Sezione AID PAVIA - iispandini.altervista.org · 10/15 secondi queste informazioni sono di regola...
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Corso di formazione
secondaria di II°I.I.S. R. Pandini
S.Angelo Lodigiano
Sezione AID PAVIA
La didattica inclusiva
una didattica per tutti
Presentazione caratteristiche dei DSA
Legge 170 e didattica inclusiva
dott. Laura Cassani
BES
Bisogni Educativi Speciali
disturbi evolutivi specificiDisabilità
Legge 104/1992
svantaggio socio-economico linguistico e culturale
DSA
A.D.H.D.(disturbo
dell’attenzione ed iperattività)
Funzionamento cognitivo limite
70-85 Q.I.
Disturbi delle
funzioni esecutive
Prassie
Disturbi del
linguaggio
Disturbi d’ansia
Depressione
Aggressività
DSA : comorbilità e variabilità sia per intensità che per combinazione
LetturaCalcolo
Scrittura
Grandi differenze individuali !!!
Comportamenti
di disturbo
Non si parla più di UNA dislessia ma di DIVERSI tipi di dislessie
…e quindi nell’età evolutiva diversi trattamenti riabilitativi e metodologie didattiche che utilizzano
strumenti differenti
QUALSIASI SIA LA DISLESSIA MAI COME IN QUESTO CASO....nell’adolescenza
L'UNIONE FA LA FORZA!
E' fondamentale “fare rete” le cui maglie devono essere formate dalla famiglia dalla scuola ed dal sistema sanitario
Documento MIUR - dicembre 2015«L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità
a.s. 2014/2015» contiene i dati statistici ufficiali sugli studenti con DSA (pp.25-28): l’incidenza passa dal 0,7% al 2,1% sul totale degli alunni italiani.
L’incremento maggiore si trova nella scuola secondaria di I e di II grado, dove le certificazioni si sono triplicate nel I grado e quadruplicate nel II grado.
In termini assoluti si tratta di 186.803 persone su quasi 9 milioni di studenti italiani.
scuola d’infanzia = 0,3%scuola primaria = 24%scuola second. I° = 39,3%scuola second.II° = 36,4%
N.B. Il rapporto tiene conto della comorbilità
• lettura più fluente• processi invisibili come il funzionamento della
Working memory sono invariati quindi è ancora limitta la capacità di mantenere in mente e di manipolare le informazioni nella MBT
quindi difficoltà• nel recupero delle informazioni presenti nella
MLT• nell’organizzazione del discorso (sia nella sintassi
che scelta delle parole per i linguaggi specifici delle varie discipline)
• nella comprensione del testo• nell’ascolto di una lezione frontale • nel pianificare i tempi per completare le attività• nel completare il compito in autonomia
perchè nonostante l’impegno..lo sforzo...il tempo dedicato allo studio...le neuroscienze dicono che gli elementi presenti nella MBT non sono aumentati ( lo SPAN è ancora meno di 5 parole) e non potranno aumentare perciò il sovraccarico cognitivo della MBT fa perdere l’attenzione in modo del tutto inconsapevole ...(es. istruzioni stradali)La MBT (in particolare la WM) è allenabile solo nella componente di rielaborazione NON nella capacità di immagazzinamento temporaneo e solo se ho immagazzinato le informazioni posso recuperarle!
Nella scuola secondaria
La lettura resta un compito cognitivo ed assorbe gran parte delle energie
La difficoltà è meno evidente in classe ma è molto invalidante perché è alla base dello studio in tante discipline
E’ più facile ridurre gli errori che aumentare la velocità
La finestra evolutiva, utile per la riabilitazione, si chiude verso i 9 anni
Le diagnosi “tardive” sono molto penalizzanti per diversi aspetti (autostima)
I dislessici medi e severi hanno un carico cognitivo molto alto
Nella scuola secondaria :1. aumentano la quantità di pagine2. aumenta la complessità delle spiegazioni
orali3. aumenta la complessità dei testi da
comprendere4. si utlizzano lessici specifici5. si richiede maggiore autonomia6. in generale aumenta il materiale da
ricordare, nel dettaglio
Per decidere cosa fare e «come fare» nell’insegnamento a studenti/esse DSAè necessario ripensare a come funziona
l’apprendimento...
