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Mod. P1-2012

Liceo Artist ico “San Leucio” - CASERTA

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

DISCIPLINARE COORDINATA

ANNO SCOLASTICO: 2012-2013Area disciplinare: Architettura e Design

Disciplina:Progettazione Disegno industriale (progetto Michelangelo)

Docente Coordinatore d’area Giovanni Maria della ValleDocente Coordinatore di disciplina Giuseppe Sebastianelli

Docenti della disciplina Giuseppe Sebastianelli

Camilla Tariello

Vittorio Di Tommaso

Liceo Artistico SAN LEUCIOVia P.Tenga, 116 -

succursale viale delle Indusrie 81100 CASERTA

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1. FINALITA’ della disciplina nel quadro generale del profilo di studi (liceale / Istituto d’arte) -

a. Ruolo e specificità della disciplina nel contesto generale del profilo di studio

La disciplina di Progettazione, nell’indirizzo Disegno Industriale, rappresenta il centro di convergenza di svariate abilità e conoscenze che fanno capo a molte delle discipline del profilo di studio nel contesto del progetto “Michelangelo”. Molte delle competenze che fanno riferimento allo specifico disciplinare hanno interazioni e necessarie interdipendenze con discipline come Geometria, Storia dell’Arte , ma anche Filosofia e Lingua straniera. I contenuti e gli obiettivi di queste discipline andrebbero curvati su quelle abilità e conoscenze di base indispensabili alla piena maturazione del quadro di competenze necessarie, sia per intraprendere, nel post secondario, i percorsi universitari (si pensa alla facoltà di Disegno Industriale, di Architettura o la stessa Accademia) sia per avviarsi direttamente al mondo del lavoro. In tal senso la configurazione degli studi del tradizionale Istituto d’arte, pur nella rinnovata veste datane dal progetto Michelangelo, ha sempre puntato su competenze che siano anche direttamente spendibili nel mondo del lavoro. Finalità questa che sembrerebbe ridimensionata nel quadro della riforma..

In tale quadro la Progettazione, da sempre, ha avuto una finalità ambivalente nel campo formativo: sia come disciplina del linguaggio, dell’espressività, tesa allo sviluppo della personalità, sia come apparato di competenze riferite al saper fare nel settore specifico.

b. Considerazioni sulle indicazioni nazionali nel quadro della riforma della secondaria

La disciplina, nel quadro degli indirizzi dei Licei della Riforma della secondaria superiore, trova sbocco nell’indirizzo Design settore arredo. In tal senso si recepisce che il legislatore ha inteso considerare l’ambito del disegno industriale interno all’indirizzo del settore arredamento tradizionale. Ciò è comprensibile considerando le interrelazioni tra la filiera riferita all’arredamento nel campo artigianale e quella tipicamente industriale.

Sul piano dei contenuti disciplinari proposti nelle indicazioni nazionali si rende evidente come, rispetto al Progetto Michelangelo, l’impegno orario settimanale di sei ore contempli anche parte dei contenuti affidati prima alla disciplina di Geometria Descrittiva. Positivo è sicuramente il risalto dato alle tecniche di rappresentazione CAD.

c. Il quadro orario di riferimento della disciplina e la gestione delle ore di lezione settimanali.

La struttura oraria di n. 6 ore settimanali può essere suddivisa in tre giorni con lezioni di due ore. Di queste almeno due dovranno essere svolte nel laboratorio CAD per utilizzare il software di modellazione solida. In tal modo la progettazione potrà connettersi con l’attività laboratoriale di modellistica e di ebanisteria, per la sperimentazione e l’attuazione dei processi CAD-CAM mediante l’uso delle macchine a controllo numerico di cui dispone l’Istituto.

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2. ANALISI della situazione generale riferita alla disciplina nell’anno scolastico precedente (punti di forza e di debolezza)

a. Andamento della disciplina in riferimento al successo scolastico degli studenti.

La disciplina ha avuto, per gli ottimi livelli motivazionali che riesce a suscitare negli studenti, un livello di valutazione oscillante tra la sufficienza e il buono (in voti tra il sei e l’otto). Ovviamente, la struttura della distribuzione delle valutazioni presenta un andamento a piramide: considerando la base col valore dei casi di sufficienza e il vertice con i rari casi di eccellenza.

