Sommario Filippine: Manila allunga il passo … alla piaga della corruzione e all'eva-sione nonchè...

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ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 4° - 3 dicembre 2010 n. 17 FILIPPINE Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio sostegno imprese della Farnesina (DGCE) - [email protected] Filippine: Manila allunga il passo iniziando dalle infrastrutture Ora anche Manila è disponibile ad aprire le porte agli stranieri pag 9 Autostrade e reti metropolitane: il calendario dei cantieri pag 13 Il nuovo Governo del Presidente Aquino annuncia un consistente piano di investimenti puntando sull'afflusso di capitali privati. Economia e consumi in forte ripresa. La situazione finanziaria del Paese è particolarmente solida, grazie soprattutto alle rimesse degli emigranti a pagina 2 STATI UNITI Usa: Landi Renzo punta su flotte aziendali a metano pag 16 CINA Hong Kong: mantiene il primato export per la bigiotteria pag 17 Procede la strategia di crescita sul mercato americano della Landi Renzo che, nel gennaio di quest'anno, ha aperto una filiale negli Stati Uniti localizzata a Los Angeles, con cui punta a in- serirsi nel mercato nordamericano dei sistemi di alimentazione a metano (cng: compressed na- tural gas) per auto a pagina 16 Usa: Landi Renzo punta su flotte aziendali a metano STATI UNITI Veduta di El Nido, esclusiva località turistica sull’isola di Palawan SETTORI E AZIENDE Meccanica Trasporti e infrastrutture pag 18 Bielorussia Turchia pag 19 PAESI E MERCATI

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E C O N O M I A , N O R M A T I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L ’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I T A L I A N E

Sommario

Anno 4° - 3 dicembre 2010

n. 17

FILIPPINE

Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio sostegno impresedella Farnesina (DGCE) - [email protected]

Filippine: Manila allunga il passoiniziando dalle infrastrutture

Ora anche Manila è disponibile ad aprire le porte agli stranieri

pag 9Autostrade e reti metropolitane: il calendario dei cantieri

pag 13

Il nuovo Governo del Presidente Aquino annuncia un consistente piano di

investimenti puntando sull'afflusso di capitali privati. Economia e consumi in forte

ripresa. La situazione finanziaria del Paese è particolarmente solida, grazie

soprattutto alle rimesse degli emigrantia pagina 2

STATI UNITIUsa: Landi Renzo puntasu flotte aziendali a metano

pag 16

CINAHong Kong: mantiene il primato export per la bigiotteria

pag 17

Procede la strategia di crescita sul mercato americano della Landi Renzo che, nel gennaio diquest'anno, ha aperto una filiale negli Stati Uniti localizzata a Los Angeles, con cui punta a in-serirsi nel mercato nordamericano dei sistemi di alimentazione a metano (cng: compressed na-tural gas) per auto

a pagina 16

Usa: Landi Renzo punta su flotte aziendali a metanoSTATI UNITI

Veduta di El Nido, esclusiva località turistica sull’isola di Palawan

SETTORI E AZIENDE

MeccanicaTrasporti e infrastrutture

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BielorussiaTurchia

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milioni) vivono tuttora al di sotto della so-glia di povertà. Apertura agli investimen-ti esteri. Lotta alla piaga della corruzione e all'eva-sione nonchè conseguente aumento del-la raccolta fiscale dello Stato per finanzia-re un vasto programma di sviluppo delleinfrastrutture a cui saranno associati in-vestitori nazionali, esteri ed internazio-nali (WB, ADB e BEI) e il miglioramentodei servizi sociali e formativi.

La valuta si è fortemente rafforzata

Favorevoli anche i dati macroeconomici:le Filippine hanno un debito estero pari acirca 55 miliardi di dollari con riserve va-lutarie che superano però, ad ottobrescorso, i 56,8 miliardi. La bilancia dei pa-gamenti ha avuto un surplus record di6,54 miliardi (settembre). Nel periodogennaio-agosto 2010 le esportazioni so-no cresciute del 37,3% (38,298 miliardi di

Le Filippine, un Paese di 92 milioni diabitanti con un PIL pro capite (a parità dipotere di acquisto) pari ad oltre 3.500dollari all'anno, sono in piena ripresaeconomica. Il tasso di crescita del Pil,nel primo semestre del 2010, è stato del7.8% annuo e l'aumento dei consumi,che coprono il 70% del prodotto lordo, hasfiorato il 6 per cento. Per il periodo 2011-15 l'OCSE prevedeche l'aumento del PIL sarà del 4,6% an-nuo. In maggio ci sono state le elezionipresidenziali che hanno visto la vittoriadi Benigno Aquino con ampio margine(5,7 milioni di voti in più rispetto al secon-do candidato più votato). A cinque mesidi distanza il neopresidente continua agodere di una percentuale di gradimen-to attorno al 70 per cento. Il dato costituisce un'eccellente premes-sa per l'attuazione del programma dicambiamenti annunciati durante la cam-pagna elettorale: lotta all'esclusione so-ciale in un Paese di grandi squilibri, do-ve circa un terzo della popolazione (27

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Le Rock Islands di Palau

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dollari) e le importazioni del 26,1%(35,324 miliardi). La moneta nazionale (Peso) si è forte-mente rivalutata sul dollaro e sull'euro(19,2% negli ultimi 12 mesi) e l'inflazio-ne nel 2010 è stimata al 3,7%. Le aspet-tative di crescita economica del Paeseed i suoi dati macroeconomici positivihanno anche provocato, negli ultimi 10mesi, un forte afflusso di capitali specu-lativi. Secondo i dati della Banca Centra-le lo stock di "hot money" è passato nel-lo stesso periodo da 358 milioni di dolla-ri a 2,5 miliardi. Il dato ha comportatouna rivalutazione del Peso nei confrontidi dollaro ed euro del circa 20%.E in novembre, a seguito dell'incremen-to delle riserve valutarie del Paese,Standard&Poor's ha aumentato il "cre-dit rating" filippino da "BB-" a "BB" (al pa-ri di Indonesia e Vietnam) con un Outlo-ok "stabile". Il debito assicurativo a lun-go termine del Peso è stabile a "BB+".Nel contempo le autorità monetarie han-no approvato la quarta fase di riforme nelsettore monetario liberalizzando le re-strizioni esistenti sui trasferimenti di ca-pitali all'estero.

La sfida delle tre P

Ma si sta muovendo nella stessa direzio-ne anche il Governo. Il primo segnale delpasso assunto dalla nuova amministrazio-ne si è avuto in ottobre con la presentazio-ne di una prima parte del massiccio pianodi investimenti che il Governo di Manila in-tende realizzare in regime di "Public-Priva-te-Partnership" per un totale di circa 20 mi-liardi di dollari. Copre il settore stradale,ferroviario, dei trasporti urbani (incluse me-tropolitane), la costruzione e il potenzia-mento della rete di aeroporti e di porti. Nu-merosi anche i progetti nel settore delleenergie classiche (idro e gas) ed alterna-tive (geotermia - di cui le Filippine sono ric-chissime - ed eoliche). A fine novembre ilministro delle Finanze pubblicherà formal-mente la lista dei progetti che saranno di-sponibili per un partenariato nel 2011.

