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I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del venerdì precedente (salvo diversa indicazione). Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale. La settimana entrante Europa: focus sulle indagini di fiducia di luglio con il PMI per l’Eurozona che è calato a 55,8 da 56,3 e i sondaggi della Commissione che dovrebbero correggere. L’IFO tedesco è visto in calo e l’INSEE francese stabile. Anche le stime preliminari dovrebbero mostrare l’inflazione in calo in Germania e stabile in Francia. La stima flash per il PIL del 2° trimestre è attesa stabile in Francia. Risultati societari più rilevanti: Daimler, Peugeot, LVMH, Bayer, Deutsche Bank, Nokia, Telefonica, Total, Barclays, BNP Paribas. Italia: attese in marginale correzione in luglio la fiducia di imprese (a 107,0 da 107,3) e consumatori (a 106,3 da 106,4). In agenda anche ordini e fatturato industriali per maggio. Risultati societari più rilevanti: Saipem, Fincantieri, Salini Impregilo, STMicroelectronics, Leonardo, Banca Mediolanum, Enel, FCA, Prysmian, Telecom Italia, Terna, Autogrill, ENI. USA: attenzione sul FOMC (cfr. Focus) e sul margine sugli ordini di beni durevoli di giugno visti in recupero, e sulla stima preliminare del PIL del 2° trimestre che dovrebbe indicare una riaccelerazione della crescita. La fiducia dei consumatori dovrebbe correggere, restando però elevata a luglio. Risultati societari più rilevanti: Alfabet, Cterpillar, General Motors, Texas Instruments, Ford Motor, Amazon.com, Intel, Mastercard, Chevron, Exxon Mobil. Focus della settimana FOMC: la via della normalizzazione passa per il bilancio; tassi in stand-by. La riunione del FOMC non dovrebbe riservare modifiche significative, ma limitarsi a preparare la strada per l’inizio del tapering (riduzione del bilancio). Il Board dovrebbe rilevare un rafforzamento della crescita e, con riferimento agli obiettivi di politica monetaria, prendere atto dell’ulteriore grado di riduzione di risorse inutilizzate. I dati più recenti vedono nuove flessioni per la disoccupazione allargata e una stabilizzazione del tasso di partecipazione, a conferma del continuo avvicinarsi del target di piena occupazione. Sono favorevoli anche le condizioni finanziarie che rimangono accomodanti e che hanno beneficiato della trasparenza e chiarezza della comunicazione adottata dal FOMC. L’unico fattore che ancora fatica ad allinearsi agli obiettivi di lungo termine è l’inflazione che, soprattutto per effetto di fattori transitori, è risultata debole in giugno e lontana dal target. Lo scenario suggerisce dunque una lettura su due piani: da un lato il quadro economico positivo e i timori di possibili bolle finanziare invitano a proseguire nel sentiero di normalizzazione che, verosimilmente, passerà per l’avvio del programma di riduzione dei reinvestimenti in ottobre, previo annuncio in settembre. I dettagli tecnici sono stati già chiaramente definiti, lasciando in sospeso solo un’indicazione puntuale del punto di arrivo per il bilancio, comunque superiore ai livelli pre-crisi. Vi è poi un secondo piano di intervento che è quello relativo al sentiero dei tassi: vediamo come probabile un rialzo in dicembre che però rimane condizionato all’inflazione. Stimiamo che i principali rischi per lo scenario siano il mancato rialzo del limite del debito pubblico (settembre) e un ulteriore rallentamento dell’inflazione che, se verificati, potrebbero far slittare in avanti il prossimo rialzo. Settimana dei Mercati 24 luglio 2017 12:27 CET Data e ora di produzione 24 luglio 2017 12:35 CET Data e ora di prima diffusione Nota settimanale Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche Ricerca per investitori privati e PMI Team Retail Research Analisti Finanziari Disoccupazione e inflazione: livelli attuali e target a confronto Note: le linee tratteggiate riportano i livelli target di lungo periodo indicati dalla Fed. Fonte: Bloomberg

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I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del venerdì precedente (salvo diversa indicazione). Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale.

La settimana entrante Europa: focus sulle indagini di fiducia di luglio con il PMI per l’Eurozona che è calato a 55,8 da

56,3 e i sondaggi della Commissione che dovrebbero correggere. L’IFO tedesco è visto in calo e l’INSEE francese stabile. Anche le stime preliminari dovrebbero mostrare l’inflazione in calo in Germania e stabile in Francia. La stima flash per il PIL del 2° trimestre è attesa stabile in Francia. Risultati societari più rilevanti: Daimler, Peugeot, LVMH, Bayer, Deutsche Bank, Nokia, Telefonica, Total, Barclays, BNP Paribas.

