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f d L’AC si dà appuntamento a Loreto per un nuovo mandato missionario... Anno XIV n. 9-10/2004 8 luglio 2004 f d Sommario ... e Tu ci sarai? All’interno trovi gli aggiornamenti informativi: è ancora tempo di iscrizioni! Impegni estivi per l’AC I lavori del Consiglio diocesano e la bozza di atto normativo diocesano Informazioni e iscrizioni per Loreto Itinerario assembleare Testi per campi scuola giovanissimi e giovani Messaggio del Papa all’AC Nota pastorale dei Vescovi sul volto missionario della parrocchia Viaggio tra le associazioni parrocchiali di Terlizzi: Immacolata, S.Maria Stella, S.Gioacchino e S.Maria di Sovereto Il nuovo Progetto Formativo dell’AC Il portale dell’AC Notizie ed appuntamenti f d Loreto2004 L’atteso pellegrinaggio nazionale dell’Azione Cattolica Comunicazioni della Presidenza diocesana di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi Piazza Giovene, 4 70056 Molfetta (BA) - Tel (fax) 080 3351919 - email: [email protected] - www.acmolfetta.it Anno XIII - Sped. Abb. Post. L. 662/96 art. 2 C. 20/c - Filiale di Bari - Reg. n. 1430 del 5-8-1999 Tribunale di Bari azione cattolica azione cattolica azione cattolica azione cattolica azione cattolica ilodiretto f

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All’interno trovi gli aggiornamenti informativi: è ancora tempo di iscrizioni! fd fd Messaggio del Papa all’AC Testi per campi scuola giovanissimi e giovani I lavori del Consiglio diocesano e la bozza di atto normativo diocesano Viaggio tra le associazioni parrocchiali di Terlizzi: Immacolata, S.Maria Stella, S.Gioacchino e S.Maria di Sovereto Notizie ed appuntamenti Nota pastorale dei Vescovi sul volto missionario della parrocchia Informazioni e iscrizioni per Loreto Anno XIV

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L’AC si dà appuntamentoa Loreto per un nuovomandato missionario...

Anno XIVn. 9-10/2004

8 luglio 2004

fdSommario

... e Tu ci sarai?All’interno trovi gli aggiornamenti informativi: è ancora tempo di iscrizioni!

Impegni estivi per l’AC

I lavori del Consigliodiocesano e la bozza

di atto normativodiocesano

Informazioni eiscrizioni per Loreto

Itinerario assembleare

Testi per campiscuola giovanissimi e

giovani

Messaggio del Papaall’AC

Nota pastorale deiVescovi sul voltomissionario della

parrocchia

Viaggio tra leassociazioni

parrocchiali di Terlizzi:Immacolata, S.MariaStella, S.Gioacchino

e S.Maria di Sovereto

Il nuovo ProgettoFormativo dell’AC

Il portale dell’AC

Notizie edappuntamenti

fdLoreto2004L’atteso pellegrinaggio nazionale dell’Azione Cattolica

Comunicazioni della Presidenza diocesana di Molfetta Ruvo Giovinazzo TerlizziPiazza Giovene, 4 70056 Molfetta (BA) - Tel (fax) 080 3351919 - email: [email protected] - www.acmolfetta.itAnno XIII - Sped. Abb. Post. L. 662/96 art. 2 C. 20/c - Filiale di Bari - Reg. n. 1430 del 5-8-1999 Tribunale di Bari

a z i o n e c a t t o l i c aa z i o n e c a t t o l i c aa z i o n e c a t t o l i c aa z i o n e c a t t o l i c aa z i o n e c a t t o l i c ailodirettof

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2 Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004

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In questa comunicazione vorrei condividere con tutta la Diocesi il senso di questi appuntamenti,che non riguardano soltanto l’associazione in se stessa, dal momento che una dimensione costitutivadel carisma dell’Azione Cattolica è proprio la sua “dedicazione” al Vescovo e alla Chiesa locale in

cui vive.Proprio questa peculiarità del carisma associativo sta alla base dell’Atto normativo diocesano, ildocumento che disciplina la vita, l’ordinamento e le funzioni dell’associazione diocesana, in armoniacon le norme dello Statuto e del Regolamento nazionale. Esso traduce la scelta della diocesanità,cioè del radicamento locale dell’associazione, già espressa dallo Statuto del ’69, in risposta allavisione di Chiesa del Concilio, e rafforzata dallo Statuto aggiornato del 2003. L’Azione CattolicaItaliana realizza, infatti, con la Diocesi in cui è presente, una relazione organica che si esprime nelladedicazione dei singoli associati e dell’Associazione alla propria Chiesa particolare per offrire, con lapropria soggettività associativa, un contributo originale e significativo alla crescita della comunitàdiocesana. La bozza, redatta dalla Presidenza diocesana dopo il lavoro di discernimento compiuto alivello parrocchiale e diocesano, è stata riconsegnata ai responsabili parrocchiali e diocesani, alVescovo, agli Assistenti, e il Consiglio diocesano del 3 luglio ha approvato la bozza definitiva chel’assemblea diocesana straordinaria, convocata il 19 settembre, dovrà approvare e sottoporre alparere del consiglio nazionale.I campi parrocchiali che le diverse associazioni stanno proponendo, anche gemellate tra loro,dovrebbero essere impostati sui contenuti proposti dall’itinerario verso Loreto, grazie ai sussidinazionali per giovanissimi e giovani, e a quello diocesano per l’ACR che prolunga i temi affrontatidurante l’anno. Non ci sarà un campo diocesano, proprio per privilegiare l’esperienza di Loreto.Ai responsabili associativi è affidato un compito particolare, quello di avviarsi alla lettura e ad unaprima analisi di due testi: “La fatica di crescere e i percorsi educativi di adolescenti e giovani”,il volume che raccoglie i risultati dell’indagine socioreligiosa promossa dalla Diocesi tra gli adolescentie i giovani; e “Perché sia formato Cristo in voi”, testo base del nuovo Progetto formativo dell’AC.Sono due testi che per l’Azione Cattolica possono dirsi complementari: il primo offre molteplicistimoli analitici e progettuali che saranno alla base del cammino di riflessione che la nostra Diocesifarà nel prossimo anno pastorale, per giungere a definire le linee comuni di un progetto di pastoralegiovanile; il secondo offre altrettanti spunti che si collocano sul versante progettuale di un’associazioneche rinnova il suo impianto formativo, in risposta alle istanze della realtà sociale, culturale e religiosadi questo tempo. Il nuovo progetto non è un’aggiornamento del precedente, ma è proprio nuovo peresprimere la nuova missionarietà formativa dell’AC, attenta non soltanto a quanti sono in parrocchia,ma anche a quanti sono alla ricerca o alla riscoperta della fede.Ma il momento centrale dell’estate targata AC, sotto i riflettori dei media nazionali, sarà certamenteil pellegrinaggio-festa di Loreto dove il Papa stesso ci attende: «E a Loreto vi attendo: sono sicuroche sarete in tanti, anzi, spiritualmente, tutti!». Sarà l’appuntamento nazionale di tutta l’AzioneCattolica per affidare a Dio, attraverso le mani di Maria, l’AC del terzo millennio, i suoi continui passidi rinnovamento, un nuovo mandato missionario perché ritrovi la sua passione apostolica e la sviluppinella vita associativa ordinaria e nel legame con la parrocchia. In particolare, attraverso il mandatomissionario con cui il pellegrinaggio si concluderà, si vuole avviare una stagione in cui rendereevidente che è possibile un impegno missionario; mostrare che la parrocchia può essere oggimissionaria. La beatificazione del servo di Dio Alberto Marvelli e di altri laici esemplari appartenentiall’Azione Cattolica, significa ribadire che l’Azione Cattolica vuole continuare ad essere scuola disantità laicale. A questo momento, che vede iscritti già 150.000 partecipanti, invitiamo calorosamentetutti i Sacerdoti, almeno alla celebrazione del 5 settembre.L’assemblea diocesana straordinaria del 19 settembre, approverà l’Atto normativo diocesano edarà il via al nuovo anno associativo, ultimo del triennio, che sarà l’anno assembleare. Infatti traottobre e gennaio sono previste le assemblee parrocchiali e a fine febbraio l’assemblea diocesana,con il conseguente rinnovo degli incarichi e delle responsabilità associative.Un’estate calda e carica di entusiasmo e passione per continuare a raccontare quanto il Signorecontinua ad operare in noi.

Sarà un’estate caldaper l’Azione CattolicaGino Sparapanopresidente diocesano

Sarà senza dubbioun’estate “calda” vistala serie diappuntamentiprevisti da qui asettembre. Saràun’estate chericorderemo perché inessa siconcentrerannoalcuni decisivi eventi,segni tangibili di unanuova primaveraassociativa che è giàin atto e che avrà ilsuo avvio ufficiale aLoreto, durante ilpellegrinaggionazionale dell’1-5settembre.

