Sommelier Veneto n. 1-2014

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  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

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    Periodico informativo dellAssociazione Italiana Sommelier Veneto /www.aisveneto.it

    Anno16-Numero1-Aprile2014-Period

    icoTrimestrale-PosteItalianeS.p.A./Sped.A.P.D.L.353/2003

    (conv.

    inL.

    27/02/2004n46)-art.1

    com

    ma1-NE/TV-ContieneI.P.-Prezzo

    dicopertin

    a2,5

    01 14

    ILVINOSECONDOME

    LUCAZAIASIRACCONTA

    PREMIECONCORSI

    QUANDOLEAZIENDEPROMUOVONOLACULTURA

    VIAGGIENOLOGICI

    UNTOURNELLASTRADADELSAGRANTINO

    LADEGUSTAZIONE

    LAGRANDEVERTICALEDIPRIMOFRANCO

    Veneto

    SOMMELIER

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    Dalla trentennale esperienza di ricerca scientifica del Laboratorio Polo, ampiamentediffusa ed operativa a livello mondiale in ambito enologico, nasce Atecnos,linnovativo brand produttore di lieviti ad inoculo diretto moltiplicati con metodonaturale, disponibili attivi allo stato liquido o cremoso. Atecnos si distingue per unametodologia unica al mondo, che rende possibile la replicazione dei processi naturalidi moltiplicazione del lievito, rendendo lazienda immune dai rischi comunementepresenti in natura: contaminazione e variabilit. Questi lieviti produconoantiossidanti e regolano lacidit totale in modo naturale. Sono indispensabili perla produzione di vini senza aggiunta od a basso contenuto di anidride solforosa.

    prodotto e distribuito da: Bioenologia 2.0 srl Via Verdi 32 - 31046 Oderzo [TV] Tel +39.0422.815518 Fax +39.0422.716302 www.atecnos.com

    Comemadre naturalha fatto.

    DISPONIBILEANCHE

    BIOLOGICO

    3 SOMMELIERVENETO 01/14

    Cari colleghi, come avrete no-

    tato, Il Sommelier Veneto,

    ormai da sedici anni la voce

    ufciale della nostra associazione,

    cambiato. Nel formato, nella ve-

    ste graca, nella formulazione dei

    contenuti, nella periodicit. Da tri-

    mestrale diventa semestrale. Due

    numeri lanno (aprile e novembre)

    caratterizzati da racconti, appro-

    fondimenti, viaggi nelle storie del

    vino veneto (ma non solo) e dei

    suoi protagonisti. Due numeri da

    collezione che mettono al centro

    il ruolo del sommelier laddove si

    intreccia con il mondo della pro-duzione e quello della ristorazione.

    E il primo passo del nuo-

    vo piano di comunicazione di Ais

    Veneto che vedr pieno compi-

    mento nel corso di questanno. La

    strada che abbiamo deciso di in-

    traprendere quella di una sem-

    pre pi forte integrazione tra carta

    e digitale, riconoscendo a ciascun

    mezzo le proprie specicit: sulla

    carta contenuti originali prodotti

    senza lassillo della tempistica, sul

    web le cronache di delegazione,

    che ne rappresenteranno il cuore,

    le news e tutto quanto attiene ad

    una fruibilit immediata.

    In contemporanea, sta

    uscendo in questi giorni anche

    la nuova rivista associativa di

    Ais nazionale, cos, dopo gli in-

    tensi giorni di Vinitaly, avremo

    le nostre letture preferite a te-

    nerci compagnia e ad aggiorna-

    re la nostra insaziabile voglia di

    cultura enogastronomica. Tutto

    questo nellattesa del decollo del

    nostro innovativo portale, che

    andr a sostituire il vecchio

    sito, tenuto forzatamente in vita

    nei primi mesi dellanno per non

    essere assenti dal web; sono cer-

    to che il varo del nostro nuo-vo navigatore enogastronomico

    segner una assoluta novit nel

    mondo della comunicazione del

    vino nellambito associazionisti-

    co e non solo!

    A maggio saremo ospiti di

    Vino in Villa con lo svolgimen-

    to del concorso per il migliore

    sommelier del Veneto e questan-

    no ci arriveremo ben organizzati

    poich abbiamo istituito, con mi-

    rato investimento, la palestra,

    ossia la scuola di addestramen-

    to per i concorsi, frequentata da

    una trentina di potenziali cam-

    pioni, coordinata da Graziano

    Simonella, con la partecipazione

    di docenti nazionali, esperti spe-

    cicatamente in materia. Invito

    tutti i giovani sommelier che in-

    tendono perfezionare la propria

    preparazione professionale ad

    iscriversi nelle prossime future

    edizioni di questa specica, qua-

    licante scuola.

    In autunno uscir la no-

    stra guida ai vini del Veneto e la

    presenteremo sontuosamente

    al mega evento de Il Veneto al

    300x100, sabato 27 settembre,

    nella suggestiva cornice del ca-

    stello di San Salvatore a Susega-na; il frutto di un meticoloso e

    costante lavoro della nostra ec-

    cezionale squadra di degustatori

    ufciali, che, tappa dopo tappa,

    percorrendo i territori delle Doc

    e Docg del Veneto, ha reso pos-

    sibile la produzione di dati e di

    descrizioni di alta valenza pro-

    fessionale. Questi stessi dati e

    descrizioni organolettiche con-

    tribuiranno signicativamente

    alla redazione della nuova guida

    Ais ai v ini dItalia, che sar pre-

    sentata al 48 Congresso Nazio-

    nale di Torino.

    [email protected]

    Unarivistarinnovataepresto

    unportalewebriccoecompleto:lacomunicazionediAisVenetodiventapimodernaeimmediata.Inlineaconunatradizionechecivedeprotagonistinelladivulgazionediqualit

    L'APPUNTO

    NUOVIORIZZONTI

    ll l i i i i i i l i l ii i li ll i l i i l i

    l i i i li i i i l i l i li il i i ili i i ll li i . i i il i i l i il l li i i i li

    i l i li i l li i l i i i i ii i i i i ili .

    l l l

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    20 PROTAGONISTI ArturoStocchetti:

    ilVenetoallariscossa

    (deimercatiinternazionali)

    22 IMITI FaustoMaculan:

    lambasciatoredel Torcolato

    26 UNRISTORANTE, UNACARTA LeCalandre:unacartadaprimato

    28 UNODINOI NiccolBau:ilsommelier

    conlapassioneperlastoria

    30 FOCUS Laculturafraivigneti

    diPaoloColombo

    36 TRENDWINE Beauty&Wine

    diPaoloColombo

    40 ANTEPRIMA UnAmaronerinnovato

    diPaoloBortolazzi

    46 DEGUSTAZIONI Lagrandeverticale

    diDinoMarchi

    48 DEGUSTAZIONI Laverticaledeltrentennale

    diPrimoFranco

    diWladimiroGobbo

    52 ILGOLOSOCURIOSO Custoza,finalmenteunavittoria

    diMorelloPecchioli

    56 ILCORRISPONDENTE LondonCalling

    diNiccolPoli

    60 ENOTURISMO LamagiadelSagrantino

    64 ALLASCOPERTADI... Cile:travecchioenuovomondo

    diMarco Carollo

    SOMMARIO

    SOMMELIERVENETOPeriodicodellAssociazioneItalianaSommelierVeneto

    PROPRIETARIOAssociazioneItalianaSommelierVenetoViaSantaLucia,1331044Montebelluna(TV)

    DIRETTORERESPONSABILEEddyFurlan

    EDITOREECONCESSIONARIAPUBBLICITARIAEdimarcasasStradaComunaledelleCorti,[email protected]

    [email protected]

    PROGETTOGRAFICO

    Sintetik.it

    IMPAGINAZIONEMarikaReginato

    IMMAGINIFOTOGRAFICHETuttiglientiediConsorzicitatineitesti,Gardin&Mazzoli,AntonioCampanella

    FOTODICOPERTINAGiMartorana,pergentileconcessionedellAziendaAgricolaFattoriaGarboleTregnago(VR)

    ANNO16-APRILE2014PeriodicosemestraleRegistrazioneTribunaleTrevisoN.1042del23ottobre1997IscrizioneR.O.C.N.14021Posteitalianes.p.a.Sped.A.P.D.l.353/2003(Conv.inL.27/02/2004N46)art.1comma1NE/TV

    03 LAPPUNTO diEddyFurlan06 NEWS IlVenetoal300x100 S or si d A ut or e

    Giornatanazionaledellacultura

    delvinoedellolio

    Docg:eccellenzaitaliananelmondo

    08 ENOVIT Piccolisorsidinnovazione a cu ra di Paol oBo rtola zz i

    12 MONDOOLIO Noviteapprofondimenti sullextraverginedioliva

    acuradiFabioPoli

    14 ILVINO,SECONDOME LucaZaia:ilvaloredelvinoveneto

    18 LEFIRMEDELVINO LucianoFerraro:storiedivignaioli

    INQUESTONUMERO

    HANNOCOLLABORATO

    AlessandroFiorini,

    IvanaGuantiero,

    MatteoGuidorizzi,

    ClaudioSerraiotto,

    FrancoSerena,

    GiuseppePiovesan

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    DOCG,ECCELLENZEITALIANEALLARIBALTA

    VINOEOLIO,ACCOPPIATAVINCENTE

    Si svolger sabato 17 maggio in diverse sedi su tut-

    to il territorio nazionale La Giornata Nazionale

    della Cultura del Vino e dellOlio, evento organiz-zato dallAis nazionale. Una serie di incontri in cui som-

    melier, medici, storici e altri esperti incontreranno ap-

    passionati, addetti ai lavori e tutti coloro che desiderano

    saperne di pi su due tra i prodotti fondamentali per

    leconomia nazionale e motivo di orgoglio di tutta Italia.

    La manifestazione ha ricevuto n dalla prima edizione la

    medaglia di rappresentanza del presidente della Repub-

    blica Giorgio Napolitano, che con questa onoricenza ha

    voluto sottolineare limportanza del tema e la sensibilit

    della massima carica dello stato per il mondo del vino,

    dellolio, dei prodotti di qualit e della loro cultura. Per

    maggiori informazioni sui luoghi in cui in cui si svolger-

    anno gli eventi in contemporanea lo stesso giorno vi in-

    vitiamo a consultare il sito Ais nazionale o quelli delle

    segreterie regionali.

    Info: www.aisitalia.it.

    7 SOMMELIERVENETO01/14NEWS

    Banchi dassaggio, degustazioni guidate e conveg-

    ni, saranno di scena domenica 11 maggio presso

    lAbbazia di Praglia per Docg: eccellenza itali-

    ana nel mondo. Sar la terza edizione per il simposio

    nazionale dedicato interamente alle Docg italiane, un

    evento organizzato dallAssociazione Italiana Somme-

    lier del Veneto e coordinato dalla delegazione di Padova.

    Obiettivo della manifestazione quello di favorire il con-

    fronto tra aziende produttrici e consumatori per scambi-

    are reciproche opinioni in un clima disteso ed elegante.Levento si aprir al pubblico alle 9,30 con il convegno:

    Qualit e Tipicit: Comunicare il valore di un vino.

