SEDUTA DI VENERDÌ' 29 GENNAIO 198...

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Atti Parlamentari — 9029 — Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 8 RESOCONTO STENOGRAFIC O 86 . SEDUTA DI VENERDÌ' 29 GENNAIO 198 8 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I IND I DEI VICEPRESIDENTI VITO LATTANZIO E GERARDO BIANC O INDIC E PAG . PA G Missioni 903 1 Disegni di legge : (Annunzio) 903 1 (Autorizzazione di relazione orale) . 908 3 (Assegnazione a Commissione in sed e referente) 908 3 Disegno di legge (Seguito della discus- sione) : S . 470 . — Disposizioni per la forma- zione del bilancio annuale e plu- riennale dello Stato (legge finan- ziaria 1988) (approvato dal Senato) (2043) . PRESIDENTE . 9032, 9040, 9042, 9043, 9044 , 9045, 9047, 9048, 9051, 9052, 9053, 9055 , 9056, 9058, 9059, 9060, 9061, 9063, 9064 , 9066, 9072, 907 7 BATTISTUZZI PAOLO (PLI) 904 7 CARIA FILIPPO (PSDI) 905 2 CRISTOFORI NINO (DC) 906 3 FILIPPINI ROSA (Verde) 905 1 FINI GIANFRANCO (MSI-DN) 905 6 CAVA ANTONIO, Ministro delle finanze 903 2 MELLINI MAURO (FE) 9042 PIRO FRANCO (PSI) 905 8 RODOTÀ STEFANO (Sin . Ind.) 9054 Russo FRANCO (DP) . . . . 9032, 9045, 9059 , 906 0 RUTELLI FRANCESCO (FE) 904 8 SANTORO ITALICO (PRI) 9055

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Atti Parlamentari

— 9029 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

RESOCONTO STENOGRAFICO

86.

SEDUTA DI VENERDÌ' 29 GENNAIO 198 8

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI

IND I

DEI VICEPRESIDENTI VITO LATTANZIO E GERARDO BIANC O

INDICE

PAG . PAG

Missioni 903 1

Disegni di legge :

(Annunzio) 903 1

(Autorizzazione di relazione orale) . 9083

(Assegnazione a Commissione in sed e

referente) 9083

Disegno di legge (Seguito della discus-sione) :

S. 470. — Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e plu-riennale dello Stato (legge finan-ziaria 1988) (approvato dal Senato)(2043) .

PRESIDENTE . 9032, 9040, 9042, 9043, 9044 ,9045, 9047, 9048, 9051, 9052, 9053, 9055 ,

9056, 9058, 9059, 9060, 9061, 9063, 9064 ,

9066, 9072, 907 7

BATTISTUZZI PAOLO (PLI) 9047

CARIA FILIPPO (PSDI) 9052

CRISTOFORI NINO (DC) 9063FILIPPINI ROSA (Verde) 905 1

FINI GIANFRANCO (MSI-DN) 9056

CAVA ANTONIO, Ministro delle finanze 9032

MELLINI MAURO (FE) 9042PIRO FRANCO (PSI) 9058

RODOTÀ STEFANO (Sin. Ind.) 9054

Russo FRANCO (DP) . . . . 9032, 9045, 9059,

9060

RUTELLI FRANCESCO (FE) 9048

SANTORO ITALICO (PRI) 9055

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Camera dei Deputat i

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PAG

TASSI CARLO (MSI-DN) 907 7VALENSISE RAFFAELE (MSI-DN)

. 9044 ,904 5

ZANGHERI RENATO (PCI) 906 1

Proposte di legge :(Annunzio) 903 1(Trasmissione dal Senato) 903 1(Assegnazione a Commissioni in sede

referente) 9083

Proposta di legge costituzionale :(Assegnazione a Commissione in sed e

referente) 908 3

Interrogazioni e interpellanze :(Annunzio) 9084'

PAG.

Risoluzione:(Annunzio) 908 4

Convalida di deputati 903 2

Votazioni per appello nominale 9066 ,9077

Ordine del giorno della prossima se -duta 9084

Apposizione di firma a una interroga-zione 908 4

Ritiro di un documento di sindacatoispettivo 9084

SEDUTA PRECEDENTE N. 85 — DI GIOVEDÌ 28 GENNAIO 1988

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La seduta comincia alle 16 .

DINO MADAUDO, Segretario, legge i lprocesso verbale della seduta del 25 gen-naio 1988.

(È approvato).

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sens idell 'articolo 46, secondo comma, del re-golamento i deputati Palmieri, Scovacric-chi, Trantino e Zarro sono in missione pe rincarico del loro ufficio .

lotteria internazionale "Cristoforo Co-lombo" » (2271) .

Saranno stampate e distribuite .

Trasmissione dal Senato .

PRESIDENTE. In data odierna il Presi -dente del Senato ha trasmesso alla Presi-denza la seguente proposta di legge:

S. 148. — Senatore PINTO : «Modifica-zione alla dotazione organica del perso-nale della carriera direttiva delle cancel-lerie e delle segreterie giudiziarie» (appro-vata da quella 11 Commissione perma-nente) (2270) .

Sarà stampata e distribuita .

Annunzio di proposte di legge .

PRESIDENTE. In data odierna son ostate presentate alla Presidenza le se-guenti proposte di legge dai deputati :

GARGANI: «Nuove norme sui procedi -menti disciplinari dei magistrati ordinarie sui provvedimenti di cui all'articolo 3del regio decreto legislativo 31 maggio1946, n . 511» (2268) ;

GARGANI: «Modifica delle norme che re-golano l 'elezione dei membri togati de lConsiglio superiore della magistratura »(2269) ;

SANGUINETI ed altri : «Istituzione della

Annunzio di un disegno di legge .

PRESIDENTE. In data odierna è statopresentato alla Presidenza il seguente di -segno di legge :

dal Ministro di grazia e giustizia :

«Modifiche alla disciplina vigente i nmateria di sanzioni sostitutive delle pen edetentive brevi e nuove previsioni in temadi procedimenti abbreviati e di raggua-glio tra pene detentive e pene pecuniarie»(2267) .

Sarà stampato e distribuito .

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Convalida di deputati .

PRESIDENTE. La Giunta delle elezioni ,nella seduta di ieri ha verificato non es-sere contestabili le seguenti elezioni, econcorrendo negli eletti le qualità ri-chieste dalla legge, le ha dichiarate va-lide:

Collegio X (Venezia-Treviso) :

Tina Anselmi, Lino Armellin, ArnaldoBrunetto, Gianni De Michelis, Renato Do-nazzon, Mario Frasson, Piergiovanni Mal-vestio, Giovanni Pellicani, Gian Franc oRoccelli, Maurizio Sacconi, Lucio Stru-mendo, Sergio Vazzoler, Vincenzo Vi-sco.

Do atto alla Giunta di queste comunica -zioni, e dichiaro convalidate le suddetteelezioni .

Seguito della discussione del disegno d ilegge: S. 470. — Disposizioni per la for-mazione del bilancio annuale e plu-riennale dello Stato (legge finanziaria1988) (approvato dal Senato) (2043) .

PRESIDENTE. L'ordine del giornoreca il seguito della discussione del di -segno di legge, già approvato dal Senato :Disposizioni per la formazione del bi-lancio annuale e pluriennale dello Stato(legge finanziaria 1988) .

Ricordo che nella seduta di ieri il Go-verno ha posto la questione di fiduci asulla reiezione dell 'emendamento Valen-sise 8.1, interamente soppressivo dell 'arti-colo 8, e sull'approvazione del propri oemendamento 8.3, interamente sostitutivodel medesimo articolo 8 .

Ha chiesto di parlare l'onorevole mini-stro delle finanze . Ne ha facoltà .

ANTONIO CAVA, Ministro delle finanze .Signor Presidente, onorevoli colleghi, aseguito del dibattito svoltosi ieri in Assem -blea e di quanto discusso in sede di Con-ferenza dei presidenti di gruppo, comepure tenuto conto delle osservazioni

mosse dalla Presidenza della Camera ,sempre nella seduta di ieri, il Governo ègiunto alla determinazione di sostituirel 'emendamento 8.3, presentato nella se-duta di ieri, con l'emendamento 8 .4 sosti-tutivo dell 'articolo 8 e concernente lenorme relative alle imposte dirette, non -ché con gli articoli aggiuntivi 8.01, in ma-teria di imposizione indiretta, 8.02, disci-plinante varie forme di contribuzione e8.03, attinente alle norme relative alla co-sidetta «tassa sulla salute» .

ToMASO STAITI DI CUDDIA DELL E

CHIUSE. Ormai la chiamate così anchevoi?

ANTONIO GAVA, Ministro delle finanze .Onorevole collega, mi rendo conto dicome sia difficile svegliarsi dopo unanotte come quella che avete trascorsa !(Proteste a destra) .

PRESIDENTE . Onorevoli colleghi viprego!

ANTONIO GAVA, Ministro delle finanze .Viene naturalmente confermata la posi-bione della questione di fiducia, già post anella seduta di ieri sull 'emendamento 8 .3

del Governo, sull 'approvazione dell'emen-damento 8.4 e degli articoli aggiuntiv i8.01, 8 .02 ed 8 .03, presentati oggi dal Go-verno, che accorpano in maniera piùomogenea, secondo quanto era stato ri-chiesto, la materia del precedente emen-damento 8 .3 (Commenti a destra) .

L'emendamento e gli articoli aggiuntiv ipresentati dal Governo sono del seguentetenore:

Sostituire l'articolo 8 con il seguente:

1 . Con apposita norma inserita nell alegge finanziaria il Governo, a valere pe rl'anno successivo, provvede alla revisionedei limiti degli scaglioni delle aliquotepreviste nell 'articolo 11 del decreto delPresidente della Repubblica 22 dicembre1986, n. 917, nonché delle detrazioni d iimposta e dei limiti di reddito previst inegli articoli 12 e 13 del medesimo de-

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creto del Presidente della Repubblica,quando la variazione percentuale del va-lore medio dell ' indice dei prezzi al con-sumo, relativa ai dodici mesi precedenti aquello della presentazione della legge fi-nanziaria supera il 4 per cento rispetto a lvalore medio del medesimo indice, rela-tivo all'analogo periodo dell'anno prece-dente .

2. L'aliquota di cui al secondo comm adell 'articolo 18 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n.601, e successive modificazioni ed inte-grazioni, attualmente determinata nell amisura dello 0,75 per cento, è ridotta all o0,25 per cento per le operazioni di credit oagrario di esercizio, di cui al n . 2 dell'ar-ticolo 16 del predetto decreto del Presi -dente della Repubblica, aventi durat asino a dodici mesi ed erogate in base acontratti conclusi a decorrere dal 1° gen-naio 1988 .

3. Gli interessi per la riscossione o per i lrimborso di imposte, previste dagli arti -coli 9, 20, 21, 39 e 44 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 29 settembre1973, n . 602, e successive modificazioni,nella misura del 12 per cento annuo e del6 per cento semestrale, sono dovuti, adecorrere dal 10 gennaio 1988, rispettiva -mente, nelle misure del 9 e del 4,5 percento.

4. Gli interessi previsti dalla legge 26gennaio 1961, n. 29, e successive modifi-cazioni, nella misura semestrale del 6 percento, sono dovuti, a decorrere dal 1° gen -naio 1988, nella misura del 4,5 per cento .Dalla stessa data gli interessi previsti i nmateria di imposta sul valore aggiuntonella misura del 12 per cento annuo sonodovuti nella misura del 9 per cento.

5. Nell'articolo 81, comma 1, del testounico delle imposte sui redditi, approvat ocon decreto del Presidente della Repub-blica 22 dicembre 1986, n . 917, la letterac) è sostituita dalla seguente :

c) Le plusvalenze realizzate mediant ecessione a titolo oneroso di partecipazionisociali, escluse quelle acquisite per suc-

cessione o donazione, superiori al 2, al 5 oal 15 per cento del capitale della societàsecondo che si tratti di azioni ammess ealla borsa o al mercato ristretto, di altr eazioni o di partecipazioni non azionarie ,se il periodo di tempo intercorso tra l adata del l 'ultimo acquisto a titolo oneroso,o dell'ultima sottoscrizione per ammon-tare superiore a quello spettante in virt ùdel diritto di opzione, e la data della ces-sione o della prima cessione non è supe-riore a cinque anni. La percentuale d ipartecipazione è determinata tenend oconto di tutte le cessioni effettuate ne lcorso di dodici mesi ancorché nei con -fronti di soggetti diversi; si consideranocedute per prime le partecipazioni acqui-site in data più recente ;» .

6. All'articolo 123 del testo unico dell eimposte sui redditi, approvato con de-creto del Presidente della Repubblica 22dicembre 1986, n. 917, al comma 2, leparole da: «né delle plusvalenze» fino all afine del comma, sono sostituite dalle se-guenti: «e delle plusvalenze iscritte in bi-lancio non si tiene conto fino a concor-renza della differenza tra il costo delleazioni o quote delle società incorporat eannullate per effetto della fusione e i lvalore del patrimonio netto delle societàstesse risultante dalle strutture contabili» .La disposizione di cui al presente comma3 ha effetto dalla data di entrata in vigoredel citato testo unico n . 917 del 1986 .

7. Il comma 5 dell'articolo 123 del testounico delle imposte sui redditi, approvatocon decreto del Presidente della Repub-blica 22 dicembre 1986, n . 917, è sostituitodal seguente:

«5 . Le perdite delle società che parteci-pano alla fusione, compresa la società in-corporante, possono essere portate in di-minuzione del reddito della società risul-tante dalla fusione o incorporante per l aparte del loro ammontare che non eccedel'ammontare del rispetto patrimoni onetto quale risulta dalla situazione patri-moniale di cui all'articolo 2502 del codicecivile, senza tener conto dei conferiment ie versamenti fatti negli ultimi venti-

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quattro mesi anteriori alla data cui si rife-risce la situazione stessa, e sempre ch edal conto dei profitti e delle perdite dell asocietà le cui perdite sono riportabili, re-lativo all 'esercizio precedente a quello incui la fusione è stata deliberata, risulti unammontare di ricavi, di cui all'articolo2425-bis, parte prima, n . 1, del codice ci -vile, e un ammontare delle spese per pre-stazioni di lavoro subordinato e relativ icontributi, di cui all'articolo 2425-bis ,parte seconda, n . 3, del codice civile, su-periore al 40 per cento di quello risultantedalla media degli ultimi due esercizi ante-riori» .

8. A decorrere dall'anno 1988 il versa -mento di acconto di cui all'articolo 35 deldecreto-legge 18 marzo 1976, n . 46, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 1 0maggio 1976, n. 249, e successive modifi-cazioni, è elevato al 50 per cento per cia-scuna delle due scadenze stabilite .

8 .4Governo

Dopo l 'articolo 8 aggiungere il se-guente :

ART . 8-bis

1. Le disposizioni di cui alle lettere c) ed) del secondo comma dell'articolo 19 deldecreto del Presidente della Repubblica26 ottobre 1972, n . 633, nel testo sostituit odal primo comma dell'articolo 5 del de-creto-legge 30 dicembre 1982, n. 953, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 28febbraio 1983, n . 53, continuano ad appli-carsi fino al 31 dicembre 1990 .

2. Le tasse sulle concessioni governa-tive previste dalla tariffa annessa al de-creto del Presidente della Repubblica 26ottobre 1972, n. 641, e successive modifi-cazioni, sono aumentate del 20 per cento ,con esclusione delle tasse di cui al n . 125della medesima tariffa nonché dell'im-posta sulle concessioni governative di cuialla legge 6 giugno 1973, n. 312. Si appli-

cano le disposizioni del secondo e terz operiodo del ventinovesimo commadell 'articolo 5 del decreto-legge 30 di-cembre 1982, n. 953, nel testo sostituit odalla legge 28 febbraio 1983, n . 53, di con-versione del decreto stesso . Per le patentidi guida la differenza di tassa annualepuò essere corrisposta anche con le nor-mali marche di concessione govenativ ada annullarsi a cura del contribuente .L'aumento si applica alle tasse sulle con-cessioni governative il cui termine di pa-gamento decorre dal 1 0 gennaio 1988 .

3. La tassa erariale automobilistica ,nella misura risultante dall 'applicazionedell'articolo 3, comma 3, della legge 28febbraio 1986, n. 41, è aumentata del 25per cento. L 'aumento non influisce sull atassa regionale automobilistica .

4. La soprattassa annua dovuta per leautovetture e gli autoveicoli per il tra -sporto promiscuo di persone e cose azio-nati con motori diesel, di cui all'articolo 8del decreto-legge 8 ottobre 1976, n. 691 ,convertito, con modificazioni, dalla legg e30 novembre 1976, n. 786, e successivemodificazioni, è stabilita in lire 33.750 perogni CV di potenza fiscale del motore . Pergli anzidetti autoveicoli con potenza fin oa 15 CV la soprattassa annua è stabilita inlire 375.000.

5. La tassa speciale istituita con l 'arti-colo 2 della legge 21 luglio 1984, n . 362, èelevata a lire 18.000 per CV per gli auto -veicoli muniti di impianto di alimenta-zione a gas di petrolio liquefatto (GPL) e alire 12.600 per CV per quelli muniti d iimpianto di alimentazione a gas metano .Per gli autoveicoli con potenza fiscal efino a 15 CV la tassa speciale annua èstabilita in lire 198.000 se alimentati conGPL e in lire 126.000 se alimentati a ga smetano .

6. Se anteriormente alla data di entratain vigore della presente legge sono stat ieffettuati pagamenti per i tributi indicat inei commi 1, 2 e 3 per periodi fissi sca-denti nell 'anno 1988 in misura inferiore aquelli ivi stabilita, l'integrazione deve es-sere corrisposta nei termini e con le mo-

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dalità che saranno determinati con de-creto del Ministro delle finanze.

7. L'imposta di fabbricazione sull abirra è aumentata da lire 2.000 a lire2.600 per ettolitro e per ogni grado sacca-rometrico del mosto, misurato con sacca-rometro ufficiale alla temperatura d igradi 17,50 del termometro centesimale .

8. La ricchezza saccarometrica del mo-sto, come sopra misurato, viene arroton-data, agli effetti dell 'accertamentodell 'imposta, a un decimo di grado .

9. Le frazioni di grado superiori acinque centesimi sono computate per undecimo di grado .

10. Agli effetti della liquidazionedell 'imposta il limite massimo dei gradisaccarometrici è fissato a gradi 16 ed i llimite minimo a gradi 11 .

11. Sulla birra importata dall 'estero èriscossa una sovrimposta di confine equi -valente all 'imposta di fabbricazione d acommisurare al volume della birra stessaed al suo grado saccarometrico, determi-nato mediante analisi da eseguirsi da lcompetente laboratorio chimico delle do-gane e imposte indirette sui campion iprelevati all'atto dell'importazione .

12. Agli effetti dell'applicazione dell'im-posta e della sovrimposta di confine sull abirra, sono considerati come birra anche isuoi succedanei .

13. Gli aumenti d'imposta e sovrim-posta di confine stabiliti con i precedenticommi si applicano anche al prodotto ch eabbia assolto il tributo vigente preceden-temente e che alla data di entrata in vi -gore della presente legge si trovi tuttor ain recinti, spazi o locali sui quali vieneesercitata la vigilanza finanziaria nell efabbriche produttrici, negli opifici di im-bottigliamento o comunque e dovunqu ein possesso dei fabbricanti, degli importa -tori e degli imbottigliatori . A tal uopo i lpossessore del prodotto a norma del pre-sente comma deve fare denuncia dell equalità possedute entro trenta giornidalla predetta data all'ufficio tecnico

delle imposte di fabbricazione o alla do-gana, secondo la rispettiva competenza .

14 . Agli effetti della liquidazione dell adifferenza di imposta sulla birra esistentenelle fabbriche produttrici o comunque edovunque in possesso dei fabbricanti ,sono accordate le seguenti detrazioni su lvolume effettivo accertato :

a) 10 per cento per il mosto di birra i ncorso di accertamento ;

b) 9,50 per cento per il mosto di birr ain fase di fermentazione primaria ;

c) 7,50 per cento sulla birra in fase difermentazione secondaria ;

d) 5,70 per cento per la birra in reci-pienti di deposito dopo la fermentazion esecondaria e prima della filtrazione e de-cantazione;

e) 4,50 per cento sulla birra già filtratao decantata ma non ancora messa in fust io bottiglie per il consumo ;

f) 1,50 per cento sulla birra contenutain fusti o bottiglie per il consumo .

15 . I maggiori tributi dovuti in base all edisposizioni del presente articolo deb-bono essere versati alla competente se-zione provinciale di tesoreria entro vent igiorni dalla data di modificazione dell aliquidazione .

16 . Sulle somme non versate tempesti-vamente si applica l'indennità di mora de l6 per cento. Detta indennità è ridotta al 2per cento quando il pagamento avvengaentro i cinque giorni successivi alla sca-denza del termine.

17 . Sulle somme non versate tempesti-vamente si applica, inoltre, l'interessenella misura stabilita dall'articolo 13 deldecreto-legge 30 settembre 1982, n. 688,convertito, con modificazioni, dalla legg e27 novembre 1982, n. 873 .

18 . Nel caso di tardiva presentazion edella denuncia di cui all'ultimo period odel precedente comma 13 o di presenta-zione di denuncia inesatta, si applica lapena pecuniaria dal doppio al decuplo de ltributo dovuto .

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19. La pena pecuniaria è ridotta ad undecimo del minimo di cui al comma 1 2quando sia stata presentata denuncia, ri-conosciuta regolare, entro cinque giornisuccessivi alla scadenza dei termini stabi-liti nell ' ultimo periodo del precedentecomma 13.

20. L ' imposta di fabbricazione e la cor-rispondente sovrimposta di confine sull ospirito (alcole etilico) sono aumentate dalire 420.000 a lire 546.000 per ettanidro,alla temperatura di 20 gradi centigradi .

21. L'aliquota ridotta dell'imposta difabbricazione e della corrispondente so-vrimposta di confine per i prodotti indi-cati nell'articolo 3, comma 1-bis, del de-creto-legge 15 giugno 1984, n. 232, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 28luglio 1984, n . 408, è aumentata da lir e340.000 a lire 442.000 per ettanidro, allatemperatura di 20 gradi centigradi e s iapplica fino al 31 dicembre 1992 .

22. Gli aumenti di imposta stabiliti da lpresente articolo si applicano agli alcoli,anche se contenuti nei prodotti nazional io di importazione, da chiunque o co-munque detenuti o viaggianti che, alle orezero del giorno 16 gennaio 1988, nonhanno ancora assolto l ' imposta di fabbri-cazione o la corrispondente sovrimpost adi confine nonché alle acqueviti in invec-chiamento a imposta ridotta .

23. Agli alcoli nazionali o di importa-zione, tal quali o contenuti nei seguent iprodotti finiti o semilavorati : a) liquori ; b)acquaviti ; c) estratti alcolici ; d) profu-merie alcoliche ; e) vermut, marsala, vin iaromatizzati e vini liquorosi, che abbianogià assolto il tributo nella precedente mi-sura, da chiunque o comunque detenuti oviaggiante, si applica l 'aumento nella mi-sura di lire 102.000 ad ettanidro. Sonoesclusi dall'anzidetto aumento gli alcol idetenuti negli esercizi di minuta vendit ain quantità complessiva non superiore a3.000 litri anidri . Il limite per la tenut aobbligatoria del registro di carico e sca-rico previsto dall'articolo 14-bis del de-creto-legge 26 maggio 1978, n . 216, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 24

luglio 1978, n. 388, è elevato a litri 8 milaanidri .

24. Per l'applicazione delle disposizion icontenute nel precedente comma valgon ole norme di cui agli articoli 9 e 10 dellalegge 11 maggio 1981, n. 213, ad ecce-zione del termine di effettuazione del ver-samento della differenza d 'imposta sullegiacenze e del termine per la denunci adelle quantità possedute che vengono fis-sati nell 'ultimo giorno del mese succes-sivo a quello di entrata in vigore dell apresente legge .

25. La restituzione dell'imposta di fab-bricazione prevista dalle vigenti disposi-zioni per gli alcoli contexik_ti nei prodott iesportati è effettuata nelle misure di lir e442.000 ad ettanidro fino al 31 dicembre1988 e di lire 546.000 ad ettanidro dal 1 0gennaio 1993 .

26. Per le profumerie alcooliche condi-zionate a norma del regio decreto-legge 2febbraio 1933, n. 23, convertito nell alegge 3 aprile 1933, n. 353, l 'obbligo dellacircolazione con bolletta di legittimazion esi intende assolto qualora il prodotto ri-sulti scortato dal documento di accompa-gnamento di cui al decreto del President edella Repubblica 6 ottobre 1978, n . 627,integrato, a cura del mittente, con l'indi-cazione della quantità idrata e di quellaanidra, e in tal caso gli scarichi possonoessere effettuati con le modalità previst eper le operazioni senza obbligo di emis-sione di bolletta di legittimazione, me-diante annotazione sul registro C . 38 .

27. I depositi soggetti all 'obbligo dellatenuta del registro di carico e scarico pos-sono ricevere profumerie alcooliche scor-tate dal documento di accompagnament oindicati nel comma 26 ed integrato se-condo quanto previsto nel comma mede-simo; in tali casi, la presa in carico ne lregistro si effetua sulla base di detto do-cumento.

28. I casi di impiego di alcoli denaturat iin lavorazioni industriali ai sensi dell'arti-colo 8 del decreto-legge 6 ottobre 1948, n .1200, convertito, con modificazioni, dalla

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legge 3 dicembre 1948, n. 1388, l'even-tuale superamento dei limiti quantitativ iannualmente autorizzati, sej npreché l'ec-cedenza risulti effettivamente impiegat asotto il controllo dell 'Amministrazionenelle lavorazioni anziddette, non può in -tendersi come fatto che comporti il recu-pero di tributi, salvo quello del diritto era-riale speciale nell ' ipotesi prevista dall'ar-ticolo 2, secondo comma, della legge 28marzo 1963, n . 415 .

29. Il quinto comma dell 'articolo 3 ,della legge 11 maggio 1981, n. 213, con-cernente modificazioni al regime fiscal edegli spiriti è sostituito dal seguente :

«Per la preparazione di liquori, di ac-quaviti e di frutta allo spirito, effettuat aai sensi dell 'articolo 2 del predetto regiodecreto-legge 1 0 marzo 1937, n . 226, edell'articolo 14, secondo comma, del de-creto-legge 16 settembre 1955, n . 836,convertito, con modificazioni, dalla legg e15 novembre 1955, n . 1037, è concessol 'abbuono dell'imposta di fabbricazione odella corrispondente sovrimposta di con -fine sui cali effettivamente accertati d ispirito impiegato purché non superino leseguenti misure :

a) 3 per cento per tutte le operazioni d ipreparazione, di trasformazione e di con-fezionamento;

b) in aggiunta al calo di cui alla letteraa), 4 per cento o 6 per cento rispettiva -mente dopo sei mesi o dopo dodici mes idi giacenza in magazzino. Per i periodisuccessivi al cali suddetti si aggiunge il 5per cento annuo. Gli abbuoni di cui allapresente lettera sono frazionabili permese» .

30. Per le cessioni di oli combustibil idiversi da quelli speciali, fluidi, per riscal-damento, di cui al punto H/1-c della ta-bella B allegata alla legge 19 marzo 1973 ,n. 32, e successive modificazioni, l'ali -quota dell'imposta sul valore aggiunto èstabilita nella misura del 18 per cento.

31 . Per le cessioni di gas metano pe ruso domestico distribuito a mezzo ret eurbana ad eccezione di quello destinato

esclusivamente ad uso domestico di cot -tura cibi e produzione di acqua calda s iapplica l 'aliquota dell 'imposta sul valoreaggiunto nella misura del 18 per cento.Per le cessioni effettuate nei territori dicui all'art . 1 del testo unico, approvatocon decreto del Presidente della Repub-blica 6 marzo 1978, n . 218, l 'aliquota ri-mane stabilita al 9 per cento.

32. L 'imposta di consumo sul gas me-tano usato come combustibile è aumen-tata da lire 30 a lire 40 al metro cubo .

33. L'aliquota dell ' imposta sul valoreaggiunto del 2 per cento prevista per lesomministrazioni di alimenti e bevandedeve intendersi applicabile anche se l esomministrazioni stesse sono eseguitesulla base di contratti di appalto .

34. I versamenti eseguiti dagli enti pub-blici per l'esecuzione di concorsi di for-mazione, aggiornamento, riqualificazion ee riconversione del personale, non devonointerndersi, agli effetti dell'imposta sulvalore aggiunto, quali corrispettivi di pre-stazioni di servizi, né devono intenders isoggetti alla ritenuta d 'acconto .

35. Non sono da intendere rilevanti a ifini dell'imposta sul valore aggiunto i pre-stiti o i distacchi di personale a fronte de iquali è versato solo il rimborso del rela-tivo costo .

36. Le cessioni e importazioni di gaspetroliferi liquefatti contenuti in bomboleda 10 e 15 kg sono considerate per usodomestico in qualunque fase della com-mercializzazione. Non si dà luogo a rim-borsi, né è consentita la variazione di cuiall'articolo 26 del decreto del President edella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 esuccessive modificazioni .

37. All 'articolo 14 della legge 10 marzo1986, n. 64, dopo il comma 3, aggiungereil seguente comma :

«3-bis . Per le nuove iniziative indu-striali l'imposta sul valore aggiunto deter-minata sugli acquisti e le importazioni d ibeni strumentali ammortizzabili dovutadal cessionario o dal committente per un

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biennio della data di inizio degli investi-menti, è ridotta ad un terzo. Per le im-prese industriali che realizzano pro-grammi di ampliamento, ammoderna -mento, ristrutturazione, riconversione eriattivazione il pagamento dell 'imposta ,per un biennio, a decorrere dall 'eserciziorelativo al primo investimento in beni dicui al comma precedente, è ridotto ad u nterzo. Il cessionario o il committente son otenuti a rilasciare la dichiarazione di re-sponsabilità così come prevista per leoperazioni rientranti nella legge 1 4maggio 1981, n . 219 . Alle minori entratederivanti dal presente comma si provvedea norma del comma 6» .

8 . 01 .Governo.

Dopo l 'articolo 8 aggiungere il se-guente:

ART . 8-ter .

1. A decorrere dal periodo di paga i ncorso al 1° gennaio 1988 la quota di con-tributo per le prestazioni del servizio sani-tario nazionale di cui all'articolo 31 ,comma 1, della legge 28 febbraio 1986, n .41, è stabilita nella misura del 10,65 percento, di cui il 9,60 per cento a carico deidatori di lavoro e 1'1,05 per cento a caricodei lavoratori dipendenti . Per i periodi dipaga successivi al 31 dicembre 1988, l'ali -quota contributiva è ridotta al 10,50 percento, di cui il 9,60 per cento a carico de idatori di lavoro e lo 0,90 per cento acarico dei lavoratori dipendenti .

2. Nell'articolo 31 della legge 18 feb-braio 1986, n. 41, il comma 2 è sostituitodal seguente :

«2 . A decorrere dal 1° gennaio 1988 i lcontributo istituito dall'articolo 2 dellalegge 30 ottobre 1953, n. 841, successiva -mente modificato dall'articolo 4 dellalegge 6 dicembre 1971, n. 1053, posto acarico dei pensionati delle amministra-zioni statali, delle aziende autonome edell'ente Ferrovie dello Stato sui tratta -

menti pensionistici dagli stessi percepiti èridotto allo 0,50 per cento; a decorreredal l° gennaio 1989 il suddetto contributoè soppresso».

3. A decorrere dal 1° gennaio 1988 lamisura del contributo capitario aggiun-tivo di cui all 'articolo 22, comma 1, let-tera f), della legge 28 febbraio 1986, n . 41 ,è elevata a lire 370.000 annue.

4. A decorrere dal 1 0 gennaio 1988 i lcontributo capitario aggiuntivo di cui a lcomma 1 è dovuto anche dai coltivator idiretti, mezzadri e coloni con aziende ubi -cate nei territori montani di cui al decret odel Presidente della Repubblica 29 set-tembre 1973, n . 601, e nelle zone agricolesvantaggiate delimitate ai sensi dell'arti-colo 15 della legge 27 dicembre 1977, n.984, in misura pari a lire 135 .000 an-nue.

5. La misura contributiva di cui all'ar-ticolo 4, primo comma, della legge 16 feb-braio 1977, n. 37, già fissata all '8 percento dall'articolo 20, comma 1, dell alegge 28 febbraio 1986, n. 41, è elevata al9 per cento dal 1° gennaio 1988 . Per ilavoratori autonomi ed i concedenti d iterreni a mezzadria e a colonia, la quotacapitaria annua, di cui all'articolo 4, se-condo comma, della legge 16 febbraio1977, n . 37, come modificata dal decreto -legge 29 luglio 1981, n. 402, convertito ,con modificazoni, dalla legge 26 set-tembre 1981, n. 537, e dall'articolo 1 3della legge 10 maggio 1982, n. 251, giàfissata in lire 250.000 dall 'articolo 20,comma 1, della legge 28 febbraio 1986, n.41, è aumentata di lire 50.000 dal 1° gen-naio 1988, di ulteriori lire 100 .000 dal 1 °gennaio 1989 e di ulteriori lire 100 .000 da l1° gennaio 1990 .

6. Per le aziende situate nei territorimontani di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n .601, nonché nelle zone agricole svantag-giate delimitate ai sensi dell'articolo 1 5della legge 27 dicembre 1977, n . 984, laquota capitaria annua, già fissata in lire170.000 dall'articolo 20, comma 2, dellalegge 28 febbraio 1986, n . 41, è aumentata

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di lire 25 .000 dal 1° gennaio 1988, di ulte-riori lire 50.000 dal 1° gennaio 1989 e diulteriori lire 50.000 dal 10 gennaio 1990 .

7. A decorrere dal 1° gennaio 1988, ipremi ed i contributi relativi alle gestion iprevidenziali ed assistenziali sono dovut inella misura del 15 per cento dai datori d ilavoro agricolo per il proprio personal edipendente, occupato a tempo intedermi-nato e a tempo determinato nei territorimontani di cui all 'articolo 9 del decretodel Presidente della Repubblica 29 set-tembre 1973, n . 601 . I predetti premi econtributi sono dovuti per i medesimi la-voratori dai datori di lavoro agricolo ope-ranti nelle zone agricole svantaggiate, de -limitate ai sensi dell 'articolo 15 dellalegge 27 dicembre 1977, n. 984, nella mi-sura del 40 per cento, e dai datori d ilavoro operanti nelle zone agricole svan-taggiate comprese nei territori di cu iall'articolo i del testo unico delle leggisugli interventi nel Mezzogiorno, appro-vato con decreto del Presidente della Re -pubblica 6 marzo 1978, n. 218, nella mi-sura del 20 per cento.

8. Per i calcoli delle agevolazioni di cu ial comma i non si tiene conto delle fisca-lizzazioni previste dai commi 5 e 6 dell 'ar-ticolo 1 del decreto-legge 30 dicembre1987, n . 536 .

9. A decorrere dal periodo di paga incorso dalla data del l° gennaio 1988, lemisure dei contributi a percentuale per ilfinanziamento del Fondo pensioni dei la-voratori dello spettacolo di cui all'articol o2, comma secondo, del decreto del Presi -dente della Repubblica 31 dicembre 1971 ,n . 1420, e successive modificazioni e inte-grazioni, sono rispettivamente elevate da l24,20 per cento al 25,50 per cento, di cui i l17 per cento a carico dei datori di lavoro ,e dal 23,38 per cento al 24,60 per cento, dicui il 17,45 per cento a carico dei datori dilavoro.

10. Per le imprese di esercizio delle salecinematografiche il contributo a percen-tuale è elevato dal 21,38 per cento al 22,50per cento, di cui il 15,45 per cento acarico dei datori di lavoro .

11. La misura del contributo di solida-rietà di cui all'articolo 2, comma terzo ,del decreto del Presidente della Repub-blica 31 dicembre 1971, n. 1420, e succes-sive modificazioni e integrazioni, è ele-vata dal 3 per cento al 5 per cento, di cuiil 2,50 per cento a carico dei datori d ilavoro.

12. Resta fermo il disposto del second ocomma dell'articolo 3 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 31 dicembr e1971, n. 1420 .

8 . 02 .Governo.

Dopo l 'articolo 8, aggiungere il se-guente :

ART. 8-quater

1. Il contributo previsto dall'articolo 31 ,commi 8 e 11 della legge 28 febbraio1986, n. 41, è fissato nella misura del 6,5

per cento dal 1° gennaio 1988 e nella mi-sura del 5 per cento dal 1° gennaio1989 .