Per le neuroscienze
l’apprendimento 1. è una necessità2. dipende dall’esperienza
gli apprendimenti si differenziano tra
processi bassi per i quali non è necessario lo sforzo cognitivo perchè vengono automatizzati
processi alti per i quali la comprensione è fondamentale
tipologie di apprendimento
memorizzazioneautomatizzaziione
memorizzareautomatizzare
comprendereapplicare
analizzare sintetizzareintuireinventare
elementari
intermedi
superiori
DSA
Cosa succede nel processo di apprendimento?
Fino all’ingresso nella scuola impariamo utilizziamo
la memoria di lavoro e con l’azione ripetuta
miglioriamo l’efficienza quindi otteniamo un successo e
questo ci motiva a ripetere l’esperienza finchè le
informazioni stabilizzate entrano nella
memoria procedurale
diventano un apprendimento ( es. linguaggio )nel DSA questo circuito virtuoso non si realizza
PERCHE’ NON SI AUTOMATIZZA
MLT è composta da 2 SISTEMI ATTIVI nel nostro
cervello:
1. MEMORIA DICHIARATIVA o ESPLICITA(immagazzina i fatti che possono consapevolnente essere richiamati) si divide in
• EPISODICA con la quale si ripete esattamente un elenco ( date/parole) senza comprensione
• SEMANTICA dipende dalla mempria episodica PERCHE’ IMPARIAMO DALLA NOSTRA ESPERIENZA ma a questa ABBIAMO DATO UN SIGNIFICATO
2. MEMORIA PROCEDURALE o IMPLICITA(memorizza in modo inconscio le competenze es uso degli oggetti, sequenze motorie, scoperta delle regole, uso del linguaggio ...si acquisisce con la ripetizione e porta alla loro automatizzazione)
La MBT è formata da:
• MEMORIA SENSORIALE che è in grado di trattenere le informazioni degli stimoli sensoriali per poco tempo in modo non consapevole (1/5 o 1/2 secondo) non più di 12 elementi che vengono COPIATI così come sonoquesti elementi attraverso l’attenzione che è selettiva arrivano alla
• MEMORIA DI LAVORO che è in grado di tenere a mente ed elaborare le informazioni e renderle disponibili per 10/15 secondi queste informazioni sono di regola da 7 a 13 elementi (SPAN)non cambia con il tempo e neppure con la ripetizione
ANZIIL SOVRACCARICO FA PERDERE L’ATTENZIONE
La MEMORIA DI LAVORO RIGUARDA IL PROCESSAMENTO IMMEDIATO
è implicata in molteplici attività della vita quotidiana ed interviene • nel recupero delle informazioni che si trovano nella
MLT• nella organizzazione del discorso• nella letto-scrittura • nella comprensione del testo• nel ragionamento aritmetico• nell’ascolto ( es. istruzioni stradali)• nel ripetere una parola in lingua straniera • nella pianificazione dei tempi• nel completare le attività in autonomia• nella capacità di modulare le risorse• nel giudicare l’adeguatezza
quando chiediamo ad uno studente/essa di ripetere una definizione con parole «non sostituibili» oppure la lista dei verbi irregolari in inglese.....gli chiediamo di usare la MEMORIA EPISODICA ma
per il recupero delle informazioni deve usare la
MEMORIA DI LAVORO
SE NON CI RIESCE è un problema di recupero o di immagazzinamento?
Se lo studente ha davanti un magazzino «ESTERNO» riesce a recuperare le informazioni corrette ...
esempio elenco di formule=misura compensativa
A cosa servono gli strumenti compensativi?