Grandi famiglie

Il sistema di potere è tuttora caratterizza-to dalla prevalenza di un ristretto numerodi grandi famiglie di origine spagnola e ci-

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La raffineria della Petron Corp. sulla costa di Bataan, la provincia a nord ovest di Manila

nese, insediatesi nel territorio sul finire delXVIII secolo e che per lungo tempo hannocercato di consolidare la loro presa sul-l'economia e sulla gestione politica delPaese. Di qui una legislazione molto pro-tezionista e poco trasparente, che ha sco-raggiato finora l'afflusso di iniziative e ca-pitali da altri Paesi asiatici e dall'Occiden-te. E questo non tanto per il contenuto del-le leggi quanto per le notevoli incertezzeche tuttora sussistono nella loro applicazio-ne. Ancora oggi le Filippine figurano nel-le posizioni di coda della classifica"Doing Business" della Banca Mondia-le, dove i diversi Stati sono giudicati inbase alla facilità con cui si può operarein campo economico. Ma le cose stanno cambiando: il Paese de-ve inevitabilmente aprirsi in quanto inten-de inserirsi nel processo di grande cresci-ta dell'Asia "emergente" e cogliere le rela-

tive opportunità. E questo viene compre-so anche da un crescente numero di fami-glie e di imprenditori locali che quindi so-no interessati anche a stringere alleanzecon partner esteri in grado di portare capi-tali, tecnologia, know how organizzativo econoscenza dei mercati. Con un asso nel-la manica rispetto ad altri paesi dell'ASE-AN: la diffusa conoscenza della lingua in-glese che è patrimonio comune della mag-gioranza della popolazione.

Il successo delle Free Trade Zones

Al maggio 2010 risultano operanti 217 FreeTrade Zone in cui gli investitori usufruisco-no di significative agevolazioni. Di queste,sette sono specializzate nel settore agroin-dustriale (Agro-Industrial Economic Zones),134 in quello informatico e delle telecomu-

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nicazioni (IT Parks), 65 in attività manifattu-riere (Manufacturing economic zones), duein attività medico farmaceutiche (MedicalTourism Parks) e 9 nel turismo (Tourism EZ).Le più importanti aree industriali attrezzate,riservate alle imprese esportatrici, sono lo-calizzate nell'ex base militare statunitensedi Clark (Subic Bay) e a Cebu: in prevalen-za multinazionali e subcontractor del setto-re elettronico e dell'IT (Intel, Texas Instru-ment, Timex), tessile, meccanico, cantie-ristico dove nei giorni scorsi è stato varatoun bulk carrier da 180mila tonnellate di staz-za lorda (cantiere Tsuneishi - Aboitiz),nonchè alimentare (Nestlè). Nel Paese sono insediate diverse gran-di case automobilistiche tra cui Toyotae Nissan (assemblano in prevalenzaSUV e veicoli commerciali), nonchè igruppi Ford e General Motors a cui fan-no da corollario centinaia di produttori dicomponentistica auto (parti elettriche,giunti, trasmissioni ecc.) che si avvan-taggiano del regime doganale preferen-ziale del mercato AFTA (Asian Free Tra-de Area) e degli accordi di libero scam-bio siglati dalle Filippine con il Giappo-ne. A gennaio dovrebbe essere firmatol'accordo di "Partnership e Cooperazio-ne Politica tra l'UE e le Filippine" checontiene uno specifico articolo relativoagli investimenti.

In occasione dell'ultima ministeriale eco-nomica EU-ASEAN (Vietnam, agosto2010) il nuovo Ministro per il Commercioe gli Investimenti filippino ha inoltre uffi-cialmente manifestato l'interesse del Go-verno di Manila all'avvio di colloqui su unaccordo di libero scambio (FTA) UE-Fi-lippine che potrebbe, in prospettiva, rap-presentare un importante volano perl'apertura di questa economia.Si aggiunge un crescente numero di so-cietà che operano in attività cosiddettedi business process outsourcing (callcenter, servizi informatici e via dicendo)in prevalenza per committenti statuniten-si. Nel contempo la B/E Aerospace haannunciato l'intenzione di costituire unalinea di montaggio per la carlinga del-l'Airbus A350 e sono in avanzato stato dinegoziazione il trasferimento nell'ex ba-se aerea USA di Clark della manutenzio-ne degli aerei della compagnia aereaLufthansa. Sempre a Clark, Singapore Airlines haannunciato un investimento di 20 milio-ni per espandere le sue attività di servi-zio, così da consentire entro il 2012 lamanutenzione, riparazione e controllodei Boeing 747 e 777 della sua flotta e diquella delle 20 aerolinee che si affida-no, per la parte tecnica, alla SingaporeAirlines Engineering Co. (SIAEC).

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Una fabbrica di scarpe a Marinka City, a est di Manila (Foto AFP)

Potenziale minerario da valorizzare

Ma le potenzialità del Paese copronouna sfera di attività molto più ampia. LeFilippine, innanzitutto, dispongono di unampio patrimonio minerario: i giacimen-ti auriferi che, stranamente, sono rima-sti ignoti ai conquistadores spagnoli, so-no l'esempio più noto. Ma l'elenco puòessere esteso ad altre filiere metalliferetra cui rame, minerale di ferro, nickel, si-licati ecc. e a quella dei fertilizzanti (fo-sfati). Una forte accelerazione nellosfruttamento di queste risorse dovrebbeessere consentita dalla nuova legge mi-neraria approvata nella passata ammini-strazione, per la quale però non sonostati ancora definiti i regolamenti attua-tivi che aprono l'accesso al settore an-che ad investitori stranieri. E gli opera-tori interessati, dalla Cina, alle grandicompagnie statunitensi e australiane,non mancano.

