Sos Comune Annno 2 Numero 1

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“da definire” di Marco Alberghini N on si tratta di un giudizio alla persona Roberto Brunelli, ma del giudizio al Sindaco di San Pietro in Casale, Ing. Roberto Brunelli. Il Sindaco di un Comune dovrebbe essere dotato di autorevolezza, di saggezza nel valutare le diverse scelte possibili, della capacità di saper accettare e valorizzare il lavoro ed i consigli degli altri, della pazienza di ascoltare le critiche senza irritarsi, della capacità di gestire il presente intanto che si programma e progetta il futuro del paese. Dal Sindaco di qualsiasi Comune ci si aspetta la consapevolezza ed il rispetto del proprio ruolo, poiché un Sindaco non rappresenta se stesso, ma rappresenta una intera comunità, composta an- che da chi quel Sindaco non ha votato. Da un Sindaco che crede in quello che sta facendo, ci si aspet- ta che voglia cogliere l’occasione di farsi conoscere, apprezzare fino a convincere quanti non lo aveva- no votato a cambiare idea su di lui e, soprattutto, sul partito che esso rappresenta. È passato troppo poco tempo per- ché si smetta di sperare che il nostro Sindaco e la Giunta, da lui scelta, rifletta maggiormente sulle proprie responsabilità nei confronti di noi cittadini. Confidiamo che la presa di coscienza delle nostre critiche, sia di carattere politico che amministra- tivo, possa servire a imprimere un cambiamento negli attuali Ammini- stratori, in funzione del quale essi comincino a rapportarsi alla cittadi- nanza con maggiore considerazione e che, contemporaneamente, inizino ad essere più trasparenti e rigorosi nella diffusione di informazioni di in- teresse pubblico, che si curino mag- giormente dei problemi quotidiani delle persone con un rapporto alla pari, che si occupino del territorio molto più di quanto hanno fatto fino- ra e che vogliano considerare il no- stro ruolo con maggiore riguardo. Rivelazioni - Critiche - PROPOSTE su temi riguardanti San Pietro in Casale Inadeguato e inaffidabile È il nostro giudizio politico sul Sindaco di San Pietro in Casale, Roberto Brunelli - Segnaliamo alcune circostanze da cui scaturisce la nostra posizione Periodico dell’Associazione Consenso Comune Anno 2° - numero 1 - Diffusione gratuita Periodico dell’Associazione “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”. Mahatma Gandhi (Mohandas Karmchand Gandhi) n. il 2 ottobre 1869 a Porbandar, Gujarat (India), m. il 30 gennaio 1948 a Birla House, New Delhi (India) Nota sulle vicende edilizie riguardanti San Pietro in Casale Nuovo questionario dopo un anno di mandato RUTTURE ma, con un voto, il suo lla qualità delle strade nel territorio di San Pietro e. 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Esprima, con un voto, il suo ere sulla disponibilità e qualità e piste ciclabili nel territorio di an Pietro in Casale. 3 4 5 6 7 8 9 10 voto, il suo one 1.4 - Esprima, con un voto, parere sulla disponibilità e qualità della rete telematica nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1.5 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla qualità del verde pubblico attrezzato nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1.6 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla qualità delle scuole nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1.7 - Esprima, con un voto, il suo e sulla qualità delle palestre territorio comunale. 7 8 9 10 E CITTA 3.0 - Come giudica la t del Comune relativamente a: Bilan comunale; costi di iniziative come Aemiliana; costo complessivo della Piscina, interventi sul territorio; aiuti alle famiglie; scelte fondamentali sul medio e lungo periodo? Molto trasparente Trasparente Ne molto ne poco trasparente Poco trasparente Per niente trasparente Non so 3.1 - Come giudica la comunic termini di chiarezza e com del Comune, in p ogio” e il ci ire” ed in iziativa possibile iglioramento della b

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Periodico di informazione sull'attivit dell'opposizione a San Pietro in Casale

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Page 1: Sos Comune Annno 2 Numero 1

“da definire”

di Marco Alberghini

Non si tratta di un giudizio alla persona Roberto Brunelli, ma

del giudizio al Sindaco di San Pietro in Casale, Ing. Roberto Brunelli.

Il Sindaco di un Comune dovrebbe essere dotato di autorevolezza, di saggezza nel valutare le diverse scelte possibili, della capacità di saper accettare e valorizzare il lavoro ed i consigli degli altri, della pazienza di ascoltare le critiche senza irritarsi, della capacità di gestire il presente intanto che si programma e progetta il futuro del paese. Dal Sindaco di qualsiasi Comune ci si aspetta la consapevolezza ed il rispetto del proprio ruolo, poiché un Sindaco non rappresenta se stesso, ma rappresenta una intera comunità, composta an-che da chi quel Sindaco non ha votato. Da un Sindaco che crede in quello che sta facendo, ci si aspet-ta che voglia cogliere l’occasione

di farsi conoscere, apprezzare fino a convincere quanti non lo aveva-no votato a cambiare idea su di lui e, soprattutto, sul partito che esso rappresenta. È passato troppo poco tempo per-ché si smetta di sperare che il nostro Sindaco e la Giunta, da lui scelta, rifletta maggiormente sulle proprie responsabilità nei confronti di noi cittadini. Confidiamo che la presa di coscienza delle nostre critiche, sia di carattere politico che amministra-tivo, possa servire a imprimere un cambiamento negli attuali Ammini-stratori, in funzione del quale essi comincino a rapportarsi alla cittadi-nanza con maggiore considerazione e che, contemporaneamente, inizino ad essere più trasparenti e rigorosi nella diffusione di informazioni di in-teresse pubblico, che si curino mag-giormente dei problemi quotidiani delle persone con un rapporto alla pari, che si occupino del territorio molto più di quanto hanno fatto fino-ra e che vogliano considerare il no-stro ruolo con maggiore riguardo.

Rivelazioni - Critiche - PROPOSTE su temi riguardanti San Pietro in Casale

Inadeguato e inaffidabileÈ il nostro giudizio politico sul Sindaco di San Pietro in Casale, Roberto Brunelli - Segnaliamo alcune circostanze da cui scaturisce la nostra posizione

Periodico dell’Associazione Consenso ComuneAnno 2° - numero 1 - Diffusione gratuita

Periodico dell’Associazione

“Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”. Mahatma Gandhi (Mohandas Karmchand Gandhi)

n. il 2 ottobre 1869 a Porbandar, Gujarat (India), m. il 30 gennaio 1948 a Birla House, New Delhi (India)

Nota sulle vicende edilizie riguardanti San Pietro in Casale

Nuovo questionariodopo un anno di mandato

INFRASTRUTTURE

1.0 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla qualità delle strade

comunali nel territorio di San Pietro

in Casale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.1 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla disponibilità e qualità

delle piste ciclabili nel territorio di

San Pietro in Casale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.2 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla qualità dell’illuminazione

pubblica nel territorio di San Pietro

in Casale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.3 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla funzionalità della rete

fognaria nel territorio di San Pietro

in Casale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.4 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla disponibilità e qualità

della rete telematica nel territorio

comunale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.5 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla qualità del verde pubblico

attrezzato nel territorio comunale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.6 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla qualità delle scuole nel

territorio comunale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.7 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla qualità delle palestre

comunali nel territorio comunale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.8 - Esprima, con un voto, il suo

parere sulla qualità degli impianti

sportivi nel territorio comunale.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

RAPPORTO TRA

AMMINISTRATORI

E CITTADINI

3.0 - Come giudica la trasparenza

del Comune relativamente a: Bilancio

comunale; costi di iniziative come

Aemiliana; costo complessivo della

Piscina, interventi sul territorio; aiuti

alle famiglie; scelte fondamentali sul

medio e lungo periodo?

Molto trasparente

Trasparente

Ne molto ne poco trasparente

Poco trasparente

Per niente trasparente

Non so

3.1 - Come giudica la comunicazione,

in termini di chiarezza e completezza,

da parte del Comune, in particolare

il giornale “l’Orologio” e il sito www.

comune.san-pietro-in-casale.bo.it.?

A seguito della pubblicazione del primo

questionario del quale ne sono ritornati

compilati circa 600, abbiamo tratto lo

spunto per inoltrare all’Amministrazione

diverse interrogazioni che, in alcuni casi

a distanza di tempo, hanno prodotto il

risultato da noi voluto. Abbiamo tradotto

le osservazioni dei cittadini in richieste

che, una volta inoltrate al Comune, si

sono concretizzate e risolte. Anche con

questo secondo sondaggio, voluto ed

ideato dall’Associazione Consenso

Comune, intendiamo conoscere i punti

di vista e le esigenze degli abitanti

del Comune di San Pietro in Casale.

Vorremmo capire quali servizi non

funzionano come si vorrebbe, se e quali

altri servizi sono richiesti ma non sono

stati attivati e quali invece funzionano

bene e capire come noi Sanpierini

giudichiamo il nostro territorio.

Questo “Ascoltare” ci permetterà di

“Conoscere” e “Capire” ed in seguito

attivare ogni iniziativa possibile

finalizzata al miglioramento della

qualità del nostro Comune.Ovviamente

nessuno è obbligato a compilare il

questionario ma vi chiediamo di farlo,

contribuendo così a conoscere meglio

chi vive nel Comune di San Pietro in

Casale.I risultati del sondaggio saranno

pubblicati in un prossimo numero di

“SOS Comune” e, per quanto possibile,

si tradurranno in specifiche richieste

all’Amministrazione.

Come fare: Il questionario può essere

compilato in tutte le sue parti o nei soli

punti ai quali si intende rispondere,

a certi quesiti si possono dare

contemporaneamente più risposte.

Non vengono richiesti dati personali.

Ultimata la compilazione potete piegare

il questionario ed inserirlo nella buchetta

per le lettere che troverete davanti al Bar

Black&Wite (da Lucia) in via Matteotti di

fronte alla Scuola Elementare.

Se ci vorrete scrivere e gli spazi

previsti dal questionario non vi saranno

bastati, potrete allegare un comune

foglio di carta A4 puntato assieme al

questionario, prima di imbucarlo.

Se vorrete compilare il questionario via

web potrete farlo collegandovi al sito

www.consensocomune.it e seguire le

indicazioni “Questionari”.

Pensiamo che per amministrare bene

sia fondamentale ricevere suggerimenti,

segnalazioni e richieste da parte dei

cittadini.

Pertanto, anche al di fuori dei

questionari che prepariamo, vi

chiediamo di segnalarci problemi di

ogni genere o suggerimenti, sempre

tramite la buchetta.

Grazie per la collaborazione.

QUESTIONARIO

Finalizzato alla conoscenza dei pareri e delle esigenze degli

abitanti del Comune di San Pietro in Casale ad un anno

dall’insediamento di questa Amministrazione.

Ecco come potrete esprimere

la vostra valutazione, positiva,

negativa oppure neutra.

0

= valutazione negativa

10 = valutazione positiva

nessuna risposta = Non so

San Pietro in Casale

Agosto 2010

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Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna

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È tanto lontana da noi la volontà di oltraggiare il Signor Roberto Brunelli quanto è concreta e de-terminata l’intenzione di rendere pubblica ogni circostanza documentata che richieda un chia-rimento o che meriti una critica al Sindaco di San Pietro in Casale, Ing. Roberto Brunelli e ad una parte degli Amministratori di maggioranza.

Sappiate che ci vorrebbero cento pagine per racconta-re le tante situazioni emblematiche che vedono gli at-tuali Amministratori agire in quella che ci sembra una piena sintonia e continuità con l’operato di chi li ha preceduti. Con una aggravante: ci risulta sempre più evidente l’impoverimento dell’identità dei politici del PD locale, la costante perdita dei valori, degli obiettivi, del rapporto con la cittadinanza, delle idee da concre-tizzare cose che si riflettono drammaticamente sulla qualità della gestione del nostro Comune.

Giudichiamo San Pietro in Casale un paese con grandi potenzialità stroncate da scelte errate compiute da Politici Amministratori.

I primi passi di questa Amministrazione che ci pare in linea con le precedenti, non fa sperare in una inversio-ne di tendenza. Apparentemente agli attuali Ammini-stratori mancano troppi presupposti perché possano anche solo sperare di porre rimedio agli “errori” com-piuti dagli Amministratori del passato.Perché siamo così netti nel giudizio? Proveremo a spiegarlo in modo sintetico.

Vi proponiamo un elenco di temi che potrete approfon-dire nelle pagine che seguono:1) Presentazione e votazione da parte del Sinda-co di una delibera che sembra favorire interessi propri.2) Incongruenze tra la risposta ufficiale ad una no-stra interrogazione ed atti pubblici del Comune.3) Negazione di un problema di Non conformi-tà rispetto alle norme di sicurezza e presenza di punti pericolosi, accertati, presso la Biblioteca Ragazzi.4) Per tentare di fare chiarezza sui reali costi di Aemiliana, abbiamo chiesto al Comune di avere copia dei bilanci della PRO-LOCO per ogni anno di esercizio sapendo che questa è tenuta a pre-sentarli nel momento in cui ottiene un contribu-to economico da parte dell’Amministrazione.5) Risposta ufficiale del Sindaco riguardo i cer-tificati di usabilità degli edifici pubblici come scuole, biblioteche, palestre ecc.6) Gestione della Cucina centralizzata7) Pedonalizzazione del Centro8) Compagri committente della SAP Tecnica

Il primo fatto rilevante che vogliamo segnalare è avve-nuto durante il 2° Consiglio Comunale.Secondo le nostre informazioni il Sindaco Brunelli ha partecipato alla votazione di una delibera che lo in-teressava direttamente infrangendo, a quanto pare, il Regolamento del Consiglio Comunale.

Avvenimento 1°Ecco gli elementi in nostro possesso: l’articolo 38 del Regolamento del Consiglio Comunale riguarda l’Astensione obbligatoria. Al punto 1 si legge - Il Sin-daco, gli Assessori e i Consiglieri Comunali devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica a provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini sino al quarto grado -. Significa che un componente del-l’Amministrazione comunale non può prendere deci-sioni che lo favoriscano direttamente o indirettamente: perciò, nel caso in cui si presenti questa circostanza, - l’amministratore è obbligato ad assentarsi dall’Adu-nanza (il Consiglio Comunale) per tutto il tempo della discussione e votazione delle relative deliberazioni -. Il Sindaco Brunelli ci risulta essere cotitolare della So-cietà SAP Tecnica S.r.l. (lo è tutt’ora), la quale nel pro-prio sito web, pubblica un elenco di lavori eseguiti per conto dei propri clienti.Tra questi lavori ne risalta uno in particolare: commit-tente “Caffé Italiano” che a San Pietro dovrebbe rea-lizzare un Centro Benessere e Attività Culturali, per il quale la SAP Tecnica S.r.l. di Brunelli e soci, dichiara sempre sul proprio sito web, di aver realizzato il Pro-

getto esecutivo la Direzione lavori e Strutture, importo complessivo dei lavori 1.500.000 Euro.Questa notizia era già stata da noi pubblicata nel n° 2 di SOS Comune.Nell’ordine del giorno del secondo Consiglio Comunale del 1 luglio 2009, abbiamo individuato una delibera con oggetto: APPROVAZIONE VARIANTE SPECIFICA AL P.R.G. VIGENTE - ART.41 - CO.2 - LETT.B) L.R. N.20 DEL 24.03.2000 (CENACCHIO). È importante notare il termine “specifica” e non “generale”. In pratica, alla proprietà del terreno viene concessa la possibilità di trasformare un’area di 350 mq, da agricola ad edifica-

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bile per poter costruire uno stabile di servizio, funziona-le al Centro Fitness, con ambulatori e spogliatoi. Opera, a quanto pare, indispensabile alla realizzazione dell’intero Centro Fitness, senza il quale stabile, tutto il progetto potrebbe segnare una battuta d’arresto.Ci ha da subito incuriosito questo Centro Fitness che abbiamo associato a quello che già conoscevamo. Ab-biamo cercato, tra la documentazione, un riferimento che stabilisse se si trattava dello stesso o di un’altro. Non abbiamo trovato nessun riferimento all’architetto progettista del Centro. Anche le planimetrie presenti nella documentazione erano “anonime”, né un timbro né una intestazione di studio di progettazione. La cosa ci ha insospettito non poco, per cui abbiamo esaminato riga per riga ogni pagina presente nel fascicolo. In al-cune pagine interne della relazione geologica allegata al progetto, abbiamo trovato due riferimenti al com-mittente della relazione stessa, evidentemente, a sua volta, incaricato dalla proprietà. Ecco i testi. “A seguito dell’incarico ricevuto dallo studio SAP si trasmette...”, “Cone Penetration Test, Committente: Sap, Località:

San Pietro in Casale (Bo) Via Altedo, Attrezzatura: Penetrometro da 200kN”. Un altro importante riscon-tro viene dal documento Visura per soggetto, un docu-mento catastale che riguarda il terreno dove dovrebbe essere realizzato il Centro. Questi documenti vengono preparati dagli studi tecnici, consultando on-line il sito del Catasto di Bologna. Per potere accedere a questi dati riservati, il tecnico dello studio si deve registrare inserendo il proprio codice fiscale.Nella parte inferiore del documento che abbiamo trova-to nel fascicolo, sono indicate le lettere “CLZ SMN”.

Corrispondono, con ogni probabilità, alla signora o signorina Calzolari Simona che, guardacaso, è una dipendente della SAP Tecnica s.r.l., come ci viene co-municato dal sito web della stessa SAP Tecnica alla pagina Collaboratori Interni.Ci sembra di poter affermare, con scarse possibilità di essere smentiti, che la SAP Tecnica di Brunelli e soci è stata incaricata alla progettazione del Centro Fitness

Via Altedo

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che dovrebbe sorgere a Cenacchio, ne ha realizzato il progetto ed incaricato altri professionisti come la Geo-Probe.Se, a quanto pare, il Sindaco di San Pietro in Casale Ing. Roberto Brunelli è ancora socio della SAP Tecni-ca S.r.l. (e da quanto emerge dal proprio sito, la SAP Tecnica S.r.l. di Brunelli e soci sembra ancora in affari con i committenti del progetto) se il progetto non si dovesse realizzare, la SAP Tecnica S.r.l. di Brunelli e soci, perderebbe apparentemente una parte di guada-gno relativo alla Direzione Lavori e Strutture come si evince dal sito della stessa SAP Tecnica S.r.l.

Siamo arrivati al punto.

Noi di Consenso Comune eravamo sicuri che il Sinda-co Brunelli, in rispetto dell’articolo 38 del Regolamento del Consiglio Comunale, sarebbe uscito dall’aula Con-siliare, invece ha preso la parola, ha presentato la de-libera, l’ha “caldeggiata”, e alla fine l’ha pure votata.I più benevoli potrebbero pensare ad una svista, una mancanza involontaria, ma il Sindaco Brunelli, ha fatto un discorso conclusivo che presenta, secondo il no-stro parere, elementi di una gravità superiore ad ogni possibile svista formale. Ecco la trascrizione del discorso in cui il Sindaco Bru-nelli presenta la delibera, nel quale interviene anche il Consigliere Alberghini: BRUNELLI - “Nel tentare di chiudere una serie di si-tuazioni che mi sarebbe anche piaciuto, come nuova Amministrazione, di non aver avuto ma che risolvono anche una serie di piccole situazioni, all’interno del piano regolatore, che sta andando in ultimazione, met-tiamo all’attenzione del Consiglio una approvazione, faccio notare la parola in questo caso è approvazio-ne perché è una variante al Piano Regolatore per una piccola area di cui poi vi dico, vi facevo il passaggio sull’approvazione perché, come dire, questo Consi-glio Comunale raccoglie dal precedente un’adozione e tutti i pareri favorevoli degli enti preposti al controllo, ARPA, USL, Provincia di Bologna ecc. ecc. che sono favorevoli in questo caso, raccoglie e porta all’appro-vazione, non posso dire che è un atto dovuto perché un’approvazione non è mai un atto dovuto però è una conseguenza di alcune scelte fatte precedentemente che non mi sento assolutamente di diniegare in questo caso perché risponde, in altri casi che vedremo suc-cessivamente, ad esigenze soprattutto di tipo produt-tivo, ... in questa fattispecie l’oggetto del contendere è la creazione di una piccola specie di centro benessere vicino a Cenacchio che prevede la possibilità di rea-lizzazione di superficie accessoria di circa 350 m2, va precisato che i proprietari hanno fatto questo tipo di richiesta perché erano già proprietari della possibilità

di realizzare questa cosa qui sul tipo di fabbricato che già avevano, loro hanno uno di quei fabbricati censito come fabbricato tipologicamente importante, nel quale già potevano realizzare un centro benessere, un risto-rante o un centro agrituristico già nel vecchio PRG, ma solo nella cubatura originale dell’immobile, non pote-vano fare ampliamenti. Ovviamente, per questa attività che devono fare, la cosa non gli era gradita perché hanno presentato un progetto per la realizzazione di quello che potevano fare all’interno del fabbricato ma hanno chiesto la possibilità di avere questi 350 metri in più per la realizzazione degli alloggi degli addetti e degli ambulatori, ha fatto tutti i passaggi sia di adozio-ne, ha avuto tutti i pareri positivi del caso, pertanto, io lo metto all’attenzione del Consiglio Comunale per l’approvazione”.ALBERGHINI - “Noi non abbiamo intenzione di fer-mare una cosa di questo tipo, anzi è molto interessan-te ed è stata una sorpresa per noi ieri vedere questa iniziativa di un privato, visto che ci sono indicate nel progetto diverse vasche, piscine, di venticinque metri, quindi una struttura importante, chiediamo se sia pos-sibile valutare con questo privato la possibilità di fare una convenzione in modo da garantire un servizio ul-teriore, al limite potenziare questa struttura e rivedere il progetto della piscina di San Pietro in Casale scon-giurare il rischio di realizzare dei doppioni di strutture realizzate da un privato e poi vedersi costruire una pi-scina con simili potenzialità, chiediamo di economiz-zare e razionalizzare gli investimenti ed il servizio”.BRUNELLI - “Vedo difficile la possibilità di intervenire sulla fruizione, comunque potrebbe essere lì che man-diamo alcuni per fare qualche tipo di terapia da parte dell’AUSL ed otteniamo degli sconti, questa potrebbe essere una buona fruizione che magari non è compatibi-le con la piscina pubblica perché ha altri tipi di interessi, sono aperto ad altri tipi di discussione, questo non per raccattare il voto per forza, volevo solo essere preciso”.ALBERGHINI - “Noi il voto lo diamo perché non vo-gliamo ostacolare questa estensione ma sollecitiamo di verificare la possibilità di convenzionarsi, non per gestire la struttura ma dare “una mano”. Ci sembra una cosa a contrasto, una struttura che parte con un forte investimento in quella zona, a due passi da San Pietro in Casale, vicino, ma in qualche misura sfavo-rito, ed un progetto del Comune per realizzare una cosa simile, chiediamo all’Amministrazione di trovare una soluzione che non impegni il Comune in un’opera come quella della Piscina comunale e, magari, coglie-re l’occasione di questo privato che è già partito con questo progetto ed economizzare gli investimenti”.BRUNELLI - “Vediamo di tenere distinte le due que-stioni, la scelta che faremo sulla Piscina, mi dispiace, conosco anche le persone, nel senso che sono un

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Avvenimento 2° Altro tema è quello delle risposte ufficiali che il Sinda-co Brunelli ha dato alle nostre interrogazioni, smenti-te da documenti provenienti dallo stesso Comune.

Noi di Consenso Comune, il 21 settembre 2009 ab-biamo inoltrato 18 Interrogazioni al Sindaco e agli Assessori competenti. L’intento era di avere rispo-ste chiare su temi di pubblico interesse.Le risposte, in alcuni casi, NON corrispondono ai documenti di cui noi siamo in possesso.A) Museo ArcheologicoAbbiamo chiesto se questa Amministrazione ha inten-zione di provvedere alla realizzazione del Museo Archeo-logico al piano terra del Museo Frabboni, così come da progetto esecutivo redatto dall’Arch. Cervellati.Risposta del Sindaco Brunelli: “Premetto che, come evidenziato nella relazione del Direttore dell’Area Servizi alla Persona, non è mai stato ap-provato alcun progetto esecutivo per la realizzazione di un museo archeologico presso Casa Frabboni;

fruitore del loro Caffè Italiano, spesso, ad Altedo, perché ci passo per lavoro, mi fermo a prendere il caffé, quindi li conosco anche personalmente, non voglio andare addosso a nessuno, però sono due questioni che tengo profondamente distinte. La scelta che faremo sulla Piscina comunale dovrà essere una scelta dettata dalla opportunità ed eco-nomicità generale della nostra amministrazione. Se l’Amministrazione deciderà di fare la Piscina Comu-nale, la farà anche se lì sarà realizzata una struttura privata”.Poi si è passati alla votazione che ha visto l’approvazione con voto unanime.

Analisi 1ªAd un certo punto, nella parte finale del discorso, il Sindaco Brunelli ammette di conoscere le persone (del Centro Fitness), fa riferimento al Caffé Italiano e aggiunge di conoscerle perché, passando per anda-re al lavoro, si ferma a prendere il caffé nel loro bar.Siamo convinti che abbia voluto ammettere di cono-scerli ma che, nel caso in cui sia confermato, abbia intenzionalmente omesso il rapporto professionale e di conseguenza anche il rapporto economico che, eventualmente, li lega.Chiediamo al Sindaco Brunelli di chiarire “ampia-mente” la sua posizione rispetto a questi elementi oggettivi. Ci auguriamo che voglia fornire una spie-

gazione basata su prove documentali, certificate ed ufficiali come, ad esempio, che la SAP Tecnica non ha mai lavorato per quel Cliente, producendo l’even-tuale lettera raccomandata di rinuncia all’incarico a riprova che non ci lavorava più nel giorno in cui è stata votata la delibera, oppure che il Sindaco Bru-nelli non era più socio della Sap Tecnica nel giorno in cui è stata votata la delibera. Quella che ci è sembrata una omissione ha in-stillato in noi il sospetto che il Sindaco Brunelli sapesse che non avrebbe dovuto e potuto pre-sentare, e poi votare, quella delibera, ma lo ha fatto comunque. A meno che non esista una vali-da giustificazione, sarebbe la prova che il Sindaco Brunelli, 25 giorni dopo essere stato eletto, avrebbe violato il Regolamento sapendo di violarlo, per una faccenda che lo interessava direttamente.Se il fatto venisse confermato, mi chiedo se i Consiglieri della maggioranza ne fossero al cor-rente e, nel caso non lo fossero, quali ripercus-sioni potrà avere sulla credibilità del Sindaco e sul rapporto di fiducia con i Consiglieri stessi?