Impegni e appuntamenti dell’AC diocesanaAssociazione

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3Anno XIV - luglio 2004

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La bozza dell’Atto Normativo diocesanoapprovata dal Consiglio

Marianna Anneseresponsabile ACRIn un rovente sabato pomeriggio estivo, quando

normalmente ci si concede un po’ di riposodopo le fatiche della settimana, e quando il

richiamo della spiaggia e della campagna è cosìforte da ammaliare attirando a sé, come sottol’effetto di un incantesimo i comuni mortali, inAC capita che, impavidi personaggi a cuinemmeno i 40 gradi all’ombra del centrodiocesano, riescono a farli desistere, si incontrino,per approvare la bozza dell’atto normativodiocesano. Si tratta dei consiglieri diocesani e diuna buona rappresentanza dei presidentiparrocchiali, che immediatamente vista l’audaciadella scelta, vengono posti dal presidentediocesano, Gino Sparapano, sotto la guida di dueprotettori di cui si fa memoria: S.Tommaso e PierGiorgio Frassati.L’incontro inizia con una “breve” (ehm! ehm!)verifica di quest’anno associativo tenuta dalpresidente diocesano, il quale pone subitol’accento su quelle che sono state le attenzionidell’AC: la riscoperta della domenica, qualegiorno del Signore, la riscoperta della fedenell’esercizio a raccontare ciò che il Signore hafatto per noi. Infatti il cammino in AC non è fattosolo di incontri formativi ma anche di pluralità diesperienze che ruotano attorno ad un camminopersonale e di gruppo, che quest’anno si èavvalso oltre che di proposte diversificate perACR, giovani e adulti, anche delle settimaneassociative, dell’esperienza del movimentostudenti che ha ripreso quota nella nostra realtà,del cammino pensato per le coppie, dei“laboratori della partecipazione” che hannorappresentato una novità metodologica e dicontenuto, sviluppatasi in due laboratori e unconvegno. Ancora le attività del ProgettoFormazione Responsabili (PRF), che devonovedere sempre più la corresponsabilità di tuttiaffinché vengano seguiti con serietà, e gli esercizispirituali proposti a livello nazionale, che hannocoinvolto soprattutto i giovani della nostra diocesi.E poi grandi eventi che hanno coinvolto l’interaassociazione: la Peregrinatio Mariae el’IncontrACI, la festa unitaria diocesana del 16maggio.In tutto ciò ruolo fondamentale è stato quello di“Filodiretto” come mezzo informativo eformativo a disposizione di tutti gli aderenti el’utilizzo di internet con il sito diocesano.La voglia di cambiamento dell’AC si èconcretizzata poi con il rinnovo dei suoidocumenti base: lo Statuto e il Progetto

Formativo, a livello nazionale, e l’Atto Normativo(AND) a livello diocesano.Sempre secondo le parole del presidente, «l’Attonormativo ha il compito di cucire a misura dellanostra diocesi l’abito dell’AC» e ben rispondeanche alle sollecitazioni che giungono all’AC dallaChiesa italiana . Infatti nel giorno di Pentecoste iVescovi hanno firmato un documento dal titoloIl volto missionario delle parrocchie in un mondoche cambia, in cui si fa esplicito riferimentoall’AC, alla sua scelta di essere fedele alle radicistoriche, di andare verso le parrocchie e incontroal territorio (vedi articolo a pag.8-9).Rispettando lo stile di democraticità propriodell’associazione, i presenti si sono confrontatisulla forma e soprattutto sui contenuti dell’interabozza, articolo dopo articolo, tra una goccia disudore e l’altra, senza nemmeno un break!Tutti comunque hanno partecipato attivamentealle discussioni che man mano venivano sollevatee ciascuno ha dato il proprio contributo affinchél’AND fosse il più confacente possibile alla nostraintera realtà diocesana.A questo incontro c’è stato anche il graditointervento del nostro caro Vescovo, don GinoMartella, il quale ha ribadito come l’AC cambiaper adeguarsi al momento storico per“comunicare il vangelo in un mondo checambia”. Ci ha assicurato che come tutti iVescovi, anche lui segue con attenzione questoparticolare momento di rinnovamento dell’AC, epone in noi la massima fiducia, riservandosi dileggere attentamente l’AND.Il vescovo ha annucniato che nel prossimo annosi dovrà ancora lavorare sul tema della parrocchia,sulla mistagogia eucaristica ovverosull’approfondimento del tema della celebrazioneeucaristica, affinché non diventi una delle tantedevozioni speciali ma si comprenda che essa è ilcentro, il fulcro della vita cristiana. Proprio perquesto il Papa ha indetto il prossimo anno, unAnno speciale Eucaristico promuovendo grandieventi, quali il convegno in Messico e il congressoeucaristico Nazionale a Bari.La bozza dell’Atto Normativo diocesano è stataapprovata all’unanimità e sarà inviata a Roma persottoporla al parere di conformità allo Statuto eRegolamento nazionali, dopo che l’assembleastraordinaria del 19 settembre la approveràdefinitiva. Da quel momento in poi regolamenteràla vita associativa dell’AC nella nostra diocesi.Solo così potremmo dar vita ai frutti di unastagione nuova.

Sabato 3 luglio il Consiglio diocesano allargato ai Presidenti Associazione

18 consiglieri su 272 assistenti diocesani

17 presidenti su 32.Questi i partecipanti

al Consigliodiocesano allargato al

comitato presidentiparrocchiali per

l’approvazione dellabozza di atto

normativo diocesano.L’ordine del giorno

prevedeva:una introduzione del

presidente per unaverifica associativa

annuale e lapresentazione

dell’Atto normativo;l’approvazione del

regolamentodell’assemblea

straordinaria del 19settembre; la

presentazionedell’itinerario

assembleare.

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4 Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004

fd Loreto2004

Verso il pellegrinaggio a LoretoAggiornamenti informativiVito Scarimboloreferente diocesano

A Loretotre nuovi“Beati dell’AC”

Sono stati approvati il22 giugno dal SantoPadre i decreti relativialle virtù eroiche e aimiracoli attribuiti aPina Suriano ePietro Tarrés;saranno dunquebeatificati insieme aMarvelli da GiovanniPaolo II a Loreto il 5settembre. “L’AzioneCattolica Italianaringrazia il SantoPadre per questodonoall’associazione” hadichiarato PaolaBignardi, Presidentenazionale dell’ACI.

Diamo di seguito alcuni aggiornamenti riguardo le possibilità che ci sono perpartecipare a Loreto. chiediamo ancora una volta di seguire il sitowww.loreto2004.it per essere sempre aggiornati, anche durante questoperiodo estivo.

POSTI ANCORA DISPONIBILI CON L’ORGANIZZAZIONE DIOCESANAAllo stato attuale (quello della data di chiusura del gironale) i posti disponibiliper ciascun pacchetto sono:

Pacchetto A con sistemazione semplice:1-5 settembre costo:82 euro iscritti: n.76 disponibili: n.24

Pacchetto B con sistemazione semplice:3-5 settembre costo:74 euro iscritti: n.24 disponibili: n. 30

Pacchetto C con sistemazione semplice (Giovani):4-5 settembre costo:67 euro iscritti: n.167 disponibili: n. 20

Pacchetto D senza quota pranzo:5 settembre costo:22 euro iscritti: n.112 disponibili: n.34

Saranno accolte le iscrizioni fino a completamento dei pulman e comunquenon oltre il 20 luglio, data prevista per il saldo delle quote.Il referente diocesano curerà comunque altre iscrizioni solo se autonomeper quanto riguardo il viaggio.

DISTRIBUZIONE MATERIALE DEL PELLEGRINO: GIORNO 26 AGOSTOGiungeranno dal centro nazionale le sacche con il materiale comune per ilpellegrinaggio; queste sacche saranno distribuite a livello cittadino nei giorniprecedenti alla partenza, secondo le modalità che saranno comunicate. Intale circostanza saranno comunicate le ultime note tecniche quindi è beneche tutti i partecipanti siano avvisati e si faccianno presenti.

ISCRIZIONI SUCCESSIVE DALLE PARROCCHIEI presidenti parrocchiali riceveranno, in questi giorni, un plico con noteinformative circa la possibilità di effettuare iscrizioni autonomamente. Questaopportunità è data a quanti non sono riusciti a farlo nelle scadenze previstetramite i referenti diocesani; ovviamente anche l’organizzazione del viaggioe della sistemazione va concordata autonomamente con il centro nazionale.Nei plichi ci saranno anche dei moduli per la partecipazione degli assistenti eper la partecipazione dei presidenti al convegno del 3 settembre ove saràconsegnato personalmente il nuovo progetto formativo.

