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Sigmund Freud Austria 1856 Londra 1939 Carl Gustav Jung Carl Gustav Jung Svizzera Svizzera 1875- 1875- Zurigo - 1961 Zurigo - 1961

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Sigmund Freud

Austria 1856

Londra 1939

Carl Gustav Jung Carl Gustav Jung

SvizzeraSvizzera 1875- 1875- Zurigo - 1961Zurigo - 1961

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PSICOANALISI PSICOANALISI è il nome: •di un procedimento per l’indagine dei processi psichici ;

• di un metodo terapeutico (basato su tale indagine) per il trattamento dei disturbi nevrotici;

di una serie di conoscenze psicologiche acquisite per questa disciplina»

(Freud, S., 1922).

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Ricerche e studi di Freud

1886 – Breuer – Charcot Interesse per l’ipnosi poi abbandonata, per il metodo catartico*, che a sua volta fu superato dal metodo delle “libere associazioni”

* Metodo catartico il paziente parlando dei propri problemi esprime le proprie emozioni liberandosene

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LA “SCOPERTA” DEL SOGNO per Freud

“Mi sono dedicato per anni, a scopo terapeutico, a dissolvere nei loro elementi varie formazioni psicopatologiche … cioè sin da quando ho imparato, da un’importante comunicazione di Josef Breuer, che per queste formazioni, intese come sintomi patologici, dissolverle nei loro elementi significa risolverle (…).Nel corso di questi studi psicoanalitici mi sono imbattuto nell’interpretazione del sogno . I pazienti che io avevo impegnato a raccontarmi tutte le idee e i pensieri che si imponevano loro di fronte a un determinato argomento, mi raccontavano i loro sogni, dimostrando così che un sogno è inseribile nella concatenazione psichica che, partendo da un’idea patologica, va inseguita a ritroso nella memoria. Non ci volle dunque che un passo per trattare il sogno stesso come un sintomo e per applicare al sogno il metodo di interpretazione già elaborato per il sintomo”.Freud, S. (1899): L’interpretazione dei sogni. O. S. F. vol. III, pp. 102 – 103; c.f.m. pp. 112 – 113

Il sogno è il risultato di un complesso lavoro psichico destinato a:preservare lo stato di sonno, ad appagare il “desiderio di dormire” [conservazione dello stato di quiete] che rischia di essere turbato dall’emergere di un antico desiderio inconscio risvegliato da qualche impressione del giorno precedente (residuo diurno).Questo desiderio di origine infantile durante la vita vigile è interdetto e rimosso, approfitta dello stato di sonno per cercare di farsi strada verso la coscienza, ma una censura, rappresentante psichico della “morale”, si oppone .

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REGRESSIONE NEL SOGNO

per Freud

TOPICA:

Dal conscio all’inconscio

TEMPORALE:

Dal presente all’infanzia

FORMALE:

Dal linguaggio alle rappresentazioni figurate e simboliche

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MECCANISMI DI DIFESA per Freud

• Spostamento: Trasferimento dell’accento, dell’interesse, dell’intensità di una rappresentazione da questa ad altre rappresentazioni originariamente poco intense, collegate alla prima da una catena associativa.

• Identificazione: Processo psicologico con cui un soggetto assimila un aspetto, una proprietà, un attributo di un’altra persona e si trasforma, totalmente o parzialmente, sul modello di quest’ultima

• Sublimazione: La pulsione è detta sublimata nella misura in cui essa è deviata verso una nuova meta non sessuale e tende verso oggetti socialmente valorizzati

• Proiezione: in senso propriamente psicoanalitico, è un’operazione psichica mediante la quale il soggetto espelle da sé e localizza nell’altro, persona o cosa, delle qualità, dei sentimenti, dei desideri (erotici o aggressivi) che disconosce e rifiuta in se stesso. In questo caso, si tratta di un processo di origine molto arcaica, che si ritrova in particolare nella paranoia. Già nel 1896 (Neuropsicosi da difesa) Freud vi si riferisce come ad un “cattivo uso” di un meccanismo normale consistente nel cercare all’esterno l’origine di un dispiacere.

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Per Freud il lavoro onirico consisterà nel mascherare il desiderio infantile rimosso per permettergli di essere comunque soddisfatto da una rappresentazione allucinatoria, mediante procedimenti (“meccanismi”).