    Qualit intesa come rispetto, devozione per le antiche

    tradizioni, ma anche instancabile ricerca del meglio,

    cura meticolosa di ogni dettaglio, in ogni momento della

    produzione, in grado poi di imporsi sui mercati di tut-

    to il mondo. Questi saranno i temi che i diversi relatori

    affronteranno nel corso del convegno. Dalle ore 11 alle

    20 seguiranno i banchi dassaggio di circa 100 aziende

    che racconteranno i loro prodotti deccellenza. Anche in

    questa terza edizione alcuni esclusivi appuntamenti la

    faranno da padrone. Da non perdere Nel bicchiere di

    Roberto Gardini, una serie di degustazioni guidate dal

    grande sommelier professionista dedicate ad alcuni vini

    importanti. A seguire Conquistatori di popoli, dove la

    passione dei viticoltori e il duro lavoro in vigna creano le

    condizioni ideali per produrre uve qualitativamente ec-

    cellenti destinate alla produzione di grandi vini. E per

    nire al buon vino sar abbinato il buon cibo con degus-

    tazioni di tipicit gastronomiche venete e padovane, una

    selezione di prosciutti e formaggi artigianali e di prodotti

    da forno e dolci della tradizione padovana. Per il pro-

    gramma dettagliato vi rinviamo al nostro sito ufciale.

    Info: www.aisveneto.it.

    ILVENETO

    AL300X100:

    APPUNTAMENTO

    ASETTEMBRE

    Torna il 27 settembre, dalle 10 alle 20 al Castello

    di San Salvatore di Susegana (TV), levento Il

    Veneto al 300 x 100, ovvero 300 vini di 100

    produttori per rappresentare il meglio dellenologia re-

    gionale. Organizzata da Ais Veneto la manifestazione of-

    frir, come gi negli anni scorsi, un ricco programma di

    degustazioni ed un convegno. Ai banchi di assaggio dei

    vini, selezionati dai sommelier veneti, faranno da cor-

    nice gli immancabili abbinamenti con le tipicit gastro-

    nomiche trevigiane e venete. Il tutto nello splendido cas-

    tello, situato allinterno di un borgo del XIII secolo, che

    sorge sulle colline ricamate di vigneti che si estendono

    tra Conegliano e Valdobbiadene e che hanno ispirato un

    pittore come il Cima e il poeta Andrea Zanzotto. Per il

    programma completo della manifestazione vi rinviamo

    al sito www.aisveneto.it.

    Info: Gheusis, tel. 0422 928954

    [email protected]

    VILLEVENETE

    &AMARONE

    ASORSIDAUTORE

    NEWS

    6SOMMELIERVENETO01/14

    Torna puntuale come ogni estate Sorsi dAutore.

    Vino e parola si contaminano in scenari dal fas-

    cino senza tempo nella kermesse che, giunta

    questanno alla sua quindicesima edizione, d appun-

    tamento tra giugno e luglio 2014 per celebrare cultura,

    tradizioni e luoghi veneti riconosciuti a livello internazi-

    onale. Confermata la formula della m anifestazione. Os-

    piti del mondo dello spettacolo, della cultura, della mu-

    sica e del giornalismo nazionale degusteranno, assieme

    al pubblico e guidati da un sommelier di Ais Veneto,

    alcune delle eccellenze enogastronomiche italiane nelle

    seguenti Ville Venete, tra le pi suggestive presenti sul

    territorio: Villa Venier di Mira (VE), Villa dei Cedri di

    Valdobbiadene (TV, nella foto), Villa Pojana di Pojana

    Maggiore (VI), Villa Breda di Ponte di Brenta (PD). Tra

    le novit di questedizione si inserisce levento collaterale

    in programma a Villa Allegrini di Fumane (VR): una

    giornata-evento omaggio alla storia dellAmarone.

    In equilibrio tra tradizione e contemporaneit, la mani-

    festazione si conferma unica nel suo genere, soprattuttograzie allaccostamento di personaggi noti al grande

    pubblico a due eccellenze del made in Italy: il patri -

    monio vitivinicolo offerto questanno dalle cantine

    dellAssociazione Famiglie dellAmarone e quello stori-

    co-architettonico rappresentato dalle Ville Venete, tute-

    late dallUnesco a partite dal 1996. La manifestazione

    un progetto della Regione del Veneto, Istituto Region-

    ale Ville Venete, Fondazione Aida, realizzato in collabo-

    razione con lAssociazione Famiglie dellAmarone, con il

    sostegno di Recoaro, del Consorzio Tutela del Formaggio

    Asiago, di Crick, la partecipazione dellAis Veneto. Gli in-

    contri ad ingresso libero e gratuito (fno ad esaurimento

    posti) e si terranno alle ore 21. Previa prenotazione sono

    inoltre in programma delle visite guidate alle ville.

    Info: Fondazione Aida, tel. 045 8001471 - 045 595284

    [email protected] - www.sorsidautore.it

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    5/35

    9 SOMMELIERVENETO01/14

    Prezzo: 24,00

    Roberto CastagnerAcquavitiVia Bosco, 25

    31028 Visn di Vazzola - TV

    Tel.: 0438 793811

    [email protected]

    www.robertocastagner.it

    Prezzo: 18,00

    Villa Rinaldi s.a.sVia San Lorenzo, 74

    37038 Soave - VR

    Tel.: 045 7613228

    www.villarinaldi.it

    [email protected]

    ENOVIT

    Eccoci alla Distilleria Castag-

    ner, dove con 40 anni di espe-

    rienza e da quasi 20 il mastro

    distillatore Roberto Castagner un

    imprenditore innovativo della grappa

    con prodotti che corrono i tempi ed

    in alcuni casi li anticipano. Alla base

    sempre eccellente materia prima

    mantenuta fragrante grazie al suo sis-

    tema brevettato Grappa system, tun-

    nel di lm plastico nei quali lieviti

    enologici fermentando sviluppano un

    ambiente anaerobico sano e protet-

    tivo. Innovazione anche nelle grappe:

    pensiamo alla Torba rossa e Torba

    nera 3, 5, 7 e 10 anni, dove lesclusivo

    sistema di tostatura delle vinacce svi-

    luppa aromi unici propri degli Scotch,

    che la grappa non vuole copiare ma

    interpretare offrendo in unione i suoi

    profumi primari. E proprio per es-

    altare queste doti ecco una batteria

    unica di grappe da vitigni autoctoni di

    Cru Italiani. Un meraviglioso tour per

    lItalico stivale e le sue tipicit che es-

    altano le differenze e quindi la peculi-

    arit: Aglianico dei Taurasi, Cabernet

    Piave, Chardonnay di Trento, Greco

    di Tufo, Moscato dAsti, Nero dAvola,

    Primitivo del Salento, Prosecco Val-

    dobbiadene, Raboso del Piave ed in-

    ne il Zibibbo di Trapani che degus-

    tiamo assieme: cristallo nel cristallo

    in profusione continua ed appagante

    di ori di zagara, melone giallo, pasta

    di mandorla, macchia mediterranea,

    corteccia darancia. Si ritrova tutto al

    palato, dove la gentilezza si abbrac-

    cia con dissentante mineralit sapida.

    Unica come lItalia.

    Il signor Rinaldo Rinaldi ci ac-

    coglie nella splendida sede della

    propria azienda, maison Villa

    Rinaldi con grande entusiasmo, il

    calore e lintensit che trasmette nel

    raccontare il proprio cammino colpis-

    cono perch disegnano una person-

    alit di grande carisma e dinamicit.Rammaricato mentre ci racconta

    dellalluvione del 2001, si rivela im-

    mediatamente entusiasta e orgoglioso

    per aver avviato, partendo da quella

    brutta avventura, una nuova fase di

    rinnovamento tecnologico della lin-

    ea di produzione. Fortunatamente

    la barricaia dislocata al primo piano

    dellazienda rimasta intatta, nessun

    condizionamento quindi sui vini in af-

    namento. Due le linee di produzione

    principali: una per i vini spumanti me-

    todo classico, realizzati con uve colti-

    vate in Alto Adige (chardonnay e pinot

    nero) da conferitori dati e seguiti da

    personale specializzato dellazienda

    e laltra per lAmarone della Valpoli-

    cella, ottenuto da uve coltivate nella

    zona classica. Per entrambe la prima

    fermentazione avviene sul posto, poi

    il mosto viene trasportato presso la

    sede di Soave, dove viene messo ad

    afnare in barrique, rigorosamente

    a bassa tostatura, nuove e di 2 - 3passaggio. I vini sostano nelle cis-

    terne di acciaio solamente durante le

    fasi di tiraggio e assemblaggio. In de-

    gustazione Rinaldi Premire Brut,

    sboccatura 2013 100% chardonnay

    colore giallo paglierino intenso e

    brillante con spuma persistente e ne.

    Intrigante e delicato il bouquet di rosa

    bianca, biancospino e pera. Decisa la

    nota minerale che bene accompagna

    il delicato balsamico. Piacevole quan-

    to divertente al palato, dove la setata

    morbidezza sostenuta da freschezza

    e mineralit. Ottimo in versione aper-

    itivo, lo suggeriamo in abbinamento a

    unorata al tegame.

    GRAPPAMILLESIMAZIBIBBODATRAPANI2010Castagner

    RINALDIPREMIREBRUT-LAPRIMACUVEVillaRinaldi-Spumante

    8SOMMELIERVENETO01/14

    ENOVIT

    S elva Capuzza si trova sulle ven-tilate colline a sud del Lago diGarda. La zona dominata dal-la torre di San Martino della Battaglia,

    monumento che ricorda il sanguinosoevento bellico del 24 giugno 1859 dalquale nacque la Croce Rossa Internazi-onale. una delle pi piccole denomi-nazioni dItalia: la San Martino della

    Battaglia, un vino che no a met degli

    anni ottanta si equivaleva per quantitdi produzione con il Lugana. Il Campodel Soglio nasce nel 1988 con lo scopodi salvare questo vino dallestinzionee per alcuni anni stato anche lunicotestimone di questa Doc. Parlare diquesto vino signica anche parlare di

    unuva che qui non ha pi un nome,dopo che nel 2008 la Comunit Euro-pea ha vietato luso del nome tocai.La proposta pi accreditata Tuk, il

    nome in dialetto bresciano con cui er-ano chiamate le uve di tocai e signica

    piccolino, piccolo pezzettino, comelacino di questuva.Le uve del Campo del Soglio proven-gono da un vigneto con pi diquarantanni, ma il 2012 un vinoancora giovane che esprime al nasofresche note minerali accompagnateda delicate fragranze di glicine e erbearomatiche. La frutta a polpa bianca ancora in secondo piano, ma certa-mente esploder fra un paio danni,quando il vino raggiunger la sua ma-turit e si fonder con le spezie dolci,come testimonia la preziosa verticaledelle annate che il titolare Luca For-mentini ci ha offerto, un emozionante

    viaggio tra profumi e aromi da ricord-are per eleganza e nezza.

    a cura di Paolo Bortolazzi

    CAMPODELSOGLIO2012PodereSelvaCapuzza-SanMartinodellaBattagliaDoc

    Avviso agli enonauti: bollicineevolute a tiratura limitata inarrivo! Marco Buvoli un am-malato damore per il Pinot Nero.Passione scaturita nella sua prima vitada girovago commerciale, oltre che daldna paterno. Un garagista che non si famancar nulla per sperimentare e otte-nere il suo vino ideale. Bollicine cesel-late sia nelle basi, ricorrendo anche auna piccola solera, oltre che nella scel-ta del terreno, una sommit di collinadallesposizione idonea che prendetutta la luce del mattino e nello stessotempo al riparo dal forte caldo pomer-idiano, con lari rispettati e forticati

    ricorrendo alla coltivazione biodi-namica. Batteria entusiasmante quella

    degustata: the last but do not the list

    il Pinot nero fermo e il possente TPS,

    Temporaneo Piacere dello Spirito daShiraz, suo secondo amore, inseritonel vigneto di Merlot del pap. Tante

    e appaganti le bollicine: il Quattro, il

    Cinque, il Sette, lOtto, come pure ilPas dos, lExtra Brut. Tutti blanc de

    noir differenti non solo per gli anni suilieviti, da cui i nomi, ma anche per ildosaggio e per la presenza o meno di

    barrique e di ne ossidazione nei vini

    base. Anche il Ros, che beviamo as-sieme: rosa antico, consistente nel bic-chiere. Un del di rara persistenza al

    naso: melograno, rosa canina, buccia

    darancio, pompelmo rosa e in apertu-ra sottobosco umido. Presenza tattileimportante al palato, sia per spina aci-da di primordine che per la mineralitappagante, il tutto in un succo che ri-trova la ricchezza del naso.