VOLONTARI A LORETOÉ ancora possibile aderire alla proposta del volontariato a Loreto, che prevedeun campo nazionale dal 28 al 31 agosto e il servizio dal 1 al 6 settembre. Ivolontari pagano solo le spese di viaggio che vedremo di organizzare insieme.Chi lo volesse può farlo inviando il modulo apposito (sul sito) al referentediocesano entro il 12 agosto.

Occhio alleinformazioni e aisiti:www.Loreto2004.itwww.azionecattolica.itwww.acmolfetta.it

É ancora possibile partecipare a Loreto!

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5Anno XIV - luglio 2004

fdLoreto2004É ancora possibile partecipare a Loreto!

Verso il pellegrinaggio a Loreto iscrizioni e... provocazioni

Qualche provocazione...Il quadro degli iscritti a Loreto(provvisorio) ci mostra come siaabbastanza significativa la partecipazionedella nostra diocesi a questo eventoimportante, che assume una rilevanzaecclesiale e civile di cui anche i giornalistanno parlando e lo faranno sempre più.Ma sarebbe bello che la rappresentanzafosse ancor più significativa con lapresenza di tutte le associazioniparrocchiali.C’è anche una considerazione cheriguarda la partecipazione dei bambini edei ragazzi dell’ACR.Perchè non ci sono le loro iscrizioni?Forse i bambini e i ragazzi sono un“peso”? O non sono anche loro aderenti eparte viva dell’associazione?Da quello che mi risulta è mancata propriol’informazione ai ragazzi e questa è, a mioavviso, una grave mancanza diresponsabilità verso i più piccoli da partedegli educatori e dei consigli parrocchialidi AC.Le questioni organizzative dellasistemazione, pur vere e comprensibilisoprattutto per i più piccoli, possonoessere superate proprio grazie allaresponsabilità degli educatori/accompagnatori. E poi anche i genitoripossono partecipare.Anche i giovanissimi e i giovani potrebberoessere di più, certo bisognava avere ilcoraggio di rinunciare ai campiparrocchiali, ma questo è chiedere troppo!Perchè non vincere qualche pigrizia edecidersi a condividere questa esperienza?Perchè aver timore a guardare fuori dalproprio guscio e scegliere di allargare gliorizzonti?Perchè non pensare di esserci almenonell’ultimo giorno?Al di là di queste mie provocazioni, forsedettate dal “caldo”, sono certo che allafine saremo in tanti. E sarà bello!

Gino Sparapano

Partecipanti per settore:ACR 14 Giovanissimi 81Giovani 129Volontari 19 Adulti 171

Pacchetto PARROCCHIE A B C D

Extra pacchetti Volontari Totale

MOLFETTA 1 1Cattedrale 15 15C. Imm. Di Maria 1 19 20Immacolata 1 18 19Mad. Della Pace 14 14S. Achille 14 14S. Bernardino 0S. Domenico 0S. Famiglia 6 6S. Gennaro 11 18 29S. Pio X 0S. Teresa 2 8 10Sacro Cuore 4 4TOTALE 16 2 95 18 0 131RUVO Concattedrale 0Immacolata 0Redentore 2 2S. Domenico 4 4S. Famiglia 0S. Giacomo 6 20 2 28S. Lucia 15 2 17S. Michele 4 2 6TOTALE 6 20 8 15 0 8 57GIOVINAZZO Concattedrale Immacolata 12 11 23S. Agostino 9 11 20S. Domenico 19 3 1 23S. Giuseppe 10 2 14 5 3 34TOTALE 50 2 39 1 5 3 100

TERLIZZI Concattedrale 12 53 5 70Crocifisso Immacolata S. Gioacchino 3 27 30S.Maria Stella 15 3 18S.Maria Sovereto Ss. Medici 4 9 5 18TOTALE 4 0 39 85 0 8 136TOT. COMPLESSIVO 76 24 182 119 5 19 425

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L’anno prossimo sarà l’anno assembleare, l’anno che conclude il triennio in cui l’associazione, aisuoi vari livelli, sarà chiamata a programmarne uno nuovo e ad affidare a nuove persone i compiti diresponsabilità associativa, secondo le regole democratiche proprie.La presidenza nazionale ha fissato le tappe di questo cammino, prima di indicarne anche i contenuti.Ne diamo comunicazione in modo da avere chiari i tempi di questo percorso importante da pensaree organizzare in tempo.

Itinerario assembleare 2004-2005Verso la XII assemblea nazionalePresidenza diocesana

Assemblee parrocchialiqueste non potranno essere programmate prima del 20 ottobre, data utileper ricevere dal consiglio nazionale (convocato il 10 ottobre) il parere diconformità dell’atto normativo diocesano, sulla base del quale procederealle elezioni in parrocchia. É più che opportuno, del resto, svolgere leelezioni con gli aderenti dell’anno associativo 2004-2005.

Preassemblee cittadine e congresso Movimenti

Assemblea diocesana ordinaria

Consiglio regionale elettivo

XII Assemblea nazionale

da fine ottobre 2004agli inizi di gennaio ‘05

entro gennaio ‘05

24-26 febbraio ‘05

marzo 2005

22-25 aprile 2005

Avvicendamenti nel consiglio diocesanoAssociazionefd

Piacenza, 2 giugno 2004Caro Gino,cari amici del Consiglio diocesano e soprattutto voi amici dell’èquipe giovani, vi scrivoper comunicarvi le mie dimissioni da consigliere diocesana.Questa lettera serve a formalizzare una separazione dall’AC diocesana avvenuta settemesi fa’, quando per cogliere un’importante occasione lavorativa, mi sono trasferita qui aPiacenza.Forse avrei dovuto scrivere questa lettera già da tempo, per permettere a qualche altrogiovane di prendere parte al consiglio diocesano e di prestare servizio per la nostra asso-ciazione al mio posto e di questo vi chiedo scusa, ma comprendetemi se mi rincuoraval’idea di sentirmi parte dei vostri progetti, incontri, sorrisi, serate...Ho provato ad inserirmi in un gruppo giovani di AC in questa città, ma senza successo,comunque sono riuscita a conoscere la presidente di questa diocesi, che ho intervistatoper il giornale che realizziamo nel centro diurno per psicotici presso cui lavoro.É inutile dirvi che mi mancate tutti, ma ho deciso di costruire il mio futuro qui, dove mivengono offerte opportunità lavorative più consone ai miei studi e alle mie aspirazioni edove, soprattutto, ho incontrato l’amore di Nuccio.Spero che il tempo e la distanza, non logorino i nostri rapporti, ma che possiamo continuarea ricordarci vicendevolmente nella preghiera.Vi abbraccio tutti,

vostra Amica Porzia.

Riportiamo la lettera didimissione di PORZIADE GENNARO(S.Cuore) daconsigliere diocesana.A lei la nostragratitudine per ilservizio generosoall’associazione inparrocchia, in diocesicome vicepresidenteSG e membro diequipe; gli auguri piùbelli per il suo futuro,anche se un po’lontana da noi.il consiglio diocesanoha nominato al suoposto GRAZIATEDONE (S.Domenico,Ruvo) prima tra i noneletti nell’ultimaassemblea diocesana.Anche a lei gli auguriper proficuo lavoroassociativo in questoultimo periodo.

Associazione Verso la conclusione il triennio associativo in corso

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7Anno XIV - luglio 2004

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GIOVANI D.O.C. DENTRO OGNI COSA….Un fascicolo per gli animatoriUn fascicolo per i partecipanti

Questa “Tutte le idee vengono dagli altri,io sembra che faccia tutto e faccio niente;figuro un attivo degno di essere additatoad esempio, e giro a vuoto, brancolandoqua e là, come un mulino a vento senzaconcludere. […]Bisogna abituarsi ad esaminare ogni idea,e studiare e meditare e ripensare. Il Signoremi ha dato una intelligenza, una volontà,una ragione: ebbene queste devoadoperarle, tenerle in esercizio, farlefunzionare.”Così scriveva Alberto Martelli sul suo diario,dopo alcuni anni in cui aveva smesso diappuntare le proprie riflessioni. Anni in cuisi era impegnato molto nella professione enel servizio ai fratelli. Ritrovando il diario,Alberto si sofferma a fare il punto dellasituazione a fare un esame di coscienzacritico, serrato, poco indulgente con séstesso che mostra, in questo modo, laradicalità con cui egli vive la propria sequeladietro il Signore.Le nostre giornate sono spesso così, pienedi tanti impegni: l’università, il lavoro, laparrocchia, il gruppo giovani, il servizio airagazzi, gli amici, la famiglia. Tanti impegniche ci danno la sensazione di esseredispersi, spezzettati e di non riuscire a starcidentro.Ecco dunque due volumetti con la medesimacopertina ma con diverse finalità: uno,rivolto agli animatori, contiene la tracce perle attività del campo-scuola, l’altro è il testopersonale per chi intende parteciparvi.Un’unica proposta che intende offrire unaprofonda esperienza di Azione Cattolica,attraverso la figura del beato AlbertoMarvelli; facendo ritrovare ai giovani il gustodi stare dentro ogni cosa, di essere giovanid.o.c. appassionati, coinvolti, e soprattuttoprotagonisti della propria vita a servizio deifratelli.A guidarci saranno le parole che raccontanoil volto dell’AC rinnovata: santità, laicità,spiritualità, unitarietà, missionarietà,fraternità. Parole che abbiamo sentitopronunciare tante volte, che abbiamo anchesperimentato, a cui oggi vogliamo insiemedare un significato inedito: quello che solola bellezza del campo che stiamo per vivere,e la creatività dei partecipanti saprannodare, per sognare insieme e progettare unAC viva e fedele al nostro tempo.