1. consentono il successo2. inducono a ripetere3. generano esperienza4. producono competenza5. permettono di recuperare le informazioni 6. supportano il funzionamento della memoria
scaricando lo sforzo e liberando energie per il ragionamento
ma è indispensabile 1.concepirne un uso permanente 2.valutare i risultati con i compensativi alla stregua dei risultati degli altri perchè
NON sono FACILITATORI
se l’esperienza presenta solo insuccessi lo studente/essa DSA si allontana dall’apprendimento...diventa ansioso/oppositivo/apatico ed evita di mettersi in gioco: « sto zitto piuttosto che sbagliare»
IMPOTENZA APPRESA
IMPORTANTISSIMA LA RELAZIONE CHE SI
STABILISCE TRA INSEGNANTE/STUDENTE:
«STO BENE...QUINDI IMPARO»
La scuola si sta facendo carico di un cambiamento culturale
accettare che uno studente/essa senza problemi cognitivi possa avere difficoltà nella automatizzazione dei meccanismi di letto-scrittura e di calcolo
accettare che uno studente/essa con DSA possa utilizzare strumenti compensativi e dispensativi a scuola e a casa……anche durante le verifiche
accettare di cambiare la propria metodologia didattica verso flessibilità (Linee guida pag.6)
ed inclusione (Linee guida pgg.20-21)
accettare di personalizzare la valutazione: con la valutazione formativa si valuta per educare e soprattutto si valuta i termini di acquisizione progressiva…questo incoraggia e valorizza l’io dello studente/essa
clima positivo
sono indispensabili serenità e fiducia in modo da non aggiungere frustrazione a quella già riconducibile alle difficoltà oggettive;
nessun intervento didattico può riuscire se condotto in forma sbrigativa oppure in un clima di incomprensione o di conflittualità quindi è importante la relazione;
lo “sforzo” non è una componente essenziale dell’apprendimento...anzi demotiva ed allontana dal compito
la valutazione
• è coerente con le scelte didattiche • è finalizzata ad accompagnare il percorso
formativo della persona sottolineando i piccoli e grandi progressi
• considera i progressi otttenuti con gli strumenti compensativi alla stessa stregua dei risultati degli altri
La DIDATTICA INCLUSIVA
è per TUTTI
La didattica inclusiva non agisce sul singolo ma sul contesto organizzato in modo che sia inclusivo e risponda
ai bisogni di tutti
La DIDATTICA INCLUSIVA è la premessa indispensabile per la stesura del PDP che
altrimenti è solo un elenco di misure dispensative e compensative
Nella lezione frontale: organizzatori anticipati cioè gli elementi che durante l’esposizione servono ad orientarsi tra i contenuti presentaties. alla lavagna schema/ parole chiave/mappe
rappresentazioni VISIVE
servono al DSA per non perdere, nello sforzo dell’ascolto, il contenuto e a contestualizzare quanto ascoltatoIMPORTANTE : coerenza/ continuità/ creatività/ uso sia in classe che a casa sia in gruppo che a coppie
Cosa e come possiamo cambiare nella nostra didattica in un’ottica inclusiva?
Attività brain-storming
All’inizio della lezione frontale favorisce l’esplicitazione delle conoscenze pregresse e definisce in modo chiaro l’argomento che si intende affrontare nella lezione
Si può partire sia da un’idea centrale proposta dall’insegnante, dalle parole chiave oppure si raccolgono le idee degli studenti/esse per poi riorganizzarle insieme in uno schema/mappa
in questo modo si facilita anche chi è in difficoltà perchè ha maggior tempo e maggiore condivisione delle conoscenze.
Glossario: costruzione del linguaggio specifico della
materia
SOLO la sintesi o le definizioni possono anche essere registrate e insieme alla mappa concettuale/schema sono materiale di studio
Attività di cooperative learning
Affianca la lezione frontale e comporta un modo nuovo di
pensare la classe e la propria azione didattica:
l’ insegnante è un facilitatore dell’apprendimento
fa rispettare le regole e mette in luce i risultati positivi
con rinforzi.
La classe è un ambiente di apprendimento dove
ciascuno mette in gioco le proprie risorse per raggiungere
un obiettivo comune chiaro e ben definito
Aumento della motivazione dall’interazione promozionale
faccia a faccia.
Concentrarsi su una precisa sezione del processo di
apprendimento alleggerisce il carico cognitivo
Obiettivi/gruppi/ruoli/risorse
Interdipendenza positiva= ognuno è indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo e non è possibile raggiungerlo senza gli altriSviluppo delle competenze sociali= comunicazione, problem solving, scelta delle decisioni, gestione conflitti, alta responsabilità individuale, senso di appartenenzaGruppi = eterogenei al loro interno, da 2 a 6 elementi ma gruppi omogenei tra loro ( gruppo dei DSA)Durata= variabile a seconda dell’obiettivo,ma stabili per tutta l’attività programmata Ruoli= sono funzioni che favoriscono la gestione e la funzione del gruppo, ogni ruolo viene assegnato a rotazione ad un membro del gruppo e sono tuli per concentrarsi su una determinata azione del processo
Esempi di ruolo=GUIDA (supervisiona il lavoro del gruppo e da suggerimenti) /CORRETTORE (corregge ed aggiunge informazioni)/SINTETIZZATORE ( fa la sintesi del lavoro del gruppo)/TIMER ( controlla il tempo)/SEGRETARIO (fa il verbale delle decisioni del gruppo)/ORGANIZZATORE (distribuisce il materiale e fa da collegamento con l’insegnante)/ INTERVISTATORE ( fa le domande finali di verifica)Materiali= diversa tipologia ma che devono essere conosciuti da tuttiObiettivo= chiaro e definito ( cosa bisogna fare)Valutazione= autovalutazione individuale e collettivaMetacognizione= riflettere sulle strategie adottateTecnologie=utilizzo del pc e dei software FACILITA l’introduzione in CLASSE delle tecnologie compensative.
Se uno studente NON riesce ad imparare nel modo
in cui noi insegnamo……….
siamo NOI che dobbiamo insegnare
nel modo con il quale LORO imparano
KISS = Keep It Short and Simple (è un invito
a parlare e spiegare in modo breve e semplice)
TEAM= Together Everybody Achieves More
(è un invito a lavorare insieme… si impara
meglio tutti) Special needs and inclusive learning. Univ. Kent
ogni argomento disciplinare, dal più semplice al più specialistico, spesso utilizza come canale comunicativo principale la lettura/scrittura…si potrebbe dire che …
TUTTO è TESTO
Capire il testo è un’operazione complessa
perché il significato NON è semplicemente ricavato dal significato di tutte le parole che compaiono nel testo
ma piuttosto costruito ATTIVAMENTE dal lettore alla luce del contesto linguistico / di quello extralinguistico/ delle proprie conoscenze =
“imparo perché voglio imparare”
Competenza testuale
capacità di cogliere i rapporti di coesione lessicale e grammaticale del testo (es. muro fatto di tanti mattoni)
Parole costruttori= connettivi che servono a
segnalare le relazioni fra avvenimenti e situazioni
Parole calamita=anafore cioè parole riferite ad altre presenti nel
testo in precedenza e catafore cioè parole riferite a un termine posto
dopo nel testo
Ellissi = cancellazione di elementi che vengono ripresi in un testo.
e di riconoscere le unità testuali ed i loro rapporti semantici cioè la coerenza del testo (è il risultato dei
processi cognitivi degli utenti)
Saper riconoscere unità testuali diverse: unità di introduzione /
esempio / sviluppo di un’idea e fare una gerarchia
ANAFORA
Ogni testo contiene parole che, prese isolatamente, non hanno un significato specifico.Questo, quello, che, lo, ecc. sono elementi che assumono un senso solo quando vengono messi in rapporto con altre parole. "C'è una bicicletta rossa, ce n'è una bianca, una da donna. Quella da donna...." Questa frase è piena di anafore, cioè di parole che rimandano ad altri significati. La comprensione di questi elementi è essenziale per la comprensione del testo.
MOVIMENTI OCULARI DI UN NORMOLETTORE
MOVIMENTI OCULARI DI UN DISLESSICO
Discalculia - Colombo Adalgisa
58
Ricerche molto recenti hanno studiato:
percezione visiva e l’attenzione spaziale (effetto crowding= gli elementi adiacenti interferiscono nella visione della lettera e per vedere in periferia è indispensabile muovere gli occhi)
Per i DSA che già fanno molti movimenti ( 56 contro i 18 dei normolettori) è importante utilizzare un carattere di 14pt ed aumentare la spaziatura tra le lettere, almeno 2,5 pt perché questo riduce l’effetto crowding effetto immediato di miglioramento sia nella diminuzione degli errori (50%) che aumento della velocità (0.3 sillabe/sec.)