Energie: l'opzione è verso le rinnovabili

Rilevanti anche le risorse energetichedel Paese; si prevede di investire neiprossimi anni oltre 5 miliardi di dollari nelsettore delle fonti rinnovabili. In partico-lare le Filippine sono uno dei Paesi almondo provvisti del maggior potenzialegeotermico. Attualmente la produzionegeotermica ammonta a 2mila megawattannui ma sono già identificati nuovi sitiper ulteriori 1.000 megawatt, che do-vrebbero essere messi in produzione neiprossimi anni. Complessivamente gli investimenti pub-blici e privati, previsti nel 'revamping' del-le centrali esistenti e nelle nuove inizia-tive ammontano a 1,8 miliardi di dollari:molti di questi progetti godono del sup-porto della Banca Europea degli Inve-stimenti, della Banca Mondiale e del-l'Asian Development Bank. La configu-razione del Paese, suddiviso in oltre 7mi-

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Manila, la sede dell’Asian Development Bank (ADB) (Foto Afp)

la isole verdeggianti, propone anche uncontesto ideale per lo sviluppo di ener-gie rinnovabili: eolico, solare, biomasse,correnti marine. Con l'ulteriore vantaggioche le Filippine sono inserite nel sistemadei Clean Development Mechanism delProtocollo di Kyoto e già figurano al se-sto posto nel mondo per numero di pro-getti approvati: una recente missionedell'ENEL ha evidenziato le forti possi-bilità del settore. Inoltre il Paese ha adottato una legisla-zione che favorisce la produzione, l'uti-lizzo e l'esportazione di biocarburanti(bioetanolo e biodiesel) per autotrazio-ne. Per quanto riguarda i combustibiliconvenzionali, le Filippine dispongono disignificative riserve di carbone e recen-temente, al largo delle isole Pawlan, so-no stati individuati importanti giacimentidi idrocarburi (petrolio e gas naturale).

Nuove filiere produttiveMa in tutti i settori moltissimo resta da fa-re. Ad esempio nel campo della mecca-nizzazione agricola e della trasformazio-ne alimentare incluse catene del freddo,sistemi di packaging, ecc. Le Filippine,infatti, sono uno dei primi Paesi importa-tori mondiali di riso e devono svilupparela propria capacità produttiva per ridur-re il gap tra produzione e consumo inter-

no. Nel contempo, con oltre 7mila isolee 36mila chilometri di coste, hanno ungrande patrimonio ittico sfruttato però inmaniera poco razionale. Un settore cheil Paese intende sviluppare è anche quel-lo cantieristico per il quale è stato avvia-to un piano specifico (Domestic ShippingDevelopment Plan) che prevede la co-struzione nei prossimi anni di oltre 600tanker, portacontainer, bulk carrier e na-vi ro-ro.

Prospettive di crescita urbanaLa crescita in questi anni del Paese, checonta oltre 92 milioni di abitanti a cui siaggiungono 4,3 milioni di lavoratori emi-grati all'estero (WB), si accompagna al-lo sviluppo dei servizi, dell'edilizia, delleinfrastrutture urbane, dei trasporti, dellagrande distribuzione, della sanità e del-la formazione con tutte le filiere collega-te: dall'industria del mobile, ai materialida costruzione, ai medicinali e alle ap-parecchiature sanitarie. Sotto il profilo finanziario, il vero puntodi forza del Paese sono però le rimessedegli emigranti che contribuiscono al rie-quilibrio della bilancia dei pagamenti conun apporto annuo pari a 21,3 miliardi didollari (proiezione 2010 World Bank), dicui circa 2 miliardi solo dall'Italia. Lascarsa propensione al risparmio dei filip-

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Le condizioni di sicurezza delle Filippine sonomigliorate negli ultimi anni. Ciononostante nelPaese restano attivi gruppi di opposizio-ne armati il principale deiquali è il Moro Islamic Li-beration Front, con cui èprevista entro brevel'apertura di una trattativa.Il nuovo Presidente puòcontare sulla significativa,pubblica apertura di creditomanifestatagli dal Fronte. Ilnegoziato dovrebbe condur-re alla creazione di una nuo-va entità giuridica autonomamusulmana.

Nessuna mediazione invece è prevista con or-ganizzazioni apertamente terrori-stiche che hanno compiuto in an-ni recenti una serie di attentati.Sono l'Abu Sayyaf Group e ilRajah Solaiman Group. L'am-ministrazione Aquino si è impe-gnata anche a sradicare il fe-nomeno dei cosiddetti extraju-dicial killings, cioè assassini digiornalisti, esponenti di sini-stra, associazioni sindacali econtadini in cui sarebberoassertivamente coinvolti sin-goli elementi delle Forze Ar-mate e della Polizia.

Sicurezza: riprenderanno le trattative con il Fronte Islamico

pini (la più bassa dell'area asiatica) pro-voca una forte pressione sui consumi dicui si avvantaggiano i più grandi mallcommerciali esistenti al mondo presen-ti a Manila (oltre 20 milioni di abitanti).

Investire nel turismoInfine il turismo: già oggi contribuisce peril 6% al PIL filippino, ma il potenziale di at-trazione del Paese è molto elevato anchese deve scontare la sostanziale assenzadi infrastrutture di livello (strade, aeropor-ti) e di know-how. Per contro ha un patri-monio terrestre (flora e fauna tropicale,paesaggi, risorse naturali, quali acque ter-mali, del tutto non sfruttate), marino (conbarriere coralline incontaminate) ed uma-no (gentilezza e disponibilità verso il pros-simo) del tutto insuperabile. Nei primi cinque mesi del 2010 le presen-ze registrate hanno superato i 3,6 milionidi visitatori con una crescita, per quelli pro-venienti dall'estero, del 12% su base an-nua. Circa il 95% di detto flusso provieneda Cina, Usa, Corea, Giappone. Nei primi7 mesi del 2010 la presenza di turisti ita-liani è stata di 9.800 unità.

È un'attività di forte interesse anche pergli investitori stranieri poiché possonodetenere fino al 100% delle società ope-ranti in questo settore dove esistono giàalberghi e strutture di categoria medio-alta e dove sono avviate diverse iniziati-ve con capitali finanziari provenienti daStati Uniti, Corea del Sud, Singapore,Hong Kong e Cina.

Business Process OutsourcingLe Filippine hanno seguito con successol'esempio dell'India nelle attività di Busi-ness process outsourcing con un fattura-to complessivo di 6,8 miliardi di dollari nel2008. In particolare, grazie all'ottima pa-dronanza dell'inglese l'industria filippinadei soli call center ha un giro di affari cheraggiungerà 5,7 miliardi a fine 2010, su-perando in tal modo la stessa India (5,5miliardi). Accenture, leader mondiale inquesto tipo di attività, ha localizzato nelleFilippine il suo terzo centro servizi interna-zionale, con 20 mila addetti. L'obiettivo diManila è di raggiungere in questo settorei 25 miliardi nel 2016 dando occupazionea 1,3 milioni addetti.

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I terrazzamenti di Banaue sull’isola di Luzon sono stati dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco (Foto Magalhães/Wikipedia)

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scevro di arroganza. Mentalità e culturalocale risentono anche dell'influenza cat-tolica, dovuta a quasi quattro secoli di pre-senza spagnola, che danno al Paeseun'atmosfera latino-americana che con-sente agli europei, anche se in un conte-sto asiatico, di sentirsi a "casa" propria.