PENSA POSITIVOUn fascicolo per gli animatoriUn fascicolo per i partecipanti

Questa traccia per il campo-scuola vuoleaiutarvi a sviluppare un percorso in cuiaiutare i giovanissimi a dire un sì pieno aCristo e alla missione che ci affida. Perquesto ci è sembrato importante pensaread una proposta fortementeconnotata dall’annuncio di fede edalla tematica vocazionale.Pensare tutto questo a misura digiovanissimi significa innanzituttoessere estremamente concreti elegare l’annuncio alla loro vita,alle relazioni che vivono, agliimpegni che hanno, e in secondoluogo non dare mai per scontataun’adesione a Cristo, ma fare inmodo che, proprio attraverso ilcampo, il giovanissimo possaincontrarlo come fosse la primavolta, con la passione, la gioia,l’entusiasmo dell’innamoramentoche fa fare cose folli per l’amato.Pensando al messaggio delSantuario di Loreto l’entusiasmodi questo incontro che rendepiena la vita è confluito dentro lapienezza del sì pronunciato daMaria. Dire sì è accettare unaproposta, è prendere posizione,è stabilire un’alleanza, è gioire ecostruire il futuro.Nella prima metà del campoinvitiamo i giovanissimi a dire sìalla loro vita e alle relazioni chevivono, cioè a guardarle con occhinuovi e a lasciarle illuminaredall’incontro con Cristo.La giornata centrale, attraversola liturgia penitenziale e il rinnovodel proprio battesimo, vuoleindicare proprio la vita nuova,libera e piena che nascedall’incontro con Lui.La seconda metà del campo invitaa dire sì e ci proietta al futuro, allavita nuova dove fare cose grandicon Gesù, pronti al dono di sé e avivere nella Chiesa.Tutto il cammino è poi segnato dalla figuradel beato Alberto Marvelli, giovane laico diRimini, che, in modo discreto, ogni giornoavvicina i giovanissimi attraverso una suapreghiera, una pagina di diario, un’attività…

Sussidi per i campi scuola estivi pergiovanissimi e giovani

Centro nazionale

AssociazioneLe proposte nazionali di campi estivi, in prospettiva Loreto

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8 Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004

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Messaggio del Papa all’AC duranteil convegno delle PresidenzeSua SantitàGiovanni Paolo II

Ancora una voltail S.Padre rivolgeil suo pensiero ela sua parolaaffettuosaall’AzioneCattolica,lasciandosiguidare dall’iconadi Giuseppe,artigiano diNazaret, pertrattare di unadelle dimensionipiù naturali dellavita, il lavoro.

La ferialità di Nazaret, tempo di conversione e testimonianzaMagistero

“Carissimi partecipanti al ConvegnoNazionale delle Presidenze Diocesanedell’Azione Cattolica Italiana!

La ricorrenza del 1 maggio, festa di sanGiuseppe Lavoratore, vi ha suggerito di riunirviin una grande veglia di preghiera, insieme aiLavoratori di Azione Cattolica di Roma, nellaBasilica Vaticana, per mettervi sotto la luce delsanto Vangelo, riflettere e pregare. Mentresaluto cordialmente la Presidente Nazionale,Dottoressa Paola Bignardi, e l’Assistentegenerale, Mons. Francesco Lambiasi, mi è carovalorizzare questa provvidenziale occasionecome una sosta contemplativa, in preparazioneal grande pellegrinaggio nazionale di Loreto delprossimo 5 settembre, a cui con l’aiuto delSignore intendo partecipare.

Quando ci volgiamo alla santa Casa diLoreto, pensiamo alla Famiglia di Nazaret, aGesù, alla madre Maria e a san Giuseppe,custode del Redentore: ed è con gli occhi diGiuseppe e con il cuore di Maria che vi invito acontemplare il Signore Gesù, che per tanti annidella sua vita terrena “ha lavorato con manid’uomo, ha pensato con mente d’uomo, ha agitocon volontà d’uomo e ha amato con cuorel’uomo” (Gaudium et spes, n. 22).

Questo mistero di Nazaret non finisce disorprenderci! Perché il Figlio di Dio, venuto sullaterra, ha voluto trascorrere un tempo cosìprolungato assoggettandosi alla dura fatica dellavoro? Che cosa ha rappresentato per luiquesta esperienza? Che cosa rappresenta pernoi?

Il primo tratto di quello che possiamochiamare “vangelo del lavoro” è questo:Gesù ha lavorato da artigiano, come sanGiuseppe, al punto da essere identificato come“il carpentiere” e il “figlio del carpentiere” (Mc6,2; Mt 13,55). Questo tratto si inserisce nelquadro di quella crescita in umanità che hacaratterizzato in modo prevalente, per il Figliodi Dio, il “tempo di Nazaret”. Gesù è stato uomodel lavoro e il lavoro gli ha permesso disviluppare la sua umanità, imparando aprogettare con creatività, ad operare concoraggio e tenacia, a contribuire alsostentamento della famiglia, ad aprirsi alla più

ampia cerchia sociale attraverso una solidarietàconsapevole e concreta.

Anche il lavoro a Nazaret ha costituito perGesù un modo di dedicarsi alle “cose del Padre”(cfr Lc 2,49): durante la vita nascosta, rimanendoin costante unione con il Padre, Egli ha sempreservito la causa del Regno. Così Gesù hatestimoniato che lavorare si deve per prolungarel’opera del Creatore, collaborando con Lui allapiena attuazione del disegno iniziale.

Secondo il piano provvidenziale di Dio,lavorando l’uomo realizza la propria e l’altruiumanità: il lavoro infatti “forma l’uomo e, in uncerto senso, lo crea” (Lettera ai giovani, 31marzo 1985, n. 12).

Ma il lavoro – ci insegna Cristo – è unvalore che è stato profanato dal peccato einquinato dall’egoismo e perciò, come ognirealtà umana, ha bisogno di essere redento.Lo si deve riscattare dalla logica del profitto,dalla mancanza di solidarietà, dalla smania diguadagnare sempre di più, dalla voglia diaccumulare e consumare. Quando il lavoroviene asservito a “mammona” e alla “disumanaricchezza”, allora diventa a sua volta idoloseducente e spietato, dal quale ci si può liberaresolo se si ritorna alla parola austera del divinMaestro: “Che giova all’uomo guadagnare ilmondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?”(Lc 9,25).

Il divin Lavoratore di Nazaret ci ricorda che“la vita vale più del cibo” (Lc 12,23) e che illavoro è per l’uomo, non l’uomo per il lavoro.Ciò che fa grande una vita non è l’entità delguadagno, né il tipo di professione o il livello dicarriera. L’uomo vale infinitamente più dei beniche produce o che possiede. Non si deve maivivere per lavorare; si deve piuttosto lavorareper vivere e per far vivere.

Occorre dunque vigilare: il cuore che siaffanna oltre modo per il proprio cibo o vestitoe non si preoccupa del cibo e del vestito deifratelli più poveri, diventa inesorabilmente uncuore accecato dalle ricchezze, incapace disolidarietà e di amore disinteressato,caparbiamente chiuso a Dio e ostinatamenteduro verso i fratelli.

Dalla contemplazione di Cristo lavoratore e

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9Anno XIV - luglio 2004

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dalla riflessione sul messaggio cristianotraggono luce e ispirazione quei principiinterpretativi della situazione storica e quelleproposte operative che fanno parte della dottrinasociale della Chiesa, il cui compito fondamentaleè di educare le coscienze, indicando a tutti lagiusta direzione di un cammino di riformasempre aperto. Spetta poi ai cristiani, singoli oassociati, particolarmente ai fedeli laici, inserirsinel tessuto della società civile, per “inscriverela legge divina nella vita della città terrena”(Gaudium et spes, n. 43).