Semplificazione grafica del testo
Esistono anche altre proposte di grammatiche “nuove” e “semplici” come la grammatica valenziale applicata da F. Sabatini
allo studio della lingua italiana
Consegna: costruisci lo schema grafico seguendo l’esempio
……. il famoso “metodo di studio” ??????
Uno studente DSA NON può permettersi di leggere più volte il materiale da studiare
La LETTURA per studiare deve essere una ricerca predefinita di informazioni ed essere accompagnata anche dall’ascolto!
……. il famoso “metodo di studio” ??????
per uno studente/essa DSA il metodo di studio è il primo ed il più
importante strumento di compensazionee
la sua costruzione è parte della didattica
Per tutti gli studenti/esse è importante il metodo di studio /abilità di studio
Le competenze compensativevanno costruite attraverso un processo formativo in cui studenti|esse ed insegnanti hanno un ruolo attivo e non possono limitarsi a “consentire” che il p.c. o il registratore venganosemplicemente utilizzati.
Il metodo di studio
a scuola:
1. attenzione
2. adattamento
all’insegnante = vuol dire
sapere COSA devo fare
3.chiedere spiegazioni
4. trovare sostituti agli
“appunti”
Il metodo di studio
a casa:
1. consultare il materiale
affrontato in classe, il
giorno stesso
2. farsi delle domande
sul materiale (servono
alla memorizzazione)
3.cercare le risposte
utilizzando strategie per
la ricerca definita delle
informazioni
cosa è impegnato a fare lo studente/essa:
Importante: la connessione tra nuove e già acquisite competenze
Il metodo di studio è PERSONALE perché tiene conto di:
a) autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo : la conoscenza dei propri punti forza e punti di debolezza permette di riflettere sul proprio modo di lavorare
• impostare un approccio multisensoriale agli argomenti(per evitare che la letto/scrittura sia l’unico veicolo dell’apprendimento e soprattutto la ri-lettura non affatichi troppo, rendendo precario il processo di comprensione/elaborazione del testo)
• sviluppare abilità di problem solving• saper gestire il fattore “tempo”• utilizzare schemi, mappe concettuali, sintesi vocale, libri digitali,
audio libri, software di lettura e rielaborazione testi con il p.c
b) motivazione e autostima: migliorano se riesce a scoprire strategie personali
c) strategie di controllo metacognitivo: servono a riconoscere ed evitare gli errori, ad esempio esercitare l’ascolto per periodi brevi 10 minuti per volta, prima di affrontare un audiolbro, e porsi domande su cosa si ha ascoltato oppure imparare ad usare le tabelle/ mappe in modo compensativo
Competenza= capacita’ di generalizzare e usare in modo funzionale, in risposta ai diversi bisogni, le conoscenze e le capacita’ sviluppare nei processi diapprendimento.Per i DSA le competenze compensative sono• specifiche•collegate alle situazioni di maggiori difficolta’ •richiedono consapevolezza dei propri limiti• permettono un uso efficace in termini di tempo e dicorretta applicazione delle nuove tecnologie qualiLEGGIXME – PERSONAL READER – ALFA READERche sono un modo nuovo di studiare con i libri digitali e la sintesi vocale…non solo uno strumento per leggere|scrivere.
Leggere con la SINTESI VOCALE
migliora la velocità di lettura
la comprensione
il tempo di attenzione
la motivazione
l’autoefficacia
HA UN EFFETTO ABILITANTE
È importante considerare la relazione degli studenti/esse con il loro disturbo e la sua trasparenza:
l’uso del p.c.è una opportunità non una differenza sminuente….ma
e’ indispensabile usarlo bene, con padronanza e consapevolezza.
Spesso la causa del suo rifiuto e’ la scarsa considerazione della sua efficacia ed il fatto che per
“attrezzarsi” necessita di tempo e di un lavoro specifico
faccio …………….imparo
vedo…………….ricordo
“far parlare le mappe”
Cosa devo fare?