Italia: attese in marginale correzione in luglio la fiducia di imprese (a 107,0 da 107,3) e consumatori (a 106,3 da 106,4). In agenda anche ordini e fatturato industriali per maggio. Risultati societari più rilevanti: Saipem, Fincantieri, Salini Impregilo, STMicroelectronics, Leonardo, Banca Mediolanum, Enel, FCA, Prysmian, Telecom Italia, Terna, Autogrill, ENI.

USA: attenzione sul FOMC (cfr. Focus) e sul margine sugli ordini di beni durevoli di giugno visti in recupero, e sulla stima preliminare del PIL del 2° trimestre che dovrebbe indicare una riaccelerazione della crescita. La fiducia dei consumatori dovrebbe correggere, restando però elevata a luglio. Risultati societari più rilevanti: Alfabet, Cterpillar, General Motors, Texas Instruments, Ford Motor, Amazon.com, Intel, Mastercard, Chevron, Exxon Mobil.

Focus della settimana FOMC: la via della normalizzazione passa per il bilancio; tassi in stand-by. La riunione del FOMC non dovrebbe riservare modifiche significative, ma limitarsi a preparare la strada per l’inizio del tapering (riduzione del bilancio). Il Board dovrebbe rilevare un rafforzamento della crescita e, con riferimento agli obiettivi di politica monetaria, prendere atto dell’ulteriore grado di riduzione di risorse inutilizzate. I dati più recenti vedono nuove flessioni per la disoccupazione allargata e una stabilizzazione del tasso di partecipazione, a conferma del continuo avvicinarsi del target di piena occupazione. Sono favorevoli anche le condizioni finanziarie che rimangono accomodanti e che hanno beneficiato della trasparenza e chiarezza della comunicazione adottata dal FOMC. L’unico fattore che ancora fatica ad allinearsi agli obiettivi di lungo termine è l’inflazione che, soprattutto per effetto di fattori transitori, è risultata debole in giugno e lontana dal target. Lo scenario suggerisce dunque una lettura su due piani: da un lato il quadro economico positivo e i timori di possibili bolle finanziare invitano a proseguire nel sentiero di normalizzazione che, verosimilmente, passerà per l’avvio del programma di riduzione dei reinvestimenti in ottobre, previo annuncio in settembre. I dettagli tecnici sono stati già chiaramente definiti, lasciando in sospeso solo un’indicazione puntuale del punto di arrivo per il bilancio, comunque superiore ai livelli pre-crisi. Vi è poi un secondo piano di intervento che è quello relativo al sentiero dei tassi: vediamo come probabile un rialzo in dicembre che però rimane condizionato all’inflazione. Stimiamo che i principali rischi per lo scenario siano il mancato rialzo del limite del debito pubblico (settembre) e un ulteriore rallentamento dell’inflazione che, se verificati, potrebbero far slittare in avanti il prossimo rialzo.

Settimana dei Mercati

24 luglio 2017 12:27 CET Data e ora di produzione

24 luglio 2017 12:35 CET Data e ora di prima diffusione

Nota settimanale

Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche

Ricerca per investitori privati e PMI

Team Retail Research Analisti Finanziari

Disoccupazione e inflazione: livelli attuali e target a confronto

Note: le linee tratteggiate riportano i livelli target di lungo periodo indicati dalla Fed. Fonte: Bloomberg

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Settimana dei mercati 24 luglio 2017

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2

Scenario macro

Area euro

La stima preliminare della fiducia dei consumatori della zona euro in luglio ha visto una marginale correzione pur rimanendo su livelli elevati, in linea con l’indice ZEW tedesco che ha registrato diffusi, anche se non particolarmente marcati, rallentamenti.

Bilancio BCE (miliardi di euro)

Fonte: Bloomberg

Come da attese, la riunione della BCE si è rivelata interlocutoria, confermando tassi e programma di acquisti invariati e ribadendo una linea accomodante e paziente. La ragione che ha guidato la scelta (unanime) di rimandare all’autunno qualsiasi discussione su modifiche al programma di acquisto titoli è legata alla valutazione dello scenario d’inflazione. Se, infatti, il quadro economico è visto in consolidamento con rischi sostanzialmente bilanciati, la crescita non è ancora tale da tradursi in un rafforzamento della dinamica dei prezzi. Le misure d’inflazione sottostante rimangono su livelli moderati e, secondo le stime BCE, nei prossimi mesi l’inflazione core resterà sui livelli attuali senza mostrare, per il momento, segnali convincenti di ripresa. Pertanto, un grado sostanziale di stimolo monetario è ancora necessario. Per questo, nel comunicato, è stato lasciato il riferimento al fatto che, in caso di necessità, il Comitato rimane pronto a intervenire espandendo ulteriormente il programma di acquisto titoli. Le parole chiave per la BCE rispetto alla linea di politica monetaria rimangono persistenza, prudenza e pazienza.

