LEGA AIAC AIA PRO TECNICO - unich.it · Il regolamento di gioco rende specifico il calcio a 5 Lo...

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COMITATI REGIONALI RESPONSABILE REGIONALE SERIE A SERIE B LND AIC AIAC AIA SETTORE TECNICO STRUTTURA DELLA FIGC SGeS FUTSAL CORSI REGIONALI CORSO CENTRALE COMMISSIONE CALCIO A 5 UNDER 8 UNDER 10 UNDER 12 UNDER 14 UNDER 16 LEGA PRO 1

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COMITATI REGIONALI

RESPONSABILE REGIONALE

SERIE A SERIE B LND AIC AIAC AIA SETTORE TECNICO

STRUTTURA DELLA FIGC

SGeS

FUTS

AL CORSI

REGIONALI

CORSO CENTRALE

COMMISSIONE CALCIO A 5

UNDER 8

UNDER 10

UNDER 12

UNDER 14

UNDER 16

LEGA PRO

1

A A2 B

A femminile

Under 21

Calcio a 5 : campionati nazionali

C1

C2

D

C

Under 8 Under 10 Under 12 Under 14 Under 16 Under 18 Under 21

Calcio a 5 : campionati regionali

FEMMINILE MASCHILE

ATTIVITA’ DI BASE ATTIVITA’ AGONISTICA GIOVANILE

11

ATTIVITA’ INTERNAZIONALE

FIFA : CAMPIONATO DEL MONDO ( squadre nazionali )

UEFA : CAMPIONATO EUROPEO ( squadre nazionali )

UEFA : UEFA FUTSAL CUP ( squadre di club )

Il calcio a 5 o futsal

Il calcio a 5 è uno sport indoor . Presenta aspetti in comune col calcio (fondamentali tecnici di base, tattica individuale e collettiva, con relativi sviluppi di gioco) e proprie caratteristiche che rendono specifica la disciplina. Il regolamento di gioco ed in particolare alcuni punti lo caratterizzano e determinano i comportamenti tecnico-tattici dei giocatori in campo.

Azioni individuali nelle 2 fasi di gioco : tecnica e tattica individuale

I fondamentali di base li vediamo

eseguire da un giocatore nel

momento in cui entra in contatto

col pallone .

Calciare : passaggio, tiro

Ricevere : varie forme di stop e

difesa della palla

Conduzione

Dribbling

Colpo di testa

Contrasto

Tecnica del portiere

Smarcamento

Presa di posizione

Marcamento

Intercettamento

Anticipo

Difesa della porta

Principi di tattica collettiva

Fase di possesso : Scaglionamento-Profondità-Ampiezza-Mobilità- Imprevedibilità

Fase di non possesso:Scaglionamento-Azione ritardatrice-Concentrazione-Equilibrio-Controllo e cautela

Il regolamento di gioco rende specifico il calcio a 5

Lo spazio di gioco e il numero dei giocatori in campo Caratteristiche del pallone ( n 4, a rimbalzo controllato )

Le superfici di gioco Le rimesse laterali eseguite con i piedi

Tiri liberi Sostituzioni volanti La durata della gara

L’assenza del fuorigioco La ripresa veloce del gioco ( 4 sec.)

I limiti del retro passaggio verso il proprio portiere Le espulsioni temporanee ( tempo max 2 minuti )

Riflessioni sul modello di prestazione del futsal

La gara di calcio a 5 si svolge negli spazi stretti con tempi di gioco ridotti e su superfici veloci sulle quali la palla si muove ad alte velocità. Tutto ciò determina i comportamenti tecnico tattici specifici del giocatore di futsal e lo sforzo fisico che deve compiere

Qualità importanti per il giocatore di calcio a 5

Abilità tecnica, rapidità nei movimenti, velocità , resistenza specifica allo sforzo che deve sostenere

Quando possiamo affermare che un giocatore è più veloce di un altro?

Nel calcio in generale, non viene presa in conto soltanto la velocità motoria, ma risulta importante soprattutto quella di tipo mentale, cioè la capacità di eseguire rapidamente le seguenti operazioni :

Vedere

Capire

Scegliere

Eseguire

Rapidità di movimento

Per rapidità di movimento si intende la capacità di compiere azioni motorie in tempi minimi. Sembrerebbe una qualità innata con limitati margini di miglioramento. La rapidità è strettamente legata alla velocità motoria , in stretta relazione con i parametri neuro muscolari di un soggetto .

Fattori fondamentali per l’analisi del gioco

Il gioco del calcio ( sia a 5 che a 11 ) deve essere sempre analizzato prendendo in considerazione le due fasi di gioco, possesso e non possesso palla.

Che si intende per “transizione” ?

