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Corso di formazione secondaria di II° I.I.S. R. Pandini S.Angelo Lodigiano Sezione AID PAVIA La didattica inclusiva una didattica per tutti Presentazione caratteristiche dei DSA Legge 170 e didattica inclusiva dott. Laura Cassani

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Corso di formazione

secondaria di II°I.I.S. R. Pandini

S.Angelo Lodigiano

Sezione AID PAVIA

La didattica inclusiva

una didattica per tutti

Presentazione caratteristiche dei DSA

Legge 170 e didattica inclusiva

dott. Laura Cassani

BES

Bisogni Educativi Speciali

disturbi evolutivi specificiDisabilità

Legge 104/1992

svantaggio socio-economico linguistico e culturale

DSA

A.D.H.D.(disturbo

dell’attenzione ed iperattività)

Funzionamento cognitivo limite

70-85 Q.I.

Disturbi delle

funzioni esecutive

Prassie

Disturbi del

linguaggio

Disturbi d’ansia

Depressione

Aggressività

DSA : comorbilità e variabilità sia per intensità che per combinazione

LetturaCalcolo

Scrittura

Grandi differenze individuali !!!

Comportamenti

di disturbo

Non si parla più di UNA dislessia ma di DIVERSI tipi di dislessie

…e quindi nell’età evolutiva diversi trattamenti riabilitativi e metodologie didattiche che utilizzano

strumenti differenti

QUALSIASI SIA LA DISLESSIA MAI COME IN QUESTO CASO....nell’adolescenza

L'UNIONE FA LA FORZA!

E' fondamentale “fare rete” le cui maglie devono essere formate dalla famiglia dalla scuola ed dal sistema sanitario

Documento MIUR - dicembre 2015«L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità

a.s. 2014/2015» contiene i dati statistici ufficiali sugli studenti con DSA (pp.25-28): l’incidenza passa dal 0,7% al 2,1% sul totale degli alunni italiani.

L’incremento maggiore si trova nella scuola secondaria di I e di II grado, dove le certificazioni si sono triplicate nel I grado e quadruplicate nel II grado.

In termini assoluti si tratta di 186.803 persone su quasi 9 milioni di studenti italiani.

scuola d’infanzia = 0,3%scuola primaria = 24%scuola second. I° = 39,3%scuola second.II° = 36,4%

N.B. Il rapporto tiene conto della comorbilità

E’ evidente la differenza tra le aree geografiche ma il disturbo è piuttosto trasversale....

adolescenza e DSA

• lettura più fluente• processi invisibili come il funzionamento della

Working memory sono invariati quindi è ancora limitta la capacità di mantenere in mente e di manipolare le informazioni nella MBT

quindi difficoltà• nel recupero delle informazioni presenti nella

MLT• nell’organizzazione del discorso (sia nella sintassi

che scelta delle parole per i linguaggi specifici delle varie discipline)

• nella comprensione del testo• nell’ascolto di una lezione frontale • nel pianificare i tempi per completare le attività• nel completare il compito in autonomia

perchè nonostante l’impegno..lo sforzo...il tempo dedicato allo studio...le neuroscienze dicono che gli elementi presenti nella MBT non sono aumentati ( lo SPAN è ancora meno di 5 parole) e non potranno aumentare perciò il sovraccarico cognitivo della MBT fa perdere l’attenzione in modo del tutto inconsapevole ...(es. istruzioni stradali)La MBT (in particolare la WM) è allenabile solo nella componente di rielaborazione NON nella capacità di immagazzinamento temporaneo e solo se ho immagazzinato le informazioni posso recuperarle!

Nella scuola secondaria

La lettura resta un compito cognitivo ed assorbe gran parte delle energie

La difficoltà è meno evidente in classe ma è molto invalidante perché è alla base dello studio in tante discipline

E’ più facile ridurre gli errori che aumentare la velocità

La finestra evolutiva, utile per la riabilitazione, si chiude verso i 9 anni

Le diagnosi “tardive” sono molto penalizzanti per diversi aspetti (autostima)

I dislessici medi e severi hanno un carico cognitivo molto alto

Nella scuola secondaria :1. aumentano la quantità di pagine2. aumenta la complessità delle spiegazioni

orali3. aumenta la complessità dei testi da

comprendere4. si utlizzano lessici specifici5. si richiede maggiore autonomia6. in generale aumenta il materiale da

ricordare, nel dettaglio

Per decidere cosa fare e «come fare» nell’insegnamento a studenti/esse DSAè necessario ripensare a come funziona

l’apprendimento...