In ogni caso, in considerazione dei successi che un buon gruppo di studenti registra nel proseguimento degli studi in facoltà affini all’indirizzo (in genere circa il 50%, valore questo ipotizzato su dati ricavati dalle informazioni riportate dagli studenti che si sono diplomati negli anni scorsi), risulta valida l’esperienza didattica soprattutto sul piano delle conoscenze delle tecniche di rappresentazione, e in generale sulla cultura del progetto. Non sono rari i casi di alunni che intraprendono attività lavorative nel campo della grafica, sia tradizionale che digitale.

b. Considerazioni sulle motivazioni dell’insuccesso e sugli eventuali punti di debolezza.

I rari casi di insuccesso scolastico sono perlopiù legati alla motivazione, che trova la causa non già da insufficienti informazioni nel senso dell’orientamento scolastico, ma sul piano di un disagio che trova origine nella sfera sociale o familiare.

Uno dei maggiori punti critici nel processo di apprendimento nasce dalle carenze che si registrano al primo anno del triennio sul campo della capacità di rappresentazione, sulla frammentaria conoscenza della geometria, sulla pressoché inesistente capacità di leggere un’opera di design, e, in definitiva su una inadeguata conoscenza della storia dell’arte. Questa risulta nella migliore delle ipotesi basata su nozioni riferite alla periodizzazione stilistica e non sull’esperienza dell’analisi diretta dell’opera d’arte. Tale approccio metodologico, come quello dell’analisi del testo nel campo della letteratura sia italiana che straniera, sarebbe più congeniale al processo logico che viene messo in atto nella disciplina progettuale: la decodificazione dei messaggi artistici in vista della ri-codificazione nel processo creativo-compositivo. Infatti l’esperienza progettuale deve necessariamente essere indirizzata didatticamente verso l’uso consapevole del linguaggio visivo-plastico-spaziale proprio della disciplina.

c. Elenco delle problematiche.

In aggiunta alle criticità espresse di natura esogena rispetto alla disciplina, esistono altre problematiche che si possono ritenere comuni anche agli altri indirizzi:

1) Carenza di materiali di didattici: possibilità di avere campionature dei materiali più diffusi, di prototipi di alcuni oggetti di design, di giunti tecnologici, di strumenti per la realizzazione di alcune lavorazioni in laboratorio.

2) Coordinamento con l’insegnamento di laboratorio.3) Coordinamento con le altre discipline.

d. Punti di forza su cui far leva

Il punto di forza attuale della disciplina è legato ad un adeguato rapporto tra spazi, dotazioni pc, e ridotto numero di studenti presenti nelle classi dell’indirizzo di Disegno Industriale. Ciò rende possibile una didattica individualizzata, condizione necessaria per un proficuo dialogo educativo.

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Il corso si può avvalere delle tecnologie acquisite utilizzando i fondi europei (le tecnologie cad-cam), che hanno reso possibile un notevole salto in avanti avvicinando la didattica alle tecnologie impiegate nei settori lavorativi più avanzati.

3. OBIETTIVI strategici per il superamento delle problematiche evidenziate-

a. Metodologie

La programmazione, divisa in tre moduli temporali, si articolerà in tre direzioni didattiche sempre connesse in modo trasversale:

1) Analisi e adozione del design come mezzo espressivo;2) Impiego delle tecniche della rappresentazione, della modellazione solida e del

disegno assistito;3) Elementi di metodologia progettuale.

Il lavoro sarà suddiviso in tre moduli corrispondenti alla scansione trimestrale. In ciascun modulo saranno trattate le seguenti tematiche a carattere trasversale:

• Modulo 1 : “Design e comunicazione: elementi, riflessioni e applicazioni sulla semiologia del design”

• Modulo 2 : “Design e prodotto";• Modulo 3: “Design e l’immagine coordinata”Di volta in volta saranno approfondite e ricercate interazioni pluridisciplinari dei percorsi

progettuali.Sul piano operativo la disciplina nei contenuti e nella strutturazione tenderà

all’applicazione di diversi tipi e modalità di svolgimento della lezione: lezione frontale sempre mediata dall’utilizzo degli audio visivi; utilizzo del problem solving; elaborazione di simulazioni e progetti (learning by doing); approfondimenti e ricerche individuali e guidate, anche su internet; esposizioni del lavoro e delle ricerche mediante presentazioni con Power Point.

Inoltre l’attività progettuale sarà sempre direttamente connessa a quella delle discipline di laboratorio che cureranno gli aspetti legati alla restituzione plastica (Modellistica), l’approfondimento sulle tecnologie dei materiali, la prototipazione con le macchine a controllo numerico (CAD-CAM).

