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Atti Parlamentari 16549 — Camera dei Deputati VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974 286 . SEDUTA DI LUNEDÌ 5 AGOSTO 197 4 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ZACCAGNIN I INDI DEL VICEPRESIDENTE BOLDRIN I INDICE PAG . PAG . Disegno di legge (Discussione) : Conversione in legge del decreto-legg e 6 luglio 1974, n . 251, concernent e modificazioni al regime fiscale d i alcuni prodotti petroliferi e impo- sizione di un prelievo tributari o una tantum sui veicoli a motore , autosca,fi e aeromobili (3080) . . . 16574 PRESIDENTE 16574, 16577 FELISETTI 1657 7 FRANCHI 1657 8 LIMA, Sottosegretario di Stato per l e finanze 1637 4 SANTAGATI 16574 SPINELlI, Relatore 166574 Proposta di legge costituzionale (Assegna- zidne a Commissione in sede ,refe - rente) 16574 Proposte di legge : (Annunzio) 1655 1 (Assegnazione a Commissione in sed e referente) 1657 4 (Trasferimento dalla sede referent e alla sede legislativa) 1657 3 Interrogazioni urgenti relative alla strage su l treno espresso Roma-Brennero (Svolgi - mento) : PRESIDENTE 16552, 16556, 16572, 1657 3 ALMIRANTE 16558 ANDERLINI 16561 BAGHINO 16572 BIRIN DELLI 16567 CARIGLI .A 16570 COVEI .LI 1657 2 Glomo 16557 MARIOTTI 16556 N ATEA 16564 P u: c o I . I 16562 TIFALE ORONZO 1656 9 '1' AVIANI, :Ministro dell'interno 16554, 1657 2 16573

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Atti Parlamentari

— 16549 —

Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

286.

SEDUTA DI LUNEDÌ 5 AGOSTO 197 4

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ZACCAGNIN I

INDI

DEL VICEPRESIDENTE BOLDRIN I

INDICE

PAG .

PAG .

Disegno di legge (Discussione) :

Conversione in legge del decreto-legg e6 luglio 1974, n . 251, concernent emodificazioni al regime fiscale d ialcuni prodotti petroliferi e impo-sizione di un prelievo tributari ouna tantum sui veicoli a motore,autosca,fi e aeromobili (3080) . . .

16574

PRESIDENTE 16574, 16577FELISETTI 1657 7FRANCHI 1657 8LIMA, Sottosegretario di Stato per l e

finanze 1637 4SANTAGATI 16574SPINELlI, Relatore 166574

Proposta di legge costituzionale (Assegna-zidne a Commissione in sede ,refe -rente) 16574

Proposte di legge :

(Annunzio) 16551(Assegnazione a Commissione in sed e

referente) 1657 4(Trasferimento dalla sede referent e

alla sede legislativa) 1657 3

Interrogazioni urgenti relative alla strage su ltreno espresso Roma-Brennero (Svolgi -mento) :

PRESIDENTE

16552, 16556, 16572, 16573ALMIRANTE 16558ANDERLINI 16561BAGHINO 16572BIRIN DELLI 16567CARIGLI .A 16570COVEI .LI 1657 2Glomo 16557MARIOTTI 16556N ATEA 16564P u: c o I . I 16562TIFALE ORONZO 16569

'1' AVIANI, :Ministro dell'interno

16554, 1657 216573

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Atti Parlamentari

— 16550 —

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

PAG .

Interrogazioni e interpellanza (Annunzio) . 16583

Per la strage sul treno espresso Roma-Bren-nero :

PRESIDENTE 16551

Per un lutto del deputato Botta :

PRESIDENTE 16552

PAG.

Votazione segreta mediante procedimento elet-tronico dei disegni di legge :

Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 8 luglio 1974,n. 255, recante norme per l'appli-cazione dei regolamenti comunitar in. 844/74 e n . 1495/74, concernent izuccheri destinati all'alimentazion eumana (approvato dal Senato )(3137) ;

Conversione in legge del decreto-leggeRisposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) 16552 8

luglio

1974,

n .

262,

concernentemisure per fronteggiare eccezional iesigenze

dei

servizi

postelegrafo -nici (approvato dal Senato)

(3138) . 16579Sul trasferimento

di progetti

di leggesede referente alla sede legislativa :

dalla

1658 1PRESIDENTE 16573, 16574POCHETTI 16573. 16574 Ordine del giorno della seduta di domani . 16583

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— 16551 —

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI -- SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

La seduta comincia alle 17 .

SERRENTINO, Segretario, legge il proces-so verbale della seduta del 2 agosto 1974 .

(È approvato) .

Per la strage sul treno espress o

Roma-Brennero.

PRESIDENTE . (Si leva in piedi, e con lu ii deputati e i membri del Governo) . Onorevol icolleghi, ancora una volta ci raccogliamo epieghiamo commossi e sdegnati sulle vittimeinnocenti e le enormi sofferenze causate d auna nuova efferata e cinica strage .

Vittime innocenti e ignare sono cadut estroncate dall'attuazione di un lucido disegn oche, da piazza Fontana a Milano a piazza del -la Loggia a Brescia, sul treno a San Benedett oin Val di Sambro rivela gli obiettivi di un aunica strategia : utilizzare la tensione, il ter-rore e la strage per sovvertire con la violenz ale istituzioni della nostra Repubblica demo-cratica e antifascista .

Con animo ferito e profondamente com-mosso esprimiamo, a nome del popolo ita-liano che qui rappresentiamo, il nostro intim ocordoglio ai parenti delle vittime innocenti ela nostra piena, umana, affettuosa solidariet àai feriti e ai loro congiunti così durament ecolpiti da questa infame tragedia .

Ma commozione, esecrazione e sdegno ri-marrebbero sterili e vuote parole se non fos-sero seguiti dall'impegno operante di stron-care e chiudere definitivamente questa inu-mana catena di orrendi delitti . Occorronoazioni decisive e risolutive contro chi è mossoda un odio tanto tenace : l'odio per la demo-crazia e la pace sociale, l'odio per le nostr elibere istituzioni che rappresentano il popol oe quindi l'odio verso il nostro popolo stesso ,che tante prove ha saputo dare e dà di civil econvivenza, di democratica unità, di profonda ,unitaria coscienza antifascista .

Contro tali nemici della Costituzione e de lnostro popolo Io Stato deve saper mobilitaretutte Ie sue strutture per agire inflessibilment ee senza ritardi .

La pietà per le vittime non può seriamenteesprimersi che nell ' operante impegno di tutt iche sarà fatta piena giustizia colpendo infles -

sibilmente esecutori, mandanti e finanziato-ri ovunque si trovino o si annidino.

Vogliamo e dobbiamo assolvere le nostr eresponsabilità e il nostro impegno politico co nlo stesso spirito che animò la lotta partigianae la Resistenza, per riscattare di fronte all enostre coscienze e di fronte al mondo interol'onore e la dignità civile e democratica de lnostro popolo e della nostra nazione dalla dit-tatura fascista .

Questo comune, unitario, originario impe-gno morale e politico si rinsalda di fronte all etorbide trame della viltà, del delitto, dell'ever-sione e del disonore e si fa più forte e pi ùconsapevole dell'urgenza di accrescere e vivi-ficare questo comune patrimonio politico emorale .

Solo così potremo renderci interpreti si .curi dell'ansia e della domanda che sale d atutto il popolo italiano. Ognuno faccia subitoe interamente il proprio dovere, come le legg ie la Costituzione della nostra Repubblica de-mocratica e antifascista impongono per la si-curezza, la giustizia, la pace, la civiltà del -l'Italia . (Segni di generale consentimento) .

Sospendo la seduta in segno di lutto .

La seduta, sospesa alle 17,15, è ripresa

alle 17,25 .

Annunzio

di proposte di legge.

PRESIDENTE . Sono state presentate all aPresidenza le seguenti proposte di legge da i

deputati :

FIORET : « Modifica delle tabelle A e B an-

nesse al decreto del Presidente della Repub-

blica 26 ottobre 1972, n . 644, per il ripristin odegli uffici distrettuali delle imposte dirett edi San Vito al Tagliamento e Spilimbergo ,nonché degli uffici del registro di Sulle, SanVito al Tagliamento e Spilimbergo » (3177) ;

CARUSO ed altri: « Servizio di tesoreria de-

gli enti pubblici » (3178) ;

SABBATINI ed altri : « Contributo annuo del-

lo Stato in favore della libera università d i

Urbino » (3179) .

Saranno stampate e distribuite,

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— 16552 —

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 197 4

Annunzio di risposte scritte

ad interrogazioni .

PRESIDENTE . Sono pervenute alla Pre-sidenza dai competenti ministeri rispost escritte ad interrogazioni .

Saranno pubblicate in allegato al resocon-to stenografico della seduta odierna .

Per un lutt o

del deputato Botta .

PRESIDENTE. Informo la Camera che i ldeputato Botta è stato colpito da grave lutto :la perdita del padre .

Al collega così duramente provato negl iaffetti familiari la Presidenza ha già fatt opervenire le espressioni del più vivo cordo-glio, che ora rinnovo anche a nome dell ' As-semblea .

Svolgimento di interrogazioni urgenti rela-

tive alla strage sul treno espresso Roma -

Brennero .

PRESIDENTE. L'onorevole ministro del -l ' interno ha informato la Presidenza che de-sidera rispondere subito alle seguenti interro-gazioni, non iscritte all 'ordine del giorno, edelle quali il Governo riconosce l'urgenza :

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il mi-nistro dell ' interno, per conoscere quali inizia-tive il Governo intenda prendere di fronte aduna successione ininterrotta di spaventosi cri-mini che seminano morte, paura, che turba -no oltre ogni limite la coscienza democraticaed antifascista della grande maggioranza de lpopolo italiano. E ormai chiaro che il terrori-smo politico non è opera di pochi fanatici, d imaniaci della violenza, ma è parte dominant edi un piano organico che mira a rovesciare leistituzioni democratiche . Di fronte a quest arealtà non possiamo non affrontare con la do-vuta energia la ristrutturazione di determi-nati organi dello Stato per porli in grado d ipredisporre efficaci e valide misure di preven-zione e di sicurezza, senza le quali si rendeimpossibile arrivare a colpire il cervello d iquesta organizzazione criminale che mira spie-tatamente a sconvolgere e distruggere l'equi-librio democratico del paese .

(3-02651) « MARIOTTI, BALZAMO, ACHILLI, FER-RI MARIO, SPINELLI, DELLA BRIOT-TA, GIOVANARDI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il mi-nistro dell'interno, per conoscere i primi ri-sultati delle indagini sul vile attentato che h atanto scosso l'opinione pubblica del paese e h aprovocato innocenti vittime sul treno Roma-Brennero .

(3-02652) « GIOMo, Bozzi, COTTONE, GEROLI -METTO, SERRENTINO, QUILLERI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare il mi-nistro dell ' interno, per conoscere - in riferi-mento alla criminale strage (in cui hanno per-duto la vita dodici innocenti e sono state piùo meno gravemente ferite altre venti persone )prodotta da un ordigno che nella notte dal 3al 4 agosto è esploso in un vagone del tren oRoma-Brennero mentre usciva da una galle-ria, situata in prossimità della stazione di SanBenedetto Val di Sambro - i risultati dell eprime indagini ; e per conoscere altresì conquali mezzi e con quali criteri il Governo in -tenda agire per adempiere gli impegni tantevolte assunti in Parlamento di una lotta a fon-do contro la criminalità politica, che da trop-pi anni e sempre più frequentemente insan-guina il paese ; lotta che raggiungerà i risul-tati definitivi soltanto quando si individueran-no i centri ispiratori di tanti e tanto orrend iepisodi di violenza .

(3-02653) « ALMIRANTE, DE MARZIO, CERULLO ,NICCOLAI GIUSEPPE » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il mi-nistro dell ' interno, per conoscere,

richiamandosi ad una loro precedent einterrogazione, rimasta senza risposta, de l4 giugno 1974, con la quale chiedevano se i lGoverno intendesse finalmente compiere scel-te decisive " per assumere, promuovere e sti-molare, con l ' urgenza che la gravità del pe-ricolo e i troppi ritardi colpevoli ormai im-pongono, le procedure idonee a mettere incondizione di non più nuocere e a punire se -veramente tutti i responsabili, a qualsiasi ti-tolo e livello " delle pubblicamente denun-ciate tolleranze e coperture, connivenze e com-plicità, di cui si è avvalsa la criminale ret ecospirativa contro lo Stato democratico, finqui tragicamente manifestatasi con la caten adi feroci atti terroristici che dal 1969 insan-guinano l ' Italia, distruggendone vite inno-centi e la stessa credibilità di paese civile ;

dinanzi al nuovo episodio di efferata cri-minalità, che ieri notte ha vigliaccamente se-minato strage e mutilazioni sul treno espres-

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

V1 LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 197 4

so Rama-Brennero, con l'evidente obiettivo d igettare in una disperata confusione un po-polo già ferito dalle difficoltà e dalle ansi edella crisi economica, e in particolare la gen-te modesta che non può permettersi se nonqualche giorno di affannosa e disagiata va-canza ;

come sia possibile che, nonostante alcun isegni di maggiore energia e chiarezza offert iin questi ultimi mesi — soprattutto dopo l astrage di Brescia — dall'azione degli organ iistituzionalmente destinati ad assicurare l apacifica convivenza e la legalità repubblica-na, ancora una volta la bieca velleità di fa-scistiche avventure riesca a colpire con tant acruenta efficacia ;

perché intanto ci si sia ostinati a no nfar luce sulle lungamente omesse difese dell asicurezza dello Stato ;

quali conseguenze operative il Governointenda ultimamente trarre, sul piano poli-tico e su quello delle specifiche azioni repres-sive e preventive, nel momento in cui urgerestituire all'Italia il suo volto di paese de-mocraticamente civile .

(3-02654) « MASULLO, ANDERLINI, CHANOLJX ,COLUMBU, TERRANOVA » .

« I sottoscritti chiedono d'interrogare ilPresidente del Consiglio dei ministri e il mi-nistro dell'interno, sul tragico attentato per-petrato contro il treno "Italicus " domenica4 agosto sulla linea Firenze-Bologna in loca-lità San Benedetto Val di Sambro, che è co-stato la vita a 12 persone, coinvolgendo altr i42 feriti di cui alcuni molto gravi ;

per conoscere lo svolgimento dei fatti ei risultati delle prime indagini ; e attraversoquali strumenti e quali misure il Governo in -tenda affrontare — dopo questo crimine chesi collega immediatamente, nella volontà d istrage, a quello di Brescia del 28 maggio scor-so — la grave situazione, che indica l'esistenzadi una centrale unitaria terroristica con l'evi-dente obiettivo di colpire la democrazia e l esue istituzioni .

(3-02655) « PIcCoLI, BABBI, FUSARO, ROGNONI ,

SPITELLA, Buzzi, DALL 'ARMEL-LINA, LUCCHESI, BERNARDI, BIAN-CO, BRESSANI, CABRAS, ERMINERO ,

FELICI, MIROGLIO, Russo FERDI-NANDO, SANGALLI, STELLA, VEC -CIIIARELLI, ZAMBERLETTI, BERSA-NI, ELKAN, SALIZZONI, ` IESINI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il mi-

nistro dell'interno, per conoscere di quali in-formazioni dispongano in ordine all'ennesim aorrenda strage di ieri, nonché al corso dell eindagini .

« Gli interroganti, di fronte al ripetersi, or -mai veramente intollerabile, di atti di feroc edelinquenza, dei quali è chiara la matric enazifascista, chiedono di sapere quali misur eurgenti il Governo ha adottato od intende adot-tare per garantire la sicurezza dei cittadini estroncare le trame e le centrali eversive, reci-dendone i legami internazionali nonché i col -legamenti e le connivenze con taluni settor idegli apparati statali, così da rispondere, ne ifatti, all'indignazione e alla collera del paese .

(3-02656) « NATTA, BERLINGUER ENRICO, D 'ALE-

MA, GALLUZZI, MALAGUGIN I

11 sottoscritto chiede di interrogare il Pre-sidente del Consiglio dei ministri e il ministrodell'interno, per conoscere, in relazione all'at-tentato avvenuto ieri notte sul treno espress oRoma-Brennero e ad altri attentati consimili ,se siano state fatte indagini per conoscere edaccertare l'eventuale influenza di agenti stra-nieri .

(3-02657)

« BIRINDELLI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il mi-nistro dell'interno, per conoscere ciò che dall eindagini è risultato circa la preparazione e l osvolgimento dell'orrendo attentato sul treno

Italicus " ; nonché la valutazione che il Go-verno fa della lunga serie dei reati di strag econsumati e tentati che si susseguono nel no-stro paese, della loro innegabile connessione ,della loro matrice, dell'evidente disegno e de inecessari capi e finanziatori ai quali ubbidi-scono .

« Per conoscere, inoltre, l'esito degli impe-gni di estremo rigore assunti ripetutamente

dal Governo; e le cause per le quali è finoramancato — e le prospettive che prossimamentesi raggiunga — un risultato apprezzabile nell alotta per stroncare la sanguinosa intollerabileminaccia gravante sul popolo italiano .

(3-02658) « REALE ()RONZO, LA MALFA UGO ,

ASCARI RACCAGNI, BANDIERA, BAT -

TAGLIA, BIASINI, BOLI, BUCALOS -SI, COMPAGNA, D 'ANIELLO, DELPENNINO, GUNNELLA, LA MALF AGIORGIO, MAMMÌ, VISENTINI n .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il mi-

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Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

nistro dell'interno, per conoscere : le valuta-zioni del Governo sul vile attentato dinami-tardo compiuto da teppisti assassini sul tren oespresso diretto al Brennero ; le misure adot-tate o che si intende adottare per prevenire eporre fine alla delittuosa catena di crimini, i lcui evidente obiettivo è quello di screditare l eistituzioni e seminare il terrore nel paese .

« Se non ritengano che le misure sinor aadottate per la prevenzione di azioni criminos edebbano essere intensificate ed adeguate aimetodi propri del terrorismo politico ; se, in-fine, non ritengano che si debbano prender esul piano politico ed amministrativo tutte l emisure necessarie a dimostrare la volontà de lGoverno dì garantire la sicurezza dei cittadin ie l ' integrità dello Stato democratico .

(3-02659)

« CARIGLIA, REGGIANI » .

Il sottoscritto chiede di interrogare il Pre-sidente del Consiglio dei ministri e i ministr idi grazia e giustizia, dell ' interno, degli affar iesteri e della difesa, per sapere, in relazioneall ' attentato dell'altra notte sul treno " Ita-licus " : a) se il Governo ha tratto le opportu-ne conseguenze, grazie a considerazioni ch epossono esulare anche dalla conduzione delleindagini, accertando a chi la serie degli atten-tati che da tempo vanno verificandosi in Itali aha prodotto giovamenti in sede politica ed insede propagandistica, non esclusa naturalmen-te l ' influenza positiva che i detti attentati de-terminano su chi va costantemente alla ricercadi credito nell'opinione pubblica ; b) se sonostati fatti gli accertamenti relativi a quantola stampa ha pubblicato in merito all'esisten-za di un nucleo " U " al servizio di una po-tenza straniera, e, pertanto, a quale punt osono le indagini che per diverse concomitanzeportano ai servizi stranieri di spionaggio ;e) quali misure hanno preso o intendono pren-dere i ministri competenti allo scopo di evitareche false notizie, telediffuse, radiodiffuse estampate anche utilizzando comunicati di sin-dacati, di partiti e di gruppi, portino al lin-ciaggio di uomini, di partiti, di idee, senza chenulla provi in fatto di correità o peggio ;d) quali atti sono stati promossi contro coloroche, con qualunque mezzo, già incitano a rea-zioni delittuose le masse, approfittando di unmale inteso diritto di libertà e di espressionecontemplato nell 'articolo 21 della Costitu-zione .

(3-02660)

« BAGNINO n .

L'onorevole ministro dell'interno ha facolt àdi rispondere .

TAVIANI, Ministro dell 'interno . SignorPresidente, onorevoli deputati, a distanza d ipoche settimane la Camera torna a riunirs iper condannare un nuovo, esecrando mi -sfatto .

Il Governo sente tutta la gravità di fatt ideterminati da chi si prefigge di gettare nel -lo scompiglio e nel caos il paese, di metterea dura prova la forza e le stesse capacità d itenuta delle istituzioni democratiche .

It 24 giugno scorso, al Senato, facendo i lpunto sull 'ordine pubblico, ho avuto occasio-ne di sintetizzare, attraverso il susseguirsi de-gli eventi, il disegno che sta alla base di tant idrammatici episodi che hanno funestato l avita del nostro paese in questi ultimi mesi .

L'assurdo crimine di San Benedetto Va ldi Sambro, al di là di ogni accertamento i natto, non può non iscriversi nel disegno d ichi vuole la fine della democrazia in Italia o ,comunque, arrestare quel processo di svilup-po democratico che da trenta anni le forzepolitiche, pur tra difficoltà e ostacoli, riesconoa garantire .

Prima di tutto, però, i fatti, così come fin oa questo momento è stato possibile ricostruir esulla scorta dei primi e non definitivi accer-tamenti .

