente “canino”, tanto che i personaggi umani risultano appena abbozzati rispetto aquelli a quattro zampe, il romanzo di Willocks è una avvincente fiaba iniziatica, intrisa di realismo magico. Lungo il suo cam-mino Furgul incontrerà cani e uomini diversi, imparando quanto il mondo degli uomini e quello dei cani sia al fondo incompa-tibile. Un libro godibile da ragazzi e adulti, che ne apprezzeranno l’umorismo e la poesia tanto quanto la drammaticità e l’a-more incondizionato che traspare dalle sue pagine per il mondo animale.

(elizabeth clarke - ANDERSEN dicembre 2012)

PREMIO ANDERSEN 2013I MIGLIORI LIBRI DELL’ANNO PER BAMBINI E RAGAZZI32m a EDIZIONE | SABATO 25 MAGGIO 2013 | GENOVA, MUSEO LUZZAT I

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FINALISTI Miglior libro di divulgazione

Aleksandra e Daniel Mizielinsky, M A P P E, Milano, Mondadori Electa (pp. 108, euro 22)Un bel volumone in gran formato che arriva dalla Polonia. Con diligenza e fascino i due autori ci regalano tante e tante car-tine a doppia pagina, partendo dall’Europa per giungere all’Oceania. Certo ogni continente si presenta con una carta d’in-sieme ma poi, un piccolo paese come la Svizzera gode degli stessi privilegi della Germania o della Spagna. Dentro allac a rta è tutto un proliferare di monumenti e prodotti tipici, flora e fauna e bellezze naturali. Ma tutto, ovviamente, non ci sta,bisogna fare delle scelte. Ecco allora la trovata, sul filo del surreale: ai confini o sul fondo neutro degli stati limitrofi si pre-sentano, a mo’ di pacifiche truppe d’invasione, personaggi illustri e gastronomia, feste e folklore. Nel lavoro dei Mizielinskyil nuovo è dato da un segno di grande originalità. Sono disegni nitidi e semplici, con un tratto vagamente pop; cert a m e n t edebitori, nella loro puntigliosa efficacia, in apparenza un poco naïf, della grande tradizione grafica polacca. Qui le stradedi una spicciola divulgazione si intrecciano continuamente con il sogno e lo stupore, l’incanto e il curioso. Restano da direalcune cose sul nostro paese che, sarà per colpa della sua forma e per i suoi confini marini, si presenta singolarmente sgom-bro, vuoto quasi. Gli Appennini sembrano mucchietti di sabbia grigiastra sparsa qua e là, la Fiat e Pompei ci sono ancora,manca la Lanterna ma per fortuna ci sono il pesto e Pinocchio. Che cosa volere di più?

(walter fochesato - ANDERSEN aprile 2013)

B runo Tognolini - ill. di Alessandro Sanna - musica di Paolo Fresu e Sonia Peana, NIDI DI NOTE, Roma, Gallucci, 2012(pp. 60 + CD, euro 18)Un cercatore/trovatore, Bruno Tognolini, proprio come Cirino e Coretta, i due fratelli protagonisti del libro: un cammino indieci passi verso la musica, illustrato dal magico tratto di Alessandro Sanna, corredato da un cd (con musiche di Paolo Fresue Sonia Peana) e nato da un progetto didattico corale di formazione musicale nella prima infanzia ideato dalla violinistaSonia Peana. Cirino e Coretta sono figli di due sposi nati sordi e poveri nel regno di Quandomai, soggiogato dal cantomalefico di due sovrani avidi e prepotenti. Per aiutare i genitori, i due bambini decidono di mettersi in viaggio alla ricercadel Sole Suonatore e della Luna Cantante, che sveleranno sul finire della fiaba - inframezzata da intermezzi e tiritere - il signi-ficato di quell’avventura in dieci tappe. La storia di un cammino di formazione che tra parole di fiabe e filastrocche, e imma-gini visive e sonore, racconta un percorso che abbraccia con leggerezza onirica temi come l’inizio, lo sguardo sulla realtà,l’identità nella diversità, la fiducia in se stessi, l’accettazione del cambiamento, il coraggio (e le gioie) della trascendenza,l’unicità e la molteplicità, il valore delle differenze e della creatività, il silenzio e i suoni della natura e dei corpi.

