SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI …win.mosaico.org/progetti/progetti2006/Disabili...

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(Allegato 1) Nota sul diritto d’autore relativo ai progetti pubblicati Tutti i diritti delle presenti opere sono riservati e protetti dalla normativa vigente sul diritto d’autore. Non è consentita l’intera o parziale riproduzione, circolazione, distribuzione, diffusione, trasmissione e qualsiasi altra forma di sfruttamento economico che non sia espressamente autorizzata dall’autore. L’autore, Claudio Di Blasi, ha ceduto i diritti di utilizzo delle presenti opere ad Associazione Mosaico, in data 10 settembre 2005. Associazione Mosaico autorizza la riproduzione delle presenti opere a cittadini italiani che aspirino ad esser volontari di servizio civile nazionale volontario, al fine esclusivo di una consultazione per un migliore orientamento alla scelta del progetto di servizio civile volontario. Bergamo, 10 settembre 2005. Per Associazione Mosaico Il Vicepresidente Flavio Spreafico 1

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Nota sul diritto d’autore relativo ai progetti pubblicati

Tutti i diritti delle presenti opere sono riservati e protetti dalla normativa vigente sul diritto d’autore.

Non è consentita l’intera o parziale riproduzione, circolazione, distribuzione, diffusione, trasmissione e qualsiasi altra forma di sfruttamento economico che non sia espressamente autorizzata dall’autore.

L’autore, Claudio Di Blasi, ha ceduto i diritti di utilizzo delle presenti opere ad Associazione Mosaico, in data 10 settembre 2005.

Associazione Mosaico autorizza la riproduzione delle presenti opere a cittadini italiani che aspirino ad esser volontari di servizio civile nazionale volontario, al fine esclusivo di una consultazione per un migliore orientamento alla scelta del progetto di servizio civile volontario.

Bergamo, 10 settembre 2005.Per Associazione Mosaico

Il VicepresidenteFlavio Spreafico

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

ASSOCIAZIONE MOSAICO

2) Codice di accreditamento:

3) Classe di iscrizione all’albo:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Tutti uguali, tutti diversi: interventi con e per i diversamente abili nelle province di Como e Milano

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

SETTORE: assistenzaAREA DI INTERVENTO: disabiliA 06

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

Premessa.Il presente progetto riguarda l'attivazione di posizioni di servizio civile volontario aventi le seguenti caratteristiche comuni:

Interventi dedicati a disabili e/o anziani non autosufficienti della provincia di Como e Milano; Sede di attuazione del progetto: strutture gestite da enti pubblici o del volontariato

Per una migliore comprensione del progetto, anche da parte degli aspiranti volontari, per ogni sede di attuazione di progetto si entrerà nel dettaglio della descrizione del contesto territoriale, degli obiettivi e della descrizione delle attività, nonché degli altri elementi utili inerenti risorse finanziarie, strumentazioni, formazione specifica

Comune di Albese con CassanoNei territori dei Comuni di Albese con Cassano e Lipomo e Montorfano sono presenti cittadini disabili con le loro famiglie che affrontano quotidianamente ostacoli all’integrazione sociale. Questi comuni hanno attivato una serie di servizi/interventi a supporto di questa tipologia di persone ma si rileva la

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necessità di potenziare l’esistente anche attraverso nuove attività.La logica sarà orientata ad attivare interventi mirati sui singoli territori per la socializzazione dei soggetti là dove vivono e favorire l’accesso al mondo occupazionale, in particolare rivolto a quei soggetti invalidi e soggetti definiti border line.Il problema del lavoro sta divenendo prioritario: a causa della crisi, che ha investito i nostri territori tradizionalmente impegnati nel tessile; alcuni disabili e invalidi che avevano trovato una giusta collocazione occupazionale si trovano ora a dover riprendere una ricerca lunga e difficoltosa. In questo senso sono aumentate le domande pervenute ai servizi sociali comunali.

COMUNE DI ALBESE CON CASSANOIl contesto territoriale del comune di Albese con Cassano è composto da 4025 (dato al 31.12.2004) abitanti, di cui 42 sotto 65 anni sono registrati all’anagrafe come inabili al lavoro.Le attività economiche prevalenti sul territorio sono artigianali, infatti il settore maggiormente sviluppato è quello del giardinaggio. E’ inoltre presente un numero piuttosto consistente di imprese edili, mentre le industrie sono abbastanza ridotte. Per quanto riguarda la collocazione territoriale, l’insediamento produttivo si trova lontano dal centro abitato, si va difatti sempre più sviluppando nei pressi della statale Lecco – Bergamo.Attualmente i disabili in carico ai Servizi Sociali Comunali sono 8.Il mondo della disabilità è molto variegato non tutti i soggetti hanno una invalidità che necessita un supporto del servizio sociale.Per alcune situazioni le proprie risorse personali e quelle della propria rete familiare e sociale sono sufficienti a garantire l’integrazione nel contesto sociale.Rispetto allo scarto tra utenza potenziale e quella reale è importante mettere in atto degli interventi che possano verificare che questi dati non siano indice di emarginazione.

La specificità del bisogno della persona disabile richiede l’attivazione di servizi/realtà diverse che possano rispondere cioè allo specifico bisogno della persona. Questo porta ad avere una pluralità di contatti con più servizi che collaborano per la gestione dei casi, in particolare:- Centro socio educativo - Associazione Talea - Coop Noi Voi Loro- Associazione La Nostra Famiglia

CRI Montorfano Fondazione Giuseppina Prina Onlus

- Centro Psico Sociale - Sportello Lavoro Enaip - Servizi Sociali in capo all’Amministrazione Provinciale

Il Biancospino Onlus Centro per l’Impiego - Villa S.Benedetto Menni

La pluralità delle realtà coinvolte rende difficile il monitoraggio del progetto individualizzato a causa dei saltuari rapporti con i servizi. Spesso infatti viene fatta una riunione di verifica alla fine dell’anno e non si ha la possibilità di mantenere un rapporto costante tutto l’anno.

La presenza di barriere e il tipo di disabilità spesso impediscono o ostacolano gli spostamenti delle persone disabili rendendo ancora più difficoltosa l’integrazione sociale.Rispetto alle situazioni seguite dai servizi sociali:

1 caso si spostano in autonomia 1 caso il Comune provvede al trasporto 6 casi provvedono attraverso parenti

Il Comune di Albese con Cassano insieme ad altri 16 Comuni ha costituito un Consorzio chiamato “Impegno Sociale” con la finalità di erogare servizi sociali tra cui anche il Centro Socio educativo ed è in fase di progettazione una comunità alloggio.Il Distretto di Como, di cui fa parte il Comune di Albese con Cassano, ha promosso l’erogazione dei buoni sociali a favore di soggetti anziani e disabili (intervento di tipo economico a supporto delle famiglie che hanno al loro interno soggetti deboli bisognosi di cura continuativa). Un soggetto disabile residenti ad Albese con Cassano usufruisce di questo beneficio economico.

COMUNE DI LIPOMOABITANTI:Il progetto verrà realizzato nell’ambito territoriale del Comune di Lipomo, che conta 5.758 abitanti (dato aggiornato al 31.12.04). Attualmente il Comune segue in modo costante n. 15 soggetti disabili e/o

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border line attraverso una pluralità di interventi meglio specificati sotto.CARATTERISITCHE DEL TERRITORIOIl Comune di Lipomo è situato alle porte di Como; è uno dei paesi meno estesi (2,46 Kmq) ma è uno dei più popolosi. Essere un paese vicino alla città da una parte ha favorito la mobilità delle persone, dall’altra ne ha fatto un quartiere dormitorio. Il problema più sentito è proprio quello della mancanza di un vissuto di paese tra gli abitanti; emblematico è l’assenza di una piazza quale simbolo di luogo di ritrovo ed aggregazione. Il forte incremento della popolazione dai primi anni cinquanta agli anni ottanta e il notevole sviluppo edilizio hanno aumentato la scarsa partecipazione degli abitanti alla vita del paese. Inoltre il territorio è fisicamente diviso in due parti dalla statale 342.Esiste una forte unità tra gli abitanti “originari” del paese che tendono a chiudersi rispetto ai nuovi residenti.Dal 2004 è nata sul territorio un’associazione “Alveare” che si occupa del tempo libero dei soggetti disabili attraverso iniziative aggregative e di animazione; un supporto a tale iniziativa è stata la presenza delle due volontarie in servizio civile.Il mondo della disabilità è una realtà molto complessa le cui problematiche si differenziano molto da situazione a situazione. Le famiglie del disabile sono spesso sovraccaricate dall’impegno di cura del soggetto e le reazioni dei nuclei sono diverse; ci sono situazioni in cui il nucleo si assume totalmente la cura del disabile facendosi assorbire dalla problematica; ci sono casi in cui l’accettazione della condizione di un proprio familiare è più difficile fino arrivare agli estremi della negazione e del tentativo, anche non palese, dell’abbandono.Il numero di persone seguite dal servizio sociale comunale è molto basso rispetto a quello che è rappresentato dal numero dei soggetti riconosciuti invalidi e inabili al lavoro. In questo numero totale di invalidi sicuramente una percentuale non necessita di interventi particolari sia per il tipo di invalidità/disabilità presente sia per il fatto di avere già intorno a sé una buona rete di sostegno.Un’altra fetta è invece quella più silenziosa e difficile da raggiungere in cui il problema è celato dentro le famiglie che, per svariate ragioni, tentano di gestire la situazione da sole. Diventa quindi importante per un servizio riuscire a trovare gli strumenti per contattare queste situazioni facendosi conoscere e proponendo attività già esistenti e momenti aggregativi nuovi sul territorio. Particolarmente sentito in questo momento sul nostro territorio comunale è il problema occupazionale.I SERVIZIIl Comune ha attivato una serie di servizi nei confronti di alcuni soggetti disabili.Per 1 adulto disabile è seguito attraverso l’assistenza domiciliare di un’ausiliaria socio assistenziale. Nei confronti di due minori disabili si è attivato il servizio di assistenza educativa sia a domicilio che a scuola. Due soggetti gravi frequentano due diversi CSE (Longone al Segrino e Cassina Rizzardi) con partecipazione al costo da parte del Comune. Tre sono i disabili che sono stati inseriti, attraverso un progetto individualizzato a la stipula di apposita convenzione con il Comune, in due Cooperative Sociali per l’integrazione sociale e/o lavorativa (Noi Genitori e Il Melograno di Erba). Il trasporto, per quei soggetti le cui famiglie sono in tutto o in parte impossibilitate a provvedere autonomamente, è da quest’anno garantito con una convenzione tra Comune e Comitato Locale della Croce Rossa italiana (prima era servizio svolto dagli obiettori di coscienza).E’ inoltre a carico del Comune il costo del servizio di trasporto attivato dalla Nostra Famiglia di Bosisio Parini e Ponte Lambro con mezzi dell’associazione; attualmente ne usufruisce un disabile residente a Lipomo e frequentante i centri.E’ stata attivata una borsa lavoro a favore di un giovane invalido in collaborazione con l’ENFAP Lombardia.BUONO SOCIALEIl buono sociale è un intervento di tipo economico a supporto delle famiglie che hanno al loro interno soggetti deboli bisognosi di cura continuativa. Il Distretto di Como, di cui il Comune di Lipomo fa parte, ha promosso l’erogazione a favore di soggetti anziani invalidi ma anche a favore di invalidi al 100% senza limiti di età. I soggetti disabili con età inferiore ai 65 anni residenti a Lipomo che usufruiscono di questo beneficio economico sono due.

COMUNE DI MONTORFANOGli abitanti residenti nel comune di Montorfano al 31.12.2004 sono 2610, dei quali n. 48 abitanti sono registrati all’ASL come invalidi civili con vario livello di invalidità dall’anno 1994 fino all’anno 2004. Il comune di Montorfano è caratterizzato da un insediamento centrale (paese vecchio) nel quale risiedono gli anziani e le famiglie con maggiori difficoltà economiche, e dal resto del paese in cui vi sono diverse tipologie d’insediamenti ed in cui le condizioni economiche delle famiglie residenti sono meno difficoltose.Nel territorio comunale non vi sono grandi industrie o ditte, l’apparato produttivo è caratterizzato soprattutto da piccole imprese a gestione familiare.

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Attualmente i disabili (con varie tipologie di diagnosi sia fisici che psichici) in carico ai Servizi Sociali Comunali sono 15. Di questi 15 soggetti 10 frequentano strutture residenziali o semi residenziali (Centri Socio Educativi, Servizi di Formazione all’Autonomia, centri per Disabili…) in quanto disabili con un livello residuo di capacità ed autonomie.I restanti 5 sono dislocati sul territorio, uno è occupato con borsa lavoro, uno è disoccupato, uno è in pensione, uno si trova al domicilio e non frequenta alcuna struttura e l’ultimo attualmente si trova in Ospedale Psichiatrico Giudiziario.Per alcune situazioni le proprie risorse personali e quelle della propria rete familiare e sociale sono sufficienti a garantire l’integrazione nel contesto sociale.Rispetto allo scarto tra utenza potenziale e quella reale è importante mettere in atto degli interventi che possano verificare che questi dati non siano indice di emarginazione.La specificità del bisogno della persona disabile richiede l’attivazione di servizi/realtà diverse che possano rispondere cioè allo specifico bisogno della persona, i soggetti presenti sul territorio e coinvolti sono:

Centro Socio Educativo, Coop. Noi Voi Loro, Centro Psico Sociale, Sportello Lavoro Enaip, Coop. Progetto Sociale

La pluralità delle realtà coinvolte rende difficile il monitoraggio del progetto individualizzato a causa dei saltuari rapporti con i servizi. Spesso infatti viene fatta una riunione di verifica alla fine dell’anno e non si ha la possibilità di mantenere un rapporto costante tutto l’anno.La presenza di barriere e il tipo di disabilità spesso impediscono o ostacolano gli spostamenti delle persone disabili rendendo ancora più difficoltosa l’integrazione sociale. Rispetto alle situazioni seguite dai servizi sociali:

3 casi provvede la CRI di Montorfano 4 casi provvedono attraverso parenti

SERVIZI PRESENTI SU TUTTI I TERRITORISPORTELLO LAVOROLe tre amministrazioni comunali insieme ad altri comuni limitrofi hanno rilevato un’assenza, nell’ambito del mercato del lavoro, di un servizio di collegamento che metta in contatto la domanda e l’offerta occupazionale e limitati strumenti a disposizione dei servizi sociali per supportare la necessità di un aiuto nella ricerca di lavoro.Lo Sportello Lavoro è un servizio nato dalla collaborazione con la Fondazione ENAIP di Como, che si occupa di formazione ed inserimento lavorativo. Lo Sportello è condiviso con altri Comuni funzionando a Lipomo, Albese con Cassano, Montorfano, Senna Comasco e BrunateLo Sportello propone percorsi di ricerca ed inserimento lavorativo a tutti i cittadini, in particolare individua percorsi personalizzati e maggiormente supportati a favore di soggetti invalidi/disabili e “border line”.Dai dati raccolti dagli operatori Enaip risulta che 20-25% dell’utenza che arriva allo Sportello Lavoro ha una invalidità certificata o comunque è definita “borderline” cioè manifesta un disagio sociale. Per questi casi è pertanto necessario prevedere un percorso personalizzato di supporto.SERVIZIO INSERIMENTI LAVORATIVI (SIL)I tre comuni di Albese, Lipomo e Montorfano hanno recentemente presentato un progetto di richiesta di finanziamento per la realizzazione di un servizio d’inserimento lavorativo per “soggetti fragili” (disabili, ex-tossicodipendenti, ex-detenuti…)(Leggi di Settore).Il servizio si prefigge l’obiettivo di supportare, affiancare ed accompagnare questa utenza nel mondo del lavoro.Il bisogno di questo servizio si fa sempre più presente vista la complessità delle situazioni che pervengono ai servizi; accanto alla disabilità si affiancano problematiche di tipo psichiatrico e di emarginazione sociale. Questo, con la grossa crisi del mondo occupazionale, rendono il SIL di fondamentale sostegno al servizio sociale.

Comune di ErbaDa 3 anni la città di Erba è Comune capofila del distretto erbese per la gestione associata dei servizi sociali; con poco meno di 17.000 abitanti, rappresenta circa il 25% della popolazione dell’intero distretto, composto da 26 comuni di medie e piccole dimensioni. Tra i servizi specialistici gestiti in forma associata si è costituita l’équipe disabili composta da un’assistente sociale, un educatore professionale e uno psicologo, servizio per altro storicamente presente sul territorio con gestione ASL.

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L’équipe opera in stretto collegamento con i servizi sociali comunali e si occupa sia di inserimenti lavorativi protetti sia della progettazione individualizzata con persone disabili e loro famiglie. Sempre in forma associata i comuni gestiscono un Centro Socio Educativo rivolto alle disabilità più graviDa un punto di vista anagrafico il territorio non presenta particolari peculiarità rispetto ai dati regionali o nazionali, con una sempre maggior incidenza di popolazione anziana e un numero significativo di anziani ultrasettantacinquenni che vivono soli. Per quanto riguarda i dati relativi alla popolazione disabile non è possibile indicare il numero totale di persone con invalidità riconosciuta, il servizio è a conoscenza delle sole situazioni che sono seguite direttamente o indirettamente usufruendo di interventi di varia natura, o che si rivolgono al servizio per un supporto.