Verso le ore 1,20 della notte del 4 agosto ,sul treno espresso « Ilalicus », partito alle ore20,42 dalla stazione di Roma-Tiburtina e di -retto al Brennero con fermata alle stazioni d iChiusi e di Firenze, all 'uscita della grandegalleria appenninica sita nei pressi della sta-zione ferroviaria di San Benedetto Val diSambro, si verificava una fortissima defla-grazione che investiva soprattutto la quint avettura di testa del convoglio.

A seguito della caduta della linea elettric ae dell 'azionamento del segnale di allarme, i lconvoglio si arrestava e solo per forza d iinerzia andava a fermarsi vicino alla stazion e

La vettura in cui è avvenuto lo scoppi oche è rimasta completamente distrutta dal -l'incendio – apparteneva alle ferrovie dell aRepubblica federale tedesca ed era diretta aMonaco di Baviera .

Sul posto venivano tempestivamente invia -te squadre di vigili del fuoco di Bologna eFirenze, numerose ambulanze, reparti d iguardie di pubblica sicurezza e dì militar idell 'arma dei carabinieri, la cui opera di soc-corso consentiva il sollecito trasporto a Bolo-gna di 42 feriti, di cui 39 ricoverati all ' ospe-dale Maggiore e 3 all'Istituto Rizzoli .

Di questi, 19 sono stati dimessi dopo ave rricevuto le opportune cure, mentre gli altr i23 sono rimasti ricoverati con prognosi va .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputa ,

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 5 AGOSTO 197 4

riabili tra i 10 e 40 giorni . Una persona versain preoccupanti condizioni per ustioni grav ied è trattenuta in sala di rianimazione .

A seguito della laboriosa azione di spe-gnimento effettuata dai vigili del fuoco, sonostati estratti dal groviglio di rottami 12 corp icarbonizzati, che sono stati trasportati all'isti-tuto di medicina legale di Bologna e la cu iidentificazione è in corso, resa difficoltosa dal -lo stato di irriconoscibilità di alcune vittime .

Magistrati, funzionari di polizia e ufficial idei carabinieri hanno dato avvio alle prim eindagini, mentre personale tecnico della dire-zione di artiglieria e dei vigili del fuoco ef-fettuava i rilievi necessari per stabilire, la na-tura dell'ordigno e la sede in cui era statocollocato .

Dalle dichiarazioni rese dalle persone fe-rite, che sono state interrogate presso gl iospedali in cui si trovano ricoverate, no nsono emersi elementi degni di particolare ri-lievo, ove si eccettui quella resa da un mili-tare di leva, il quale ha riferito di aver no-tato, nella stazione di Firenze, una personadi cui è già stato ricostruito ('identikit, sa-lire sul treno frettolosamente e, con atteggia-mento circospetto, ridiscendere poco dopo da lpredellino opposto. I primi rilievi tecnici ese-guiti dal personale della direzione di artiglie-ria e dai vigili del fuoco, basati anche sul ri-trovamenlo di un fondo di sveglia con appli-cati due contatti, lasciano supporre che si si atrattato di un ordigno a tempo, caricato co nnotevole dose (tra i tre e i quattro chilogram-mi) di tritolo . Queste le risultanze dei prim isommari accertamenti d'ordine tecnico . Allefamiglie degli assassinati - perché di assas-sinio si tratta - il Governo ha già rivolto erinnova qui le espressioni del suo cordoglio .

Ho ora il dovere d'informare il Parlamen-to che, in data 8 luglio scorso, la direzion egenerale di pubblica sicurezza aveva emanat oprecise disposizioni per l ' intensificazione de iservizi sui treni, data la situazione di persi -stente allarme conseguente a varie segnalazio-ni di presunti attentati, nonché a episodi d iterrorismo realmente verificatisi .

In data 17 luglio, poi, l'onorevole Almi-rante e l 'onorevole Covelli, in un colloqui oda loro richiesto con il dirigente dell ' ispet-torato generale contro il terrorismo, hannoriferito di aver avuto informazioni circa ipo-tesi di un attentato sui treni che avrebbe do-vuto aver luogo quello stesso giorno o in un oimmediatamente successivo : indicarono, inparticolare, il treno « Palatino » Roma-Torino -Parigi e la stazione Tiburtina . Le informa-zioni provenivano da un avvocato, che a sua

volta dichiarava di averle ricevute da unafonte confidenziale . In conseguenza di quest einformazioni, la polizia ha provveduto, da u nlato, a rinforzare ulteriormente i servizi, par-ticolarmente sul « Palatino », che per altroparte dalla stazione Termini, e alla stazion e

Tiburtina. D'altro lato - sempre sulla bas edi tali informazioni - ha immediatamenteproceduto a indagini, perquisizioni e control-li, che non diedero allora alcun risultato e

tuttora, almeno fino a questo momento, no nhanno dato alcun risultato . Di ciò è statotempestivamente riferito all 'autorità giudi-ziaria .

Onorevoli deputati, nel discorso al Senat odel 24 giugno scorso, lessi un lungo elenc odi atti terroristici posti in essere nei primimesi del 1974 . Voglio ricordare di quell ' elen-

co l ' attentato del 21 aprile 1974, a Barberin odel Mugello, in provincia di Firenze, all 'al-tezza del chilometro 24 presso la località Ca-stagneto : un potente ordigno divelse il bi-nario per circa 20 metri . Esso non ebbe con-seguenze - che sarebbero state gravissime -solo grazie alla perizia del personale ferro -

viario .

Dopo il mio discorso al Senato, il 6 lugli oscorso, a Fesca, in provincia di Bari, vers ole 19,30, è esploso un ordigno sui binari dell a

ferrovia. Quale sospetto autore è stato denun-ciato all'autorità giudiziaria un noto estremi -sta di « Avanguardia nazionale » .

Non posso qui non ricordare le esplosion i

della notte tra 1 '8 e il 9 agosto 1969, in sette

diversi convogli ferroviari . Solo per cause no n

dipendenti dalla volontà degli autori, essenon ebbero gravi conseguenze . Il giudiceistruttore del tribunale di Milano, con propri a

sentenza, ha rinviato a giudizio, per quei cri-mini, fra gli altri, Franco Freda e Giovann i

Ventura .

Infine, l'altro grave attentato del 7 april e

1973, che porta la firma di Nico Azzi, d i

Ordine nuovo », condannato dalla Corte d i

assise di Genova, insieme a Rognoni, Marzo-

rati e De Min.

Onorevoli deputati, l 'obiettivo non è dun-que nuovo e lo testimonia, accanto al numer odegli attentati, l'opera posta in atto dagli or-gani di polizia . Fino ad avantieri il caso, ol'accortezza e l'abilità del personale delle fer-rovie dello Stato, o il pronto intervento dell e

forze dell'ordine nella loro azione preventiv ae repressiva, avevano fatto sì che il danno d i

simili imprese criminose fosse ridotto al mi-nimo, se non addirittura evitato .

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Con la strage di San Benedetto Val di Sam-bro il crimine è riuscito a realizzare quant odi più nefando caratterizza le iniziative terro-ristiche : colpire degli inermi senza obiettiv iprestabiliti, senza preoccuparsi in alcun mododi chi sia o possa essere la vittima .

Ciò ne stigmatizza la finalità : quella, ap-punto, di creare paura, sgomento, caos .

Si tratta di azioni che non possono esser eideate e concepite da menti singole o in form asporadica .

Si pensa di arrestare il processo di evolu-zione democratica che investe il nostro paese ;si pensa di ricacciare l'Italia negli anni cup idel ventennio fascista, senza tenere conto che ,forte del consenso che viene dal popolo, i lGoverno non desisterà, neppure un attimo ,dal porre in atto tutti i mezzi possibili pe rstroncare la violenza e salvaguardare le isti-tuzioni .

A questo proposito comunico al Parlamen-to che, a seguito del preciso mandato ricevutodal Consiglio dei ministri, il ministro dell agiustizia onorevole Zagari ed io abbiamo de -finito un provvedimento di legge per confe-rire la necessaria incisività all'opera di pre-venzione .

Non esistono mezzi umani atti a impedir ein maniera assoluta attentati proditori del ge-nere di quello oggi deprecato . Tuttavia, ab-biamo due armi che possiamo e intendiamo

usare : la decisa volontà del Governo di per-seguire fino in fondo i crimini, ricercandonenon solo gli autori, ma anche i promotori ei finanziatori, non abdicando di fronte all aprovocazione; la fedeltà piena e assoluta dellenostre forze dell'ordine alla Costituzione .

Lo Stato non abdica . E quando diciam olo Stato, intendiamo dire lo Stato in cui cre-diamo e per cui abbiamo lavorato in tutti que-sti anni : lo Stato nato dalla Resistenza, rettodalla Carta costituzionale, frutto di tanti eroic isacrifici che hanno messo a dura prova, i nmomenti anche più drammatici dell'attuale ,la nostra stessa sopravvivenza : lo Stato fon-dato sulla laboriosa operosità e sul consens odella stragrande maggioranza del popolo ita-liano.

Onorevoli deputati, desidero concluder equeste mie parole con dei dati di fatto .

Dal principio dell'anno ad oggi, nell'azio-ne contro il terrorismo, le forze . di polizia ,pubblica sicurezza, carabinieri, guardie di fi-nanza, hanno operato, su esplicito mandatodella magistratura, perquisizioni domiciliari ,sequestri di materiali e carteggi che, pur ne ldovuto riserbo per il segreto istruttorio, risul-tano di particolare rilievo e importanza ; han-

no operato il sequestro di ingenti quantità diarmi e di esplosivo, le cui cifre ho già rife-rito al Senato il 25 giugno, e altri si sonoavuti proprio nelle settimane scorse, nelle sol eprovince di Novara e Sondrio (fucili mitra-gliatori, moschetti, numerose cartucce, cande-lotti di dinamite) ; hanno proceduto a 140 ar-resti (non fermi, arresti convalidati dalla ma-gistratura) e si tratta di arresti per partecipa-zione o complicità in attività terroristica, in -dipendentemente dagli altri, numerosi, operat iper criminalità comune ; hanno sventato, inun caso anche con conflitto a fuoco, nove gra-vi attentati .

Questi dati valgono più di qualsiasi affer-mazione di intenzioni e sono testimonianz adella volontà, dell'impegno e dell'abnegazionedelle nostre forze dell'ordine al servizio dell aCostituzione .

PRESIDENTE . Prima di dare la parolaper la replica ai vari interroganti, avvertoche, derogando al termine previsto dall 'arti-colo 132 del regolamento, sarà consentito adogni interrogante di replicare per dieci mi-nuti anziché per cinque .

L'onorevole Mariotti ha facoltà di dichia-rare se sia sodisfatto .

MARIOTTI . Signor Presidente, onorevol icolleghi, poco dopo l'una, nel direttissimo1486, appena uscito dalla lunga galleria ch econgiunge, nel tratto appenninico, la Toscanacon l'Emilia, è esploso improvvisamente unordigno ad alto potenziale, che ha letteralmen-te disintegrato la carrozza in cui era stata col-locata la bomba ad orologeria .

Questo ennesimo crimine, che si aggiun-ge per gravità a quelli di Milano e di Brescia ,ha provocato la morte di 12 persone, decin edi feriti, due dei quali rischiano di perder ela vita. La mano di un bambino trovata tr ai rottami, gente bruciata viva, viaggiatori ter-rorizzati in fuga verso le case vicine : questolo spaventoso, allucinante scenario che no i

tutti, onorevoli colleghi, dobbiamo imprimer enella nostra memoria per renderci conto d iquale specie di criminali abbiamo di fronte .

Troppe cose sono successe perché in que-sta Assemblea ci si limiti ad esprimere senti -menti di profondo cordoglio ai familiari d ivittime innocenti . Il Parlamento ha l 'auto-rità di premere perché siano adottate misur evalide, efficaci, in grado di fronteggiare, d iporre fine a questo feroce terrorismo politic oche sta generando nel paese paura e sgo-mento, che diffonde nella nostra gente il

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dubbio che lo Stato non sia più in grado d idifenderne la incolumità .

La ferocia, con cui operano questi « assas-sini non può disporci a pensare che la suc-cessione ininterrotta di atti criminosi si aopera di fanatici, di maniaci della violenza .È chiaro ormai nella coscienza del paese chela violenza e il terrorismo politico sono gl istrumenti core cui si mira a rovesciare, adistruggere le nostre istituzioni democra-tiche. Ci troviamo in presenza di una orga-nizzazione di criminali, che non indietreg-giano dinnanzi a nessuna ferocia, imbevutacom ' è di dottrine che abbiamo conosciuto ,come quella del nazifascismo con i suoi or-rori, le sue nefandezze, la sua demoniaca di-struzione di tutti i valori umani .

Ora, nel quadro della grave situazion eeconomica, morale e politica in cui versa i lpaese e che desta unte preoccupazioni in mi-lioni di famiglie italiane, la deprecabile ipo-tesi che il terrorismo politico non veniss estroncato definitivamente, e nel più brevetempo possibile, renderebbe ancora più diffi-cile la battaglia che ciascuna delle forze poli-tiche democratiche, sia pure da angolazion idiverse, combatte tenacemente per restituireal paese serenità, certezza del domani, chesono valori indispensabili per ridare nuov oslancio alla democrazia italiana e alla econo-mia nazionale .

Dobbiamo dare atto al Governo che inquesti ultimi mesi alcuni risultati sono stat iraggiunti : abbiamo messo la mano nelle or-ganizzazioni fasciste, siamo giunti all ' arre-sto di persone di un certo rilievo, resisi colpe -voli di atti criminosi . Questi inconfutabil iprogressi ci hanno portato a pensare che fatt igravi quali quelli di Milano e di Bresci anon si sarebbero più verificati . Abbiamovotato leggi volte al potenziamento di deter-minati organi dello Stato preposti a compit idi prevenzione e di sicurezza. La gente s i

chiede anche, in seguito all'arresto di alcun icaporioni di organizzazioni eversive, comeancora non si sia giunti a trovare la benchéminima traccia del cervello che organizza efinanzia gli esecutori di così gravi e feroc idelitti . Eppure in Grecia, in Portogallo è suc-cesso qualcosa, non ancora valutabile negliulteriori sviluppi, ma certo fatti politici im-portanli che preludono ad affermare in gra nparte dell ' Europa i grandi valori della li-bertà e della democrazia .

Quindi, secondo una logica elementare ,dovrebbe, se non venir meno, quanto men oallentarsi il rapporto che si dice intercorress etra alcune centrali straniere e quella ever-

siva di casa nostra. Il Governo chiarisca, in-formi il Parlamento su quale piano intendamuoversi, quali misure urgenti esso intend aadottare per prevenire crimini dell ' ampiez-za tragica di quello accaduto ieri notte a San

Benedetto Val di Sambro .Il grande patrimonio antifascista presente

nel paese, sorto dalla Resistenza, tenacement elegato ai valori di quel glorioso periodo sto-rico, avverte che il fascismo non può venir ebattuto, sradicato definitivamente soltanto at-traverso valide forme di ristrutturazione de iservizi di sicurezza diretti da uomini d i

provata fede democratica e di profonda fe-deltà alla Costituzione repubblicana . Ma que-sto triste fenomeno politico può essere stron-cato definitivamente se la democrazia dimo-stra di essere in grado di dare una adeguat arisposta ai problemi di crescita democratic a

della società nazionale .Ristrutturazione di alcuni organi dello

Stato; valide forme di prevenzione e riform e

strutturali ; ecco due momenti che non pos-sono essere disgiunti se vogliamo che il fa-scismo, sotto qualsiasi forma, non sia più i n

grado di nuocere al libero sviluppo dell a

democrazia italiana . Al di là delle posizioni

e dell ' inevitabile confronto dialettico tra l eforze politiche democratiche sui gravi proble-mi che la serietà della crisi italiana pone ,l'impegno di tutte le forze democratiche ne lprofondo rispetto della loro autonomia poli-tica, è quello di impugnare, sempre più deci-samente, la bandiera dell'antifascismo, per -

ché la nostra giovane democrazia, conqui-stata con il sangue del nostro popolo, viva esi consolidi non solo nella coscienza popolare ,

ma penetri profondamente in tutti gli aspett i

della vita nazionale .il solo modo serio per attenuare il do-

lore delle famiglie di tanti che sono morti ,

innocenti vittime della feroce bestialità d i

una delinquenza politica, senza ideologie e

priva di ideali . Il fascismo non passerà per-ché, come ha dichiarato lo stesso Capo dell o

Stato, la libertà e la democrazia sono valor i

che fanno parte della natura umana, e quin-di, sono più forti della filosofia che li nega .

PRESIDENTE. L'onorevole Giomo ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

GIOMO . Signor Presidente, onorevoli col-

leghi, la sequenza atroce e barbara del terro-rismo dinamitardo non ci dà tregua . A poche

settimane dal fatto di Brescia, ecco il bru-tale, vile e disumano attentato al treno del

Brennero, in una giornata festiva, contro

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ignari ed innocenti cittadini ai quali va l anostra fraterna e commossa solidarietà d iuomini, nei quali la rabbia e la desolazion erappresentano in questo momento i sentiment ipiù istintivi, uniti alla più umana delle pietà .L ' odio cieco e vile ha colpito ancora, indiscri-minatamente, l ' innocente e l ' inerme, cioèquella parte del nostro popolo che da noichiede libertà, giustizia ed ordine . È chiaroche, di fronte a tale efferatezza, il popolo ita-liano è sconvolto da un profondo turbamen-to in cui si mescolano la paura, lo sdegno el'insofferenza . Così, la paura di questa guerr acivile strisciante è accompagnata da un sens odi esecrazione: e lo Stato è incapace di porrefine a queste successive tragiche tappe . Èchiaro che, dietro a queste stragi, vi è u ncervello che calcola e dispone una spietat astrategia della morte e dell ' eversione. Il ter-rorismo dinamitardo che colpisce alla cieca èmolto spesso l'arma crudele di piccole mino-ranze fanatizzate e folli, decise a vendicars icontro lo Stato e la società intera che li con -dannano e li escludono .

Noi liberali non strumentalizziamo questefatti a fini politici di parte, non diamo aprio-risticamente etichette politiche . Attendiamo leconclusioni dell ' inchiesta, ma sappiamo che ,per opposti fini, vi è in Italia una concorrenz adi forze che vogliono distruggere lo Stato de-mocratico. Il paese è stufo di questa brutaleescalation; vuole sapere chi sono gli attenta -tori, chi li finanzia, chi li ispira e chi li or-ganizza ; chiunque essi siano, devono esseremessi al bando dal consorzio civile . Questo èun precipuo compito del Governo, il qualedeve reggersi su una maggioranza che no nsia equivoca, divisa e dilaniata . È questa un aresponsabilità del Governo, che non deve la-sciare un vuoto di potere, in cui le forze anti-democratiche possono giocare a loro piaci -mento, indebolendo le istituzioni e facend operdere ogni fiducia nei poteri e nei dover idello Stato. Vogliamo sapere, non dalle pa-role, ma dai fatti, se il Governo e la maggio-ranza hanno la forza morale di schiacciarela violenza e far prevalere l 'ordine e la legge .Al di là delle parole di esecrazione, chiediam oche il Governo appronti un piano deciso echiaro per debellare la follia omicida di ch ivuole trascinarci nel baratro del caos e del -l 'anarchia . Gli italiani chiedono soprattutt oche il Governo li difenda. Non possiamo la-sciare i nostri concittadini alla mercè dei car-nefici . Noi liberali abbiamo chiesto, ed insi-stiamo nel chiedere, che tutte le formazion iparamilitari clandestine, di qualsiasi coloreed ideologia, siano messe fuori legge .

Il Governo faccia il suo dovere nella ma-niera più dura e decisa . Basta con le parol einutili. Fin quando la maggioranza esprime-rà volontà diverse, non vi sarà garanzia d iun Governo responsabile e sicuro, difensor edelle istituzioni . Dovere degli autentici de-mocratici è di fare quadrato attorno alle no-stre istituzioni . È chiaro che l ' obiettivo chequesti maneggiatori di tritolo e seminatori d icadaveri hanno è quello di abbattere lo Statodemocratico . Dobbiamo una risposta civile aquesti vili, e la prima risposta fra tutti l adeve dare il Governo.

La nostra critica e la nostra sfiducia ne lGoverno nascono dalla sola, assillante preoc-cupazione che, a causa della sua inerzia, del -le sue divisioni, possa portarci alla rovina .Abbiamo combattuto per questi ideali, e l atragedia che continua ci rafforza nella con-vinzione dei nostri ideali . Contro i nemicidella libertà e della democrazia, contro i bar -bari, disumani e vili massacratori, salga i lmonito degli uomini liberi : non vi sarà pietà ,ma solo giustizia . Ma soprattutto il Governodimostri coraggio civile, quel coraggio che gl iitaliani chiedono !

Le bombe di questi giorni sono un monitoper tutti, ma soprattutto per voi, signori de lGoverno, che avete la responsabilità irrinun-ciabile di reggere il paese .

Così non si può andare avanti : l 'Italiavuole un Governo che governi, non un Go-verno condizionato, diviso, sostanzialment edebole ed inerte !

Al di là di questa tragica vicenda sta i lfatto politico : ogni giorno scendiamo per unachina al fondo della quale sta il dramma delpaese. Il Governo assuma le sue responsabi-lità, perché sono ineludibili ; sia soprattutt odegno dei sacrifici e dei dolori che stanno in -vestendo il popolo italiano !