(donatella trotta - ANDERSEN giugno 2012)

Nicola Davies - illustrazioni di Mark Hearld, LA NATURA E LE STA G I O N I, Milano, Rizzoli, 2013 (pp. 108, euro 20)Nicola Davies è in Inghilterra un’autrice notissima e i suoi libri di divulgazione hanno vinto premi prestigiosi. Studiosa di zoo-logia ha poi continuato ad osservare gli animali nei loro habitat naturali. Tutto ciò lo si può cogliere anche in questo bellis-simo volume dove la fauna e flora, nonché le attività umane, sono presentate con cordiale sapienza, indubbie capacità disintesi e grande partecipazione emotiva. L’ a rticolarsi del volume, solido e in gran formato, è quanto mai semplice. Quattrograndi parti, una ovviamente per ogni stagione, e al loro interno, in una costante soluzione a doppia pagina, tante “sche-de”. Sono quasi una sessantina, brevi testi dove sovente si fa felicemente ricorso al verso o comunque ad un linguaggio poe-tico. Le illustrazioni di Hearld palesano una misura calda e vibrante. Le sue sono grandi tavole di bellissima fattura, dove adun tratto elegante e incisivo si accompagna un uso virtuoso del colore, ricco di una miriade di tonalità e sfumature a cui siaccompagna un sicuro virtuosismo tecnico che accoppia la tecnica incisoria al collage. Ne nasce un concerto quanto maivario ma dove, costantemente al centro della scena, vi è la natura in tutti i suoi molteplici aspetti di cui Hearld è maestro nelsottolineare la matericità e l’essenza.

(walter fochesato - ANDERSEN aprile 2013)

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FINALISTI Miglior libro fatto ad arte

Laurent Moreau, A CHE PENSI?, Roma, Orecchio Acerbo, 2012 (pp. 44, euro 16,50)Una piazza, delle palazzine, tra i tetti alcuni uccelli e un gatto, un caffè con tavolini esterni, una fermata d’autobus e tante,tante persone in piedi, sedute, in movimento, alla finestra o in attesa. Tra gli altri Rosa, Elena, Enrico, Laura, Guglielmo, Nina,Elvira, Nicola, Giovanni, tutti con i loro pensieri, come dice la voce narrante, siano essi pesanti o leggeri. Come quelli diAnna che si sta innamorando, quelli di una Maria gelosa, la voglia d’estate di Lorenzo, i pensieri tristi di Anna, la “made-laine” di Luciano o quelli più incerti del timido Antonio. Pensieri, fantasie, sogni, desideri, ricordi che l’illustratore ci svela fru-gando nelle teste di uomini e donne, di giovani, anziani e bambini. Un catalogo di emozioni e sensazioni che ci perm e t-terà di giocare con i nostri piccoli lettori, chiedendo loro di anticipare la risposta nascosta dietro alle finestre. Perchè Mattiaè felice? Cosa sta sognando Amir? Un libro semplice, dal formato medio, dalla tipologia tanto amata dai bambini, quellacon finestre, dal tipo d’illustrazione quasi naif, fatta di campiture piatte, poche ma ricercate tonalità, un segno non scontato.L’ a rtista, autore di testo e immagini, è il giovanissimo Laurent Moreau, bretone, uscito dall’Ecole des Arts Décoratifs diStrasburgo. Da subito ha iniziato a lavorare per le più rinomate case editrici d’oltralpe, dalla storica Gallimard fino aRouergue, Actes Sud Junior o la nuovissima Petits Platons.

