SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA’ IN SCIENZE MOTORIE...
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SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTASCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA’’ IN SCIENZE MOTORIEIN SCIENZE MOTORIE
CORSO DI TEORIA TECNICA E DIDATTICA CORSO DI TEORIA TECNICA E DIDATTICA
DELLDELL’’ATLETICA LEGGERAATLETICA LEGGERA
I LANCI
II LANCILANCI
Koltai J. 1975 “se osserviamo i bambini, potremo constatare che nei giochi quotidiani eseguono diversi tipi di lancio ………”GETTO DEL PESO (4-7,26 KG.)
LANCIO DEL DISCO (1-2 KG.)
LANCIO DEL MARTELLO (4-7,26 KG.)
TIRO DEL GIAVELLOTTO (PALLINA, VORTEX) (600-800 g.)
È comune l’utilizzo del termine lanciare per tutte le specialità
I LANCII LANCI
I fattori responsabili della prestazione I fattori responsabili della prestazione sono in ordine di importanza:sono in ordine di importanza:
Velocità di uscita dell’attrezzo
Altezza del baricentro dell’attrezzo al momento del rilascio
angolo di uscita dell’attrezzo
fattori aerodinamici
Disciplina Peso dell’attrezzo
Record diprestazione
Velocità daraggiungere
Peso 7,26 Kg. 21 m. 14 ms -1
Disco 2 Kg. 70 m. 25 ms-1
Martello 7,26 Kg. 82 m. 27,5 ms-1
Giavellotto 800 g. 90 m. 31 ms-1
Peso 4 Kg. 21 m. 14 ms-1
Disco 1 Kg. 70 m. 25 ms-1
Martello 4 Kg. 75 m. 26 ms-1
Giavellotto 600 g. 70 m. 24 ms-1
Velocità di uscita dell’attrezzo
angolo di uscita dell’attrezzo
PESO 38-41°
DISCO 35-38°
GIAVELLOTTO 30-34°
MARTELLO 43-44°
AA.VV. 1989
Angolo formato dalla direzione del vettore della traiettoria dell’attrezzo e l’orizzontale al momento del rilascio
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LANCIO DEL DISCOLANCIO DEL DISCO
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LANCIO DEL DISCOLANCIO DEL DISCO
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UN DISCOBOLOUN DISCOBOLOALTEZZA 203 cm.PESO 128 kg.PRESSA 450 kg.PANCA 190 kg.LENTO DIETRO 160 kg.LUNGO DA FERMO
324 cm.SARGENT TEST 83 cm.
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LANCIARE LANCIARE (SCHEMA MOTORIO)(SCHEMA MOTORIO)E.M.B.E.M.B.--C.O.N.I.C.O.N.I.
lo schema motorio del l. si sviluppa con l’incremento
dei processi coordinativi generali, legati in particolare al
rapporto tra campo visivo e motricità delle mani
la specifica capacità di direzione nel lanciare è legata
allo sviluppo e al potenziamento di tali processi
coordinativi, anche in questo caso inerenti il rapporto
mano-occhio
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LANCIARE LANCIARE (SCHEMA MOTORIO)(SCHEMA MOTORIO)
Stadi dello sviluppo dello schema del lancioGallahue, 1989
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LANCIARE LANCIARE (SCHEMA MOTORIO)(SCHEMA MOTORIO)
fino a 6-7 anni l’applicazione di questo schema motorio
avviene sulla base dei presupposti coordinativi
sviluppatisi precedentemente
soltanto intorno agli 8 anni il lanciare, ad esempio in
situazione asimmetrica o a due mani e fine, sia per
precisione che per fluidità.
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LANCIARE LANCIARE (SCHEMA MOTORIO)(SCHEMA MOTORIO)
sequenze di movimento del lancio “sopra spalla” di due giovani ragazzi Wild, 1938
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LANCIARELANCIARE
Attività tendenti a sviluppare e consolidare lo schema motorio di base “lanciare” (8-11 anni)
i lanci con la palla medica (11-14 anni)
avviamento alle specialità dei lanci (> 13 anni)
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LANCIARE ma come?LANCIARE ma come?