Quali sono le potenzialità del Paesesotto il profilo economico?Le Filippine negli ultimi 25 anni sono sta-te la cenerentola dello sviluppo econo-mico asiatico: ma l'atmosfera negli ultimi

Quali sono le caratteristiche delle Fi-lippine rispetto agli altri Paesi dellaRegione Asia-Pacifico?Nelle Filippine un imprenditore europeoriscontra, indubbiamente, minori difficol-tà di approccio rispetto ad altri Paesi del-l'area: in tutto il Paese la lingua utilizza-ta nel mondo degli affari e nella vita quo-tidiana è l'inglese, retaggio positivo di cir-ca mezzo secolo di presenza degli Usanel Paese. Il costo del lavoro è molto con-tenuto ed i filippini hanno una buona at-titudine al lavoro. C'è un clima cordiale,

Ora anche Manila è disponibilead aprire le porte agli stranieriSui cambiamenti in atto nell'economia e nella società filippine, "Diplomazia Economica Italiana" ha intervistatol'Ambasciatore italiano a Manila, Luca Fornari

La nuova amministrazione guidata da BenignoAquino ha un programma chiaro che punta asbloccare alcuni nodi storici che in passato han-no rallentato lo sviluppo del Paese. La sfide più impegnative:- alleggerire il peso del protezionismo. Le Fi-lippine figurano in coda alle classifiche deldoing business della Banca Mondiale; - lotta sistematica alla corruzione: le basse pa-ghe della burocrazia facilitano la corruzione; - accelerare la lotta alla povertà: circa un ter-zo della popolazione (27 milioni) vive sotto lasoglia di povertà;- creare posti di lavoro "di qualità". Le statisti-che indicano un tasso di disoc-cupazione dell'8% ma i datireali sono molto superiori an-che perché nel computo entra-no solo le persone iscritte alleliste di collocamento e il datonon tiene conto di milioni di per-sone, soprattutto giovani, con la-vori episodici e precari;- accrescere la raccolta fiscalecon l'obiettivo di consentire alloStato di operare in due direzioni:l'introduzione di politiche sociali mi-rate ad attenuare i grandi squilibri

di reddito tuttora esistenti nel Paese attivandoconsistenti investimenti nella sanità (nuoviospedali e centri sanitari), nella scuola, nelle re-ti di servizi urbani, da un lato. E supportare fi-nanziariamente il programma di investimentinel settore delle infrastrutture (energia, traspor-ti, servizi a rete) per accrescere la competitivi-tà complessiva del Paese dall'altro. Sono inclu-se nel programma anche le catene del freddoe i centri di stoccaggio per la conservazione-commercializzazione dei prodotti agricoli e del-la pesca.

Oggi, nelle Filippine, esistonomolti ricchi ma sono in pochia pagare le tasse. Uno degliapporti della cooperazioneitaliana riguarda proprioquesto settore: con il contri-buto della Guardia di Fi-nanza dovrebbe essereavviato a breve un pro-gramma di "capacity buil-ding" basato su interven-ti di formazione ed utiliz-zo di tecnologie informa-tiche per rafforzarel'Amministrazione fi-scale filippina.

Il programma del nuovo Presidente

due anni è mutata, registrando un fortedinamismo. Nei primi nove mesi del 2010il PIL è salito del 7,9% con dati macroe-conomici sostanzialmente di segno po-sitivo e in continua crescita: l'OCDE al ri-guardo vede una crescita fino al 2015del 4.7 per cento. Anche se interessan-ti, credo però che siano dati sottostima-ti e che non tengono pienamente contodelle sfide economiche e sociali che ilGoverno Aquino si è posto. Nel contempo l'ambiente imprenditoria-le negli ultimi anni si è internazionalizza-to, allacciando alleanze con gruppi Usa,cinesi, coreani, giapponesi ed europei.La stessa classe media del Paese si èampliata passando dal 21% della popo-lazione del 1990 al 47% del 2008 (ADB)con una forte richiesta di miglioramentodelle condizioni di vita.

Sembra che le Filippine, sotto il profi-lo delle opportunità economiche, ri-sentano di un gap di immagine.I tradizionali partner, soprattutto europei,non sembrano ancora aver afferrato ilcambiamento in corso e le conseguentiopportunità con vuoti da colmare che ta-le evoluzione sottende, dando un van-taggio competitivo ad imprese e societàprevalentemente asiatiche. Manca adesempio una base di piccole e medie

aziende con una vera mentalità impren-ditoriale, anche se ci sono una moltitu-dine di microimprese familiari che ope-rano in filiere produttive tradizionali co-me legno e arredamento, nonché tessi-le e abbigliamento, che invece vorreb-bero crescere e non domandano di me-glio che diventare filiera. Il potenziale minerario del territorio deveancora essere pienamente sfruttato. La forte carenza di energia sta spingen-do il Governo ad investire nel settore del-le rinnovabili (principalmente idrico, eo-lico e geotermico) facilitando le iniziati-ve di settore con leggi ad hoc. Al riguar-do, con il progetto "Ponte di Archimede",l'Italia ha proposto al Governo filippino,per il tramite dell'UNIDO, un progetto pi-lota che utilizza le correnti marine pergenerare energia con una turbina Koboldper piccole comunità che vivono sul lito-rale lontano da centri abitati.Nel campo delle infrastrutture ci sonomolti progressi da fare, introducendo unaprogrammazione più razionale e un'otti-mizzazione degli investimenti. La nuova amministrazione Aquino si stamuovendo con coraggio e determinazionein questa direzione annunciando un vastoprogramma di opere da realizzare in par-tnership tra settore privato e settore pub-blico il cui elenco provvisorio è in allegato.

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La valutazione delle Filippine sui mercati finan-ziari è in ascesa. Un'emissione pubblicain dollari, all'inizio dell'au-tunno e rivolta principal-mente a investitori este-ri, ha raccolto adesioniper un importo superioredi 13 volte l'ammontareofferto, pari a 1 miliardo didollari. Nel contempo leprincipali organizzazioni fi-nanziarie internazionalihanno riaperto il dossier fi-lippino, dopo averlo sostan-zialmente congelato negli ul-timi anni a seguito di pratichepoco ortodosse del passatoGoverno. L'Asian Develop-

ment Bank, che ha sede a Manila,è impegnata con 2,8 miliardi di dol-lari all'anno di finanziamento a pro-muovere programmi di rafforza-mento dell'amministrazione, svi-luppo dell'agricoltura e di energierinnovabili, estensione dell'assi-stenza sanitaria e dei servizi idri-ci e di smaltimento urbano. Altri700 milioni di dollari sono statimessi a disposizione dallaBanca Mondiale e 150 milionidalla BEI. Inoltre gli Stati Uni-ti hanno accordato 430 milio-ni per il raggiungimento de-gli obiettivi del MillenniumDevelopment Goals.