(david tolin - ANDERSEN dicembre 2012)

Wilhelm e Jacob Grimm - illustrazioni di Sybille Schenker, HÄNSEL E GRETEL, Minedition, 2012 (pp. 48, euro 22)Un libro di grande rigore grafico-compositivo, con una attentissima cura ad ogni sia pur minimo particolare. Dalla rilegatu-ra a cordino al felice contrappunto fra il severo nero della copertina e l’elegante e brioso motivo a piccoli fiori del fronte-spizio e della pagina finale che, assieme al titolo a traforo e in caratteri gotici, paiono quasi alludere ad un qualche anticomanoscritto o diario casalingo. E le sorprese proseguono poi all’interno, nel gioco costante e virtuoso delle pagine in nero(inframmezzate qua e là da qualche tocco di colore) con quelle in acetato trasparente. Ecco, il nero (della paura, dell’atte-sa, della morte, del mistero, della cupezza) è la nota assolutamente dominante di quest’albo. Dunque silhouettes che talorapassano da una pagina all’altra, bianchi squillanti e allusivamente drammatici, la sapienza di fondini a fiorami (un po’B i e d e rmaier), la sorpresa della casetta che emerge pian piano dal fitto del bosco (felci e rami scheletriti), i dolciumi posti sultavolo con il fondo rosso e sanguigno che si ripete nella scena (intensissima) dove una Gretel determinata e furente getta nelf o rno la strega. C’è in questo bellissimo albo un’eleganza severa e trattenuta. Trovo una scansione narrativa drammatica eincalzante; un’ambientazione molto grimmiana volendo, anche per la presenza di piccoli accenni.

(walter fochesato - ANDERSEN maggio 2013)

Jesse Klausmeier - illustrazioni di Suzy Lee, APRI QUESTO PICCOLO LIBRO, Mantova, Corraini, 2013 (pp. 36, euro 17)Per primo, alcuni anni or sono, arrivò Alice in Wonderland, inconsueta e preziosa rielaborazione del capolavoro di Carroll,fu poi la volta dell’ineffabile terna rappresentata da Mirror, L’onda e Ombra a cui ha fatto seguito La trilogia del limite, librooriginalissimo dove l’autrice presenta, analizza e giustifica il lavoro compiuto con i precedenti albi. Adesso è giunto dapochissimo in libreria questa operina deliziosa e fantasiosa che non sarà facile spiegare in poche righe e nella quale le sor-prese maggiori consistono proprio nello sfogliarla e nel guardare le figure. Ripetutamente, come amano fare i bambini.L’elemento che da solo detta i tempi di questo originalissimo albo è proprio quello dei formati. Aprendolo non ci resta chepassare da una sorpresa all’altra con i diversi libri, incastonati l’uno dentro all’altro. Fino a giungere alla pagina finale checela un grato ed esplicito invito alla lettura e ai suoi indubitabili piaceri. I disegni della Lee sfoderano la consueta e frescapiacevolezza, la loro programmatica e vivida semplicità arricchita da garbati tocchi di colore. Certo la cosa più bella è poiil loro inserirsi in un progetto grafico elegante e coinvolgente, di rara bellezza e squisito ferv o r e .

(walter fochesato - ANDERSEN marzo 2013)

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FINALISTI Miglior libro albo illustrato

Lane Smith - trad. di Mara Pace, NONNO VERDE, MIlano, Rizzoli (pp. 32, euro 13)A raccontarci quel che accade è un bambino, il quale pagina dopo pagina ci narra la vita del bisnonno. Quest’ultimo è unprovetto giardiniere, la sua grande passione, la sua scelta di vita. Certo la memoria dell’anziano non è più quella di untempo e qualche cosa ogni tanto si dimentica ma a far sì che possa ricordarsi tutto contribuisce proprio il giardino. E il per-ché ci viene svelato nelle due doppie tavole finali che, ripiegate, celano la sorpresa finale. Preparata, peraltro, da tutte leprecedenti illustrazioni dove il bimbo narrante, e solerte aiutante dell’anziano, ci presenta i vari momenti attraverso le verdi“sculture” realizzate secondo i precetti della difficile ars topiaria. Vale a dire il potare alberi e arbusti dando loro una form ageometrica, diversa da quella assunta dalla pianta. Quindi ogni cosa di cui si parla la troviamo poi rappresentata nelle sua-denti rappresentazioni vegetali. È un albo dalle molteplici letture e, fra le pagine, si nascondono non pochi piccoli “indizi”che, alla fine, troveranno una loro logica collazione. Il segno di Lane è qui preciso e minuto ma, al tempo stesso morbido elimpido, aperto a suggestioni che azzarderei a definire metafisiche.