Per questo motivo, noi ribadiamo la no-stra sfiducia in questo Governo, incapace d iaffrontare i più gravi problemi del paese, eci dichiariamo insodisfatti dell 'esposizion efatta in ordine a questa triste e drammatic avicenda . (Applausi dei deputati del grupp oliberale) .

PRESIDENTE. L'onorevole Almirante h afacoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

ALMIRANTE . Signor Presidente, onorevol icolleghi, non soltanto cordoglio, ma orrore evolontà comune, estesa credo a tutti, senza al -cuna eccezione, di operare perché i criminali ,da qualunque parte vengano, siano smasche-rati e messi in condizione di non nuocere .

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Noi crediamo, signor ministro dell ' interno ,di aver dato l'esempio, anche in quest'occasio-ne e soprattutto in quest ' occasione . Ella ce neha dato atto ed io la ringrazio per questo ,anche se debbo aggiungere alle sue dichiara-zioni talune integrazioni e correzioni che m isembrano di estrema importanza ai fini dell eindagini in corso . A quanto ella ha detto, si-gnor ministro, aggiungo che l ' avvocato - unavvocato del foro di Roma - il quale ci diedela possibilità di dare immediatamente al Mi-nistero dell'interno informazioni preziose èa disposizione della giustizia e, dopo aver ri-ferito agli organi di polizia, ha riferito, alme -no inizialmente, al magistrato, senza tacer ealcun particolare . Aggiungo che siamo stati ingrado. signor ministro, onorevoli colleghi, dicomunicare personalmente - l'onorevole Co-velli, presidente del nostro partito, ed il sot-toscritto - il mattino del 17 luglio al dottorSantino, nel suo ufficio al Ministero dell ' in-terno, che un attentato era in via di prepara-zione alla stazione Tiburtina, con ora d ' iniziole 17,30, l 'ora precisa (ora ve lo chiarirò) incui si forma il treno « Italicus » . L'informa-zione che ci era stata data e che riferimmo l amattina del 17 luglio era inesatta solo per unparticolare di notevole importanza, perché nel -l ' informazione si parlava del « Palatino », i ltreno Roma-Parigi, e non dati'« Italicus » .Poiché, però, si parlava della stazione Tibur-tina e si riferiva l'ora esatta rispondente all aformazione del convoglio dell'« Italicus », lanostra notizia era talmente precisa che il gior-no dopo mi telefonò il dottor Santillo per dire :abbiamo accertato che il « Palatino » no nparte dalla stazione Tiburtina, ma dalla sta-zione di Termini, dopo essere stato formatoalla stazione Tuscolana ; comunque sia abbia-mo stabilito particolari rinforzi di salvaguar-dia (espressione testuale) tanto alla Tuscola-na, quanto a Termini, quanto alla Tiburtina .11 signor ministro lo ha confermato oggi ; èstata una conferma imprudente, perché possodichiararvi, onorevoli colleghi - sulla base d iinformazioni di stampa, che questa mattinariprendo, per esempio, non smentite, dalCorriere della sera - posso informarvi chetanto poco erano stati accresciuti i servizi d isalvaguardia alla stazione Tiburtina che i lgiorno precedente il tragico incidente, cioè ne lpomeriggio in cui l'attentato probabilmente fuperpetrato, nella stazione stessa erano in ser-vizio 4 agenti di polizia, più esattamente u nbrigadiere e tre appuntati . Dei tre appuntat iuno era al magazzino ed uno negli uffici : sic -ché per tutta la stazione Tiburtina erano pre-

senti in servizio due uomini soltanto, un ma-resciallo ed un appuntato . Il convoglio, perch élo sappiate - ecco la precisione delle informa-zioni che ci erano pervenute - il convoglio s iforma ogni giorno alle ore 17,30 sul binari o

numero 3 - credo di non sbagliare - mentr eè in stazione verso mezzogiorno in un binari o

morto ; si forma alle 17,30 sul binario nume-

ro 3 perché, trattandosi di un convoglio su l

quale viaggiano, come è stato giustamente

scritto, centinaia, talora migliaia di persone -soprattutto famiglie di emigrati che tornan oin Germania - è un treno il cui carico richied e

molto tempo. Alle 17,30 salgono gli uomini ad-detti alle pulizie e gli agenti, quando ci sono ,e poi cominciano a salire i viaggiatori . Il tre -no è rimasto quel giorno incustodito (perché

in tutta la stazione erano in servizio due sol i

agenti) dalle 17,30 fino alle 20,42, ora in cu iil convoglio si è mosso .

Quindi, nella dichiarazione del ministro ècontenuta questa prima gravissima inesattez-za che potrebbe spiegare, io penso, tante cose .

La seconda inesattezza consiste in una la-cuna, ed è ancora più grave; perché, a distan-za di due giorni dal ricordato colloquio de l17 di luglio con il dottor Santillo, io fui i ncondizioni di mandare un biglietto al dottorSantillo e di farlo seguire da una telefonata .Gli mandai un biglietto nel quale, aon alle-gata una mia carta di visita, per assumerm i

le mie responsabilità - e sono responsabilità

pesanti, che si pagano con rischi politici eanche personali, penso ve ne rendiate cont o- erano indicati tre nomi, i nomi dei pre-

sunti organizzatori dell'attentato (dico « pre-sunti » perché non sono vile e disonestocome tanti i quali attribuiscono paternità di

attentati a uomini che non riescono nemmen oa essere indicati o indiziati come presunti ;

dico correttamente « presunti »), tre nomi ecognomi segnalati al dottor Santillp perché

esperisse le indagini . Non so se le in-dagini siano state esperite . So per certo

che quei tre indiziati o presunti indiziati opresunti colpevoli o presunti organizzatori ap-partengono a gruppi extraparlamentari di si-nistra operanti in Roma e più esattament e

all'università di Roma. Non vi dico i tr enomi, li ho comunicati al dottor Santillo, sono

a disposizione per comunicarli al magistrato .Non credo sarebbe serio da parte mia esibir equi dei nomi, perché potrei, tra l'altro, esser e

accusato di aiutare a salvarsi qualche crimi-nale . Ma posso attestare che si tratta di tr eelementi dell'estrema sinistra extraparlamen-

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Atti Parlamentari — 16560 -- Camera dei Deputat a

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tare

operanti

in

Roma .

Nomi

e cognomi .

no posta

o

personalità

politiche .

SiccomeQuali indagini . . . era un

treno

che

portava

povera

gente,

SALVATORE. Questa è copertura . Ripeto ,questa è un 'azione di copertura (Proteste adestra — Commenti all'estrema sinistra —Reiterati richiami del Presidente) .

RICCIO STEFANO. Facciamo la legge su lfermo di polizia e queste cose non accadran-no più !

ALMIRANTE. Posso dire e ripetere che s itratta di elementi extraparlamentari di sini-stra; e a proposito delle presunte indagini, de ipresunti interrogatori, delle presunte perqui-sizioni che avrebbero dovuto svolgersi tra i l17 luglio e l 'altro ieri, io le chiedo, signo rministro, come mai ieri mattina il Ministerodell'interno tentasse di indagare all'anagrafedi Roma sul cognome del primo fra gli ele-menti da me indicati in quanto vi era unalieve inesattezza nella trasmissione del co-gnome ; mentre vi erano, attenzione (Interru-zione del deputato Giancarlo Pajetta), notizieestremamente precise sui modi attraverso iquali avrebbe potuto essere rintracciato lui ,insieme con gli altri, perché erano stati in -dicati i luoghi che questi personaggi frequen-tano, erano state indicate le macchine ch equesti personaggi usano, erano state indicat econ precisione le loro abitudini . Non risultache siano stati interrogati, fermati, indiziati ;e ciò non risulta, onorevoli colleghi, anche aloro danno, perché, se per avventura erano in-denni da ogni accusa o potevano dimostraredi essere indenni da' ogni accusa, era conve-niente e giusto per loro stessi che fossero in-dividuati e interrogati . Non hanno avuto nep-pure la possibilità di rispondere ad un inter-rogatorio . . .

Una voce a sinistra . Vi date la zappa suipiedi !

ALMIRANTE. . . . nel corso di tutti questigiorni; il signor ministro dell ' interno ha per-tanto detto cosa inesatta (non voglio dire fal-sa), quando ha affermato che negli scorsigiorni sono state esperite le dovute indagin ia seguito delle notizie da noi fornite .

Aggiungo, per quanto riguarda la prote-zione al treno, un particolare prezioso, ch eemerge da quanto l ' agenzia ANSA oggi stesso ,poche ore fa, ha precisato e comunicato, e cio èche non vi era scorta di polizia al treno

Italicus », perché la scorta di polizia vie -ne disposta soltanto per i treni che porta -

non vi era scorta di polizia né alla stazione ,contrariamente a quanto è stato affermato da lsignor ministro dell ' interno, né sul treno ,

nonostante le segnalazioni esatte quanto al -

l 'ora e alla stazione di formazione del trenoche noi avevamo ritenuto fosse nostro do -vere (e ci onoriamo di averlo fatto) offrir ealla meditazione, all ' indagine e al senso d iresponsabilità del signor ministro dell'inter-no e dei suoi collaboratori .

Onorevoli colleghi, credo che sia la pri-ma volta nel dopoguerra che i massimi espo-nenti di un partito politico, pur essendo net-tamente all'opposizione, si comportano comenoi abbiamo ritenuto di comportarci . Avrem-mo potuto comportarci alla stregua di altr ipartiti e di altri personaggi ; avremmo potu-to dar luogo a scandali giornalistici e ad ac-cuse più o meno a vuoto, con il solo risultat odi offrire impunità ai delinquenti e di con -sentire loro di fuggirsene per la tangente .

PRESIDENTE. Onorevole Almirante, i ltempo a sua disposizione sta per scadere .

ALMIRANTE. Ho quasi terminato, signorPresidente . Invece, ci siamo comportati, aven-do la coscienza pulita (Vivissime interruzio-ni all'estrema sinistra e a sinistra) comeleali cittadini, i quali (Ripetute interruzion ia sinistra) hanno sempre fatto, continuan oa fare. . .

SCIPIONI . Bandito !

CAPPONI BENTIVEGNA CARLA. Avetefatto il delitto perfetto ! Con l 'alibi ! Avet ecostruito bene il vostro delitto ! (Vive prote-ste a destra) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi !

ALMIRANTE. Continueremo a compor-tarci così, facendo il nostro dovere ; e a que-sto riguardo, signor Presidente, poiché ella hadetto « fatti e non parole, esempio e non pa-role », oltre alle richieste che abbiamo giàformulate in precedenti occasioni . . .

PRESIDENTE. La prego di concludere ,

onorevole Almirante .

ALMIRANTE . . . .perché siano sciolte tutt ele organizzazioni extraparlamentari, perch ésiano abolite le norme lassiste e permissive ,

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perché sia introdotta la pena di morte con-tro gli autori dei delitti di strage . . . (Vivi ru-mori e interruzioni all'estrema sinistra e asinistra) .

Una voce all ' estrema sinistra . Servo d iHitler ! Fascista ! Fucilatore Massacratoredi partigiani !

ALMIRANTE . . . .aggiungo una formal eproposta perché una Commissione di inchie-sta parlamentare sia nominata al più prestoe possa indagare in ogni senso e in ogni dire-zione sulla violenza, sui suoi responsabili ,sui suoi autori, sui suoi mandanti, nessunoescluso . (Vivissime, ripetute proteste all 'estre-ma sinistra e a sinistra) .

Questa è la voce di un partito il quale ,difendendo se stesso, l ' onestà e la pulizia de ipropri uomini, è deciso, nell ' interesse d itutto il popolo italiano, a contribuire a ri-pristinare l'ordine, la pace civile, nel nostr otroppo tormentato paese . (Vivissimi applaus ia destra — Congratulazioni — Vive protesteall ' estrema sinistra e a sinistra) .

Una voce all'estrema sinistra . Vogliamo i lnome dell 'avvocato

PRESIDENTE . L'onorevole Anderlini, co-firmatario dell ' interrogazione Masullo, ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

ANDERLINI . un po' difficile, signorPresidente, onorevoli colleghi, dopo l'inter-vento dell'onorevole Almirante, riprenderecon la necessaria serenità il filo del discors oche si stava intessendo in quest 'aula. Se icolleghi del MSI-destra nazionale avesser ovoluto veramente contribuire in qualche mo-do a dare al nostro dibattito il senso dell asua reale portata e delle sue reali dimen-sioni, di fronte allo stato d ' animo di luttoprofondo che ha colpito t'intero popolo ita-liano, essi avevano un solo modo per farlo :quello di stare zitti (Proteste del deputatoAlmirante — Applausi a sinistra), quellodi non far parlare, per lo meno in quest'aula .colui che molti tribunali della Repubblicahanno qualificato come torturatore e assassi-no di italiani (Applausi a sinistra e all 'estre-ma sinistra) .

Ma io, signor Presidente, voglio andareal di là delle cortine fumogene . . .

TREMAGLIA. Parlaci di Ventura che ètuo amico !

ANDERLINI . . . .con le quali, da parte del -la destra e dell'onorevole Almirante, si è ten-tato di coprire la realtà degli avvenimenti ,per riprendere serenamente un dialogo, an-che polemico, con il ministro dell'interno, ri-facendomi alle affermazioni che egli ha avu-to occasione di fare in quest'aula . Sonoqueste le cose che ci interessano, e dobbia-mo avere tutti il coraggio di andare al di l àdelle cortine fumogene .

Onorevole ministro, io condivido l'affer-mazione che ella ha messo alla base dell aprima parte del suo intervento, laddove h aaffermato che il tragico evento del qualestiamo discutendo, i drammatici avvenimen-ti che hanno così profondamente percoss ol 'animo del popolo italiano, si iscrivano i nun quadro e in un disegno la cui origine èdatabile per lo meno al 1969 . Questo disegnoha per obiettivo quello di gettare lo scompi-glio nell 'animo popolare e di mettere a duraprova - lo ha detto lei - la base sulla qualepoggiano le nostre istituzioni democratiche ,repubblicane ed antifasciste .

Detto questo, non posso, però, non far edue rilievi, signor ministro . Quanto tempoc'è voluto perché lei e i suoi amici di partit oe di governo arrivassero a questa conclusio-ne ? Noi non possiamo dimenticare (ella, in-vece, lo ha dimenticato) che nel 1969 tenta-ste di convincerci che il pericolo veniva d asinistra, che forse i responsabili della strag edi piazza Fontana erano degli anarchici, efu addirittura la defenestrazione di un anar-chico, la morte tragica dell'anarchico Pinelli .alla base di una vicenda di cui tutti quant iricordiamo i particolari . Ce n'è voluto d itempo, perché voi vi convinceste che il pe-ricolo reale viene da destra, che questo è u nattacco da destra alle istituzioni democrati-che, repubblicane e antifascist e

L'altra osservazione che voglio permetter -mi di fare senza rubar tempo alla Camer aè che lei, signor ministro, non ha portatonessun fatto concreto che testimoni in qual -che modo di un nuovo orientamento che, dop oi tragici avvenimenti dei quali stiamo par-lando, il Governo intende di assumere . Sesono vere le sue affermazioni che le istitu-zioni della Repubblica corrono gravi pericoli ,che mine assai pericolose stanno per esser ecollocate alla base delle nostre stesse istitu-zioni democratiche, lei, signor ministro, nonpuò limitarsi a dire che, d 'accordo con i lministro della giustizia, sta preparando o hapreparato un certo disegno di legge e ch epraticamente l 'azione della polizia o delle al-

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tre forze di sicurezza dello Stato ha dato gi àfinora discreti risultati .

Non starò a negare il nuovo che c ' è inquesti ultimi mesi nell 'azione condotta da par-te del Ministero dell ' interno; ma è molto tem-po – mesi, anni in alcuni casi – che parliamoin quest'aula con lei o con il suo collega mi-nistro della difesa della necessità di ristrut-turare i nostri servizi di sicurezza . Onore-vole Andreotti, non più di qualche settiman afa ella ha parlato della necessità e della ur-genza di una ristrutturazione degli interi ser-vizi di sicurezza . Quando vi deciderete a met-tere le mani sul serio in questa situazione ?Perché dobbiamo ancora continuare a chia-mare l ' ispettorato presieduto dal dottor San-tillo ispettorato contro il terrorismo e non ,come da molte parti è stato giustamente so-stenuto, ispettorato per la difesa della Costi-tuzione repubblicana, perché questo è il veronome che ad esso compete ? Quanti sono ifunzionari che ha a disposizione questo ispet-torato ? Secondo le nostre informazioni, s itratta di poco più di una decina di funzionar idi un certo livello, mentre sono 1 .500, ono-revole Andreotti, o forse 1 .700 i funzionar iche operano nel SID, gli agenti del SID . Lasproporzione è evidente . Quando ci si deci-derà – visto che all ' interno del SID sonostate accertate delle chiare connivenze (nom ie cognomi sono alla portata di tutti) tra forzeeversive di destra e uomini che erano instretto collegamento anche con personaggi cheavevano responsabilità cospicue all'internodei servizi di sicurezza – quando ci si deci-derà, dicevo, a fare piazza pulita ? A fare i nmaniera che veramente i nostri servizi di si-curezza: 1) abbiano la chiarezza dei compit iche a ciascuno di essi spettano e non ci si apiù la confusione che attualmente c ' è ; 2) sia -no ripuliti di tutti gli uomini che non dannosufficiente affidamento di essere quei demo-cratici, quegli antifascisti che la Costituzioneesige che essi effettivamente siano ? Quest ooccorre perché il popolo italiano possa guar-dare a questi istituti, a questi servizi di si-curezza non come a dei paraventi dietro iquali talvolta può mascherarsi addirittura l ostesso avversario delle istituzioni democrati-che, ma come a strumenti effettivamente di-sposti e preparati alla difesa della nostra de-mocrazia, dei patrimoni più alti che i nostr iuomini della Resistenza ci hanno lasciato, ivalori della libertà, del progresso civile e so-ciale .

È possibile questo, signor ministro ? Èpossibile una rapida ristrutturazione dei ser-

vizi di sicurezza e una decisa azione che met-ta fine a questa serie sanguinosa e dramma-tica di avvenimenti ? Secondo noi, è possibile .

possibile soprattutto perché nel paese c 'èun largo schieramento di forze antifascisteche comprende gran parte dei settori di que-st 'aula, sul quale un governo responsabile puòeffettivamente poggiare per condurre fino i nfondo la sua battaglia .

Abbiate il coraggio di essere gli antifa-scisti che dichiarate di essere, fate che le vo-stre parole si traducano in fatti, prendete iprovvedimenti che è necessario prendere, v iaccorgerete di avere l 'appoggio della stragran-de maggioranza del popolo italiano . Che èpopolo civile, che vuole liberarsi, anche ne iconfronti degli altri popoli dell 'Europa, dal-

l ' infamia che grava su di esso a causa dellasua incapacità di darsi dei governi in grad odi sradicare il terrorismo . È vero che nellesocietà moderne, tanto più complesse essesono, tanto più facile è l 'azione dei piccol igruppi eversivi . Ma è anche vero che quandoun popolo intero si leva a difesa delle su eistituzioni, si leva a difesa della sua libertà ,è disposto a battersi fino in fondo per la Re -pubblica nata dalla Resistenza, si trovano imezzi per stroncare il terrorismo, è possibil eisolare la destra e batterla, creare una pro-spettiva nuova e diversa di progresso civil eper tutto il nostro popolo .

È con questi sentimenti che noi ci asso-ciamo, signor Presidente, alle parole vera -mente commosse con le quali ella ha volut oesprimere, anche a nostro nome, credo, i lcordoglio per le vittime, la condanna per gl iavvenimenti, l'esecrazione per chiunque, di -rettamente o indirettamente, esecutore, man-dante o finanziatore, abbia partecipato a que-sto esecrando delitto . (Applausi all'estrem asinistra) .

PRESIDENTE. L'onorevole Piccoli ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

PICCOLI. Signor Presidente, ella ha giàdetto le parole giuste, con grande nobiltà ,su ciò che è avvenuto ; e nel momento stessoin cui il gruppo della democrazia cristian aesprime tutto il suo dolore, tutta la sua indi-gnazione per la strage di San Benedetto Va ldi Sambro e porge alle famiglie delle vittim ele sue più profonde condoglianze, e ad esseed a quelle dei feriti la propria viva soli-darietà, esso avverte come non mai il rischi oche il nostro diventi un rito, tanto è mono-tona, nella sua implacabile precisione e nei

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suoi lugubri appuntamenti . la linea del de-litto e della strage nel nostro paese .

Non dirò quindi nulla che non sia stat ogià detto sull 'angoscia e sull ' orrore per quan-to è accaduto . sull ' efferatezza del comporta-mento degli assassini, sull'odio per l'umani-tà che essi svelano, sulle implicazioni co nuna lunga serie di analoghi delitti di natur aeversiva e di esplicita origine neofascista .

Per quanto riguarda gli attentati sui tre-ni, come ha ricordato il ministro dell'interno ,tutti fin qui hanno avuto tale origine : colle-gata, quest'ultima strage, immediatamente ,nella scelta del tempo e nella volontà di as-sassinio, con l 'azione terroristica di Brescia .