Per visionare, in versione integrale, i documenti a cui facciamo riferimento nell’articolo, potete consul-tare il sito di Consenso Comune - SOS Comune 4° / Documenti integrali rif. 1

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non si può dunque affermare che non sia ancora stato realizzato qualcosa che non è ancora stato previsto. Premetto ancora che non risulta a questa Amministrazione alcuna indicazione di destinazione d’uso nel piano di recupero re-datto dall’Arch. Cervellati, per cui è improprio ritenere che gli spazi espositivi siano utilizzati in modo difforme da quanto progettato.

Vi proponiamo ora la nostra ri-sposta durante il Consiglio Co-munale del 14 movembre 2009. Consigliere Alberghini: “Visto che lei dichiara che non esiste un Progetto Esecutivo della ristrut-turazione del Museo Frabboni, re-datto anche da lei (Brunelli) tra le altre persone. Nella spiegazione della destinazione dei vari spazi si legge, a piano terra, che: - Sulle indicazioni del Soprintendente Malnati, si è pensato di dedicare tutto il piano terra al Museo Ar-cheologico - poi c’é la lista di tutti gli spazi e gli angoli, come cari-carli con i vari reperti, ecc”.

Risposta del Sindaco Brunelli (dopo un momento di esitazione): “Non posso dirle altro, ma le sot-tolineo un fatto, io nella fattispe-cie facevo il calcolatore statico, non ero tenuto a sapere cosa ci fosse dentro ad una sala ma ero impegnato a tentare di farla stare in piedi bene”.

Analisi 2ªAd una domanda posta in modo semplice: «poiché, dal 2003, esi-ste un Progetto esecutivo, re-lativo al Parco Culturale - Casa Frabboni - che prevede una se-zione archeologica, il Sindaco ha intenzione di realizzare tale mu-seo?» il Sindaco Brunelli, nella sua risposta, sostiene che non è mai stato approvato un progetto esecutivo per la realizzazione di un museo archeologico presso

Alcune pagine estratte dal progetto per la realizzazione del Museo della Città di San Pietro in Casale.

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Casa Frabboni ed aggiunge che non risulta nessuna destinazione d’uso, nel piano di Recupero redatto dall’Architetto Cervellati.I documenti in nostro possesso, sono un Progetto culturale molto articolato e dettagliato che prevede una sezione Archeologica e ne descrive l’ubicazio-ne e l’organizzazione espositiva. Parte integrante di questo Progetto culturale è il Progetto esecutivo, con intestazione del Comune di San Pietro in Casale, a cui hanno lavorato, come progettisti, l’Architetto Cervel-lati, l’Ing. Antonio Peritore (Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Pietro in Casale), mentre per le strutture era incaricato Roberto Brunelli.• Poiché per il Museo Casa Frabboni era già stato completato il progetto di recupero, nel Progetto di Cervellati era prevista la sezione archeologica di cui, attualmente, non si trova traccia nella stessa Casa Frabboni; quale progetto esecutivo è stato adottato per realizzare i lavori già ultimati?• Si è seguito il Progetto esecutivo di Cervellati op-pure un altro progetto?• Se si è seguito il Progetto di Cervellati, perché non si è rispettato il Progetto culturale cancellando la sezione Archeologica?

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• Se invece l’Amministrazione ha adottato un ulte-riore progetto, non credete che si siano spesi ma-lissimo soldi pubblici per un lavoro non utilizzato?• Se in un primo momento il Sindaco Brunelli nega che sia stato approvato un Progetto esecutivo per la realizzazione di un Museo Archeologico, facen-do pensare che quello redatto dall’Arch. Cervellati sia stato scartato a favore di un’altro di cui non co-noscevamo l’esistenza, perché nella risposta suc-cessiva il Sindaco Brunelli afferma che nel Progetto esecutivo redatto dall’Arch. Cervellati non risulta al-l’Amministrazione alcuna destinazione d’uso, men-tre dai documenti di cui disponiamo risulta invece chiarissima la destinazione a Museo Acheologico di buona parte del piano terra? In pratica prima sostie-ne che il progetto non prevedeva il Museo Archeo-logico, poi, subito dopo sostiene che il progetto se-guito è quello di Cervellati, che invece prevede la sezione archeologica.• Dal tono delle risposte dà l’impressione di non conoscere i contenuti né del Progetto culturale né del Progetto esecutivo; è possibile che veramente non li conoscesse, come da lui dichiarato durante la discussione in Consiglio Comunale? E, anche se realmente non li conosceva ma era al

corrente del progetto, avendoci lavorato attivamen-te, perché non si è informato prima di scrivere la risposta alla nostra interrogazione?• Come spiega il Sindaco la Determina n° 209 del 20/05/2004 che ha come oggetto: Incarico profes-sionale per la realizzazione della Sezione Arche-ologica Museo della Città - Impegno di spesa.?Lo abbiamo detto in Consiglio; la risposta a questa interrogazione è in assoluto la peggiore che abbia-mo ricevuto. È caotica, non chiara, non lineare e contraddittoria rispetto all’ampia documentazione avuta dallo stes-so Comune. Poiché crediamo che il Sindaco Brunel-li non abbia l’abitudine di dare risposte “a caso”, ci dà l’impressione che faccia lo slalom tra i tecnicismi che lui conosce tanto bene e che non sono la nostra materia, per svincolarsi dalla domanda ed evitare la risposta, una cosa che non ci sorprende più.

Per visionare, in versione integrale, i documenti a cui facciamo riferimento nell’articolo, potete consultare il sito di Consenso Comune - SOS Comune 4° / Docu-menti integrali rif. 2

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Avvenimento 3°

Continuiamo con le risposte uf-ficiali che il Sindaco Brunelli ha dato alle nostre interrogazioni, “smentite” da documenti prove-nienti dallo stesso Comune.

La nostra Interrogazione:Biblioteca Ragazzi. Non conformi-tà rispetto alle norme di sicurezza e presenza di punti pericolosi.Considerato che la Biblioteca Ragazzi risulta non conforme alle norme sulla sicurezza e conserva evidenti punti pericolosi si inter-roga il Sindaco e gli Assessori competenti per sapere se questa Amministrazione ha intenzione di risolvere tali carenze con interven-ti definitivi che possano garanti-re la sicurezza e l’incolumità dei numerosi utenti, principalmente minori, che frequentano assidua-mente la Biblioteca Ragazzi.

Il Direttore dell’Area Gestione Territorio Ing. Peritore risponde:“In merito all’interrogazione di cui all’oggetto, si precisa quanto segue: A questo ufficio non risul-ta vi siano punti pericolosi o non conformi alle normative vigenti all’interno dell’edificio in oggetto, né che siano pervenute segnala-zioni in merito, né che siano state riscontrate tali problematiche a seguito delle visite periodiche ef-fettuate da parte del Responsa-bile del Servizio Prevenzione e Protezione”.Il Sindaco Brunelli risponde: “Considerato che la risposta del-l’Ufficio tecnico in allegato è in palese contraddizione rispetto a quanto da Voi affermato, confer-miamo la massima attenzione da parte di questa Amministrazione nei confronti delle norme di sicu-rezza”.

Noi sappiamo che da molti anni all’interno della Biblioteca Ra-

gazzi c’é almeno un punto mol-to pericoloso, un gradino, poco visibile nel quale varie persone sono inciampate.Sappiamo che l’ambiente al se-condo piano non è a norma e la struttura è sprovvista del Certifi-cato di Prevenzione Incendi.

Analisi 3ªAnche in questo caso, ad una semplice domanda ci siamo visti ripondere in maniera netta che quanto abbiamo esposto non corrisponde a realtà.

• Perché il Direttore d’Area com-petente ha fatto un’affermazione smentita da un documento a lui inviato?• Da un ingegnere, che vive a San Pietro in Casale da diversi anni, che è stato a capo dell’Ufficio tec-nico del Comune per diversi anni, che ha sicuramente visitato la Bi-blioteca Ragazzi, che oggi riveste il ruolo di Sindaco, non ci aspetta-vamo che facesse propria la rispo-sta del Direttore dell’Area Gestione Territorio Ing. Peritore senza che gli nascesse il dubbio che qualcosa di anomalo ci fosse veramente.

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Avvenimento 4°

Ancora una risposta ufficiale che il Sindaco Brunelli ha dato ad una nostra interrogazione.

C) Oggetto della nostra Interro-gazione:Pro-Loco di San Pietro in Casale.Considerato che, anche da parte de-gli associati, non è possibile ottenere un bilancio economico della suddetta Pro-Loco, che riceve contributi pubbli-ci dal Comune di S.Pietro in Casale.Considerato che non è mai stata fat-ta chiarezza sul costo reale dell’ini-ziativa “Aemiliana” per nessuna delle edizioni, abbiamo chiesto, al Sinda-co ed agli Assessori competenti, di avere copia dei bilanci economici di ogni anno di esercizio della Pro-Loco e con quale criterio e da chi viene re-datto il programma di “Aemiliana”.Il Direttore dell’Area Servizi alla Persona - Raul Duranti - risponde:“L’Associazione turistica Pro-Loco di San Pietro in Casale non prevede la compartecipazione economica del Comune per la gestione ordinaria e quindi non è tenuta a presentare a

questa Amministrazione il bilancio annuale d’esercizio. Nel caso in cui la Pro-Loco, come qualsiasi altra Associazione, chieda all’Amministrazione un contributo economico per una o più iniziative è necessario corredare la richiesta con un Bilancio economico delle stesse come previsto dal “Regolamento per la concessione di finanziamenti e benefici economici ad Enti pubblici e soggetti privati”.Il Sindaco Brunelli risponde: “Riteniamo esauriente la risposta dell’ufficio che alleghiamo facciamo notare che i finanziamenti alla Pro

Loco vengono concessi attraverso patrocini onerosi deliberati dalla Giunta nella fattispecie l’unico patrocinio oneroso deliberato da questa Giunta è stato quello del Basket in piazza organizzato dalla società Veni iniziativa che una nota associazione ci fa notare non essere dell’attuale Amministrazione”.Riassumendo, Raul Duranti af-ferma che la Pro-Loco non è te-nuta a presentare i propri bilanci al Comune ma se chiede finazia-menti per iniziative, deve presen-tare i bilanci di quelle iniziative al

Perché il Sindaco Brunelli ha su-bito accolto la posizione del Di-rettore d’Area ed ha escluso che noi potessimo avere anche una minima ragione?Noi pensiamo perché è FORTE-MENTE PREVENUTO nei nostri confronti e non sembra in grado di gestire questo suo disagio.Arriva a sostenere una cosa pa-lesemente imprecisa pur di non ammettere che esiste un proble-ma e magari che lo stanno già risolvendo.Il Sindaco Brunelli, politicamente parlando, ci sembra non volere o non riuscire ad elevarsi al ruolo che gli compete e liberarsi dei pregiudizi che dimostra di avere nei nostri confronti, divenendo fi-

nalmente libero di stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato anche se gli viene suggerito da noi. • La risposta del Capo Area, Ing. Peritore, ci suona come un’ope-razione di soccorso per salvare il Sindaco Brunelli. Sicuramente, nell’immediato, ne ha alleggerito la responsabilità ma, in fondo, lo penalizza in termini di credibilità.• La prima regola del comando è: “tutto è responsabilità mia”. Allo-ra, non sarebbe stato meglio se la risposta del Sindaco fosse sta-ta: “È vero, ci sono dei problemi che conosciamo bene, li stiamo già risolvendo, vi informeremo al più presto della loro soluzione”.A quel punto, noi cosa avremmo potuto dire? Niente! Saremmo

stati soddisfatti della trasparenza e franchezza di tale risposta.Non è andata così e temiamo che l’atteggiamento non cambierà.

Voglio mettere in evidenza un fatto positivo. Poco tempo dopo l’inoltro della nostra interrogazio-ne, l’Amministrazione ha provve-duto a sostituire il gradino peri-coloso con un più sicuro piano inclinato, risolvendo finalmente un annoso problema.Per visionare, in versione inte-grale, i documenti a cui facciamo riferimento nell’articolo, potete consultare il sito di Consenso Comune - SOS Comune 4° / Do-cumenti integrali rif. 3

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Comune. PROPRIO QUELLI VO-LEVAMO VEDERE!.Il Sindaco Brunelli, nella sua ri-sposta, approfitta dello spazio libero nel foglio per aprire una polemica nei nostri confronti.

Analisi 4ªNé Raul Duranti né il Sindaco Bru-nelli, pur confermando che la Pro-Loco è tenuta a presentare i bilanci al Comune, se da questo finanzia-ta, ha fornito chiarimenti sui bilanci attinenti ad iniziative realizzate in collaborazione con la Pro-Loco.È vero che la nostra richiesta sa-rebbe dovuta essere più tecni-ca, più precisa, ineludibile, ma è anche vero che ogni cittadino di San Pietro in Casale sa benissi-mo che l’iniziativa più importante a cui è chiamata ad intervenire la Pro-Loco è proprio Aemiliana. Ci sembra che sia mancata la vo-lontà di capire che ci stavamo rife-rendo proprio a quei bilanci.In ogni caso abbiamo richiesto le determine emanate dal Comune che avessero come oggetto Ae-miliana. Non si possono consi-derare un bilancio, ma pensiamo che servano a farsi un’idea del costo.Un’ultima considerazione riguarda i dirigenti della Pro-Loco: hanno idea di quello che si potrà pensa-re della loro gestione se continue-ranno a non presentare alcun bi-lancio, nemmeno agli iscritti che avendone diritto li hanno più volte richiesti senza averli mai ottenuti? Lo statuto della Pro-Loco, all’ar-ticolo 13 comma 3 stabilisce che “Il bilancio consuntivo approvato dall’Assemblea sarà disponibile, per la visione da parte dei Soci, presso la sede dell’Associazione”. A quale autorità ci si dovrà rivol-gere per ottenere i bilanci della nostra Pro-Loco?Per visionare i documenti integrali a cui facciamo riferimento, consultate il sito di Consenso Comune - SOS Co-mune 4° / Documenti integrali rif. 4

determine relative ad AEMILIANA - servizi alla Persona

det 72 del 22/03/2005 MEDIAMORPHOSIS manifesti, locandine folder 3.550,00 PEPITA PROMOTERS rapporti con i media 3.400,00 coop VOLI realizzazione immagine 1.300,00det 126 del 24/05/2005 Coop Molinella trasporto sculture 1.220,00 pubblicità su repubblica 1.306,00det 136 del 03/0672005 PRO-LOCO gestione Aemiliana 16.666,00det 158 del 20/06/2005 compensi a coop le pagine per apertura biblioteche 245,00det 202 del 07/09/2005 PRO-LOCO gestione Aemiliana 10.000,00det 287 del 24/11/2005 PRO-LOCO gestione Aemiliana 5.000,00det 290 del 29/11/2005 PRO-LOCO gestione Aemiliana 3.400,00det 329 del 30/12/2005 PRO-LOCO gestione Aemiliana 1.800,00 47.887,00 det 32 del 02/03/2006 PRO-LOCO stagione concertistica 2005/2006 2.800,00det 99 del 23/05/2006 incarico al giornalista per (promozione aemiliana 2.550,00 prestazione di servizi (biblioteca comunale) 3.515,00det 178 del 04/09/2006 PRO-LOCO per teatro culinario 8.000,00 16.865,00 det 102 del 18/05/2007 pubblicità tipografia Altedo 4.170,00 informazioni e pubblicità 6.238,00 imposte e tasse più affissione 800,00det 109 del 25/05/2007 coop facchini di Molinella (trasporto sculture) 2.304,00 pubblicità tip Altedo 468,00det 112 del 29/05/2007 PRO-LOCO 1° trance per aemiliana 10.000,00det 120 del 11/06/2007 Bonfiglioli pubblicità per Aemiliana 595,00det 130 del 20/06/2007 PRO-LOCO per Aemiliana 15.000,00 39.575,00 det 105 del 19/05/2008 tipografia Altedo per pubblicità 1.968,00 affissioni 400,00det 108 del 21/05/2008 coop facchini di Molinalla trasporto sculture 4.320,00det 18 del 28/05/2008 Bonfiglioli pubblicità per Aemiliana 60,00det 122 del 30/05/2008 PRO-LOCO 1° trance 11.000,00det 150 del 19/06/2008 tipografia Altedo per pubblicità 600 volantini 150,00det 131 del 20/06/2007 PRO-LOCO 2* trance 15.000,00 32.898,00 det 130 del 20/05/2009 fornitura materiale per mostra 1.063,00 tipografia Altedo 564,00det 133 del 21/05/2009 spese biblioteca comunale 672,00det 134 del 21/05/2009 pubblicità tip Altedo 1.740,00 introiti da sponsorizzazione 10.350,00det 146 del 29/05/2009 pubblicità Bonfiglioli 96,00det 159 del 04/06/2009 PRO-LOCO 7.700,00 22.185,00

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Avvenimento 5°

Ancora una risposta ufficiale che il Sindaco Brunelli ha dato ad una nostra interrogazione.

Stiamo parlando degli edifici di proprietà del Comune, adibiti a scuole, palestre, biblioteche ecc. e le relative certificazioni.Breve cronistoria.In data 25/10/2008 ho richiesto al Comune di San Pietro in Casale copia dei Certificati di Usabilità di 14 stabili di uso pubblico senza ricevere alcuna risposta scritta, né entro i trenta giorni di legge né mai.In data 24/12/2008 ho inoltrato il sollecito della richiesta di copia dei Certificati al quale non è se-guita alcuna comunicazione da parte del Comune. In data 30/1/2009 ho inoltrato formale esposto alla Procura del-la Repubblica presso il Tribunale di Bologna. In data 21/9/2009, in veste di Con-sigliere Comunale, ho inoltrato una interrogazione con oggetto “In-terrogazione relativa ai certificati di usabilità” alla quale il Sindaco Ing. Roberto Brunelli ed il Direttore Area Gestione Territorio, Ing. An-tonio Peritore hanno risposto con argomenti difformi da quanto pre-visto dal testo unico e conferman-do che gli stabili sono sprovvisti di certificato di usabilità. Ho ricevuto risposta a tale inter-pellanza contenente, a mio avvi-so, affermazioni irregolari o non corrispondenti alla normativa;Il Sindaco Brunelli infatti, nel-la sua risposta, afferma che un Certificato di Usabilità “non è al-tro che una rendicontazione di altri certificati”. La definizione attribui-ta dalla legge all’attuale Certifica-to di Agibilità che va a sostituire l’Abitabilità e l’Usabilità è:“Attesta la sussistenza delle condi-zioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico e degli impian-ti installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente”.

Risulta solo in parte corretto quanto sostiene l’Ing. Peritore, e cioè che i fabbricati pubblici de-vono essere muniti di Certificato di Regolare Esecuzione dei La-vori (in sostituzione dell’Usabili-tà) come da Art. 200 e 208 del D.P.R. 554/99 che al comma 1 cita testualmente:“Il Certificato di Regolare Esecu-zione dei Lavori è emesso dal di-rettore dei lavori ed è confermato dal responsabile del procedimen-to”; ed al comma 2:“Il Certificato di Regolare Esecu-zione dei Lavori è emesso entro tre mesi dall’ultimazione dei lavori e contiene gli elementi di cui al-l’Art. 195”.L’Articolo. 195 stabiliscea) se il lavoro sia o no collaudabileb) a quali condizioni e restrizioni si possa collaudarec) i provvedimenti da prendere qualora non sia collaudabiled) le modificazioni da introdursi nel conto finalee) il credito liquido dell’appaltatore

Mi risulta che una cosa è il Cer-tificato di Collaudo ed un’altra cosa è il Certificato di Regolare Esecuzione: sono necessari en-trambi, e quest’ultimo è succes-sivo al primo. Ho inoltrato una ulteriore inter-pellanza relativa alla Biblioteca Ragazzi alla quale l’Amministra-zione ha fornito una risposta smentita da altri documenti sem-pre forniti dal Comune;Successivamente, in data 17/11/2009, ho fatto richiesta dei certificati di Collaudo statico, Collaudo Tecnico Amministrativo o parimenti Certificato di Rego-lare Esecuzione, Certificato di Prevenzione Incendi, ove neces-sario e ove rilasciato, certificato degli Impianti, relativi a 14 stabili di proprietà del Comune di San Pietro in Casale a seguito della quale richiesta mi è stato conse-gnato il plico di certificazioni di cui pubblichiamo il rendiconto:

• • Relativamente alla Palestra di Via ContaCertificati forniti dal Comune Certificazione Impianto elettricoCertificazione Impianto termicoMancantiCollaudoCertificato Prevenzione IncendiCertificato di Regolare Esecuzione

• • Relativamente alla Scuola Elementare “De Amicis” - Centro AliceCertificati forniti dal Comune Certificazione Impianto elettricoCertificazione CaldaiaCertificazione Impianto a GasAttestato di idoneità statica del

1998 dove si legge: “Piena Idoneità statica di en-trambe gli edifici, con finalità educative-didattiche, in argo-mento, ad unica esclusione delle aule ad est ed a ovest Piano Rialzato del “Centro Alice” ove occorrono consoli-damenti”.

Nulla Osta provvisorio di Preven-zione Incendi (scaduto)Richiesta di Certificato Agibilità

con parere dell’USL del 1988 per: Scuola Elementare Maccaretolo

Scuola Elementare di Poggetto Scuola Elementare via Mat-

teotti - “De Amicis”. Scuola Media “Bagnoli”MancantiNessuno

• • Relativamente alla Scuola Elementare di MaccaretoloCertificati forniti dal Comune Certificazione Impianti elettriciNulla Osta provvisorio di Preven-zione Incendi (scaduto)Certificato di Idoneità statico del 1994 da rinnovare dopo tre anni.MancantiCertificazione Impianto termosa-nitario

• • Relativamente alla “Scuola Media “Bagnoli”Certificati forniti dal Comune Certificazione Impianti elettrici

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Attestato di Idoneità staticaNulla Osta provvisorio di Preven-zione Incendi (scaduto)MancantiCertificazione Impianto termosa-nitario C.C.T. e impianto di riscal-damento

• • Relativamente alla “Casa del-le Associazioni”Certificati forniti dal Comune Certificazione ImpiantiCertificato di Regolare Esecu-zione privo di data e non firmato dall’Ammin.neMancantiCertificato di Prevenzione IncendiCollaudo

• • Relativamente alla Scuola Materna “Italo Calvino”Certificati forniti dal Comune Relazione e Certificato di Collaudo dove a pagina 16 lettera D si legge:

Chiusura lavori in ritardo e rinuncia alla penale - Dichia-razione D.L. Brunelli per l’im-piantistica.

Incaricato per prevenzione in-cendi p.i. Rino Natali DGC 144 del 12/11/1998Parere di conformità del progetto condizionato dei Vigili del Fuoco per il progetto

• • Relativamente alla “Scuola Elementare di Poggetto”Certificati forniti dal Comune Collaudo Certificazione ImpiantiMancantiCertificato di Regolare EsecuzioneCertificato di Prevenzione Incendi

• • Relativamente alla “Scuola Materna Arcobaleno”Certificati forniti dal Comune Collaudo Certificazione ImpiantiMancantiCertificato di Prevenzione Incendi

• • Relativamente al “Centro Sportivo - Palestra e Spoglia-toio”Certificati forniti dal Comune

Relazione e Certificato di Collaudo Certificazione ImpiantiMancantiCertificato di Prevenzione Incendi

• • Relativamente al “Museo - Casa Frabboni”Certificati forniti dal Comune Certificazione ImpiantiMancantiCollaudo Certificato di Regolare EsecuzioneCertificato di Prevenzione Incendi

• • Relativamente alla “Bibliote-ca Mario Luzi”Certificati forniti dal Comune Certificazione ImpiantiMancantiCollaudo e relazione tecnicaCertificato di Prevenzione Incendi

• • Relativamente al “Centro An-ziani”Certificati forniti dal Comune Certificazione ImpiantiMancantiCollaudo Certificato di Regolare EsecuzioneCertificato di Prevenzione Incendi

• • Relativamente alla “Bibliote-ca Ragazzi”Certificati forniti dal Comune Certificato impianto elettricoMancantiCollaudo e relazioneCertificato impianto termosanita-rio installazione caldaiaCertificato di Prevenzione Incendi

Analisi 5ª

La maggior parte degli stabi-li risulta non in regola con le certificazioni.

In tutto il periodo che va dalla pri-ma richiesta di certificati ad oggi, il comportamento degli Ammi-nistratori precedenti come degli attuali, è risultato insopportabile, irrispettoso, animato da arbitraria superiorità. Ho segnalato questa situazione alle autorità compe-

tenti con un esposto, segnalan-do la mancata risposta alla mia richiesta di Atti della Pubblica Amministrazione.Ho evidenziato la contradditto-rietà delle risposte ufficiali forni-temi dal Sindaco e dal Direttore d’Area competente con altra do-cumentazione ufficiale e con la normativa vigente.Ho segnalato la mancanza delle previste certificazioni come un gravissimo inadempimento del DPR n° 37 del 1998.Convinto che l’atteggiamento dell’Amministrazione, inter-pretabile come reticente, ri-veli la piena coscienza di una gestione approssimativa, ho richiesto la verifica del pieno ri-spetto delle norme, da parte del-l’Amministrazione Comunale, al fine di garantire l’incolumità delle numerose centinaia di persone che popolano gli stabili in ogget-to e di ristabilire quel rigore am-ministrativo apparentemente mai raggiunto.Ho chiesto alle autorità compe-tenti di disporre tutti i sopralluo-ghi che si renderanno necessari per verificare il reale stato degli stabili in oggetto e delle relative strutture, accertare eventuali ina-dempienze, eventuali situazioni di potenziale pericolo e, se sarà ritenuto indispensabile, imporre all’Amministrazione Comunale di adottare ogni provvedimento che possa garantire il rispetto della normativa vigente e, contestual-mente, la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.Ho inoltrato un Esposto agli or-gani istituzionali e di controllo che potete leggere nel frontespi-zio dell’Esposto stesso.