Ci si avvarrà del laboratorio CAD, dei sistemi multimediali per le proiezioni e della rete LAN

b. Modalità di recupero

Il recupero, per la particolarità della disciplina, sarà necessariamente in itinere. Si utilizzeranno esemplificazioni e si indurrà l’allievo ad esercitarsi e a integrare il lavoro applicativo anche a casa.

c. Introduzione di nuovi strumenti per la didattica

Come si è detto, a fianco alle tecnologie già introdotte con l’utilizzo delle macchine a controllo numerico e le postazioni pc che consentono l’utilizzo del CAD nella progettazione, si dovrebbero introdurre tecnologie che consentano agli allievi di sperimentare e manipolare nuovi materiali e tecnologie. Bisognerebbe acquisire campionature almeno dei materiali più diffusi, di prototipi di alcuni oggetti di design, di giunti tecnologici, di strumenti per la realizzazione di alcune lavorazioni in laboratorio.

d. Collegamenti interdisciplinari

I collegamenti interdisciplinari, per quanto si è detto a proposito delle finalità sono la chiave per fornire agli studenti una formazione completa uscendo dall’erronea dicotomia tra

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materie umanistiche e quelle tecnico-pratiche. Le prime troppo radicate in un nozionismo astratto potrebbero aumentare i livelli di attenzione e motivazione degli studenti proponendo un’approccio e una metodica di tipo laboratoriale. In modo reciproco le cosiddette discipline tecnico-pratiche attraverso l’approccio semiologico si possono arricchire trasponendo nei linguaggi visivi e plastici i significati e i contenuti provenienti dall’analisi dei testi letterari e artistici. L’interdisciplinarità, va quindi perseguita, non solo nella scelta di tematiche convergenti, ma sul piano metodologico di tipo induttivo e fenomenologico.

e. Collegamenti disciplinari con le iniziative a livello d’Istituto.

Tradizionalmente, il collegamento della disciplina con le iniziative d’Istituto si colloca nella mostra didattica di fine anno. Essa rappresenta l’approdo dei processi messi in atto durante l’anno scolastico, e di fatto è l’occasione per riflettere e ripensare il percorso adottato oltre ad essere un momento di confronto tra i docenti e tra i docenti e la comunità esterna.

Meglio se a tale appuntamento si andasse con un prodotto didattico più articolato, coinvolgente molte più discipline, anche quelle di tipo umanistico evidenziando così un’unità dei processi formativi pienamente rispondente alle finalità degli studi dell’Istituto d’arte o dei Licei artistici.

f. Coinvolgimento dei genitori

I genitori dovranno essere indotti a partecipare più direttamente ai processi educativi e formativi attraverso un coinvolgimento più diretto soprattutto nelle iniziative a livello d’Istituto.

Dovranno essere coinvolti nelle scelte riguardanti le manifestazioni rivolte al territorio, guidati nell’azione educativa oltre le ore curriculari per il sostegno dei figli, quando possibile, nello studio a casa.

g. Collegamenti col territorio

Il territorio va considerato secondo due direttrici. Innanzitutto come oggetto di analisi e di studio: si pensa ai beni culturali in esso presenti e alle possibilità di intervenire direttamente partecipando a eventuali concorsi di progettazione oppure scegliendolo come contesto tematico per le esercitazioni progettuali.

Nell’altra direzione, stabilendo contatti con le aziende più avanzate, per l’attività di stage o per scambi di informazioni, oppure recependo la domanda di formazione in campo professionale del settore.

In generale non dovrebbero mancare iniziative che devono vedere coinvolto il territorio sia in qualità di Ente sia relazionandosi alle aziende appartenenti alla filiera affine al settore del design.

Tali contatti comporteranno un reciproco arricchimento e il conseguente avvicinamento del mondo del lavoro col mondo della scuola.

4. LIBRI DI TESTO IN ADOZIONE E CONSIGLIATIBruno Guardavilla, Quadro storico dell’architettura moderna - HOEPLI

Bruno Munari, A. Pinotti, G. Tosetti – Disegno & Design – Atlas.

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2. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI per il QUINTO ANNO di corso.

CONOSCENZE(da verificare per unità didattica o unità formativa)

Definizione nel Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF):Le conoscenze indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o lavoro. Le conoscenze sono descritte come teoriche e pratiche.