Se potessimo avere dei dubbi sul signifi-cato e sugli obiettivi di ciò che avviene, i lnostro discorso potrebbe essere lungo. Or-mai però potremmo, possiamo noi stessi ,quasi, individuare i tempi delle azioni ter-roristiche . Tutte le volte che il nostro paes eè impegnato in un difficile passaggio, in cu ipiù viva si fa l ' esigenza di responsabilità equindi, malgrado le profonde contraddizion ie i vivi contrasti delle forze politiche, pi ùvicina, più consapevole, più raccordata puòdiventare la linea di superamento delle dif-ficoltà, in quello stesso momento la vita so-ciale viene sconvolta dall 'attentato contr ovittime scelte tra le più innocenti, tra le piùestranee a qualunque motivazione politica .così da determinare rischiosi processi di pau-ra, con la volontà di richiamare sulla pauraesigenze di forza e di autoritarismo e di sol-lecitare nelle coscienze l'immagine di un si-stema democratico imbelle, debole larva d ise stesso ed ormai al tramonto, e nella pro-spettiva di profittare di una fase di sban-damento e di caduta psicologica e politica ,chissà per quali vie e con quali forze .

È di qui che dobbiamo ripartire, signo rPresidente : il Governo, rispondendo a treordini di esigenze, e facendo noi parlamen-tari tutto il nostro dovere per quanto attien eall ' iniziativa legislativa, ma anche e soprat-tutto con la coscienza che tocca al Parlamen-to, cuore della libertà, di essere garante i nprima linea ed in primo luogo di democrazia .

È chiaro che non siamo riusciti, signo rministro, per una serie di vicende, non ul-tima quella del progressivo indebolimento de iservizi di sicurezza, a costituire un sistemadi prevenzione che abbia a fondamento ca-nali articolati e moderni di investigazion esulle centrali del terrorismo. Senza saper ecosa e chi c'è dietro questi delitti, quest irischiano di restare impuniti ; qualche perso-

naggio di scarso rilievo verrà catturato, m asfuggiranno i veri autori ed i mandanti de l

terrorismo .11 ministro, nel suo intervento, ha certo

voluto testimoniare queste esigenze ; e noi ri-teniamo di poter garantire al Governo ch eil nostro gruppo è a disposizione per appro-vare in sede legislativa quelle proposte ch esi rendessero necessarie per dare ai servizidi prevenzione e di informazione il massimodi appoggio, nella certezza e nei limiti, ga-rantiti da chi ha la responsabilità del Gover-no, che a questo, e solo a questo, esse s iindirizzino nella loro urgente, indifferibil einiziativa .

Abbiamo appreso poco fa dal ministro .con sodisfazione, che il Governo si apprest aa proporre uno strumento legislativo per un aincisiva azione di prevenzione, cioè, per un ostrumento che una volta garantita la fonda-tezza delle responsabilità e delle connession ipossa consentire di mettere al riparo la se-cietà dai costruttori di delitti, ' volta a volt astroncandoli nei potenziali mandanti ed ese-cutori prima che si verifichi .

Il Governo sa che ha dalla sua parte i lpaese nella decisione di colpire con fermezz aogni intenzione, ogni disegno, ogni manife-stazione di violenza, ed ha dalla sua tutte l eforze democratiche che in molte occasionihanno dimostrato di non avere dubbi sullaesistenza di un solo disegno di distruzionedella democrazia ; un disegno di mentalità ,di caratterizzazione, di provenienza fascistaanche quando ha etichette diverse talora op-poste (e lo dimostra la mobilità e le molte-plici identità politiche di alcuni protagonisti) .

Noi conosciamo la volontà politica del Go-verno, dei cui atteggiamenti significativi inquesta prospettiva nelle ultime settimane èstato già dato atto . Rivolgiamo al ministrol'invito ad intensificare l'azione nelle direzio-ni indicate non esitando, se necessario, a rin-vigorire i servizi con energie nuove, a mu-tare ciò che deve essere mutato quando i nessi si manifestassero incertezze ed esitazio-ni. Ciò, che occorre è che ci sia in tutte l eforze politiche nel paese la coscienza che tal iservizi sono completamente a disposizione ,senza riserve, dello Stato . Noi siamo convint iche così è ; e riconosciamo il grande impegno ,il grande sforzo che è stato fatto per colpirel'eversione anche negli ultimi mesi . Ma seper ottenere questa certezza di fiducia, occor-resse, onorevole ministro, incidere ancor pi ùprofondamente di quanto non sia già sta-to fatto, lo si faccia in modo tale che il Go-

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verno abbia la precisa coscienza di aver dal -la sua il pieno appoggio di tutti i democratici .

Accanto alla mobilitazione degli strument idello Stato occorre l'appoggio della magistra -tura, che nella sua indipendenza e nell'eser-cizio di una altissima responsabilità, può ga-rantire agli italiani il proprio contributo de-cisivo, reso più determinante dalla lung aesperienza, dall 'ampia conoscenza del terrenosu cui il delitto politico si verifica, dalla pos-sibilità di più rapide procedure che rendanoaltrettanto vigorosa la sua iniziativa .

C'è poi il nostro compito specifico di uo-mini politici, di dirigenti, di responsabili ch edebbono compiere tutto il proprio dovere .Esso politicamente si richiama all ' obbligo d iimpedire con tutte le nostre forze che il pae-se sia aggredito dagli avventurieri che lo vo-gliono riportare alla situazione del 1922 .

Noi, per nostra parte, avvertiamo che s iadempia a questo dovere con una iniziativadi rafforzamento e di collegamento miglioretra i partiti che portano la responsabilità de lgoverno, per puntare sulle cose che contano ,per dare sempre più il senso di una direzionedemocratica, rinvigorita dal comune persegui -mento di obbiettivi comunitari, per ravvivarecon una intesa non precaria, non provvisoriae non verificabile ogni 30 giorni, la nostr avolontà democratica, così da far intendere atutti – e prima alle nuove generazioni – ch enon abbiamo dubbi sul valore delle cose ch efacciamo, che c'è nei dirigenti democratic ila volontà e l'immaginazione del rinnovamen-to, che la democrazia si identifica con un si-stema capace di una sua forza, di una su apermanente presenza e fervida nel consentir euna lenta e paziente iniziativa di ampliamen-to senza rotture e senza spaccature .

Il nostro dovere è, oggi in particolare, d igarantire il nostro popolo, onorevole presi -dente, dal rischio più grave ; quello su cui l aviolenza in questo momento opera, quello sucui tutti i costruttori di trame contano e cheè la recessione economica .

Gli attentati si intensificano, le trame s isvolgono in relazione con la folle speranza i nuna situazione non controllabile di disoccupa-zione e di inflazione. Ed è questo il campo i llotta da cui deve esprimersi, senza compless ie senza gelosie reciproche, la capacità di vin-cere le difficoltà, di sbarazzare il terreno d apericolose contraddizioni ; operando con gl istrumenti a disposizione, senza però dimen-ticare mai che saremo intesi, anche nei sacri-fici, se il principio della giustizia si affer-merà con tutta la forza di esempio e di cer-

tezza che porta con sè, quando esso è effetti-vamente applicato .

Dicevo all ' inizio che gli attentati si collo-cano all'incrocio di una possibilità di collu-sione tra forze diverse ed opposte . Nel mo-mento stesso in cui si chiede uno sforzo gene-rale per far fronte alle gravi difficoltà inter-nazionali ed interne che pesano sulla vita delpaese, credo che noi dobbiamo risponder econtinuando per la nostra strada senza con -fusione di ruoli, ma anche senza offrire unsolo dito alla strategia della tensione, pun-tando su un colloquio che favorisca le condi-zioni di presidio della democrazia, con la co-scienza che sono in gioco le ultime certezz enella democrazia travolte le quali potremm oessere tutti travolti .

Per questo rifiutiamo l ' allarme di chi vor-rebbe spezzare i tenui rapporti che legano,per una comune sorte, forze ideologicamentee politicamente divise ed opposte, che hann operò in comune – come ha ricordato il Presi -dente – la dura esperienza di quanto sia co-stato liberarsi trenta anni fa dalla tirannia del -la dittatura e dello straniero .

C'è un dato, l'unico dato confortante nell atragica cronaca dei quotidiani eventi : la ma-turità del nostro popolo che nel dolore, nel -l'indignazione, nella protesta anche contro d inoi, si è fatta più avvertita e più responsabile ,in una parola sola più seria e più severa . Daessa traiamo un monito per noi, per tutti iresponsabili, per una vigilanza più attenta efattiva intorno ai valori di libertà e di giu-stizia, che soli ci danno diritto di cittadinanz ain un paese così provato e così drammatica -mente esposto ad una situazione che negl iultimi trenta anni non conosce precedenti .

Per questo noi democratici cristiani pren-diamo atto, approvandole, delle dichiarazion idel Governo, proprio perché avvertiamo condrammaticità i pericoli insiti nella situazionegenerale del paese e cogliamo il bisogno d iuna riconferma negli animi dei cittadini d iquei principi morali e di civile convivenza d icui siamo e saremo sempre portatori. (Ap-plausi al centro) .

PRESIDENTE . L'onorevole Natta ha facol-tà di dichiarare se sia sodisfatto .

NATTA. Signor Presidente, è difficile na-scondere il senso di umiliazione, anche di of-fesa amara, nel dover ripetere qui, a duemesi dalla strage di Brescia, ancora una volt aparole di cordoglio e di compianto per altrevittime innocenti, per le loro famiglie, l efamiglie dei feriti e dei morti . E di tanti igno-

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riamo perfino il nome, quasi a segnare l amatta bestialità, la ferocia vile di un terro-rismo e di una violenza che colpisce alla cieca ,che non guarda alle vittime, che usa le bom-be con spietatezza imperturbata, quasi foss eun evento naturale .

Non è possibile - e noi lo dicemmo gi àall ' indomani di Brescia - ripetere le parole .che rischiano perfino di logorarsi e di fars iassurdamente rituali, dell 'esecrazione, dell acondanna di crimini, di attentati, di stragi ch eda troppi anni, dal 1969, sconvolgono e in -sanguinano la vita del nostro paese, second oun disegno di cui possono finora risultareoscuri o coperti i fini, i centri o il centropromotore, ma la cui matrice politica e le cu ifirme c 'erano già . C ' erano negli attentati del -l 'agosto del 1969 e anche in quello di Genova .Le firme c 'erano e i fini appaiono sempre piùquelli di una eversione reazionaria, di unattacco, di una liquidazione della democrazi aper un qualche sbocco autoritario, per unqualche regime forte .

Noi non vogliamo ora tornare sulla tram ache dagli attentati ai treni dell ' agosto del 196 9alla strage di ieri si è orrendamente dipanat ae rivelata come un progetto di tensione, d iallarme, di caos in tutti i momenti in cui i lnostro paese si è trovato alle prese con situa-zioni difficili in campo economico e politico ,in cui abbiamo dovuto affrontare delle proveardue, in cui si sono delineate delle esigenzedi rinnovamento, di progresso, di avanzat adelle classi lavoratrici e di mutamenti anchenel quadro politico .

Fanatici . spietati, portatori e vittime d iteorie deliranti, di nostalgie vergognose pos-sono essere gli esecutori di questi assassini ianonimi ; ma coloro che hanno ideato, finan-ziato, fatto eseguire questi crimini, da piazz a

Fontana a Brescia e alla serie dei colpi dina-mitardi sui treni, non sono certo dei malati .dei folli omicidi, dei banditori o dei succub iassurdi dell'irrazionalità o della violenza de itempi .

Noi non possiamo pensare, onorevoli col -leghi . che sia un caso, un fatto fortuito chedi nuovo vi sia stata una esplosione di terro-rismo in questo momento . Nel momento incui sono falliti, vicino a noi, regimi fascisti ,governi duri e spietati nel loro carattere anti-popolare e antidemocratico, quelli che eranoi modelli favoleggiati - altro che coscienz apulita ! (Applausi all'estrema sinistra) - edauspicati dalle forze e dai gruppi che hann odato ispirazioni, avalli e coperture alle tramenere, al cancro delle tante organizzazioni ever-

sive del nostro paese . Hanno subìto dei colp iquesti regimi, nel Portogallo, nella Grecia .

VALENS1SE . Parlaci della Russia !

NATTA . Non è un caso che questi regim isiano crollati sotto il peso di guerre di op-pressione coloniale o di avventure, chi sa d achi ispirate, all ' interno e all'esterno, che han -no condotto la Grecia e la Turchia al ri-schio di una guerra . Non è un caso chetutto ciò sia esploso nel momento in cui c' èla condanna, l ' isolamento di regimi fascisti ,e riprendono vigore, anche vicino a noi, l eragioni e i valori della libertà e della de-mocrazia . Non è un caso che questa nuov astrage cada nel momento in cui il nostr opaese vive una congiuntura difficile nel cam-po economico e sociale, un travaglio grave ,profondo sotto il profilo politico, e ancor auna volta non manca il grido dell 'allarme edella paura se appena si delinea un con-fronto aperto, democratico nel Parlament ocon l'opposizione comunista, e non mancachi alza il grido dei cedimenti, delle rese ,dell'Annibale comunista alle porte. Non èun caso che vi sia uno spazio, una possi-bilità, un'urgenza del ricorso all 'arma de lterrore e della provocazione delittuosa .

Ma ciò che preme in questo momento nonè soltanto ribadire denunce, insistere sull anecessità di venire a capo, di dire fino infondo le verità che forse sapete e non avetedetto e che è scandaloso vengano dette d aaltre parti qui . . .

ALMIRANTE .

la verità .

NATTA . . . .mettendo il ministro dell'in-terno nella necessità di rispondere, perch énoi non possiamo sentire dire dall'onorevoleAIinlrante quello che ella non ci ha detto . . .

ALFANO . Vergogna per il ministro !

NATTA . . . .sulla necessità di fare giustizia ,di colpire con il rigore della legge della Re -

pubblica antifascista e democratica .Ciò che preme ed urge, onorevoli colle-

ghi, è ritornare ancora al nodo politico, all eresponsabilità per cui è potuta andare avant i

da cinque anni, e può continuare, quest ainsorgenza criminosa, questa insidia che cer-to non ha travolto il regime democratico, non

ha spezzato i nervi del movimento operaio ,dell'antifascismo del popolo italiano, ma d ifronte alla quale sentiamo che non è più

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possibile continuare solo a proclamare quan-to siano salde le radici della democrazia i nItalia. Non è più possibile ripetere che l ademocrazia è più forte, che questo disegn onon passerà, che non avrà la meglio . La de-mocrazia deve difendersi, deve affermare ivalori della vita, della sicurezza, della liber-tà dei cittadini, dello Stato . Deve colpire sen-za esitazioni senza incertezze, senza timori .

E voi dovete chiedervi perché questo se-gno di volontà, di decisione, di rigore, i lpaese non l'ha avvertito nemmeno dopo que lmonito duro, perentorio che voi, colleghi del -la democrazia cristiana, più direttamentedovete aver sentito a Brescia, ma che tutt iabbiamo sentito come un appello estremo .Non è solo il fatto che dopo due mesi gl iautori responsabili della strage di Brescianon siano ancora nelle mani della giustizia ;che tante indagini si muovano ma non ar-rivino mai ad una conclusione. C'è un ' altraverità più dura, che bisogna dire . La veritàè che la gente, l 'opinione pubblica nel no-stro paese ha l ' impressione che qui, nemme-no dopo fatti e rivelazioni incredibili (pen-siamo a quelle del SII), la cui cura premi-nente è lo spionaggio pol i tico e non la si-curezza dello Stato, e tante altre rivelazioninon meno traumatiche) non c ' è mai nessun oche risponda e che paghi (Applausi all 'estre-ma sinistra) né per le stragi, né per i dis-sesti economici, né per i disservizi, né pergli scandali . Non c'è mai nessuno che paghi ,né funzionario né ministro .

I più alti dirigenti della democrazia cri-stiana, a cominciare dallo stesso segretari odella democrazia cristiana, si sono permess icli chiamare in causa, anche recentemente ,gli organi, i poteri dello Stato, per inefficien-za, per inadempienza nel dominare questatrama oscura, per mancanza, forse, ai propr idoveri, o peggio per fiacchezze e tolleranze .E dopo ? E al di là delle denunce anonime ,che non vogliamo pensare siano solo sgrav io alibi di coscienza, dopo, quali atti, qual imisure, quali decisioni vi sono state, qual eresponsabile, onorevole ministro dell ' interno ,degli apparati, dei servizi pubblici, è stat oindividuato per una qualche mancanza di leal-tà, un difetto di capacità, di efficienza, pe runa trascuratezza del proprio dovere ? No nuna indicazione, non un gesto preciso, netto ,un allo di rimozione, di pulizia, di rinnova-mento reale ! Ma chi denunciate ? Degli inno-centi, allora, dei meritevoli, magari, di esser epromossi ! Nemmeno quando abbiamo avut oun attentato rivolto contro il ministro del-l ' interno di allora, quando vi è stato un at-

tentatore che ha gettato una bomba contr oquel ministro, nemmeno allora qualche inter-rogativo, qualche problema, qualche provve-dimento per i responsabili dei servizi di poli -zia a Milano ! Al punto che uno dei maggior igiornali del nostro paese può scrivere oggi :

Accade che per l 'onore di qualche uomo odi qualche corpo dello Stato si debba ancor amorire, o scontare in disordine civile, in umi-liante caduta morale, l 'errore fondamental edi credere che governare significhi nasconder eo tacere » .

È un giudizio severo che investe il Gover-no. Ma il nostro deve essere ancor più severo .E non voglio ora riproporre, non ne avrei i ltempo, il tema di fondo che già altre volt eabbiamo proposto alla vostra riflessione : quel -lo delle responsabilità, dei motivi politici pe rcui da tempo, nel nostro paese, abbiamo avu-to un oscuramento della coscienza, dell ' ispi-razione, dell ' indirizzo antifascista nella vit a

della nazione. E non voglio ricordare gli er-rori lontani o recenti che sono stati alla bas edi deformazioni, di inquinamenti, di inettitu-dini : le pseudoteorie politiche alle quali ave -te pagato e per le quali fate pagare al paese iprezzi pesanti di esperienze fallimentari o d idebolezze, che ci hanno condotto a quest opunto .

Certo è, signor Presidente, che un muta-mento di indirizzi in senso antifascista e de-mocratico, un proposito di risanamento del-l'organizzazione dello Stato non vanno e no nandranno avanti se ci si limita a qualche di-chiarazione di buona volontà, a qualche prov-vedimento di dubbia efficacia, a quelle mezzeammissioni su centrali e gruppi stranieri . Machi ? Quali amici o quali nemici possono pun-tare su un disegno unitario di queste propor-zioni per sconvolgere il nostro paese ?

Ecco, noi dobbiamo chiedere conto al Go-verno, al Presidente del Consiglio, al mini-stro dell'interno : non è possibile, non è cre-dibile questo brancolare ancora nel buio ,questo non venire mai a capo di nulla ! L oscandalo, l'ho già detto, è che sembra saper-ne di più il Movimento sociale italiano-destr a

nazionale che la polizia italiana . Bisogna par -lare ! E qui non ci sono prestigi, onori, posi-zioni che possono valere più della salvezza edella sicurezza della Repubblica. Qui non c isono coperture possibili per responsabilitàpassate e presenti ; non ci sono silenzi o in-certezze che possono essere oltre tollerate . Enon diteci, di fronte a chi pratica e rivendic ala strage, che vi mancano i mezzi, i servizi, l eleggi, che occorrerebbero nuovi strumenti le-

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gislativi per prevenire e reprimere ; perché gl iitaliani finiranno per pensare che quel ch emanca è la volontà politica, e di questo v ifanno colpa e carico .

Bisogna parlare. Dovete dire quello ch esapete, che sapevate su ciò che si tramav auna volta, su quello che avete fatto o che no navete fatto per sventare ancora una volta u natto di terrorismo così feroce . Dovete dir equello che intendete fare .

E ci sorprende, onorevole Rumor, che i lPresidente del Consiglio non si sia rivolto a lpaese né ieri – e sarebbe stato opportuno enon gli mancavano i mezzi – né oggi . Se inquesto momento può essere difficile andare a dun esame approfondito sul problema dell adifesa e dell ' affermazione dell 'ordine demo-cratico, noi chiediamo che vi sia qui, in Par-lamento, presto, un dibattito ; e non ci si dicache la situazione parlamentare è per tant imotivi già straordinaria e pesante, perché noiabbiamo il dovere di rispondere al paese ,agosto o non agosto che sia .

Vi sono nodi e responsabilità che devon oessere sciolti ; vì sono decisioni che devono es-sere prese . se vogliamo che la credibilità, l afiducia delle forze democratiche non veng aulteriormente colpita, se vogliamo giungere arisposte che impegnino in modo solidale tutt olo schieramento democratico .

PRESIDENTE. Onorevole Natta, la pregodi concludere .

PAJETTA . Pensa che potrà continuare l aprossima volta ?