Per le neuroscienze

l’apprendimento 1. è una necessità2. dipende dall’esperienza

gli apprendimenti si differenziano tra

processi bassi per i quali non è necessario lo sforzo cognitivo perchè vengono automatizzati

processi alti per i quali la comprensione è fondamentale

tipologie di apprendimento

memorizzazioneautomatizzaziione

memorizzareautomatizzare

comprendereapplicare

analizzare sintetizzareintuireinventare

elementari

intermedi

superiori

DSA

Cosa succede nel processo di apprendimento?

Fino all’ingresso nella scuola impariamo utilizziamo

la memoria di lavoro e con l’azione ripetuta

miglioriamo l’efficienza quindi otteniamo un successo e

questo ci motiva a ripetere l’esperienza finchè le

informazioni stabilizzate entrano nella

memoria procedurale

diventano un apprendimento ( es. linguaggio )nel DSA questo circuito virtuoso non si realizza

PERCHE’ NON SI AUTOMATIZZA

MLT è composta da 2 SISTEMI ATTIVI nel nostro

cervello:

1. MEMORIA DICHIARATIVA o ESPLICITA(immagazzina i fatti che possono consapevolnente essere richiamati) si divide in

• EPISODICA con la quale si ripete esattamente un elenco ( date/parole) senza comprensione

• SEMANTICA dipende dalla mempria episodica PERCHE’ IMPARIAMO DALLA NOSTRA ESPERIENZA ma a questa ABBIAMO DATO UN SIGNIFICATO

2. MEMORIA PROCEDURALE o IMPLICITA(memorizza in modo inconscio le competenze es uso degli oggetti, sequenze motorie, scoperta delle regole, uso del linguaggio ...si acquisisce con la ripetizione e porta alla loro automatizzazione)

La MBT è formata da:

• MEMORIA SENSORIALE che è in grado di trattenere le informazioni degli stimoli sensoriali per poco tempo in modo non consapevole (1/5 o 1/2 secondo) non più di 12 elementi che vengono COPIATI così come sonoquesti elementi attraverso l’attenzione che è selettiva arrivano alla

• MEMORIA DI LAVORO che è in grado di tenere a mente ed elaborare le informazioni e renderle disponibili per 10/15 secondi queste informazioni sono di regola da 7 a 13 elementi (SPAN)non cambia con il tempo e neppure con la ripetizione

ANZIIL SOVRACCARICO FA PERDERE L’ATTENZIONE

La MEMORIA DI LAVORO RIGUARDA IL PROCESSAMENTO IMMEDIATO

è implicata in molteplici attività della vita quotidiana ed interviene • nel recupero delle informazioni che si trovano nella

MLT• nella organizzazione del discorso• nella letto-scrittura • nella comprensione del testo• nel ragionamento aritmetico• nell’ascolto ( es. istruzioni stradali)• nel ripetere una parola in lingua straniera • nella pianificazione dei tempi• nel completare le attività in autonomia• nella capacità di modulare le risorse• nel giudicare l’adeguatezza

quando chiediamo ad uno studente/essa di ripetere una definizione con parole «non sostituibili» oppure la lista dei verbi irregolari in inglese.....gli chiediamo di usare la MEMORIA EPISODICA ma

per il recupero delle informazioni deve usare la

MEMORIA DI LAVORO

SE NON CI RIESCE è un problema di recupero o di immagazzinamento?

Se lo studente ha davanti un magazzino «ESTERNO» riesce a recuperare le informazioni corrette ...

esempio elenco di formule=misura compensativa

A cosa servono gli strumenti compensativi?