2. Una quota pari al 15 per cento dellamisura del contributo per le prestazion idel servizio sanitario nazionale, di cui a icommi 8 e 11 dell'articolo 31 della legg e28 febbraio 1986, n . 41, versato per l ' anno1987 dai soggetti di cui ai commi 8, 9 e 1 1dello stesso articolo 31, è portata in detra-zione del contributo dovuto per l'anno1988 .

3. I soggetti di cui al comma 4 che nel1988 cessano dall 'obbligo del versamentoin questione, o che comunque sono tenutia versare importi inferiori a quello corri-spondente al 15 per cento del contributo1987, potranno a domanda ottenere i lrimborso.

4. In ogni caso le quote capitarie di cuiall'articolo 31 della legge 28 febbraio1986; n. 41, si intendono dovute salvoprova contraria da parte del contri-buente, sulla base dell 'aliquota dovuta a isensi dell'articolo 31 della medesima

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legge, come modificato dalle presenti di-sposizioni, e dell ' imponibile effettivo.

8 . 03 .

Governo.

PRESIDENTE. Vorrei dare atto al Go-verno — e sono lieta di farlo — di ave rdimostrato, con il ritiro dell 'emenda-mento 8.3 e la presentazione in luogo d iesso di quattro distinti emendamenti, diun'apprezzabile attenzione nei confront idei rilievi critici manifestati con partico-lare forza dalle opposizioni e delle riservee perplessità espresse dalla stessa Presi-denza nell 'ammettere l 'emendamento8 .3 .

Non vi è dubbio, infatti, che il conte-nuto più omogeneo degli emendamenti l icolloca in una linea di maggiore aderenz arispetto ai precedenti e allo spirito dellenorme costituzionali e regolamentari .

La Giunta per il regolamento, da meconvocata stamane, accogliendo le pres-santi richieste rivolte ieri sera da diversigruppi, ha convenuto, anche in conside-razione di tali novità, oltre che della og-gettiva complessità del procedimento d idiscussione degli strumenti di bilancio ,che la questione dei limiti di ammissibi-lità degli emendamenti che accorpano pi ùarticoli di progetti di legge (prassi cometale non contestabile, io credo, in line apregiudiziale e di principio) debba essereoggetto di approfondito esame non ap-pena concluso il procedimento in corso .

Ribadisco che è mia intenzione, comegià anticipato nella seduta di ieri, convo-care al più presto a tal fine la Giunta pe ril regolamento, anche per l'esame dell econnesse questioni relative alle proceduredi discussione degli strumenti di bilanci oed ai rapporti tra Parlamento e Go-verno.

La Giunta per il regolamento, nella riu-nione di stamane, ha altresì convenuto alarghissima maggioranza che, nell'ipotes idi una successiva disaggregazione in pi ùparti di un testo su cui il Governo abbiagià posto la questione di fiducia, non de -corra nuovamente il termine di 24 ore dicui all'articolo 116 . terzo comma. del re -

golamento, non mutando nella sostanza ecomplessivamente l'oggetto delle vota-zioni fiduciarie .

Possiamo pertanto procedere immedia-tamente e senza soluzione di continuità ,alle votazioni per appello nominale suisingoli emendamenti testé presentati dalGoverno e sulla cui approvazione lostesso Governo ha confermato la posi-zione della questione di fiducia .

Per quanto riguarda l'ordine delle vota-zioni, poiché il Governo ha posto la que-stione di fiducia sull 'approvazione diemendamenti e articoli aggiuntivi, si ap-plica il primo comma dell'articolo 116 de lregolamento, secondo cui non sono modi-ficati i criteri fissati in via ordinaria .

Le priorità della votazione degli emen-damenti sulla cui approvazione il Go-verno ha posto la questione di fiducia ,uno interamente sostitutivo del l 'articolo 8e gli altri tre aggiuntivi allo stesso arti -colo, discende esclusivamente dal fattoche l'emendamento Valensise 8 .1, intera-mente soppressivo dell'articolo 8, è pre-cluso dalla votazione dell'articolo 1, nonessendo formulato in termini compensa-tivi, mentre l'emendamento Visco 8.2, in-teramente sostitutivo dell 'articolo 8, af-frontando una materia meno vasta, deveritenersi più vicino al testo base in discus-sione, rispetto all'emendamento del Go-verno 8.4, anch 'esso interamente sostitu-tivo dell'articolo 8 .

FRANCO RUSSO. Chiedo di parlare perun richiamo al regolamento .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Signor Presidente, i npoco tempo stanno accadendo fatti ch enon solo sconvolgono l 'assetto istituzio-nale, ma la stessa logica cosiddetta occi-dentale. E vero che nel '900 sono stateinventate le logiche polivalenti, ma èanche vero che queste non hanno abolito ,per il momento, il principio della con-traddizione .

In altri termini il Governo, nel mo-mento in cui ha riconosciuto che la pre-sentazione di un lunghissimo emenda-

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mento sostitutivo di dodici articoli contra-stava con la lettera e lo spirito dell 'arti-colo 72 della Costituzione, avrebbe dovutoritirarlo, presentando al suo posto altr iemendamenti e eventualmente chiedendonuovamente su di essi il voto di fiducia .Signor Presidente, delle due l 'una: o i lGoverno, avendo riconosciuto l'inammis-sibilità del suo maxiemendamento, cherisulta essere in aperto contrasto con l 'ar -ticolo 72 della Costituzione, lo ritiravasemplicemente, oppure doveva chieder eun nuovo voto di fiducia sull'emenda-mento e sugli articoli aggiuntivi presen-tati al posto del maxi-emendamento . In-fatti, se la richiesta del voto di fiducia s itrasferisce dal maxi-emendamento pre-sentato ieri all'emendamento ed agli arti -coli aggiuntivi presentati oggi, ciò vuoldire che le materie contenute in quest iultimi sono identiche a quelle contenutenel primo. Il che non soddisfa le obiezion iche i gruppi di opposizione avevano solle-vato in relazione all'articolo 72 della Co-stituzione .

Signor Presidente, lei deve scioglier equesto nodo: o la materia è identica, edallora il Governo non ha concesso nulla ,per cui è giusto procedere al voto di fidu-cia, oppure la materia non è identica, e dallora il ministro Gava, a nome del Go-verno, deve porre nuovamente la que-stione di fiducia. Per questo parlavoprima di logiche polivalenti che, ripeto ,non aboliscono il principio della contrad-dizione .

La seconda considerazione che intendofare ha per oggetto la decisione assunt adalla Presidenza di non ritenere ammissi-bile alla votazione, in virtù dell 'approva-zione dell'articolo 1 della legge finanzia-ria, l 'emendamento Valensise 8 .1 . Su ciòvi sarebbe molto da discutere, anche per-ché probabilmente un giudizio di inam-missibilità su tale emendamento potev abenissimo essere formulato subito dopola votazione dell 'articolo 1 .

Signor Presidente, vorrei ora richia-marmi all 'ottavo comma dell 'articolo 85del regolamento in relazione all 'emenda-mento 8 .2 presentato dagli onorevol iVisco e Bassanini .

Il collega Tamino, che è un agguerritolettore del regolamento, ci ha fatto rile-vare, nel corso di una riunione del nostrogruppo, l'importanza di quanto dispostodal primo comma dell 'articolo 116 delregolamento sull 'ordine delle votazioni .

Presidente, esprimendo il suo saggio edequilibrato giudizio, lei ha affermato ch el'emendamento Visco 8.2 è più vicino altesto originario; ma ha potuto farlo concertezza solo dopo la presentazione delmaxi-emendamento del Governo che, es-sendo onnicomprensivo, è sicuramente i lpiù lontano dal testo. Ebbene, io metto i ndiscussione tale affermazione e le chiedodi ricorrere, ai sensi dell 'ottavo commadell'articolo 85 del regolamento, al pro-nunciamento dell 'Assemblea sull 'ordinedelle votazioni . L'ottavo comma dell 'arti-colo 85 prevede infatti che «qualora i lPresidente ritenga opportuno consultarel'Assemblea, questa decide senza discus-sione per alzata di mano» . Io le chiedo d iapplicare questa norma perché no npenso che una valutazione di merit opossa consentire di affermare che l'emen-damento Visco sia il più vicino al test ooriginario.

Ritengo che anche sull'emendament oValensise 8 .1 debba esservi un pronuncia -mento dell 'Assemblea (è previsto peraltr oil voto per alzata di mano, il che tranquil-lizzerà l'onorevole De Michelis), per stabi-lire se esso sia il più lontano o il più vicin oal testo originario, in relazione all 'ordinedelle votazioni .

Presidente, credo che apprezzerà l amia puntualizzazione, perché, nonavendo il Governo posto la questione d ifiducia sull'emendamento Visco 8 .2, s i

apre in questa fase un problema procedu -rale di non secondaria importanza .

L'atteggiamento del Governo testi-monia l 'approssimazione del suo operato ,nonché la sua rozzezza culturale e la su amancanza di sensibilità nei confront idella Costituzione e del regolamento dell aCamera . Se l'Assemblea decidesse per al-zata di mano diversamente da come leipropone, non sarebbe la Presidenza aduscirne sconfitta, onorevole Iotti, ma s iavrebbe ancora una volta la dimostra-

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zione che il Governo procede non con l atesta ma con i piedi . Ed è bene che ciòrisulti chiaro all 'opinione pubblica (Ap-plausi dei deputati dei gruppi di demo-crazia proletaria e della sinistra indipen-dente) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper un richiamo al regolamento l 'onore-vole Mellini . Ne ha facoltà .

MAURO MELLINI. Signor Presidente,sono lieto che il Governo abbia ritenutodoveroso dare un seguito alle espressionidi sconcerto manifestate ieri in quest aAssemblea e soprattutto alle perplessit àda lei avanzate. Allo stesso tempo, dev operò dire che delle migliori intenzioni èlastricata la via dell'inferno e che certa -mente, in questo caso, le intenzioni d iattenzione, soprattutto nei suoi confronti ,da parte del Governo hanno aggravato l eviolazioni obiettive del regolamento, cheoggi emergono ancora più chiaramente .

Non vogliamo certo tornare su quantogià detto ieri, se non per notare (essendonecessario rispetto al nuovo accorpa -mento o disaccorpamento operato dal Go-verno) che la violazione del regolamento èoggi più grave e manifesta .

Ieri abbiamo notato che il problem anon si sostanziava soltanto nel fatto che l amedesima materia fosse contenuta in ununico emendamento e che si sottraess enella sostanza alla Camera la possibilitàdi esprimere più voti, come prescrittodall 'articolo 72 della Costituzione, ma, so-prattutto, che si desse luogo ad una for-male violazione del regolamento . Infatti ,né la Costituzione né i regolamenti parla-mentari consentono di eludere il prin-cipio della votazione articolo per articolocon la semplice presentazione di unemendamento che, semmai, avrebbe do-vuto recitare: Sostituire la parola «arti-coli» con la parola «commi» (perché èquesto che ha fatto ieri il Governo) .

A questo punto, essendoci doluti diquesta asserita fungibilità della riparti-zione in articoli o in commi in funzionedel voto (e non viceversa, come sarebb enella logica e come è nella sostanza e

nella lettera della Costituzione e dei rego-lamenti), oggi ci troviamo di fronte aduna conferma sfacciata di questo dato d ifatto, perché il Governo, dopo aver dett oche non si trattava di diversi articoli madi un unico articolo, in seguito alle nostrelamentele ha presentato quattro emenda-menti, servendosi addirittura dello stess ostampato. E oltraggioso nei confronti delParlamento affermare che qualcosa ècambiato, nel momento che ci troviam odi fronte allo stesso stampato, agli stessicaratteri tipografici, caro ministro dellefinanze! E possibile che non abbiate un adattilografa che modifichi almeno l aprova grafica di un falso documentale?

Questo emendamento «accorpativo»non configura un falso ideologico, ma unfalso documentale. A questo punto, co nuna modifica di carattere merament equantitativo (la lunghezza dell 'emenda-mento' supera il metro), sostituite u nemendamento con quattro emendamenti ,confermando la loro perfetta fungibilit àin funzione dei voti da esprimere . Ieriabbiamo manifestato il nostro disappuntoper la violazione del regolamento e dell aCostituzione (di questo ci dolevamo, no ndel fatto che avevate chiesto la fiducia ; sevolete potete chiederne 32, 52, quantesono necessarie: ciò dimostrerà sul pian opolitico la vostra debolezza ; ma perquanto concerne l 'aspetto regolamentar eil discorso cambia) . Oggi ne abbiamoun'ulteriore conferma dalla grande disin-voltura con cui il Governo ci viene a pro -porre questa nuova soluzione .

Presidente, le diamo atto dello sforzodoloroso che ha dovuto compiere e de ldisagio e del travaglio emersi dal suo in-tervento di ieri . Non possiamo però con-dividere la soluzione cui è pervenuta l aGiunta per il regolamento secondo l aquale, se si effettuano quattro voti di fi-ducia in luogo di due, non vi è bisogno d iun ulteriore decorso del termine regola-mentare delle 24 ore. Non combattiam oper il rispetto del termine, ma è certo ch eil termine di 24 ore stabilito dal regola-mento non ha lo scopo di chiamare a rac-colta i deputati, perché si presume (anchese poi non è vero) che i deputati siano già

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Atti Parlamentari

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presenti . Esso è stabilito perché si ritieneche la posizione della questione di fiduciadebba essere vagliata e meditata dall eforze politiche (ammesso e non concess oche il Governo lo meriti) .

A questo punto, ci venite a dire che lafiducia è la stessa, la votazione è la stessa ,quindi non c'è niente da meditare perch éla fiducia è trasferita . . . Cosa significa? Su lnuovo stampato, sui nuovi numeri, sull aripartizione non più, questa volta, in 52commi ma in un certo numero di commi ,per un totale di 4 articoli ai quali è ag-giunto solo un periodo risibile (lo ribadi-sco, risibile) di cui il Governo (evidente -mente in questo caso ha trovato una dat-tilografa per riscrivere il testo) indica —la cosa farebbe scoppiare dal ridere senon facesse piangere — ciò che intro-durrà nella legge finanziaria del prossim oanno. Semmai, potrà introdurre qualcos anel disegno di legge perché, fino a prov acontraria (a parte i decreti-legge) il Go-verno non fa le leggi, né la Camera pu òstabilire con legge ciò che il Governo tr aun anno dovrà introdurre nel disegno d ilegge finanziaria.

Salvo questo aspetto comico — perchécosì, a mio avviso, deve essere definito — ,siamo di fronte allo stesso testo. In questasituazione il Governo afferma — e laGiunta per il regolamento condivide —che non sono necessarie le 24 ore di pre-avviso per ciascuna votazione . Allora ab-biamo ragione noi — come sottolineavagiustamente il collega Franco Russo —quando affermiamo che non avete cam-biato nulla! Quattro voti di fiducia o uno ,è lo stesso. Per noi le votazioni potrebberoessere anche trentadue: se la moltiplica-zione fa diminuire, invece che aumentare ,il prodotto, è un problema politico vostro.A questo punto, però non potete più dirc iche non abbiamo ragione. Signora Presi -dente, come ultima considerazione af-fermo che siamo molto allarmati dall eragioni che ci vengono opposte . Vi è in-nanzitutto una asserita ragione istituzio-nale, nella quale certo ella crede, signoraPresidente; gliene diamo atto, perchéanche questo fa parte del difficile e dur osuo compito in momenti come questi.

Non possiamo però condividere l'affer-mazione, che, poiché bisogna uscirepresto da questa situazione, i problem iregolamentari e di costituzionalità li risol-veremo dopo, mentre adesso l'importanteè approvare la legge finanziaria . Inquesto modo diventa un obbligo appro-varla così come ci viene proposta e in un asituazione del genere noi, come opposi-zione, saremmo fuori legge. Questo sa-rebbe l'effetto di una simile interpreta-zione regolamentare, fondata non tant osu una sorta di ragion di Stato (perché diStato qui ce n'è poco), quanto su un aspecie di «conclusivismo» (definiamolocosì; di neologismi se ne inventan otanti) .

Non crediamo che seguendo questastrada, che porterebbe a siffatte inter-pretazioni della Costituzione, si possadeterminare un 'atmosfera in cui valgala pena di affrontare i problemi istitu-zionali. Non vi è problema istituzionale ,infatti, che possa trovare soluzion esenza una ferma e chiara volontà di os-servare le norme e le leggi, nel loro ine-quivocabile contenuto .

Se infatti si parte dal principio che esi-stono ragioni per le quali, comunqu esiano concepite e obiettivamente interpre-tabili le norme, occorre trovare altre in-terpretazioni; se si ritiene che non valg ala pena — per noi, non è così — di osser-vare criteri obiettivi (noi non ne cono -sciamo altri) nella interpretazione dell eleggi, dei regolamenti e della Costitu-zione, allora non vi è motivo di occupars idella loro riforma (Applausi dei deputat idei gruppi federalista europeo, verde e d idemocrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Onorevole Mellini ,faccio notare — non tanto a lei, che è gi àintervenuto, quando ai colleghi che la se-guiranno — che lei ha parlato per undic iminuti, mentre il tempo previsto per irichiami al regolamento è di cinque mi-nuti. L 'ho fatto presente solo per memo-ria!

Ha chiesto di parlare per un richiamoal regolamento l 'onorevole Valensise . Neha facoltà .

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RAFFAELE VALENSISE. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, signor ministro ,la dichiarazione della Presidenza di inam-missibilità del mio emendamento 8.1 nonci persuade e da essa dissentiamo. Perquale ragione? A parte il fatto che ierisera il Governo ha posto la questione d ifiducia anche sulla reiezione del nostroemendamento, riteniamo che la materiada esso trattata sia parte integrante de lprimo maxiemendamento del Govern o(anche di quello in formato ridotto) ne isuoi commi 3 e 4 .

La Presidenza ha affermato che l ainammissibilità del mio emendamento 8 . 1deriva dal fatto che esso non sarebbecompensativo . Mi permetto di osservare,signor Presidente, che in realtà il mi oemendamento non appare non compen-sativo, a meno che il fatto di non esser etale non debba considerarsi presuntoiuris et de iure, in via assoluta, cosa chenon ci sembra. Infatti, la materia che i lmio emendamento 8.1 mirava a soppri-mere era ed è costituita dalla riduzionedelle aliquote di imposta . Il vecchio arti -colo 8, riprodotto nel comma 3 e nelcomma 4 del primo nuovo segmento de lmaxiemendamento del Governo, stabiliv ache «gli interessi per la riscossione o pe ril rimborso di imposte, previsti dagli arti -coli 9, 20, 21, 39 e 44 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 29 settembre1973, n . 602, e successive modificazioni ,nella misura del 12 per cento annuo e del6 per cento semestrale, sono dovuti, adecorrere dal 1 0 gennaio 1988, rispettiva-mente, nelle misure del 9 e del 4,5 pe rcento» .

Si dirà che si tratta di riscossione e dirimborso di imposte, ma osservo che pro-prio in questa meccanica vi è una com-pensazione implicita . Se infatti le aliquot edovessero rimanere quali sono attual-mente (come noi chiediamo attraverso l asoppressione dell'articolo 8), pari cioé al12 e al 6 per cento, allora la compensa-zione vi sarebbe in un senso; se invece lealiquote fossero ridotte al 9 e al 4,5 percento, vi sarebbe un altro tipo di compen-sazione. Non si può tuttavia affermareche il nostro emendamento non sia com -

pensativo, nel momento in cui esso pro -pone di lasciare invariate le aliquote . Nonmi sembra che possano essere addotti ar-gomenti contrari .

D'altra parte, signor Presidente, nelcorso di questo affannoso dibattito sull alegge finanziaria, la Presidenza ha piùvolte disposto che, quando la inammissi-bilità di un emendamento per mancanz adi compensazione era puramente pre-sunta, la valutazione spettasse all 'Assem-blea, con l'espressione di un voto e l'ado-zione quindi di una decisione nel me-rito .

Per tali ragioni ritengo che il mio emen-damento 8 .1, sul quale ieri il Governo haposto la questione di fiducia, sia assoluta -mente ammissibile, anche perché lo ritro-viamo nel primo segmento del maxiemen-damento presentato dal Governo . Poichédunque non mi sembra che il nostroemendamento possa essere ritenutoinammissibile ne chiedo la votazione, da lmomento che, in re ipsa, esso è portatoredi compensazioni sulla materia dellaquale chiediamo la soppressione, la-sciando che tale materia resti regolatadalle aliquote attuali . In tal modo si ot-terrà una compensazione tra entrate euscite (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, nonessendovi altre richieste di intervenireper richiami al regolamento, devo dir eche quanto ho precedentemente affer-mato risponde in un certo senso, anch ealle obiezioni che sono state ora avan-zate.

Per quanto riguarda l'obiezionedell'onorevole Russo e dell'onorevoleMellini, concernente la necessità che ilGoverno ponesse nuovamente la que-stione di fiducia sull'approvazionedell'emendamento e degli articoli aggiun-tivi presentati oggi — indipendentementedalla posizione della questione di fiduci asull'emendamento presentato ieri — ,devo dire che personalmente sono pro-fondamente convinta che la riproposi-zione della questione di fiducia non fossenecessaria, in quanto gli emendamenti egli articoli aggiuntivi presentati oggi dal

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Governo vertono sulla stessa materia esono formulati in modo identico, anch edal punto di vista letterale, all 'emenda-mento presentato ieri .

Aggiungo, onorevoli colleghi un'ulte-riore considerazione, che ritengo moltoimportante . Questa mattina, nella riu-nione della Giunta per il regolamento(poiché immaginavo che il problema sa-rebbe stato indubbiamente sollevato ediscusso in Assemblea) ho posto la que-stione, e la stragrande maggioranza de icomponenti la Giunta — mi rivolgoall'onorevole Lo Porto, se è presente ,perché ne dia conferma — ha concor-dato con quanto da me sostenuto : la fi-ducia posta ieri dal Governo sul suoemendamento vale anche per gli emen-damenti presentati oggi .

Questa è la pronuncia della Giunta, ch eprevale sulle altre possibili e legittime po-sizioni personali, che il Presidente co-munque rispetta .

Onorevole Franco Russo, lei ha affer-mato che il suo amico Tamino — ch eperaltro non vedo in aula in questo mo-mento — è un attento lettore dei regola -menti. Me ne compiaccio, ma lei ha citatoil comma 8 dell'articolo 85 del regola-mento, sostenendo che ad esso bisogne-rebbe riferirsi per determinare l'ordin edelle votazioni mentre tale articolo, a lcomma 8, disciplina invece la votazion edegli emendamenti cosiddetti «a scalare» ;quindi esso non ha nulla a che vedere co nil primo comma dell 'articolo 116 del rego-lamento che riguarda la posizione dellaquestione di fiducia. Basterebbe questariflessione per rendersi conto che il suorichiamo . . . (Commenti del deputatoFranco Russo) . Onorevole Franco Russo ,la prego: durante il suo intervento io l'hoascoltata in silenzio! Mi sembra, dicevo ,che il suo richiamo non sia — mi scusi —molto pertinente .

Per quanto riguarda le osservazionidell'onorevole Valensise, vorrei rilevar eche, a differenza di quanto è avvenutonegli anni precedenti, abbiamo già votat ol'articolo 1 del disegno di legge finanzia-ria. Lei, onorevole Valensise, sa benis-simo — probabilmente anche meglio di

me — che sono ammessi soltanto gliemendamenti cosiddetti compensativi . . .

RAFFAELE VALENSISE . Il nostro è com-pensativo !

PRESIDENTE. No, onorevole Valen-sise, perché l'articolo 8 si riferisce ad unariduzione di spesa e se il suo emenda -mento 8.1 . propone di sopprimerlo auto-maticamente si aumenta la spesa . Quindiquesto emendamento non si può più defi-nire compensativo .

RAFFAELE VALENSISE. Questa è unamateria opinabile .

PRESIDENTE. Onorevole Valensise,l'emendamento non è compensativo equindi è stato dichiarato inammissibile .

Passiamo pertanto alle dichiarazioni d ivoto sull 'emendamento 8 .4 del Governo ,sulla cui approvazione il Governo haposto la questione di fiducia .

Prendo atto che non vi è stata richiestadi parlare per dichiarazione di voto d aparte di nessuno dei deputati del gruppomisto nelle sue componenti: Lega Lom-barda, Union Valdòtaine, partito sardod'azione, Súdtiroler Volkspartei . Chiedoscusa per la mia cattiva pronuncia . . .

MIRK0 TREMAGLIA. È poco italiano !(Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto, l'onorevoleFranco Russo. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO . Signor Presidente, nonsaremo complici di un Governo debol eche, attraverso le continue posizioni dell aquestione di fiducia, vuole mettere il ba-vaglio al Parlamento . Il «no» di demo-crazia proletaria si esprimerà non parte-cipando al voto . Non avalleremo, così ,una procedura che lede norme istituzio-nali e regolamentari .

Non saremo complici, ma neppurespettatori passivi . Abbiamo dimostrato inquesti giorni, incalzando iI Governo sull equestioni sociali poste dalla manovra eco-

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nomica sul fronte delle entrate che l'op-posizione del gruppo di democrazia pro-letaria è stata in grado di determinar euna svolta nell'impostazione della leggefinanziaria. Per contrastare questa svoltaimposta dal nostro gruppo e dagli altr idell'opposizione, il Governo non ha rite-nuto di doversi pronunciare nel merit odelle questioni, ma ha semplicemente de-ciso di procedere al ricatto del Parla -mento imponendo il voto di fiducia, fino astravolgere una norma costituzionale fon-damentale per la procedura legislativa:l'articolo 72 della Costituzione .

Può una forza di opposizione, come de-mocrazia proletaria, assistere alla mess aal bando di norme fondamentali che re-golano la vita politica del nostro paese ,senza dire nulla? Il nostro gruppo, nonpartecipando al voto, intende dire chiara -mente al Governo che non si può imporr eal Parlamento la volontà settaria e unila-terale dell'esecutivo; il Governo non pu òtentare di mettere sotto i piedi tutte l enorme e far tacere il Parlamento! In -somma, il Governo non può pretendereche noi siamo i becchini della Repubblic aitaliana! Questo Governo non può chie-dere ad una forza di opposizione demo-cratica, qual è il nostro gruppo, di esser ecomplice dell'attacco e del sotterramentodelle nostre istituzioni rappresentative .

Certo, onorevole De Michelis, il gruppodi democrazia proletaria vuole una tra-sformazione, un rinnovamento della no-stra democrazia, . ma desidera che ciò av-venga per andare incontro alle esigenz eed alla volontà di partecipazione dei no-stri cittadini . Vogliamo una democrazia eistituzioni per i cittadini, non una pseudo -democrazia in cui le segreterie dei partit ipossano fare il bello e il cattivo tempo .

L 'opposizione ha raggiunto un suc-cesso: abbiamo impedito alle segreteri edei partiti di manovrare come vogliono ,senza che il Governo fosse chiamato arispondere, se non altro, al Parlamento .Abbiamo fatto sì che il precipitare dell acrisi del Governo Goria non fosse il fruttodi imboscate né di accordi fra i segretar idei partiti, per spartirsi ulteriormente l espoglie del potere . Abbiamo imposto al

Governo Goria una discussione che, senon altro, ha chiarito al paese che la ma-teria del contendere non attiene a quest ao quella nomina nell 'ambito del Governo ,non è lo scambio di nomine all'interno de ipalazzi del potere, è semplicemente un oscontro incentrato sulle questioni dell oStato sociale, della qualità dello svilupp oe della partecipazione dei cittadini .

In questa crisi il Governo e la maggio-ranza — spiccatamente alcune forz edella maggioranza — vogliono gettarenel caos la vita istituzionale del nostropaese, così che si possa attendere l'ar-rivo di un deus ex machina capace diimporre nuove regole ed efficienza all avita istituzionale .

La verità è che l'efficienza che si in -tende raggiungere è soltanto quella ch eserve per mettere un bavaglio al Parla -mento, per farlo tacere, così come si in -tende far tacere le forze politiche; cancel-lando qualsiasi possibilità per tutti i citta-dini (i lavoratori e i giovani, per esempio )di trovare altri canali di espressione .

A decidere debbono dunque essere icompetenti! Ma sapete chi sono attual-mente competenti? I detentori del potere ,che non sanno nulla! Essi vogliono sol -tanto spianare la strada alle proprie deci-sioni, assunte nel segreto dei luoghi de lpotere! Anzi, a volte nel segreto dei luogh idel non potere! Dobbiamo fare appelloalla nostra memoria ed alla nostra intelli-genza per riconoscere che in Italia no ndecide più il Governo e, molto spesso ,nemmeno le amministrazioni pubbliche :decidono i grandi potentati economici ,che, colleghi socialisti, hanno avuto lapossibilità di intervenire e di condizionar ela vita pubblica proprio durante il Go-verno Craxi! Poi, durante il non-Govern oGoria, i potentati economici hanno conti-nuato a decidere, a intervenire e a condi-zionare la vita pubblica .

Ecco perché il gruppo di democrazi aproletaria, nel confronto e nella battagli asvoltasi in quest'aula durante l 'esame deldisegno di legge finanziaria, ha voluto ri-chiamare l'attenzione di tutti non suaspetti secondari della nostra vita collet-tiva ma sulle questioni del minimo vitale,

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sui problemi dell'ambiente, dell 'occupa-zione e della riconversione industriale .

Noi abbiamo voluto sfidare il Governo,che ha abdicato alle proprie possibilità d iintervento e di condizionamento degl ioperatori privati, su questioni di granderilievo, rispetto alle quali in questi anni l agrande industria ed i grandi potentat isono riusciti a strappare spazi sempre pi ùampi . Le stesse ultime vicende di Medio -banca, verificatesi contemporaneament ealla discussione del disegno di legge fi-nanziaria, dimostrano che la mano pri-vata ha sempre maggiore capacità di inci-dere sulla vita del nostro paese .

Contro questi potentati economici ,contro i grandi oligopoli che condizio-nano l'informazione, la vita sociale, lo svi-luppo economico e la stessa collocazion einternazionale dell 'Italia, noi di demo-crazia proletaria abbiamo voluto con -durre un'aspra battaglia . Così facendo,abbiamo dimostrato al paese che il Go-verno Goria è un Governo-ombra, ch eperò ha causato tanti guasti, anche a li -vello istituzionale . È un Governo debol eche, prevaricando con strumenti illegal ied anticostituzionali sulle procedure par-lamentari, ha tentato di mostrare un 'ap-parente capacità decisionale. Ma la realtàè stata immediatamente chiara e, quandol 'opposizione unita ha denunciato la vio-lazione dell'articolo 72 della Costituzione ,il Governo ha dovuto recedere . Lo hafatto, tuttavia, non accogliendo le pro-poste delle opposizioni (sempre più com-patte in questa battaglia), ma moltipli-cando i danni, dal momento che da du erichieste di fiducia siamo passati a cin-que . È quasi il preannuncio di tutti i vot idi fiducia a cui il Governo sarà costretto aricorrere per far approvare la legge fi-nanziaria !

In questa battaglia politica forze di-verse si sono ritrovate insieme . Esse nonhanno certamente annullato le loro diver-sità, ma intendono dimostrare la volont àdi cercare nuovi terreni di confronto, ne iquali le differenze debbono essere portat ealla luce del sole, per far marciare su bas isolide un progetto di alternativa di sini-stra, in grado di rispondere alle questioni

della governabilità del paese, ma soprat-tutto alle attese dei cittadini .

Il gruppo di democrazia proletaria èstato parte attiva della battaglia condott aqui alla Camera ed ha ribadito le sue pro -poste di rinnovamento politico e cultural edella sinistra, ritenendo che solo dalla si-nistra possa venire una risposta in gradodi risolvere i problemi che il paese è chia-mato ad affrontare sui temi della qualitàdello sviluppo, della politica energetica edella collocazione internazionale dell'Ita-lia .

Democrazia proletaria non ha maiignorato i gravi danni subiti dal movi-mento operaio a causa di una politica cheaccettava le regole del gioco e le compa-tibilità dell'avversario di classe . Noi ci au-guriamo che dopo questa battaglia parla-mentare si possano ritrovare nuovi e pi ùavanzati progetti di unità, anche sull aquestione delle riforme istituzionali, ri-spetto alle quali non accetteremo i modied i tempi di discussione proposti dall amaggioranza (Applausi dei deputati de igruppi di democrazia proletaria e verde) .

PRESIDENTE. Debbo ricordare aglionorevoli colleghi che i primi quattro mi-nuti di ogni dichiarazione di voto son oripresi dalla televisione per essere tra -smessi in differita .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Battistuzzi . Ne ha fa-coltà .

PAOLO BATTISTUZZI . Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, signor ministr odelle finanze, forse non c 'è molto da ag-giungere a quanto abbiamo già avuto oc-casione di dire ieri su questa tormentat avicenda parlamentare .

Tuttavia, una considerazione di carat-tere generale si può fare . Il sistema poli-tico nel suo complesso è messo sotto ac-cusa per l'incapacità di fornire rispostealle domande del paese o, per lo meno ,per non saperle fornire nei tempi cheoggi si richiedono . La nostra è una crisi d ifunzionalità, che si traduce in una crisi d icredibilità .

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Si dice che, giorno dopo giorno, il Par -lamento va demolemdo la sua immagin ea colpi di fiducia, ma anche con le centi-naia di emendamenti e di votazioni ascrutinio segreto . Non saremo certo noi,partito del garantismo, partito di mino-ranza per definizione, che ha vissuto lamaggior parte della lotta politica del do-poguerra sui banchi dell 'opposizione, avoler intaccare strumenti di garanzia e d itutela dei gruppi minori .

Il problema che abbiamo di fronte è unaltro: uscire da meccanismi consociativ iin base ai quali la maggioranza può es-sere tale soltanto se la minoranza lo con -sente, la maggioranza può essere tale sol -tanto mediante l'appello nominale . Inquesto Parlamento si è creato un nuov ogruppo, il terzo per consistenza nume-rica, che non dichiara il motivo del pro-prio dissenso e le sue proposte, ma s inasconde nell'anonimato del voto se -greto .

È certamente un fatto anomalo l'accor-pamento di 12 articoli in uno o forseanche in quattro; ma è ancora più ano -malo e paralizzate che le sorti della ma-novra economica, la legge più important eche il Parlamento vota nel corsodell'anno, siano determinate da compor-tamenti tenuti da persone di cui non s iascolta la voce .

Noi crediamo che l'unico problema d ifunzionalità che ci si pone non sia quell oregolamentare . È indubbio, tuttavia, cheesso sia fra i primi a dover essere affron-tati. Intendiamoci, onorevoli colleghi : lalegge finanziaria non ha queste caratteri-stiche per colpa dei regolamenti . Essa siaffaccia in Parlamento con una sua strut-turale normalità ma poi, come il bambin oprotagonista de Il tamburo di latta, nelcrescere diventa deforme sotto la spint adi gruppi di pressione economici, setto-riali, zonali .

Il mostro, nella sua versione finale, no nè più soltanto frutto della colpa dellamaggioranza o delle minoranze . Esso di-pende, soprattutto, da un meccanismo pa -ralizzato che vede nella finanziarial'unico strumento dal percorso definito .La finanziaria non costituisce un pro -

blema istituzionale, ma il funzionament odel Parlamento sì .

Credo che quando avremo superato l a«sindrome di Icaro» — per cui di riform esi parla da lontano ma, se ci si avvicina, siscioglie la cera propositiva — dovremourgentemente ripensare al nostro mod odi essere istituzione in un paese mo-derno.

Si chiede la fiducia? Ebbene, noi la da -remo con rassegnazione, mediante un ostrumento altisonante che non vuoi dire ,tuttavia, che questa maggioranza poss aandare avanti così. Vuoi dire, più sempli-cemente, che prima di capire che cosasuccede e che cosa fare di questo esecu-tivo, il senso di responsabilità vuole che s ichiuda il capitolo della manovra finanzia -ria .

Possiamo anche accettare questa cro-naca di una crisi annunciata, purché ci s idica dove si va a parare . Una cosa do-vremmo aver capito : non si governa con iprogrammi prescindendo dalla politica . Ifranchi tiratori, soprattutto sull'articolo1, non pensavano ai programmi ma aduna alternativa politica, forse di partito ,forse di sistema . Quale essa sia non l osappiamo perché la terza forza politicadel Parlamento non chiede la parola pe rdichiarazione di voto (Applausi dei depu-tati del gruppo liberale) .

CARLO TASSI . Quindi i liberali vote-ranno la fiducia sulla tassa sulla salute !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Ru-telli . Ne ha facoltà .

FRANCESCO RUTELLI. Signor Presi -dente, signor rappresentante del Go-verno, quando noi dicemmo nel luglioscorso, all ' indomani delle elezioni, che i nItalia c'era bisogno di un Governo degn odi questo nome e quando, dopo il risultatodei referendum, dicemmo che in Italiac'era bisogno non di un Governo fan-tasma ma di uno in grado di governaresoprattutto il rapporto, qui in Parla -mento, con maggioranza ed opposizione ,non esprimevano una posizione di parte,

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del partito radicale e dei gruppi federa -listi europei della Camera e del Senato ,ma sottolineavamo un'esigenza del nostropaese: avere un Governo degno non sol odi questo nome, ma anche in grado d iassolvere ai suoi compiti, capace di gover-nare il paese, capace di avere un rapport ochiaro con il Parlamento, sia con la mag-gioranza sia con l'opposizione .