Stati Uniti

Le indagini di fiducia regionali hanno visto ampie ed inattese correzioni in luglio sia per l’indice Empire di NY che per il sondaggio di Philadelphia. I prezzi alle importazioni sono calati in giugno sulla scia della debolezza dell’energia, mentre sono robusti i segnali dai dati sui cantieri.

Debito pubblico e deficit (% di PIL)

Fonte: Bloomberg

La settimana passata ha visto una nuova battuta d’arresto per il tentativo di riforma sanitaria, dopo che tre Senatrici repubblicane hanno dichiarato il loro voto contrario alla proposta di abrogare, senza sostituzione, Obamacare. La leadership del partito ha deciso di portare comunque in aula questa settimana lo stesso disegno di legge che però è già stato bocciato due volte. Riguardo la proposta, il CBO e il Joint Committee on Taxation hanno stimato che gli effetti del disegno di legge prevedono un ampio e continuo aumento degli individui non assicurati e, in termini di deficit, una riduzione di 473 mld di dollari in 10 anni. Il richiamo del Presidente a tornare a discutere lo stesso disegno di legge si scontra con la mancanza dei numeri in Senato per riaprire il procedimento. La sconfitta ormai segnata sul fronte della sanità rende ancora più essenziale il passaggio di una riforma tributaria e il voto su una risoluzione di budget in tempi molto brevi, dato l’avvicinarsi della pausa estiva e della campagna per le elezioni di mit-term. A tal proposito non è ancora chiaro se ci sarà consenso alla Camera sul piano di budget, da portare poi in Senato.

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Settimana dei mercati 24 luglio 2017

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 3

Mercati Obbligazionari

Titoli di Stato

Settimana decisamente positiva per i BTP, in linea con il resto del settore europeo con i maggiori guadagni sui periferici e sui titoli a lunga scadenza. Il BTP a due anni chiude a -0,22% mentre il decennale si ferma sotto il 2,1%, in flessione di circa 10pb.

Performance dei principali governativi europei

Note: Indici total return Barclays Bloomberg. Fonte: Bloomberg

La scorsa settimana ha fatto registrare una direzione per lo più univoca, verso il basso, per i rendimenti di mercato del debito sovrano dall’area euro, con gli acquisti ancora una volta concentrati sui periferici e sul segmento lungo della curva delle scadenze. L’accelerazione al trend di acquisti si è avuta ancora una volta dopo la conferenza stampa della BCE di giovedì che ha visto prevalere toni estremamente accomodanti. L’ottimismo circa le prospettive del debito europeo si riflette anche nelle valutazioni delle agenzie di rating: venerdì a mercati chiusi S&P’s ha rivisto l'Outlook della Grecia, portandolo da Stabile a Positivo e lasciando invariato il rating a B-. Secondo l’agenzia il miglioramento dell'Outlook riflette l'aspettativa che il debito ellenico e i costi di servizio diminuiscano gradualmente e che il sostegno dell'Eurogruppo probabilmente aprirà la strada per il rientro della Grecia quest'anno sul mercato obbligazionario. Nel complesso il settore resta molto condizionato dalle aspettative sulle future mosse della Banca centrale, con possibili momenti di volatilità all’avvicinarsi dell’autunno, quando la BCE dovrebbe fare maggiore chiarezza circa le sorti del QE.

Corporate

La settimana si è chiusa con performance positive sul comparto del credito europeo: gli IG sono stati sostenuti dalla dinamica favorevole dei tassi core, accentuatasi dopo le parole accomodanti di Draghi in occasione del meeting BCE, mentre gli HY hanno visto un’ulteriore flessione degli spread.

Le principali banche USA: i ricavi da trading nel 2° trim. 2017, variazioni a/a

Nota: JPM= JPMorgan; Citi=Citigroup; BofA= Bank of America; GS=Goldman Sachs; MS=Morgan Stanley Fonte: Relazioni trimestrali societarie

I risultati trimestrali delle principali banche USA sono stati, nel complesso, discreti e superiori alle attese grazie alla crescita delle tradizionali attività di banca commerciale che hanno beneficiato del modesto rialzo dei tassi e del miglioramento del margine di interesse. Buone anche le entrate legate alle attività di Investment Banking, mentre le maggiori criticità si sono riscontrate nei ricavi da trading che hanno sofferto della bassa volatilità dei mercati. Le banche con un modello di business più sbilanciato verso le attività di prestito (come ad esempio Bank of America) hanno riportato i migliori risultati, mentre le realtà strutturalmente focalizzate sul trading e legate all’operatività dei clienti istituzionali sono state maggiormente penalizzate. Il quadro è però apparso disomogeneo: ha spiccato, in negativo, il calo accusato da Goldman Sachs che ha visto una contrazione del 40%, mentre Morgan Stanley ha contenuto le flessioni (-4%). L’outlook per il 2° semestre appare incerto e continuerà a giocarsi sull’equilibrio tra la dinamica dei tassi, la volatilità dei mercati e le specificità legate al modello di business più o meno articolato delle singole banche.