    BUVOLIROSBRUTOpificiodelPinotNero-Vinospumantediqualitbrut

    Prezzo: 25,00

    Opifcio del Pinot Nero s.a.sVia Mondeo, 1

    36050 Gambugliano - VITel.: 348 4102919

    [email protected]

    www.opiciopinotnero.it

    Prezzo: 9,00

    Selva CapuzzaCantine Colli a LagoLoc. Selva Capuzza25010 Desenzano del Garda - BS

    Tel./Fax: 030 9910381

    [email protected]

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    6/35

    11 SOMMELIERVENETO01/14

    Prezzo: 12,00

    Societ AgricolaColle di Bugano s.sVia Bugano,74

    36023 Longare - VI

    Tel.: 0444 533469

    [email protected]

    www.colledibugano.com

    Prezzo: 9,80

    Azienda AgricolaConte Loredan Gasparinidi Palla GiancarloVia Martignago Alto, 23

    31040 Volpago del Montello - TV

    Tel: 0423 870024

    www.loredangasparini.it

    [email protected]

    ENOVIT

    Secondo capitolo nella proposta

    di Pinot Nero di questa piccola

    azienda storica dei Colli Berici

    che avevamo gi avuto modo di in-

    contrare nellottobre del 2010 in oc-

    casione di una degustazione della

    versione vinicata in bianco, vinoequilibrato e armonico dove la decisa

    mineralit tipica della zona era piace-

    volmente avvolta dalla nota glicerica

    per un sorso avvolgente e di spic-

    cata bevibilit. Motivo della nostra

    visita una orizzontale dei prodotti

    dellazienda che ci ha permesso di

    individuare alcuni elementi comuni

    che rappresentano le peculiarit del

    territorio e la losoa produttiva

    dellazienda stessa; fragranza, miner-

    alit ed eleganza dei profumi sono le

    caratteristiche principali che accomu-

    nano tutti i vini che abbiamo degusta-

    to. Alla seconda annata di produzione,

    il Pinot Nero 2012 vinicato in rosso

    svela tutta la sua emozionante gio-

    vent in un bel rosso rubino, intensoe luminoso. Bouquet di viola fresca,

    pepe nero e profumi balsamici, ha un

    sorso polposo di ciliegia e rosa con il

    tannino ancora giovane ma sempre

    collaborativo e avvincente. Finale lun-

    go che si esprime con note di vernice

    e alcol di rosa, il corpo deciso e ben

    sostenuto dalla mineralit. Molteplici

    le possibilit di abbinamento, ma una

    su tutte ci sembra la pi appropriata:

    letto di cervo e ribes rosso.

    Fautori dellapprezzamento

    internazionale dei Rossi del

    Montello sin dagli anni 60 e gi

    negli anni 80 produttori di un metodo

    classico capace di raggiungere lusing-hieri riconoscimenti. Ugualmente abi-

    li da oltre un decennio nel proporre un

    Prosecco che grazie alla sua eleganza

    capace di reggere il confronto con

    quelli di Valdobbiadene. Giusto pre-

    supposto questo per produrne una

    versione Indigena, cio da fermentazi-

    one dei soli e bizzarri lieviti propri del

    vitigno, legando quindi al territorio in

    modo indissolubile linformale bol-

    licina. Lunga ma necessaria presen-

    tazione per onorare lultima creatura

    di Loredan Gasparini, quelli del Capo

    di Stato, se non si era ancora capito,

    che abbiamo lonore di presentare e

    degustare in anteprima assoluta: un

    Asolo prosecco superiore rifermen-

    tato in bottiglia. Dalla Vigna Monti,

    che si sempre distinta per qual-

    it, impiantata nel 1975 e collocata a

    circa 150 metri di altitudine, una se-lezione champenois di nove mesi con

    struttura da metodo classico, capace

    di preservare comunque le caratter-

    istiche olfattive del vitigno. Dosatura

    minima, tre gr/l, in una pressione at-

    mosferica Saten. Beviamolo quindi

    questo lucente paglierino tenue dalle

    nissime bollicine. Non esuberanza

    ma compostezza nella complessit con

    pera kaiser, cedro, gelsomino in amal-

    gama su pasta lievita appena sfornata.

    Spumoso e gentile al palato evidenzia

    freschezza e mineralit in un contesto

    ampio ed equilibrato. Persistenza de-

    gli stimoli di rilevante lunghezza.

    VIGNAMONTI2012METODOCLASSICOLoredanGasparini-AsoloProseccoSuperioreDocg

    VECCHIOVIGNALONE2012CollediBugano-IgtVeneto

    10SOMMELIERVENETO01/14

    ENOVIT

    Largo ai giovani! Ne abbiamo

    proprio bisogno quando sono

    come Andrea Masat, il bocia

    pronipote di quel Giovanni fondatore

    dal quale tutto inizi. Col diploma

    della scuola enologica di Conegliano,

    prossimo alla laurea in enologia aUdine e il non trascurabile sostegno

    dei genitori, ha improntato il futuro

    dellazienda di famiglia. 25 ettari di

    propriet e 25 da conferitori dislo-

    cati sulle due diverse zone: Pramag-

    giore ricca di caranto, largilla tipica e

    Pradipozzo con terreni pi organici di

    medio impasto. Ricorre allagricoltura

    integrata con idonei sesti dimpianto

    riducendo al minimo i trattamenti.

    Due carte dei vini offerte, lOrnella

    Bellia, per un uso quotidiano e la Ter-

    repiane per la ristorazione frutto di se-

    lezione e ricerca. Tra lampia batteria a

    disposizione e in parte degustata, ci pi-

    ace ricordare, linformalit appagante

    del Bocia Rosso, alter ego di Andrea,

    petillant abboccato, vino ufciale di

    Griglie roventi che ne testimonia la

    versatilit di abbinamento. Agli op-posti il Gio1929 in onore del nonno,

    dove nel dosaggio del legno si ha con-

    ferma della buona mano dellerede. A

    voi proponiamo leleganza del Sauvi-

    gnon, che brilla nel bicchiere con la

    sua veste paglierina tenue, senza ec-

    cessi varietali al naso, intreccio di ori

    di sambuco e di rosa bianca, pesca a

    pasta chiara e pompelmo giallo. Equi-

    librio gustativo giocato sulla freschez-

    za e che in unione a una mineralit di

    ottima statura offre un sorso disse-

    tante e appagante.

    Siamo in una delle aziende che

    rappresentano leccellenza del-

    la denominazione Lison Pra-

    maggiore, cio da Borgo Stajnbech

    dove Adriana e Giuliano non paghi deisuccessi di critica e di pubblico ottenu-

    ti con il 150 Lison Classico Docg e il

    Sauvignon Bosco della Donna, pro-

    pongono il loro Traminer. Vitigno or-

    mai internazionale, nato non aroma-

    tico in Alto Adige nell800, migrato in

    Alsazia e poi nel Palatinato. Ha subito

    mutazioni nel diffondersi anche per

    la contaminazione del Savagnin Ros,

    acquisendo nellevoluzione caratter-

    istiche pi spiccatamente gewurz; i

    nuovi cloni proposti nel post losseri-

    co hanno poi chiuso la pratica conseg-

    nandocelo come lo apprezziamo oggi.

    Predilige i terreni marno-calcarei,

    argillo-sabbiosi e granitici in unione

    a esposizioni riparate che ha trovato

    nella pianura veneta orientale. Mani

    sapienti e lungimiranti sono un altro

    ingrediente fondamentale, soprattutto

    in alcune zone tendenzialmente quan-titative. Ed ecco quindi la nostra afa-

    tatissima coppia anche in questo caso

    prediligere senza indugio densit el-

    evate, rese ridotte su una maturazione

    che dia concentrazione e bevibilit.

    Apprezziamolo dunque: ne oro lu-

    cente, complesso e appagante al naso,

    maturit di albicocca e buccia di man-

    darino in confettura, zenzero fresco in

    un oreale di ginestra. Ben gestita la

    genetica morbidezza al palato del viti-

    gno proposta in simbiosi a un giusto

    calore tra stuzzicante supporto fresco

    e dissetate richiamo minerale. Lun-

    ghezza fruttata.

    SAUVIGNONTERREPIANE2012OrnellaBellia-LisonPramagioreDoc

    TRAMINERAROMATICO2012BorgoStajnbech-IgpdelleVenezie

    Prezzo: 4,20

    Azienda VitivinicolaOrnella BelliaVia Roma, 117

    30020 Pramaggiore - VE

    Tel.: 0421 200679

    www.ornellabellia.it

    [email protected]

    Prezzo: 6,20

    Borgo StajnbechVia Belore, 109

    30020 Belore di Pramaggiore - VE

    Tel.: 0421 799 929

    [email protected]

    www.borgostajnbech.com

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    7/35

    13 SOMMELIERVENETO01/14

    Prezzo: 12,50 - 750 ml

    Magia di BarbaranoVia S. Martino, 29

    36021 Barbarano Vicentino - VI

    Tel.: 3385079842 Letizia Girardi

    3394278548 Bruno Maurizio Bernardi

    [email protected]

    www.magiadibarbarano.it

    Prezzo: 12,00 - 500 ml

    Azienda AgricolaSancassianoVia San Cassiano, 17

    37030 Mezzane di Sotto - VR

    Tel./Fax: 0458880665

    [email protected]

    www.aziendagricolasancassiano.it

    MONDOOLIO

    Siamo sul lato est dei Colli Ber-

    ici, si lascia la pianura e ci

    sinerpica sulle tortuose strade

    che percorrono le colline; le ordinate

    di vigneti e oliveti, ma anche il ras-

    sicurante disordine di tante macchie

    boschive. Poco prima di Barbarano

    ecco, immersa nella natura, sul colmo

    di una morbida collina, la villa pa-

    dronale: difcile non innamorarsene.

    Cos stato anche per Letizia e Bruno

    che hanno acquistato la propriet, i

    10 ettari tra bosco e vigneto ma anche

    400 olivi che sono diventati i gli pre-

    diletti di Letizia. E cos, in pochi anni

    con passione, senza nascondere le

    difcolt di fare un lavoro che le era

    completamente sconosciuto, eccola

    andare a scuola, frequentare un corso

    di potatura in Liguria, uno di assaggia-

    tore di oli, poi il curiosare da frantoi-

    ani con maggiore esperienza e inne

    lacquisto di un moderno frantoio per

    fare il suo olio. Le cultivar presenti

    sono la rasara, il leccino, il frantoio e il

    pertegaro. Lolio da poco spremuto al

    naso verde di foglia, con le note dolci

    delle erbette cotte e il carciofo. In boc-

    ca, nonostante lannata piovosa che di

    solito smorza le caratteristiche, me-

    diamente amaro, lungo, persistente e

    armonico, decisamente piccante.

    Con circa 4mila ulivi tutti in

    collina, Mirko Sella uno dei

    produttori pi attenti alla cos-

    tante qualit dei suoi oli e alle novit

    tecnologiche che possono garantirla.