Di questo impegno nella formazionespirituale e culturale per l’edificazione della cittàdell’uomo, la vostra Associazione continua adare fedele e tenace testimonianza. Mi limito araccomandarvi due campi, in cui si fa semprepiù urgente un’attenta e assidua operaeducativa.

Un primo campo di impegno sento di doverviproporre: riguarda il lavoro dei nostri giovani.Fate in modo che ogni giovane possa scoprire ilvero senso della vita e sia messo in grado didiscernere quel talento che è proprio di ciascunoe di ciascuna di loro. In pari tempo, occorresempre favorire la creazione di occasioniadeguate di lavoro per tutti i giovani, in modoche possano formarsi una famiglia in dignitosecondizioni di vita e, prima fra tutte, in una casapropria.

Un secondo campo del vostro impegnoriguarda i lavoratori immigrati. Impegnatevi,carissimi, perché venga proposto untrattamento equo e paritario per tutti ilavoratori; perché sia combattuto ognisfruttamento e vengano rispettati i contratti dilavoro verso gli immigrati, specialmente inrapporto alla sicurezza sociale, alla protezionee tutela della salute, pur ricordando loro il dovereche hanno di rispettare le leggi esistenti nellaNazione che li accoglie.

Al tempo stesso, non trascurate mail’impegno di un apostolato di primaevangelizzazione missionaria tra lamoltitudine di immigrati che non sono cristiani.Che insieme all’accoglienza e alla condivisione,ispirate dal vangelo della carità, non manchila preoccupazione apostolica, sostenuta dallacarità del Vangelo!

In modo pressante raccomando poi di porreogni cura perché la domenica sia per quanticredono in Cristo il giorno del riposo e dellafesta, giorno del Signore e della comunità,della famiglia e dei poveri, secondo gli

orientamenti che ho esposto nella Letteraapostolica Dies Domini (31 maggio 1998, inInsegnamenti XXXI/1, 1998, pp. 1191-1251).

Per quanto è possibile, dedicate ladomenica alla contemplazione e alle operedi carità, alla sana distensione, al contattorigenerante con la natura. Solo una domenicache non venga ridotta a “fine-settimana”,passato all’insegna di un consumismo nervosoe vuoto, può diventare il “primo giorno”, che dàsignificato e gusto anche ai giorni feriali dellafatica.

Carissimi Responsabili e Aderentiall’ACI! Siete in cammino verso Loreto: viauguro che questo pellegrinaggio segni unasvolta interiore nel cammino di rinnovamentodella vostra Associazione. Vi ripeto ancora unavolta: Duc in altum, Azione Cattolica! Abbi ilcoraggio del futuro; non farti prendere dallanostalgia del passato. Non avere paura diaffidarti al vento dello Spirito e di praticare lerotte sempre nuove del Vangelo. Non averepaura di rinnovarti nello spirito e nello stile, neimetodi e nelle strutture, come pure negli schemioperativi e fino alle più abituali prassi associative.

Affido questi auspici alla intercessione diMaria, la sposa del falegname Giuseppe, laMadre di Gesù lavoratore, che ci attende tuttinella santa Casa di Loreto. Per voi e con voiprego anche la beata Gianna Beretta Molla, chetra pochi giorni sarà la prima santa canonizzatadell’ACI, e il venerabile Alberto Marvelli,“l’ingegnere manovale della carità”, che, a Diopiacendo, avrò la gioia di beatificare al terminedel nostro pellegrinaggio di Loreto.

E a Loreto viattendo: sono sicuroche sarete in tanti,

anzi, spiritualmente,tutti!

A voi ed a quanti sono parte dell’AzioneCattolica Italiana invio una speciale e affettuosaBenedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 29 aprile 2004, Festa di santaCaterina da Siena, Patrona d’Italia e d’Europa.

Giovanni Paolo II

Magistero

Gratitudine eresponsabilità

sono gliatteggiamenti chesuscitano in noi le

parole del Papa.A noi il compito di

corrispondere atanta fiducia con

un rinnovatoimpegno

missionario cheproprio a Loreto ci

sarà ri-affidato.

La ferialità di Nazaret, tempo di conversione e testimonianza

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1 0 Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004

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Il volto missionario delle parrocchiein un mondo che cambiaConferenzaEpiscopaleItaliana

La Nota pastorale che presentiamo è fruttodi un confronto che ha impegnato i vescoviitaliani per più di due anni, in diverse sessionidel Consiglio Episcopale Permanente e,soprattutto, in tre Assemblee Generalidell’episcopato: quella di maggio 2003 a Roma,dedicata all’ “Iniziazione cristiana”; quella dinovembre 2003 ad Assisi, su “La parrocchia:Chiesa che vive tra le case degli uomini”; infinequella di maggio 2004, ancora a Roma, la cuiriflessione è confluita in questo documento, cheintende delineare il volto missionario che devonoassumere le nostre parrocchie.

Il tema era stato individuato come prioritarionegli orientamenti pastorali di questo decennioComunicare il Vangelo in un mondo che cambiaed è stato accolto con attenzione epartecipazione dai vescovi, dal clero, dallecomunità locali, dalle varie realtà ecclesiali. Ildibattito sviluppatosi nella ConferenzaEpiscopale, come anche tra teologi e traoperatori pastorali, ha prodotto numerosicontributi, di notevole livello e aperti a coraggioseprospettive, con diversità di impostazioni e diproposte.

Non era possibile dire tutto nei limiti di undocumento. Si è dovuto scegliere e lo si è fatto

cercando di raccogliere le indicazioniessenziali. Non si è voluto neanchefare una riflessione generale sullaparrocchia, ma solo mettere a fuocociò che è necessario perché essapartecipi alla svolta missionaria dellaChiesa in Italia di fronte alle sfide diquest’epoca di forti cambiamenti.Nel testo non si trova un’esposizionearticolata dei fondamenti teologici eneanche una compiuta analisi delcontesto culturale e pastorale.

Vengono semplicemente offertialcuni indirizzi pastorali tra lorocoordinati, per creare comunione trale nostre diocesi nell’impegno, da

molte già condiviso, del rinnovamento pastoraledella parrocchia in senso missionario.

La Nota è articolata in due parti.La prima parte, che ha carattere

introduttivo, delinea il contesto delle indicazioni

pastorali proposte in seguito. Esso è costituitoanzitutto dalla scelta della Chiesa in Italia di farassumere a tutta la pastorale una connotazionemissionaria per la comunicazione del Vangelo(n. 1), rispondendo al cambiamento culturale inatto, di cui sono evidenziati alcuni fenomenispecificamente legati alla parrocchia (n. 2).Questa viene presentata come forma storicaprivilegiata che dà concretezza alla dimensioneterritoriale della Chiesa particolare (n. 3). Anchele parrocchie sono quindi coinvolte nelrinnovamento missionario chiesto oggi alladiocesi (n. 4). È un impegno che esigediscernimento, valorizzando l’esistente epromuovendo con coraggio alcune scelteinnovative (n. 5).

La seconda parte della Nota è dedicata aillustrare le valorizzazioni e le scelte ritenute piùsignificative, raccolte per ambiti. Ciascuno deiparagrafi si apre con alcune considerazioni difondo di carattere pastorale, per poi passare aesporre indicazioni particolarmente significativeper la missionarietà delle parrocchie. Si iniziacon il primo annuncio del Vangelo, da riscoprirecome azione essenziale della Chiesa in unasocietà sempre più scristianizzata (n. 6).Dall’accoglienza dell’annuncio nasce l’itinerariodi iniziazione cristiana, qui considerato inrapporto sia ai fanciulli che agli adulti (n. 7). Alvertice del cammino di iniziazione stal’esperienza eucaristica della parrocchia nelgiorno del Signore (n. 8). Si passa quindi aconsiderare come le parrocchie devonocambiare per farsi carico della situazione degliadulti, con particolare attenzione agli affetti – equindi soprattutto alla famiglia –, al lavoro e alriposo (n. 9). Dal legame tra parrocchie eterritorio scaturiscono indicazioni in ordineall’impegno caritativo, sociale e culturale (n. 10).Viene poi presentata la “pastorale integrata”:nella diocesi, tra le parrocchie – con riferimentoanche alle unità pastorali –, con le altre realtàecclesiali (n. 11). Infine, il testo si occupa deiprotagonisti della missione nella parrocchia: isacerdoti, il parroco anzitutto, i diaconi, i religiosie le religiose, i laici (n. 12). Il paragrafo finaleraccoglie alcuni atteggiamenti di fondo dacoltivare per fare della parrocchia una casa che

Pubblicata la nota pastorale CEI sulla parrocchia

L’atteso documentodei Vescovi italiani,dopo due anni diriflessione, delineail volto missionariodella parrocchia,avendo coscienzadell’attualità del suoruolo tuttaltro chesuperato.Proponiamo inqueste due paginel’introduzione allanota che nepresenta i contenuti,invitando tutti aprocurarsela(disponibile sul sitowww.chiesacattolica.it)

Chiesa

«È necessaria una pastoralemissionaria, che annunci

nuovamente il Vangelo, nesostenga la trasmissione digenerazione in generazione,

vada incontro agli uomini e alledonne del nostro tempo

testimoniando che anche oggiè possibile, bello, buono e

giusto vivere l’esistenza umanaconformemente al Vangelo e,

nel nome del Vangelo,contribuire a rendere nuova

l’intera società»

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1 1Anno XIV - luglio 2004

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sia immagine della “dimora di Dio tra gli uomini”(n. 13).