Dalla lettura del territorio emerge una larga diffusione di servizi a favore delle persone disabili. L’area della disabilità trova una risposta significativa ed articolata sul distretto con la conseguente costituzione di un tessuto formale ed informale sufficientemente variegato e maggiormente concentrato nella città. Sul solo territorio comunale sono presenti 4 cooperative sociali e 2 associazioni di volontariato che si occupano di problematiche legate alla disabilità.3 cooperative in particolare gestiscono in convenzione con i Comuni del distretto il Servizio di Formazione all’Autonomia. Di particolare rilievo è la presenza in comuni limitrofi di 2 centri de La Nostra Famiglia. La specializzazione che li caratterizza, in particolare il centro di Bosisio Parini, richiama numerose famiglie che intraprendono viaggi periodici ed in alcuni casi si trasferiscono definitivamente nella speranza di una terapia più adeguata. Questo ha portato negli anni ad un aumento delle famiglie con bambini e giovani disabili che, soprattutto al termine del percorso con i centri e comunque con il raggiungimento della maggiore età si rivolgono ai servizi del territorio per un supporto nel proseguimento del proprio progetto di vita. Questo supporto si rende ancora più necessario quando la famiglia, trasferendosi da un territorio diverso è priva di una rete familiare o informale di supporto. Nelle situazioni più difficili, per il grado di disabilità o per la particolare fragilità della famiglia, il servizio territoriale interviene supportando la famiglia anche prima della dimissione da parte de La Nostra Famiglia attraverso una presenza educativo-assistenziale al domicilio.Il servizio sociale comunale ha in carico persone con disabilità diverse e di diverso grado, intervenendo con sostegni di diverso tipo. In particolare si riporta nella tabella il numero delle persone disabili seguite nel 2004:

n. disabili intervento attivato1 Centro Socio Educativo13 Servizio di Formazione all’Autonomia3 Servizi diurni specialistici (La Nostra Famiglia e Villa Santa Maria)2 Progetti finanziati con la legge 162/98 per un supporto educativo

domiciliare a persone con disabilità grave 3 Assistenza scolastica ad alunni disabili 9 Borse lavoro5 Integrazione della retta di ricovero in strutture residenziali3 Trasporti scolastici

Nel 2005 sono stati attivati su tutto il territorio distrettuale i Buoni Sociali Disabili: un’erogazione economica prevista dalla normativa nazionale e regionale destinata a persone disabili in condizioni di precarietà economica assistite al domicilio. Lo scopo è quello di evitare il più possibile istituzionalizzazioni improprie sostenendo la famiglia nelle spese che un’assistenza a volte continua richiede. A fronte di 14 domande pervenute si stanno erogando mensilmente 12 buoni.

La maggior parte dei minori e dei giovani disabili sono supportati con servizi diurni e/o domiciliari che sollevano la famiglia permettendo la permanenza al proprio domicilio ma che, soprattutto nei casi di compromissioni particolarmente serie, necessitano di una presenza maggiore e sempre più flessibile che risponda alle esigenze della famiglia stessa.All’interno del progetto di servizio civile volontario attualmente in corso il volonatrio segue 8 disabili sia presso il loro domicilio che in attività sul territorio (ricreative, scolastiche, di socializzazione…). In casi specifici si è strutturata, in accordo con gli operatori coinvolti, una collaborazione con i servizi specialistici (Nostra Famiglia, scuole, cooperative sociali,…) volta ad ottenere una migliore integrazione dei vari interventi .

Primavera OnlusIl Comune di Albavilla, sede dell’Associazione Primavera Onlus, si trova in provincia di Como circa a metà strada tra il capoluogo ed Erba, il terzo centro per dimensioni e rilevanza socioeconomica. La

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popolazione ammonta a poco più di 6000 unità. Per i residenti portatori/trici di handicap sia fisici che psichici il territorio albavillese non offre strutture di inserimento pubbliche o finanziate con risorse pubbliche, né di tipo residenziale, né diurno. I residenti maggiorenni che frequentano strutture extra territoriali in Comuni limitrofi (prevalentemente nei Comuni del Distretto sanitario di Erba, dove esistono una struttura interamente pubblica nella quale sono inseriti n. 4 utenti di Albavilla e altre strutture private alcune delle quali convenzionate, che raccolgono utenti da tutta la Provincia) sono circa 20, mentre altri 5 residenti (di cui uno per il solo periodo estivo dell’anno) frequentano il laboratorio diurno ergoterapeutico presso l’Associazione Primavera Onlus, unica struttura che accoglie persone portatori/trici di handicap in Albavilla. L’Associazione è attiva dal 1981 e si è costituita formalmente nel 1987. Inizialmente si è occupata esclusivamente di attività afferenti il tempo libero dei soggetti disabili del territorio albavillese e dei Comuni limitrofi. A partire dal 1994, mantenendo le attività relative al tempo libero, ha altresì attivato con mezzi finanziari propri un laboratorio diurno ergoterapeutico, gestito da un educatore con rapporto professionale con l’Associazione, attivo attualmente per cinque pomeriggi la settimana (dal lunedì al venerdì) e per una mattina (il lunedì) per undici mesi l’anno (escluso il mese di agosto e i periodi festivi di Natale e Pasqua).I soggetti disabili inseriti stabilmente sono sette, con l’ulteriore inserimento nel mese di luglio di un altro soggetto disabile (che durante l’anno frequenta un altro Centro). I sette soggetti presentano le seguenti difficoltà: due di loro sono portatori di handicap fisico grave, tre di handicap di tipo fisico e cognitivo, uno di handicap cognitivo e uno di handicap psichico (quest’ultimo soggetto è inserito per soli due pomeriggi la settimana). Le attività svolte durante il laboratorio spaziano da attività di tipo fisico (piscina, ippoterapia, shatzu) ad attività formative/educative (formazione all’autonomia dei soggetti frequentanti) e ad attività di tipo manuale/creativo (realizzazione di oggetti con la tecnica del decoupage e del mosaico, lavorazione del cuoio, ecc.).Il laboratorio si avvale, inoltre, della presenza di un educatore in supporto ad un utente frequentante (progetto speciale di affiancamento finanziato da una legge di settore) e saltuariamente di volontari dell’Associazione.L’Associazione trattiene rapporti sistematici con l’Amministrazione Comunale di Albavilla per mezzo di una convenzione (attiva dall’anno 1990) che pone in capo all’Associazione stessa la gestione del centralino del Municipio Comunale per tutto l’anno (attualmente affidata ad una socia portatrice di handicap fisico). Fino alla presenza presso l’Amministrazione Comunale di obiettori di coscienza gli stessi supportano alcune del laboratorio.L’Associazione si è costituita come Primavera Onlus in data 8 marzo 2000 ed è iscritta al Registro Generale Regionale del Volontariato della Regione Lombardia (FOGLIO N. 747 – PROGRESSIVO 2982 – SEZIONE A SOCIALE ai sensi della L.R. 24 luglio 1993, n. 22). Attualmente sono attivi presso l’Associazione per le diverse attività circa 60 volontari.Dal punto di vista organizzativo l’Associazione ha come propri organi: l’Assemblea degli aderenti all’organizzazione, il Consiglio Direttivo e il Presidente del Consiglio Direttivo. L’attuale sede è sita in centro paese ed è a disposizione per l’Associazione fino alla fine del 2005, con al massimo la proroga per un ulteriore anno. Per questo motivo l’Associazione ha recentemente acquistato un terreno sul quale verrà edificata la nuova sede, con i lavori avviati da qualche mese; per l’edificazione della nuova sede, che verrà per la maggior parte finanziata con mezzi propri, sono già stati ottenuti finanziamenti regionali.Per quanto riguarda i bisogni rilevati, specialmente inerenti le attività del laboratorio diurno ergoterapeutico, è emerso nel corso dell’ultimo anno quanto segue:La necessità di standardizzare alcune attività del laboratorio non assoggettandole più alla presenza ormai in via di esaurimento dell’obiettore di coscienza del Comune di Albavilla; tra queste attività quella delle uscite pomeridiane presso centri commerciali, negozi, uffici a supporto della formazione all’autonomia e della partecipazione attiva degli utenti alla vita sociale e quella delle attività manuali/creative: per alcuni utenti, a causa delle ridotte capacità manuali, è necessaria la diversificazione delle attività fino ad oggi proposte e il costante affiancamento e supporto, in un rapporto che spesso deve essere di uno ad uno tra utente ed educatore;

La necessità di ampliare il supporto nell’inserimento di un nuovo utente che verrà gradualmente inserito nei prossimi mesi.

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateNel 1981 l’Associazione C.E.Re.S avvia la sede di via dell’Olmo 32 a Segrate (MI) per offrire alle persone disabili del territorio e alle famiglie un servizio diurno ed uno parzialmente notturno.Nel 1983 viene aperto un Centro Socio Educativo sempre nella sede di via dell’Olmo e nel 1998 una Comunità Alloggio per persone disabili. La storia del C.E.Re.S è caratterizzata da una consolidata collaborazione coi servizi territoriali e con la popolazione di Segrate.

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Nell’aprile 2005 alcuni operatori del C.S.E. e della comunità alloggio hanno dato vita alla Cooperativa “Mosaico Servizi” che gestisce ora il Centro Diurno, la Comunità Socio-Sanitaria di via dell’Olmo e “Casa Lilia” di via Rovere, nuova Comunità Socio-Assistenziale inaugurata a giugno 2005. Le tre realtà prendono in carico principalmente persone del comune di Segrate e dei comuni limitrofi, compreso Milano.L’Associazione C.E.Re.S. – Onlus ha aderito al Piano di Zona del Distretto n. 3 (Segrate – Vimodrone – Pioltello e Rodano).

Dati statistici sul Piano di Zona offrono importanti elementi di riflessione:

Sul totale della popolazione le persone disabili sono 294 (0,34 %)

Tipologia disabilità Numero di persone PercentualeFisica 64 21,77Mentale 146 49,66Plurima 51 17,35Sensoriale 21 7,14Non definita 12 4,08

Totale 294 Tot. % 100,00

Ed il numero di persone disabili in rapporto all’età:

Età Numero di persone Percentuale 0 – 5 8 2,72 6 – 11 38 12,9312 – 18 30 10,2019 – 35 135 45,9236 – 60 83 28,23

Tot. 294 Tot. % 100,00

Ambito di residenza Numero di persone PercentualeAbitazione 274 93,20Comunità 8 2,72Istituto 11 3,74Sconosciuto 1 0,34

Totale: 294 Totale %: 100,00

Dai dati si può capire quanto sia importante mantenere e migliorare l’attività del Centro Diurno, visto l’alto numero di persone che risiedono nella propria abitazione.Proprio per questo il servizio mette in atto iniziative rivolte ad incidere positivamente rispetto alla qualità della vita, all’integrazione sociale, attraverso la realizzazione di varie attività, da svolgere sia all’interno della struttura che in ambiti presenti sul territorio. L’obiettivo é quello di garantire alle persone inserite la possibilità di un miglioramento della propria autonomia e di mantenere le capacità acquisite. Il servizio accoglie persone con compromissione dell’autonomia, della operatività completa e della capacità di relazione di grado medio-lieve e medio/medio-grave.Si rivolge a quelle persone diversamente abili che per la loro condizione adulta o per la gravità della loro patologia non presentano possibilità d’inserimento lavorativo e per le quali il servizio offre un’opportunità di socializzazione e di integrazione sociale proponendo attività significative con programmi personalizzati tenendo conto delle necessità e potenzialità di ognuno. L’organizzazione della settimana si articola in base ad una serie di attività, offrendo molteplici proposte personalizzate, utilizzando sia risorse esterne (territoriali) sia interne alla cooperativa in sinergia con altre cooperative ed associazioni.

Vengono proposte attività quali: piscina, ippoterapia, ginnastica, laboratori teatrali, attività espressive e di manipolazione, uscite e gite, feste, eccIl servizio opera 5 giorni settimanali dal lunedì al venerdì per 11 mesi l’anno (chiusura ad agosto).

La programmazione prevede:dalle 9 alle 9.30 Accoglienzadalle 9.30 alle 12.00 Attività

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dalle 12.00 alle 14.00 Pranzo e pausa relaxdalle 14.00 alle 16.00 Attività

Il centro accoglie 30 persone e prevede l’impiego di personale quale:Equipe tecnica (per la supervisione dei progetti individuali e dei programmiResponsabile del servizioCoordinatore del centro13 operatori tra educatori e ASASpecialisti per la conduzione e gestione delle attivitàVolontariTirocinantiServizio di pulizia

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaIl progetto si rivolge ai ciechi di guerra ex militari, ai ciechi civili per causa di guerra, ai ciechi per servizio militare in tempo di pace residenti in Lombardia: su una popolazione di circa 9 milioni di abitanti, vi sono circa 12.000 disabili fisici e sensoriali di cui 80 sono i ciechi di guerra che possono usufruire dell’assistenza offerta dall’Ente.Sul territorio sono presenti anche le associazioni nazionali combattentistiche quali: Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra (ANMIG), Associazione Nazionale Vittime Civile di Guerra (ANVCG), Associazione Italiana Ciechi di Guerra (AICG): tali associazioni però perseguono finalità differenti.La Casa è frequentata ogni giorno dai Ciechi di Guerra, che varia da 5 a 10 disabili con i rispettivi accompagnatori.La Casa dispone del seguente personale: Custode – Una Cuoca - un Inserviente e una Segretaria.

Comune di MelzoMelzo sorge a venti chilometri ad est di Milano, ad un’altitudine sul livello del mare di 118 m, con un’estensione del territorio comunale – confinante con quelli di Cassina de’ Pecchi, Gorgonzola, Pozzuolo Martesana, Truccazzano, Liscate e Vignate – pari a 9,67 kmq. La popolazione attuale (dati al 31 dicembre 2004) è di 18.527 abitanti, e corrisponde a 7.862 nuclei familiari. La popolazione conta numerosi soggetti con handicap fisici o psichici dei quali il Comune è a conoscenza nella misura in cui accedono ai servizi. Attualmente i nostri residenti conosciuti e seguiti dal Servizio Sociale comunale sono:- n. 27 minori inseriti in ambito scolastico e seguiti da assistenza educativa;- n. 20 adulti disabili inseriti nel Centro Socio Educativo comunale;- n. 2 adulti inseriti nella Comunità Alloggio “Acoglienza” del Comune di Melzo;- n. 3 adulti inseriti in Residenze Sanitarie per disabili (RSD);- n. 2 adulti inseriti in Istituti Ospedalieri; - n. 1 adulto inserito in Comunità Alloggio;- n. 20 adulti inseriti in Centri Diurni del Distretto 5.Nel 2005 n. 5 adulti sono inseriti in percorsi di inserimento lavorativo attraverso L’Unità operativa inserimenti lavorativi (UOIL) dell’ASL MI 2.Altri soggetti, adulti, si rivolgono sul bisogno ai Servizi Sociali del Comune per essere aiutati nel disbrigo di pratiche (invalidità civile, permessi legge 104, abbattimento barriere architettoniche, ecc.) o per richiedere informazioni varie.

Mentre la disabilità infantile risulta abbastanza presidiata data anche l’intensa collaborazione con le Scuole del territorio, che segnalano alcune situazioni di difficoltà, non risulta facile per i Servizi Sociali del Comune conoscere la disabilità adulta ed intervenire a riguardo.

Esiste sul territorio un’Associazione di Volontariato che da anni opera in favore dei disabili all’interno “Insieme con voi” legata alla Cooperativa Sociale Insieme che gestisce il CSE e la Comunità Alloggio e con il quale il Comune collabora, in un continuo scambio di aiuto e informazioni.

Oltre al CSE a Melzo è infatti presente una Comunità Alloggio per disabili denominata “Accoglienza” di proprieta del Comune e gestita in comodato d’uso dalla Cooperativa Insieme.La struttura ospita 10 ragazzi tra cui 2 nostri residenti, e collabora attivamente con il Comune per la realizzazione di diverse iniziative.

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(Allegato 1)

Comune di Vaprio D’AddaIl progetto si inserisce nel contesto dei servizi socio-assistenziali del Comune con particolare riguardo a quelli di supporto a favore di soggetti anziani e/o disabili o in condizioni di limitata autonomia o di elevata fragilità personale o a rischio di emarginazione e si pone in continuità con quelli precedentemente attivati i cui esiti si valutano molto soddisfacenti.

In modo particolare nell’ambito delle nuove azioni di governo del Welfare comunale per i prossimi anni, il progetto si inquadra tra gli interventi in linea con le esigenze della programmazione locale di :

Interpretare e sostenere i bisogni sociali che evolvono al fine di definire le priorità per la comunità;

riconoscere e valorizzare il patrimonio di servizio che si è consolidato nel tempo (contenuti, organizzazione, modalità e criteri operativi, strumenti, professionalità, comunicazione ed informazione, risorse strutturali,etc.) cercando di potenziare gli interventi più necessitanti per la propria comunità con l’arricchimento e la qualificazione dell’offerta possibile;

coordinare ed integrare l’intervento comunale il più possibile con tutte le opportunità (progettualità e risorse economiche distinte o indistinte) offerte dalle politiche sociali statali, regionali e provinciali, al fine, quando possibile, di poter avviare interventi socio-assistenziali “pesando” meno sulle casse comunali.

armonizzare le risorse e i servizi locali con quelli offerti a livello sovraterritoriale , sia dal pubblico sia dal privato sociale, in una logica di “Piano di Zona” dove il ruolo del Comune assume una sorta di regia degli interventi dei diversi soggetti gestori: “in primis” l’ Azienda Speciale Consortile “offertaSociale”, “realtà – pilota” di cultura e di gestione sociale che si radica sempre più nel territorio del Trezzese-Vimercatese con una organizzazione tecnica alto profilo qualitativo, flessibile e leggera che tesse una rete territoriale sempre più forte e che sta ridisegnando il nuovo panorama del sistema di protezione sociale: una realtà che si impone capace di interagire con tutti gli altri attori che si muovono sulla scena del Welfare italiano.