    Lannata 2013 stata disgraziata come

    la nostra economia: la oritura non

    stata uniforme, la ligagione avvenutain periodi diversi, lestate stata calda

    e umida, un attacco di tignola ha fatto

    perdere il 10% della produzione, la

    maturazione stata scalare. Il troppo

    caldo spinge verso oli non stabili e pi

    amari, inoltre diventano pochi i giorni

    di perfetto punto di maturazione nei

    quali operare la raccolta per puntare

    al miglior prodotto. Ecco quindi la

    scelta di produrre un olio nuovo, Il

    Morbido, 100% grignano, franto per

    a dischi per ottenere una dolcezza

    maggiore e un olio piacevole da subi-

    to. Dolce al naso, fruttato delicato con

    sentori di sfalcio quasi asciutto, un

    leggero amaro in entrata, poi un pic-

    cante medio che lancia in persistenzaed appena si smorza ritorna la dolcez-

    za della frutta secca, nel complesso un

    olio gi da ora equilibrato e molto pi-

    acevole, aspettando che nel frattempo

    laltro grande grignano denocciolato

    Monte Guala temperi qualche as-

    perit tipica del suo intrigante carat-

    tere irruento e balzano.

    MAGIADIBARBARANOOlioExtraverginediOliva

    SANCASSIANOIlMorbido-OlioExtraverginediOliva

    12SOMMELIERVENETO01/14

    MONDOOLIO

    Breve trasferta sulla sponda

    bresciana del lago di Garda;

    il clima mite e solo la vista

    del Baldo innevato ci ricorda che sono

    i primi giorni di gennaio. Lazienda

    ha 10 ettari a oliveto, no al 2001 si

    conferiscono le olive, poi ha deciso di

    frangere da s orientandosi verso la

    produzione di oli solo denocciolati di

    alta qualit. La molitura terminata e

    tutti i macchinari sono completamente

    smontati e riposti ordinatamente su

    tavoli, lindi come fossero strumenti

    chirurgici. Raccolta con ausilio di

    scuotitore della pianta, lavorazione

    entro le sei ore, rese dal 6 all8%, nes-

    sun contatto con laria in nessuna

    fase, anche limbottigliamento sotto

    vuoto. Si producono: il Leccino mono-

    cultivar, elegante e intrigante di erba

    appena tagliata ed erbe aromatiche,

    speziato e pepato; il Numero Uno, che

    storicamente il nome del primo olio

    prodotto, da un blend di oli da diverse

    cultivar (leccino, casaliva, favarol, ros-

    sanel, gargn, trepp, mitria, regina del

    garda, raza e cornarol), tutte raccolte

    e frante separatamente, con gusto de-

    ciso e persistente. Ci soffermiamo sul

    terzo, la Casaliva monocultivar, che ci

    rivela la forza di una casaliva di solito

    gentile e delicata nel sud del lago. Al

    naso la tipica mandorla dolce poi il

    carciofo, curiose ed eleganti note agru-

    mate, continui e diversi ricordi di erbe

    aromatiche. Ingresso amaro e piccante

    di media intensit, che poi si accom-

    pagnano alla dolcezza in una lunga ed

    elegante persistenza.

    Due insegnanti di citt in pen-

    sione, la signora Lucia e il

    marito Giuseppe, tre gli

    ormai grandi con le loro strade nel

    mondo, ma che da piccoli passavano

    tutto il tempo libero nella vecchia

    casa dei nonni materni, sulle colline

    di Nogarole Vicentino, a nord ovestdi Vicenza. Morti i nonni, cosa fare

    di quei terreni persi nella boscaglia,

    scomodi e tanto poveri di prospettive

    economiche quanto ricchi di affetti e

    di ricordi? Un po per provare, si pi-

    antano nel 2005 i primi olivi in una

    zona a 450 m di altitudine, dove non

    ci sono mai stati; si vede che resistono

    bene, solo qualche pianta muore per il

    gelo. Oggi sui tre crinali pi dolci ri-

    volti a sud ovest ci sono 1.500 piante

    di grignano, leccio nostrano, frantoio

    e favarol, e le intenzioni sono di allar-

    gare limpianto, acquistare un piccolo

    frantoio, restaurare la vecchia casa

    che guarda la valle, rimettere in sesto

    i lari di vecchie vigne, incrementare

    anche la produzione di ciliegie biolog-

    iche (gi 120 i ciliegi). Le Passioni unolivaggio (miscela di olive) che si pre-

    senta al naso con un erbaceo da foglia

    di ulivo e pomodoro, un leggero spi-

    nacio di giovinezza che lascia il posto

    al carciofo, un fruttato medio con una

    punta di spezie; in bocca un amaro leg-

    gero e un piccante medio, abbastanza

    lunghi, una chiusura in dolcezza con

    tutte le parti che si amalgamano senza

    protagonismi per fare un olio davvero

    ne ed elegante.

    a cura di Fabio Poli

    COMINCIOLICasalivadenocciolato-OlioExtraverginediOliva

    REPELELUCIALePassioni-OlioExtraverginediOlivaBiologico

    Prezzo: 26,00 - 500 ml

    Azienda Agricola ComincioliVia Roma, 10 frazione Castello

    25080 Puegnago del Garda - BS

    Tel./Fax: 0365651141

    [email protected]

    www.comincioli.it

    Prezzo: 12,50 - 500 ml

    Azienda AgricolaRepele LuciaVia Repele, 3

    36070 Nogarole Vicentino - VI

    Tel.: 04441770264/3491427575

    [email protected]

    www.lepassioni.it

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    8/35

    15 SOMMELIERVENETO01/14

    Non certo un caso se abbiamo scelto di

    inaugurare la nuova veste del nostro gior-

    nale, orientata verso un approfondimento

    maggiore delle tematiche enologiche, con Luca

    Zaia. Il Governatore del Veneto, in carica dal 2010,

    sempre stato legato al mondo del vino in tutta la

    sua carriera. Diplomatosi allIstituto enologico di

    Conegliano, ha rivestito le cariche di assessore re-

    gionale allagricoltura e turismo dal 2005 al 2008 e

    quindi di ministro delle Politiche agricole dal 2008

    al 2010, nel quale risolse lo spinoso caso delle espor-

    tazioni di falso Brunello di Montalcino. Insomma,

    Zaia il vino lo conosce bene e lo ha sempre difeso.

    Governatore, come giudica il settore vini-

    colo veneto nel momento attuale?

    Lo giudico molto buono. Il Veneto lo scorso

    anno ha prodotto uve per coprire il 3,2 per cento

    della produzione mondiale. Si tratta di quasi 9 mil-

    ioni di ettolitri. La sola provincia di Treviso pro-

    duce l1,3 per cento del totale planetario e quella di

    Verona l1,1 per cento. Lo scorso anno il valore dei

    vini e mosti esportati dagli operatori veneti stato

    pari a 1 miliardo 587 milioni di euro, che signica il

    31,5 per cento del valore dellintero export vitivini-

    colo dellItalia, primo paese produttore al mondo.

    Siamo i portatori delle principali innovazioni in un

    segmento economico che tra i pi antichi della

    storia, con la rivoluzione del Prosecco da una parte,

    lAmarone dallaltra, accanto ad una tradizione chi

    si fonda sul territorio e per la maggior parte su viti-

    gni autoctoni. Insomma: i vini del Veneto sanno

    farsi valere sempre pi nellapprezzamento dei con-

    sumatori e nei mercati italiani e internazionali. Per

    leconomia regionale un settore in buona salute,

    anche se in un contesto mondiale fragile, che crea

    valore e immagine, del quale forse si parla meno

    rispetto a prodotti di altre regioni italiane. Ma credo

    che questo dipenda soprattutto dalla pubblicit, pi

    che dalleffettivo posizionamento di mercato.

    Quali le principali eccellenze che andreb-

    bero maggiormente promosse?

    Intanto promuoviamo le eccellenze che

    crescono anche in quantit, il Prosecco prima di tut-to, che come numero di bottiglie vendute nel mondo

    ha superato lo Champagne e la cui quantit prodot-

    ta destinata a crescere in ragione dellentrata in

    piena produzione dei vigneti pi recenti. Aggiungo

    peraltro, a fronte di quanti nel mondo guardano

    soprattutto al vitigno (penso in particolare ai paesi

    non produttori, a partire da quelli europei), che a

    contendersi il primato mondiale di fama nel mer-

    cato sono oggi soprattutto due vini di territorio,

    Prosecco e Champagne, appunto. Sono peraltro

    convinto che tutti i grandi vini del Veneto merit-

    erebbero una maggiore promozione ovunque. Ma

    in mercati vasti, che si dipanano nei cinque con-

    tinenti, possiamo ragionevolmente operare sulle

    produzioni pi caratteristiche che hanno una massa

    critica signicativa, come ad esempio il Soave, ma

    LUCAZAIA:ILVALOREDELVINOVENETO

    IlGovernatoredelVeneto,incaricadal2010,inaugurailnuovocorsodellanostrarivistaconlesueriflessionisuiviniveneti

    ILVINO,SECONDOMELucaZaia

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    9/35

    non solo. Puntare su vini di nicchia, per una regione

    come la nostra, diventa pi un fatto aziendale che

    di marketing generale del made in Veneto. Se vo-

    lessimo puntare sul Malanotte, ad esempio, certa-

    mente avremmo come riferimento un prodotto di

    eccellenza, ma con un numero di bottiglie limitato.

    Il vero problema piuttosto mantenere un sag-

    gio equilibrio tra prodotto offerto e richiesta del

    mercato, in modo da non svilire nessuno dei tanti

    protagonisti della nostra enologia che, non dimen-

    tichiamolo, lunica al mondo in grado di coprire

    ogni tipo di esigenza e di gusto: dal bianco leggero

    ai rossi a lungo invecchiamento, dai vini passiti allo

    spumante in tutte le sue espressioni.

    Quale il ruolo della Regione in questo senso,

    in particolare nella promozione allestero e

    nella tutela contro le imitazioni?

    Abbiamo un ruolo istituzionale che si rifer-

    isce agli investimenti effettuati in conanziamento

    tra sistema privato e risorse comunitarie, che con

    la prossima programmazione potremmo spenderenon solo per la promozione nei paesi terzi ma anche

    in quelli che aderiscono allUnione. Abbiamo poi un

    ancora pi delicato ruolo di cogestione della qual-

    it del vigneto veneto, dove sosteniamo i processi

    di miglioramento e di equilibrio del mercato. Ci si-

    amo ritagliati anche uno spazio sostenendo nanzi-

    ariamente interventi a tutela dei consumatori dalle

    imitazioni e dai trucchetti di un mercato che cerca

    di guadagnare sulla scia della nostra meritata fama,

    sostanzialmente cercando di ingannare o truffare

    chi non ha salde conoscenze sul vino. Qui il discorso

    si allarga, peraltro, alla grossa questione del made

    in Veneto e made in Italy agroalimentare, che sec-

    ondo alcune ricerche subisce un danno di circa 60

    miliardi lanno per i falsi che in tutto il mondo si

    richiamano al prodotto italiano. In questa battaglia,

    che esiziale strategica, vorremmo peraltro avere

    a anco tutto il sistema produttivo, mentre anche

    alcune multinazionali nostrane preferiscono bar-

    camenarsi e tenersi le mani libere.

    Un suo giudizio sul lavoro dei sommelier

    nella promozione e divulgazione del vino

    veneto.

    Quello dei sommelier, cos come quello del-

    la ristorazione ad ogni livello, un ruolo essenziale

    per la valorizzazione dei nostri vini, che dovrebbero

    comparire in testa a tutte le liste dei vini di ogni lo-

    cale situato nel nostro territorio. Sembrerebbe una

    cosa normale, lo si fa ovunque in Francia. Da noi

    troppo spesso si punta o ai nomi pi noti in assoluto

    oppure a vendere il vino che si ha in cantina, piutto-

    sto che quello che pi soddisfa il consumatore. Sono

    ancora troppi gli esercizi pubblici che pensano di

    guadagnare spendendo meno sulla materia prima,

    piuttosto che offrendo il prodotto con il miglior rap-

    porto prezzo/qualit. Qualcosa sta cambiando, ma

    siamo ancora indietro e questo percorso andrebbecompiuto pi velocemente, tenuto anche conto che

    in Veneto pernottano circa 16 milioni di turisti, che

    generano una presenza ogni 6 registrate in Italia,

    e che sono per il 65 per cento stranieri. Un turista

    che soddisfa le sue aspettative, che viene preso per

    la gola in senso qualitativo anzich nel portafoglio,

    un turista che torna e che ci promuove, moltipli-

    cando il valore del territorio.