PROCESSI PRIMARI dell’attività psichica

•di condensazione di elementi disparati in un unico elemento (molte idee o immagini sono amalgamate ed espresse in una sola idea o immagine, - un luogo o un personaggio ne rappresentano molti).

•di spostamento su immagini associate o associabili a quella originariamente connessa al desiderio giudicato proibito.

•di figurazione (tutto nel sogno, anche le operazioni logiche, viene ri-tras-formato in immagini sensoriali visive).

Se al travestimento risultante da questi processi si aggiunge un’ulteriore “messa in forma” per rendere la “trama” del sogno meno incoerente (ELABORAZIONE SECONDARIA), si ottiene il sogno così come appare ala coscienza del soggetto al risveglio.

Questo contenuto comunicabile con la parola è detto sogno (o Contenuto manifesto), e su di esso si effettua il lavoro inverso dell’interpretazione che, tramite le associazioni di idee fornite dal sognatore, prova a ricostruire il senso (o contenuto) latente e i desideri rimossi, che sono tutti di origine infantile.

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Freud

Appagamento sostitutivo di un desiderio rimosso

Jung

Carattere compensatorio e prospettico (contenuti futuri)

Sogno

Metodo Junghiano

Amplificazione

Contenuto manifesto (solo)

Interpretazione

Oggettiva: carattere individuale del sogno

Soggettiva: immagini simboliche dei caratteri collettivi

Riferimento all’oggetto: segno come tale

Riferimento al soggetto: interpretazione simbolica

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La struttura psichica per Freud:

Prima Topica

inconscio

preconscio Barriera di resistenza

conscio

La struttura psichica è costituita da sistemi differenziati

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L’Inconscio per Freud

L’Inconscio assume uno statuto di realtà autonoma e viene rappresentato come un cerchio maggiore che racchiude quello minore del conscio: possiede una funzione, un processo, un’energia e dei contenuti.

Nella Prima Topica, l’Inconscio (sistema Inc) è costituito dai contenuti rimossi, vale a dire da rappresentazioni tenute fuori dalla coscienza, frutto della rimozione originaria perché mai investite dal Preconscio, o della rimozione posteriore (rimozione vera e propria).

Esso è sotto il dominio del principio del piacere ed i suoi contenuti sono regolati dal processo primario

Tali contenuti sono primariamente desideri dell’infanzia.

I contenuti dell’Inconscio sono conoscibili solo sotto forma di derivati, cioè quando hanno subito una trasformazione nel Preconscio.

BARRIERA DI RESISTENZAPrima censura: E’ tra Inc e Prec che avviene la rimozione delle rappresentazioni, quindi la prima barriera della censura è molto importante.

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Tre saggi sulla teoria sessuale, 1905/14

Nuova concezione della sessualità• Il “sessuale” non equivale al genitale• Nell’infanzia esiste una disposizione

sessuale perversa polimorfa.• La sessualità infantile non coincide con

la genitalità adulta normale.• Non è un istinto, poiché non ha né un

oggetto prestabilito né un’unica modalità di soddisfacimento.

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TEORIA PULSIONALE E TEORIA DELA LIBIDO per Freud

RISPETTO ALLA FONTE:• Pulsioni sessuali• Pulsioni di autoconservazione

RISPETTO ALL’OGGETTO:• Libido dell’Io• Libido oggettuale

Libido: “Forza quantitativamente variabile…atta a misurare processi e conversioni nel campo dell’eccitamento sessuale. Questa libido la distinguiamo, riferendoci alla sua origine specifica, dall’energia che in generale deve essere supposta nei processi psichici, e in tal modo le conferiamo anche un carattere qualitativo”. Freud (1905), op.cit., pag.523.

La libido designa l’aspetto psichico della pulsione sessuale: è “la manifestazione dinamica nella vita psichica della pulsione sessuale”. Freud, S (1922): Due voci di enciclopedia: “Psicoanalisi” e “teoria della libido”. O.S.F., vol. IX.

L’Io nasce dall’unificazione ed organizzazione della sessualità, delle pulsioni sessuali che erano inizialmente parziali e che si esprimevano in una forma essenzialmente auto-erotica (il corpo era fonte e oggetto). Per questo, l’Io viene indicato qui come serbatoio delle pulsioni (v. Introduzione al narcisismo,1914).