Trovate i documenti integrali a cui facciamo riferimento sul sito di Consenso Comune - SOS Comu-ne 4° / Documenti integrali rif. 5

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Al Ministero degli Interni

Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Al Signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Piazza Trento e Trieste, 3 - BolognaIntegrazione all’Esposto n° 267/09

Al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Dott. Ing. Antonio La MalfaVia Ferrarese 166/2 - Bologna

Al Direttore dell’ISPESLIng. Giovanni A. ZuccarelloVia C. Boldrini, 14 - 40121 Bologna

Al Direttore Generale dell’ Azienda USL di Bologna Dott. Franco Riboldivia Castiglione 29 - 40124 Bologna

INAIL - Consulenza Tecnica Regionale Accertamento Rischi e Prevenzione Responsabile: Dott.ssa Annamaria Iottivia Amendola,3, 40121 Bologna (BO)

Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna Dott. Vincenzo AielloVia de’ Castagnoli 1 - 40126 Bologna

e.p.c alla Caserma dei Carabinieri di San Pietro in C. Via 4 Maggio40018 San Pietro in Casale (Bo)

e.p.c. Al Sindaco di San Pietro in Casale Ing. Roberto Brunelli - Via Matteotti, 15440018 San Pietro in Casale (Bo)

e.p.c. Alla Dirigente Scolastica dell’IstitutoComprensivo di San Pietro in Casale Dott.ssa Elena Accorsi - Via Massumatico n.6740018 San Pietro in Casale (Bo)

Marco Alberghini in veste di Consigliere Comunale presso il Comune di San Pietro in Casale, Capogruppo della Lista Civica Indipendente “Consenso Comune”, costituita il 3 aprile 2008 e registrata il 22 aprile 2008 - CF 91294640379 - con sede a San Pietro in Casale (Bo) in Vicolo del Parco Nord, 15.

ESPONE qUANTO SEGUE:

Premesso che: in data 25/10/2008 ho richiesto al Comune di San Pietro in Casale copia dei Certificati di Usabilità di 14 stabili di uso pubblico e che non ho ottenuto alcuna risposta scritta, né entro i trenta giorni di legge né mai; (allegato A)che in data 24/12/2008 ho inoltrato la reiterazione della richiesta di copia dei Certificati alla qua-le non è seguita alcuna comunicazione da parte del Comune; (allegato B)

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Avvenimento 6°

Gestione della Cucina Centraliz-zata

L’economia delle cose e dei servi-zi è molto importante, mai quanto la qualità di quelle cose e di quei servizi.Durante uno dei primi consigli comunali, abbiamo votato favo-revolmente all’istituzione di una Mensa Centralizzata della quale ci avevano decantato la qualità e l’economicità; ci siamo fidati.Purtroppo, quando i nostri Ammi-nistratori sono passati dalle paro-le ai fatti, si sono verificate tutte quelle superficialità a cui, purtrop-po, siamo abituati.Sto parlando di un modello di effi-cienza ed organizzazione che mi fa vergognare.Come è possibile che una struttu-ra che deve garantire un servizio così importante e delicato come il pasto di bambini ed anziani, ven-ga attivata anche in condizioni igienico sanitarie disastrose (mi domando chi ha concesso l’au-torizzazione ad aprire il servizio), come dimostrato da immagini e filmati del 12 e 13 gennaio 2010?Come è possibile che non si sia fatta nessuna “prova” prima di ini-ziare il servizio vero e proprio?Davvero questi Amministratori hanno bisogno di un tutore o tanti tutori che dicano loro che lo sta-bile della cucina, così come è, non va bene, che i pasti sono in ritardo, nel numero sbagliato, alla temperatura sbagliata?Il 15 gennaio 2010, dopo che alle 8,30 noi di Consenso Comu-ne abbiamo diffuso un volantino relativo alla cucina, dove si de-nunciava un’apertura di 7 cm tra l’esterno e l’interno della cucina stessa e si segnalava ai genitori la presenza di cumuli di rifiuti a ridosso della porta esterna della

cucina, gli Amministratori hanno mandato degli operai a montare la porta che mancava e a rimuo-vere i sacchi dell’immondizia e i rifiuti abbandonati a terra.Due ore dopo quei due problemi erano risolti e pochi giorni dopo veniva completata l’asfaltatura.Allora, penso, hanno bisogno del nostro aiuto, dei nostri suggerimen-ti, hanno bisogno di un tutore.Mi domando, con quale senso di onestà alcuni esponenti del Comune hanno preso parte ad alcuni pranzi presso le scuole, se, come sembra, si sono acco-modati in una saletta isolata e a loro sono stati serviti cibi diversi da quelli serviti ai bambini ed ai ragazzi delle scuole? Avrebbero dovuto accomodarsi tra i ragazzi e assaggiare le stesse pietanze. Quale era il vero intento di quei pranzi, verificare la reale qualità dei pasti oppure far vedere che si stavano occupando della que-stione? Si dice che al termine di questi pranzi “ispettivi” il respon-so sia stato: “è tutto commestibi-le”. Evviva!La legittima protesta dei genitori è scoppiata quasi subito ma si è scontrata con il solito “minimizza-re” delle autorità; atteggiamento che ha fatto arrabbiare ancor di più i genitori.Ad un certo punto, però, gli Am-ministratori hanno dovuto am-mettere i problemi ma non hanno smesso di minimizzare le proprie responsabilità; come si percepi-sce dall’articolo pubblicato da “il Resto del Carlino”, la colpa è del-la Società che gestisce la cucina.

Analisi 6ªIo non mi capacito di come i re-sponsabili di tutto questo si siano potuti mettere in una situazione tanto disastrosa da compromet-terne definitivamente la credibilità.

7 cm

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In giugno 2009 il Sindaco Brunelli scriveva:“Qui le istituzioni locali hanno saputo creare ciò che molti ci invidiano”.

Auspichiamo una repentina presa di coscienza della realtà seguita da un maggiore impegno nella gestione del nostro Comune, una mag-giore attenzione alle esigenze dei cittadini, alla loro salute ed incolu-mità, riservando loro maggiore rispetto e considerazione.

Non ci risulta che i cittadini abbiano mai chiesto dei servizi di qualità eccellente, siamo certi che sarebbero già molto soddisfatti ad averne di normali; basterebbe molto meno, come per esempio:- che i pasti per i bambini che vanno a scuola arrivassero;- che arrivassero con un ritardo inferiore all’ora;- che, se possibile, arrivassero non freddi;- che la cucina centralizzata fosse chiusa quanto basta perché topi o

gatti non potessero entrarvi durante la notte;- che se dovesse tornare il freddo intenso, i dirigenti del Comune

ordinassero di cospargere il sale “prima” del passaggio di alunni, genitori e tutto il personale;

- che gli Amministratori provvedessero a dotare gli stabili del Comune delle necessarie Certificazioni (Nulla Osta Prevenzio-ne Incendi e Certificato di Regolare Esecuzione), che a quanto ci risulta da documenti forniti dallo stesso Comune, oggi ne sono ampiamente sprovvisti;

- che fossero gli stessi Amministratori, autonomamente, ad adempie-re alle proprie funzioni senza che altri dovessero sollecitarli a farlo;

Infine, suggeriamo agli Amministratori di non convocare i responsa-bili di Consenso Comune per comunicare minacce di querela, come già accaduto, ma informare tutti sulle reali condizioni organizzative, igienico sanitarie e di rispetto delle norme di sicurezza che gli com-petono. Marco Alberghini

Il filmato della Cucina Centralizzata è visibile a: http://vimeo.com/8728626

Al Sindaco piace parlare di servizi d’eccellenza ma a noi cittadini basterebbe averne di normali

Sitowww.consensocomune.it

BLoGhttp://marcoalberghini.wordpress.com/

Dall’alto: Cancello della recin-zione della nuova Cucina Cen-tralizzata apribile da chiunque. Apertura larga 7 cm presente nei serramenti che permette il pas-saggio dal piano esterno a quello interno. Cumuli di rifiuti sparsi.

Non hanno immaginato che ogni inefficienza sarebbe ricaduta sul-la loro credibilità? Il troppo tem-po trascorso prima di ammettere un disservizio fa pensare ad una incapacità o indisponibilità a rico-noscere le proprie responsabilità.Speriamo che gli Amministratori vogliano far tesoro di questa pes-sima esperienza e delle legittime critiche dei cittadini e, in futuro, ci evitino altri disservizi. Registriamo che il Consiglio di Ammnistrazione della Se.R.A. ha rassegnato le proprie dimissioni che accettate dai soci di maggio-ranza - i quattro comuni - hanno portato ad un nuovo Presidente, Giuseppe Chiarillo ed una Vice Presidente, Paola Bollina.Una ultima considerazione: regi-stro con rammarico ed imbaraz-zo che nella pagina de “il Resto del Carlino” di sabato 23 gennaio 2009, interamente dedicata alla questione Mensa, nessuno dei sindaci, né a nome proprio né a nome della società Se.R.A., ha chiesto formalmente scusa per il forte disagio procurato. Complimenti!

Per visionare i documenti integrali a cui facciamo riferimento, consultate il sito di Consenso Comune - SOS Comune 4° / Documenti integrali rif. 6

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Avvenimento 7°

Tratteremo ora di un tema che riguarda la viabilità del centro di San Pietro in Casale.

Il “Piano degli interventi locali per la promozione e l’attivazione dei Centri Commerciali naturali” prevede dei contributi economici a fondo perduto, per un mas-simo di 200.000 Euro per quei comuni che assieme ad un Comitato di operatori economici locale, pre-sentino un progetto finalizzato alla “Valorizzazione commerciale di aree urbane al fine di promuovere il rilancio e la qualificazione dell’assetto commerciale dei centri storici”.Il Comune di San Pietro, con Sindaco Valenti, as-sieme al Comitato degli Operatori Economici di San Pietro in Casale, ha già presentato un progetto, con delibera n° 83 del 9-9-2006 grazie al quale ha otte-nuto la somma di 200.000 Euro, liquidata negli ul-timi mesi del 2009 e così ripartita, 100.000 Euro al Comune di San Pietro in Casale e 100.000 Euro al Comitato di operatori economici. Il Comune di San Pietro, con Sindaco Brunelli, as-sieme al Comitato degli Operatori Economici di San Pietro in Casale, ha presentato un nuovo progetto per ottenere questi fondi e questo progetto è parte inte-

Il 16 settembre 2009 alle ore 13.00, presso la sede comunale,

si è riunita la Giunta che, composta dal Sindaco Roberto Brunelli, dagli Assessori Ezio Cicchetti, Oronzo De Santis e Claudio Pezzoli ha delibe-rato il “Piano degli interventi locali per la promozione e l’attivazione dei Centri Commerciali naturali”.Sindaco ed Assessori intendono “Salvaguardare e qualificare la presenza delle attività commerciali ed artigianali in grado di svolgere un servizio di vicinato, di tutelare gli esercizi aventi valore storico ed artistico ed evitare il processo di espulsione delle attività commer-ciali ed artigianali” e “Approvano progetti di valorizzazione com-merciale di aree urbane al fine di promuovere il rilancio e la qualifica-zione dell’assetto commerciale dei centri storici”.Quindi hanno deliberato di chiudere il centro, rendendolo pedonale, con l’obiettivo di raggiungere “maggiore

fruibilità delle attività commerciali presenti nel centro storico e sulle relative vie di accesso”.Poi, in una fase successiva all’in-tervento di chiusura del centro, il Sindaco Brunelli e gli Assessori Cicchetti, De Santis e Pezzoli, di-chiarano che “Eventualmente, si potrà attivare un confronto con le attività commerciali per la defini-zione del nuovo piano del traffico, l’accessibilità al centro storico ed incrementare l’afflusso dei clienti”.

Tutta questa bella pensata costerà ai cittadini di San Pietro in Casale, la somma di 290.000 Euro.Non ci risulta che nessun cittadino sia stato consultato su tale progetto.Ricordiamo che a San Giorgio di Piano, Pieve di Cento, Castel Mag-giore, Castello d’Argile non hanno preso un provvedimento di questo tipo e anche a Cento il centro è per-corribile in auto, eccetto il sabato mattina quando diventa pedonale.

Rivelazioni - Critiche - PROPOSTE su temi riguardanti San Pietro in Casale

La Giunta comunale, Sindaco e tre Assessori, ha deciso di chiudere il centro di SanPietro in Casale rendendolo zona pedonale.Vediamo come, perché e a quali costi!!

Periodico dell’Associazione Consenso ComuneAnno 1° - numero 3 - Diffusione gratuita

“In ogni attività la passione toglie gran parte delle difficoltà”.Erasmo da Rotterdam - (N. Rotterdam, 27 ottobre 1466 - M. Basilea, 12 luglio 1536) - Teologo, umanista, filosofo olandese.

Periodico dell’Associazione

Non ci risulta che gli Amministratori abbiano consultatoi cittadini perconoscere il loro parere in merito

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grante della Delibera di Giunta n° 97 del 16/09/2009. Confrontando il progetto del 2006 con il nuovo del 2009, abbiamo individuato al-cuni differenze significative che ci hanno allarmato.Vediamo quali:Nell’allegato A si legge una parte del progetto del 2006 - che ha già ottenuto il finanziamento - in cui la precedente Giunta stabiliva di applicare una aliquota ICI ridotta per quelle “attività penalizzate economicamente dalla protratta chiusura al traffico per lavori di ol-tre sei mesi”. Ci sembra giusto, e notiamo che veniva riconosciuta penalizzante economicamente la chiusura della strada di fronte alle attività - in quel caso si riferiva alla chiusura per i lavori del sottopas-so ferroviario di via Pescerelli. La prima cosa sospetta appare nel progetto presentato dalla Giunta Brunelli, contenuta nella Delibe-ra di Giunta n 97 del 16/09/2009, dove nello stesso paragrafo viene tolta la frase “penalizzate econo-micamente dalla protratta chiusu-ra al traffico”. Ci è parso il tentati-vo di non evidenziare le negative ripercussioni economiche di una chiusura del Centro Storico.Ulteriori differenze:Nella pagina 26 del Progetto del 2009 (allegato C) si può seguire un ragionamento che pare soste-nere questa tesi: poiché Via Tolo-melli e Via Marconi sono la “porta di accesso” al centro, trovandosi nel percorso naturale di accesso

pedonale per chi parcheggia nel parcheggio della Coop, visto che via Marconi è già pavimentata si prevede di qualificare anche Via Tolomelli, mediante nuova pavi-mentazione. Nelle ultime due ri-ghe si legge “Con la sistemazione di Via Tolomelli e Via Matteotti si prevede un diverso utilizzo degli spazi comuni con la realizzazio-ne di un’isola pedonale”. A pagina 50 del progetto del 2009 (allegato D) si legge chiaramente che questa Amministrazione ha deliberato di rivedere l’accesso al Centro Storico mediante nuovi sensi unici e l’opportunità di ren-dere pedonabile il Centro Storico stesso.Infine, come già detto, per quan-to riguarda l’aliquota ICI (allegato E), nel progetto del 2009 è spa-rita la frase “attività penalizzate economicamente dalla protratta chiusura al traffico per lavori di oltre sei mesi”.Se a tutto questo aggiungiamo alcuni casi in cui, a quanto ci è stato riferito, almeno un assesso-re dell’attuale Giunta, ha anticipa-to l’intenzione di pedonalizzare il Centro Storico, ci sembra legitti-mo sostenere che questi Ammini-stratori hanno deliberato di pedo-nalizzare il Centro.

Non appena abbiamo avuto la delibera, compiute le dovute ve-rifiche, abbiamo pubblicato una edizione straordinaria di SOS Co-mune, nella quale abbiamo antici-

pato questa decisione e abbiamo dichiarato che noi non critichiamo la decisione di pedonalizzare, ma critichiamo il metodo con cui si è presa tale decisione non ricor-dando che sia mai stata consul-tata la popolazione residente e gli operatori economici interessati al provvedimento di chiusura.

Le reazioni del Comune non si sono fatte attendere, Sono stato personalmente convocato al co-spetto del Sindaco, incontro al quale mi sono presentato con i due consiglieri Masotti e Monari. Il colloquio è cominciato con l’av-vertimento del Sindaco, che mi ha suggerito di smettere di pub-blicare cose false e che se avessi continuato mi avrebbe querelato.Non è finita. Alcuni giorni dopo, il Comitato degli operatori economici di San Pietro in Casale ha indetto una riunione durante la quale, oltre ad altri argomenti, si sarebbe fatta chiarezza sulla questione da noi sollevata.All’incontro erano presenti il Sin-daco Brunelli, il Presidente del Comitato Angelo Di Benedetto ed il responsabile provinciale del-l’Ascom. Come prevedibile, il Sindaco, di fronte ai numerosi operatori eco-nomici presenti, ha pronunciato queste parole: “per chiudere un centro ci vuole una ordinanza sin-dacale di chiusura e che un atto di questo genere ho intenzione,

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se avrei mai intenzione di farlo, di farlo con la massima partecipa-zione di tutti”.A questo punto, sono intervenu-to con un argomento che è sem-brato sfuggire a Sindaco e Presi-dente degli Operatori, ricordando che l’accesso ai fondi è regolato da norme molto chiare (allegato F), mentre nella prima parte del regolamento sono indicati i criteri di assegnazione dei fondi stessi, nella parte finale sono indicate le cause di revoca di tali finanzia-menti (allegato G) nei vari punti (allegato H) in cui in pratica è sta-bilito che se il progetto non sarà rispettato i finanziamenti saranno revocati e, nel caso in cui fosse-ro già percepiti, dovranno essere restituiti aumentati dei relativi inte-ressi legali.

Dopo che io ho ribadito che se il progetto prevede la pedonaliz-zazione e non viene realizzata, la Provincia di Bologna potrebbe chiedere la restituzione dei contri-buti, il responsabile dell’Ascom è di nuovo intervenuto per puntua-lizzare quanto segue:“che siano previste, nei piani degli interventi locali, delle pedonalizzazioni del centro, non è niente di male, può essere anche un bene per la ca-tegoria”.La mia impressione è che il re-sponsabile dell’Ascom abbia fatto quel breve discorso per tenersi aperta la possibilità di riparlare, in futuro, di pedonalizzazione.

Analisi 7ªPremetto che non siamo né favo-revoli né contrari ad una eventua-le pedonalizzazione di alcune vie del centro di San Pietro in Casale; critichiamo l’inserimento di questo obiettivo nel nuovo progetto sen-za aver consultato i residenti ed i negozianti.Critichiamo la volontà di prevede-re e predisporre la pedonalizza-zione nel nuovo progetto, poiché non era indispensabile all’otteni-mento dei fondi regionali visto il ricevimento dei 200.000 euro del mese di ottobre 2009 a seguito del progetto del 2006 in cui non veniva mai contemplata la possi-bilità di pedonalizzare.1) Non ricordiamo che sia stata consultata la popolazione in meri-to alla chiusura del centro, quan-tomeno i residenti e le attività commerciali.2) Qualunque persona intuisce che una chiusura sconvolgereb-be l’equilibrio del centro storico e interromperebbe abitudini che attualmente, almeno di giorno, rendono vivo il centro. 3) Siamo contrari al modo di am-ministrare degli attuali Ammini-stratori che, con i soldi pubblici, realizzano i propri progetti e solo successivamente, se necessario, si confrontano con la popolazione.4) Il comportamento politico degli Amministratori appena insediati tradisce le Linee Programmatiche

di Mandato da loro sbandierate durante la campagna elettorale.5) È risaputo che gran parte del successo dei centri commerciali dipende dalla disponibilità di par-cheggi nelle immediate vicinanze. Non potendo raggiungere il cen-tro in auto, magari per acquistare merce ingombrante o pesante, quanti accetteranno di parcheg-giare relativamente lontano e spostarsi a piedi?Temiamo che le persone arrive-ranno a non frequentare più il centro di San Pietro in Casale, determinando lo “spegnimento della piazza”.6) L’esempio di Cento che preve-de una pedonalizzazione solo al sabato mattina dovrebbe far ri-flettere i nostri Amministratori, ai quali consigliamo una maggiore cautela nel prendere decisioni e di far ricorso ad una sana mode-stia nella speranza che riescano, un giorno, ad ascoltare veramen-te.7) Condanniamo quello che ci sembra un modo abituale e con-solidato di gestire l’amministra-zione, opposto a quello che noi riteniamo un comportamento ra-gionevole, saggio ed oculato.

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Avvenimento 8° Quando il 18 maggio 2010 si è tenuta l’assemblea sul tema del compostaggio di Rubizzano, il Sindaco Brunelli ha ribadito nu-merose ed ulteriori volte che le autorizzazioni di quell’impianto possono essere rilasciate unica-mente dalla Provincia di Bologna. Il Sindaco Brunelli, durante l’ac-cesa discussione, ha pronunciato queste frasi: “Io non devo pren-dere né la parte loro né la parte di qualcun’altro; loro per me sono persone che stanno facendo un business” - e ancora - “quale è l’interesse da parte di un Ammi-nistratore, io o qualunque altro, a tener bordone (dare aiuto) a questi signori, cosa gli incidenta? Nulla, ve lo dico io”.Se a questi interventi aggiungia-mo gli elementi che abbiamo indi-viduato, la posizione del Sindaco cambia sensibilmente.È interessante sapere che, a quanto sembra risultare dai do-

cumenti ottenuti presso l’Ufficio Tecnico comunale, l’Ing. Brunelli, cotitolare della SAP Tecnica, il 17 Maggio 2001 ha ricevuto dall’allo-ra Geometra comunale il computo degli Oneri e dei Costi di Costru-zione che la Cooperativa “il Rac-colto” avrebbe poi sostenuto per trasformare quella che era una stalla in un centro di produzione di compost. È interessante sapere che, sem-pre a quanto sembra risultare dai documenti ottenuti presso l’Ufficio Tecnico comunale, la SAP Tecni-ca di Brunelli e soci, nel Novem-bre 2005, ha incaricato la Geo-Probe di effettuare una indagine geologica nell’area dove, all’inter-no dell’impianto di compostaggio di Rubizzano, verrà realizzato un digestore anaerobico.Nel Sito Web ufficiale della SAP Tecnica, attualmente non consul-tabile - off-line - per manutenzio-ne, fino al gennaio 2009, nella sezione Lavori, si poteva trovare il riferimento ai lavori svolti per la

Cooperativa “Il Raccolto” e per la “Compagri”.Durante l’assemblea del 18 mag-gio, non è trapelato che la Con-ferenza dei Servizi che ha dato il proprio unanime parere favore-vole all’ampliamento del compo-staggio, era composta dal Comu-ne di San Pietro in Casale, ARPA, AUSL e Provincia di Bologna e che i due pareri favorevoli espres-si dal Comune di San Pietro in Ca-sale sono datati 27 Agosto 2009 e 14 Gennaio 2010 quindi durante l’Amministrazione Brunelli.

Analisi 8ªQuesto quadro ci fa sorgere non poche perplessità rispetto alla validità delle decisioni prese dal Sindaco e dagli Amministrazione in generale ed anche sulla fonda-tezza delle sue parole. Ci doman-diamo se il Sindaco decide al di sopra di tutto e di tutti per il bene di tutto e di tutti o se tiene conto dei propri rapporti professionali.Naturalmente il Sindaco Brunelli

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non era obbligato a rivelare che la Compagri e la Cooperativa “Il Raccolto” sono elencate tra i pro-pri clienti, ma il fatto che abbia ritenuto di non dirlo ci preoccupa non poco.La nostra preoccupazione riguar-da questo caso e tutti quelli che, ammesso e non concesso che sussistano, potremmo non aver ancora individuato. Come possiamo essere certi che le decisioni del Sindaco e degli Amministratori vengano prese nel solo interesse della cittadinanza e dell’Ente comunale?Come possiamo essere piena-mente sicuri che le risorse econo-miche vengano spese nel modo migliore per la collettività, al di sopra di ogni faccenda anche va-gamente personale?Quando il Sindaco Brunelli parlerà ed esporrà le scelte dell’Ammini-strazione, come potremo non do-mandarci cosa, in quel momento, non ci starà dicendo?Quando ci verrà spiegato che un progetto, magari ambizioso e costoso, sarà pienamente so-stenuto dalle finanze di questa Amministrazione e che non ci porterà invece ad una situazione più critica di quella che già subia-mo, come potremo credere fino in fondo alle parole del primo cit-tadino? Trovate i documenti integrali a cui facciamo riferimento sul sito di Consenso Comune - SOS Comu-ne 4° / Documenti integrali rif. 8

Sopra: la determina con la quale l’attuale Amministrazione ha stabilito di convertire la somma dovuta dalla Soc. Il Raccolto in lavoro per la sistemazione della strada di accesso al “Casone Partigiano” .Sotto: estratto dal sito istituzionale della SAP Tecnica S.r.L.

20 Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna 21

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Considerazioni finali

Nel 3° numero de “l’Orologio” del 2010, abbiamo pubblica-

to un articolo intitolato “L’amarez-za di non potersi fidare di questa Amministrazione” in cui informia-mo dei rapporti che hanno legato il Sindaco Brunelli con le aziende che hanno realizzato l’impianto di compostaggio. Il Sindaco, il 21 giugno 2010, durante la pubblica riunione sul Compostaggio ha di-chiarato che “noi siamo solo ca-paci di sollevare dubbi senza sa-pere di ciò che stiamo parlando”, che il nostro è “un modo di fare politica becero e senza senso”, che non ha mai nascosto di esse-re stato un professionista prima di essere eletto e che noi, a differen-za di lui “abbiamo paura e siamo solo capaci di lanciare qualche sasso e poi ritrarre la mano”.Se in seguito alla nostra rivela-zione il Sindaco avesse chiari-to anche solo il caso del Centro Fitness di Cenacchio, oggi noi avremmo molti meno dubbi sulla sua affidabilità politica.Inoltre ci inquieta una riflessione che da oltre due anni non trova risposta. Come è possibile che noi di Consenso Comune abbia-mo portato alla luce quelle che riteniamo “preoccupanti ombre” nell’operato delle Amministrazio-ni di ieri e di oggi mentre i com-ponenti delle precedenti forze di minoranza, in tanti anni di attività consigliare, non ci risulta lo ab-

biano fatto, perlomeno non come noi e non quanto noi? Se doves-sero emergere prove concrete in grado di rispondere a questo no-stro quesito, non mancheremo di comunicarle ai cittadini.La nascita di Consenso Comune è la conseguenza sia del com-portamento politico degli ammi-nistratori di ieri che, purtroppo, oggi sembra persistere, sia della apparente passività delle forze di opposizione. La credibilità di una persona o di un gruppo di persone è il presupposto indispensabile per ottenere fiducia. Come possiamo avere fiducia nel Sindaco Brunelli e negli Assessori da lui incaricati, sapendo le cose che vi abbiamo illustrato?Noi chiediamo al Sindaco Brunelli che imprima al proprio mandato una impronta di vera trasparenza.Come dobbiamo considerare l’at-teggiamento dell’Amministrazione che continua a dipingersi come la migliore possibile e a decantare le “eccellenze” del nostro territorio?Ci domandiamo se veramente siano convinti di quanto dichia-rano, se non si accorgano della triste realtà in cui, Amministrazio-ne dopo Amministrazione, hanno portato il nostro Comune.Chiunque può incorrere in errori di valutazione e compiere scelte sbagliate e tutti possono riparare, correggersi e ravvedersi al fine di non ricadere negli stessi erro-ri, ma chi non si rende conto di aver sbagliato non riuscirà mai

a migliorare. È l’atteggiamento che sembrano tenere il Sindaco e la Giunta quando si lodano e si compiacciono del proprio ope-rato, senza nemmeno l’ombra di un’autocritica che sicuramente li riaccrediterebbe al giudizio di tutti i cittadini.