I TR

IMES

TRE

1. La storia del design: Ricognizione dalle origini a dopo il Bauhaus.2. Analisi, lettura e rappresentazione di opere di design (autori: Designers italiani anni 50 e 60) 3. Il linguaggio del prodotto: ricognizione funzioni pratiche e sulle funzioni di segno.4. La rappresentazione grafica tradizionale: Prospettive di ambiente. Schizzi, e rappresentazioni

prospettiche di interni. Uso del colore.5. Software di modellazione: gestione delle forme complesse, spessori e sezioni. Impaginazione

e stampa.6. La metodica progettuale orientata ai principi di qualità.

II T

RIM

ESTR

E

1. La storia del design: gli indirizzi didattici dopo il Bauhaus. Il radical design degli anni 70 e 80. Idee, correnti, ideologie e poetiche.

2. Approfondimenti di storia del Design italiano. Fase sintetica: presentazione delle opere e degli autori protagonisti degli anni 70 e ottanta)

3. Il linguaggio del prodotto: approfondimenti sulle funzioni di segno (di segnale e simboliche) e sulle funzioni formali estetiche.

4. Software di modellazione: prototipazione virtuale e reale. Presentazione dell’idea progettuale.5. La metodica secondo i principi della qualità: materiali e tecnologie, verifiche e sperimentazione,

modelli, disegni costruttivi, dettagli. Resine naturali e sintetiche. Polimeri: impieghi e comportamenti.

III

TRIM

ESTR

E

1. La storia del design: Indirizzi del Design contemporaneo, ricerche e sviluppi. Il design per l’ecologia.

2. Approfondimenti di storia del Design contemporaneo. Stark- Mari- 3. Simulazioni della seconda prova dell’esame di Stato.4. Tecniche grafiche per la resa del’idea progettuale.5. La relazione al progetto.

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ABILITA’(da verificare a fine

modulo trimestrale)

Definizione nel Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF):Le abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

I TR

IMES

TRE 1. Saper riconoscere e datare un oggetto di design

2. Saper analizzare la forma, la funzione e la tecnologia di un oggetto di design3. Capacità di analisi del tema assegnato (in modo appropriato e dettagliato)4. Saper ricercare fonti ed informazioni utili al tema in modo preciso e pertinente.

II T

RIM

ESTR

E

1. Saper riconoscere i caratteri di un particolare linguaggio nel campo del design indicandone gli aspetti e i rimandi alla cultura del periodo.

2. Saper utilizzare e chiarire le funzioni formali ed estetiche di diversi prodotti di design.1. Riuscire a rappresentare in modo corretto un oggetto di Design utilizzando sia le tecniche

tradizionali che quelle digitali (livello di dettaglio: progetto esecutivo)3. Riuscire a costruire il modello o prototipo virtuale compreso alcuni dettagli tecnologici.4. Capacità di sintesi, esposizione / presentazione di un’opera di design e della propria idea

progettuale.5. Saper redigere una relazione dettagliata sull’iter progettuale dimostrando le ragioni delle

scelte operate nel progetto6. Utilizzare un software di presentazione riuscendo in poche slides a dare un messaggio

efficace, chiaro ed esaustivo.

III

TRIM

ESTR

E

1. Saper inquadrare storicamente un oggetto di disegno industriale relativamente ai periodi trattati, individuandone correttamente i correlativi tra scelte formali, tecnologiche e funzionali e il contesto economico e socio-culturale del periodo.

2. Saper utilizzare e chiarire le funzioni formali ed estetiche dell’oggetto progettato.3. Riuscire a rappresentare correttamente un disegno esecutivo, i dettagli e i particolari

costruttivi, sia mediante l’uso delle tecniche tradizionali sia quelle digitali.4. Capacità di sintesi, esposizione / presentazione di un’opera di design e della propria idea

progettuale attraverso un’adeguata documentazione grafica, verbale e scritta (relazione di progetto) portando in evidenza in modo chiaro i punti di forza e di debolezza del progetto analizzandone soprattutto gli aspetti formali estetici, tecnologici e funzionali.