Individuare soluzioni per la fascia di popolazione anziana con limitazione della autonomia, per migliorare la vita delle persone diversamente abili (accessibilità urbana,barriere architettoniche, sostegni alle famiglie che ogni giorno gestiscono individualmente il problema assistenziale, strutture di sollievo). Si fa qui riferimento anche agli interventi si sollievo, all’affiancamento nelle prestazioni di aiuto agli allettati, ai non deambulanti, alle persone a rischio di solitudine ed isolamento anche con riguardo alla recente istituzione a livello sovraterritoriale delle misure per fronteggiare l’emergenza “caldo estivo”.

Il Piano di Zona per il biennio 2005-2005 tra gli obiettivi per l’area “Anziani” e “Disabili” indica:

il potenziamento dell’attività di volontariato, promuovendone contenuti e finalità: la facilitazione dell’accesso degli anziani a forme di sollievo; il mantenimento del supporto economico alle famiglie finalizzato al mantenimento

dell’anziano presso il proprio domicilio; Il supporto alle famiglie che accudiscono una persona portatrice di handicap , favorendo il

suo adeguato mantenimento presso il proprio domicilio; Sostenere e omogeneizzare le strategie e le modalità di supporto all’inserimento scolastico

degli alunni disabili; Potenziare le attività di accompagnamento e sostegno dei giovani disabili nel momento

dell’approccio al mondo del lavoro.

In tale pianificazione è prevista un’attività di promozione e gestione dell’ esperienza del Servizio Civile Nazionale al fine di diffondere la cultura e l’esercizio della solidarietà sociale nella forma di tutela dei diritti , servizi alle persone, educazione alla pace, partecipazione alla salvaguardia e produzione di beni comuni e per la diffusione di una cultura di progettualità sociale.

In base ai dati ISTAT disponibili, nel territorio del Vimercatese-Trezzese il Comune di Vaprio d’Adda è il terzo comune su 29 (ed il primo di dimensioni medio-piccole) con la più alta percentuale di ultrasessantacinquenni pari al 18,1 sul totale della popolazione complessiva. E registra il più altro indice di vecchiaia tra i 29 comuni (rapporto percentuale tra popolazione in età da 65 anni in poi e quella della classe 0-14) pari al 145,3%.

10

(Allegato 1)

Si riportano qui di seguito i dati sulla spesa sociale e sull’utenza dell’Area Anziani nel territorio del Vimercatese-Trezzese.

Spesa Area Anziani 2003Assistenza economica

generica, 2%Buono Sociale, 11%Canoni di locazioni

ed utenze domestiche, 0%

soggiorni di vacanza, 7%

S.A.D., 37%

Trasporto, 4%

Telesoccorso, 1%

Centri Diurni Anziani, 3%

Centri Diurni Integrati, 12%

Iniziat ive sperimentali, 0%

RSA, 15%

Altro, 5%

Contributi ed Associazioni, 3%

Spesa Area Anziani

1092978

641873

1602537

24223178796

1054837964636

1543790

0

315859

0

200000

400000

600000

800000

1000000

1200000

1400000

1600000

180000020022003

11

(Allegato 1)

Fonti di Finanziamento

Comune55%

Utenza24%

Fondo Soc. Reg10%

Fondo Naz. Pol. Sociali11%

Comune

Utenza

Fondo Soc. Reg

Fondo Naz. Pol. Sociali

I cittadini ultrasettantacinquenni al 30.05.2005 sono n. 498 su una popolazione di n. 6.992 pari al 7% con un accrescimento annuo costante del 3% circa negli ultimi 5 anni.Di questi n. 153 sono uomini e n. 345 donne.Complessivamente vivono soli in Vaprio d’Adda n. 238 ultrasettantacinquenni di cui 202 donne e n. 36 uomini.

La casistica anziana seguita dal Servizio Sociale professionale è pari a n. 126 soggetti di cui:- n. 30 con problemi di disabilità- n. 96 con problemi di salute legati alla senilità

I disabili conosciuti dal Servizio sono 72 (compresi i minori) di cui:- n. 9con sindrome di Down- n. 13con problemi prevalentemente psichici- n. 50 con disabilità sensoriale con/senza componente psichica

di questa casistica circa 70 attualmente fruiscono degli interventi/servizi socio-assisteziali comunali, suddivisi tra servizi di Assistenza Domiciliare, servizio pasti, servizio di accompagnamento e trasporto presso le strutture di cura, servizi di sostegno “ad personam” in ambito domiciliare.Circa 20 usufruiscono attualmente del Servizio di assistenza Domiciliare.

Il Comune inoltre dispone di proprie strutture socio-assistenziali quali un Centro Diurno Anziani, munito di palestra riabilitativa, affidato in gestione alla omonima Associazione di volontariato, alcuni mini-alloggi per anziani in contesti abitativi protetti, una lavanderia/stireria gestita in convenzione con il Centro Psico-Sociale ubicato presso l’Ospedale di Vaprio d’Adda appartenente all’Azienda Ospedaliera “Ospedale Civile” di Vimercate.Per i vari servizi di trasporto i Servizi Sociali Comunali hanno in dotazione n. 1 minibus attrezzato per l’alloggiamento di disabili in carrozzina, n. 1 autovettura di servizio e n. 1 autovettura con vano per veicolazione pasti.

Nella comunità operano diverse Associazioni di volontariato che collaborano con i Servizi Sociali Comunali per la realizzazione di interventi socio-assistenziali a favore di anziani e disabili tra cui una CRI per il trasporto di cittadini ai centri di diagnosi e cura e l’Ass. “Il Disegno” che si occupa prevalentemente di persone disabili.

La spesa sociale complessiva annua sostenuta dal comune per detti servizi a favore di anziani e disabili (ad esclusione delle spese per personale amministrativo e sociale non specifico) è pari a circa € 260.000 con un’entrata, comprensiva di partecipazione dell’utenza e contributi regionali/statali, di circa € 97.000.

L’investimento comunale annuo per i servizi socio-assistenziali a favore di anziani e disabili è pari al 34% di tutta la spesa sociale comunale e a circa il 6% della spesa corrente (Titolo I) del bilancio totale dell’Ente.

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(Allegato 1)

  PREVISIONE 2005AREA DI INTERVENTO COSTI RICAVI % R/C

ANZIANI € 120.233,97 € 60.445,12 50,20DISABILI € 143.529,75 € 37.000,00 25,78ASILO NIDO € 187.928,44 € 130.791,06 69,60MINORI / GIOVANI € 125.093,20 € 33.065,11 26,43ASSISTENZA ECONOMICA € 5.000,00   ALTRI INTERVENTI € 168.254,62   

TOTALE € 750.040 € 261.301 34,83

Il Comune per l’attuazione dei propri programmi di politica sociale nel settore anziani/disabili si avvale di collaborazioni anche della Cooperazione Sociale Territoriale e dei servizi socio-sanitari di competenza dell’ASL o dell’Azienda Ospedaliera (Servizi per Favorire l’Autonomia, Centri Residenziali per Handicappati, Residenze Sanitario-Assistenziali, Centri Psico-Sociali e Centri Residenziali Terapeutici per la Salute Mentale…).

7) Obiettivi del progetto:

OBIETTIVI

Gli obiettivi del seguente progetto sono stati così sintetizzati. Ad ognuno di essi sono stati associati indicatori specifici che verificheranno il raggiungimento degli obiettivi.

OBIETTIVI INDICATORI

Incrementare e mantenere l’autonomia delle persone disabili

Livello di autonomia in situazioni non istituzionali e non strutturate

Favorire momenti di sensibilizzazione rivolti alla comunità locale

Numero di iniziative locali

Promuovere delle iniziative di informazione rivolte all’intera cittadinanza e in particolare a favore delle famiglie dei disabili allo scopo di avvicinarli ai servizi

Coinvolgimento delle famiglie nell’organizzazione di manifestazioni

Favorire l’inserimento sociale del disabile attraverso la partecipazione ad attività appositamente organizzate

Numero di iniziative organizzate da disabili e per disabili

13

(Allegato 1)

Per ogni singola sede di attuazione di progetto sono stati poi individuati:

Comune di Albese con CassanoObiettivi generali

Proseguire con la promozione dell’integrazione sociale dei disabili sulla base del precedente progetto presentato (Diversabilmente volontari), con l’obiettivo generale di implementare i servizi attivati, ampliando l’intervento su un terzo comune.Si è riscontrato il fatto che il tempo delle volontarie in servizio nella precedente annualità è stato dedicato in prevalenza al rapporto diretto con l’utenza, limitando quindi la realizzazione ed il raggiungimento pieno di alcuni obiettivi, in particolare relativi alla mappatura del territorio. Per questo motivo la nuova annualità si prefigge di realizzare quest’obiettivo richiedendo un volontario in più.Le volontarie sono risultate essere una risorsa fondamentale per almeno 4 famiglie Attraverso un contatto diretto le volontarie hanno sostenuto il soggetto disabile promuovendo diverse attività nel tempo libero e sollevando così le famiglie dal lavoro di cura per brevi ma preziosi periodi.La presenza delle volontarie ha consentito in 2 situazioni di attivare due ingressi con finalità occupazionali presso una cooperativa di tipo B e una struttura residenziale garantendo una presenza costante nel momento di inserimento e facilitando tale percorso.L’osservazione, di una disabile all’interno di un’associazione, da parte delle volontarie è stata fondamentale per il servizio nel ripensare l’intervento progettato arrivando a definire la ricerca di una nuova struttura più idonea alle esigenze di quella disabile.Importante è stata la presenza delle due volontarie all’interno della struttura psichiatrica di Albese con Cassano che hanno reso possibile il potenziamento dell’aspetto relazionale verso l’ospite psichiatrico.In base alla valutazione del cammino fin qui fatto ci sembra quindi opportuno riproporre gli obiettivi già posti in essere nella precedente progettazione, richiedendo la presenza di tre volontarie per potere sviluppare quella parte di intervento a supporto alle attività generali del servizio sociale e per estendere il servizio anche a un nuovo comune.

Indicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici

1.Alla luce delle difficoltà emerse dalle famiglie rispetto al logorio fisico ed emotivo che la cura del disabile comporta: Accompagnare il disabile nella ricerca di un’autonomia personale supportandolo laddove sia

necessario attraverso un aiuto negli spostamenti o qualora fosse possibile promuovere una progressiva autonomia negli spostamenti.

Favorire l’inserimento del soggetto disabile nel tessuto sociale anche attraverso il coinvolgimento dei gruppi e delle agenzie che operano sul territorio in particolare per la gestione del tempo libero

Fornire supporto a livello domiciliare per favorire almeno nell’ambiente domestico l’autonomia e per offrire un momento di conforto, scambio e confronto, riducendo in questo modo il disagio legato alla cronicità

2 Alla luce dell’attività svolta dallo Sportello Lavoro e dal SIL(servizio inserimenti lavorativi) volta a proporre un intervento di supporto nella ricerca e nell’inserimento lavorativo Definire e supportare dei percorsi di accompagnamento personalizzati in particolare a favore

di soggetti invalidi/disabili e borderline, quindi rivolto ad integrare l’attività specifica del SIL(nel caso in cui il progetto venga attivato) anche alla luce di quanto sopra evidenziato.

3 Alla luce dello scarto tra utenza reale e utenza potenziale è necessario: Supportare i servizi sociali in un percorso di maggiore conoscenza delle eventuali

problematiche esistenti sul territorio; Promuovere delle iniziative di informazione rivolta all’intera cittadinanza e in particolare a

favore delle famiglie di disabili allo scopo di avvicinarli ai servizi

4 Alla luce delle difficoltà da parte dei Servizi Sociali di mantenere dei frequenti e costanti rapporti con i vari servizi:

14

(Allegato 1)

Supportare i servizi e la famiglia nei rapporti reciproci e con le strutture di riferimento migliorando la qualità della relazione

Monitorare i progetti individualizzati in atto Supportare gli interventi degli operatori che lavorano presso la sede comunale e le strutture

che agiscono in favore di disabili.

Comune di ErbaObiettivi generaliIndicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici

Con il presente progetto si ritiene di poter raggiungere 3 obiettivi generali, ed in particolare:- Fornire un supporto ai giovani disabili - Fornire un sollievo alle famiglie- Assicurare una presenza istituzionale

Fornire un supporto ai giovani disabili e alle loro famiglie al fine di facilitarne l’inserimento in contesti sociali estesi e migliorare o mantenere la propria autonomia e qualità di vita

L’esperienza acquisita in questi anni con il servizio svolto dagli obiettori di coscienza prima e dalle volontarie di servizio civile poi mostra quanto sia utile per i giovani disabili un accompagnamento da parte di altri giovani in spazi destrutturati. Con la presenza del volontario s’intende fornire attraverso l’affiancamento del giovane disabile un supporto concreto che si pone come obiettivi specifici

- superare le difficoltà concrete che limitano a volte l’autonomia del giovane disabile e la possibilità di un reale inserimento sociale.

- prevenire o superare l’isolamento nel quale soprattutto i disabili più gravi rischiano a volte di trovarsi per l’incapacità della famiglia nel chiedere aiuto all’esterno lasciandosi invece schiacciare dalla stanchezza e dalla sofferenza offrendo una relazione positiva esterna alla famiglia

Fornire un sollievo alle famiglie con un alto carico assistenziale.Soprattutto nei momenti non impegnati in attività scolastiche, formative o ricreative, nei quali il giovane disabile è spesso totalmente a carico della famiglia, si ritiene utile offrire un affiancamento al disabile che costituisca anche un sostegno concreto per i familiari. In particolare si ritiene che ciò costituisca un sollievo rappresentando contemporaneamente:

- la possibilità di un tempo da poter dedicare ad altro sollevandosi dal peso di una responsabilità assistenziale continua

- un supporto relazionale riconducibile alla presenza del volontario di servizio civile come persona disponibile all’ascolto e al confronto

Assicurare una presenza istituzionale E’ importante che i volontari di servizio civile siano in forte collegamento con l’Ente che lui rappresenta con la persona disabile. Questo permette:

- alle assistenti sociali e agli operatori di monitorare le situazioni problematiche che diversamente non usufruiscono di servizi organizzati

- alla famiglia di avere a disposizione un aggancio efficace per segnalare eventuali difficoltà ed entrare in contatto con i servizi nel caso di difficoltà particolari

Primavera OnlusObiettivi generaliIndicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici

La presenza di personale Volontario in Servizio Civile Nazionale ha come scopo quello di realizzare il progetto per la soddisfazione dei bisogni succitati e quindi si pone, per il periodo settembre 2006-maggio 2007, i seguenti obiettivi:

Standardizzazione delle attuali attività di formazione all’autonomia e di partecipazione attiva degli utenti nella società (attraverso una più puntuale pianificazione delle stesse) e studio e sperimentazione di nuove attività di formazione all’autonomia attraverso una maggiore pianificazione; verifica dei risultati ottenuti con l’utenza frequentante;

Sperimentazione e sviluppo di nuove attività manuali/creative per alcuni utenti che necessitano di un maggiore supporto in fase sia di studio/preparazione del materiale utile per la realizzazione, sia di realizzazione dei manufatti;

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(Allegato 1)

Inserimento graduale del nuovo utente e sperimentazione/verifica delle attività maggiormente consone ad un inserimento che possa diventare definitivo.

Per il personale volontario in Servizio Civile Nazionale, gli obiettivi all’interno del progetto sono:Periodo settembre-ottobre:

conoscenza di tutto il ventaglio delle attività proposte durante il laboratorio ergoterapeutico e conoscenza approfondita degli utenti e delle problematiche specifiche di cui gli stessi sono portatori; partecipazione in affiancamento all’erogazione del servizio.

Periodo novembre-aprile: partecipazione all’erogazione delle attività previste dal laboratorio ergoterapeutico ad un

livello avanzato che implica il contributo operativo allo studio, alla preparazione e alla realizzazione di tutte le attività, in particolare di quelle previste dagli obiettivi del progetto;

supporto all’inserimento del nuovo utente attraverso lo studio e la sperimentazione di attività consone all’inserimento stesso.

Periodo maggio: attività di monitoraggio delle attività sperimentate; verifica dei risultati dell’avvenuto inserimento e delle eventuali condizioni necessarie per il

proseguimento dello stesso.

Gli indicatori per la verifica finale del raggiungimento degli obiettivi del progetto saranno in via prioritaria:

L’avvenuta definizione di un programma mensile di attività di formazione all’autonomia e di partecipazione attiva degli utenti nella società per tutti gli utenti del laboratorio;

L’avvenuta sperimentazione di nuove attività di laboratorio di tipo manuale/creativo; Una relazione finale dell’attività di affiancamento all’utente che riporti una valutazione

relativa alla possibilità di prosecuzione dell’inserimento a tempo pieno dell’utente frequentante attualmente a tempo parziale.

Gli indicatori per la verifica finale del raggiungimento degli obiettivi da parte del volontario del servizio civile saranno in via prioritaria:

L’avvenuta sperimentazione e gestione di attività di laboratorio; L’avvenuta sperimentazione e gestione di attività con singoli utenti; La progettazione di almeno un’attività innovativa.