(walter fochesato - ANDERSEN settembre 2012)

Laetitia Bourget - ill. di Emmanuelle Houdart, GENITORI FELICI, Modena, Logos, 2012 (pp. 38, euro 17)In libro in cui l’autrice usa i toni magici e remoti della fiaba e del suo C’era una volta… per raccontarci con toni accorati eintensi una storia di quotidianità. Di come un amore, un rapporto di coppia, accompagnato dalla nascita di due figli, possadurare attraverso i decenni e rafforzarsi e placarsi, svolgendo la sua trama fra gioie e difficoltà, cose belle e accadimentidolorosi. La vita insomma. Nell’albo vi è anche il distacco dalla casa dei figli: i contrasti, i divieti, le incomprensioni e leribellioni. Perché queste sono le “prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano”. E il libro siconclude con due ineffabili tavole, dense di poesia. La seconda addirittura non ha neppure bisogno di un testo, mentre nellaprima si scrive: “Come avranno fatto a restare uniti, malgrado tutte queste prove? Ci saranno voluti pozzi di saggezza emontagne d’amore”. La Houdart cesella pagine colte e fortemente personali, sospese fra suggestioni surrealiste e arcimbol-desche e citazioni che ricordano il mondo di To p o r. Il tutto con una tavolozza dai colori liberi e vivi, acidi e dissonanti digrande impatto visivo ed emotivo. Un tessuto di segni, ricchissimo eppur nitido, volto programmaticamente alla creazione dipossibili narrazioni parallele, anticipazioni, inaspettate sottolineature, allusivi corpo a corpo con il testo.

(walter fochesato - ANDERSEN gennaio-febbraio 2013)

Amy de la Haye - ill. di Emily Sutton, CLARA BUTTON A LONDRA. Una giornata magica, Roma, Donzelli, 2012 (pp. 36, euro 16)La piccola Clara Button ha un fratello scatenato e impertinente, una mamma affettuosa e comprensiva ed una grande, smo-data passione per i vecchi bottoni e per il cappello, appariscente e fantasioso, appartenuto a nonna Elsie che di mestierefaceva giusto la modista. Un giorno Oliver, il fratello, combina un bel guaio, rovinando il cappello di Elsie. Allora la mammadecide di portarli a visitare il Victoria and Albert Museum con le sue svariatissime collezioni e chissà che non si possa farequalche cosa anche il prezioso copricapo da restaurare? Ovviamente ci sarà un opportuno lieto fine. Dato che la nostra pro-tagonista, con sua caparbia intraprendenza, troverà qualcuno del museo, fra i curatori, pronto con ago e filo a rimetterlo anuovo. Intessuta alla piccola storia c’è il percorso attraverso famosi grandi magazzini come Libert y, Harrods, Fortnum &Mason e vi è quindi il percorso attraverso le sale delle collezioni reali con Oliver che si finge disinteressato e sbuffa ma restaanche lui affascinato dalla tigre del sultano Tipu piuttosto che dal calco della colonna traiana. A ciascuno il suo, insomma.Resta da lodare, e non poco, il lavoro di Emily Sutton, giovane illustratrice inglese che palesa un segno perfettamente con-geniale all’andamento del testo. Un fresco fraseggio grafico minuto e paziente. Naturalmente portato a piccole e sorridentisottolineature, a lievi e argute invenzioni. Un tono pacato ma aperto alla continua meraviglia dello sguardo infantile che,curioso e incantato, cerca, trova e ricrea.

(walter fochesato - ANDERSEN maggio 2013)

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FINALISTI Miglior libro mai premiato