NATTA. Occorre andare più a fondo, ono-revoli colleghi . Io credo che bisogna pensar eallo stato del paese, alla situazione politica .a un disagio, a un travaglio, ad una instabi-lità, di cui voi avete coscienza . Ne avete lar-gamente dibattuto, onorevoli colleghi dell ademocrazia cristiana, nel vostro ultimo Con-siglio nazionale . Sono un disagio e una in-stabilità, che hanno reso del resto così diffi-cile e impervio, e segnato da crisi ripetute ,il cammino del Governo attuale . Le difficoltà .le incertezze, il difetto – diciamolo chiaro – d iuna guida sicura e ferma possono alimentar ele velleità, i calcoli sanguinosi di chi in Itali ae fuori crede di poter colpire il regime demo-cratico, di dare uno sbocco reazionario all acrisi italiana. Non è certo da escludere, alcontrario ! È evidente allora che la primamisura per scoraggiare, per colpire, per chiu-dere ogni varco, ogni illusione a chi vuole

sovvertire la democrazia italiana è la saldezz adella base di consenso della democrazia . Oc -corre un indirizzo, una volontà, una deci-sione, che facciano ben intendere che il paes eè governato; ed è governato nel senso dell agiustizia, della correttezza, della pulizia mo-rale, per fini di rinnovamento e di riform adella società e dello Stato e in modo che ogn isettore dell ' apparato pubblico avverta quest avolontà e questo indirizzo unitario e rispond aresponsabilmente .

Sono queste le ragioni, onorevoli colleghi ,per cui non possiamo che rinnovare la nostr acritica alla esposizione del ministro dell ' in-terno, la nostra profonda insodisfazione . Nonintendiamo accettare una fatalità, né inten-diamo arrenderci : intendiamo fare il nostr odovere ed esigiamo che il Governo faccia i lsuo dovere, se intende essere il Governo demo-cratico di un paese democratico e antifascista .(Vivi applausi all'estrema sinistra — Congra -tulazioni) .

PRESIDENTE. L'onorevole Birindelli hafacoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

BIRTNDELLI . Signor Presidente, onorevol ideputali, ho ascoltato con il dovuto interessel ' esposizione del ministro dell ' interno e m iassocio pienamente al cordoglio che egli h aespresso per le vittime e i familiari . Mi sem-bra però che manchi una più decisa volontàdi tracciare quel quadro di fondo, su cui cert ieventi si inseriscono .

Il quadro che io vorrei tracciare non h aun colore, ma molti segni . diversi segni ( ecredo alcuni molto evidenti), i quali per altr ovanno interpretati . Ho cercato di mettere apunto questo quadro stando in vari punti d iosservazione . Esso riguarda la situazione ch esi è venuta a creare intorno a noi nell ' areamediterranea . da quando il blocco orientale .che pur aveva già piazzato nell ' immediat odopoguerra certe sue pedine in Italia e i nGrecia, ha deciso di svolgere una sua auto -noma e imponente azione in tutto lo scac-chiere mediterraneo. Uno scacchiere, questo ,che alla fine della seconda guerra mondial esi presentava in uno stato ideale per cert isuoi fini . La seconda guerra mondiale, con l asconfitta della Germania e dell ' Italia, coni larinuncia degli alleati a compiere l ' azione de iBalcani che Churchill aveva proposto, recav asu un piatto d 'argento al blocco oriental equello che Lenin aveva sempre auspicato, dal1917 in poi : la rottura del sistema geopoliticoEuropa-Africa che tanto lo preoccupava per

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la sopravvivenza della Russia, e che avrebb epotuto preoccupare – come effettivamente pre-occupava – la Russia del 1945, in cerca d iespansione mondiale . In tale situazione eraevidente che la classe dirigente di questo pae-se grande ed esteso cercasse di impedire ch ela frattura operata dalla seconda guerra mon-diale al sistema geopolitico Europa-Africa s irinsaldasse poiché era altrettanto evidente ch erientrava nell ' interesse delle nazioni emer-genti dell ' Africa il ricevere ausilio tecnico,economico e politico dall ' Europa, mentre er arilevante interesse dell 'Europa attingere aquelle fonti di energia che ormai diventavan oindispensabili dopo il passaggio daIl'economi adel carbone a quella del petrolio .

Non desta meraviglia, ma è del tutto giu-stificabile, il fatto che la Russia, il bloccoorientale, dopo aver creato lo strumento ch ele occorreva per fare del bacino mediterraneouna zona non di unione, ma di disgiunzion efra Europa ed Africa lo adoperasse in manier apolitica, perché in tutta la zona mediterrane asi creasse un clima politico favorevole all asua situazione .

PRESIDENZA DEL \T ICEPRESIDENT E

BOLDRINI

BIRINDELLI . Quindi, se non vogliamo ri-manere sempre ancorati ad una visione trop-po circoscritta degli eventi, ma andiamo avedere quali possono essere le relazioni tra gl ieventi nostri e quelli del mondo che ci cir-conda, credo che dobbiamo ammettere ch equesto grande disegno aveva bisogno di cert ipunti di sostegno e che essi sono stati creati .Per 15 anni, il disegno è stato portato avant iabbastanza bene. Si è però verificato unevento . nella guerra del Kippur, che ha rove-sciato interamente la situazione . Si è quind icreata una piena comprensione, da parte dell enazioni emergenti, della necessità di avvici-narsi all'Europa, e subito dopo quella guerraabbiamo visto come queste nazioni si acco-stassero a noi . Sembra quasi che in que lmomento vi sia stato l'improvviso realizzars idi una situazione che induceva quelle nazion ia pensare che 15 anni di alleanza con la Rus-sia non aveva fruttato né pace né vittorie .Questo cambiamento è stato un grosso, ungrossissimo colpo al prestigio politico e agl iinteressi del blocco orientale . Contemporanea -mente alla perdita di influenza del blocc osovietico nel Mediterraneo, si andava mani-festando un fortissimo incremento di quell adel blocco occidentale . Una volta cessate le

tristi conseguenze del conflitto vietnamita ,una volta rinnovata la Carta atlantica, un avolta sistemata un po' meglio in Europa l asituazione delle alleanze, si delineava evi -dente un progresso continuo e costante chemolto pesa al comunismo internazionale, i lquale ha ora meno carte da giocare . Essoquindi cerca in tutti i modi di avvalersi dell epoche carte che gli restano : queste ultime ,siano esse rappresentate dalle questioni de lpopolo palestinese o da quelle di Cipro, son oanche le situazioni su cui possono far lev aquelle parti politiche nelle nazioni europeeche più sono vicine agli interessi della Russi asovietica .

Ho sentito parlare da tutti di questo at-tentato, ma confesso che mi sono meraviglia-to perché, in tante ipotesi di fantapolitica ,non è stata avanzata quella che secondo m eè la più valida e realistica . Perché non s ivuole ammettere che vi è l ' interesse di u nservizio segreto russo a far sì che si crein oin Italia le condizioni favorevoli alla politic=idel blocco sovietico ? Perché non si vuol eammettere che vi sono degli agenti estrema -mente abili, i quali comprano facilment equei giovani che sono pronti a venderel'hashish, se stessi o i parenti, al fine d icreare questi incidenti, che hanno tutta l aapparenza di un ausilio a certe parti poli-tiche che dovrebbero beneficiare della situa-zione ? (Commenti all'estrema sinistra) .

Sono troppo bravi questi attentatori pe ressere dei semplici untorelli italiani !

LA TORRE. Ma il terrorista Azzi a qualeformazione politica apparteneva ? (Proteste adestra) .

PRESIDENTE. Onorevole La Torre !

BIRINDELLI . Sto parlando chiarament ee spero di essere capito . (Commenti del depu-tato Manco) .

La domanda, dunque, è ammissibile . Seè plausibile avanzare l ' ipotesi che gli atten-tatori non si trovino e che non si trovino nep-pure i mandanti, la spiegazione è che ess isono troppo abili per quei servizi che l'ono-revole Natta ha descritto forse in manier aeccessivamente cruda . Se è così (e ritengo fer-mamente che lo sia), sarebbe il caso che s iagisse in questo senso .

Credo quindi che sia attendibile l ' ipotes iche ho avanzato, perché francamente non n esono state avanzate altre, mentre questa h auna sua spiegazione; ha anche una sua spie-gazione per il tempo, perché in effetti in que-

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sto momento il blocco orientale è in regres-so politico, mentre l'alleanza occidentale èin evidente avanzata . Il fatto è questo : chechi vuole comprare il pacchetto azionari odell'Italia a poco prezzo deve affrettarsi, per -ché c'è una inversione di tendenza sulla bor-sa mondiale dei valori . Credo che troppi ab-biano giocato qui in Italia al ribasso dei no-stri valori . Anzi, io dico che sarebbe ben eche cominciassero a comprare azioni dell ' Ita-lia, perché fra non molti mesi, a mio giu-dizio, il substrato sul quale si impiantan ocerti germi – li chiamo proprio « germi » –che hanno lavorato a causare guai in Italia ,molto probabilmente si inaridirà, e tanto pi ùsi inaridirà se non ci saranno parti politich eche, seppure inconsciamente, magari involon-tariamente, si astengono dal voler raddriz-zare le gambe storte del sistema .

Gli attentati a mio giudizio sono stati vo-luti da grandi potenze che vogliono aiutareamici, che in questo momento sono sulla cre-sta dell ' onda, ad acquistare il pacchetto azio-nario a poco prezzo. Ma questa parte franon molto sarà in calo, forse sarà nella mi-noranza . È per questo che io ripeto che èarrivato 1l tempo che gli italiani comprin oazioni dell ' Italia, e che abbiano fede in qual -che cosa che realmente esiste . Con questo ,ho espresso una mia valutazione di ordin etecnico e politico .

Ma mi sia consentito, signor Presidente ,di fare una proposta, visto che il Parlament oè sempre accusato di parlare e mai di agire :vorrei che fosse accettata la proposta formale ,che faccio, che venga costituito un fondo do -ve tutti i deputati versino un decimo dell aloro indennità parlamentare per dare u npremio a chi scoprirà gli attentatori .

PRESIDENTE . L'onorevoIe Oronzo Real eha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

REALE ORONZO . Signor Presidente,onorevoli colleghi, il quadro allucinante de -gli avvenimenti che ci è stato descritto nell enobilissime parole che ella, signor Presiden-te, ha pronunciato a nome di tutti noi pe resprimere lo sdegno, l'indignazione e il do-lore comune dl fronte a questo nefando at-tentato, questo quadro suscita in noi i senti -menti che ella ha già espresso . Sono senti -menti di immenso dolore, dl raccapriccio, dipena per le povere vittime e per le loro fa-miglie, di sdegno; sono sentimenti non su-scettibili di adeguata espressione . Ma vi è u nsentimento forse più intenso, forse più acuto

in noi, come è stato già rilevato da un col -lega che ha già parlato, ed è il nostro sensodi umiliazione per dover tornare così spes-so, in questa ed in altre sedi . alla deplora

- all'espressione del dolore. all'espres-sione dello sdegno, per il ripetersi di quest ifatti che disonorano la vita del nostro paese .

Infatti siamo qui oggi a ripetere un ritoche abbiamo tante volte ripetuto, ad espri-mere orrore, ad ascoltare le promesse del Go-verno, ad ascoltare Impegni . Questa volta s iè verificato qualche cosa di singolare, com el'intervento dell'onorevole Almirante, con l adenuncia di fatti sui quali attendiamo al pi ùpresto un chiarimento definitivo del Gover-no, perché, come è stato già osservato, no npossiamo lasciare alla polizia privata di que-sto o quel partito l'accertamento delle respon-sabilità, di fatti e di Indizi i quali, come s iè detto, dovevano far presumere l'imminenz adi un attentato .

Questa serie di fatti sanguinosi si ripete .Signor Presidente, io credo che, anche per -ché le parole hanno un senso troppo amar oper la loro inutilità (mi riferisco alle parol eche noi pronunciamo in quest'aula), forse con -venga spenderne pochissime soltanto .

Desidero dire, signor Presidente del Con-siglio e signor ministro dell'interno, che pos-siamo accogliere la ricostruzione dei fatti checi .è stata testé fornita e che condividiam ol'esattezza delle illazioni che d ministro neha tratto, cioè del significato da attribuire aquesta catena di attentati che si verifican onella vita italiana ; ma che no! non possiamo ,senza sentirci quasi colpevoli di ironia, direche siamo sodisfatti di ciò che abbiamo udito .

Da parte di tutti – e anche da parte sua ,signor ministro – è stato rilevato che siam odi fronte ad un disegno che ha una sua lo-gica, che si va sviluppando, che costituisc euna minaccia, che ha un obiettivo politico d idemolizione della democrazia italiana, di at-tentato alla pace del nostro paese. Questo di -segno – ormai è certo – si sviluppa da molto

tempo. Ella ci ha indicato alcune cose ch esono state fatte, qualche successo parziale ch eè stato ottenuto; ma noi dobbiamo rilevar e(ed è responsabilità comune : non parliamosoltanto della responsabilità del Governo odel ministro dell'interno) che abbiamo lascia-to crescere questo pericolo, che ci siamo perlungo tempo, forse, trastullati intorno ad esso .Quesio pericolo si annidava nella mancanzadi Impegno preciso nel perseguire coloro ch epreparavano l'attuale situazione ; ma questopericolo è andato crescendo anche a seguito

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della situazione generale del nostro paese, cheè responsabilità di tutti .

In questa sede, non possiamo che riaffer-mare (è forse il solo atto politico che possia-mo compiere in questo momento) che la mo-struosità di questo disegno di strage, del qua -le ,è stato giustamente indicato it fine assa iprobabile (vogliamo essere prudenti sino anon dire « il fine certissimo »), è pari all astupidità dell'illusione che queste infami vio-lenze possano far rimpiangere il passato . Que-ste violenze, invece, rappresentano la bestia-lità di quel passato agli occhi degli italian iche non lo hanno conosciuto .

Questa catena di violenze non può nonricondurre ad unità la volontà di difesa delleforze politiche democratiche, non può nonincitarle, in questa ora così difficile della vit aitaliana (difficile non soltanto per gli atten-tati, ma anche per i gravissimi e quasi in -solubili problemi che stanno innanzi a noi )ad abbandonare quanto di futile, di pretestuo-so e di strumentale sta nella loro contesa ; nonpuò che costringere le forze politiche demo-cratiche - costringerle moralmente - ad un aazione più sostanziale, più rapida e più con -creta in relazione ai gravi problemi che atta-nagliano il paese. Ma il Governo deve esser espietato, da parte sua, nel colpire gli autor ie nello scoprire i complici . i mandanti, ifinanziatori di ogni fenomeno di delinquenzapolitica . Noi crediamo che, tra i colpevoli .debbano essere colpiti anche i neghittosi e no nsoltanto i complici o i correi in senso proprio :e cioè coloro che hanno seguito con leggerezz ai fatti che si andavano preparando e svolgen-do, senza prevederne questo sviluppo, cos ìtragico e drammatico per gli italiani .

Onorevole ministro, ella ci ha parlato de lfrutto di quell'esame comune della situazioneche veniva fatto, secondo la promessa pre-cedente, dal ministro dell'interno e dal mini-stro della giustizia : ella ci ha . parlato, cioè ,di un disegno di legge (non so in quale stadioili preparazione si trovi) con il quale si do-vrebbero rafforzare le capacità di prevenzion edella polizia . Non conosco questo disegno d ilegge ma non ho molte illusioni in proposito .Credo che noi tutti commettiamo degli error iin questo periodo . Li commette il Governoquando crede di potere ottenere da escogita-zioni legislative più o meno felici o dalla esten-sione di istituti che hanno già dato cattiv aprova in altre occasioni, maggiori garanzi edi successo della sua opera, della sua azion edi difesa del popolo italiano, della pace de lpopolo italiano . Ne commettono - credo - l eforze nolitiche molti plicando certe loro di -

spute che allungano i tempi attraverso i qual ipossiamo risolvere o tentare di risolvere pro-blemi grossissimi della nostra vita . Credo chene commettano anche le organizzazioni deilavoratori quando credono di rispondere co nscioperi dimostrativi a eventi come quell oche si è verificato l 'altro giorno . Certo, no icondividiamo lo sdegno - ciascuno ha il suomodo di esprimersi - condividiamo questaprotesta dei lavoratori i quali proclamano unosciopero . Ma che cosa dobbiamo dire dell'ag-gravamento delle condizioni di quei pover iviaggiatori che si trovavano in questa o inquella stazione quando, non soltanto sgoment ida ciò che era accaduto, da ciò che potev aaccadere, si sono trovati anche nella difficolt àdi proseguire il loro viaggio ?

Bisogna che tutti ci facciamo un esam edi coscienza, bisogna che tutti sappiamo indi-viduare gli strumenti adatti, fuori della re-torica, fuori delle convinzioni, fuori del vec-chio schema della nostra lotta politica . Bi-sogna. che il Governo in primo luogo e l eforze politiche di ogni parte, quelle dell amaggioranza e quelle dell ' opposizione, sap-piano individuare il loro bersaglio perché essopossa essere colpito con l'efficacia che è neces-saria perché questo mostro che sta di front ea noi possa essere abbattuto e perché il popol oitaliano e le sue istituzioni possano essere libe-rati dal pericolo che li minaccia .

I: con questi sentimenti, onorevole signo rPresidente, è con questi sentimenti, onorevol icolleghi, che noi chiudiamo questo nostrobreve intervento . Il nostro accoramento, l anostra umiliazione, il nostro sdegno - ripeto -non sono suscettibili di espressione adeguata ;noi possiamo qui rassegnare soltanto umil-mente la nostra precisa volontà di dare, pe rquanto ci concerne, ogni sforzo, ogni nostr apossibile collaborazione perché questa situa-zione sia superata, perché la pace del popol oitaliano sia salva . (Applausi dei deputati de lgruppo repubblicano) .

PRESIDENTE . L'onorevole Cariglia h aha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto .

CARIGLIA. Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole ministro, quanto è acca-duto nella notte fra sabato e domenica su ldirettissimo Firenze-Bologna non è solo mo-tivo di angoscia per milioni di cittadini ch ecredono nella evoluzione ordinata e pacificadella nostra società . L'episodio criminale s iinquadra, infatti, in una realtà politica ch esi intende modificare attraverso un clima di

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paura e di remissività . A questo punto nonimporta, se non per tini di giustizia umana ,individuare le squallide figure degli autor imateriali del delitto: né penso sia decisivorispetto al nostro futuro poter risalire a chi ,sollecitato da istinti barbarici, lo ha ispirato .Quello che conta è convincere noi stessi del -la determinazione di non far passare la vio-lenza e di difendere quindi contro chiunqu ela minacci la integrità, l'autorità dello Statodemocratico, nato dalla Resistenza e suffra-gaio dal consenso popolare .

Per affrontare questo compilo non baste-ranno le misure di sicurezza, ma sarà ne-cessario creare un clima di certezza nella si -cura sovranità e autenticità dello Stato de-mocratico. Questo compito, onorevoli colle-ghi, è nostro, di tutte le forze rappresentat ein questo libero Parlamento, e prime fra es-se quelle che hanno il compito di guidare r l

Governo. Se la democrazia è più forte dell aviolenza, come ha giustamente ricordato i lCapo dello Stato, non c'è da esitare un sol oIstante per porre mano a tutte le misure ch esi rendono necessarie per garantire la inco-lumità dei cittadini e la convivenza civil edel popolo italiano .

Signor Presidente, a monte di questa do-lorosa vicenda ce ne sono altre, non men odrammatiche, che indicano la esistenza d iun rigurgito fascista che può indifferente -mente assumere la dimensione di un feno-meno indigeno, oppure di un fenomeno col -legato con centrali eversive straniere . È dif-ficile stabilire chi possa essere il beneficiari odi una tale serie di azioni sovvertitrici, m aè indubbio che la vittima è comunque i lnostro paese . Come ha ricordato recentemen-te il nostro ministro degli esteri, noi stiam odiventando un elemento di incertezza sia su lpiano economico sia su quello politico ; edel resto i giudizi che la stampa mondial eesprime nei nostri confronti sono ispirati adun pessimismo senza attenuanti . Nel conte-sto dei rapporti internazionali questa nostr asituazione di insicurezza crea problemi no nsolo per noi, ma anche per gli altri prota-gonisti della politica mondiale . Infatti nonabbiamo nemici nel senso pieno della paro -la, ma non abbiamo neanche amici nel sens opiù pieno e completo del termine .

Che fare ? Da una parte si afferma chebisogna cambiare indirizzo politico, e dal -l'altra parte si ritiene che l'indirizzo poli-tico sia già cambiato . Il arstema di democra-zia parlamentare ha le sue regole, ed un afra queste - direi la più importante - è cheogni forza politica deve rispettare con scru-

polo gli impegni assunti di fronte al propri oelettorato. Tentare di modificare in mod osurrettizio il rapporto delle alleanze così co-me è stato definito nei confronti dell'eletto -rato crea problemi che possono incidere pro-fondamente sul corso degli eventi politici eprovocare quello stato di insicurezza che -come ho detto prima - la stampa mondial emette in evidenza quando parla dell'avveni-re del nostro paese .

La nostra determinazione ad agire perchésia garantita la convivenza democratica c iporta ad essere esigenti sul terreno dell achiarezza politica; ma questi fenomeni di de-linquenza politica, questa tipologia di reat ipolitici si manifestano in concomitanza conuna presunta debolezza dello Stato ed un asua presunta incapacità dl difendersi ; da que-sto, signor Presidente . parte il nostro con-vincimento che bisogna cambiare il clima .Le forze democratiche debbono trovare il mo-do di definire un impegno coarnune che, re-sponsabilizzandole di fronte al paese, le deb-bono condurre a invertire la tendenza vers ola provvisorietà, l'incertezza e l'insicurezz anella convinzione che questo stato di cosenon solo è contrario al buon governo, macrea le condizioni grazie alle quali posson oallignare i più gravi delitti comuni e il cri-mine politico o pseudopolilico .