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Valute e Commodity

Cambi

Temi immutati sui cambi rispetto alla scorsa ottava, la forza dell'euro guida il cambio euro/dollaro in prossimità del record a 23 mesi. ll focus resta ora sulla Fed di mercoledì sera, quando maggior chiarezza dovrebbe esser fatta sulle future mosse della Yellen, da qui a fine anno. Sulla valuta USA continuano a pesare anche le difficoltà dell'Amministrazione Trump.

Dollar Index (per gli scambi commerciali) dal 2014 e tasso Fed

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Ancora una volta, sul mercato dei cambi, prevale un'interpretazione decisamente più restrittiva delle parole di Draghi, favorendo la forza dell’euro nonostante la posizione espansiva della BCE. La valuta unica ha rotto al rialzo anche la soglia di 1,1650, la scorsa ottava, registrando un nuovo massimo a due anni in area 1,1680. Il dollaro resta complessivamente fermo, sotto la pressione dell'incertezza sulla capacità della Fed di operare un'altra stretta sul costo del denaro quest'anno, a cui si sommano le difficoltà di Trump nell'implementare la sua agenda politica. Il focus si sposta sulla Fed di questa settimana, il mercato attende maggiore chiarezza da parte della Yellen anche se è probabile che venga confermato un solo rialzo da qui a fine anno. Il dollaro/yen scambia a 111 dopo che la BoJ ha spostato il target di inflazione al 2020 lasciando intendere una certa difficoltà nel supportare la dinamica dei prezzi. Sterlina debole contro euro dopo che la scorsa settimana il Ministro francese all'economia ha chiesto 100 miliardi di euro di danni a Londra e dopo il secondo round di incontri a Bruxelles sulla Brexit.

Materie Prime

Focus sul meeting dei produttori riuniti a San Pietroburgo con lo scopo di calmierare l'extra produzione di Libia e Nigeria. Entrambi membri del Cartello ed entrambi esentati dai tagli alla produzione, aspetto che rischia di vanificare gli sforzi di ridurre l’output globale di petrolio.

Trivelle attive in USA vs. WTI e Brent

Fonte: Bloomberg & Baker Hughes, elaborazioni Intesa Sanpaolo

Gli operatori sul petrolio rivolgono la loro attenzione al meeting dei produttori riuniti a San Pietroburgo. Gli esponenti di Paesi produttori OPEC e non-OPEC si incontrano per fare il punto sui tagli concordati e sui progressi compiuti nella limitazione dell'eccesso di offerta. Il nocciolo sarà il tema di Nigeria e Libia, entrambi membri del Cartello ed entrambi esentati dai tagli alla produzione, che hanno aumentato l'output. L'idea dei produttori resta quella di mantenere la riduzione della produzione di 1,8 milioni di barili al giorno entro fine marzo 2018. Mohammad Barkindo, segretario generale OPEC, si è detto fiducioso che il mercato possa aggiustarsi a ritmo più veloce nella seconda parte dell'anno. Anche la statistica Baker-Hughes del weekend sembra supportare l'ottimismo degli operatori segnalando un marginale calo delle trivelle attive negli Stati Uniti: 764 da 765 della scorsa settimana.

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Mercati Azionari Area euro

I listini azionari europei cedono terreno in scia al rafforzamento dell'euro sul dollaro, sui massimi da quasi due anni. Penalizzati i titoli delle società più esposte sull'export. Sull’azionario pesa lo status quo deciso dalla BCE la settimana scorsa; non solo non sono stati toccati i tassi ma non sono state date indicazioni sulle prossime mosse. Francoforte è stato il listino peggiore della scorsa ottava in quanto maggiormente esposto alle esportazioni. Sul listino domestico l’attenzione è puntata sull’avvio della stagione delle trimestrali che, secondo le stime di consenso, dovrebbero mostrare un proseguimento della crescita già evidenziata nei primi mesi dell’anno.