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateObiettivi generaliIndicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici

Coadiuvare l’attività di osservazione degli operatori al fine di una migliore e più accurata progettazione

Rispondere in modo più adeguato ai bisogni ed alle domande dell’utente inserito al C.S.E. Sostenere le attività quotidiane come metodo della prassi educativa Esplorare la possibilità concreta di presa in carico della persona conoscendo i molteplici

aspetti di vita della stessa per prevenire e ridurre situazioni di emarginazione Potenziare la collaborazione con il territorio partecipando in modo attivo ad iniziative di

Comuni limitrofi ed associazioni Approccio critico nella individuazione di processi di apprendimento, di socializzazione ed

abilità sociali, individuando e attuando tecniche specifiche

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaObiettivi generaliIndicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specificiIl progetto si prefigge l’assistenza e l’accompagnamento degli aventi titolo rispetto alle esigenze materiali e spirituali della quotidianità, con particolare riferimento:

All’informazione e all’aggiornamento culturale; Alla tutela della salute; Alla gestione del tempo libero; Alla partecipazione ad attività sociali e a tutte quelle attività che ne favoriscono l’autonomia

personale e la integrazione sociale.

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(Allegato 1)

Comune di MelzoObiettivi generali

Fornire un supporto alle persone disabili, sia fisiche che psichiche, nella fruizione dei servizi del territorio ed nella partecipazione alla vita della comunità .

Promuovere azioni di prevenzione rispetto alla perdita dell’autonomia o di recupero della stessa.

Fornire un supporto ai nuclei familiari con persone disabili.

Indicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici

Fornire un supporto alle attività svolte dalle strutture per disabili presenti nel Comune di Melzo: CSE e Comunità Alloggio

Fornire un supporto alla popolazione disabile nell’accesso ai servizi del territorio; Collaborare con il Servizio Sociale del Comune nella elaborazione e messa in atto di

progetti individuali in favore di disabili. Collaborare alla più ampia progettualità sull’area della disabilità in atto con il Piano di Zona

distrettuale.

OBIETTIVI INDICATORI AZIONIFornire un supporto alle attività svolte dalle strutture per disabili presenti nel Comune di Melzo:- Centro Socio Educativo (CSE).- Comunità Alloggio“Accoglienza”

Aumento delle attività ludico- ricreative- educative da attivarsi all’interno e all’esterno delle strutture.

- Collaborazione con gli educatori e i volontari dell’associazione “Insieme con Voi” operanti presso il Centro e presso la Comunità Alloggio.

- Predisposizione, in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune e gli operatori del CSE e della Comunità, di progetti ed attività che coinvolgano i disabili nella vita della Comunità.

Fornire un supporto alla popolazione con disabilità nell’accesso ai servizi del territorio.

Aumento del numero degli accessi ai sevizi ed alle opportunità.

- Supporto ai disabili ed alle loro famiglie nell’accesso alle informazioni pertinenti servizi, attività, opportunità loro rivolte.

- Supporto,anche pratico, nell’accesso ai servizi (accompagnamento e trasporto, aiuto disbrigo pratiche)

Collaborare con il Servizio Sociale del Comune nella elaborazione e messa in atto di progetti individuali in favore di disabili

Aumento numero progetti individuali attivati e seguiti.

Individuazione di progetti che inseriscano attivamente i disabili nelle attività sociali-culturali e ricreative del territorio (partecipazione a gite, feste patronali, fiere locali, eventi pubblici ecc.).

Collaborare alla più ampia progettualità sull’area della disabità in atto con il Piano di Zona distrettuale.

Implementare il pensiero rispetto ai bisogni dei disabile e alle risorse presenti sul territorio

- Partecipazione agli incontri del tavolo di area Disabili del Distretto 5.- Collaborazione anche pratica nella strutturazione e realizzazione dei progetti previsti dal Piano di Zona vigente.

17

(Allegato 1)

Comune di Vaprio D’Adda

Obiettivi generaliIndicatori specifici di sede di attuazione e obiettivi specifici

L’apporto del Servizio Civile Volontario si inserisce nel panorama degli interventi comunali o territoriali di cui sopra al fine di consolidare la positiva esperienza in atto, sviluppare il sistema di supporto alle fragilità mirando a flessibilizzare le prestazioni modulando i progetti individuali in base alle diverse esigenze, sostenere le reti familiari nell’accudimento delle persone non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti, potenziare, diversificare ed integrare il Servizio di Assistenza Domiciliare con particolare riguardo alle prestazioni di igiene personale e compagnia, fluidificare ed umanizzare le relazioni con l’utenza anziana/disabile, definire progettualità mirate anche di medio-breve durata, incrementare l’offerta di momenti di sollievo ai familiari di disabili e anziani.Altresì in concorso del volontario potrà essere dedicato allo sviluppo dei servizi sulla base di una rilevazione mirata ai bisogni della popolazione anziana.

In tale ambito si intendono perseguire i seguenti obiettivi in continuità con quanto analogamente precedentemente realizzato o in via di attuazione:

Consentire ai destinatari del progetto la permanenza nel loro domicilio e nel loro ambiente di vita riducendo il ricorso all’istituzionalizzazione; Concorrere alla promozione e alla salvaguardia della salute del singolo sviluppando interventi per favorire l’autonomia; Supportare ed integrare gli interventi socio-assistenziali domiciliari erogati dal Servizio di Assistenza Domiciliare Comunale con particolare riguardo ai soggetti non autosufficienti; Consentire momenti di sollievo alle reti familiari impegnate in interventi assistenziali continuativi; Favorire lo sviluppo di attività relazionali e socio-affettive di soggetti deboli volte al contenimento del rischio di solitudine, isolamento ed emarginazione; Supportare ed integrare la fruizione dei servizi territoriali di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, di terapia e di integrazione sociale presso strutture sanitarie o socio-sanitarie; Sostenere l’integrazione scolastica dei studenti disabili facilitando l’accesso agli istituti scolastici con interventi di accompagnamento; Supportare i Servizi Sociali nella realizzazione di indagini mirate a rilevare i nuovi bisogni assistenziali degli anziani nella comunità. Promuovere la valorizzazione del volontariato sociale tramite iniziative di raccordo con i servizi sociali comunali e di coinvolgimento attivo nella attuazione degli interventi assistenziali mirati. Permettere al volontario di vivere, tramite l’approccio diretto con le persone meno protette e con la loro sofferenza e solitudine un'esperienza di vita significativa dal punto di vista umano e di crescita della responsabilità sociale. Contenere i costi dei servizi che senza l’apporto di volontari sarebbero soggetti ad ulteriori incrementi della spesa pubblica e della partecipazione degli utenti.

Il progetto è strettamente collegato alle attività dei servizi socio-assistenziali comunali, con particolare riguardo a quelli domiciliari.Il collegamento si realizza con l’inserimento del volontario nelle attività giornaliere di assistenza domiciliare e di collegamento con le strutture socio-sanitarie territoriali supportando ed integrando i servizi erogati dall’Ente e dalle Associazioni di Volontariato.

Indicatori Qualitativi

Gli indicatori per le attività assistenziali al domicilio di anziani/disabili previste dal progetto tengono conto di quanto stabilito dagli standard gestionali di cui al Piano Socio-Assistenziale della Regione Lombardia, del Regolamento Comunale dei servizi e delle prestazioni sociali e della Carta dei Servizi Sociali di recente elaborazione che definiscono criteri di qualità

In particolar modo si segnala:

La continuità degli interventi da Lunedì a Sabato, sia il mattino sia il pomeriggio, al fine di garantire

18

(Allegato 1)

il più possibile la copertura dei bisogni;La compresenza di più operatori sopratutto nelle mansioni relative all’igiene personale, alla mobilizzazione, al trasporto/accompagnamento per una migliore efficacia degli interventi ed una maggior sicurezza degli utenti;La supervisione e il coordinamento delle prestazioni integrate dei contributi delle volontarie da parte di figure qualificate del Servizio Sociale Professionale affinché l’attività si identifichi come parte necessaria di un progetto di presa in carico globale della persona definito e monitorato dall’Ente ( da realizzarsi anche con incontri periodici e analisi scritte);La flessibilità oraria delle prestazioni al fine rispondere in modo adeguato alle esigenze degli utenti ;La personalizzazione degli interventi calibrato sulla base dei bisogni del singolo;La valorizzazione del contesto familiare di riferimento per favorire la condivisione degli interventi di supporto e rafforzare le risorse assistenziali tramite incontri e momenti di coinvolgimento attivo della rete parentale;La verifica sui risultati anche tramite indagini di soddisfazione per valutare la congruità con gli obiettivi prefissati.

Altri indicatori soprattutto a carattere quantitativo si rilevano all’interno delle descrizione delle attività di progetto.

Il coordinamento, la programmazione e la supervisione delle attività assistenziali è garantita e realizzata dalla Assistente Sociale Comunale responsabile dei servizi di assistenza domiciliare e con il ruolo di OLP.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

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(Allegato 1)

Comune di Albese con CassanoDescrizione completa dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuatiIl progetto si inserisce nell’ottica di promuovere o potenziare dei processi di integrazione delle persone disabili attraverso un’implementazione dei servizi esistenti e la promozione di nuove attività.

PIANI DI ATTUAZIONE- ambito integrazione sociale- ambito sostegno individuo e famiglia- ambito occupazionale- ambito promozionale territoriale

ATTIVITA’ PER LA REALIZZAZIONE DEI PIANI DI ATTUAZIONEOBIETTIVO 1Si prevede di arrivare a sostenere tre famiglie oltre quelle già coinvolte nella precedente progettazione.Si prevede di impiegare per quest’obiettivo un monte ore complessivo per volontario di 550 ore.- accompagnamento del disabile presso le strutture e/o i servizi frequentati attraverso il potenziamento del servizio trasporto esistente (durante tutta la durata del progetto);- accompagnamento del soggetto disabile all’interno delle strutture di riferimento;-supporto del disabile nella concretizzazione di un percorso di autonomia nell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici affiancandolo per un certo periodo nello spostamento (la tempistica di quest’attività è legata ai progetti individualizzati dei singoli utenti).- interventi domiciliari per il sostegno dell’attività di cura delle famiglia (durante tutto il periodo di attuazione del progetto);- organizzazione di attività per il tempo libero dei singoli soggetti (durante tutto il periodo)- interventi settimanali al domicilio durante i quali il volontario instaura una significativa relazione con l’utenza allo scopo di promuovere un supporto relazionale ed emotivo (durante tutto il periodo)- partecipazione alle attività che i vari soggetti (associazioni, cooperative) propongono sui diversi territori collaborando attivamente alla realizzazione delle stesse. (durante tutto il periodo di attuazione del progetto)

OBIETTIVO 2Si prevede di rispondere al bisogno specifico e dichiarato di 3 utenti già in contatto con i servizi sociali.Si prevede di impiegare per il raggiungimento dell’obiettivo un monte ore complessivo per volontario di 350.- presenza del volontario, in accordo con gli operatori dello Sportello, negli orari di apertura dello Sportello Lavoro già in calendario;- gestione di aperture integrative (eventuali) dello Sportello Lavoro finalizzate all’utenza specifica (soggetti disabili o border line);- accompagnamento dell’utente nella realizzazione del progetto individualizzato che può essere indirizzato alla formazione, alla ricerca occupazionale e all’inserimento lavorativo protetto;OBIETTIVO 3Si prevede il raggiungimento dell’obiettivo sulla base di un maggior numero di informazioni documentate all’interno del servizio sociale.Si prevede un impiego di 300 ore a volontario per quest’attività.- mappatura della realtà territoriale allargata individuazione delle risorse e dei servizi presenti a favore dei disabili (durante i primi 6 mesi);- attività informativa rispetto alla mappatura fatta ad es.creazione di volantini; promozione serate informative (dopo avere realizzato il precedente punto);- supporto all’assistente sociale nell’elaborazione di strumenti volti alla conoscenza delle situazioni non in carico (es.elaborazione questionari, stesura lettere);- scelta di attività di promozione del mondo della disabilità e supporto nella loro realizzazione (es.conferenze, cineforum..) sia rispetto alle famiglie dei disabili sia rivolti alla pluralità della cittadinanzaOBIETTIVO 4Si prevede una maggiore fluidità nello scambio di informazioni nel triangolo servizio sociale – famiglia – struttura.Si prevede un impegno di 100 ore complessive a volontario per quest’attività.- partecipazione alle riunioni di verifica sui progetti individualizzati (durante tutto il periodo);- tenuta della relazione con la famiglia e con le strutture di riferimento sul singolo progetto (durante tutto il periodo);

Descrizione completa delle modalità di impiego dei volontariLe volontarie verranno impiegate nelle attività previste dal piano di attuazione di cui sopra secondo la seguente modalità:-attività a rapporto diretto e personale con i disabili e le loro famiglie;-attività a rapporto indiretto (organizzazione e promozione attività di integrazione)

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(Allegato 1)

-attività svolte in autonomia per alcune mansioni volte a stimolare il volontario nella gestione diretta di attività ed a responsabilizzare rispetto al compito; -attività in collaborazione con altri soggetti nelle quali sviluppare le capacità del volontario rispetto al lavoro con operatori differenti e rispetto al lavoro in èquipe.Si precisa che soprattutto per le attività rivolte alla cittadinanza si promuoverà un lavoro congiunto delle volontarie.Si precisa altresì si chiederà al volontario di operare anche in autonomia per stimolarlo nella gestione diretta di attività e responsabilizzarlo rispetto al compito.Le volontarie saranno impiegate con orari variabili in base alle singole esigenze del progetto in base all’obiettivo che ci si è posti. Tutti e 4 gli obiettivi si ritiene occuperanno tutto il periodo di attuazione del servizio.

Descrizione completa delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attivitàATTIVITA’ PREVISTE PER L’OBIETTIVO 13 Volontari di Servizio Civile 3 Assistenti Sociali comunali e altri uffici quale l’anagrafe, famiglie, volontari ATTIVITA’ PREVISTE PER L’OBIETTIVO 23 Volontari di Servizio Civile 3 Assistenti Sociali comunali e altri uffici quale l’anagrafe, famiglie, operatori Sportello Lavoro e Servizio Inserimento lavorativoATTIVITA’ PREVISTE PER L’OBIETTIVO 33 Volontari di Servizio Civile 3 Assistenti Sociali comunali, operatori strutture, operatori enti pubblici (ASL, INPS)ATTIVITA’ PREVISTE PER L’OBIETTIVO 43 Volontari di Servizio Civile, 3 Assistenti Sociali comunali, educatori e coordinatori delle strutture frequentate.

Comune di ErbaDescrizione completa dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuati e descrizione completa delle modalità di impiego dei volontari

Il presente progetto si articolerà in 3 periodi: Maggio/giugno 2006 conoscenza del territorio e dei servizi esistenti sul territorio attraverso documentazione

dell’ufficio, incontri con l’OLP e visite guidate nelle strutture Giugno/agosto 2006 affiancamento del volontario di servizio civile ad operatori di servizi del territorio

(servizio di assistenza domiciliare comunale, servizi di formazione all’autonomia, centro socio educativo, centro diurno integrato, …) sperimentando concretamente relazioni diverse con persone con disabilità

Agosto2006/aprile2007 conoscenza dei nuclei familiari individuati dal servizio e avvio dell’attività di accompagnamento

Gi obiettivi del presente progetto si raggiungeranno principalmente con azioni che vedranno il volontario di servizio civile impegnato su 2 livelli:

1. affiancamento ed accompagnamento personale della persona disabile2. partecipazione a momenti ed iniziative di gruppo organizzate sia direttamente dal volontario e dal

servizio sociale del comune sia da realtà del territorio e rivolte a persone disabili

Nella sua realizzazione concreta il progetto prevede un alto grado di flessibilità che permette di adeguarsi alle situazioni che incontra, al bisogno portato dal disabile e dalla sua famiglia e dalle occasioni che nascono sul territorio. L’intervento si realizzerà attraverso l’affiancamento del disabile da parte del volontario di servizio civile con presenze periodiche, indicativamente 1 o 2 volte alla settimana, in uscite sul territorio o in ambito domestico. In questi momenti il volontario si renderà disponibile all’ascolto e all’accompagnamento del bisogno espresso dal disabile e dalla famiglia.Si possono evidenziare diverse “tipologie di intervento” in base all’età e al tipo di disabilità.

Accompagnamento in attività quotidiane (spesa, gestione della casa, compiti scolastici, disbrigo pratiche, utilizzo dei mezzi pubblici,…) volto all’acquisizione di una maggiore autonomia o al mantenimento di quanto posseduto

Presenza in uno spazio-tempo ludico e ricreativo (al domicilio o sul territorio) compatibile con capacità e limiti delle singole persone. È possibile che venga richiesta la presenza anche fuori dal territorio provinciale per gite

Accompagnamento del disabile presso servizi sanitari o scuola od altro con l’auto attrezzata per il trasporto disabili del Comune di Erba

Collaborazione con le realtà del territorio nell’organizzazione di attività rivolte alla popolazione disabile (a solo titolo esemplificativo si segnala la collaborazione durante il mese di giugno e luglio 2005 con il Centro Servizi Volontariato di Como per una ricerca relativa alle barrire architettoniche sul territorio che porterà alla definizione di una guida all’accessibilità della città)

Descrizione completa delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività

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(Allegato 1)

Per lo svolgimento delle proprie mansioni il volontario partecipa ad incontri organizzativi e di sintesi con le varie équipe di riferimento per i disabili (èquipe disabili dei comuni del distretto, La Nostra Famiglia, realtà del privato sociale) oltre che con l’assistente sociale di riferimento per il Comune di Erba . Questi momenti rappresentano per il volontario un’importante occasione di confronto e scambio di informazioni, e la possibilità di acquisire nuove nozioni e competenze. Parallelamente il volontario è risorsa per gli operatori portando la propria esperienza non professionale di vicinanza relazionale ed affettiva con il disabile e con la famiglia.