Se gli Amministratori facesse-ro una autocritica vera, sincera, onesta e propositiva, sarebbero probabilmente apprezzati da ogni cittadino. Sarebbe il primo passo “serio” verso una nuova stagione politica ed amministrativa del no-stro Comune.

Al Sindaco di San Pietro in Ca-sale Ing. Roberto Brunelli consi-gliamo di riflettere profondamen-te sul proprio ruolo, su quanto si aspettano i cittadini, i suoi elettori, i suoi oppositori, di considerare attentamente il fatto che le per-sone sono cambiate, cambiano continuamente e rapidamente, e che specie in periodi di difficoltà hanno bisogno di concretezza, chiarezza, trasparenza e “giusti-zia sociale”. Suggeriamo di consi-derarsi e comportarsi come l’am-ministratore di un condominio che deve rispondere ad ogni condo-mino, con chiarezza e trasparen-za su ogni euro speso e risolvere i tanti problemi che gli vengono sottoposti, nella consapevolezza che il suo operato determinerà la sua riconferma o la sua revoca.

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22 Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna 23

Page 23: Sos Comune Annno 2 Numero 1

L’attività di Consenso Comune nel primo anno

Vi presentiamo una lista di ini-ziative che abbiamo intrapre-

so durante questo primo anno di mandato.Ci siamo occupati del sistema fo-gnario di Massumatico sollecitan-done una soluzione poi raggiunta.Abbiamo invitato l’Amministrazio-ne a sollecitare la Provincia di Bo-logna affinché installi due semafo-ri di limitazione della velocità alle estremità dell’abitato di Gavaseto.Ci siamo occupati delle prestazio-ni sociali agevolate chiedendo un maggior controllo sulle dichiara-zioni ISEE ed una maggiore equi-tà di trattamento sociale.Essendo convinti che una mag-giore presenza di forze dell’ordine potrebbe ridurre la criminalità ab-biamo chiesto all’Amministrazione di attivarsi in ogni modo possibile per giungere alla realizzazione di una più ampia Caserma dei Ca-rabinieri.In seguito alla quarta richiesta di certificati relativi a stabili pubblici come scuole e palestre, una volta ottenuto tali documenti, abbiamo riscontrato la mancanza di nume-rosi certificati indispensabili.In ambito di trasparenza e servi-zio per i cittadini abbiamo solleci-tato il Sindaco e gli Amministratori affinché venga attivato il servizio di Consiglio Comunale on-line, in-dispensabile a quanti desiderino usufruire del proprio diritto di con-trollo sull’operato della pubblica amministrazione.Abbiamo chiesto un rendiconto sui bilanci economici della Pro-Loco dei quali il Comune ha diritto di prendere visione come stabilito dalla convenzione tra le due parti.Una interrogazione ha riguarda-to la Piscina Comunale in fase di realizzazione ed era finalizzata a comprendere lo stato di avanza-mento dei lavori.In riferimento al nuovo parco, pre-visto nelle adiacenze della Scuola

Elementare di Poggetto, abbiamo chiesto all’Amministrazione se ha intenzione di renderlo fruibile sia alla scuola che alla popolazione locale, oltre all’orario di apertura della scuola.Abbiamo chiesto se l’Amministra-zione ha intenzione di realizzare il Museo Archeologico già delibe-rato in passato e per il quale sono già stati spesi soldi pubblici.Abbiamo chiesto agli Amministra-tori di alzare il livello del vialetto di accesso ai campi ed alla pale-stra di via Massarenti che ad ogni pioggia si allagano e di dotare le palestre di arredi idonei a garan-tire l’incolumità di quanti le fre-quentano.Rispetto al compostaggio di Ru-bizzano abbiamo chiesto se que-sta Amministrazione intendesse adottare iniziative di controllo ed imposizione per risolvere l’annoso problema delle esalazioni maleo-doranti.In merito al Nuovo Centro Pasti abbiamo diffuso un volantino di denuncia delle condizioni struttu-rali e generali in cui detta cucina aveva già iniziato la produzione e la consegna dei pasti. Da notare che nelle due ore successive alla diffusione del volantino, nume-roso personale era occupato a rimuovere il cumulo di rifiuti am-massati nell’area della cucina, a ripristinare la porta temporanea-mente sostituita con una lamiera metallica e, in pochissimo tempo, ad asfaltare l’intero piazzale circo-stante alla cucina.Abbiamo chiesto chiarimenti sulla gestione del nuovo Centro Anzia-ni e sui costi a carico della collet-tività.Onde evitare che i cittadini che si iscrivono all’anagrafe come nuovi residenti possano diventare im-mediatamente un onere a carico dell’Amministrazione comunale, con una interrogazione abbiamo

chiesto se l’Amministrazione in-tendesse adottare provvedimenti finalizzati a contenere il numero di famiglie a carico della collettività.Ci siamo occupati di una azienda ubicata nel tessuto urbano di San Pietro in Casale che utilizza 21 quintali di ammoniaca nel proprio impianto di refrigerazione. Abbia-mo chiesto all’Amministrazione se ritenesse opportuno aver espanso l’area residenziale nelle immedia-te vicinanze di tale azienda.Abbiamo sollecitato la risoluzio-ne di alcuni problemi di sicurezza presenti nella Biblioteca Ragazzi.Abbiamo chiesto chiarimenti sul numero di unità abitative di pro-prietà di privati in uso al Comune. Ancora in riferimento alla Cucina centralizzata abbiamo voluto ve-rificare la qualità e l’economicità del servizio.Ci siamo occupati dell’illuminazio-ne -mancante o insufficiente- della via Gamberini e Conta, del cattivo stato di manutenzione del Parco Luigi de Simone.Sul tema della viabilità comunale abbiamo chiesto se l’Amministra-zione intenda interpellare i cittadi-ni prima di adottare provvedimenti in merito.

Abbiamo inoltrato un esposto-segnalazione al Sig. Prefetto di Bologna lamentando il comporta-mento sempre più osteggiante da parte di funzionari del Comune di San Pietro in Casale in occasione delle nostre richieste di copia del-le Determine.Abbiamo inoltrato l’esposto de-scritto a pag. 14 di questo giorna-le.Per visionare le risposte dell’Am-ministrazione alle varie nostre in-terrogazioni potete consultare il sito di Consenso Comune.

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Sotto: Foto aerea di San Pietro in Casale del 1938 . Volo effettuato dal ricognitore Italo Poluzzi - Archivio Remo Zecchi

Sopra: Foto aerea di San Pietro in Casale del 1938 . Volo effettuato dal ricognitore Italo Poluzzi - Archivio Remo Zecchi

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Nota sulle vicende edilizie riguardanti San Pietro in Casale

di Giovanni Verardi

Fino a circa cinquant’anni fa, San Pietro era intatto. Diversamente

da quasi tutti gli altri paesi della Bassa (Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, ecc.), il paese non è una Bologna in miniatura. C’è, sì, una piccola piazza porticata, ma il resto del paese è costituito da piccoli insediamenti organizzati intorno a una corte oppure, è il caso del Baraquai, il quartiere operaio di fine Ottocento, lungo una breve strada. Nei grandi spazi liberi tra questi insediamenti si trovano numerose ville, grandi e piccole, con i loro parchi: Villa Padoa (l’attuale Municipio), Villa Bonora-Berselli (tra Via Matteotti e la circonvallazione), Villa Rusconi-Camerini (sulla circonvallazione), Villa Bonora (l’attuale asilo parrocchiale), la Palazzina Garani (all’inizio di Via Matteotti), e altre ancora. L’unico, importante intervento urbanistico del Novecento aveva tenuto conto di questa situazione: le nuove abitazioni erano sorte lungo la nuova Via XXIV Maggio, mentre gli spazi liberi a ridosso dell’area del mercato furono sistemati a giardino (il malandato giardino del “Monumento”). Si tratta dell’unica operazione urbanistica seria che sia mai stata fatta a San Pietro insieme con la sistemazione a campo sportivo, risalente anch’essa a prima della seconda guerra mondiale, dell’area verde pertinente alla Villa/Ospedale Bonora, da questa separata dalla circonvallazione aperta a fine Ottocento.

I parchi delle ville avevano subìto qualche ridimensionamento già agli inizi del Novecento (le Scuole Elementari erano sorte nel parco di Villa Padoa), ma fu tra gli anni 1950 e 1960 che essi cominciarono davvero a scomparire, presto seguiti dai parchi più piccoli, dai giardini e dagli orti. La sorte peggiore fu riservata al grande parco di Villa Bonora-Berselli, che si apriva nel mezzo del paese: vi erano un laghetto, un canale per alimentarlo,

l’imbarcadero e una grande grotta artificiale. È evidente che, come è avvenuto altrove, si sarebbe dovuto salvaguardarlo insieme con la villa, destinando l’uno e l’altra a uso pubblico. Ma dapprima un po’ casualmente, poi con decisione, e infine con disordinata determinazione, tutti gli spazi verdi furono riempiti di brutti edifici, stravolgendo per sempre la particolare struttura del paese.Nell’estate del 1968, il giornale “L’Unità” denunciava con giusta

Sopra: Planimetria del centro di San Pietro in Casale del 1954.Sono evidenziati i numerosi ed ampi parchi.In tutta l’area si può notare la bassa densità di edifici.

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violenza ciò che stava succedendo in Italia: a fine agosto dovevano essere pubblicati i decreti attuativi della famosa legge-ponte urbanistica, che per la prima volta poneva fine agli arbìtri post-bellici. I municipi di tutta Italia erano impegnati in una guerra contro il tempo per concedere le ultime licenze (quelle che permettevano, tra l’altro, di costruire a un solo metro di distanza dalle proprietà confinanti): è la fine della cuccagna, ma una fine gloriosa. Per ricordare il caso più celebre, nei mesi di luglio e agosto, a Napoli, si concessero licenze con una media di tre al secondo. Il PCI accusava, ma là dove amministrava con la maggioranza assoluta, come a San Pietro (dove era assistito da un PSI subalterno) e come in tutti i comuni della riviera romagnola, non fu certo da meno: la disastrosa cementificazione della costa della nostra regione viene dalle licenze concesse allora.

Anche a San Pietro furono concesse molte decine, forse centinaia di licenze che mai si sarebbero dovute accordare: sorsero così, per fare qualche esempio, le lottizzazioni del Vicolo del Parco Sud e del Vicolo del Parco Nord (il parco era quello della Villa Bonora-Berselli, dove la “Conchiglia Verde”, la balera all’aperto che si trovava negli spazi del parco, cedette il posto alle cementizie, deturpanti “Grotte”, poi “Vivi”).

Lottizzazione compresa tra Via Corridoni e Via Vittorio Veneto

Si lottizzarono gli spazi tra Via Vittorio Veneto e Via Corridoni (sopra); fu costruito il condominio di Via Cesare Battisti 10-11

Il grande condominio sorto accanto all’“Ape”, che era la barchessa di Villa Bonora, ora asilo parrocchiale. Sul davanti, il muretto che delimita il parcheggio, mai provvisto della pur prevista ringhiera.

incuneato tra le ex scuderie e la barchessa di Villa Bonora (l’“Ape”), e si assestarono non pochi colpi a Via Matteotti: distrutto il parco, ecco lo sfregio al fabbricato della villa, che fu provvisto di un avancorpo dove s’istallarono prima l’ANPI poi il bar dell’ARCI avancorpo conservato (sembra incredibile) anche nella recente ristrutturazione con cui il pianterreno dell’edificio è stato destinato a Biblioteca Comunale

Villa Bonora-Berselli in Via Matteotti, con avancorpo aggiunto.

In Via Matteotti sorsero brutti edifici fuori scala e tipologicamente non coerenti (nn. civici 26, 42-44

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Edifici fuori scala in Via Matteotti

Il nuovo asilo comunale in via Tolomelli sfruttava il parco di Villa Rusconi-Camerini, le cui colonne della cancellata d’ingresso, conservate per un curioso scrupolo, furono poi abbattute alcuni anni più tardi. Ciò che resta di quel parco, è l’attuale nudo parcheggio davanti all’ingresso della discoteca, a non considerare la “ristrutturazione” di una delle barchesse, demolita e interamente rifatta non molti anni fa.

Il parcheggio a ridosso di Villa Rusconi-Camerini, di cui si vede anche una delle barchesse radicalmente ristrutturata.

Un lato di Via XX Settembre (nn. civici 1-7) è un falso storico, poiché non era porticato (succederà la stessa cosa, in anni più recenti, per un edificio nel piazzale della chiesa). L’ex Casa del Popolo, ovvero l’edificio principale di Piazza dei Martiri, destinato a centro culturale, vede sorgere al suo interno una sorta di emiciclo, una tipologia architettonica che nella Bassa non si era mai vista. Ricostruito dalle fondamenta è l’edificio, attuale sede di uffici comunali, che fa da pendant della caserma dei carabinieri (si tratta delle due barchesse di Villa Padoa); eccetera.

Il piano particolareggiato arrivò solo negli anni 1980, e mirò visibilmente a consolidare il potere del gruppo di speculatori e costruttori già rafforzatosi negli anni precedenti e destinato a diventare la lobby più importante del paese, le cui sorti guiderà fino ad oggi. L’astensione di DC e PSDI sulle scelte urbanistiche fatte allora dal PCI la dice lunga sui veri rapporti di potere nel nostro Comune, di là dalle appartenenze politiche.

La scelta più grave per il centro storico fu la distinzione tra una Zona A e una Zona B, distinzione arbitraria e storicamente inesistente, che aveva però il vantaggio di consentire alla speculazione di dare l’assalto agli ultimi spazi liberi rimasti in paese, situati per l’appunto nella Zona B: ecco sorgere Via Brodolini (gli ultimi edifici di Via Marconi, contrariamente a quelli prossimi alla Piazza, giudicati degni di risanamento conservativo, vengono definiti “fatiscenti” e abbattuti); scompare il campo sportivo, su parte del quale sorgerà poi Piazza Testoni con il grottesco edificio pseudo-duecentesco della Coop Reno e relativo parcheggio. A soffrire dell’arbitraria distinzione tra Zona A e Zona B è anche il tratto di Via Matteotti a numerazione pari compreso tra Piazza Martiri e il Municipio. E’ una delle parti più tipiche del paese, fino a tutti gli anni 1950 una lunga quinta che si apriva sul parco di Villa Bonora-Berselli, di là

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Trombe d’ARIATrombe d’ARIAIn seguito al disastrosouragano “Kathrina” cheha mietuto circa 1242 vit-time negli U.S.A., di ura-gani si è parlato molto esi è detto che nel nostropaese non si verifiche-ranno; mancherebberoinfatti le condizioniclimatiche e geoo-logiche perché questoavvenga. Le nostre zone,invece, sono spesso interessate da trombe d’ariameno durevoli nel temporispetto agli uragani mapotenzialmente molto di-struttive.Negli ultimi sei anni se nesono registrate alcuneche hanno provocatodanni materiali, comequella che passando per

Poggetto ha scoperchiatodiverse abitazioni aMaccaretolo.Nel caso ci si trovi inprossimità di una trombad’aria, è consigliabilemettersi al sicuro dentroun immobile chiuso erobusto. Bisogna faremolta attenzione a quantotrasportato in alto dalvortice che potrebbe co-stituire un pericolo rica-dendo a terra; general-mente volano lamiere,tegole e rami. Gli effettidei tornado o degli ura-gani sono impressionantiperché non di rado ven-gono rasi al suolo case einteri quartieri. È oppor-tuno ricordare che leabitazioni negli U.S.A.

sono edificate con le-gname e cartongesso;molto meno resistentirispetto a mattoni e traviin cemento in uso inItalia.Per questo la possibilitàche una tromba d’ariapossa abbattere un’abi-tazione è veramenteremota. Un ulteriorepericolo consiste nellacaduta di alberi chespesso ingombrano lasede stradale e che avolte spezzano i filidell’alta tensione; inquest’ultimo caso, bi-sogna mantenersi adistanza di sicurezzaper evitare che lescariche elettrichepossano rI.

In seguito al disastrosouragano “Kathrina” cheha mietuto circa 1242 vit-time negli U.S.A., di ura-gani si è parlato molto esi è detto che nel nostropaese non si verifiche-ranno; mancherebberoinfatti le condizioniclimatiche e geomorfo-logiche perché questoavvenga. Le nostre zone,invece, sono spesso interes-sate da trombe d’aria,meno durevoli nel temporispetto agli uragani mapotenzialmente molto di-struttive.Negli ultimi sei anni se nesono registrate alcuneche hanno provocatodanni materiali, comequella che passando per

Poggetto ha scoperchiatodiverse abitazioni aMaccaretolo.Nel caso ci si trovi inprossimità di una trombad’aria, è consigliabilemettersi al sicuro dentroun immobile chiuso erobusto. Bisogna faremolta attenzione a quantotrasportato in alto dalvortice che potrebbe co-stituire un pericolo rica-dendo a terra; general-mente volano lamiere,tegole e rami. Gli effettidei tornado o degli ura-gani sono impressionantiperché non di rado ven-gono rasi al suolo case einteri quartieri. È oppor-tuno ricordare che leabitazioni negli U.S.A.

sono edificate con le-gname e cartongesso;molto meno resistentirispetto a mattoni e traviin cemento in uso inItalia.Per questo la possibilitàche una tromba d’ariapossa abbattere un’abi-tazione è veramenteremota. Un ulteriorepericolo consiste nellacaduta di alberi chespesso ingombrano lasede stradale e che avolte spezzano i filidell’alta tensione; inquest’ultimo caso, bi-sogna mantenersi adistanza di sicurezzaper evitare che lescariche elettrichepossano raggiungerci.

NT 3-05 21-10-2005 12:08 Pagina 42

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della strada, e si chiudeva col parco di Villa Padoa/Municipio: l’edificio più recente, ai nn. civici 150-152, è una palazzina degli inizi del Novecento. Per questa “quinta” il piano prevedeva la “ristrutturazione leggera” nel tratto verso Piazza, e nel tratto verso il Municipo la “ristrutturazione edilizia” e, per un edificio del primo Ottocento, la ristrutturazione totale – ristrutturazioni in parte poi disastrosamente avvenute.

Retro dell’edificio di Via Matteotti 116-122 che ha sostituito un edificio del primo Ottocento.

Non fu compreso entro il perimetro del centro storico, nemmeno nella Zona B, Villa Bonora, divenuta sede negli anni 1950 dell’Opera Parrocchiale “Maria Immacolata”. Il legame storico dell’edificio con i fabbricati ad essa pertinenti di Via Cesare Battisti e Via Matteotti, rispettivamente la barchessa e le scuderie, fu così definitivamente scisso, non bastando alla Villa di aver perso il bellissimo parco, distrutto per far posto ai mediocri impianti sportivi parrocchiali. Inutile dilungarsi oltre: il piano particolareggiato riservava il “restauro scientifico” alla sola Chiesa (peraltro sottoposta a pesanti interventi avviati nel 1959 e presto conclusi e da discutibili scelte recenti): a conti fatti, esso tutelava, e in parte, solo un terzo del già massacrato centro storico del paese.

Da quelle scelte è disceso l’attuale, visibile degrado del centro. Le ristrutturazioni parziali o totali hanno consentito il frazionamento degli edifici più vecchi, la piccola borghesia sampierina dei mestieri e dei negozi ha preferito vendere e prender casa nelle aree più tranquille fuori del paese, cosa che rende problematico qualunque tentativo di riqualificazione del centro. Quanto al Baraquai, il vecchio proletariato

e sottoproletariato sampierino è stato sostituito dagli immigrati: a più di un secolo di distanza, la sua destinazione non è dunque mutata, con buona pace dell’impegno, che si vuole progressista, del Comune.

Gli effetti della speculazione, a cui si lega immancabile l’incuria, si colgono anche nelle piccole cose: i “non luoghi” quale l’area asfaltata (ma di fatto un parcheggio) presso l’angolo di Via Tolomelli con la circonvallazione; le piccole opere lasciate incompiute da decenni, come la mancata posa della ringhiera di metallo sui muretti che delimitano il parcheggio nei pressi della stazione;

I muretti in cemento che delimitano il parcheggio in prossimità della Stazione FS ancora privi della ringhiera metallica.

i parcheggi che altro non sono che spiazzi asfaltati; viali con alberi soffocati dall’asfalto e con vistosi vuoti; eccetera.Non migliore fu la sorte che il piano particolareggiato riservò alle frazioni. Il piano si limitava a proteggere aree minuscole in genere, come a Poggetto, la sola chiesa. Il caso più emblematico fu quello di Maccaretolo, la nostra frazione più grande: il piano comprendeva nella “zona ambientale” solo dieci edifici, nove dei quali disposti lungo un lato di Via G. Setti. Per cinque di essi prevedeva peraltro la ristrutturazione totale. Ciò che più colpiva era il disinteresse per il Palazzo delle Tombe, un

Palazzo delle Tombe

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casino di caccia dei Bentivoglio (i signori di Bologna) di fine Quattrocento poi trasformato in casa colonica che, dopo i drastici interventi di fine Ottocento sul Castello di Bentivoglio ad opera di Alfonso Rubbiani e sulla Villa Giovannina presso San Giovanni in Persiceto, è l’unico edificio quattrocentesco della Bassa, e sia pure il minore, di cui sarebbe stato, e sarebbe ancora possibile, un vero recupero. Nessuna delle amministrazioni che si sono succedute si è battuta per l’acquisizione dell’edificio, per il quale la sola tutela non è sufficiente. Il suo recupero, sempre più urgente, dovrebbe essere attuato unitamente alla costituzione di una zona di rispetto e alla salvaguardia ambientale dell’area, oggi intaccata dai soliti edifici privi di qualunque dignità architettonica. Si tratta, oltretutto, dell’area di un insediamento romano, noto sin dall’Ottocento ma del tutto trascurato dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune.

Quanto accadde nel centro storico con la concessione delle licenze nell’estate 1968 e, in seguito, con il piano degli anni ’80, trova un perfetto riscontro nella periferia del paese, di cui qui si trascurano gli sviluppi degli ultimi quindici-vent’anni, che meriterebbero un discorso a parte. La mancanza di una seria pianificazione e, al suo posto, la presenza di speculazione e clientela, balza agli occhi osservando le nuove vie aperte tra la fine degli anni 1960 e gli anni 1980. Una semplice camminata nella periferia sud del paese vi obbligherà a passare per vie sprovviste di marciapiedi (Via De Zaiacomo, Via Magli, Via del Sole e molte altre), con un irresistibile effetto da paesi del basso Lazio e delle zone interne della Campania. Perfino la larga Via Pilati, che il buon senso, prima che una qualsivoglia coscienza urbanistica, concepirebbe come asse viario parallelo a Via Matteotti/Via Galliera Sud ma che invece non si innesta nello svincolo che oggi chiude il paese a sud, è priva di marciapiedi. Nessuno, in queste vie, ha nemmeno mai pensato di definire lo spazio per i pedoni con paletti o, almeno, con strisce tracciate sull’asfalto. Il carattere speculativo del piano balza ancor più vivo

agli occhi quando passiamo, sempre nella periferia sud, agli spazi compresi tra Via Galliera Sud e la linea ferroviaria. Il buon senso avrebbe consigliato di collegare la stazione alla strada provinciale, rendendola così di facile accesso. Ma non è certo l’edilizia speculativa che s’interroga sul ruolo di una stazione ferroviaria e del trasporto pubblico: è il Comune che avrebbe dovuto farlo, ma che si è reso latitante creando quell’imbuto stradale che è sotto gli occhi di tutti.

Condomini costruiti a ridosso della ferrovia, la cui presenza ha impedito il collegamento tra la stazione e Via Galliera Sud.

In quest’area fu aperta una serie di deprimenti strade a U rovesciata (Via Mazzanti-Via Gherardi, Via Calzolari-Via I Maggio) in cui, ancora una volta, domina un’edilizia priva di qualità. Sono tutte strade prive di marciapiedi, di segnaletica a terra, di una qualsiasi connotazione che si possa definire “urbana”. A fare le spese della speculazione sui terreni è stata qui la Villa di Raveda, inghiottita dal cemento.

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28 Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna 29

Page 30: Sos Comune Annno 2 Numero 1

Villa Raveda oggi

La pochezza culturale che si accompagna alle lottizzazioni giunge, nella periferia nord, a impostare una piazza cieca: in quella che fu battezzata Piazza della Pace, gli edifici non si aprivano con le facciate, come in tutte le piazze di questo mondo, ma con il retro. Si porrà rimedio a questa assurdità costruendo in seguito alcuni condomini che mascherano la scelta iniziale. Si aprono strade prive del loro collegamento naturale (via XXV Aprile avrebbe dovuto avere una ortogonale su via San’Alberto), e, anche qui, strade prive di marciapiedi. Nessuno pensa a trasformare in viale (lo spazio non manca) l’attuale ultimo tratto di Via Matteotti, rimasto a tutt’oggi un avvilente stradone. Gli scavi condotti a fine anni ’80 nel Centro Sportivo, che portarono alla luce i resti di un edificio rurale di epoca romana non smuovono l’orientamento ormai definitivo dell’Amministrazione Comunale. Le proposte fatte in occasione delle giornate di studio tenutesi nel 1990 sulla “Romanità della Pianura” restano lettera morta: dell’“ipotesi archeologica a San Pietro in Casale come coscienza storica per una nuova gestione del territorio”, come recita il sottotitolo degli atti del convegno, non si è visto nulla.

I tentativi di rimediare a tanto sfacelo sono stati, per quanto riguarda il centro storico, tardivi e sbagliati. In particolare, il tentativo di fornire San Pietro di nobilitanti ma in passato mai esistite quinte porticate (abbiamo ricordato sopra Via XX Settembre, la piazza della Chiesa e Piazza Testoni). Esse negano la natura stessa dell’insediamento, che, come si è detto all’inizio, nasce in modo del tutto diverso dai paesi vicini, ai quali non dovrebbe essere omologato. Da questo punto di vista, la scelta di affidarsi a Pierluigi Cervellati è stata la peggiore possibile. E’ ben nota l’ideologia passatista che sostiene l’opera del celebre urbanista, che è quella di ricostruire in stile tutti quegli edifici (e sono la maggior parte) resi obsoleti dalle moderne condizioni di vita. Se è comprensibile che questa scelta sia stata fatta per la Bologna minore, essa diviene intollerabile quando si risolve in una pura invenzione, nel vagheggiamento di una realtà mai esistita. Non di finte anticaglie ha bisogno San Pietro, ma di un’architettura moderna di qualità che, a buoi ormai scappati, lasci almeno immaginare e, là dove è ancora possibile, sappia ricreare, l’ariosità degli spazi che caratterizzava un tempo l’abitato.

