Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

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NUMERO 5 Settembre/Ottobre 2011 Fascicolo nr. 18 SCOOrdINaTI NEWS CIAO MARCO MARCO SIMONCELLI CI HA LASCIATO Wsbk 2011 - CHECA CAMPIONE DEL MONDO DREAM CAR - BERTONE MANTIDE CINEMA - Pandorum Un 2011 in moto Driver History - ron haslam Un viaggio lungo un sogno - Cap 7 Gite Raduni Chilometraggio

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Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (Fascicolo nr. 18)

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NUMERO 5 Settembre/Ottobre 2011

Fascicolo nr. 18

SCOOrdINaTI

NEWS

CIAO MARCO MARCO SIMONCELLI CI HA LASCIATO Wsbk 2011 - CHECA CAMPIONE DEL MONDO

DREAM CAR - BERTONE MANTIDE

CINEMA - Pandorum

Un 2011 in moto

Driver History - ron haslam

Un viaggio lungo un sogno - Cap. 7

Gite, Raduni Chilometraggio

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1. Marco Simocelli ci ha lasciato Motogp, Sepang, Marco adesso vola con gli angeli

(a cura di Yoyo) pag. 3 – 11

2. Mondiale SBK Ultimi due Round con la consacrazione di Carlos Checa, Campione del Mondo WSBK 2011

(a cura di Yoyo) pag. 12 – 19

3. Il mio 2011 in moto L’esperienza 2011 del nostro Ottavio

(a cura di Ottavio) pag. 20 – 23

4. Dream Car Bertone Mantide

(a cura del Mc Yoyo) pag. 24 – 25

5. Driver History Rocket Ron Haslam

(a cura di Yoyo) pag. 26 – 29

6. Cinema Pandorum

(a cura di Yoyo) pag. 30 – 31

7. Un viaggio lungo un sogno Il viaggio in solitaria del nostro amico Daniele nella Terra del fuoco che giunge al suo 8° capitolo

(a cura del Did748) pag. 32 – 35

8. Raduni e Chilometraggio Conteggio chilometrico effettuato nell’anno 2011 e Raduni

(a cura del Mc Scoordinati) pag. 36

9. Motoclub Scoordinati Organigramma e info del nostro Motoclub

(a cura di Yoyo) pag. 37

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EDITORIALE a cura di Yoyo

Avevo già scritto da tempo

l’Editoriale che avrebbe aperto

questo Numero di Scoordinati

News. I contenuti erano assai

diversi da queste nuove terribili

righe in cui sto per introdurvi. Vi

dico solo che mi ci sono voluti 5

giorni per metabolizzare quanto

accaduto e di provare a scrivere

qualcosa…

Un qualcosa che esce

direttamente dal cuore, e mentre

scrivo, ancora occhi lucidi

invadono i miei occhi, come se lo

conoscessi da una vita, come se

fosse stato uno di noi, uno della

famiglia, ragazzo semplice,

spontaneo, eclettico, generoso,

veloce, caparbio, sensibile,

energico, mille aggettivi per un

solo nome; Marco Simoncelli.

SuperSic se n’è andato in un

tragico, incredibile, sfortunato e

maledettamente disgraziato

incidente sul circuito di Sepang in

Malesia il 23 Ottobre 2011.

Incidente per il quale si sono

spese mille parole, mille

spiegazioni, mille discussioni, ma

una sola risultante, la morte di un

Campione delle due ruote.

Marco s’è n’è andato così,

all’improvviso, mentre disputava

una gara della Motogp, mentre

faceva il suo lavoro, mentre si

divertiva tra le bellissime o

maledette curve del circuito di

Sepang.

Un incidente dalla dinamica

incredibile, una incredibile serie

di sfortunati eventi che si sono

concatenati in modo quasi

inverosimile, in modo forse

inevitabile, come se qualcuno da

lassù, in quella curva, avesse per

un attimo spento la luce.

La dinamica è stata

agghiacciante: una dinamica che

proverò a descrivere nelle

pagine che seguono questo

editoriale.

Negli ultimi anni si è fatto molto

per la sicurezza dei piloti, dalle

protezioni della tuta a caschi

sempre più efficienti, dalle vie di

fuga sempre più generose ai

servizi medici presenti sui circuiti,

ma quando c’è di mezzo la

fatalità, nulla di quanto

preventivato e programmato può

salvaguardare la tutela dei

piloti. Quando la sfortuna si

abbatte cinica ed ingenerosa

nulla si può fare.

Subito dopo il tragico incidente si

è capito immediatamente che

quanto accaduto non era un

semplice infortunio da gara.

Mentre il corpo del povero

Marco rimaneva immobile privo

del casco sul nastro d’asfalto,

all’uscita della curva nr. 8, la

Dorna ha subito sospeso la gara,

gara che disgraziatamente e

fortunatamente non è più

ripartita, ma che si è deciso di

cancellarla definitivamente.

Gli occhi puntati sul televisore per

sperare in un gesto, in un

movimento di quel corpo, che

purtroppo non c’è stato.

Per chi come me ha assistito in

diretta a quanto accaduto, lo

scenario si presentava come

apocalittico, incredibilmente

avvolto da una tragica fatalità.

45 minuti dopo un commosso

Paolo Beltramo dava la tragica,

dolorosa, angosciosa e violenta

notizia in diretta Tv. Marco non

c’è l’ha fatta! Marco Simoncelli è

morto.

Parole che hanno risuonato

nell’etere, nell’aria, nel vuoto,

rimbombando con un eco per chi

in quel momento le stava

ascoltando. Guido Meda, Loris

Reggiani e tutto lo studio

Mediaset di Milano sono stati

assaliti da interminabili secondi di

silenzio, secondi nei quali ognuno

di noi piangeva nel cuore, negli

occhi e nella mente.

Non deve esser stato facile per i

noti commentatori, che quasi ogni

Domenica ci entusiasmano con le

loro telecronache, andare avanti.

Ma lo hanno fatto, anche se a

stento e con parole mozzate in

gola, sono riusciti ad andare

avanti, commentando commossi le

immagini del Papà di Marco che

fuori dalla clinica mobile

scuoteva il capo mettendosi più

volte le mani nei capelli…

Per pubblicare articoli

sul nostro Magazine

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a cura di Yoyo

Su questo Magazine non vedrete

mai le fotografie dell’incidente,

per il semplice motivo che Marco

Simoncelli per quanto ha dato

non meriterebbe questo

trattamento.

Meglio ricordarlo per le sue

gesta, per i suoi sorrisi e per i

suoi lunghi ed inconfondibili

capelli lunghi, che ormai erano

più famosi di lui.

Il Signore chiama a sé sempre i

migliori ha commentato il Padre

Paolo, mentre mamma Rossella, il

cui orgoglio per il figlio le si

leggeva in viso, mostra una

calma apparente incredibile, una

calma ed una serenità che

avrebbe voluto Marco dalla sua

Mamma.

Diobò se non vuoi farti nulla te ne

stai a casa, ripeteva

scherzosamente più volte Marco,

consapevole del fatto che il suo

era un lavoro pericoloso quanto

affascinante, che poteva

accadere di tutto, in qualsiasi

momento.

Ha vinto un Mondiale nella classe

250, ha vinto parecchie sfide e

duelli, ma non è riuscito a vincere

la sfida più importante quella con

la vita.

Ha lasciato un vuoto incredibile

nel mondo dei motori, anche la

F1 si è destata dopo la sua

scomparsa, piloti come Webber,

Alonso, Massa, Schumacher ed un

commosso Jarno Trulli hanno

voluto ricordarlo con parole che

provenivano direttamente dal

cuore.

Si vive di più andando 5 minuti al

massimo su una moto come questa,

di quanto non faccia certa gente in

una vita intera.

Marco Simoncelli

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Una grande folla formata da

tifosi, amici, familiari e

personaggi noti del mondo dello

sport ha partecipato al funerale

di Marco. Il funerale è iniziato

alle ore 15:00 presso la chiesa

Santa Maria Assunta di Coriano,

il piccolo paesino romagnolo

della provincia di Rimini luogo di

nascita di Marco.

Il feretro è stato trasportato

all'interno della chiesa dagli

amici e dai membri del team

Gresini, ed è stato poi affiancato

dalle due moto che più hanno

segnato la carriera motociclistica

del pilota italiano, la Gilera con

la quale conquistò il titolo di

Campione del Mondo 250cc nel

2008, e la Honda RC212V in

sella alla quale correva nella

classe regina.

La cerimonia è stata trasmessa su

due maxischermi allestiti

all'esterno della chiesa, oltre a

quello montato nel vicino

autodromo di Misano Adriatico,

così da permettere a tutte le

persone accorse per l'ultimo

saluto di assistere al rito funebre.

Prima dell'inizio della funzione

sono state trasmesse sugli schermi

esterni le immagini più belle ed

emozionanti sulle gesta del

24enne carismatico pilota

italiano.

Accanto al padre di Marco,

Paolo, alla madre Rossella, alla

sorella Martina e alla fidanzata

Kate, presenti piloti della scena

mondiale del presente e del

passato tra cui Valentino Rossi,

Giacomo Agostini, Alex Criville,

Simone Corsi, Yuki Takahashi,

Raffaele De Rosa, Chaz Davies,

Mattia Pasini, Manuel Poggiali,

Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso,

Randy de Puniet, Loris Capirossi,

Hiroshi Aoyama e Alex de

Angelis.

Alla cerimonia funebre si sono

uniti anche il CEO di Dorna

Sports, Carmelo Ezpeleta, e il

presidente FIM, Vito Ippolito.

"Quanto accaduto oggi a Coriano

mi ha profondamente commosso.

Davanti a quella grande affluenza

di cittadini, tifosi e personaggi del

paddock è stata riconfermata

ancora una volta la grandezza di

questo giovane pilota e la sua

straordinaria persona. Tutte le

manifestazioni d'affetto mostrate

non hanno fatto altro che

evidenziare quanto Marco abbia

lasciato il segno".

"Il coraggio espresso dalla

famiglia di Marco mi ha

impressionato, in particolar modo

la forza di suo padre Paolo,

capace di trasmettere la sua

energia agli altri".

"È stato straordinario vedere tutta

la famiglia della MotoGP riunita

per Marco Simoncelli. Nonostante

la sua tragica scomparsa, il tributo

di oggi ha messo ben in chiaro

l'affetto delle persone nei suoi

confronti. Non ti dimenticheremo

mai Marco".

Page 6: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

a cura di Yoyo

L’immagine in alto parla da sé,

un ultimo saluto del Campione, un

immagine rubata dal suo

nuovissimo Sito Web,

58marcosimoncelli.it, un sito che

avrebbe meritato di riportare

tutte le sue imprese…

Ma come è morto Marco? Come è

stato possibile? Come è

avvenuto?

Domande che assillano ognuno di

noi, domande che pretendono

una risposta, seppur futile ma

soprattutto inutile.

Dinamica dell’incidente:

Marco durante il 2° giro si

accingeva a percorrere la curva

Nr. 8, curva che in quel punto si

percorre ad una velocità di

140km/h. L’Honda Gresini nr. 58

perde per un attimo aderenza

mentre la moto è in piega verso

destra, Marco rimane attaccato

(com’era sua abitudine) al

manubrio, scivola ma non cade,

rimane sotto la moto e continua a

scivolare, poi… vuoi per

l’elettronica, vuoi per gomme, la

moto riprende grip, a quel punto

Marco invece di esser

disarcionato verso l’esterno, stile

Lorenzo per capirci, rimanendo

sotto la moto, ed attaccato al

ancora al manubrio, porta con sé

in una continua traiettoria di

piega la moto stessa, tagliando

tutta la pista, in quel momento

arrivano ad impattare in pieno il

corpo del povero Sic, prima Colin

Edwards e poi Valentino Rossi.

Un impatto fortissimo, due moto

che piombano sulla schiena e sul

collo di Marco al quale gli salta

immediatamente il caso dal capo,

rotolando sulla via di fuga. Sic

termina la sua carambola

continuando a scivolare

sull’asfalto senza il casco e già,

probabilmente, senza vita.

Uno dei primi soccorritori è stato

proprio il papà Paolo, che

prendendo il polso del figlio per

stimolarlo ha subito visto che non

c’era niente da fare.

Marco è stato subito trasportato

al centro medico del circuito di

Sepang dove gli è stato

somministrato un continuo

massaggio cardiaco per provare

a rianimarlo, ma non c’è stato

niente da fare. In questi casi non

si può resuscitare, anche se la

rianimazione è durata 45 lunghi

minuti, non c’era più niente da

fare, e come per Tomizawa il

miracolo non è avvenuto…

Alle ore 11:02 ora italiana,

Marco Simoncelli è stato

dichiarato morto, anche se

ognuno di noi si consola del fatto

che la sua ora sia sopraggiunta

improvvisa quasi all’istante molto

prima…

Page 7: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

a cura di Yoyo

Padre e figlio sulle scene delle

corse. Paolo non è solo il papà

di Marco, ma un amico, un

confidente, il suo braccio destro.

Marco anche se era una Star

delle due ruote, voleva

rimanere con la sua semplicità,

con i suoi amici, con suo papà

nel box pronto a dargli man

forte in caso di bisogno.

Gli ho insegnato ad essere un

Guerriero, dice Paolo stravolto

dalla immane perdita, e noi tutti

gli diamo ragione, hai fatto una

gran cosa, hai contribuito

ognuno di noi ad amare Marco.

Se avesse potuto vedere la

gran folla adunata in quel di

Coriano per il suo ultimo saluto,

avrebbe sicuramente esclamato:

Dio Bò ragà quanti siete!

Ecco chi era Marco Simoncelli,

semplice, scanzonato, generoso,

eclettico, gran manico, veloce,

spericolato, sorridente, cordiale,

splendido ragazzo!

Il funerale di Marco, celebrato

nella chiesa di Santa Maria

Assunta di Coriano, è stato

salutato da oltre 15.000

persone accorse da tutta Italia.

Una folla incredibile di

appassionati e non, ha voluto

dar il proprio cordoglio ai

familiari di un ragazzo che ha

dato l’impressione di esser

amico di tutti da sempre.

Sempre insieme

La folla di coriano

Page 8: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

CIAO

CAMPIONE

Le sue moto, la Gilera 250 con la

quale Marco vinse il Mondiale nel

2008, e la Honda RC212V

Gresini San Carlo della classe

regina, erano presenti sia in

chiesa sia fuori dalla chiesa.

Un gesto che i familiari hanno

fortemente voluto, perché Marco

è morto mentre stava facendo la

cosa più bella del mondo, la cosa

che più amava da quando era

bambino, correre, lottare e

vincere!

Questa morte non verrà

dimenticata molto facilmente, si

ha come la sensazione che

qualcosa stia cambiando nel

mondo delle corse, perché tutto

ciò che è accaduto, non doveva

accadere, perché le fatalità

saranno anche poche ma

continuano ad esserci.

Perché Tomizawa solo qualche

mese fa sembrava esser l’ultimo,

ma non c’è mai un ultimo, e mai ci

sarà purtroppo…

Ci sarà tempo per polemizzare

su eventuali soccorsi improvvisati,

ci sarà tempo per analizzare i

dati telemetrici della moto, ci

sarà tempo per effettuare nuove

verifiche e test su tute e caschi dei

piloti.

Ma non adesso, questo è il tempo

ed il momento di piangere, di

ricordare il nostro Marco come se

fosse ancora qui con noi, e di

alzare la mano al cielo e

rivolgergli un ultimo, lungo e

sentito saluto!

Ciao Marco.

Fine

Page 9: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Insegna agli

Angeli ad impennare

Page 10: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Il saluto degli scoordinati A marco Jungazz- Spesso lo criticavo per

quel suo modo aggressivo di

guidare e quel carattere

esplosivo, ma ho sempre creduto

che fosse un talento purissimo e

che avrebbe vinto sicuramente il

mondiale un giorno. Stamattina

ero in macchina quando ho

sentito la notizia alla radio e

sono scoppiato a piangere come

se fosse un amico che conoscevo

da una vita. Forse il ricordo più

bello per me è gara 2 di Imola

SBK del 2009: Marco era alla

prima esperienza in SBK e

sull'Aprilia RSV4. Fece quello che

gli avevano detto di non fare,

ossia di non passare

assolutamente il numero 3,

Biaggi!

E invece Sic lo infilò con una

staccata degna del miglior

Bayliss facendo incazzare tutti

quelli in Aprilia!! Questo per me

era Sic. Ciao Marco

Babyblu - Ciao grande Sic.

silvioSV - CiaoGrande PILOTA...

lascerai un enorme vuoto nel

mondo del motociclismo!!!

Santrino - Addio Marco... salutaci

gli altri che ti hanno preceduto!!

Turan - Di solito non ho le lacrime

facili ma ieri sono scoppiata

proprio a piangere.

Quei minuti che passavano lenti,

lui che non si è mai mosso, gli

sguardi dei piloti, lo shock di

Valentino, la voce rotta dei

cronisti, il papà che camminava

avanti e indietro davanti alla

clinica, l'annuncio della gara

sospesa, quell'elicottero atterrato

e non ripartito. Senza parole

davvero, un incidente assurdo,

mancherà la sua presenza in ogni

gara. R.I.P.

Did748 - Addio! Mi hai fatto

piangere!

Geko - Ciao grande Sic

mancherà il tuo spirito goliardo e

la tua bravura. R.I.P

Fre3dom - Ciao Marco... un

pensiero alla sua famiglia

a cura dei Soci Scoordinati

Page 11: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Il saluto degli scoordinati A marco

a cura dei Soci Scoordinati

Desmosandro - Ciao Marco! R.I.P.! Shardana - Cavaliè.... portalo con te! Ciao Sic! Patry - Non credo ci siano parole quando la vita viene spezzata cosi. Stento ancora a crederci Mi dispiace molto per tutti quelli che l'hanno conosciuto, per i famigliari e per tutti quelli che credevano in lui Ciao Marco. Kawamichele - Resto sbigottito, il dolore misto a dispiacere è ancora presente. Non piango, forse perché non ne ho la forza. Mi piaceva il suo modo di parlare, di affrontare i "rimbrotti" della federazione, il suo modo di guidare.... mi piaceva quella vitale energia che scorreva in lui.. Ora non c'è più. E con il nodo alla gola penso alle persone che più gli sono state

vicine, se attraverso il video trasmetteva tanta energia non posso immaginare quale vuoto possa aver lasciato nelle persone che aveva vicino. Addio Sic, su questo mondo hai lasciato un segno indelebile del tuo passaggio. Xandrea - non mi vengono parole...... Vedere il Sic che taglia la pista è viene investito in quel modo m'ha gelato. E poi solo tanta tristezza in quell'attesa, in quelle immagini. tanto più le tragedie sono affini o vicine al proprio vissuto o alle proprie passioni, tanto più è grande la sensibilità con la quale vengono percepite e, con molta umiltà, benchè io sia l'ultimo dei motociclisti, voglio immaginare di incrociare il Sic su una strada e augurargli buon viaggio con la mano......come si fa tra motociclisti

Giandarks4r - Grazie Sic per le grandi emozioni che ci hai regalato, non ti dimenticherò mai, eri il futuro della Motogp italiana… Monellainsella - Ciao Marco.. un sorriso con L’URL …per te... oltre la bravura eri un ragazzo tanto simpatico sempre solare.... Smile75 - E' stata, e credo che rimarrà nei cuori di tutti, una giornata terrificante. Non ci sono parole per descrivere quello che ho provato in quel maledettissimo momento. L'unica cosa che si può fare in questi momenti è stringersi al dolore dei suoi genitori, della sua fidanzatina di sempre e alla sorellina... Max214 - Simpatico capellone... Riposa in pace... R.I.P. Sic.

Page 12: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Francia. Carlos Checa, Campione

del Mondo WSBK 2011.

Chi pensava che oggi lo

spagnolo avrebbe controllato la

situazione e portato a casa un

risultato certo per puntare al

titolo si è dovuto ricredere.

Lo spagnolo infatti non si è

affatto risparmiato, e a chi

asseriva che Carlos avrebbe

pensato solo ai fatidici 3 punti

che lo separavano dal Mondiale,

è rimasto deluso perché Checa

ha onorato questo Mondiale con

2 vittorie nel week end di

Magny Cours!

Dietro di lui un Marco Melandri

che porta a casa due 2° posti e

che consolida la sua 2° posizione

nel Mondiale. Bravo anche l'altro

pilota della Yamaha, Eugene

Laverty che conclude il week

end di Francia in 5° e 3°

posizione, regalando altri punti

preziosi alla Yamaha nel

Mondiale costruttori e che vede

adesso il costruttore dei tre

diapason riprendersi il 2° posto

a quota 415 punti.

Finalmente si rivede anche Leon

Haslam che regala a se ed alla

BMW un 3° ed un 4° posto,

mentre Camier pilota dell’unica

Aprilia Ufficiale in pista non va

oltre il 4° posto in gara 1 ed il

6° di gara 2. Credo che

difficilmente lo vedremo in sella

all’Aprilia Alitalia il prossimo

anno…

Altri risultati positivi sono stati

quelli messi a segno da Guintoli

che nel Gp di casa conclude

gara 1 al 6° posto e gara 2 al

5°. Anche Lascorz vende dura la

pelle ma alla fine deve

accontentarsi del 8° posto in

gara 1 ed un 7° in gara 2.

Fine

SBK 2011

MAGNY COURS

P RISULTATI

GARA 1 PUNTI GARA

RISULTATI GARA 2

1° CHECA 25 CHECA

2° MELANDRI 20 MELANDRI

3° HASLAM 16 LAVERTY

4° CAMIER 13 HASLAM

5° LAVERTY 11 GUINTOLI

6° GUINTOLI 10 CAMIER

7° HAGA 9 LASCORZ

8° LASCORZ 8 BADOVINI

9° CORSER 7 CORSER

10° SYKES 6 HAGA

11° FORES 5 FORES

12° FABRIZIO 4 BERGER

13° ROLFO 3 -

14° - 2 -

15° - 1 -

a cura di Yoyo

Page 13: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

P RISULTATI

GARA 1 PUNTI GARA

RISULTATI GARA 2

1° CHECA 25 MELANDRI

2° GUINTOLI 20 LAVERTY

3° REA 16 REA

4° BIAGGI 13 CHECA

5° LASCORZ 11 GUINTOLI

6° MELANDRI 10 CAMIER

7° BERGER 9 BIAGGI

8° SYKES 8 LASCORZ

9° HASLAM 7 BADOVINI

10° SMRZ 6 BERGER

11° FABRIZIO 5 HAGA

12° CAMIER 4 GIUGLIANO

13° BADOVINI 3 SMRZ

14° CORSER 2 FABRIZIO

15° HAGA 1 HASLAM

Portimao, ultima tappa del

Mondiale Sbk, circuito sali-

scendi dalle forti emozioni.

Gara 1: uno stratosferico

Guintoli va a comandare la

gara fino a 2 giri dalla fine, ma

un arrembante Checa gli toglie

la gioia della vittoria

sorpassandolo e andando a

vincere anche la penultima gara

del Mondiale.

Bravo Rea al 3° posto mentre

da sottolineare la grande

impresa di Max Biaggi che,

partito dalla 17esima posizione

in griglia, rimonta fino a

concludere al 4° posto. Ottimo

Lascorz, 5° posto, che con la

Kawasaki mette a segno il suo

terzo miglior risultato da

quando è in sella alla Verdona.

Dietro di lui Melandri con la

gomma posteriore alla frutta ed

un incredibile Berger 7°.

Gara 2: la musica cambia

totalmente. Marco Melandri ed

Eugene Laverty dettano legge. Il

duo Yamaha impone su tutti gli

altri. Rea conclude 3° posto

dopo aver incalzato a lungo

Laverty e Checa 4°, che si mette

dietro Guintoli a sua volta 5°.

Camier e Biaggi finiscono

nell'ordine 6° e 7° ma da

notare un'altra incredibile gara

del romano dell'Aprilia che

compie un'altra favolosa

rimonta. 8° Lascorz con la

Kawasaki e 9° Badovini. Di

spicco la prestazione del

giovane Giugliano a bordo

della Ducati Althea gemella di

Checa, che conquista un 12esimo

posto in gara.

Il Mondiale Wsbk 2011 è

terminato è già fervono i

preparativi per la prossima

stagione e noi tutti appassionati

già contiamo i giorni che ci

separano dalla prima gara del

2012.

Fine

SBK 2011

PORTIMAO a cura di Yoyo

Page 14: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Francia. Carlos Checa si corona

Campione del Mondo WSBK

2011. Lo spagnolo quest'anno

non ha sbagliato nulla, a bordo

della sua Ducati ha infilato una

serie di risultati positivi che lo

hanno portato finalmente, all'età

di 39 anni, a conquistare un

traguardo che vale una vita, il

Mondiale delle derivate di serie.

A chi diceva che la 1198 era

una moto vecchia e già satura di

sviluppi tecnici, Althea e Checa

hanno risposto per le rime con

risultati incredibili e gare sempre

all'altezza.

Inoltre Carlos Checa nel 2011

batte un record da molti

osannato, e cioè quello di

vincere più Gp in un solo anno.

Sono state ben 15 le vittorie

infatti per lo spagnolo

quest’anno e la ciliegina sulla

torta è arrivata proprio a

Portimao con la conquista di

gara1.

Il Checa di quest’anno è riuscito

a raccogliere il massimo risultato

e sembra ci sia riuscito con il

minimo sforzo. Il connubio tra lui

e la Ducati sembra essersi

consolidato a tal punto da

riuscire in imprese meravigliose.

L'ennesimo traguardo raggiunto,

in termini di risultati positivi da

quando esiste la SBK, parla

chiaro: dal 1988 ad oggi infatti

sono state ben 305 le

vittorie della Casa di Borgo

Panigale e ben 17 i Titoli

Mondiale Costruttori su 23

edizioni.

Da notare il grandissimo lavoro

fatto da una Squadra semi-

privata come Althea Racing che

schierando un solo pilota nella

stagione attuale ha centrato il

massimo obiettivo, Mondiale

piloti e costruttori.

Nemmeno la squadra ufficiale

del 2010 con Haga e Fabrizio

era riuscita a tanto! Insomma una

favola che i Ducatisti sperano si

ripeti anche nei prossimi anni,

anche se la concorrenza sarà

sempre più agguerrita!

Continua

CHECA CAMPIONE DEL MONDO

SBK 2011 a cura di Yoyo

Page 15: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

CHECA CAMPIONE DEL MONDO

SBK 2011 a cura di Yoyo

Page 16: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

I casi della vita

All’età di 27 anni dopo aver corso nelle classi minori 125

e 250, Carlos entra nel team Yamaha Marlboro al fianco

di Max Biaggi. Quell’anno Carlos ottiene un 2° posto in

Malesia come miglior risultato, terminando la stagione al

7° posto con 125 punti, mentre il suo compagno di

squadra, oggi acerrimo rivale in SBK, conclude al 4°

posto con 194 punti vincendo il Gp di Kyalami.

A distanze di anni i due si sono ritrovati in SBK a dover di

nuovo duellare per le posizioni che contano, con la

differenza che stavolta lo spagnolo ha avuto la meglio

sull’italiano.

Il pilota spagnolo, nel 1998

rischiò di perdere la vita in un

incidente nel circuito di Donington

nella famosa sezione delle Curve

Craner. All´inizio sembrava senza

gravi conseguenze, ma dopo si

rivelò ben più serio per Checa,

che perse temporaneamente la

vista e dovette farsi ricoverare

d´urgenza all´ospedale di

Nottingham per farsi rimuovere la

milza.

L’’INCIDENTE DEL 98

CHECA CAMPIONE DEL MONDO

SBK 2011 a cura di Yoyo

Page 17: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Carlos Checa, dopo un passato

di tutto rispetto nel

Motomondiale, approda in SBK

nel 2008 con la Honda TenKate

dove in 28 gare conquista 1 Pole

Position, 2 Vittorie, 3 Secondi

posti e 2 Terzi. 5 sono stati i giri

veloci in gara e la posizione

finale nel Mondiale è la 4°!

Nel 2009 sempre con Honda

colleziona solo 2 Secondi

Posti e 2 Terzi è 7° è la sua

posizione finale nel Mondiale.

Il 2010 è la prova generale

della realizzazione di un sogno

ovvero il Mondiale che verrà

solo un anno dopo; in quest'anno

in sella alla Ducati 1198R Althea

Racing Carlos sembra rinato e su

26 gare disputate centra 1 Pole

Position, 3 Vittorie, 4

Secondi Posti ed un Terzo, mentre

sono stati ben 7 i giri veloci in

gara!

Il 2011 è storia recente, fino ad

oggi con 24 gare disputate

Checa ha conquistato 6 Pole

Position, 15 Vittorie e 6

Terzi posti con ben 10 giri veloci

in gara.

La mancanza di Secondi posti fa

riflettere sul carattere coriaceo

dello Spagnolo che quando si

presenta l'occasione non fa sconti

a nessuno, della serie meglio una

vittoria che arrivare 2°....

In una cerimonia apposita a

Portimao in Portogallo, Checa vi

è arrivato da Campione del

Mondo, il rientrante Biaggi ha

consegnato nel Paddock il

fatidico Numero 1 che

equipaggerà la Ducati nel

2012 ma che per una gara

ancora sarà sul cupolino della

Aprilia Alitalia del Campione

romano.

Data di nascita - 15 Ottobre, 1972

Luogo di nascita - Sant Fruitos de Bages, Barcelona (Spain)

Sito Internet - www.carloscheca.com

Moto - Ducati 1098R

Team - ALTHEA RACING

CHECA CAMPIONE DEL MONDO

SBK 2011 a cura di Yoyo

Page 18: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

a cura di Yoyo

CHECA CAMPIONE DEL MONDO

SBK 2011

Page 19: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Il casco di Checa è senza dubbio tra i più azzeccati del Circus della Sbk. La scelta di rappresentare l’intero globo terrestre di bianco, in mezzo all’azzurro/celeste dell’oceano è decisamente coinvolgente.

a cura di Yoyo

Page 20: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

2011, un anno motociclisticamente parlando intenso e pieno di bellissimi ricordi. Ormai la stagione dei Motoraduni volge al termine e per fortuna il tempo magnanimo permette ancora soleggiate e piacevoli gite, ciò non toglie che sia giunto il momento di guardare alle bellissime giornate trascorse in moto nel corso dell’anno e fare un breve riepilogo e pensare al prossimo anno. Per noi (Andreina e Ottavio) è stato il primo anno con gli Scoordinati e la scelta è stata senza dubbio positiva e piacevole; non aggiungo altri aggettivi perché potrebbe sembrare una sviolinata di cui il Motoclub non ha assolutamente bisogno: bastano i fatti e l’allegria che abbiamo riscontrato nel gruppo. Per me e per la mia passeggera è stato un anno molto inteso e lo testimoniano gli oltre 7.000 Km percorsi per partecipare ai 18 Motoraduni di Eccellenza e non a cui si aggiunge la bella esperienza vissuta alla partecipazione del rally FIM in Austria. Ovviamente il conteggio dei Km riguarda la sola andata con partenza da Roma e non include ovviamente le passeggiate verso Torino. Breve considerazione: credo che sull’asfalto dell’Aurelia e autostrada Livorno Genova –Torino vi siano evidenti tracce dei due set di gomme (sono prossimo al terzo) che ho cambiato nel corso dell’anno. In ogni caso la società

Autostrade e Telepass penso mi manderanno gli auguri di Buon Natale. In realtà i raduni, ad oggi, sono 19 dovendo aggiungere anche quello organizzato dal Nostro Motoclub a Km Zero sul quale ho già avuto modo di esprimere un giudizio e per evitare di essere accusato di partigianeria eviterò di menzionare ulteriormente. Come mia abitudine all’inizio dell’anno ho preparato un programma di partecipazioni in funzione del calendario della Federazione da conciliare con gli impegni di lavoro che per mia (s)fortuna non sono molto prevedibili. Anche quest’anno ho raggiunto (o quasi visto che la stagione non è ancora finita) l’obiettivo che mi ero prefissato e cioè la partecipazione a 16 Motoraduni di Eccellenza più qualche uscita con i “nuovi amici” del Motoclub e essere presente anche a motoraduni organizzati da amici conosciuti in questi anni. Confesso che il programma della stagione è stato come nel 2010 influenzato dal calendario FMI che quest’anno ha aumentato, a mio avviso troppo, gli appuntamenti di eccellenza validi per il Trofeo Turistico Nazionale. Aggiungo che il regolamento del 2011 non mi è piaciuto e su questo argomento ho avuto modo di scrivere le motivazioni che ho inviato alla Federazione Motociclistica manifestando un certo malcontento peraltro condiviso da molti motociclisti. Credo che senza qualche aggiustamento per il prossimo anno il mio programma sarà

concentrato sulle uscite degli Scoordinati, la partecipazione al Rally FIM in Polonia e qualche presenza ai raduni di eccellenza (non so come verranno catalogati il prossimo anno) scegliendo certamente quelli più interessanti e turisticamente bene organizzati. Volendo fare qualche anticipazione legata alle esperienze fatte in questi ultimi anni credo che senza dubbio parteciperò ai due Raduni di Maratea dei quali anche per motivi “familiari” mi sento legato. A dire il vero oltre ai motivi affettivi aggiungo la soddisfazione di prendere parte a due manifestazioni ben organizzate e molto piacevoli che, a mio avviso, rispecchiano appieno lo spirito del moto turismo fatto di aggregazione, turismo e, non può certo mancare, buona…. cucina. Per restare al Sud farò il possibile per partecipare ai Raduni di Salandra e Salerno in segno di amicizia di due motociclisti un po’ pazzi Nicola e Sergio, come lo sono un po’ tutti gli amanti delle due ruote, due autentici globe trotter della moto.

Continua

Il mio 2011 in moto a cura di Ottavio

Page 21: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Risalendo lo stivale conto di partecipare alla manifestazione organizzata dagli amici Salvo, Romina (del Moto club Val d’Agri) e famiglia con il contributo determinante di motociclisti che sanno accogliere tutti i partecipanti come amici di lunga data, un Motoraduno che unisce il turismo e il fuori strada sfruttando in modo intelligente le bellezze paesaggistiche Lucane attraverso una formula molto interessante, piacevole e organizzata da veri amanti delle due ruote. Altri Motoraduni a cui intendo partecipare sono quelli di Castel del Piano e Santa Fiora sia perché ormai conosco bene la strada per raggiungere i due piccoli comuni situati alle pendici del monte Amiata sia per rivivere le emozioni turistiche di luoghi regno della natura e passare altre piacevoli serate dinanzi ottimi piatti locali innaffiati con buon vino in compagnia dei “soliti“ amici; magari anche del nostro Motoclub. Rispolverando i ricordi mi sto accorgendo che il prossimo anno sono parecchi gli “impegni” motociclistici soprattutto se rivivo le emozioni vissute a S. Angelo in Vado causate non solo dal vento e temperature a una cifra ormai prossima allo zero ma anche per la presenza in forze degli Scoordinati: l’organizzazione e il luogo hanno reso ancora più bello il fine settimana; da ripetere con la speranza nella clemenza del tempo per il prossimo anno. Anche i raduni di Mugnano, Francavilla a Mare , S. Petrignano meritano attenzione e magari una visita di conferma

sulla bella esperienza vissuta quest’anno così come il Madonnina dei centauri di Alessandria non fosse altro per una visita al santuario di Castellazzo a cui sono debitore di un casco che ha svolto egregiamente il suo dovere limitando i danni al suo contenuto. Una menzione particolare merita senza dubbio la partecipazione al rally FIM a Tullin, piccolo paese nei pressi di Vienna, non tanto per l’organizzazione quanto per l’incontro con centinaia di motociclisti provenienti da tutta Europa, qualche paese Arabo e altri continenti (America del Nord in particolare). La sfilata delle Nazioni, l’incolonnamento delle moto con bandiere e bandierine, colori e moto di ogni tipo e fattezza creano emozioni molto particolari così come la vista del piazzale in cui si radunavano le moto prima dell’avvio dei vari giri turistici. Per noi è stato il primo Motoraduno in terra straniera e mi ha fatto rivivere le emozioni della mia gioventù quando in sella alla mia fedele Gilera tradita poi con una Guzzi girovagavo per l’Europa delle frontiere e dei passaporti. In ogni caso per la mia paziente zavorrina è stato anche il primo viaggio oltre la soglia dei duemila chilometri: prova superata brillantemente nonostante i trecento chilometri di pioggia e “qualche refolo” di vento incontrato nelle valli Austriache tra una galleria e un’altra.

Tutto questo per dire che, salvo complicazioni, il prossimo anno intendo (intendiamo?) partecipare al Rally della FIM in Polonia e, magari, visto le entusiastici racconti di qualche amico non escludo un “viaggetto” al Pinguinos o al Motoraduno degli Elefanti. Resta però un mio sogno nel cassetto andare a Capo Nord. Per questi appuntamenti cerco compagni di viaggio. Sul Motoraduno organizzato dal nostro Motoclub non posso aggiungere nulla che non sia già stato detto e ripreso negli innumerevoli ringraziamenti fatti da tutti meno un abitante di Anguillara che non ha ancora capito il significato delle parole società, allegria , amicizia , gioia di vivere. Una frase letta riferita alla manifestazione che abbiamo (consentitemi il termine) organizzato mi piace moltissimo: “questi di scoordinato hanno solo il nome” Un grazie a tutti (superfluo aggiungere i nomi in ordine alfabetico) per la Vostra accoglienza , per la gioia di vivere che dimostrate, per l’ amicizia e per le emozioni che ci avete trasmesso e che contiamo di rivivere anche il prossimo anno magari partecipando con tutti voi a qualche gita con le nostre amate due ruote.

Continua

Il mio 2011 in moto a cura di Ottavio

Page 22: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

In tutti questi mesi ed in tutti i

motoraduni al quale ho

partecipato ho sempre preferito

che fosse Ottavio a scrivere i

resoconti delle manifestazioni,

ma in questa occasione vorrei

aggiungere due parole da chi

come me vive il motociclismo da

“zavorrina” (vista la stazza

dovrei dire zavorrona).

Ho da qualche anno potuto in

parte realizzare un sogno che ho

sempre tenuto nel cassetto e cioè

quello di poter viaggiare sulle

due ruote. In particolare ho

potuto godere delle bellezze del

nostro bel Paese scorazzando

dal nord al sud (isole comprese),

con tutti i tipi di clima dal caldo

al freddo, dal sole all’acqua

torrenziale, e per finire con tante

di quelle raffiche di vento che a

volte ho pensato che se fossimo

stati un po’ più magri

sicuramente la moto e noi

saremmo stati spazzati via come

fuscelli: devo dire che in questo

frangente il “manto adiposo

abbondante” è stato molto

utile!!!!.

Per non parlare poi dei luoghi

che ho visitato e che mai avrei

immaginato potessero esistere.

Ho conosciuto tantissime persone

che hanno la nostra stessa

passione e con le quali si è

stretto amicizia. E’ un piacere

girare e partecipare ai

motoraduni: vivi una atmosfera

che è difficile da spiegare.

Dovunque guardi trovi sempre

qualcuno che conosci e che hai

visto agli altri motoraduni: è un

continuo salutarsi e condividere

eventuali sensazioni della

manifestazione, del percorso,

dell’organizzazione, criticare o

elogiare quel moto club oppure

la federazione, alla fine dei tre

o due giorni ci si dà

appuntamento al prossimo.

Quest’ultimo anno poi è stato

ancora più intenso degli altri

anche perché, come ha detto

Ottavio, siamo entrati a far

parte del Moto club degli

Scoordinati dove, per mio

immenso piacere, ho trovato non

solo un gruppo di ragazze e

ragazzi simpaticissimi ma, e qui

viene il bello, tantissime

motocicliste che ammiro e che mi

piacerebbe tanto imitare (ciò che

mi frena non è solo l’età ma

principalmente la statura:

purtroppo le moto che mi

piacerebbe guidare sono troppo

alte non arrivo con i piedi per

terra).

GRAZIE VERAMENTE A TUTTI.

Fine

Il mio 2011 in moto a cura di Ottavio

Page 23: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)
Page 24: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Bertone mantide

Il motore è il V8 di 6.2 litri che eroga

647 cv. Il peso è di 1520 kg ed il

motore sprigiona 638 cavalli, con

accelerazione da 0-100 km/h in 3,2

secondi e 351 Km/h di velocità

massima!

Muso basso e slanciato, calotta

trasparente in stile jet da

combattimento, porte con apertura a

farfalla, quattro tubi di scarico, ed una

serie di prese d’aria ed alettoni per

migliorare efficienza e la velocità.

Bertone Mantide una Corvette molto italiana,

derivata dalla Corvette ZR1 ma con il design di Bertone,

una vera supercar presentata al salone di Shangai.

La Mantide è una prova d’orgoglio,

firmata da Jason Castriota, un designer

sconosciuto al grande pubblico, al quale

vanno attribuite due delle auto più

eccitanti degli ultimi anni: la Ferrari

P4/5 e la Maserati Birdcage 75th.

La linea data dal centro stile Bertone

rende questa vettura "clamorosa" a

mio avviso, che ne dite?

a cura di Yoyo

Page 25: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

Se il frontale appare aggressivo e filante

Il posteriore sembra esser uscito direttamente

dal film transformers

C’è un video su Youtube che dovete

assolutamente vedere, della serie come

nasce un’auto completamente

artigianale ed in quanto tale,

assolutamente unica.

FILMATO MANTIDE PROJECT

BERTONE MANTIDE a cura di Yoyo

Page 26: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

DRIVER HISTORY

RON HASLAM

Anni 70, l’epoca dei grandi talenti a due

ruote, uno di questi? Il Britannico Ron

Haslam.

Eh già, forse ancora non tutti sanno che

Ron Haslam è il papà di Leon, noto pilota

della attuale Superbike che il prossimo

anno passerà dalla Bmw all’Aprilia.

In fin dei conti com’è il detto?… tale

padre, tale figlio.

Ron Haslam (Langley Mill, 22 giugno

1956).

"Rocket" Ron Haslam nella sua

lunghissima carriera ha preso parte a

110 GP. Appartenente ad una famiglia

numerosissima (10 fratelli), è cresciuto

nella cittadina mineraria di Langley Mill,

Derbyshire. Haslam ha iniziato a correre

nel 1972, all'età di 15 anni, su una

Norton Commando 750cc di proprietà

comune dei suoi fratelli maggiori Phil e

Terry.

Continua

a cura di Yoyo

Le gesta di un pilota

leggendario, che non ha

raccolto quanto avrebbe

dovuto, la storia integrale

del belloccio delle due

ruote che faceva girar la

testa a molte signorine dei

Paddock, una storia tutta

da seguire raccontate in

un DVD.

The Ron Haslam Story.

Page 27: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

DRIVER HISTORY

RON HASLAM

a cura di Yoyo

A Cadwell Park, su di un fondo

viscido, nelle due gare d'esordio,

collezionò un 7° ed un 8° posto.

Nel 72 e nel 73 la sua attività

agonistica si limitò esclusivamente

a sporadiche apparizioni in gare

minori, a causa del ridotto

budget sul quale poteva contare.

La vita e la carriera di Ron

vengono purtroppo segnate da

una gravissima tragedia: nel 74

il fratello maggiore Phil, rimane

ucciso in un tragico incidente in

corsa. Purtroppo la famiglia

Haslam vedrà morire un altro suo

componente: Terry, nel 84

sempre in un incidente in pista,

durante una gara di sidecar

disputata sul circuito di Assen.

Nonostante queste due tragedie

la carriera agonistica di Ron

Haslam proseguì con successo.

Ron ottenne il 2° posto nel

Campionato britannico 750 nel

75 - 76 e 77 e il sempre il 2° al

British F1 serie nel 78 e nel 82.

Nel 79 divenne il primo

motociclista ad aggiudicarsi la

vittoria in 5 categorie: 125, 250,

350, 500 e 1000 in una

giornata di gare. Accadde ad

Oulton Park nel campionato

inglese di velocità. Questa

incredibile performance fu poi

ripetuta a Carnaby.

Ha anche vinto 3 titoli mondiali: il

TT F1 nel 79 e 81 ed il TT F3 del

1980 e per ben 6 volte vinse il

Gp di Macao, basti pensare che

il suo record è stato imbattuto

fino al 2005! Sempre a Macao è

stato il primo pilota di sempre a

portare al trionfo una moto con

propulsore a 4 tempi (nel 1981).

E' titolare di un record mondiale

di velocità, ottenuto in sella alla

Honda ELF 500 GP.

Continua

Page 28: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

DRIVER HISTORY

RON HASLAM a cura di Yoyo

In carriera partecipò a diverse

gare Endurance, ottenendo come

miglior risultato un 2° posto nella

8 ore di Suzuka del 1979.

Haslam ha debuttato nei GP nel

77, nella classe 500 al GP

d’Inghilterra, sul tracciato di

Silverstone, su di una Suzuki 500.

Nel 82 ha avuto l'onore/onere

di prendere parte a 3 GP in

sella alla sperimentale e poco

competitiva Honda NR500, 4

tempi a pistoni ovali, sui circuiti

di Assen, Spa-Francorchamps e

Silverstone. Alla fine della

stagione gli fu affidata una

Honda NS500 a due tempi

(moto decisamente più

competitiva).

Nel 83 fu compagno di Squadra

di Freddie Spencer (poi

vittorioso a fine stagione) nel

Team ufficiale Honda. Da allora

ha preso parte in pianta stabile

al Motomondiale, nella classe

regina fino alla fine della

stagione ‘90. In 8 anni nella

massima classe, Ron ha terminato

61 volte nei primi dieci

classificati, collezionando 9 podi.

Il suo miglior risultato risale al

‘85 (nel suo 3° ed ultimo anno

con la Honda ufficiale), con il 2°

posto ottenuto ad Assen, dietro a

Randy Mamola. Al termine della

sua avventura con il team

Honda, ha portato in pista la

rivoluzionaria moto ELF2 ed

ELF3, nata da una

collaborazione tra HONDA, ELF

e RENAULT.

A fine carriera passò alla

CAGIVA, come compagno di

Team di Eddie Lawson e Alex

Barros. Il suo soprannome: Rocket

(Razzo), gli deriva dalla grande

abilità che ha sempre dimostrato

nelle partenze.

Continua

Page 29: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

DRIVER HISTORY

RON HASLAM

a cura di Yoyo

Haslam è stato membro del

Team britannico all'annuale

manifestazione del: Transatlantic

Trophy (evento che vede sfidarsi

i piloti americani e quelli inglesi,

in una gara a squadre).

Ron ha conquistato la vittoria nel

‘83, ottenendo il miglior

punteggio al termine della

manifestazione, con ben 70 punti

all'attivo, permettendo così, alla

squadra di casa, di avere la

meglio sui rivali statunitensi, che

tra le loro file vantavano: Kenny

Roberts (già 3 volte campione

del mondo della classe 500cc) e

Randy Mamola (top-driver nella

classe regina).

Dopo la stagione ‘90 nei GP (in

sella alla Cagiva), Haslam è

tornato a tempo pieno nel Regno

Unito con la Norton, a partire

dal ‘91.

Ha ottenuto la 2° piazza in

classifica finale nel campionato

britannico di Sbk, e rimase con

Norton anche la stagione

seguente. Nel 93 è riuscito a

gareggiare come wild-card nel

GP di Gran Bretagna, sempre

nella classe 500, terminando 14°

e ottenendo 2 punti iridati. Da

allora si è cimentato solo in gare

minori, sul suolo britannico.

Oggi Ron Haslam vive nella sua

casa colonica a Smalley e si

dedica al figlio Leon.

Ron Haslam è stato amatissimo

dal pubblico inglese, tanto che

nei primi anni ‘80, era

leggendaria la sua rivalità con

l'altra stella inglese, Barry

Sheene, al quale spesso ha

"rubato" la scena.

La rivalità tra i due era estesa

oltre ai campi di gara, vissuta a

360°, essendo ambedue

personaggi dediti alla "bella

vita" e attorniati da belle donne.

Fine

Piloti si nasce Foto emblematiche che ritraggono padre e figlio in due

epoche diverse, prima il giovane pilota Ron che tiene sul

serbatoio il piccolo Leon, poi il vecchio (si fa per dire) Ron

intento a seguire le gesta del figlio prodigio.

Epoche diverse ma stesso sguardo, quando nel sangue

scorre l’adrenalina, quest’ultima risulta contagiosa!

Page 30: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

a cura di Yoyo

Page 31: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

TRAMA

Due astronauti si risvegliano a

bordo di un'astronave che sembra

abbandonata. Il buio è totale, si

sentono disorientati, l'unico suono

è quello di un rumore sordo che

sembra provenire dal centro

dell'astronave.

Non ricordano assolutamente

niente, né chi sono né quale possa

essere la loro missione... Guidato

per mezzo di una

radiotrasmittente dal Tenente

Payton (Dennis Quaid), Bower si

avventura all'interno

dell'astronave e pian piano inizia

a scoprire una realtà terrificante:

qualcosa a bordo dell'astronave

ha iniziato una caccia e loro sono

la preda. Questa entità

sconosciuta farà qualsiasi cosa pur

di assicurarsi che nessuno di loro

sopravviva.

Nel frattempo, Bower scopre la

presenza di altri due astronauti a

bordo, anche loro intrappolati nel

loro stesso incubo: Sono Manh

(Le) e Nadia (Traue). Assieme, i

quattro astronauti lotteranno per

sopravvivere e per sfuggire alle

oscure forze intenzionate a

distruggerli. Lentamente e

inesorabilmente, gli sconvolgenti e

letali segreti dell'astronave

verranno rivelati uno ad uno...e,

finalmente, gli astronauti

scopriranno che la loro

sopravvivenza è molto più

importante di quanto avrebbero

mai potuto immaginare.

Fine

E’ vero, son passati già 2 anni

circa dall’uscita del film

Pandorum nelle sale

cinematografiche, ma questo

cult-movie merita di essere citato

non solo per l’incredibile

atmosfera che riesce a regalare

ma anche per la storia, una

storia affascinante a tratti

meravigliosa.

a cura di Yoyo

Page 32: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

17/8/07 ore 17.30 Isafjordur Questa è l' Islanda che le mie fantasie di un anno avevano forse solo in parte carpito. Questa zona è veramente un sogno, estremamente inospitale, ma ovviamente questa caratteristica è quasi sempre condizione necessaria affinché l' uomo non arrivi in massa e la natura possa rimanere incontaminata… Molto difficile da raggiungere, e non nego che anche la consapevolezza di esserci arrivato mi fa vedere tutto più bello, in quanto desiderato, e faticosamente conquistato! Ora son seduto su una panchina, vista porto. Alzando lo sguardo, vista monti innevati. Alzandolo ancora, vista cielo azzurro terso, come quello delle nostre giornate di gennaio fredde e serene. Sono scaldato dal sole, non c'è vento, faranno 4 C°. Sono appena andato a prendermi un paio di birre alcoliche nel negozio statale del paese, ed una baguette in un forno gestito da una biondissima islandese. Deliziosa, sia lei che la baguette, che sto sgranocchiando mentre scrivo queste parole. Chiunque passa davanti a me, mi osserva a lungo. Sono oggettivamente molto diverso da loro, fisicamente parlando, ed in più in questa zona non credo proprio siano abituati a vedere molti turisti! Sono 6-7 volte che mi passa davanti una coattissima macchina stile americano anni 70-80, guidata praticamente da Leonardo Di Caprio. E' venerdì sera, credo, e questo deve essere il modo di trascorrerlo per i giovani di qui... Cazzo, sei tanto bella (ndr Islanda), ma per i tuoi giovani effettivamente non è che offri poi tante possibilità di divertimento, come globalmente inteso! Se poco poco uno volesse fuggire, ed invece per qualche motivo si trovasse costretto a stare qui, deve essere proprio la fine. Tuttavia in apparenza, nei loro volti, non c'è noia, anzi sembrano sempre impegnati, anche se solo nel fare 12 volte il giro in macchina del paese. Soprattutto lo fanno con fierezza. Città la chiamano loro, città di 5000 persone, centro più grande, quasi unico centro, dell' intera regione dei fiordi occidentali!! Più o meno la nostra Osteria Nuova (ndr paesino sulla Braccianese). Beccato!!! Sono riuscito a fare una foto alla macchina americana, non è un gran che, è in controluce, ma l' ho fatta! Ieri, quando sono arrivato, è stato veramente strano incontrare civiltà dopo 230km senza nulla, di

piste desertiche, di fiordi incontaminati, di rifugi della protezione civile imbragati con cavi d' acciaio per non farli volare via, di 10 fuoristrada incontrati nel senso opposto. E’ stato strano dopo tante ore di solitudine arrivare in un centro, che per quanto piccolo e dimenticato da dio (o forse dio vive proprio quì!), è vivo, attivissimo, cosmopolita, sembra di essere ad un tiro di schioppo dalla civiltà, ed invece siamo a 20 km dal circolo polare artico in un fiordo irreale. Da queste parti un problema alla moto sarebbe complicato da risolvere! Domani... Domani si parte, ma solo se è una bella giornata, perchè la pista che mi aspetta per tornare nell' Islanda 'Continentale', a giudicare dalla cartina, sembrerebbe peggiore di quella che ho fatto per arrivare qui... E siccome in caso di mare grosso, la pista di ieri, viene sicuramente invasa dalle onde, prevedendo quella di domani essere peggio, direi di non correre più rischi di quanti sia “obbligato” a correre. Mi sento bene, mi sento vivo, mi sento me stesso, vorrei questo potesse non finire mai, lo vorrei davvero, ma so che finirà, quindi devo godermela il più possibile. Non mi dispiacerebbe essere il proprietario di una di quelle casette colorate, spesso uniche abitazioni di un fiordo intero. Sei il proprietario nominale di una porzione di Islanda, di una porzione di paradiso. Chissà come si sentono loro? Sicuramente per essi è normale, ma per me no, e mi piacerebbe davvero tanto! Qui è così: un fiordo lungo 30km, una famiglia con una casa. Fantastico, grandi Islandesi, non so quanti di noi europei sarebbero capaci di farlo davvero... Sognarlo è molto più facile, credo... Tecnico: da Isafjordur 65 asfaltata per Sudureyri, 64 asfaltata per Flateyri. Ok, ma attenzione al tunnel, al centro della carreggiata è scivoloso come il ghiaccio, causa uno strato di muschio creato dal ristagno dell' acqua che sgorga dalle rocce. Ritorno a Isafjordur e poi 61 asfaltata per Bolungarvik, e poi pista 630 tranquilla ma da scarico, direzione Skalavik, valle deliziosa. Ritorno ad Isafjordur Continua

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco

a cura di Did748

Al Cavaliere Del Vento, uomo che con un sorriso ha preso un pezzo del mio cuore, Angelo che con il suo volo mi accompagna lungo la strada. Ti voglio bene amico!

Page 33: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

18/8/07 ore 22.30 terreno di campeggio sulla estremità

della penisola di Latravik

Sono stanco. Mi trovo sulla estremità della penisola di

Latravik, nel punto più occidentale d' Islanda, e quindi

d' Europa. La strada per arrivare qui è stata molto

faticosa: tutto il giorno per fare 250 km praticamente

tutti sterrati. Ero carico, quindi molta concentrazione…

Ora accuso.

Finalmente ho incontrato una colonia di pinguini più

socievoli del solito, e sono riuscito a fare un servizio

fotografico a qualcuno di loro... Splendidi, dolcissimi,

ed evidentemente anche buonissimi, visto che sono uno

dei piatti forte dell' Islanda!!

Per andar via da qua mi aspetta un' altra giornata

completamente sterrata, e purtroppo il cielo all'

orizzonte è carico, nonostante il tramonto più bello da

quando son partito. Cazzo che tramonto!!!

Ieri sera conosciuti nel campeggio ROMEO e

GIULIETTA, in viaggio di nozze, sposati da 10 giorni,

ragazzi squisiti, solari, abbiamo mangiato salmone

alla griglia pescato da lui la mattina stessa. Bella

conoscenza, davvero, bella coppia. Sono felice,

sperduto, stanco, fiero, assonnato, ambizioso.

Se vedo arrivare quelli di DIMENSIONE VERDURA

pure qui, gli sparo a tutti!!!

Tecnico: Da Isafjordur 60 per Pingeyri, prima del

quale tranquillo sterrato 624 per Nudur. Proseguita la

60 che diviene sterrata, tranquilla da carico,

splendida e pericolosa, spesso a strapiombo.

Deviazione per le bellissime cascate di Dynjandi. Dalla

60 svolta per la 63 direzione Bildudalur, deviazione

per Talknafjordur, e poi Patreksfjordur.

Diviene poi 62. Da 62 presa 612 fino a Latravik. Pista

a tratti pericolosissima: montagna franata da una

parte, strapiombo dall' altra; molto disconnessa, ma

molto piano fattibile da carico. Non è molto bella

come pista, ma porta in un gran bel posto...

Vale la fatica... Se vento forte sconsiglio vivamente.

19/8/07 campeggio adiacente fattoria Bjarteyjarsandur

fiordo Hvalfjorour

Tecnico: dalla penisola di Latravik pista 612 gia

descritta. Poi 62 verso est, quasi completamente

sterrata, ma tranquilla da carico, a tratti un po'

pericolosa causa strapiombi. Poi pista 60 per cui vale

la descrizione della 62. La 60 si immette sulla 1,

asfaltata. Prima di arrivare ad Akranes imboccato

deviazione per strada 47 asfaltata fino a fattoria

Bjarteyjarsandur.

Continua nel prossimo nr.

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco

a cura di Did748

Page 34: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco a cura di Did748

Page 35: Scoordinati News Nr. 5 anno 2011 (18)

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco

a cura di Did748

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Ci siamo, o meglio ci risiamo… Il

nuovo calendario uscite per l’anno

2011 è stato approvato ed un

plauso ed un ringraziamento

particolare va al nostro addetto

al Turismo (Desmosandro) che

coadiuvato dall’intero Consiglio

Direttivo del nostro Motoclub, ha

selezionato 12 valorosi Soci che

avranno il compito di organizzare

uno o più eventi ciascuno. Non

mancheranno quelle che noi

definiamo le Pistate, ovvero

giornate dedicate al puro

divertimento in pista, ma sempre

muovendosi in massa, così da

occupare di volta in volta gli

Autodromi di mezza Italia.

Va ricordato che anche quest’anno

le nostre gite non si limiteranno

solo a

Belle strade da percorrere, ma

cercheremo di effettuare gite

culturali andando a visitare di

volta in volta realtà turistiche che

fanno della nostra Italia la bella

Italia!

Non mancheranno le cene, i

pernottamenti e le moto-zingarate

in tenda. Per avere il calendario

ufficiale basta cliccare il link in

basso. Non ci resta che partire!

CALENDARIO DAL SITO WEB

30 GENNAIO 2011 TUSCANIA (Desmosandro) km 135 12 FEBBRAIO 2011 RADUNO S. VALENTINO POGGIO MIRTETO (Max214) km 178 20 FEBBRAIO 2011 MONTEFIASCONE (Desmosandro) km 212 06 MARZO2011 CIVITA DI BAGNOREGIO (Yoyo) km 178 27 MARZO 2011 ROCCA DI PAPA (Harleymen) km 183 10 APRILE 2011 CASTELLUCCIO DI NORCIA (Ducateo) km 419 17 APRILE 2011 TUSCIA E MAREMMA (Desmosandro) km 384 01 MAGGIO 2011 MONTEBUONO (Max214) km 135 08 MAGGIO 2011 ETRUSCHI BIKERS (Max214) km 56 14 MAGGIO 2011 ORVIETO – TODI (Desmosandro) km 192 21/22 MAGGIO 2011 TORCHIARO (Tacchia) km 474 05 GIUGNO 2011 MOTORADUNO MOTOR’NAMO (Cesco) km 40 18/19 GIUGNO 2011 PASSO DEL MURAGLIONE (Bamba & Max214) km 694 26 GIUGNO 2011 MOTORADUNO DI VETRALLA (Max214 & Freedom) km 138 17 LUGLIO 2011 CAMPOIMPERATORE (Max214 & Xandrea) km 421 07 AGOSTO 2011 MOTORADUNO EST EST EST! (Giandarks4r) km 168 18 SETTEMBRE 2011 2° MOTORADUNO SCOORDINATI (Mc Scoordinati) km 0 02 OTTOBRE 2011 FIUMATA (Pistone) km 332 15/16 OTTOBRE 2011 S. ANGELO IN VADO (Desmosandro) km 514 30 OTTOBRE 2011 ANDAR PER OLIO E CULTURA (Giandarks4r) km 135 06 NOVEMBRE 2011 MOTORADUNO D’ECCELLENZA CITTA’ DI SAN GEMINI (Max214) km 13 NOVEMBRE 2011 ALTIPIANI DI ARCINAZZO (Pesciomancino & Eliducati) km

CHILOMETRAGGIO GITE E RADUNO 2011 Conteggio chilometrico e relative uscite

a cura di Yoyo

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Ovunque tu sia, qualsiasi moto tu abbia, ricordati

Non sei solo! NORME COMPORTAMENTALI SCOORDINATI

1. In fase di sorpasso di un altro Biker, sono tassativamente proibiti i passaggi radenti ad alta velocità.

2. E’ nostra abitudine segnalare al Biker che ci precede eventuali pericoli lungo la strada previo alzata di mano o fuoriuscita della

gamba dalla moto. Gamba destra se un pericolo proviene da destra (es: auto ferma ad un incrocio, ciclista, pietrisco ecc),

viceversa se il pericolo viene da sinistra.

3. In fase di allungo dal gruppo è consigliabile attendere quest’ultimo in prossimità del primo incrocio principale utile, questo per

ricompattare il serpentone evitando problemi di smarrimento.

4. Cercare per quanto possibile di rispettare la puntualità negli appuntamenti.

5. Il penultimo della fila del serpentone deve sempre sincerarsi della presenza dell’ultimo.

6. La testa del gruppo deve sempre attendere sempre la coda del serpentone in prossimità degli incroci principali.

7. Non c’è una regola precisa, quindi nei Motoraduni con premi in caso di vincita, chiunque può chiedere di ritirare il premio.

8. Nel parcheggiare la vostra moto assicurarsi di aver posizionato bene il cavalletto, questo per evitare un effetto domino con le

moto parcheggiate accanto nel caso di caduta.

9. In fase di staccata prima di una curva facilitare un eventuale sorpasso se ci si è accorti dell’arrivo di un altro Biker, quindi non

allungare la staccata evitando di trovarsi in spiacevoli situazioni di lungo per entrambi!

10. Nel traffico gettare lo sguardo sempre due o tre auto davanti a voi, il pericolo viene sempre da lontano.

11. Rispetto per sé stessi, Rispetto per il Biker accanto, Rispetto per la moto!

12. In viaggio in caso di caduta (scongiuri dovuti) o problematica alla moto, è nostra abitudine fermare il gruppo per soccorrere il

malcapitato. Se il problema è risolvibile si riparte, altrimenti si formeranno 2 gruppi, il primo continuerà il giro, il secondo

rimarrà sul posto fino alla risoluzione del problema.

13. Il Presidente è responsabile in solido di danni arrecati a cose o persone, quindi è consigliabile tenere un comportamento

disciplinato e corretto durante le manifestazioni.

Queste sono regole comportamentali che il Motoclub Scoordinati adotta da quando è nato, ogni membro è consapevole e

responsabile delle proprie azioni e delle conseguenze che può portare. Qui si va in moto non in bicicletta, la sicurezza prima di

tutto. Nessuna delle regole sopra elencate è obbligatoria ma per una più cordiale convivenza si consiglia vivamente di seguirle.

Non pecchiamo di presunzione ma se sei arrivato fino a noi e magari sei un nuovo iscritto un motivo ci deve pur essere. Qui sei tra

amici motociclisti e non solo tra motociclisti.

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Ovunque tu sia, qualsiasi moto tu abbia, ricordati

Non sei solo!

Si è scritto tanto, si è parlato

moltissimo, ma dopo quello che è

accaduto al pilota Marco

Simoncelli, non ci saranno mai

abbastanza parole per

descriverlo, o per riuscire a

capire… Seguo il consiglio del

nostro Socio Kawamichele,

lasciando questa pagina

volutamente bianca per il nostro

SuperSic.

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Ovunque tu sia, qualsiasi moto tu abbia, ricordati

Non sei solo!

CIAO SIC