Il pagliaccio che era stanco di mangiare...

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Il pagliaccio che era stanco di mangiare tagliatelle. (Storia a puntate, I puntata) Guglielmo era un pagliaccio grassoccio e simpatico, con larghi pantaloni a pallini rossi, un maglione a righe verdi e un grande fiocco giallo sotto il viso dipinto. Al posto della lacrima, aveva disegnata una tagliatella che scendeva tra l’occhio e la grande bocca dipinta di rosso. Viveva ormai da un anno a pagina otto di un libro di lettura: stava seduto tutto il giorno a tavola a mangiare tagliatelle, delle quali, come si leggeva nella storia, era molto ghiotto. Un pomeriggio Caterina, dopo aver letto attentamente la storia del pagliaccio, chiuse il libro e uscì a giocare. C’era un grande silenzio, la cartella era in perfetto ordine. Guglielmo pensò: “ Ora che i bambini di classe prima hanno letto la mia storia, potrei smettere di mangiare tagliatelle. Non ne ho più voglia… forse non ne ho mai avuta. Perché gli scolari imparassero il suono GLI mi sono sacrificato volentieri, ma ora basta. Ho voglia di andare un po’ in giro per il mondo. Si alzò da tavola e, all’inizio con grande fatica, abbandonò per sempre la pagina otto. Non si girò nemmeno a guardare la tavola, con al centro un piatto di tagliatelle fumanti.

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Il pagliaccio che era stanco di mangiare tagliatelle.

(Storia a puntate, I puntata)

Guglielmo era un pagliaccio grassoccio e simpatico, con larghi pantaloni a pallini rossi, un maglione a righe verdi e un grande fiocco giallo sotto il viso dipinto. Al posto della lacrima, aveva disegnata una tagliatella che scendeva tra l’occhio e la grande bocca dipinta di rosso.

Viveva ormai da un anno a pagina otto di un libro di lettura: stava seduto tutto il giorno a tavola a mangiare tagliatelle, delle quali, come si leggeva nella storia, era molto ghiotto.

Un pomeriggio Caterina, dopo aver letto attentamente la storia del pagliaccio, chiuse il libro e uscì a giocare. C’era un grande silenzio, la cartella era in perfetto ordine.

Guglielmo pensò: “ Ora che i bambini di classe prima hanno letto la mia storia, potrei smettere di mangiare tagliatelle. Non ne ho più voglia… forse non ne ho mai avuta. Perché gli scolari imparassero il suono GLI mi sono sacrificato volentieri, ma ora basta. Ho voglia di andare un po’ in giro per il mondo.

Si alzò da tavola e, all’inizio con grande fatica, abbandonò per sempre la pagina otto.

Non si girò nemmeno a guardare la tavola, con al centro un piatto di tagliatelle fumanti.

Il pagliaccio elastico

Prendi un foglio di quaderno e piegalo a metà per lungo.(a)

Fai alcuni tagli prima su un lato del foglio e poi ripetilo sull’altro lato(b). apri il foglio e tira le due estremità: la carta si allungherà formando un bel festone(c).

Con la stessa tecnica prova ora a fare un pagliaccio.

Su un foglio come quello di prima disegna e ritaglia un pagliaccio, facendo poi dei tagli sul corpo(d). appendilo; se lo tiri per i piedi si allunga(e), e se lo lasci andare riprende la misura normale(f).

Attenzione tutte le parole che dovrai scoprire contengono

GLI

1. Ci dice che ore sono, serve soprattutto per svegliarsi la mattina …………………………………………………

2. E’ un animale con le orecchie lunghe, ha lunghe zampe e dei bei dentoni, ama le carote …………………………………………………

3. Lo si usa per farsi vento …………………………………………………

4. Sta sulla porta e serve per aprirla …………………………………………………

5. Può contenere acqua, vino, bibite …………………………………………………

Attenzione tutte le parole che dovrai scoprire contengono

GLI

1. Ci dice che ore sono, serve soprattutto per svegliarsi la mattina …………………………………………………

2. E’ un animale con le orecchie lunghe, ha lunghe zampe e dei bei dentoni, ama le carote …………………………………………………

3. Lo si usa per farsi vento …………………………………………………

4. Sta sulla porta e serve per aprirla …………………………………………………

5. Può contenere acqua, vino, bibite

…………………………………………………

Com’è?