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30 Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna 31

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Essere giovani a San Pietro in CasaleUn ospizio-ricovero nell’Unione Reno Galliera

di Massimo Monari

Per progettare il futuro, occorre

essere consapevoli della realtà in cui si opera, dello stato in cui vivono i nostri ragazzi che ritenia-

mo spesso superficiali, svogliati, in-concludenti, bamboccioni ma non ci chiediamo il perché. Superata l’età della media inferio-re (13 anni) inizia per i giovani del nostro paese la diaspora scolastica verso Cento, Castelmaggiore, Fer-rara, Bologna. Il disagio del viaggio, i tempi morti possiamo considerarli benevolmente momenti di socializ-zazione, che contengono per ragaz-zi e adolescenti insidie gravi dovute a stili di vita che possono portare alla loro “distruzione”. Penso al pericolo rappresentato dalle droghe e dall’alcool che nel momento formativo più delicato ir-rompono nelle vite dei nostri figli. La formazione e l’educazione pas-sano dalla mano dei genitori e degli insegnanti alle mani dei mass me-dia e dei comportamenti purtroppo omologati dello “sballo” e delle notti brave. Il tempo residuo dallo studio e dai tempi di collegamento casa scuola può essere sfruttato per lo sport o per attività ricreative che trovano radici nella tradizione di San Pietro, ma questo non basta per costruire una personalità e un futuro. Superato questo scoglio i ragazzi ormai diciottenni scelgono l’indirizzo universitario che li porterà lontano dal paese per tentare di realizzare il sogno della loro vita. Terminato il ciclo degli studi i nostri

giovani troveranno lavoro a San Pietro in Casale? NO! Non ci sono posti di lavoro, perché non esiste industria, c’è poco artigianato, esiste un com-mercio in declino, l’agricoltura è in una crisi senza precedenti e i ser-vizi molto spesso non assorbono i lavoratori locali. I nostri giovani per lavorare dovran-no trasferirsi altrove lasciando a San Pietro gli anziani che avranno i bisogni tipici della loro età, trasfor-mando un paese dormitorio in un paese ricovero per anziani e quin-di da dotare delle infrastrutture del caso. Faccio molta fatica ad accettare questa realtà che sembra ineludi-bile, sbilanciata nell’armonia so-ciale, accentuata dalle scelte dei piani territoriali previsti dall’Unione Reno Galliera, provo a pensare ad alternative che possano far esiste-re i giovani a San Pietro in Casale e purtroppo in queste condizioni riesco ad immaginare solo numeri piccoli come:• Piccole cooperative di servizi co-stituite da giovani che operano sul territorio. • Attività artigianali da attivare dopo un inventario sull’esistente. • Attività commerciali che raccolga-no in maniera soddisfacente le bri-ciole lasciate degli IPERMERCATI • Servizi che sembra debbano es-sere riservati a persone provenienti da altri stati. • Progetti mirati sull’agricoltura per produrre frutta e verdura di qualità a Km 0. • Zootecnia che possa rivitalizzarsi con progetti medio piccoli ma di qualità. Penso che nella mancanza di lavoro oggettiva e tangibile occorra fare un

censimento comunale sulle possibi-lità, sulle offerte di lavoro del territo-rio comunale e un elenco dei giova-ni in cerca di lavoro, (per ragionare su fatti non su aria fritta) per dare qualche possibilità in più di lavoro ai ragazzi anche se temporaneo per rendere meno dirompente l’impatto dei ragazzi stessi con il lavoro, con il futuro e con la loro vita. Occorre che l’Amministrazione co-munale assuma un impegno con-creto che superi gli intenti delle “po-litiche giovanili” che spesso si oc-cupano solo di attività per il tempo libero e non guardano alle prospet-tive per il lavoro e alla formazione dei futuri cittadini. L’Amministrazione comunale non deve avere il timore di fare concorrenza agli uffici per l’impiego o alle agen-zie per il lavoro; sfruttando gli stru-menti che già possiede potrebbe monitorare le opportunità di lavoro nel suo territorio e se risultassero insoddisfacenti potrebbe favorire l’attivazione di nuove. La scommessa è ardua, occorre fronteggiarla con un impegno mag-giore rivolto al lavoro per i giovani che dovranno essere aiutati e coin-volti su questo aspetto fondamenta-le della loro vita. Sono cosciente che la mia analisi della situazione giovanile è impie-tosa, non ottimista ma per costruire il futuro occorre guardare la realtà non trascurando le cause che han-no portato a questa situazione, sia quelle internazionali sia quelle loca-li, per partire con la costruzione di un pò di speranza per il futuro dei giovani a San Pietro in Casale.

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Simona Bentivogli intervista il Consigliere Claudio Masotti

Claudio MasottiConsigliere Comunale

S - Tu sei molto impegnato nel sociale, quale è la molla che ti spinge?C - Io ho cominciato da ragazzo a fare queste cose qua; quando ho fatto la scuola dei Salesiani tra il 1953 e il 1958. Venivo da una fa-miglia di persone che lavoravano, partivo da una condizione di vita familiare dove ero già svezzato alle cose pratiche, i Salesiani mi hanno “forgiato” e mi hanno dato un punto di partenza per il mio la-voro. Evidentemente era una cosa innata in me perché io cominciai a fare del volontariato nel 1955/’56 quando a Rubizzano, dove sono nato e dove ho frequentato le ele-mentari, arrivò un Parroco nuovo, don Giovanni Albarello, pieno di volontà; cominciammo ad orga-nizzare cene, comprammo un pezzo di terra su cui costruimmo un campo di calcio, poi, negli anni che seguirono, il destino ha vo-luto che venissi ad abitare a San Pietro in Casale, dove ho porta-to avanti questa mentalità. Qui a San Pietro in Casale partimmo in pochi ed “in piccolo” ed oggi ge-stiamo varie attività della Parroc-chia, il Centro Don Bosco, Cen-tro Sociale e Centro Anziani; ho trovato un gruppo di persone con le quali siamo amalgamati, lavo-riamo e andiamo d’accordo. Mia

moglie, molto intelligentemente, si rende conto che io ho bisogno di occuparmi di tutte queste attivi-tà. Penso che, in un certo senso, sia una vocazione, come uno ha la vocazione sacerdotale, un al-tro ha la vocazione politica, prima te ne accorgi poi vai avanti e fai sempre di più.Io sono questo, sono fatto così. Il tempo che dedico agli altri mi gratifica molto e penso che non essere rinchiusi in se stessi, non pensare esclusivamente ai propri interessi personali, possa aiutare chiunque a sentirsi meglio, più realizzato.

S - Come mai, una persona che ha alle spalle un passato politico come il tuo, così coerente nelle scelte, ha deciso di sostenere una lista civica, quali sono gli obiettivi che speri di raggiungere?C - A parte gli obiettivi, mi han-no convinto a fare questa scelta i giornali SOS Comune, sui quali ho letto cose che, a mio parere, nessuno aveva mai scritto, forse per mancanza di coraggio o disin-formazione, codardia o ipocrisia, cose così, con convinzione, negli ultimi trent’anni non le avevo mai sentite dire da nessun partito di minoranza.Siamo stati tacciati di “cattiveria”, mi ci metto in mezzo anche io, ma non credo che fosse cattive-ria, sembrava cattiveria perché c’erano scritte delle cose molto veritiere sui giornali. Io sono ri-masto impressionato dalla lettura di quei giornali e credo che come me abbiano fatto molti altri, se teniamo conto dell’alta adesione che la nostra proposta ha fatto re-gistrare, nonostante il poco tem-

po che abbiamo avuto per farla conoscere.La politica di San Pietro in Casa-le non credo che sia basata sulle grandi scelte che, in realtà, ven-gono fatte a Roma e Bologna, ma penso sia basata sulle piccole cose che bisogna sapere e se noi non saremo capaci di farle sape-re, deluderemo anche i nostri elet-tori. Di Aemiliana, per esempio, dobbiamo far sapere quali sono i conti con la maggior chiarezza possibile ed imporre al Comune una gestione più trasparente.

S - Secondo te come è meglio impegnare le poche risorse del Comune?C - Prima di tutto in quelle cose che porterebbero beneficio a tutti i cittadini. Qui manca praticamen-te tutto, il paese è stato “azzera-to”. Oggi si paga la politica che è stata fatta 25 anni fa dall’allo-ra Sindaco Biafore; i danni o le risorse si vedono a lungo termi-ne. Avevamo l’ospedale, il pron-to soccorso, tutti i servizi sociali, c’era l’ufficio dell’ENEL, della SIP, l’esattoria delle tasse; una volta qui c’era tutto mentre oggi non c’é più niente. Capisco che ci sia stato un rag-gruppamento di questi servizi, ma perché hanno concentrato tutto in altri paesi e a San Pietro in Casa-le niente?Non si è fatto nulla per potenzia-re il nostro paese. In anni ed anni i sanpierini hanno dovuto fare i pendolari, non c’era possibilità di lavorare vicino. Io, fortunatamente, ho sempre la-vorato a 500 metri da casa, i soldi per quei 200 caffé che prendevo ogni anno, o per quei 200 pezzi

“Il Comune dovrebbe essere la casa di tutti, vicino alle per-sone, specie quelle che si trovano in condizioni di bisogno, senza discriminazioni, senza ingiustizie e senza favoritismi”

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di gnocco che compravamo per la merenda, li spendevamo qui a San Pietro. Quando, invece, per quattro anni ho lavorato a Bolo-gna, quei soldi li lasciavo in via Massarenti, cioè dove lavoravo. Mi sembra che siano chiari per tutti gli effetti.Non mi si parli dell’Industria a San Pietro in Casale; hanno fatto dei capannoni? Certo che ne hanno fatti, ma sono piccole imprese, ar-tigianali, a conduzione familiare. Ci sono capannoni di 600 mq con una persona al lavoro. Un capan-none di 3000 mq con un operaio oltre a tre soci. Sono tanti i casi come questi. Complessivamente, prima dell’arrivo della Zambelli e della DVP, nella zona artigianale potevano lavorare non più di 150-180 dipendenti. Con numeri così ridotti certamente non si sostiene l’economia delle famiglie di un paese. A parte che nel passato di-verse aziende che si erano inse-diate poco dopo si sono trasferite, ed alcune di queste, dopo trasfe-rite si sono ampliate come, per esempio, Testoni calzaturificio o i Cinesi camiciai che dopo aver ab-bandonato San Pietro in Casale si sono ampliati notevolmente.Il Sindaco di un Comune dovreb-be fare di tutto per favorire i cit-tadini lavoratori. Avevamo due zuccherifici dove molti ragazzi, facendo la campagna estiva, si pagavano gli studi.

Qui i politici non hanno fatto ab-bastanza per attrarre industrie e lavoro in generale, hanno invece spinto perché San Pietro in Casa-le rimanesse un paese a caratte-re residenziale.Quando critichiamo gli Ammini-stratori, anche su queste cose, si inferociscono perché li andiamo a toccare nel vivo.

S - Secondo te, a parte Faccioli, perché i Sindaci che si sono suc-

ceduti non erano espressione di San Pietro in Casale?C - Noi abbiamo avuto Faccioli di San Benedetto, poi Taddia che veniva da Galliera, Biafore di ori-gine croata, poi Barigazzi sanpie-rino d’adozione, Valenti romano ed oggi Brunelli baricellese. Sono convinto che un sindaco sanpie-rino, anche se legato al partito, avrebbe fatto di più per il pro-prio paese. Per esempio, avreb-be avuto il coraggio di difendere l’Ospedale quando prospettarono di chiuderlo. Pensate che erano state raccolte 6000 firme per im-pedirne la chiusura. Ricordo che l’allora Sindaco Drago Biafore, in un incontro pubblico al Cinema Teatro Italia, disse che l’ospeda-le sarebbe stato chiuso per sei mesi, per permettere lavori di ri-strutturazione, e invece hanno trasferito gli ammalati una matti-na sotto una bufera di neve e poi quei reparti non furono più riaper-ti. Quell’ospedale aveva una sala operatoria nuovissima e tecnica-mente all’avanguardia e la nuova grande ala, dove ora ci sono le scuole Medie, era già costruita.

S - Per non spegnere e non far degradare la piazza cosa biso-gnerebbe fare?C - Adesso è troppo tardi per pensarci. Ci vorrebbe un’attività capace di portare un po’ di vita, per fare un esempio, forse baste-rebbe un bar come la Pasticceria Chiari, che con la “verve” e la pro-fessionalità che hanno, potrebbe forse ravvivare il centro se si tro-vasse nella piazza.

S - A quali valori ti senti più legato e non rinunceresti mai?C - Prima di tutto la famiglia, l’one-stà, la correttezza ed il rispet-to. Penso come la maggioranza delle persone. Io credo molto in quello che faccio e sono contento delle mie scelte anche se a volte

penso che, in qualche occasione, ho dato priorità agli impegni di vo-lontariato al punto che il rubinetto rotto in Parrocchia lo aggiustavo il giorno dopo mentre a casa mia lo aggiustavo dopo quattro mesi. Mi sento fortunato perché queste mie scelte sono state fondamen-talmente condivise dalla mia fami-glia che mi ha sempre sostenuto ed apprezzato.Un altro valore molto importante per me è il lavoro, ho fatto ferie solo per accompagnare la mia fa-miglia, non mi sono mai concesso un viaggio o una vacanza in Eu-ropa o in altri luoghi del Mondo. L’unica parentesi c’é stata nel 1968 quando ho trascorso 4 mesi a Parigi per frequentare un cor-so di aggiornamento per istruttori operanti nella formazione, visto che io ero istruttore professiona-le, ho partecipato alle selezioni svolte a Roma, e fui scelto assie-me ad altri sei per rappresentare l’Italia e andare a Parigi a segui-re questo corso organizzato dal Consiglio d’Europa.

S - Come pensi di mettere in pra-tica i tuoi valori e principi nell’atti-vità di Consigliere Comunale?C - Il Comune dovrebbe essere la casa di tutti, vicino alle perso-ne, specie quelle che si trovano in condizioni di bisogno, senza discriminazioni, senza ingiustizie e senza favoritismi. Stiamo cer-cando di fare chiarezza su alcuni argomenti che interessano tutti perché costano a tutti noi sanpie-rini. Uno degli obiettivi è proprio questo, la trasparenza dell’Ammi-nistrazione che toglierebbe ogni nostro dubbio sul corretto utilizzo del denaro pubblico. Impedirebbe ogni spreco e la possibilità che vengano aiutate le persone che urlano “più forte” a discapito di chi è veramente nel bisogno e non trova sostegno da parte del Co-mune.

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È questo nostro disinteresse che ci sta rovinandoOra più che mai risulta urgente “curare” l’ambiente

di Massimo Lodi

Il modo più co-mune di ragio-

nare, purtroppo è: “Chissenefrega, tanto a noi poi cosa cambia, non siamo mica dei politici”!

Noi di Consenso Comune, invece abbiamo pensato, “siamo sempli-cemente premurosi, lo dobbiamo fare per i nostri figli”: io ne ho uno, Marco tre, Alessandro tre, e così altri. lo dobbiamo fare per loro, in un mondo dove tutti parlano, criti-cano, ma nessuno partecipa. Lo dobbiamo fare per poter dire, un domani, noi abbiamo fatto, loro hanno fatto e magari insie-me abbiamo fatto buone cose. Oltre due anni fa abbiamo creato questo gruppo -Consenso Comu-ne- vi assicuro, fuori dagli sche-mi della politica, per partecipare alla crescita del nostro Comune. Ognuno con la propria esperien-za, tutti con lo stesso obiettivo.L’argomento che conosco a fondo e per il quale sono chiamato a porre la discussione riguarda una parte della nostra fauna che arreca danni alle colture e a volte alla nostra stessa salute. Premesso che tutta la flora e la fauna sono patrimonio dello Stato, in teoria, lo Stato dovrebbe rispondere di tutti gli eventuali danni. Purtroppo esiste lo “scarica barile”, per cui sono sempre i soliti che ci rimettono. Mi spiego meglio: se un corvo becca una mela, rovinandola, o una nutria mangia le foglie del grano mentre spuntano dalla terra, è come se qualcuno vi “prelevasse” dei soldi dal vostro conto corrente, senza

contropartita. Bèh, forse anche voi vi arrabbiereste. È quanto succede, da svariati anni, a molti agricoltori.Bisogna tener conto che alcuni animali, come per esempio le nutrie, non hanno nemici naturali, pertanto si riproducono (più volte all’anno) indisturbate. La loro popolazione è già cresciuta a dismisura tanto da mettere in allarme molte pubbliche Amministrazioni. A quanto pare non la nostra.Provate a percorrere via Trento in bicicletta, sulla strada: una carneficina di nutrie travolte da automobili; provate a pensare se siete in moto e vi attraversa una di queste “tope”. Parecchi Comuni hanno emanato delle ordinanze che autorizzano coloro che hanno frequentato il corso da “selezionatore”, ad attivarsi con qualsiasi mezzo in qualsiasi ora e in qualsiasi giorno dell’anno per contrastare questi animali. In alcuni comuni, come per esempio Sant’Agata Bolognese, un’ordinanza del Sindaco ha attivato un gruppo di “selezionatori” che in pochi mesi ha riportato l’ambiente al giusto equilibrio di un tempo.

Nei pericoli che derivano dall’aumento incontrastato di questi animali, si può incorrere anche semplicemente costeggiando, con mezzi pesanti, argini di piccole e grandi dimensioni. Si sono verificati casi di ribaltamento di macchine operatrici a seguito dello sfondamento della sede stradale causato dalle gigantesche gallerie create da questi animali.

In questi anni, personalmente, ho assistito a parecchie discussioni in merito a come gestire il problema. Di fatto ho avuto l’occasione di sentire persone che, già qualche anno fa, avevano anticipato come sarebbero andate le cose se non si fosse intervenuti per tempo. Purtroppo queste persone sono state “isolate” e quanto avevano previsto si è drammaticamente avverato. Si sarebbe dovuto dar loro ascolto e, assieme all’Amministrazione comunale, iniziare a lavorare ma, il mondo agricolo, non è abituato a protestare nelle sedi designate. Pertanto, questa Amministrazione comunale, non potrà mai essere a conoscenza della reale situazione dei danni creati da nutrie, corvidi e volpi. Durante la maturazione della frutta esiste il problema dei danni causati da gazze, ghiandaie e cornacchie, le quali, rovinando la frutta con beccate, arrecano migliaia di euro di danni. I fondi destinati dai vari enti (ATC e Provincia) non bastano, se non in piccola percentuale, a rifondere i danni provocati agli agricoltori e questa realtà è deleteria per i buoni rapporti fra Associazioni agricole, ambientaliste e venatorie.Mi aspetto che questa Amministrazione cominci subito a fare qualcosa per tentare di risolvere una situazione che si sta aggravando anno dopo anno.

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di Gianni Grandi

Cari lettori, mi chiamo Gianni Grandi, sono ormai 30 anni che

frequento il paese di San Pietro in Casale e sono meglio conosciuto come “Gus”. Amo questo paese che con me è sempre stato accogliente e generoso. Come molti hanno potuto

notare, durante le ultime elezioni amministrative del paese mi sono impegnato nel supporto di una nuova lista civica fondata e diretta da Marco Alberghini ed all’interno della quale mi occupo principalmente della comunicazione attraverso la rete (internet per intenderci). Mi è stato chiesto di esprimere un mio pensiero per far sì che gli elettori che ci hanno supportato con il loro consenso, e che colgo l’occasione per ringraziare, conoscano il pensiero “politico” dei vari appartenenti della lista civica Consenso Comune. Abbiamo attivato un “Blog” (http://marcoalberghini.wordpress.com), orrenda parola per rappresentare un luogo virtuale, ma non per questo meno importante, che dia voce a tutti quei sanpierini che con responsabilità e senso civico volessero far sentire la propria voce non solo nel facile lavoro di critica e di dissenso, ma soprattutto in quello responsabile e più alto, di partecipazione e proposizione. Credo molto nell’importanza della rete, anche se parlando con amici, conoscenti o cittadini con i quali mi capita di confrontarmi, intuisco che siamo ancora in una fase embrionale e che soprattutto le generazioni precedenti la nostra, trovano difficile avvicinarsi a questo strano, ostico e all’apparenza complicato mondo dei computer. Come ho già scritto in campagna elettorale “Ho deciso di aderire alla Lista Civica “Consenso Comune” perché credo nell’importanza della trasparenza nel gestire le risorse pubbliche. Quella delle Liste Civiche, a mio avviso, è l’unica dimensione capace di garantire indipendenza amministrativa, impedendo a qualsiasi struttura politica superiore di imporre condizioni penalizzanti o vietare a priori scelte vantaggiose per i cittadini. Una prerogativa delle liste civiche, che hanno un’origine popolare e sono quindi composte da gente comune, è l’essere capace di portare la voce di tutti all’interno dei Consigli Comunali

che dimostrano di vivere una fase di assoluto distacco rispetto alle esigenze dei cittadini. Con la consapevolezza che amministrare un Comune non sia cosa semplice, in tutto il territorio italiano, negli ambiti comunali si è lentamente ed inesorabilmente creato un divario profondo tra rappresentati e rappresentanti, o come ricorda spesso un comico tra i cittadini ed i loro dipendenti. Personalmente la mia azione politica (anche se preferirei chiamarla civica) che si traduce in impegno, appoggio e conoscenza ad una lista civica, non nasce e credo che mai si trasformerà in una mera “battaglia contro l’una o l’altra amministrazione”. Cambiamento e innovazione nei mezzi di realizzazione. Questo è il mio auspicio! Cambiare un piccolo passo alla volta, cercando di limitare l’influenza e, scusate la parola forte “l’ammorbamento dei partiti” i quali scavalcano le esigenze reali con ideologie che somigliano sempre più a religioni e che anziché dare risposte vere alla comunità servono più a gestire comitati di affari e quindi consensi. Analisi, la mia, che trova sempre più conferme nell’uso sfrenato della comunicazione politica in televisione e non nelle piazze con un serio e sereno confronto con i cittadini. Le risposte di cui abbiamo bisogno, per combattere la sfiducia che la gente ha sviluppato in questo particolarissimo momento storico sono conoscenza e trasparenza. Per trasparenza intendo anche lo sforzo che le amministrazioni locali devono secondo me fare per rendere comprensibili ai più, i bilanci e le scelte programmatiche, anche attraverso la pubblicazione della lista spese mensile che il comune sostiene (cioè le determine di giunta). Cosa che già altri comuni limitrofi fanno. Credo quindi che il grosso dell’impegno da mettere in campo sia nella ricerca del coinvolgimento dei cittadini delusi dagli effetti amministrativi della politica centrale e locale. A questo intervento vorrei aggiungere che ho molta fiducia in quello che la rete può ottenere nei confronti delle pubbliche amministrazioni per ottenere livelli di trasparenza e concertazione sempre richiesti e agevolati attraverso modifiche ai commi anche dal legislatore stesso. A questo fine volevo riportare alcune parole della Senatrice a vita Rita Levi Montalcini e che ho aggiunto nella pagine di ingresso del sito. Frase recente pronunciata da una persona di ben 101 anni

Conoscenza e trasparenza: strumenti per avvicinarsi ed avvicinare i cittadini

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e che la dice lunga circa questi concetti.“Il grande problema della nostra società è che le nostre decisioni vengano prese dai Grandi della Terra, lontanissimi dalle istanze di chi, poi, ne subirà le conseguenze. La possibilità che attraverso Internet le informazioni siano disponibili a tutti, che lo scambio avvenga in modo diretto, non mediato, e interattivamente, non dall’alto verso il basso, apre grandi spazi alla democrazia. Io credo che ci sarà per tutti, a tutti i livelli socio-economici, la possibilità di conoscere di più, di acculturarsi. E la cultura, la conoscenza sono, inevitabilmente, fonte di benessere”. Fin dall’inizio, io più degli altri all’interno della lista civica, ho cercato di portare avanti la richiesta di poter riprendere e rendere fruibili ai cittadini attraverso la rete le sedute del consiglio comunale di San Pietro in Casale. Oggi molti consigli comunali già lo fanno, compreso un Comune appartenente all’Unione Reno Galliera. Chi ha partecipato ai primi consigli comunali ha potuto notare la notevole partecipazione che ha costretto spesso i cittadini a sostare sulla sala antistante quella consigliare. Questo a dimostrare che l’interesse dei cittadini è presente. La trasmissione dei consigli comunali non è la panacea a tutti i mali ma sarebbe a mio avviso un servizio utile, sfruttato perché sentito, e soprattutto uno strumento di controllo dei cittadini nei confronti dei loro rappresentanti/dipendenti. Ognuno di noi dipendente o libero professionista deve rendere conto del suo operato al proprio datore di lavoro o al proprio cliente… Confido che il regolamento comunale che oggi non prevede questo strumento di trasparenza e di controllo venga presto modificato al fine di agevolarne la messa in funzione. Un’altro concetto che vorrei introdurre in questo mio breve intervento è che la forma sia anche sostanza, per questo ci piacerebbe, da cittadini, vedere limitare l’uso dei telefonini ai soli casi di emergenza durante le sedute di consiglio. Alcuni cittadini, presenti durante un Consiglio Comunale, ci hanno fatto notare qualche consigliere intento ad armeggiare sotto il banco con il cellulare… Il Presidente degli Stati Uniti

amava curare molto la propria presentabilità e ad un giornalista che lo intervistava e che per questo si prendeva gioco di lui, rispose: “Dal portellone dell’Air Force One non esce John Fitzgerald Kennedy, ma escono gli Stati Uniti d’America”. Nel concludere faccio un appello affinché l’Amministrazione attuale che governa con maggioranza - nonostante un risultato elettorale tutt’altro che esaltante - si adoperi per quanto le è possibile, e per quanto il partito che li guida lo permetta, a recuperare consensi con azioni di trasparenza e concertazione sia in Consiglio che con la cittadinanza stessa. Personalmente sono sempre stato molto restio alla creazione di tensioni tra le persone. Ma credo che in Italia a tutti i livelli, un certo modo di fare politica e amministrazione sia ormai giunto al capolinea. Sollevare queste problematiche ci ha fatto perdere qualche saluto in paese, ma quello era in conto. Esporsi ha sempre un costo. Ma non farlo alle volte ha un costo maggiore..., tuttavia credo che sia stato e sia ancora utile. Troppi comitati di affari e ancora troppi conflitti di interessi a tutti i livelli affliggono ancora le nostre amministrazioni.