Signor Presidente, per dare credibilità anoi stessi, per evitare il ripetersi dl circo -stanze coane quella di oggi, che ci portino acommemorare con dolore - ma, diciamol opure, anche con un po' di vergogna - tant evittime innocenti, noi non abbiamo che d acompiere un solo dovere : quello di sentirc iseriamente impegnati in un 'opera di governonon precaria e provvisoria, ma tale da ispi-rare certezza e fiducia rispetto al futuro .Se eviteremo reazioni che finiscono per fareil gioco dei fautori della violenza, e quind idegli avversari della democrazia ; se affron-teremo in modo composto le difficoltà del

rnomento; se. trasformando il modo di gover-nare di questo paese, avvicineremo gli ammi-nistrati agli amministratori e li convincerem oche, nel rispetto dell ' idea che ciascuno di no iporta con sé, noi non abbiamo altro obiet-tivo che quello di rendere più libero il nostr opaese, più giusta la nostra società, più sicur oil nostro avvenire, allora forse saremo degn idi prendere a testimonianza del nostro im-pegno il sacrificio di queste vittime innocent i

e rl cordoglio di tutto il nostro popolo .Credo sia questo, signor Presidente, onore-

voli colleghi, al di là di ogni altro commento ,al di là di ogni altra valutazione, il modo

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migliore per ricordare e onorare i morti .(Applausi dei deputati del gruppo socialde-mocratico) .

PRESIDENTE. L 'onorevole Baghino ha fa-coltà di dichiarare se sia sodisfatto .

BAGHINO. Signor Presidente, rinuncioalla replica, ritenendola assorbita da quelladell ' onorevole Almirante .

TAVIANI, Ministro dell ' interno . Chiedodi parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

TAVIANI, Ministro dell ' interno . SignorPresidente, onorevoli colleghi, desidero for-nire alla Camera una breve precisazione aproposito di quanto ha detto l'onorevole Almi-rante, circa l'azione di polizia in conseguenz adelle informazioni fornite da lui stesso e dal -l'onorevole Covelli il 17 luglio scorso al dottorSantillo, dirigente dell ' ispettorato generalecontro il terrorismo .

Dichiaro formalmente che la polizia h aimmediatamente - ribadisco il termine im-mediatamente - proceduto a perquisizioni ,indagini e controlli . I controlli sono conti-nuati nei giorni successivi e fino a quest omomento. Non diedero allora e non hann odato fino ad ora alcun risultato, cioè nonhanno confermato la validità di quelle de-nunce. Sono certo che l ' ulteriore corso delleindagini, che fin dal primo momento son ostate poste nelle mani della magistratura, con -fermerà questa mia dichiarazione .

COVELLI. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Se è una precisazione cheva al di là di quello che è stato il senso de ldiscorso dell ' onorevole ministro, posso con-cederle di parlare . altrimenti no .

COVELLI. Certo, è una precisazione per-tinente .

PRESIDENTE. Mi consenta di esprimereil mio punto di vista . La successiva precisa-zione fornita dal ministro Taviani si inqua-dra nelle dichiarazioni dell'onorevole Almi-rante : quindi, non ha costituito un fatt onuovo .

COVELLI. In tal caso, chiedo la parolaper fatto personale .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

COVELLI . Signor Presidente, credo chenessuna occasione migliore di questa si offr eal libero Parlamento italiano di far luc ecompleta sulle dichiarazioni che ha reso pri-ma ed ora il ministro dell ' interno .

Credo che dalle dichiarazioni rese in que-sta aula da tutti i gruppi politici, nessun oescluso, si desumi la buona fede e la volont àdi arrivare fino in fondo a tutti i problemi ,a tutti gli episodi, a tutti gli eventi che son ostati in questa sede denunziati .

Non si può consentire ad un ministro d ifare impunemente delle dichiarazioni senzapoi dare la possibilità regolamentare di con-testare queste affermazioni . Credo, onorevol eOronzo Reale - mentre le do atto dell ' onestàdelle sue dichiarazioni - che di una sol aomissione ella abbia peccato : quella di nonritenere possibile l'accertamento di dichiara-zioni che sono state rese in Parlamento . Esi-stono nel regolamento strumenti adeguati :mi riferisco alla richiesta della Commission e

di indagine. L'onorevole ministro ha il do -vere di chiedere, se la Camera Io consente ,l'istituzione di una Commissione di indagine .Nell'eventualità che ciò non avvenisse l achiedo io, ritenendo che il Parlamento, vo-lendo veramente accertare la verità, nonpossa che solidarizzare con la mia richiesta .Esiste il mezzo, esiste lo strumento : unaCommissione di indagine .

A parte il gusto e lo stile sull ' atteggiamen-to del ministro dell'interno, è la prima voltache si registra nel Parlamento italiano un asituazione del genere che vale la pena sotto -lineare e denunziare; cioè di fronte ad un

atto di solidarietà, di responsabilità e di sen-sibilità di due parlamentari, certamente in-denni, onorevole ministro, da qualsiasi so -spetto, ella porta in pubblico la segnalazione .additando ai criminali i nominativi di color oi quali sono venuti a compiere un loro do-vere, un loro preciso dovere .

A parte questo gusto e questo stile, che

noi rimandiamo al giudizio del Parlament osulla sua sensibilità di uomo prima ancorache di ministro, credo che il Parlamento ab-bia il dovere, prima che il diritto, di accer-tare fino in fondo la validità delle nostre af-fermazioni, con i dettagli che abbiamo res oladdove era necessario renderli, nel momentoin cui preoccupazioni fondate vi erano per-

ché non avvenisse quello che poi è avvenuto .Se non la chiede lei, onorevole Taviani ,

la Commissione di indagine mi permetto d ichiederla io, anche a nome del mio gruppo

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parlamentare, convinto che, se veramente s ivuole l 'accertamento della verità, delle respon-sabilità, delle omissioni, non vi sia miglio rmezzo, miglior occasione cui tutti i settoridella Camera possano partecipare per fa rluce ; forse definitivamente, sui crimini de-nunziati e per mettere al bando i criminal iche, onorevoli colleghi di parte comunista . . .

TORTORELLA ALDO . Bisogna mandar esotto processo Servello ! (Proteste a destra —Commenti all ' estrema sinistra) .

COVELLI . Cosa c'entra questo ? Certo chebisogna celebrare quel processo, ma anchetutti gli altri processi che si riferiscono a deventi criminosi, perché la verità trionfi .

PRESIDENTE . Le ricordo, onorevole Co -velli, che ella ha chiesto di parlare per fatt opersonale .

COVELLI. Sto concludendo, signor Presi -dente. Dinanzi ad una precisazione tantoestemporanea quanto irresponsabile del mini-stro dell ' interno, ripeto, credo che il Parla-mento italiano non debba lasciarsi sfuggirel 'occasione di poter accertare fino in fond ola validità delle affermazioni del ministro edi quelle fatte dagli esponenti del mio grup-po . (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Poiché l 'onorevole Covell iha chiesto, in base all ' articolo 58 del regola -,rnento, la nomina di una Commissione diindagine per accertare la fondatezza delle af-fermazioni fatte in quest'aula, la Presidenz asi riserva di decidere .

COVELLI. Nel caso che la Presidenza nonvolesse decidere, deve rimettere la cosa a lgiudizio dell 'Assemblea .

PRESIDENTE. La Presidenza prende attodella sua richiesta, onorevole Covelli, e si ri-serva di decidere nel merito .

TAVIANI, Ministro dell' interno. Io sonodisponibilissimo .

PRESIDENTE . La Presidenza terrà contoanche di questa sua dichiarazione, onorevol eministro, e si riserva di valutare quanto acca-duto e di decidere in merito alla richiesta del-l 'onorevole Covell i .

COVELLI. E non ci dice niente ?

PRESIDENTE. Mi sembra di essere statochiarissimo e di non avere, per il momento ,nulla da aggiungere . (Commenti a destra) .

È così esaurito lo svolgimento d'interroga-zioni urgenti relative alla strage sul tren oespresso Roma-Brennero .

Trasferimento di progetti di legge

dalla sede referente alla sede legislativa.

PRESIDENTE. Ricordo di avere annun-ciato in una precedente seduta, a norma de lsesto comma dell ' articolo 92 del regolamento ,che la sottoindicata Commissione ha delibe-rato di chiedere il trasferimento in sede legi-slativa dei seguenti progetti di legge, ad ess aattualmente assegnati in sede referente :

VII Commissione (Difesa) :

DURAND DE LA PENNE : « Istituzione del gra-do di maggiore nel Corpo equipaggi militar imarittimi » (285) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

DI GIESI : « Modifica dell'articolo 4 dell alegge 9 maggio 1940, n . 371, recante norme perla concessione di un assegno speciale agli uf-ficiali dell'esercito che lasciano il servizio per-manente » (1204) .

POCHETTI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

POCHETTI . A nome del gruppo comuni -sta, mi oppongo al trasferimento in sede legi-slativa di questa proposta di legge .

PRESIDENTE. Poiché, con l'opposizionedell'onorevole Pochetti, si intende formal-mente ritirato l ' assenso dato dai rappresen-tanti del gruppo comunista in Commissione ,

avverto che la proposta di legge n . 1204 restaassegnata alla sopraindicata Commissione i nsede referente .

Ricordo di avere anche annunciato in unaprecedente seduta, a norma del sesto comm adell ' articolo 92 del regolamento, che la sot-toindicata Commissione ha deliberato di chie-dere il trasferimento in sede legislativa del

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seguente disegno di legge, ad essa attualment eassegnato in sede referente :

X Commissione (Trasporti) :

Modalità per il finanziamento e l ' orga-nizzazione della partecipazione dell'Italia al -l'esposizione internazionale di oceanografi a

Okinawa 75 " » (urgenza) (approvato dall a111 Commissione del Senato) (3034) .

POCHETTI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

POCHETTI . A nome del gruppo comuni-sta, mi oppongo al trasferimento in sede legi-slativa di questo disegno di legge .

PRESIDENTE. Poiché con l'opposizionedell'onorevole Pochetti si intende formal-mente ritirato l'assenso dato dai rappresen-tanti del gruppo comunista in Commissione ,il progetto di legge n . 3034 resta assegnatoalla sopraindicata Commissione in sede refe-rente .

Assegnazione di progetti di legg e

a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunico che, a norm adel primo comma dell'articolo 72 del rego-lamento, i seguenti progetti di legge sono de -feriti alla I Commissione (Affari costituzio-nali) in sede referente :

MATTARELLI : « Estensione dei benefici del -la legge 24 maggio 1960, n . 336, ai direttor idi sezione ex combattenti » (2980) (con pareredella V Commissione) ;

Proposta di legge costituzionale Tocco e daltri : « Limiti di età per l 'elettorato attivo :modifiche agli articoli 48 e 58 della Costitu-zione » (3125) .

Discussione del disegno di legge: Conver-sione in legge del decreto-legge 6 lugli o1974, n . 251, concernente modificazioni al

regime fiscale di alcuni prodotti petro-

liferi e imposizione di un prelievo tri-

butario una tantum sui veicoli a motore ,autoscafi e aeromobili (3080) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno recala discussione del disegno di legge : Conver-sione in legge del decreto-legge 6 luglio 1974 ,n . 251, concernente modificazioni al regime

fiscale di alcuni prodotti petroliferi e impo-

sizione di un prelievo tributario una tantumsui veicoli a motore, autoscafi ed aeromobili .

Dichiaro aperta la discussione sulle line egenerali, avvertendo che da parte del grupp ocomunista, del gruppo del MSI-destra nazio-nale e del gruppo misto ne è stato richiestol'ampliamento senza limitazione nelle iscri-zioni a parlare, ai sensi del terzo comma del -l'articolo 83 del regolamento, e senza limit idi tempo per gli interventi degli iscritti a igruppi stessi, ai sensi del sesto comma del -l'articolo 39 del regolamento .

Ha facoltà di parlare il relatore, onore-vole Spinelli .

SPINELLI, Relatore . Mi rimetto alla re-lazione scritta .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'ono-revole sottosegretario di Stato per le finanze .

LIMA, Sottosegretario di Stato per le fi-nanze . Il Governo si riserva di intervenir e

in sede di replica .

SANTAGATI . Chiedo di parlare per un aquestione pregiudiziale .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

SANTAGATI . Signor Presidente, onore-voli colleghi, onorevole rappresentante de lGoverno, ai sensi dell 'articolo 40 del regola -mento, ho l'onore di svolgere, a nome e pe rconto del mio gruppo, le seguenti question idi incostituzionalità, afferenti agli articoli 77 ,53 e 3 della Costituzione, per quanto attieneal decreto-legge 6 luglio 1974, n . 251, che ogg isiamo chiamati a convertire in legge .

La questione più grave da cui secondo no ibisogna partire è quella inerente all'articol o77 della Costituzione che prevede, ai fini del -l ' emanazione dei decreti-legge da parte de lGoverno, taluni requisiti inderogabili ch enella fattispecie non sono stati affatto rispet-tati . Direi anzi che, in ordine a questo de-creto-legge concernente il prezzo della ben-zina e l'imposizione di un tributo una tantumsui veicoli, siamo in presenza di gravi viola-zioni costituzionali . Praticamente noi siamochiamati a convertire in legge il decreto-legge

6 luglio 1974, n . 251, che contempla l'aumen-to del prezzo della benzina, senza che mai

abbiano trovato conversione in legge i pre-cedenti decreti-legge che prevedevano, ante-riormente, altri aumenti del prezzo della

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benzina. Noi oggi presupponiamo come gi àconvertiti decreti-legge che non furono af-fatto convertiti perché, decorsi i termini, no nse ne ebbe mai la conversione . Si è avutaquindi una perenzione dei termini per quan-to riguarda il decreto-legge del 20 febbraio ,che non è mai stato convertito in legge . Mal -grado l'avvenuta perenzione che avrebbe do-vuto consigliare al Governo di non insisterenel ripresentare lo stesso decreto-legge, il Go-verno ha ritenuto di poter tranquillamenteemanare un secondo decreto dopo due mesi ,che riproduceva in pieno il vecchio provvedi -mento che non era mai stato convertito . Ades-so — cosa ancora più grave — che cosa si fa ?Si ricorre ad un terzo decreto . emesso il 19giugno, che presuppone la conversione de idue precedenti decreti, per altro, già perenti ,e con questo terzo decreto, che sta ormai perscadere, si ritiene di poter imporre il nuov oprezzo della benzina .

R evidente che ci troviamo in un guazza-buglio senza precedenti, anche se il pensier ocorre, per analogia, ai famoso esempio de l

decretone » del Governo Colombo, che per òfu riproposto soltanto una seconda volta . Quisiamo in presenza di Ire decreti riproposti :due decaduti e il terzo non ancora conver-tito . l 'ultimo dei quali, emesso il 6 luglio .presupponendo vigente il precedente decreto ,non convertito, dispone l'aumento della ben-zina .

A noi sembra che tutto questo violi nell amaniera più assoluta l'articolo 77 della Co-stituzione il quale stabilisce che i decreti per -dono efficacia fin dall'inizio se non sono con -vertiti in legge entro 60 giorni dalla loro pub-blicazione .

Né mi si dica che è possibile far riviverele norme di un decreto-legge non convertit oemettendo nuovi decreti, perché in tal mod esi viola lo spirito e la sostanza dello stessoarticolo 77, per la semplice considerazioneche, configurandosi la decretazione d'urgen-za come un'autoattribuzione extra ordinemda parte del Governo del potere legislativo ,soggetta a convalida delle Camere entro u ntermine perentorio ed a pena di decadenza ,l'opinione suddetta finirebbe per rendere deltutto nullo il precetto costituzionale, in quan-to basterebbe ipotizzare che il Governo ognidue mesi rinnovasse un decreto-legge già pe-rento, per arrivare ad espropriare il Parla -mento della sua potestà legislativa .

Il decreto in esame, quindi, a nostro av-viso non è assolutamente valido, proprio per -ché non sr ricollega con una preesistente le -

gittima disciplina normativa della materia .Praticamente . infatti, noi stiamo parlando d iun prezzo della benzina (300 lire la super e ,se non erro, 287 lire la normale), senza cheil precedente prezzo sia stato determinato me-diante l'emanazione di un precedente decreto -legge regolarmente convertito in legge .

Sotto questo profilo insistiamo pertant osulla prima questione pregiudiziale, secondola quale questo decreto-legge non può esser epreso in considerazione, e deve essere negat adal Parlamento la sua conversione in leggein quanto affetto da incostituzionalità radi -cale e insanabile .

Ma vi è ancora una questione da sollevare ,sempre ai sensi dell'articolo 77 della Costi-tuzione: essa riguarda il mancato agganci odel decreto-legge in questione a un disegn odi legge regolativo dei rapporti giuridici sort isulla base dei decreti non convertiti, ai sens idell'ultima parte del terzo comma dell ' artico -lo 77 della Costituzion e

Ebbene, noi non abbiamo ancora provve-duto a dare crisma legislativo a tali rapporti .Oggi, quindi, il Governo pretende, abusiva-mente, il pagamento di un prezzo della ben-zina ulteriormente aumentato, così come abu-sivamente ha trattenuto il gettito fiscale deri-vante dai precedenti aumenti, in quanto tal iaumenti non sono mai stati approvati da lParlamento né si è provveduto, con legge, asistemare i rapporti progressi . Quindi la vio-lazione è duplice : sotto il profilo della man-canza dei presupposti ipotizzati dal Govern onell ' esercizio di una potestà legislativa stra-ordinaria e (cosa ancora più grave dal punt odi vista costituzionale) sotto il profilo dellanon regolamentazione legislativa dei rapport isorti sulla base dei decreti decaduti . Teorica-mente ogni cittadino potrebbe pretendere l arestituzione del di più indebitamente pagatonell ' acquisto della benzina negli ultimi se irasesi .

Il decreto è inoltre affetto da due altr eincostituzionalità : la prima riguarda l'arti-colo 53 della Costituzione, la seconda l'artico -lo 3. Relativamente all'articolo 53, noi desi-deriamo sottolineare una questione di natur agenerale e una di natura più particolare . Inordine alla prima noi affermiamo che questodecreto viola l'articolo 53 là dove esso pre-scrive che il sistema tributario è informato acriteri di progressività ed è basato sull ' ob-bligo per tutti i cittadini di concorrere allespese pubbliche in ragione della loro capa-cità contributiva .

Non mi pare che con un aumento indi-scriminato del prezzo della benzina si ri-

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spetti il

principio della progressività e della cazione per le autovetture private, cui,

pe rcapacità contributiva di ciascun contribuente . altro,

il concetto di tassa, fondato com 'è suNon si può dire che il pagare 300 lire allitro la benzina incida, dal punto di vistadella capacità contributiva, nella stessa mi-sura per un cittadino povero, che vive del suomodesto guadagno, e per uno ricco, che pu òpermettersi qualunque lusso. Né si dica chela selezione può avvenire, di fatto, a caus adella diversa cilindrata delle automobili : que-sto non è un argomento risolutivo, essend onoto c.he quanto più il contribuente è abbien-te, tanto più è portato a possedere, insiemecon l 'automobile di rappresentanza, anch e1'« utilitaria » .

Non è possibile pensare che l ' articolo 5 3sia rispettato, quando si va verso prezzi sem-pre più eccessivi di un prodotto, che perl 'anelasticità del suo consumo si è rivelat oun comodissimo strumento di prelievo tribu-tario per lo Stato . Il Governo sa in partenzache, qualunque sia il prezzo della benzina ,si ha per i primi giorni una flessione ne lconsumo dovuta a ragioni di carattere psico-logico, ma poi l'utente continua a servirs idell 'auto in misura eguale se non addirit-tura superiore . Per questi motivi, quindi, unindiscriminato aumento del prezzo della ben-zina non è più accettabile, ma dovrebbe es-sere ripartito secondo le diverse categorie de icontribuenti, senza introdurre un sistema d irazionamento e di doppi prezzi, che creereb-be ulteriori ingiustizie e sperequazioni .

Anche in questo campo, si dovrebbe esco-gitare un parametro legato al censo e all apossibilità contributiva del cittadino, come s iè fatto, con criteri molto discutibili, a propo-sito dei canoni di locazione degli immobili .

Il decreto è colpito, poi, da una ulterior eincostituzionalità a proposito dell'introduzio-ne di un tipo stranissimo di tributo : la co-siddetta una tantum sulle automobili . Invero ,la classica dicotomia dei tributi, secondo icanoni della dottrina finanziaria, distingu ele tasse dalle imposte in base alla destina-zione dei benefici : per quanto concerne l atassa, il beneficio è diretto al cittadino ; perquanto concerne invece l'imposta, esso si ri-percuote sulla collettività . Siccome parliam odi costituzionalità, non ci porremo la doman-da relativa alla natura dell 'una tantum dalpunto di vista astratto; ma, dal punto di vi -sta tecnico, rileverò che nel decreto in esam el'una tantum non è contemplata proprio perle automobili destinate a pubblico servizi o(autobus e taxi) nei cui confronti, teorica-mente, sarebbe meglio applicabile il concett odi imposta, mentre l'una tantum trova appli-

un utile diretto che può derivare al cittadino ,non è qui applicabile, in quanto l'unico pa-rametro valido, ai fini di una tassa sulla mo-torizzazione privata, rimane quello su cui s ibasa la tassa di circolazione. Con esso s ipresuppone che il cittadino, attraverso l 'usoche con il proprio mezzo fa della terra, del -l'aria o dell 'acqua, si avvale di certi benefic ifornitigli dalla collettività e debba quindi, i nproporzione, corrispondere la tassa di circo-lazione . In mancanza di questo concetto d iun servizio direttamente ricevuto dal cittadi-no, non si può parlare di una tantum, chési risolverebbe in un tributo anomalo priv odi giustificazione nella dottrina e nella giu-risprudenza .