5. Saper individuare relazioni tra abilità e conoscenze elaborate in diverse discipline.

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COMPETENZE(da verificare a fine

anno scolastico)

Definizione nel Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF):Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Inte

ro A

nno

Scol

astic

o

a) ANALISI DEL LINGUAGGIO DELLA FORMA

1. Sviluppare capacità di lettura di un'opera di design (decodificazione del linguaggio visivo e plastico dell’opera).

2. Sviluppare capacità di utilizzo del linguaggio della forma.3. Sviluppare capacità di analisi di un oggetto di disegno industriale attraverso la sua

rappresentazione.4. Sviluppare capacità di controllo tridimensionale e di modellazione.

b) IMPIEGO DELLE TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE E DEL DISEGNO ASSISTITO

1. Saper usare in modo appropriato un software di modellazione.2. Saper usare le tecniche di rendering .3. Eseguire la prototipazione virtuale e col sistema CAD-CAM4. Saper impaginare e stampare una tavola mediante i software CAD.

c) ELEMENTI DI METODOLOGIA PROGETTUALE

1. Saper utilizzare matrici geometriche per il controllo dei rapporti proporzionali.2. Distinguere gli aspetti funzionali, tecnologici e compositivi3. Sapere utilizzare le tecnologie e i materiali costruttivi4. Distinguere e utilizzare gli elementi compositivi ed espressivi 5. Grammatica compositiva: i fondamenti; sperimentazioni su segni e forme6. Simmetria ed asimmetria7. Valutazione delle ipotesi progettuali: punti deboli e punti di forza8. La rappresentazione esecutiva9. Presentazione del progetto definitivo10. Relazione sulle scelte tecnologiche e valutazione economica11. Impatto ambientale e problematica ecologica12. Impaginazione e stampa del lavoro svolto13. Capacità di sintesi, esposizione / presentazione di un’opera di design e della propria

idea progettuale attraverso un’adeguata documentazione grafica, verbale e scritta (relazione di progetto) portando in evidenza in modo chiaro i punti di forza e di debolezza del progetto analizzandone soprattutto gli aspetti formali estetici, tecnologici e funzionali.

14. Saper individuare relazioni e correlare abilità e conoscenze elaborate ed acquisite in diverse discipline.

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3 TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA delle CONOSCENZE e delle ABILITA’ da UTILIZZARE (le interrogazioni vanno indicate secondo le sotto riportate tipologie alla voce orale)

scritto grafico orale pratico Produzione di un testo argomentativo ……………………………….

Produzione di un testo scritto con vincoli predefiniti …………….…

Analisi e commento di un testo letterario e non letterario ………...

Saggio breve ……………………………………………………………

Relazione ……………………………………………………………….

Articolo di giornale …………………………………………………….

Intervista …………………………………………………………………

Soluzione di problemi a carattere professionale …………………..

Trattazione sintetica di argomenti ……………………………………

Quesiti a risposta singola …………………………………………….

Quesiti a risposta multipla ……………………………………………

Problemi a soluzione rapida ………………………………………….

Casi pratici e professionali ……………………………………………

Sviluppo di progetti …………………………………………………….

Prove grafiche ………………………………………………………….

Prove di laboratorio …………… ………………………………………

altro, specificare………………………………………………………..

Le prove per la verifica delle abilità saranno somministrate prima dell’ultima settimana del trimestre. Gli alunni che non avranno superato la prova in modo sufficiente ripeteranno la prova nel trimestre successivo per le abilità non conseguite.

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Griglia di valutazione delle CONOSCENZE

CONOSCENZE

VOTO (dei saperi di base)EVENTUALI ELEMENTI DI VALUTAZIONE

SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

Molto negativo: (1-2-3) Nessuna - pochissime - poche

Insufficiente: (4) Frammentarie e superficiali

Mediocre: (5) Superficiali e non del tutto complete

Sufficiente: (6) Complete ma non approfondite

Buono ( 7-8) Complete ed approfondite

Ottimo: ( 9-10)Complete, approfondite,

coordinate, ampliate, personalizzate

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Griglia di valutazione delle ABILITA’

Livelli ABILITA’ (trasversali)

VOTO (di base) ( linguistico-espressive) (tecnico– operative)

Eventuali ELEMENTI DI VALUTAZIONE

SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

Molto negativo: (1-2-3)

Non riesce ad applicare le

conoscenze o commette gravissimi

errori

Non sa esprimersi attraverso i linguaggi

corporei, visivi e verbali

Non sa applicare un processo operativo

Insufficiente: (4)

Riesce ad applicare le conoscenze in

compiti semplici, ma commette qualche

grave errore.

Commette errori che oscurano il

significato dell'espressione

Utilizza impropriamente gli

strumenti operativi ed informatici.

Mediocre: (5)

Commette qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti piuttosto

semplici.