Quello che è il mio sogno e che dovrebbe essere l’obiettivo dei governanti più lungimiranti sarebbe avvicinare alla politica i giovani. Perchè il rinnovamento e la forza per i cambiamenti che contano stanno in loro, nella forza del loro entusiasmo e nelle loro idee. Alle forze escluse dalle scorse elezioni vorrei ricordare che il paese è sempre pronto a premiare persone che con sinceri intenti siano disponibili ad un impegno consapevole e responsabile, invitandoli ad essere presenti non con rancore ma con sano spirito propositivo.

Credo fortemente che la pluralità sia da sempre fonte di ricchezza per tutti.

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di Marco Alberghini

Il primo giorno in Consiglio Comu-

nale, noi Consi-glieri di Consenso Comune eravamo convinti di essere giunti nel luogo in cui si esercita la

democrazia, dove ci si batte al fine di ottenere il meglio per il nostro pae-se e per noi cittadini, il luogo giusto dove dire e dove essere ascoltati, dove si decidono le sorti del Comu-ne. A dodici mesi di distanza abbia-mo capito che non è così.Il Consiglio Comunale ci appa-re talmente svuotato di funzioni tanto da risultare marginale nella gestione del Comune. Convinti di questo abbiamo deciso di non assecondare, nemmeno fingendo di credervi, quella che ci sembra una farsa. Abbiamo stabilito che non è e non sarà quello il campo delle nostre battaglie. Sappiamo che è molto più democratico in-formare i cittadini di tutte le spese sostenute dal Comune e mettere gli Amministratori in condizione di giustificare le proprie scelte in ri-spetto ai diritti dei cittadini.Il Bilancio è l’atto più politico che compie il Comune. È il momento in cui i fondi disponibili vengono ri-partiti nei vari Capitoli ed assegnati nella disponibilità dei vari Direttori d’Area. Questa ripartizione viene votata dal Consiglio Comunale ma successivamente i Direttori d’Area spendono questi fondi, general-mente, senza che i Consiglieri ne siano informati. Milioni di Euro che una volta ripartiti non sono più ma-teria di discussione per i Consiglie-ri ma vengono spesi dai Direttori d’Area attraverso le Determine.

Così, noi abbiamo cominciato a richiedere copia delle Determine scoprendo, per esempio, che nel 2008, si sono spesi 367.232 Euro (1.000 euro al giorno) per la ma-nutenzione e ristrutturazione del Centro Sportivo “Faccioli”, che Aemiliana, nelle varie edizioni, è costata non meno di 110.000 Euro, che per iniziative finalizzate all’integrazione ed interventi eco-nomici legati al “sociale” si sono spese somme ingenti.Gli attuali Amministratori, promo-tori della trasparenza durante la campagna elettorale, oggi si limi-tano a pubblicare le delibere del Consiglio Comunale, non le Deli-bere della Giunta e tantomeno le Determine attraverso le quali si spende la maggior parte delle ri-sorse pubbliche.Siamo convinti di aver toccato un nervo molto sensibile, dolente. La convinzione ci viene anche dal modo e dai tempi in cui ci viene rilasciata copia delle Determine. Ci vengono rilasciate fotocopie degli atti, mentre noi, per motivi di costi e di risparmio di carta le abbiamo richieste in formato digi-tale, su supporto informatico. Ci è stato detto che il motivo di tale condizione è l’eccessiva difficoltà a fornirci i documenti in forma-to digitale. Per quanto riguarda i tempi, mentre il regolamento pre-vede la consegna di documenti ri-chiesti dai Consiglieri in tre giorni, per fare le nostre poche fotocopie, questa Amministrazione, di giorni, se ne prende 15. Inoltre siamo stati accusati - verbalmente - di bloccare, congestionare il lavoro degli uffici e di arrecare un danno economico alla collettività.È evidente che stiamo facendo la cosa giusta per noi cittadini e la più

fastidiosa per gli Amministratori.In noi è altrettanto netta l’impres-sione di subire un forte ostruzioni-smo; abbiamo quindi inoltrato un esposto al Prefetto di Bologna illu-strando la situazione e chiedendo suggerimenti per giungere ad una soluzione positiva. Apparentemente in conseguenza di quell’esposto, il Sindaco ci ha sollecitato a partecipare con no-stre proposte da condividere con la maggioranza. Poteva essere un’occasione per cambiare regi-stro. Nel mese di aprile abbiamo presentato una mozione per pro-porre al Comune di verificare la situazione occupazionale attuale a breve e medio termine e di fare tutto quello che è nelle possibilità del Comune per incrementare, di-rettamente o indirettamente, i po-sti di lavoro sul territorio comuna-le, ma nel momento in cui Brunelli e Marchesi, hanno risposto che tale mozione non è accoglibile per una serie di motivi, abbiamo capi-to che quell’invito ad una parteci-pazione era un bluff.Vogliamo informare i cittadini che fino al giugno 2014 chiederemo ogni singola determina e che poi, in nome della tasparenza, pubbli-cheremo sistematicamente in un resoconto mensile.Vogliamo inoltre chiarire che il nostro ruolo di controllo e sprone non si “gioca” nel Consiglio Co-munale, in scontri che non porte-rebbero a nessun risultato, ma si compie con l’indagine relativa alle spese e con l’informazione di tut-ti noi cittadini. Questo è il motivo per cui non concentreremo il no-stro lavoro nei Consigli Comunali nei quali terremo sostanzialmente una posizione di astensione.

È un segnale grave che la Maggioranza si dimostri contrariata dalla attività del nostro gruppo di minoranza

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Con la “giustizia sociale” sempre più lontana aumentano le tensioni tra fasce di popolazione e l’integrazione diventa impossibile

“Noi italiani, i nostri padri e padri dei nostri padri, abbiamo creato, con il sudore del nostro lavoro, quel sistema di garanzie e tute-le sociali sul quale, soprattutto nei momenti di maggior bisogno, possiamo contare.Non solo è ingiusto, ma costitui-sce fonte di legittima frustrazio-ne e recriminazione, soprattutto per gli italiani che più hanno bi-sogno, che il frutto delle fatiche di generazioni sia goduto da chi non ha concorso a realizzarlo.Preferire, nell’accesso ai servizi sociali, agli asili, agli ospedali, alle abitazioni popolari gli ita-liani, non significa escludere gli altri: significa dare una concreta risposta ad una comunità umana che, tutta insieme, ha lavorato per crearsi quei diritti”.

Questo discorso tratto dal sito del Comune di Modena (amministrato dal PD), il 19 giugno 2009, espone molto bene il sentimento di insod-disfazione che accomuna molti cit-tadini, di destra, di sinistra, cattolici e non. Ci sembra perfetto per intro-durre il tema dei servizi sociali age-volati che il nostro Comune eroga.

di Simona Bentivogli

Comincio que-sto articolo

con una premes-sa: vorrei rispon-dere a tutti coloro i quali sostengono che NOI di Con-

senso Comune non abbiamo mai messo la faccia su quanto è sta-to scritto nelle scorse edizioni di “SOS COMUNE”; questa volta non solo metto la faccia e la fir-ma a questo articolo, ma, senza remore, voglio spiegare almeno uno dei motivi per cui oggi, dopo diciannove anni in cui ho creduto tantissimo nella politica del PD, il Partito dei lavoratori..., ho deciso di non votare più per Loro e di so-stenere Alberghini e la sua Lista. Il PD, l’Amministrazione che a S.Pietro è diventata l’Amministra-zione che ha fatto di chi non lavo-ra dei SUPER TUTELATI, tanto... ci sono i “compagni” lavoratori che fanno entrare soldi nelle cas-se del Comune. Su questo punto penso di poter parlare a nome dei tanti elettori che hanno votato per noi, io dico BASTA!! Basta rette

super agevolate, basta contribu-to affitto, basta contributo bollet-te, basta! Ma il Comune da dove prende tutti questi soldi? Io penso che li prenda dalle nostre tasche, risparmiando sui servizi, sempre più scadenti, che ci offre come se fossero una carità. Mi domando se i dirigenti del PD non si siano chiesti come mai hanno perso tan-ti voti, forse pensano che quanto successo in questi anni sia pas-sato inosservato a noi cittadini? Molte Amministrazioni, sia di de-stra che di sinistra, subito dopo le elezioni hanno cominciato a lavo-rare su provvedimenti per aiutare le famiglie messe in difficoltà dal-la crisi e rivedendo quelle agevo-lazioni “persistenti nel tempo” che hanno portato tanti Comuni ad indebitarsi. Sembra proprio che queste Amministrazioni abbiano capito che non si può continuare sulla strada dell’agevolazione perenne, ed in tal senso si stanno muovendo. A San Pietro in Casale? Tutto tace! Cosa stanno facendo gli Amministratori del nostro Comune? Per mettere a posto le cose, al punto in cui

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siamo arrivati, forse bisognerà prendere delle decisioni estreme, che probabilmente non piaceranno ad una parte di cittadini, ma che, sicuramente, ne hanno già largamente sfavorito la maggior parte. Mi sembra che non si leda la dignità di nessuno cercando di fare le cose il più equamente possibile. I mezzi per sistemare le cose ci sono, i nostri Amministratori hanno il potere per farlo, in tutto il nord Italia lo stanno facendo con varie soluzioni. Perché questi Amministratori, appena si solleva la questione, si difendono tacciando chiunque di razzismo, senza rendersi conto che è un disagio avvertito da gran parte della popolazione? Io penso che non si tratti di razzismo rivendicare il sistema di garanzie che è stato creato dai nostri nonni e dai nostri genitori. Penso che non sia razzismo preferire gli italiani nell’accesso alle abitazioni popolari, agli asili,ai servizi sociali; questo non significa escludere gli altri, significa dare una risposta concreta ad una Comunità che si sente trascurata e bistrattata. Come si può pensare che agevolando le persone senza un limite di tempo, queste siano incentivate a trovare lavoro? Ad esempio: l’asilo nido e la scuola materna, non dovrebbero servire a “parcheggiare”i bambini per non tenerli a casa, dovrebbero essere un servizio che serve principalmente a chi lavora,

poiché il massimo mensile del nido per un tempo pieno costa 400 euro mentre il minimo mensile ne costa 38; vorrei tanto sapere dove sta la proporzione. Io ho un figlio di 7 anni che ha frequentato sia il nido che la materna comunale, quella che sto per fare è una considerazione del tutto personale, una sensazione, se vogliamo; vorrei sapere quanti dei miei 350 euro del nido e 290 euro della materna, sono serviti a coprire le spese reali di mio figlio e quanti invece sono serviti a coprire le rette super scontate. Poi mi permetto, da madre, di aggiungere di più: possibile che una donna che non lavora abbia così bisogno di lasciare il figlio all’asilo tutto il giorno? L’asilo non è mica la scuola dell’obbligo! Comunque parte di questo scempio è causato dalla famigerata “CERTIFICAZIONE ISEE”, che sta a dire - indicatore della situazione economica equivalente - che sulla base delle effettive condizioni economiche dell’interessato e del suo nucleo familiare, consente di usufruire di prestazioni sociali agevolate: rette per asilo, mense scolastiche, ecc. Niente da dire su tutti quegli aiuti che si possono dare a una famiglia in difficoltà, ma vogliamo dare un limite di tempo alla cosa? Vogliamo far sì che non siano sempre i soliti a beneficiare degli aiuti, prevalentemente chi non lavora o chi sostiene di

non lavorare. Ogni anno, qui a S.Pietro, sempre più persone hanno usufruito degli asili pagando cifre ridicole e noi che andiamo a lavorare, ogni anno, abbiamo visto lievitare le nostre rette. E poi, le autocertificazioni.... Sarebbe bene abolirle e far presentare alle persone i documenti che servono, ad esempio, per l’iscrizione al campo estivo, richiedere la dichiarazione del datore di lavoro..... per evitare l’ammissione di bambini che hanno la mamma disoccupata e l’esclusione di altri bambini con entrambe i genitori occupati. Vorrei ricordare a questa Giunta che, tutte le famiglie che si sentono penalizzate da questo stato di fatto, sono tra quelle che contribuiscono a far entrare soldi nelle casse del Comune e che, siccome lavorano, non hanno diritto ad usufruire di prestazioni sociali agevolate. Un po’ di considerazione magari se la meritano e se la aspettano. Le persone sono stanche, e gli Amministratori di maggioranza non possono più nascondersi dietro ad un dito, attaccando noi di Consenso Comune, perché se avessero fatto bene il proprio lavoro negli anni passati, probabilmente oggi noi non avremmo ragione di esistere.

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Analisi politica della consigliera Frisario:“Caricata a salve contro la Maggioranza”

di Marco Alberghini

Avremmo preferito poter verifi-care, senza ombra di dubbio,

che il comportamento della Consi-gliera Frisario fosse tale da smen-tire la nostra ipotesi di suoi “buoni” rapporti con la Maggioranza, per non dovercene più occupare. Non abbiamo avuto questa possi-bilità. Quanto da noi sostenuto nel n° 2 di SOS Comune, sulla esi-stenza di un Partito Unico dei Po-litici di Destra-Sinistra non è mai stato smentito dai diretti interes-sati né, tantomeno dai fatti. Anzi!

La nostra presenza in Consiglio Comunale, con la possibilità di osservare i rapporti tra esponenti del PD e del PDL, ha rafforzato in noi questa convinzione.

Vediamo i fatti:Il percorso di trasformazioni re-pentine compiuto prima di diveni-re candidata del PDL+Lega, che la vide passare, in pochi mesi, da esponente di partito (con AN) a sostenitrice della civicità (otto-bre 2008), poi di nuovo partitica (PDL+Lega), mantenendo l’at-teggiamento di chi si celebrava l’unica persona capace di contra-stare i “comunisti”.La Consigliera Frisario ci è da su-bito sembrata avvezza a rilascia-re dichiarazioni, a nostro avviso, “sopra le righe”.

Durante il primo Consiglio Comunale, la Consigliera Frisario è stata votata dalla maggioranza. Ha infatti ottenuto 4 voti, due suoi (Frisario, Margiot-ta) e due dai consiglieri del PD che, superando i nostri 3 (Alber-ghini, Masotti, Monari), le hanno permesso di divenire l’unica con-sigliera di minoranza a far parte della Commissione elettorale del 2014. Due componenti del PD hanno votato e sostenuto la Ca-pogruppo del PDL+Lega. Alcuni minuti prima del secondo Consiglio Comunale la Consiglie-ra Frisario si è avvicinata a Marco Alberghini per chiedere di essere votata dai consiglieri di Consen-so Comune al fine di entrare a far parte del Consiglio dell’Unione Reno Galliera. Alber-ghini ha comunicato l’intenzione di non concedere i voti di Consenso Comune spiegando che era nostra precisa inten-zione di entrare nel Consiglio dell’Unione Reno Galliera, per meglio controllare il funzionamento di quell’ente che “re-gola” anche il nostro Comune. Incassato il nostro rifiuto ed espresso il proprio rincrescimento, la Capogruppo del PDL+Lega è rapi-damente rientrata nel gruppo di Con-siglieri e Assessori della Maggioranza

con tutta la famigliarità che, abitualmente, dimostra di avere nei loro confronti.

Durante il secondo Consiglio Comunale, l’esito del voto ha fatto nuovamente registrare quattro voti alla Consigliera Frisario, due voti suoi e due voti dalla Maggioranza del PD. Quanto bastava per superare i nostri 3. La Consigliera Frisario è dunque entrata nel Consiglio del-l’Unione Reno Galliera, dove rive-ste il ruolo di Vice Presidente del Consiglio.Noi, anche in questo caso, siamo rimasti molto sorpresi e colpiti dal-l’esito della votazione, mentre, in Partito

Unico dei

POLITICI di Destra-Sinistra

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entrambe le occasioni, né la Fri-sario né il Sindaco Brunelli hanno dimostrato la minima sorpresa.Ci siamo chiesti il perché e, con una lettera, lo abbiamo chiesto anche ad alcuni esponenti del PDL e Lega a livello provinciale e regionale.Nella sua risposta, il Consiglie-re Regionale Alberto Vecchi - Gruppo Assembleare Alleanza Nazionale - PDL - ci spiega che “avere avuto occasionalmen-te i voti della sinistra non è uno scandalo”.Risposta chiara ed illuminante: non c’é nulla di male se un PDL prende i voti dal PD.Per noi è una chiara conferma del sospetto.Ci domandiamo se 1164 elettori della candidata del PDL+Lega, siano informati di questi fatti e se ne siano contenti. Se si doman-dino, come ci domandiamo noi, quale “prezzo”, politicamente parlando, la Consigliera Frisario ha pagato oppure dovrà pagare per quei voti del PD e se già oggi, ad inizio del mandato amministra-tivo, non sia compromesso il pro-prio ruolo di vera oppositrice che, con ogni probabilità, gli elettori si aspettavano da lei.

Durante il terzo Consiglio Comu-nale, subito dopo il nostro interven-to molto critico nei confronti della Maggioranza, nel quale abbiamo concordato con la “condanna” for-male delle violente repressioni in Iran, abbiamo anche richiamato la stessa Maggioranza ad occuparsi concretamente di questioni locali come la nuova rotatoria in corso di realizzazione (che, a nostro av-viso, poteva generare situazioni di pericolo, specie per i pedoni). La Consigliera Frisario ha preso la parola in difesa della mozione della Maggioranza, e con violenza si è dissociata dal nostro interven-to arrivando a dire che “rispetto

al problema dell’Iran, quelle della rotatoria sono quisquilie”. Noi in-vece pensiamo che la sicurezza e l’incolumità delle persone NON siano quisquilie.Quando il 2 ottobre 2009, con un’edizione straordinaria di SOS Comune, abbiamo informato le attività commerciali del cen-tro di San Pietro in Casale che il progetto inoltrato dal Comune per poter ottenere finanziamen-ti in virtù della Legge Regionale 41/97, tra le varie cose previste, siamo convinti che contenga l’in-tenzione di pedonalizzare le vie Matteotti e Tolomelli: 1° “Con la sistemazione di via Tolomelli e via Matteotti si prevede una di-verso utilizzo degli spazi comuni con la realizzazione di un’isola pedonale”; 2° “Con la realizzazio-ne degli interventi di cui sopra si prevede di rivedere l’accesso al centro storico mediante l’istitu-zione di nuovi sensi unici e l’op-portunità di rendere pedonabile il centro storico”; 3° “Realizzazione nuova pavimentazione in porfido e riqualificazione arredo urbano nella via Tolomelli - sita nel cen-tro storico del paese - per crea-re, insieme alla riqualificazione di via Matteotti, un “salotto” a cielo aperto nel centro commerciale naturale di San Pietro in Casale a misura d’uomo e non di mac-china”, la Consigliera Frisario ha pubblicamente condanna-to il nostro comportamento definendolo “terroristico” e difendendo la Giunta del PD, sostenendo che mai avrebbe pre-so una simile decisione.

In Consiglio Comunale la Consi-gliera Frisario spesso inizia i pro-pri interventi esprimendo apprez-zamento per decisioni prese dalla Maggioranza PD. Chiaramente non esiste un divie-to a fare ciò, ma è una ulteriore conferma degli “ottimi rapporti”

con la Maggioranza, se si con-sidera l’articolo a firma Frisario pubblicato sul numero di ottobre de “l’Orologio” che contiene un apprezzamento alla Maggioran-za PD per aver posto al voto lo stesso Programma della lista del PDL+Lega. Tutto il resto dell’arti-colo è un attacco agli ex compa-gni di partito e a noi di Consenso Comune.Aggiungiamo ancora due note importanti.La prima riguarda il giornale “La Meridiana di S.Pietro” pubblicato dal Gruppo Consiliare PDL+Lega e distribuito in anteprima durante il Consiglio Comunale del 23 di-cembre 2009. In quella occasio-ne, durante una breve pausa la Consigliera Frisario ha fatto il giro dei banchi consegnando il giorna-le a tutti i Consiglieri, agli Asses-sori ed al Sindaco.Ci ha colpito che nessuno della Maggioranza si sia stupito o che abbia protestato, ci sono sembra-ti sereni nel ricevere il giornale dalla Consigliera Frisario. La no-stra curiosità e perplessità nel-l’assistere a quell’avvenimento ha trovato risposta quando, dopo averlo letto, ci siamo resi conto che si trattava di un giornale che in nessun modo avrebbe potuto impensierire l’Ammi-nistrazione che infatti non si è contrapposta alla diffusione du-rante il Consiglio Comunale.

Nel giornale “la Meridiana” a pagi-na 8, spiegando la spaccatura re-gistrata all’interno del PD avvenuta durante il Consiglio Comunale del 30 novembre 2009, relativamente all’ordine del giorno sul Crocefis-so, ci sembra che i redattori non abbiano voluto infierire troppo sul-la Maggioranza PD e che abbiano riportato un testo scritto da Marco Alberghini sul Blog di Consenso Comune che termina con questa considerazione: “Il Sindaco che ci

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è capitato non sembra assoluta-mente in grado di tenere unite le diverse personalità dei Consiglieri della Maggioranza”. Abbiamo l’impressione che abbiano preferito far dire l’intervento “graffiante” a noi di Consen-so Comune piuttosto che fare uno sgarbo dicendolo loro.A pagina 10 si può leggere questa notizia: “Abbiamo votato le linee programmatiche della Maggio-ranza PD perché hanno abbando-nato il loro Programma elettorale ed hanno optato per il NOSTRO”.Siamo certi che il giornale non lascerà nemmeno un “graffietto” all’Amministrazione PD.Aggiungiamo che la Consigliera Frisario, dopo il Sindaco Bru-nelli, è la seconda persona che, pubblicamente, ha minacciato di querelare Marco Alberghini per le proprie affermazioni.Brunelli e la Frisario accomunati da uno stesso proposito.La prova che la Consigliera Fri-sario sostiene la maggioranza, anche se passivamente, si tro-va nella sua risposta al richiamo che le abbiamo fatto in Consiglio Comunale, di non difendere la maggioranza: in risposta a tale invito ha dichiarato (rivolgendosi al Consigliere Marco Alberghini): “Io ti invito volentieri a non fare più indicazioni sul fatto che io ap-poggi la sinistra o che difenda la sinistra, perché la prossima vol-ta che tu lo farai ad un microfono acceso - e sono buona perché

è Natale - io non solo ti querelo, ma farò di tutto per farti allonta-nare da quella che è l’idea della politica che hai tu nella testa”, il tutto registrato durante il Consi-glio Comunale e depositato agli atti. La consigliera Frisario non ha smentito di sostenere la sini-stra per esempio aggiungendo un semplice “perché non è vero”.Aggiungiamo che nel giornale “la Meridiana”, pubblicato dal gruppo PDL+Lega di San Pietro, nelle dodici pagine di cui è composto, non si trovano serie critiche al-l’Amministrazione o al Sindaco del nostro Comune; per essere precisi il cognome Brunelli non si trova nemmeno una volta. Che deferenza!In conclusione: a noi l’azione politi-ca della Consigliera Frisario sembra descrivibile come una opposizione di facciata, polemica e chiassosa ma, nei fatti, inoffensiva che sem-bra voler non toccare i punti nevral-gici dell’attuale Maggioranza.

Ecco quella che se-condo noi è la prova che a San Pietro in Casale esiste il Par-tito Unico dei Politici di Destra SinistraLa prova è arrivata, inaspettata e tonante, sul finire del Consiglio Comunale di giovedì 29 aprile

2010 dalle parole della Consiglie-ra Frisario, del PDL+Lega, la qua-le ha dichiarato di non aver mai chiesto i voti che il PD le ha dato, che solo recentemente ha saputo che il PD l’ha votata per ben due volte poiché un Consigliere di op-posizione, dell’UDC, decaduto e non rieletto ha consigliato il Sin-daco Brunelli del PD di votarla.In pratica, la Consigliera Frisa-rio, ha rivelato pubblicamente ed in una sede istituzionale che un ex Consigliere di opposizione ha consigliato il neosindaco Brunelli di votare la candidata Sindaco del PDL+Lega. Cosa che è effettiva-mente accaduta.Durante questa dichiarazione, ed alla fine di essa, il Sindaco Bru-nelli, presente nella Sala Consi-liare non ha avuto nessuna rea-zione, non ha fatto nulla e non ha detto nulla.Aspettandosi una immediata smentita da parte del Sindaco che invece non è arrivata, il Con-sigliere Alberghini è intervenuto chiedendo al Sindaco Brunelli se la dichiarazione della Frisario cor-rispondesse al vero.Brunelli, sollecitato, ha conferma-to di aver dialogato frequentemen-te con quel Consigliere dell’UDC, che non ricordava tutto quanto si dissero e che in ogni caso lui avrebbe votato per la Consigliera Frisario.Per noi questa risposta è una conferma dei rapporti tra i politici del PD, PDL+Lega ed UDC.

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Il Partito Unico dei Politici di De-stra Sinistra di cui abbiamo ipotiz-zato l’esistenza sul secondo nu-mero di SOS Comune e che non è mai stato ufficialmente smentito dalle tre forze politiche.

La nostra analisi stando alle di-chiarazioni della Frisario: - La Frisario, al fine di salvarsi dal sospetto e dalla nostra accusa di aver chiesto ed ottenuto voti dal PD, con quella dichiarazione ha sostanzialmente “tradito” l’ex Consigliere dell’UDC che, secon-do quanto da lei sostenuto, l’ha raccomandata al neo-Sindaco.

L’ex Consigliere UDC ha racco-mandato la Frisario per motivi che non conosciamo, ma l’anomalia che colpisce, è che costui abbia avuto la possibilità di farlo, di es-sere ascoltato nonostante fosse fuori dallo scenario politico di San Pietro in Casale. Ci domandiamo quali crediti potrà mai avere per permettersi tale in-terferenza.Per quale motivo il Sindaco Bru-nelli PD che non è intervenuto a smentire le dichiarazioni della Frisario, durante quei primi giorni del suo mandato amministrativo, ha deciso di scegliere e votare la Consigliera Frisario a lui politica-mente opposta?Tutto questo fa pensare che i lo-cali Politici del PD abbiano scelto di dialogare con quella parte di opposizione che sapevano non gli

avrebbe dato problemi ed abbia-no chiuso nei confronti dell’altra parte - Consenso Comune - che si è sempre dimostrata indisponi-bile ad eventuali accordi, media-zioni, cooptazioni. Dodici mesi trascorsi in assenza di scontri tra PD e PDL+Lega sono una prova tangibile.

Consenso Comune è nata anche perché era, ed è ancora, eviden-te che fino ad ora i locali Politici hanno amministrato incontrastati come in mancanza di una vera opposizione, attenta, vigile, de-terminata e combattiva. A San Pietro in Casale, anche oggi, quella che dovrebbe essere la “vera” opposizione, PDL+Lega, ci appare come amica, alleata, mansueta e pronta ai voleri della maggioranza.