La violazione è ben più grave se riferit anon solo all'articolo 53, ma anche all'articol o3 della Costituzione, che prescrive, norme ri-gorose le quali dovrebbero consentire a tutt ii cittadini di godere, nel campo economic o

e sociale, della pienezza delle loro attribuzio-ni e qualità . Questa possibilità, invece, ègravemente inficiata dalla norma di decreto -legge, che contempla l'adozione dell'un atantum, .

Ultima anomalia giuridica e costituziona-le, infine, è quella che si riferisce al termin edei 30 giorni stabilito per l'una tantum, inpalese violazione dei requisiti di necessità edi urgenza richiamati dall 'articolo 77 dell a

Costituzione. Non è infatti possibile ammet-tere che l'introduzione di un tributo simil edovesse essere considerata di estrema urgen-za, non ricorrendo alcuno dei requisiti pro-pri dei provvedimenti di natura rigorosamen-te fiscale (nei casi di prodotti petroliferi odi monopolio, ad esempio, si giustifica l ' esi-genza del « decreto-catenaccio », in quanto s ideve tener conto della necessità di evitar epossibili incette) .

Per quanto attiene al pagamento dell'un atantum, pericoli del genere non vi sono . Èpertanto assurdo quanto previsto dall 'attualedecreto-legge che contraddice sé stesso ne lmomento in cui, dopo la fissazione del ter-mine di 30 giorni per il pagamento, si ap-prende per bocca dei rappresentanti del Go-verno, una interpretazione « all'italiana » de l

termine stesso ; oggi, che dovrebbe essere i lgiorno conclusivo per il versamento in ogget-to, comunicati ufficiali del Ministero delle fi-nanze dispongono che non debbono esser eelevate contravvenzioni nei confronti dei con-tribuenti inadempienti, considerata la vo -

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lontà di procrastinare il versamento dell 'unatantum al 30 settembre .

Per contro, io sostengo che il cittadin onon è tenuto a pagare proprio per l ' illiceit àdel termine ; quindi, non vi è nessuna viola-zione da parte del cittadino che non abbiafino ad oggi provveduto a pagare questo tri-buto . Soltanto con una diversa norma - chemi auguro questo ramo del Parlamento fi-nisca per accogliere e che il mio gruppo ave -va già sottoposto all 'attenzione della compe-tente Commissione - si potrà consentire i lripristino della normalità : si potrebbe, cioè ,in teoria, pensare che solo dopo che sian oscaduti i sessanta giorni dalla pubblicazionedel decreto-legge sia possibile procedere all alegittimazione del tributo .

Se però, come mi auguro, venissero accol-te le eccezioni di incostituzionalità, basat esugli articoli 3 e 77 della Costituzione, que-sto problema sarebbe superato, anzi travolto ,e non vi sarebbe più il timore di incorrereanche in altre violazioni . Si è creata, infatti ,su questo punto, una questione molto sottile ,connessa con la possibilità o meno di far de-cadere con una semplice dichiarazione o co nuna circolare di un ministro, sia pure auto-revole, quale quello delle finanze, un decreto-legge, che, notoriamente, dev 'essere conside-rato legge a tutti gli effetti fino a quando no nscadano i termini costituzionali per la suavalidità, ovvero finché non venga respinto ,cioè non convertito, dal Parlamento .

Se la Camera, come ho detto, approvassela pregiudiziale sollevata dal mio gruppo ,ogni problema sarebbe superato e rientrereb-bero nella norma costituzionale anche l eeventuali decisioni che il Governo dovess eprendere o, com'è più augurabile, che il Par-lamento stesso nella sua sovranità ritenessedi assumere .

Per queste ragioni, noi confidiamo chevengano accolte le eccezioni di incostituzio-nalità che ho avuto l 'onore di svolgere anome del mio gruppo . (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Ricordo che, ai sensi de lterzo comma dell 'articolo 40 del regolamento ,sulla questione pregiudiziale proposta dal de-putato Santagati possono parlare due deputatia favore, compreso il proponente, e du econtro .

Avverto altresì che da questo momentodecorrono i venti minuti previsti dal quintocomma dell'articolo 49 del regolamento pe rla votazione segreta mediante procediment oelettronico (lei disegni di legge numeri 3137e 3188, che avrà luogo pertanto alle 20,10 .

FELISETTI . Chiedo di parlare contro .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

FELISETTI . Signor Presidente, onorevol icolleghi, credo di poter respingere l'eccezio-ne di incostituzionalità sollevata dall'onore-vole Santagati sul disegno di legge di con -versione del decreto-legge n . 251, in relazioneall ' articolo 3 della Costituzione, limitandom ia fare un semplice riferimento agli stessi ar-gomenti addotti dal collega che ha illustrat ola questione pregiudiziale . Si è trattato, in-fatti, di un richiamo puramente nominalisti-co e terminologico, senza alcun approfondi-mento di motivi che potessero far ritenere va -lido un tale tipo di eccezione .

Viceversa, in ordine al richiamo all'arti-colo 53 della Costituzione, che afferma che i lsistema tributario è informato a criteri di pro-gressività, credo di poter avanzare due valid imotivi in opposizione alla pregiudiziale d iincostituzionalità sollevata. In questa occa-sione siamo infatti chiamati a trattare un amateria che si riferisce a imposte di fabbrica-zione, che è, se crediamo alla parola, tutt osommato un costo . Di conseguenza chiedereche sia applicato - magari potremmo esserenoi a fare una richiesta del genere - il cri-terio della progressività in materia di prezz oche l'utente paga per l'acquisto della benzin adesta meraviglia, come desterebbe meravigli achi chiedesse che il prezzo del sale fosse gra-duato in rapporto alla capacità di borsa d iciascun utente italiano, che il prezzo dellesigarette fosse praticato in misura differen-ziata rispetto ai singoli utenti - anche qui s itratta di un ' imposta di fabbricazione - e che ,poiché l'IVA in definitiva è anch'essa un'im-posta, che fosse applicata una aliquota di -versa ai vari clienti, a seconda del censo, chesi presentano al banco di vendita . Mi pareche sotto questo profilo le mie argomenta-zioni, non prive di senso ironico, dimostran ola totale infondatezza dell'eccezione di inco-stituzionalità sollevata in relazione all 'arti-colo 53 .

Addirittura sorprendente diventa l ' eccezio-ne di incostituzionalità per una pretesa viola-zione del criterio della progressività quand oparliamo dell 'una tantum, dove se c ' è un datospecifico è proprio questo, e cioè che l 'unatantum, essendo graduata a seconda della ci-lindrata della vettura, è evidentemente com-misurata in base a criteri di progressività .Per questo motivo devo quindi ribadire chel'eccezione di incostituzionalità avanzata dalcollega è del tutto insostenibile .

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Due parole per quel che riguarda l'invo-cato articolo 77 . Prima di tutto occorre peròmettere ordine in questa materia . Noi attual-mente siamo in presenza del decreto 6 lugli o1974, n . 251, del quale è stata richiesta la con -versione con il disegno di legge n . 3080 . I ldecreto-legge di cui si chiede ora la conver-sione è stato preceduto da ben tre decreti -legge che, risalendo nel tempo, sono quell iemanati, rispettivamente il 20 febbraio 1974 ,il 20 aprile 1974 e il 19 giugno 1974 . Il primodi essi, il decreto-legge 20 febbraio 1974, èdecaduto perché la Camera non ha provve-duto alla sua conversione in legge nei termin iprevisti dall 'articolo 77 della Costituzione, enon vi è dunque alcuna ragione di discu-terlo . Analoga conclusione conviene fare perquel che riguarda il decreto-legge 20 april e1974, parimenti decaduto per mancata conver-sione nel termine dei 60 giorni . E poiché l amancata conversione nel termine dei 60 gior-ni comporta, così come dispone l 'articolo 77 ,la perdita di efficacia ex tunc, ne consegue cheanche su quel decreto-legge ogni discussion esarebbe completamente inutile – vedremo po icome potrà essere ripreso l'argomento –, conla conseguenza che ai fini del disegno di leg-ge per la conversione in legge del decreto6 luglio 1974, n . 251, questi due decreti-legge devono considerarsi come se non esi-stessero .

Diverso è il discorso da farsi in relazioneal decreto-legge 19 giugno 1974 per il quale ,mentre stiamo parlando, ancora non è sca-duto il termine entro i quali può avvenire l aconversione. Sennonché lo stesso decreto 6luglio 1974, n . 251, si fa carico dell'esistenzadi questa pendenza, tant 'è che nel decret ostesso ad un certo punto del preambolo, cio èprima dell 'articolato, _vi è un richiamo spe-cifico al decreto 19 giugno 1974, n . 229, de lquale, con questo decreto, si assorbe e s iincorpora totalmente la materia . In questomodo il predetto decreto-legge è stato rece-pito in quest'ultimo decreto-legge ed è quin-di a proposito di esso soltanto che occorrediscutere. In poche parole, l'eccezione di in-costituzionalità non si pone e non è sosteni-bile perché i precedenti decreti sono decadut iin conseguenza della loro mancata conver-sione entro i termini previsti dall'articolo 7 7della Costituzione, mentre il decreto-leggen. 229 è assorbito da quello in discussione ,tanto è vero che esso lo richiama nel su ocontenuto . Da tutto ciò deriva che è soltantoal decreto-legge in esame che dobbiamo rife-rirci, e che, pertanto, sotto il profilo dell apreesistenza e del concatenamento con altri

decreti-legge, l 'eccezione di incostituzionalit àviene a cadere .

Aggiungo che l 'ultimo comma dell 'artico -lo 77 prevede che le Camere possano « tutta -via regolare con legge i rapporti giuridici sor-ti sulla base dei decreti non convertiti n . I lcollega Santagati ha praticamente anticipat oil contenuto di una materia che si porrà quan-do esamineremo il disegno di legge n . 3091, inforza del quale sarebbe abrogato il decreto -legge n. 229, e verrebbero ad essere regolat iinoltre i rapporti giuridici sorti a partire da l20 febbraio 1974 . Ma, proprio perché qui s iè applicata precisamente la Costituzione, ne lsenso che si è inteso regolare il complesso de irapporti giuridici sorti in forza dei decreti-legge decaduti per mancata conversione en-tro i 60 giorni, anche a questo riguardo cadel ' eccezione di incostituzionalità . Nel conclu-dere, chiedo pertanto che la pregiudiziale siarespinta .

FRANCAI . Chiedo di parlare a favore .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCHI. Mi soffermerò brevemente sul -l'articolo 77 della Costituzione, riferendom iin modo particolare alle affermazioni del -l'onorevole Felisetti . Egli ha fatto un ragio-namento molto semplicistico, e per altro no nesatto, dimenticando di considerare il piccoloparticolare che i decreti-legge perdono effi-cacia sin dall ' inizio se non sono convertit iin legge entro 60 giorni . L'onorevole Felisett iafferma che a due di questi decreti-legge èstata data sepoltura perché non sono stati con-vertiti, e pertanto si discute solo del terzo .Ma in che cosa consiste l ' incostituzionalità ?Nel fallo che, nonostante il provvedimentodebba perdere efficacia giusta la norma costi-tuzionale, il Governo supera l 'ostacolo del-l'articolo 77 rinnovando il provvedimento ;modificando anche una sola virgola, o no nmodificando nulla, solo col rinnovare il prov-vedimento d'urgenza prima della scadenza ,il Governo riesce a sottrarsi alla necessità de lprovvedimento di conversione, la cui emana-zione spetta al Parlamento . Ecco l'incostitu-zionalità ! L'articolo 77 vuole garantire ch eun provvedimento così eccezionale affidato a lpotere esecutivo non abbia efficacia, a menoche non sia convertito in legge, per più d i60 giorni . Facciano i colleghi il conto d iquanti giorni sono passati, da un decreto al -l'altro, fino a questo ultimo : ormai sono pas-sati parecchi mesi senza che nessuno di quest idecreti-legge sia stato convertito . Ecco il mo-

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tivo dell'incostituzionalità . Mi spiace chepoco fa, mentre l 'onorevole Santagati sottoli-neava egregiamente l ' importanza della que-stione, l ' Assemblea, un po ' distratta, abbi asottovalutato, forse, la serietà dell ' eccezionesollevala . Il Governo – diceva in sostanz al ' onorevole Santagati, ed io lo ribadisco – h atrovato il meccanismo per sottrarsi alla con-versione dei decreti-legge e, di decreto i ndecreto, si può così instaurare un regime

legislativo » da parte dell'esecutivo ,

Ecco perché l ' eccezione, soprattutto sottoquesto profilo, è molto fondata : mi spiaceper l ' onorevole Felisetti, che forse non si èsoffermato su questo particolare argomento .Mi associo all'augurio dell ' onorevole Santa-gati che la Camera voglia votare a favoredella pregiudiziale . (Applausi dei deputat idel gruppo del MSI-destra nazionale) .

PRESIDENTE. Pungo in votazione la que-stione pregiudiziale sollevata dall ' onorevoleSantagati .

(P respinta) .

Rinvio alla seduta di domani l'inizio dell adiscussione sulle linee generali del provvedi -mento. Sospendo la seduta per cinque minuti .

La seduta, sospesa alle 20,5, è ripresa

alle 20,10.

Votazione segreta di disegni di legg e

mediante procedimento elettronico .

PRESIDENTE. L ' ordine del giorno rec ala votazione a scrutinio segreto dei disegn idi legge :

« Conversione in legge, con modificazioni ,del decreto-legge 8 luglio 1974, n . 255, recant enorme per l'applicazione dei regolamenti co-munitari n . 844/74 e n . 1495/74, concernent izuccheri destinati all 'alimentazione umana »(approvato dal Senato) (31.37) ;

« Conversione in legge del decreto-legge8 luglio 1974, n . 262, concernente misure pe rfronteggiare eccezionali esigenze dei servizipostelegrafonici » (approvato dal Senato )(3138) .

Indìco la votazione segreta, mediante pro -cedimento elettronico, del disegno di legg en. 3137 .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a verificarne le risultanze .

(I deputati segretari verificano le risultan-ze della votazione) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 346Votanti 220Astenuti 126Maggioranza . .

. . 111

Voti favorevoli

204Voti contrari .

1 6

(La Camera approva) .

Hanno preso parte alla votazione :

Bucciarelli Ducc iBuzz iCaiatiCaiazzaCaldor oCanepaCanestrar iCapraCarenin iCarigliaCàrol iCassanmagnag o

Cerretti Maria Luis a(1astellucc iCattaneo Petrin i

GianninaCavaliereCervoneCetrull oCiaffiCiampagli aCiccardin iCocco MariaCodacci-Pisanell iColucc iConcasCortes eCostamagnaCraxiDall'Armellin aDal MasoD'Arezzode ' Cocc iDeganDe LorenzoDel Pennin oDe Martinode MeoDi GiannantonioDi Vagn oElkan

Achill iAiard iMes iAlessandrin iAlivertiAlloccaAmade oAndreon iAnselmi TinaAntoniozz iArman iArmatoArnaudArtal iAzzaroBalassoBald iBalzamoBandieraBarbaBarbiBass iBattino-Vittorell iBeccari aBecciuBellisarioBellott iBerloffaBernard iBersan iBert èBiancoBodratoBodratoBolognaBonalumiBorgh iBoscoBottar iBrand iBressani

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Atti Parlamentari

— 16580 —

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 5 AGOSTO 197 4

Erminero Meucci Storchi VillaFabbri Miotti Carli Amalia Strazzi Vincell iFagone Moro Aldo Tantalo Vincenz iFelici Moro Dino Taviani Vinei sFelisetti Mosca Tozzi Condivi VitaleFerrari-Aggradi Natali Traversa VolpeFioret Negrari Truzzi Zaccagnin iFontana Nicosia Turnaturi Zamberlett iForlani Olivi Vaghi Zanibell iFortuna Orlando Valiante Zanin iFoschi Orsini Vecchiarelli ZollaFusaro Padula Vetrone ZurloGalloni Pandolfi VicentiniGargani Patriarc aGargano Pedini Si sono astenuti:Gasco PerroneGaspari Petrucci Abelli D 'Alessi o

Gava Pezzati Alfano Dal Sasso

Giglia Picchioni Almirante Damico

Giorno Piccinelli Assante D'Angelo

Giovanardi Piccoli Astolfi Maruzza D 'Auria

Girardin Poli Baccalini de Carner i

Guadalupi Postal Baghino Delfino

Guarra Prandini Baldassari De Marzio

Gui Prearo Ballarin De Sabbata

Gunnella Pumilia Benedetti Tullio Di Giuli o

Ianniello Radi Berlinguer Giovanni Di Marino

Innocenti Rampa Biamonte Di Puccio

Isgrò Rausa Bianchi Alfredo Donell i

La Loggia Reale Giuseppe Bonifazi Dulbecco

Lapenta Reale Oronzo Borromeo D'Adda Esposto

Lattanzio Rende Bortot Fabbri Seroni

Ligori Restivo Bottarelli Adriana

Lima Riccio Pietro Brini Faenzi

Lindner Riccio Stefano Busetto Federic i

Lo Bello Rognoni Buzzoni Fioriello

Lombardi Giovanni Rosati Calabrò Flamign i

Enrico Russo Carlo Capponi Bentivegna Fracchia

Lospinoso Severini Russo Ferdinando Carla Franchi

Lucchesi Russo Vincenzo Caradonna Furia

Maggioni Sabbatini Carrà Galasso

Magliano Salizzoni Carri Gambolato

Magnani Noya Maria Salvatori Caruso Giadresco

Magri Salvi Casapieri Quagliotti Giannanton i

Malfatti Sangalli Carmen Giovannin i

Manca Santuz Catanzariti Giudiceandrea

Mantella Sanza Ceravolo Gramegn a

Marchetti Scarlato Cerra Iperic o

Mariotti Schiavon Cesaroni Korach

Marocco Scotti Chiarante La Bella

Martini Maria Eletta Serrentino Chiovini Cecilia La Marca

Marzotto Caotorta Sgar] ata Ciacci La Torre

Masciadri Simonacci Ciai Trivelli Anna Lavagnol i

Mattarelli Sinesio Maria Lizzero

Matteotti Sisto Cirillo Lodi Adriana

Mazzarrino Speranza Conte Lo Porto

Mazzola Spinelli Cotecch ia Macaluso Emanuel e

Merli Spitella Covelli Mancinelli

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Atti Parlamentari

— 16581 —

Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI --- SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

Manc oMancusoMaschiellaMendola GiuseppaMenicacc iMenichin oMicel iNahoumNattaNiccolai CesarinoNiccol iPaniPeggioPegoraroPellicani Giovann iPellizzar iPicconePiroloPochettiRaffaelliRaicichReichlinRiga Grazi a

È in missione:

Pret i

PRESIDENTE. Indìco la votazione segre-ta, mediante procedimento elettronico, del di -segno di legge n. 3138 .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a verificarne le risultanze .

(I deputati segretari verificano le risul-tanze della votazione) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 35 6Votanti 35 1Astenuti 5Maggioranza 176

Voti favorevoli .

. 200Voti contrari . . . .

15 1

(La Camera approva) .