La transizione è il momento in cui una squadra passa dalla fase di possesso a quella di non possesso o viceversa .

I gesti tecnici specifici del calcio a 5

Lo stop orientato di pianta piede

La trasmissione di palla breve con la pianta del piede

La guida della palla con la pianta

Il tiro di punta

Il passaggio accompagnato con il collo piede o l’esterno collo piede

Il passaggio d’interno piede

La tecnica del portiere

Passaggio

Rappresenta il mezzo più efficace per sviluppare un’azione offensiva, perché si rivela il modo più rapido e meno dispendioso per spostare la palla da una zona all’altra del campo, conquistare spazio , superare uno o più avversari o linee di difesa, mantenere al meglio il possesso palla Il passaggio deve essere preciso , facilmente ricevibile , tempestivo ( nel giusto tempo ) , intenso .

Passaggio sulla figura

Il passaggio sulla figura o passaggio diretto viene fatto sui piedi del compagno . In alcune situazioni ( in marcatura stretta ) il passaggio dovrebbe essere effettuato sul piede opposto rispetto al lato dove si trova l’avversario , in modo tale da consentire al ricevente di difendere al meglio la palla.

Il passaggio nello spazio

Il passaggio nello spazio o indiretto viene effettuato sulla direzione di corsa del compagno che deve ricevere.

La situazione ottimale si ottiene nel momento in cui il ricevente controlla la palla senza rallentare la corsa orientata nello spazio

Quando eseguire il passaggio nello spazio o sulla figura ?

Se l’intenzione è quella di mantenere il possesso palla, il passaggio deve avvenire

prevalentemente sulla figura . Mentre nel caso in cui sia necessario servire la palla nello

spazio, per uno sviluppo immediato in profondità, è opportuno servire la palla sulla

direzione di corsa del ricevente

Pericolosità del passaggio orizzontale

Il passaggio orizzontale ( parallelo alla linea di fondo campo ) risulta estremamente pericoloso soprattutto se eseguito dall’esterno verso il centro. Se intercettato taglierebbe fuori chi ha calciato e chi doveva ricevere . In questi casi si indica al ricevente stesso di arretrare muovendosi in diagonale per offrire un passaggio non orizzontale .

Il passaggio accompagnato di collo piede ed esterno collo piede

Consiste nell’alzare da terra la palla e accompagnarla per il primo tratto verso la traiettoria voluta, sia frontalmente che lateralmente.

Controllo e difesa della palla

La ricezione della palla prevede contestualmente il controllo e la difesa dagli avversari. Il giocatore che entra in possesso di palla, deve interporre il proprio corpo tra l’avversario e il pallone e controllare la palla con l’arto opposto rispetto a quello offerto all’avversario

Controllare il pallone e osservare lo sviluppo del gioco

Spesso il possessore concentra primariamente l’attenzione al controllo della palla non riuscendo a vedere il compagno che si smarca. È necessario migliorare la capacità di tenere sotto controllo più fattori, per uno sviluppo ottimale del gioco, attraverso esercitazioni a forte valenza percettiva .

Lo stop orientato

Per controllo orientato si intende la capacità del giocatore di ricevere la palla e indirizzarla verso il nuovo sviluppo del gioco. Questo comportamento è diventato di primaria importanza nell’alta prestazione.

Le principali modalità di conduzione della palla

Pianta piede

D’interno collo piede

D’esterno collo piede

Consigli per una buona conduzione della palla:

Il pallone deve essere colpito con tocco morbido e leggero per mantenerlo il più possibile vicino ai piedi.

La velocità non deve mai pregiudicare la corretta guida.

La corsa negli spazi stretti si sviluppa con passi brevi e rapidi

Il busto deve essere leggermente inclinato in avanti

Lo sguardo deve essere rivolto non solo al pallone ma anche avanti

La conduzione della palla con la pianta del piede

In questa modalità di guida la palla non viene colpita ma accompagnata con la pianta. È un

gesto tecnico specifico del calcio a 5 che tende a tenere la palla a contatto col terreno e molto

vicino ai piedi

Conduzione della palla: la base del dribbling

Risulta importante saper condurre la palla in modo ottimale per sviluppare efficacemente il dribbling. La letteratura sostiene che quando la guida del pallone è finalizzata al superamento dell’avversario, viene classificata come azione di dribbling.