Completa usando le parole del testo

Guglielmo è un pagliaccio ………………………………………………

Il suo viso è…..………………………………………………

La sua bocca è……………………………………………………

Il suo fiocco è …….………………………………………………

Il suo maglione è …..………………………………………………

I suoi pantaloni sono …….……………… e ………………………………

Il pagliaccio Guglielmo incontra lo sciatore stanco di sciare (storia a puntate II puntata)

Guglielmo era ormai lontano da casa. Attraversò un bosco autunnale camminando tra ricci e castagne e foglie secche, incontrò uno scoiattolo che stava andando in letargo. Poi all’improvviso, il paesaggio cambiò e cominciò a nevicare. A pagina 22 si trovò su un candido pendio ricoperto di neve. Il cielo era limpido e l’aria pungente. A Guglielmo venne voglia di cercare una slitta e di andare a valle. Non fece in tempo a guardarsi intorno che qualcosa di gelido lo sfiorò scendendo. C’era una sciarpa rossa che sventolava uscendo dal turbinio di neve. Quando si fermò, Guglielmo vide che era uno sciatore, con il viso abbronzato e il naso rosso come la sciarpa. “Buongiorno” gli disse il pagliaccio. “Buongiorno a te. Per me non lo è tanto.” rispose lo sciatore, scrollandosi di dosso la neve sbadigliando. Scio dalla mattina alla sera, sempre su questo pendio, perché la filastrocca dice: Scende a valle lo sciatore sulla neve scivolosa e s’allena senza posa!” “Vorrei essere io, al tuo posto! Esclamò Guglielmo. ” Mi presteresti gli sci? “Non posso” rispose l’altro. “ La filastrocca dice che sono io a sciare, non tu! In ogni caso, hai le scarpe troppo lunghe!” “Se tu pensi intensamente che vuoi andare per il mondo e se io penso che ho voglia di sciare, ci riusciremo. Te lo assicuro. “ replicò il pagliaccio. Diede una mano allo sciatore e questi, con grande sforzo iniziale, riuscì a togliersi gli sci. Guglielmo li indossò in men che non si dica e cominciò a scivolare gridando di gioia e di paura insieme. Altro che mangiare tagliatelle! Questa era vita! “Ora indossa nuovamente gli sci.” Suggerì il pagliaccio al suo nuovo amico, quando questi lo raggiunse correndo. “Io salgo sulle code e mi tengo stretto a te. Scenderemo a valle.”

Il pagliaccio Guglielmo e lo sciatore incontrano lo gnomo stanco di raccogliere pigne. (storia a puntate III puntata)

Il pagliaccio e lo sciatore scivolavano insieme sui pendii di neve fresca.

“Tra un po’ saremo a valle” dichiarò soddisfatto lo sciatore. C’era un bosco di pini e un buon profumo di resina si spandeva nell’aria. Uno gnomo con il cappuccio rosso fuoco saltellava qua e là, riempiendo un sacco che trascinava con sé molto agilmente. Sbuffava e si agitava. “Non ne posso più di raccogliere pigne. Ne ho riempiti sacchi e sacchi. Se penso poi che tra qualche mese, un poco più a valle, è di nuovo tempo di raccogliere le castagne…! Si lagnava con un ragno che tesseva pigro la sua ragnatela. Se la maestra e i bambini non si decidono a leggere “Lo gnomo che raccoglieva pigne” e a imparare il suono GN, io mi ammalerò. “Perché non vieni con noi?” Sentì dire alle sue spalle. Il pagliaccio e lo sciatore lo guardavano. “Nemmeno per sogno! Come posso abbandonare la pagina? “Se non te la senti subito, noi ti aspettiamo finché non hai finito il tuo lavoro”. E senza fare complimenti presero alloggio nella sua capanna, poco lontano. Erano già pronti per partire , qualche giorno dopo, quando Caterina stava leggendo le ultime righe della pagina “… Lo gnomo aveva riempito la sua capanna di pigne e si addormentò, sognando.” Lo sciatore e il pagliaccio lo spinsero via un po’ a forza e partirono.