Michael Rosen, illustrazioni di Helen Oxenbury, A CACCIA DELL'ORSO, Milano, Mondadori, 2013 (pp. 36, euro 14)Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1989, l’albo è tradotto in italiano undici anni dopo per Mondadori, ma la suavita è breve anche se resta nel cuore di alcuni librai e bibliotecari accorti, che ne intuiscono (e sperimentano) le indubbie qua-lità e la grande forza di coinvolgimento. Una struttura quanto mai semplice, capace però di celare più possibilità di letturapiù percorsi ed interpretazioni: dunque c'è una famiglia allegra intraprendente e un po' sconsiderata che decide di conce-dersi... una caccia all'orso. Ben presto iniziano i problemi giacchè, sulla loro strada incontrano un campo di erba alta e fru-sciante, un fiume freddo e fondo, una melma limacciosa, un bosco fitto e buio, una tempesta di neve, una grotta scura e stret-ta. Qui trovano l'orso tanto agognato, il quale si mette ad inseguirli. Sgomento, paura: i nostri "eroi" scappano di gran car-riera, rifacendo all'indietro il percorso appena compiuto con il plantigrado alle calcagne che li insegue fin sull'uscio di casa,chiuso appena in tempo. L'originalità del libro consiste nell'alternarsi di tavole in bianco e nero e a colori. Le prime sonodedicate alle difficoltà impreviste e che, in ogni caso, non si possono non affrontare, mentre le seconde riportano solamentei rumori onomatopeici opportunamente riquadrati e in caratteri via via un po' più grandi: tipo lo "squelch squelch!" della melmao lo "scric scroc!" del bosco. Un invito perfetto a ripeterli, un'opera che non aspetta altro di essere letta ad alta voce.

(walter fochesato - ANDERSEN maggio 2013)

Piero Chiara - ill. di AntonGionata Ferrari, LE AVVENTURE DI PIERINO, Milano, Mondadori, 2013 (pp. 205, euro 16)Le avventure di Pierino di Piero Chiara, apparse per la prima volta nel 1980 (con il titolo leggermente allungato: al merca-to di Luino) e poi, con alcuni nuovi racconti, nel 1990, sono un gradito e opportuno ritorno. Piero Chiara (1913-1986) èuno scrittore che tende ad essere dimenticato ma ebbe un momento di giusta celebrità quando da alcuni dei suoi romanzivennero tratte fortunate versioni cinematografiche. Versioni nelle quali, in alcuni casi, lui si divertì pure a calcare le scene inbrevi apparizioni. In genere le sue sono storie di provincia acri e maliziose, ritratto al fondo malinconico di un mondo checominciava a tramontare. Le malefatte di Pierino, quanto mai gustose e con un fondo di autobiografia, si collocano in un filo-ne ben preciso che parte di certo da Max und Moritz, i temibili monelli di Wilhelm Busch (1865) per toccare quindi ilGiannino Stoppani di Vamba. Ma nelle briosa scrittura di Chiara è facile cogliere piuttosto un saporoso fondo tutto italianoche affonda le sue radici nella burle e nelle facezie di tanta letteratura popolare e non a caso, sempre per ragazzi, a lui sideve la riscrittura di alcune novelle del Decamerone. In questa nuova versione Ferrari coglie pienamente questa vitale e colo-rata realtà paesana (e padana), anche se tutto si svolge a Luino sulle rive lombarde del Maggiore. Tavole ariose e lumino-se ed esemplare mi appare allora la scena con la irresistibile “Evaporazione delle angurie” o l'altra con “Pierino e i capret-ti”, magicamente giocata sul viola della sera inoltrata, nel contrappunto esemplare dei tocchi in giallo dei lampioni.

(walter fochesato - ANDERSEN marzo 2013)

Patricia MacLachlan, ALBUM DI FA M I G L I A, Milano, Piemme, 2012 (pp. 117, euro 8)Pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 1993, questo libro è tornato nel 2012 nella collana Piemme “Il Battello aVapore”, serie arancio (dai nove anni) . Un romanzo breve, che racconta le vicende di Journ e y, ragazzino di undici annialle prese con l’abbandono da parte della madre. Una separazione di cui, sulle prime, non vuole rendersi conto, negandola responsabilità e la volontà della madre di allontanarsi definitivamente da casa. Ad aiutarlo in questo momento difficile cisono però la sorella Cat, la nonna Lottie e, soprattutto, il nonno. Ognuno di loro affronta il dolore in maniera diversa: Catincanala ogni sua energia nella cura dell’orto, la nonna si occupa della nuova gatta e dei suoi micini e il nonno si improv-visa fotografo di famiglia. Ed è proprio il nonno, attraverso la fotografia, a guidarlo nel percorso di crescita e superamento,spiegandogli che ci sono scelte - come quella della madre - di cui è difficile comprendere la motivazione. Una storia toc-cante capace di raccontare con grande sensibilità una vita “imperfetta”, perchè, come il nonno dice a Journey: “Una cosanon ha bisogno di essere perfetta per essere bella. Le cose possono essere soddisfacenti”.