Andamento indice Euro Stoxx, Turismo & Tempo Libero e TLC

Nota: 02.01.2016 = base 100. Fonte: Bloomberg

A livello settoriale mostra debolezza il settore Turismo e Tempo Libero che risente dei risultati semestrali deludenti di Lufthansa ed Easyjet. Il rafforzamento dell’euro/dollaro penalizza il comparto Auto sul quale incide anche la performance negativa del produttore di componenti per auto francese Valeo dopo i risultati semestrali sotto le attese. Il comparto Bancario risente negativamente dei commenti da vari esponenti Fed e BCE che hanno evidenziato come il rialzo dei tassi sia meno imminente di quanto ci si attendeva. In particolare a Milano, gli istituti di credito risentono negativamente del probabile azzeramento del valore investito nel fondo Atlante I. La stessa Quaestio sgr, gestore del Fondo, ha annunciato di aver abbassato dell'80% il valore delle quote. Il settore Telecomunicazioni mostra una flessione contenuta nonostante il calo di Ericsson che ha tagliato le sue previsioni sul mercato delle infrastrutture mobili e riportato perdite superiori al previsto. Il mercato azionario domestico si mantiene tra i migliori da inizio anno sostenuto anche dalla ingente liquidità affluita sui piani di risparmio individuali (PIR) pari a circa 4 mld di euro ad oggi.

Stati Uniti

In un contesto di volatilità che resta vicina a minimi importanti, gli indici statunitensi continuano a collezionare un record dopo l’altro, beneficiando anche della debolezza di breve del dollaro che consente di recuperare competitività. Il sostegno arriva dalla conferma di una politica monetaria ancora accomodante e dalle indicazioni positive derivanti dalla prima tornata di risultati societari, con gli utili in miglioramento pari a circa il 9% a fronte di una percentuale di sorprese positive superiore al 70%. D’altro canto, possibili rischi potrebbero arrivare da ulteriori evoluzioni sul fronte della politica interna, legate alla vicenda Russiagate.

Andamento indice S&P500, Eurostoxx e FTSEMIB

Nota: 02.01.2016. Fonte: Bloomberg

A livello settoriale, prosegue la forza relativa di breve delle Utility, in scia a un generale ribasso dei tassi di mercato conseguente all’atteggiamento mostrato dalla Yellen durante la recente audizione al Congresso. Il mercato guarda ora con particolare attenzione alla riunione del FOMC di questa settimana. L’attuale contesto registra ancora la forza relativa del Tecnologico; i primi risultati societari incoraggianti garantiscono sostegno al comparto, con utili in crescita a doppia cifra, grazie al contributo dei semiconduttori e dei servizi cloud, che presentano ritmi di crescita importanti. Nonostante segnali positivi dalle trimestrali societarie, il comparto Finanziario risulta oggetto nel brevissimo di maggiori prese di profitto, con l’indice settoriale che viene frenato ancora dall’importante barriera posta in corrispondenza dei massimi di inizio anno. Il quadro che emerge dai risultati degli importanti gruppi del settore è quello di EPS in miglioramento, anche se frenati ancora da ricavi da trading inferiori alle attese.

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Settimana dei mercati 24 luglio 2017

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Analisi tecnica

FTSE MIB

FTSEMIB – grafico settimanale Livelli tecnici

Resistenze Supporti 24.157 21.078 23.992 20.854-20.703 23.495 20.537-20.506

22.844-22.874 20.177 22.740-22.809 19.931-19.925 21.998-22.218 19.492-19.442

21.828 19.350.19.336 21.572-21.592 19.028

18.535-18.424 18.131 17.859-17.757 17.426 17.042

Fonte: Bloomberg Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Stoxx 600

Stoxx 600 – grafico settimanale Livelli tecnici

Resistenze Supporti 412-415 409-410 378-376 404,5 376

399-400 373-372 396,55 368-367 394.68 361-360

390 358-355 386-387 339-336

333-332 329-327 318

Fonte: Bloomberg Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

S&P500

S&P500 – grafico settimanale Livelli tecnici

Resistenze Supporti 2.884 2.453-2.450 2.710 2.435-2.429 2.695 2.405-2.399 2.570 2.386

2.369-2.365 2.352 2.332-2.328 2.322-2.316 2.257 2.233-2.214

2.193-2.187 2.119 2.083-2.074 2.042

Fonte: Bloomberg Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

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Settimana dei mercati 24 luglio 2017

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 7

Gli appuntamenti della settimana entrante

Calendario mercati italiani Data Evento Società/Dati macroeconomici Stima Preced.Lunedì 24 Dati macro - Risultati societari Luxottica Martedì 25 Dati macro (•) Ordini all'industria m/m (%) di maggio - -0,7 (•) Ordini all'industria a/a (%) di maggio - -2,2 (•) Fatturato industriale m/m (%) di maggio - -0,5 (•) Fatturato industriale a/a (%) di maggio - 4,0 Risultati societari Fincantieri, Saipem Mercoledì 26 Dati macro (•) Indice di fiducia dei consumatori di luglio 106,3 106,4 (•) Fiducia delle imprese di luglio 107,0 107,3 Risultati societari CNH Industrial, Monclear, Snam, STMicroelectronics, Salini Impregilo Giovedì 27 Dati macro - Risultati societari Azimut, Banca Mediolanum, Brembo, Enel, FCA, Leonardo Finmeccanica,