Principi generali per l’esecuzione del dribbling

Chi esegue il dribbling deve mantenere il pallone ad una distanza tale che non pregiudichi l’azione di superamento del difensore

Chi si appresta ad eseguire il dribbling deve trovarsi sempre in condizione di equilibrio

Chi dribbla deve cercare di alterare l’equilibrio del difensore ( utilizzo della finta )

Chi esegue il dribbling deve avere abilità nella conduzione del pallone

Il dribbling da fermo e quello in movimento

Il dribbling da fermo è basato essenzialmente sulla capacità dell’attaccante di alterare l’equilibrio del difensore e saltarlo nel giusto tempo di gioco. Il dribbling in movimento sfrutta soprattutto la capacità di acquisire una certa velocità di corsa in fase iniziale .

La fase iniziale del dribbling

Il giocatore in possesso di palla che si appresta a dribblare il difensore deve, in fase iniziale, “puntare”, come si dice in gergo tecnico, l’avversario che gli si oppone, cercando di sviluppare più velocità possibile. Ciò vuol dire che, con sicurezza e senza esitazione, deve portare la palla vicino al difensore per poi successivamente scartarlo attraverso l’azione collegata di finta e dribbling.

Perché è importante “puntare” il difensore ?

Essenzialmente per non dargli tempo di indirizzare o invitare il possessore di palla, verso zone di campo che il difensore stesso ritiene più vantaggiose. Inoltre quando il possessore di palla,

“punta” l’avversario con determinazione, lo coglie impreparato, con gli arti inferiori e il busto non orientati al meglio per intraprendere azioni difensive che gli possano consentire di opporsi all’attaccante.

Il movimento di inganno e quello intenzionale

La “finta” o movimento di inganno precede il momento in cui si cerca di superare l’avversario. In sostanza si tratta di far credere all’avversario di aver scelto una soluzione per superarlo, che successivamente verrà modificata attraverso un movimento finale che sarà poi quello definito di tipo “intenzionale”.

Il movimento di inganno deve suscitare una reazione del difensore che lo porterà a sbilanciarsi e che consentirà poi all’attaccante di prenderlo in controtempo.

Tra la finta e il movimento intenzionale

Chi esegue il dribbling deve far in modo che l’avversario percepisca la finta come il reale movimento. Pertanto “l’inganno” non dovrà essere eseguito ne troppo rapidamente (il difensore potrebbe non percepirlo e quindi non avere tempo per reagire) ne troppo lentamente, in quanto in questo caso si rischierebbe che il difensore abbia tempo per riequilibrarsi e riorganizzare l’azione difensiva. La fase intenzionale deve invece essere molto rapida per non permettere al difensore eventuali recuperi.

Dove saltare il difensore ?

All’attaccante in possesso palla si consiglia di dribblare l’avversario verso il lato relativo al piede posizionato più avanti (es. sul lato destro del difensore, con piede destro avanti, classificato come lato debole). L’ottimale tempo di gioco per superarlo potrebbe essere indicato nel momento in cui il piede avanzato sta per prendere contatto col terreno.

Il dribbling in relazione allo sviluppo del gioco

I principi del gioco offensivo devono prevedere la precedenza del passaggio rispetto al dribbling. L’uno contro uno deve realizzarsi in zone non pericolose di campo , in situazione di equilibrio della squadra in possesso. Il dribbling risulta determinante per creare situazioni di superiorità numerica e conquistare spazio in avanti, per andare al tiro , per aprire linee di passaggio pericolose, eludere fasi di pressione degli avversari.

Tiro

Costituisce l’atto conclusivo di un’azione offensiva. E’ necessario il giusto equilibrio tra precisione e potenza. Gli orientamenti didattici che favoriscono il ripristino di un deficit di precisione, nell’esecuzione del tiro, possono essere quelli di invitare chi calcia a mirare verso i seguenti obiettivi : l’intero specchio della porta , destra o sinistra del portiere, i pali (zone basse –zone alte )

Il tiro eseguito dalle zone esterne

All’attaccante che da sinistra calcerà con il piede sinistro e da destra con il destro, si consiglia il tiro orientato verso il secondo palo, in modo tale che se la palla dovesse uscire dallo specchio della porta possa essere corretta . Il tiro verso il secondo palo può assumere quindi un ulteriore sviluppo per la conclusione dell’azione.

Convergere dall’esterno verso il centro per la ricerca del tiro

È possibile impiegare i giocatori abili con il destro sul versante sinistro, e viceversa, per la ricerca del tiro dalle zone esterne verso quelle interne. Tra le possibilità di esecuzione del tiro risulta efficace anche quella di incrociare il tiro stesso, direzionandolo verso l’angolo opposto rispetto alla direzione di corsa, in modo da cogliere il portiere in movimento laterale per seguire la posizione della palla ( prendere il portiere in controtempo )

Il rapporto tra tecnica e coordinazione

Il rapporto tra tecnica e coordinazione viene espresso con il fattore tecnico coordinativo.