Se i politici di opposizione che nei decenni del passato sono stati votati ed eletti dal popolo per con-trollare, verificare e contrastare la maggioranza, ne fossero stati occulti alleati - ma è solamente una ipotesi - ecco che sarebbe spiegato lo stato di arretratezza generale che il nostro paese ci offre oggi.

Noi di Consenso Comune siamo forse la prima organizzazione di cittadini che si sia impegnata nel fare una vera ed onesta opposi-zione. Prova evidente di questa affermazione è l’atteggiamen-

to costantemente infastidito del Sindaco Brunelli nei confronti dei Consiglieri di Consenso Comu-ne.

Agli elettori del PDL+Lega chie-diamo se ritengono che la Con-sigliera Frisario stia utilizzando il metodo giusto per attuare una vera opposizione.

Un consiglio, che è anche una speranza: che la Consigliera Fri-sario in futuro si dedichi meno al-l’attacco sistematico di quanti non fanno parte del suo schieramento, concentrandosi invece nelle que-stioni che interessano veramente i cittadini di San Pietro in Casale e che inizi a lavorare in modo più convincente per ottenere risultati concreti, anche se questo vorrà dire andare apertamente “contro” la Maggioranza. Questo, a mio parere, dovrebbe essere il ruolo della Consigliera Frisario e sono convinto che sia quanto si aspet-tano i cittadini che l’hanno votata.

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I perenni politici del PD locale hanno avuto una tale paura di perdere le elezioni Comu-nali che sono arrivati a dichiarare cose diffa-manti che sapevano benissimo essere false Hanno ripetutamente mentito sapendo di mentire

di Marco Alberghini

Sembra complicato ma non lo è affatto. Quando nel febbraio

2009 è uscito il primo numero di SOS Comune, i perenni dirigenti del PD locale, con ogni probabilità si sono molto preoccupati. Penso che ab-biano capito che noi di Consenso Comune facevamo e facciamo sul serio e non scendiamo a patti, non siamo comprabili, non siamo ricat-tabili.Un serio problema per questi Politi-ci Democratici che si sono trovati di fronte qualcuno che ha cominciato a fornire prove concrete di quanto mol-te persone del paese sapevano da molti anni ma non avevano mai veri-ficato. Ecco, noi abbiamo cominciato a verificare, con metodo e a fondo.Se l’Amministrazione del nostro co-mune poteva vantare “una tradizio-ne di buon governo”, perché i soliti Politici sono sembrati molto preoc-cupati dalla nostra apparizione? La loro paura era tanta che sono arrivati a pubblicare informazioni diffamato-rie nei miei confronti, che sapevano benissimo essere false, al solo fine di danneggiare la mia credibilità.Hanno ripetutamente pubblicato che l’allora Sindaco Valenti mi aveva que-relato a seguito di mie dichiarazioni.In realtà solo il giorno 1° giugno 2009, cinque giorni prima delle elezioni, l’allora Sindaco Valenti (Avvocato pe-nalista) ha inoltrato un esposto - atto molto diverso dalla querela - che è stato rapidamente archiviato per “in-fondatezza della notizia di reato”.Pensate che se io avessi pubblicato cose non vere o diffamatorie, uno sti-mato Avvocato penalista non avreb-

Sopra, la porzione di un volantino emanato dal PD, durante la campagna elettorale, con l’intento di screditare Consenso Comune con uno stile che non è mai stato e non sarà mai il nostro. Si può leggere la notizia, data per certa, della querela che l’ex Sindaco Valenti avrebbe mosso nei confronti di Marco Alberghini.Avremmo potuto reagire a queste diffamazioni con una querela “vera”, ma siamo tutte persone serie e proprio per questo non lo abbiamo fatto.

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be potuto querelarmi veramente?L’obiettivo di gettare ombre su di me era già stato raggiunto, ma oggi, alla luce di queste prove, chi è che risulta avvezzo a dichiarare cose non veri-tiere, tendenziose, opportunistiche?Voglio ricordare il titolo di copertina di questo giornale.La mia, la nostra impressione è che la maggioranza stia tentando, in tutti i modi, di fermare la nostra azione.La nostra impressione è che il no-stro approfondire, indagare, ragio-nare e comunicare costituisca un pericolo troppo elevato per l’inte-grità e la credibilità di questa mag-gioranza e delle precedenti.In questo scenario, ci aspettavamo attacchi più consistenti che non sono mancati. La società Se.R.A. che produce i pasti per i Comuni che ne detengono le quote di mag-gioranza, mi ha querelato per diffa-mazione a mezzo stampa. Io, noi, lo riteniamo un atto intimida-torio nei nostri confronti e non sono, non siamo preoccupati. Anzi!Pur non avendone le prove, siamo convinti che questa querela sia sta-ta ispirata dagli Amministratori del nostro Comune, i quali, maldispo-sti a ricevere critiche e tantomeno a far autocritica, con questo atto, seppur legittimo dal punto di vista legale, tentando di impaurirci e dissuaderci dal continuare si sono messi in una posizione molto criti-cabile dal punto di vista politico.

Solo un giudice potrà stabilire se Marco Alberghini ha commesso il reato di Diffamazione nei confronti di quella Società a capitale pubblico ma il giudizio politico di questa azio-ne legale rimane dei cittadini di San Pietro in Casale i quali ricordano le immagini relative alle condizioni in cui operava la Cucina centralizzata prima che noi di Consenso Comune ne denunciassimo lo stato.Considerato che non abbiamo nessuna intenzione di ridurre l’im-pegno che mettiamo nello svolge-re il nostro compito di controllo, sollecitazione e denuncia, nel futu-ro prevediamo ulteriori azioni legali nei miei confronti.

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di Massimo Monari

Quando il partito vincitore con il 38,87% dei voti governa e sceglie l’opposizione che gli fa comodo

con il 17,06 non per affinità ideologica, non esprime un governo democratico nel senso reale del termine, ma un governo di sua utilità-comodo che non tiene conto della volontà della gente. Quanto affermato sopra si può evincere dalle votazioni dei consigli comunali n°50 del 18/06/2009 e n°54 01/07/2009 dove un componente della minoranza con il 17,06% con 2 voti a disposizione ne ha ottenuti 4 provenienti inequivocabilmente dalla maggioranza. Il gioco pseudo democratico continua con un candidato sindaco di una lista che non ha raggiunto il numero di voti necessari per ottenere un Consigliere e viene ospitato con ampio rilievo sul giornale dei contribuenti con un articolo “cara redazione ti scrivo”, mi chiedo quanti cittadini riusciranno a farsi ospitare nel giornale l’orologio? Gli elettori degli schieramenti PD e PDL sono soddisfatti da questa situazione? Pensano che questa aggregazione persegua la politica migliore per il paese o garantisca altri interessi? Il tentativo democratico di ridicolizzare la minoranza che rappresenta il 21,05 % con argomentazioni discutibili come l’inesperienza del gruppo e dei singoli

che non sono politicanti, ma persone con un bagaglio professionale di esperienza e di conoscenza del territorio e della società che non trovano riscontro in altri gruppi presenti nel consiglio comunale giova al governo del paese? Consenso Comune con tanta fatica dovuta a una burocrazia finalizzata a rallentare i controlli per l’accesso agli atti dovuti ha evidenziato decisioni e gestioni discutibili di questa amministrazione in questi dodici mesi come la gestione inadeguata dello sgombero neve, la partenza disorganizzatissima del centro di produzione pasti, il tentativo poi negato di chiudere il centro del paese, la gestione delle agibilità dei fabbricati comunali alcuni dei quali sprovvisti dei necessari certificati, gli errori nella presentazione del bilancio 2010 non sono comportamenti che esaltino l’amministrazione ma mostra comportamenti superficiali e arroganti. L’appello alla democrazia vera, non quella decantata, passa attraverso la trasparenza di tutti gli atti che per noi debbono essere resi visibili alla cittadinanza attraverso gli strumenti informatici. L’amministrazione comunale non può temere la trasparenza se è veramente democratica.

Dodici mesi di democrazia a San Pietro in Casale

di Marco Alberghini

Sergio Secondino (Segretario), Luca Andreotti, Graziella Artioli, Drago Biafore, Dante Cassanelli,

Donata Cavazza, Andrea Gargiulo, Giorgio Golfieri, Antonina Malaguti, Paola Malaguti, Luca Menegatti, Paolo Minarelli, Marco Pallini, Silvia Passarini, Miranda Pedrini, Tiziana Petruccelli, Graziella Poggi. Del Comitato Direttivo fanno parte in qualità di membri di diritto il Sindaco Roberto Brunelli ed il capogruppo in Consiglio Comunale Mauro Marchesi.

Questo Comitato, eletto il 12 dicembre 2009, ha in alcuni suoi componenti una tara insanabile.In giugno 2009 gli elettori hanno “bocciato” il modo di gestire il Comune messo in atto dagli Amministratori della sinistra nell’arco di vari decenni.

Lo staff politico se ne è reso conto ed ha deciso di rinnovarsi per “riagganciare” le tante persone che si sono definitivamente stancate di come viene gestito il nostro Comune. Così, ed è qui la contraddizione, alle persone di cui sopra viene affidato il compito di recuperare la fiducia degli elettori e, di conseguenza, riottenere il loro voto.Chi vive in questo Comune da molti anni, può immediatamente notare la presenza di alcune personalità che hanno avuto un ruolo molto importante nella gestione di San Pietro in Casale. Anche chi è giunto recentemente potrà notare alcuni nomi che ricorrono nella più recente storia locale. Costoro che, a nostro parere hanno la responsabilità del declino di San Pietro in Casale, si ripropongono in veste di risolutori di una situazione che molto probabilmente hanno loro stessi creato.

Analisi politica del Comitato Direttivo del Circolo del PD di San Pietro in Casale

46 Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna Giornale dell’Associazione “Consenso Comune” San Pietro in Casale - Bologna 47

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Con quale credibilità si propongono a questo ruolo di rinnovamento e salvataggio? Sono in buona fede, quindi non consapevoli dei gravi danni che, a nostro avviso, hanno causato al Comune, oppure sono consapevoli ma furbescamente confidano, ancora una volta, nella fiducia incondizionata degli elettori di sinistra e nel loro profondo sentimento di appartenenza? Quale è la molla che li spinge ad esserci ancora oggi dopo una così pesante bocciatura? Crediamo che non siano gli stessi ideali degli elettori di sinistra. Se desiderassero veramente il bene del paese e del proprio partito, avrebbero già abbandonato la gestione politica del Comune. Questo gruppo Dirigente ci appare sordo e cieco, incapace e forse disinteressato a comprendere i bisogni concreti ed urgenti di noi cittadini. Teniamo a precisare che il ruolo di Consenso Comune non prevede obiettivi ideologici. Siamo concentrati sul funzionamento del nostro piccolo Comune, su come viene gestito, la presenza di servizi, la qualità dei servizi e su come vengono spesi i soldi. Quando abbiamo cominciato ad “indagare” sui tanti aspetti della gestione del Comune chiedendo di vedere le Determine - documenti con i quali vengono spesi gran parte dei circa 12 Milioni del bilancio comunale - gli Amministratori hanno subito tentato di tardare la consegna di questi documenti. Durante il Consiglio Comunale del 30 marzo 2010 il Sindaco Brunelli ha sostenuto che gli può andare bene che noi chiediamo alcune Determine ma non tutte poiché sarebbe eccessivo mentre il Capogruppo Mauro Marchesi ha tentato di minimizzare l’importanza delle Determine sostenendo che ci si possono trovare le banali spese per l’acquisto della cancelleria e, sempre lui, sull’ultimo numero de l’Orologio ha scritto che tutti i conti del Comune si possono conoscere attraverso il Bilancio. Quello che noi stiamo cominciando a fare è informare i cittadini in modo comprensibile anche per chi non si occupa di contabilità, chiunque deve poter sapere e capire come vengono spesi i soldi. Sfidiamo il Consigliere Marchesi a spiegare il dettaglio delle spese attraverso gli importi totali e riassuntivi del bilancio. Su questo tema non ci sembra che questi Amministratori intendano essere trasparenti. Attraverso le Determine, abbiamo potuto scoprire che nel 2008, si sono spesi 367.232 Euro (1.000 euro al giorno) per la manutenzione e ristrutturazione del Centro Sportivo “Faccioli”, che Aemiliana, nelle varie edizioni, è costata non meno di 110.000 Euro di cui non sappiamo se e quanti siano provento di sponsorizzazioni, che per iniziative finalizzate all’integrazione ed interventi economici legati al “sociale” si sono spese somme ingenti.

Ora siamo in attesa della copia delle fatture relative a quei 367.000 euro esaminando le quali tenteremo di capire se quei soldi sono stati spesi bene o no. Che un’Amministrazione tenti di ostacolare le richieste di documenti pubblici è un fatto molto grave. La netta sensazione di subire questo tipo di ostruzionismo ci ha spinti ad inoltrare un esposto/segnalazione al Prefetto di Bologna documentando ed illustrando la situazione e chiedendo suggerimenti per giungere ad una soluzione positiva.- Vorremmo capire perché il nostro Comune è l’unico tra quelli dell’Unione Reno Galliera che non pubblica le delibere di Giunta - anche se il Sindaco Brunelli in Consiglio Comunale ha detto che vengono pubblicate - mentre gli altri lo fanno da tempo e ci domandiamo se gli elettori del PD sono così convinti della buona gestione da non avere nessun dubbio.- Vorremmo capire per quale motivo i politici che conducono l’Amministrazione Comunale, Sindaco in testa, dimostrano tanta insofferenza nei nostri confronti e ci domandiamo se i Consiglieri della maggioranza sono d’accordo con l’atteggiamento che il Sindaco ed il Capogruppo riservano alle nostre richieste.- Vorremmo capire perché in due occasioni, Consiglieri del PD, hanno dato il proprio voto alla Consigliera del PDL permettendole, per esempio, di entrare nel Consiglio della Unione Reno Galliera dove oggi ricopre il ruolo di Vice Presidente del Consiglio. - Vorremmo capire perché i locali politici del PD assieme ai locali politici del PDL attaccano noi di Consenso Comune, mentre tra di loro non si registrano mai contrasti significativi.Una cosa ci risulta molto evidente; il nervosismo di alcuni esponenti della Maggioranza rivela coscienze non serene. Il tentativo di ledere la nostra credibilità prima con il ripetuto annuncio di una querela mai esistita e poi con l’assurda accusa di aver compiuto un atto illegale, un reato, quando abbiamo filmato le pessime ed inaccettabili condizioni della cucina centralizzata, ci fa capire quanto temono il nostro lavoro e che stiamo facendo una cosa giusta per noi cittadini e la più “fastidiosa” per questo tipo di Amministratori.- Ci domandiamo se gli elettori del PD, nei quali certi valori si trovano ancora genuini e rispettabili, sono d’accordo con la condotta di questi politici che nel concreto si dimostrano scarsamente democratici ed ancor meno trasparenti.

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Illuminazione pubblica a LED, si ripaga in pochi anni e pro-cura forti risparmi sui consu-mi elettrici del Comune

Oggi la tecnologia di illuminazio-ne a LED ci permette di andare ben oltre le iniziali applicazioni decorative e di segnalazione, consentendoci di illuminare sen-za alcun limite ambienti esterni ed interni. Si tratta di sistemi ur-bani e stradali, corpi illuminanti con luce bianca (temperatura di colore da 3500 a 7500 gradi K) che possono garantire ambienti confortevoli e riposanti, rispet-tando l’ambiente e potrebbero sostituire le numerose attuali luci arancioni. Il loro costo di acqui-sto è maggiore rispetto alle lam-pade attualmente installate ma in pochi anni, grazie ai bassissi-mi consumi, sarebbe ammortiz-zato e, da quel momento in poi si concretizzerebbe un notevole risparmio per l’Amministrazione.

PROPOSTE in pillole - rivolte all’Amministrazione

Pubblicare, sul sito del Co-mune, le Delibere di Giunta e le Determine come atto di reale tasparenza.

Sono sempre più i Comuni che pubblicano Delibere di Giunta e Determine. Non ci si può na-scondere dietro ai costi di pub-blicazione oggi tutti questi do-cumenti si possono realizzare in formato PDF. Lo fanno i comuni di Malalbergo, Bentivoglio, Bon-deno, San Lazzaro di Savena, Aquilonia, San Giovanni in Per-siceto per citarne alcuni.

Sistemare il vialetto di ac-cesso al campo di calcio di via Massarenti prima che inizino le pioggie.

Verificare che i Gruppi Ecolo-gici Volontari (GEV) svolgano tutti i compiti che si sono dati.

Da una verifica personale sul territorio abbiamo potuto accer-tare che in aree di riqualificazine ecologica nei pressi del Canale Emiliano Romagnolo a Massu-matico, si trovano abbandonati da anni, veleni ed altre sostanze pericolose ad uso agricolo come pure una cella frigorifera di gran-di dimensioni.Auspichiamo che il Comune in-tervenga per rimuovere tali ma-teriali e si attivi per controllare l’operato dei GEV che tale pro-blema avrebbero dovuto indivi-duare e poi risolvere.Noi, che mesi fa abbiamo vo-tato a favore del finanziamento dei GEV, alla luce dei fatti ac-certati, naturalmente, non rin-noveremo la fiducia.

Attivare le riprese dei Con-sigli Comunali e pubblicar-le sul sito del Comune in forma permanente.

Poiché il Sindaco ha risposto ad una nostra interrogazione affer-mando che è intenzione di que-sta Amministrazione attivare tale servizio (anche se lui stesso con-testa che si tratti di un servizio) sollecitiamo a farlo in tempi con-tenuti, possibilmente prima del giugno 2014 - quando si rivoterà.Ricordiamo che i Comuni di Ar-gelato, di Bondeno, Modena, Fi-renze, Pieve di Cento, Nogara ed altre centinaia di Comuni in Italia hanno già attivato tale servizio.

Rendere “l’Orologio” un giornale istituzionale, con ci-fre chiare e tabelle di spesa.

Nell’ultimo numero de “l’Orolo-gio” su 20 pagine si possono apprendere ben poche cifre. Alla pagina 2 si trova la notizia dell’avvenuta approvazione del Bilancio Consuntivo 2009 con il chiarimento che il testo integra-le si trova on-line ad un preciso indirizzo. Chi vorrà consultare le cifre sarà deluso in quanto tro-verà solamente la Delibera di Consiglio che approva il Rendi-conto 2009 ma di cifre nessuna.A pagina 3 si trovano 9 importi relativi a lavori pubblici che do-vrebbero essere realizzati. Nel resto del giornale non si trova-no altre cifre.Poiché si parla di Amministra-zione Comunale, a nostro av-viso, il giornale istituzionale dovrebbe presentare rendiconti chiari, un po’ come fanno gli amministratori condominiali con i propri assistiti. Perché questa Amministrazione non si decide a pubblicare su “l’Orologio” dei ren-diconti chiari per tutti i cittadini?Fermo restando che non siamo a criticare le iniziative cultura-li, ad esempio, ci domandia-mo perché a pagina 12 non ci viene rivelato quanto ci coste-ranno Aemiliana e Fricandò e a pagina 13 quanto costerà a noi cittadini la mostra dedicata a Luciano De Vita. Il concetto è applicabile a quasi tutti gli argo-menti trattati.Chiediamo che d’ora in poi al termine di ogni argomento trat-tato siano indicati i costi sociali a carico della collettività.

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Grandi manovre a sinistra preparatorie della scalata alla guida del Comune da parte di noti politici veteraniTra i politici della maggioranza si è aperta una fase di dissocia-zione e ripulitura che sembrerebbe positiva ma che, a nostro avviso, non è ispirata da nessun senso civico e che nasconde una ulteriore insidia per il nostro Comune

di Marco Alberghini

Premesso che grazie al lavoro che ho svolto per circa 20 anni

ho potuto conoscere a fondo vari Amministratori locali, imparan-do a capirne i principi, le scelte, le contraddizioni e le qualità, mi duole scrivere che la mia perso-nale opinione rispetto al Comune dove vivo dal 1990 è che gli Am-ministratori che si sono succeduti e che ho visto all’opera sono re-sponsabili dello stato poco invi-diabile in cui versa San Pietro in Casale oggi.Invece delle “eccellenze che tutti ci invidiano” tanto sbandierate dal PD durante la Campagna eletto-rale io vedo contesti preoccupanti come la trascuratezza dei parchi e delle strade, la qualità di alcuni servizi diminuita a fronte di costi aumentati, l’impegno sproposita-to nella realizzazione di progetti che non ci possiamo permettere a fronte della disattenzione per tanti piccoli lavori che ci migliore-rebbero la vita e che non vengo-no mai realizzati.A sentire questi Amministratori è sempre e solo colpa del Gover-no Centrale che non trasferisce i fondi necessari; in parte è anche vero ma scordano di aver speso molti soldi pubblici in costruzio-ni sempre costosissime, a volte completate ma quasi vuote come

il nuovo Centro Anziani, o peggio in edifici nuovi come la Scuola di Poggetto, la cui palestra è tanto piccola e bassa da non rendere possibili molte delle attività sporti-ve più comuni, a volte non anco-ra completate dopo quindici anni come il Centro della Musica e del-le attività espressive, a volte per rifare opere come nel caso del sottopassaggio pedonale realiz-zato una prima volta su progetto straordinariamente sbagliato, de-molito e rifatto. Sto parlando di milioni di Euro della collettività che, secondo me, SONO STATI SPESI MALE.Questi Amministratori mi sembra-no incredibilmente staccati dalla realtà delle cose, da noi persone comuni, concentrati su priorità che non coincidono con le nostre.Di fronte ad una debolezza poli-tica così evidente, alcuni compo-nenti del PD locale hanno comin-ciato a prendere posizioni diverse e critiche rispetto alla corrente a cui sembra far riferimento il Sin-daco Brunelli.Una condizione molto significa-tiva e grave che personalmente percepisco come una bocciatura politica, senza appello, del Sinda-co e della Giunta.Ero certo che questo momento sarebbe arrivato. L’inizio del rito di dissociazione e successivo allontanamento personale e di

gruppo, per salvare il salvabile da parte dei compagni di sempre che oggi non vogliono rimetterci la faccia. Se da una parte è uma-namente comprensibile, dall’altra penso che per alcuni sia l’occa-sione che attendevano da tempo per dimostrare l’incapacità di una fazione - quella apparentemente diretta dall’ex Sindaco Barigazzi- e da una posizione di sola alter-nativa possibile rimasta, sperare di riguadagnarsi l’incarico politico dalle alte sfere del PD per gesti-re il futuro politico di San Pietro in Casale.Vedremo gli sviluppi di questo scisma e staremo molto atten-ti a chi saranno i compagni che affiancheranno e sosterranno le possibili varie correnti.Quando ne conosceremo le iden-tità capiremo quali potranno es-sere i loro obiettivi principali, se agiranno per il bene del nostro Comune, spinti da un senso ci-vico autentico oppure se tente-ranno di collocarsi in posizioni di vantaggio.Io, noi siamo pronti a riconoscere, smascherare e contrastare chiun-que stia pensando più a sè che alla collettività.

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Le nostre proposte sistematicamente rigettate

di Marco Alberghini

Ad una prima vista potrebbe sembrare che l’attività di Con-

senso Comune sia unicamente di controllo, sprone e, in caso di ne-cessità, di denuncia.Oltre a questo abbiamo presenta-to proposte inserendole nelle nu-merose interrogazioni, attraverso la formula “chiediamo all’Ammi-nistrazione se per risolvere quel dato problema, ha intenzione di attivare la soluzione da noi pro-spettata”. In pratica una richiesta contenente delle proposte.Nelle scorse settimane abbiamo presentato una mozione relativa all’occupazione con la quale chie-devamo al Sindaco ed ai Consi-glieri di impegnarsi nella raccolta di dati per meglio conoscere lo stato occupazionale di noi cittadini di San Pietro, quanti cittadini sono occupati stabilmente, quanti in cassa integrazione, quanti rischia-no di perdere il posto di lavoro e quanti lo hanno già perso; tutte informazioni importanti per capire quale potrebbe essere il nostro fu-turo e, con questa consapevolez-za, adottare le scelte amministrati-ve più giuste.La mozione - che è una proposta - sollecitava anche l’Amministrazione a fare di più per favorire in modo di-retto ed indiretto l’aumento di posti di lavoro nel nostro territorio. Ecco i punti della nostra proposta:1) di attivare, all’interno del Consi-glio Comunale, una commissione che si impegni a rilevare l’attuale stato occupazionale dei cittadini di San Pietro in Casale, anche e soprattutto attingendo dati dalle strutture già esistenti che si occu-pano di questa materia.2) che verifichi il numero di posti di lavoro presenti sul territorio co-munale con particolare attenzio-

ne alle previsioni a breve e medio termine,3) che, una volta rilevata la situa-zione, si adoperi ad individuare ed attivare ogni possibile iniziativa che, direttamente o indirettamen-te, possa incrementare il numero di posti di lavoro sul territorio co-munale.Il Capogruppo PD Marchesi ci ha risposto che la proposta si pre-sentava molto difficile da concre-tizzare, che tali indagini non sono fattibili perché tutte le rilevanze sindacali sono riferite ad una di-mensione troppo esigua e non si riesce a risalire ai dati occupazio-nali del solo Comune di San Pietro in Casale.La Capogruppo PDL Frisario ha ag-giunto che tale mozione non trova spazio nelle competenze dell’Am-ministrazione e che l’Ente non si debba occupare del pendolarismo.Il Sindaco Brunelli ha spiegato che esistono alcune strutture alle quali ci andremmo a sovrapporre (ISTAT e altri Enti che dispongono di dati), se poi possiamo tentare, con una Commissione, di elaborare e ca-pire queste cose che esistono per vedere cosa abbiamo sul territorio per capire un po’ le dinamiche, questo lo possiamo fare e potreb-be essere un lavoro interessante ma cerchiamo di guardare un po’ più in la perché vedremmo dei nu-meri che conosciamo già. Successivamente, in Consiglio Comunale, il gruppo di maggio-ranza ha presentato una propria contro mozione nella quale il Con-siglio stesso si impegna a mante-nere la più attenta vigilanza sulle ricadute della crisi nei confronti della propria popolazione, attra-verso il lavoro delle proprie Com-missioni preposte, e quindi già in essere, ovvero le attività produt-tive ed i servizi sociali, affinché i

progetti e le risorse stanziate nei Piani di Zona siano verificati pun-tualmente nella loro efficacia ogni semestre; che il distretto informi periodicamente questo Consiglio Comunale, comunicando i dati dell’osservatorio; che siano av-viati al più presto un tavolo tecnico ed un tavolo politico omnirappre-sentativo a livello distrettuale che veda, oltre agli Enti Locali e ai Sin-dacati, anche le organizzazioni di impresa impegnate ad una fattiva collaborazione per attenuare gli effetti devastanti della crisi e for-mulare o studiare nuove proposte occupazionali sul territorio; che questi tavoli, per le premesse e le considerazioni di cui sopra, abbia-no un carattere permanente; che l’ANCI affronti in sede nazionale il tema del patto di stabilità, affinché ogni Comune con i conti in regola possa avere la possibilità di dare il proprio piccolo, ma prezioso con-tributo, in termini di opportunità di lavoro e di mantenimento dei servizi sociali favorendo gli inves-timenti sui lavori pubblici in conto capitale.La maggioranza ed il PDL + Lega hanno bocciato la nostra mozione mentre noi, coerentemente con il nostro obiettivo di occuparci della situazione occupazionale dei nos-tri concittadini, abbiamo votato quella presentata dalla maggio-ranza nonostante nutriamo poche speranze sugli effetti positivi di tale impegno.Abbiamo la netta impressione che ogni cosa che proponiamo, di regola, non venga accolta dalla maggioranza anche se poi questa procede autonomamente sullo stesso tema ma senza di noi.Poiché abbiamo ottenuto risultati con la pubblicazione di volantini di denuncia, continueremo volentieri su questa strada.

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inFRaSTRUTTURe

1.0 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla qualità delle strade comunali nel territorio di San Pietro in Casale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.1 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla disponibilità e qualità delle piste ciclabili nel territorio di San Pietro in Casale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.2 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla qualità dell’illuminazione pubblica nel territorio di San Pietro in Casale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.3 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla funzionalità della rete fognaria nel territorio di San Pietro in Casale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.4 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla disponibilità e qualità della rete telematica nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.5 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla qualità del verde pubblico attrezzato nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.6 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla qualità delle scuole nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.7 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla qualità delle palestre comunali nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.8 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla qualità degli impianti sportivi nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

RaPPoRTo TRa aMMiniSTRaToRi e CiTTaDini

3.0 - Come giudica la trasparenza del Comune relativamente a: Bilancio comunale; costi di iniziative come Aemiliana; costo complessivo della Piscina, interventi sul territorio; aiuti alle famiglie; scelte fondamentali sul medio e lungo periodo?

Molto trasparente

Trasparente

Ne molto ne poco trasparente

Poco trasparente

Per niente trasparente

Non so

3.1 - Come giudica la comunicazione, in termini di chiarezza e completezza, da parte del Comune, in particolare il giornale “l’Orologio” e il sito www.comune.san-pietro-in-casale.bo.it.?

A seguito della pubblicazione del primo questionario del quale ne sono ritornati compilati circa 600, abbiamo tratto lo spunto per inoltrare all’Amministrazione diverse interrogazioni che, in alcuni casi a distanza di tempo, hanno prodotto il risultato da noi voluto. Abbiamo tradotto le osservazioni dei cittadini in richieste che, una volta inoltrate al Comune, si sono concretizzate e risolte. Anche con questo secondo sondaggio, voluto ed ideato dall’Associazione Consenso Comune, intendiamo conoscere i punti di vista e le esigenze degli abitanti del Comune di San Pietro in Casale. Vorremmo capire quali servizi non funzionano come si vorrebbe, se e quali altri servizi sono richiesti ma non sono stati attivati e quali invece funzionano bene e capire come noi Sanpierini giudichiamo il nostro territorio. Questo “Ascoltare” ci permetterà di “Conoscere” e “Capire” ed in seguito attivare ogni iniziativa possibile finalizzata al miglioramento della

qualità del nostro Comune.Ovviamente nessuno è obbligato a compilare il questionario ma vi chiediamo di farlo, contribuendo così a conoscere meglio chi vive nel Comune di San Pietro in Casale.I risultati del sondaggio saranno pubblicati in un prossimo numero di “SOS Comune” e, per quanto possibile, si tradurranno in specifiche richieste all’Amministrazione.

Come fare: Il questionario può essere compilato in tutte le sue parti o nei soli punti ai quali si intende rispondere, a certi quesiti si possono dare contemporaneamente più risposte. Non vengono richiesti dati personali.Ultimata la compilazione potete piegare il questionario ed inserirlo nella buchetta per le lettere che troverete davanti al Bar Black&Wite (da Lucia) in via Matteotti di fronte alla Scuola Elementare.Se ci vorrete scrivere e gli spazi previsti dal questionario non vi saranno bastati, potrete allegare un comune

foglio di carta A4 puntato assieme al questionario, prima di imbucarlo.Se vorrete compilare il questionario via web potrete farlo collegandovi al sito www.consensocomune.it e seguire le indicazioni “Questionari”.

Pensiamo che per amministrare bene sia fondamentale ricevere suggerimenti, segnalazioni e richieste da parte dei cittadini.Pertanto, anche al di fuori dei questionari che prepariamo, vi chiediamo di segnalarci problemi di ogni genere o suggerimenti, sempre tramite la buchetta.

grazie per la collaborazione.

QUeSTionaRioFinalizzato alla conoscenza dei pareri e delle esigenze degli abitanti del Comune di San Pietro in Casale ad un anno dall’insediamento di questa amministrazione.

Ecco come potrete esprimere la vostra valutazione, positiva, negativa oppure neutra.

0 = valutazione negativa 10 = valutazione positiva nessuna risposta = non so

San Pietro in CasaleAgosto 2010

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Molto completa e chiara

Completa e chiara

Ne molto ne poco

Poco completa e chiara

Per niente completa e chiara

Non so

3.2 - Come giudica il grado del coinvolgimento dei cittadini, da parte degli Amministratori, per scelte di particolare importanza?

Grande coinvolgimento

Medio coinvolgimento

Ne molto ne poco

Scarso coinvolgimento

Nessun coinvolgimento

Non so

3.3 - Come giudica la disponibilità degli Amministratori ad ascoltare e gestire richieste, osservazioni, critiche e proteste espresse da cittadini?

Grande disponibilità

Media disponibilità

Ne molta ne poca disponibilità

Scarsa disponibilità

Nessuna disponibilità

Non so

3.4 - Come giudica il grado di intervento e soluzione di problemi sollevati dai cittadini?

Alto grado di intervento

Medio grado di intervento

Ne alto ne basso

Scarso grado di intervento

Nessuna capacità di intervento

Non so

3.5 - Secondo il suo parere, gli attuali Amministratori, in quale modo trattano i “comuni” cittadini?

Con grande rispetto e considerazione

Con rispetto e considerazione

Ne molto ne poco rispetto

Scarso rispetto e considerazione

Nessun rispetto e considerazione

Non so

3.6 - Secondo il suo parere, gli attuali Amministratori, attribuiscono la stessa importanza a tutti i cittadini senza fare differenze?

SI, la stessa importanza

NO, non hanno la stessa importanza

Non so

3.7 - Dia un giudizio generale sulla qualità del rapporto tra gli attuali Amministratori ed i cittadini.

Alta qualità del rapporto

Media qualità del rapporto

Ne alta ne bassa qualità

Scarsa qualità del rapporto

Pessima qualità del rapporto

Non so

3.8 - Quali soluzioni suggerisce per migliorare il rapporto tra il Comune di San Pietro in Casale e i cittadini.

indicare ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

SCeLTe oPeRaTe DaLL’aMMiniSTRaZione CoMUnaLe (voto)4.0 - Esprima, con un voto, il suo parere sulla assistenza agli anziani e a persone con problemi di salute. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

4.1 - Interventi mirati a favorire la popolazione giovane nel tempo libero. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

4.2 - Interventi mirati a preservare e migliorare l’ambiente nel territorio comunale. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

4.3 - Interventi mirati a preservare e migliorare le strade comunali. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

4.4 - Interventi mirati a preservare e migliorare le aree verdi ed i parchi attrezzati. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

4.5 - Interventi mirati a migliorare la sicurezza di chi percorre le strade del territorio comunale a bordo di veicoli oppure a piedi (Strade, ciclabili, attraversamenti pedonali, marciapiedi). 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

4.6 - Ritenete di essere pienamente informati sui costi della Piscina, della nuova Palestra e delle ricadute economiche su noi cittadini nei prossimi anni? 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

aMBienTe5.1 - Nelle varie fasi della giornata, presso la propria abitazione, ha mai avvertito un forte odore nauseabondo?

Mai Ogni tanto Spesso

5.1 - Se si, indichi la via in cui sente tali effluvi nauseabondi.

indicare ................................................................................................

iL noSTRo oPeRaTo6.1 - Indichi il suo grado di soddisfazione su come Consenso Comune sta vigilando nei confronti della Maggioranza. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

6.2 - Per gli elettori di Consenso Comune: indichi il suo grado di soddisfazione rispetto alle sue aspettative nel giugno 2009. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

6.3 - Suggerisca quali argomenti dovremmo approfondire e cosa dovremmo fare di più nel futuro.

indicare ...............................................................................................................................................................................................................................................................

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di Marco Alberghini

Durante il Consiglio Comunale del 14 luglio 2010, i con-siglieri di maggioranza hanno presentato una mozione

per esprimere solidarietà alla Dott.ssa Maria Luisa Busi, con-duttrice del TG1 delle 20 che il 20 maggio 2010 si è autoeso-nerata per dissentire dalla linea editoriale del telegiornale.Noi di Consenso Comune, per la prima volta durante la nostra esperienza, abbiamo deciso di non partecipare al voto. Non per disinteresse rispetto a tale argomento ma perché vorremmo che il Consiglio Comunale del no-stro paese si occupasse principalmente di temi che riguardano il nostro paese.Personalmente, il giorno seguente alle dimissioni della Busi, il 21 maggio 2010, ho scritto una e-mail alla reda-zione del TG che riporto in seguito:

Buongiorno. Scrivo per esprimere un plauso alla conduttrice Maria Luisa Busi per la posizione presa.Al di sopra di ogni considerazione politica ed ideologica ha dimostrato di saper prendere posizione rispetto a temi che interessano la sfera della dignità umana e dell’integrità professionale. Sentiti complimenti. Marco AlberghiniCon preghiera di recapito all’interessata.

Da molti anni mi occupo di comunicazione e so benissimo cosa vuol dire sentirsi mettere il bavaglio, come quando, in occasione di un numero speciale di SOS Comune sulla chiusura del centro, il Sindaco Brunelli, alla presenza dei consiglieri Masotti e Monari, mi ha avvertito che se avessi continuato a pubblicare cose da lui ritenute false mi avrebbe querelato. Nonostante questa “vicinanza” non ho mai pensato di presentare una mozione a sostegno della Busi in Consiglio Comunale e tantomeno di sfruttarla politicamente. La Busi non ha certo bisogno di essere difesa poiché ha dimo-

strato una integrità ed una forza che pochi possono vantare.La maggiornaza, con la scusa della solidarietà, solleva e sfrut-ta politicamente questo argomento in Consiglio Comunale. Proprio non si sono domandati se siano questi gli argomenti che i cittadini si aspettano essere trattati in quella sede?Voglio ricordare che noi di Consenso Comune, per primi, abbiamo presentato una mozione con l’obiettivo di cono-scere la situazione occupazionale a San Pietro in Casale e proposto di fare tutto il possibile per contenere il disagio. Mozione che la maggioranza assieme al PDL+Lega ha re-spinto proponendone successivamente un’altra, sullo stes-so tema, ma propria.Voglio ricordare che noi abbiamo votato la loro mozione perché, nonostante ci sia parsa come suggerita e resa indi-spensabile dalla nostra, era giusto farlo poiché si trattava di un tema scottante che riguarda tutte le famiglie.La maggioranza ha inteso solidarizzare e prendere le parti della Busi la quale ha dichiarato di non tollerare che l’infor-mazione sia imbavagliata, che si nasconda la vita reale e che ha concluso la propria lettera di dimissioni affermando che “occorre maggiore rispetto per le notizie, per il pub-blico, per la verità”.Come si concilia questa loro mozione con il fatto che l’Am-ministrazione che rappresentano non mette on-line le De-libere di Giunta, le Determine, le riprese del Consiglio Co-munale? Che gli articoli scritti da noi di Consenso Comune, si trovano stampati su “l’Orologio” con un carattere sempre più piccolo rispetto agli interventi di altri gruppi consiliari?Esorto i consiglieri della maggioranza a riflettere su quanto stanno facendo per questo paese e a domandarsi se corrisponda a ciò che si aspettano i cittadini ai quali, tutti noi, dobbiamo prestare maggiore attenzione nel pie-no rispetto della verità.

Una mozione inopportuna - intanto i problemi locali attendono

di Massimo Monari

Nell’antica Roma, persone subordinate a un patrono. In cambio di protezione, assistenza giudiziaria e

distribuzioni di cibo e denaro (sportula), procuravano al patrono voti alle elezioni e si arruolavano per lui. Il rapporto era ereditario, consacrato dalla pratica e dalla legge. Intere comunità divennero clientes dei generali romani che le avevano conquistate. Clientele si chiamano ancora in età contemporanea i gruppi di cittadini elettori che sorreggono i notabili politici ottenendone favori, in una rete di reciproci interessi.Da 2000 anni i comportamenti del potere e il modo di governare non sono cambiati, sono cambiati i vocaboli!!Il “panem” di oggi viene distribuito con strumenti moderni, come i piani di zona che non richiamano il pane ma la salute e il benessere sociale che con tanto di marchio dispongono di 40.000.000 di euro in tre anni per i quindici comuni della provincia est di Bologna, “panem”sono

anche i contributi di AMA dell’agenzia metropolitana per l’affitto 100.000 euro di disponibilità annua.Per quanto riguarda i “circenses”li possiamo riconoscere in varie iniziative come “borghi e frazioni in musica” (costo per il comune 2000 euro per manifestazione nel territorio comunale), tracce d’autore, e Aemiliana.Aemiliana è una nutrita rassegna di eventi che si svolge da inizio giugno fino a luglio con una intensità da far rabbrividire i comuni a vocazione turistica: A chi giova spendere sesterzi per questa manifestazione? Ma chi paga???Anche se paga lo sponsor, che possiamo paragonare al signore romano togato che erogava benefici ai clientes in cambio di consensi, è proprio necessario sperperare danaro per vedere, dal vivo, divetti o divette televisive?Dopo 2.000 anni si spendono euri e non sesterzi per mantenere il consenso secondo l’antico schema di governo “panem et circenses”, nulla è cambiato nel modo di governare.

Panem et circenses - ma chi pèga???

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Bilancio di Consenso ComuneCome finanziamo l’attività dell’Associazione

di Marco Alberghini

Consenso Comune è una As-sociazione di carattere politico

ed indipendente, significa che non ha nessun tipo di relazione con al-tri partiti politici, locali o nazionali che siano, quindi nessun tipo di aiuto logistico o economico.In questa occasione presentiamo il Bilancio 2008 e 2009.Voglio che sia chiaro il funzio-namento di Consenso Comune e credo che possa essere utile quanto ho scritto in risposta ad un concittadino che mi ha posto que-sta domanda.

- DOMANDA Mi pongo una domanda.Alberghini, come viene finanzia-to questo meraviglioso (non sto scherzando) giornale che SOS Consenso Comune manda gra-tuitamente a casa di ogni cittadi-no di San Pietro in Casale? Spero non sia sulle spalle tue e di pochi altri...Però, se decidi di rispondere, voglia-mo la verità (come dovrebbe essere ovvio) e non le solite frasi fatte.

- RISPOSTAÈ da molti anni che vivo e mi comporto in modo da non dover mentire, sono franco e diretto con le persone che conosco bene e molto cauto con quelle che non ho ancora “verificato”. Mi concedo di omettere informa-zioni strategiche alle persone di cui non mi fido o che pur fidando-mi, anche ciecamente, potrei met-tere in imbarazzo o in difficoltà.Sorrido quando la “bugia” è detta da bambini, su questioni seconda-

rie, per sfuggire ad un rimprovero; sono capaci di incredibili slanci di fantasia e spregiudicatezza.Quindi sappi concittadino che non ti mentirò.Tu mi chiedi come viene finanzia-to il giornale SOS Comune.Il giornale è uno dei capitoli di un progetto che è molto più del-la pubblicazione di un giornale di opposizione.Nel 2007, in novembre ho preso i primi contatti con il gruppo storico di persone che oggi, più o meno in vista, danno vita a Consenso Comune. (Colgo l’occasione per ringraziarli)Quando nel marzo 2008 abbiamo fondato Consenso Comune, con l’assunzione della carica di Pre-sidente ho acquisito anche tutte le responsabilità legali ed econo-miche. Sono tenuto a rispondere di persona, penalmente ed eco-nomicamente.Poiché nella mia carriera profes-sionale, ho ideato e realizzato tre campagne elettorali - tutte vinte - in qualità di operatore della comuni-cazione, mi risultava “facile” occu-parmi della redazione del materiale divulgativo, giornale compreso.Questi punti in premessa servo-no a capire che se si voleva rag-giungere un obiettivo, ogni rischio economico sarebbe stato diretta-mente ascritto a me e che io ero l’incaricato più “economico” (per Consenso Comune) al quale af-fidare la comunicazione. Tra iscrizioni, registrazioni, bolli, spese telefoniche, volantini, vi-sure, affitti, fotografie, stampa, spese di spedizione postale e di ricevimento postale (questiona-rio), la campagna elettorale che

abbiamo sostenuto è costata cir-ca 16.000 Euro.In parte recuperati da amici che, con somme variabili, hanno fi-nanziato la Lista Civica, un’altra parte dai componenti della lista e candidati alla carica di Consi-gliere Comunale, che ringrazio caldamente, mentre il resto l’ho anticipato io.Dimenticavo! Il bollettino che abbiamo inserito nel programma elettorale, ha prodotto una entra-ta complessiva di 40 euro. Due signore contribuenti della cam-pagna elettorale, con 10 Euro ed una terza signora che ci ha spe-dito 20 euro. Azioni significative che abbiamo molto apprezzato per le quali ho ringraziato perso-nalmente.Qualche fondo lo abbiamo recu-perato con un pranzo domenica-le che si è svolto presso il Mara-na-Thà il 27 settembre 2009. Bel momento e pranzo memorabile che ripeteremo.

Il costo delle “cose”: carta, ben-zina, scatti telefonici, fotografie, costi annuali di gestione, sono niente in confronto al tempo che in quasi tre anni abbiamo impe-gnato nella nostra attività. Quello non è economicamente quantifi-cabile. Anzi, è più onesto dire che è meglio non quantificarlo.

Veniamo ad oggi. Non è saggio aspettarsi la comprensione delle persone, ed un conseguente loro sostegno. Oggi, è quanto abbia-mo capito. Se lo avessimo saputo prima, avremmo, per esempio, ri-sparmiato di spendere circa 300 Euro di stampa dei bollettini di

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cui ti ho già detto. Non bisogna meravigliarsi di nulla; pensa che una persona, molto nota in pae-se, dopo aver visto che siamo ar-rivati secondi, ha smesso di darci un contributo dicendomi “in fon-do, mica ve l’ho chiesto io di fare quello che avete fatto”.

Voglio ringraziare un caro amico che contribuisce ogni mese pa-gando i costi telefonici legati a questa attività che, altrimenti do-vrei sostenere io solo. Grazie!Ringrazio anche quanti, specie nel gruppo di Consenso Comu-ne, stanno fornendo un sostegno economico fondamentale.Nel prossimo numero di SOS Co-mune, il 4°, abbiamo sintetizzato il 3° che è uscito in una edizio-ne straordinaria in sole 100 co-pie, incentrato sulla chiusura del centro storico. Per economizzare abbiamo deciso di stampare uti-lizzando solo il colore nero ed inserito alcuni spazi pubblicitari, principalmente aziende di fuori territorio. Questo determina un gran risparmio nella stampa.Spero di essere stato esaustivo e concludo con un riconoscimento alla mia famiglia, a mia moglie Pao-la ed ai miei figli Tommaso, Ales-sandro e Davide che hanno “paga-to” in vari modi questa “missione” mia e dei miei amici-colleghi.

Con sincero rispetto Marco Alberghini- Questa la risposta -

Bilancio di Consenso Comune dal 1-1-2008 al 31-12-2009

USCiTeCancelleria - Carta - Buste - Rilegature - Timbri 865,92Marche da bollo - Visure camerali 944,37Spedizioni postali (giornale e questionario) - Casella postale - Ritiro questionari 3.026,00Spese di registazione e dominio web “consensocomune” - Blog 236,00Servizi elenco agricoltori da CCIAA 38,00Stampa manifesti 70x100 e 100x140 cm 156,00Stampa SOS Comune n° 1 2.704,50Stampa SOS Comune n° 2 2.842,50Stampa Programma elettorale 1.757,98Stampe digitali di volantini, documenti e buste 1.187,45Servizio fotografico 960,00Spese telefoniche 1.168,45Costi generali legati alla campagna elettorale 900,00_________________________________________________________________________Totale uscite al 31-12-2009 16.787,17

enTRaTeEntrate da contributi volontari e tesseramento 4.417,40Contributi da sostenitori 750,00Iniziative pro-Consenso Comune 723,00Finanziamento da sostenitori 9.896,77Entrate pubblicitarie 1.000,00_________________________________________________________________________Totale entrate al 31-12-2009 16.787,17

Una cospicua parte dei costi è stata sostenuta da contributi volontari, una parte è stata sostenuta dal finanziamento di privati, poche persone che hanno finanziato l’inizio dell’attività della Lista Civica. Finanziare l’attività di Consenso Comune è importante per sostenere iniziative come esposti e segnalazioni, per dare continuità a tutti i mezzi di comunicazione come il sito web, il blog, i volantini, il TG web e, soprattutto alla realizzazione e diffusione del giornale SOS Comune.L’impossibilità di proseguire nella nostra attività e nella pubblicazione di SOS Comu-ne, sarebbe il regalo più grande che potremmo fare all’attuale Amministrazione.

Approfitto per ringraziare in anti-cipo quanti decideranno di soste-nerci ed indico il numero di Con-to Corrente Postale di Consenso Comune. n° 96216445.Tengo a dire che tutte le attività di Consenso Comune sono frutto del lavoro volontario svolto gra-tuitamente.

Un doveroso e sentito ringra-ziamento voglio esprimere al personale dell’Ufficio Segre-teria del nostro Comune per i preziosi consigli, la disponi-bilità e la professionalità.

G.P. Legnodi Gianmarco Nassaro

G.P. Legno - Via S.Liberata, 10Cento (Fe) - Cell. [email protected]

Riparazione - Levigatura - VerniciaturaRinnovo di: Scuri - Serramenti Manufatti in legnoTravi di sottotetto esterne

Prima Dopo Prima Dopo

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di Marco Alberghini

Riconoscendo che ci troviamo in un contesto di crisi mon-

diale, non possiamo ignorare che il Comune dove viviamo con le nostre famiglie, dove trascorria-mo il nostro tempo, dove stanno le nostre proprietà, dove risiede il nostro passato e immaginiamo il nostro futuro, da troppo tempo non sembra in grado di garantirci la possibilità di scegliere.Il territorio non sufficientemente curato, i servizi non proprio eccel-lenti, le risorse come il lavoro -che qui non offre molte possibilità-, abbassano notevolmente la qua-lità della nostra vita. Tutto questo senza che gli Amministratori dimo-strino di occuparsene o, peggio, di interessarsene realmente.È in questo “quadro grave” che è nata Consenso Comune, non c’entrano né ideologie né orien-tamenti politici. Lavoriamo perché il nostro Comu-ne, San Pietro in Casale, migliori fino a raggiungere il livello qualita-tivo degli altri e così, possa offrirci un presente migliore, garanzie per il futuro dei nostri figli quindi la no-stra serenità.Questo giornale, “impegnativo”, che mi auguro abbiate letto, non è ispi-rato da contrapposizione personale, politica o ideologica ma è un docu-mento di “verità” e “resistenza”, “au-todifesa” e “denuncia” di uno stato di apparente incapacità e forse mancanza di volontà degli Ammi-nistratori che da numerosi decenni, ed ancor di più oggi, avvilisce, de-prime e penalizza la nostra vita.Noi di Consenso Comune, pur dalla nostra posizione di minoranza, stia-

mo lavorando per far raggiungere al nostro Comune una condizione migliore. Alcuni risultati li abbiamo già raggiunti e stiamo lavorando per raggiungerne altri. Premesso che all’interno di questa Amministrazione il nostro potere decisionale è pari a zero, tenia-mo a dire che le proposte da noi espresse per una migliore Ammi-nistrazione sono state sistematica-mente inascoltate e rigettate. Co-munque andrà, manterremo fede all’impegno che abbiamo assunto fino al 2014.

Per quanto riguarda le previsioni, poiché negli ultimi mesi abbiamo notato importanti segni di disac-cordo all’interno del locale PD, ci aspettiamo due fenomeni apparen-temente simili ma sostanzialmente diversi.Il primo fenomeno che prevedia-mo è la progressiva presa di coscien-za, da parte dei rispettabili elettori del PD, sulla reale condizione del proprio partito qui a San Pietro in Casale. Non sappiamo prevedere le reazioni in seno al partito ma immaginiamo una sorta di resa dei conti.L’altro fenomeno che prevediamo e che in parte stiamo già osser-vando, riguarda alcuni dirigenti del PD locale che, trovandosi in una posizione “scomoda” nei con-fronti degli elettori si allontaneran-no sempre più dal Sindaco e gra-dualmente si dissoceranno dalle scelte di questa Amministrazione, con l’obiettivo - secondo noi per niente lodevole - di riconquista-re una sorta di “verginità” politica che gli permetterà di “riciclarsi”, magari all’interno di una nuova li-

Edito da Associazione Consenso Comunevicolo del Parco nord, 15

40018 San Pietro in Casale (Bo)aut.Tribunale di Bologna

n° 7916 del 30-1-2009Direttore Responsabile:

Marco alberghini cell. 377-1304562

vicedirettore: Silvia giattiHanno collaborato:

Simona Bentivogli, gianni grandi, Massimo Lodi, Claudio Masotti,

Massimo Monari, un sentito ringra-ziamento a giovanni verardi, a tutti i correttori e consulenti che hanno

contribuito alla realizzazione ed agli inserzionisti.

Stampa: Tipoarte Ozzano EmiliaChiuso il 2 agosto 2010

www.consensocomune.itinfo.consensocomune.it

sta civica, forse anche sostenuta dallo stesso PD. Immaginiamo la nascita di uno o più schieramenti che tenteranno di approfittare dello spazio reso mi-gliore da noi di Consenso Comune in questi cinque anni.

Siamo pronti a riconoscere e smascherare sia i trasfor-misti riciclati del PD che gli opportunisti approfittatori di qualsiasi origine.

Continueremo a mettere tutto l’im-pegno necessario per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati nel 2008 e non permetteremo a nessu-no di ottenere vantaggi dal lavoro che solo noi stiamo facendo.

Obiettivi di Consenso Comune e previsioni per i prossimi anni