Scheda Di Lettura Sul Testo de Itinerarium Mentis in Deum

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SCHEDA DI LETTURA SUL TESTO ITINERARIUM MENTIS IN DEUM DI BONAVENTURA Analisi e commentario sul testo Itinerarium mentis in Deum Il argomento dell`Itinerararium mentis in Deum è fatto sulla alegoria di che le sei ali del Serafino sono le fasi di illuminazioni successivi. Questi fasi della sapienza cristiana che conducono all´anima dalle criature ad il Dio Creatore, facendo uso delle facultà animali, del spiritu y della mente. Il anima in questo ascenzo a Dio è spinta per la orazione e il ardente amore per Cristo crocifisso. Bonaventura spiega questo “viaggio dei tre giorni nella solitudine: questa è la triplice illuminazione di un sol giorno: come il tramonto, il mattino, il mezzogiorno; a questo allude la triplice esistenza delle cose: cioè nella materia, nell´intelligenza creata e nell´arte eterna(...); a questo si riferisce la triplice sostanza in Cristo: il corpo, l´anima e la divinità, che è la nostra scala per ascendere a Dio” (cap. I, 3). Tre visioni principali e sei potenze dell´anima umana.

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Scheda Di Lettura Sul Testo de Itinerarium Mentis in DeumEsquema de lectura del texto de san Buenaventura Itinerario de la menta a Dios.Texto en italiano. Resumen de los principales temas filosóficos

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SCHEDA DI LETTURA SUL TESTO ITINERARIUM MENTIS IN DEUM DI BONAVENTURA

Analisi e commentario sul testo Itinerarium mentis in Deum

Il argomento dell`Itinerararium mentis in Deum è fatto sulla alegoria di che le sei ali del

Serafino sono le fasi di illuminazioni successivi. Questi fasi della sapienza cristiana che

conducono all´anima dalle criature ad il Dio Creatore, facendo uso delle facultà

animali, del spiritu y della mente. Il anima in questo ascenzo a Dio è spinta per la

orazione e il ardente amore per Cristo crocifisso.

Bonaventura spiega questo “viaggio dei tre giorni nella solitudine: questa è la triplice

illuminazione di un sol giorno: come il tramonto, il mattino, il mezzogiorno; a questo

allude la triplice esistenza delle cose: cioè nella materia, nell´intelligenza creata e nell

´arte eterna(...); a questo si riferisce la triplice sostanza in Cristo: il corpo, l´anima e la

divinità, che è la nostra scala per ascendere a Dio” (cap. I, 3).

Tre visioni principali e sei potenze dell´anima umana.

Secondo Bonaventura l´anima umana ha tre visioni principali:

a) L´una si riferisce alle cose esteriori, e si chiama animalità o sensibilità;

b) L´altra ha per oggetto lo spiritu, rivolto in sé e a sé;

c) L´terza he per oggetto la mente, che si eleva spiritualmente sopra di sé.

Ciascuna delle predette visioni si duplica, dal momento che possiamo considerare Dio,

alfa e omega. Dunque è necessario elevare al numero sei questi gradi di illuminazioni.

“In corrispondenza a questi sei gradi di ascesa a Dio, sei sono le potenze dell´anima,

per mezzo delle quali dalle cose inferiori ci eleviamo alle superiori,(...) e cioè senso,

immaginazione, ragione, intellecto, intelligenza, apice della mente o sinderesi.

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Secondo l´originario ordine di natura, l´uomo fu creato capace di fruire la pace della

contemplazione (...) Ma essendosi allontanato dalla vera luce deve iniziare il suo

itinerario verso Dio.

I sei gradi di illuminazioni.

1) MACROCOSMO: Il primo grado è il mondo sensibile come uno specchio, attraverso

cui perveniamo a Dio (somma potenza, sapienza e bontà) (cap. 1, 9)

2) MICROCOSMO:(...) come secondo grado dellá elevazione a Dios, con cui saremo

fuidati a contemplare Dio in tutte le creature, che penetrano nella nostra mente

attraverso i sensi del corpo. (cap 2, 1)

3) MENTE UMANA (...) cioè nella nostra mente, in cui risplende l´imagine di Dio; e qui,

in questo terzo grado, rientrando in noi stessi e quasi lasciando fuori l´atrio, ci

dobbiamo sforzare di vedere Dio, come in uno specchio. (cap. 3,1)

4) ANIMA UMANA: Oltre che attraverso la nostra anima, possiamo contemplare il

primo principio anche nella nostra anima, e questo modo è superiore al precedente,

per cui viene considerato come il cuarto grado di contemplazione. (cap 4,1)

5) DIO/ESSERE: noi fissiamo il nostro sguardo sull´Essere stesso, dicendo che il nome

proprio di Dio è Colui che è. (cap 5, 2) Dobbiamo impostare l´anima verso al essere

plieno e ilimitato. Finalmente abbiamo capito che questo essere è il Essere Divino.

6) DIO/BENE: Nel secondo modo, noi ci concentriamo sullo stesso Bene (cap. 5,1)

Come l´essere è il principio radicale degli attributi dell´essenza, così il bene è il

principale fondamento per la contemplazione delle emanazioni divine (cap. 6,1).

Dopo aver passato in rassegna le sei considerazioni (...) come le sei ali del cherubino

con le quali la mente del vero contemplativo, illuminata pienamente dalla suprema

sapienza, può elevarsi in Dio.

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Lettura dei Filosofì Medievali

D. Juan Carlos Galvis

I Ciclo Terzo anno 1º semestre