    Per chiudere una domanda personale: qua-

    li sono i vini veneti che preferisce?

    Io sono per i vini di territorio anche nella ta-

    vola di ogni giorno, e poich sono trevigiano cerco

    un Prosecco, un Raboso, un colli di Conegliano, un

    Montello. Ma quando mi muovo in altre province

    del Veneto, e mi capita spesso, cerco i vini locali,

    sapendo che avr sempre delle piacevoli sorprese.

    17 SOMMELIERVENETO01/1416SOMMELIERVENETO01/14 ILVINO,SECONDOME

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    10/35

    Veneziano, 54 anni, dal 2001 giornalista di

    cronaca sulle pagine del Corriere della Sera,

    Luciano Ferraro stato folgorato sulla via

    di Bacco agli inizi degli anni Ottanta dalla frequen-

    tazione con Mauro Lorenzon, gestore dellEnoiteca

    la Caneva a Jesolo, una delle prime enoteche con

    mescita dItalia. Con lui visita vigne e vignaioli in

    giro per il Veneto, e da questa esperienza nasce la

    guida Enoteche del Veneto (1986), con prefazi-

    one del grande Luigi Veronelli, da cui impara, come

    spiega lui stesso, che dietro a ogni vignaiolo c

    una storia da raccontare. Pubblica poi, sempre as-

    sieme allamico Mauro, la guida Enoteche dItalia

    (1996). Il direttore del Corriere, Ferruccio De Bor-

    toli, lo incarica quindi di curare un inserto dedicato

    al mondo del cibo e del vino, che prosegue tuttoggi,e dal 2012 scrive sul blog enologico del Corriere on-

    line, DiVini, da subito molto seguito. La sua ul-

    tima fatica il libro Vignaioli e Vini dItalia, la pri-

    ma guida mai realizzata sui vini dal Corriere della

    Sera e uscita lo scorso ottobre in edicola ( disponi-

    bile anche nello store online del Corriere al prezzo

    di 12,90 euro), scritta a quattro mani insieme al cel-

    ebre sommelier Luca Gardini, che comprende due-

    cento produttori e i loro migliori vini.

    Trentanni a contatto col mondo del vino,

    quindi, a raccontarlo con cura e passione, soprat-

    tutto con un attenzione a chi ci lavora. Un mon-

    do che ha vissuto e sta vivendo su profonde tras-

    formazione. Direi che oggi c molto fermento

    racconta Luciano Ferraro , grazie allo spuntare

    di nuove iniziative e ad un crescente interesse sul

    vino. Rispetto a trentanni fa, soprattutto dopo lo

    scandalo del metanolo, il vino sta vivendo una fase

    di rinascita, dovuta allincremento della qualit,

    cercando di soddisfare i nuovi gusti dei consuma-

    tori, e allassenza di inganni. A partire dagli anni

    Novante e sino al Duemila ci si concentrati molto

    sul gusto internazionale, quello dettato dai grandi

    guru americani, oggi vedo invece una riscoperta

    della variet, della territorialit e dellunicit, as-

    petti su cui il nostro paese pu offrire tantissimo.

    E per quello che riguarda il Veneto, la sua

    regione? C stata una crescita enorme del Mondo

    Prosecco continua Ferraro , grazie ad un grande

    lavoro fatto dai Consorzi e dai produttori sulla qual-

    it, specie quelli dellarea storica di Conegliano Val-

    dobbiadene. Poi c stata la grande acclamazionedellAmarone negli ultimi 10-15 anni, che ha visto

    triplicate le sue vendite e dove alcuni produttori

    ormai vendono per il 90% allestero. Qui si la-

    vorato molto sullimmagine, ma questa corsa non

    deve intaccare la qualit del prodotto. Il Veneto

    comunque una regione ricca di personaggi da val-

    orizzare e di aziende che meriterebbero una mag-

    gior risonanza, anche a livello internazionale. Penso

    ad esempio a Loredan Gasparini, azienda che si era

    un po persa anche a causa delle tristi cronache gi-

    udiziarie che coinvolsero il fondatore, il Conte Piero

    Loredan, ma capace ancora di realizzare ottimi vini,

    o a Monte dei Ragni, piccola cantina produttrice di

    un Amarone davvero eccellente, e simbolo di una

    nuova sensibilit, al di fuori dei soliti schemi.

    LUCIANOFERRARO:

    STORIEDIVIGNAIOLILafirmadelCorrieredellaSeraelasuagrandepassioneperilvino

    LEFIRMEDELVINO

    19 SOMMELIERVENETO 01/1418SOMMELIERVENETO01/14 LEFIRMEDELVINO

    Luciano

    Ferraro

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    11/35

    21 SOMMELIERVENETO 01/14

    Un grande sogno, quello di riunire in un

    unico grande stand itinerante, per le fere

    vinicole internazionali, tutti i Consorzi di

    tutela veneti. E la strada intrapresa da Arturo Stoc-

    chetti, titolare della Cantina del Castello e dal 2004

    presidente del Consorzio del Soave, eletto a mag-

    gio dellanno scorso nuovo presidente dellU.Vi.Ve,

    lassociazione che riunisce quasi tutti i consorzi di

    tutela veneti. Una sorta di Consorzio di secondo

    grado, ma che pu svolgere proprio la funzione di

    collante fra le diverse realt regionali, in particolare

    nellattivit di promozione sui mercati esteri.

    E un ruolo sicuramente importante, che

    per me fonte di soddisfazione e di orgoglio rac-conta Stocchetti anche perch rappresenta una

    realt vitivinicola di primo piano a livello interna-

    zionale. Basti pensare che se lItalia oggi il primo

    paese al mondo per esportazioni di vino, queste

    provengono per il 30% dalla nostra regione. Una

    regione-vigneto di quasi 80 mila ettari, dai quali si

    ricavano quasi 8 milioni e mezzo di ettolitri di vino

    di cui oltre 3,7 milioni prodotti nelle aree vocate a

    Doc e Docg. DellU.Vi.Ve fanno parte 24 Consorzi

    di tutela, con due eccellenze riconosciute a livello

    internazionale spiega il neo presidente , larea

    del Prosecco Doc e Docg, capace di produrre oltre

    300 milioni di bottiglie e superando questanno per

    la prima volta lo Champagne, e quella dellAmarone

    della Valpolicella. A seguirle ci sono altre zone di ec-

    cellenza e di assoluto primo piano anche sui mercati

    esteri come quella del Soave, 70 milioni di bottiglie

    prodotte lanno, del Bardolino e di tante denomi-

    nazioni pi piccole ma comunque ricche di storia

    e di prodotti di alta qualit. Deve essere comunque

    chiaro che obiettivo principale dellU.Vi.Ve, che

    rappresenta lanello di congiunzione tra il mondo

    dei produttori di vini a denominazione e le varie is-

    tituzioni regionali, rimane sempre quello di tutelare

    prima di tutto linteresse delle singole aziende, dalle

    pi grandi alle pi piccole, e promuoverle soprat-

    tutto in ambito internazionale. Negli scorsi anni ab-

    biamo svolto questattivit toccando praticamente

    tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, dal

    Canada al Messico, e prossimamente continueremosu questa strada, con la partecipazione ad esempio

    al prossimo ProWein assieme a 45 aziende.

    Dopo la recente partecipazione alla London

    Wine Fair e una missione promozionale in Russia, a

    Mosca e a San Pietroburgo, il programma promozi-

    onale dellU.Vi.Ve proseguir dal 16 al 20 giugno

    con la partecipazione a VinExpo di Bordeaux, dove,

    in collaborazione con lIce, prevista una degus-

    tazione dedicata ai vini da vitigno autoctono, a cui

    prenderanno parte moltissime aziende. Gli assaggi

    saranno guidati dal Professor Attilio Scienza. Con

    lautunno U.Vi.Ve focalizzer invece la sua attenzi-

    one sul mercato americano e su quello canadese a

    cui si aggiungeranno la Cina ed i mercati del Sud

    Est Asiatico.

    ARTUROSTOCCHETTI:ILVENETOALLARISCOSSA

    (DEIMERCATIINTERNAZIONALI)ParlailpresidenteU.Vi.Ve.,lorganismocheracchiudegranpartedeiConsorziditutelaveneti

    PROTAGONISTI

    20SOMMELIERVENETO01/14 PROTAGONISTI

    Arturo

    Stocchetti

    Quattromani

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    12/35

    23 SOMMELIERVENETO 01/14

    considerato lambasciatore del Torcolato diBreganze, che grazie a lui diventato unodei pi importanti vini da dessert al mondo.Infaticabile, esuberante, con una voglia continua discoprire e di mettersi in gioco, Maculan sempre

    stato fedele al motto di una piccola azienda pergrandi prodotti. Piccola s, ma che grazie al suoentusiasmo ed alla sua inventiva ha saputo scaval-care gli stretti conni di questo incantevole paese

    di collina incastonato nelle Prealpi venete, terrenoideale per variet come cabernet sauvignon, merlot,pinot bianco, grigio e nero, chardonnay, tocai e so-prattutto la vespaiola, luva da cui si ricava quel pas-

    sito sublime che il Torcolato. Sono vignaiolo datre generazioni racconta , gi mio nonno avevainiziato a produrre vino, poi subentrato mio padrenel dopoguerra, producendone di sfuso soprattuttoper bar e osterie, e adesso conduco lazienda as-sieme alle mie due glie, Angela e Maria Vittoria. Il

    mio primo ricordo legato al vino? Risale a quandoavevo appena 5 o 6 anni: ruppi una damigiana di

    vino nendoci addosso con una macchinina a peda-li. Un segno premonitore? Forse. Sicuramente un preavviso che lattrazionefra Maculan e il vino segnata profondamente nel

    suo dna. Il passo successivo pare ovvio: frequenta

    la Scuola Enologica di Conegliano e da l, a met de-gli anni Sessanta, inizia a sperimentare sul vino difamiglia, realizzando le prime bottiglie da 750. Er-ano tempi duri ma io ho sempre cercato di ottenere

    la qualit reale dei vini ma soprattutto di scoprirecome ottenerla. Ho pensato prima di tutto a rimod-ernare le attrezzature di cantina, un nuovo frigo, lapressa orizzontale, limpiego dellazoto. Negli anniSettanta ed Ottanta sono arrivati i primi successi. Eho cominciato a fare esperienza allestero, soprat-tutto in Francia per imparare la selezione dei grap-poli. Nel 78 ho portato la prima barrique, quandoancora nessuno sapeva cosa fosse. Nell85 ho realiz-zato i primi vigenti da 10 mila viti ad ettaro. Neglianni Ottanta ho avuto la folgorazione della Califor-nia, che sentivo molto pi vicina a noi della Francia,E l che ho imparato che la qualit bisogna anche

    sapersela inventare. Da l sono iniziati i successi dicritica e pubblico, grazie anche ad enogastronomicome Franco Tommaso Marchi, Vincenzo Buonas-sisi e Luigi Veronelli.