Manila piace ai mercati finanziari

Le Filippine sono considerate però unPaese non molto affidabile sotto il pro-filo giuridico e poco incline ad aprirsiagli operatori stranieri?In realtà, le leggi e le regole ci sono. Lecarenze sono soprattutto sotto il profilodell'applicazione del diritto, ma occorredistinguere. Rispetto alle 217 Free Tra-de Zones esistenti ben 206 sono dedica-te alle imprese esportatrici i cui investito-ri godono di importanti agevolazioni fi-scali e tariffarie e anche le procedure so-no più friendly. Esiste al riguardo un'at-tenzione crescente verso questo Paeseda parte delle grandi aziende multinazio-nali. Diverse società statunitensi di com-

ponentistica hanno annunciato negli ulti-mi mesi nuove iniziative sull'arco di unquinquennio con investimenti comples-sivi per 2 miliardi di dollari. Il gruppo Ne-stlè ha appena annunciato che farà inve-stimenti nei prossimi 4 anni per circa 1 mi-liardo di dollari. Un indubbio elemento di attrazione diquesto Paese è rappresentato dai volu-mi del consumo interno, che si mantie-ne elevato grazie, principalmente, aglioltre 21 miliardi di dollari annui di rimes-se con cui i lavoratori filippini emigrati -sono circa 6 milioni di cui circa 180/200mila in Italia - sostengono le rispettive fa-miglie.

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L'interscambio tra Italia e Filippine ha, ufficial-mente, dimensioni ridotte. Nel primo semestredi quest'anno ammontava a 275,5 milioni di eu-ro. Le cifre però, vanno analizzate in dettaglio.In particolare il dato relativo alle importazionidall'Italia (125,8 milioni) non tiene conto del fat-to che molte operazioni transitano da altri Pae-si asiatici. Anche se oltre 100 marchi italiani dieccellenza sono presenti in numerosi punti ven-dita, i relativi prodotti (auto di lusso, arredamen-to, abbigliamento, cuoio, oreficeria) non risul-tano, ad esempio, provenire dall'Italia. Dati in-formali disponibili farebbero quindi lievitare det-to ammontare di oltre il 350%. Più del 50% circa, stando ai dati ufficiali, è co-perto dalla voce impianti e mezzi di trasporto.Più difficile competere sui canali di massa del-la grande distribuzione che nelle Filippine so-no appannaggio di imprenditori di origine cine-se, che si approvvigionano in larga par-te a Taiwan o in Cina. Con un frizzante sviluppoedilizio, che continua anco-ra adesso, abbinato alla cre-scente richiesta di prodotti diqualità da parte della nuovaborghesia, potrebbero peròaprirsi interessanti prospettiveper le nostre aziende del setto-re arredamento e prodotti per lacasa. Contenuti anche gli investimentidiretti dall'Italia. Tra le presenzepiù significative Bisazza (centro diassistenza e distribuzione) e Pan-

gea (impianto di biogas a Manila per l'utilizzo deicarbon credits). Nel settore finanziario la pre-senza più significativa è quella del gruppo Ge-nerali che opera nel ramo vita. Si aggiungonodiverse imprese locali impegnate in attività di im-port-export, produzione di mobili, articoli in fibra,lavorazione del cuoio e assimilati, ristorazione,create e gestite da imprenditori italiani espatria-ti. Attualmente il settore che sta suscitando ilmaggiore interesse da parte di imprese italianeè quello dell'energia. In particolare Terna, An-saldo, Enel (che è qui rappresentata dall'En-desa) sono state coinvolte a diverso titolo in ga-re e realizzazioni nel campo delle reti di traspor-to, delle centrali geotermiche. Da segnalare la presenza nelle Filippine dellasede centrale dell'Asian Development Bank(ADB), che finanzia opere prevalentemente in-

frastrutturali nella regione asia-tica: nel triennio 2009-2011 so-no previsti interventi per com-plessivi 45 miliardi di dollari.L'Italia possiede uno sharedell'1,80%; il direttore esecu-tivo del Desk europeo è at-tualmente italiano (rappre-senta Italia, Francia, Sviz-zera, Spagna, Portogallo eBelgio). Sono altresì pre-senti 16 funzionari italiani.Tale partecipazione hastimolato l'apertura di uf-fici a Manila da parte disocietà italiane d'inge-gneria e costruzione.

La presenza italiana può crescere

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Commercio estero - Il codice doganale filippi-no si basa sul sistema armonizzato. Indicativa-mente, i dazi applicati su materie prime, prodot-ti chimici e beni capitali è del 3%, quello sui be-ni intermedi del 7-10% e quello sui prodotti fi-niti del 15-30%. I dazi più elevati gravano suiprodotti agricoli: cereali, caffè, zucchero, carniecc. Le aliquote tariffarie sulle importazioni nonagricole dagli altri Paesi Asean sono attualmen-te inferiori, in media, al 5%. Con il Giappone èin vigore un accordo di libero scambio. In oc-casione dell'ultima ministeriale economica Ue-Asean il nuovo Ministro per il Commercio e gliInvestimenti filippino ha manifestato interesseall'avvio di colloqui su un accordo di liberoscambio (FTA) Ue-Filippine.

Marchi e brevetti - La normativa locale sullaproprietà intellettuale risulta sostanzialmentein linea con i principi internazionali, anche se lasua applicazione pratica continua a lasciaremolto a desiderare. Recentemente l'Unione Eu-ropea ha escluso le Filippine dalla PriorityWatch List. Il Codice della Proprietà Intellettua-le prevede però la possibilità di sanzioni ammi-nistrative e il divieto di importazione (su richie-sta della parte lesa) per i prodotti "imitativi" cheingenerano confusione per il consumatore ri-guardo alla loro provenienza. Nei supermerca-ti filippini sono invece presenti numerosi prodot-ti che richiamano nomi o colori identificabili conl'Italia. Per i prodotti alimentari non esiste unanormativa specifica a protezione delle Indica-zioni Geografiche che però potrebbero goderedella tutela prevista per i marchi, se registratein loco come marchi collettivi.

Investimenti - La legi-slazione filippi-na sugli investi-menti presentasignificative re-strizioni per gliinvestitori stra-nieri. Diverse pro-spettive potreb-bero aprirsi con lanuova Amministra-zione ma, per il mo-mento, il principalepunto di riferimentonormativo è il Fo-

reign Investment Act del 1991 che definisceuna serie di settori ed aree di attività economi-ca in cui la partecipazione straniera al capitalesociale è limitata o del tutto proibita (NegativeList). La quota di partecipazione al capitale stra-niero per la proprietà terriera è limitata al 40%.Sono ammessi i contratti di land-lease, il cuiperiodo massimo, per gli stranieri, è di 75 an-ni. Per tutte le imprese la cui attività è rivolta almercato interno il controllo fino al 100% è am-messo soltanto quando il capitale iniziale, inte-ramente versato, è di almeno 200mila Usd. Lasoglia si riduce a 100 mila Usd quando il nu-mero di occupati supera le 50 unità.