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Premio speciale della giuriaA A . V V. - ill. di Chris Van Allsburg - introduzione di Lemony Snicket, LE CRONACHE DI HARRIS BURDICK, Milano, IlCastoro, 2012 (pp. 228, euro 18)Più di venticinque anni or sono un misterioso e fino allora sconosciuto illustratore si reca presso un editore mostrando quattor-dici splendidi disegni in bianco e nero, accompagnati da una brevissima e allusiva didascalia. Dice che tornerà il giorn odopo con i testi dei racconti ma, da allora, non si è più fatto vivo. Né le ricerche compiute nel corso del tempo hanno datoqualche esito. Semplicemente scomparso nel nulla. Una vicenda misteriosa e inquietante, dai molti lati oscuri. Nel frattempomolti hanno guardato la suite di immagini e pensato a quale potesse essere la trama delle varie storie. Da questo inconsue-to spunto è nato un magnifico libro, raffinato e invitante. Talché anche a me piace pensare che siano nate prima le tavole diB u r d i c k - Van Allsburg e che proprio partendo da questo stimolo siano poi originati i testi. A proposito di questi ultimi: già elen-care i nomi degli autori crea un leggero senso di vertigine poiché troviamo - senza esagerazione alcuna - il Gotha della scrit-tura americana per ragazzi e non. Mi limito a stendere la lista perché se volessi semplicemente segnalare i riconoscimentiottenuti non basterebbe certo il pur ampio petto di un qualche generale dell’Armata Rossa del tempo che fu. Eccoli dunquein ordine alfabetico: Sherman Alexie, M.T. Anderson, Kate Di Camillo, Cory Doctorow, Jules Feiff e r, Stephen King, Ta b i t h aKing, Lois Lowry, Gregory Maguire, Walter Dean Myers, Linda Sue Park, Louis Sachar, Jon Scieszka, ai quali si aggiunge laprefazione arguta e sottilmente beffarda di Lemony Snicket (molti ricorderanno la saga di Una serie di sfortunati eventi). Levicende poi, come si addice alla figura enigmatica di Burdick, hanno tutte un lato pieno di ombre, un andamento nero, unacalcolata propensione al paranormale e al magico, una scintillante e acuta predisposizione al condurci in territori inusuali.Aggiungerei ancora un deciso, prezioso e risentito porsi dalla parte dell’infanzia come nei racconti, ma sono soltanto dueesempi, di Stephen King e di Doctorow. Mentre mi appare strepitoso il singolare testo “femminista” di Lois Lowry. Giungo alletavole di Von Allsburg, artista che non ha certo bisogno di presentazioni, basti citare Polar Express pubblicato a suo tempoda Salani. Qui, come già accennavo, approda ad un bianco e nero ricco di mille sfumature che diventano compiutamentecolore, in un concerto di tocchi e di toni, di accenti lievi e morbide sottolineature. Spaziando da nursery notturne dove lentagiunge una improvvisa “apparizione” a navate gotiche dove solenne si alza una suora volante. E ancora prode dai mille rifles-si, interni silenti, un transatlantico che si insinua in una calle veneziana (e mi sa che prima poi accadrà), case possedute. Ilsuo è un procedere paziente, un tratto minuto, quasi lenticolare che, irresistibilmente, mi ricorda la lezione di un maestro straor-dinario dell’illustrazione americana come Maxfield Parrish.

(walter fochesato - ANDERSEN dicembre 2012)

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Spesso interessanti momenti di approfondimento, incontri con autori presenti in città, mostre, presentazioni di libri e progetti di particolare interessenon trovano giusto spazio sui mezzi di informazione...Chi desiderasse ricevere informazioni e aggiornamenti sulle iniziative in corso nel territorio genovese sull’argomento,può richiedere di essere inserito gratuitamente nella mailing list degli amici di Andersen (non è invasiva, né inutilmente troppo frequente... !).L’indirizzo al quale farne richiesta è:

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