Le abilità tecniche si strutturano interponendosi con lo sviluppo della componente coordinativa. Sono in stretta connessione, visto che migliorando gli aspetti coordinativi migliorano le abilità tecniche e viceversa

L’anticipazione motoria

“Capacità dell’atleta di anticipare correttamente e tempestivamente pronosticandone le probabilità, l’andamento ed il risultato di un’azione, il momento e la frequenza di determinati risultati, e di trarre da questa diagnosi le giuste conclusioni per le sue azioni successive di gioco” (Pohlmann-Kirchner- Wohlgefahrt 1979)

L’anticipazione motoria nel gioco del calcio

L’anticipazione motoria consente di prevedere in anticipo lo sviluppo del gioco. Il calciatore di alta prestazione si distingue per la capacità di rendere velocemente disponibili programmi motori attraversi processi di anticipazione che lo contraddistinguono dal calciatore meno qualificato che dispone soltanto di una scelta di programmi ritardati, lacunosi o carenti ( Schmidt – Thews ; in J Weineck “La preparazione fisica ottimale del calciatore- 2003)

CONSIGLI PER INSEGNARE LA TECNICA

L’INSEGNAMENTO DELLA TECNICA DEVE ESSERE ORIENTATO VERSO UN GIUSTO EQUILIBRIO TRA LE PROPOSTE DIDATTICHE BASATE SULL’ESERCIZIO RIPETUTO E QUELLE BASATE SULLE SITUAZIONI DI GIOCO

Esercizi e situazioni : differenze

Gli esercizi sono caratterizzati da una ripetizione sistematica di un’azione richiesta dall’insegnante , nei quali l’esecuzione non è condizionata dalla presenza degli avversari ( rapporti diretti uomo – palla , lavori in coppia , gruppo ,ecc ) Nelle situazioni la presenza dell’avversario è costante e condiziona le esecuzioni tecniche che devono essere espresse in relazione al comportamento dell’avversario.

Esercitazioni in campo per lo sviluppo di alcuni aspetti relativi al rapporto tra tecnica e

coordinazione Palleggiare con la palla spinta ad altezze differenti.( ginocchio , petto , sopra la testa ecc.. ) Esercitazioni per il contatto e la sensibilità del piede con il pallone ( pianta , esterno , interno ) Guide della palla nelle differenti forme associate ad altri fondamentali di base Esecuzioni tecniche con palloni di differente peso e misura . Calciare la palla ( differenti distanze) con obiettivo fermo e in movimento Calciare la palla di controbalzo ,sia in forma statica che dinamica Esecuzione di circuiti tecnico motori nei quali vengono associati differenti schemi motori e fondamentali di base Valutazione e calcolo delle traiettorie in fase di ricezione della palla, sia bassa che alta Sviluppo di giochi a tema nei quali variano i vincoli tecnici e la modalità di esecuzione

Il calcio ( a 5 e a 11 ) : disciplina open skills

Disciplina in cui l’atleta deve interagire con un ambiente esterno mutevole ( contesto di gioco ) dal quale percepisce informazioni che gli consentono di elaborare e scegliere le migliori risposte rispetto a ciò che il gioco richiede.

APPRENDIMENTO DELLE ABILITA’ TECNICHE : ALCUNE CONSIDERAZIONI

L’apprendimento delle abilità in genere si fonda sul principio della ripetizione . Però nel calcio in generale, come sport di situazione, l’apprendimento non può essere riferito soltanto alla ripetizione standardizzata ,ma deve orientarsi anche verso altri fattori che influenzano la prestazione . Il gesto tecnico deve perciò essere funzionale e adattarsi a situazioni di azioni mutevoli ,il che significa che la competenza tecnica si costruisce in un ambiente che muta continuamente

Il rapporto tra l’abilità tecnica e la situazione di gioco

Non è sufficiente avere grandi capacità di dominio del pallone , se poi tutto ciò non si esprime in modo funzionale, in un contesto nel quale sono presenti compagni e avversari, che si muovono nei tempi e negli spazi che il gioco determina. Le abilità tecniche devono essere espresse in funzione di ciò che la gara richiede. Assume perciò particolare importanza il concetto di tecnica applicata .

Smarcamento

Movimento che permette di svincolarsi dal controllo diretto dell’avversario e di disporsi in posizione e condizione idonea ( zona luce ) per ricevere la palla dal compagno.

Smarcamento e mobilità

Questo principio di tattica individuale è un fondamentale supporto per l’economia del gioco collettivo in fase di possesso. Lo smarcamento è in stretta relazione con il concetto di mobilità ( movimento ) principio di tattica collettiva in fase di possesso. Per il possessore di palla la staticità dei propri compagni è un aspetto estremamente negativo

Smarcamento :come,dove,quando

Come: attraverso contro movimento,corse con cambi di direzione e variazione dell’intensità di corsa

Dove: nello spazio in cui è possibile ricevere la palla ( zona luce ) cioè la zona di campo in cui il possessore può vedere il compagno che si smarca.