SPINGERE
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LANCIARE ma come?LANCIARE ma come?
LANCIARE
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LANCIARE ma come?LANCIARE ma come?
TIRARE
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LANCIARE ma come?LANCIARE ma come?lanciare oggetti di diversa formalanciare oggetti di diverso pesolanciare oggetti di diversa consistenzalanciare con diversi obiettivi (lunghezza)lanciare con diversi obiettivi (precisione)lanciare de fermi o in movimentolanciare con esecuzione liberalanciare a due arti sup.lanciare a un arto sup.
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LANCIARE = GIOCO E ESPERIENZA LANCIARE = GIOCO E ESPERIENZA MOTORIAMOTORIA
LANCIARE = GIOCO E ESPERIENZA LANCIARE = GIOCO E ESPERIENZA MOTORIAMOTORIA
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MODALITAMODALITA’’ DI LANCIODI LANCIO
Lanciare palloni di media dimensione e peso con movimento ampio degli arti superiori (per alto, per fuori, per avanti alto, ecc.)
coordinare la spinta degli arti inferiori nelle azioni di lancio ad una e a due mani (con palle di diversa dimensione)
combinare la corsa e il lancio a una o due mani
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LANCI CON LA PALLA MEDICALANCI CON LA PALLA MEDICA
arricchire il patrimonio motorio dell’allievo
far acquisire le diverse modalità del lanciare senza dover concentrare l’attenzione sull’impugnatura
far “sentire” l’importanza dell’intervento degli arti inferiori e coordianrlo con le azioni del busto e degli arti superiori
Irrobustimento progressivo dei gruppi muscolari coinvolti nell’azione di lancio
Finalità:
LANCI CON LA PALLA MEDICALANCI CON LA PALLA MEDICA
la palla medica come mezzo per lo sviluppo della forza inserita tra il lavoro a carico naturale e quello con sovraccarico (Aubert F., "Revue de l'Association des Entraîneurs Français d'Athlétisme" n° 148, 1997)
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LANCI CON LA PALLA MEDICALANCI CON LA PALLA MEDICAlanci frontali a due mani dal petto
lanci frontali a due mani dal basso
lanci dorsali
lanci laterali
lanci da sopra il capo
in seguito possono essere proposte forme di lancio più complesse
LANCI CON LA PALLA MEDICALANCI CON LA PALLA MEDICA
LANCI CON LA PALLA MEDICALANCI CON LA PALLA MEDICA
LANCI CON LA PALLA MEDICALANCI CON LA PALLA MEDICA
Il lancio frontale dal petto per la sua semplicità di esecuzione puòessere inserito nelle batterie di test di ingresso e di controllodell'allenamento (da Guida tecnica F.I.D.A.L.)
LANCI: PRINCIPI GENERALILANCI: PRINCIPI GENERALI
Le quattro specialità di lancio sono diverse per:
tipo di attrezzo utilizzatoi movimenti che l’atleta esegue in pedana
Dal punto di vista dinamico sono simili
LANCI: le quattro fasiLANCI: le quattro fasi
AVVIO: partenza o preliminari
TRASLOCAZIONE accelerazione del
sistema atelta-attrezzo
FINALE posizione di forza rilascio
dell’attrezzo
RECUPERO evitare il nullo di pedana
LANCI: principi comuniLANCI: principi comuni
l’esecuzione motoria dei lanci è un
movimento di tutto il corpo
l’accelerazione finale è la risultante di
tensioni sviluppate attraverso la catena
cinetica arti inf.-anche-tronco-arti sup.
il finale del lancio non è l’arrivo ma la
partenza
LANCI: principi comuniLANCI: principi comuniil lancio inizia con la parte inferiore del corpo
lo sguardo dell’atleta nel finale deve essere
orientato verso l’attrezzo
gli attrezzi utilizzati devono consentire
elevata velocità di uscita
con i giovani è prioritario lo sviluppo della
tecnica