1. consentono il successo2. inducono a ripetere3. generano esperienza4. producono competenza5. permettono di recuperare le informazioni 6. supportano il funzionamento della memoria

scaricando lo sforzo e liberando energie per il ragionamento

ma è indispensabile 1.concepirne un uso permanente 2.valutare i risultati con i compensativi alla stregua dei risultati degli altri perchè

NON sono FACILITATORI

se l’esperienza presenta solo insuccessi lo studente/essa DSA si allontana dall’apprendimento...diventa ansioso/oppositivo/apatico ed evita di mettersi in gioco: « sto zitto piuttosto che sbagliare»

IMPOTENZA APPRESA

IMPORTANTISSIMA LA RELAZIONE CHE SI

STABILISCE TRA INSEGNANTE/STUDENTE:

«STO BENE...QUINDI IMPARO»

Frustrazione Ansia Tensione

=

muoversi da solo nello studio:

autoregolare il proprio

apprendimento

La scuola si sta facendo carico di un cambiamento culturale

accettare che uno studente/essa senza problemi cognitivi possa avere difficoltà nella automatizzazione dei meccanismi di letto-scrittura e di calcolo

accettare che uno studente/essa con DSA possa utilizzare strumenti compensativi e dispensativi a scuola e a casa……anche durante le verifiche

accettare di cambiare la propria metodologia didattica verso flessibilità (Linee guida pag.6)

ed inclusione (Linee guida pgg.20-21)

accettare di personalizzare la valutazione: con la valutazione formativa si valuta per educare e soprattutto si valuta i termini di acquisizione progressiva…questo incoraggia e valorizza l’io dello studente/essa

clima positivo

sono indispensabili serenità e fiducia in modo da non aggiungere frustrazione a quella già riconducibile alle difficoltà oggettive;

nessun intervento didattico può riuscire se condotto in forma sbrigativa oppure in un clima di incomprensione o di conflittualità quindi è importante la relazione;

lo “sforzo” non è una componente essenziale dell’apprendimento...anzi demotiva ed allontana dal compito

la valutazione

• è coerente con le scelte didattiche • è finalizzata ad accompagnare il percorso

formativo della persona sottolineando i piccoli e grandi progressi

• considera i progressi otttenuti con gli strumenti compensativi alla stessa stregua dei risultati degli altri

La DIDATTICA INCLUSIVA

è per TUTTI

La didattica inclusiva non agisce sul singolo ma sul contesto organizzato in modo che sia inclusivo e risponda

ai bisogni di tutti

La DIDATTICA INCLUSIVA è la premessa indispensabile per la stesura del PDP che

altrimenti è solo un elenco di misure dispensative e compensative

Didattica inclusiva: interventi per ridurre le difficoltà nella lettura

Didattica inclusiva: interventi per ridurre le difficoltà nella lezione

Nella lezione frontale: organizzatori anticipati cioè gli elementi che durante l’esposizione servono ad orientarsi tra i contenuti presentaties. alla lavagna schema/ parole chiave/mappe

rappresentazioni VISIVE

servono al DSA per non perdere, nello sforzo dell’ascolto, il contenuto e a contestualizzare quanto ascoltatoIMPORTANTE : coerenza/ continuità/ creatività/ uso sia in classe che a casa sia in gruppo che a coppie

Cosa e come possiamo cambiare nella nostra didattica in un’ottica inclusiva?

Attività brain-storming

All’inizio della lezione frontale favorisce l’esplicitazione delle conoscenze pregresse e definisce in modo chiaro l’argomento che si intende affrontare nella lezione

Si può partire sia da un’idea centrale proposta dall’insegnante, dalle parole chiave oppure si raccolgono le idee degli studenti/esse per poi riorganizzarle insieme in uno schema/mappa

in questo modo si facilita anche chi è in difficoltà perchè ha maggior tempo e maggiore condivisione delle conoscenze.

Esempio di una lezione frontale nella quale il docente utilizza organizzatori anticipati

Glossario: costruzione del linguaggio specifico della

materia

SOLO la sintesi o le definizioni possono anche essere registrate e insieme alla mappa concettuale/schema sono materiale di studio

Il LAVORO DI GRUPPO

Attività di cooperative learning

Affianca la lezione frontale e comporta un modo nuovo di

pensare la classe e la propria azione didattica:

l’ insegnante è un facilitatore dell’apprendimento

fa rispettare le regole e mette in luce i risultati positivi

con rinforzi.

La classe è un ambiente di apprendimento dove

ciascuno mette in gioco le proprie risorse per raggiungere

un obiettivo comune chiaro e ben definito

Aumento della motivazione dall’interazione promozionale

faccia a faccia.

