Schiamazzi n.1 Gennaio 2012

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Magazine dell'Associazione Schiamazzi di Cagnano Varano

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Invito a fare una cosa semplicissima:aprire su internet Google Map digi-tando il nome del nostro paese e met-

ter la visualizzazione mappa dal satellite.Questa immagine mi ricorda molto la me-tafora dell’aia che ci fece sì feroci del Pa-radiso di Dante, un giardino in cui sicompiono le malefatte umane ma che dal-l’alto mostra tutta la sua bellezza. La me-tafora si può applicare anche al nostropaese: una zona bellissima, a detta diamici forestieri, dove però al suo internoognuno tende a fregare l’altro. Peccatoperò che a furia di stare sempre attenti afregare il prossimo, siamo rimasti fregatitutti anche quelli che pensano di aver fot-tuto il resto della comunità. Naturalmenteil fenomeno poi lo si riscontra in tutti gliambiti, dall’economia alla politica, dallasocietà ai singoli ambienti lavorativi. Unasorta di mobbing collettivo che negli anniha avuto delle conseguenze veramentepari alle alluvioni di recente memoria,dove tutte le opere fatte dall’uomo sonovenute via come i segni di matita dopoaver strofinato il foglio con la gomma. Daun lato non ci si meraviglia, dal momentoche Hobbes già nel Seicento diceva chel’uomo è lupo per gli altri uomini, maforse qualche decennio fa la questione erapiù controllata. Mi piace immaginare lescene di quando il paese si riduceva al Ca-vuto o al Casale, dove tutti erano controtutti, dove si spettegolavano l’un con l’al-tro ma che alla fine ci si voleva bene e neimomenti di bisogno- nonostante le liti dabalcone a balcone- una mano la si davasempre. È vero, sia come meridionali, siacome italiani diamo il meglio di noi solonelle emergenze, peccato che molte diqueste si possono evitare. Tornando allafoto area ogni anno che passa penso che inostri guai abbiano una matrice quasi di-vina, non solo dal momento che abbiamoperso fede e valori (si pensi alle scarneprocessioni dei Santi Patroni) ma perlopiùa volte mi chiedo se Dio stesso non ci pu-nisca per il fatto che non sappiamo sfrut-tare le nostre risorse, un po’ come laparabola dei talenti che ci raccontavano al

catechismo, dove appunto il servo cheaveva sotterrato i soldi senza investirli emoltiplicarli veniva biasimato. Continuando a delegare e scaricare le no-stre colpe l’uno con l’altro alla fine ilconto è arrivato per tutti. Crisi economicainternazionale a parte, Cagnano è arrivataad un punto della sua storia in cui devesemplicemente capire se cambiare o mo-rire. È vero anche che per rinascere biso-gna morire dentro e toccare il fondo, maho la netta impressione che più che toc-care il fondo, siamo diventati dei cam-pioni di speleologia visto che oltre atoccare il fondale abbiamo anche iniziatoa scavarcelo. Ma non sono pessimista.Cagnano è un grande paese e quandovuole riesce a ottenere grandi risultati.Penso alla sagra o all’alto numero di do-natori di sangue, penso alle menti emi-grate altrove e ora sistemate in moltisettori, penso ancora a geni come Nicola

D’Apolito o a uomini come Carmelo Palla-dino.Nella nostra quotidiana emergenza dob-biamo prenderci le nostre responsabilitàcome comunità e come singoli cittadini,pensando a quello che potevamo fare eche alla fine non abbiamo fatto, o al con-trario di cosa non dovevamo fare e lo ab-biamo fatto in nome di uno sfrenatoindividualismo. Lacrime, sudore e sanguema anche consapevolezza di quello chevogliamo fare ‘da grandi’. Vogliamo inve-stire sul territorio? Bene, ma non pos-siamo tollerare che la parola turismo inmolti ambienti di Cagnano sia una paro-laccia, come pure non possiamo tollerarei feudalesimi che marchiano ancora la no-stra comunità. Vogliamo puntare sullapesca? Bene ma creiamo una filiera, nonsvendiamo il prodotto. Integriamo lapesca al turismo e all’agricoltura, ven-diamo il territorio con delle idee credibilinelle fiere e nelle borse internazionali.Spesso scherzando con i miei coetanei af-fermo che volevo esserci negli anni Set-tanta-Ottanta soprattutto per un’affinitàintellettuale. Ma sicuramente volevo es-serci per vedere Capoiale piena di visita-tori, per vedere il corso pieno di gente ladomenica, per giocare a biliardino con lamarea di giovani che affollavano i bar.Purtroppo sono nato nel Novanta e hovisto solo un ex convento chiuso da quin-dici anni con il soffitto crollato, ho vistosolo i nostri fratelli maggiori cercare for-tuna altrove o il centro storico abbando-nato e sé stesso mentre il mare inghiottivala spiaggia di Capoiale. Ho visto solomadri piangere per i figli partiti per altriluoghi o ragazzi amareggiati dalla realtàche poi hanno preso strade poco racco-mandabili. Se vogliamo continuare così,possiamo già chiedere la documentazioneper annetterci ad un altro Comune permancanza di abitanti, o se vogliamo cam-biare davvero le cose bisogna svegliarsiperché come dice Benigni, “il modo mi-gliore per realizzare i sogni è svegliarsi”.Auguri.

ideeZEROPOSITIVO

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Cagnano, anno di grazia 2012:o si cambia, o si muore

di Emanuele Sanzone

“Continuando a delegare escaricare le nostre colpel’uno con l’altro alla fine

il conto è arrivato per tutti.”

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AEROPORTO DI FOGGIADoveva essere l’anno della svolta con lapromessa dello stanziamento dei fondiper l’allungamento della pista e il con-seguente sviluppo dello scalo foggianoe invece l’aeroporto Gino Lisa lo scorsonovembre ha sospeso tutti i suoi voli(Per Milano, Torino e Palermo). Motiva-zione? Taglio dei fondi regionali. Loscorso 19 novembre a Foggia associa-zioni e sindacati hanno manifestato indifesa dello scalo. E mente si fa avantiuna compagnia valdostana (la Air Val-lée) si pensa anche ad una gestione piùlocale dell’aerostazione, anche con lapressione degli operatori turistici garga-nici.

CAPOIALE Nel 2011 Capoiale è stato uno dei temicaldi delle discussioni. Flussi turistici inaumento e la nascita dell’associazionedei residenti hanno acceso i riflettori suquesta risorsa che a distanza di anninon si riesce a far decollare. Lo scorso 10luglio l’Associazione Capoiale ha orga-nizzato una manifestazione per lamessa in sicurezza sulla Strada Provin-ciale 41 (San Nicandro-Stazione di Ischi-tella). Dal 30 luglio al 14 agosto sonoarrivati a Capoiale i 15 ragazzi prove-nienti da Argentina, Brasile, Corea,Francia, Repubblica Ceca, Serbia, Spa-gna, Turchia e Italia che hanno aderitoal Campo internazionale di volontariatoEcodreamCapojale 2011. ’iniziativa ènata con l’intento di favorire lo scambio

interculturale e promuovere la tutela deiterritori di Capojale. Tra alberi, spiaggiae mare, i volontari sono stati impegnatinel recupero della pineta adiacente ilmolo.

FALCO MARIO - Eletto l'anno scorso alla guida dell'Asso-ciazione Cuochi di Capitanata, ha svec-chiato la storica organizzazioneassociata alla Federazione italiana Cuo-chi con entusiasmo e creatività. Ha tra-ghettato l'Associazione allo storicotraguardo dei quarant'anni dalla fonda-zione, con molto successo e apprezza-mento da parte dei media, delleistituzioni e del popolo. Assieme a Gian-netta è stato uno dei cagnanesi che haportato alto il nome del nostro paese.

GIANNETTA DANIELE Il cagnanese direttore di esercizio delleFerrovie del Gargano.è diventato unodei cagnanesi dell'anno per aver nonsolo organizzato l'evento Puglia Bite lascorsa estate ma soprattutto per la suaidea del treno-tram, il servizio innova-

tivo delle Ferrovie che offre la possibilitàagli utenti di spostarsi lungo la costa daCagnano a Peschici (con annessi pul-man) fino alle 3 di notte con il treno concorse ogni trenta minuti e il costo di unsolo euro. L'idea è piaciuta a turisti egarganici tanto che i vagoni notturnisono stati pieni per quasi tutta la sta-gione estiva. Insomma, un plauso aGiannetta ma anche una preghiera permigliorare il servizio diurno dei tra-sporti.

ILLEGALITÀ Siamo alle solite, ogni anno porta con sédenunciati per abusivismo edilizio, sca-rico abusivo di rifiiuti ma anche arrestiper spaccio di droga. Non ci siamo, sulsettore legalità bisogna lavorare ancoramolto. Istituire il commissariato dellaPolizia di Stato a Sannicandro e, nellemore, incrementare l’organico di quellodi San Severo di almeno 20 unità per"assicurare anche una pur parziale co-pertura delle esigenze di presidio delterritorio dei Comuni di: Cagnano Va-rano, Carpino, Ischitella, Foce Varano,Rodi Garganico e San Nicandro Garga-nico". La richiesta è stata avanzata loscorso febbraio da Michele Bordo, de-putato del Partito Democratico e com-ponente della Commissione Antimafia,in un’interrogazione al ministero del-l’Interno depositata in settimana nel-l’Aula di Montecitorio.

ieri, oggi, domaniPROSPETTIVE

Tutto il 2011 dalla A alla Z...

di Emanuele Sanzone

Per cosa ricorderemo questo 2011? Abbiamo provato a stilare un piccolo di-zionario dell’anno passato dal punto di vista di Cagnano con uno sguardosugli effetti degli eventi sul 2012.

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il datocagnanesi censiti al 1991:

9158cagnanesi censiti a luglio 2011:

7594Fonte: Istat

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Affinchè il territorio del lago di Varanosi possa valorizzare i comuni di Ca-gnano , Carpino e Ischitella hanno

deciso di creare un unione dei comuni.Cos’è un unione dei comuni? Sono enti lo-cali costituiti da Comuni territorialmentecontermini, per l’ esercizio congiunto difunzioni, competenze e servizi. In Italia cisono diverse unioni dei comuni, tra cui inLombardia, Piemonte, Emilia-Romagna,Marche , Lazio, Abruzzo, Campania, Mo-lise, Calabria, Sardegna e Sicilia. In pugliaci sono varie unioni nel Salentino e dellealtre sparse nel sub-appennino Dauno. InCapitanata non esistono unioni infattiquella di Varano sarà la prima. Tre consiglicomunali svoltisi, uno a Cagnano, uno adIschitella ed uno a Carpino nel mese dimaggio del corrente anno, hanno determi-

nato la composizione di un atto costitu-tivo riguardante l’unione. Secondo l’attol’unione prenderà il nome di “Unione deicomuni della laguna di Varano” e di“Uria” ricordante l’arcaica ed omonimacittà sotto le spoglie dei paesi del-l’unione. Gli obiettivi principali del-l’unione sono promuovere lo svilupposocio-economico dei territori, esercitareun’ efficace influenza sugli organismi so-vracomunali, gestire il numero delle fun-zioni e dei servizi assicurandonel’efficienza e la maggiore economicità avantaggi della collettività, valorizzare il pa-trimonio socio-artistico , individuareforme stabili di collaborazioni con le altreunioni limitrofe a favore dello sviluppo delterritorio. Gli organi dell’ unione sarannoil Consiglio, la Giunta e il presidente. Il

Consiglio sarà composto da 2 componentidi maggioranza e uno di minoranza perciascun componente che ne fa parte. Lafunzione di presidente sarà svolta a rota-zione continua da ognuno dei sindaci incarica dei Comuni membri.

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Cagnano, Carpino e Ischitellatentano di unire le energie

di Alessandro Stefania

Quest’estate, trenta alunni del liceo lingui-stico di Cagnano Varano e quindici alunni delliceo classico e scientifico di San NicandroGarganico hanno avuto la magnifica oppor-tunità di poter partecipare a degli stage lingui-stici sovvenzionati dalla Regione Puglia. Glistage possibili erano tre, gli alunni sono statisuddivisi in quindici per parte e ogni stage haavuto la minima durata di ventuno giorni. Glialunni di San Nicandro Garganico si sono di-retti a Winchester, mentre gli alunni di Ca-gnano si sono diretti a Londra e a Malta.Questi stage oltre ad essere state delle vacanze(dato che le attività degli stage si sono svoltein tempi estivi) sono state delle vere occasionidi scambio culturale tra gli alunni italiani e lealtre etnie. Gli alunni quasi ogni giorno anda-vano alle scuole dell’EF (l’EF è la società cheha organizzato nei minimi dettagli l’espe-rienza dei singoli gruppi) e qui hanno avutol’opportunità di affinare le loro tecniche nelparlare la lingua inglese. Ma i ragazzi hanno

avuto modo anche di esercitarsi nella linguaanche nelle diverse escursioni e nei negozidurante lo shopping. I ragazzi hanno avutomodo di conoscere anche gli usi e i costumidei posti visitati dato che nei periodi estivi cisono diverse festività organizzate special-mente per attirare il turista. Come ben sap-piamo ai tempi d’oggi conoscere le lingue

riveste sempre più importanza, questo valespecialmente per l’inglese che a causa dellaglobalizzazione sta diventando una delle lin-gue più parlate al mondo. Le esperienze sonopiaciute tantissimo agli scolari e con un piz-zico di malinconia hanno lasciato le loro lo-calità dove si erano adattati e affezionati aiposti e alla gente conosciuta. Ma l’avventuradei ragazzi non finisce qui: al ritorno in patriahanno sostenuto in due sessioni diverse (unasessione a settembre e l’altra ad ottobre) degliesami per una delle più alte certificazioni inlingua inglese, il “University of Cambridge”,con essa chi la possiede può non sostenere al-cuni esami all’università perché è ritenuta va-lida già come esame universitario. Èvivamente consigliato a tutti di partecipare adalmeno uno di questi stage perché aiutano amigliore a livello formativo sia dal punto divista culturale e anche scolastico. Un grandein bocca al lupo ai ragazzi per gli esiti degliesami!

2011, gli studenti del De Rogatissempre più europei

di Giovanni Di Fiore

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LAGO DI VARANO -Finalmente in questo anno si è tornatoa parlare del nostro specchio lacustre. Il2010 si era concluso con un protocollod'intesa tra i comuni lagunari di Lesinae Varano e il 2011 ha portato lo scorso 12maggio alla creazione di una vera e pro-pria Unione dei Comuni tra Cagnano,Carpino e Ischitella puntando alla razio-nalizzazione delle risorse ma anche aduna politica comune sul Lago di Varano.(vedi box). Altro obiettivo è il ripopola-mento. Sono immessi lo scorso 23 mag-gio 150mila esemplari di avannotti dimazzancolle nella laguna.

LIBERA E FEDERICA Libera, 14 anni e Federica, 11, lo scorso26 luglio hanno mobilitato l’ interopaese affinché restassero a Cagnano. Fi-glie di due genitori separati, erano desti-nate ad una casa famiglia di Foggia.Molti cagnanesi si sono schierati dallaparte della mamma e ritenendo che l’as-sistente sociale dell’Asl 1 di Ischitellaabbia “calcato la mano” nel dipingere lamamma delle due bambine come unadonna da cui “occorre disintossicarsi” ehanno protestato davanti la caserma deicarabinieri.

LICEO DE ROGATIS Si sta candidando a vero propulsoredello sviluppo umano e culturale del no-stro paese, come è giusto che sia. Viaggid'istruzione che hanno permesso aglistudenti cagnanesi di scoprire l'Europae imparare le lingue straniere ma ancheprogetti dal grande risvolto umanitario,come Azione Aiuto per le adozioni a di-stanza.

REFERENDUM Il 2011 è stato l’anno del ritorno dellagente a votare per il referendum. Ca-gnano sotto la media nazionale: sui 6100elettori aventi diritto di voto solo 2.541,cioè il 41,65 % ha partecipato alla con-sultazione referendaria secondo il sitodel Ministero dell’Interno. Il 12 e il 13giugno si votava per servizi pubblici,acuq pubblica, nucleare e legittimo im-pedimenti. Per tutti e quattro i quesitioltre il 96% dei votanti ha scelto il sì

SCUOLA DELL’INFANZIA BELLAVISTA.Il 12 settembre 2011 viene sancita lachiusura dell’Asilo Bellavista. Non sonomancate la polemiche, vista anche ladifficoltà dei bambini ad adattarsi nel

plesso della scuola elemen-tare Marconi. Polemiche sulpiano politico. L’Amministra-zione risponde dicendo chela chiusura è dettata dal Mi-nistero (tagli alle scuole sottoi 45 studenti) e promettendoche la struttura verrà conver-tita in centro diurno per an-ziani e disabili.

SCIROCCO MARCO Martedì 11 ottobre 2011 Ca-gnano è sulla prima paginade ‘Il Mattino di Foggia’ conun articolo firmato da MatteoPalumbo in cui viene raccon-tata la situazione di Marco,bambino autistico cheper“mancanza di spazi ido-nei, viene relegato in una au-letta completamentestaccata dalla classe in cuidovrebbe essere incluso”. Ilcaso finisce anche sui medianazionali (Tg2, La vita in di-retta, Tgcom).

TRIVELLAZIONI Il pericolo di prospezioni pe-trolifere al largo del Garganoche nell’aprile 2010 sem-brava scongiurato è tornatograzie ad un’autorizzazionedell’ex Minsitero all’Am-biente Stefania Prestigia-como che ha spostato diauqlche chilometro le pro-spezioni. Lo scorso 7 maggioassociazioni di Abruzzo, Mo-lise e Puglia si sono riunite aTermoli per una grande ma-nifestazione contro le trivel-lazioni. Altre autorizzazionisono state concesse nel BassoAdriatico e per questo l’asso-ciazionismo il prossimo 21 gennaio tor-nerà in piazza a Monopoli.

UNITA' D'ITALIA Nell'anno della celebrazione del150esimo anniversario di Unità Nazio-nale, dopo un'apparente apatia nei con-fronti del tema, sono stateprincipalmente due (oltre alle celebra-zioni meramente istituzionali) le inizia-tive sul Risorgimento. La prima, a curadi Storia Patria Puglia ha visto i ragazzidel Liceo Linguistico e delle ScienzeUmane 'Generoso De Rogatis' impe-

gnati in due incontri. La seconda, i Gio-vani e l'Unità d'Italia, organizzata daSchiamazzi e la Consulta Provincialedegli Studenti, è consistita in un con-corso artistico - letterario e una mostradurante le Feste Patronali, gli altri dueappuntamenti del progetto hanno ri-guardato San Nicandro Garganico e Vicodel Gargano. Lo scorso 27 dicembreinoltre l’ex docente Leonarda Crisetti hapresentato il volume ‘Il RisorgimentoGarganico-il caso di Cagnano’.

ieri, oggi, domaniPROSPETTIVE

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Il Campione dell’anno

Domenica 23 ottobre11, a San Severo (FG), si èsvolto l’ ottava edizione della gara podistica “CorriSanSevero”, che ha visto la partecipazione di350 atleti, e valevole come campionato provin-ciale di corsa su strada di dieci chilometri allaquale si è laureato “campione provinciale 2011”nella cat. MM35, Enzo Di Sciuva, tesserato perl’associazione sportiva Pegaso Gargano Runners diCagnano .

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Il Gargano che la-vora, o meglio laparte migliore dellaMontagna del Sole èstata premiata sa-bato sera nell’Audi-torium ‘Fiorentino’dell’Istituto ‘DelGiudice’ di RodiGarganico. Una se-rata festosa, quelladel Premio AntonioSaccia, tutta dedi-cata a quelle perso-nalità che negli annisi sono distinte peril bene del territoriocon coraggio, pas-sione e voglia di fare.Un inno, insomma, a chi decide di crederciancora nonostante la mancanza di infra-strutture, di condizioni economiche favo-revoli ma soprattutto nonostante leclassifiche che ci vedono, fanalino di codadello Stivale. “Una buona occasione, quelladel Premio “Antonio Saccia”, per manife-stare ai rappresentanti del mondo dell’im-prenditoria, delle professioni, della cultura,dell’arte e dello sport , la stima e la gratitu-dine delle comunità garganiche- spiega Mi-chele Di Fine della redazione del Belvedere,periodico di Ischitella promotore dell’ini-ziativa - Un evento , nato per iniziativa diun piccolo giornale locale, sostenuta dalGruppo Saccia – Alberghi e Villaggi, che nelgiungere alla settima edizione ha rilevatouna costante crescita di interesse, ancheper il concreto sostegno , che collateral-mente alla manifestazione, viene assegnatoalle associazioni di volontariato che ope-rano nel territorio del Gargano. Una occa-sione che cade con consuetudine nelperiodo natalizio , che riunisce questa“Grande città Gargano” e che nella circo-stanza annulla tutti i campanilismi rivol-gendo univocamente applausi ai ‘migliori’.Le figure professionali premiate, hanno uncomune denominatore; aver destinatoparte dell’impegno alla crescita sociale eculturale del territorio, nella consapevo-

lezza che “il luogo in cui si vive è la casa incui si vive” e che il futuro è già domani.Questo evento vuole celebrare coloro chevogliono veramente bene alla nostra terra ,perché possano comprendere che la loroopera e il loro impegno sociale è ricono-sciuto e apprezzato. Anche in questa edi-zione, sono state individuate personalitàche non sono originarie del Gargano, mache lo ‘hanno adottato’ destinando partesell’impegno e delle risorse alla risoluzionedi tematiche sociali e vivendo questa terracon straordinario affetto. A Rodi, si sono as-segnati anche riconoscimenti ai garganici‘che non ci sono più’, affinché chi è rima-sto, possa cogliere i sentimenti di stima diquanti forse prima non hanno avuto occa-sione. Il premio è un momento di festa, maanche di riflessioni, una circostanza nellaquale un territorio possa essere più consa-pevole delle proprie potenzialità e delleproprie eccellenze , che con orgoglio, di-gnità e fierezza fanno grande il Gargano”. Laserata è stata resa scoppiettante anchedalla simpatica conduzione di Roberta DeMattheis e dell’incursione della ‘iena’ Giu-lio Golia. “Abbiamo chiesto a Giulio di es-sere qui-riferisce Di Fine- anche permanifestare gli apprezzamenti della gentegarganica alla coraggiosa attività di denun-cia del ‘malaffare’nell’ambito delle inchie-

ste da ‘Le Iene’ checonsentono spessodi far emergereeclatanti fenomenidi inciviltà e diabuso. Un eroe ‘mo-derno’ che svolge lasua professionecome una missione.Giulio ha accettatocon entusiasmol’invito, anche per-ché è stata un’occa-sione di salutare itantissimi amici chelo aspettano”. Infatti‘la iena’ ha lavorato

da giovane comeanimatore proprio

per Antonio Saccia, dedicatario del premio.Saccia ha creduto nel territorio e da com-merciante da agrumi ha creato un gruppoturistico tra i più grandi operanti sullaMontagna del Sole. Le associazioni pre-miate sono state la Banda Musicale “PietroGiannone” di Ischitella. Insieme Per… diMonte Sant’Angelo, Pit Reald di San Gio-vanni Rotondo, il Gruppo Speleologico“Montenero” di San Marco In Lamis, ilGruppo Fratres di Peschici,la R.D.M. Musicdi Rodi Garganico, l’officina teatrale LeDiomedee di Cagnano, la Banda Musicaledi Mattinata, Anapia di San Nicandro,Suore Ancelle Del Sacro Cuore di Carpino,Santa Maria Pura di Vico, Pegaso di Vieste,la Pro Loco di Rignano. Premio Speciale PerLa Comunicazione a Schiamazzi. Gli im-prenditori premiati sono stati: TommasoRanieri dell’Hotel Maremonti, FrancescoZonno di Rodi attuale questore di Firenze,l’artista Michele Mangano di Monte S. An-gelo, Matteo Russi dell’Agriturismo BioRussi e I Montanari, cooperativa agrofore-stale di Cagnano. Premi speciali a NicolaVascello, Roberto Pucillo, Vincenzo Scarcia,Ernesto Tardivo, Nazario Cruciano (vinci-tore della Maratona di New York over 65) ealla memoria a Michele Protano (ex presi-dente della Provincia).

Premio Saccia : Schiamazzi, i Montanari e

le Diomedee i cagnanesi premiati

Il direttore della Gazzetta di Capitanata Ernesto Tardivoe l’assessore Giovanni Conte premiano Schiamazzi

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Il 27 Luglio 2010, Cagnano havisto la nascita di una nuovaassociazione volta alla salva-

guardia del nostro territorio, l’As-sociazione Isola Capojale. Questaassociazione è nata con lo scopodi “tutelare gli interessi e di assi-stere gli abitanti, gli imprenditori,i possessori ed i proprietari di im-mobili, nonché i turisti non occa-sionali delle frazioni di Capojale eIsola di Varano del territorio delcomune di Cagnano Varano.“L’Associazione persegue anche fi-nalità di carattere educativo e for-mativo, di promozione culturale,sociale e civile (basti ricordare ilCampo Internazionale di volonta-riato Ecodreamcapojale 2011 alquale, la scorsa estate, hanno ade-rito 16 ragazzi provenienti da Ar-gentina, Brasile, Corea, Francia,Repubblica Ceca, Serbia, Spagna,Turchia e Italia), di recupero della cultura locale,di tutela ambientale e di promozione di una mi-gliore qualità della vita nelle aree turistico-ruralidi Capojale e Isola Varano, vincolate dallo svi-luppo del territorio locale e alla sua valorizza-zione e promozione anche nei confrontidell’esterno. Abbiamo chiesto ad alcuni soci di fare una “fo-tografia” di Capojale e loro ci hanno risposto: “ Ora, la fotografia di Capojale è impietosa, maoriginariamente non era così. Abbiamo una dellezone più belle della nostra terra che negli anni60/70 era il vero e proprio punto d’incontro prin-cipale dei Cagnanesi, pari e/o anche superioreper qualità di vita ed estetica, agli odierni Lidodel Sole, Marina di Lesina e Foce Varano. Oggi,invece, manca di infrastrutture adeguate al turi-smo, che in queste zone è il fulcro dell’economia;manca di fogna, acqua, piazza dove gli abitantipossano incontrarsi ma, cosa rilevante è anchela mancanza della giusta salvaguardia dell’am-biente. La scorsa estate abbiamo chiesto all’Am-ministrazione Comunale di dare maggioreattenzione verso Capojale e Isola Varano, oltre alfatto di vigilare sulla pulizia della spiaggia che,nell’estate 2011, come anche nel 2010, è stato“tardivo e pessimo e, per lunghi tratti di spiaggia,totalmente assente. Noi ci siamo organizzati pertentare di frenare il degrado con diverse giornate

ecologiche, anche grazie alla collaborazione dialcuni miticoltori che hanno compreso quantosiano importanti il decoro del posto e il rispettodella cosa pubblica e dell’ambiente, ma, ovvia-mente, il nostro lavoro non basta: serve l’impe-gno dell’Amministrazione comunale perrisolvere il problema.” Per quanto riguarda Ecodreamcapojale, c’è statapartecipazione dai cittadini? “Il Cagnanese ha voglia di fare ma ha bisogno disituazioni che lo rendano protagonista, lo coin-volgano e lo mettano nella condizione di potersiattivare. Questa estate, con il campo Ecodream-capojale 2011, abbiamo avuto modo di verificarequesta caratteristica, tantissima collaborazionee interesse nei confronti di questa “situazione”effettivamente, nuova per il nostro paese e per lanostra comunità. Questa iniziativa è nata conl’intento di favorire lo scambio interculturale e lapromozione della tutela dei territori di Capojale.I giovani si sono dedicati innanzitutto alla puliziadell’area della pineta adiacente al molo interes-sata e alla sistemazione di alcune aree pic-nic, ri-mettendo a nuovo panche, tavoli, area barbecuee contenitori in legno per rifiuti.” A proposito della pulizia della zona, in un comu-nicato del 24 novembre scorso, l’AssociazioneIsola Capojale ha spiegato di essersi riunita, nellasede municipale di Cagnano Varano poiché,

dallo scorso settembre, aveva ri-chiesto un incontro urgente con ilsindaco e la giunta comunale diCagnano Varano per poter discu-tere della “non soddisfacente ge-stione estiva di Capojale e IsolaVarano” e che, “dopo aver attesoinvano una risposta” , si è decisodi agire e organizzare le riunionisettimanali dell’Associazionenella sede municipale. “L’inizia-tiva” dicono “ha destato sorpresatra gli amministratori presenti chenon si aspettavano il nostro arrivoin Municipio, nella casa di tutti.Ma era l’unico modo per incon-trarli, visto che fino a quel mo-mento nessuno di loro si erapreoccupato di rispondere allanostra richiesta. Ci hanno assicu-rato che ci avrebbero convocatopresto a un tavolo tecnico perma-nente sui problemi di Capojale e

Isola Varano. Abbiamo proposte concrete da pre-sentare all’Amministrazione Comunale, che ciauguriamo diventi sempre più sensibile e possaconcretizzarle. Capojale e Isola Varano devonoritornare a vivere.” Oltre al campo, la scorsaestate, l’associazione si è impegnata anche, in-sieme al movimento Fare Agorà di giovani ca-gnanesi, anche in un’altra manifestazione, per lasicurezza stradale stavolta, svoltasi nella matti-nata di domenica 10 luglio a Capojale. “E’ statala forma di protesta della comunità locale controla mancata risposta dell'amministrazione pro-vinciale in riferimento allo stato di degrado dellaSP41, denunciato già da tempo con alcune let-tere inviate all'Assessorato competente dellaProvincia di Foggia. In quelle occasioni era giàstato richiesto un intervento urgente per porrefine alla situazione di pericolo in cui versano gliabitanti delle località interessate, con proposteconcrete, tra le quali l'installazione di dossi arti-ficiali e la verniciatura di strisce di attraversa-mento pedonale nei pressi del centro abitato.” Inrisposta al silenzio dell'Amministrazione Provin-ciale, “i cittadini hanno così deciso di far sentirela loro voce: per la prima volta la comunità di Ca-gnano Varano e Capojale si è mobilitata.” Aspettiamo la prossima estate per vedere se il la-voro di questa associazione vedrà fruttare i pro-pri sforzi.

territorioL’ISOLA CHE NON C’E’

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Capoiale riparte dai cittadini

di Federica e Iolanda Carbonelli

Attiva da un anno e mezzo, l’associazione Capoiale-Isola Varano si staproponendo di creare un movimento di residenti per dare una nuova storiaalla località balneare cagnanese. Vediamo di cosa si tratta.

Una panoramica dell’Istmo di Varano

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Viene da un giovane dottore magi-strale in Economia e Managementdel Turismo, Michele Falco, ischitel-

lano, il Primo Rapporto sui flussi turisticigarganici dal 2005 ai 2010. I dati che il gio-vane economista laureato all’Università diPerugia ha utilizzato nel rapporto sono statiraccolti e pubblicati dalla Regione Puglia edagli Uffici A.p.t., secondo il sistema dellaraccolta delle schede di notifica che annual-mente vengono compilate dalle varie strut-ture (alberghiere e complementari) edinviate agli uffici I.AT. competenti. Come fanotare lo studioso, che si propone per la sua pro-fessionalità alle diverse tecnostrutture dei Co-muni del Gargano Nord, i dati relativi agli arrivie alle presenze rappresentano un dato “sottosti-mato” in quanto mancano i dati relativi alle se-conde case in affitto, alle case di proprietà(emigranti) e i dati completi delle strutture ricet-tive che in alcuni casi tendono a dichiarare menoturisti rispetto alla situazione reale; si calcola chesolo per le case in affitto si abbia una quota del30/40% di sommerso non quantificabile. D’altrocanto i dati forniti dalle A.p.t. rappresentano gliunici dati disponibili a livello locale, affidabili,mentre, si rileva nel rapporto del dottor Falco,mancano i dati relativi alla spesa media locale,alla spesa ai fiuti turistici, alla soddisfazione dellaclientela, alla metodologia di prenotazione. Tuttinumeri e rilevazioni assai importanti per unacorretta valutazione del sistema turistico locale.Seguendo una linea legata al territorio, MicheleFalco si è orientato suddividendo il Gargano indue macroaree. Ha denominato “Mare” il seg-mento di paesi costieri come Rodi Garganico, Pe-schici e Vieste, e “Terra” i comuni dell’entroterra,che pur avendo frazioni costiere, si localizzanonell’entroterra garganico e non hanno nel centroabitato un ingresso diretto al mare.“Per avere un’idea più dettagliata e per avviareun confronto più omogeneo, bisogna definire inostri due segmenti secondo le potenzialità tu-ristiche in termini di strutture ricettive e quindil’offerta presente in ogni comune; è stata effet-tuata un’analisi quantitativa per comprendere ladimensione del settore turistico, mentre è as-

sente un’analisi qualitativa sui servizi, attrattorie politiche turistiche”, spiega Falco. Ebbene,come si legge nel rapporto, da un’attenta analisidel periodo 2005-2010 si è registrato un aumentodegli arrivi nel totale dei sei comuni garganici dicirca 29.136 arrivi, che però sono stati distribuitiin maniera molto difforme; nel 2005 gli arrivi neisei comuni erano pari a 336.012, mentre nel 2010sono stati di 365.l48 unità di cui: nel segmento“Terra” nel 2005 si sono avuti 23.635 arrivi e nel20l0 si sono registrati 21.012 arrivi con un decre-mento di circa 2.6l4 unità pari al 12,43%. L’unicoComune che ha avuto risultati positivi è stato Ca-gnano V che ha ottenuto un +12,25% rispetto al2005, con un incremento di 685 arrivi nel 2010,mentre Ischitella ha ottenuto un -39,19% sugliarrivi (il risultato peggiore tra i Comuni in analisi)e Vico del Gargano ha evidenziato un -10,95%,anch’esso un risultato molto negativo che tra-dotto in numeri vuol dire -1.461 arrivi per Vico(eSan Menaio) e -1.838 arrivi per Ischitella.Anche per il segmento “Mare” si sono avute si-tuazioni difformi da paese a paese; nel 2005 gliarrivi totali ammontavano a circa 312.377unità,mentre nel 2010 si sono registrati 344.127 arrivi,ovvero 31.750 arrivi in più, il +10,16%. Dei tre co-muni, quello con l’incremento maggiore rispettoal 2005 è stato Rodi G. che ha incrementato del28,06% il proprio numero di arrivi (+10.560 ar-rivi) anche se rispetto al 2009 l’incremento si ènotevolmente ridotto (+0,32%). Oltre Rodi il co-mune che ha aumentato la propria quota di ar-rivi è stato Vieste, che ha ottenuto rispetto al 2005un +16,85% con 32.089 arrivi in più (dato impres-

sionante data la popolazione locale di circal3.000 abitanti) e ha ottenuto anche rispettoal 2009 un +2,9% sugli arrivi che posizionail comune di Vieste come primo comuneper crescita sugli arrivi rispetto al 2009 nelsegmento “Mare”. Dato assolutamente ne-gativo e preoccupante riguarda il comunedi Peschici, unico comune del segmento“Mare” ad aver conseguito risultati negativisia rispetto al 2005 e sia rispetto al 2009,nello specifico Peschici rispetto al 2005 haperso 10.899 arrivi con un -12,91%, datomolto preoccupante, secondo Falco, che

dovrebbe far riflettere, in quanto isolato nel con-testo costiero. La quota di mercato perso è parial -3,94% ovvero -3.008 unità a dimostrazioneche la flessione (sul numero degli arrivi) che durada 5 anni non accenna a fermarsi. “E questo ilquadro generale sui paesi che compongono ilGargano nord e che rappresentano il cuore pul-sante del turismo garganico, infatti basti pensareche su circa 98.005 posti letto presenti in tutta laprovincia, circa 92.000 ovvero il 93,87% sono pre-senti nei 15 comuni del Gargano, di questi ben73.100 sono racchiusi nei sei comuni sopraelen-cati ovvero il 79,45% del totale garganico” os-serva Falco nel suo studio. L’economista ha poilavorato dettagliatamente su Cagnano . Il co-mune di Cagnano è l’unico comune del seg-mento “Terra” ad aver ottenuto un risultatopositivo sia nelle presenze e sia negli arrivi, nellacomparazione dei dati del 2010 rispetto al 2005,sia rispetto al comune di Ischitella, sia rispetto alcomune di Vico del Gargano.La permanenza media nel comune di CagnanoVarano è passata da 8,60 notti procapite del 2005a 8,71 notti del 2010 con un incremento del+1,27%. A Cagnano sono 10 le strutture ricettivecomplementari che offrono ben 1775 posti. Adifferenza di Vico e di Ischitella Cagnano non hastrutture alberghiere e potenzialmente potrebbeaccogliere sulla costa e sul lago un turismo coltoe attento all’enogastronomia.

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Turismo: Cagnano (a sopresa) è ilsecondo paese in crescita del Gargano

territorio

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San Giovanni Rotondo, novembre 2011

Èun pomeriggio autunnale, in una SanGiovanni che dopo la pausa pranzo ri-prende le sue attività. Il sole è già tra-

montato da un po’ e le strade sonoleggermente frenetiche. Eccolo lì che miaspetta. Un uomo alto dai capelli bianchi dalmodo di procedere sereno ma rigoroso. Sonopassati oramai dieci anni da quando don Mi-chele Buenza, classe 1945, ha lasciato Ca-gnano e la Parrocchia Santa Maria della Pietàper tornare nel suo paese natale, San Gio-vanni appunto, per iniziare una nuova avven-tura. L’appuntamento è in via Foggia, vicinola sua abitazione, e dopo un momento di sa-luto iniziale, ci rechiamo presso la sua nuovapar-rocchia. L’ultima volta che avevo visto lasua parrocchia deve essere stato quattro -cinque anni fa in un vecchio capannone adi-bito provvisoriamente a chiesa. Ora invecemi accoglie nella sua nuova chiesa, di mediedimensioni ma allo stesso tempo maestosa ementre ci rechiamo nella sagrestia si può an-cora annusare il profumo del legno nuovo deimobili e della pittura stesa da poco. Affiancoal luogo di culto si ergono i locali della par-rocchia, nuovi anch’essi. “Un complessounico mai realizzato nella nostra diocesi- mispiega- con tanto di salone-teatro, locali varie casa canonica.” E in effetti la struttura è im-ponente nonché spaziosa, costruita in partecon i fondi della Chiesa Cattolica e in partedalla sagra della carne che viene organizzataa luglio. Del resto, nel suo lungo presbiteratoa Cagnano, don Michele ha dimostrato piùvolte la sua intraprendenza, dalla casa di ri-poso per gli anziani alla Sagra del Pesce con

cui iln o s t r op a e s enon hosolo hac r e a t ou nevento,ma hacompletato il restauro dellaChiesa Madre, senza contare altriinterventi come quello sulla chiesadi San Cataldo. Quando don Mi-chele nel 2011 arrivò nella neonataParrocchia Trasfigurazione del Si-gnore, ai margini di San Giovanni,non solo mancavano le strutture materialima la vera e propria struttura organizzativa eistituzionale della parrocchia.Partire da zero dopo diciassette anni di vitaparrocchiale in una comunità già avviatacome Santa Maria della Pietà, una sfida nonproprio facile…“Non è stato facile iniziare da zero. Ho avutoanche qualche momento di scoramento cheho colmato con la preghiera. Ho confidatonella Provvidenza di Dio e sono sicuro chesenza di Lui non avrei potuto far nulla, nean-che creare questa comunità. Il mio impegnonon si è sostanziato solamente nel cercare dicostruire le cose materiali ma una comunitàfatta di persone in un periodo in cui è semprepiù difficile parlare di Gesù, soprattutto ai piùgiovani”.Purtroppo i giovani si sentono privati total-mente del futuro, che vedono incerto, preca-rio, instabile.“Si è vero. Ma quanti hanno il coraggio di ri-

schiare sulla propria pelle per costruire ilcerto e mettere il pro-prio talento a fruttosenza paure? Sono convinto che bisogna in-nanzitutto stare vicino ai giovani. Noi qui ab-biamo creato l’oratorio: non si tratta solo digiochi ma anche di fare attività che li portinoad essere gui-dati da un educatore”Qual è il tuo rapporto con Cagnano ora?“Non vengo molto a Cagnano, ho notizie delpaese solo da chi mi viene a trovare di tantoin tanto che mi dice che la situazione è moltonegativa e senza prospettive”È molto realistico il racconto… Ma perchénon vieni a trovarci ogni tanto?“No, non credo sia il caso di tornare a Ca-gnano perché io non amo la notorietà e poinon voglio dare fastidio a nessuno”

protagonistiNEL NOME DEL PADRE

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“Non è stato facilericominciare da zero”

di Emanuele Sanzone

Don Michele Buenza, a dieci anni dal suo trasferimento da Cagnano raccontaquesti anni, le sfide che lo hanno accompagnato e sul nostro paese....

Don Michele Buenza è stato parroco a Cagnano dal 1984 al2001. A lui si devono alcuni interventi alla Chiesa di San Cataldoe di S. Maria delle Grazie e il restauro della Chiesa Madre (conla creazione della Sagra del Pesce)

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La Grotta di San Micheleprotagonista a Brindisi

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La grotta di San Michele di Cagnano prota-gonista durante il V Convegno internazio-nale dedicato alla Civiltà rupestre ospitato

a Savelletri di Fasano, in provincia di Brindisi inprogramma dal 17 al 19 novembre scorsi. A rac-contarne la storia e le peculiarità un team di stu-diosi foggiani capitanati dall’archeologodell’Università di Foggia, Pasquale Favia. “Agio-grafia e Iconografia nelle aree della civiltà rupe-stre”, il tema del convegno internazionaleorganizzato dalla Fondazione San Domenico,impegnata nella salvaguardia e il recupero delpatrimonio ambientale e iconografico della ci-viltà rupestre principalmente nei comuni di Mo-nopoli e Fasano, oltre che in altre aree dellaPuglia. Si è parlato di nuovi itinerari di ricercanell’agiografia e iconografia rupestre, attraversole relazioni di docenti esperti di civiltà rupestredelle diverse università italiane (La Sapienza diRoma, della Calabria, la Cattolica di Milano,l’Università Parigi 1, della Sorbona, del Salento,di Bari, Chieti, Salerno, Tor Vergata di Roma, l’Orientale di Napoli). Per Foggia è intervenutoFavia, assieme ai suoi collaboratori-allievi Fran-cesco Monaco e Giuliana Massimo, nella ses-sione conclusiva di sabato 19 novembre, in cuidocenti e studiosi di università italiane ed esterehanno contribuito alle giornate di studio con ap-porti sugli affreschi delle cripte e sul culto deisanti nella Civiltà rupestre. “C’è questo vivere ingrotta nel Gargano che è fondamentale per ilNeolitico, è uno dei centri internazionali. Nonera mai stato ritagliato grandissimo spazio alGargano in questo convegno che è ormai diven-tato un tradizionale appuntamento sulla civiltàrupestre che si tiene annualmente in Puglia”,spiega il docente che è intervenuto appunto conuna relazione su “La Grotta di San Michele a Ca-gnano Varano”, che confluirà negli atti del con-vegno che vedranno la pubblicazione entro unpaio di anni. “Questa grotta non è molto cono-sciuta, perché soprattutto per il Medioevo, ma-

gari le più importanti, per le quali il Gargano ènoto, sono quelle di Ringano, Paglicci, che as-sieme a qualche necropoli cristiana, Siponto ecosì via, sono di notevole interesse. Ma si puòdire che il Medioevo sia conosciuto quasi esclu-sivamente per Monte Sant’Angelo. Invece -os-serva lo studioso- c’è una civiltà rupestre, uninsediamento in grotta che prosegue anche dalpunto di vista religioso, come testimonia questagrotta di Cagnano, sempre dedicata a San Mi-chele, più piccolina, che non ha il culto e il pesointernazionale che ebbe Monte Sant’Angelo, maè comunque una grotta interessante perché hale sue caratteristiche”. Come la stiva d’acqua al-l’interno della grotta. Qualche graffito, improntedi mani e di piedi che sono elementi di culto edevozione e gli affreschi “che sono ormai ahimè–se ne duole l’archeologo- meno leggibili”. Unostudio puntuale in merito ha condotto la dotto-ressa Massimo, mentre il suo collega Monaco siè occupato di un nuovo rilievo della grotta met-tendo in luce il pavimento particolare che reca letracce del culto. Oltre alle grotte religiose esi-stono anche insediamenti legati alla praticadell’agricoltura o ripari di pastori. E non soloquelli. “Sul Lago di Varano –racconta infattiFavia- abbiamo condotto una ricerca su grotteche già dal Medioevo servivano per i pescatori dianguille probabilmente, per la pesca lagunare, equindi abbiamo cercato anche di far vedere cheesiste un importante insediamento rupestre gar-

ganico, oltre a quello sicuramente più impor-tante e conosciuto del Salento, della Murgia o diMassafra e Mottola. Da Pietramontecorvino aDeliceto qualche grotta interessante c’è anchesul Subappennino”. Nel volume che a livello in-ternazionale diffonderà gli atti di questa quintaedizione del convegno focalizzato sulle civiltàrupestri della Puglia, anche il Gargano avrà unasua visibilità con l’angolo riservato a Cagnano.“È veramente una grotta molto interessante eimportante. Non mi piace farla grossa. Non dicoche potrebbe essere un’altra Monte Sant’Angeloperché è una bestemmia –tiene a precisare l’ar-cheologo-, però è una grotta che meriterebbeuna conservazione migliore. Certo è tenutamolto meglio di altre situazioni, ma gli affreschisi stanno degradando”. I percorsi di studio e ri-cerca che lo staff di Favia conduce sulle grotte sulGargano sono tanti. “Ad esempio ci stiamo occu-pando anche dei cosiddetti Eremi di Pulsano,che sono quelle grotte, alcune religiose, ma nontutte, anche se le chiamano tutte Eremi per tra-dizione che sono uno spettacolo magnifico,anche dal punto di vista naturalistico. Hannovinto un premio Fai lo scorso anno. Personal-mente mi occupo soprattutto dello studio dalpunto di vista archeologico, architettonico, delpopolamento, ma c’è anche un aspetto natura-listico bellissimo che non sottavlutiamo”.

cultura

di Roberta Fiorenti

Durante il V Convegno internazionale dedicato alla Civiltà rupestre PasqualeFavia dell’Università di Foggia ha parlato della nostra bellezza storica.

NEL SEGNO DELL’ARCANGELO

SCHIAMAZZI MAGAZINE anno VIII, n. 1|Gennaio 2012

A cura dell’Associazione Schiamazzi, conferita del Pre-mio Giulio Ricci 2009 per l’impegno sul territorio e af-filiata all’ A.I.C.S (Associazione Italiana Cultura e Sport)PER CONTATTARCI: REDAZIONE: Via Orti 5 –71010 CA-GNANO V. (FG) c/o Studio Abitare TEL/SMS:

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Berardino Iacovone PER RICEVERE DIRETTAMENTE A CASA “SCHIAMAZZI”:Annuale (€ 10) Extraurbano (€ 15) Studenti 50 % (€ 5) -Sostenitore (€ 25) Dal momento che questa pubblicazione non riceve alcunfinanziamento da enti pubblici, il giornale viene stam-pato grazie alle attività commerciali di cui sono riportatii loghi. Schiamazzi aderisce all’Associazionismo Attivodel Gargano, al Comitato della Tutela del Mare del Gar-gano, al Comitato per l’Aeroporto di Capitanata e del Si-stema Turistico Gargano, al Movimento artistico europeo‘White Cube’, alla Rete delle Associazioni contro le tri-vellazioni alle Isole Tremiti.

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Vedere bene per vivere meglio

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