Quando : nel giusto tempo di gioco

La classificazione degli smarcamenti

Lo smarcamento in appoggio è quello che viene eseguito verso il possessore di palla e tende a ridurre la distanza tra il possessore e il ricevente ed aumentare quella tra ricevente e porta avversaria. Lo smarcamento a sostegno viene eseguito verso posizioni più arretrate rispetto al possessore, per dargli un passaggio in sicurezza . Lo smarcamento in profondità tende ad aumentare la distanza tra il possessore e il ricevente riducendo quella tra il ricevente e la porta avversaria .

Concetto di zona luce

Si intende lo spazio dove il possessore è in grado di vedere il compagno che si è smarcato ed eventualmente passargli la palla . Questo spazio risulta continuamente variabile, in relazione alla posizione e al comportamento del difensore che marca il possessore di palla, alla posizione e il comportamento degli altri difensori

Concetto di zona ombra

Si intende lo spazio di campo immediatamente alle spalle d un difensore non raggiungibile da un passaggio del possessore. Più il difensore è vicino al pallone maggiore sarà la zona ombra che si determina alle sue spalle . Questa zona diventa cosi uno spazio non utile per la squadra in fase di possesso

Il contro movimento

Attraverso il contro movimento è possibile guadagnare spazio nei confronti del difensore per poter ricevere la palla dal possessore . È necessario spostarsi in una direzione per poi invertire repentinamente il verso di marcia

Le corse con cambio di direzione

Rappresentano un’ulteriore modalità di acquisire spazio nei confronti del diretto avversario .Risulta importante ,nel momento in cui si cambia di direzione, abbinare una variazione dell’intensità di corsa.

Ad esempio : parallela , diagonale ecc..

SMARCAMENTO IN PARALLELA

SMARCAMENTO IN PARALLELA

SMARCAMENTO IN PARALLELA

La corsa in parallela rappresenta una modalità importante per smarcarsi, perché il giocatore ha la possibilità di vedere il possessore di palla e orientarsi verso il fronte di attacco . Al momento della ricezione potrà difendere al meglio il pallone, trovandosi tra pallone stesso e avversario diretto.

SMARCAMENTO IN DIAGONALE

Lo smarcamento dietro le spalle del difensore

Rappresenta una forma di smarcamento utile ed efficace, in grado di mettere in difficoltà il difensore, perché non riesce a tenere sotto controllo contemporaneamente la posizione della palla e quella del avversario che marca

Il tempo di smarcamento

Il fattore tempo risulta determinante ai fini di uno smarcamento corretto. Il giocatore si smarca nel momento in cui si rende conto che il possessore si trova nella situazione di poter trasmettere la palla . Inoltre è necessario valutare la situazione in cui si trova il possessore di palla in relazione ai fattori tempo e spazio.

Presa di posizione

Il difensore nel prendere posizione, deve tenere conto primariamente dei seguenti riferimenti : la propria porta, la posizione dell’avversario ,quella del pallone., quella dei compagni.

Prendere posizione e marcare : l’avversario ha la palla o non ha la

palla ?

Se l’avversario è in possesso palla, il difensore si collocherà tra avversario , palla e porta . Se l’avversario non è in possesso palla può posizionarsi all’interno di un triangolo formato dalla posizione della palla , da quella dell’ attaccante e dal centro della porta. All’interno di questo triangolo dovrà occupare la posizione più idonea in relazione alla situazione di gioco .

Prendere posizione e marcare

Prendere posizione e marcare in anticipo

Se l’obiettivo è quello di conquistare la palla o di impedire all’avversario di riceverla è

necessario non più posizionarsi tra avversario e porta , ma tra possessore e avversario da

marcare . ( in alternativa di lato all’avversario stesso)

Prendere posizione mettendo in “ombra” l’avversario

Il difensore si interpone sulla linea di passaggio tra il possessore e il possibile

ricevente in modo di impedirgli la ricezione stessa. E’importante applicarlo al meglio in

tutte le situazioni in cui si difende in inferiorità numerica

Come affrontare l’avversario in possesso palla : la posizione degli arti inferiori

La letteratura nei processi di insegnamento iniziale, in fase di impostazione, ritiene che il difensore non debba affrontare il possessore con le gambe divaricate sul piano frontale (piedi paralleli) perché facilmente sbilanciabile , ma con un piede avanti e l’altro leggermente arretrato.

Quale piede posizionare leggermente avanti ?

Dipende dalla scelta tattica che il difensore ha deciso di intraprendere contro l’attaccante ?