Concentrarsi su una precisa sezione del processo di

apprendimento alleggerisce il carico cognitivo

Obiettivi/gruppi/ruoli/risorse

Interdipendenza positiva= ognuno è indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo e non è possibile raggiungerlo senza gli altriSviluppo delle competenze sociali= comunicazione, problem solving, scelta delle decisioni, gestione conflitti, alta responsabilità individuale, senso di appartenenzaGruppi = eterogenei al loro interno, da 2 a 6 elementi ma gruppi omogenei tra loro ( gruppo dei DSA)Durata= variabile a seconda dell’obiettivo,ma stabili per tutta l’attività programmata Ruoli= sono funzioni che favoriscono la gestione e la funzione del gruppo, ogni ruolo viene assegnato a rotazione ad un membro del gruppo e sono tuli per concentrarsi su una determinata azione del processo

Esempi di ruolo=GUIDA (supervisiona il lavoro del gruppo e da suggerimenti) /CORRETTORE (corregge ed aggiunge informazioni)/SINTETIZZATORE ( fa la sintesi del lavoro del gruppo)/TIMER ( controlla il tempo)/SEGRETARIO (fa il verbale delle decisioni del gruppo)/ORGANIZZATORE (distribuisce il materiale e fa da collegamento con l’insegnante)/ INTERVISTATORE ( fa le domande finali di verifica)Materiali= diversa tipologia ma che devono essere conosciuti da tuttiObiettivo= chiaro e definito ( cosa bisogna fare)Valutazione= autovalutazione individuale e collettivaMetacognizione= riflettere sulle strategie adottateTecnologie=utilizzo del pc e dei software FACILITA l’introduzione in CLASSE delle tecnologie compensative.

Se uno studente NON riesce ad imparare nel modo

in cui noi insegnamo……….

siamo NOI che dobbiamo insegnare

nel modo con il quale LORO imparano

KISS = Keep It Short and Simple (è un invito

a parlare e spiegare in modo breve e semplice)

TEAM= Together Everybody Achieves More

(è un invito a lavorare insieme… si impara

meglio tutti) Special needs and inclusive learning. Univ. Kent

La comprensione del testo

ogni argomento disciplinare, dal più semplice al più specialistico, spesso utilizza come canale comunicativo principale la lettura/scrittura…si potrebbe dire che …

TUTTO è TESTO

Capire il testo è un’operazione complessa

perché il significato NON è semplicemente ricavato dal significato di tutte le parole che compaiono nel testo

ma piuttosto costruito ATTIVAMENTE dal lettore alla luce del contesto linguistico / di quello extralinguistico/ delle proprie conoscenze =

“imparo perché voglio imparare”

Competenza testuale

capacità di cogliere i rapporti di coesione lessicale e grammaticale del testo (es. muro fatto di tanti mattoni)

Parole costruttori= connettivi che servono a

segnalare le relazioni fra avvenimenti e situazioni

Parole calamita=anafore cioè parole riferite ad altre presenti nel

testo in precedenza e catafore cioè parole riferite a un termine posto

dopo nel testo

Ellissi = cancellazione di elementi che vengono ripresi in un testo.

e di riconoscere le unità testuali ed i loro rapporti semantici cioè la coerenza del testo (è il risultato dei

processi cognitivi degli utenti)

Saper riconoscere unità testuali diverse: unità di introduzione /

esempio / sviluppo di un’idea e fare una gerarchia

ANAFORA

Ogni testo contiene parole che, prese isolatamente, non hanno un significato specifico.Questo, quello, che, lo, ecc. sono elementi che assumono un senso solo quando vengono messi in rapporto con altre parole. "C'è una bicicletta rossa, ce n'è una bianca, una da donna. Quella da donna...." Questa frase è piena di anafore, cioè di parole che rimandano ad altri significati. La comprensione di questi elementi è essenziale per la comprensione del testo.

Capire vuol dire smontare un testo e fare una gerarchia delle unità d’informazione ?

ma come?

Lo schema/la mappa serve a IMPARARE l’ordine logico con cui è costruito un testo

Come è difficile…………………….

….soprattutto se la lettura serve ad imparare ed io non ci riesco!!!!!