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Pulsioni per Freud (Al di là del principio di piacere, 1920 e L’Io e l’Es,

1922).

EROS (pulsione di vita)

•Pulsioni sessuali e di autoconservazione.

•Narcisismo e sessualità

•Principio di legame (in Compendio di psicoanalisi):Eros tende a legare e conservare le parti della sostanza vivente; tende a ristabilire l’unità originaria attraverso l’accoppiamento sessuale; va verso forme più differenziate e organizzate.

THANATOS (pulsione di morte)

• Pulsioni aggressive, di distruzione, di appropriazione.

• Aggressività e distruzione

• Principio del Nirvana: Thanatos tende ad azzerare la tensione; a ristabilire forme meno differenziate e meno organizzate, quelle originarie; a dissolvere i legami.

Quando l’aggressività è al servizio delle pulsioni sessuali:

1. rivolta all’esterno = sadismo;2. all’interno = masochismo.Difficilmente rintracciabile allo stato

puro.

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Tipi di personalità per Freud

Concetto di regressione e fissazione

Personalità oraleInteressate solo a se stessi e se cercano gli altri e per chiedere

loro “nutrimento”. Come caratteristiche è: esigente, impaziente, invidioso, avido, goloso, rabbioso, depresso (si sente vuoto), sfiduciato, pessimista.

Personalità analeTriade anale ordine e pulizia, parsimonia e avarizia,

ostinazione

Personalità fallicaPer l’uomo, mostrare la sua virilità essere grandePer la donna (personalità isterica) seduttiva e civettuola, per

attirare l’interesse del maschio (padre) negandone l’interesse

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Processo terapeutico per Freud

• Concetto di transfert & controtrasfert

• Fattori Terapeutici

• Esperienza emotiva correttiva (Alexander & French, 1946)

Test proiettivi Rorschach e TAT

Minore intensità del conflitto originario

Terapeuta ≠ genitori

Io più maturo per affrontare il conflitto

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Principi della vita psichica per Jung•Principio dell’unità:Totalità della psiche e del corpo e si sottolinea che la psiche non è riconducibile al corpo

•Principio del dinamismo:Concezione teleologica il comportamento è sempre orientato verso una meta

•Principio dell’influenza cosmica:L’individuo è sempre collegato con la realtà naturale e con il cosmo

•Principio della naturale strutturazione delle parti in un’unica totalità:L’organizzazione della vita psichica e l’organizzazione di un tutto integrato e coerente con le mete personali

•Principio dell’azione-reazionetra l’individuo e ambiente vi è una dialettica costante tra la personalità e la realtà

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Jung: Stile di vitaÈ propriamente il nucleo e l’elemento distintivo della personalità; origina dall’infanzia e rappresenta il precipitato di tutte l’esperienze significative dell’individuo

Se’ creativoSe’ creativotendenza all’autorealizzazione presente in ogni uomo, che sottende la tendenza all’autorealizzazione presente in ogni uomo, che sottende la condotta , indirizza le scelte, dà coerenza alla personalità, mira a fondere condotta , indirizza le scelte, dà coerenza alla personalità, mira a fondere in una sintesi armonica l’aspirazione alla libertà individuale con le in una sintesi armonica l’aspirazione alla libertà individuale con le esigenze della vita socialeesigenze della vita sociale

NEVROSI & PSICOSINEVROSI & PSICOSI

Disarmonia tra individuo-ambiente e persona-realtà

Quanto più profonda e radicale è l’insoddisfazione della persona nelle situazioni interpersonali, tanto più si fa ricorso a “compensazioni fantasmatiche” e ad una esacerbazione del senso di superiorità che lasciano come unica via d’uscita “il ritiro dalla realtà” cui si associa tutta una serie di manifestazioni patologiche

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PSICOTERAPIA per JungPSICOTERAPIA per JungAggressività come “meta fittizia” - risposta alla frustrazione (non pulsione originaria)

Riconciliare il paziente con i suoi veri obiettivi al fine di recuperare uno “stile di vita” adeguato alle sue effettive necessità

Facendo appello alla consapevolezza dell’individuo si mira ad una ridefinizione delle sue mete.