Questo è il Governo dello sfascio! È u nGoverno che non ha una maggioranza, èun Governo costretto a ricorrere ad un araffica di fiducie che si susseguono un adopo l'altra, perché non trova inquest'aula e nel paese il consenso su un apolitica che non c 'è. Non esiste una poli-tica in materia economica e finanziaria,non esiste una politica in merito allegrandi questioni istituzionali e della de-mocrazia, non esiste una politica per far el 'Europa; non vi è neppure una politic ainternazionale nella quale il nostro paes eanziché essere subalterno, inesistente ,sconfitto e marginale, sia piuttosto a lcentro di un processo di integrazioneall'altezza delle grandi sfide del nostr otempo .

Ci fate trascinare in questo Parlament oin maniera stanca e fallimentare! Ci co-stringete ad un voto di fiducia dop ol'altro perché non siete in grado di far s ìche neanche gli stessi deputati della mag-gioranza vi sostengano .

Lo abbiamo già detto, innanzi tutto a icolleghi socialisti : è un errore! Avete di-chiarato morto e sepolto il pentapartit oprima delle elezioni; ci riproponete il pen-tapartito in questa riedizione fallimentar edopo le elezioni e dopo che i cittadini, con1'80 per cento dei «sì», hanno dato unagrande indicazione di cambiamento de lpaese . E in questo modo, disastroso e per -dente, che raccogliete la duplice indica-zione espressa in sede elettorale e refe-rendaria, provocando ulteriori disastrinel rapporto tra Governo e Parlamento edeterminando altresì problemi di credibi-lità! Lo spettacolo fornito dalla Camera inquesti giorni, a dispetto dell'enorme la-voro e della notevole fatica di tutti i depu-tati, è da addebitarsi proprio ad una man -canza di una politica di governo .

Quanto più- questo Governo è debole ,tanto più vi incentrate sugli epifenomeni ,sulle conseguenze marginali della situa-zione. Vi accanite a sostenere che tutta l acolpa è da addebitarsi al voto segreto .Cari colleghi, in questo ramo del Parla -mento, in questa legislatura, un gruppo, i lnostro, ha presentato una proposta di mo-difica del regolamento volta ad abolire i lvoto segreto sulle leggi di spesa . Siamoconvinti che chi voglia provocare nuovespese lo debba fare a visto aperto, al-zando la mano ed assumendosene la re-sponsabilità .

Non ci venite a dire, però, voi che no nsiete in grado di proporre una riformaistituzionale degna di tale nome, che se l ecose non vanno bene in Parlamento ècolpa del voto segreto e dei franchi tira -tori . Questa è una conseguenza dell'as-senza di riforme! Non a caso, vi metteteoggi d 'accordo su riforme che tali no nsono, su piccole, miserevoli proposte d ipseudo-riforme istituzionali, che non sol onon hanno sufficiente respiro, ma nonhanno neppure la speranza di modificarei rapporti democratici in Parlamento enell'ambito della democrazia italiana .

Ecco perché riteniamo che non sian oincidenti tecnici quelli che si verifican ocontinuamente in quest'aula, ma che s itratti, invece, dello sfascio politico d iquesto Governo. Di questo spazio doveteprendere atto, traendo le dovute conse-guenze! Per quanto ci riguarda, vi chia-meremo ad assumere le vostre responsa-bilità in modo ineludibile !

Indubbiamente, vi è un elementonuovo, che non vogliamo ritenere magico(perché certamente non lo è), ma signifi-cativo ed importante, che abbiamo vistocrescere nel corso dell'esame della legg efinanziaria. In questa occasione, infatti ,abbiamo riscontrato una convergenza d igrande importanza, che non si è verifi-cata soltanto nell'ambito delle opposi-zioni (partito comunista, verdi, demo-crazia proletaria, radicali, spesso insiem eanche con la destra), vi è stato, infatti ,anche l'ausilio di singoli deputati, chenon avrebbero potuto sottrarsi altriment ialla disciplina assunta da partiti mono-

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cratici e autoritari che non potrebber otollerare, considerato le loro forme orga-nizzative ed associative, la libera dissocia-zione dei liberi deputati che tali partit ivogliono, invece, inquadrati ed imbarcat isu una barca che fa acqua da tutte leparti . Abbiamo riscontrato una conver-genza costante e crescente, che si è tra -dotta ieri un'iniziativa congiunta dei de-putati dei gruppi comunista, federalist aeuropeo, verde, di democrazia proletari ae della sinistra indipendente ; una conver-genza che salutiamo con piacere e cheriteniamo debba trasferirsi anche fuori d iquesta Assemblea, nel paese, in pubblichemanifestazioni .

Una prima manifestazione si terrà aRoma lunedì, sotto la forma di un in -contro pubblico. Ma altre iniziative popo-lari dovremo intraprendere, e ci dovrem omuovere in tal senso non solo e non tant oper sbandierare lo slogan «via il Governo »(dato che il Governo se ne è già andato vi aperché non sa nemmeno lui se c'è o no nc'è; anzi, sa bene di non esistere), quantoper dire cosa proponiamo, per continuar eil nostro percorso propositivo di un'alter-nativa che può prendere forma progressi-vamente, innanzi tutto su obiettivi precisi ,su cose concrete da fare, come è accadut onell'esame di questa legge finanziaria .

Rivendichiamo con orgoglio chenell'iter di questo disegno di legge finan-ziaria finora quattordici emendamenti ra-dicali sono stati approvati, due volte addi-rittura con il parere contrario del Go-verno . Voglio sottolineare, ad esempio ,l'emendamento tendente a ridurre i fondiclientelari destinati ad enti e ad associa-zioni di regime, che è stato approvato conesplicite dichiarazioni di voto in suo fa-vore anche da parte di esponenti di alcun igruppi della maggioranza . Ricordo, inol-tre, che sono state accolte nostre propostein materia di giustizia, mentre quelle rela-tive all'ambiente (formulate anche d'in-tesa con i gruppi che ho citato prima)hanno trovato. un parziale accoglimento .

Da parte nostra, non c ' è quindi ma istata la logica del «tanto peggio, tant omeglio». Oggi, più che mai, denunciam operò che questo Governo, incapace di go -

vernare, ha deciso di saltare sulla leggefinanziaria come se essa fosse l 'ultimotreno per Yuma. Questo treno per Yuma èdiventato un treno-merci : ogni minuto v isi aggancia un 'altra carrozza, vi si ag-giunge un altro articolo, un altro comma ,un 'altra norma tesa a soddisfare questo oquell'altro interesse particolare dellamaggioranza. Perché? Perché il Governo,che sa di non esistere, conta sull'unic apossibilità della legge finanziaria per ve-dere approvate dal Parlamento norm eche altrimenti non sarebbero mai appro-vate, perché la stessa maggioranza non èin grado di sottoscriverle .

Ecco perché, signor Presidente, il no-stro obiettivo è quello di far cadere al piùpresto questo Governo e di tentare dicomprendere se vi siano, oggi, le condi-zioni che, colpevolmente, non si sono vo-lute trovare a luglio e, successivamente ,al momento della crisi del Governo Goria ,dopo i referendum. Questo è il nostroobiettivo politico e lo annunciamo i nquesta sede .

In questo senso ci siamo mossi e c imuoveremo nelle prossime giornate, ch esaranno difficili, segnate da una prova d iforza gravissima ed inaccettabile comequella di porre un voto di fiducia bloccat oda parte del Governo, addirittura un vot odi fiducia a raffica, dal momento ch equesto è un Governo che, a scrutinio se -greto, non vedrebbe approvato più nullada questa Assemblea .

Signor Presidente, nei giorni scorsi h ofatto una brutta figura perché ho citato, aproposito di questo Governo e della suatenuta, dei celebri versi, dicendo ch eforse erano del Tasso . Alcuni colleghi m ihanno corretto dicendo che forse eran odell'Ariosto, altri li hanno attribuiti a lPulci . Abbiamo sbagliato tutti! Si trattavadi un verso di Francesco Berni, trattodall'Orlando innamorato. Vorrei dedicarequesto verso al Presidente Goria nella su aversione originale : «Onde ora avendo atraverso tagliato / Questo pagan, lo fe' s ìdestramente, / Che l'un pezzo in su l'altrosuggellato / Rimase senza muovers iniente; / E come avvien, quand'uno è ri-scaldato, / Che le ferite per allor non

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sente; / Così colui, del colpo non accorto,Andava combattendo ed era Morto».Questo è il Governo Goria! (Applausi de ideputati dei gruppi federalista europeo,dell'estrema sinistra, e dei deputati de igruppi della sinistra indipendente, verde edi democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Onorevole Rutelli, se m iconsente di entrare nella disputa sullapaternità di questo verso, io credo ch el'Orlando innamorato sia del Boiardo (Ap-plausi .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Rosa Filippini . Ne hafacoltà .

RosA FILIPPINI . Signor Presidente, i lgruppo verde non sottovaluta affatto i lripensamento del Governo che lo ha con -dotto a proporre lo smembramento de lsuo emendamento 8 .3 presentato nella se -duta di ieri; non lo sottovalutiamo, perch ésappiamo che ciò rappresenta un ulte-riore segno di grande debolezza del Go-verno . Su questo punto e necessario in -tendersi bene.

Noi pensavamo che un governo debol efosse un governo che non poteva permet-tersi di imporre tutto ciò che credeva op-portuno; pensavamo che un governo de-bole fosse un governo che consentiv aall'apposizione di misurarsi, attraverso l eproprie proposte, con le contraddizion iinterne della maggioranza . Ci siamo ri-creduti e in questi giorni molto istruttiv iabbiamo appreso che, in questa fase poli-tica, in Italia governo debole significa go-verno che impone ciò che vuole e cheimpedisce al Parlamento di confrontars isu qualsiasi cosa attraverso raffiche divoti di fiducia . Abbiamo imparato che ungoverno debole si può permettere, controun voto popolare espresso a stragrand emaggioranza, di riaprire i cantieri diMontalto di Castro decretando che i citta-dini di quella zona, a differenza degli al-tri, debbano subire un pericolo che tutt oil paese ha dichiarato socialmente inac-cettabile .

Un governo debole in Italia è una ver aiattura, è un governo che rappresenta una

vera e propria anticamera della dittatura :dal momento che il Governo è allo sfa -scio, mette in pericolo le istituzioni e ci f aentrare in un clima di emergenza . Aquesto punto, il Parlamento non contapiù nulla, non deve contare più nulla .

Signor Presidente, quella di quest igiorni è stata una lezione molto impor -tante, che ci ha stupiti . Non abbiamo pe raltro notizie di contrasti esistenti nell'am-bito della maggioranza su idee o su poli-tiche. Abbiamo assistito ad imboscate in -terne alla maggioranza su argomenti de ltutto casuali . In questi giorni, il Govern osarebbe potuto cadere indifferentementesui canili o sulle pensioni perché in occa-sione delle votazioni a scrutinio segret onon si esprimevano grandi convinzioni ,ma lotte di potere che non compren-diamo, rispetto alle quali rifiutiamo ogn istrumentalizzazione .

Ebbene, il Governo non cade, ma nep-pure regge sulla base di un confrontopolitico, bensì decide ciò che vuole attra-verso i voti di fiducia, con la forza di u npotere politico che è la prima del degradodelle nostre istituzioni .

Nelle prossime ore i deputati non vote-ranno per esprimere un consenso né persalvare le istituzioni o il decoro, ma sol -tanto perché obbligati dai loro mecca-nismi interni di potere espressi nei partiti .Questa è una cosa che non fa certament eonore alla maggioranza e che non pos-siamo imputare semplicemente al Presi -dente del Consiglio (Applausi dei deputatidel gruppo verde e all'estrema sinistra) .Questo Governo è quello che la maggio-ranza ha voluto e che ora sta imponend ocontro ogni regola e contro ogni logica !

Noi del gruppo verde non accettiam oun simile stato di cose, né dal punto divista regolamentare né dal punto di vist adella sostanza . Non accettiamo di rima-nere in quest'aula a fare i burattini! Vole-vamo chiedervi — naturalmente con i lnostro piccolo peso politico — di riveder ele vostre decisioni, volevamo chiedervi u nconfronto sui nostri temi e sui nostri ar-gomenti. Voi ci dite che dal momento cheil Governo è debole non si discute piùnulla. Ebbene, i nostri elettori non ci

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hanno inviato in Parlamento per com-piere un inutile atto di presenza ed è perquesto che non intendiamo partecipare aquesto voto di fiducia, che è una farsa !(Applausi dei deputati dei gruppi verde edella sinistra indipendente) .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlar eper dichiarazione di voto l 'onorevole Ca-ria. Ne ha facoltà .

FILIPPO CARIA. Signor Presidente, ono -revoli colleghi, confesso di trovarmi i ndifficoltà, essendo la terza volta che dev oprendere la parola per illustrare la posi-zione del mio gruppo e per garantire l 'ap-poggio del partito socialdemocratico a lGoverno, che per la terza volta ha posto laquestione di fiducia. Forse non sarà nep-pure l'ultima volta: dall'atmosfera che s iè venuta a creare e dalle condizioni in cu ici troviamo, traggo la sensazione che i lfenomeno si ripeterà .

Per questo è difficile dire qualcosa d inuovo, anche se è necessario, comunque ,fare talune osservazioni .

Credo che la situazione di disagio chestiamo vivendo derivi dal tipo di disegn odi legge finanziaria al nostro esame . NellaConferenza dei presidenti di gruppo chesi è svolta stamane qualche collega mi h afatto osservare che, in fondo, si tratta d iuno strumento legislativo che da diec ianni disciplina la materia finanziaria .L 'osservazione è esatta, ma è anche op-portuno rilevare che in questi dieci ann ila legge finanziaria è andata sempre pi ùdecampando dai suoi compiti iniziali, co nil risultato che da strumento nato al fin edi disciplinare la complessa materia fi-nanziaria, essa è diventata sempre più u nmezzo per arrivare a risultati altriment inon accessibili da parte delle opposizion ie del Governo .

Il procedimento legislativo nel nostropaese è tanto lento, il sistema normativo ètanto macchinoso che nessuna legge,tranne qualche rara eccezione, viene ap-provata se non dopo un iter di almenodue anni. Vorrei ricordarvi, ad esempio, i ldisegno di legge sul condono edilizio che ,presentato nell'ottobre del 1983, fu ap-

provato dopo due anni . I guasti causati a lnostro paese da quei due anni di rifles-sione sono illimitati .

È chiaro che, in una situazione di obiet-tiva difficoltà quale quella descritta, sicerchino meccanismi sostitutivi che con -sentano a taluni provvedimenti di essereapprovati in breve tempo . In fondo,anche il troppo frequente ricorso alla de-cretazione d'urgenza, che il Governocompie nell'illusione di semplificare lecose, altro non è che un segnale di tal idifficoltà .

Qualcosa di simile sta succedend oanche per la legge finanziaria . Di frontealle difficoltà obiettive di ottenere stan-ziamenti che consentano di affrontare iproblemi del paese, la maggioranza cerc adi inserire nel disegno di legge finanziari atutto l'inseribile, tutto lo scibile umano .Per di più, le minoranze cercano, presen-tando un numero enorme di emenda -menti, di far passare le loro proposte che ,forse, in condizioni normali, non verreb-bero mai accolte .

Mi riferisco concretamente ai 1 .600emendamenti che sono stati presentati e dai grossi fascicoli che il Governo e la Com -missione bilancio hanno compilato inse-rendovi pressoché qualsiasi argomento .

Esistono, inoltre, obiettive difficoltà d iordine tecnico . Il Governo può anche tro-varsi in dissenso dal Parlamento a propo-sito di qualcuno dei 1 .600 emendament ipresentati, senza con ciò che esso debb aconsiderarsi battuto. Si tratta di difficoltàdi ordine tecnico. Lo stesso onorevole Ru-telli ha riconosciuto che taluni emenda -menti presentati dal suo gruppo son ostati approvati dalla maggioranza, ricor-dando che qualche gruppo della maggio-ranza ha anche chiaramente dichiaratoche avrebbe espresso un voto favore-vole .

Il gruppo socialdemocratico, ad esem-pio, ha votato a favore di un emenda -mento soppressivo di somme ingenti d aattribuire ad associazioni non megli oidentificate, pur non essendo d'accord ocon l'onorevole Rutelli, che le definiva«associazioni di regime» . Si tratta di asso-ciazioni rispetto alle quali abbiamo visto

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poco chiaro ; quindi, abbiamo votato a fa-vore di quell 'emendamento soppressivo.

È necessario rendersi conto che v ierano e vi sono difficoltà di ordine tec-nico.

È altresì vero, però, che il Governo èstato battuto più volte su questioni di or -dine politico. Mi riferisco ai «giaciment iculturali», alla riduzione del l ' imposizionesugli interessi bancari, ai soli 17 voti d imaggioranza sull 'articolo 1 . Tutto ciò di -mostra che vi è un profondo malesser eall'interno della maggioranza .

Per fare politica bisogna avere il co-raggio delle ---oprie azioni . Quando par-liamo di maggioranza, dobbiamo ricor-dare che essa è composta di cinque par-titi : ve ne sono di più grandi e di piùpiccoli. Il nostro è tra i partiti più pic-coli . Tuttavia, le difficoltà obiettivedella maggioranza non sono tra i piccol ipartiti, sono nei grandi, anzi sono so-prattutto nel grandissimo partito dellamaggioranza, la democrazia cristiana ;nella «balena bianca>) la quale ha eviden -ziato delle difficoltà al suo interno, ha ísuoi problemi congressuali da affron-tare, non riesce a trovare un suo equili-brio interno. E dunque certi fenomeni(90, 100 franchi tiratori) si giustifican osolo comprendendo questo diffuso ma-lessere della democrazia cristiana all avigilia del suo congresso e quindi allavigilia del confronto su assetti intern iancora non definiti .

Dobbiamo esaminare altri novecent oemendamenti circa presentati alla legg efinanziaria, che ha bloccato per alcunimesi l'attività dei due rami del Parla -mento. Da oltre quindici giorni i deputat isono in una sorta di soggiorno obbligato,ed hanno esaminato appena cinquecent oemendamenti . Di questo passo, possiam otranquillamente prevedere che la Camer aimpiegherà altri quindici o venti giorniper concludere l'esame della legge finan-ziaria e del bilancio dello Stato .

Tutto questo è motivo di grave tensione ,di stanchezza, di nervosismo, che hann oriflessi a livello politico ed istituzionale ;preoccupa coloro che, come noi, credononella democrazia e vorrebbero che fosse

un istituto serio, degno di stima e di con-siderazione da parte dei cittadini .

Il Governo ha ritenuto di scindere i lmaxiemendamento presentato ieri inquattro parti sulle quali chiedere quattr odistinti voti di fiducia . Non credo che i lnostro Parlamento, che si fonda sull 'esi-stenza dei partiti politici, possa ritenereche ogni deputato sia una repubblica a sé ,rappresenti cioé sé stesso e la sua piccol aed autonoma repubblica . Ognuno di noi èinserito in una realtà di partito (credo l osiano anche i compagni del partito comu-nista i quali, a ragione, esigono disciplinanel loro partito) che sarebbe strano nonpretendesse disciplina dai propri iscritti .Che nell'ambito di tale disciplina vi sianole dissociazioni è un fatto del tutto nor-male! Ma proprio a seguito del verificars idi fenomeni del genere e per superare l edifficoltà obiettive che ne derivano per l alegge finanziaria, il Governo è costretto ( efa bene) a porre la questione di fiducia .

Noi voteremo la fiducia la Governo, m arileviamo che vi è un malessere istituzio-nale che ci induce a ritenere prioritario i ltema delle riforme istituzionali che do-vremo affrontare in modo serio . Dob-biamo però porre mano alle riforme pos-sibili, a quelle, cioé, che si possono realiz -zare. Parlare di tutto, infatti, significa inrealtà non voler fare alcunché ; e siccomenoi vogliamo fare le cose possibili, da -remo il nostro contributo per realiz-zarle.

Vi è da registrare, da ultimo, il malesserepolitico . Ci auguriamo di poter approvareal più presto la legge finanziaria ed il bi-lancio dello Stato, per avviare, al termine d iquesta sessione (lo hanno dichiarato d'altrocanto anche i presidenti di gruppi più im-portanti del mio, cioé i colleghi Martinaz-zoli e De Michelis) la necessaria verifica. Aduna verifica, dunque, dobbiamo giungere ,per renderci conto se l'attuale Governo si ain grado di andare avanti e proseguire l asua opera, oppure se debba prendere attodelle obiettive difficoltà che incontra e pas -sare la mano (Applausi dei deputati de lgruppo del PSDI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare

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per dichiarazione di voto l 'onorevole Ro-dotà. Ne ha facoltà .

STEFANO RODOTÀ . Signor Presidente,colleghi, i deputati della sinistra indipen-dente non parteciperanno a questo prim ovoto di fiducia .

Le preoccupazioni che abbiam oespresso ieri hanno sicuramente destat oun'eco nella maggioranza e nel Governo .So che in questo momento gli uomin itroppo furbi della maggioranza (e sonotanti) vanno dicendo che l 'opposizione s iaccontenta di un successo di carta :quattro emendamenti al posto di uno, co nlo stesso contenuto ed in più con quattr ovoti di fiducia . . .

Vorrei deludere questi furbi . Sappiamobenissimo che cosa sta accadendo, masappiamo altrettanto bene che l'esser estati costretti a passare da uno a quattr ovoti di fiducia non è un piccolo prezz oche il Governo paga nei confronti del Par -lamento, perché questa è una manifesta-zione di debolezza ancor più eloquentedella precedente . Altro che ingenuit àdell'opposizione che si accontenta di tutt oquesto! Sul piano formale c'è un ricono-scimento della tesi che noi abbiamo soste -nuto e quindi, in questo senso, si registr aun successo politico dell 'opposizione: i lpenetrare nelle file della maggioranzadelle preoccupazioni che noi abbiam omanifestato, che non sono, poi, preoccu-pazioni soltanto nostre, dell'opposizione ,ma preoccupazioni per un voto bloccat oal quale tutti i deputati, senza distinzione ,vengono obbligati, risultando così espro-priati del diritto di parola, del diritto d iemendamento, della libertà di voto !

Non è poca cosa, dunque! Ed è in quesosenso che parliamo in ques t 'aula. Noi fac -ciamo la nostra parte ed acquisiamo, pe rquel che ci riguarda, i risultati, modesti ,ma significativi, che questa sera dob-biamo sottolineare . Ripeto però che no nsiamo ciechi e che quello che sembra aqualcuno esercizio di furbizia è per altr imotivo di preoccupazione. Chi pensa d iesercitare le piccole astuzie che ho detto ,infatti, non si rende conto che in quest omomento si sta disegnando, dentro e

fuori dell'aula, la linea di riforme istitu-zionali che qualcuno vorrebbe, nei fatti enei voti, tradurre rapidamente in realtà .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE

VITO LATTANZI O

STEFANO RODOTÀ . Una linea sostanzial -mente neoautoritaria, di cui l'attuale vi-cenda è sicuramente un segnale inquie-tante e rivelatore. Si fanno le prove all'in -terno della Camera di questa linea ch erisulterà essere, sicuramente, il terreno d iscontro dei prossimi mesi !

Dico scontro senza timore di usare un aparola enfatica, perché, se la stagion edelle riforme istituzionali si apre tra pra-tiche di questo tipo e pregiudiziali qual iquelle annunciate all'esterno della Ca-mera, non siamo di fronte né a un buoninizio né a qualcosa che possa legittimareun buon auspicio . E quello che dicevamoieri, l'esistenza, cioè, e non da oggi, di un oscontro sempre più aperto e visibile, equindi sempre più preoccupante, tra duelinee di politica istituzionale, della pro-spettiva di una non concorde operazion edi revisione delle nostre istituzioni, trov auna conferma.

E questa la ragione per la quale vo-gliamo immediatamente marcare un di -stacco non dal Parlamento, per carità(guai se noi ci facessimo prendere da ten-tazioni di questo genere: è della difesa de lParlamento che stiamo parlando), madalla inutilità di un simile voto . Una inu-tilità che riguarda il Governo! C'è infatti ,un paradosso in tutta questa vicenda :chiede un voto di fiducia un Governo ch eieri ha avuto, in quest'aula, una clamo-rosa dichiarazione di sfiducia dal presi -dente del maggiore gruppo della maggio-ranza! Dire, dunque, che si tratta di unGoverno privo del sostegno della Camera ,è ora una banalità !

Emerge quindi l'inutilità di questa fi-ducia se non come espediente ; l'inutilitàdi chiamare i deputati al voto . .. I vot isignificativi che avremmo voluto dare c isono, infatti, preclusi . Ecco perché aquesta prima votazione noi non abbiamo

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alcuna intenzione di partecipare (Ap-plausi dei deputati del gruppo della sini-stra indipendente ed all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l 'onorevole San -toro . Ne ha facoltà .

ITALICO SANTORO. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, signor ministro, anchei repubblicani, per ragioni diverse daquelle che preoccupano altre forze politi -che, non sono certo entusiasti della solu-zione che il Governo ha proposto per ri-mettere in moto il cammino della leggefinanziaria .

L ' insieme degli emendamenti presen-tati, rischia, al di là delle motivazioni tec-niche e procedurali che li hanno ispirati,di appensantire ulteriormente i cont idello Stato invece di porre rimedio a lbuco aperto nel bilancio dal voto di mer-coledì sera .

Riteniamo perciò che sia venuto il mo-mento di ridare alla politica economicaquel rigore, quella coerenza, quella lungi-miranza che certamente mancano siaall'attuale legge finanziaria (da noi rite-nuta fin dal primo momento inadeguata)sia a molti dei provvedimenti decisi fret-tolosamente in questi mesi, sotto la pres-sione delle più disparate corporazioni .

Ma nei repubblicani vi è anche u ngrande senso di responsabilità . Interrom-pere il cammino della legge finanziaria ,che già marcia con ritardo, significhe-rebbe aprire una crisi di incalcolabili pro-porzioni, destinata sicuramente a peggio -rare la condizione economica del paese. Edunque, pur con i nostri dubbi, con l enostre perplessità, con l 'inquietudine chealcune misure suscitano in noi, voterem ola fiducia al Governo .

Ci attendiamo però, in tempi brevi, unasvolta reale e profonda, che dia al paeseuna politica economica in grado di af-frontare efficacemente i problemi tuttoraaperti, in primo luogo quelli relativi aldebito pubblico .

All'inizio dell'attuale dibattito, per age-volare l'iter della legge finanziaria, i lgruppo repubblicano, con una lettera in -

viata dal suo presidente agli altri gruppidella Camera, aveva proposto di proce-dere alla votazione palese di tutti quegl iemendamenti che avessero comportat omaggiori oneri per il bilancio, così antici-pando, tra l'altro, uno dei temi in discus-sione tra le forze politiche sul delicat oterreno delle riforme istituzionali . Sequesta proposta, che vogliamo qui rilan-ciare, fosse stata accolta, probabilment eci troveremmo a discutere in un climadiverso, non avvelenato dai sospetti, dalleinsiedie dei franchi tiratori, dagli atten-tati che attraverso la legge finanziari avengono rivolti al Governo . Infine, i rap-porti tra la maggioranza e l'opposizione s isarebbero incamminati verso quel con-fronto serrato ma corretto che è giustoche si svolga in Parlamento.

Autorevoli esponenti dell'opposizionehanno ricordato come tra Governo e Par -lamento debba esistere un rapporto dia-lettico e come in Parlamento possan oanche legittimamente formarsi, su sin -gole questioni, maggioranze non omo-genee a quella di governo. Ma se anchequesto fosse vero, sarebbe altrettant overo che il rapporto dialettico deve ope-rare allo scoperto, alla luce del sole, nell apiena responsabilità di chi vota, come ènormale che avvenga e come avviene ne iparlamentari degli altri paesi democora-tici, dove le leggi di spesa sono appunt oapprovate o respinte attraverso votazion ipalesi .

Se la proposta repubblicana fosse stat aaccettata non sarebbero soprattutto stat iinferti altri colpi ad un bilancio dell oStato le cui condizioni peggiorano d igiorno in giorno e sono ormai tali dadover allarmare non solo i repubblican ima l'intera classe dirigente del paese .

Il Presidente della Repubblica rinvia a lParlamento decreti-legge privi della ne-cessaria copertura finanziaria ; aumen-tano i rilievi che, per le stesse ragioni, l aCorte dei conti muove alle iniziative d ispesa del Governo e del Parlamento ; coneccessiva disinvoltura, spese in conto ca-pitale vengono trasferite nelle partite cor-renti, oppure vengono presentate in Par -lamento misure legislative che compor-

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tano oneri per migliaia di miliardi senzache sia prevista una qualsiasi coper-tura .

All'allarme più volte lanciato dal gover -natore della Banca d'Italia anche nelcorso delle audizioni rese in Parlamento ,fanno riscontro, da ultimo, i rilievi de lFondo monetario internazionale : tra ipaesi industrializzati l ' Italia ha ormai unprimato negativo (e di gran lunga), sia perquanto riguarda il disavanzo del settor epubblico riferito al prodotto intern olordo, sia per quanto riguarda la consi-stenza del debito .

Abbiamo già ricordato in questo stess odibattito i pericoli gravissimi che dall'av-vitarsi di tale spirale possono derivarealla nostra economia .

Il debito pubblico è all'origine di quell oche è stato definito lo zoccolo duro dellanostra inflazione, che non riesce a scen-dere (malgrado previsioni troppo ottimi-stiche ed affrettate) al di sotto del 4 pe rcento e che anzi, sulla base degli ultimidati, sembra aver superato di nuovo lasoglia del 5 per cento .

Né ci allarma solo, nella legge finan-ziaria al nostro esame, il disavanzo che s ista scaricando sul bilancio dell'anno ap-pena iniziato. Emendamento dopo emen-damento, provvedimento dopo provvedi -mento, si stanno impegnando le risors edegli anni a venire e — forse è anco rpeggio — si stanno introducendo mecca-nismi che, con l 'automaticità del loro fun -zionamento, rischiano di accelerare e ren -dere irreversibile il collasso del bilanci opubblico .

E proprio per tali ragioni che ci preoc-cupa non poco la nuova proposta formu-lata dal Governo, di rivedere annual-mente (sia pure a partire dal 1989 e conapposita norma inserita nella legge finan-ziaria) le aliquote IRPEF, le detrazioni d iimposta ed i limiti dei redditi esenti, qua-lora l'incremento dei prezzi al consumo ,fosse superiore al 4 per cento .

In tal modo si introduce, sia pure conalcune cautele, quel principio di sostan-ziale indicizzazione degli sgravi fiscal iche rischia di essere, nelle attuali condi-zioni della finanza pubblica, un ulteriore

elemento di perversione inserito nel bi-lancio dello Stato.

In linea di principio, noi repubblicaninon siamo contrari a riparare le ingiu-stizie insite nel fenomeno del fiscal drag(per il quale, a parità di reddito reale ,cresce l'incidenza della pressione fiscale) ,ma se il recupero deve essere effettuatomediante forme di indicizzazione, con uncriterio analogo e parallelo — in questocaso di deindicizzazione — occorre ope-rare sul versante della spesa. Invece, perora almeno, dopo il voto di mercoledìsera, che ha cancellato entrate stimat eper oltre 3.000 miliardi, si continua a dimpegnare i bilanci dei prossimi ann isenza che neppure siano stati individuat iparalleli introiti compensativi o adeguat itagli di spesa; e senza (è perfino superflu oricordarlo) che sia stata avviata, sul ver-sante delle uscite, quell'opera di bonificache sola può giustificare un 'attenuazionedella pressione fiscale .

Sono queste le nostre preoccupazioni ,che saremmo felici di vedere fugate dainiziative, questa volta organiche e coe-renti, del Governo.

Accorderemo dunque la fiducia al Go-verno, come abbiamo già sottolineato ,con senso di responsabilità verso il paese .Ci attendiamo, però, che lo stesso senso d iresponsabilità possa avere nell'immediat ofuturo la politica economica del Governo(Applausi dei deputati del gruppo de lPRI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Fini . Ne ha facoltà .

GIANFRANCO FINI . Signor Presidente, si-gnori del Governo e onorevoli colleghi ,non so se il Presidente del Consiglio, ono -revole Goria, che avrebbe anche potut oavere il buon gusto (non dico altro!) d iassistere a questa importante seduta ,provi in cuor suo un po ' di vergogna perlo spettacolo certamente non decoroso of -ferto dal suo Governo al Parlamento ealla pubblica opinione nei giorni scorsi eparticolarmente ieri pomeriggio .

Certo è che, a nostro modo di vedere, i lGoverno Goria ha diversi motivi di vergo-

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gnarsi di fronte all'opinione pubblica .Non soltanto, infatti, fino ad oggi non hagovernato; non soltanto ha presentat ouna legge finanziaria che è certamentetra le peggiori e che passerà alla cronac a(certo non alla storia!) come la dimostra-zione della ostinata volontà di rastrellar equanto più denaro possibile, prendendol odalle tasche dei contribuenti ; non solonon ha tentato di dare soddisfazione aquei cittadini che dalla legge finanziari asi aspettavano qualche risposta concret aalle tante questioni di cui soffre la na-zione (penso alle pensioni, ai servizi ed a llavoro) ; non solo il Governo Goria non h afatto tutto ciò, ma ha passato la misura ,mostrando un 'arroganza certamente ec-cessiva per un Governo nato morto, ed h asostanzialmente offeso il Parlamento im-pedendogli di discutere ed emendare l etroppe norme antipopolari di cui è pien ala sua legge finanziaria .

In questa situazione, il gesto del Movi-mento sociale italiano-destra nazionale —gesto simbolico, ma anche estremament eforte nel suo significato politico — as-sume il senso di un atto di protesta molt odura nei confronti dell'arroganza del Go-verno; ma assume anche il significato diun atto di solidarietà nei confronti delleuniche, incolpevoli vittime della sceneg-giata che da qualche tempo a questaparte viene messa in atto : i cittadini ita-liani (Applausi a destra), che sono gli unicia pagare per il comportamento sciagu-rato del Governo Goria !

Questa mattina qualche giornale hascritto che non si può giocare sulla pelledel paese; noi aggiungiamo che al paesenon si può impedire di crescere, di svilup -parsi e di avere regole precise, soltantoperché tra i partiti che compongonoquesta sedicente maggioranza i giochinon sono ancora fatti, la partita non si èancora conclusa. Non si può impedire a lpaese di avere un Governo degno di tal enome soltanto perché lo scontro tra Crax ie De Mita non è terminato, oppure perch él'esito del prossimo congresso democri-stiano non è ancora definito !

Il Movimento sociale italiano-destra na -zionale ha perciò ritenuto di dover ele-

vare alta e forte la propria protesta . Unaprotesta che mì sembra sia stata coltadalla pubblica opinione e che sostanzial-mente dimostra come sia giunto il mo-mento di considerare finita non tantoquesta Repubblica quanto il modo con cu iviene gestito questo sistema politico !

Invito coloro che nelle ultime settiman ehanno parlato tanto di riforme a rifletteresul fatto che quanto è accaduto ieri pome -riggio e nei giorni precedenti costituisc eun sostanziale incentivo, fornito propri odal Parlamento alla pubblica opinione, anon riconoscersi nelle istituzioni . Si trattadi una sorta di motivata sfiducia che i lParlamento pone nei propri confronti, le-gittimando la gente ad affermare che l eistituzioni, così come sono, non meritan oalcun rispetto. Allora, certi soloni dellariforma, coloro che nelle scorse settiman ehanno fatto un gran parlare della neces-sità di riformare le istituzioni, dovrebberoriflettere attentamente prima di imputareal voto segreto il profondo degrado delnostro sistema politico!

Onorevoli colleghi, la causa di fond odel degrado e della rissosità tra i partiti ,dell'assoluta insensibilità che le forze d igoverno dimostrano nei confronti dell agente, non consiste nel voto segreto, m anella logica bottegaia di certi partiti . Con-siste nel voler anteporre sempre e co-munque i propri interessi a quelli dei cit-tadini, in una parola sola, consiste neldimostrare arroganza. Lo scrutinio se-greto è dunque solo il momento in cui ,all'interno delle maggioranze, si consu-mano vendette trasversali e si rend eomaggio ai padrini ; il momento in cui,all'interno delle maggioranze, si paga i lprezzo, non confessato, dell'arroganza dicerte lobbies economiche e finanziari eche incidono pesantemente sui lavoridella nostra Camera .