Il bosco in autunno è ricco di colori.

Gli alberi seminano un tappeto di foglie rosse, arancioni, gialle

simili a monete d’oro abbandonate.

È il momento in cui si trovano i funghi.

Ci sono porcini con il cappello marrone scuro e con il gambo

color avorio, ci sono i gallinacci, con il collaretto arancione,

tutto a piegoline.

In quale stagione è ambientato il racconto?

estate

autunno

inverno

Di che colore sono le foglie cadute per terra?

rosse, arancioni, gialle

rosse, verdi, gialle

rosse, arancioni, blu

A cosa sono simili le foglie?

a dei funghi

a monete d’oro

a farfalle

Il pagliaccio Guglielmo, lo sciatore e lo gnomo incontrano un orsacchiotto stanco di essere bagnato. (storia a puntate IV puntata)

Il pagliaccio Guglielmo, lo sciatore e lo gnomo arrivarono a valle e si trovarono in un paese dove videro un orsacchiotto bagnato che si lamentava “Sono tutto bagnato, se Caterina e i bambini non imparano il suono CH e GH mi prenderò un raffreddore!”

“Perché non vieni con noi?” Sentì dire alle sue spalle, non riuscì a rispondere perchè arrivò Carlo, un bambino che camminava saltellando per la strada, mentre le gocce di pioggia rimbalzavano sul suo ombrello. Il marciapiede era tutto bagnato e lì, con la faccia in una pozzanghera, stava l’orsacchiotto di stoffa. ”Potrei portarlo a casa e farlo asciugare “ disse il bambino. Ma poi si ricordò che non era suo. Allora raccolse l’orsacchiotto e bussò a tutte le porte, per cercare il suo padrone. Suonava i campanelli e tutti rispondevano: “No, grazie, non è mio! Il mio è sul mio letto. Infine Carlo arrivò ad una casa diversa dalle altre: si sentiva il pianto di un bambino che singhiozzava proprio come se avesse perso il suo orsacchiotto. Infatti, quando Carlo suonò il campanello, quella era proprio la casa dell’orsacchiotto.

Carlo riprese la strada con le gocce di pioggia che rimbalzavano e tintinnavano sul suo ombrello. Il marciapiede era ancora bagnato, ma al posto dell’orsacchiotto non c’era più nulla. Il povero orsacchiotto marrone, inzuppato d’acqua e con l’aria triste, ora era avvolto in un panno caldo e stava asciugandosi, caldo felice, sano e salvo nella sua casetta.

Quando il pagliaccio, lo sciatore e lo gnomo lo videro capirono che lui non si sarebbe mai spostato dalla sua casa e ripartirono.

Mentre Carlo cammina c’è disegna

Carlo trova – un bambolotto

- Un orsacchiotto

- Un pezzo di stoffa

Colora in modo corretto l’orsacchiotto

Completa

Carlo per cercare il suo padrone ………

Singhiozzava significa

- Rideva

- Pestava i piedi

- Piangeva

Rispondi

Perché il bambino trovato da Carlo singhiozzava?

Carlo restituisce quello che ha trovato?

Secondo te, quando riprende la strada, è contento o no? Perché?

Il pagliaccio Guglielmo, lo sciatore e lo gnomo incontrano il cuoco stanco di cuocere quaglie.

(storia a puntate V puntata)

C’era un profumino nell’aria. Una grande scritta sulla porta di una casetta rosso mattone indicava

TRATTORIA QUATTORDICI QUAGLIE SPECIALITA’ ALLA GRIGLIA

“Entriamo a ristorarci” suggerì il pagliaccio. Davanti alla finestra della cucina si fermarono, attirati dal profumo. Un cuoco grasso si dava da fare tra pentole più grandi di lui (solo grazie al berretto riusciva a superarle in altezza). Con il girarrosto poi aveva un gran lavoro: c’erano quattordici quaglie infilate che giravano piano sul fuoco. Il cameriere entrò gridando:” Cinque quaglie ai signori del tavolino numero quattro! Quattro quaglie ai signori del tavolo numero cinque! Cinque quaglie ai signori del tavolo numero quindici. Presto.” Il pagliaccio sussurrò allo sciatore: “Cinque più quattro più cinque fa proprio quattordici… Che strana coincidenza. “ Non è una coincidenza” brontolò il cuoco, che aveva sentito. “Qui conosciamo solo i numeri quattro, cinque , quattordici e quindici, perché contengono QU e i bambini devono imparare come si scrive. Per lo stesso motivo sono costretto a cuocere solo quaglie, non potrei mai preparare fagiani, tacchini! Come cuoco, poi, ho il compito di far imparare ai bambini il digramma CU. E devo cuocere, cuocere senza mai fermarmi, al massimo posso scuotere le tovaglie dei tavoli e lucidare le mie scarpe che sono di cuoio. Ma, aspetta, sì gli scolari hanno iniziato a leggere la mia storia, finalmente! Infatti si sentiva già la voce di uno scolaro che diceva: “Un cuoco laborioso cuoceva…” “Vuoi venire via con noi, appena gli scolari hanno finito?” Suggerì il pagliaccio, “ Noi ce ne andiamo in giro per il mondo”. “Tra mezz’ora sarò fuori, aspettatemi”.

In ogni parola evidenzia, con due colori diversi, la lettera che viene dopo qu o cu, poi completa la regola. cinque aquila squadra culla quercia

cupola acuto cuffia quattro incubo

custode quello scudetto cura cubetto

quindici sicuro squillare cucchiaio scultura

Colora il cartellino con la parola corretta.

disegnare e scrivere il nome di: quadrifoglio quadrato cucù cubo quadro cuscino liquore curva

scudo cucciolo qucinare quando scuisito squdo qucciolo cucinare cuando squisito cuneo qucire qurioso scualo questo quneo cucire curioso squalo cuesto

CU è seguita da una ……………………………

invece QU e seguita da una ………………………

………………………..

Il luogo dove i bambini e le bambine vanno a imparare ………………………………..

La persona che, per mestiere, cucina i cibi ………………………………..

Il piccolo quaderno per prendere appunti ………………………………..

La pelle della mucca lavorata ………………………………..

Batte nel nostro petto ………………………………..

Il percorso per le corse delle moto o delle auto ………………………………..

Cosa significano queste parole? Collega

picchiare

agitare con forza

non fa male

utile, vantaggioso

togliere la pelle

ricevere, ottenere

proficuo

percuotere

scuotere

scuoiare

innocuo

riscuotere

Alcune parole sono “capricciose” perché non rispettano la regola.

Risolvi gli indovinelli così le scoprirai.

Sono capricciose anche le parole

scuotere, proficuo, innocuo,

scuoiare, percuotere e riscuotere.

Il pagliaccio, lo sciatore, lo gnomo e il cuoco partirono con il treno.

(storia a puntate VI puntata)

Non lontano dalle trattoria QUATTORDICI QUAGLIE , c’era una stazione ferroviaria. L’aria era molto fresca, perché si avvicinava l’inverno. Accanto al binario un bambino aspettava il treno insieme ai suoi genitori: stavano partendo per andare a trovare i nonni.

UHUUUUUUUU UHUUUUUUUU … il treno arrivò respirando forte.

“Saliamo anche noi!” Gridò il pagliaccio, spingendo lo gnomo che ancora non si perdonava di aver abbandonato la pagina e di aver lasciato gli scolari senza una storia.

“ Se partiamo con il treno delle vacanze di Natale riposeremo almeno due settimane!”

I papà, le mamme, i bambini che si trovavano nel treno erano stupiti di vedere un pagliaccio, uno sciatore, uno gnomo e un cuoco viaggiare in compagnia.

Per i bambini fu un viaggio indimenticabile….

E nessuno si accorse che quattro pagine del libro di lettura erano ormai bianche.

FINE