Mondadori, Maire Tecnimont, Leonardo Venerdì 28 Dati macro - Risultati societari ACEA, Autogrill, Banca MPS, d'Amico International Shipping, ENI, Geox,

Parmalat, Saras, Ansaldo

Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: DirezioneStudi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza

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Settimana dei mercati 24 luglio 2017

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Calendario mercati esteri (continua) Data Paese Società/Dati macroeconomici Stima Preced.Lunedì 24 Area Euro (*) (••) PMI Manifattura di luglio, stima flash 56,8 57,2 (••) PMI Servizi di luglio, stima flash 55,4 55,4 (••) PMI Composito di luglio, stima flash 55,8 56,2 Germania (*) (••) PMI Manifattura di luglio, stima flash 58,3 59,2 (••) PMI Servizi di luglio, stima flash 53,5 54,3 Francia (*) (••) PMI Manifattura di agosto, stima flash 55,4 54,6 (••) PMI Servizi di agosto, stima flash 55,9 56,7 USA (••) Vendite di case esistenti (milioni, annualizzato) di giugno 5,6 5,6 (••) Vendite di case esistenti m/m (%) di giugno -0,9 1,1 Giappone (*) (••) Indicatore anticipatore di maggio, finale 104,6 - Risultati Europa Philips Risultati USA Alfabet, Halliburton Martedì 25 Germania (•••) Indice IFO di luglio 114,9 115,1 (•••) Indice IFO situazione corrente di luglio 123,8 124,1 (•••) Indice IFO aspettative tra 6 mesi di luglio 106,5 106,8 Francia PPI m/m (%) di giugno - -0,6 PPI a/a (%) di giugno - 2,1 (•) Fiducia delle imprese di luglio 108,0 108,0 Aspettative per la propria impresa di luglio - 13,0 USA Indice prezzi delle case Case-Shiller Comp. 20 a/a (%) di maggio 5,8 5,7 (••) Fiducia dei consumatori Conference Board di luglio 116,0 118,9 Risultati Europa - Risultati USA 3M, AT&T, Caterpillar, General Motors, McDonald's, Texas Instruments,

United Technologies

Mercoledì 26 Regno Unito (••) PIL t/t (%) del 2° trimestre, stima flash 0,3 0,2 (••) PIL a/a (%) del 2° trimestre, stima flash 1,7 2,0 USA (•••) Riunione FOMC (decisione sui tassi, %) 1,3 1,3 Giappone (•) Fiducia delle piccole imprese di luglio 49,8 49,2 Risultati Europa Peugeot, Daimler, Glaxo, LVMH, Orange Risultati USA Boeing, Coca-Cola, Ford Motor Giovedì 27 Area Euro (••) M3 (%) di giugno 5,0 5,0 Germania (••) Vendite al dettaglio m/m (%) di giugno 0,2 0,5 (••) Vendite al dettaglio a/a (%) di giugno 2,7 4,8 USA (••) Nuovi sussidi di disoccupazione (migliaia di unità), settimanale 240 233 (••) Sussidi di disoccupazione continuativi (migliaia di unità), settimanale 1.959 1.977 (••) Ordini di beni durevoli m/m (%) di giugno, preliminare 3,5 -0,8 (••) Ordini di beni durevoli esclusi trasporti m/m (%) di giugno, preliminare 0,4 0,3 Risultati Europa AstraZeneca, BBVA, BASF, Bayer, Deutsche Bank, Danone, L'Oreal, Nokia,

Repsol, Shell, Telefonica, Total, Volkswagen

Risultati USA Amazon, Bristol-Myers, ConocoPhillips, Dow Chemical, Intel, Mastercard, Procter & Gamble, Verizon

Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: DirezioneStudi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza

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Settimana dei mercati 24 luglio 2017