L'esercizio di tutte le professioni è limitato esclu-sivamente ai cittadini filippini. La partecipazio-ne, anche piena, di capitale straniero nel com-mercio al dettaglio è consentita soltanto con uncapitale iniziale interamente versato di almeno2,5 milioni di Usd. Per i beni di lusso il capitaleminimo è di 250.000 dollari. La partecipazionedi capitale straniero è limitata al 25% per i con-tratti di costruzione o riparazione di opere pub-bliche, per i quali non sia richiesta una gara in-ternazionale. L'investitore può invece detene-re un controllo di una quota di capitale socialesuperiore al 40% nelle imprese manifatturiereo di servizi la cui produzione sia per oltre il 70%destinata alla riesportazione verso l'estero.

Zone economiche speciali - Gli investimenti lo-calizzati nelle cosiddette Zone EconomicheSpeciali, (ZES) godono di adempimenti sempli-ficati in materia di visti e di procedure per l'im-

port-export edincentivi fiscali edi significativeagevolazioni fi-scali: esenzio-ne iniziale dal-la tassazionesui redditi cheviene poi for-fetizzata al5% sul red-dito lordo ri-spetto al35% vigen-te nel restodel Paese

Taccuino dell'operatore economico

Buona parte di questi farà appello anche acapitali privati in regime di "Public PrivatePartnership". Il Piano è stato presentato afine novembre: i relativi studi di fattibilità dialcuni importanti interventi (vedi tabella)

sono già stati identificati. I capitoli più im-portanti riguardano il completamento delsistema di autostrade metropolitane a Ma-nila e nell'isola di Luzon, la rete metropoli-tana di Manila, diversi aeroporti.

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Autostrade e reti metropolitane:il calendario dei cantieriPiù di 60 miliardi di dollari è l'ammontare del Piano pluriennale di investimenti che il nuovo Presidente filippino,Benigno Aquino, intende proporre al Parlamento per imprimere una svolta al Paese

Progetti infrastrutturali definiti dal Governo di Manila al 2 novembre 2010Costo previsto (mln $) Avvio previsto Agenzia responsabile

Autostrade, raccordi e sovrappassiNLEX-SLEX Link Expressway 466 ,67 2011-2014 DPWH/MNTCCALA Expressway (sezione Manila) 233 ,33 2012-2015 DPWH CALA Expressway (sezione Laguna) 155 ,55 2013-2015 DPWH C-5/FTI/Skyway Connector 125 ,33 2012-2015 DPWH NAIA Expressway (Phase II) 262 ,22 2013-2015 DPWH C-6 Expressway (Global City Link) - Sth Sctn 897 ,78 2013-2016 DPWH Cental Luzon Expresswy (Clex)-Phase I,Tarlac-Cabanatuan 255 ,55 2012-2014 DPWH Cental Luzon Expresswy (Clex)-Phase II, Cabanatuan-San Jose 315 ,55 nd DPWH Slex Extension (to Lucena City) 2-Lane 211 ,11 2013-2016 DPWH Calamba- Los Banos Expressway 131 ,11 2014-2016 DPWH R-& Expressway 532 ,89 2016-2018 DPWH NLEX east/La Mesa Parkway 722 ,89 2016-2019 DPWH Transiti stradali veloci per mezzi pubblici nd nd DTC

Linee metropolitane e ferrovie MRT/LRT Expansion Project 1,555 ,56 2011-2014 DTC/LRTALRT Line 2 East (estensione) 251 ,10 2011-2013 DTC/LRTAPrivatization e gestione Northrail nd nd DOTC/NLRCMindanao Railway System Nd nd DOTCMRT 8 1.143 ,64 DOTC

Costruzione e modernizzazione aeroportiBohol Airport (Bohol) 167 ,62 2012-2015 DOTC/MIAA/CAAPPuerto Princesa Airport (Palawan) 96 ,93 2012-2015 DOTC/CAAPCity Terminal DMIA airport (Pampanga) 2011-2012 Diosdado Macapagal Intl AptPrivatizzazione gestione e manutenzione aeroporto Laguindingan nd 2013 DOTC/CAAPDaraga International Airport(Daraga,Albay) 68 ,33 2012-2015 DOTC/CAAPPrivatizatizzazione terminal 3 aeroporto NAIA e aeroporto DMIA nd nd DOTC/MIAA/CIACMactan-Cebu International Airport 178 ,44 nd MCIAAKalibo Airport 34 ,33 nd DOTC/CAAPBalabac Airport (Palawan) 25 ,44 nd DOTC

Note: DPWH: Department of Public Works and Highways DTC: Department of Transportation and Communications

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Progetti infrastrutturali definiti dal Governo di Manila al 2 novembre 2010Costo previsto (mln $) Avvio previsto Agenzia responsabile

Sistemi idrici, idroelettrici, trattamento acque e trattamento rifiutiTrattamento acque area metropolitana Manila nd 2011 MWSAProgetto multifunzionale (elettricità e sistemi irrigazione) Kabulnan-2 (Maguindanao) 319 ,4 2011-2018 NIAProgetto multifunzionale (elettricità e sistemi idrici) Balintingon Reservoir (Luzon) 348 ,22 2011-2021 NIAProgetti trattamento rifiuti solidi nd nd NSWMCInfrastrutture per agroindustria Catene del freddo in aree strategiche 117 ,78 nd PhilMech/PFDAPoli logistici cerealicoli 45 ,138 nd PhilMechStrutture logistiche per supply chain settore ittico 33 ,33 nd PhilMechEdilizia civileCostruzione scuole elementari e secodnarie nd 2010-2016 Department of EducationCositruzione strutture sanitarie nd 2010-2016 Department of HealthDiversiIntervento di interramento (land reclamation) lido costiero di Navotas Government of NavotasProgramma nazionale mautenzione e ispezione veicoli a motore nd DOTC

Note: MWSA: DMetropolitan Waterworks and Sewerage Administration NIA: National Irrigation Administration NSWMC: National Solid Waste Management

Commission

Costo totale previsto 8,695 ,23

Manila - Un treno delle Philippines National Railways (PNR) alla stazione Tutuban (Foto Hitomi/Wikipedia)

Manila - Un treno delle Philippines National Railways (PNR) alla stazione Tutuban (Foto Hitomi/Wikipedia)

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Progetti identificati dal Governo di Manila nel settore energia Costo previsto (mln $) Avvio previsto