Nel testo si è cercato di raccogliere perquanto possibile i suggerimenti emersi dalconfronto tra i vescovi, per non perderne laricchezza e la varietà. Non tutto ovviamentepotrà essere fatto ovunque, ma si è ritenutoopportuno di dare a ogni diocesi la possibilità ditrovare nella Nota riferimenti per le scelte checaratterizzano il proprio cammino. Alcuniorientamenti possono apparire evidenti, ma èsembrato utile ribadirli per esprimerne lacondivisione. Altri, invece, possono apparireinnovativi, e in questo caso si è cercato di essereprudenti nella formulazione perché nonrisultassero prescrittivi. Li sintetizziamo, nellaforma di obiettivi, tenendo presente che vannoripensati e concretizzati, nelle forme e nei tempi,a seconda delle situazioni diocesane:

1. Non si può più dare per scontato chetra noi e attorno a noi, in un crescente pluralismoculturale e religioso, sia conosciuto il Vangelodi Gesù: le parrocchie devono essere dimoreche sanno accogliere e ascoltare paure esperanze della gente, domande e attese, ancheinespresse, e che sanno offrire una coraggiosatestimonianza e un annuncio credibile della veritàche è Cristo.

2. L’iniziazione cristiana, che ha il suoinsostituibile grembo nella parrocchia, deveritrovare unità attorno all’Eucaristia; bisognarinnovare l’iniziazione dei fanciulli coinvolgendomaggiormente le famiglie; per i giovani e gliadulti vanno proposti nuovi e praticabili itinerariper l’iniziazione o la ripresa della vita cristiana.

3. La domenica, giorno del Signore, dellaChiesa e dell’uomo, sta alla sorgente, al cuoree al vertice della vita parrocchiale: il valore chela domenica ha per l’uomo e lo slanciomissionario che da essa si genera prendonoforma solo in una celebrazione dell’Eucaristiacurata secondo verità e bellezza.

4. Una parrocchia missionaria è al serviziodella fede delle persone, soprattutto degli adulti,da raggiungere nelle dimensioni degli affetti, dellavoro e del riposo; occorre in particolarericonoscere il ruolo germinale che per la societàe per la comunità cristiana hanno le famiglie,sostenendole nella preparazione al matrimonio,nell’attesa dei figli, nella responsabilitàeducativa, nei momenti di sofferenza.

5. Le parrocchie devono continuare adassicurare la dimensione popolare della Chiesa,rinnovandone il legame con il territorio nelle sue

concrete e molteplici dimensioni sociali eculturali: c’è bisogno di parrocchie che sianocase aperte a tutti, si prendano cura dei poveri,collaborino con altri soggetti sociali e con leistituzioni, promuovano cultura in questo tempodella comunicazione.

6. Le parrocchie non possonoagire da sole: ci vuole una “pastoraleintegrata” in cui, nell’unità delladiocesi, abbandonando ogni pretesadi autosufficienza, le parrocchie sicollegano tra loro, con forme diversea seconda delle situazioni – dalleunità pastorali alle vicarie o zone –,valorizzando la vita consacrata e inuovi movimenti.

7. Una parrocchia missionariaha bisogno di “nuovi” protagonisti:una comunità che si sente tuttaresponsabile del Vangelo, preti piùpronti alla collaborazione nell’unicopresbiterio e più attenti apromuovere carismi e ministeri,sostenendo la formazione dei laici,con le loro associazioni, anche per la pastoraled’ambiente, e creando spazi di realepartecipazione.

Al termine di un così partecipato cammino,quanto come vescovi abbiamo condiviso oradiventi orientamento per tutte le comunitàparrocchiali, un processo di rinnovamentomissionario che coinvolga tutti, cheveda il convinto convergere diministri e di fedeli, di tutte le realtàecclesiali. L’impegno non è facile,ma è esaltante. Esserne protagonistiè un dono di Dio. Bisogna viverloinsieme, in un clima spirituale “alto”.Ce lo chiede il Signore, che, come aPaolo, continua a ripetere a ciascuno:«Non aver paura, ma continua aparlare e non tacere… perché io houn popolo numeroso in questa città»(At 18,9-10).

Roma, 30 maggio 2004Domenica di Pentecoste

I Vescovi italiani

Chiesa

«Oggi, però, questa figura diparrocchia si trovaminacciata da due possibiliderive: da una parte la spintaa fare della parrocchia unacomunità “autoreferenziale”,in cui ci si accontenta ditrovarsi bene insieme,coltivando rapporti ravvicinatie rassicuranti; dall’altra lapercezione della parrocchiacome “centro di servizi” perl’amministrazione deisacramenti, che dà perscontata la fede in quanti lirichiedono. Laconsapevolezza del rischionon ci fa pessimisti»

Il rapporto più tradizionaledella parrocchia con lediverse associazioniecclesiali va rinnovato,riconoscendo ad esse spazioper l’agire apostolico esostegno per il camminoformativo, sollecitando formeopportune di collaborazione.Va ribadito che l’AzioneCattolica non èun’aggregazione tra le altrema, per la sua dedizionestabile alla Chiesa diocesanae per la sua collocazioneall’interno della parrocchia,deve essere attivamentepromossa in ogni parrocchia.Da essa è lecito attendersiche continui ad essere quellascuola di santità laicale cheha sempre garantitopresenze qualificate di laiciper il mondo e per la Chiesa.

Pubblicata la nota pastorale CEI sulla parrocchia

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Voglia di presenza e di crescita nell’ACS.Maria della Stella a Terlizzia cura diGiangiuseppe Falconierie Maria Mangiatordiredazione Comincia da qui il nostro viaggio all’interno delle varie realtà parrocchiali di Terlizzi.

Incontriamo Nino Vino, presidente dell’AC parrocchiale della Santa Maria della Stella,e cominciamo immediatamente la nostra chiacchierata.

Nino ci ha subito illustrato come la parrocchia si colloca nel territorio, indicandone i punti positivie quelli negativi. La parrocchia è infatti dotata di un centro parrocchiale molto grande e moltoattrezzato, che può contare su un buon numero di strutture e di locali e che è in grado di risponderealle esigenze formative e ricreative in modo adeguato. C’è però un piccolo problema: il Centrosorge in una zona periferica del paese e quindi a volte ci si sente un pò isolati dal resto dellacomunità locale.L’AC non ha una lunga tradizione nella parrocchia, è presente infatti da circa un ventennio.Nonostante la giovane età, però, è comunque una realtà in costante crescita.Una grande risorsa di questa AC sono i giovanissimi che sono molti dal punto di vista numericoe poi sono sempre presenti e desiderosi di mettersi al servizio degli altri. La Parrocchia puòcontare anche su due gruppi adulti che, forse, più degli altri gruppi presenti, sono in grado diinteragire con gli altri settori (talvolta, infatti, si nota la tendenza di ciascun settore a non comunicarecon gli altri). Il gruppo giovani è abbastanza ampio ed è composto da persone tutte impegnatecome animatori ed educatori, che trovano quindi nel servizio la loro identità associativa. L’ACR,pur essendo presente, si caratterizza per assenza di continuità. Ci sono parecchi bambini però èdifficile ottenere da loro una presenza ed una partecipazione costante.Molti sono i progetti realizzati in questi anni, fra i quali Nino ricorda l’esperienza della scuola dineo-educatori parrocchiale, fortemente voluta al fine di fornire i fruitori degli strumenti basilariper essere in grado di affrontare con maggiore consapevolezza il PFR.I rapporti con le altre AC parrocchiali sono positivi, anche se potrebbero essere migliori se soloci fosse un centro cittadino visibile, in grado di diventare autentico punto di riferimento, diaggregazione e di confronto per i responsabili delle diverse Associazioni parrocchiali. I rapporticon il centro diocesano sono possibili grazie all’impegno instancabile del nostro coordinatorecittadino (Alfonso De Leo).Nino ritiene che l’AC, in genere, dovrebbe essere maggiormente in grado di rispondere ai bisogniattuali degli aderenti, attrezzandosi anche con mezzi materiali più adeguati.Se dovessi rappresentare l’AC della tua realtà parrocchiale con una immagine che cosa ti verrebbein mente?“Io vorrei che l’AC della mia parrocchia fosse sempre più luminosa e colorata dalla gioia edall’entusiasmo di un numero crescente di acierrini, da una sempre più intensa presenzadell’assistente, che venga incontro spiritualmente all’AC, e da una continuità nei diversi settori”.