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 9

Calendario mercati esteri Data Paese Società/Dati macroeconomici Stima Preced.Venerdì 28 Area Euro (••) Indicatore clima di fiducia delle imprese di luglio 1,1 1,2 (••) Fiducia dei consumatori di luglio, finale -1,7 -1,7 (••) Indicatore situazione economica di luglio 110,8 111,1 Fiducia nel Manifatturiero di luglio 4,3 4,5 Fiducia nei Servizi di luglio 13,4 13,4 Germania (••) CPI m/m (%) di luglio, preliminare 0,2 0,2 (••) CPI a/a (%) di luglio, preliminare 1,5 1,6 (•) CPI armonizzato m/m (%) di luglio, preliminare 0,3 0,2 (•) CPI armonizzato a/a (%) di luglio, preliminare 1,4 1,5 Francia (•) CPI m/m (%) di luglio, preliminare -0,4 0,0 (•) CPI a/a (%) di luglio, preliminare 0,7 0,7 CPI armonizzato m/m (%) di luglio, preliminare -0,4 0,0 CPI armonizzato a/a (%) di luglio, preliminare 0,8 0,8 (•) PIL t/t (%) del 2° trimestre, stima flash 0,5 0,5 (•) PIL a/a (%) del 2° trimestre, stima flash 1,6 1,1 Regno Unito (•) Fiducia dei consumatori GFK di luglio -11,0 -10,0 USA (•) Indice Università del Michigan di luglio, finale 93,1 93,1 (•••) PIL t/t annualizzato (%) del 2° trimestre, stima flash 2,5 1,4 (••) Consumi privati t/t ann. (%) del 1° trimestre, stima flash 2,8 1,1 (•) Deflatore del PIL t/t ann. (%) del 2° trimestre, stima flash 1,3 1,9 (•) Deflatore consumi t/t annualizzato (%) del 1° trimestre, stima flash 0,7 2,0 Giappone (•) Tasso di disoccupazione (%) di giugno 3,0 3,1 (•) CPI Tokyo a/a (%) di maggio 0,1 0,0 (••) CPI a/a (%) di giugno 0,4 0,4 (••) Vendite al dettaglio a/a (%) di giugno -0,1 -0,6 Risultati Europa Credit Suisse, Air France, UBS, Air Liquide, ArcelorMittal, Santander,

Barclays, BNP Paribas, Engie, Renault, Vinci

Risultati USA Chevron, Exxon Mobil, Merck

Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza

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Settimana dei mercati 24 luglio 2017

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Performance delle principali asset class

Principali indici azionari economie avanzate (var. %) Principali indici azionari economie emergenti (var. %)

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Azionario (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio annoMSCI 0,5 1,8 14,8 11,9MSCI - Energia 0,2 2,0 -3,2 -9,7MSCI - Materiali -0,4 4,7 21,2 12,8MSCI - Industriali -0,4 0,7 17,9 13,0MSCI – Beni di consumo durevoli 0,5 1,4 15,1 12,1MSCI – Beni di consumo non durevoli 0,7 0,3 3,1 11,1MSCI - Farmaceutico 1,1 -0,6 6,0 16,5MSCI - Servizi Finanziari 0,1 4,9 29,7 10,8MSCI - Tecnologico 1,1 2,2 30,2 23,0MSCI - Telecom 1,3 -0,2 -5,8 -0,5MSCI - Utility 1,7 -0,1 2,2 11,6Stoxx 600 -1,7 -1,9 11,7 5,2Eurostoxx 300 -2,0 -2,1 17,7 7,0Stoxx Small 200 -0,9 -1,2 17,4 9,8FTSE MIB -1,3 1,8 26,4 10,2CAC 40 -2,2 -2,8 16,8 5,3DAX -3,1 -3,9 20,6 6,6FTSE 100 1,0 0,4 10,7 4,3S&P 500 0,5 1,4 13,7 10,4Nikkei 225 -0,7 -0,8 20,1 4,5Bovespa -1,1 5,9 13,5 7,4Hang Seng China Enterprise 1,2 4,4 22,0 21,8Micex -1,7 3,1 -0,1 -13,8Sensex 0,4 3,5 15,9 21,0FTSE/JSE Africa All Share 0,6 5,2 2,2 6,9Indice BRIC 1,0 6,0 24,7 22,5Emergenti MSCI 0,8 4,8 22,0 23,0Emergenti - MSCI Est Europa -1,0 4,6 16,1 -0,8Emergenti - MSCI America Latina 0,9 9,8 14,5 17,0

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

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Principali indici obbligazionari economie avanzate (var. %) Principali indici obbligazionari corporate ed emergenti (var. %)

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Obbligazionario (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio annoGovernativi area euro 0,6 -1,0 -2,9 -0,5Governativi area euro breve termine (1 - 3 anni) 0,0 -0,1 -0,1 -0,2Governativi area euro medio termine (3 - 7 anni) 0,3 -0,5 -0,5 -0,1Governativi area euro lungo termine (+7 anni) 1,1 -1,8 -5,5 -0,9Governativi area euro - core 0,0 0,2 -3,7 -1,3Governativi area euro - periferici 0,0 0,5 0,1 1,5Governativi Italia 0,9 -0,9 -3,2 -0,5Governativi Italia breve termine 0,1 -0,1 0,3 0,2Governativi Italia medio termine 0,5 -0,5 -0,6 0,3Governativi Italia lungo termine 1,5 -1,7 -6,6 -1,4Obbligazioni Corporate 0,5 0,0 0,6 1,4Obbligazioni Corporate Investment Grade 0,6 0,0 -0,1 0,9Obbligazioni Corporate High Yield 0,3 0,3 6,5 3,3Obbligazioni Paesi Emergenti USD 0,7 0,7 4,7 7,1Obbligazioni Paesi Emergenti EUR 0,4 -0,1 2,4 2,7Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - America Latina 0,7 -0,1 1,7 4,5Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - Est Europa 0,3 -0,1 2,5 2,0