Amburayan River Hydropower Prospect 84 ,50 ( da determinare)Ilaguen Hydropower Prospect 62 ,50 (da determinare)Quirino Hydropower Prospect 25 (da determinare)Binongan Hydropower Prospect 437 ,50 (da determinare)Adda lam Hydropower Prospect 115 (da determinare)Hubo Hydropower Prospect 25 (da determinare)Asiga River Hydropower Prospect 28 ,25 (da determinare)Cateel E Hydropower Prospect 43 ,75 (da determinare)Tran AC River Hydropower Prospect 76 ,50 (da determinare)Lake Mainit River Hydropower Prospect 62 ,50 (da determinare)Wind Fa rm Power Project 125 2011Liquefied Natural Gas Terminal and Combined Cycle Gas Turbine 270 2011Northwind Pamplona Project 75 2011Northwind Apa rri Project 100 2011Multi-fuel Biomass Power Plant 49 2012 -2013Kanan B1 Hydro Power Project 290 2012- 2013 Burgos Wind Power Project 258 2012Multi-fuel Biomass Power Plant 66 ,50 2013 Phase1Tana won Geotherma l Project 200 2013Coal-Fired Power Plant,Subic 540 2013Coal Fired Power Plant,Batangas 486 2013Kalayaan Pumped Storage Power Plant III (CBK Expansion ) 720 2014Mauban Wind Fa rm Project 30 2014Rangas Geotherma l Project 200 2015Balintingon River Multi-Purpose Project 60 2015Quezon Power Expansion Project 900 2016Manito-Ka yabon Geotherma l Project 200 2016Mindoro Biomass Power Project 35 2017Pagbilao Expansion Project 720 Pagudpud Wind Power Project 100 Villasiga Hydropo wer Project 16 2012Negros Biomass Power Project 33 ,25 2014Sama r Biomass Power Project 35 2015Dauin Geothermal Project 200 2017Southern Leyte Geothermal Project 200 2019Bun ker-Fired Power Plan t 20 2011Agus 3 Hydroe lectric Plan t 450 2011Southern Mindanao Coa l-fired Power Station 360 2013-2014Tago loan Hydropower 136 2012Bukidnon Biomass Power Project 33 ,25 2013Davao Biomass Power Project 33 ,25 2017Camiguin Island Wind Power Project 12 ,50

Costo totale previsto 8,695 ,23

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Nel gennaio di quest'anno, Landi Renzoha aperto una filiale a Los Angeles. La lo-calizzazione si giustifica con il fatto chel’azienda punta a inserirsi nel mercatonordamericano dei sistemi di alimenta-zione a metano (cng: compressed natu-ral gas) per auto e la California disponeoggi della rete più estesa di stazioni di ri-fornimento a metano degli Stati Uniti(460). Non solo, lo stato della West Coastoffre anche una serie di significativi in-centivi per chi acquista e utilizza veicolialimentati a gas. In luglio Landi Renzo haulteriormente rafforzato la sua presenzaacquisendo per 15 milioni di dollari Bay-tech Corporation che produce e com-mercializza, su piccola scala, sistemi ditipo analogo certificati secondo gli stan-dard dell'Agenzia dell'Ambiente statuni-tense e dell'Air Resources Board cali-forniano (CARB). Queste certificazionisono un asset importante in quanto laprocedura per ottenerle è piuttosto lungae complessa. Le certificazioni Baytechsono per un largo range di veicoli Gene-ral Motors. Ora, Landi Renzo punta su-gli effetti previsti dalla politica di Obamavolta all'utilizzo di risorse nazionali per ri-durre l'import di petrolio dal Medio Orien-

te che si potrebbero concretizzare adesempio in alcune iniziative di incentiva-zione all'uso del gas naturale per traspor-ti previste nell'Energy Bill e in particolarenel Nat Gas Act (New Alternative Tran-sportation to Give Americans SolutionsAct) con cui il Governo statunitense in-tende promuovere un maggior utilizzo delgas naturale nella trazione per auto emezzi pesanti. In particolare, il segmentoche dovrebbe trainare la crescita è quel-lo delle grandi flotte aziendali private edegli enti pubblici a livello federale e lo-cale. Una parte crescente di queste flottedovrebbe essere alimentata con veicoliecocompatibili e oggi, il gas naturale, ap-pare come la soluzione più agibile in tem-pi brevi rispetto ad altre soluzioni tecno-logicamente più complesse (auto elettri-che). L'obiettivo è di fornire a questi clien-ti una gamma completa di soluzioni: pos-sono essere operazioni di trasformazio-ne/retrofitting di veicoli esistenti o ancheaccordi triangolari con il coinvolgimentodelle case automobilistiche Usa, per lafornitura già in fabbrica su veicoli nuovi ametano destinati alle flotte dei clienti.

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Usa: Landi Renzo punta su flotte aziendali a metano

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Hong Kong costituisce un punto d'acces-so privilegiato al mercato della Cina con-tinentale, grazie soprattutto all'accordoCEPA (Closer Economic Partnership Ar-rangement) che comporta un abbatti-mento dei dazi doganali. Il dato è emersoin occasione della Hong Kong Jewelle-ry and Gem Fair. Le esportazioni daHong Kong sono risultate in crescita ver-so la maggior parte dei mercati di sboc-co: Stati Uniti (+31%), Svizzera (+20%),Cina (+17%) e Francia (+ 6%). Gli stessiPaesi coprono rispettivamente il 34%,8%, 7% e 6% delle vendite all'estero. Èopportuno aggiungere però che nellamaggior parte dei casi si tratta di ri-espor-tazioni di prodotti fabbricati in Cina.L'Italia, nei primi sette mesi del 2010, haesportato a Hong Kong preziosi per qua-si 280 milioni di dollari Usa (+40,88%)collocandosi al quinto posto tra i forni-tori dopo Cina continentale, India, Fran-cia e Stati Uniti.Le importazioni sono state di quasi 96 mi-lioni di dollari. L'edizione autunnale diHong Kong Jewellery and Gem Fair si èsvolta su un'area di 120mila m2 suddivisisui due poli fieristici dell'Asia World Expo(AWE) e dell'Hong Kong Convention andExhibition Center (HKCEC). Il numero diespositori ha raggiunto la cifra record dioltre 3.205 (+5% sulla scorsa edizione) dicui ben 400 del settore diamanti, in rap-

presentanza di 45 diversi Paesi, mentre ivisitatori sono stati in numero leggermen-te inferiore alle aspettative (in media cir-ca 7mila presenze al giorno). A detta de-gli esperti, il leggero calo delle presenzeè stato causato dal contemporaneo svol-gimento della Shenzhen International Je-wellery Fair e dalla concomitante ricor-renza di una delle più importanti festeebraiche, lo Yom Kippur.Come già nella precedente edizione, isettori dei macchinari e degli strumentiper la lavorazione dei preziosi, quelli deisemilavorati e delle pietre preziose, inclu-se perle e diamanti, sono stati ospitati al-l'interno dell'AWE, mentre i prodotti finitihanno trovato ubicazione negli stand al-lestiti sui sette piani dell'HKCEC. Questa edizione ha ospitato 30 padiglio-ni nazionali e ben 22 padiglioni tematici.La partecipazione italiana era articolatasu 150 aziende rappresentative dei varisegmenti. In particolare l'Italia, principa-le esportatore mondiale di macchinari,con oltre l'80% del fatturato destinato aimercati d'oltremare, era presente con 16aziende del settore raccolte nel padiglio-ne organizzato dall'ICE di Hong Kong incollaborazione con A.F.E.M.O. (Associa-zione Fabbricanti Esportatori Macchineper Oreficeria).