Il voto segreto è soltanto il drammaticoevidenziatore di un degrado profondo cheinveste tutto il sistema politico e che trov anei partiti e nel loro strapotere la su acausa primaria. Allora, la nostra simbo-lica e ferma protesta di ieri sera, l'occu-pazione, cioè, di quest'aula, durata inin-terrottamente fino alle prime ore

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dell 'alba, ha un significato propriamentepolitico. Si tratta di un atto di difesa ,piaccia o meno, della sovranità popolare .E un diritto-dovere che il Movimento so-ciale italiano-destra nazionale ha ritenut odi esercitare, attirando l'attenzione d itutti coloro che credono nella sovranitàdel Parlamento . E può sembrare parados-sale che provenga da questi banchi l'ac-cusa al Governo non soltanto di tradire l aCostituzione, ma anche di umiliare il Par-lamento (Applausi a destra), il quale vieneridotto ad essere unicamente la sede i ncui si ratificano decisioni adottate altrove !La democrazia è stata difesa stanott emolto, molto di più di quanto abbia fatt oun Governo che è destinato ad andarsen eattraverso la presentazione di quel vergo-gnoso unico ed enorme emendament oche accorpa gran parte della legge finan-ziaria .

Noi siamo soddisfatti che la nostra op-posizione abbia consentito un attimo d iresipiscenza al Governo Goria, attravers oil ritiro dell'osceno emendamento e la su adivisione in quattro parti . Certo, le cosenon cambiano molto nella sostanza, m anella forma è accaduto che un atto, in -dubbiamente senza precedenti e gravis-simo, non si è consumato. Parlo di attosenza precedenti in quanto i colleghi piùesperti di me sanno molto bene che no nesistono precedenti in tal senso. In pas-sato, infatti, quando si è giunti a simil imachiavellismi lo si è fatto per difender eil legittimo interesse di una maggioranz anei confronti di un ostruzionismo dell eopposizioni che forse lasciava il segno esuperava lo stesso. Ma da chi si è difeso ,ieri, il Governo Goria? Si è difeso da s estesso, si è difeso da quei franchi tiratoriche — mi si passi l'espressione — no nsono più coloro che votano contro il Go-verno, bensì, essendo ormai così nume -rosi, sono coloro che continuano a votareper il Governo (Applausi a destra) perchétutti gli altri sono schierati da un'altr aparte.

Se l'onorevole Goria fosse stato pre-sente in quest 'aula, oggi pomeriggio,avrebbe certamente capito le ragioni pe rle quali, motivatamente, il Movimento so -

ciale italiano-destra nazionale gli negauna fiducia che, del resto, gli è già statanegata dalla stessa maggioranza ch eavrebbe dovuto sostenerlo .

Poiché il Presidente del Consiglio, ono-revole Goria, ha ritenuto di non parteci-pare alla seduta, prego il ministro per irapporti con il Parlamento, onorevol eMattarella, di fargli pervenire un consi-glio, non richiesto, ma che il Moviment osociale italiano-destra nazionale ritieneugualmente di dovergli dare : dopo averottenuto la fiducia, dopo aver conseguit ola vittoria di Pirro, il Presidente del Con-siglio farebbe meglio, per una volta sola ,ad agire in prima persona, e a dimetters ianche subito, senza attendere che il Go-verno Goria venga dimesso dagli altri . Ot-terebbe così il non piccolo risultato d iuscire di scena in un modo dignitoso, cer -tamente molto più dignitoso di quello ch egli è già riservato dalla sedicente maggio -ranza che lo avrebbe dovuto sostenere ;una maggioranza che ha deciso, perl'onorevole Goria, una uscita di scena aCarnevale, tra le maschere e i pagliacci .

E questo, nonostante tutto, non ci f apiacere (Vivi applausi a destra — Moltecongratulazioni) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Piro .Ne ha facoltà .

FRANCO PIRO . Signor Presidente, onore -voli colleghi, signori ministri, il grupp oparlamentare del partito socialista ita-liano conferma la sua fiducia al Governoper due buone ragioni . . La prima è d icarattere politico più generale, e si rias-sume nelle idee-forza che i socialisti pro -pongono da più di dieci anni : la stabilità ,la governabilità, le riforme .

Le riforme sociali, politiche, istituzio-nali possono realizzarsi solo attraverso i lbuon funzionamento delle istituzioni enon provocando la caduta di un Governo ,senza neanche sapere quale altro lo sosti-tuirà. Distruggere è sempre più facile ch ecostruire . I socialisti mantengono unalinea di condotta positiva, costruttiva ,coerente. Questa linea è stata utile

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all 'Italia per uscire dalla crisi, dall'emer-genza e dalla confusione; questa linea h atoccato un punto alto con il GovernoCraxi e ha saputo ridare fiducia a tutt icoloro che vivono del proprio lavoro, ri-ducendo l'inflazione, tutelando il ri-sparmio e il valore reale delle pensioni .

A questi risultati non siamo pervenut iscegliendo la via che la destra ha impostoin altri paesi, la via di politiche monetari erestrittive, magari gestite da burocrazieestranee al controllo democratico . Nelcorso del tempo, e nelle condizioni possibil idella nostra economia, stiamo cercando l astrada di un riequilibrio fiscale, anzituttorecuperando redditi di natura finanziari ache oggi sono largamente esclusi dalla par -tecipazione alle entrate . La politica fiscal edeve essere controllata .

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevol ePiro, le devo chiedere per un momento d iinterrompere il suo intervento .

Chiedo fermamente all'onorevoleFranco Russo, all'onorevole Ronchi ,all'onorevole Russo Spena, nonch éall 'onorevole Arnaboldi, membro dell'Uf-ficio di Presidenza, di voler lasciare i lbanco del Governo, dove si sono seduti .

EDOARDO RONCHI. Diamo una mano alGoverno !

PRESIDENTE . Onorevole Ronchi, si stasvolgendo un dibattito serio . Non mi co-stringa a prendere provvedimenti .

FRANCO RUSSO. In assenza del Go-verno. . .! (Commenti a destra) .

PRESIDENTE. Vi prego, onorevoli col -leghi, e prego soprattutto lei, onorevoleArnaboldi, che è membro dell'Ufficio diPresidenza. Ha diritto di parola solol'onorevole Piro, che stava svolgendo l asua dichiarazione di voto .

GIANNI TAMINO. Qual è il motivo delsuo richiamo, signor Presidente? E lei ch eha tolto la parola al collega Piro !

PRESIDENTE. È vero, l 'ho interrotto

PRESIDENTE. Visto che, sul pianosimbolico, la protesta è stata già fatta ,prego di non costringermi ad altri prov-vedimenti .

FRANCO RUSSO. Intendiamo solo fareuna protesta !

PRESIDENTE. Onorevole FrancoRusso, lei non ha alcun diritto di parlarein questa fase della discussione . In questomomento l'unico ad avere tale diritto èl'onorevole Piro (Commenti a destra) .

FRANCO RUSSO . La nostra protesta è

contro il Governo, non contro il Parla -mento!

PRESIDENTE. Onorevole FrancoRusso, 'non mi costringa ad escluderl a

dall'aula, lei e i suoi colleghi . OnorevoleArnaboldi, dia lei l'esempio, dal moment oche è membro dell'Ufficio di Presidenza ;la prego di lasciare il banco del Go-verno .

GIANNI TAMINO . (Indica i membri delGoverno). Lo dica anche agli altri, perfavore !

PRESIDENTE . Onorevole Franc oRusso, onorevole Ronchi, onorevoleRusso Spena, onorevole Arnaboldi, vi ri-chiamo all 'ordine !

NELLO BALESTRACCI . Chiederemo ledimissioni dell'onorevole Arnabold idall'Ufficio di Presidenza !

FRANCO RUSSO . Signor Presidente . . .

PRESIDENTE . Le ripeto che non h a

io, in qualità di Presidente della Camera ,per invitare i colleghi del suo gruppo ad

evitare questa scenata .

GIANNI TAMINO . Io chiedevo il motivoI di questa interruzione !

FRANCO RUSSO. Presidente, siamo qu i

per fare una protesta!

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alcun diritto di parlare! Lasci immediata -mente il banco del Governo !

GIANNI TAMINO . (Indica i membri de lGoverno) . Non hanno diritto neanche gl ialtri di rimanere in questi posti !

PRESIDENTE . Lasciate immediata -mente il banco del Governo, onorevoli col -leghi !

GIANNI TAMINO. (Indica i membri de lGoverno) . Perché gli altri rimangono ?

FRANCO RUSSO. Presidente . . .

PRESIDENTE. Onorevole FrancoRusso, onorevole Ronchi, onorevol eRusso Spena, onorevole Arnaboldi, vi ri-chiamo all'ordine per la seconda volta !

GIANNI TAMINO. (Indica i membri de lGoverno) . Lo dica anche agli altri! (I de-putati Franco Russo, Ronchi, Russo Spen ae Arnaboldi ottemperano all' invito del Pre-sidente) .

PRESIDENTE . Vi ringrazio onorevol icolleghi, per non avermi costretto a ri-chiamarvi all'ordine per la terza volta, equindi ad escludervi dall'aula .

Onorevole Piro, la prego di scusare l'in-terruzione e di voler riprendere il suointervento (Commenti) .

Onorevoli colleghi, prego tutti voi ditornare ai vostri posti .

GIANNI TAMINO. Presidente . . .

PRESIDENTE. Onorevole Tamino, laprego di sedersi . Lasci che il Presidentedell'Assemblea svolga il suo compito !

GIANNI TAMINO. (Indica i membri de lGoverno) . Neanche gli altri hanno dirittodi rimanere in quel posto !

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi ,prego ognuno di voi di tornare al propri oposto; mi rivolgo anche a lei, onorevol eCaccia .

Onorevole Piro, continui pure il suo in-tervento .

FRANCO PIRO. Signor Presidente, sicu-ramente in questo modo i colleghi che s ierano seduti al banco dei ministri hannoottenuto buoni titoli sui giornali (Applausidei depupati del gruppo del PSI)!

PRESIDENTE. Onorevole Piro, noncredo che dei deputati possano avere sif-fatti intendimenti! Sarebbe davvero molt osquallido. Continui la sua dichiarazione d ivoto.

FRANCO PIRO. Me lo auguro per ognunodi noi .

La politica che stiamo discutendo e ch eabbiamo discusso in questi giorni è anzi -tutto, una politica fiscale, che deve esser econtrollata dai cittadini e meno che ma ipuò essere affidata alle goliardate e all escorrerie del voto segreto .

Questa legge finanziaria va approvat apresto e bene, senza colpire ulteriorment el'equilibrio finanziario dello Stato .

GIANNI TAMINO . Il presto l'abbiamo ca-pito, ma il bene no .

FRANCO PIRO . Dobbiamo rispettare un ascadenza costituzionale ; non possiamocertamente subordinarla ai mutevoliumori di qualche precongresso . Non pos-siamo affidare le entrate dello Stato alvoto segreto : il voto di fiducia, nelle con-dizioni oggi assicurate dai regolamenti ,diventa l'unico modo di avere il voto pa-lese sulle entrate dello Stato, il che ovun-que, negli altri parlamenti democratici, ègarantito.

Vi è una seconda ragione, per la qualeesprimiamo il nostro voto favorevole:essa riguarda la sostanza delle proposte ,che la discussione parlamentare avrebbeancora potuto migliorare, se fosse statacondotta al riparto dalle insidie del votosegreto .

Per molti anni l'inflazione ha di fatt oaumentato le imposte, soprattutto quellerelative al lavoro dipendente. Negli annidal 1976 al 1979 nemmeno una lira venne

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restituita, né per quanto riguarda il dre-naggio fiscale né per quello che riguard ale detrazioni relative ai lavoratori dipen-denti . In quel periodo — esattamente ne ldicembre 1977 e, subito dopo, nel maggi o1978 — in meno di sei mesi, con duedistinti provvedimenti, fu aumentato du evolte il tasso di interesse sui depositi ban -cari .

Altri tempi, che però hanno fatto subir eal nostro paese un meccanismo di ingiu-stizia fiscale che ha colpito soprattutt osalari, stipendi e pensioni, che crescevanonominalmente, subendo di fatto aliquot edi imposta più elevate .

Già nell'articolo 18 della legge di ri-forma tributaria del 1971 il legislator eaveva stabilito la necessità di adeguar eperiodicamente le quote esenti e le altredetrazioni fisse al mutare del valore dell amoneta . Oggi si comincia ad applicarequella norma. Vi è stata e vi è una indi-cizzazione delle imposte, che sono cre-sciute, specialmente per ì redditi da la-voro dipendente, col crescere dell ' infla-zione .

Il testo sottoposto oggi al nostro vot onon è solo frutto dell'iniziativa del Go-verno, nasce da un confronto aperto ch enel corso di questi anni si è sviluppat onelle aule parlamentari e rappresentaanche una risposta positiva alle richiest edel movimento sindacale . Il testo al no-stro esame fa recuperare al Parlamentola piena sovranità tributaria, giacché i lGoverno è obbligato, anno per anno, arendere trasparente la politica delle en-trate .

Noi socialisti riteniamo che questa poli-tica debba diventare sempre più giusta ,eliminando le scappatoie attualmente fa-cilitate dalla giungla delle aliquote, so-prattutto sui redditi da capitale .

Sentiamo tante proteste perché vo-gliamo evitare i trucchi delle fusioni d icomodo tra società con utili e società co nperdite: si sappia che questo testo delGoverno impedisce di utilizzare comescappatoia l 'articolo 123 nel testo unicosulle imposte, che in precedenza, pe rcome era stato formulato, poteva pre-starsi a simili manovre. Anche questo è

un aspetto positivo del testo in discus-sione !

Tante proteste si sono elevate contro d inoi, contro coloro — e non siamo soltantonoi — che vogliono ridurre i trucchi con -nessi alle deduzioni dagli imponibili . Miriferisco alle spese di rappresentanza ,all'uso di automobili e a tutte quelle altr euscite che non c'entrano con l ' atttivitàpropria dell ' impresa e che spesso no nsono serie. Tante volte, troppe volte ,queste spese sono state addossate all oStato e sono ricadute su quei contribuent iche non possono detrarre proprio null adalle loro tasse . Bisogna, certo, recupe-rare l'evasione fiscale ; ma dobbiamoanche migliorare le nostre leggi per evi -tare che risultino utili per i furbi e pesantiper gli onesti .

A questo impegno per la giustizia tribu -taria noi socialisti richiamiamo l'opinion epubblica, le forze politiche e tutti i parla-mentari, secondo l'etica della responsabi-lità, secondo il voto palese, secondo legaranzie certe del funzionamento demo-cratico dello Stato . Anche per questo, anome del gruppo socialista, dichiaro ch evoteremo la fiducia al Governo (Applaus idei deputati del gruppo del PSI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Zan -gheri . Ne ha facoltà .

RENATO ZANGHERI . Signor Presidente ,non possiamo non compiacerci del fatt oche la notte abbia portato consiglio e ch egli argomenti svolti ieri in modo inoppu-gnabile dagli onorevoli Rodotà e Ferrar ae da altri colleghi delle opposizioni ab-biano trovato accoglimento, sia pure par-ziale .

Noi avevamo posto una questione d ieterogeneità e di eccessiva estensionedell'emendamento presentato dal Go-verno e, al tempo stesso, una questione didiritto dei deputati ad esprimersi nel me -rito di un vastissimo arco di materie sucui la posizione della fiducia li costringeinvece a tacere . Questo diritto non vienerestituito dalla nuova iniziativa assunta

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dal Governo, e ciò è estremament egrave .

Una certa maggiore aderenza all anorma costituzionale è stata invece otte-nuta grazie alla nuova articolazione,anche se in misura ancora insoddisfa-cente . Si è dimostrato, ad ogni modo, ch ela nostra critica e la nostra protesta eran ofondate, che la gravità della violazion enon si poteva occultare e che un ripar odoveva essere ricercato . Quello che èstato trovato è del tutto insufficiente .Esso tuttavia è un segno che contraddic ee smentisce la direzione verso la quale i lGoverno si era mosso e che avrebbe por-tato — e non escludo che tuttora poss aportare, se il Governo vorrà ripetere i suo itentativi — ad un disastro non solo poli-tico, ma istituzionale .

Questo è infatti il problema, signor Pre -sidente, che è oggi di fronte al Parla -mento . Una crisi politica, evidente e con-clamata, che non trova sbocco . Per evi -tare l'ammissione di un fallimento si tra-sferiscono le difficoltà ed i tormenti i nseno alle istituzioni ; si coinvolgono quest aCamera e la sua Presidenza ; si tentano e s icompiono colpi di mano che costitui-scono un vero e proprio avvio di riform adei regolamenti e delle leggi, ma propri oin senso opposto a quello necessario edesiderato .

Vi è un pericolo che non possiamo no ndenunciare. Esiste una tendenza a cer-care vie di uscita al di fuori dello spirito edella lettera della Costituzione . Siamo fer -mamente convinti che la Costituzion eresti il fondamento della nostra vita de-mocratica: essa attribuisce al Parlamentoun ruolo essenziale, una rappresentanz ache deve essere apertamente e libera-mente esercitata .

Ogni colpo che viene portato alla li-bertà ed alla rigorosa legalità del lavoroparlamentare costituisce un colpo infertoalla espressione massima della sovranit àpopolare. Discuteremo nelle prossime set -timane di strutture, di bicameralismo, d imonocameralismo, di norme e di regola -menti . Deve essere chiaro, tuttavia, chenon cederemo di un millimetro sulla so -stanza dei poteri che il popolo affida, in

base alla Costituzione, alle Assemblee par -lamentari (Applausi all 'estrema sinistra edei deputati del gruppo della sinistra indi -pendente) .

Se altri non è sensibile a questo doverenoi non possiamo e non vogliamo trasgre -dire all'imperativo dettato dalla nostracoscienza costituzionale . Se altri si illudedi farci desistere da questa posizione in-transigente con agitazioni propagandi-stiche di cui vediamo esempi in questigiorni, o con minacciose forzature, sappi ache combatteremo con tutte le armi dellalegalità democratica, nessuna esclusa ,una battaglia di difesa dei principi suiquali è costruito l'edificio della rappre-sentanza parlamentare .

Questa difesa è la premessa di ogni mi-sura, pur necessaria, di rinnovamento . I lGoverno Goria si assume dunque una pe-sante responsabilità coinvolgendo il Par -lamento nella sua agonia. Se esso nonriesce a dominare la situazione è suo do -vere — come ha detto il segretario de lnostro partito — aprire subito una fase d ichiarimento politico presentandosi dimis-sionario di fronte alle Camere (Applaus iall'estrema sinistra) .

L'onorevole Goria semplifica troppo itermini della questione parlando del do -vere di fronte al paese di approvare l alegge finanziaria . Non una qualunquelegge finanziaria deve essere votata, si-gnor Presidente ; non una legge incoe-rente ed iniqua ; non una legge sbagliat aper ammissione non soltanto dell ' opposi-zione, ma anche di una parte sempre piùimportante della stessa maggioranza .

Poiché in quest'aula si è parlato di co-raggio, noi esortiamo voi, colleghi dell amaggioranza, ad avere coraggio, ricono-scendo uno stato di cose non più sosteni-bile ed avviando le soluzioni dovute. Secoraggio è necessario, non è tanto quell odi una modifica regolamentare, m aquello di una scelta politica, di un cam-biamento di indirizzo . E una risposta chevoi, colleghi della maggioranza, doveteormai al paese . Noi, per parte nostra, nonmancheremo di ispirarci al senso di re-sponsabilità per consentire al paese d iuscire dall ' attuale vicolo cieco .

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Sappiamo che sarà un processo fati-coso, complesso e probabilmente insi-dioso. Noi cercheremo di non essere as-senti in nessuno dei momenti decisivi (Ap-plausi all'estrema sinistra e dei deputat idel gruppo della sinistra indipendente) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Cri-stofori . Ne ha facoltà .

NINO CRISTOFORI . Signor Presidente,onorevoli colleghi, con la mia dichiara-zione di voto voglio annunciare il vot ofavorevole del nostro gruppo sull'emen-damento e gli articoli aggiuntivi presen-tati dal Governo, sui quali è stata posta l aquestione di fiducia . La presentazionedell 'emendamento e degli articoli aggiun-tivi, sostanzialmente conformi al testo ap-provato dalla Commissione bilancio (in -tendiamo sottolineare tale peculiarità), èmotivata dall'esigenza imprescindibile d iassicurare alla legge finanziaria il volum edelle entrate programmate, per tenerecollegato lo sforzo di risanamento dellafinanza pubblica con il sostegno dello svi-luppo dell'economia del paese .

Di fronte ad una complessa ed innega-bilmente difficile situazione politica ,siamo del parere che il Governo dovess erichiedere, con grande senso di responsa-bilità rispetto agli interessi generali de lpaese, un consenso da parte del Parla -mento ricorrendo al tanto auspicato votopalese, onorevole Russo Franco, per no ncompromettere le basi stesse della ge-stione della politica economica per i l1988 .

Anche il Parlamento — mi si consenta d idirlo umilmente — ha i suoi doveri nei con-fronti del paese. Soprattutto li ha la mag-gioranza che, al di là dei turbamenti che l apervadono, deve comunque garantire all ostesso modo la certezza del diritto su nor-mative in gran parte già in vigore per de-creto-legge. Deve soprattutto garantire l'au -tenticità della nostra volontà di assicurare imezzi necessari per ottenere, anche tramitela politica delle entrate, un gradual erientro del vistoso deficit di bilancio . Èquesta la fondamentale ragione che ci in -

duce a votare a favore dell'emendamento edegli articoli aggiuntivi sui quali è stat aposta la questione di fiducia . A tale ri-guardo desideriamo svolgere tre ordini d iconsiderazioni .

In primo luogo, dobbiamo dire che no nci entusiama tanto il ricorso al voto d ifiducia, ma riteniamo che si trovino in unmare di astruse invenzioni quanti sosten-gono (come ho sentito anche questa sera )la teoria di un presunto sopruso al Parla-mento, di un attentato alla Costituzione ,di un voto a scatola chiusa .

Onorevoli colleghi, anzitutto ci tro-viamo in seconda lettura ; in secondoluogo, prima di parlare di sopruso ri-spetto al potere legislativo, si prenda i ltesto iniziale della legge finanziaria e sicontrolli qual è stato l'apporto del Parla -mento, al Senato prima e in Commissionebilancio della Camera dei deputati poi . Sivedrà così quanto poco è rimasto del testoiniziale del Governo! Chi ha introdottoqueste modifiche, se non il Parlamento ?Degli stessi quattordici articoli inclus inell'emendamento e negli articoli aggiun-tivi che sono stati presentati, sei eran ostati riscritti mediante un apporto parla-mentare di grande rilievo in sede di Com-missione bilancio. Vi è poi la novità ,anche se non è posta nei termini auspicat ida varie parti politiche, che concreta -mente avvia a soluzione il problem a(questo reale) del drenaggio fiscale sullaretribuzione dei lavoratori .

Vorrei svolgere poi una seconda consi-derazione: quest'anno abbiamo iniziat ol'esame della legge finanziaria votand osubito l'articolo 1, con le conseguenze chene derivano. E stata una scelta unanime ,adottata nella convinzione di dover ren-dere certi i «paletti» del disavanzo. Maabbiamo visto in queste ore quale diffi-coltà reale sia insorta, anzitutto per l aPresidenza della Camera, per valutare lacongruità degli emendamenti di modific adelle previsioni di entrata . Quali difficoltàhanno incontrato i parlamentari nel pre-sentare emendamenti idonei e rispon-denti alle decisioni assunte con l 'articolo1!

A dieci anni di distanza dall 'approva-

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zione della legge n . 468, si pone quind il'impellente problema di un 'approfonditariflessione per una sua modifica . Oggi ,per questo e per altri motivi ben noti, l ostrumento applicativo della legge n . 468 èdivenuto non gestibile .

La colpa è del Governo? Della maggio-ranza? Delle opposizioni? Come è noto ,nessuno vuole avere la titolarità dell acolpa. Una cosa è però certa e cioé che ,nel riordinamento delle nostre istituzioni ,la modifica della legge n . 468 è per noi (ecredo per tutti) una delle questioni prima -rie. Già il nostro segretario politico, ono-revole De Mita, si è espresso in tal senso,con durezza, forse, ma con estrema chia-rezza .

Sul merito degli emendamenti abbiamosentito dire, dalla stessa fonte critica,tutto e il contrario di tutto . Si è infatt idichiarato che in una legge finanziarianon si devono introdurre in modo surret-tizio riforme del sistema, ma nello stess otempo le si è reclamate a gran voce . Do-vremmo pur cercare di mantenere un mi-nimo di coerenza! E lo dico non solo all eopposizioni ma anche a noi stessi, permemoria futura .

Forse è vero quanto Niccolò Machia-velli suggeriva al principe, e cioé di nonannunciare mai le grandi riforme perch équanti temevano di perdere qualcosal'avrebbero sommerso con il vociare dell aprotesta e quanti pensavano di guada-gnare qualcosa avrebbero taciuto per no nessere attaccati . Immaginiamoci se conuna legge finanziaria (e lo dico a color oche parlano di basso profilo) sia possibil edeterminare svolte di grande profilo in-novatore! Siamo tutti d 'accordo sulla ne-cessità di adeguare le istituzioni all anuova domanda che giunge dal paese m aallora, più che annunciare grandi ri-forme, facciamo con sollecitudine le cos eche intanto è possibile fare, certo nel ri-spetto della Costituzione.

Ho ascoltato l'onorevole Zangheri enon so a chi rivolgesse la lezione sul ri-spetto delle regole democratiche e sull anecessità di dare centralità al Parla -mento. Certamente, non a noi (Applausi a lcentro). I deputati del gruppo democratico

cristiano sono pronti a fare la loro part e(Applausi al centro) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi ,prima di passare alla votazione per ap-pello nominale dell'emendamento 8.4 delGoverno, sulla cui approvazione il Go-verno ha posto la questione di fiducia ,devo segnalare le seguenti correzioni dierrori materiali di stesura del testo distri-buito.

Al comma 1 dopo le parole «indice de iprezzi al consumo», devono intendersi ag -giunte le seguenti : «per le famiglie dioperai ed impiegati» .

Al comma 5, nel l 'alinea, dopo le parol e«è sostituita», devono intendersi aggiunt ele seguenti «, con effetto dalla data d ientrata in vigore dello stesso test ounico,» .

Al comma 6, le parole «di cui al pre-sente comma 3» devono intendersi sosti-tuite dalle seguenti: «di cui al presentecomma» .

Al comma 7, all'alinea, dopo le parol e«è sostituito», devono intendersi aggiuntele seguenti : «, con effetto dalla data dientrata in vigore dello stesso test ounico,» .

In fine, devono intendersi aggiunte leparole «Conseguentemente sopprimerel'articolo 9 ed il comma 9 dell'articolo23» .

Pertanto, l'emendamento 8.4, nel testocorretto, è del seguente tenore :

Sostituire l 'art . 8 con il seguente:

1 . Con apposita norma inserita nellalegge finanziaria il Governo, a valere pe rl ' anno successivo, provvede alla revision edei limiti degli scaglioni delle aliquoteprevisti nell'articolo 11 del decreto de lPresidente della Repubblica 22 dicembre1986, n. 917, nonché delle detrazioni d iimposta e dei limiti di reddito previst inegli articoli 12 e 13 del medesimo de-creto del Presidente della Repubblica ,quando la variazione percentuale del va-lore medio dell'indice dei prezzi al con-sumo, per le famiglie di operai ed impie-gati, relativa ai dodici mesi precedenti a

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quello della presentazione della legge fi-nanziaria supera il 4 per cento rispetto a lvalore medio del medesimo indice, rela-tivo all 'analogo periodo dell'anno prece -dente .

2. L'aliquota di cui al secondo comm adell'articolo 18 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n.601, e successive modificazioni ed inte-grazioni, attualmente determinata nell amisura dello 0,75 per cento, è ridotta all o0,25 per cento per le operazioni di credit oagrario di esercizio, di cui al n . 2 dell'ar-ticolo 16 del predetto decreto del Presi -dente della Repubblica, aventi durat asino a dodici mesi ed erogati in base acontratti conclusi a decorrere dal 1 0 gen-naio 1988 .

3. Gli interessi per la riscossione o per i lrimborso di imposte, previsti dagli arti -coli 9, 20, 21, 39 e 44 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 29 settembr e1973, n. 602, e successive modificazioni,nella misura del 12 per cento annuo e del6 per cento semestrale, sono dovuti, adecorrere dal 1 0 gennaio 1988, rispettiva -mente, nelle misure del 9 e del 4,5 percento .

4. Gli interessi previsti dalla legge 2 6gennaio 1961, n. 29, e successive modifi-cazioni, nella misura semestrale del 6 percento, sono dovuti, a decorrere dal 1° gen-naio 1988, nella misura del 4,5 per cento .Dalla stessa data gli interessi previsti inmateria di imposta sul valore aggiuntonella misura del 12 per cento annuo sonodovuti nella misura del 9 per cento .

5. Nell'articolo 81, comma 1, del test ounico delle imposte sui redditi, approvatocon decreto del Presidente della Repub-blica 22 dicembre 1986, n. 917, la letterac) è sostituita, con effetto dalla data dientrata in vigore dello stesso testo unico,dalla seguente :

«c) le plusvalenze realizzate mediant ecessione a titolo oneroso di partecipazion isociali, escluse quelle acquisite per suc-cessione o donazione, superiori al 2, al 5 oal 15 per cento del capitale della società

secondo che si tratti di azioni ammessealla borsa o al mercato ristretto, di altreazioni o di partecipazioni non azionarie ,se il periodo di tempo intercorso tra l adata dell'ultimo acquisto a titolo oneroso ,o dell 'ultima sottoscrizione per amnion-tare superiore a quello spettante in virt ùdel diritto di opzione, e la data della ces-sione o della prima cessione non è supe-riore a cinque anni . La percentuale dipartecipazione è determinata tenend oconto di tutte le cessioni effettuate ne lcorso di dodici mesi ancorché nei con -fronti di soggetti diversi ; si consideranocedute per prime le partecipazioni acqui-site in data più recente;» .

6. All'articolo 123 del testo unico dell eimposte sui redditi, approvato con de-creto del Presidente della Repubblica 22dicembre 1986, n . 917, al comma 2, leparole da: «né delle plusvalenze» fino all afine del comma, sono sostituite dalle se-guenti: «e delle plusvalenze iscritte in bi-lancio non si tiene conto fino a concor-renza della differenza tra il costo dell eazioni o quote delle società incorporateannullate per effetto della fusione e i lvalore del patrimonio netto delle societ àstesse risultante dalle scritture contabili» .La disposizione di cui al presente comm aha effetto dalla data di entrata in vigor edel citato testo unico n . 917 del 1986 .

7. Il comma 5 dell'articolo 123 del testounico delle imposte sui redditi, approvatocon decreto del Presidente della Repub-blica 22 dicembre 1986, n. 917, è sosti-tuito, con effetto alla data di entrata i nvigore dello stesso testo unico, dal se-guente :

«5. Le perdite delle società che parteci-pano alla fusione, compresa la società in-corporante, possono essere portate in di-minuzione del reddito della società risul-tante dalla fusione o incorporante per l aparte del loro ammontare che non ecced el'ammontare del rispettivo patrimoni onetto quale risulta dalla situazione patri-moniale di cui all'articolo 2502 del codicecivile, senza tener conto dei conferiment ie versamenti fatti negli ultimi venti-

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quattro mesi anteriori alla data cui si rife-risce la situazione stessa, e sempre ch edal conto dei profitti e delle perdite dell asocietà le cui perdite sono riportabili, re-lativo all 'esercizio precedente a quello i ncui la fusione è stata deliberata, risulti unammontare di ricavi, di cui all 'articolo2425-bis, parte prima, n . 1, del codice ci -vile, e un ammontare delle spese per pre-stazioni di lavoro subordinato e relativ icontributi, di cui all'articolo 2425-bis ,parte seconda, n. 3, del codice civile, su-periore al 40 per cento di quello risultantedalla media degli ultimi due esercizi ante-riori».

8 . A decorrere dall 'anno 1988 il versa -mento di acconto di cui all'articolo 35 deldecreto-legge 18 marzo 1976, n. 46, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 1 0maggio 1976, n. 249, e successive modifi-cazioni, è elevato al 50 per cento per cia-scuna delle due scadenze stabilite .

Conseguentemente, sopprimere l 'articolo9 e il comma 9 dell'articolo 23 .

8 . 4 .

Governo.

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazioneper appello nominale dell'emendamento8.4 del Governo, sulla cui approvazione i lGoverno ha posto la questione di fidu-cia .

Onorevoli colleghi, dal momento ch ealcuni componenti della Commissione af-fari esteri hanno un impegno di natur ainternazionale, essendo stati designati aricevere il capo di un governo straniero ,comunico che gli stessi voteranno perprimi, dopo di che si procederà in ordin ealfabetico a cominciare dal nome ch everrà estratto a sorte .

Estraggo a sorte il nome del deputatodal quale comincerà la chiama .

(Segue il sorteggio) .

Comincerà dall'onorevole D'Angelo .

Si faccia la chiama .

DINO MADAUDO, Segretario, fa lachiama .

Quando l'onorevole Faccio viene chia-mata a dichiarare il proprio voto, pro-nuncia la seguente frase : «lo non voto!» —Il deputato Rutelli esclama: «Noi ce neandiamo!».

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEGERARDO BIANCO ,

INDI DEL VICEPRESIDENT E

VITO LATTANZIO

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la vota-zione ed invito gli onorevoli segretari aprocedere al computo dei voti .

(I deputati segretari procedono al com-puto dei voti) .

PRESIDENZA DEL PRESIDENT E

LEONILDE IOTTI

PRESIDENTE. Comunico il risultatodella votazione sull'emendamento 8.4 delGoverno, sulla cui approvazione il Go-verno stesso ha posto la questione di fidu -cia :

Presenti 534

Votanti 533Astenuti 1Maggioranza 267

Hanno risposto sì . . . . 353

Hanno risposto no . . . 180

(La Camera approva) .

(Presiedeva il Presidente Leonilde lotti).