MOVIMENTI OCULARI DI UN NORMOLETTORE

MOVIMENTI OCULARI DI UN DISLESSICO

Discalculia - Colombo Adalgisa

58

Ricerche molto recenti hanno studiato:

percezione visiva e l’attenzione spaziale (effetto crowding= gli elementi adiacenti interferiscono nella visione della lettera e per vedere in periferia è indispensabile muovere gli occhi)

Per i DSA che già fanno molti movimenti ( 56 contro i 18 dei normolettori) è importante utilizzare un carattere di 14pt ed aumentare la spaziatura tra le lettere, almeno 2,5 pt perché questo riduce l’effetto crowding effetto immediato di miglioramento sia nella diminuzione degli errori (50%) che aumento della velocità (0.3 sillabe/sec.)

Semplificazione grafica del testo

Didattica inclusiva: interventi per ridurre le difficoltà nella scrittura

Esempi di scrittura su “consegna”

La grammatica: quale grammatica?

Esistono anche altre proposte di grammatiche “nuove” e “semplici” come la grammatica valenziale applicata da F. Sabatini

allo studio della lingua italiana

Consegna: costruisci lo schema grafico seguendo l’esempio

Grammatica tradizionale in forma VISIVA

Notabarolo “Grammatica facile”

……. il famoso “metodo di studio” ??????

Uno studente DSA NON può permettersi di leggere più volte il materiale da studiare

La LETTURA per studiare deve essere una ricerca predefinita di informazioni ed essere accompagnata anche dall’ascolto!

……. il famoso “metodo di studio” ??????

per uno studente/essa DSA il metodo di studio è il primo ed il più

importante strumento di compensazionee

la sua costruzione è parte della didattica

Per tutti gli studenti/esse è importante il metodo di studio /abilità di studio

Le competenze compensativevanno costruite attraverso un processo formativo in cui studenti|esse ed insegnanti hanno un ruolo attivo e non possono limitarsi a “consentire” che il p.c. o il registratore venganosemplicemente utilizzati.

Il metodo di studio

a scuola:

1. attenzione

2. adattamento

all’insegnante = vuol dire

sapere COSA devo fare

3.chiedere spiegazioni

4. trovare sostituti agli

“appunti”

Il metodo di studio

a casa:

1. consultare il materiale

affrontato in classe, il

giorno stesso

2. farsi delle domande

sul materiale (servono

alla memorizzazione)

3.cercare le risposte

utilizzando strategie per

la ricerca definita delle

informazioni

cosa è impegnato a fare lo studente/essa:

Importante: la connessione tra nuove e già acquisite competenze

Il metodo di studio è PERSONALE perché tiene conto di:

a) autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo : la conoscenza dei propri punti forza e punti di debolezza permette di riflettere sul proprio modo di lavorare

• impostare un approccio multisensoriale agli argomenti(per evitare che la letto/scrittura sia l’unico veicolo dell’apprendimento e soprattutto la ri-lettura non affatichi troppo, rendendo precario il processo di comprensione/elaborazione del testo)

• sviluppare abilità di problem solving• saper gestire il fattore “tempo”• utilizzare schemi, mappe concettuali, sintesi vocale, libri digitali,

audio libri, software di lettura e rielaborazione testi con il p.c

b) motivazione e autostima: migliorano se riesce a scoprire strategie personali

c) strategie di controllo metacognitivo: servono a riconoscere ed evitare gli errori, ad esempio esercitare l’ascolto per periodi brevi 10 minuti per volta, prima di affrontare un audiolbro, e porsi domande su cosa si ha ascoltato oppure imparare ad usare le tabelle/ mappe in modo compensativo

Competenza= capacita’ di generalizzare e usare in modo funzionale, in risposta ai diversi bisogni, le conoscenze e le capacita’ sviluppare nei processi diapprendimento.Per i DSA le competenze compensative sono• specifiche•collegate alle situazioni di maggiori difficolta’ •richiedono consapevolezza dei propri limiti• permettono un uso efficace in termini di tempo e dicorretta applicazione delle nuove tecnologie qualiLEGGIXME – PERSONAL READER – ALFA READERche sono un modo nuovo di studiare con i libri digitali e la sintesi vocale…non solo uno strumento per leggere|scrivere.

Leggere con la SINTESI VOCALE

migliora la velocità di lettura

la comprensione

il tempo di attenzione

la motivazione

l’autoefficacia

HA UN EFFETTO ABILITANTE

È importante considerare la relazione degli studenti/esse con il loro disturbo e la sua trasparenza:

l’uso del p.c.è una opportunità non una differenza sminuente….ma

e’ indispensabile usarlo bene, con padronanza e consapevolezza.