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Elaborazione freudiana- junghiana:

Jung come il pioniere di una visione dello psichico

Contrasto sulla concezione della sessualità

•Importanza dei concetti di incoscio collettivo, teoria energetica, simbolismo, processo di individuazione

Sistemi teorici differenti Psicologia Analitica

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COMPLESSO per Jung

Concetto centrale nella Psicologia Analitica prima definita “psicologia dei complessi”

Periodo di attività all’ospedale Burgholzi, con l’influenze degli indirizzi associazionisti, Jung porta avanti la sperimentazione su soggetti somministrando loro una lista di parole selezionate alle quali il soggetto veniva invitato a rispondere. Egli osservò un tempo di latenza ascrivibile ad un complesso emotivo sottostante (relativamente o totalmente incoscio) definito COMPLESSO

Stato di minorazione ma anche motore che spinge al raggiungimento di determinate mete Nucleo centrale della vita psichica che non deve mancare, altrimenti “l’attività psichica cadrebbe in un fatale letargo”

Per chiarire l’origine del complesso vanno individuate quelle esperienze conflittuali e situazioni di conflitto dove la personalità e impotente con qualsiasi atteggiamento difensivo

Forme tipiche dei complessi presenti nelle esperienze infantili, soprattutto quelle connesse al rapporto originario con i genitori, luogo di “attivazione primario” del conflitto

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Libido per Jung

Nelle opere, Simboli della trasformazione (1912)

& Energetica psichica 1928:

Jung avanza una concezione della libido che è in aperto contrasto con l’elaborazione freudiana

Libido energia vitale

Direzione Progressione adattamento all’esigenze dell’ambiente

Regressione regressione verso i contenuti dell’inconscio

Non in senso di evoluzione e di involuzione ma come “momenti” (sistole e diastole)

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Personalità per JungPsiche come una totalità che è inconscia e conscia allo stesso momento – entità contrastanti

Coscienza individuale distinta da quella collettiva

Coscienza legata strettamente all’io e con esso stabilisce un rapporto di reciproca interazione

L’IO, IO, come precipitato di esperienze fondamentali, una funzione della personalità volta ad esperire il mondo esterno e quello psichico

L’io strettamente legato al “processo di Individuazione”

L’inconscio :Personale: trama dei vissuti e degli avvenimenti propri complessiCollettivo: carattere universale e riguarda tutta l’umanità passata archetipi

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Archetipi per Jung

Immagini primordiali, ossia possibilità di umana rappresentazione – quindi si eredita non la rappresentazione , ma la possibilità di rappresentare

1947 “riflessioni teoriche sull’essenza della psiche “ Jung distingue le rappresentazioni archetipiche dall’archetipo in séL’archetipo si manifesta con configurazioni che rimandano ad una forma fondamentale irrapresentabile e afferrabile solo approssimativamente – Fattore Psicoide che appartiene alla parte invisibile, ultravioletta dello spettro fisico

Esperienza archetipica fortemente legata al simbolosimbolo che svolge una funzione importante di mediazione trasformatori di energia psichica da quella originaria ad una diversa

Simbolo vivo finché pregno di significato, se no si trasforma in segno ( semiotica ) Jung VS Freud

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Orientamenti psicologiciper Jung - due atteggiamenti fondamentali

IntroversioneDirige la libido su se stesso l’oggetto esterno viene mantenuto ai margini di ogni tipo di prospettiva e quando si confronta con l’esterno si trova in un mondo che non sente come suo

Egli vive il mondo interiore come la cosa più piacevole

EstroversionePrevalenza dell’oggetto sul soggetto e riflette la disponibilità della libido a nutrirsi degli eventi esterni e porsi in sintonia con l’esigenze della collettività

Il tipo estroverso vive negli altri e con gli altri, mentre il rapporto con se stesso assume aspetti inquietanti, quindi meglio coprirli con il frastuono delle attività

Processo di compensazione il dominante nel conscio non domina nell’incoscio

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Processo di individuazione per Jung

Persona relazione dell’io con il mondo esterno (maschera)

Patologico : l’identificazione dell’Io sulla Persona

Individuazione Attuazione o realizzazione del proprio Sé (a stadi)

Scoperta della propria autenticità (figure archetipiche)

• Ombra

• Animus e anima

• Magna Mater e Vecchio Saggio (Personalità mana)

• Sé – sintesi tra incoscio e coscienza funzione trascendentefunzione trascendente