Hanno votato sì :

Agrusti MichelangeloAiardi Albert oAlagna Egidi oAlbertini GuidoAlessi Albert oAmalfitano Domenico

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Amodeo Natal eAndò SalvatoreAndreoli GiuseppeAndreoni GiovanniAndreotti Giuli oAngelini PieroAniasi AldoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese Vital eArtioli RossellaAstone Giusepp eAstori Gianfranc oAugello Giacom oAvellone GiuseppeAzzaro GiuseppeAzzolini Lucian oBabbini PaoloBalestracci NelloBalzamo VincenzoBarbalace Francesc oBaruffi LuigiBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini Giovanni Carl oBianco Gerard oBiasci MarioBinetti VincenzoBisagno TommasoBodrato GuidoBogi GiorgioBonetti AndreaBonferroni FrancoBoniver MargheritaBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorri AndreaBorruso Andre aBortolami BenitoBortolani Franc oBotta GiuseppeBrancaccio MarioBreda RobertaBrocca BeniaminoBrunetto Arnald oBruni Francesco GiuseppeBruni Giovanni BattistaBruno Antonio

Bubbico Maur oBuffoni AndreaBuonocore Vincenzo

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCampagnoli MarioCapacci RenatoCappiello Agata AlmaCapria NicolaCardetti GiorgioCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCarta FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti GuglielmoCastagnetti PierluigiCavicchioli Andre aCavigliasso PaolaCellini GiulianoCerofolini FulvioCerutti GiuseppeChiriano RosarioCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiccardini Bartol oCiliberti FrancoCimmino Tancred iCiocci Carlo Albert oCiocia GrazianoCirino Pomicino PaoloCobellis GiovanniColombo EmilioColoni SergioColucci FrancescoConte CarmeloContu FeliceCosta RaffaeleCosta SilviaCosti SilvanoCrescenzi Ug oCresco Angelo GaetanoCristofori Nin oCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario Amedeo

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D 'Aimmo Florind oDal Catello Mari oD 'Alia SalvatoreD'Amato CarloD 'Angelo Guidod ' Aquino SaverioDaridda Cleli oDe Carli FrancescoDegennaro GiuseppeDel Bue Maur oDell ' Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoniode Luca StefanoDe Michelis Giann iDe Mita CiriacoDemitry Giusepp eDe Rose EmilioDi Donato GiulioDiglio PasqualeDrago AntoninoDuce Alessandr oDutto Mauro

Ermelli Cupelli Enrico

Facchiano FerdinandoFarace LuigiFaraguti Lucian oFausti Franc oFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiandrotti FilippoFincato LauraFiori PublioFiorino Filipp oFirpo LuigiForlani ArnaldoFormica RinoFormigoni RobertoFornasari GiuseppeFoschi FrancoFoti Luig iFracanzani CarloFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Galasso Giuseppe

Galli GiancarloGalloni Giovann iGangi GiorgioGaravaglia Mariapi aGargani GiuseppeGaspari RemoGava AntonioGei GiovanniGhinami AlessandroGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGottardo SettimoGrillo Luigi LorenzoGrillo SalvatoreGrippo UgoGuarino GiuseppeGullotti AntoninoGunnella Aristid e

Iossa Felice

Labriola SilvanoLa Ganga Giusepp eLagorio LelioLa Malfa GiorgioLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLeccisi Pin oLega SilvioLenoci ClaudioLeone GiuseppeLia AntonioLobianco Arcangel oLodigiani OresteLoiero Agazi oLucchesi GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni Giacom oMadaudo DinoMalfatti Franco MariaMammì OscarMancini VincenzoMandredi ManfredoMannino Caloger oManzolini Giovann iMarianetti AgostinoMartelli ClaudioMartinazzoli Fermo Mino

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Martini Maria Elett aMartino GuidoMartuscelli Paol oMarzo BiagioMassari RenatoMastella ClementeMastrantuono RaffaeleMatarrese AntonioMattarella SergioMatulli GiuseppeMazza Din oMazzuconi Daniel aMedri Giorgi oMeleleo SalvatoreMelillo SavinMensorio CarmineMensurati ElioMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli FilippoMichelini Albert oMilani Gian STefanoMisasi Riccard oMonaci AlbertoMongiello Giovann iMontali Sebastian oMoroni Sergi oMundo Antonio

Napoli VitoNonna D ' Antonio AnnaNicotra Benedetto Vincenz oNoci MaurizioNonne Giovann iNucara Francesc oNucci Mauro Anna Maria

Orciari GiuseppeOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranco

Paganelli Ettor ePatria RenzoPavoni BenitoPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccoli Flamini oPiermartini Gabriel ePietrini VincenzoPiredda Matteo

Piro FrancoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePolverari Pierluig iPortatadino Costant ePoti DamianoPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol a

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRaffaelli Mari oRais FrancescoRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReina GiuseppeRenzulli AldoRicci FrancoRiggio VitoRinaldi LuigiRivera GiovanniRocchi RolandoRocelli Gian Franc oRognoni VirginioRojch AngelinoRomita Pier Luig iRosini Giacom oRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRotiroti Raffael eRubbi EmilioRusso Ferdinand oRusso RaffaeleRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSanese NicolamariaSangalli CarloSanguineti MauroSantarelli Giuli oSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSantuz GiorgioSanza AngeloSapienza Orazi oSaretta Giusepp eSarti Adolfo

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Savino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScàlfaro Oscar Luig iScarlato Guglielm oScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerrentino PietroSignorile ClaudioSilvestri GiulianoSoddu PietroSorice VincenzoSpini ValdoStegagnini Bruno

Sterpa EgidioSusi Domenico

Tarabini EugenioTassone MarioTempestini Francesc oTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi AngeloTognoli CarloTorchio Giusepp eTravaglini Giovanni

Urso SalvatoreUsellini Mario

Vairo GaetanoVazzoler SergioVecchiarelli BrunoViscardi MicheleViti VincenzoVito Alfred oVizzini CarloVolponi Alberto

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZanone VlerioZarro GiovanniZavettieri SaverioZolla MicheleZoppi PietroZoso Giulian oZuech Giuseppe

Hanno risposto no :

Alborghetti GuidoAlinovi AbdonAlmirante Giorgi oAngelini Giordan oAngeloni LuanaAngius GavinoAuleta Francesco

Baghino Francesco Giuli oBarbera AugustoBarbieri SilviaBargone AntonioBarzanti NedoBassolino AntonioBellocchio AntonioBenevelli LuigiBernasconi Anna MariaBerselli FilippoBevilacqua Cristin aBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBonfatti Paini Maris aBordon WillerBorghini GianfrancoBoselli MilviaBrescia Giusepp eBruzzani RiccardoBulleri Luig i

Calvanese FloraCannelonga SeverinoCapacci RenatoCaprili MilziadeCaradonna GiulioCastagnola Luigi

,Cavagna MarioCeci Bonifazi AdrianaCervetti GiovanniChella MarioCherchi Salvator eCiabarri VincenzoCiafardini MicheleCicerone FrancescoCiconte Vincenzo

Ciocci LorenzoCivita SalvatoreColombini LedaCordati Rosaia Luigia

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Costa AlessandroCrippa Giuseppe

D'Alena MassimoD'Ambrosio MicheleDel Donno OlindoDignani Grimaldi VandaDi Pietro Giovann iDi Prisco Londo Elisabett aDonazzon Renat o

Fachin Schiavi Silvan aFagni EddaFelissari LinoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFilippini GiovannaFini Gianfranc oFolena PietroForleo FrancescoFracchia BrunoFrancese Angel aFranchi Franco

Gabbuggiani ElioGalante MicheleGaravini AndreaGasparotto IsaiaGelli BiancaGeremicca AndreaGhezzi Giorgi oGrilli RenatoGuarra Antonio

Ingrao Pietro

Lauricella Angel oLavorato Giusepp eLo Cascio Galante GigliolaLodi Faustini Fustini AdrianaLo Porto GuidoLorenzetti Pasquale Maria RitaLucenti Giuseppe

Macaluso Antonin oMacciotta GiorgioMaceratini Giuli oMagri LucioMainardi Fava AnnaMammone Nati aMangiapane GiuseppeMannino Antonino

Marri GermanoMartinat UgoMasini NadiaMassano MassimoMatteoli AlteroMazzone AntonioMennitti DomenicoMenzietti Pietro PaoloMigliasso TeresaMinozzì RosannaMinucci AdalbertoMombelli Luig iMonello PaoloMontanari Fornari Nand aMontecchi ElenaMontessoro AntonioMotetta Giovann i

Nania DomenicoNappi Gianfranc oNardone CarmineNerli FrancescoNicolini RenatoNovelli Diego

Orlandi Nicolett a

Pacetti MassimoPallanti NovelloParigi GastoneParlato AntonioPascolat RenzoPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla AnnamariaPellegatta GiovanniPellegatti IvanaPellicani GiovanniPicchetti SantinoPinto Renda RobertaPoli Gian GaetanoPoli Bortone Adrian aPolidori EnzoPrandini OnelioProvantini Alberto

Quercini GiulioQuercioli Elio

Rallo Girolam oRebecchi Ald oRecchia VincenzoReichlin Alfredo

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Ridi SilvanoRomani Daniel aRonzani WilmerRubbi AntonioRubinacci Giuseppe

Samà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio FrancescoSchettini Giacom oSerafini Anna Mari aSerafini MassimoSerra GiannaServello FrancescoSoave SergioSolaroli BrunoSospiri NinoStaiti di Cuddia delle Chiuse Tomas oStefanini Marcell oStrada RenatoStrumendo Lucio

Taddei Blenda MariaTagliabue GianfrancoTassi CarloTatarella Giusepp eTesta EnricoTorna MarioTortorella AldoTrabacchi FeliceTrabacchini QuartoTremaglia MirkoTurco Livia

Umidi Sala Neide Maria

Vacca Giusepp eValensise RaffaeleVeltroni ValterViolante Luciano

Zangheri Renat o

Si è astenuto :

Ebner Michl

Sono in missione:

Palmieri ErmenegildoPandolfi Filippo Mari aRighi LucianoScovacricchi MartinoTrantino Vincenzo

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. É pertanto preclusol'emendamento Visco 8 .2 . Prima di pas-sare alla votazione dell 'articolo aggiun-tivo 8.01 del Governo, richiamo l 'atten-zione dell'Assemblea su alcuni errori ma-teriali contenuti nel testo distribuito .Prego l'onorevole segretarion di darn elettura .

RENZO PATRIA, Segretario, legge. All 'ar-ticolo aggiuntivo 8.01 del Governo alcomma 1, le parole : «continuano ad appli -carsi» devono intendersi sostituite dall eseguenti: «sono prorogate» .

Al comma 6, devono intendersi pre-messe le parole: «Le disposizioni conte-nute nei commi 3, 4 e 5 si applicano adecorrere dal 1 0 gennaio 1988»; le parole :«commi 1, 2 e 3» devono intendersi sosti-tuite dalle seguenti: «commi 3, 4 e 5»; edevono intendersi soppresse le parole :«che saranno».

Al comma 13, le parole : «di entrata invigore della presente legge» devono inten-dersi sostituite dalle seguenti : «del 16 gen -naio 1988»; le parole: «trenta giorni dallapredetta data» devono intendersi sosti-tuite dalle seguenti : «il mese successivo aquello di entrata in vigore della presentelegge»; le parole: «stabiliti con i prece -denti commi» devono intendersi sostituit edalle seguenti : «stabiliti con i commi da 7a 12».

Al comma 15, le parole : «del presentearticolo» devono intendersi sostituit edalle seguenti : «dei commi da 7 a 14».

Al comma 19, le parole : «al comma 12 »devono intendersi sostituite dalle se-guenti: «al comma 18» .

Ai commi 20, 21, 25, 30, 31 e 32 devono

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intendersi premesse le parole : «A decor-rere dal 16 gennaio 1988» .

Al comma 22, le parole: «dal presentearticolo» devono intendersi sostituit edalle seguenti : «dai commi 20 e 21» ; e leparole: «alle ore zero del giorno» devon ointendersi sostituite dalle seguenti : «alladata del».

Al comma 25, le parole: «31 dicembre1988» devono intendersi sostituite dall eseguenti : «31 dicembre 1992» .

Al comma 28, le parole: «I casi d'im-piego» devono intendersi sostituite dall eseguenti : «Nei casi di impiego» e le parole :«legge 28 marzo 1963, n . 415» devono in -tendersi sostituite dalle seguenti : «legge28 marzo 1968, n . 415» .

Al comma 34, la parola : «concorsi» deveintendersi sostituita dalla seguente :«corsi» .

Il comma 37 deve intendersi sop-presso.

In fine, devono intendersi aggiunte l eparole: «Conseguentemente, sopprimere gl iarticoli 10, 11 12, 13, 14, 33, nonché i lcomma 24 dell'articolo 37».

Pertanto l 'articolo aggiuntivo 8.01, neltesto corretto, risulta del seguente te-nore :

Dopo l 'art. 8 aggiungere il seguente:

ART . 8-bis .

1. Le disposizioni di cui alle lettere c) ed) del secondo comma del l 'articolo 19 deldecreto del Presidente della Repubblica26 ottobre 1972, n . 633, nel testo sostituitodal primo comma dell'articolo 5 del de-creto-legge 30 dicembre 1982, n . 953, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 28febbraio 1983, n. 53, sono prorogate fin oal 31 dicembre 1990 .

2. La tasse sulle concessioni governa-tive previste dalla tariffa annessa al de-creto del Presidente della Repubblica 26ottobre 1972, n . 641, e successive modifi-cazioni, sono aumentate del 20 per cento,con esclusione delle tasse di cui al n . 12 5della medesima tariffa nonché dell'im-posta sulle concessioni governative di cui

alla legge 6 giugno 1973, n. 312. Si appli-cano le disposizioni del secondo e terzoperiodo del ventinovesimo comm adell 'articolo 5 del decreto-legge 30 di-cembre 1982, n. 953, nel testo sostituitodalla legge 28 febbraio 1983, n . 53, di con-versione del decreto stesso . Per le patentidi guida la differenza di tassa annual epuò essere corrisposta anche con le nor-mali marche di concessione governativ ada annullarsi a cura del contribuente .L'aumento si applica alle tasse sulle con -cessioni governative il cui termine di pa-gamento decorre dal 1 0 gennaio 1988 .

3. La tassa erariale automobilistica ,nella misura risultante dall 'applicazionedell'articolo 3, comma 3, della legge 2 8febbraio 1986, n . 41, è aumentata del 25per cento . L 'aumento non influisce sullatassa regionale automobilistica .

4. La soprattassa annua dovuta per l eautovetture e gli autoveicoli per il tra -sporto promiscuo di persone e cose azio-nati con motori diesel, di cui all'articolo 8del decreto-legge 8 ottobre 1976, n . 691 ,convertito, con modificazioni, dalla legge30 novembre 1976, n . 786, e successivenidificazioni, è stabilita in lire 33.750 perogni CV di potenza fiscale del motore . Pergli anzidetti autoveicoli con potenza fini a15 CV la soprattassa annua è stabilita i nlire 375 .000 .

5. La tassa speciale istituita con l'arti-colo 2 della legge 21 luglio 1984, n . 362, èelevata a lire 18.000 per CV per gli auto -veicoli muniti di impianto di alimenta-zione a gas di petrolio liquefatto (GPL) e alire 12.600 per CV per quelli muniti d iimpianto di alimentazione e gas metano .Per gli autoveicoli con potenza fiscal efino a 15 CV la tassa speciale annua èstabilita in lire 198.000 se alimentati conGPL e in lire 126.000 se alimentati a gasmetano .

6. Le disposizioni contenute nei comm i3, 4 e 5 si applicano a decorrere dal 1 °gennaio 1988 . Se anteriormente alla dat adi entrata in vigore della presente leggesono stati effettuati pagamenti per i tri-buti indicati nei commi 3, 4 e 5 per pe-

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riodi fissi scadenti nell'anno 1988 in mi-sura inferiore a quella ivi stabilita, l'inte-grazione deve essere corrisposta nei ter-mini e con le modalità determinati co ndecreto del Ministro delle finanze .

7. L'imposta di fabbricazione sullabirra è aumentata da lire 2.000 a lire2.600 per ettolitro e per ogni grado sacca-rometrico del mosto, misurato con sacca-rometro ufficiale alla temperatura d igradi 17,50 del termometro centesimale .

8. La ricchezza saccarometrica del mo-sto, come sopra misurata, viene arroton-data, agli effetti dell 'accertamentodell'imposta, a decimo di grado .

9. Le frazioni di grado superiori acinque centesimi sono computate per u ndecimo di grado.

10. Agli effetti della liquidazion edell'imposta il limite massimo dei grad isaccarometrici è fissato a gradi 16 ed i llimite minimo a gradi 11 .

11. Sulla birra importata dall 'estero èriscossa una sovrimposta di confine equi -valente all'imposta di fabbricazione dacommisurare al volume della birra stessaed al suo grado saccarometrico, determi-nato mediante analisi da eseguirsi da lcompetente laboratorio chimico delle do-gane e imposte indirette sui campion iprelevati all'atto dell'importazione .

12. Agli effetti dell'applicazione dell'im-posta e della sovrimposta di confine sull abirra, sono considerati come birra anchesuoi succedanei .

13. Gli aumenti d'imposta e sovrim-posta di confine stabiliti con i commi da 7

a 12 si applicano anche al prodotto cheabbia assolto il tributo vigente preceden-temente e che alla data del 16 gennaio1988 si trovi tuttora in recinti, spazi olocali sui quali viene esercitata la vigi-lanza finanziaria nelle fabbriche produt-trici, negli opifici di imbottigliamento ocomunque e dovunque in possesso de ifabbricanti, degli importatori e degli im-bottigliatori . A tal uopo il possessore de lprodotto a norma del presente comma

deve fare denuncia delle quantità posse-dute entro il mese successivo a quello d ientrata in vigore della presente leggeall 'ufficio tecnico delle imposte di fabbri-cazione o alla dogana, secondo la rispet-tiva competenza .

14. Agli effetti della liquidazione dell adifferenza di imposta sulla birra esistentenelle fabbriche produttrici o comunque edovunque in possesso dei fabbricanti ,sono accordate le seguenti detrazioni su lvolume effettivo accertato :

a) 10 per cento per il mosto di birra i ncorso di accertamento ;

b) 9,50 per cento per il mosto di birr ain fase di fermentazione primaria ;

c) 7,50 per cento sulla birra in fase difermentazione secondaria ;

d) 5,70 per cento per la birra in reci-pienti di deposito dopo la fermentazionesecondaria e primaria della filtrazione edecantazione;

e) 4,50 per cento sulla birra già filtratao decantata ma non ancora messa in fust io bottiglie per il consumo ;

f) 1,50 per cento sulla birra contenut ain fusti o bottiglie per il consumo .

15. I maggiori tributi dovuti in base all edisposizioni dei commi da 7 a 14 debbonoessere versati alla competente sezioneprovinciale di tesoreria entro venti giornidalla data di notificazione della liquida-zione .

16 . Sulle somme non versate tempesti-vamente si applica l ' indennità di mora de l6 per cento. Detta indennità è ridotta al 2per cento quando il pagamento avveng aentro i cinque giorni successivi alla sca-denza del termine .

17 . Sulle somme non versate tempesti-vamente si applica, inoltre, l'interessenella misura stabilita dall'articolo 13 deldecreto-legge 30 settembre 1982, n. 688 ,convertito, con modificazioni, dalla legge27 novembre 1982, n. 873 .

18 . Nel caso di tardiva presentazionedella denuncia di cui all'ultimo periodo

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del precedente comma 13 o di presenta-zione di denuncia inesatta, si applica l apena pecuniaria dal doppio al decuplo de ltributo dovuto .

19. La pena pecuniaria è ridotta ad undecimo del minimo di cui al comma 1 8quando sia stata presentata denuncia, ri-conosciuta regolare, entro cinque giorn isuccessivi alla scadenza dei termini stabi-liti nell'ultimo periodo del precedent ecomma 13 .

20. A decorrere dal 16 gennaio 198 8l ' imposta di fabbricazione e la corrispon-dente sovrimposta di confine sullo spirit o(alcole etilico) sono aumentate da lir e420.000 a lire 546 .000 per ettanidro, allatemperatura di 20 gradi centigradi .

21. A decorrere dal 16 gennaio 1988l'aliquota ridotta dell'imposta di fabbrica -zione e della corrispondente sovraim-posta di confine per i prodotti indicat inell'articolo 3, comma 1-bis, del decreto -legge 15 giugno 1984, n . 232, convertito,con modificazioni, dalla legge 28 luglio1984, n . 408, è aumentata da lire 340.000 alire 442.000 per ettanidro, alla tempera-tura di 20 gradi centigradi e si applic afino al 31 dicembre 1992 .

22. Gli aumenti di imposta stabiliti da icommi 20 e 21 si applicano agli alcoli,anche se contenuti nei prodotti nazional io di importazione, da chiunque o co-munque detenuti o viaggianti che, alladata del 16 gennaio 1988, non hanno an-cora assolto l'imposta di fabbricazione ola corrispondente sovrimposta di confinenonché alle acqueviti in invecchiamento aimposta ridotta .

23. Agli alcoli nazionali o di importa-zione, tal quali o contenuti nei seguent iprodotti finiti o semilavorati : a) liquori ; b)acquaviti; c) estratti alcolici ; d) profu-merie alcoliche; e) vermut, marsala, viniaromatizzati e vini liquorosi, che abbian ogià assolto il tributo nella precedente mi-sura, da chiunque o comunque detenuti oviaggianti, sì applica l'aumento nella mi-sura di lire 102.000 ad ettanidro . Sonoesclusi dall'anzidetto aumento gli alcolidetenuti negli esercizi di minuta vendita

in quantità complessiva non superiore a3 .000 litri anidri. Il limite per la tenut aobbligatoria del registro di carico e sca-rico previsto dall'articolo 14-bis del de-creto-legge 26 maggio 1978, n . 216, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 24luglio 1978, n . 388, è elevato a litri 8 milaanidri .

24. Per l 'applicazione delle disposizion icontenute nel precedente comma valgonole norme di cui agli articoli 9 e 10 dellalegge 11 maggio 1981, n . 213, ad ecce-zione del termine di effettuazione del ver -samento della differenza d'imposta sullegiacenze e del termine per la denunci adelle quantità possedute che vengono fis -sati nell'ultimo giorno del mese succes-sivo a quello di entrata in vigore dell apresente legge .

25. A decorrere dal 16 gennaio 1988 larestituzione del l ' imposta di fabbricazioneprevista dalle vigenti disposizioni per gl ialcoli contenuti nei prodotti esportati è

effettuata nelle misure di lire 442.000 adettanidro fino al 31 dicembre 1992 e dilire 546.000 ad ettanidro dal 1 0 gennaio1993 .

26. Per le profumerie alcooliche condi-zionate a norma del regio decreto-legge 2

febbraio 1933, n. 23, convertito nellalegge 3 aprile 1933, n. 353, l 'obbligo dellacircolazione con bolletta di legittimazion esi intende assolto qualora il prodotto ri-sulti scortato dal documento di accompa-gnamento di cui al decreto del President edella Repubblica 6 ottobre 1978, n. 627,integrato, a cura del mittente, con l'indi-cazione della quantità idrata e di quell aanidra, e in tal caso gli scarichi posson oessere effettuati con le modalità previsteper le operazioni senza obbligo di emis-sione di bolletta di legittimazione, me-diante annotazione sul registro C. 38 .

27. I depositi soggetti all 'obbligo dellatenuta del registro di carico e scarico pos -sono ricevere profumerie alcooliche scor-tate dal documento di accompagnamentoindicati nel comma 26 ed integrato se-condo quanto previsto nel comma mede-simo; in tali casi, la presa in carico nel

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registro si effettua sulla base di detto do-cumento .

28. Nei casi di impiego di alcoli denatu -rati in lavorazioni industriali ai sensidell'articolo 8 del decreto-legge 6 ottobre1948, n . 1200, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 3 dicembre 1948, n.1388, l 'eventuale superamento dei limit iquantitativi annualmente autorizzati ,sempreché l'eccedenza risulti effettiva -mente impiegata sotto il controll odell'Amministrazione nelle lavorazion ianzidette, non può intendersi come fatt oche comporti il recupero di tributi, salv oquello del diritto erariale special enell'ipotesi prevista dall 'articolo 2, se-condo comma, della legge 28 marzo 1968 ,n . 415 .

29 . Il quinto comma dell'articolo 3 ,della legge 11 maggio 1981, n. 213, con-cernente modificazioni al regime fiscal edegli spiriti è sostituito dal seguente :

«Per la preparazione di liquori, di ac-quaviti e di frutta allo spirito, effettuataai sensi dell'articolo 2 del predetto regiodecreto-legge 1 0 marzo 1937, n. 226, edell'articolo 14, secondo comma, del de-creto-legge 16 settembre 1955, n . 836,convertito, con modificazioni, dalla legge15 novembre 1955, n . 1037, è concessol'abbuono dell'imposta di fabbricazione odella corrispondente sovrimposta di con-fine sui cali effettivamente accertati d ispirito impiegato purché non superino l eseguenti misure :

a) 3 per cento per tutte le operazioni d ipreparazione, di trasformazione e di con-fezionamento ;

b) in aggiunta al calo di cui alla letter aa), 4 per cento o 6 per cento rispettiva -mente dopo sei mesi o dopo dodici mes idi giacenza in magazzino . Per i period isuccessivi ai cali suddetti si aggiunge il 5per cento annuo. Gli abbuoni di cui allapresente lettera sono frazionabili pe rmese» .

30. A decorrere dal 16 gennaio 1988 perle cessioni di oli combustibili diversi d aquelli speciali, fluidi, per riscaldamento,

di cui al punto H/1-c della tabella B alle-gata alla legge 19 marzo 1973, n. 32, esuccessive modificazioni, l'aliquot adell'imposta sul valore aggiunto è stabi-lita nella misura del 18 per cento.

31. A decorrere dal 16 gennaio 1988 perle cessioni di gas metano per uso dome-stico distribuito a mezzo rete urbana a deccezione di quello destinato esclusiva -mente ad uso domestico di cottura cibi eproduzione di acqua calda si applica l 'ali -quota dell 'imposta sul valore aggiunt onella misura del 18 per cento . Per le ces-sioni effettuate nei territori di cui all 'art .1 del T.U., approvato con D.P.R. 6 marzo1978, n . 218, l'aliquota rimane stabilita a l9 per cento .

32. A decorrere dal 16 gennaio 1988l ' imposta di consumo sul gas metanousato come combustibile è aumentata d alire 30 a lire 40 al metro cubo .

33. L'aliquota dell'imposta sul valoreaggiunto del 2 per cento prevista per l esomministrazioni di alimenti e bevand edeve intendersi applicabile anche se l esomministrazioni stesse sono eseguit esulla base di contratti di appalto .

34. I versamenti eseguiti dagli enti pub-blici per l'esecuzione di corsi di forma-zione, aggiornamento, riqualificazione ericonversione del personale, non devonointendersi, agli effetti dell'imposta sul va -lore aggiunto, quali corrispettivi di pre-stazioni di servizi, né devono intenders isoggetti alla ritenuta d ' acconto .

35. Non sono da intendere rilevanti a ifini dell'imposta sul valore aggiunto i pre -stiti o i distacchi di personale a fronte de iquali è versato solo il rimborso del rela-tivo costo .

36. Le cessioni e importazioni di gaspetroliferi liquefatti contenuti in bomboleda 10 e 15 kg sono considerate per usodomestico in qualunque fase della com-mercializzazione. Non si dà luogo a rim-borsi, né è consentita la variazione di cuiall'articolo 26 del decreto del President edella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633,e successive modificazioni .

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Conseguentemente, sopprimere gli arti -coli 10, 11, 12, 13, 14, 33 nonché il comm a24 dell 'articolo 37.

8. 01

GOVERNO .

CARLO TASSI. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Per quale motivo, ono-revole Tassi ?

CARLO TASSI . Solo per sottolineare ch eil Governo ha fatto più errori materiali i nquesto emendamento di quanti non sian ogli emendamenti presentati dall 'opposi-zione a tutto il disegno di legge finanzia -ria !

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi av-verto che era inizialmente mia intenzion eprocedere nell 'odierna seduta dopo la se-conda anche ad una terza votazione no-minale, in considerazione tra l'altro dell apresumibile assenza di ulteriori dichiara-zioni di voto . Considerando però le solle-citazioni, così numerose e pressanti, adinterrompere i nostri lavori dopo la se-conda votazione, non intendo, dand oluogo ad una terza votazione, assumerm ila responsabilità di influire in qualchemodo sull'esito della stessa . Avverto per-ciò che quella cui ci apprestiamo saràl'ultima votazione della seduta (Ap-plausi) .

Votazione nominale .

PRESIDENTE . Passiamo alla votazioneper appello nominale sull'articolo aggiun-tivo 8.01 del Governo, sulla cui approva-zione il Governo ha posto la questione d ifiducia .

Estraggo a sorte il nome del deputatodal quale comincerà la chiama .

(Segue il sorteggio) .

Comincerà dall'onorevole Tesini .

Si faccia la chiama .

RENZO PATRIA, Segretario, fa lachiama.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la vota-zione ed invito gli onorevoli segretari aprocedere al computo dei voti .

(I deputati segretari procedono al com-puto dei voti) .

Comunico il risultato della votazion esull'articolo aggiuntivo 8.01 del Governo ,sulla cui approvazione il Governo haposto la questione di fiducia :

Presenti 51 3

Votanti 512

Astenuti 1Maggioranza 257

Hanno risposto sì . . . . 350Hanno risposto no . . . 162

(La Camera approva) .

Il seguito del dibattito è rinviato a lune -dì .

(Presiedeva il Presidente Leonildelotti) .

Hanno risposto sì :

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlberini GuidoAlessi AlbertoAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoli GiuseppeAndreoni Giovann iAndreotti GiulioAngelini PieroAniasi AldoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori Gianfranco

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Augello GiacomoAvellone GiuseppeAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Babbini PaoloBalestracci Nell oBarbalace Francesc oBaruffi LuigiBattaglia Adolf oBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBertoli DaniloBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini Giovanni Carl oBianco GerardoBiasci MarioBinetti Vincenz oBisagno TommasoBodrato GuidoBogi GiorgioBonetti AndreaBonferroni FrancoBoniver MargheritaBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorri AndreaBorruso AndreaBortolami BenitoBortolani FrancoBotta GiuseppeBrancaccio MarioBreda RobertaBrocca BeniaminoBrunetto ArnaldoBruni Francesco GiuseppeBruni Giovanni BattistaBruno AntonioBubbico MauroBuffoni AndreaBuonocore Vincenz o

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCampagnoli Mari oCapacci RenatoCappiello Agata AlmaCapria NicolaCardetti GiorgioCardinale SalvatoreCarelli Rodolfo

Caria FilippoCarrus NinoCasati FrancescoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Pierluig iCavicchioli AndreaCavigliasso PaolaCellini Giulian oCerofolini FulvioCerutti Giusepp eChiriano RosarioCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiccardini BartoloCiliberti FrancoCimmino Tancred iCiocci Carlo Albert oCiocia GrazianoCirino Pomicino PaoloCobellis Giovann iColombo EmilioColoni SergioColucci Francesc oConte CarmeloConti LauraCorsi UmbertoCosta RaffaeleCosta SilviaCosti SilvanoCraxi BettinoCrescenzi Ug oCresco Angelo GaetanoCristofori NinoCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario Amedeo

D'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia SalvatoreD'Amato CarloD'Angelo Guidod'Aquino SaverioDarida ClelioDe Carli Francesc oDegennaro Giusepp eDel Bue MauroDell'Unto Pari sDel Mese PaoloDe Lorenzo Francesco

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Del Pennino Antoniode Luca Stefano

De Michelis Giann iDe Mita CiriacoDemitry GiuseppeDe Rose EmilioDi Donato GiulioDiglio PasqualeDrago AntoninoDuce AlessandroDutto MauroErmelli Cupelli Enrico

Facchiano FerdinandoFarace Luig iFaraguti Lucian oFausti FrancoFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiandrotti FilippoFincato LauraFiori PublioFiorino Filipp oForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeFoschi FrancoFoti Luig iFracanzani CarloFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Galasso Giusepp eGalli GiancarloGalloni Giovann iGangi GiorgioGaravaglia Mariapi aGargani GiuseppeGaspari RemoGava AntonioGei GiovanniGhinami AlessandroGitti TarcisioGorgoni GaetanoGoria GiovanniGottardo SettimoGrillo Luigi Lorenz o

Grillo SalvatoreGrippo Ugo

Guarino GiuseppeGullotti AntoninoGunnella Aristide

Intini UgoTossa Felice

Labriola SilvanoLa Ganga Giusepp e

Lagorio Leli oLamorta PasqualeLa Penna Girolam oLattanzio VitoLatteri Ferdinand oLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLeone Giusepp eLia AntonioLobianco ArcangeloLodigiani OresteLoiero AgazioLucchesi Giusepp eLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMadaudo DinoMalfatti Franco MariaMammì OscarMancini VincenzoManfredi ManfredoMannino CalogeroManzolini Giovann iMarianetti AgostinoMartelli ClaudioMartinazzoli Fermo MinoMartini Maria ElettaMartino Guid oMartuscelli Paol oMarzo BiagioMassari Renat oMastella ClementeMastrantuono Raffael eMatarrese AntonioMattarella SergioMatulli GiuseppeMazza DinoMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMensorio CarmineMensurati Elio

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

Merloni FrancescoMerolli CarloMicheli FilippoMichelini Albert oMilani Gian StefanoMisasi RiccardoMonaci AlbertoMongiello Giovann iMontali Sebastian oMoroni Sergi oMundo AntonioNapoli VitoNenna D 'Antonio AnnaNicotra Benedetto Vincenz oNoci MaurizioNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Orciari GiuseppeOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePatria RenzoPavoni Benit oPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccoli FlaminioPiermartini GabrielePietrini VincenzoPiredda MatteoPiro FrancoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePolverari Pierluig iPrtatadino CostantePoti DamianoPrincipe SandroPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicola

Rabino Giovanni Battist aRadi Lucian oRaffaelli MarioRais Francesc oRavaglia Gianni

Rebulla LucianoReina Giusepp eRenzulli AldoRicci FrancoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera GiovanniRocchi RolandoRocelli Gian Franc oRognoni VirginioRojch AngelinoRomita Pier Luig iRosini GiacomoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRotiroti RaffaeleRubbi Emili oRusso Ferdinand oRusso RaffaeleRusso Vincenzo

Sacconi MaurizioSanese NicolamariaSangalli CarloSanguineti MauroSantarelli GiulioSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSantuz Giorgi oSanza AngeloSapienza OrazioSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScàlfaro Oscar LuigiScarlato GuglielmoScotti VincenzoSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerrentino PietroSignorile Claudi oSilvestri GiulianoSoddu PietroSorice VincenzoSpini ValdoStegagnini BrunoSterpa EgidioSusi Domenico

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Camera dei Deputat i

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Tarabini EugenioTassone MarioTempestini Francesc oTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi AngeloTognoli CarloTorchio Giusepp eTravaglini Giovanni

Urso Salvator eUsellini Mario

Vairo GaetanoVazzoler SergioVecchiarelli Brun oViscardi MicheleViti VincenzoVito AlfredoVizzini Carl oVolponi Alberto

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZanone ValerioZarro GiovanniZavettieri SaverioZolla MicheleZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giusepp e

Hanno risposto no:

Alborghetti GuidoAlmirante Giorgi oAngelini GiordanoAngius GavinoAuleta Francesco

Baghino Francesco GiulioBarbera AugustoBarbieri Silvi aBargone AntonioBarzanti NedoBassanini Franc oBecchi AdaBeebe Tarantelli Carol eBellocchio Antonio

Benevelli LuigiBernasconi Anna MariaBevilacqua Cristin aBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBonfatti Paini MarisaBorghini GianfrancescoBoselli Milvi aBrescia GiuseppeBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calvanese FloraCannelonga SeverinoCapecchi Maria Teres aCaprili MilziadeCaradonna GiulioCastagnola Luig iCavagna MarioCeci Bonifazi Adrian aCervetti GiovanniChella MarioCherchi SalvatoreCiabarri VincenzoCiafardini MicheleCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiocci LorenzoCivita SalvatoreColombini LedaCordati Rosaia Luigi aCrippa Giuseppe

D'Alema MassimoD 'Ambrosio MicheleDe Julio SergioDel Donno OlindoDignani Grimaldi VandaDi Pietro Giovann iDi Prisco Longo ElisabettaDonazzon Renato

Fagni EddaFelissari LinoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFilippini GiovannaFini Gianfranc oFolena PietroForleo FrancescoFracchia Bruno

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Camera dei Deputati

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Francese AngelaFranchi Franco

Gabbuggiani ElioGalante MicheleGaravini AndreaGelli BiancaGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGrilli RenatoGuarra Antonio

Lauricella AngeloLavorato GiuseppeLo Cascio Galante GigliolaLo Porto GuidoLorenzetti Pasquale Maria RitaLucenti Giuseppe

Macaluso Antonin oMacciotta Giorgi oMaceratini Giuli oMainardi Fava AnnaMammone Nati aMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarri GermanoMasini NadiaMassano MassimoMatteoli AlteroMazzone AntonioMennitti Domenic oMenzietti Pietro Paol oMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMombelli Luig iMonello PaoloMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMotetta Giovann i

Nania DomenicoNapolitano GiorgioNappi Gianfranc oNardone Carmin eNerli FrancescoNicolini Renato

Orlandi Nicoletta

Pacetti MassimoPallanti Novello

Parlato AntonioPascolat RenzoPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla AnnamariaPellegatta GiovanniPellicani GiovanniPicchetti Santin oPinto Renda RobertaPoli Gian GaetanoPoli Bortone Adrian aPolidori EnzoPrandini OnelioProvantini Alberto

Quercioli Elio

Rallo Girolam oRauti GiuseppeRebecchi AldoRecchia Vincenz oReichlin AlfredoRidi SilvanoRomano DanielaRubbi Antonio

Samà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSapio FrancescoSchettini GiacomoSerafini Anna Mari aSerafini Massim oSolaroli BrunoSospiri NinoStaiti di Cuddia delle Chiuse Tomas o

Stefanini Marcell oStrada RenatoStrumendo Luci o

Taddei Blenda MariaTagliabue GianfrancoTassi Carl oTesta EnricoTorna MarioTortorella AldoTrabacchi FeliceTrabacchini QuartoTremaglia MircoTurco Livia

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Atti Parlamentari

— 9083 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 8

Umidi Sala Neide Maria

Valensise RaffaeleVeltroni ValterViolante LucianoVisco Vincenzo

Zangheri Renat o

Si è astenuto:

Ebner Michl

Sono in missione :

Palmieri Ermenegild oPandolfi Filippo Mari aScovacricchi MartinoTrantino Vincenzo

Assegnazione di progetti di legg ea Commissioni in sede referente .