Considero tutte le possibilità
Fisso l’attenzione
Scelgo una risposta
Controllo la mia risposta
Cosa devo fare?
Considero tutte le possibilità
Fisso l’attenzione
Scelgo una risposta
Controllo la mia risposta
Metacognizione: riflettere sulla
strategia da adottare
•permette di descrivere in un grafico le proprie conoscenze intorno a un argomento secondo un
principio cognitivo di tipo costruttivista;
•aiuta a memorizzare i contenuti perché ne favorisce l’organizzazione logica ed evidenzia i collegamenti tra le informazioni;
•favorisce la memoria visiva;
•facilita e potenzia anche la comprensione grazie all’insieme delle connessioni logiche che collegano i concetti anche in modo flessibile e dinamico.
•minimizza i punti deboli dello studente/essa DSA compensando la lentezza nella lettura, la stanchezza nell’attenzione, la disorganizzazione, la difficoltà di comprensione del testo e la scarsa organizzazione delle idee
perchè la mappa concettuale ??????
Mappe mentali
Una distinzione importante
Mappe concettuali
sono molto diverse e hanno finaltà diverse
LE MAPPE SVILUPPANO L’INTEGRAZIONE
DEGLI EMISFERI
• Emisfero
destro
intuitivo
• sintetico
• induttivo
• creativo
Emisfero
sinistro:
• logico
• lineare
• pratico
• analitico
• deduttivo
Imparare
a
studiare
scrivendo
con il
computer
costruendo
mappe
mentali
Organizzando l’argomento disciplinare in mappa concettuale
in contemporanea
in contemporanea
in contemporanea
percezione
unificazione
omogeneizzazione
interpretazione
gestalt
WERTHEIMER
principio di
pregnanza
principio di vicinanza
principio di somiglianza
principio di chiusura
principio di continuità
legge di
Rubin
Dal libro di testo alla mappa = la costruzione delle mappe concettuali necessita di una specifica attività formativa
1. Brainstorming sull’argomento disciplinare affrontato
2. Prima lettura del testo (attraverso la sintesi vocale o un docente)
3. Seconda lettura del testo con sottolineatura delle parti importanti anche attraverso l’analisi degli indicatori testuali (titolo e altre informazioni tipografiche di struttura, immagini)
4. Selezione dei concetti importanti da tradurre in parole chiave, distinguendo tra parole-concetti e parole-legame
5. Costruzione della prima versione della mappa con un software specifico (Inspiration, C-map, FreeMind, Super mappe)
6. Confronto con mappe di altri compagni e discussione
Verifiche• coerenti con il percorso• costruite modo da far emergere i livelli di competenza
dello studente/essa• divise in mini-verifiche, anche ravvicinate nel tempo,
per orientare e rispettare lo sforzo cognitivo dello studente/essa
• prevedano uso di strumenti compensativi (sintesi vocale/ dizionario digitale/correttore ortografico/mappe per il recupero di concetti/nessi e percorsi in modo efficace e produttivo)
• riduzione delle richieste del 30%• strutturate con esercizi con i quali lo studente ha
familiarità • nel caso siano orali rispettare la soglia di attivazione
linguistica
Caratteristiche del testo della verifica:• utilizzo di lessico ad alta frequenza• lessico contestualizzato• uso di immagini chiave• se a risposta multipla evitare «inganni linguistici»
Consegne chiare e semplici evitando richieste plurime o l’uso di negazioni
Inserire come spiegazione della consegna esempi chiarificatori
Dal punto di vista grafico:Usare un carattere che permetta una chiara decodifica delle singole lettere ed usare il grassetto per evidenziare parole chiave e consegne
Valutazione
valutare il raggiungimento degli obbiettivi di globalità tenendo conto dell’ efficacia comunicativavalutare il contenuto e non la formanon enfatizzare gli erroriattribuire i punteggi relativi ai singoli esercizi in modo equilibratosaper osservare sistematicamente lo studente/essa nei vari momenti scolastici cogliendo aspetti utili a conoscere meglio le sue competenze.