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Hong Kong mantiene il primato export per la bigiotteriaSecondo i dati relativi ai primi sette mesi del 2010 forniti dal locale ufficio ICE (Istituto del Commercio Estero), Hong Kongmantiene la leadership a livello mondiale per l'esportazione dibigiotteria e il quarto posto per l'esportazione di gioielli per un ammontare pari a 2,25 miliardi di dollari Usa

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INTERSCAMBIO

(via Canberra) e una linea Sydney-Brisba-ne, via Newcastle lungo la Gold Coast. En-trambe avrebbero un tempo di percorren-za di circa tre ore. Secondo lo studio i la-vori per una prima linea potrebbero esse-re avviati entro i prossimi cinque anni. Il fi-nanziamento necessario potrebbe esserestornato da quello previsto (15 miliardi didollari) per la costruzione del secondo ae-roporto di Sydney. Lo studio ha raccolto unconsenso "bipartisan" da parte sia del Go-verno federale a guida laburista che del-l'opposizione liberale, nonchè da parte deiVerdi (attuali alleati del Governo di mino-ranza laburista). Il Ministro federale per leInfrastrutture e i Trasporti, Anthony Alba-nese, ha confermato la prossima pubbli-cazione di un bando di gara da 20 milionidi dollari australiani per la realizzazione diuno studio di fattibilità completo e detta-gliato.

Australia: Ghella acquisisce lacommessa per il Northern Link

Ghella spa si aggiudica la prima consi-stente commessa di un'azienda di co-struzioni italiana in Australia. Il CityCouncil di Brisbane ha infatti affidato alconsorzio Transcity la realizzazione delprogetto Northern Link da 1,5 miliardi didollari australiani. Transcity è una jointventure costituita da Ghella, dalla spa-gnola Acciona e dall'australiana BMDHoldings. Nella gara di aggiudicazioneTranscity è stata preferita al consorziocomposto dalla società francese Bouy-gues, dall'inglese Laing ÒRourke e dal-l'australiana Transfield. Il progetto, fi-nanziato sia dal Governo statale delQueensland che dal Governo federaleaustraliano, prevede la costruzione didue tunnel autostradali paralleli, con undiametro di 12 metri, di 43 km fra le par-ti nord (Bowen Hills) e ovest (Toowong)della città di Brisbane. I lavori di costru-zione inizieranno a dicembre 2010 e siconcluderanno nel 2014. Il traffico previ-sto è di oltre 16mila veicoli al giorno.

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MECCANICA

Polonia: Manuli Hydraulicsapre un nuovo stabilimento

Manuli Hydraulics Manufacturing harecentemente ricevuto il via libera dallecompetenti Autorità polacche per la rea-lizzazione di un nuovo stabilimento per laproduzione di macchinari e sistemi ingomma e metallo per la trasmissione difluidi. Sono prodotti destinati ad applica-zioni oleodinamiche ad alta pressioneche vengono utilizzati nell'industria petro-lifera e navale. Verrà altresì sviluppatauna sezione dedicata alla ricerca e svi-luppo. Lo stabilimento, che a regime im-piegherà oltre 150 persone, sorgerà aRadomsko nella Zona Economica Spe-ciale (ZES) di Lodz. L'investimento previ-sto è di circa 100 milioni di zloty. ManuliHydraulics Manufacturing è controllatada Manuli Rubber Industries. In Polo-nia il Gruppo è già presente con uno sta-bilimento localizzato a Myslowice in Sle-sia. La Manuli è il nono investitore esteroa scegliere l'area di Radomsko dall'iniziodell'anno.

TRASPORTI E INFRASTRUTTURE

Australia: al via progetti per l’Alta Velocità ferroviaria

Infrastructure Partnerships Australia,associazione di categoria che raccoglie iprincipali operatori privati e pubblici del set-tore infrastrutture ha pubblicato i risultati diuno studio preliminare (www.infrastruc-ture.org.au/content/VFTSeptem-ber2010.aspx) effettuato dalla società diconsulenza internazionale AECOM, pervalutare la fattibilità di due collegamentiferroviari ad alta velocità sulla costa est delPaese: sono una linea Melbourne-Sydney

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BIELORUSSIA

Export in ripresa ma non con i Paesi UE

Riprendono le esportazioni della Bielo-russia: nei primi sette mesi del 2010 so-no cresciute del 20,6% rispetto allo stes-so periodo del 2009, per un valore com-plessivo pari a circa 13,3 miliardi didollari. L'interscambio complessivo delPaese ha superato i 30,7 miliardi. Le im-portazioni, pari a circa 17,5 miliardi sonocresciute del 14,2%. L'interscambio con iPaesi dell'Unione Europea, pari a circa7,6 miliardi, è però diminuito del 9,4%. Leesportazioni verso la UE, pari a circa 3,9miliardi, sono diminuite del 19,8%, men-tre le importazioni, pari a circa 3,7 miliar-di, registrano un aumento del 4,7%. I prin-cipali partner commerciali del Paese so-no attualmente la Federazione Russa(47,8% dell'interscambio complessivo),l'Ucraina (7,3%), seguono Olanda (5,1%),Germania (4,7%), Cina (3,%) e Polonia(3,3%). La quota dell'Italia è pari all'1,6%.Le vendite ai Paesi UE coprono oggi il29,1% delle esportazioni bielorusse ri-spetto al 39,4% della Russia e al 14,5%degli altri Paesi CSI. La Russia è ancheil maggiore fornitore estero del Paese conuna quota pari al 54,1% mentre le impor-tazioni bielorusse dalla UE ammontanoal 21,1 per cento.

TURCHIA

Per Ankaraboom dell'export italiano

Boom dell'export italiano in Turchia: neiprimi sette mesi dell'anno le esportazio-ni sono cresciute del 49% (contro il27% della Cina). Il saldo dell'interscam-bio commerciale risulta in attivo di circa1,5 miliardi di euro. In dettaglio, nel primo semestre l'Italiaha esportato macchinari per 881 milioni,mezzi di trasporto per 543, prodotti inmetallo per 462 e prodotti chimici per394. Complessivamente, incluse altrevoci doganali, ammontano a 3,8 miliardidi euro.

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