PRESIDENTE. A norma del comma 1dell'articolo 72 del regolamento, comu-nico che i seguenti progetti di legge sonodeferiti alle sottoindicate Commission ipermanenti in sede referente:

I Commissione (Affari costituzionali) :

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONAL ESTERPA E SERRENTINO: «Abrogazione de icommi primo e secondo della XIII dispo-sizione transitoria della Costituzione »(1341) ;

Il Commissione (Giustizia) :

STERPA: «Nuova disciplina degli obbligh idei figli nei confronti dei genitori» (1052)(con parere della I Commissione);

«Disposizioni per l 'applicazione dell 'ac-cordo 18 febbraio 1984 tra l'Italia e l aSanta Sede, ratificato con legge 25 marz o1985, n . 121, nella parte relativa al matri -monio» (1831) (con parere della I Commis-sione);

«Interventi nel settore del giuoco e delle

scommesse clandestine e tutela della cor-rettezza nello svolgimento di competi-zioni agonistiche» (1888) (con parere dellaI, della VI e della VII Commissione);

PEDRAllI CIPOLLA ed altri: «Modifiche a lcodice di procedura penale in materia d iimpugnazioni» (2090) (con parere della 1Commissione);

BOATO ed altri : «Abolizione del sog-giorno obbligato» (2166) (con parere dellaI Commissione) ;

III Commissione (Esteri):

«Ratifica ed esecuzione dello scambiodi note tra il Governo della Repubblicaitaliana e la Food and Agricolture Organi-zation of the United Nations (FAO) perl 'ampliamento della sede centrale dell'Or-ganizzazione stessa, effettuato a Roma i l10 giugno 1986» (1850) (con parere della I,della V, della VI e della VIII Commis-sione);

VI Commissione (Finanze) :

CoLUCCI ed altri : «Norme per potenziarela ricerca e l 'assistenza nel campo me-dico-scientifico» (215) (con parere della V,della VII e della XII Commissione);

VIII Commissione (Ambiente) :

MARTINAllOLI ed altri: «Norme sulla de-finizione e razionalizzazione di procedi -menti amministrativi per la tutela preven-tiva dell'ambiente» (676) (con parere dellaI, della Il, della V, della VII e della XICommissione) ;

XI Commissione (Lavoro) :

CRISTOFORI ed altri : «Riforma dell'Ent enazionale di previdenza ed assistenza ve -terinari» (392) (con parere della I, della Il,della V, della VI e della XII Commis-sione) .

Autorizzazione di relazione orale .

PRESIDENTE. La X Commissione per-manente (Attività produttive) ha delibe-

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Atti Parlamentari

— 9084 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

rato di chiedere l 'autorizzazione a riferir eoralmente all 'Assemblea sul seguente di -segno di legge :

«Conversione in legge del decreto-legg e9 gennaio 1988, n. 7, recante assegnazion eall'ENEA di un contributo per il secondosemestre del 1987 a titolo di anticipazionesul contributo globale per il quinquiennio1985-1989» (2157) .

Se non vi sono obiezioni, rimane stabi-lito così .

(Così rimane stabilito) .

Annunzio di interrogazionie di interpellanze.

PRESIDENTE . Sono state presentat ealla Presidenza interrogazioni e interpel-lanze . Sono pubblicate in allegato ai reso -conti della seduta odierna .

Annunzio di una risoluzione ,

PRESIDENTE . È stata presentata allaPresidenza una risoluzione . E pubblicatain allegato ai resoconti della sedutaodierna .

Ordine del giornodella prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine delgiorno della prossima seduta .

Lunedì 1 febbraio 1988, alle 16,30 :

Seguito della discussione del disegno dilegge :

S. 470. — Disposizione per la forma-zione del bilancio annuale e pluriennal edello Stato (legge finanziaria 1988) (ap-provato dal Senato) (2043) .

— Relatori : Aiardi, per la maggioranza ;Mennitti, Garavini, Tamino, Mattioli, diminoranza .

La seduta termina alle 20,25 .

Apposizione di firmaad una interrogazione .

L ' interrogazione dei deputati Tagliabueed altri n . 5-00462, pubblicata sul Reso-conto sommario di giovedì 28 gennaio1988, a pagina Il, seconda colonna, è statasottoscritta anche dal deputato Anna Mari aBernasconi .

Ritiro di un documentodi sindacato ispettivo .

Il seguente documento è stato ritirato dalpresentatore: interrogazione a rispost ascritta Guarra n . 4-04031 del 28 gennaio1988 .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIODEI RESOCONTIDOTT. MARIO CORSO

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALEAvv . GIAN FRANCO CIAURRO

Licenziato per la composizione e la stamp adal Servizio Resoconti alle 21,40 .

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Atti Parlamentari

— 9085 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE ,INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

ANNUNZIATE

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

La X Commissione,

premesso che

il presidente dell'Ente elettric ofrancese, EDF, Pierre Delaporte in unadichiarazione ha deplorato i risultati de lrecente referendum sul nucleare in Italia ,arrivando a dichiarare che questo referen-dum: non può rimettere in causa la par-tecipazione dell 'ENEL al programma Su-perphenix ed i relativi impegni come, a desempio, il contributo alla riparazione delbariletto della centrale che costerà circa90 miliardi di lire ;

l'indebitamento dell'EDF, presie-duto dal signor Delaporte ha raggiunto i224 miliardi di franchi pari a circa49 .000 miliardi di lire, che tale indebita -mento è in aumento ed è pari a 1,65voltecese ;

il fatturato annuo dell'Ente fran-

una delle iniziative più fallimen-tari dell 'EDP è proprio il Superphenix, ri-sultato costosissimo (fermo dopo tremesi dall'avvio, non riaprirà per molti

mesi ancora), pericoloso e tecnologica-mente obsoleto ;

con voto popolare sono state abro-gate quelle norme che consentivano all'E-NEL di partecipare all 'esercizio di cen-trali elettronucleari all'estero .

Vista la decisione di abbandonare i lprogetto PEC e di non percorrere lastrada dei reattori veloci, visto il carat-tere costoso, rischioso e fallimentare de lSuperphenix, visto che ogni ulteriore indu-gio in questo impianto suona non corri-spondente alla volontà popolare referen-daria e si traduce in un inutile nuovospreco di denaro pubblico ,

impegna il Governo

a) a riferire al Parlamento sui con-tenuti dell'incontro di venerdì 29 fra i

vertici dell'EDF e dell'ENEL e sulle con-clusioni eventuali sull'esercizio dell'im-pianto Superphenix di Creys-Malville ;

b) a riferire al Parlamento sulle de-cisioni del Governo sulla partecipazione

dell 'ENEL al Superphenix dopo il referen-dum che ha tolto all'ENEL la possibilitàdi partecipare all'esercizio di centrali nu-cleari all'estero ;

c) a mettere in atto tutte le neces-sarie iniziative per attuare quanto decisodagli elettori con il voto referendario d icui sopra.

(7-00090) « Tamino,

Russo

Franco ,Ronchi » .

*

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Atti Parlamentari

— 9086 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSIONE

CIABARRI E MOMBELLI. — Al Mini-stro della difesa. — Per sapere – premess o

che

l'articolo 5-ter della legge n . 470 del

1987 stabilisce che i giovani interessati

alla chiamata alle armi negli anni 1987 e1988, purché residenti nei comuni di cuiall'articolo 1, comma 1, lettera a), pos-sono prestare a domanda il servizio mili-tare di leva nel territorio della provinciadi appartenenza . I giovani sono utilizzatipresso gli uffici tecnici delle amministra-zioni dello Stato, delle regioni o di altr ienti territoriali per coadiuvare il perso-nale di detti enti ed uffici oltre che per

partecipare alla realizzazione di progetti

mirati al ripristino del territorio, finan-ziati dallo Stato e dagli altri Enti citati ;

la circolare n. 350 del 21 gennaio1988 della regione militare nord-oves tprescrive che tutte le spese debbano es-sere a carico degli enti che utilizzano igiovani di leva e che gli stessi il finesettimana debbano rientrare presso i re-

parti di appartenenza ;

presso l'amministrazione provincial edi Sondrio si è svolta il 28 gennaio 198 8

una riunione dei sindacati e dei presi-

denti delle comunità montane che hannounanimemente espresso opposizione all eistruttorie impartite dalla citata circolaredella Regione Militare nord-ovest, dichia-rando di non essere in tal modo disponi -

bili ad avvalersi dei giovani di leva – :

quali iniziative intenda assumere

per consentire ai giovani già in servizio

di leva o interessati al rinvio per l'anno1988 di svolgere servizio nei comuni d ileva come previsto dalla legge n . 470 del1987 senza aggravi finanziari per gli ent iche intendono avvalersene ;

se non ritiene opportuno eliminarel'obbligo del rientro settimanale presso i

reparti di appartenenza, in relazione a i

problemi organizzativi ed ai costi aggiun-tivi che si verrebbero a creare, sostituen-dolo con altre forme di controllo .

(5-00468)

VELTRONI E RIDI . — Al Ministrodelle poste e telecomunicazioni . — Per co-noscere se è vero che sia in atto, da parte

del consiglio di amministrazione e dell a

Direzione della Fondazione Ugo Bordoni

una manovra tendente a snaturarne le

caratteristiche di ente di ricerca al servi-

zio della pubblica amministrazione come

da Convenzione in atto .In particolare si chiede :

se corrisponde a verità il fatto che

la Fondazione abbia chiuso l'esercizio fi-nanziario 1987 con un notevole passivononostante un cospicuo incremento degl iintroiti assicurato dal decreto del Presi -dente della Repubblica n . 523 del 13 ago-

sto 1984 e abbia deciso il blocco delle

assunzioni, delle sostituzioni e delle borse

di studio che rappresentano uno dei fini

istituzionali della Fondazione ;

per quale motivo si intende poten-ziare la rivista Poste e telecomunicazioni ,pubblicazione di discusso valore scienti-fico, la cui diffusione è costituita esclusi-vamente da' un centinaio di abbonati pri-

vati oltre a 3 .000 sottoscrizioni da pare

del Ministero PT e dell 'ASST ;

se ritenga opportuno che Direttore

della rivista sia il professor Raffaele

Lauro che riveste anche la carica di

membro del consiglio di amministrazionee che ad esso sia corrisposto un com-penso sproporzionato alla natura e alla

diffusione della rivista ;

se è vero che sia stata commissio-

nata e pagata alla SARIN un 'analisi peril potenziamento della rivista, potenzia -mento che comporterebbe una spesa com-plessiva di circa un miliardo di lire (ci -

fra corrispondente a circa 1'8 per cento

degli introiti della Fondazione) ;

per quale motivo il consiglio di am-

ministrazione ha approvato una spesa di

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Atti Parlamentari

— 9087 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

circa un miliardo a fondo perduto perattrezzare, nella sede affittata a via B .Castiglione, una sala per conferenze di 85posti, quando la cifra spesa avrebbe con -sentito di affittare, utilizzando i soli inte-ressi bancari, sale di dimensioni adeguatealle necessità, per più di 40 giorni al -l'anno;

per quale motivo, malgrado il pa-rere 710/86 espresso dalla I sezione delConsiglio di Stato, che consiglia di evi-tare una maggioranza delle Concessiona-rie in seno al consiglio di amministra-zione della Fondazione, il ministro abbianominato come suoi rappresentanti, oltreal professor E. Briganti, Presidente dell aFondazione medesima, e al sunnominatoprofessor R. Lauro, il dottor V. Scalia ,vice presidente SIP, ricostituendo de factola maggioranza sconsigliata .

Per concludere si chiede se il Ministronon ritenga opportuno un intervento ur-gente per la verifica della situazione i nFondazione Ugo Bordoni .

(5-00469)

GRIPPO, SARETTA, LEONE, CAR-RUS, CARDINALE, SILVESTRI ,QUARTA, BIAFORA, JOSSA, MASTRAN-TUONO, CIAMPAGLIA E LAMORTE. — AlMinistro dei trasporti . — Per conoscere –premesso che

il problema del funzionamento deltrasporto aereo è particolarmente sentit onella opinione pubblica, stante le quoti -diane difficoltà e i continui disagi soppor-tati dagli utenti ;

in tempi recenti sono stati promoss iservizi aggiuntivi quali il Club « FrecciaAlata », che determinano incontrollabil idifferenziazioni di trattamento tra gl iutenti del servizio aereo ;

dall'utenza pervengono sollecitazion isugli effetti della gestione del club « Frec-cia Alata », promosso dalla compagnia d ibandiera ALITALIA sovente a prevalent ecapitale pubblico ;

la trasparenza gestionale dei serviz ideve rispondere ad una gestione non

clientelare ma ad un corretto funziona -mento che è condizione irrinunciabile perun sempre più intenso avvicinamento eun credibile rapporto tra cittadini e so-cietà – :

lo Statuto del Club « Freccia Alata » ,i criteri di funzionamento e di gestione, inominativi di tutti i dirigenti della so-cietà Alitalia che hanno avuto ed hann oresponsabilità nel servizio sopraindicato, icriteri e i requisiti che determinano l aammissibilità dei soci al Club stesso e sevi siano deroghe al riguardo .

(5-00470)

ORLANDI, MIGLIASSO, MINOZZI E

CICERONE. — Ai Ministri dell ' industria ,commercio e artigianato, del lavoro e previ-denza sociale e delle poste e telecomunica-zioni . — Per sapere – premesso che

nello stabilimento Alcatel-Face Stan-dard di Avezzano (L'Aquila) sono occu-pati 319 lavoratori di cui oltre 1 '80 percento donne ;

tale stabilimento fa parte del gruppoITT-Alcatel che attualmente detiene il 14per cento del mercato pubblico nel set-tore delle telecomunicazioni ;

nell'incontro tenuto il 27 gennaio1988 a Milano con il coordinamento sin-dacale, la direzione aziendale ha dichia-rato che nell'unità produttiva di Avezzanovi è un esubero di circa 100 lavoratoriche non potrà essere eliminato neppurecon i licenziamenti incentivati e con iprepensionamenti, a causa della riduzionedi carichi di lavoro rispetto all'87, in par-ticolare per i prodotti la cui lavorazioneviene effettuata nello stabilimento diAvezzano (centralini telefonici BCS, Fu-tura, Nova, Rigenerato Stet e RigeneratoGondola) ;

l'azienda nel luglio 1987 aveva an-nunciato nuove produzioni per lo stabili -mento di Avezzano, fra cui telefoni senzafili (cordless), segreterie telefoniche e ter-moplastico, che invece poi sono state con -vogliate verso stabilimenti dell'Italia set-tentrionale ;

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Atti Parlamentari

— 9088 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

a partire dal 1980 gli organici sonostati ridotti del 60 per cento e può consi-derarsi in parte fallito il piano di ricon-versione e ristrutturazione dell'aziendadal settore elettromeccanico a quello elet-tronico, varato nel 1981, per l 'attuazionedel quale sono stati utilizzati anche fi-nanziamenti CEE per la riqualificazionedel personale, poiché a quest'ultima nonsono corrisposte le conseguenti commesse;

maggiori difficoltà deriveranno all'a-zienda dal mancato finanziamento delpiano accelerato delle telecomunicazioni ,che prevedeva lo stanziamento di 5 .000miliardi;

inoltre nell'incontro con il Coordina -mento sindacale l'azienda si è dichiaratasostanzialmente indisponibile alla ricercadi soluzioni per lo stabilimento di Avez-zano, affermando -che le nuove commesseche riuscirà a reperire « non sono adattealla manodopera femminile » –:

quali interventi intendano promuo-vere nei confronti dell'azienda affinchévengano salvaguardati i livelli occupazio-nali, garantendo nuove produzioni, consi-derato inoltre che il processo innescatosista penalizzando in modo specifico gl istabilimenti meridionali e in particolar equello di Avezzano e che la situazione ètale da porre in discussione il futuro del -l'unità produttiva, come già accaduto conlo stabilimento di Balsorano, dello stessogruppo e sito a 45 chilometri da Avez-zano, smantellato lo scorso anno ;

se non ritengano gravissima l'affer-mazione fatta dall'azienda in relazionealla presunta inadeguatezza della mano-dopera femminile alle nuove produzioni enon giudichino che essa costituisca unapalese violazione della normativa sull aparità tra uomo e donna .

(5-00471)

VELTRONI, BASSANINI E SOAVE . —Al Ministro delle poste e delle telecomunica-zioni. — Per conoscere – in relazione all aavvenuta autorizzazione ministeriale all'e-

sercizio di impianti ripetitori della tra-smissione televisiva delle emittenti Tele-montecarlo e Telecapodistri a

per quali motivi tali autorizzazionisiano state concesse ;

se il ministro non ritenga che il rila-scio di tali autorizzazioni possa prefigu-rare aspetti e precostituire situazioni checondizionerebbero la disciplina dell'emit-tenza radiotelevisiva da adottare con l alegge generale sul sistema delle comuni-cazioni di massa ;

se il ministro non ritenga che tal iautorizzazioni contrastino con l'articolo 3della legge n . 10 del 1985, e determininouna inammissibile disparità di tratta -mento tra emittenti italiane e emittent iestere e pseudoestere ;

se il ministro non ritenga, per tutt iquesti motivi, di revocare le predetteautorizzazioni .

(5-00472)

GASPAROTTO. — Ai Ministri dei lavoripubblici e dell'ambiente . — Per sapere –premesso che

a seguito delle grandi pigne ed eson-dazioni che colpirono la provincia di Por-denone ed una parte del Veneto nel 1965e 1966, venne costituita la Commissioneinterministeriale « De Marchi », che pro-spettò la costruzione di alcuni serbato imontani per una eventuale laminazionedelle piene dei fiumi Livenza e Piave ;

sulla base di un primo studio d ifattibilità, nel 1970, il Comitato intermi-nisteriale per la difesa del suolo ha re-datto un progetto di larga massima perla realizzazione di uno sbarramento su lfiume Meduna in località Colle in comun edi Arba (Pordenone), al fine di tratte-nere le piene ;

nel 1974 il Ministero dell 'agricol-tura, tramite il Comitato nazionale di ini-ziative agricole, assegnava ulteriori finan-ziamenti per la prosecuzione degli studidi fattibilità dello sbarramento di Colle edel conseguente invaso ;

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Atti Parlamentari

— 9089 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

è stata attuata una ricerca, circa la

tenuta della sponda destra dell'invaso di

Colle ;

il comune di Arba, nel cui territori o

si dovrebbe realizzare l'opera, non è mai

stato investito del problema, né coinvolto ,

nonostante studi e progettazioni impe-gnino ministeri ed organismi pubblici, daoltre venti anni ;

ìl consiglio comunale di Arba, con

delibera n. 19 del 16 marzo 1987 sottoli-neava la mancanza di uno studio di im-patto ambientale dell'opera succitata ,

ed i pericoli a cui verrebbe sottopostala frazione di Colle, collocata in spon-da destra e ad una quota inferiore ri-

spetto a quella di massimo invaso de lbacino ;

le Giunte regionali del Friuli-Venezi a

Giulia e del Veneto hanno espresso unparere favorevole alla costruzione dell o

sbarramento di Colle, senza il coinvolgi -mento ed il consenso del comune e dell apopolazione di Arba ;

a oltre venti anni, le popolazioni ri-

vierasche del bacino di Livenza attendo-no risposte definitive in termini di sicu-rezza ;

alla colpevole inerzia per i ritardi ,per gli interventi parziali e limitati, e pe r

la mancanza di un piano complessivo d i

intervento nell'intero bacino idrografico,le forze di Governo hanno risposto con

un progetto di sbarramento sul fiume Me-duna a Colle di Arba che non risolve i

problemi del bacino e può creare gravipericoli per la popolazione locale ;

l'area interessata dall'invaso, zon asismica e terremotata dagli eventi del1976, è già ' particolarmente gravata d aservitù militari, poligoni, bacini montanipubblici e privati e da uno stato di de -grado economico e sociale ;

la popolazione locale ha già manife-stato ripetutamente la propria contrariet àalla realizzazione dello sbarramento ;

la zona interessata conosce ancoragli effetti devastanti del disastro del Va-

jont

a) se è stato predisposto uno studi oed un progetto esecutivo per l'intero ba-cino idrografico e se sono stati stanziat i

conseguentemente adeguati mezzi finan-ziari ;

b) quali e quanti interventi sono

stati realizzati dopo le esondazioni de l

65-66;

c) se non intenda sospendere ogn iiniziativa riguardante lo sbarramento su lfiume Meduna a Colle, e acquisire prima

di ogni ulteriore passo il parere del consi-glio comunale di Arba e del consiglio

provinciale di Pordenone .

(5-00473)

COLOMBINI, BENEVELLI, CECI BO-NIFAZI, FACHIN SCHIAVI, BERNA-

SCONI, SANNA, CALVANESE, MONTA-

NARI FORNARI, MAINARDI FAVA, DI-GNANI GRIMALDI, PELLEGATTI, L OCASCIO GALANTE, PINTO, NAPPI E TA-GLIABUE . — Al Presidente del Consigliodei ministri . — Per sapere – premesso che

con decreto del Presidente del Consi-glio dei ministri del 25 gennaio 1985 èstato costituito il « Consiglio Nazional esui problemi dei minori » ed insediato nel

giugno 1986 con il compito di :

« a) realizzare e promuovere, su i

problemi dei minori, attività di studio, d i

ricerca e di indagine, elaborare progetti ,attuare verifiche e valutazioni ;

b) favorire il collegamento tra i var i

organismi interessati ai fini dell'imposta-zione e del perseguimento di una politicaunitaria per i minori ;

c) formulare proposte ed esprimere

pareri al Governo su iniziative di carat-tere legislativo, amministrativo e tecnicointeressanti i minori ;

d) predispone una relazione an-

nuale sull'azione legislativa ed ammini-strativa sviluppatasi nel periodo nel Paese

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Atti Parlamentari

- 9090 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 8

per quanto attiene ai problemi dei minor i(0-18 anni) anche al fine di permettereal Governo la formulazione di direttivealle Regioni e agli enti interessati » ;

risulta che fin dal 30 gennaio 198 7il Consiglio ha elaborato una relazione-documento: « per una politica unitari adell'infanzia e dell'adolescenza », pare ,mai discussa in nessuna delle sedi prepo-ste ;

difficoltà di ordine finanziario e tec-nico amministrativo pare siano frappost ealla funzionalità del Consiglio stesso so-prattutto la non chiarezza del ruolo ecollocazione istituzionale che esso deveavere – :

1) quali strutture, supporti tecnici ,finanziamenti e personale nell'ambito de lMinistero dell'interno, sono stati messi adisposizione del Consiglio nazionale su iproblemi dei minori ;

2) se non ritenga utile informare i lParlamento sull'attività svolta dal Consi-glio nazionale sui problemi dei minori ;

3) come intende dare certezza isti-tuzionale e di funzionalità, al Consigliostesso, per farne strumento efficace e con-tinuativo della politica d'indirizzo alle re-gioni e agli enti locali e per una modern apolitica dell'infanzia e come strumentodelle scelte generali del Governo rispett oalle condizioni e ai problemi dell'infanzia ,per risolverli .

- (5-00474)

BIANCHINI. — Al Ministro dei tra-sporti . — Per sapere – premesso ch e

da una interrogazione dei deputat iGrilli, Mainardi Fava, Angelini presentatail 20 gennaio 1988 n . 5-00416 si ipotizzauna presunta volontà delle FF.SS . di ac-quisire e potenziare il terminal privato diPiacenza;

a Piacenza in località le Mose* èstata costruita la sede della nuova Do-

gana che è in attesa di apertura dopo lastipula della convenzione con il Ministerodelle finanze ;

d'accordo con detto Ministero la so-cietà IMEBEP (a capitale pubblico ca-mera di commercio e comune di Piacen-za) proprietaria del terreno e dell'immo-bile, ha concordato con lo stesso Mini-stero delle finanze un raccordo ferroviarioche dovrebbe scorrere parallelamente allalinea Piacenza-Cremona ;

il comune di Piacenza ha richiesto atal fine la ristipula di una convenzionecon le Ferrovie dello Stato a suo temposcaduta –:

se e con quali tempi il consiglio diAmministrazione delle FF.SS. intendapervenire a stipulare detta convenzion econ il comune di Piacenza per assicurareil raccordo ferroviario alla nuova doganain località le Mose;

se in ogni caso tale convenzioneavrà la precedenza sull'ipotizzato acqui-sto e potenziamento del terminai privatodi Piacenza .

(5-00475 )

SANGUINETI, BAGHINO, ANGELIN IGIORDANO, RIDI, CHELLA, DUTTO,GRIPPO, MACCHERONI E REINA. — AlMinistro della marina mercantile. — Perconoscere – premesso

che sono stati acquistati, dal Mini-stero della marina mercantile, venti bat-telli « Pelikan » ;

che gli stessi sono stati dati in dota-zione, per la gestione, alle Capitanerie diPorto ;

che tali battelli sono stati acquistat inel quadro di un programma ecologico d ipulizia del mare ;

che risulta una loro scarsa utilizza-zione, per svariati motivi tra cui la ca-renza di personale qualificato ;

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Atti Parlamentari

— 9091 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

che, pare, sia nelle intenzioni de lMinistero operare per un maggior utilizz odi tali battelli, al fine anche di giustifi-care l'investimento effettuato – :

se ciò corrisponde al vero e, in par-ticolare, se tale maggior utilizzo sarà rea-lizzato attraverso una gestione diretta conpersonale della pubblica amministrazione,

o attraverso una concessione a trattativaprivata ed esclusiva come, nel passato haprovveduto a fare la società Castalia(convenzionata con il Ministero dellamarina mercantile)' nei confronti dei pri-vati, oppure – come previsto per la ge-stione della cosa pubblica – tramite rego-lare gara di appalto, come peraltro sugge-rito dalla Corte dei conti .

(5-00476 )

*

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Atti Parlamentari

— 9092 —

Camera dei Deputat i

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITTA

GUARRA E MACERATINI . — Al Mini-stro di grazia e giustizia . — Per sapere –premesso che con relazione del 20 ottobr e1987 diretta alla Procura generale dellaCorte d 'Appello di Napoli la Procuradella Repubblica di Avellino ha eviden-ziato le gravi ed allarmanti carenze d ipersonale che si registrano nel menzio-nato ufficio giudiziario del capoluogo ir-pino ;

che, in particolare, tali carenze s ievidenziano a fronte di un preoccupant eaumento degli affari penali (30 per cent oin più rispetto al 1986) in quella circo-scrizione e di una crescente presenza de lfenomeno camorristico, con la conse-guente necessità di un congruo amplia-mento degli organici dei magistrati, com edi quelli dei cancellieri, dei segretari edel personale ausiliario –

quali immediate iniziative si inten-dono assumere per provvedere la Procur adella Repubblica di Avellino del perso-nale occorrente ad un razionale e soddi-sfacente espletamento delle sue impor-tanti e delicate funzioni .

(4-04079 )

CAPANNA E RONCHI. — Ai Ministridei trasporti, dell'industria, commercio e ar-tigianato e dell'ambiente. — Per sapere –considerato che

l 'ENEL intende riconvertire a car-bone la centrale termoelettrica di Pietra -fitta (Perugia) nonostante si sia dimo-strata la dannosità ambientale e l'antieco-nomicità ;

le istituzioni locali, regione e co-mune di Piegaro, hanno sempre cercatodi giustificare tale scelta perché porta-trice di un collegamento ferroviario Peru-gia-Chiusi per il trasporto passeggeri edel carbone ;

la Federazione provinciale di D .P. diPerugia per giusta chiarezza in merit oalla possibilità di realizzare il suddett ocollegamento ferroviario ha indirizzatomissiva al presidente delle FF .SS . e chelo stesso in risposta ha asserito che inumerosi studi avevano dimostrato che :si tratterebbe di un'opera di notevolis-simo impegno tecnico ed economico, ch enon è finanziato nei vigenti programmi d ipotenziamento della rete ferroviaria, n éprevista fra gli interventi inseriti ne lpiano pluriennale di investimenti dell eFF.SS. recentemente approvato ;

nonostante quanto sopra l ' ingegnerCiuffini membro del consiglio di ammini-strazione delle FF .SS. e l'assessore ai tra -sporti della regione Umbria continuanoa promettere il collegamento ferroviarioPerugia-Chiusi dichiarando sulla stampache si farà una ferrovia per solo car-bone o addirittura che sono false le noti -zie che D.P. ha fatto conoscere allastampa;

gli interroganti ritengono gravi ledichiarazioni dell'ingegner Ciuffini e del -l'assessore Fatale perché la loro volutaambiguità ha lo scopo di far iniziare ilavori di riconversione della centrale ,mettendo quindi le popolazioni, le forzepolitiche e le associazioni che si sono op-poste in ogni modo alla riconversione acarbone di fronte al fatto compiuto nonsolo perché non è stata fatta alcuna valu-tazione di impatto ambientale, ma ancheperché il trasporto del carbone sugomma, oltre ad essere pericoloso e deva-stante per l 'ambiente, è altamente antie-conomico, di fronte al fatto compiuto –:

quali iniziative i ministri competentiintendono prendere perché la riconver-sione di una centrale avvenga second ocriteri di economicità e di rispetto am-bientale e in ogni caso i lavori inizin oquando siano certi e resi pubblici tutti ipresuppposti per la sua realizzazione equindi anche e per l'eventuale ferroviaper il trasporto del carbone .

(4-04080)

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Atti Parlamentari

— 9093 —

Camera dei Deputat i

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RUSSO FRANCO E RONCHI. — AiMinistri per gli affari speciali, per gli affar iregionali e del lavoro e previdenza sociale .— Per sapere – premesso ch e

1) nonostante sia scaduta da quasiun mese la validità delle tessere di liberacircolazione rilasciate ai titolari di pen-sioni sociali, di pensioni al minimo INPS ,agli invalidi permanenti e al personaledelle forze , dell'ordine, l'amministrazionedella regione Lazio non ha erogato i con-

tributi di sua competenza necessari all acopertura finanziaria per l 'anno 1987;

2) non risulta nel bilancio di previ-sione per il 1988 nessuno stanziamentodestinato a tal fine ;

3) 1 'ACOTRAL, precisa che al mo-mento si trova nelle condizioni di nonpoter fronteggiare la situazione ed adem-piere alle prescrizioni della legge statale131 del 1983, informando che in man-canza di copertura finanziaria, non saràpiù possibile rinnovare le concessioni diviaggio alle categorie summenzionate – :

quali interventi i ministri interrogatiintendano adottare affinché venga rispet-tata una legge dello Stato la cui inosser-vanza da parte della regione penalizzaanche categorie deboli economicamente ,vanificando lo spirito della legge .

(4-04081 )

RUSSO FRANCO . — Al Ministro del-l'interno. — Per conoscere – in relazionealla morte del signor Mohammed Idriss ,26 anni, cittadino etiope, ucciso a Rom ada un colpo di pistola al volto sparato d aun agente della polizia di Stato – qualesia stata la dinamica del tragico episodio ,se risponde al vero che la vittima, inevidente stato di ubriachezza, fosse « ar-mato » di un tagliaunghie e quali sian ostati i motivi per i quali si è fatto usodelle armi da fuoco e con esiti così fune-sti .

(4-04082)

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per sapere se siano vere le

voci circolanti a Basilea (Chiasso) in or-

dine ai contributi che il Consolato d'Itali a

darebbe alla Società cooperativa per l'In-tegrazione, nata per l'acquisto della libre-

ria « Rinascita » che si trova nella città ;

voci che sarebbero confermate da dichia-razioni in tal senso rilasciate dal consolestesso in occasione della manifestazioneper la fondazione della società. (4-04083)

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per sapere:

se è normale prassi ministerialequella usata nei trasferimenti del perso-nale del Ministero degli affari esteri all'e-stero, per i quali sarebbe necessario i l

parere delle Confederazioni sindacali, e se

è vero che detto parere debba figurarenel fascicolo personale del dipendente tra-

sferito ;

inoltre, se ritiene legittimo l'uso del

corriere diplomatico per la distribuzionedi materiale stampa sindacale presso lesedi diplomatico-consolari all'estero .

(4-04084)

VESCE, MELLINI E RUTELLI. — AlPresidente del Consiglio dei ministri e a iMinistri dei lavori pubblici e per i problem idelle aree urbane. — Per sapere – pre-messo che

negli ultimi mesi, nella città di Pa-dova, sono arrivati praticamente a sca-denza tutti i contratti dei negozi, i cuicanoni negli ultimi 9 anni, tra una pro -roga e l'altra, avevano subito aumenticontenuti e fissati per legge ;

la situazione, come ha denunciatol'associazione commercianti della città, è

estremamente preoccupante non solo pe r

aumenti che, in alcuni casi, hanno rag-giunto cifre da capogiro, triplicando o

quadruplicando i canoni precedenti, m asoprattutto perché molti piccoli artigian inon hanno potuto sopportare i nuovi af-fitti e sono stati costretti a chiudere – :

1) se non ritenga di dover interve-nire per porre un freno ad un fenomeno

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Atti Parlamentari

- 9094 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 198 8

che non solo costringe tanti piccoli eser-cizi e attività artigianali alla chiusura madetermina anche aumenti ingiustificat i

dei prezzi, collegati a quelli dei canon id'affitto dei negozi, che finiscono per pe-sare interamente sulle tasche dei consu-matori ;

2) se non ritengano che queste ope-razioni siano collegate ad un tentativo d aparte dei grossi gruppi immobiliari di ar-rivare all'espulsione delle piccole attivitàcommerciali, soprattutto dal centro dellacittà, per poter condurre speculazioni im-mobiliari che raggiungono l'obiettivo d istravolgere del tutto l'attuale assetto so-cio-economico .

(4-04085 )

STERPA. -- Al Presidente del Consigliodei ministri e al Ministro per gli intervent istraordinari nel Mezzogiorno. — Per sapere– premesso

che il disposto dell'articolo 3 del de-creto del Presidente della Repubblica 2 8febbraio 1987, n. 58, sul riordinamentodegli enti per la promozione e svilupp odel Mezzogiorno ai sensi dell'articolo 6della legge P marzo 1986, n . 64, prevedeuna modificazione della natura giuridic adell'Istituto per l'Assistenza allo Svilupp odel mezzogiorno IASM con la costituzion edi una s.p.a . ;

° che tale norma non ha ancora tro-vato attuazione, incontrando obiettive dif-ficoltà dato che i compiti che l'ente èdestinato a svolgere, come per il passato ,di promozione e di assistenza sono tal ida non giustificare la creazione di un as.p.a., non conciliabile con funzioni emi-nentemente erogatrici di un ente assisten-ziale, strumento pubblico di interventonella politica economica, quindi senzafini di lucro ;

che del resto sulla materia sì eraespressa (con larghezza di argomenta-zioni derivate da anni di attento esamedel sistema gestionale e dei controlli de-gli enti collegati alla Cassa per il Mezzo -giorno) la Corte dei conti (adunanza 1 5luglio 1986) che nella relazione al Parla -

mento sull'attività della Cassa per il Mez-' zogiorno nel periodo 10 gennaio-31 luglio1984 e sulla gestione di liquidazione, rite-neva opportuno che in sede di ristruttura-zione degli enti collegati all'interventostraordinario nel Mezzogiorno, si ponesseparticolare attenzione sulle necessità diadeguare l'organizzazione istituzionaledello IASM agli ingenti fondi pubblici ch eda esso vengono gestiti ;

che la Corte dei conti ravvisava l anecessità della trasformazione in ent epubblico « ciò non solo al fine di una pi ùcoerente qualificazione ma anche alloscopo di attrarne la figura e l'attivitànell'orbita della normativa che agli Entiimpone determinate regole di condotta ,soggette alla verifica degli organi compe-tenti, in sede di controllo secondo legge » ;

che tale conclusione della Corte erabasata anche su precedenti acute analis i

riportate nel doc. XV n. 59 della IX Legi-slatura della Camera dei deputat i(p. 151-153) da cui emergeva che il si-stema stesso dei controlli previsti non èsufficiente –:

il parere del Governo sugli argo-menti della Corte dei conti e se non siritenga opportuno riconsiderare la dispo-sizione, non ancora attuata, che prevedeil cambiamento della natura giuridicadello IASM da associazione non ricono-

sciuta in S .p.A., per procedere alla costi-tuzione di un ente pubblico.

(4-04086)

STERPA . — Ai Ministri della sanità ,della pubblica istruzione e per il coordina-mento delle iniziative per la ricerca scienti -fica e tecnologica . — Per sapere – pre-messo

che il 3 luglio 1985 è stata firmatauna convenzione triennale tra la regioneMarche e l'Università degli studi di An-cona avente oggetto l 'apertura di nuovespecializzazioni universitarie di medicina ,tra le quali la chirurgia plastica, già pre-viste sia nell'attuale piano sanitario regio-nale che nel precedente ;

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Atti Parlamentari

- 9095 —

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che la suddetta convenzione impe-gnava l ' USL 12 a dare corso alla parteattuativa di propria competenza per l 'a-pertura delle specializzazioni ;

che a tutt'oggi, nonostante il fattoche ultimamente la regione Marche abbi aconcesso (con delibera del 29 dicembre1987) la deroga per le assunzioni del per-sonale necessario ai nuovi servizi, l'US L12 non ha ancora dato corso alle necessa-rie pratiche – :

i motivi di detto ritardo nonché gl ieventuali provvedimenti che si intendon oadottare in caso di persistenza dell'USLin questo atteggiamento negligente chefrena l'Università degli studi di Ancon anello svolgimento della propria attivit àscientifica .