Hanno preso parte alla votazione :

Abelli

AlfanoAchilli

Alivert iAiardi

AlloccaAlesi

Almirant eAlessandrini

Amadei

AmadeoAndreoniAnselmi TinaAntoniozz iArmaniArmatoArnaudArtal iAssant eAstolfi MaruzzaAzzaroBaccaliniBaghinoBalass oBaldassar iBaldiBallarinBalzam oBarbaBarbiBassiBattino-Vittorell iBeccariaBecciuBellisari oBellott iBenedetti Tulli oBerlinguer Giovann iBerloffaBernard iBersan iBert èBiamonteBianchi AlfredoBianc oBisignan iBodratoBodritoBologn aBonalum iBonifaz iBorgh iBorromeo D'Add aBortotBoscoBottarelliBottariBrandiBressaniBrin iBucciarelli Ducc iBusett oBuzziBuzzoniCaiatiCaiazzaCalabròCaldoro

CanepaCanestrariCapponi Bentivegna

CarlaCapraCaradonnaCareniniCarigliaCèrol iCarràCarriCarusoCasapieri Quagliott i

CarmenCassanmagnago

Cerretti Maria Luis aCastell iCastellucc iC atanzarit iCattaneo Petrini

GianninaCavaliereCeravoloCerr aCervoneCesaroniCetrulloChiaranteChiovini Cecili aCiacc iCiaffiCiai Trivelli Anna

MariaCiampagliaCiccardin iCirilloCocco MariaCodacci-Pisanell iColucc iConcasConteCorteseCostamagnaCotecchiaCovell iCrax iD'AlemaD'AlessioDall'ArmellinaDal MasoDal SassoDamicoD'AngeloD'Arezz oD'Auriade Carneride' Cocc iDegan

RobertiRomuald iSaccucc iSantagatiScipion iScutariSegreSkerkSpagnoliSponzielloTani'Pass i'Perrarol iTremagliaTripodi GirolamoTrivaTrombador iVagli RosaliaValensis eVaniaVenegon iVenturol iVespignani

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Atti Parlamentari

— 16582 - -

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

Delfino Innocenti

Natta SantagatiDe Lorenzo Iperico Negrari SantuzDe Martino Isgrò Niccolai Cesarino SanzaDe Marzio Jacazzi Niccolai Giuseppe Scarlatode Meo Korach Niccoli SchiavonDe Sabbata La Bella Nicosia ScipioniDi Giannantonio La Loggia Olivi Scott iDi Giulio La Marca Orlando Scutar iDi Marino Lapenta Orsini SagreDi Puccio La Torre Padula SerrentinoDi Vagno Lattanzio Pandolf i SgarlataDonelli Lavagnoli Pani Simonacc iDulbecco Ligori Patriarca SinesioElkan Lima Pedini SistoErminero Lindner Peggio SkerkEsposto Lizzero Pegoraro Spagnol iEvangelisti Lo Bello Pellicani Giovanni SperanzaFabbri Lodi Adriana Pellizzari Spinell iFabbri Seroni Lombardi Giovanni Perrone Spitella

Adriana Enrico Petrucci Sponziell oFaenzi Lo Porto Pezzati Storch iFagone Lospinoso Severini Picchioni Strazz iFederici Lucchesi Piccinelli TaniFelici Macaluso Emanuele Piccoli TantaloFelisetti Maggioni Piccone TassiFerrari-Aggradi Magliano Pirolo Terrarol iFioret Magnani Noya Maria Pochetti Tozzi CondiviFiorello Magri Poli TraversaFlamigni Malagugini Postal TremagliaFontana Malfatti Prandini Tripodi GirolamoForlani Manca Prearo TrivaFortuna Mancinelli Pumilia Tromba-for iFoschi Manco Radi TruzziFracchia Mancuso Raffaelli Turnatur iFranchi Mantella Raicich VaghiFuria Marchetti Rampa Vagli RosaliaFusaro Mariotti Rausa ValensiseGalasso Marocco Reale Giuseppe ValianteGalloni Martini Maria Eletta Reichlin VaniaGambolato Marzotto Caotorta Restivo Vecchiarell iGargani Maschiella Riccio Pietro Venegon iGargano Masciadri Riccio Stefano Venturol iGasco Mattarelli Riga Grazia Vespignan i

Gaspari Matteotti Roberti VetranoGava Mazzarrino Rognoni VetroneGiadresco Mazzola Romualdi VicentiniGiannantoni Mendola Giuseppa Rosati VillaGiglia Menicacci Russo Carlo Vincell iGiorno Manichino Russo Ferdinando Vincenz i

Giovanardi Merli Russo Vincenzo Vinei sGiovannini Meucci Sabbatini VitaleGirardin Miceli Saccucci VolpeGiudiceandrea Miotti Carli Amalia Salizzoni Zaccagnini

Gramegna Moro Aldo Salvatore Zamberlett i

Guadalupi Moro Dino Salvatori Zanibell iGui Mosca Salvi ZaniniIanniello Nahoum Sandomenico ZollaIngrao Natali Sangalli Zurlo

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Alti Parlamentari

— 16583 ---

Camera dei Deputali

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 197 4

Si sono astenuti:

Bandiera

GunnellaCompagna

Reale OronzoDel Pennin o

È in missione :

Preti

Annunzio di interrogazion i

e di una interpellanza .

SERRENTINO, Segretario, legge le inter -rogazioni e l ' interpellanza pervenute alla Pre-sidenza .

Ordine del giorn odella seduta di domani .

PRESIDENTE . Comunico l 'ordine del gior-no della seduta di domani martedì 6 agosto1974, alle 16 :

1. — Seguito della discussione del disegnodi legge:

Conversione in legge del decreto-legge6 luglio 1974, n . 251, concernente modifica-zioni al regime fiscale di alcuni prodotti pe-troliferi e imposizione di un prelievo tributa-rio una tantum sui veicoli a motore, autoscafied aeromobili (3080) ;

Relatore : Spinelli .

2. - Discussione del disegno di legge :

Disciplina dei rapporti sorti sulla bas edei decreti-legge 20 febbraio 1974, n . 14, 20aprile 1974, n . 103, e 19 giugno 1974, n. 22913091) ;

— Relatore : Spinelli .

3. — Seguito della discussione del disegnodi legge:

Norme per la riscossione unificata de icontributi e la ristrutturazione dell'Istituto na-zionale della previdenza sociale (nuovo testodella Commissione) (2695-bis) ;

e delle proposte ali legge :

D ' INIZIATIVA POPOLARE (2) ; LONGO ed altr i(26) ; LAFORGIA ed altri (93) ; ZAFFANELLA edaltri (97) ; ANSELMI TINA ed altri (107) ; ZAF-FANELLA ed altri (110) ; BIANCHI FORTUNATO edaltri (183) ; BoNOMI ed altri (266) ; BovoMl ed

a p ri (267) ; MAGGIONI (436) ; BONOMI ed altr i(462) ; ROBERTI ed altri (580) ; FoscHI (789) ;BERNARDI ed altri (1038) ; BIANCHI FORTUNATOed altri (1053) ; ZANIBELLI ed altri (1164) ; BIAN-CHI FORTUNATO e FIORET (1394) ; SERVADEI edaltri (1400) ; SERVADEI ed altri (1401) ; CARIGLI A(1444) ; BOFFARDI INES e LOBIANCO (1550) ; Ro-BERTI ed altri (1631) ; CARIGLIA ed altri (1692) ;BORRA ed altri (1777) ; BORRA ed altri (1778) ;PISICCHIO ed altri (1803) ; CASSANO ed altr i(2029) ; SAVOLDI ed altri (2103) ; CARIGLIA edaltri (2105) ; LAFORGIA ed altri (2130) ; GRAME-GNA ed altri (2139) ; MANCINI VINCENZO ed al-tri (2153) ; PocHETTI ed altri (2342) ; POCHETT Ied altri (2343) ; BOFFARDI INES ed altri (2353) ;SINESIO ed altri (2355) ; PEZZATI (2366) ; Ro-BERTI ed altri (2375) ; BIANCHI FORTUNATO edaltri (2439) ; IOZZELLI (2472) ; BONALUMI ed al-tri (2603) ; ZAFFANELLA e GIOVANARDI (2627) ;

— Relatori : Bianchi Fortunato e Mancin iVincenzo .

4 . — Discussione dei progetti di legge (a isensi dell'articolo 81, comma 4, del regola -mento) :

MACALUSO EMANUELE ed altri : Trasfor-mazione dei contratti di mezzadria, di coloni aed altri in contratto di affitto (467) ;

SALVATORE ed altri : Norme per la trasfor-mazione della mezzadria, colonia parziaria edei contratti atipici di concessione di fondi ru-stici in contraiti di affitto (40) ;

SALVATORE ed altri : Norme per la riformadei contratti agrari (948) ;

-- Relatori: De Leonardis e Speranza ;

AL MIRANTE ed altri : Inchiesta parlamen-tare sulle « bande armate » e sulle organizza-zioni paramilitari operanti in Italia (21) ;

TOZZI CONDIVI : Norme di applicazionedegli articoli 39 e 40 della Costituzione (243) ;

— Relatore : Mazzola ;

ANDERLINI ed altri : Istituzione di unaCommissione di indagine e di studio sui pro-blemi dei codici militari, del regolamento d idisciplina e sulla organizzazione della giu-stizia militare (473) ;

-- Relatore : Dell'Andro ;

ANDERLINI ed altri : Norme sul commis-sario parlamentare alle forze armate (472) ;

- Relatore : de Meo ;

RAFFAELLI ed altri : Modifiche alle nor-me relative all'imposta sui redditi di ricchez-za mobile e all'imposta complementare pro-gressiva sul reddito complessivo derivante da

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Atti Parlamentari

— 16584 —

Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

lavoro dipendente e da lavoro autonomo(1126) ;

- Relatore : Pandolfi ;

Riccio STEFANO : Disciplina giuridica del -le associazioni sindacali, del contratto collet-tivo di lavoro, dello sciopero e della serrat a(102) ;

— Relatore : Mazzola ;

VINEIS ed altri : Costituzione di un aCommissione di inchiesta parlamentare su iresponsabili, promotori, finanziatori e fian-cheggiatori della riorganizzazione del disciol-to partito fascista (urgenza) (608) ;

e delle proposte di legge costituzionale :

ALMIRANTE ed altri : Modifiche degli ar-ticoli 56 e 57 della Costituzione per l'eletto-rato passivo degli italiani all'estero (554) ;

— Relatore : Codacci-Pisanelli ;

TRIPODI ANTONINO ed altri : Designazion econ legge della Repubblica dei capoluoghi del -le regioni a statuto ordinario (986) ;

— Relatore : Galloni .

5. — Discussione delle proposte di legge(ai sensi dell'articolo 107, comma 2, del Rego-lamento) :

BOFFARDI INES : Estensione dell'indennitàforestale spettante al personale del ruolo tec-nico superiore forestale a tutto il personal edelle carriere di concetto ed esecutiva dell'am-ministrazione del Corpo forestale dello Stat o(urgenza) (118) ;

Relatore : De Leonardis ;

BOFFARDI INES e CATTANEI : Contributoannuo dello Stato alla fondazione Nave scuol aredenzione Garaventa con sede in Genova

(urgenza) (211) .

La seduta termina alle 20,20 .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONT I

Dott . MARIO BOMMEZZADRI

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL E

Dott . MANLIO Rossi

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Atti Parlamentari

— 16585 —

Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

INTERROGAZIONI E INTERPELLANZ AANNUNZIATE

INTERROGAZION IA RISPOSTA SCRITT A

VENTURINI . — Ai Ministri della pubblicaistruzione e degli affari esteri . — Per cono-scere i motivi che ostacolano la ricostituzion edegli organi di amministrazione dell ' enteCIVIS, tenendo conto che gli attuali, dimis-sionari da oltre quattro mesi, non sono ingrado di assicurare nemmeno l'ordinaria am-ministrazione con grave pregiudizio :

per le attività dell ' ente quali l'assistenz aagli studenti borsisti della CEE, del governoitaliano, del terzo mondo, l ' erogazione di as-sistenza tecnico-culturale logistica presso l acasa internazionale dello studente ;

per il personale dipendente al quale nonvengono più garantite nemmeno le ordinariecompetenze economiche con ovvie conseguen-ze di esasperazioni, a causa anche del con-tinuo palleggiamento di competenze e di re-sponsabilità tra i due ministeri .

L ' interrogante chiede di conoscere, infine,quali concrete iniziative i Ministri interessat iintendano adottare con carattere d'urgenz aper addivenire ad una soluzione della que-stione oggetto della crisi dell'ente CIVIS .

(4-10859 )

GARGANO . — Al Presidente del Consigli odei ministri . — Per sapere se è a conoscenza .della grave situazione economica in cui vers al'Ente nazionale di lavoro per i ciechi ;

se corrisponde a verità che tale critic asituazione sia dovuta ai gravi ritardi con cuilo Stato paga le proprie commesse .

Che cosa si sta facendo o si intende fareper sanare la situazione soprattutto in consi-derazione della grandissima parte dei lavora -tori degli opifici dell 'ente .

(4-10860 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro de -gli affari esteri . — Per conoscere quali rap-porti, e di che natura, legano il sottosegretari oPedini con le società che ricevono dal Mini-stero degli affari esteri contribuii a fondo per-duto, onde favorire la penetrazione dell'indu-stria nazionale sul mercato africano . (4-10861)

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del-le finanze. — Per sapere se risponde a veritàla notizia per cui la Guardia di finanza d iMilano avrebbe aperto una indagine sul con-vegno « Alpi ed Europa », organizzato dall aregione lombarda;

se è esatto che si è arrivati perfino anoleggiare una nave che, in onore dei con-gressisti, si è dondolata sulle acque del Lagodi Corno ;

se è esatto che la « festa » è costata piùdi 200 milioni .

(4-10862 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del-le finanze. — Per conoscere, sulla scia dellagiusta inchiesta aperta dalla Guardia di finan-za nei confronti del neo miliardario di Por-tofino Francesco Ambrosio, a quali risultati ègiunta l'altra indagine aperta nel marzo 1974 ,nei confronti di coloro che parteciparono allussuoso ricevimento tenuto a Palazzo Paso-lini dall'Onda, in Largo Cairoli, per festeg-giare il ritorno di un importante uomo poli-tico al Governo; in tutto duecento invitati ,ammiratissime le toilettes delle signore, losfoggio di favolosi gioielli ; il buffet fornitis-simo, camerieri dappertutto; il tutto in unacornice festosa dove, fra l'altro, sui tavoli esulle pareti si potevano ammirare collezion idi argenti rari e quadri di autore ;

per sapere se anche gli invitati, fra iquali il governatore della Banca d 'Italia Carli ,Sophia Loren, Nino Manfredi, Federico Fel-lini, Giulietta Masina, Carla Gravina, Bru-notta Tocci, Franco Rosi, Italo Viglianesi ,sono stati sottoposti ad indagine per la favo -tosa, raffinata serata che gli agenti di pub-blica sicurezza, veglianti sulla incolumità de ipresenti, sui gioielli delle signore e sui «beni »della casa ospitante, hanno definito « da mill ee una notte » .

(4-10863 )

MENICACCI . — Ai Ministri dell'interno edella sanità e al Ministro per il coordinament odell 'attuazione delle regioni. — Per sapere serisponde al vero che la magistratura promoss eprocedimento contro il consiglio di ammini-strazione dell ' ospedale civile di Foligno, com-posto dai rappresentanti della DC, del PCI ,del PSI e del PRI, in quanto avrebbe assunt o- come denunciato in precedenti interrogazio-ni del febbraio 1972 - su richiesta dell'ent eregionale il dottor Rotando Stefanetti, segre-tario del PSI di Foligno e tale signor Ruggiti,

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Atti Parlamentari

- 16586 —

Camera dei Deputat i

VI LEGISLATURA — DISGUSSliGJ — SEDUTA DEL 5 AGOSTO 1974

che tra l 'altro risiede in comune diverso, sen-za concorso e con effetto dal 1° dicembre 1971 ,per poi « comandarli » allo stesso ente regio-nale e con delibera, che decide l 'assunzionestessa con la sola giustificazione del distacco ;

per sapere se la predetta delibera h aavuto l ' approvazione e il visto di legge, se ne ifatti conclamatì non ravvisino patenti viola-zioni delle vigenti norme penali anche da par -te dei membri della giunta regionale dell 'Um-bria e conseguentemente quali provvediment iintendano assumere per il ripristino della le-galità e per l ' accertamento della responsabi-lità connessa e in ogni caso lo stato della istrut-toria penale surrichiamata .

(4-10864 )

GASPARI, BOTTARI E DEL DUCA . —.11 Ministro per gli interventi straordinari ne lMezzogiorno e nelle zone depresse del centro-nord. — Per conoscere le ragioni per le qualigli uffici della Cassa per il Mezzogiorno no nhanno ancora provveduto a redigere il pro-getto per il raddoppio dell'acquedotto del Si -nello malgrado la situazione idrica che divent apiù che drammatica nel periodo estivo in cu ila popolazione si raddoppia ed anche più peril massiccio ritorno a casa degli emigrati .

(4-10865 )

GASPARI, J3OTTARI E DEL DUCA . —Al Ministro per gli interventi straordinari ne lMezzogiorno e nelle zone depresse del centro-nord. — Per conoscere le ragioni per le qual ila Cassa per il Mezzogiorno non ha ancor aapprovato i progetti relativi al raddoppio del-l ' acquedotto del Verde, da tempo istruiti da icompetenti uffici tecnici, malgrado la situa-zione drammatica del rifornimento idrico de icomuni serviti, che danneggia in maniera gra-vissima anche le attività turistiche stagionali ,se si esclude la sola località di Vasto-marinache ha potuto fare ricorso al potabilizzator edell'area industriale .

(4-10866 )

GtOVANNINI E N1CCOLI. — Al Ministrodell'interno . — Per sapere, poiché ancora un avolta la criminalità di evidente marca fascist asi è verificata, stanotte 4 agosto, alle ore 1,30 ,all'uscita della grande galleria dell'Appennin osulla linea ferroviaria « direttissima » Firenze -Bologna, in prossimità della stazione San Be-nedetto Val di Sambro, con la bomba esplos asul « direttissimo » 1486 Italicus, provenienteda Roma per il Brennero, compiendo l'orren-

da strage di 12 viaggiatori con altre decine d iferiti, se non sia ormai giunto il momento d imettere in atto, con ferma, risoluta decisione ,tutte le misure idonee a stroncare, per sem-pre, quelle « trame nere » che stanno semi-nando il terrore nel paese, nella folle, crimi-nale intenzione di colpire le nostre democra-tiche istituzioni .

(4-10867 )

INTERROGAZION EA RISPOSTA ORAL E

« Il sottoscritto chiede d ' interrogare i Mi-nistri del turismo e spettacolo, dell ' interno ,dei lavori pubblici e della pubblica istruzione ,per conoscere se esistono allo stato iniziativ evolte a valorizzare il plesso montuoso del Ter-minillo, sempre più declassato per mancanz adi adeguate infrastrutture viarie, dei serviz iper la pulizia delle strade e degli spiazzi (cu isi provvede di solito quando sono invase dall eauto dei turisti), di sollecito e razionale im-piego degli spazzaneve non utilizzati in cir-costanze di emergenza o fuori orario, del soc-corso stradale, dei servizi igienici che difet-tano totalmente, dell 'asfalto delle vie di pi ùgenerale utilità (che per altro gli stessi alber-gatori si sono dichiarati disposti ad applicare) ;

per conoscere se il piano regolatore, cheattiene al Terminillo sia stato rispettato pe rquanto attiene alle edificazioni private ed inparticolare se la costruzione non ultimata apiù piani, che insiste nel piazzale di Pia ndella Valle, da oltre 4 anni, sia stata erett asenza licenza; quale destinazione si intendedarle o se piuttosto si voglia disporne la de-molizione ;

per sapere quale risulta essere l'ent ecompetente per la cura e la valorizzazionedel predetto plesso montuoso e come siano ri-partite le competenze fra il comune e la pro-vincia, la regione e la soprintendenza de lLazio, l ' azienda di soggiorno e l'ente provin-ciale per il turismo di Rieti, e in ogni cas oquali iniziative si intendono assumere perchéil Terminillo – che finora ha polarizzato gl iinteressi turistici e sportivi delle popolazion idell'Umbria, delle Marche, del Lazio e di par -te degli Abruzzi, ma che ha visto un calo d ifrequenza superiore al 30 per cento determi-nato proprio dalla mancanza di ogni più es-senziale servizio, ed anche della progressivavalorizzazione di altre zone montuose, prevista

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Atti Parlamentari

— 16587 - -

Camera dei Deputati

VI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 5 AGOSTO 197 4

in particolare per il Monte della Duchessa ,collegato alla capitale dalla nuova autostradaper L 'Aquila – non perda quella attrattiv ache ne ha fatto in un quarantennio la " mon-tagna di Roma " .

(3-02661)

MENICACCI » .

INTERPELLANZ A

I sottoscritti chiedono di interpellare iMinistri del bilancio e programmazione eco-nomica e del lavoro e previdenza sociale, perconoscere l'avviso del Governo in relazionealle frequenti richieste contenute nelle piatta-forme rivendicative sindacali di contributiper servizi sociali ed opere ,pubbliche a caric odelle aziende da versarsi agli enti locali de lterritorio ove le aziende operano o da gestirs idirettamente .

« In particolare gli interpellanti chiedonodi conoscere il pensiero del Governo rispett oai seguenti aspetti di questa nuova forma d irivendicazione :

1) se essa non alteri un corretto rapport ocontrattuale fra datori di lavoro e lavoratori ,introducendo nelle rivendicazioni element iquali le predisposizioni di servizi ed oper epubbliche e la loro distribuzione nel territori oche riguardano la politica economica generale ;

2) se questa politica non finisca per por-re nel nulla qualsiasi disegno di programma-zione della spesa pubblica per investiment inel territorio nazionale, accrescendo le diffe-renze e il divario fra zone diverse del paese ,accentuando gli aspetti dualistici della nostrastruttura economica e concentrando nelle zon epiù sviluppate del paese, che sono le zone in-dustriali, le dotazioni di servizi collettivi elasciano le zone non sviluppate in condizion iancora più sperequate ;

3) se il versamento di una contribuzionedì questa natura agli enti locali non abbia l aconseguenza di alterare le condizioni del si-stema fiscale italiano, con riferimento alla ri-partizione delle entrate pubbliche a favor edegli enti locali .

« Gli interpellanti sollecitando il giudizi odel Governo su tutte queste materie, chiedonocoi conoscere ciò che esso intende fare per ri-condurrre sotto controllo questa materia e devitare che fra qualche tempo nel paese s irilevi l'esistenza di una giungla dei serviz isociali così come si è rilevata, con ritard orispetto al suo determinarsi, una giungla ne lcampo delle retribuzioni .

(2-00533) « LA MALFA GIORGIO, COMPAGNA » .

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO