Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

16

description

Magazine a cura dell'Associazione Culturale Schiamazzi di Cagnano Varano

Transcript of Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

Page 1: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012
Page 2: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

Il lago di Varano, un lago costiero (perl’esattezza bacino lacustre) dalle enormipotenzialità, un vero e proprio “gigante chedorme vicino al mare”.Dati alla mano con i suoi 60,5 chilometriquadrati è il più grande lago costiero d’Ita-lia, il più grande lago del sud Italia e il set-timo a livello nazionale, ma il lago non èsolo questo, ma anche pesca, allevamentodi cozze e vongole, attività di ricerca (vediUni Salento e ricerche su fauna e flora), unmondo che gira intorno ad un lago che se-condo la storia si sarebbe formato intornoall’anno 1000 a seguito di alcuni smotta-menti e terremoti che permisero l’entratadelle acque e che sempre secondo la leg-genda nasconderebbe la famosa città diUria, distrutta con il riempirsi del lago edalla quale si formarono alcuni villaggi e/oi comuni attuali di Carpino, Cagnano eIschitella (sono leggende e in quanto talevanno pesate così come vengono raccon-tate).Ma cosa è oggi il lago di Varano? Da unpunto di vista prettamente economico essorappresenta un’importante risorsa econo-mica per il territorio legata alla pesca e alle-vamento di pesci e bivalve (cozze e vongolesoprattutto), ma da un punto di vista turi-stico? Chi conosce il lago di Varano al difuori della provincia di Foggia? La domandaè molto importante e merita una rispostaben precisa: praticamente NESSUNO.Motivi: il lago non è mai stato consideratocome un’importante risorsa turistica (at-trattore per il turismo lacuale) ma solocome risorsa economica, non vi è mai statauna linea di promozione comune tra i varipaesi lacuali (Carpino, Cagnano, Ischitella)per la valorizzazione del lago, menegreghi-smo delle amministrazioni, apaticità deglioperatori turistici ( si pensa al mare a adagosto, il resto dell’anno è off.limits), maquello che mi chiedo è: ma è veramentecosì?Alcune considerazioni: il turismo lacuale inItalia rappresenta circa il 7% del totale(11,9% stranieri e 3% italiani .dati IssnartIstat 2011), le strutture ricettive nelle areelacuali sono cresciute dal 2005 al 2010 inmaniera considerevole, come i B&B(+176,7%), con una predominanza dellecase in affitto, seguite da alberghi, B&B eper finire campeggi e villaggi.A prescindere dalla crisi economica che ha

ridotto la spesamedia dei turisti lacuali (trale più alte nei vari segmenti turistici ) il tu-rismo lacuale si caratterizza per una stagio-nalità della domanda che però risulta

essere più “destagionalizzata” rispetto al tu-rismo balneare: infatti i laghi attirano flussidi turisti già daimesi di febbraio-marzo contassi di occupazione camere dal 30% in su(aprile 40%), che per località come quellegarganiche, sono molto alti.Una domanda che si spalma durante tuttol’anno, con picchi nei mesi estivi ma buone

performance damarzo a novembre (33% dimedia).Alcuni operatori potrebbero contestarequesti tassi, ma quello che chiedo sempreè: quanti operatori puntano sul lago attra-verso un’offerta mirata attivando politichedi marketing, di comunicazione specifiche?Possibile che con due laghi come quello diLesina e di Varano non si riesce a attivareuna nuova domanda legata ai laghi? Lalombardia raccoglie il 36% dell’intera do-manda nazionale, segue ilVeneto con il 15%e il Piemonte con il 14,9%, praticamentequeste prime tre regioni raccolgono il 66%di tutta la domanda nazionale, e la Puglia omeglio il Gargano? A livello di posiziona-mento il Gargano è visto comeVieste, ParcoNazionale del Gargano, Foresta Umbra eIsole Tremiti, enogastronomia. Il lago nonesiste. La Puglia raccoglie un 2,3% dell’of-ferta nazionale, settimi in Italia. Poco o

niente, ma l’aspetto paradossale è che glistessi pugliesi non conoscono il lago, inquanto solo lo 0,2% (pochissimo) dei pu-gliesi si sposta per vedere i nostri laghi gar-ganici.Eppure il turismo lacule è un turismo cheattira soprattutto stranieri (olandesi, tede-schi e austriaci), è un turismo che utilizzacome canale di comunicazione primario ilpassaparola, il personale qualificato e lestrutture e internet (in forte crescita rispettoagli anni passati soprattutto per gli stra-nieri), è un turismo con una spesa mediamolto alta, siamo sui 120 euro per gli italiani(viaggio e pernotto senza consumi extra) e200 euro per gli europei (viaggio e pernottosenza spese extra); cosa fanno questi turistiuna volta arrivati sul lago? Il 75% prediligel’attività sportiva (canoa, nuoto, corsa, tria-thlon, bici) ed è anche per questo motivoche “fare sistema” e unire i comuni in unosforzo comune per la buona riuscita dieventi come (non solo) il Varano Lake Tria-thlon è importantissimo, potrebbe essere ilprimo evento organizzato grazie all’apportodi tre comuni che “insieme” si muovno perpromuovere un territorio e il lago diVarano.Risultati attesi? Visibilità per i comuni e peril lago di Varano (cominciamo a parlare fi-nalmente di lago di Varano), diversifica-zione della domanda e dell’offerta turistica,finalmente si comincia a parlare di turismolacuale e non solo di turismo balneare o re-ligioso (il Gargano è molto altro), si attire-rebbero nuovi flussi turistici sportivi,enogastronomici, importantissimi per ilterritorio, destagionalizzazione, portare unevento del genere a fine settembre vuol direattivare un sistema economico pratica-mente “assente” in periodi di bassa stagionee infine si avvia un processo di valorizza-zione e promozione del Lago di Varano, pertroppo tempo non considerato elementoturistico primario.Ecco perchè fare sistema è indispensa-bile…noi ci crediamo.

iiddeeeeSCHIAMAZZI... D’AUTORE

2|www.schiamazzi.org|

Un sistema chiamato Lago di Varanodi Michele Falco

“Il lago non è mai stato consi-derato come un’importanterisorsa turistica (attrattore

per il turismo lacuale)”

Michele Falco è dottore inEconomia del Turismo.Con il suo studio, Innova-tion Consulting, sostienele industrie le attività turu-stiche nella soluzione aiproblemi legati al mana-gement.

Page 3: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

ttiimmeelliinneeFATTI E PERSONAGGI

www.schiamazzi.org |03

Il Gargano ha tre nuove frecce per il proprioarco. Forte di una reciproca e solida colla-borazione funzionale con il Corpo Fore-stale, l’Area Protetta potrà godere di trenuovi avamposti di controllo e promo-zione. Trattasi dei due nuovi Comandi Sta-zione del CTA di San Nicandro Garganico (e Cagnano (lavori in fase di conclusione, in-sediamento previsto entro un paio di mesi)e dell’attivazione della Caserma di Spigno(in agro Monte Sant’Angelo) . “Con il CorpoForestale, guidato egregiamente e proficua-mente sul territorio dal dott. Cosimo Chiu-mento, – dichiara il Presidente dell’EnteParco, Avv. Stefano Pecorella – si è instau-rato un rapporto di stretta collaborazioneche nell’ultimo anno ha portato ad un piùmirato controllo del territorio con relativocalo di reati. Quindi, non ho avuto alcunaesitazione nel concedere i finanziamentinecessari all’avvio dei lavori per l’adegua-mento strutturale dei due nuovi Comandi,i quali, ne sono fermamente convinto, con-sentiranno azioni preventive e repressiveancor più capillari ed efficienti. Altrettantofondamentale – aggiunge Pecorella – è il re-stauro e la fruizione di Caserma Spigno,snodo strategico allocato nel cuore dellaForesta. Infatti, esso oltre a garantire unapresenza stabile e vigile di un luogo fuoriportata, rappresenterà la miccia per avviarela nuova fase di un turismo che vuol vivereesperienze a diretto contatto con l’am-biente”. “Sono due grandi conquiste quelleottenute, soprattutto quella di Cagnano –ribadisce il Comandate Chiumento -. Dun-que, il nuovo e stretto patto di collabora-zione con l’Ente Parco, produce i primifrutti concreti che si estrinsecano conl’operatività di due nuove postazioni. Erada tempo che auspicavamo il potenzia-mento ed miglioramento delle condizionidi sicurezza ed efficienza delle strutture alfine di poter garantire la nostra completaoperatività. Ora, grazie a queste due posta-zioni strategiche, ci sono i presuppostiideali per svolgere al meglio la nostra fun-zione sul territorio”.il CTA, attraverso l’utilizzo di locali con-cessi dal Comune in comodato d’uso , haun distaccamento in prossimità della rivadel lago di Varano. I lavori realizzati – finan-ziati dall’Ente Parco – hanno visto l’abbat-timento di alcune parti di tramezzaturainterna, la chiusura di due porte con gratein ferro, l’adeguamento dell’impianto elet-trico alle norme vigenti di legge, la messa inopera di porta blindata e la realizzazione diopere di protezione perimetrali quali appo-sizione di inferriate alle finestre dei locali alpiano primo. Nello specifico si sono co-struite parti di tramezzatura per la crea-zione del locale armeria, necessario per la

“La Giunta Regionale ha adot-tato, su mia proposta, un prov-vedimento di nomina dicommissari ad acta per 46 co-muni pugliesi (tra cui Cagnano,ndr) che non riescono a var-care la soglia del 15% in mate-ria di raccolta differenziata eche, non hanno presentatoproposte relative ad interventiper il potenziamento dei ser-vizi dedicati a valersi sui fondiPO FESR 2007-2013”. Lo comu-nica l’assessore alla Qualitàdell’Ambiente Lorenzo Nica-stro (nella foto).“Nel 2010, con delibera diGiunta nr. 2989, avevamo messo a disposi-zione dei comuni non capoluogo 23milionidi euro per dare uno stimolo forte ai sistemidi raccolta nell’ottica di una differenziataspinta, all’interno di una serie di iniziativevolte a migliorare il dato regionale. Consuccessivi provvedimenti – spiega ancoraNicastro – abbiamo più volte riaperto i ter-mini, registrando tuttavia l’inerzia di alcunicomuni che non sono riusciti ad attingerealle risorse per concorrere proficuamenteagli obiettivi regionali. Nonostante, l’esem-pio di nuove realtà virtuose come Ruti-

gliano e San Severo, abbianoconfermato che il risultato siapossibile e a portata di mano”.“Il provvedimento di oggi è unulteriore tentativo, parallela-mente ad una ulteriore derogadei tempi per l’accesso aifondi, di responsabilizzare glienti locali, di avviare con lorouna interlocuzione diretta in-dividuando nei vertici delleloro strutture tecniche l’inter-faccia per gli uffici regionali. Sitratta di un passaggio delicato,ce ne rendiamo conto, ma ab-biamo inteso intraprenderequesta via – conclude Nicastro

– per facilitare i compito dei comuni, persnellire i passaggi e raggiungere più agil-mente un obiettivo che fino ad ora non si ècentrato: l’elaborazione di proposte per ilpotenziamento dei servizi di raccolta utili aelevare i dati medi di raccolta differenziataa livello regionale. Tenuto conto che il man-cato accesso al finanziamento da parte deiComuni potrebbe determinare un ostacoloper la Regione Puglia al raggiungimentodegli obiettivi fissati dalla normativa comu-nitaria, nazionale e regionale”.

Differenziata: il Comune di Cagnano a rischiocommissariamento

custodia delle armi in dotazione al CorpoForestale dello Stato, inoltre l’apposizionedi grate in ferro alle finestre perimetrali per-metterà di scoraggiare l’intrusione da partedi terzi in questi locali. L’immobile ammo-dernato sarà reso operativo entro un paiodi mesi. Al fine di vigilare ed interveniretempestivamente, il CTA, avrà a disposi-zione anche una motobarca acquistata me-diante finanziamento dello stesso EnteParco. Ma, questi locali non saranno solo

utilizzati a scopo militare. Infatti, al 1° pianodell’ immobile sarà ubicato uninfopoint\centro d’accoglienza la cui ge-stione sarà affidata dal Comune (che nelfrattempo ha l’incarico dell’allestimentodelle attrezzature necessarie a svolgere taliattività) a soggetti privati per un rilanciodella fruizione turistica della zona. Sull’im-mobile si erge anche una suggestiva tor-retta che sarà utilizzata sia per la vigilanzasia come postazione di birdwatching.

Parco: fra pochi mesi l’attivazionedell’ex pesa di Bagno

VIA TITO FIORE

Page 4: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

Sentenza storica per il comune di Ischi-tella e per tutte le comunità rivierasche IlTribunale Amministrativo Regionale perla Puglia, Sez. I, con sentenza del28.02.2012 n. 444, ha finalmente fattochiarezza su una questione addirittura se-colare, avendo accertato e dichiarato laestinzione di qualsivoglia diritto esclusivodi pesca vantato dalla Famiglia Sanzonesul Lago di Varano . Oggi, grazie a questasentenza la comunità Ischitellana si riap-propria di ben duemila ettari dei seimilafacenti parte del suo territorio compresinel Lago di Varano. Tale era infatti la su-perficie vantata come appartenete alla fa-miglia Sanzone, originaria di questi luoghima i cui ultimi esponenti da più temposiu sono stabiliti nella Capitale. Grazie aquesta sentenza diventa finalmente pos-sibile realizzare quel “piano regolatore”del Lago di Varano, che costituisce unaparte rilevante del progetto politico am-ministrativo della Giunta guidata dal Sin-daco di Ischitella, il dott. Pietro Colecchia.Così spiega la questione l’assessore allapesca, Raffaele Cannerozzi: “Siamo riu-sciti nell’intento di liberare il nostro lagoda questa vera e propria “manomorta” in-visibile”.“Gli Ischitellani- spiega l’avvocato Giro-lamo Arcuolo, di Monte S. Angelo, che hacurato gli interessi del Comune di Ischi-tella davanti al TAR di Bari, ci provavanoda sempre e avevano sperato nella ever-sione di questo “diritto” di origine feudalegià ai tempi della Commissione presie-duta dall’Intendente di Capitanata eCommissario Ripartiore Biase Zurlo, chesi concludeva con l’ordinanza del 27mag-gio 1811 (si, si parla del 1811 a ridossodella Rivoluzione Francese), ma in quellaoccasione la comunità ischitellana avevadovuto accontentarsi del riconoscimentodei soli diritti civici di pesca per la comu-nità dei cittadini di Ischitella, mentre ve-niva mantenuto il diritto esclusivo dipesca a favore dei principi feudatari. Ciavevano provato-continua Arciuolo- an-cora in epoca fascista allorquando il Po-destà di allora e i Sindacati Corporativi deiPescatori avevano tentato di fare dichia-rare la incompatibilità di quei diritti conla intervenuta inclusione del lago di Va-rano tra i beni demaniali dello Stato.

L’esito però non fu favorevole in quantocon sentenza della Corte di Appello diRoma, sezione Usi Civici del 25 giugno 25luglio 1941, poi confermata dalla Cassa-zione, veniva confermata la sopravvi-venza di quegli antichi diritti. Oggi-conclude l’avvocato- siamo finalmenteriusciti a dimostrare che quei diritti van-tati dalla famiglia Sanzone si sono estinti.È stato necessario ricostruire una com-plessa vicenda storico giuridica e adden-trarsi in documenti antichi, tra i dirittireali di feudali propri dell’antico “DiirittoComune” e ii “diritti reali” emergenti dallecodificazioni moderne ispirate al CòdeNapoleon per il Regno di Napoli, poi tra leleggi promulgate sullamateria dallo StatoUnitario Sabaudo a ridosso della sua co-stituzione, a partire dal 1876 a oggi. Èstato un bel lavoro, condiviso con l’avvo-cato Gilda Sacco di Manfredonia, appas-sionante e interessante. I Giudici delTribunale Anministrativo Regionalehanno condiviso le nostre tesi e di ciòsiamo orgogliosi. Soprattutto siamo con-tenti per le prospettive che a questo puntosi aprono per Ischitella e per l’intera co-munità dei comuni della fascia costieradel Lago”. Il Sindaco di Iscitella Pietro Co-lecchia (nella foto) ha espresso un vivoringraziamento“per lo straordinario risul-tato raggiunto grazie alla competenza ealla professionalità dimostrata dai due av-vocati”.

Sentenza storica fa cadere dirittoesclusivo di pesca in una zona del lago

Gargano e Puglia:le novitàdei collegamenti Pugliairbus(aspettando il Gino Lisa)

Anche nel 2012 il Gargano sarà raggiungibiledall’aeroporto di Bari e quindi da tutto ilmondo. “Il collegamento bus che è partitodal 1° aprile è già pubblicizzato sui portaliRyanair di mezza Europa visitati da milioni diviaggiatori”, ha spiegato l’assessore regio-nale alle infrastrutture strategiche e mobilitàGuglielmo Minervini nel corso della presenta-zione del servizio, alla quale è intervenuto aMattinata con il Sindaco Luigi Roberto Pren-cipe, i rappresentanti del Consorzio GarganoMare, e l’amministratore unico di Aeroportidi Puglia Domenico Di Paola. Ma questa non èl’unica novità del servizio Pugliairbus. “Que-st’anno rafforziamo – spiega Minervini – il di-ritto di mobilità aerea per tutti i pugliesi e ilcollegamento fra Foggia e l’aeroporto di Bariche passa da due a cinque corse giornaliere”.Tornando al Pugliairbus fra l’aeroporto delcapoluogo regionale e Manfredonia, Matti-nata, Vieste, Rodi, Peschici, sperimentatocon successo nell’estate 2011, Minervini sot-tolinea che “Quest’anno potenziamo il servi-zio sia dal punto di vista quantitativo chedella durata (le ultime corse partiranno il 28ottobre). C’è un gruppo lungimirante di ope-ratori turistici attorno al quale il sistema ter-ritoriale si sta organizzando e che ci hapermesso un collegamento più strutturato,che guarda alla destagionalizzazione dell’of-ferta turistica e a drenare parte 3 milioni ipasseggeri che passano dallo scalo barese eche, soprattutto dal nord Europa, non vannoin vacanza a luglio o ad agosto”. “Questa at-tività – ha concluso Minervini – non pregiudi-cherà il progetto Capitanata in corso per lariattivazione del Gino Lisa. Il protocollo d’in-tesa con gli enti locali che abbiamo predispo-sto ci è sembrato il percorso migliore, checrea una strategia di sistema, perchè vo-gliamo cha la Capitanata sviluppi tutte le suepotenzialità”. È possibile ottenere informa-zioni sui percorsi e gli orari e prenotare edacquistare i biglietti online sul sito http://pu-gliairbus.aeroportidipuglia.it/ oppure suwww.aeroportidipuglia.it (com.)

04 |www.schiamazzi.org

Page 5: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

Mentre alla Borsa Internazionale delTurismo di Milano è stato presen-tato il campionato di Orienteeringche quest’anno si svolgerà sul Gar-gano, laMontagna del Sole, e in par-ticolare il Lago di Varano, si preparaad accogliere un altro grande eventosportivo. Stiamo parlando di un'al-tra disciplina che si sta affermandonegli ultimi anni sul territorio nazio-nale e già damolti praticata nel restodel mondo, il triathlon. È uno Sportmultidisciplinare di resistenza nelquale l'atleta copre nell'ordine unaprova di nuoto, una di ciclismo euna di corsa, senza interruzione. “Il tria-thlon è divertimento, salute, sfida con séstessi, impresa, armonia con la natura. E'uno sport giovane, nuovo, che accomunainsieme le tre discipline più popolari epraticate, in un'unica prova” per dirlo conle parole della Federazione Nazionale.I concorrenti devono infatti passare senzainterruzioni da una frazione di gara all'al-tra, dimostrando ottime capacità condi-zionali quali forza e resistenza, ma anchebuone capacità coordinative, dovendoesprimere durante il loro sforzo gestualitàsportive completamente differenti traloro, quali il nuotare, il pedalare ed il cor-rere. Sul Lago di Varano, che con i suoispazi è un teatro ideale per questa disci-plina, dal 21 al 23 settembre prossimi siterrà il primo ‘Varano Lake TriathlonEvent’ che coinvolge nella sua organizza-zione Enti pubblici e privati e i numerosiatleti che accorreranno in Laguna per ci-mentarsi nelle prove. “Questo progetto ènato lo scorso dicembre- spiega FabrizioCutela, event manager dell’iniziativa- inquesti giorni sta continuando la serie diincontri per mettere a punto l’architet-tura dell’evento”. Cutela non è garganicoma vive a Cesena: come si spiega allora lascelta di organizzare questo evento quisul Gargano? “Miamoglie è di Ischitella enel venire ogni estate per le vacanzeestive nella sua terra d’origine, iomi sonopian piano innamorato della zona. Ho

cercato quindi di unire l’amore per que-sta terra con l’amore per lo sport che micaratterizza puntando quindi da un latoalla promozione della cultura per losport, e dall’altro alla promozione di que-ste risorse non ancora ben promosse”. Lacompetizione si svolge in località FoceVarano- frazione del comune di Ischitellae la partenza avverrà presso lo stabili-mento balneare Panis Beach. Per il nuotoè previsto un percorso di 1900metri in ungiro unico antistante la spiaggia dello sta-bilimento segnalato da boe. Per il cicli-smo ci sarà un percorso di chilometrisuddiviso in due giri di 47 ciascuno supercorso completamente chiuso al traf-fico intorno al lago diVarano e per il podi-smo il percorso sarà di 21 chilometrisuddiviso in 4 giri di 5, su percorso asfal-tato nei pressi della strada litoranea. “E’un bel progetto che sicuramente avrà deirisvolti positivi sul territorio- commentaMichele Falco, nella duplice veste di re-sponsabile di comunicazione e Marke-ting Territoriale e al tempo stessooperatore turistico- lo stiamo portandoavanti in tutti i modi perché la nostraterra ha bisogno di eventi di questo tipo”.Ma non è tutto: “Alla promozione del ter-ritorio- continua Cutela- affiancheremouna valorizzazione del patrimonio tradi-zionale del Gargano ad esempio con con-certi di musica tradizionale nelle seratedella tre giorni e nella proposta agli atletidi prodotti tipici locali. Ad esempio il tra-

dizionale pasta-party che viene organiz-zato alla fine delle gare italiane, verrà ar-ricchito con i nostri prodotti, come a direun ‘orecchietta-party’. Stiamo tenendodegli incontri con gli operatori proprioper garantire dei pacchetti turistici ad hoca scopo promozionale, con sconti per gliatleti. In Italia ci sono almassimo una de-cina di eventi simili e sono previsti circaduecento atleti con altrettanti accompa-gnatori: un bel flusso se pensiamo che afine settembre siamo fuori stagione”.Anche le amministrazioni locali stando aquanto dice l’organizzatore contribui-scono all’iniziativa: “Abbiamo avuto unadisponibilità alta da parte delle istituzionisancita formalmente in un incontro con-vocato dall’Assessore Provinciale alloSport Rocco Ruo a cui hanno partecipatoi comuni interessati (Ischitella, Carpino eCagnanoVarano), la delegazione provin-ciale del CONI e la Lega Navale Italiana(che ha una sezione proprio a Foce Va-rano). L’unica difficoltà che ho riscon-trato è stata la mancanza di sinergie nonsul piano comunalema tra le associazionidegli operatori coinvolti: spero che que-sta iniziativa sia un modo per ‘rompere ilghiaccio’ e faccia capire che tutti abbiamodei vantaggi dall’unione delle forze, so-prattutto quando si crede nei progetti chedanno un’ottima visibilità al territorio.Con il Triatlon non solo gli sportivi cono-sceranno il Gargano, ma anche tutti gliappassionati, che in Europa ne sono

ccooppeerrttiinnaaMENS SANA IN CORPORE SANO

Ricominciare dallo sport

di Emanuele Sanzone

Dopo i campionati di Orienteering, il nostro Lago a settembre sarà lo scenariodi un grande evento sportivo di caratura internazionale: il Varano Lake Tria-thlon Event.Perché lo sviluppo, dati alla mano, può passare anche dallo sport.

www.schiamazzi.org| 05

Page 6: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

tanti, avranno modo di incuriosirsi suinostri luoghi seguendo l’evento: ecco ilgrande vantaggio dello sport. La nostraeconomia è tutt’ora basata sull’agricol-tura e sulla pesca, ma lo scopo di un’ini-ziativa come questa è che lo sviluppopassa attraverso lo sport: bisogna capireche si ha tra le proprie mani una granderisorsa che aspetta solo di essere utilizzataal meglio”.Tre giorni, tre sfide, tre comuni coinvolti:a quanto pare è proprio vero che tre è ilnumero perfetto. E tre sono i principali at-tori del Varano Lake Triathlon Event: gliorganizzatori, gli Enti e gli operatori turi-stici. E l’entusiasmo lo dimostrano tutte etre le categorie. “Stiamo preparando congli operatori dei pacchetti appositi per glioltre duecento atleti e gli accompagnatoriche si recheranno sul Gargano per l’occa-sione. Punteremomolto sulle sponsoriz-zazioni private, con delle opportuneofferte che assicurano visibilità, e chesono cucite su misura su sponsor localiche vogliono farsi conoscere sul locale, lo-cali su nazionali e sponsor nazionali peril pubblico nazionale. Puntiamo a coprirei costi per metà con fondi pubblici e permetà con i privati”.“E’ un’importante iniziativa che consentedi far conoscere il nostro territorio ad unpubblico molto vasto- commenta Anto-nio Pelusi, consigliere delegato allo sportdel Comune di Cagnano - sicuramentechi verrà rimarrà colpito dalle bellezze eporterà la famiglia o magari ne parleràcon gli amici facendo quindi un’inconsa-pevole promozione”.Numerosi gli operatori che stanno parte-cipando sia agli incontri e numerosequindi le strutture che stanno aderendo.Per citarne alcune, di Cagnano i campingRiviera e Ranch; per Ischitella i tre B&Bdelpaese (Beatrice, Belvedere, Sul corso), laMasseria Giordano, il Giardino, il Cam-pingViola e per Carpino l’Hotel de laVille.Ultima chicca, la sostenibilità dell’evento:“L’evento di settembre 2012 è ancora lon-tano, siamo ancora nella fase progettuale,le attività sonomolte, complesse e richie-dono di essere studiate nei minimi detta-

gli, prestando estrema attenzione a sod-disfare le aspettative di tutti coloro chestiamo invitando a partecipare.- com-menta Fabrizio Cutela- Per questo mo-tivo, fin dall’inizio dell’affascinantepercorso di concezione e organizzazionedelVarano LakeTri, abbiamo impostato ilnostro lavoro seguendo le linee guidadella norma BS9801. Questa normativadal titolo “Specification for a sustainableeventmanagement systemwith guidancefor use” è uno standard Britannico che co-stituisce una guida progettuale, operativae di riesame, rivolta al continuomigliora-mento della qualità della manifestazionee soprattutto della sua sostenibilità am-bientale e territoriale. Un buon evento ètale se sono state rispettate e soddisfattele aspettative di tutto ciò che interagiscecon esso: l’am-biente, la società ci-vile, il territorio, ivolontari, gli atleti…L’applicazione diquesto standard cidarà un forte im-pulso a fare le cosesempre miglioriascoltando tutto ilmondo che ci cir-conda. Lo standardtra l’altro è utilizzato anche dalle pros-sime Olimpiadi di Londra”Una scelta azzeccata se si pensa che inItalia il turismo sportivo è un settore chenon conosce crisi, valutato in 6,3 miliardidi euro con ritmi di crescita a due cifre.Uno studio effettuato dall’OsservatorioEconstat sul turismo sportivo nel marzodel 2008 fornisce per la prima volta il qua-dro completo del valore, della struttura, edei fattori competitivi relativi al mercatodei viaggi dedicati allo sport, siano essiviaggi per praticare (73% dei casi) o perassistere a eventi (16%) o anche per ac-compagnare familiari impegnati attiva-mente (11%). Entrando più nel dettaglio,il mercato genera annualmente 10,7 mi-lioni di viaggi l’anno, comporta soggiorniper 60milioni di notti (circa il 10% del vo-lume totale del settore turistico), ed una

spesa media di € 590 per viaggiatore. Percitare altri dati sul turismo sportivo sonooltre 10milioni di viaggi e oltre 60milionidi pernottamenti in strutture ricettive ita-liane; 1,5 miliardi di euro è la spesa dedi-cata in Italia agli sport acquatici comevela, canoa, diving ecc..; 1 italiano su 4sceglie la meta delle proprie vacanzeanche in virtù dell’offerta sportivamentresono circa 27milioni gli italiani che prati-cano sport (20 milioni di amatori, 6’5 mi-lioni di dilettanti ed oltre 10 milaprofessionisti.Il settore è ormai da vent’anni protagoni-sta di una Borsa, la Borsa del TurismoSportivo e del Benessere di MontecatiniTerme con un vero e proprio progetto de-finito ‘Mind, Body & Wellness’ (mente,corpo e benessere) “che apre- secondo gli

organizzatori- sempre più leporte ad un settore inespansione, puntando suquei segmenti che predili-gono un soggiorno capacedi riequilibrare il benesserepsico-fisico abbinando sa-pientemente Sport, Natura eRelax. Insieme ai tradizio-nali percorsi di benesseretermale sono inclusi attivitàsportive, terapie psicologi-

che, terapie orientali, agopuntura. L’atti-vità della Borsa si inserisce all’interno diun mercato che durante l’ ultimo decen-nio ha conosciuto in tutta Europa un ver-tiginoso incremento del giro d’affari,trasformandosi da nicchia, in uno dei seg-menti che oggi registra il maggior tasso dicrescita (oltre il 150%).”E allora dati alla mano ben venga questonuovo segmento turistico: il nostro terri-torio ha senz’altro tutte le carte in regolaper ospitare lo sport, a patto che non ci silasci bloccare dalla pigrizia (non solo fi-sica) e da quel pizzico di chiusura alle no-vità che ha fatto già perdere in passatomolte sfide in partenza.

info su: www.varanolaketri.it

06 |www.schiamazzi.org

Page 7: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

L’associazione Cuochi Gargano eCapitanata, in occasione della chiu-sura dell’anno sociale, ha organiz-zato presso Tenuta Inagro di SanSevero il convegno Provinciale daltitolo “ Cucinare Mediterraneo intempo di crisi: consumare preferi-bilmente…!”. L’incontro voleva for-nire uno scambio di informazioni epareri da parte di istituzioni e set-tori lavorativi, in modo particolarequello Turistico e della Ristora-zione, per migliorare le condizionilavorative nella Provincia di Foggia.Tre i relatori a cui gli chef hanno po-tuto rivolgere i loro quesiti, la dot-toressa Pamela Iacovelli (Dietista),la dottoressa Rossana Di Leo (Diabeto-loga) e il dottor Michele Calabrese (Pre-sidente Associazione Italiana CeliachiaPuglia).“Negli ultimi cinquant’anni abbiamo as-sistito ad un cambiamento del modellodi vita umana: da un lato è cresciutal’aspettativa di vita, dall’altro abbiamoiniziato a fare i conti con l’obesità, che èdivenutamanmano un vero problema disalute pubblica con un sesto della popo-lazione mondiale (1 miliardo circa) chesoffre quindi di eccesso di grasso- esor-disce la professoressa Di Leo, docente tral’altro di medicina interna all’Universitàdi Foggia- in Italia la situazione non èmigliore: un bambino su tre è obeso etutto questo è dovuto ai fast food, allemerendine, ad uno stile di vita semprepiù sedentario. Se prendiamo infatti unafotografia degli anni Sessanta note-remmo fin da subito i bambini che gio-cavano per strada o con la bicicletta. Ibambini obesi di oggi sono persone chesaranno esposte da adulte a malattiecome ipertensione, problemi di lipidi eal sistema endocrino e quindi il diabete,quindi una carenza di insulina o un ri-dotto consumo del corpo della stessacon conseguente aumento di glicemia. Ildiabete è stato definito la malattia delterzomillennio negli anni il numero cre-

sce rapidamente e saranno oltre 350 mi-lioni i diabetici nel 2025 : crea disturbialla vista, ai reni, agli arti inferiori e pro-voca una diminuzione dai 5 ai 7 annidella speranza di vita. Il diabete inoltrerappresenta un costo sociale alto per lanostra società: nel ’98 si spendevano1505 euro annui per un paziente e attual-mente vengono spesi duemiliardi annuiin farmaci antidiabetici senza contare lamedia di venti giorni lavorativi persi ognianno da un diabetico. Il diabete è cau-sato da un gene presente sin dagli uo-mini primitivi per sopravvivere neimomenti di mancanza di cibo. Comecombattere quindi questa epidemia delTerzo Millennio? Stile di vita sano e cor-retto regime alimentare: qui entra ingioco la dieta mediterranea con i suoiprodotti di origine vegetale per la mag-gior parte e ricchezza di fibre e grassi po-linsaturi come l’omega 3, quest’ultimo diparticolare benefico alla pressione. Ladietamediterranea, intesa come stile ali-mentare e non come periodo di priva-zione, svolge un importantissimo ruolonella lotta all’obesità, al diabete, all’arte-riosclerosi, ad altremalattie cardiovasco-lari e ai tumori. Inoltre l’uso di prodottitipici ha un valore anche culturale ed an-tropologico dal momento che questadieta porta con sé un patrimonio di cul-

tura e tradizioni, ecco perché è stata pro-clamata patrimonio dell’umanità. Se ab-biniamo questa dieta all’attività fisica,visto che il 60 % della popolazione non lasvolge, andando in bici, salendo le scaleanziché l’ascensore, arriviamo ad unostile di vita veramente salutare”.Altro problema legato all’alimentazioneè senz’altro la celiachia. “La celiachia-spiega il dottor Calabrese dell’Associa-zione Celiachia- come ben sappiamo èun’intolleranza al glutine che non ha te-rapia farmacologica(quindi si può soloeliminare il glutine dall’alimentazione’.L’obiettivo della nostra associazione è in-formare e aiutare a creare network chefacciano sì che celiaco non venga consi-derato una persona ‘speciale’. In Italiasono 600 mila i potenziali celiaci, tra cui122 mila già diagnosticati (dato di no-vembre 2011): negli ultimi tempi con unamaggiore coscienza da parte deimedici econ lemigliorie dei mezzi diagnostici ab-biamo scoperto molti più casi con unrapporto 1 ogni 120 abitanti. Noi comeassociazione ci impegniamo a tutelareed informare i celiaci e non soprattuttonell’ambito della ristorazione: con il pro-getto ‘Alimentazione fuori casa’ abbiamocreato una rete di ristoratori seguiti dallanostra Associazione (cosa che dovrebbespettare alle ASL). Oltre 500 strutture

aassssoocciiaazziioonniissmmooSAPERI E SAPORI

Cucinare in tempi di crisi? C’è lacara antica Dieta Mediterranea

di Emanuele Sanzone

www.schiamazzi.org| 07

Page 8: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

nella sola Puglia chiedono di istituire deicorsi e cerchiamo di fare il nostro megliononostante le ristrettezze economiche.Come Associazione inoltre partecipiamoai tavoli tecnici ma anche formazione dicorpo docente, addetti alle mense… Ilproblema che ci sta più a cuore è sicura-mente la tutela del celiaco nel trovare iprodotti senza glutine: i costi di questiprodotti sono molto alti, se pensiamoche un chilo di farina senza glutine costadieci volte di più della farina normale,prezzo dato sia dalle materie prime sele-zionate, sia per le linee di produzionedelle aziende esclusivamente dedicate aquesti prodotti ma anche ad un po’ dispeculazione.”IL MENU’ DEI NOSTRI NONNI- Loscorso 17 novembre l’Unesco ha dichia-rato la dieta mediterranea patrimoniodell’umanità sia perché portatrice di unostile di vita sano, sia per i valori culturaliche questa dieta porta con sé. Il termine“Dieta” si riferisce all’etimo greco “stile divita”, cioè all’insieme delle pratiche, dellerappresentazioni, delle espressioni, delleconoscenze, delle abilità, dei saperi e

degli spazi culturali con i quali le popo-lazioni del Mediterraneo hanno creato ericreato nel corso dei secoli una sintesitra l’ambiente culturale, l’organizzazionesociale, l’universo mitico e religioso in-torno al mangiare. La Dieta Mediterranearappresenta un insieme di competenze,conoscenze, pratiche e tradizioni chevanno dal paesaggio alla tavola, inclu-dendo le colture, la raccolta, la pesca, laconservazione, la trasformazione, la pre-parazione e, in particolare, il consumo dicibo. La Dieta Mediterranea è caratteriz-zata da un modello nutrizionale rimastocostante nel tempo e nello spazio, costi-tuito principalmente da olio di oliva, ce-reali, frutta fresca o secca, e verdure, unamoderata quantità di pesce, latticini ecarne, e molti condimenti e spezie, iltutto accompagnato da vino o infusi,sempre in rispetto delle tradizioni di ognicomunità. “La dieta mediterranea è unmodello corretto di alimentazione –spiega la dietista Pamela Iacovelli- so-prattutto perché nel menù dei nostrinonni si annoverava stagionalità e tipi-cità, basti pensare al piatto di fave e cico-

rie o alla frutta d stagione, la freschezzae genuinità date dalla mancanza di grassisaturi o elementi dati dai prodotti chi-mici. Altri aspetti non trascurabili sono ladegustazione in compagnia dei prodotti(quando si mangia da soli spesso si scari-cano ansie ed emotività mangiandomale) o anche la presenza di microele-menti data anche da metodi di cotturapiù salutari a cottura lenta, basti pensareai tegami di coccio. Cosa consigliarequindi come ‘menù dei nipoti’? Pos-siamo dire innanzitutto di non saltaremai la colazione di latte, frutta e cerealiche non solo aiuta la lettura, l’ascolto,l’attenzione ma favorisce il senso di sa-zietà e il miglioramento dei parametrimetabolici. Preferire le proteine vegetali(legumi) che regolano meglio la glicemiae il colesterolo con una maggiore longe-vità di vita. Mangiare inoltre tanto pesceazzurro.”

Nell' ultima settimana di gennaio la Re-gione Puglia ha deliberato di istituire,sotto richiesta di Rodi Garganico e del-l'Istituto di Superiore "Mauro del Giu-dice",un Istituto Tecnico a indirizzoTrasporti e Logistica: ovvero la nuova de-nominazione dell'Istituto Nautico dopo laRiforma del duemilanove. L'istituto en-trerà in funzione nell'anno scolastico2012/2013.L'indirizzo Trasporti e Logistica è unascuola che forma lo studente "con ilmare", e non soltanto "per il mare". L'isti-tuto dovrebbe fornire una preparazionescientifica che consente allo studente diaccedere a tutte le facoltà universitarie,sia scientifiche e sia umanistiche, oltreche alle Accademie navali. Il corso di studiè costituito da un primo biennio comunea tutti gli istituti tecnici, ossia con un ca-rico settimanale di 32 ore di cui 20 ore diattività ed insegnamenti generali e 12 oredi attività e insegnamenti di indirizzo.

L'obbiettivo del primobiennio è di far appren-dere allo studente i saperi-chiave soprattuttoattraverso attività di labo-ratorio. Nel secondo bien-nio il carico totalesettimanale resta inva-riato, ma le ore di insegna-menti generali saranno 15 mentre quellidi indirizzo saranno 17. I due bienni do-vranno far acquisire le conoscenze pro-fessionali di settore. Il corso si dirama intre diversi indirizzi; il primo indirizzo è laConduzione Del Mezzo (capitano dilungo corso) e Conduzione Del Mezzo-Aim (capitano di macchina), il secondo èLogistica (tecnico della logistica) ed ilterzo è la Costruzione Del Mezzo (costrut-tore navale). Come si può notare il primoramo è diviso a sua volta in due parti:nella prima il perito con questa specializ-zazione possiede adeguate competenze

per inserirsi nel campodel controllo e monito-raggio ambientale. In-vece con la seconda parteil perito, dopo aver com-piuto la specializzazionesarà in grado di gestire econdurre impianti ter-mici, elettrici, meccanici

e fluidodinamici; inoltre possederà ancheconoscenze tecnico-scentifiche sulla co-noscenza degli impianti e delle macchine, e sarà anche in grado di occuparsi del di-sinquinamento e tutela dell'ambiente. Ladiramazione "Logistica" approfondisce leproblematiche relative agli aspetti riguar-danti il trasporto aereo marittimo e terre-stre. La specializzazione "Costruzione delmezzo" consente di essere in grado di ef-fettuare costruzioni, progettazioni, ripa-razioni, e trasformazioni di navi egalleggianti. Permette inoltre di inserirsinella carpenteria industriale.

Rodi, arriva l’istituto nauticodi Alessandro Stefania

08 |www.schiamazzi.org

Page 9: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

Per molti, le droghe fanno ormai partedella vita di ogni giorno e il loro uso fragli adolescenti è elevato. La legalità el’accettazione a livello sociale di una de-terminata droga spesso dipendono daimotivi per cui viene usata, dagli effetti eda chi la usa. Per esempio, l’uso dellamarijuana per il piacere personale è il-legale e considerato socialmente inac-cettabile damolti, ma il suo impiego peralleviare la nausea in un soggetto con uncancro in fase avanzata è legale i alcunipaesi ed è considerato accettabile damolti.Molte droghe, alcune legali ed altre ille-gali, alterano lo stato mentale. Alcuneinfluiscono sulle funzioni cerebrali ognivolta che vengono assunte, indipenden-temente dalla quantità; altre hanno ef-fetti sulla mente solo se usate in grandequantità o in modo continuo. Alcunedroghe colpiscono il cervello a tal puntoda generare il desiderio o la necessità diassumerle continuamente (bisognocompulsivo).I medici possono sospettare problemicreati dall’uso di sostanze stupefacentiquando notano cambiamenti del-l’umore o del comportamento. Si pos-sono allora porre domande specifichesulle possibili conseguenze di un usoprolungato di particolari droghe. Gliesami di sangue e delle urine sono tal-volta usati per confermare il sospetto diassunzione di sostanze con effetti sullamente.I problemi dati dall’uso di tali sostanzesono definiti in termini diversi, peresempio abuso, assuefazione e tossico-dipendenza.

L’abuso di droghe è l’uso di una so-stanza stupefacente senza un’esigenzaterapeutica, in quantità sufficiente-mente grande o per un periodo suffi-cientemente lungo da minacciare laqualità di vita o lo stato di salute e la si-curezza di chi la usa.La dipendenza da sostanze è un bisogno

irresistibile di continuare ad assumereuna sostanza con effetti cerebrali perprovocare piacere o alleviare ansia etensione ed evitare il malessere. Le so-stanze che provocano dipendenza pos-sono produrre euforia, sensazione diaumentate capacità fisiche e psichichee disturbi sensoriali. La dipendenza puòrivelarsi molto forte e difficile da supe-rare. L’organismo si adatta all’uso conti-nuo di una droga che producedipendenza, portando alla tolleranza ea sintomi da astinenza quando l’usoviene interrotto (o quando gli effettidella droga vengono bloccati da un’altrasostanza). La tolleranza è la necessità diusare quantità progressivamente mag-giori di una sostanza per riprodurre glieffetti raggiunti originariamente con laquantità iniziale.La tossicodipendenza è l’insieme dicomportamenti o di attività volti ad ot-tenere ed usare una sostanza da cui unsoggetto è dipendente. Generalmente ladipendenza interferisce con la capacitàdi lavorare, studiare o interagire normal-mente con la famiglia e gli amici. Va pre-cisato che un soggetto può diventaredipendente da sostanze illegali o legali,anche quando la sostanza viene utiliz-zata a fini terapeutici; tuttavia, quandounmalato di cancro in fase avanzata di-venta dipendente da un oppiaceo comela morfina, il suo comportamento non èabitualmente considerato una tossico-dipendenza. Infine, una tossicodipen-dente in gravidanza espone il feto allasostanza di cui fa uso. Spesso, nega almedico di assumere droghe o alcol; ilfeto può diventare dipendente e svilup-pare gravi malformazioni in seguito al-l’uso di sostanze da parte della madre.Dopo il parto, il neonato può presentareuna grave, se non addirittura letale, crisida astinenza, specialmente quando ilmedico non è stato informato della di-pendenza della madre.

Effetti e danni all’organismo derivanti

dall’abuso di alcune sostanze:Alcol. Poiché l’alcol viene as-

sorbito più velocemente di quanto nonvenga metabolizzato ed eliminato dal-l’organismo, i livelli di alcol nel sanguesi innalzano rapidamente. Gli effettipossono manifestarsi entro pochi mi-nuti. Piccole quantità di alcol puro (peresempio 1-3 bicchieri) possono agirecome stimolante, spesso rendendo ilsoggetto stordito e logorroico e, a volte,persino irascibile e violento. Quantitàmaggiori deprimono le funzioni cere-brali e determinano movimenti rallen-tati, alterati, equilibrio instabile esonnolenza. Manmano che l’alcol vienelentamente metabolizzato, il processopuò invertirsi; di conseguenza una per-sona sedata diventa di nuovo agitata eviolenta. Quantità molto elevate pos-sono portare a coma e morte. Il con-sumo prolungato di quantità eccessivedi alcol danneggia molti organi e tra ipiù comuni effetti dannosi vanno ricor-dati: anemia, esofagite, gastrite, ulceragastrica, epatite, steatosi epatica, cir-rosi, pancreatite, tumori dell’esofago-stomaco-fegato-pancreas, aritmie,scompenso cardiaco, ipertensione arte-riosa, ictus, confusione mentale e ri-dotta coordinazione, alterazioni dellamemoria a breve termine, psicosi, dete-rioramento dei nervi delle braccia edelle gambe.

Oppiacei. Gli oppiacei hannoun legittimo impiego medico come po-tenti antidolorifici. Questi compren-dono codeina (che ha un bassopotenziale di dipendenza), ossicodone(spesso in associazione con paraceta-molo), meperidina, morfina, pentazo-cina e idromorfone [l’eroina, illegale inquasi tutti gli stati, ma utilizzata in al-cuni paesi in un numero molto limitatodi indicazioni terapeutiche, è uno deglioppiacei più potenti]. Gli oppiaceihanno molti effetti, sono forti sedativi erendono calmi e introversi. Possonoanche produrre euforia, a volte solo per-

mmeeddiicciinnaa ee ssaalluuttee

Uso e abuso di sostanzea cura di Pasquale De Luca - Specialista in Medicina Interna Dirigente Medico di I° Livello Struttura Complessa di: Cardiolo-gia Clinica e d’Urgenza - Unità di Terapia Intensiva Coronarica Ospedale “T. Masselli-Mascia” San Severo

www.schiamazzi.org | 09

Page 10: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

ché un forte dolore è stato alleviato. Altripossibili effetti comprendono stipsi,cute calda o arrossata, ipotensione arte-riosa, prurito, pupille ristrette, respirolento e superficiale, bradicardia, ipoter-mia, confusione mentale.

Ansiolitici e sedativi. Gli ansio-litici e sedativi riducono lo stato di vigi-lanza e possono portare a eloquiorallentato, incoordinazione, confusionee rallentamento del ritmo respiratorio.Questi farmaci possono rendere un sog-getto alternativamente depresso e an-sioso. Alcuni soggetti presentano perditadi memoria, incapacità di giudizio, dimi-nuzione della soglia di attenzione e labi-lità emotiva.

Marijuana. Il consumo di mari-juana (cannabis) è molto diffuso specietra i giovani e, viene comunemente fu-mata sotto forma di sigarette (spinelli)fatte con il gambo, le foglie e le cime fio-rite della pianta secca. La marijuana de-prime l’attività cerebrale, provocandouno stato sognante nel quale le idee ap-paiono sconnesse e incontrollabili. E’leggermente psichedelica, defor-mando e amplificando la percezionedel tempo, dei colori e dello spazio.I colori sembrano più luminosi, isuoni possono sembrare più alti el’appetito può essere maggiore. Lamarijuana allevia generalmente latensione e dà un senso di benesseree di esaltazione, provocando altempo stesso una diminuzione dellecapacità motorie, per cui può esserepericoloso guidare o manovrare at-trezzature pesanti. I soggetti checonsumano quantità cospicue di mari-juana possono diventare confusi e diso-rientati.

Amfetamine. Tra i farmaci clas-sificati come amfetamine vi è l’amfeta-mina, la metamfetamina (speed, crystal)e la metilendiossimetamfetamina(MDMA, Ecstasy o Adam). Le amfeta-mine aumentano la vigilanza (riducono

l’astenia), innalzano il livello di concen-trazione, riducono l’appetito e aumen-tano le prestazioni fisiche. Possonoprovocare una sensazione di benessere,euforia e disinibizione. Oltre a stimolareil cervello, le amfetamine aumentano lapressione arteriosa (fino a determinareun ictus!) e la frequenza cardiaca. Sonostati osservati attacchi di cuore, persinonei giovani atleti.

Cocaina. La cocaina produceeffetti simili a quelli delle amfetaminema è uno stimolante molto più potente.Essa provoca un senso di estrema vigi-lanza ed euforia, fa anche aumentare lapressione arteriosa e la frequenza car-diaca e restringe i vasi (vasocostrizione).Tali effetti possono provocare un infartodel miocardio, anche in soggetti moltogiovani. Altri effetti comprendono stipsi,lesioni intestinali, estremo nervosismo,convulsioni, allucinazioni, insonnia, de-liri paranoici, comportamento violento.

Allucinogeni. Gli allucinogenicomprendono LSD (dietilamide del-l’acido lisergico), psilocibina, mescalina

(peyote) e 2,5-dimetossi-4-metamfetamina (DOM, STP). Questedroghe distorcono le sensazioni uditivee visive, per cui il pericolo principale chesi corre usando queste sostanze è costi-tuito dagli effetti psicologici e dalle alte-razioni della capacità di giudizio cheesse provocano.

Fenciclidina. La fenciclidina

(PCP, polvere degli angeli) deprime lefunzioni cerebrali; poco dopo l’assun-zione, i soggetti appaiono in genere con-fusi e disorientati. E’ possibile che nonsappiano dove sono, chi sono o che ora ogiorno sia. Altri possibili effetti derivantidall’uso di queste sostanze compren-dono ipersalivazione, aumento della su-dorazione, ipertensione arteriosa,tachicardia, allucinazioni, convulsioni,ipertermia.

Conclusioni: la dipendenza da sostanzesi sviluppa in maniera complessa e nondel tutto chiarita. Tale processo è in-fluenzato dalle proprietà delle sostanzepsicoattive, dalle caratteristiche fisichepredisponenti del consumatore, dallasua personalità e classe socioeconomicae dal suo contesto culturale e sociale.I fattori che conducono all’abuso e alladipendenza, possono includere la pres-sione dei coetanei o del gruppo, un disa-gio emotivo che viene alleviato sul pianosintomatologico dagli effetti specificidella sostanza (molto spesso infatti, dro-

ghe e/o alcol vengono assunti perottenere uno “sballo” o un’altera-zione dello stato di coscienza ma,l’illusione di uno “sballo” non puòné deve mettere a rischio la propriavita e quella degli altri!), l’aliena-zione sociale e gli stress ambientali(in particolare se accompagnati dasentimenti di impossibilità di cam-biare le cose o di conseguire i propriobiettivi). Molti fattori sociali e glistessi mass media possono contri-buire all’aspettativa che le droghe

possano alleviare un disagio in modo si-curo, oppure che possano gratificare deibisogni. In parole povere, l’esito del con-sumo di sostanze dipende dall’intera-zione tra la sostanza, il consumatore e ilcontesto.E allora lo “sballo” che possiamo pro-porci di ottenere è solo quello di miglio-rare il nostro tessuto sociale!

10 |www.schiamazzi.org

C. Brigida & L.A. Cicilano SncAgenzia Generale

Via della Croce, 1 - Manfredoniatel.0884 58376 fax 0884 516351

Ispettorato AgenzialeC.so Giannone, 166 - Cagnano V.Tel 0884 88008 fax 0884 854277

via Pegaso snc - 71010 CAGNANO VARANOtel/fax 0884/88517 cell. 333/[email protected]

Page 11: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

Lucio Dalla lo scorso 4 marzo avrebbe com-piuto 69 anni, e inveceproprio inquel giorno èstato celebrato il suo funerale; qualche giornoprima, invece, un infarto ha spento la vita diunodei più grandi cantautori dellamusica ita-liana. Dalla aveva appena inaugurato il suonuovo tour europeo- di cui era molto con-tento- che ha avuto inizio a Montreaux (Sviz-zera) di cui era molto contento e che sarebbeterminato il 30marzo 2012 a Berlino.L’ultimaapparizionediDalla inpubblico risaleall’ultima edizione del Festival di Sanremo alquale aveva partecipato con il brano ‘Nanì’ in-sieme a Pier Davide Carone, egli era salito sulpalco sanremese per dirigere l’orchestra du-rante l’esecuzione del brano.La vita privata di Dalla rimase sempre avvoltadaunvelodi riservatezza, l’unica cosa evidenteera il suo rapporto con la fede: credeva moltoin Dio.La fede cristiana era il suo unico punto fermo,

l’unica certezza in una società come la nostracheogni giornodiviene semprepiù complessa,un uomo sempre disponibile, generoso, sem-plice e umile. Per lui la morte era solo ‘La fine

del primo tempo’. Inizia la sua carriera appas-sionandosi al jazz e negli stessi anni va a San-remo, successivamente assistiamo alla suaprima apparizione sugli schermi con i cosid-

detti ‘musicarelli’.Diventa cantautore e firma molti capolavoricome ‘L’Anno che verrà’, ‘O Milano’, ‘BanamaRepublic’, e il suomassimocapolavoroCaruso.Dopo Caruso si concentra sempre più sullemusiche con arrangiamenti pop e meno suitesti.Dalla amava stupirsi e stupire inoltre sap-piamo cheDalla amavamoltissimo la natura eilmare e infatti da piccolo andava in vacanza aManfredonia. Il suo amore per la Puglia lo ac-compagnò per tutta la vita, tanto da spingerload aprire uno studio di registrazione con tantodi villa alle Isole Tremiti. Lui stesso si è sempredefinito un ‘tremitese’. Egli si è sempre battutoper la difesa del territorio tanto da organizzareil 30 giugno 2011 un concerto per dire no alletrivellazioni inmare. Interamente scritto e regi-strato in questo studio di registrazione è l’al-bum ‘Luna Matana’ che è una vera e propriacelebrazionedell’amoreper lanatura e ilmare.

ccuullttuurraaMUSICA E PAROLE

www.schiamazzi.org| 11

Lucio Dalla, garganico dentrodi Federica Carbonelli

È stato presentato al liceo di Cagnano, il librodi Massimiliano Arena : la Sindrome di Cyrano, nel quale si intrecciano una vicenda penale,uno scandalo, una storia d'amore, il rapportotra padre e figlio e tanta poesia.Questo volume sostiene la pre-senza di due clown dottori profes-sionisti della Dottor SorrisoONLUS nel reparto di onco-ema-tologia pediatrica dell’ospedale diSan Giovanni Rotondo. Da diversianni, questi amici accompagnanole difficili giornate dei bambini ri-coverati. Oggigiorno viene minac-ciata la dismissione di questopreziosissimo servizio per carenzadi fondi. Questo libro, da solo, nonpotrà di certo recuperare tutto ilnecessario perché ogni anno i dueclown dottori facciano visita ai pic-coli pazienti, ma può essere un ini-zio e una forma disensibilizzazione.È la storia è di un 17enne che si chiama Lev,nato in una borgata di Roma, con madre alco-lizzata e padre sarto; il suo rapporto con i ge-nitori è quasi inesistente dal momento che lamadre pensa solo bere e il padre per mandareavanti la famiglia passa tutto il suo tempo a la-

voro. Il romanzo inizia con un episodio nelquale Lev dopo essersi fatto una canna e qual-che bicchierino di più entra nel ristorante incui stavano cenando Samantha, una sua amicadella quale si era innamorato e un suo amico.

Lev, carico di gelosia e sotto ef-fetto di alcool, picchia il ragazzo:avendo precedenti violenti vieneprocessato e affidato ad una co-munità che accoglie minori conprovvedimenti penali per unanno. Per evitare che venisse por-tato in un carcere minorile acausa della sua fedina penare ilgiudice gli da l’opportunità di ri-farsi lavorando quotidianamentein una biblioteca e regalandogliun libro, Cyrano de Bergerac ilquale farà venir fuori il vero Lev eche per lui diventa un'ossessione.Il padre, nel frattempo resosiconto della sua assenza nella vita

del figlio vuole rimediare, e chiede dei giorni dipermesso e approffita delle sue pause pranzoper andarlo a trovare e gli sta vicino. Lev iniziaa dedicarsi alla poesia e in questa bibliotecascopre uno scandalo. La biblioteca nella qualelavora è una copertura per degli sperimentiscientifici nel quale le cavie sono anziani ter-

minali. Lev insospettitosi delle troppe coinci-denze con le morti di questi anziani, si mettesulle tracce di chi era dietro a tutta questa sto-ria, e viene a scoprire la verità con conseguenzepoco piacevoli, di fatti viene picchiato. Decidequindi di trasferirsi a Firenze dove inizia a scri-vere poesia per strada senza mai rivelare la suavera identità perché sarebbe stato un rischio.Un giorno però incontra Jamila, una ragazzabellissima che presto diventa la sua ragazza.Una sera Lev e Jamilia nella loro roulotte ven-gono aggrediti da tre uomini, e fortunamentesalvati da un cacciatore che abita nelle vici-nanze. Dopo quella notte i due si dividono per-ché Jamilia è in ospedale dove Lev non puòandare. Dopo qualche tempo Lev si rimettesulle sue tracce e scopre che nel frattempo siera sposata e per dimenticarla se ne va a Da-masco. Arriva il tempo di testimoniare al pro-cesso contro le crudeltà che nascondeva labiblioteca, mentre una scorta della polizia loaccompagna vengono assaliti. Nonostante lasparatoria riescono a salvarsi. Di seguito al pro-cesso Lev decide di partire per dimenticare einiziare da capo ma mentre è in aeroporto inattesa di quell’aereo che gli avrebbe dato lapossibilità di una nuova vita, accade quello chemai si sarebbe aspettato…

Un libro per il Dottor Sorrisodi Caterina Di Biase

Page 12: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

Credevate che ci fossimo dimenti-cati di loro, ma, tutt’altro…abbiamosolo atteso che il loro percorso arti-stico e musicale si evolvesse ulte-riormente. Di chi stiamo parlando?Dei Franklin naturalmente, la bandche,aggiudicandosi il primo posto ,la scorsa estate, ha infiammato glianimi del pubblico della V edizionedel Cagnano Living Festival.Ma partiamo dall’inizio, chi sono iFranklin? La band è formata daAlessandro Di Lascia, PasqualeArena, Marco Tricarico e MatteoGrieco, quattro ragazzi di tutto fascino etalento, partiti da Manfredonia e appro-dati (soltanto per ora…) al Piper diRoma, locale che ha visto l’esordio dibuona parte degli artisti facenti parte delmagnifico panorama della musica Ita-liana di “qualche” anno fa’. La band si-pontina , che si è esibita nello storicolocale romano lo scorso novembre, è ar-rivata alla finale del contest nazionaleTour Music Fest ed ha vinto numerosiconcorsi locali, come appunto il Ca-gnano Living Festival e l’ArtefacendoRock. Non solo: nel 2004 sono approdatialla finale di uno tra i più importanticoncorsi della nazione, l’i.Tim tour,avendo così la possibilità di esibirsi da-vanti ad un vastissimo pubblico in PiazzaDuomo aMilano; l’anno successivo dallostesso concorso, la band giunge a Torinoalla finale dell’i.Tim tour. Il 2006 è invecel’anno in cui vincono, con un brano ine-dito, il concorso nazionale “Pop RockContest”.I Franklin hanno scommesso tutto sullaloromusica e il loro impegno è stato benpremiato dai successi raccolti nel tempo.A cosa aspirate con le vostre esibizioni?“Sicuramente il nostro obiettivo è quellodi trasmettere emozioni attraverso lamusica dal vivo” – racconta Alessandrodi Lascia, frontman , cantante e autore

dei testi delle canzoni della band: “I testinon sono mai ispirati dalle altre canzonima da concetti presi dai romanzi o daifumetti che hanno qualcosa di assurdoed estremo, non la narrativa tradizionale.Per fare alcuni titoli penso al “Fight Club”o a i fumetti americani di Davis. Mi piac-ciono i visionari: cerco tematiche popo-lari ma con aspetti non proprio scontaticome ,per esempio, ‘La Città dei Clown’che parla del nostro Paese e di ‘un pa-gliaccio senza trucco’ fotografandoquindi la nostra ipocrita società. O an-cora ‘Il Segno’ che invece affronta tutt’al-tra tematica, il rapporto Uomo-Dioraccontando di un Dio che aspetta unsegno dall’uomo ( e non il contrario):chiarisco che non sono un supercre-dentema credo in una Entità superiore anoi e a qualcosa aldilà della vita. “Rain epiove” (vincitrice del Living Festival) o“Venere di cartone” invece parlanod’amore.”Quando è nata la tua passione per lamusica? “La mia passione per la musicanasce essenzialmente a tredici anniquando cantando per divertimento sco-prii che il canto mi piaceva ed era unavera e propria valvola di sfogo per me.Iniziai a sentire il bisogno di chiudermiin me stesso per creare, passare il tempoma soprattutto comunicare. Sì perché

quando un artista sta sul palco comu-nica dei pensieri che con il parlato nondirebbe mai perché in quel momento ècome se si scindesse in due: la persona el’artista, quest’ultimo ruolo assumequasi l’aspetto di unamaschera e le coseche dici cantando è come se in realtà ledicesse un’altra persona attraverso lamusica. Quando abbozzo qualcosa,spesso al mattino, non so neanche iodove voglio arrivare, poi componendo ecolgo il senso di quello che sto scri-vendo” . Nel 2008 Alessandro Di Lascia,partecipa assieme ai Frank Head al 58°Festival di Sanremo, conseguendo il pre-mio della critica “Mia Martini”: “Da pic-colo vedevo tutto Sanremo e davo anchei voti agli artisti: è un’ottima occasioneper far vedere la tuamusica. Lamagia delFestival è che il giorno prima non ti filanessuno mentre il giorno dopo la gentequasi ti salta addosso e questo è il latopiù materiale. Dall’altra parte è stataun’avventura veramente stressante: ave-vamo fatto solo due prove in teatroprima della prima serata, nemmeno a icontest locali ci riducevamo così. Sonostati giorni intensissimi con interviste,incontri uno dietro l’altro . E’ stata unabella esperienza- conclude Di Lascia-anche se il gruppo poi si sciolse per pro-blemi interni e ognuno ha scelto la sua

ssoonnoorriittaa’’MUSICA SARA’

12 |www.schiamazzi.org

Franklin, dal Living al Piper

di Iolanda Carbonelli

I vincitori dell’ultima edizione del concorso musicale del Living non si sonofermati ma hanno continuato a coltivare la loro passione con risultati notevoli,come le semifinali del Tour Music Fest nel celebre locale romano

Page 13: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

strada, ma siamo rimasti comunque inottimi rapporti”.E i Franklin? Perché “Franklin”? “Il nome‘Franklin’ è stato scelto perché abbiamopensato quasi ad una persona che si ma-nifestasse dinanzi a noi quando suo-niamo, una sorta di nuova entità. Il nomemi ha quasi ‘perseguitato’ dai libri allemarche di mazze da baseball, ai film:sembrava quasi che fosse già scritto, chedovesse essere quello. È un nome un po’sinistro che evoca senz’altro mistero. E’lui che ha scelto noi.”.Se dico Cagnano Living Festival? “Il Ca-gnano Living Festival è stata senz’altrouna bella esperienza, un modo per farciascoltare e fare musica, ‘testare’ gli ine-diti in modo tale da vedere la reazioneimmediata del pubblico. Certo non ciaspettavamo di vincere , sia per non pec-care di presunzione e sia perché non sa-pevamo come avrebbe reagito la gente.

Inoltre, non ci aspettavamo di vincere,perché siamo molto autocritici anchesulle piccolezze e sui dettagli. Dal vivo,senz’altro, si sta ad un livello più altodella registrazione. È difficile emergere inun mondo dove tutti possono promuo-vere la loro musica, uccidendo quindi leband che invece investono e spendonosoldi per aprirsi una strada. L’esperienzadel Living l’abbiamo vissuta con moltatranquillità, sono anni che partecipiamoa contest musicali in tutta Italia. Dopo ilLiving Festival - racconta di Lascia- sonotornato a Milano dove sto cercando dipromuovere la nostra musica. Di solitoveniamo apprezzati solo per le nostreperformance, i testi vengono presi pocoin esame mentre al Tour Music Fest èstato valorizzato anche questo aspetto.Arrivare in semifinale in un concorso cosìimportante a livello nazionale è già unagrande conquista”.

Come su detto, la vittoria dei Franklin ha“surriscaldato” gli animi di altri concor-renti che, su suggerimento altrui, hannolanciato serie accuse di plagio verso i vin-citori, sostenendo che il loro inedito“Rain e Piove” fosse un calco della can-zone Search and Destroy dei Thirty Se-cond to Mars. Accusa presto cadutagrazie all’intervento dei giurati e alle nor-mative vigenti riguardo al plagio musi-cale, in quanto la legge e le varie sentenzeparlano di plagio solo se si copia la me-lodia per un determinato numero di bat-tute, quindi andando a copiare la lineamelodica, in questo caso le somiglianzeriguardano solo l’arrangiamento.

www.schiamazzi.org| 13

Sono partite ufficialmente le iscrizioni al concorso musicale del Living Festi-val, promosso dall’Associazione Schiamazzi, giunto alla sua sesta edizione.Le finalità principali del festival sono promuovere la cultura, la musica, le artie la creatività dei giovani.PARTECIPAZIONE- Ogni partecipante dovrà presentare quattro brani (di lun-ghezza standard- max 5 minuti) di cui uno necessariamente inedito, cioèmai pubblicato e mai eseguito in una manifestazione pubblica. La parteci-pazione è aperta a tutti gli artisti (singoli, duo o gruppi), ed a tutti i generimusicali. La domanda di iscrizione sarà valida solo se verrà utilizzato il mo-dulo online sul sito ufficiale della manifestazione ed effettuata entro le 24del 31 maggio 2012LA NOVITA’ 2012 – L’esito del concorso sarà ottenuto dalla somma dei votiottenuti online dagli artisti nei giorni antecedenti alla finale (con un’in-fluenza del 10% sull’esito), dalla giuria demoscopica composta da giovanidai 18 ai 35 anni con esperienze in campo musicale (40% dell’esito) e dauna giura di esperti in campo musicale, presieduta da Roberto Parisi corri-spondente di RTL 102.5 (restante 50%). La giuria demoscopica sarà compo-sta giovani che faranno domanda di giurato scelti in base curriculum (verràpubblicato un bando apposito).Il Living è divenuto ormai un appuntamento per l’estate garganica e a provadella serietà e della qualità artistica della manifestazione, i vincitori dellepassate edizioni hanno dato prova del lor talento anche su scala nazionale.info e iscrizioni su www.cagnanolivingfestival.com

Cagnano Living Festival 06.2012: apertele iscrizioni al concorso musicale

Page 14: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

Attore, cantante, cabarettista, intratteni-tore, animatore, presentatore…tantedefi-nizioni in un solo nome, Federico Perrotta: uno showman a tutto tondo.Federico,benvenuto su“Schiamazzi”!Partiamoconalcunedomandedi rito:Chiè Federico?“Federico sono io! Ma che domande!Scherzoovviamente, Federicoèun ragazzoche sogna ... non solo la notte,ma anche ilgiorno ad occhi aperti: lamattina, durantel'allenamento in palestra, mentre fa laspesa, quando va a pranzo fuori, inmezzoal traffico romano, sul treno, sull'aereo,sulla metro ... insomma prima di tutto Fe-derico è un sognatore, poi è anche uno alqualepiacemangiare…enonsai quanto!”.Quandoeri ragazzino,primadiproiettartinel mondo dello spettacolo, cosa avrestivoluto fare da grande?“Ok, è arrivato il momento di dirlo! in unperiodo che va dai nove ai tredici anni, eroconvinto che da grande avrei voluto fare ilprete. Non lo so spiegare, forsemi attraeval'ideadell’omelia ai fedeli, che consideravoin egualmodopubblico di uno spettacolo.Mi auguro di non essere stato blasfemocon questamia ... “confessione”“.Quando comincia e come scopri la tuapredisposizione per questo che diverràpoi il tuomestiere?“Mio padre … è stato lui ad accorgersi diun figlio rompiscatole ed impiccione cheamava raccontare le barzellette, imitare iparenti e ingegnare scherzi ai nonni… in-somma aveva capito che quella goliardiainfantile poteva essere il primomattone diun mestiere. Poi in quinta elementare or-ganizzai, scrissi e realizzai lamia prima re-cita ... abbastanza precoce, no? “Poi lapartenza e il trasferimentonella ca-pitale…dicci un po’.“Nel 2001 incomincio frequentando il la-boratorio “Duse” diretto da Francesca DeSapio volto allo studio del metodo di reci-tazione Stanislasky/Strasberg, in seguitom’interesso al mondo delmusical e parte-cipo ad un corso intensivo di musical –theatre, poi ...”Vieni selezionatoperun’importanteacca-demia di spettacolo e lì comincia anche ilrapporto/amicizia con i fratelli Claudio ePino Insegno… raccontaci.

“Già…comeesame finaledel corsodimu-sical – theatre occorreva sostenere un pro-vino per un musical che sarebbe stato poidirettodal registaClaudio Insegno. Inquel-l’occasione vengo selezionato per “Josephe la strabiliante tunica dei sogni in techni-color” e così ho modo di entrare in con-tatto con i fratelli Insegno che tra l’altrostavano dando vita all’accademia di spet-tacolo “Tuttinscena” che poi sarebbe di-ventata “Accademia Corrado Pani”.Insieme è nato un percorso di vita forma-tiva e lavorativa che ci ha portati a recitarein teatri del calibrode“Il Sistina”,“Il Parioli”e “AuditoriumParco dellaMusica”. Io devotantissimo ai fratelli Insegno: Claudio miha insegnato cosa vuol dire comicità, Pinotra le tante cose anche la duttilità di un at-tore che all'occorrenza deve saper esseretecnico, organizzatore, relatore, etc…”.Il teatro è e rimane il tuo primo amore,all’improvviso, però ti si presenta davantiuna grande opportunità televisiva. Nel2007entri a farpartedi“Staseramibutto”su Raiuno…“Ho un ricordo vivo ed emozionante diquella che consideropermeun'esperienza

unica. Indimenticabile e forgiante è statolavorare conunaproduzione televisiva cosiimportante come “Ballandi” (la stessa diFiorello edi tutti gli showdel sabato seradiRaiuno), con un gruppo autorale incredi-bile e nel mio caso, con un mito comeCarlo Pistarino che ha fatto da spalla aimiei sketch, pernonparlare infinedella di-rezione di un maestro come RobertoCenci. “Il pubblico ti adora e ti segue fino alla fi-nale, descrivici quella serata.“Beh ... posso solo dire che ad accompa-gnarmiquella sera, c’erauna stella chebril-lava dall’alto. “Dopoèun’escalationdi successi…finoadapprodare nel 2008 nella storica famigliade“Il Bagaglino”,capitanatadaPingitore.Che cosa ha significato per te?“La realizzazione di un sogno! Pensate, aquattro anni ero solito fermarmi davantialla tv quandocomparivaun tipo strano insmoking, con gli occhiali grandi e spessi econ un cappello stranissimo… era OresteLionello in “Paradise”. Lavorare venticin-que anni dopo con lui e colmaestro Pingi-tore mi ha semplicemente lasciato senza

rriifflleettttoorrii ssuu......SPETTACOLO, SOCIETÀ E COSTUME

14 |www.schiamazzi.org

Federico Perrottadal nostro inviato a Roma Berardino Iacovone

Attore, cantante, cabarettista... a tu per tu con il celebre shownman che ainostri microfoni afferma: “Sono pazzamente innamorato della vita!”

Federico Perrotta

Page 15: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012

parole! “ Il successo televisivo e teatrale non ti hamai allontanato dalla tua terra, dalla tuafamiglia e dalla tua gente, come mai que-sto profondo legame?“Se devo essere sincero, non lo so! Le radicifamiliari sono sempre state fondamentali,ma qui c'è altro ... probabilmente si trattaanche di un attaccamento a quella deter-minazione tipica degli abruzzesi e dellepersone del sud in genere. “Hai viaggiato in lungo e in largo l’Italia,portando la tua energia in ogni dove. In-somma riesci a catturare l’affetto e la sim-patia di tutto il pubblico … da cosa èdovuto?“Mi diverto sul palco come un bambino masoprattutto mi diverto con chi mi è davanticon semplicità ed autoironia … penso chela gente se ne accorga e apprezzi. “Tra uno spettacolo e un programma tv, c’ètempo per l’amore?“Ormai non ci speravo più! E invece … daquasi un anno sto vivendo una relazioneche sa scaldarmi tanto l’anima! Sono sor-preso dal benessere che questa storia riescea darmi e lei è veramente una persona stra-ordinaria e folle, perché scegliere di stare almio fianco non è semplice! Questo mi fapensare a cose molte importanti ma … èancora presto! “Tornando ad oggi … dopo “Quelli dell’in-

tervallo Cafè”, “Co-lorado” e la tournèecon Biagio Izzo,quali sono gli impe-gni attuali e le pros-sime tappe?“Intanto m’impe-gno a capire cosaaccadrà in questo2012 che si pro-spetta essere moltoduro da affrontare,ma non ho paura!Poi ogni lunedì finoa fine marzo, sonoin onda su CanaleItalia con la trasmis-sione “La canzoneregina” al fianco diMatilde Brandi. Afine marzo invece,sarò in scena con unnuovo spettacolofirmato sempre daPingitore con prota-gonisti Martufello e Pamela Prati. Dopodi-ché vedremo. nel frattempo mi do da fare.“Sappiamo che sei capitato qualche volta interra pugliese … verrai ancora?“Assolutamente sì! Voglio tornare e stare al-meno sei giorni all’ingrasso. Adoro tutta laPuglia, dal Gargano al Tarantino, per non

parlare del Salento!”.Federico, dacci la mi-glior definizione di testesso.“Pazzamente inna-morato della vita!”Abbiamo terminato... ma prima l’ultimarichiesta, un saluto atutti gli affezionatilettori di “Schia-mazzi”.“Sentite … io non visaluto perché dovre-ste smettere di dar fa-stidio la notte contutti questi … va behdai, un bacio a tuttivoi amici chiassosi! “Ringraziamo dicuore Federico Per-rotta per quest’inter-vista! Un’artista chesa bucare lo schermocon il suo sorriso, la

sua simpatia, il suo talento e la sua umiltà.Questo istrionico showman merita un cre-scente di successi e una presenza fissasulle tv nazionali. Noi tutti incrociamo ledita e intanto ci godiamo la sua comicità a360°.

www.schiamazzi.org| 15

“Il futuro appartiene a coloro checredono alla bellezza dei propri sogni”

(Eleanor Roosvelt)

Dieci anni di Schiamazzi, chi l’avrebbemai detto! Grazie a tutti!

SCHIAMAZZI MAGAZINE anno VIII, n. 2|Aprile 2012

A cura dell’Associazione Schiamazzi, confe-rita del Premio Giulio Ricci 2009 per l’im-pegno sul territorio e affiliata all’ A.I.C.S(Associazione Italiana Cultura e Sport)

PER CONTATTARCI: REDAZIONE: Via Orti 5 –71010 CAGNANO V.(FG) c/o Studio Abitare TEL/SMS: 327.007.2006 FAX:0884.8326 WEB schiamazzi.orgMAIL: [email protected]. RESP. Matteo Palumbo

IN REDAZIONE Federica Carbonelli, IolandaCarbonelli, Michele Cicilano, Caterina DiBiase , Giovanni Di Fiore , Emanuele San-zone, Matteo Sanzone, Alessandro Stefania

COLLABORATORI ESTERNI Berardino Iaco-vone

Schiamazzi aderisce all’Associazionismo At-tivo del Gargano, al Comitato della Tuteladel Mare del Gargano, al Comitato per l’Ae-roporto di Capitanata e del Sistema TuristicoGargano, al Movimento artistico europeo‘White Cube’, alla Rete delle Associazionicontro le trivellazioni alle Isole Tremiti.

Schiamazzi ha ricevuto il Premio Saccia2011- Premio Speciale per l’informazione

Page 16: Schiamazzi n.2 - Maggio 2012