Commette qualche errore che non

oscura il significato dell'espressione

  

Utilizza impropriamente gli

strumenti operativi ed informatici pur

pervenendo a risultati accettabili

  

Sufficiente: (6)

Applica le conoscenze

acquisite ed esegue compiti semplici

senza errori.

Impiegando terminologie e forme

espressive accettabili e riesce in

una esposizione chiara e scorrevole.

Possiede sufficienti conoscenze e abilità nella scelta e nell'uso

appropriato dei materiali, delle

tecniche operative e degli strumenti

informatici.

Buono ( 7-8)

Esegue compiti complessi e sa

applicare i contenuti e le procedure, ma commette qualche

imprecisione.

Traspone i significati dai linguaggi verbali

a quelli visivi e viceversa, senza

difficoltà.

Dispone di ampie conoscenze dei materiali e delle

tecniche operative ed informatiche che

applica con metodo.

Ottimo: ( 9-10)

Esegue compiti complessi, applica le

conoscenze e le procedure in nuovi

contesti e non commette errori.

Utilizza consapevolmente forme linguistiche

appropriate ai contenuti ed

esprime compiutamente la propria personalità

Elabora automamente un programma

operativo scegliendo tecniche operative ed

informatiche più appropriate. Perviene a risultati precisi in

tempi brevi.

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Griglia di valutazione delle COMPETENZE (Si ricorda che le competenze presuppongono l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità dell’intero periodo e pertanto saranno valutate a fine anno)

COMPETENZE (trasversali)

VOTO (di elaborazione autonoma)

(progettuali e creative)

Eventuali ELEMENTI DI VALUTAZIONE SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

Molto negativo: (1-2-3)

Nessuna capacità di analisi e sintesi

Non possiede riferimenti ricavati dall'esperienza e

non riesce ad orientarsi nella ricerca di una

soluzione.

Insufficiente: (4)

Analisi e sintesi parziali ed imprecise.

Non riesce ad analizzare i dati ed ipotizza soluzioni

spesso errate.

Mediocre: (5)

Effettua analisi e sintesi ma non complete ed approfondite.

Applica un metodo nell'analisi dei dati, ma non è ancora

autonomo nell'elaborare una

soluzione.

Sufficiente: (6)

Effettua analisi e sintesi complete, ma

non approfondite.

Segue un metodo nell'elaborazione dei

dati individuando soluzioni poco

originali..

Buono ( 7-8)

Effettua analisi e sintesi complete ed

approfondite con qualche incertezza se aiutato. Effettua

valutazioni autonome parziali e non approfondite.

Applica con spunti di creatività e scelte

opportune metodi e saperi appresi individuando

soluzioni coerenti.

Ottimo: ( 9-10)

Coglie gli elementi di un insieme,

stabilisce relazioni, organizza

autonomamente le conoscenze e le

procedure. Effettua valutazioni personali.

Associa in modo autonomo ed

originale i diversi saperi, elaborando soluzioni di ottima

qualità coerenti con i dati, le metodologie e gli strumenti messi

a disposizione.

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3 TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA delle COMPETENZE (le interrogazioni vanno indicate secondo le sotto riportate tipologie alla voce orale)

scritto grafico orale pratico Produzione di un testo argomentativo ……………………………….

Produzione di un testo scritto con vincoli predefiniti …………….…

Analisi e commento di un testo letterario e non letterario ………...

Saggio breve ……………………………………………………………

Relazione ……………………………………………………………….

Articolo di giornale …………………………………………………….

Intervista …………………………………………………………………

Soluzione di problemi a carattere professionale …………………..

Trattazione sintetica di argomenti ……………………………………

Quesiti a risposta singola …………………………………………….

Quesiti a risposta multipla ……………………………………………

Problemi a soluzione rapida ………………………………………….

Casi pratici e professionali ……………………………………………

Sviluppo di progetti …………………………………………………….

Prove grafiche ………………………………………………………….

Prove di laboratorio …………… ………………………………………

altro, specificare………………………………………………………..

Le prove per la verifica delle competenze saranno somministrate nelle ultime settimane dell’anno scolastico. Per gli ultimi anni del corso le modalità di somministrazione dovrebbero ricalcare quelle della simulazione dell’esame di stato, soprattutto per la valenza multidisciplinare. Si rimanda alla programmazione di dipartimento la definizione di eventuali prove per classi parallele,delle modalità di somministrazione, dei contenuti, e del relativo calendario.

Caserta, 11 settembre 2012

Il docente coordinatore di disciplina

Prof. Giuseppe Sebastianelli

I docenti della disciplina

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