    LANASCITADELGRANDETORCOLATO

    Oggi lazienda dispone di 42 ettari di vigneticon cui si producono 700 mila bottiglie lanno,per un export che tocca circa 50 paesi. Principedellazienda sicuramente il Torcolato, un vinostorico della zona di Breganze, che nel 95 ha otte -nuto il riconoscimento a Doc. Ma in verit agli inizi

    qui non lo beveva nessuno racconta Maculan ,

    piuttosto lo si regalava, anche perch la produzioneera molto bassa, appena qualche centinaio di bot-

    FAUSTOMACULAN:LAMBASCIATOREDELTORCOLATO

    HaportatoilTorcolatodiBreganzeincimaalmondo.Prossimoobiettivo:lanciareigrandirossidelsuoterritorio

    IMITIFaustoMaculan

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    13/35

    formaggio. Sempre con grande rispetto per luva e

    con lobiettivo di ottenere una qualit almeno pari

    a quella del vino. Dopo la sda (vinta) sui vini da

    dessert, per Maculan ora per tempo di altre im-

    prese. La sda adesso con i rossi. Sulle classiche

    dei vini pi buoni del mondo su 100 ben 90 sono

    rossi. E una sda che accettiamo volentieri, anche

    perch possiamo lavorare su terreni vocati e con

    tutti i lari di viti disposti lungo lasse nord-sud. Ci

    piace lavorare guardando anche al passato, utiliz-

    zando sistemi pneumatici e di gomma per rispet-

    tare le bucce, producendo quindi vino solo ad alta

    qualit. Cos sono nati il Fratta, blend di cabernet

    sauvignon e merlot, e il Crosara, 100% merlot.

    MACULAN,ILCOMUNICATORE

    Un grande vignaiolo, dunque, ma soprat-

    tutto un grande comunicatore, e lo dimostra lo

    stretto rapporto di Maculan anche con il mondo dei

    sommelier. Il mio legame con lAis dura ormai da

    moltissimi anni racconta , i miei primi viaggi

    a Bordeaux li ho fatti accompagnato dallattuale

    presidente veneto Eddy Furlan. Ho anche tenuto

    delle lezioni e ho partecipato a numerosi congressi.

    Molte degustazioni, inoltre, si svolgono qui da noi

    in azienda e lultimo progetto quello di Alba Vitae,

    liniziativa di solidariet per la quale abbiamo mes-

    so a disposizione il nostro Fratta in formato Mag -

    num. Credo che la sommellerie abbia sicuramente

    dato un grande contributo al miglioramento della

    conoscenza del vino in Italia.

    E questo successo si ampliato anche

    allestero, dove i vini italiani, spinti anche da una

    ristorazione di qualit, vanno molto bene. La

    strada devessere quella di produrre vino buono

    a prezzi concorrenziali difendendone il marchio.

    E proprio lestero la grande sda, per Maculan,

    sempre aperta. Anche se siamo solo Breganze enon certo i grandi nomi come Prosecco o Amar-

    one, stiamo ottenendo un buon successo. Nei vini

    dolci, dove in genere c poca quantit e poca qual-

    it, i nostri principali concorrenti sono alcuni Vin

    Santi toscani, dei Sauternes e qualche vino di Pan-

    telleria. Ma una cosa certa: una volta che rag -

    giungiamo una certa posizione nel mercato, sap-

    piamo mantenerla bene.

    25 SOMMELIERVENETO01/14

    Evento nazionale dedicato agli spumanti italiani

    IT.-QOrganizzato da5/6 ottobre 14Villa BraidaMogliano Veneto TV

    tiglie. Io ho cercato di introdurre le mie conoscen-

    ze di enologia e quelle acquisite dopo un viaggio a

    Sauternes per vedere come facevano il vino l e per

    studiare lappassimento delle uve, aggiungendo un

    uso corretto degli antiossidanti. Poi, per allargare

    la produzione e la sperimentazione, ho perfno im-

    piantato 5.000 viti di Semeillon (quello usato per il

    Sauternes), cercando sempre la grande qualit. Ma

    per lanciare il Torcolato ci volevo anche un pizzico

    di fortuna. La folgorazione arrivata col Picolit,

    elogiato del grande Veronelli, che ha iniziato a far

    conoscere al grande pubblico vini da dessert.

    Ma se il Picolit poi rimasto un vino di

    nicchia, per colpa anche di una congenita scarsit

    produttiva, il Torcolato invece cresciuto esponen-

    zialmente, tanto da diventare uno dei migliori vini

    da dessert, da bere in accompagnamento ai dol-

    ci ma anche con i formaggi. Grazie soprattutto

    allaumento di qualit nella ristorazione spiega

    Maculan , che ha cominciato a proporlo sempre

    pi spesso. Credo che la chiave del suo successo sta

    soprattutto nel grande equilibrio fra acidit e zuc-

    cheri, che lo rendono un vino armonico, avvolgente,

    persistente, mai stucchevole e di alta bevibilit.

    Inoltre un vino che si mantiene bene anche

    nel tempo. Tutte le annate dal 1987 ad oggi sono

    bevibilissime se non ottime. Ma al grande speri-

    mentatore questo non bastava. Se il Torcolato pi-

    ace cos tanto, perch non riproporle in altre vesti?

    Grazie al successo del Torcolato siamo riusciti a

    realizzare una serie di sottoprodotti, dalle grappe

    con le vinacce, al panettone e alla Colomba, sino al

    24SOMMELIERVENETO01/14 IMITI

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    14/35

    27 SOMMELIERVENETO 01/14

    Se su Google cercate carta dei vini il primo

    risultato che appare quello del Ristorante

    tristellato Le Calandre di Max e Raffaele

    Alajmo. E non certo solo per un buon lavoro di

    posizionamento sul web. Il locale padovano da

    sempre un punto fermo nellalta ristorazione veneta

    e la sua carta dei v ini, disponibile anche per tablet,

    allaltezza di questa fama. Per raccontarci la sua

    genesi e le sue qualit abbiamo coinvolto il somme-

    lier Tullio Moressa, con passate esperienze lavorati-

    va presso la gastronomia Peck di Milano e lazienda

    distributrice di vini del territorio Les Caves De Pyr-

    ene e da gennaio responsabile vini per tutti e sei i

    locali targati Alajmo.

    La nostra carta ospita pi di 1000 etichette

    spiega Moressa , al 60% nazionali, distribuite fa

    bollicine, bianchi, rossi con prevalenza delle prime.

    La cantina si lentamente sedimentata nel tempoconsiderando alcune linee guida principali: la tipo-

    logia della clientela che frequenta il ristorante, es-

    tremamente eterogenea ma attenta ed esigente, la

    peculiarit della cucina di Massimiliano, anchessa

    poliedrica ed in continua evoluzione. Inne, ab-

    biamo pensato anche a noi, cos pian piano sono

    arrivate anche le cose che ci piacciono, cercando di

    dar voce a chi non ne ha, in particolare ai piccolis-

    simi artigiani, italiani soprattutto. Non mancano

    le etichette di riferimento, vedendole il cliente si

    rassicura, sa di potersi rifugiare, poi spesso si afda

    e, di buon grado, accetta il suggerimento. Con che

    losoa stata realizzata? La stessa della cucina di

    Massimiliano, creando un continuo fra la cucina e

    la sala. Tutto parte dalla ricerca della materia prima

    di qualit, dagli ingredienti, in cerca di leggerezza,

    profondit e uidit. Tuttavia anche una carta

    pragmatica, ci deve far lavorare senza pensieri. I cli-

    enti vengono per godersi lo spettacolo della cucina

    e noi cerchiamo di assecondarlo. Pochi estremismi

    quindi, solo con chi abbiamo condenza ci permet-

    tiamo qualche digressione.

    Come si distingue una carta dei vini di qual-

    it, dalle referenze, dalla profondit o dai prezzi?

    Dallautonomia nella scelta dei prodotti con-

    tinua Moressa , si vede subito se chi acquista co-

    nosce i vini o se questi cadono dal cielo. Il numero

    di referenze un indice fumoso, spesso si trovano

    lunghissime liste di cose simili. Il prezzo poco ri-

    levante, dipende da variabili spesso estranee alla

    qualit, solo per una piccola parte di clientela, so-

    prattutto straniera, il prezzo determinante. La

    profondit delle annate, caratteristica assai impor-

    tante, diventata ormai quasi insostenibile, le esi-genze economico-scali hanno dissuaso anche i pi

    volenterosi. Ma alla ne, per un sommelier, un

    aiuto o un sostituto? La carta un codice, sintetico,

    che ci permette di dialogare col cliente, consente di

    semplicare il contatto, il lavoro del sommelier un

    altro, attende alla psicologia, alla cultura storico-

    geograca, alla gastronomia in generale, uno stru-

    mento non pu fare questo. Quali sono, inne, le

    differenze fra le carte italiane e quelle estere? Le

    nostre sono piene di vini stranieri, francesi soprat-

    tutto. Soffriamo, spesso a ragione, la sudditanza dei

    nostri cugini doltralpe, come nel rugby. Nelle loro

    si fatica a trovare un vino italiano. Il discorso cam-

    bia con gli altri paesi, Giappone e Stati Uniti in par-

    ticolare, dove i nostri vini sono molto amati.

    LECALANDRE:UNACARTADAPRIMATO

    TullioMoressa,responsabilevinideLeCalandreeditutti

    ilocalidellafamigliaAlajmo,raccontalacartadeivinicheapparealprimopostonellericerchesuGoogle

    UNRISTORANTE,UNACARTA

    FotodiMarioReggiani

    Tullio

    Moressa

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    15/35

    29 SOMMELIERVENETO 01/14

    Un sommelier con la passione per la storia.

    Lui Niccol Bau, vicentino di Albettone,

    classe 1981, uno dei m igliori talenti espres-

    si dalla delegazioni vicentina. Dopo essere giunto

    per ben due volte secondo al concorso come miglior

    sommelier professionista del Veneto, nel 2009 Nic-

    col nalmente ce lha fatta ed ha vinto la com -

    petizione. Ha conseguito il diploma di sommelier a

    Vicenza nel 2004, nel 2006 ha ottenuto il Master

    in Servizio e dal 2007 Degustatore Ufciale Ais. A

    anco della passione dello studio de vino c quella

    per la storia, tanto da laurearsi nel 2010 in Storia

    Contemporanea allUniversit di Padova. Le sue

    prime esperienze lavorative risalgono al 2006 pres-

    so lEnoteca Vino&Dintorni a Vicenza, dal 2007 al

    2010 ha lavorato al Ristorante stellato Ca Daffan di

    Arzignano (VI) e successivamente allAntica Corte

    Pallavicina di Polesine Parmense (altro locale stel-

    lato). Da febbraio di questanno allAntica Oste-

    ria da Cera di Campagna Lupia (VE), ristorante che

    vanta ben 2 stelle Michelin.

    Niccol, com nata la tua passione per il

    mondo del vino?

    Sin da piccolo in famiglia vedevo il vino a

    tavola e qualche assaggio lho fatto gi allora, ma il

    vero e proprio incontro con questo mondo lho avuto

    frequentando nel 2002 i corsi Ais nella delegazione

    di Vicenza con Mariucia Pelosato, che ha avuto molta

    inuenza sul mio cammino anche nel mondo dei con -

    corsi. E stato mio padre, sommelier anche lui, anche

    se non lavora nel settore, ad iniziarmi alla sommel-

    lerie. La scelta di fare il sommelier professionista

    dovuta alla passione per il vino e per il cibo.

    Quali sono per te le doti per un buon som-

    melier?

    Il sommelier come gura professionale

    poliedrico, in quanto lo possiamo ritrovare in ris-

    torante, in enoteca, come consulente o come am-

    basciatore per aziende vitivinicole. Quello che lo

    accomuna la capacit comunicativa e la compe-

    tenza. Se invece ci focalizziamo sulla gura di som-

    melier nel ristorante ci dobbiamo aggiungere or-

    ganizzazione logistica per la sistemazione del vino

    in cantina, organizzazione mentale per riuscire a

    fare un buon servizio anche nelle situazioni pi dif-

    cili (es. quando la clientela arriva tutta assieme),

    capacit psicologica di individuare il tipo di cliente

    che si ha di fronte e capacit tecnica di servizio con

    classe e stile.

    A quali vini vanno le tue preferenze? Ci sono

    vini speciali che ti piacerebbe assaggiare o

    territori che vorresti visitare?

    Al momento preferisco i vini eleganti,

    quelli che non stancano il palato ma lo invogliano

    a proseguire nella beva. Le esperienze lavorative

    che ho fatto mi fanno privilegiare i vini francesi,

    Champagne e Borgogna in primis. In Italia bolli-

    cine trentine, Barbaresco e rossi dellEtna. Vorrei

    assaggiare il Le Montrachet di Vincent Girardin e

    La Tache del Domaine de la Romane Conti. E mi

    piacerebbe visitare la California, come avviene nel

    lm Sideways, in viaggio con Jack con Paul Gia-

    matti.

    Dopo la tua vittoria come miglior sommelier

    del Veneto del 2009 cambiato qualcosa?

    La vittoria del regionale mi ha portato a

    frequentare il premio nazionale e cos ho potuto

    incontrare dei colleghi di grande talento, capacit

    e carisma che provengono da tutta Italia e questo

    mi ha arricchito molto, sia umanamente che pro-

    fessionalmente. A livello lavorativo la vittoria ha

    arricchito il mio curriculum e quindi mi ha dato

    pi prestigio, anche se alla ne la bravura la devi

    dimostrare in ristorante col cliente.

    ILSOMMELIERCONLAPASSIONEPERLASTORIA

    NiccolBa,migliorsommelierprofessionistavenetonel2009

    UNODINOI

    28SOMMELIERVENETO01/14 UNODINOI

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

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    31 SOMMELIERVENETO 01/14

    Una nuova sensibilit si sta

    facendo largo fra le aziende

    vinicole. Un incrocio fra

    mecenatismo, marketing territori-

    ale e semplice passione. Che spinge

    sempre pi realt nazionali a con-

    frontarsi col mondo dellarte e della

    cultura. Arte e cultura, due termini

    che si potrebbero benissimo appli-

    care anche al lavoro in vigna, dove si

    mescolano una manualit quasi ar-

    tigianale, unita ad un personale tocco

    creativo e a una conoscenza appro-

    fondita delle tradizioni e delle buone

    pratiche enologiche. E dal delicatomix di arte e cultura che nasce il

    buon vino, quindi non c da stupirsi

    che molte aziende vinicole si occu-

    pino di queste, intese come forme

    di espressione. Sono sorti cos molti

    premi e iniziative, dalla letteratura al

    giornalismo, dalle arti fgurative alla

    scultura, dallarchitettura al design,

    ma anche orientate al restauro di

    antichi edifci storici, promosse e f -

    nanziate da aziende del vino, grandi

    e piccole. Che si incamminano lungo

    un binario che lega la promozione

    personale al sostegno, di cui c sem-

    pre il bisogno, al mondo dellarte e

    della cultura.

    Due sono i capostipiti di

    questa tendenza, per importanza e

    longevit: il Premio Nonino per la

    civilt contadina, il precursore es-

    sendo stato istituito dalla distilleria

    friulana nel lontano 1975, e il Premio

    Masi per la Civilt Veneta, solo di

    poco pi vecchio, ideato dallazienda

    della Valpolicella veronese. A questi,

    nel tempo, se ne sono aggiunti molti

    altri, spesso battendo strade origi-

    nali, come il caso di quello gior-

    nalistico indetto dallazienda spu-

    mantistica trentina Ferrari-Lunelli

    e dedicato al Titolo e alla copertinadellanno. Oppure della Guerrieri

    Rizzardi in quel di Bardolino, che ha

    scelto col suo concorso dedicato al

    grande Canova di sostenere i giovani

    scultori. O ancora al Gruppo Santa

    Margherita, promotore di un con-

    corso di narrativa per racconti in-

    editi che abbiano come tema il vino.

    Per questo nostro speciale abbiamo

    chiesto a quattro di queste aziende, le

    gi citate Nonino, Guerrieri Rizzar-

    di, Ferrari-Lunelli e il Gruppo Santa

    Margherita, motivazioni, obiettivi e

    risultati ottenuti nellorganizzazione

    di queste iniziative, lodevoli sotto

    tutti i punti vista. Buona lettura.

    LACULTURAFRAIVIGNETI

    Premieconcorsi,fraarte,culturaegiornalismo,promossiefinanziatidalleaziendevinicole

    FOCUS

    di Paolo Colombo

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    17/35

    33 SOMMELIERVENETO 01/14

    I l premio Nonino, ideato perla valorizzazione della civiltcontadina, stato istituitosulla base della grande amoredella nostra famiglia per la terra.Tutto nato con la nascita dellaleggendaria grappa monovitignoPicolit, un esperimento che al-lora rivoluzion il mercato cheha portato poi a risultati superla-tivi. Lidea era di distillare le uvedi un vitigno dalla produzionemolto limitata, ma non essendoautorizzata la coltivazione vennepresto abbandonata. I miei geni-tori, infatti, volevano distillare

    vinacce di altri vitigni autoctonifriulani ma si accorsero che quellipi rappresentativi Ribolla, Schi-

    oppettino, Pignolo e Tacelengheerano in via di estinzione perchne era vietata la coltivazione. Il29 novembre 1975 con lo scopodi farli ufcialmente riconoscere

    dagli organi nazionali e comuni-tari, istituirono il Premio Non-ino Risit dur da assegnareannualmente al vignaiolo cheavesse posto a dimora il migliorimpianto di uno o pi di questi

    vitigni. Il premio quindi natoanche con lobiettivo di far con-oscere ed apprezzare la grappamonovitigno senza snaturarlae in qualche modo servito pernobilitarla, sottolineandone il

    forte legame con la terra e soprat-tutto il valore del lavoro del con-tadino su di essa. Nel 1978 literper lautorizzazione di impiantidi quei vitigni ottenne il giustoriconoscimento e nel 1983 il Pre-mio Nonino Risit dur ottieneil regolamento CEE n. 382 conil quale i vitigni autorizzata ven-nero addirittura raccomandatie oggi sono un ore allocchiello

    della viticoltura del Friuli. Cos,in maniera naturale, il premio

    venne ampliato con una sezioneletteraria per la valorizzazionedella civilt contadina e il pre-mio letterario diventato semprepi importante ed addirittura nel1983 diventa internazionale.

    Fu un grande successo,tanto che persino LeonardoSciascia, sempre molto restio adaccettare premi, decise di venirea Percoto a ricevere il premio,anche perch una delle clausoledello stesso di venire a ritirarlodi persona. La giuria, presiedutaprima da Mario Soldati e oggi

    dal Premio Nobel V. S. Naipaul, composta tra da Adonis, JohnBanville, Ulderico Bernardi, Pe-ter Brook, Luca Cendali, Anto-nio R. Damasio, Fabiola Gianot-ti, Emmanuel Le Roy Ladurie,James Lovelock, Norman Manea,

    Morando Morandini, Claudio

    Magris, Edgar Morin ed Erman-no Olmi; tutti i componenti dellagiuria sono legati alla famigliaNonino da un profondo legamedi amicizia. Una delle pi belledichiarazioni sul premio stataquella dellantropologo ClaudeLevi-Struass, Premio Internazi-onale Nonino 1986, che venuto aPercoto, ha denito questo viag-gio come il suo viaggio pi es-otico. Il premio si rivelato unaforma embrionale di salvaguar-dia della biodiversit, istituitoquando ancora di biodiversitnon si parlava se non in ambi-enti specicatamente scientici.

    Una straordinaria avventura cheha contribuito a far diventare la

    Grappa Nonino non solo sinoni-mo di acquavite di qualit, maanche simbolo di celebrazionedei valori e della cultura conta-dina oggi, in tempi di globaliz-zazione, pi che mai attuali: il

    rispetto per luomo, che oggi siconcretizza nella solidariet, ed ilrispetto per la natura e lecologia.Un atto damore verso la nostraterra che si rivelato a distanzadi quasi quarantanni un ottimoe attualissimo strumento di co-municazione, con straordinaririscontri su stampa e opinionepubblica.

    DISTILLERIENONINO,PERCOTO(UDINE)

    ANTONELLANONINO

    Spiritodelpremioilrispettoperluomocheoggisiconcretizza

    nellasolidarietenelrispettoperlanatura

    Il nostro concorso nasce nel

    2009 con lintento di offrire

    ai giovani scultori delle Ac-

    cademie di Belle Arti la possibilit

    di esporre le proprie opere. Sono

    in molti a domandarsi come mai

    ad unazienda vitivinicola come

    Guerrieri Rizzardi possa venire

    lidea di istituire un concorso di

    scultura intitolato alla gura di

    Antonio Canova ed ancora pi

    normale che ci si chieda anche

    che cosa ha a che fare unazienda

    vitivinicola con un concorso di

    tale natura. Partendo dalla con-

    siderazione che il vino , di fatto,

    opera delluomo e ricco di unapropria vena artistica, viene al-

    trettanto naturale lassociarlo

    ad altre opere di nobile ingegno.

    Ma ancora: perch la scultura?

    Perch la scultura ha a che fare

    con la terra, con la plasticit che

    richiama la manualit del viticol-

    tore ove si pota, si accompagna

    la crescita della pianta, si raccol-

    gono a mano i frutti. E questa

    un arte.

    Inne, la scelta di dedi-

    care questo concorso ad Antonio

    Canova. Perch siamo in Veneto.

    Guardando le sue statue, vedia-

    mo la sua mano che, modelland-

    one le forme, le accarezza per dar

    loro vita. Perch ha cominciato a

    lavorare giovanissimo. Un ulteri-

    ore e profondo senso del concorso

    , infatti, il desiderio di poter dare

    ai giovani talenti delle Accademie

    di Belle Arti italiane la possibilit

    di avere una voce anche sulla sce-

    na della scultura contemporanea.

    Per questo chiediamo alle Ac-

    cademie di segnalarci gli artisti

    pi meritevoli, onorando con tale

    scelta il loro fondamentale ruolo

    istituzionale, a garanzia di una

    qualit ed ambizione tese a rag-

    giungere nuovi ideali di bellezza,

    come lo stesso Canova volle, fon-

    dando lAccademia di Roma.

    Gabriella Belli, direttrice

    della Fondazione Musei Civici

    di Venezia, afancata in giu-

    ria dalla scrittrice Isabella Bossi

    Fedrigotti, dallartista Nunzio Di

    Stefano, da Mario Guderzo, di-

    rettore del Museo e Gypsoteca

    Antonio Canova di Possagno

    (TV), dalla collezionista Giusep-

    pina Panza di Biumo e da Franc-

    esco Stocchi, senior curator del

    Museum Boijmans Van Beunin-

    gen di Rotterdam. Nel Comitato

    dOnore, artisti di fama mondi-

    ale, come Nicola Carrino, Pino

    Castagna, Eliseo Mattiacci, Ar-

    naldo Pomodoro e Giancarlo Ga-

    lan, presidente della Fondazione

    Canova. Le dieci opere naliste

    sono esposte al pubblico per al-

    cuni giorni nei saloni di Villa Riz-

    zardi a Negrar, nel cuore della

    Valpolicella, a poca distanza da

    Verona. In questa sede, il giorno

    stesso della premiazione, i giu-

    rati si riuniscono la mattina per

    visionare le opere e decidere

    lartista vincitore. Nel pomerig-

    gio stesso avviene la cerimonia

    di premiazione, alla presenza

    di tutti i nalisti. Questanno la

    premiazione avr luogo il 10 ot-

    tobre 2014. Intanto, gi lo scorso

    5 aprile a Possagno nel Museo

    Gypsoteca Antonio Canova,

    stata inaugurata lesposizione

    di Alberto Gianfreda, vincitore

    del Premio Guerrieri Rizzardi

    al Concorso di Scultura Antonio

    Canova 2012. Due sono infatti i

    premi riconosciuti dal concor-

    so: uno monetario, consegnato

    al momento della cerimonia di

    premiazione ad ottobre a Villa

    Rizzardi di Negrar, e laltro pre-

    mio che d la possibilit di tenere

    successivamente la personale a

    Possagno.

    PRESIDENTECONCORSODISCULTURAANTONIOCANOVADIGUERRIERIRIZZARDI,

    BARDOLINO(VERONA)

    MARIACRISTINARIZZARDI

    FOCUS

    Lasculturahaachefareconlaterra,conlaplasticitcherichiamano

    lamanualitdelviticoltore

    SOMMELIERVENETO01/14 32

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

    18/35

    35 SOMMELIERVENETO 01/14

    Santa Margherita una

    delle realt vitivinicole

    italiane pi brillanti e at-

    tive nel mondo della cultura e de-

    gli eventi, grazie ad una scelta di

    costante ricerca delleccellenza,

    si affermata, nel settore, tra le

    aziende leader di alta qualit. Par-

    ticolare attenzione viene riserva-

    ta allimmagine aziendale, con

    la volont di trasmettere anche

    visivamente la qualit dei propri

    prodotti, sempre con un qualcosa

    in pi. Con questo proposito

    stato organizzato il Premio Eno-Letterario Esploratori del Gusto,

    un concorso di narrativa per rac-

    conti inediti, che abbiano come

    tema il vino, inteso nella sua ac-

    cezione pi ampia. Librerie Fel-

    trinelli afanca lazienda come

    partner sin dalla prima edizione

    del Premio, giunto, nel 2013, alla

    sua ottava edizione.

    La manifestazione cresce

    ogni anno, posizionandosi tra le

    pi prestigiose nel panorama dei

    premi letterari: oltre 14.000 au-

    tori esordienti che hanno inviato

    i loro racconti no ad oggi. Ac-

    canto ad essi, il Premio ha visto

    susseguirsi numerose rme pres-

    tigiose della letteratura contem-

    poranea con racconti inediti e

    fuori concorso; Giovanni Mon-

    tanaro, Eva Cantarella, Bened-

    etta Cibrario, Simonetta Agnello

    Hornby, Michele Serra, Enrico

    Ruggeri, Gad Lerner e tanti altri

    hanno portato la loro autorevole

    testimonianza con nuovi intrecci

    letterari tra cultura del vino, cre-

    ativit personale e fantasia.

    A questi autori Doc delle

    passate edizioni, nelledizione

    2013 si sono aggiunti: Adua Villa,volto noto della televisione itali-

    ana e sommelier Master Class,

    docente dei corsi di formazione

    Ais esperta in degustazioni di

    vini, birre, oli, distillati, sigari,

    prodotti caseari con certicazi-

    one Onaf, Paolo Di Paolo, nal-

    ista del Premio Strega 2013 con il

    romanzo Mandami tanta vita, e

    Marco Mancassola, giornalista e

    scrittore che attualmente vive in

    Inghilterra e vanta collaborazioni

    con Vogue Italia, Wired, Libra-

    tion e altri giornali. Personaggi

    del mondo della cultura e dello

    spettacolo, hanno negli anni coa-

    diuvato la presidente della Giu-

    ria, Inge Feltrinelli, nel vagliare

    gli scritti migliori e pi originali.

    Questanno stata afancata da

    Monica Guerritore, uno dei sim-

    boli del teatro, del cinema e della

    ction, Francesca Topi, direttrice

    del canale Alice TV, Neri Mar-

    cor, dalla personalit poliedrica

    sia come attore che come condut-

    tore televisivo e doppiatore, e da

    me stesso, come amministratore

    delegato del Gruppo Vinicolo

    Santa Margherita. Tre i racconti

    vincitori per ogni edizione, conuna tiratura complessiva di oltre

    700.000 copie, stampati e alle-

    gati come retro etichette a libro

    alle bottiglie di Pinot Grigio Val-

    dadige Doc, Chardonnay Vigneti

    delle Dolomiti Igt e Mller Thur-

    gau Frizzante Vigneti delle Dolo-

    miti Igt, fanno bella mostra di s

    nelle enoteche, nei migliori ris-

    toranti e presso i clienti pi rap-

    presentativi di Santa Margherita.

    Una dimostrazione dellimpegno

    che lazienda pone nella promozi-

    one della cultura del mondo del

    vino, indissolubilmente legato a

    quello del cibo.

    AMMINISTRATOREDELEGATODELGRUPPOVINICOLOSANTAMARGHERITA,

    FOSSALTADIPORTOGRUARO(VENEZIA)

    ETTORENICOLETTO

    Ilpremiovuolessereunatestimonianza

    deinuoviintrecciletteraritraculturadelvino,creativitpersonaleefantasia

    Il primo alla settima

    edizione, il secondo attende

    il battesimo. Stiamo par-

    lando dei due premi giornalistici

    rmati Cantine Ferrari. Il primo,

    il premio Ferrari Titolo e Coper-

    tina dellAnno, denito dai me-

    dia come il pi originale premio

    giornalistico italiano, coinvolge i

    quotidiani e i periodici del nostro

    paese di cui va a premiare il titolo

    o la copertina e consiste, per en-

    trambi i vincitori, in 1.000 bot-

    tiglie di Ferrari Brut. E uno dei

    pochissimi premi giornalistici, o

    forse lunico, attribuito non a una

    persona ma a una testata, quindi

    a tutta una redazione. Ed cos

    perch questo doppio concorso

    guarda alla fantasia, alla creativ-it, al lavoro di squadra e titoli

    o copertine non sono mai opera

    di un singolo giornalista ma es-

    pressione di pi. La ricerca della

    fantasia e della creativit che si

    voluta celebrare con questi due

    premi in stretto legame con la

    natura stessa delle bollicine Fer-

    rari che nascono, oltre che dalla

    tradizione e da un territorio

    straordinario qual il Trentino,

    dalla fantasia e dalla sapienza

    creativa degli enologi della casa:

    anche in questo caso, oltre a

    quello spruzzo di genialit che si

    pu cogliere nelle bollicine, conta

    il lavoro di squadra, iniziato gi

    dalla terra.

    Il prestigio del quale ha

    subito goduto il premio Ferrari

    Titolo e Copertina dellAnno

    (www.titoloecopertinadellanno.

    com) leggibile nella giuria che

    riunisce grandi nomi dellarte,

    della cultura e del giornalis-

    mo quali: Giulio Anselmi, Isa-

    bella Bossi Fedrigotti, Antonio

    Calabr, Emilio Carelli, Aldo Ca-

    zzullo, Lella Costa, Antonio Di-

    pollina, Massimo Donelli, Mattia

    Feltri, Mario Giordano, Stefano

    Lorenzetto, Clemente Mimun,

    Arnaldo Pomodoro, Claudio Sa-

    belli Fioretti, Roberto Saviano,

    Lamberto Sposini, Gian Antonio

    Stella, Oliviero Toscani, AndreaVianello, oltre a Matteo e Camil-

    la Lunelli. E stato conquistato,

    per il titolo, dalla Stampa, dal

    Quotidiano Nazionale, da Re-

    pubblica, dal Sole 24 Ore e dal

    Manifesto. Mentre per la coper-

    tina i vincitori sono stati: Sette,

    LEspresso, Panorama e IL (sup-

    plemento del Sole 24 Ore).

    Laltro premio Ferrari,

    Larte di vivere italiana, per

    larticolo dellanno, ha un respiro

    internazionale ed alla sua prima

    edizione. Liniziativa, patrocinata

    dalla Presidenza del Consiglio dei

    Ministri, nasce dalla profonda -

    ducia delle Cantine Ferrari nei

    valori del Made in Italy e vuole

    contribuire a esaltare gli elemen-

    ti intangibili legati al meglio del

    nostro stile di vita e a tutto ci

    che rende unico il nostro modo di

    vivere, pensare, progettare e pro-

    durre. Obiettivo delliniziativa

    valorizzare il Made in Italy di ec-

    cellenza e lo stile di vita italiano

    premiando un quotidiano o pe-

    riodico estero che abbia appro-

    fondito in chiave originale uno o

    pi temi legati allarte di vivere

    italiana. Anche in questo caso,

    il premio consiste in 1.000 bot-

    tiglie di Ferrari Brut. A decidere

    il vincitore una giuria egual-

    mente vetrina di grandi nomi

    delle istituzioni, del giornalismo,dellimprenditoria.

    Eccone i componenti:

    Giulio Anselmi, Armando Bran-

    chini (vicepresidente di Altag-

    amma), Claudio Luti (presidente

    di Kartell e Cosmit), Matteo Mar-

    zotto, Jacopo Morelli (presidente

    dei Giovani Imprenditori), Paolo

    Peluffo (consigliere della Corte

    dei Conti), Michele Valensise

    (segretario generale della Farne-

    sina), Maarten Van Aalderen

    (presidente dellAssociazione

    stampa estera in Italia) e Santo

    Versace, oltre a Camilla e Matteo

    Lunelli.

    RESPONSABILECOMUNICAZIONEGRUPPOLUNELLI,TRENTO

    PRESIDENTEDELLAGIURIADELPREMIOTITOLOECOPERTINADELLANNO

    CAMILLALUNELLI

    FOCUS

    Laricercadellafantasiaedellacreativitchesivolutacelebrareconquestopremio

    instrettolegameconlanaturastessa

    SOMMELIERVENETO01/14 34

  • 7/22/2019 Sommelier Veneto n. 1-2014

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    Antibatterica, calmante, emolliente, an-

    tirughe. Fra le tante qualit intrinseche

    possedute dalluva non c solo la capacit

    di offrire quel grande prodotto che il vino. Gra-

    zie alle sue molte componenti naturali, zuccheri,

    sali minerali e vitamine del gruppo A e B principal-

    mente, in grado di offrire una vastissima variet di

    beneci per la salute, ma soprattutto per la cosmesi

    e la bellezza. Se ne accorsero gi nellantichit Greci

    e Romani, tanto che si racconta che la stessa regina

    Cleopatra amasse farsi dei bagni immersa nel vino.

    I beneci del vino nei trattamenti cosmetici sono ci-

    tati anche da Caterina Sforza e alla corte di Re Luigi

    XIV era di moda applicare vino invecchiato sul viso

    per illuminare la carnagione. I suoi avonoidi, ad es-empio, producono un effetto antiossidante, miglio-

    rano lelasticit della pelle e favoriscono il ricambio

    cellulare, mentre i polifenoli che si trovano nei semi

    delluva, come il resveratrolo, contrastano i radicali

    liberi, causa dellinvecchiamento della pelle.

    LESEMPIODIANCILLALUGANA

    Da questi presupporti nata quella che oggi

    viene chiamata vinoterapia, grazie ad un intuizione

    dei coniugi francesi Mathilde e Bertrand Thomas,

    che nel 1995 crearono la Caudalie, azienda produt-

    trice della prima gamma cosmetica a base di uva,

    vinaccioli e foglie di vite. La loro strada stata poi

    seguita da molti, soprattutto da aziende che hanno

    voluto provare ad afancare alla tradizionale attiv-

    it di produzione di vino anche quella di cosmetici.

    Come il caso dellAncilla Lugana, azienda di Lu-

    gana di Sirmione, sul Lago di Garda. La nostra

    unazienda vitivinicola che ha pi di 45 anni di sto-

    ria racconta Luisella Benedetti, che dal 2003 ha

    preso in mano le redini dellazienda , produce L u-

    gana Doc ed stata fra le prime ad usare il metodo

    classico. Lidea di dedicarsi al settore cosmetico

    arrivata quasi per caso, dopo un Vinitaly in cui ave-

    vamo presentato u