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

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Principali valute (var. %) Principali materie prime (var. %)

Note: un numero positivo indica un rafforzamento mentre un numero negativo indica un indebolimento della divisa estera rispetto all’euro; la percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Valute e materie prime (var. %) 1 settimana 1 mese 12 mesi da inizio annoEUR/USD 1,6 4,2 6,1 10,8EUR/JPY -0,1 -3,5 -10,2 -5,0EUR/GBP -2,0 -1,9 -6,7 -4,8EUR/ZAR -1,5 -4,5 4,8 -4,0EUR/AUD -0,1 0,2 0,0 -0,8EUR/NZD -0,2 -2,3 0,1 -3,4EUR/CAD -0,5 1,4 -0,7 -3,3EUR/TRY -1,6 -5,0 -19,0 -10,0WTI -0,5 6,5 3,6 -14,7Brent -0,7 5,6 5,2 -15,4Oro 1,5 -0,3 -5,4 8,7Argento 2,3 -1,4 -16,5 2,7Grano -2,8 7,0 15,6 20,5Mais -0,9 3,9 11,0 5,6Rame 0,1 3,5 22,0 8,5Alluminio 0,3 3,1 19,4 13,6

Per le valute le performance indicano il rafforzamento (numero positivo) o indebolimento (numero negativo) della divisa estera rispetto all’euro; la percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

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Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto, italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo.

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I dati citati nel presente documento sono pubblici e resi disponibili dalle principali agenzie di stampa (Bloomberg, Thomson Reuters-Datastream).

Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o la mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Thomson Reuters-Datastream, FactSet o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse.

Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi.

Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le persone ad essi strettamente legate possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti.

Il presente documento è pubblicato con cadenza settimanale: il precedente report è stato distribuito in data 17.07.2017.

Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, è rivolto esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso i siti internet di Banca IMI (http://www.bancaimi.prodottiequotazioni.com/Studi-e-Ricerche) e di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com) nella sezione Risparmio-Mercati. La pubblicazione al pubblico su tali siti viene segnalata tramite il canale aziendale social Twitter @intesasanpaolo https://twitter.com/intesasanpaolo .

L’elenco di tutte le raccomandazioni su qualsiasi strumento finanziario o emittente prodotte dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e diffuse nei 12 mesi precedenti è disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/studi/ita_elenco_raccomandazioni.jsp.

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Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo”) si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231” (disponibile in versione integrale sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/governance/ita_wp_governance.jsp, ed in versione sintetica all’indirizzo: https://www.bancaimi.com/bancaimi/chisiamo/documentazione/mifid.html) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventuali conflitti di interesse che possono insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della clientela.

In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento a quanto prescritto agli articoli 69-quater e 69-quinquies del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14.05.1999 e successive modifiche ed integrazioni, all'articolo 24 della " Disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di gestione” emanato da Consob e Banca d'Italia, al FINRA Rule 2241 e NYSE Rule 472, così come FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12.4.9 e COBS 12.4.10 - tra il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo sono disponibili nelle "Regole per Studi e Ricerche" e nell'estratto del "Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse", pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo S.p.A.

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Settimana dei mercati 24 luglio 2017

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 14

Sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/studi/ita_archivio_conflitti_mad.jsp è presente l’archivio dei conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo.

Banca IMI S.p.A., una delle società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, agisce come market maker nei mercati all'ingrosso per i titoli di Stato dei principali Paesi europei e ricopre il ruolo di Specialista in titoli di Stato, o similare, per i titoli emessi dalla Repubblica d'Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla Repubblica Ellenica, dal Meccanismo Europeo di Stabilità e dal Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria.

Certificazione degli analisti

Gli analisti che hanno predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, i cui nomi e ruoli sono riportati nella prima pagina del documento, dichiarano che:

(a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata degli analisti;

(b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse.

Altre indicazioni

1. Né gli analisti né qualsiasi altra persona strettamente legata agli analisti hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento.

2. Né gli analisti né qualsiasi altra persona strettamente legata agli analisti operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento.

3. Sette degli analisti del Team Retail Research (Paolo Guida, Ester Brizzolara, Laura Carozza, Piero Toia, Fulvia Risso, Mario Romani, Serena Marchesi) sono soci AIAF.

4. Gli analisti citati non ricevono bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking.

Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Intesa Sanpaolo.

Chi riceve il presente documento è obbligato ad uniformarsi alle indicazioni sopra riportate.

Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Analista Obbligazionario Ester Brizzolara Serena Marchesi Laura Carozza Fulvia Risso Piero Toia Cecilia Barazzetta Analista Valute e Materie prime Mario Romani

Editing: Monica Bosi, Sonia Papandrea