Primavera OnlusDescrizione completa dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuati e descrizione completa delle modalità di impiego dei volontari

Al momento della presentazione del progetto è stata attivata la fase di analisi del bisogno, identificato sopra.

Con l’inserimento del/della Volontario/a del Servizio Civile il progetto verrà attivato e seguirà le seguenti fasi di attuazione:

Periodo settembre-ottobre 2006:Sequenza temporale delle attività per il raggiungimento degli obiettivi individuati per il periodo:

analisi dettagliata della storia personale e della storia dell’inserimento nel laboratorio di ciascun frequentante attraverso momenti iniziali, propedeutici all’inserimento del/della Volontario/a, con la responsabile del laboratorio: in questi momenti è prevista la lettura da parte del/della Volontario/a di tutti i dossier personali degli utenti;

colloqui individuali con ciascun frequentante, previsti con l’affiancamento alla responsabile del laboratorio, diretti alla conoscenza personale reciproca tra Volontario/a e utente;

affiancamento alla responsabile in tutte le attività del laboratorio al fine della conoscenza di tutto il ventaglio delle attività: l’affiancamento iniziale sarà poco operativo e principalmente di osservazione: l’operatività riguarderà l’apprendimento, se non esistente, delle tecniche utilizzate nei lavori creativi con gli utenti;

affiancamento alla responsabile sulle attività di ciascun utente per un periodo di tempo congruo a raggiungere la piena consapevolezza da parte del/della Volontario/a delle possibilità e dei limiti di ciascuno: anche questo affiancamento sarà inizialmente poco operativo e principalmente di osservazione; in relazione ai singoli handicap sarà necessario che il/la Volontaria/o apprenda le corrette modalità di aiuto anche nella movimentazione degli utenti (alcuni presentano gravi handicap di tipo fisico oltre che cognitivo);

affiancamento alla responsabile relativamente alla programmazione delle attività: in questa fase relativamente alle micro attività giornaliere nell’ambito della programmazione settimanale già stesa dalla responsabile; la programmazione si sostanzierà nella stesura del programma delle attività che comprende anche l’organizzazione/reperimento degli eventuali strumenti/mezzi che l’attività richiede per essere concretizzata;

sperimentazione per alcune attività e con alcuni utenti nella gestione in autonomia di attività, con la supervisione della responsabile; la super visione verrà attuata sia durante lo svolgimento delle attività attraverso il confronto costante con la responsabile, sia attraverso colloqui con tra Volontaria/o e responsabile con lo scopo di monitorare i progressi e l’acquisita autonomia gestionale e relazionale.

In questo primo periodo verrà raggiunto, per il/la Volontario/a, l’obiettivo relativo alla conoscenza di tutto il ventaglio delle attività proposte e la conoscenza approfondita degli utenti e delle problematiche specifiche di cui gli stessi sono portatori.

Periodo novembre 2006 - gennaio 2007 : affiancamento operativo alla responsabile in tutte le attività del laboratorio; affiancamento operativo responsabile per le attività di ciascun utente; questa attività, come la precedente,

implicano per il/la Volontario/a la necessaria programmazione/ reperimento degli strumenti/mezzi atti a svolgere l’attività stessa;

affiancamento operativo alla responsabile relativamente alla programma-zione delle attività settimanali: in questa fase si chiederà al/alla Volontario/a di mettere in atto anche strumenti idonei a portare a conoscenza gli utenti delle attività da svolgere con loro (ad esempio attraverso strumenti descrittivi di facile comprensione);

progettazione e programmazione, in affiancamento alla responsabile, di alcune nuove attività di formazione all’autonomia e di partecipazione attiva degli utenti nella società e di nuove attività manuali/creative per alcuni utenti;

prima sperimentazione, in affiancamento alla responsabile, delle nuove attività per alcuni utenti; affiancamento alla responsabile nella progettazione e sperimentazione di attività consone all’inserimento del

nuovo utente;In questo secondo periodo verrà raggiunto:

per il/la Volontario/a, l’obiettivo relativo partecipazione alla progettazione e all’erogazione delle attività del

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(Allegato 1)

laboratorio ad un livello avanzato; per il progetto la prima sperimentazione dell’inserimento graduale del nuovo utente .

Periodo febbraio 2007-aprle 2007: prosecuzione con sempre maggior autonomia nella gestione delle attività del laboratorio e dei singoli utenti sia

di quelle già in essere che di quelle progettate nei mesi iniziali di volontariato; in questa fase sarà chiesto al /alla Volontario/a di gestire in autonomia presso la sede di lavoro con alcuni utenti alcune delle attività settimanali;

progettazione e sperimentazione autonoma, in accordo con la responsabile del laboratorio, di attività nuove ed eventualmente diversificate per alcuni utenti rispetto alle attività già in esser;

programmazione e gestione di parte delle attività previste per il nuovo utente inserito.In questo terzo periodo verrà raggiunto:

per il/a Volontario/a l’obiettivo dell’autonomia nella gestione di attività e di utenti; per il progetto:

l’inserimento nel laboratorio di nuove attività; la sperimentazione dell’inserimento del nuovo utente

Periodo maggio 2007: proseguimento delle attività in essere dai mesi precedenti; attività di valutazione conclusiva del progetto sia per quanto riguarda l’inserimento del volontario, sia per

quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi di progetto. La valutazione, sia di tipo quantitativo che qualitativo, sarà improntata sulla misurazione degli indicatori così come descritti nel punto 7.

Definizione e descrizione delle principali attività sopra citate: Attività di affiancamento: prevede l’osservazione dell’attività di laboratorio e la descrizione delle stesse in

forma analitica, evidenziando gli snodi cruciali e le eventuali problematicità osservate. Attività di affiancamento attivo: prevede la riproduzione delle attività svolte dalla responsabile (compresa

l’attività di progettazione), apportando anche contributi personali nelle modalità di svolgimento. Attività di gestione: prevede la gestione di attività già in essere o nuove in modo autonomo, con la

supervisione e l’accordo della responsabile.

Descrizione completa delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attività

Le risorse umane previste per lo sviluppo del progetto, come di evince dal dettaglio di attuazione del progetto, sono prevalentemente la responsabile del laboratorio e il volonatrio del servizio civile. Il progetto non prevede altre risorse umane attive nella realizzazione dello stesso. E’ comunque da sottolineare che volontario e responsabile nella fase di realizzazione del progetto verranno a diretto contatto sia con altri volontari dell’associazione che occasionalmente sono presente in alcune attività del laboratorio (ad esempio nelle uscite pomeridiane fuori sede), sia con educatori che per le diverse attività vengono a contatto con gli utenti (si pensi all’istruttore in piscina, agli educatori nelle attività di ippoterapia, ecc.).

Le due risorse umane sul progetto saranno impegnate con il seguente orario:

Responsabile del laboratorio ergoterapeutico:lunedì: dalle 10.00 alle 18.00dal martedì al venerdì dalle 14.00 alle 17.00

Volontario del servizio civile:lunedì: dalle 9.30 alle 18.30 – 9 oredal martedì al venerdì dalle 13.15 alle 18.15 – 5 oreuna mattina al mese (in una giornata in accordo con la responsabile del laboratorio da collocarsi tra il martedì e il venerdì) per la programmazione delle attività mensili o per attività particolari (uscite giornaliere) – 4 ore ogni quattro settimane

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateDescrizione completa dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuati

OBIETTIVI INDICATORI AZIONICoadiuvare l’attività di osservazione degli operatori al fine di una migliore e

N° 15 casi seguiti Periodo di osservazione di tre mesi e verifica finale

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(Allegato 1)

più accurata progettazione

Rispondere in modo più adeguato ai bisogni ed alle domande dell’utente inserito al C.S.E.

N°5 modifiche della modalità di svolgimento delle attività

Osservazione e ascolto

Sostenere le attività quotidiane come metodo della prassi educativa

N° 4 attività seguite Partecipazione alle attività del centro

Esplorare la possibilità concreta di presa in carico della persona conoscendo i molteplici aspetti di vita della stessa per prevenire e ridurre situazioni di emarginazione

Collaborazione con altri enti Contatti con altre realtà del territorio

Potenziare la collaborazione con il territorio partecipando in modo attivo ad iniziative di Comuni limitrofi ed associazioni

Partecipazione al “Festival del Cinema Nuovo”

Realizzazione diun cortometraggio

Approccio critico nella individuazione di processi di apprendimento, di socializzazione individuando e attuando tecniche specifiche

Formazione specifica Partecipazione a supervisione e riunioni d’equipe, convegni

Descrizione completa delle attività per la realizzazione dei piani di attuazione 

OBIETTIVI ATTIVITA’ PREVISTA TEMPI DI ATTUAZIONE

Coadiuvare l’attività di osservazione degli operatori al fine di una migliore e più accurata progettazione

L’osservazione è uno degli strumenti fondamentali in qualsiasi relazione d’aiuto, è quindi necessario non solo dedicare la parte iniziale di qualsiasi relazione ma tenerla costantemente vigile, pronti a cogliere cambiamenti, fasi o dettagli non individuati prima. E’ previsto l’osservazione durante tutte le attività già previste nell’organizzazione settimanale e anche durante i momenti di socializzazione e del pranzo.

Verranno dedicati all’osservazione i primi tre mesi per consentire al volontario un’attenzione maggiore e il tempo necessario per passare alla fase successiva.

Rispondere in modo più adeguato ai bisogni ed alle domande dell’utente inserito al C.S.E

L’ascolto interagisce nella fase di osservazione ed è alla base di qualunque modificazione dei progetti. Sarà fondamentale in tutto l’arco della durata del servizio civile. Oltre che nella vita quotidiana del Centro l’ascolto e l’osservazione verranno sperimentati durante le riunioni d’equipe e di supervisione 

Sarà fondamentale in tutto l’arco della durata del servizio civile 

Esplorare la possibilità concreta di presa in carico della persona conoscendo i molteplici aspetti di vita della stessa per prevenire e ridurre situazioni di emarginazione

Considerando le due fasi precedenti dall’osservazione e dall’ascolto si potrà passare ad una più concreta attuazione di microprogetti ad hoc per gli aspetti della vita che non riguardano strettamente la vita al centro diurno ma che sono di basilare importanza per la persona in carico. Questo aiuterà a prevenire situazioni di disagio e di emarginazione e a ridurre tutta la serie di problematiche ad esse correlate. E’ necessario per questo obiettivo l’individuazione e strutturazione di progetti in collaborazione con realtà del territorio che permettano di integrare maggiormente e nel tempo libero le persone. Es. Mettere in contatto uno dei ragazzi con una

Questa fase riguarderà gli ultimi 6 mesi di servizio civile.

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(Allegato 1)

scuola di ballo perché possa frequentare un corso di ballo liscio, .. 

  Potenziare la collaborazione con il territorio partecipando in modo attivo ad iniziative di Comuni limitrofi ed associazioni

Uno degli aspetti fondamentali per ogni persona è essere integrata nel territorio nel quale vive. Proprio per questo si prevede la partecipazione al “ Festival del cinema nuovo”, che ci vedrà coinvolti nella preparazione di un cortometraggio nel quale collaboreranno diverse figure professionali 

Questo progetto richiederà gli ultimi tre mesi di servizio civile. 

  Approccio critico nella individuazione di processi di apprendimento, di socializzazione individuando e attuando tecniche specifiche

Nel lavoro d’equipe non si può prescindere dal confronto che porta ad una sempre maggiore collaborazione e divisione delle specifiche professionalità nella collaborazione e stretta integrazione delle diverse competenze. Nella fattispecie questo vorrà dire che i volontari collaboreranno nella creazione dei progetti educativi individualizzati nei quali si cercherà di trovare nuove soluzione a vecchi problemi, ovviamente dopo una idonea formazione.  

Questo riguarderà gli ultimi tre mesi e servirà anche da verifica di tutto il servizio civile

    Descrizione completa delle modalità di impiego dei volontariI volontari saranno una risorsa fondamentale di supporto ed integrazione del lavoro quotidiano degli operatori e in particolare:

- avranno il compito prioritario di riuscire a stabile una relazione significativa con gli utenti in modo da poter concretizzare e promuovere miglioramenti della qualità della vita degli stessi

- svolgeranno la propria azione in contesti sociali tali da rendere efficaci gli interventi previsti dal progetto individuale. Questo consentirà di creare una maggiore continuità al lavoro svolto dagli operatori del centro diurno.

- collaboreranno nella creazione di una rete di contatti sul territorio che vada a vantaggio dei molteplici aspetti della vita dell’utente, intensificando l’interazione con le varie realtà presenti sul territorio

- avranno la possibilità di partecipare attivamente ed in modo propositivo alla vita quotidiana del centro diurno e di conseguenza di vedere concretamente i risultati delle fasi di osservazione ed ascolto

- Per i volontari è prevista una formazione specifica, prima di iniziare il servizio, ed una in itinere che consentirà loro di acquisire un bagaglio di conoscenze sia sul piano tecnico che sul quello relazionale

Descrizione completa delle risorse umane necessarie per lo sviluppo delle attività- Le attività previste richiedono tutte le risorse umane previste nell’organico del centro diurno e quindi:- Equipe tecnica (per la supervisione dei progetti individuali e dei programmi- Responsabile del servizio- Coordinatore del centro- Educatori e ASA- Specialisti per la conduzione e gestione delle attività- Volontari- TirocinantiCasa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di Lombardia

Descrizione completa dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuati

La Casa, che è aperta agli assistititi e rispettivi accompagnatori dal lunedì al venerdì offre loro la possibilità di consumare il pranzo di mezzogiorno, di svolgere attività fisiche, culturali e ricreative, di assistere alle manifestazioni artistiche del teatro alla SCALA di Milano.

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(Allegato 1)

L’ufficio:- istituisce le pratiche di pensione (aggravamenti, ricorsi, reversibilità);- presenta alla ASL le domande per le cure climatiche e i soggiorni terapeutici;- propone attività fisiche, culturali e ricreative;- organizza pellegrinaggi ai Sacrari della Patria, viaggi culturali e gite ricreative.

Il progetto si colloca all’interno di queste attività e si prefigge come obiettivo l’assistenza e l’accompagnamento degli aventi titolo rispetto alle esigenze materiali e spirituali della quotidianità.

Descrizione completa delle modalità di impiego dei volontari

Mansioni dei volontari del servizio civile:- accompagnamento dei ciechi a piedi, con mezzi pubblici o autovetture di proprietà dei “Grandi

Invalidi”;- assistenza ai corsi di alfabetizzazione informatica;- assistenza ai corsi di ginnastica dolce per ciechi anziani;- lettura di libri, riviste, quotidiani, corrispondenza, ecc.;- registrazioni audio personalizzate;- la Casa è frequentata ogni giorno dai Grandi Invalidi Ciechi di Guerra che varia da 5 a 10 disabili al

giorno con i rispettivi accompagnatori. - accompagnamento ed assistenza in tutte le attività svolte associativamente dall’Ente ( gite sociali,

assemblee, manifestazioni culturali, pellegrinaggi storici, celebrazioni patriottiche) o individualmente dagli assistiti.

Descrizione completa delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attivitàLa Casa dispone di 4 operatori interni che collaboreranno con il volontario per la realizzazione del progetto.

Comune di MelzoDescrizione completa delle modalità di impiego dei volontari

Descrizione completa dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuati

Il presente progetto si inserisce nell’ambito dei servizi che il Comune di Melzo offre ai propri residenti affetti da disabilità.Attualmente il personale presente all’interno delle strutture è costituito da:

Centro Socio Educativo n°12 educatori, Comunità alloggio n° 2 educatori, n° 7 ASA/OSS

Vi sono inoltre circa 50 volontari dell’associazione “Insieme con voi” che collaborano in turni settimanali alle attività del CSE per circa 2 ore a settimana. L’organizzazione delle strutture è inoltre supportata dall’Assistente Sociale comunale referente per l’area disabili e lo psicologo coordinatore di entrambe le strutture.

Le persone inserite nelle strutture per disabili del Comune di Melzo, n°30 utenti al CSE e n°10 utenti in Comunità Alloggio, sono giovani adulti portatori di pluri-handicaps. Oltre a frequenti problemi di natura fisico-organica e psichica, presentano spesso difficoltà dal punto di vista intellettivo.Il loro inserimento è (per quasi tutti) fondamentalmente definitivo: chi vi si trova bene può restarci tutta la vita. Proprio questo aspetto di definitività (che può sembrare sconcertante ma è reale) incide profondamente su tutta l’impostazione di questi 2 servizi. Non sono fondamentalmente pensati come momenti di passaggio, “preparazione a…”, non sono “ulteriore” scuola o centri di addestramento, raggiungimento forzato di socializzazioni utopiche, luoghi di terapia infinita. D’altra parte non vogliono neppure essere strutture di pura assistenza con pericolo di cronicizzazione.Sono impostate come comunità, comunità di adulti, comunità di lavoro, il più possibile inserite nel contesto territoriale.L’esperienza comunitaria non prevede di per sé espressamente dimissioni, perchè non ha come fine un determinato miglioramento specifico, ma ha come finalità il benessere psicologico della persona integrata nel gruppo e questa auspicabile qualità della vita si spera addirittura che possa durare per lungo tempo. Una simile impostazione di “comunità” è progetto che sembra semplice, ma è invece sin troppo ambizioso. Si richiede negli operatori solida formazione personale e professionale, frutto di studio, esperienza, capacità di confronto, e di continua riflessione su di sè (perchè si mette in moto la propria persona) e sul proprio lavoro.

