SOS sedimenti K

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RAFFAELLA FORMENTI SOS SEDIMENTI K SOS tieni un gallerista a distanza ArtVerona 2014

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quando le verticali si espandono oltre ogni moquette

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RAFFAELLA FORMENTI

SOS SEDIMENTI K SOS tieni un gallerista a distanza

ArtVerona 2014

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Per una diversa idea di monumento

a cura di Andrea Bruciati

“E la bestia guardò in faccia la bellezza. E tolse le sue mani dall’uccidere. E da quel gior-no, essa fu come un morto” (antico proverbio arabo)

Visione e fisicità primordiale, sogno e potenza: si nomina KING KONG e la nostra imma-ginazione ci conduce all’ottava meraviglia del mondo. Un mostrum, nel senso etimologico del termine, che incarna un’esplicazione di forza pura, innocente e bestiale nel contempo. Un soggetto/oggetto che compare fin dalla notte dei tempi, una sorta di mitopoiesi sedu-cente nella sua incommensurabilità, sempre percorso dalla perniciosa e sottile volontà di dominarlo razionalmente, almeno per la società occidentale. Passione furiosa spesso in-gabbiata dalla tecnologia che potrebbe esplodere per poi annullarsi ed estinguersi, energia primaria sempre però mossa dal desiderio: la metafora profonda di una forma pulsionale ed istintuale di difficile gestione, quale è l’Arte in fondo.E quindi parlando di KING KONG siamo dinanzi ad una semplice area velleitaria che mira alla sperimentazione senza limiti o ad una rinnovata fiducia istituzionale conferita all’arti-sta e alle sue potenzialità creative? Forse entrambe le componenti romantiche sopravvivo-no.Format rinnovato, KING KONG mira a presentare 18 progetti inediti o nuovamente instal-lati per assecondare la creatività e la scala operativa degli autori presenti, maestri o giovani che siano. Unica sezione dedicata in tal senso in Italia, ArtVerona ha voluto porre attenzio-ne su una precisa rivalutazione della costruzione fattiva dell’opera, inventandosi un’area bipolare all’ingresso dei padiglioni, quale manifesto di libertà ideativa per uno spazio logisticamente importante e insieme partecipato. Una piattaforma dedicata a progetti di artisti di diverse generazioni che si confrontano con l’idea di monumento e di installazione intesi quale ‘opera aperta’, spettacolare o discreta nella lettura, ma sempre e incessantemente stratificata nei diversi gradi di approccio. Lavori dalle dimensioni importanti e dall’appeal museale che possiedono pertanto anche una valenza fruitiva estroversa, rivolta per la prima volta al grande pubblico per la loro fisicità e dialettica, mai appagata completamente ma fermamente ribadita.

dal catalogo di ArtVerona 2014

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elenco dei partecipanti selezionati

PADIGLIONE 12

Arianna Carozza_Cecità_2013_Courtesy Giuseppe PeroDaniela Corbascio_Ecacicli_2012_Courtesy Galleria DoppelgaengerArnold Mario Dall’O_Capitalism_2013_ Courtesy Paolo Maria Deanesi GalleryAlberto Biasi_Crack_2009_Courtesy MaabGalleryRaffaella Formenti_ SOS Sedimenti K - (SOS tieni un gallerista a distanza)_2014_Courtesy Isolo 17Andrew Gilbert_Monument of Emperor Andrew - Black Watch Regiment_2013_Courtesy Studio d’Arte RaffaelliRobert Gligorow_Pills_2014_Courtesy Fabbrica EosPaolo Masi_Trasparenze_2013_Courtesy Frittelli Arte ContemporaneaRuben Montini_Un ruscello che scorre per un minuto…_2013_Courtesy Galleria MassimodelucaDonato Piccolo_Sebastiano (Il Nottambulo)_2014_Courtesy Galerie Mario MazzoliAndreas Zingeries_Korper_2009._Courtesy Galerie Rolando Anselmi

PADIGLIONE 11

Andrea Contin_Luigino_2010_Courtesy Galleria BianconiGiacomo Cossio_Escavatore compatto Volvo ECR50D_2014_ Courtesy Bonioni ArteManuel Felisi_ Struttura a progetto_ Courtesy Colossi Arte ContemporaneaNovello Finotti_ Omaggio a Giulietta_2014_ Courtesy Barbara Paci Galleria d’ArteEliseo Mattiacci_ Senza titolo_ 1993_ Courtesy Galleria Lara e Rino Costa Arte ContemporaneaFabrizio Prevedello_Winterreise (107)_2009-2014_ Courtesy Cardelli e Fontana Arte ContemporaneaHermann Josef Runggaldier_Senza titolo_2011_ Courtesy Antonella Cattani Arte ContemporaneaNicola Salvatore_ Stelle_ 2013_Courtesy Galleria Antonio BattagliaMauro Staccioli_ Cerchio imperfetto_ 2014_ Courtesy Galleria Il PonteIlirjan Xhixha_ Cavallo scatenato_2014_ Courtesy Main Gallery

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Materiali per l’installazione

Fiat Ulysse

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Materiali per l’installazione

Furgone

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Fasi di montaggio delle colonne, con la collaborazione alchemica di Giovanni Monzon

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quando il pensiero si fa forma invasiva, a volte necessita di validi scalatori

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Verona, 7 ottobre 2014Terminata la prima fase di costruzione, la notte ripulisce lo sguardo e permette di lasciar sedimentare ciò che già ha preso forma. Due giorni di montaggio divengono il vincolo entro il quale risolvere l’opera, lungamente progettata dal punto di vista concettuale e di preparazione dei materiali, ma che prende forma per la prima volta in dialogo con il luogo fisico in cui vede la luce ai miei stessi occhi. Avevo provato il montaggio dei 4metri di verticale senza avere problemi di stabilità, ma in seguito ho effettuato mo-difiche alle strutture in carta e così facendo ho aggiunto del peso ulteriore che ora stava compromettendo il buon esito.Già avevo risolto in altra occasione con un’anima interna che comprendesse entrambe i tubi, in modo da non scari-care tutto il peso della parte superiore unicamente su quei 10cm in cui i due tubi si incastrano tra loro. Purtroppo avevo lasciato a casa le due anime in metallo che avrebbero risolto, ma il pronto intervento di Giovanni, che ha recupe-rato due aste in legno, ha fatto rientrare l’allarme tecnico che stava ostacolando la buona riuscita. Il mio primo utilizzo di questi tubi in PVC in un’istallazio-ne risale al 1999, per la mostra PAPIRI LIBRANTI, in cui attraversai lo spazio dell’ex cinema di Prato, unendo con un papiro di dieci metri il reparto libri di informatica con il reparto libri d’arte della libreria SopraTUTTOLIBRI, che ospitava la mia “invasione” grazie ad Alessandro Gori.Mi piace riportare qui il pieghevole che accompagnò quell’avventura ormai del... secolo scorso, anche per tro-vare poi il file rouge che riconduca all’oggi del mio fare, e ripulire lo sguardo per un attimo dal sedimentare odierno lasciandolo SOSpeso nel suo farsi e prender forma. Ho sem-pre amato esporre nelle librerie, soprattutto tematiche, con una serie di mostre dal titolo “Persa in parola”. E ora mi trovo persa in una grande Fiera, presa in parola sul mio... invadere i luoghi altri.

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FLASHBACK > 1999

PAPIRI LIBRANTI

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Verona 8 otttobre 2014Dopo un flashback su altre verticali e altre invasioni di spazi, torno al secondo giorno di montaggio dell’instal-lazione, quello più complesso, che richiede più concen-trazione, ma allo stesso tempo una dose di spontaneità che eviti l’effetto imbalsamatura scenografica troppo “per bene”. Deve essere una “sborrata” dalla e sulla moquette di tutto quel troppo che toglie allo sguardo la capacità di orientarsi e sostare a VEDERE. In realtà il flashback avrebbe dovuto limitarsi al 2007, anno in cui nacque il primo SEDIMENTI K, in occa-sione della mostra DERIVA, presso la Galleria Maurer Zilioli, ora a Monaco di Baviera, ma i tubi, seppur rive-stiti di pubblicità a celare l’originale effetto papiro, mi hanno riportato a scavalcare il ciglio del Secolo. Colonne e verticali si sono susseguite nel mio lavoro dal 1992, con la nascita della prima torre di scatole, a ingombrare lo sguardo impedendo l’accesso agli ap-punti di pittura e scrittura archiviati a parete su fogli da scenografia. Sempre dunque l’impossibilità del VEDE-RE, quindi, o silenziando, celando, frazionando, o per eccesso di esuberanza visiva come ora. La sedimentazione “dimenticante” di DERIVA era più uno strappo dai flutti, una colonna virtualmente immer-sa e ritratta dalla Rete, con le sue concrezioni, quasi cozze sui pali dei moli. Quando si è trattato di inviare l’immagine del catalogo, ho deciso di creare un legame di pensiero tra le due installazioni: stesso concetto di azione che si modifica per il mutare delle condizioni. Essendo difficile avere una foto di qualcosa che ancora non c’è, ho poi inserito nella foto il QRcode che riman-da alla pagina del blog su cui ho inseguito l’evolversi del progetto, fino al momento della fruizione del pubbli-co. Anche quello di domani che vorrà VEDERE, oltre che scattare una rapida foto e passare oltre.

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pagina catalogoArtVerona 2014

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a distanza ravvicinata

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All’interno dell’installazione sono incorporati due monitor che catturano il luogo stesso di ArtVerona.

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