Viaggio tra le associazioni parrocchiali / 8Associazione

Questi “racconti”parrocchiali sonodisponibili anchenella sezione“parrocchie” delsito diocesano.Invitiamo quanti lovolessero adinviare foto o altromateriale prodottoin parrocchia, percorredare le paginededicate alleassociazioniparrocchiali.

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COMPOSIZIONE ADERENTI PARROCCHIA S.MARIA DELLA STELLA - Terlizzi ADULTI GIOVANI GIOV.MI ACR totale TOTALE coppie singoli totale coppie singoli totale singoli 12 14 9 11 6 8 ACR PARR.

2003/04 7 26 40 19 19 33 40 10 13 63 155 2002/03 10 28 48 21 24 44 21 18 83 176

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1 3Anno XIV - luglio 2004

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Raccontarvi l’Azione Cattolica della mia parrocchia è come parlarvi di un progetto in continuaesecuzione, con mille varianti: “ Attenzione, lavori di gruppo in corso, avvicinatevi elasciatevi coinvolgere!!”

Parlo di un cantiere perché la nostra è una mini - realtà in crescita che, nonostante i problemi,tende a risultati positivi ma parlo anche di tanti progetti già realizzati.Il contesto nel quale si rende evidente il nostro operato è quello di una parrocchia purtropposenza tanti giovani e quindi con una componente in meno nella famiglia. Non vi nego quindi cheabbiamo puntato molto sui giovanissimi e, dopo qualche indugio, via ai lavori! I numeri sonolievitati, le tessere si sono duplicate ma questo ha poco conto dinanzi alla voglia di esserci, diessere gruppo di A.C., di essere operativi e dare un po’ di sé agli altri.E’ il primo passo per un cristiano maturo, un passo importante.Così ti svegli una mattina e decidi di ridipingere il locale dell’associazione con colori vivaci e poiti azzardi a trasformarlo, a renderlo sempre più vicino ai giovani perché su loro puntiamo tutto,perché sono una risorsa, anche se non l’unica. Aspettiamo, infatti, che la nostra ACR spicchianch’essa il volo. Comunque continuiamo a maturare nell’animo che l’A.C. è passione e quandola passione e l’entusiasmo sono presenti nell’aria è facile farsi coinvolgere.Non mi dilungo sulle attività e sulle iniziative che i vari settori realizzano ma posso dirvi chel’entusiasmo va anche oltre le risorse materiali. Abbiamo messo in scena un recital, abbiamocoinvolto piccoli e grandi, abbiamo scosso la comunità dicendole che ci siamo: con le sagre, conla Caritas sempre efficiente, con le nostre riflessioni da giovani che vivono il mondo.Puntiamo sui ragazzi perché l’entusiasmo va alle stelle quando si costruisce qualcosa con loroma cerchiamo di essere una bella famiglia dove ognuno dà quello che può. Non sempre ciriusciamo ma siamo di A.C. e la passione a volte la sentiamo urlare dentro e allora?Su le maniche ed…al lavoro!!Perché di progetti ne abbiamo ancora tanti e di volontà per aprire nuovi cantieri non vi è carenza!Più che i numeri o le persone ho preferito presentarvi lo spirito della nostra realtà parrocchiale,quello che ci anima e ci tiene uniti, rendendo speciale per ognuno di noi la nostra realtà.

L’entusiasmo che supera le difficoltànell’AC di S.Gioacchino a Terlizzi

di Onofrio Griecoresponsabile giovani

Viaggio tra le associazioni parrocchiali / 9 Associazione

Conosci don Tonino?Sta incontrando molta attenzione il DVD realizzato e presentato a giugno.Molte telefonate, recensioni, interviste...Chiediamo alle parrocchie di allestire dei banchetti in occasione delle diversefeste ricorrenti nel periodo estivo. Sarebbe una buona occasione per diffondere icontenuti del lavoro. Chi volesse farlo può richiedere le copie del DVD al centrodiocesano e le locandine pubblicitarie.

fdMedia

COMPOSIZIONE ADERENTI PARROCCHIA S.GIOACCHINO - Terlizzi ADULTI GIOVANI GIOV.MI ACR totale TOTALE coppie singoli totale coppie singoli totale singoli 12 14 9 11 6 8 ACR PARR.

2003/04 2 21 25 12 12 25 30 7 9 46 108 2002/03 2 22 26 7 7 17 15 19 7 41 91

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1 4 Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004

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Rinnovarsi nel solco della tradizione:l’AC di S.Maria di Sovereto a Terlizzia cura diGiangiuseppe Falconierie Maria Mangiatordiredazione Continua il nostro viaggio tra le associazioni parrocchiali. Questa volta facciamo tappa

nell’AC della Santa Maria. Veniamo accolti nell’ufficio parrocchiale, dove abbiamo mododi stabilire un interessante e coinvolgente dialogo con il presidente, con Isa e con il parroco

Don Pasquale De Palma.Si tratta di un’associazione molto viva, in cui sono presenti tutte le articolazioni : gruppo famiglia,adulti, giovani, giovanissimi, ACR.Tutti i gruppi si avvantaggiano di un’ottima comunicazione tra settori che rende possibile numeroseattività unitarie. Nell’ultimo anno, ad esempio, sono state portate avanti molte iniziative e ognunadi esse è stata occasione di incontro e di scambio tra i diversi gruppi. C’è stata la Seconda Sagradel Panzerotto e della Castagna, La Festa di Carnevale, La Festa della Famiglia, la Festa per i 25anni di servizio del Parroco all’interno della parrocchia. Non sono mancate, insomma, le occasioniper stare insieme e per sentirsi in tutto e per tutto una comunità.Molti sono gli spazi su cui l’AC parrocchiale può contare: ci sono un buon numero di aule,utilizzate anche per il catechismo, e poi la Santa Maria è l’unica parrocchia di Terlizzi che puòcontare su un bel campo di calcetto che viene utilizzato dai ragazzi della parrocchia ogni voltache ne fanno richiesta.Quest’anno l’ACR ha anche avuto il compito di animare la messa delle 10,30 ed è stata una bellaesperienza per i bambini ed i ragazzi più piccoli che si sono sentiti coinvolti e che hanno avutoun’importante occasione di servizio.E’ un’AC che punta molto anche sulla formazione degli aderenti, soprattutto su quella dei piùpiccoli. Non sempre però è facile reperire nuovi educatori. A volte, poi, risulta difficile seguire icammini formativi che sembrano un po’ distanti, forse perché frutto di una diversa tradizione.Positivo e propositivo anche il dialogo con le altre parrocchie. Un’occasione di contatto è stataofferta della Quaresima Giovani cittadina in cui tutti i gruppi giovani e giovanissimi si sono incontratiper prepararsi adeguatamente alla Pasqua. Ma ci sono progetti in cantiere anche per l’estate.Sono in fase di allestimento dei progetti di collaborazione estiva con altre parrocchie dedicati airagazzi, tra i quali il campeggio estivo che vedrà la Santa Maria al fianco dell’Immacolata.Alla fine della nostra chiacchierata emerge con forza un punto nodale del rapporto con le altreparrocchie. Bisognerebbe recuperare l’importanza del livello cittadino. Terlizzi ha una lungatradizione di Azione Cattolica che, forse, negli ultimi anni si è andata un po’ perdendo per l’assenzadi un coordinamento cittadino. Sarebbe necessario recuperare la nostra tradizione.Come vedete il futuro di questa Azione Cattolica?“Siamo molto fiduciosi. Stiamo vivendo una fase di crescita… raccoglieremo quello che abbiamoseminato.”

Viaggio tra le associazioni parrocchiali / 10Associazione

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Questi “racconti”parrocchiali sonodisponibili anchenella sezione“parrocchie” delsito diocesano.Invitiamo quanti lovolessero adinviare foto o altromateriale prodottoin parrocchia, percorredare le paginededicate alleassociazioniparrocchiali. COMPOSIZIONE ADERENTI PARROCCHIA S.MARIA DI SOVERETO - Terlizzi

ADULTI GIOVANI GIOV.MI ACR totale TOTALE coppie singoli totale coppie singoli totale singoli 12 14 9 11 6 8 ACR PARR.

2003/04 4 12 20 11 11 2 3 0 4 7 40 2002/03 4 18 26 9 9 6 2 9 18 29 70

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Il nostro viaggio tra le associazioni parrocchiali procede senza soste e questa volta ci portaverso la parrocchia Immacolata, dove incontriamo il presidente Michele Chiarolla.