Proprio in tale prospettiva i volontari inseriti in questa area d’intervento verranno impiegati a supporto delle varie attività previste dalla programmazione del CSE e della Comunità.

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(Allegato 1)

In particolare:- assistenza durante la mensa;- accompagnamento dei ragazzi sul pulmino durante il trasporto da e per il CSE;- partecipazione ai laboratori espressivi, ergoterapici, motori, ecc..- partecipazione a gite, eventi aggregativi al di fuori del CSE e della Comunità (Es: giochi senza

barriere, Festa patronale di Melzo, ecc.);- partecipazione alle 2 esperienze residenziali organizzate nei periodi estivo ed invernale.

Per un miglior inserimento i volontari, nella prima fase del servizio, saranno affiancati dall’operatore locale di progetto.Durante questo periodo iniziale i volontari sono chiamati a conoscere gli ambienti, le linee guida, le modalità organizzative dei due Servizi anche attraverso momenti di confronto con lo psicologo coordinatore e l’Assistente sociale referente del Servizio Disabili comunale. Avranno modo di osservare la realtà in cui si troveranno ad operare e di vivere i diversi momenti in cui si suddivide la quotidianità (accoglienza, proposte educative e attività motorie, igiene e cura del corpo, ippoterapia e idroterapia, ecc.. ) e di comprendere le scelte educative che sottendono i servizi. Oltre che alle attività che scandiscono la vita quotidiana avranno la possibilità di partecipare a incontri con l’équipe educativa, a proposte di formazione (provenienti sia dai servizi stessi sia dall’esterno – Es. seminari, convegni).

Descrizione completa delle modalità di impiego dei volontari

I giovani volontari che parteciperanno al progetto, svolgeranno la loro attività all’interno del servizio “ Centro Socio Educativo” del Comune di Melzo sito in Viale Gavazzi, 15, relazionandosi con n. 30 disabili dai 18 ai 65 anni residenti a Melzo o nei paesi limitrofi, e all’interno della Comunità Alloggio sita in viale Europa.

- Il CSE è aperto da Settembre a Luglio di ciascun anno. Nel mese di Agosto il Centro è chiuso.Il CSE ha una programmazione annuale di attività ed eventi a cui il volontario sarà chiamato a partecipare.

- La Comunità Alloggio “Accoglienza” è una struttura residenziale per disabili di grado medio che si trovano nella condizione di non poter essere seguiti e assistiti in ambito familiare.Il servizio è aperto ai residenti dei comuni facenti parte del Distretto 5 dell’ASL 2.La Comunità Alloggio ospita attualmente 10 persone tra cui, 2 nostri residenti inseriti al CSE. Sono inoltre presenti due posti letti per il pronto intervento.

I volontari coopereranno con gli educatori nell’ideazione e realizzazione di attività interne e nella coprogettazione e corealizzazione di attività sul territorio anche in collaborazione con le altre agenzie del territorio.Si occuperanno della promozione ed accompagnamento nelle attività che coinvolgono i disabili nella vita della comunità ideando e realizzando, con il supporto dell’èquipe educativa, percorsi per cui i disabili stessi possano partecipare operativamente in attività, iniziative o servizi, collaborando essi stessi alla loro realizzazione. Supporteranno i disabili e le famiglie nell’accesso ai servizi o nel disbrigo delle pratiche anche attraverso l’attivazione di un trasporto con i mezzi comunali. Parteciperanno affiancando gli educatori alle attività del Centro e della Comunità facilitando i ragazzi stessi nella fruizione di servizi offerti dalle due strutture (idroterapia, ippoterapia, fisioterapia, igiene personale, ginnastica, laboratori espressivi ecc.). Svolgeranno inoltre un attività di supporto ai Servizi Sociali nella elaborazione di progetti individualizzati a favore di disabili che si rivolgono all’Ente Comunale. I volontari saranno chiamati a partecipare nei modi e nelle formule di volta in volta concordate con l’Assistente Sociale a seconda dei bisogni e delle necessità rilevate nella singola situazione. Es: aiuto in attività didattico-educative, accompagnamento verso luoghi di aggregazione presenti sul territorio, aiuto nell’integrazione del disabile nel gruppo dei pari, ecc.

Descrizione completa delle risorse umane necessarie per lo sviluppo delle attività

Operatore locale di Progetto/ Assistente sociale comunale Psicologo Coordinatore delle strutture Educatori ed Operatori del CSE e della Comunità Alloggio.

Comune di Vaprio D’Adda

Descrizione completa dei piani di attuazione del progetto e coerenza con gli obiettivi individuati

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(Allegato 1)

1. Servizio distribuzione pasti al domicilio di anziani/disabili .

Il servizio, tradizionalmente svolto dagli obiettori di coscienza con occasionali interventi/integrazioni delle ASA del Servizio Assistenza Domiciliare e di Associazioni di volontariato, e dal 2004 anche dalle volontarie del Servizio Civile, è un servizio complementare al SAD stesso che offre all’utenza (anziani/disabili) la possibilità di consumare un pasto caldo e completo al proprio domicilio.Il pasto, preparato con cucina tradizionale presso il Centro Cottura Comunale o altre cucine convenzionate, è distribuito dai volontari nei giorni feriali e dai soci della Associazioni di volontariato “Il Disegno” nei giorni festivi e prefestivi.Al volontario è richiesta non esclusivamente una funzione di distribuzione/recapito del pasto ma di attivare un’adeguata relazione con l’anziano. Inoltre il volontario svolge anche l’attività correlata di organizzazione generale del servizio in termini di registrazione delle operazioni, controllo, variazione menù, raccordi con le mense, verifiche di gradimento, diete speciali, etc.Il servizio viene attuato con mezzo comunale provvisto di apposito vano lavabile e di apposita autorizzazione ASL.Il pasto confezionato nel centro cottura del Comune è fornito in monoporzioni sigillate inserite in contenitori termici lavabili.

Il servizio è rivolto agli utenti del SAD e ad altre persone sole e impossibilitate per motivi di salute e/o per incapacità a gestire in modo adeguato una sana alimentazione. Attualmente sono circa n. 15 gli utenti anziani/disabili che usufruiscono del servizio. Sono soggetti prevalentemente soli con problemi di autonomia nelle gestione quotidiana delle loro necessità di vita.

Soprattutto con la cessazione della leva obbligatoria e conseguente indisponibilità di obiettori di coscienza il supporto dei volontari del Servizio Civile Nazionale diventa indispensabile al fine di garantire sia il livello qualitativo del servizio con la sua specificità relazionale accogliente sia il contenimento dei costi nei limiti storici di spesa.

2 . Integrazione e supporto al Servizio di Assistenza Domiciliare.

Trattasi di interventi complementari a quelli realizzati dalle ASA volti all’aiuto per la mobilizzazione, per l’igiene e cura personale, per lo spostamento, il sollevamento, la vestizione, l’accompagnamento con la carrozzina e la deambulazione all’interno dell’alloggio degli allettati, lo sviluppo della vita relazione.Tali prestazioni assistenziali alle persone necessitano della presenza contemporanea di più figure in quanto operazioni disagevoli e delicate. Esse non possono sempre essere garantite dal personale comunale per insufficienza di risorse disponibili il cui reperimento oneroso graverebbe oltremodo sulle casse comunali, nonché per i limiti della Finanziaria 2005 che ha posto il blocco delle assunzioni nel Pubblico Impiego.Possono essere previsti interventi di ausilio per il superamento di barriere architettoniche, aiuto al ri-orientamento spazio-temporale, stimolazione ai lavori manuali per recupero funzionale e mantenimento della autonomia, riordino dell’ambiente, accompagnamento in luoghi di ritrovo/centri Diurni, compagnia e sostegno, aiuto per facilitare l’integrazione nel proprio ambiente, aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, accompagnamento dal medico curante, interventi di accompagnamento o facilitazione per approvvigionamenti, commissioni e acquisti vari.Possono essere altresì richiesti interventi di sollievo, compagnia ed assistenza domiciliare a favore di studenti disabili nei momenti di assenza dei familiari.Possono essere altresì previsti supporti “ad personam” o affiancamento nello studio a soggetti disabili anche in ambito scolastico.

Potrà essere previsto il concorso dei volontari nella predisposizioni di rilevazioni sulle necessità assistenziali emergenti in relazione con le politiche sociali per le persone anziane.

Il mantenimento dei volontari del Servizio civile in tale contesto garantisce il supporto necessario a consentire un sensibile potenziamento del servizio e a diversificare l’offerta con interventi “ad hoc” in base all’evolversi delle esigenze dell’utenza.Con il precedente analogo progetto le volontarie del Servizio Civile hanno avuto in carico 5/6 soggetti ciascuna con risultati di grande soddisfazione sia per il sevizio sociale comunale sia per l’utenza.

3 Accompagnamento e trasporto ai centri di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, formazione e socializzazione

Trattasi di servizio finalizzato ad agevolare i destinatari del progetto, impossibilitati a spostarsi con i propri mezzi (per ragioni di non autonomia, assenza di risorse familiari disponibili, mancanza di servizi pubblici alternativi o utilizzo disagevole…) a recarsi nei luoghi di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, formazione, terapia, e

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(Allegato 1)

socializzazione.Attualmente il servizio è assicurato, limitatamente ai casi più necessitanti dagli obiettori di coscienza con occasionali integrazioni di personale comunale. L’intervento dei volontari concorre sia a qualificare e migliorare il servizio prevedendo un maggior numero di accompagnatori sia a potenziarlo determinando il soddisfacimento di altre istanze.Non vengono comunque prese in considerazione richieste per trasporti particolarmente impegnativi sia in termini organizzativi (orari, continuità, distanza) sia a rischio sanitario (dializzati, allettati, ecc.). Mentre possono essere presi in considerazione trasporti/accompagnamenti di studenti disabili agli istituti scolastici o ai Centri di Formazione.

Il Servizio è rivolto alle seguenti persone e finalità:

- disabili frequentanti quotidianamente centri di formazione e centri semi - residenziali a carattere socio - educativo, formativo, socio - lavorativo o riabilitativo;

- anziani frequentanti i servizi semi – residenziali;- minori, disabili e anziani sottoposti a trattamenti ambulatoriali riabilitativi in modo continuativo (Terapie Centro Don

Gnocchi di Pessano– Centro Polivalente di Usmate – ASL – A.O. etc.);- anziani, disabili, invalidi civili, che necessitino di servizi di trasporto occasionali per l’accesso ad accertamenti

diagnostici, terapie ambulatoriali brevi ed altre prestazioni erogate dalle strutture sanitarie sovraterritoriali.

Il volontario potrà provvedere sia alla guida dei mezzi comunali sia all’accompagnamento soprattutto in caso di trasportati disabili o minori. In ogni caso è attivata dall’Ente Comunale un’apposita assicurazione per il conducente equivalente a quella prevista per gli obiettori di coscienza adibiti alla guida di mezzi.

4. Interventi socio-assistenziali per “l’emergenza Caldo” estivo

Sono interventi di carattere ausiliario che potranno essere attivati dal Servizio Sociale Comune in caso di emergenze socio-assistenziali in stretta collaborazione con il Call Center istituito dall’ASL MI 3 e operante 24 ore su 24 nel periodo Giugno-Settembre.Le attività di emergenza richieste dal Servizio informativo potranno riguardare la fornitura di pasti, l’approvvigionamento, ascolto-compagnia, accompagnamento ai centri di cura, accompagnamento ai centri sociali e di svago, allerta delle reti parentali e degli operatori socio-sanitari, fornitura condizionatori portatili, etc.

Descrizione completa delle risorse umane necessarie allo sviluppo delle attivitàDescrizione completa delle modalità di impiego dei volontari

SERVIZIO TEMPI/SCADENZE ATTIVITA’ RISORSE UMANE MODALITA’ D’IMPIEGO

Integrazione e supporto al servizio di Assistenza Domiciliare

1° Trimestre: formazione specifica da parte del servizio sociale, conoscenza dell’utenza e del contesto familiare, accompagnamento/affiancamento da parte del personale SAD, valutazione bisogni, casistica, programmazione degli interventi, attivazione delle attività integrative2° trimestre: attuazione degli interventi quotidiani con particolare riguardo alle mansioni integrative per l’igiene personale, mobilizzazione, accompagnamento, compagnia, sollievo per carichi famigliari, verifica “in itinere” con il servizio sociale3° trimestre: mantenimento degli interventi quotidiani e valutazione progetti individualizzati rispetto ai bisogni espressi4° trimestre: verifica finale sul servizio e indagine di soddisfazione tra gli utenti

Attività precipue del Servizio Assistenza Domiciliare comunale integrate con funzione di rinforzo assistenziale all’utente (compagnia, accompagnamento, disbrigo pratiche burocratiche) e al contesto parentale (vedi descrizione sopra riportata).

Attività di supporto ad indagini sui bisogni assistenziali della popolazione anziana.

n. 2 volontarie da affiancare alle ASA del SAD anziani/disabili per prestazioni integrative.n. 3 ASA comunali per la fase di accompagnamenton. Assistente Sociale per formazione specifica, monitoraggio, programmazione, consuntivo, supervisione, verifica del progetto

Prestazioni integrative del SAD con riguardo all’igiene personale, accompagnamento, relazione e vita sociale (frequenza centri diurni), mobilizzazione, ausili nello svolgimento dell’attività quotidiana dell’utenza.Le attività sono attuate al domicilio degli alunni disabili 3/4 ore per ciascuna volontaria preferibilmente in orario mattutino oltre un’ora la settimana per gestione sociale del servizio (incontri con il servizio sociale,

29

(Allegato 1)

verifiche, monitoraggio, …). L’assistenza “ad personam” a disabili potrà essere attuata anche in ambito scolastico quale intervento inserito nel progetto globale individuale di cui all’art. 14 della L. 328/2000.

Fornitura pasti a domicilio di anziani/disabili

I° Trimestre: formazione specifica da parte del servizio sociale. Conoscenze dell’utenza, eventuale affiancamento da parte del personale ASA, sinergie con la cucina centralizzata per la predisposizione di menu “ad hoc” e diete particolari, elaborazione menu settimanale/mensile,perfezionamento raccolta n° pasti,divulgazione e promozione del servizio con opuscoli informativi,verifica efficienza mezzi di trasporto,attuazione contestuale degli interventi.2° Trimestre: attuazione degli interventi quotidiani.Attivazione di relazioni più ampie con l’utente e attenzione alla personalizzazione.Verifica dell’andamento con il servizio sociale3° Trimestre: monitoraggio degli interventi quotidiani.Valutazione eventaule fabbisogno serale da prevedere tramite accordi con ditte appaltatrici e raccolta eventuali adesioni4° trimestre: verifica finale e indagine di soddisfazione degli utenti

Distribuzione del pasto a domicilio di anziani/disabili da lunedì a venerdì attivando una adeguata relazione (vedi descrizione sopra riportata)

N° 2 volontarie di cui una anche con funzioni di guida del mezzo adibito al trasporto pastiN° 1 ASA comunale per la fase di eventuale accompagnamento/affiancamento N°1 Assistente sociale per formazione specifica, monitoraggio coordinamento e supervisione

Guida mezzo autorizzato da parte dell’ASL per il trasporto di pasti in contenitori mono porzione Distribuzione al domicilio degli utenti, ritiro/consegna pasti dalla cucina centralizzata: verifica/controllo menù, ritiro adesioni1 ora al giorno per 5 giorni dalle 11.30 alle 12.30 per ciascuna volontaria oltre 1 ora a settimana per la gestione sociale del servizio ( incontri con il servizio sociale, SAD, verifiche, indagini, etc).

Accompagnamento e trasporto ai centri di prevenzione, diagnosi, cura riabilitazione, formazione e socializzazione

1° Semestre: Formazione specifica, valutazione fabbisogni rispetto alle risorse offerte dalle altre risorse disponibili. Focalizzazione degli interventi più necessitanti e coerenti con il servizio di assistenza domiciliare.Realizzazione del trasporto/accompagnamento occasionale su richiesta del servizio sociale professionale.Verifica in itinere del Servizio2° Semestre: Attuazione degli interventi occasionali con mezzi comunali.Verifica finale

Trasporto/accompagnamento anziani/disabili ai centri di cura/prevenzione/diagnosi, domiciliare (vedi descrizione sopra riportata)

N°2 volontarie con mansioni anche riferite alla guida di mezzi comunali(un’autovettura, un pulmino 8 posti attrezzato con sollevatore per disabili)n°1 autista comunale per formazione e accompagnamenton°1 assistente sociale per coordinamento, monitoraggio e supervisione

Guida mezzi comunali indicati, accompagna-mento della persona durante il tragitto con mansioni di aiuto nella salita/discesa dal veicolo, Aiuto nella gestione delle pratiche/docu-mentazione sanita-rio/amministrative.Interventi di relazione positiva con l’utente2 ore la settimana per ciascuna volontaria oltre 1 ora mensile per la gestione sociale del sevizio (incontro con assistenti sociali).