(4-04087)

CASTAGNETTI GUGLIELMO . — AiMinistri dell'ambiente e della sanità . — Per

sapere – premesso

. che la SpA BRESCIAPLAST di Re-medello (BS) per la sua produzione d i

finta pelle utilizza sostanze nocive ;

che le esalazioni che fuoriescono daldepuratore del tutto insufficiente provo-cano sintomi preoccupanti e diffusi(senso di soffocamento, bruciore agli oc -chi, nausea ecc.) fra i lavoratori e fra gl ìabitanti del Comune di Remedello ;

che da numerosi sopralluoghi effet-tuati dalle competenti USL 44 di Monti -

chiari e 41 di Brescia, si è evidenziatol'alto rischio al quale sono sottoposti cit-tadini e lavoratori dell'azienda – :

quali provvedimenti intendono assu-mere per restituire vivibilità all 'ambienteall'interno dell'azienda e alle zone adessa adiacenti e per salvaguardare la sa-lute dei cittadini .

(4-04088)

GEREMICCA, VIOLANTE, FERRARA ,D'AMBROSIO, CALVANESE, FRANCESEE NARDONE. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri . — Per conoscere – consi -

derato che il presidente della giunta re-gionale della Campania, nella sua fun-zione di commissario straordinario del

Governo ai sensi dell'àrticolo 84 della

legge n . 219/81, non ha comunicato gl i

elenchi dei componenti delle commission i

di collaudo degli interventi disposti per

l'attuazione del programma statale di edi-lizia residenziale nell'area napoletana – :

se risponda al vero quanto pubbli-

cato da alcuni giornali, che si tratterebb e

di non meno di 700 (settecento) persone ,

tra le quali magistrati, prefetti e funzio-nari di prefettura, sovrintendenti, membr i

delle commissioni di controllo sugli att i

della Regione, del TAR, della Sezione re-gionale della Corte dei conti, parlamen-

tari, consiglieri regionali, sindaci, addett i

alle segreterie di Ministri, di assessori e

di partiti politici ;

se non ritenga di rendere di pub-

blico dominio : a) i criteri sulla base de i

quali il Commissario straordinario de l

Governo ha proceduto alla formazion e

delle commissioni di collaudo ; b) l'elencodei collaudatori ; c) l'ammontare dei com-

pensi presumibilmente spettanti a ciascu n

commissario; d) gli estremi delle autoriz-

zazioni concesse dalla pubblica ammini-strazione nel caso di funzionari e da l

CSM nel caso di magistrati ;

altresì, gli elenchi del personale con-venzionato ai sensi della legge n . 219/81

con il Commissario straordinario del Go-verno e con la giunta regionale della

Campania, considerato che si tratta d i

più di 1 .200 (milleduecento) persone che

ai sensi della legge •n . 730/87 saranno as-

sunte a tempo indeterminato presso la

regione Campania e che le convenzioni in

questione, secondo quanto dichiarato da l

ministro per la protezione civile Gaspari

alla Commissione affari costituzional i

della Camera il 12 gennaio 1988 « sono

state stipulate senza l'attivazione dell e

procedure di autorizzazione e di approva-zione da parte del dipartimento della

protezione civile » .

(4-04089)

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Atti Parlamentari

- 9096 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

ANTONUCCI . — Ai Ministri dell' indu-stria, commercio e artigianato e dell'agri-coltura e foreste. — Per sapere – premessoche

il decreto-legge legislativo n . 315 del1944 ha soppresso gli Uffici provincial i

dell'economia e in pari tempo ha ricosti-tuito – alle dirette dipendenze del Mini-stero dell'industria – gli Uffici provincial idell'industria, commercio e artigianato ,con il compito di curare gli atti e i prov-vedimenti del Ministero medesimo ;

il richiamato decreto, inoltre, ha sta-bilito che le camere di commercio e gl iuffici provinciali possono avvalersi dell 'o-pera del rispettivo personale e che l espese relative al funzionamento di quest iultimi siano a carico delle camere d icommercio ;

lo Stato, oltre a tenere conto di tal eadempimento a carico degli enti cameraliin sede di trasferimento di proprie en-trate in sostituzione dei tributi soppressi ,ha negli ultimi anni introdotto con la

legge finanziaria un contributo a favoredelle camere di commercio – indicizzatosulla base del tasso medio annuo d'infla-zione – destinato a concorrere alle spes eper il funzionamento degli uffici provin-ciali dell'industria, commercio e artigia-nato e degli uffici provinciali di statistica ,che per l 'anno 1988 ammonterebbe a lire28.387 milioni e cioè lire 298 .810.526 perciascuna camera;

sulla necessità di finanziare con tal esistema le camere di commercio non v isarebbe nulla da eccepire, se le somme

introitate venissero realmente al soddisfa -cimento delle esigenze degli uffici provin-ciali dell'industria, commercio e artigia-nato; nella maggior parte dei casi, invece ,le somme vengono incassate senza utiliz-zarle secondo quanto stabilito dalla leggefinanziaria;

ne consegue che gli organi periferic idel Ministero versano in grave crisi e all acarenza degli organici, mai adeguati, lecamere di commercio fanno fronte in mi -

cura assai esigua, disattendendo spess o

le istruzioni ministeriali a tal fine ema-

nate – :

se il ministro dell'industria sia a co-noscenza di tale situazione e quali inizia-

tive intende porre in atto per consentireagli uffici provinciali dell'industria, com-

mercio e artigianato di provvedere aicompiti ad essi demandati e che afferi-

scono, oltretutto, a materie di diretta at-tribuzione statale ;

se non ritiene che sia preferibile de-

stinare un contributo, che sembra avereoramai perduto il carattere di straordina-rietà, al finanziamento diretto degli Uffic i

provinciali dell'industria, commercio e ar-tigianato, accorpando ad essi gli uffici

metrici provinciali, in considerazione del

fatto che l'importo stanziato è tale che

potrebbe assicurare da un lato l'occupa-zione di diverse centinaia di persone incerca di lavoro e, dall'altro lato, garantire

ai detti uffici funzionalità ed efficienza .

(4-04090)

TASSONE. — Ai Ministri dell 'interno ,dei lavori pubblici, per gli interventi straor-dinari per il Mezzogiorno e dell'agricolturae foreste. — Per sapere se sono a cono-

scenza che recentemente in contrada S .

Gregorio di Scilla provincia di Reggio Ca-labria il maltempo ha arrecato seri danniche hanno colpito particolarmente qua-

ranta piccoli proprietari e coltivatori di-

retti che vivono esclusivamente dei pro -

venti della coltivazione della terra .

Tale erosione delle acque provenientedai monti ha già distrutto e cancellato

per sempre la proprietà . Perfino le strut-ture dell'Ente ferrovie e tratti della SS 18

presentano danni ingenti : l'intérrogantechiede di conoscere quali iniziative ur-

genti si intendano assumere per fronteg-giare la situazione su esposta che è dram-matica e rischia ulteriormente di aggra-varsi con le prossime piogge che potreb-

bero distruggere le poche colture rimastea valle .

(4-04091)

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— 9097 —

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BONETTI . — Ai Ministri dei trasporti edegli affari esteri. — Per sapere – pre-messo

che per quanto concerne i veicol ifrigoriferi ed isotermici il decreto del mi-nistro dei trasporti del 22 dicembre 198 6dispone, all'articolo 4, che « la larghezzadi 2,50 m. degli autoveicoli isolati, auto-treni ed autoarticolati (omissis) si mi-sura con la tolleranza del quattro percento », sì da arrivare a 2,60 m., e ciò alfine di consentire il più razionale ed eco-nomico caricamento della merce palettiz-zata, secondo gli orientamenti della mag-gior parte degli Stati europei ;

che in ragione di tanto numeroseaziende allestitrici hanno già costruito e dimmesso sul mercato furgonature di lar-ghezza superiore a m . 2,50 che vengonoimpiegate dalle imprese di autotrasportoanche e soprattutto nei traffici internazio-nali ;

che alla frontiera austro-tedesca d iKufsteinlKiefersfelden – ma soltanto ne iperiodi di servizio del Commissario di po-lizia Frank Wehner – i veicoli italian ieccedenti m . 2,52 (misura ammessa nell aRepubblica federale tedesca) vengono si-stematicamente contravvenzionati con i lpagamento di somme variabili da 80 a250 marchi e diffidati dal presentars inuovamente in territorio tedesco ;

che nonostante tutti gli intervent isvolti dall'associazione di categoria degl iautotrasportatori e costruttori ANITA edalla TRANSFRIGOROUTE ITALIA, cherappresenta autotrasportatori e costrut-tori, sulla Direzione generale della MCTCe sull'ambasciata tedesca, da vari mesi s iassiste impotentemente ad una sistema-tica persecuzione dei nostri operatori eco-nomici ;

che gli autotrasportatori tedeschi en-trano impunemente in territorio italianocon veicoli che eccedono la larghezza dim. 2,50 ed in molti casi con eccedenze dilunghezza e di altezza, mai constatate da inostri organi di controllo –:

quali passi intendano muovere i Mi-nistri dei trasporti e degli affari esteri nei

confronti delle competenti autorità della

Repubblica federale tedesca affinché

venga a cessare questo stillicidio di san-zioni ormai illogiche ed irrazionali, nello

spirito della

proposta COM.

(87) 220

def.

di modifica

della direttiva CEEn . 85/3, che prevede la larghezza di m .2,60 per tutti i veicoli frigoriferi, ovverose non reputino opportuno attivare un

rigido sistema di controlli sugli analoghi

veicoli tedeschi all'atto del loro ingressoin territorio italiano.

(4-04092)

NAPPI, FOLENA, BEVILACQUA, OR-LANDI E GEREMICCA . — Ai Ministri del-l'interno e della pubblica istruzione . — Per

sapere – premesso ch e

ai locali in cui 1 'VIII ITIS di Napol i

aveva sede sono stati apposti i sigilli per

sfratto ;

quindi un intero istituto si trovanelle condizioni di più estremo disagio ;

la situazione limite dell 'VIII ITIS di

Napoli è inserita in una situazione di

grave disagio della scuola a Napoli ;

gli studenti dell 'VIII ITIS e del VI

Istituto magistrale avevano promosso per

la giornata di giovedì 28 gennaio 1988una manifestazione di protesta per il su-peramento della così difficile situazione;

nel corso della manifestazione s i

realizzava una del tutto ingiustificata ca-rica della polizia nei confronti degli stu-denti ;

decine di studenti risultavano colpit i

duramente e per due di loro era necessa-rio ricorrere alle cure ospedaliere ;

è da considerarsi estremamente

grave e inammissibile un atteggiamento

simile da parte delle forze dell'ordine, de l

tutto ingiustificato rispetto a studenti ch emanifestavano pacificamente –:

quali concrete misure intendano as-sumere, nell'ambito delle loro compe-tenze, per accertare le responsabilità del -l'accaduto ;

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— 9098 —

Camera dei Deputat i

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per evitare che fatti simili si ripe-tano in futuro;

per rispondere ai problemi dramma-tici della situazione scolastica napoletana.

(4-04093)

PARLATO. — Ai Ministri degli affariregionali, dell' interno e dei trasporti . — Persapere – premesso che

con la legge n . 9 del 26 gennaio1987 la regione Campania stabilì la con-cessione di contributi di esercizio e pergli investimenti a favore delle aziende d itrasporto ;

all'articolo 14 di detta legge sancìche la concessione dei detti contributi erasubordinata alla obbligazione integraledelle norme della stessa legge ;

l'articolo 18 della legge in parol arecita al comma 2 quanto segue : « hannodiritto al trasporto gratuito su una lineaurbana ed extra urbana sui mezzi pub-blici di aziende, che ricevono contribut iregionali di esercizio e per investimenti ,gli anziani che abbiano compiuto il 60°anno di età se uomini, e 55 se donne, i lcui reddito non superi il valore minimodelle pensioni erogate dall'INPS – inte-grate al minimo comprese quelle conbase 781 contributi ed oltre di cui all'ar -ticolo 14-quater della legge nazionale 29febbraio

1980, n . 33 –

agli

iscritti alfondo lavoratori dipendenti che non go-dano di altri redditi » ;

tuttavia è accaduto che con la let-tera 17 luglio 1987 la SEPSA emanav aavviso del seguente tenore: « Trasportogratuito pensionati autolinee isola d'I-schia. Con decorrenza 1° agosto 1987, inottemperanza a quanto sancito dal punto2 dell'articolo 18 della legge regionalen . 9 del 26 gennaio 1987, i titolari d ipensione, da qualunque ente erogate ,avranno diritto al trasporto gratuito s uuna sola autolinea di competenza regio-nale, scelta preventivamente dall'interes-sato . Per aver titolo alla concessione d icui trattasi i richiedenti dovranno aver

superato i 60 anni di età se uomini e 5 5se donne, e l 'ammontare della pensione odelle pensioni non dovra superare il va-lore minimo delle pensioni erogate dal -l ' INPS – integrate al minimo compresequelle con base 781 contributi ed oltre –agli iscritti al fondo lavoratori dipendentiche non godono di altri redditi . Sempredalla stessa data la tessera di riconosci -mento per il trasporto gratuito verrà rila-sciata al prezzo di lire 10 .000 (diecimi-la) da pagare anticipatamente all'attodella presentazione della relativa do-manda con allegata dichiarazione sostitu-tiva di atto di notorietà . Pertanto, per i lrilascio della tessera della validità di unanno, l 'interessato dovrà presentare agl iUffici del Servizio Automobilistico siti invia Mazzella 105 Ischia, i seguenti docu-menti : 1) domanda e dichiarazione sosti-tutiva di atto di notorietà ; 2) fotografiaformato tessera di cui autenticata da lSindaco del Comune di residenza o da u nnotaio ; 3) copia autenticata dell 'ultimocertificato di pensione ; 4) certificatodella Conservatoria dei Registri Immobi-liari della località di residenza del richie-dente; 5) copia del codice fiscale autenti-cata del richiedente » ;

appare evidente che il comporta-mento assunto dalla Sepsa è illegittim oconcretando violazioni sia della le gge re-gionale che di altre norme, anche penali .ove l'azienda abbia fatto e faccia propri ,come è certo, i contributi regionali diesercizio e per gli investimenti ; infatti :

a) non avrebbe potuto richiedere ,come ha richiesto ed ottenuto, e comecontinua a richiedere il versamento d ilire 10.000 per ciascuna tessera di ricono-scimento, stante il fatto che ciò no nrende più gratuito il trasporto e non hapregio affermare che sia un contributospese giacché il costo della tessera è ele-vatissimo rispetto a quanto fosse necessa-rio, ammesso e non concesso che sia ne-cessaria una tessera visto che basterebbeil timbro sulla fotografia dell'interessatoapplicata su un qualunque modulo ;

b) è del tutto vessatoria la richie-sta agli interessati di produrre un certifi -

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cato immobiliare in quanto da una partela dichiarazione sostitutiva di atto di no-torietà assorbe sulla base del principiodella presunzione di buona fede qualun-que altro certificato, sino a querela d ifalso ;

e, infine, a parte la considerazioneche per un utente che risiede nell'isola d iIschia occorre procurarsi il certificato allaConservatoria dei Registri immobiliari diNapoli e che si è costretti ad affidarsi a dun tecnico con un costo di almeno lirecinquantamila, tra le spese e diritti, talecertificato – se sostitutivo – non provache l'interessato non abbia immobili i naltre località al di fuori del territo-rio della circoscrizione immobiliare d iNapoli, non prova che abbia redditi dacapitale, da azioni, o da Bot o CCT, etc ,ed è quindi assolutamente inutile e super-fluo –:

quale sia l'importo dei contributi d iesercizio e di investimenti riconosciut idalla regione Campania sulla base delladetta legge regionale alla spesa e se essali abbia incassati ;

ove tali importi siano stati incassati ,se la regione ne abbia chiesto la restitu-zione ;

se la regione per quei contributi ri-conosciuti alla spesa e non ancora versat ine abbia sospeso il pagamento ;

se risulti ai ministri se la regioneCampania si sia determinata a versaretali contributi solo allorquando il comma2 dell'articolo 18 della legge regionalen . 9 del 26 gennaio 1987 risulterà essereapplicato, con esclusione dei richiedent ila concessione sia dal versamento di qua-lunque somma sia dalla produzione dicertificati del tutto inutili come sostitui-bili, sino a prova di falso, dalla dichiara-zione sostitutiva dell'atto di notorietà .

(4-04094)

PARLATO. — Ai Ministri dell' interno ,per gli affari regionali e del tesoro . — Perconoscere – premesso quanto ha formato

oggetto della interrogazione n . 4-15683del 3 giugno 1986, rimasta priva di rispo-

sta ;

che, carpendo la buona fede di molt i

consiglieri regionali dei gruppi di opposi-zione, traendoli in inganno con l 'assicu-rare che trattavasi di condizioni assicura-tive analoghe a quelle vigenti in altreregioni, la Giunta regionale della Campa-nia ha promosso l'approvazione di una

legge secondo la quale :

a) il massimale corrisposto dal -l'assicurazione in caso di decesso am-monta ad ottocento milioni di lire;

b) analogo massimale di ottocentomilioni è previsto in caso di infortunioche comporti invalidità permanente ;

c) per ogni giorno di invaliditàtemporanea è corrisposto un indennizzodi lire 150.000 ;

d) il costo della polizza viene sop-portato al 90 per cento dalla regione eper il 10 per cento dal consigliere regio-

nale ; sulla disinvolta iniziativa si sonoaperte dure polemiche ;

e) il Commissario governativo pe rla regione Campania ha, opportunamente ,respinto la legge al mittente ;

che si appalesa necessario ed oppor-tuno, ad evitare avventate riproposizion idelle norme in parola, far piena lucesulle iniziative legislative assunte sinora

dalle altre regioni italiane da fonti obiet-tive e veritiere – .

quali regioni italiane abbiano stipu-lato polizzè di assicurazioni sulla vita e

sugli infortuni dei propri consiglieri re-gionali e per ciascuna di tali regioni :

1) quale sia il massimale in caso

di decesso;

2) quale sia il massimale in casodi invalidità permanente totale e par-

ziale;

3) quale sia l'entità della inden-

nità corrisposta per ogni giorno di invali-dità temporanea ;

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4) se in tali casi abbia luogo unariduzione pro-quota dell'ordinaria inden-nità e delle somme corrisposte a titolo d irimborso spese per trasferte, soggiorno e daltro;

5) ove ciò non abbia luogo giac-ché trattasi di indennità, e non di stipen-dio, e quindi non frazionabili, se la liqui-dazione assicurativa per le giornate nell equali il consigliere regionale è costrettoad assentarsi dai lavori a causa di invali-dità temporanea, venga corrisposta al -l 'Ente regione per compensarlo in qual -che misura del minor apporto che vienefornito per la sua attività istituzionale ;

6) le esatte formule adoperate perindividuare i presupposti di fatto che ga-rantiscano la copertura del rischio in re-lazione ad eventi connessi alle funzion iesercitate essendo ben noto – purtroppo –che in caso di sinistro alcune compagnietendono a sottrarsi all'obbligo del risarci-mento, distinguendo infortuni verificatis iin servizio – e cioè accaduti a consiglier iin carica nel momento dell ' infortunio e indiretta attività istituzionale – da infortun iche si rifiutano di risarcire dopo ave rlocupletato i premi, perché non appaionoicto oculi direttamente connessi ad atti-vità istituzionale, o perché vengono impli-citamente, esclusi gli infortuni verificatis idurante attività ritenute non connessealle funzioni, così maturandosi vere eproprie truffe – considerata l'entità deipremi corrisposti – in danno agli assicu-rati ;

7) quale sia l 'entità media delpremio pro capite corrisposto, commisu-randolo ai massimali medi contenuti ne ivari contratti ;

8) in quale misura l'onere relativoalla copertura di premio faccia caricoalla regione ed in quale misura ai consi-glieri ;

9) quali siano le compagnie di as-sicurazioni assuntrici del rischio, da sole ,o in coassicurazione od in riassicurazion econ altre i cui nomi anche si intendon oconoscere;

10) quali metodi di gara sianostati utilizzati (trattativa privata, licita-

zione, gara pubblica eccetera) per indivi-duare le compagnie con le quali stipularele polizze e per spuntare il minor costo ele migliori condizioni possibili e se sianoa conoscenza del fatto che tramite l acoassicurazione e le riassicurazioni è in-

valso un metodo di coinvolgimento mono-polistico promosso da poche ma grandis-sime compagnie egemoni in danno sia deibilanci regionali che di molte altre com-pagnie che da sole possono offrire ugual i

se non migliori condizioni, minori prem i

ed analoghe gtiranzie e se si intende, apartire dal caso della regione Campani aper il futuro regolare in qualche misurala intera delicata materia, anche perquanto attiene alle altre coperture assicu-

rative concluse dalle regioni con metod i

che spesso coprono sottostanti operazion i

clientelari .

(4-04095)

PARLATO. — Al Ministro della sanità .— Per conoscere – premesso quanto hagià formato oggetto dell'interrogazione

n. 4-15687 del 3 giugno 1986 restat a

senza risposta :

che è stato accertato che a Napoli siconsumano 18 .000 quintali di carne, de iquali appena 1 '8 per cento è di produ-

zione campana;

i quantitativi restanti provengonodal nord Italia, dall'Olanda, dalla Franciae da altri paesi esteri, da località dovecioè o abusivamente – come nel setten-

trione d'Italia – o legittimamente, si èadusi a « gonfiare » il bestiame con or-moni maschili, e purtroppo anche femmi-nili, ed antibiotici ;

l'organico dei veterinari napoletani

addetti al controllo dovrebbe essere costi-tuito da 58 persone mentre prestano ser-vizio attualmente solo 16 veterinari ;

dunque i consumatori napoletani ,senza alcuna responsabilità da parte dei1 .300 esercenti il commercio al dettaglio

di carni macellate, sono esposti quotidia-

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namente al gravissimo pericolo di una« integrazione » alimentare estremamentenociva alla salute – :

quali iniziative intenda assumerecon assoluta urgenza onde siano effettuat iadeguati, intensi ed estesi controlli atutte le carni introdotte nel territorio na-poletano, provenienti dal nord Italia edall'estero, prima che emergano – con ul-teriori danni alla salute come quelli pro -

dotti da recentissimi episodi in altricampi – le gravissime responsabilità de lMinistero della sanità per non avere ot-

temperato né fatte - ttemperare, pur cono -scendo la dimensione del grave problema ,all 'obbligo di assicurare i necessari con-trolli sugli enormi quantitativi di carn eimmessi quotidianamente a Napoli a lconsumo .

(4-04096)

PARLATO E PAllAGLIA . — Ai Mini-stri dell'industria, commercio ed artigia-nato, delle partecipazioni statali, dell'agri-coltura e foreste e per gli interventi straor-dinari nel Mezzogiorno . — Per conoscere –premesso quanto ha già formato oggett odella interrogazione n. 4-15569 del 22maggio 1986 e che non ebbe risposta;

che tra i grandi squilibri prodottidalle politiche governative tra il Mezzo -giorno nel suo complesso ed il centro-nord ed all'interno delle stesse regionimeridionali occupa un posto di rilievol'assurda esclusione della Sardegna che èl'unica regione italiana (oltre a non di-

sporre di una rete autostradale) cui no nè stata estesa la metanizzazione ;

che il costo dell'energia penalizzaparticolarmente le attività produttive d iogni comparto che ne necessiti e che puòbeneficiare nelle altre regioni della op-zione tra l'alternativa elettrica o a gasmetano, questa seconda notoriament emeno onerosa ;

che tale mancanza di alternativ arende ovviamente meno competitiva la

produzione sarda, stante il suo maggio rcosto, penalizzando sviluppo ed occupa-zione

se non ritengano equo, urgente e do-veroso che vengano applicate in Sardegn a– almeno agli utenti di energia elettricaper uso non domestico – aliquote tariffa -rie sulla energia elettrica di livello infe-riore all'attuale misura pari alla diffe-renza produttiva nelle regioni italian enelle quali esista l'alternativa tra metanoed energia elettrica .

(4-04097)

PARLATO . — Ai Ministri delle finanze ,dell'interno, del turismo e spettacolo, per ilcoordinamento della protezione civile, dell asanità, dell'ambiente e della marina mer-cantile. — Per conoscere se siano infor-mati della gravissima situazione in cu iversano gli esercenti degli stabiliment ibalneari del litorale domitiano, in teni-mento di Castel Volturno, come richiestocon la interrogazione del 29 luglio 198 6restata peraltro priva di risposta ;

se in particolare siano informati :

a) dell 'assurdo aumento (100 percento in più) dei canoni demaniali – l oscorso anno – con una sperequazione trale province campane e tra le regioni ita-liane e l'introduzione di elementi distor-sivi del regime di libera concorrenza es-sendo stati privilegiati esercenti di altrearee con canoni più ridotti, il tutto anchecome da esposto presentato ai ministridella marina mercantile e delle finanze i l13 giugno scorso, se e quale risposta fudata ed in caso negativo perché non s irispose ;

b) della crisi in cui versano gl iesercenti suddetti per il permanere i nzona di foltissimi nuclei di terremotati diNapoli e Caserta, con conseguente ridu-zione della agibilità turistica ;

c) della incuria totale nella quale ,sotto l'aspetto della tutela delle acque d ibalneazione, si trova il litorale domitio ,oggetto di frequentissimi divieti che con-sentono solo l'elioterapia e non la balnea-

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zione, nella totale irresponsabile assenzadi interventi a monte ed a valle, sull acosta e nelle acque stesse ;

se ritengano, stante la particolaris-sima grave situazione in cui si trovan ogli esercenti balneari di Castelvolturno,come quanti svolgano attività turistica,ed anche nel quadro della profonda cris ioccupazionale ivi esistente, quantomenodisporre interventi volti nell'immediat oalla riduzione dei futuri canoni demanial ie, nella prospettiva di medio periodo, a lriassetto civile, sociale, ecologico dell'are ain parola onde risollevare l'intera econo-mia di una area che vive in funzionedella sua vocazione ed attrezzatura turi-stica e balneare .

(4-04098)

PARLATO. — Ai Ministri della marinamercantile, dell'interno e del tesoro. — Perconoscere : avuto' riguardo alla interroga-zione 4-17711 del 15 ottobre 1986 restatasenza risposta :

se risponda a verità che il ConsorzioAutonomo del porto di Napoli vanti, d aanni, crediti – sembra per oltre dieci mi-liardi ! – nei confronti degli enti consor-ziati e che ciò abbia pesantemente condi-zionato la politica di sviluppo delle strut-ture e dei servizi portuali nel sistema de iporti dell'area napoletana ;

in caso affermativo, quale sia l'en -tità complessiva del credito, nei confront idi quali enti, da quanto tempo ed inquale misura esso si ripartisca tra i debi -tori del Consorzio e questo, quando equali azioni amministrative e giudiziari eabbia promosso nei confronti dei consor-ziati inadempienti che hanno dimostratocon la ottusità politica senza pari de iloro responsabili, di non comprenderequali enormi potenzialità il porto di Na -poli sarebbe in grado di offrire allo svi -luppo dell'economia, della produttività edella occupazione dell'area metropolitana .

(4-04099)

TREMAGLIA . — Al Ministro degli af-fari esteri . – Per conoscere se è vero che il

Comitato Consolare (CCCA) di BerlinoOvest ha concesso i seguenti contributi ea quale titolo:

al giornale Incontri : 3 giugno 1983 ,3 .420 marchi ; 31 gennaio 1984, 5.000marchi ; 25 agosto 1984, 2 .500 marchi ; 25giugno 1985, 3 .250 marchi ; 25 gennaio1986, 800 marchi ;

all'istituto « Ferdinando Santi » : 2maggio 1982, 2 .500 marchi ; 20 agosto1983, 800 marchi ; 23 agosto 1983, 1 .000marchi ; 14 aprile 1984, 5 .000 marchi ; 1 6febbraio 1986, 1 .700 marchi ;

alla ditta « ITALPRESS » : 25 gen-naio 1986, 20 .000 marchi .

Si chiede quindi di sapere se è veroche il giornale Incontri sia di proprietà d iun certo signor Mario Tamponi altres ìpresidente della « F. Santi » di BerlinoOvest e la ditta « ITALPRESS » proprie-taria della consorte, e se è vero che all'e -poca della concessione dei sudescritti con -tributi il Tamponi era presidente de lCCCA e partecipava regolarmente alle vo-tazioni sulle delibere di cui sopra ;

se tutto ciò è vero, per quali motivila nostra ambasciata a Bonn non sia in-tervenuta malgrado le sollecitazioni chesembra abbia fatto il console generaled'Italia a Berlino Ovest per porre fine asimile assurda maniera di amministrareil pubblico denaro .

(4-04100)

TREMAGLIA . — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per sapere:

se si è a conoscenza della grave si-tuazione in cui versa il Comitato Conso-lare di Assistenza (CCCA) di BerlinoOvest – più volte denunciata dalle asso-ciazioni locali dei nostri connazionali – i nquanto da un anno il presidente, l'ammi-nistratrice e il cassiere non si presentanoalle riunioni del Consiglio ;

se è vero che i bilanci consuntivi de lCCCA di Berlino Ovest dal 1979 al 1985sono stati sempre presentati in ritardo equello del 1986 a tutt 'oggi nemmeno for-

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mulato; che il Senato della città ha rile-vato irregolarità nella contabilità del Co-

mitato Consolare; che l'amministrazione

non dispone delle pezze d'appoggio dell esingole spese; che un revisore dei cont i

sia stato esonerato dall'incarico perchétroppo zelante nel fare il proprio dovere ;

che ad alcune associazioni italiane veniv a

richiesto il regolare rendiconto delle atti-vità per le quali ricevevano dal CCCAcontributi e a molte altre no; che i fondi

(130.000 marchi) raccolti dal « Comitat o

pro-terremotati » costituito nel 1980, son o

stati consegnati, senza gli interessi matu-rati, al Console d 'Italia soltanto nel 1983;

inoltre, a quanto ammonta il contri-buto annuo tedesco al CCCA di Berlin oOvest e se esiste presso la Procura dell aRepubblica di Roma una denuncia de ifatti sopra descritti firmata dal president edel Centro Culturale Italiano di Berlin o

Ovest ;

se quanto sopra è vero, se non s iritenga da parte del ministro degli affar i

esteri opportuna una Commissione d ' in-

chiesta che accerti le singole responsabi-lità, prenda gli adeguati provvediment i

anche di legge e riporti il CCCA di Ber -lino Ovest alle sue funzioni nella regola-rità statutaria, alla trasparenza ammini-strativa e alla credibilità anche verso l e

autorità della città di Berlino Ovest .(4-04101 )

VESCE, MELLINI, AGLIETTA E RU-TELLI . — Ai Ministri dell ' interno e degliaffari esteri . — Per sapere – premesso ch e

secondo quanto riportato da molt i

quotidiani del 28 gennaio 1988 è rimasto

ucciso alle ore 1,30 di notte l 'etiope Mo-hammed Idriss di 26 anni per un colpodi pistola sparatogli da distanza ravvici-nata da un agente di polizia ;

l'agente, secondo le versione uffi-ciale, avrebbe sparato perché sbilanciato

durante l'aggressione subita da parte del -

l'etiope che l'avrebbe aggredito con un« tagliaunghie » ;

l'agente sarebbe intervenuto insieme

ad altri tre colleghi a bordo di un'auto

civetta per sedare una rissa tra immigrat i

di colore in piazza Indipendenza a Rom a

e sarebbe stato aggredito da Mohamme d

Idriss ;

infine la versione ufficiale sembre-rebbe, secondo quanto riporta il quoti-

diano La Repubblica, in contrasto con

quella fornita da altri due etiopi in

quella circostanza – :

1) se e quali provvedimenti le auto-rità competenti abbiano intenzione d i

prendere nell'ambito delle loro compe-tenze, per arrivare ad accertare eventual i

responsabilità sulla morte del giovane

etiope, dovuta questa volta non alla solita

« scivolata » ma ad una « improvvisa e d

involontaria contrazione » del dito su l

grilletto della pistola ;

2) se non pensano sia utile svolgere

una inchiesta per verificare le capacità

delle forze dell'ordine ad affrontare in al-tro modo, oltre che facendo uso dell earmi da fuoco, giovani etiopi, per di pi ùsembrerebbe ubriachi, che li minaccianocon tagliaunghie ;

3) se non si ritiene tutto ciò impu-tabile anche all'indifferenza delle autoritàpreposte ad affrontare il problema dellamoltitudine di profughi, provenienti da i

paesi più poveri del mondo, abbandonat i

a loro stessi e costretti ai lavori più de-gradanti e sottopagati e per di più sotto -posti a continue e martellanti identifica-

zioni e schedature, pur avendo solo una

percentuale molto bassa di essi avuto pic-cole noie con la giustizia italiana ;

4) infine se non ritengono che u ncomportamento più chiaro, da parte dell eautorità competenti, sul problema de i

profughi comporterebbe anche un tratta -

mento « più umano » nei loro confront i

da parte delle forze dell'ordine . (4-04102)

LUCCHESI. — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per sapere – premessoche il Provveditorato agli studi di Li-

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

vorno ha ritenuto di non poter organiz-zare i corsi per lavoratori di 150 oremotivando il diniego con l'asserzione ch ela costituzione di tali corsi è condizionataalla assegnazione di docenti di ruolo eche tale condizione non può essere sod-disfatta « in quanto tutti i docenti d i

ruolo sono già impegnati in orario scola-stico »

se non ritiene contraddittoria tal edecisione con il fatto che in altre localit àdello stesso distretto (nella frazione di

Pianosa isola, nel comune di Campo nel -

l'Elba e nella casa penale di Porto Azzur-ro) vengono effettuati analoghi corsi co n

docenti supplenti ;

se non ritiene ingiusto che gli abi-tanti di Portoferraio vengano esclusi dapossibilità formative che non sono negate

ai reclusi ;

per quale motivo docenti di ruol oanche elbani rimasti sottoutilizzati, nonsiano stati interpellati circa la loro dispo-nibilità ad effettuare i corsi ;

quali iniziative sono in gestazioneper evitare il riproporsi di analoghe ca-renze nel prossimo anno scolastico .

(4-04103)

CERUTI, ANDREIS, BASSI MONTA-NARI, BOATO, CIMA, DONATI, FILIP-PINI ROSA, GROSSO, LANZINGER ,

MATTIOLI, PROCACCI, SCALIA E SAL-

VOLDI . — Ai Ministri per i beni cultural ie ambientali, dei lavori pubblici e dell'am-biente . — Per sapere – premesso che

i progetti delle opere di captazionedelle acque e in particolare l'eventualeprelievo in grotta, alle sorgenti del -fium eSammaro hanno destato fin dal 198 6gravi preoccupazioni di natura ambien-tale ;

in particolare l'eventuale prelievo i ngrotta comporterebbe un grave e inaccet-tabile dissesto alla spettacolosa forra e

sarebbe una operazione di costo elevatis-simo:

i pregi faunistici della zona non con-sistono solo nella presenza significativa e

prestigiosa della lontra, ma anche nellapreziosa fauna troglobia ad invertebratiche, a quanto risulta, non è ancora stat aadeguatamente studiata, e che, con leoperazioni di cui sopra, si rischia diestinguere definitivamente ;

i prelievi idrici potrebbero esserevantaggiosamente effettuati alcuni chilo-metri più a valle, mediante costruzione d iun invaso sorretto da modeste dighe in

terra battuta (in gran parte d'Italia s iutilizzano le acque correnti superficiali

senza alcun problema di potabilizzazione ,

anche in zone altamente inquinate) : non

si comprende quindi il perché della cap-tazione alle sorgenti con incommensura-bili danni alla flora, alla fauna, al pae-saggio e, inoltre, con costi di impiant o

molto più elevati –:

quali interventi intendano di adot-

tare nell'ambito delle rispettive compe-tenze per salvare le pregevoli sorgenti de lfiume Sammaro, uno degli ambienti d igrande interesse naturalistico .

(4-04104 )

TREMAGLIA . — Al Ministro degli af-fari esteri . – Per conoscere quali intervent i

siano stati effettuati presso le autorità de l

Baden-Wúrttemberg che considerano sca-duto, in contrasto con i regolamenti CEE ,il permesso di soggiorno ai nostri conna-zionali ogni volta che rinnovano i passa -porti, obbligandoli a pagare per questouna multa, per altro creando sempre più

di frequente difficoltà alla concessione de i

permessi stessi in particolare ai nostri la-voratori disoccupati e pensionati resident i

nella Repubblica Federale di Germania .(4-04105)

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri. – Per conoscere :

quali rapporti esistono fra il comi-tato consolare di assistenza (CCCA) diBerlino Ovest e la ditta ITALPRESS e se

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— 9105 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

risulti al ministro che il titolare di quest a

ha rapporti di parentela con il presidentedel CCCA;

se è vero che alla ITALPRESS sian ostate date in appalto manifestazioni del -l 'ambasciata, del consolato e dello stessocomitato di assistenza.