Ci accomodiamo nell’ufficio parrocchiale e cominciamo la nostra piacevole chiacchierata.E’ un’associazione, quella dell’Immacolata, che ha attraversato un periodo di difficoltà, ma adessole cose sembrano procedere nel verso giusto.Michele, infatti, ci dice subito che l’Azione Cattolica parrocchiale sta vivendo un periodo digrande rilancio. L’AC parrocchiale si trova in una fase di intenso rinnovamento che ha avutoorigine dal tentativo di riorganizzare la struttura associativa. E’ proprio la riorganizzazione e laricerca di nuovi assetti, infatti, l’obiettivo principale che ci si è posti in questo triennio, ormaiquasi al termine.In questi tre anni si è lavorato tanto per raggiungere questa meta, e si è compiuto un camminolungo e faticoso, perseguito con inesauribile impegno e con buoni risultati.Il numero non cospicuo di persone impegnate nel servizio aveva creato molta stanchezza ed èper questo che si è cercato di ripensare all’AC tenendo in considerazione le reali forze di cui sidisponeva. Ciò ha comportato la rinuncia ad alcune attività che facevano parte della tradizionedella parrocchia (si è rinunciato, per esempio, alla consuetudine del campo estivo in tenda) ma hasenz’altro aumentato la qualità di molti altri servizi offerti agli aderenti. “Meno cose, ma fattebene!”: è questo il motto che ha animato l’attività dell’AC parrocchiale nell’ultimo triennio.Tutto ciò è stato possibile grazie ad un buon rapporto con gli assistenti e al clima di collaborazioneche si è instaurato.Il compito più difficile, che per il momento non è ancora stato portato a termine, è quello di far ri-innamorare dell’AC adulti, giovani e giovanissimi. Michele è comunque ottimista, considerati ibuoni risultati che sono raggiunti con gli acierrini.La base di questo rinnovamento dell’AC è costituita da un gruppo giovani, molto unito ed impegnato.L’AC è l’unica associazione presente nella realtà parrocchiale, quindi è molto vicina alla comunità.Probabilmente si dovrebbe fare di più per la presenza sul territorio.Le strutture a disposizione sono poche e non adeguate alle esigenze, soprattutto dei ragazzi, e ciòrappresenta un grosso limite. Ciononostante si lavora con entusiasmo.Positivi sono i rapporti con le altre parrocchie e si cerca, nei limiti del possibile, di mantenere vivoil dialogo con le altre realtà cittadine. L’AC parrocchiale ha anche in cantiere delle collaborazionicon altre parrocchie soprattutto per le attività estive. Ad esempio, il campo estivo di quest’annosarà svolto al fianco della parrocchia Santa Maria di Sovereto.Michele è molto ottimista riguardo al futuro, perché ritiene che l’unione del consiglio parrocchialee la passione e l’impegno del gruppo giovani siano delle grandi risorse che permetteranno dicostruire cose positive e di portare a termine tutti i progetti che in questi anni sono stati avviati.Se dovessi descrivere l’Ac della tua parrocchia con un’ immagine, che immagine useresti?“Immagino l’AC come un escursionista che sta scalando una montagna con la speranza diessere pronto, una volta in cima, a scalare una vetta ancora più elevata”.

Meno quantità e più qualità nelleproposte AC dell’Immacolata a Terlizzi

a cura diGiangiuseppe Falconieri

e Maria Mangiatordiredazione

Viaggio tra le associazioni parrocchiali / 11 Associazione

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COMPOSIZIONE ADERENTI PARROCCHIA S.MARIA DELLA STELLA - Terlizzi ADULTI GIOVANI GIOV.MI ACR totale TOTALE

coppie singoli totale coppie singoli totale singoli 12 14 9 11 6 8 ACR PARR.

2003/04 7 26 40 19 19 33 40 10 13 63 155 2002/03 10 28 48 21 24 44 21 18 83 176

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fdfdNotizie Comunicazioni & Appuntamenti

Luglio17 sabato, 20,00 (luogo da stabilire)

Presidenza diocesana20 Martedì, 20,00 centro diocesano

Consegna iscrizioni e saldo quoteper Loreto

Direttore responsabile: Luigi SparapanoUfficio stampa: Michele Pappagallo (responsabile),don Pietro Rubini, Gianni Capursi, Maria Mangiatordi,Giangiuseppe Falconieri, Michele La Grasta, MicheleSollecito, Onofrio Losito, Antonella Mucciaccia, BeppeSorice, Vito Lamonarca, Antonella Lucanie.Allestimento e spedizione:1° e 2° gruppo giovani -Parrocchia S. Achille (De Ruvo Carlo, Lunanova Niki,Ruospo Mirella, Tatulli Maurizio, Lucanie Antonella,Rossella Pansini.Elaborato e ciclostilato in proprio. Tiratura: 550 copieSpedito da Bari: giovedì 8 luglio 2004Inviato gratuitamente ai responsabili di AC.Sede: Piazza Giovene 4 - 70056 Molfetta (BA)Tel (fax) 080 3351919 Email: [email protected] on line sul sito www.acmolfetta.it

fdRedazione

WWW.AZIONECATTOLICA.ITAL VIA IL NUOVO PORTALE DELL’ACI

L’Azione Cattolica incrocia di nuovo le strade di internet nelproprio cammino di rinnovamento, e decide di farlo attraversoil suo portale.www.azionecattolica.it è nuovo non solo nella grafica, masoprattutto nei contenuti e nelle possibilità attivate o in fase diattivazione.A partire dalla sezione sul fatto del giorno – che troverete daiprossimi giorni nello spazio occupato da questo nostro benvenuto– per continuare con una sezione dedicata alle diocesi (ancora instato “embrionale” ma nella quale riponiamo grandi ambizioni)www.azionecattolica.it vuole diventare, così come scritto neldocumento strategico del progetto Cultura e comunicazione: “unapiazza entro cui creare il confronto, lo scambio e la condivisionedi idee ed esperienze.”Vi invitiamo quindi a tenere d’occhio il portale nelle settimane avenire, non solo per prendere confidenza con le nuove sezioni, maanche per scoprire le novità che attiveremo.Buona navigazione!

«PERCHÈ SIA FORMATO CRISTO IN VOI»IL NUOVO PROGETTO FORMATIVO DELL’AC

La tradizione dell’Azione Cattolica è sempre stata caratterizzatada un impegno formativo qualificato ed originale nel comunicare ilVangelo: lo riconoscono i nostri vescovi negli Orientamenti Pastoraliper il decennio, in quel passaggio in cui ci chiedono di continuarea offrire quella “esemplarità formativa” che è stata preziosa inpassato e di cui le comunità cristiane anche oggi avvertonol’esigenza. Siamo grati di questo riconoscimento e al tempo stessosentiamo la responsabilità di rendere la nostra proposta formativaall’altezza dei tempi: una proposta viva, capace di interpretare lanuova condizione dei cristiani nel mondo di oggi, per potercomunicare il Vangelo in forme nuove ma sempre autentiche edefficaci.Questi pensieri sono all’origine della decisione di rivedere ilprogetto formativo dell’associazione, che trovate sul sito nazionalee diocesano, anche come presentazione in Power Point. Il testobase è disponibile al centro diocesano.

IN FAMIGLIA...Esprimiamo vicinanza e preghiera, aLisa Mescia, alla sua famiglia e alla parrocchia S.Gennaro, per laprematura scomparsa di Manuela;Mariella Spadavecchia, segretaria diocesana, per la scomparsadel nonno.

50 ANNI DI SACERDOZIO DI MONS. TOMMASOTRIDENTEL’Azione Cattolica diocesana esprime gli auguri più sinceri e filialia tutti i sacerdoti che in questi giorni di fine giugno hanno festeg-giato l’anniversario di ordinazione sacerdotale. In particolare a donTommaso Tridente per il suo Giubileo sacerdotale, il 4 luglio.Siamo particolarmente grati per il suo esempio di dedizione e diservizio, umile e sapiente, alla nostra Chiesa locale.A lui anche la nostra vicinanza nel ricordo della cara sorella, recen-temente deceduta.

ANCHE PER NOI UN PO’ DI RELAXDopo avervi preparato questo bel...numerodoppio di Filodiretto ci fermiamo un po’nonostante continueremo a lavorare perLoreto.Se proprio sarà necessario, in riferimentoa Loreto, vi raggiungeremo con altre co-municazioni. Ma ribadiamo l’opportunitàdi visitare il sito nazionale e diocesanodove sarà più facile comunicare informa-zioni.Per comunicare col centro diocesa-no in questo periodo contattare:fax: 0803351919cell.: 3492550963e-mail: [email protected]

Informazioni per Loreto:Vito Scarimbolo: 0803601664

[email protected]

E ALLORA NON CI RESTACHE AUGURARCI...