Interventi socio-assistenziali per l’”Emergenza Caldo” estivo

MaggioConoscenza piano organizzazione risorse e procedure dell’ASL MI3Definizione ambiti di intervento.Predisposizione informativa e distribuzione capillare a tutti i cittadini ultrasettantacinquenni soli

A seguito dell’”Allerta” – segnalazione del call-center – verifica dei bisogni effettivi; valutazione con il Servizio Sociale professionale, chiamata telefonica al richiedente,

2 volontari per gli interventi occasionali attivati dal servizio sociale1 ASA del servizio assistenza domiciliare1 Assistente sociale per coordinamento, valutazione e

Predisposizione nota informativa e consegna al domicilio dei soggetti ultraset-tantacinquenni soliAttuazione degli

30

(Allegato 1)

Giugno/Luglio/AgostoAttuazione degli interventi su attivazione del servizio sociale professionaleVerificaSettembreVerifica finale con rendicontazione degli interventi attuati

intervento socio-assistenziale al domicilio (fornitura pasti, approvvi-gionamenti, ascolto-compagnia, accompa-gnamento ai centri sociali e di svago, fornitura condizionatori portatili, ecc); eventuale attivazione rete familiare, manutentori, fornitori vari; restituzione all’ASL dei provvedimenti assunti

piano di intervento interventi socio-assistenziali precedentemente richiamati nella colonna “attività” , anche in collaborazione con le ASA del servizio assistenza domiciliare e autista comunale

Impegno orario corrispondente alle necessità effettive di intervento.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:Le sedi non comprese tra quelle indicate al successivo punto 12

12) Numero posti con solo vitto:Riferiti alle seguenti sedi:Comune di ErbaPrimavera OnlusC.E.RE.S. ONLUS SegrateCasa di lavoro e patronato per i ciechi di guerra di LombardiaComune di MelzoComune di Vaprio D’Adda

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

31

15

0

3

12

1400 ore annue al netto giornate permesso e con un minimo di 12 ore settimanali di servizio

5

(Allegato 1)

Comune di Albese con Cassano Disponibilità a missioni presso comuni limitrofi, Disponibilità alla guida di automezzo Disponibilità ad eventuali flessibilità nell’orario lavorativo eventualmente anche sabati e

domeniche o eventuali riunioni serali Compilazione giornaliera di un registro di presenza

Comune di ErbaAlla luce delle particolari necessità di attuazione del progetto si richiede la disponibilità della flessibilità dell’orario.È richiesto il possesso di patente B e la disponibilità alla guida dei mezzi del Comune di Erba.

Primavera OnlusNel corso del progetto vi potrà essere la necessità di spostarsi sia all’interno sia all’esterno del territorio comunale per attività previste con gli utenti del laboratorio; potrà essere possibile un numero limitato di presenze serali per momenti di confronto con gli organismi dell’associazione o per verifiche interne sull’ avanzamento del progetto e dell’esperienza di Servizio Civile e di momenti mattutini (al di fuori di tutti i lunedì per i quali è già prevista la presenza del volontario) per un numero limitato di uscite (n. 4/5 all’anno) che coprono l’intero arco della giornata.

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateNessuno

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaÈ richiesto il possesso di patente B, flessibilità dell’orario e saltuaria disponibilità nei giorni di Sabato e Domenica.

Comune di MelzoAi/alle volontari/e è richiesta una certa flessibilità di orario durante le iniziative che potrebbero realizzarsi nel corso dell’anno e che saranno da concordare di volta in volta.

Comune di Vaprio D’AddaFlessibilità oraria soprattutto durante il periodo estivo. Osservanze delle indicazioni impartite dagli operatori del servizio sociale e massimo rispetto dell’utenza con attenzione al contesto famigliare.

32

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:

N.

Ente presso il quale si realizza il progetto ed a

cui indirizzare le domande

Comune Indirizzo

Cod. ident

. sede

N. vol. per sede

Telefono sede Fax sede

Personale di riferimento (cognome e

nome)

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Cognome e nome

Data di nascita C.F.

1

COMUNE DI ALBESE

CON CASSANO

ALBESE CON CASSA

NO

VIA ROMA, 57 5023

3031/426122

031/360224

Ranuschio Chiara

Ranuschio Chiara 04/08/71 RNSCHR71M44

C933V

2COMUNE DI

ERBA ERBAPIAZZA

PREPOSITURALE, 2

4782

1 031/615385

031/615314 Pina Pamela

Pina Pamela03/04/77 PNIPML77D43C

933Y

3 PRIMAVERA ONLUS

ALBAVILA

VICOLO ALLA CHIESA, 4

17368

1 031/627493

031/631101

Rodilosso Raffaella

Rodilosso Raffaella 23/11/73 RDLRFL73S63C

933E

4C.E.RE.S. ONLUS SEGRA

TE

VIA DELL’OLMO,

32

41045

4 02/2131065

02/2131065

Negri Daniele

Masiero Irene 03/07/75 MSRRNI75L43F2

05T

5

CASA DI LAVORO E PATRONATO CIECHI DI GUERRA DI LOMBARDI

A

MILANO

VIA VILLA MIRABELLO,

6

41049

2

02/6080295

02/6080295

Tagliabue Alvise

Bellini Jolanda

01/12/35 BLLJND35T41D643C

6 COMUNE DI MELZO

MELZO PIAZZA VITTORIO

41054

2 02/951201

02/95738621

Strada Alessia

Strada Alessia

11/10/77 STRLSS77R51F205K

EMANUELE II, 1

7

COMUNE DI VAPRIO D’ADDA

VAPRIO

D’ADDA

PIAZZA CAVOUR, 26

26779

202/90969946

02/90966946

Brambilla Fabio

Origo Fiorella 02/01/73 RGOFLL73A63E

507J

89101112131415161718

17) Altre figure impiegate nel Progetto:

N.

Ente presso il quale si realizza il progetto ed a

cui indirizzare le domande

Comune Indirizzo

Cod. ident

. sede

N. vol. per sede

TUTOR RESP. LOCALI ENTE ACC.

Cognome e nome

Data di nascita C.F. Cognome e

nomeData di nascita C.F.

1

COMUNE DI ALBESE

CON CASSANO

ALBESE CON CASSA

NO

VIA ROMA, 57 5023

3LAZZARINI LUCIA

26/06/75

LZZLCU75H66A794B

GUIDOLIN

TIZIANA 13/03/61 GDLTZN61C53I441B

2COMUNE DI

ERBA ERBAPIAZZA

PREPOSITURALE, 2

4782

1 LAZZARINI LUCIA

26/06/75

LZZLCU75H66A794B

GUIDOLIN

TIZIANA13/03/61 GDLTZN61C53I4

41B

3PRIMAVERA ONLUS ALBAV

ILAVICOLO ALLA

CHIESA, 417368

1 LAZZARINI LUCIA

26/06/75

LZZLCU75H66A794B

GUIDOLIN

TIZIANA13/03/61 GDLTZN61C53I4

41B

4

C.E.RE.S. ONLUS SEGRA

TE

VIA DELL’OLMO,

32

41045

4 DAL LAGO

MICHELE

03/01/79

DLLMHL79A03L388L

DELLA VEDOVA

LUIGI 01/11/57 DLLLGU57S01L667T

5

CASA DI LAVORO E PATRONATO CIECHI DI GUERRA DI LOMBARDI

A

MILANO

VIA VILLA MIRABELLO,

6

41049

2

DAL LAGO

MICHELE

03/01/79

DLLMHL79A03L388L

DELLA VEDOVA

LUIGI01/11/57 DLLLGU57S01L

667T

6 COMUNE DI MELZO

MELZO PIAZZA VITTORIO

EMANUELE II,

41054

2 DAL LAGO

MICHEL

03/01/79

DLLMHL79A03L388L

DELLA VEDOVA

LUIGI

01/11/57 DLLLGU57S01L667T

1 E

7

COMUNE DI VAPRIO D’ADDA

VAPRIO

D’ADDA

PIAZZA CAVOUR, 26

26779

2 DAL LAGO

MICHELE

03/01/79

DLLMHL79A03L388L

DELLA VEDOVA

LUIGI 01/11/57 DLLLGU57S01L667T

89101112131415161718

18)Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto:

La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata da Associazione Mosaico come fattore strategico, in quando direttamente connessa alle capacità di reclutamento di aspiranti volontari.La scelta fatta per tale particolare modello comunicativo è stata quella della "comunicazione permanente", che raggiunge picchi elevati in coincidenza con i periodi temporali individuati dai singoli bandi per la selezione dei volontari, ma che nel contempo mantiene un'attività di base durante l'intero anno.Associazione Mosaico ha elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:

Depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario, che viene messo a disposizione presso tutte le sedi degli associati;

Partecipazione ad eventi particolari con stand e banchetti, presidiati da proprio personale; Partecipazione, ove richiesto, di proprio personale, affiancato se del caso da volontari in

servizio, ad incontri informativi organizzati da comuni, scuole, CAG; Costante aggiornamento del sito internet dell'associazione, a cui vengono inviati i giovani

che chiedano informazioni sul servizio civile nazionale volontario; Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano informazioni sia

direttamente che tramite telefono o posta elettronica; Tenuta di una banca dati aggiornata dei giovani che si rivolgono alle nostre strutture, al fine

di informarli tempestivamente dell'uscita di bandi in cui siano presenti progetti presentati da Associazione Mosaico;

Collaborazione con gli S.TE.R. (sportelli territoriali regionali, attivi in ogni provincia lombarda) per la produzione e la diffusione di materiale informativo;

Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni, radio, giornali) per la pubblicazione di articoli e per la messa in onda di trasmissione televisive e radiofoniche sulle esperienze di servizio civile condotte presso i nostri associati o per la ideazione di trasmissioni o articoli ad hoc.

In occasione dell’uscita del bando per il reclutamento di volontari, trasmissioni televisive e radiofoniche sulle emittenti locali, con cui sono stati presi appositi accordi in materia.

Come già accennato, questi strumenti di comunicazione vengono potenziati all'atto di uscita di un bando per la selezione di volontari che veda presenti progetti di Associazione Mosaico, ed ad essi vengono affiancati ulteriori forme comunicative, ovverosia:

Elaborazione di lettere tipo in cui si informa della possibilità di candidarsi per posizioni di servizio civile nazionale, che vengono poi recapitate dagli associati (ad esempio il comune associato le invia a tutte le giovani iscritte all'anagrafe e nelle fasce d'età utili per la selezione, l'associazione non profit alle famiglie degli associati con figlie o figli nelle stesse classi di età);

Elaborazione di articoli standard per periodici di enti locali e di associazione; Comunicati stampa che ogni dieci giorni vengono inviati agli organi di informazione

provinciali e sub provinciali; Conferenze stampa rivolte agli organi di informazione locale all'inizio ed al termine del

periodo di selezione per informare sia sulle posizioni disponibili che sui risultati raggiunti; Partecipazione a trasmissioni televisive e radiofoniche; Campagne mailing rivolte a mailing list dedicate ed a gruppi mirati di indirizzi (ad esempio

di studenti universitari) sempre per informare dell'uscita del bando e delle posizioni disponibili presso gli associati di Mosaico.

Questo insieme di strumenti di comunicazione è stato testato e perfezionato nel corso di cinque bandi per l'ingaggio di volontari in servizio civile: a riprova del suo funzionamento sta il fatto che Associazione Mosaico si è sempre attestata su una percentuale di saturazione dei posti di servizio civile che nell’ultimo bando è stata del 95%.

19)Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:

Associazione Mosaico, in quanto ente di prima classe, ha elaborato autonomi criteri e modalità di selezione, dichiarati all'atto dell'accreditamento nell'apposito sistema.Si allega copia del suddetto sistema al presente progetto.

20)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:

Associazione Mosaico, in quanto ente di prima classe, ha elaborato sistemi di monitoraggio interno per la valutazione del progetto, dichiarati all'atto dell'accreditamento nell'apposito sistema.Si allega copia del suddetto sistema al presente progetto

22)Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

23)Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Comune di Albese con Cassano possesso patente B al fine della realizzazione dell’obiettivo n.1 conoscenza ed uso del computer e dei relativi programmi (Word, Excel Internet, Outlook

Express …) al fine di realizzare le attività previste negli obiettivi particolarmente 2 e 3 Non è richiesta una particolare professionalità, ma una spiccata predisposizione per i

rapporti umani

Comune di Erba Possesso patente di tipo B Preferibile esperienza nell’area della disabilità

Primavera Onlus

Costituiranno titoli preferenziali l’essere diplomanda/laureanda in discipline educative o il possesso del diploma di laurea o della laurea in discipline educative (Scienze dell’educazione, Psicologia, titoli di studio equiparati ai precedenti), la conoscenza e l’uso di Word, l’interesse verso discipline artistiche/attività hobbistiche manuali.

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateAl/la Volontario/a inserito/a nel presente progetto è preferibile una basilare conoscenza dei principali programmi operativi di MICROSOFT OFFICE, in possesso di una patente B, avere almeno un titolo di scuola media superiore, avere una presenza decorosa, essere responsabile e puntuale.

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaPossesso patente di tipo B

Comune di MelzoI/Le Volontari/e inseriti/e nel presente progetto dovranno avere almeno un titolo di scuola superiore, devono avere predisposizione ai rapporti interpersonali ed al lavoro di gruppo, dovranno altresì essere muniti di patente ed essere disponibili a guidare gli automezzi dell’Ente Comunale.

Comune di Vaprio D’Adda Titolo di studio preferenziale: diploma in discipline umanistiche, o di istruzione/formazione

sociale o educativa. Predisposizione ai contatti umani e alle relazioni sociali, serietà, responsabilità e cortesia

nello svolgimento delle mansioni. patente d’auto (B); eventuali esperienze di volontariato sociale o di appartenenza a soggetti del Terzo Settore.

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Comune di Albese con Cassano

DESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)a) Personale 6380,00 €b) Rimborso dovuto ai volontari * 1500,00 €c) Spese funzionali al progetto 1700,00 €Totale 9580,00 €

Comune di Erba

DESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)a) Personale 5550,00 €b) Rimborso dovuto ai volontari * 360,00 €c) Spese funzionali al progetto 500,00 €Totale 6410,00 €

Primavera Onlus

DESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)a) Personale 3073,00 €b) Rimborso dovuto ai volontari * 360,00 €c) Spese funzionali al progetto 1000,00 €Totale 4433,00 €

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)a) Personale 2235,00 €b) Rimborso dovuto ai volontari * 500,00 €c) Spese funzionali al progetto 1500,00 €Totale 4235,00 €

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)a) Personale 2500,00 €b) Rimborso dovuto ai volontari * 360,00 €c) Spese funzionali al progetto 500,00 €Totale 3360,00 €

Comune di MelzoDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)a) Personale 14869,00 €b) Rimborso dovuto ai volontari * 360,00 €c) Spese funzionali al progetto 500,00 €Totale 15729,00 €

Comune di Vaprio D’AddaDESCRIZIONE DEI COSTI COSTI (IN EURO)a) Personale 2500,00 €b) Rimborso dovuto ai volontari * 1000,00 €c) Spese funzionali al progetto 1800,00 €Totale 5300,00 €

*Si ricorda che a tutti i volontari in servizio civile in località diverse da quella di residenza vengono rimborsate le spese di trasporto per un importo massimo pari a quello sostenuto per trasporti effettuati con mezzi pubblici

25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:

Comune di Albese con Cassano- Comune di Lipomo compartecipazione a tutta la progettazione condivisione dei costi e

promozione delle attività;- Comune di Montorfano compartecipazione a tutta la progettazione condivisione dei costi e

promozione delle attività;- Fondazione ENAIP di Como partecipazione nella realizzazione del progetto e nella formazione

specifica- Associazione l’Alveare partecipazione nella realizzazione del progetto.

Comune di ErbaRapporti di collaborazione sono già attivi con diverse realtà del territorio sia per quanto riguarda le prime due fasi di conoscenza del territorio e sperimentazione delle relazione d’aiuto (cooperativa NoiVoiLoro, cooperativa CSLS gestore del servizio di assistenza domiciliare comunale, La Nostra Famiglia, …) sia per la fase di attuazione di azioni di supporto al disabile e alla famiglia (La Nostra Famiglia, cooperativa NoiVoiLoro, cooperativa Il Melograno, Ufficio di Piano del distretto di Erba_équipe disabili…)

Primavera OnlusNon sono previsti soggetti copromotori all’interno del progetto, mentre è prevista la costruzione di un percorso di partnership durante la realizzazione del progetto con l’implementazione della rete di contatti con i servizi sociali che hanno in carico gli utenti interessati dal progetto.

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegratePartner: “Mosaico Servizi” Società Cooperativa Sociale convenzionata con l’Associazione C.E.Re.S. – ONLUS per la fornitura di personale educativo ed assistenziale all’interno de sui servizi.

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaNessunoComune di MelzoNessunoComune di Vaprio D’AddaNessuno

26)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Comune di Albese con CassanoIl volontario avrà a disposizione nei momenti in cui sarà necessario una postazione telefonica ed un PC per lo svolgimento di attività per cui si renda necessario l’utilizzo di tali attrezzature presso il Comune di Lipomo, di Albese con Cassano e MontorfanoAltri materiali disponibili saranno quelli relativi alle attività artistiche e ricreative da proporre ai disabili.Per gli spostamenti esterni al Comune o distanti sarà a disposizione del volontario l’autovettura comunaleComune di ErbaI locali e le attrezzature a disposizione per la realizzazione del progetto sono quelli della sede comunale utilizzati dal Settore Sviluppo Sociale, in particolare il volontario dividerà con i volontari di altri 2 progetti dell’area servizi sociali una scrivania con PC riservato, e materiale di cancelleria appositamente ordinato. Il volontario utilizzerà al bisogno le attrezzature dell’ufficio (telefoni, fax, fotocopiatrice, …)Inoltre i volontari avranno a disposizione il mezzo di trasporto attrezzato.