(4-04106)

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri. – Per sapere quali passi sian ostati fatti e con quali risultati o si inten-

dano effettuare presso il Governo di Bonne, se necessario, a livello comunitario, af-

finché la Repubblica Federale di Germa-nia riveda le modalità di attuazione diuna legge del gennaio 1986 la quale nonriconosce ai nostri lavoratori, ai fini fi-scali, le detrazioni per i figli che nonrisiedono nel territorio della RepubblicaFederale.

(4-04107)

TREMAGLIA . — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per conoscere le cause chehanno portato al licenziamento della di-rettrice – assunta per concorso –CO.AS.IT. di Basilea (CH), e se sia aconoscenza dei motivi per i quali il presi -dente non risponde alla richiesta di chia-

rimenti in proposito avanzata da alcun iconsiglieri dello stesso CO.AS.IT.

(4-04108)

TREMAGLIA . — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per conoscere i motivi percui non vengono fatte osservare le deci-

sioni del Servizio del contenzioso diplo-matico del Ministero degli affari esteri ,sulla illegittimità della presenza di inse-

gnanti nei consigli di amministrazionedei CO.AS .IT. (Comitati di AssistenzaScolastica Italiana) all'estero, e addirit-tura cassieri degli stessi come nel caso d iStoccarda .

(4-04109)

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per sapere – premesso che

la FUSIE (Federazione Unitariadella Stampa Italiana all'Estero) da anniè costretta a rinviare il proprio Congressoper mancanza di mezzi finanziari ed èpertanto fuori da ogni termine statutario ;

la Federazione raggruppa la stra-grande maggioranza dei giornali in linguaitaliana all'estero, la cui funzione fra l enostre collettività emigrate non ha biso-gno di essere sottolineata – :

gli esatti termini della convenzionestipulata fra Ministero affari esteri e F .U-.S.I .E . e se è vera la voce circolante cheil Ministero non intenderebbe rinnovarla .

(4-04110)

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri . — Per sapere se sia consideratala opportunità di far giungere a tutti iCO .EM.IT. (Comitati dell 'EmigrazioneItaliana) le agenzie di informazione spe -cializzate per la stampa italiana all'e-stero, dato che non in tutti i paesi ecircoscrizioni consolari sono diffusi perio-dici in lingua italiana e che attraversodette agenzie – tanto utili per la cono-scenza di quanto avviene nel mondo dell aemigrazione e a favore di questo – oltre aconsolidarsi i rapporti fra eletti dalle no-stre comunità e la Madrepatria si rea -lizzerebbe un aggiornamento sollecito ecostante su tutto ciò che li riguarda einteressa milioni di connazionali emigrati .

(4-04111 )

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per sapere se si è a cono-scenza del malcontento provocato fra iconnazionali di Stoccarda (R .F.G.) dalblocco delle iniziative scolastiche effet-tuato dal CO.AS.IT. (Comitato Assistenz aScolastica Italiano) per mancanza d ifondi; blocco che ha provocato una prote-sta unitaria di tutte le forze politiche ita-liane inviata anche al Presidente della

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Atti Parlamentari

— 9106 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

Repubblica e, data la situazione, come s ipensi di risolverla per andare incontroalle esigenze sempre più pressanti dellapopolazione scolastica italiana della circo-scrizione consolare di Stoccarda .

(4-04112)

TREMAGLIA . — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per conoscere i motivi ch ecausano i ritardi nell'invio all'estero deicontributi relativi ai capitoli 3533 e 357 1del bilancio del Ministero affari esteri ,riguardanti i finanziamenti annui ai Co-mitati Consolari, e se non sia possibileevitarli dato che obbligano i Comitati adoperare in passivo con tassi altissimi chealla fine della gestione rappresentano un aconsistente fetta del contributo ricevuto .

(4-04113 )

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per sapere – considerate l enuove esigenze e le nuove sfere d'inter-vento dei Comitati Consolari italiani all'e-stero – se non si ritenga opportuno ag-giornare i contenuti della circolare mini-steriale n . 003-29 .7.1978, per quanto ri-guarda i critei e le percentuali di utiliz-zazione dei fondi nei vari settori di com-petenza dei Comitati stessi .

(4-04114)

TREMAGLIA. — Al Ministro degli af-fari esteri. — Per conoscere l'ammontaredei contributi da parte del comitàto con-solare di assistenza, dello Stato italiano edi quello tedesco all'asilo italiano di Ber-lino Ovest gestito dalla FILEF (Federa-zione italiana lavoratori emigrati e fami-glie) .

(4-04115)

TREMAGLIA . -- Al Ministro degli af-fari esteri. — Per conoscere:

i motivi che hanno consigliato al no-stro Governo di cedere al Senato di Ber-lino Ovest i locali della ex ambasciat ad'Italia :

che cosa ha ricevuto in cambio loStato italiano, e per quali motivi non s isia considerata la opportunità, sollecitatapiù volte dalle associazioni italiane diBerlino Ovest, di utilizzarla per le nostrevarie istituzioni non ultima l'Istituto Ita-liano di Cultura nei cui ampi local iavrebbe trovato una sede efficiente e d irappresentanza .

(4-04116 )

D 'ADDARIO . — Ai Ministri della sa-nità, dei lavori pubblici e del tesoro . — Persapere – premesso

che alla regione Abruzzo, attravers oil Fondo sanitario nazionale, a partire dal1985, sarebbero stati assegnati fondi inconto capitale a destinazione vincolataper la costruzione della nuova sede dell'I-stituto zooprofilattico dell'Abruzzo e delMolise « G. Capolare » di Teramo ;

che l'amministrazione di tale istitutoavrebbe espletato una gara d'appalto, a isensi della legge n . 584 del 1977, per laassegnazione di un primo lotto di lavori ,in data 28 dicembre 1985 per un importodi 1 miliardo e 960 milioni ;

che le offerte di maggior ribasso, daparte di quattro ditte sarebbero state ri-tenute dall'amministrazione dell'istituto« anomale » per procedere ad appaltare ilavori alla ditta che avrebbe fatto il mi-nor ribasso ;

che tale ditta si trovava in gravidifficoltà finanziarie e che, pertanto, nonavrebbe garantito l'esecuzione dei lavorioggetto della licitazione ;

che tale situazione di difficoltà sa-rebbe sfociata nel fallimento della dittaappaltante ;

che l'amministrazione, a due anni d idistanza dalla gara avrebbe tentato di as-segnare a trattativa privata il prosieguodei lavori del primo lotto ad una dell editte partecipanti alla gara d 'appalto perl'importo in precedenza ritenuto anomal-mente basso, pur non essendo il piùbasso in assoluto :

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Atti Parlamentari

— 9107 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

che i lavori sarebbero tuttora so-spesi ;

che con bando in data 23 settembre1987 l 'amministrazione dell 'Istituto zoo-profilattico indiceva una nuova gara di

appalto per un secondo lotto di lavori pe r

un importo di 3 miliardi e 200 milioni ai

sensi della legge n . 584 del 1977 e deldecreto-legge 27 luglio 1987, n. 302 ;

che la Giunta esecutiva dell'istituto

in violazione delle predette norme di

legge e con i poteri del consiglio di am-ministrazione avrebbe deliberato in dat a

6 novembre 1987 di affidare i lavori auna ditta che avrebbe fatto un'offerta alribasso anomala –:

quali iniziative intendano adottare ,

nell 'ambito delle loro competenze, per ac-certare :

se corrisponde alla realtà un ri-sparmio di 1 miliardo e 960 milioni d i

lire sulla spesa globale, a prezzi 1985 dilire 7 miliardi, qualora l'amministrazione

avesse affidato, in sede di prima gara, ilavori alla ditta che aveva fatto l'offertapiù conveniente ;

se è attendibile un risparmio di 1

miliardo e 487 milioni qualora fosserostati affidati i lavori del secondo lottoalla ditta designata in seconda battuta

alla trattativa privata ;

se le opere iniziate e non termi-nate, a causa di fallimento della ditta cuierano stati affidati i lavori senza accerta -

mento di idoneità, disattendendo varienorme procedurali vadano incontro ad unovvio deperimento ;

se l'immobilizzo di risorse non rap-presenti una grave perdita economica ;

quali misure intendano assumere ,nell'ambito delle rispettive competenze ,

per rivalersi dei danni causati da azionediretta, per negligenza degli amministra -tori, ed indiretta per mancata vigilanza

ed intervento da parte della region eAbruzzo a norma dell'articolo 12 della

legge regionale 28 dicembre 1978, n . 84 ,

essendo la vicenda, peraltro, ampiamentenota attraverso ampi resoconti di stampa .

(4-04117)

D'ADDARIO. — Al Ministro della sa-nità. — Per sapere – premesso

che nel corso del 1986 è stato asse-gnato alla regione Abruzzo, attraverso i lFondo Sanitario Nazionale, un finanzia -mento di 500 milioni per l'esecuzione d iuna ricerca finalizzata, sulla base di un ospecifico programma presentato dall ' Isti-tuto Zooprofilattico dell'Abruzzo e de l

Molise « G. Caporale », concernente l 'atti-

vazione di un programma di sorveglianz a

veterinaria ;

che tale programma non è stat osvolto secondo il protocollo approvato e

che la ricerca è stata effettuata solo inpiccola parte rispetto a quanto disposto e

finanziato

quali iniziative intende adottare per

accertare in che modo sono stati utiliz-zati i fondi, come è stato impiegato i lpersonale appositamente assunto in formaprecaria in numero molto più elevato d iquello previsto nella proposta approvatae finanziata dal Consiglio Sanitario Na-zionale ;

se non ritenga di intraprendere ini-ziative, per quanto di sua competenza, atutela dell'interesse pubblico, dirette aperseguire gli eventuali responsabili dell aviolenza di norme in materia di fondi adestinazione vincolata usati per scopi di-

versi da quelli per i quali erano stat ierogati dal Ministero della sanità ;

che cosa intenda fare in caso di ma-nifesta fondatezza di quanto sopra espo-sto, per recuperare le somme indebita-mente utilizzate dall'Istituto Zooprofilat-tico dell'Abruzzo per .far sì che il pro-gramma di ricerca finanziato possa essereeseguito in conformità degli obiettivi di-chiarati nel progetto a suo tempo presen-tato e ritenuto meritevole di finanzia-mento .

(4-04118)

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- 9108 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

BATTAGLIA PIETRO E NUCARA. — AlMinistro per gli affari regionali . — Per sa-pere se è a conoscenza delle decisioni ch ela giunta regionale ha assunto qualchegiorno fa nominando commissari in al-cuni enti d 'importanza strategica per l osviluppo della regione Calabria come l'a-rea di sviluppo industriale della provinci adi Reggio e alcuni comparti di bonificadella provincia di Cosenza e di Catan-zaro ;

se risulta al ministro quali sonostati i motivi che hanno indotto laGiunta stessa a sostituire dirigenti regio-nali con altri dirigenti regionali ;

se sia a conoscenza dei motivi per iquali l'attuale governo regionale ch etante volte ha dichiarato di volere proce-dere alla normalizzazione degli enti co nla nomina dei legittimi rappresentanti ,abbia preferito confermare il « depre-cato » regime commissariale ;

come abbia potuto essere nominatoil dottor Novaco Isidoro capo dell'Ispetto-rato regionale delle foreste, dipendent edello Stato senza il parere preventivo de lMinistero dell'agricoltura e foreste ;

quali iniziative ritenga di poter as-sumere per indurre la regione Calabria a lripristino di metodi democratici e di con-fronto con le forze politiche presenti ne lconsiglio regionale che, sembra, sianostate ignorate dalla giunta regionale .

(4-04119 )

BONFERRONI E QUARTA . — Ai Mini-stri dell'interno e per gli affari speciali . —Per sapere – premesso che

sotto la galleria Colonna, in pienocentro di Roma ed anche nella stazioneTermini è ormai sistematico incontrareuomini e donne che passano la notte perterra con la unica protezione di cartone estracci ;

tali presenze indigenti sono, pur-troppo, sempre più numerose e non sonoascrivibili soltanto ai cosiddetti barbon ima spesso a persone giovani che si ridu -

cono in tal modo ad autentici relitt iumani ;

ciò è inammissibile in una societàlibera ed avanzata come quella in cuiviviamo per la primaria esigenza di tute-lare concretamente la dignità della per -sona umana nonché per l'opportunità d ioffrire un'immagine della nostra societ àpiù ordinata e civile specie in luoghi ca-ratterizzati da una frequente presenza d ituristi stranieri – :

quale risposta non formale ma so-stanziale in termini di azione e provvedi-menti intendano dare per evitare il de-grado ulteriore di persone e di immaginenella città di Roma .

(4-04120)

TRANTINO . — Al Presidente del Consi-glio dei ministri . — Per sapere come va-luti il comportamento del Ministro dellasanità Donat-Cattin per la sua grave, irre-sponsabile insensibilità dimostrata conl'assenza ai lavori londinesi control'AIDS, flagello del secolo, e se non consi-deri ingiuria mortale alla salute del citta-dino italiano l'affermazione del prof .Aiuti, il più qualificato immunologo ita-liano, secondo cui degli undici miliard istanziati per studi e ricerche « non unasola lira » è pervenuta ai competenti .

(4-04121 )

ALAGNA. — Ai Ministri del lavoro eprevidenza sociale, dell'industria, commer-cio e artigianato e delle partecipazioni sta -tali . — Per sapere – atteso che :

a) la NIO SpA (ex HALOS), i nprovincia di Agrigento ha licenziato tre-centonovanta lavoratori cassaintegrati ;

b) dal contenuto delle lettere inviat enon risulta sussistere, da parte dellaGEPI, alcuna volontà di consentire il ri-torno al lavoro dei cassintegrati i nquanto le stesse recitano: « il rapporto dilavoro è continuato al solo fine di consen-tire di beneficiare del trattamento di inte-grazione salariale » ;

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— 9109 —

Camera dei Deputat i

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c) il comportamento della GEPI ècontraddittorio in quanto, mentre nelleaziende del Nord la stessa interviene ap-provando o realizzando progetti operativi

(alcuni dei quali addirittura previsti pre-cedentemente per la zona di Licata) nell eaziende del Sud continua ad erogare sola-mente interventi assistenziali che umi-

liano i lavoratori (da oltre un decennio

in cassa integrazione) e penalizzano lecondizioni socio-economiche già tantoprecarie del meridione ;

d) il comune di Licata ha già prov-veduto a tutti gli adempimenti per l a

realizzazione delle opere primarie e se-condarie dei terreni di proprietà dellaGEPI spa – :

quali iniziative gli interrogati ab-biano posto, o stiano ponendo in essere ,al fine di consentire la soluzione di que-sto difficile, doloroso problema che incidepesantemente ed in maniera tanto nega-tiva sul tessuto socio economico dell azona.

(4-04122)

TESTA ANTONIO. — Al Ministro digrazia e giustizia. — Per sapere – pre-messo

che presso l'Ufficio unico notifichedel tribunale di Padova competente per lenotifiche nella città di Padova e in 3 6comuni del mandamento sono in effettiv aattività di servizio solo 6 aiutanti ufficialigiudiziari ;

che nel 1987 sono stati registratiben 115 .940 atti ;

che la situazione di cui sopra è do-vuta anche al fatto che l'aiutante ufficialegiudiziario Montorsi è stato distaccato a lMinistero di grazia e giustizia, l 'aiutantegiudiziario Sato dedito solo ai lavori in-terni d'ufficio mentre l'aiutante Vinci èstato collocato a riposo a sua domandadal 10 gennaio 1988 per la gravosità delservizio, gravosità del servizio che ha in-dotto ben altri tre aiutanti ufficiali giudi-ziari (che hanno preso servizio a mag-gio) alle dimissioni o all'aspettativa ;

che il numero ' di 6 aiutanti ufficial i

giudiziari verrà prossimamente ulterior-

mente decurtato dì una unità avendo

l'aiutante giudiziario Cenni vinto il con -

corso di ufficiale giudiziario –:

se sia a conoscenza della gravissima

situazione su denunziata e come sia pos-

sibile che la stessa possa essere finora

sfuggita alla responsabilità ministeriale .

Si chiede ancora di sapere quali ur-

gentissimi provvedimenti il Ministro in-

tenda prendere onde impedire il perpe-tuarsi di una situazione insostenibile che

porterebbe quanto prima a grave crisi oanche alla paralisi dell'attività giudizia-

ria .

(4-04123)

PORTATADINO. — Al Ministro dell'in-

terno. — Per sapere – premesso che

la sentenza della Corte costituzio-

nale 11 febbraio 1987 n . 43 (G .U . -25/2/

1987 I serie speciale n . 9) ha dichiarato

l'illegittimità costituzionale, in riferi-mento agli articoli 3 e 51 Cost., dell 'arti-

colo 2, primo comma, n . 8, della legge 2 3

aprile 1981 n . 154 (« norme in materia

di ineleggibilità ' ed incompatibilità alle

cariche di consigliere regionale, provin-ciale, comunale e circoscrizionale ed inmateria di incompatibilità degli addetti

al Servizio Sanitario Nazionale »), nellaparte in cui non dispone l'ineleggibilità

dei dipendenti delle unità sanitarie locali

facenti parte dell'ufficio di direzione ed i

coordinatori delle stesse, per i consigli

dei comuni che concorrono a costituire

l'unità sanitaria da cui dipendono ;

la pronuncia della Corte, che intro-

duce nell'ordinamento una nuova ipotesi

di ineleggibilità alla carica di consigliere

comunale, ponendo sullo stesso piano i

dirigenti delle U .S.L. « comunali », « sub-

comunali », « pluricomunali », è giunta a

circa due anni di distanza dalle elezioniamministrative interessanti il rinnov o

delle generalità delle amministrazioni co-

munali, del maggio 1985 ;

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- 9110 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

in base all'originaria formulazionedella norma, in tutta Italia numerosi diri-genti di U .S .L . pluricomunali, a suo

tempo, si sono candidati e sono stat ieletti consiglieri di comuni rientranti nel -l'ambito territoriale delle rispettive U .S .L .Nella quasi totalità dei casi, la loro ele-zione è stata poi convalidata e, decorsi itermini per le eventuali impugnazioni ,esaurite le stesse, è divenuta inoppugna-bile ;

consapevole della circostanza di cuisopra e delle difficoltà applicative dell acitata sentenza della Corte costituzionale ,il Ministero dell'interno ha chiesto un pa-rere al Consiglio di Stato, che ha esami-nato la questione nell 'adunanza del 29/4 /87 (Sez. I, n. 667/87), pervenendo alleseguenti conclusioni :

1) per il principio generalmentecondiviso di retroattività della sentenzanon solo di annullamento, ma anche in-novativa e additiva, della Corte costitu-zionale, la nuova causa di ineleggibilit àdeve ritenersi introdotta, in virtù dellacitata sentenza, nel vigente ordinamentocori effetto ex tunc e, pertanto, sin aborigine, deve considerarsi operante la pre-clusione legislativa all'elezione ;

2) gli amministratori eletti, che ver-sano nella situazione soggettiva presa di -

rettamente in considerazione dalla sen-tenza in questione, devono ritenersi ine-leggibili sin dal momento della loro ele-zione ;

3) l'atto di preposizione all'ufficio etutti gli altri atti ormai definitivi, postiin essere da tali amministrativi devon oritenersi annullabili, ancorché divenut iinoppugnabili ;

4) a tali atti si applica il principi odella conservazione degli stessi e dei lor oeffetti, condizionandosi il procedimento diannullamento al riscontro di un interessepubblico attuale, distinto e diverso dalgenerico interesse al ripristino della lega-lità ;

5) per quanto riguarda la situazionesoggettiva dell'eletto, si ritiene applica-

bile, se non altro in via di interpretazion eanalogica, la disciplina dell'articolo 6della legge 23 aprile 1981, n . 154, invirtù della quale la perdita delle condi-

zioni di eleggibilità importa la decadenza

della carica di consigliere dell'ente locale ;

la soluzione della decadenza, indi-cata dal Consiglio di Stato come l'unica

applicabile, comporta una palese e gravedisparità di -trattamento proprio in ordineall'esercizio del diritto di elettorato pas-

sivo. Infatti, mentre per tutti i soggett iinteressati alla ipotesi di ineleggibilitàprevista dall'originaria formulazione del -

l'articolo 2 della legge n . 154/81, la legg e

stessa riconosce la possibilità della rimo-zione della predetta causa entro un dat otermine, ai dirigenti di U .S.L . pluricomu-nali eletti consiglieri di comuni rientrant i

nell'ambito territoriale della U .S.L . da cui

dipendano (dichiarati ineleggibili dalla

citata sentenza della Corte costituzionale

n . 43/87) non sarebbe riconosciuta ingiu-stificatamente la stessa fruibilità di rimo-zione delle cause di ineleggibilità ;

tale disparità di trattamento è stataravvisata dallo stesso Ministero dell'in-

terno, come risulta dalla nota n . 15900/ 1

bis del 19/12/1987 in risposta a un que-sito posto in merito dall ' ANCI ;

poiché, si è ancora in tempo per

evitare che la predetta disparità di tratta-

mento si concretizzi, considerato che no n

risultano ancora definite, né con la proce-dura di decadenza indicata dal Consigli odi Stato né con altra di diversa natura ,alcune delle posizioni soggettive interes-sate alla sentenza della Corte costituzio-

nale n. 43/87 – :

se il Governo intende intervenirecon urgenza e attraverso quali forme perla predisposizione di una normativa spe-cifica, avente carattere eccezionale, checonsenta ai soggetti interessati alla sen-

tenza della Corte costituzionale n . 43/87

di rimuovere, entro un dato termine, la

causa di ineleggibilità introdotta dalla ci-

tata sentenza, ponendo quindi i predett i

soggetti in una condizione identica a tutti

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— 9111 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

quelli interessati all'ipotesi di ineleggibi-lità prevista dalla originaria formulazione

dell 'articolo 2 della legge n . 154/81 .(4-04124 )

PUMILIA . — Al Ministro per gli inter-venti straordinari nel Mezzogiorno . — Persapere – premesso che

l'ENI ha presentato nel maggio de l1986, sul primo piano annuale di attua-zione del programma triennale di svi-luppo del Mezzogiorno, 23 progetti per

un importo complessivo di 270 miliard i

di lire ;

lo stesso Ente nazionale idrocarburi ,nell'aprile del 1987, in occasione dellapredisposizione del programma comunita-rio « VALOREN » ha predisposto 7 pro -getti per una spesa di 92 miliardi ;

n. 49 progetti, infine, per un im-porto di lire 2 .343 milioni sono stati pre-sentati nel luglio 1987 sul secondo pian oannuale di attuazione ;

la complessiva realizzazione dell einiziative proposte prevede la formazionedi circa 2.000 posti di lavoro a regime ,mentre si valuta in 3.800 unità circa l 'oc-cupazione necessaria per la realizzazionedelle opere;

per ciò che riguarda l'occupazione, i

risultati più significativi dovrebbero inter -venire per lo sviluppo dell'indotto, giac-

ché molte delle proposte dell'ENI riguar-dano la ricerca e le infrastrutture dei ser-

vizi ;

tra i progetti presentati sul prim o

piano annuale, solo uno è stato approvato

con delibera CIPE del 29 dicembre 198 6

mentre per i restanti 22 progetti è stata

prospettata la possibilità di un loro inse-rimento nel « contratto di programma »che dovrà essere predisposto tra l'ENI e dil ministro per gli interventi nel mezzo -

giorno ;

peraltro lo stesso progetto approvato

non ha potuto essere attuato, non essendoancora stata individuata, in sede ministe-riale, la struttura abilitata a stipulare la

convenzione con l 'ENI – :

quali iniziative il Governo intende

assumere :

a) per attivare in concreto le pre-visioni della legge n. 64 del marzo 1986 ;

b) per dare corso ai programmi

presentati dall'ENI che configurano un

impegno considerevole dell'ente di Stat o

a favore dello sviluppo del Mezzogiorno .(4-04125)

*

*

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— 9112 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

ANIASI E COLUCCI. — Al Ministro del-l'interno. — Per sapere se – di fronte alripetersi di atti criminali e sanguinosi edi aggressioni nei confronti di conducent idi taxi nelle grandi città e specificamentedopo gli ultimi episodi accaduti a Milan onelle notti scorse quali l'assassinio diun taxista e la rapina di un altro condu-cente –: non valuti che la situazione nellegrandi città ed aree metropolitane abbiaraggiunto gradi di elevata pericolosità ,tale da causare grave turbamento nei cit-tadini, impediti a circolare nelle ore not-turne .

Non ritenga di :

a) adottare particolari misure atte agarantire la mobilità e la incolumità de icittadini ;

b) assumere iniziative per tutelarela sicurezza dei lavoratori che nella notteoperano (come i taxisti ed altre catego-rie) al servizio della cittadinanza .

Si chiede quindi di sapere se non giu-dichi importante ed urgente impartire di-sposizioni per un eccezionale e coordinatointervento concordato fra regione, prefet-tura, provincia e comune, per utilizzarele forze di polizia, dei carabinieri, vigil iurbani, guardie giurate della vigilanzaprivata che, dotati di opportuni supportitecnologici diano risposte efficaci in ter-mini di protezione, atte a riportare sere -nità e sicurezza fra i cittadini e fra ilavoratori esposti a rischio . (3-00585)

SEPPIA, NERLI, SERAFINI ANN AMARIA E MONACI. — Al Ministro dell'in-dustria, commercio e artigianato. — Persapere – in considerazione del fatto chenel marzo e luglio 1987 sono stati concor-dati fra il ministro dell'industria e leparti sociali ed istituzionali interessate,

accordi che prevedono intervento nellostabilimento Emerson di Siena, dellaREL e della Ultravox – quali iniziative i lministro dell'industria intende intrapren-dere per definire la concessione dell acassa integrazione ai dipendenti della exEmerson e per garantire la rapida conclu-sione degli accordi definiti, in modo daporre fine ad una vertenza che si statrascinando da molti anni .

(3-00586)

GELLI, CECI BONIFAZI, SCHETTINI ,GEREMICCA, VACCA E SOAVE. — Ai Mi-nistri per gli interventi straordinari nelMezzogiorno e per il coordinamento dell einiziative per la ricerca scientifica e tecno-logica. — Per sapere – premesso ch e

l'importanza che la ricerca scienti -fica riveste quale nuova risorsa per unnuovo sviluppo qualitativo del Mezzo-giorno con ricadute economiche, occupa-zionali e di competitività produttiva, èriconosciuta come prioritaria dallo stessotesto programmatico approvato dal CIP Eil 10 luglio 1985 e dalle norme previst edalla legge n . 64 del 1986 ;

tale potenzialità è tuttora bloccatadalla « vacanza » degli organi dell'inter-vento straordinario ;

la legge n. 64 contiene in partico-lare un'azione organica a favore della ri-cerca scientifica e tecnologica, quale sup-porto indispensabile allo sviluppo delleregioni meridionali ;

tale azione organica n . 2 è stata ap-provata dal CIPE con delibera del 29 di-cembre 1986 ;

molte delle azioni prefigurate nel -l'ambito di detto piano sono in sincroni acon programmi nazionali ed europe i(progetti finalizzati CNR, EUREKA,ESPRÌ) e quindi tali da collocare leazioni di ricerca nel Mezzogiorno in u ncontesto di grande respiro scientifico eculturale – :

quali sono i motivi che a tutt 'oggiostacolano l'avvio dei progetti e pro-grammi previsti dall 'azione organica n. 2 ;

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Atti Parlamentari

— 9113 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

se corrisponde a verità che la man-cata attuazione è dovuta ad uno scontroper le nomine al vertice della finanziariaSPINSUD;

che cosa si intenda fare con urgenzaper impedire che interessi di parte pre-valgano su quelli delle popolazioni meri-dionali soprattutto nei confronti dei gio -

vani laureati e diplomati e della qualifi-cazione dell'apparato produttivo e im-prenditoriale il cui decollo è fortement econdizionato dalla mancata attuazione d idetti programmi ;

come intenda intervenire per la im-mediata costituzione della SPINSUD .

(3-00587)

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Atti Parlamentari

— 9114 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

INTERPELLANZ E

I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri e iministri dell'industria, commercio e arti-gianato, dell'ambiente e per le politichecomunitarie, per sapere – premesso ch e

nel nostro paese si stanno moltipli-cando i casi di chiusura di unità produt-tive perché ritenute ad alto rischio, inqui-nanti ovvero perché tali unità sono og-getto dei provvedimenti connessi allenuove politiche internazionali e nazionalidi pace e sugli armamenti ;

una delle conseguenze più gravi edrammatiche di queste nuove politiche, l acui necessità è fuori discussione perchérispondono a domande reali del nostrotempo, è il formarsi di una pesante disoc-cupazione ecologica e legata alla ricon-versione degli strumenti di guerra i nstrumenti di pace ;

alcuni casi emblematici di rilevanzanazionale si riscontrano nella aziendaFARMOPLANT, la impresa chimica diMassa Carrara chiusa perché ritenuta in-quinante che ha lasciato a casa senzalavoro circa 700 persone fra occupati di -retti e indiretti e attualmente in attivitàsu decisione del TAR della Toscana ;

le aziende impegnate per la costru-zione della centrale di Trino riscontranoprospettive di grande difficoltà ;

la centrale nucleare del Brasimon edove il blocco dei lavori, deciso a seguitodel recente referendum sull'energia, lasci asenza lavoro circa 100 persone; la basemissilistica di Comiso, che sarà smantel-lata a seguito degli accordi di pace fraReagan e Gorbaciov, la quale occupa at-tualmente circa 250 lavoratori a vario ti-tolo i quali si trovano all'improvvisosenza lavoro ;

il ministro dell'ambiente ha confer-mato l ' impegno a prevenire le situazion icome quelle di Massa Carrara ed ha rico-

nosciuto che nel nostro paese sono nume-rosi i casi di impianti ad alto rischio ;

il ministro dell'ambiente ha confer-mato l'impegno del Governo ad affrontarecon tre appositi disegni di legge i pro-blemi dello impatto ambientale, dell'at-tuazione della cosiddetta - direttiva comu-nitaria « SEVESO », della rilocazione ericonversione degli impianti industriali adalto rischio ;

recenti indagini condotte dall'Uni-versità Bocconi di Milano (Istituto IE-FE) per conto del CNR -- ENEA confer-mano che le politiche di risparmio ener-getico, fra tutte le alternative considerat e(distribuzione di gas, ricerca, produzionee trasformazione idrocarburi, settore elet-trico in generale, risparmio energeticopuro e semplice) e il ridimensionamentodei piani per l 'energia nucleare portanocomunque ad una diminuzione degli oc-cupati diretti e indiretti – :

come il Governo intende affrontareil problema della disoccupazione ecolo-gica, ponendolo al centro delle misure ditutela ambientale e di riconversione dell eunità legate agli armamenti ; in partico-lare, in attesa dei preannunciati disegn idi legge del Governo, quali iniziative s iintendono assumere affinché ogni inter -vento nel senso suddetto sia legato co-munque a piani di riconversione produt-tiva e subordinato alla verifica ed all'ap-provazione delle autorità locali unita-mente alle parti imprenditoriali e sinda-cali; quali provvedimenti urgenti si inten-dono assumere, sempre in attesa dellapresentazione e dell'esame dei suddett idisegni di legge, affinché ogni misura diblocco temporaneo o definitivo delle pro-duzioni coinvolte in problemi di rischio ,inquinamento, armamenti, sia legata amisure in grado di avviare' produzioni ditipo alternativo: tutto ciò al fine di impe-dire gravi conseguenze sulla occupazionee sulla condizione complessiva dei lavora -tori e delle loro famiglie, nonché di interezone del paese .

(2-00194) « Balestracci, Cristofori, Zani-boni, Azzolini, Bianchi, Bian-chini . Rebulla » .

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Atti Parlamentari

— 9115 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri e iMinistri di grazia e giustizia e per gl iaffari regionali, per sapere – premess oche

1) lo schema di decreto del Presi -dente della Repubblica in materia di us odella lingua italiana e tedesca nelle aulegiudiziarie o nell'amministrazione, predi -sposto dal ministro per gli affari regionalinella trattativa esclusiva con la S .V.P . ,annulla anni di dibattito giuridico e poli-tico sui diritti costituzionali di difesa, va-nifica le aspettati-.-- di tutti coloro chericercano il dialogo f ,-a i gruppi lingui-stici in provincia di Bolzano e disattend egravemente i doveri di correttezza poli-tica verso il Parlamento, che sulla mate-ria ha approvato nella seduta della Ca-mera dei deputati del 19 febbraio 198 7due precise risoluzioni a larghissimamaggioranza ;

2) le due risoluzioni della Camera ,infatti, impegnano, la prima, il Governoalla « piena parificazione della lingua ita-liana e tedesca, con adeguata tutela dellalingua ladina nell'uso pubblico, con pienalibertà di lingua da parte dei cittadini ,senza alcuna forma di coazione lingui-stica ed opportuni interventi sulle diverseamministrazioni statali per garantire l aconcreta realizzazione di tale parifica-zione e libertà, con particolare attenzionealla libertà di difesa in giudizio senzavincoli linguistici, garantendo la piena co-stituzionalità di tale norma assicurando i ldiritto alla libera scelta del difensore edella lingua. . . », ed inoltre, la second a(risoluzione della maggioranza), « te-nendo conto . . . delle valutazioni emersenel dibattito sulle garanzie costituzional idei diritti e delle libertà del cittadini aprescindere dall'appartenenza ai divers igruppi linguistici » ;

3) sul testo predisposto dal ministroper gli affari regionali e posto a bas edella transazione con la S .V.P., che ha d ifatto escluso tutti gli altri rappresentant idelle popolazioni tedesca, italiana e la-dina dell'Alto Adige, deve esprimersi un

giudizio profondamente negativo, dal mo-mento che i risultati della superficialitàcon cui la « Commissione dei sei » haliquidato i fondamentali diritti di difesadel cittadino e le conseguenze della inca-pacità del ministro per gli affari regional ia trovare soluzioni conciliative in materiaappaiono con evidenza nella pasticciataversione della difesa penale ;

4) nel futuro, se venisse confermatodal Consiglio dei Ministri il testo oggi i nesame, sarà abolita in provincia di Bol-zano la possibilità per chi sia imputatoin un processo penale di parlare libera -mente la propria lingua se voglia sce-gliere un difensore di lingua diversa, ov-vero sarà abolita la possibilità di sce-gliere liberamente come esercitare la di-fesa ;

5) aderendo alla famigerata ipotes idel processo monolingue coatto, infatti, iltesto ministeriale impone al difensore ,che pure può svolgere oralmente le difesenella propria lingua, di scrivere sol o« nella lingua del processo » ;

6) di conseguenza l'avvocato, adesempio di lingua italiana che difenda uncittadino di lingua tedesca, potrà limitar ela propria difesa soltanto alla parte oralema dovrà poi, per la parte scritta (i-stanze o memorie istruttorie, atti d'ap-pello o ricorsi per cassazione, ecc .) rinun-ciare alla difesa o fare tradurre ogni pro-pria parola ;

7) tale soluzione, che si allinea co nle peggiori sinora proposte, è palesementediscriminatoria ed offende la libertà e ladignità nella scelta e nell'esercizio delladifesa forense ; essa inoltre contrasta conle ripetute deliberazioni degli organi dellamagistratura e dell'avvocatura –:

a) quale sia l 'orientamento del Go-verno in materia di disciplina della lin-gua da usare nelle aule giudiziarie e nel -l'amministrazione in provincia di Bol-zano ;

b) se il Governo non ritenga dove-roso, anche in aderenza con glì impegn icontenuti nelle risoluzioni approvate dalla

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 29 GENNAIO 1988

Camera dei deputati nella seduta del 1 9febbraio 1987, di applicare in materia iprincìpi costituzionali di piena attuazionedella facoltà di scegliere Iiberamente lalingua da usare nel processo ;

c) se, di conseguenza, il Governonon ritenga necessaria una radicale mo-difica, su tale punto, dello schema di de-creto del Presidente della Repubblica ela-borato dalla « Commissione dei sei » edal ministro per gli affari regionali ;

d) se il Governo non ritenga dove-roso che la trattativa al riguardo com-prenda non solo la S .V.P ., ma anche tutte

le altre rappresentanze politiche delle po-polazioni della provincia di Bolzano ;

e) se il Governo, infine, non ritengadoveroso riferire al Parlamento sui propriorientamenti relativi all'intera materi adelle residue norme di attuazione primadi deliberarne la promulgazione, in con-formità con quanto previsto dalle sopra

citate risoluzioni parlamentari .

(2-00195) Lanzinger, Mattioli, Cima, Fi-lippini Rosa, Andreis, Bassi

Montanari, Boato, Ceruti ,Donati, Grosso, Procacci ,Salvoldi, Scalia .

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