Oppure il difensore deve affrontare l’avversario con palla posizionando più avanti sempre lo stesso piede ?

Il lato forte e il lato debole del difensore in riferimento alla posizione dei piedi

Nel momento in cui un difensore posiziona un piede più avanti rispetto all’altro acquisisce un lato forte e un lato debole : il lato forte è rappresentato dalla parte in cui ha la possibilità di spostarsi con maggiore facilità (lato corrispondente al piede arretrato) mentre l’altro acquisisce la classificazione di lato debole (lato corrispondente al piede avanzato).

Gli aspetti tattici del difensore in situazione di 1 contro 1 : l’invito

Il difensore può indurre l’avversario con palla ad andare nella direzione voluta dal difensore stesso ( dove l’attaccante risulta meno pericoloso, orientativamente in zone esterne , lontano dalla porta ) e invitarlo verso il proprio lato forte.

Gli aspetti tattici del difensore in situazione di 1 contro 1 : soluzioni differenti

L’avversario è abile solo con un piede? ( solo dx o solo sx ? ) Quindi lo invito a giocare dal lato del piede meno abile ?

Lo invito al centro perché lo porto verso una zona con maggiore concentrazione di difensori?

Lo invito al centro perché è abile nel tiro sul 2° palo e voglio evitare pericoli nel successivo sviluppo del gioco ?

Le problematiche legate all’invito

Se il difensore decide di invitare l’attaccante deve essere certo che questi vada nella direzione voluta dal difensore stesso . Pertanto si consiglia di far in modo che la linea di avanzamento dell’attaccante non passi all’interno della base di appoggio ( arti inferiori) del difensore.

Qual è il primo obiettivo di un difensore impegnato nell’1 vs 1 ?

La risposta sembrerebbe banale in quanto l’obiettivo primario è quello di non farsi saltare . Pertanto in linea generale in fase di avvio dell’azione difensiva deve saper accompagnare l’attaccante in possesso palla. Inoltre deve fintare interventi di entrata sulla palla ( contrasto ) per alterare le percezioni di tempo e spazio del possessore.

Affrontare l’avversario ( frontale ) che sta per ricevere la palla ?

È necessario avvicinarsi all’attaccante che sta per ricevere il pallone nel giusto tempo di gioco . ( mentre la palla viaggia tra chi calcia e chi riceve ) Inoltre il difensore deve sapersi fermare a distanza di sicurezza nel momento in cui l’attaccante sta per riceve il pallone.

Il difensore impegnato nell’1 vs 1 deve guardare la palla o l’avversario ?

Nelle fasi iniziali si consiglia di concentrare l’attenzione sulla posizione della palla perché in caso di finta dell’avversario potrebbe sbilanciarsi e favorire il dribbling dell’attaccante.

Cosa deve fare il difensore se viene superato dall’attaccante in zone esterne ?

Nel caso in cui il difendente, situato in una zona esterna del campo, venisse superato dall’attaccante in possesso palla, dovrebbe rientrare velocemente verso la propria porta ( zone centrali ) Eventualmente sarà un compagno che scalerà per affrontare l’avversario in possesso del pallone.

Il difensore che marca l’avversario con palla , spalle alla porta

Il difensore deve abituarsi a non fare fallo e non deve dare la possibilità all’avversario di voltarsi fronte alla porta . Inoltre non deve consentire all’attaccante di sfruttare la figura del difensore stesso come perno sul quale ruotare per saltarlo

Marcare l’avversario che non ha la palla

Il difensore deve trovarsi prevalentemente tra avversario e porta da difendere, tenendo contemporaneamente sotto controllo avversario e palla. il difensore si troverà in difficoltà nel momento in cui non riuscirà a controllare contemporaneamente la posizione dell’avversario e quella del pallone ( smarcamenti dell’attaccante dietro le spalle )

Marcare un avversario in relazione alle caratteristiche e

alla posizione:

Margini di sicurezza maggiori o minori in relazione alla velocità dell’attaccante, struttura fisica , abilità tecnica , ecc.

Più è lontano dalla porta da difendere e dal pallone più è lenta la marcatura

Più è vicino alla porta da difendere e dal pallone più è stretta la marcatura

L’aiuto difensivo : il concetto del “marco e copro”

Quanto marcare e quanto coprire ?

La difficoltà del difensore è quella di percepire quanto marcare o quanto coprire . È necessario che tenga in conto la posizione dell’avversario da marcare e dal tempo e lo spazio di gioco a disposizione del possessore di palla

Intercettamento

S’intende il momento nel quale un difensore interrompe un’azione offensiva dell’avversario agendo direttamente sul pallone.