Primavera OnlusPer la piena attuazione del progetto sono necessari:

N. 2 automezzi dell’associazione; Strumentazione informatica per alcune attività (1 postazione di lavoro completa di pc,

scanner, stampante, masterizzatore cd) 1 macchina fotografica digitale 1 videocamera; Materiale diverso per le attività creative e di cancelleria di vario genere; Sede e arredi.

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegratePersonal Computer, stampante, software per la registrazione e la produzione di relazioni bimestrali sul progetto.Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaMateriale amministrativo: personal computer, impianto di registrazione, sala di lettura, autovettura di proprietà dell’assistito per eventuali accompagnamenti.

Comune di Melzo

RISORSE FISICHE RISORSE STRUMENTALI

- Uffici e Servizi dell’Ente Comunale

- Locali del Centro Socio Educativo

- Locali della Comunità Alloggio

- 1 ufficio c/o Centro Anziani Comunale;- 1 computer completo di stampante e collegamento internet;- 1 auto comunale per gli spostamenti e i servizi necessari. I volontari potranno inoltrare utilizzare il fax e i telefoni in dotazione all’Ente comunale.

Comune di Vaprio D’AddaN. 1 pulmino Fiat Ducato (8 posti) attrezzato con sollevatore per il trasporto di disabili in carrozzina, o un’autovettura Fiat Punto e di un’autovettura Fiat Panda. E’ a disposizione un personal computer, nei locali dell’ufficio servizi sociali, per la predisposizione delle relazioni di verifica, dell’analisi dei questionari di soddisfazione e in altre pratiche che si rendessero necessarie.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Associazione Mosaico ha stipulato già dal febbraio 2002 appositi protocollo d’intesa con la Università degli Studi di Bergamo, al fine del riconoscimento del servizio civile nazionale volontario come esperienza tramutabile che da luogo a crediti formativi.Si allega:

a) copia del protocollo d’intesa stipulato;b) dichiarazione resa dai competenti organi universitari attestante che essi possono raggiungere

oltre 9 crediti e sono riferiti ad uno specifico progetto..

28) Eventuali tirocini riconosciuti:

Associazione Mosaico ha stipulato già dal febbraio 2002 una convenzione quadro con la Università degli Studi di Bergamo, al fine del riconoscimento del servizio civile nazionale volontario come esperienza valida ai fini del tirocinio.Si allega

a) copia del protocollo d’intesa stipulato;b) dichiarazione resa dai competenti organi universitari attestante che essi sono presenti e

riconosciuti.

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Associazione Mosaico ha stipulato con Innova srl, ente di formazione riconosciuto da Regione Lombardia, apposito accordo per la certificazione ed il riconoscimento delle capacità informatiche acquisite dalle/i volontarie/i durante l’esperienza del servizio civile nazionale.Tale scelta è stata effettuata in quanto l’utilizzo di strumenti informatici e telematici, nella società contemporanea, è “sine qua non” per l’attuazione di qualsivoglia attività, anche e soprattutto nei campi dei servizi alla persona, dell’ambiente e della cultura.Le capacità informatiche acquisibili dai volontari saranno verificate da Innova srl con apposite sessioni di esame e conseguente valutazione, nell’ultimo trimestre di servizio civile.Innova rilascerà pertanto un certificato al volontario, che potrà inserirlo nei documenti allegati al suo curriculum viate.Si allega al presente progetto copia dell’accordo tra Associazione Mosaico e Innova srl.

Associazione Mosaico rilascerà inoltre apposito attestato alle volontarie certificante le attività svolte e le competenze acquisite nel progetto di servizio civile volontario.

Inoltre:Il Comune di Albese con Cassano rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal volontario impegnato presso la sede di attuazione di progetto “Comune di Albese con Cassano ”Il Comune di Erba rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal volontario impegnato presso la sede di attuazione di progetto “Comune di Erba ”Primavera Onlus rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal volontario impegnato presso la sede di attuazione di progetto “Primavera Onlus” C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale Segrate rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal volontario impegnato presso la sede di attuazione di progetto “C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale Segrate” La Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di Lombardia rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal volontario impegnato presso la sede di attuazione di progetto “Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di Lombardia”Il Comune di Melzo rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal volontario impegnato presso la sede di attuazione di progetto “Comune di Melzo ”Il Comune di Vaprio d’Adda rilascerà apposito attestato sulle competenze acquisite dal volontario

impegnato presso la sede di attuazione di progetto “Comune di Vaprio d’Adda”

Formazione generale dei volontari

30) Sede di realizzazione:

La sede di attuazione è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione del progetto: è pertanto previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nelle seguenti sedi:

a. volontarie/i in servizio civile nella provincia di Bergamo e Cremona: sede di attuazione: Associazione Mosaico, Via Scuri 1, Bergamo

b. volontarie/i in servizio civile nella provincia di Brescia: sede di attuazione: Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, Località Montecroce, Desenzano del Garda (BS);

c. volontarie/i in servizio civile nella provincia di Como e Varese: sede di attuazione presso il Comune di Erba, ente associato a Mosaico, Piazza Prepositurale, 2, Erba;

d. Volontarie/i in servizio civile nella provincia di Lecco: sede di attuazione presso il Consorzio Consolida, ente associato a Mosaico, Via Don Frerrante, 9, Lecco;

e. volontarie/i in servizio civile nella provincia di Milano: sede di attuazione: Comune di Cassano d’Adda, Via Manzoni 7, Cassano D’Adda

f. Volontarie/i in servizio civile nella provincia di Mantova: sede di attuazione presso il Comune di Carbonara di Po, Strada Provinciale Ferrarese 35, Carbonara di Po;

31) Modalità di attuazione:

La formazione generale è effettuata in proprio, con formatori dell’ente, in quanto Associazione Mosaico è ente accreditato di prima classe, presso la sede dell’ente o presso la sede di enti associati a Mosaico.

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia; Il ciclo degli incontri di formazione prevede una metodologia mista, cioè le lezioni conterranno tecniche sia frontali sia lavori di gruppo. Per lezioni frontali si intende il classico incontro sul modello scolastico tradizionale, il docente trasmette una serie di nozioni e di informazioni, funzionali all'apprendimento delle ragazze in SCN. Questi temi sono però da approfondire tramite lavori di gruppo (brainstorming, giochi di ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving, …)* per dare la possibilità alle ragazze di analizzare e fare propri i concetti che il formatore impartisce nella parte della lezione più "tecnica". La metodologia mista è stata scelta sulla base dell' esperienza svolta dai formatori delle nostre strutture nei cinque anni precedenti con gli obiettori di coscienza in servizio civile, oltre che per il grande interesse che questa procedura pedagogica ha ottenuto nella maggior parte dei processi scolastici e

nei "territori" educativi. In particolar modo negli incontri rivolti ai giovani (target compreso tra i 16 e i 28 anni, range di età che comprende quello delle volontarie e dei futuri volontari) la metodologia di insegnamento misto permette di raggiungere in breve tempo e con gruppi di origine non omogenea - infatti i volontari spesso hanno in comune solo il fatto di svolgere il SCN - i più alti risultati. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è quello di poter fornire conoscenze, competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l'opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della volontarietà e dell' impegno lavorativo all'interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è inserito

34) Contenuti della formazione:

Contenuti: · Modello di difesa della Patria armato e non armato. Nascita del SCN. La normativa;· Le strutture del Servizio Civile: UNSC, enti. La storia di Mosaico;· Nonprofit, terzo settore;· Elementi di progettazione e verifica;· Il senso dell'appartenenza: dalle competenze sociali alla cittadinanza responsabile.· Motivazione e passione: Valutazione e autovalutazione dell'anno di SCN.

35) Durata:

Durata complessiva: 30 ore, strutturata in sette incontri, di cui cinque di 4 ore e due di 5 ore.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

36) Sede di realizzazione:

Presso le singole sedi di attuazione del progetto indicate al punto 16

37) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio, con il ricorso a personale dell'ente in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche, come evidenziato nei punti successivi. I formatori specifici sono affiancati dai formatori generali di Associazione Mosaico, dichiarati in sede di accreditamento, al fine di garantire la continuità del sistema formativo nel suo complesso e per una coerenza nelle metodologie e negli approcci cognitivi scelti

38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Comune di Albese con CassanoRanuschio Chiara nata a Como il 4/8/1971 Terzaghi Chiara nata a Como il 29/08/1971 Ghirotti Alessandra nata a Milano il 21/08/1978 Giannone Roberto nato a Como il 24/9/1955

Comune di ErbaPina Pamela, nata a Como il 03/04/1977

Primavera OnlusRaffaella Rodilosso, nata a Como il 23/11/1973

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateIrene Masiero, nata a Milano il 03/07/1975

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaBellini Jolanda nata a Foggia il 01/12/1935

Comune di MelzoAlessia Strada nata a Milano il 11/10/1977

Comune di Vaprio D’AddaOrigo Fiorella nata a Lecco il 02.01.1973

39) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Comune di Albese con CassanoRanuschio Chiara Laurea in Servizio Sociale – Responsabile del Servizio Sociale Comunale;(vedi c.v. allegato)Terzaghi Chiara Diploma di Laurea in Servizio Sociale – Responsabile del Servizio Sociale Comunale(vedi c.v. allegato)Ghirotti Alessandra Laurea in Servizio Sociale – Assistente Sociale(vedi c.v. allegato) Giannone Roberto Perito chimico- Coordinatore e formatore presso Enaip(vedi c.v. allegato)

Comune di ErbaPina PamelaDiploma Universitario in Servizio Sociale nel febbraio 2000Operatore Locale di Progetto per il progetto di servizio civile volontario area disabili anno 2004/2005(vedi c.v. allegato)

Primavera OnlusRaffaella RodilossoDal 1992 al 1994 educatrice presso il Centro Socio-Educativo del Distretto Socio-sanitario di Erba ubicato a Longone al Segrino; dal 1999 ad oggi Educatrice presso l’Associazione.La formatrice ha maturato esperienze di formazione in ambito educativo anche attraverso il lavoro presso l’Associazione con gli obiettori di coscienza sin dal 1999.(vedi c.v. allegato)

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateIrene MasieroDiplomata in Educatore Professionale presso la Fondazione Don Gnocchi Onlus di Milano, lavora nell’ambito educativo dal 1999 presso diverse associazioni.(vedi c.v. allegato)

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaBellini JolandaEsperienza pluriennale nel campo degli accompagnatori militari e degli obiettori di coscienza.(vedi c.v. allegato)

Comune di MelzoAlessia StradaDiploma universitario in servizio sociale, Da dicembre 2002 assistente sociale referente area disabili. Esperienza nella gestione di obiettori di coscienza sviluppata nei comuni di Cinisello Balsamo (marzo- dicembre 2002) e Melzo (dicembre 2002- giugno 2005);(vedi c.v. allegato)

Comune di Vaprio D’AddaOrigo FiorellaEsperienza pluriennale nel servizio sociale professionale (settore anziani e disabili).Esperienza nel coordinamento delle attività degli obiettori impiegati nel settore.(vedi c.v. allegato)

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Comune di Albese con Cassano Lezioni teoriche Affiancamento e osservazione dell’attività Lettura di materiale informativo e della normativa di riferimento Visite a strutture e interviste con “testimoni privilegiati” per la conoscenza del tema della

disabilità

Comune di Erba1) Formazione iniziale

visite guidate alle varie strutture per disabili presenti sul territorio materiale informativo e formativo affiancamento ad operatori professionali e non per sperimentare la relazione con persone

con disabilità confronto con il formatore sulle esperienze fatte sia in termini emotivi che di contenuti

2) Formazione permanente Incontri periodici (1 volte alla settimana per circa 1 ora) individuali e di gruppo (con i

volontari di altri due progetti di servizio civile per le aree anziani e minori) partendo dal confronto sulle esperienze fatte con il formatore e il coordinatore dei progetti di SCV

Il formatore tenderà a concedere una sempre maggiore autonomia al volontario che dovrà acquisire capacità organizzativa e progettuale collaborando anche con i volontari degli altri progetti di servizio civile volontario

Primavera OnlusSi prevede di utilizzare in prevalenza la tecnica dell’affiancamento nella progettazione e nella realizzazione delle attività con l’utenza, con successive verifiche rispetto ai risultati, colloqui con il responsabile delle attività e momenti di auto-valutazione.

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale SegrateLa formazione avverrà prima di tutto tramite l’affiancamento e durante tutta la durata del servizio civile, nonché la partecipazione alle riunioni d’equipe e di supervisione, oltre alla possibilità di lezioni frontali in base alle necessità contingenti.

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di LombardiaProgettazione di un percorso formativo teorico tramite lezioni d’aula e pratico.

Comune di MelzoIncontri mensili di coordinamento e supervisione con l’èquipe educativa e lo psicologo coordinatore del CSE;Momenti di confronto settimanali con l’assistente sociale referente dell’area disabili;Letture ed approfondimenti riguardanti i temi

- della disabilità - della sussidiarietà e cooperazione nei servizi sociali

Consultazione siti internet;Formazione quotidiana sul campo con gli operatori nella gestione del servizio e dell’utenzaPartecipazione a convegni e incontri sul tema della disabilità organizzati dall’Ente Locale e dalle strutture stesse.

Comune di Vaprio D’AddaAcquisizione di tutte le conoscenze teoriche-pratiche necessarie all’espletamento delle mansioni socio-assistenziali con riguardo a quelle di supporto “ad personam” tramite incontri informativi/formativi preliminari e di programmazione degli interventi con l’Assistente Sociale Comunale, l’affiancamento al personale operante nel Servizio di Assistenza Domiciliare nella fase attuativa e la relazione con gli eventuali operatori socio-sanitari territoriali che interagiscono nella realizzazione delle progettualità mirate.

41) Contenuti della formazione:

Comune di Albese con Cassano Funzionamento dello sportello lavoro e il tema del mercato del lavoro oggi; Come costruire una rete di relazioni utili per l’inserimento lavorativo Gestione di una banca dati La relazione con l’utenza (empatia gestione, delle emozioni ecc) Gestione di un colloquio Come costruire un progetto Il sistema dei servizi socio assistenziali in particolare a favore dei soggetti disabili.

Comune di Erba Conoscenza del territorio, acquisizione strumenti e tecniche della relazione d’aiuto con la persona disabile e la sua

famiglia, rielaborazione dell’esperienza vissuta (atteggiamenti ed emozioni) nella relazione con

l’utenza capacità progettuale e di auto-organizzazione organizzazione dell’Ente e del servizio pubblico

Primavera OnlusContenuti della formazione sono differenziati a seconda dei differenti momenti di sviluppo del progetto:

durante la formazione iniziale verrà affrontata l’analisi del contesto in cui la ragazza si trova ad operare, la conoscenza approfondita degli utenti frequentanti il laboratorio e gli aspetti più strettamente legati al compito (i contenuti del progetto, gli strumenti di base del lavoro);

successivamente, durante tutto l’arco di realizzazione del progetto verranno affrontati gli aspetti più tecnici quali: la progettazione di nuove attività, le metodologie educative per l’apprendimento di nuove attività da parte dell’utenza;

in conclusione al progetto verranno affrontate le tecniche di valutazione dei risultati.

C.E.RE.S. Onlus centro Educativo Residenziale Segrate analisi e lettura del bisogno educativo dell’utenza del progetto modalità per la progettazione educativa e didattica analisi della rete di sostegno dell’utenza elementi di lettura del contesto della comunità locale

Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra di Lombardia l’importanza dell’agire volontario; l’attenzione per i bisogni; Relazione d’ascolto con il disabile.

Comune di Melzo Conoscenza dei servizi rivolti ai disabili Conoscenza della normativa relativa ai disabili Informazioni riguardanti le problematiche socio relazionali legate alla disabilità Nozioni sul lavoro d’èquipe, il concetto di rete sociale, ecc.

Comune di Vaprio D’Adda Processo di aiuto domiciliare struttura e organizzazione dei servizi socio-assistenziali a favore di anziani/disabili relazione con l’utente cura della persona non autosufficiente ausili per l’autonomia della persona nozioni di primo soccorso

42) Durata:

50 ore

Altri elementi della formazione

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto::

Il monitoraggio della formazione generale e specifica è dichiarato nel sistema di formazione presentato all'atto della richiesta di accreditamento.Il momento di verifica finale verrà fatto su due livelli, il primo riguarderà la valutazione del percorso che le ragazze hanno svolto nell'anno di SCN, come hanno vissuto l'esperienza, i rapporti umani, le competenze acquisite; il secondo livello sarà il giudizio delle volontarie sulla formazione svolta dal nostro ente. Questa seconda parte verrà gestita con questionari di valutazione (somministrati dal responsabile della formazione) e da un gruppo di lavoro con discussione aperta. Sono previsti inoltre momenti di verifica in tutto il percorso con le modalità precedenti.

Strettamente legato a tale forma di monitoraggio vi è poi il sistema di verifica e controllo attuato con il sistema di tutoraggio, anch'esso dichiarato all'atto della richiesta di accreditamento. Trattandosi di sistema complesso, anche di esso alleghiamo copia al presente progetto.

Bergamo, 15 settembre 2005

Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente/Dr. Claudio Di Blasi Il Responsabile del Servizio civile nazionale

Dr. Claudio Di Blasi