Spesso la causa del suo rifiuto e’ la scarsa considerazione della sua efficacia ed il fatto che per

“attrezzarsi” necessita di tempo e di un lavoro specifico

faccio …………….imparo

vedo…………….ricordo

“far parlare le mappe”

Cosa devo fare?

Considero tutte le possibilità

Fisso l’attenzione

Scelgo una risposta

Controllo la mia risposta

Cosa devo fare?

Considero tutte le possibilità

Fisso l’attenzione

Scelgo una risposta

Controllo la mia risposta

Metacognizione: riflettere sulla

strategia da adottare

•permette di descrivere in un grafico le proprie conoscenze intorno a un argomento secondo un

principio cognitivo di tipo costruttivista;

•aiuta a memorizzare i contenuti perché ne favorisce l’organizzazione logica ed evidenzia i collegamenti tra le informazioni;

•favorisce la memoria visiva;

•facilita e potenzia anche la comprensione grazie all’insieme delle connessioni logiche che collegano i concetti anche in modo flessibile e dinamico.

•minimizza i punti deboli dello studente/essa DSA compensando la lentezza nella lettura, la stanchezza nell’attenzione, la disorganizzazione, la difficoltà di comprensione del testo e la scarsa organizzazione delle idee

perchè la mappa concettuale ??????

Mappe mentali

Una distinzione importante

Mappe concettuali

sono molto diverse e hanno finaltà diverse

LE MAPPE SVILUPPANO L’INTEGRAZIONE

DEGLI EMISFERI

• Emisfero

destro

intuitivo

• sintetico

• induttivo

• creativo

Emisfero

sinistro:

• logico

• lineare

• pratico

• analitico

• deduttivo

Imparare

a

studiare

scrivendo

con il

computer

costruendo

mappe

mentali

Organizzando l’argomento disciplinare in mappa concettuale

in contemporanea

in contemporanea

in contemporanea

percezione

unificazione

omogeneizzazione

interpretazione

gestalt

WERTHEIMER

principio di

pregnanza

principio di vicinanza

principio di somiglianza

principio di chiusura

principio di continuità

legge di

Rubin

Dal libro di testo alla mappa = la costruzione delle mappe concettuali necessita di una specifica attività formativa

1. Brainstorming sull’argomento disciplinare affrontato

2. Prima lettura del testo (attraverso la sintesi vocale o un docente)

3. Seconda lettura del testo con sottolineatura delle parti importanti anche attraverso l’analisi degli indicatori testuali (titolo e altre informazioni tipografiche di struttura, immagini)

4. Selezione dei concetti importanti da tradurre in parole chiave, distinguendo tra parole-concetti e parole-legame

5. Costruzione della prima versione della mappa con un software specifico (Inspiration, C-map, FreeMind, Super mappe)

6. Confronto con mappe di altri compagni e discussione

Verifiche• coerenti con il percorso• costruite modo da far emergere i livelli di competenza

dello studente/essa• divise in mini-verifiche, anche ravvicinate nel tempo,

per orientare e rispettare lo sforzo cognitivo dello studente/essa

• prevedano uso di strumenti compensativi (sintesi vocale/ dizionario digitale/correttore ortografico/mappe per il recupero di concetti/nessi e percorsi in modo efficace e produttivo)

• riduzione delle richieste del 30%• strutturate con esercizi con i quali lo studente ha

familiarità • nel caso siano orali rispettare la soglia di attivazione

linguistica

Caratteristiche del testo della verifica:• utilizzo di lessico ad alta frequenza• lessico contestualizzato• uso di immagini chiave• se a risposta multipla evitare «inganni linguistici»

Consegne chiare e semplici evitando richieste plurime o l’uso di negazioni

Inserire come spiegazione della consegna esempi chiarificatori

Dal punto di vista grafico:Usare un carattere che permetta una chiara decodifica delle singole lettere ed usare il grassetto per evidenziare parole chiave e consegne

Valutazione

valutare il raggiungimento degli obbiettivi di globalità tenendo conto dell’ efficacia comunicativavalutare il contenuto e non la formanon enfatizzare gli erroriattribuire i punteggi relativi ai singoli esercizi in modo equilibratosaper osservare sistematicamente lo studente/essa nei vari momenti scolastici cogliendo aspetti utili a conoscere meglio le sue competenze.

E-mail:

[email protected]

Grazie dell’attenzione