L’intercettamento più efficace è l’anticipo ( quando un difensore si trova in marcatura sul proprio avversario )

ANTICIPO

L’anticipo avviene quando dalla marcatura del proprio avversario si riesce ad arrivare sulla palla prima che riceva. •Per poter anticipare bisogna stare bene su linee interne e non dare contatto fisico all’avversario (tenere più o meno distanza di un braccio) •Bisogna leggere la traiettoria di passaggio ed essere reattivi (capacità di anticipazione motoria) È necessario fare molta attenzione perché un anticipo errato mette a rischio l’intero assetto difensivo

Difesa della porta

Si attua posizionando il proprio corpo, tra l’attaccante che calcia e la porta da difendere , lungo una linea retta che unisce il diretto avversario con la propria porta Non girarsi (per paura) al momento del tiro, si rischia di essere dribblati , si scopre tanta porta, è più facile creare un auto goal Dopo avvenuto il tiro avversario, correre rapidamente a copertura e ripresa di una palla eventualmente sfuggita al proprio portiere. Se per difendere la porta il difensore si butta a terra deve essere certo di prendere la palla , altrimenti è preferibile rimanere in piedi fino alla fine

Scaglionamento in fase di non possesso

Rappresenta la disposizione di una squadra su più linee difensive.

Permette una ottimale restrizione degli spazi attraverso i quali e dentro i quali gli avversari possono giocare e inserirsi

Esempio di scaglionamento difensivo con 4 linee di difesa + quella del portiere

Azione ritardatrice

E’ un’azione che tende ad alterare i tempi di gioco degli avversari ( rallentamento) facendogli perdere tempo nel gioco in profondità. Permette di recuperare equilibrio difensivo.

CONCENTRAZIONE

• Significa creare densità in zona palla

• Non si fa riferimento all’aspetto mentale, che è comunque altrettanto importante in fase difensiva per non perdere i riferimenti

• Bisogna slittare verso la zona palla, in riferimento alla porta , per creare superiorità numerica e per restringere gli spazi agli attaccanti avversari

Equilibrio

Per equilibrio nella fase di non possesso s’intende la possibilità di mantenere coperture ottimali degli spazi attraverso la disposizione corretta dei difensori indipendentemente dal sistema di gioco applicato.

Controllo e cautela

Controllo e cautela inteso come l’essere consapevoli dei vantaggi o svantaggi che comporta la scelta di adottare un determinato comportamento. Bisogna sempre conoscere e valutare le conseguenze delle scelte intraprese.

Scaglionamento in fase di possesso palla

Quando una squadra è in possesso palla la dislocazione in campo rispetto a chi ha la palla non dovrebbe presentarsi come una linea.

La figura che meglio rappresenta tale dislocazione in riferimento al possessore di palla è il triangolo

Esempio di scaglionamento offensivo e formazioni di triangoli mobili

Profondità

Una squadra deve cercare di arrivare in modo efficace nei pressi della porta avversaria.

L’obiettivo è quello di conquistare spazio attraverso passaggi in avanti che consentono di scavalcare linee di difesa avversarie.

Ampiezza

Significa cercare di sfruttare tutto il fronte del campo tenendo sempre in conto durante la costruzione del gioco la larghezza del campo.

L’obiettivo principale è quello di aprire le maglie difensive avversarie attraverso cambi gioco,inserimenti,cambi di posizione.

Mobilità

Mobilità intesa come movimento è collegata al concetto di smarcamento nei tempi e negli spazi giusti.

I movimenti possono essere eseguiti verso spazi liberi o verso spazi già occupati dal compagno.

Imprevedibilità

Ogni schema di gioco pur essendo noto a noi tutti perché provato più volte deve risultare inatteso e improvviso per gli avversari. E’importante quindi che gli avversari percepiscano soluzioni differenti attraverso l’esecuzione di movimenti d’inganno sia in senso collettivo, cioè di squadra, sia individuali

Sistemi di gioco

Un sistema di gioco rappresenta la dislocazione di base dei giocatori in campo ai quali l’allenatore assegna compiti e funzioni. Spesso viene identificato attraverso numeri: 4-0; 3-1; ecc..

E’ bene ricordare però che i numeri indicano soltanto una semplificazione statica di quel determinato sistema

Caratteristiche dei sistemi di gioco

Equilibrati nelle due fasi di gioco

Elastici: cioè devono poter essere modificati in relazione all’avversario

Razionali: devono tenere conto delle caratteristiche tecnico-tattiche,fisiche e di personalità dei giocatori che compongono la squadra

I sistemi di gioco in fase di non possesso palla

Difesa individuale

Difesa individuale con cambi di marcatura

Difesa a zona : 1-2-1; 2-2 ; 2-1-1;

Difesa individuale : sintesi delle principali caratteristiche

Il riferimento principale è l’avversario da marcare Consente di assegnare marcature in relazione alle caratteristiche degli attaccanti Determina maggior senso di responsabilità individuale Riduce la partecipazione al gioco di avversari con spiccate capacità Individua maggiormente l’errore del singolo difensore Il dispendio energetico risulta elevato Non favorisce una corretta occupazione degli spazi Non favorisce ottimali coperture reciproche Non favorisce l’occupazione di posizioni corrette in relazione alle caratteristiche dei giocatori Non favorisce raddoppi di marcatura

Difesa individuale con cambi di marcatura :

Valgono tutti i punti visti per la difesa individuale.

Inoltre è necessario tentare di mantenere le posizioni di maggior efficacia eseguendo ,quando possibile, corretti cambi di marcatura per ridurre alcuni svantaggi che genera la difesa di tipo individuale

I cambi di marcatura

E’ uno sviluppo di gioco che consente di mantenere i giocatori nelle posizioni nelle quali possono esprimersi meglio sia in fase di non possesso che nella fase di riconquista della palla . Favoriscono un risparmio energetico

Sistema difensivo con disposizione a zona

Ogni giocatore è responsabile della zona di campo che gli è stata assegnata e degli avversari che sono in quella zona. Deve guardare e sorvegliare le zone limitrofe. Egli si deve muovere principalmente in funzione ed in dipendenza della posizione della palla e deve andare sempre in pressione sull’avversario con palla che entra nella propria zona eccetto, quando si trova in inferiorità numerica

Sistema difensivo con disposizione a zona: principali caratteristiche

Il riferimento principale è la posizione del pallone Garantisce una buona occupazione degli spazi Garantisce ottimali coperture reciproche Favorisce raddoppi di marcatura Favorisce superiorità numerica in zona palla I giocatori occupano sempre le posizioni di loro maggiore efficacia L’impegno mentale è notevole Il dispendio energetico è contenuto Necessita di molto allenamento È attaccabile tra le linee difensive, nella zona cieca, e nei settori di campo nei quali gli avversari creano una superiorità numerica

Sistema a zona 1-2-1 nella metà campo difensiva : dislocazione di base

-0

Sistema a zona 2-2 nella metà campo difensiva : dislocazione di base

-0

LA ZONA 2-1-1 NELLA META’ CAMPO OFFENSIVA : dislocazione di base

SISTEMI DI GIOCO IN FASE DI POSSESSO

SISTEMA 3-1

SISTEMA 4-0

SISTEMA DI GIOCO 2-2

SISTEMI DI GIOCO CON PORTIERE DI MOVIMENTO : 1-2-2; 1-2-1-1; 2-1-2; 2-3; 2-2-1;

( la squadra attacca con tutti e 5 i giocatori , schierando il portiere nella metà campo offensiva, principalmente quando perde per cercare di recuperare. )

Sistema 3-1 : dislocazione di base

Attaccare con il sistema 3-1: sintesi delle caratteristiche principali

Prevede un chiaro riferimento offensivo ( pivot)

Offre profondità alla manovra

Può generare staticità alla manovra

Favorisce adattamenti alla difesa avversaria

Per lo sviluppo del gioco necessita di ruoli specifici

Sistema 4-0 : dislocazione di base

-0

Attaccare con il sistema 4-0 : sintesi delle caratteristiche principali

Non offre punti di riferimenti agli avversari

Favorisce la possibilità di attaccare gli spazi liberi

Genera difficoltà negli adattamenti difensivi avversari

Dispendioso da un punto di vista fisico

Offre in fase iniziale poca profondità alla manovra

Necessità di giocatori eclettici

Sistema 2-2 : dislocazione di base

-0

Attaccare col sistema 2-2 : caratteristiche principali

È un sistema di gioco poco utilizzato perché il suo sviluppo determinerebbe forte staticità . La naturale evoluzione del 2-2 ha portato a creare il gioco con il sistema 4 – 0 . Viene utilizzato nelle situazioni di 4 vs 3 di movimento, per l’espulsione temporaneo di un giocatore.

Sistema di gioco con portiere di movimento: 1-2-2

Sistema di gioco con portiere di movimento : 1-2-2 ( un esterno stretto – uno largo )

Sistema di gioco con portiere di movimento :1-2-2, variante piramide

Sistema di gioco con portiere di movimento : 1-2-1-1

Sistema di gioco con portiere di movimento : 2-3

Sistema di gioco con portiere di movimento : 2-1-2

Sistema di gioco con portiere di movimento : 2-1-2 ( con intermedio esterno )

Sistema di gioco con portiere di movimento : 2-2-1