Santuario della B. V. Maria di Pontenovo
-
Upload
lavia-di-sab -
Category
Documents
-
view
237 -
download
5
description
Transcript of Santuario della B. V. Maria di Pontenovo
Santuario mariano A cura di Lavia Di SabatinoGiugno 2003
La Chiesa, sorge all’imbocco del paese di San Polo d’Enza provenendo da Reggio, nella zona detta appunto “la Madonna”,
in frazione Pontenovo.
Agli inizi del Cinquecento la pietas dei sampolesi eresse un “capitello” sulla destra di un ponticello sul rio Bottazzo, nelle
vicinanze dell’incrocio della strada per la Pieve con la vicinanze dell incrocio della strada per la Pieve con la Provinciale che portava al Castello di San Polo da un lato e a
Piazzola dall’altro.
Quando la gente di San Polo decise di costruire il primo piccolo Oratorio, il pilastro fu trasferito all’interno di esso.
A cura di Lavia Di Sabatino
Sul capitello o pilastro, erano dipinte due immagini della B.V. Maria, nei lati posti a sera e a mattina:
“Madonna che non allatta” Madonna che non allatta , posta esternamente al primo Oratorio, in origine dentro l d l d t
“Madonna che allatta”, posizionata sopra all’altare del primo Oratorio la casa del sacerdote
custode. Oggi è restaurata.del primo Oratorio.
A cura di Lavia Di Sabatino
Madonna che non allattaMadonna che non allatta
Vediamo qui l’immagine come si presentava si presentava fino agli inizi del 1980: l’affresco 980 l affresco era protetto da uno sportello. l è Il dipinto è di
autore sconosciuto ed è sconosciuto ed è datato 1544.
A cura di Lavia Di Sabatino
V il 1550 il Verso il 1550 il pilastro fu trasferito trasferito all’interno dell’Oratorio eretto in onore della B.V. di Pontenovo e la sua collocazione è sua collocazione è rimasta fino ad oggi immutata nei oggi immutata nei secoli anche dopo il restauro. In quelperiodo, la festa della Madonna era il 15 maggio, festa della traslazione, in quanto in quel giorno il pilastro fu t t t ll’O t itrasportato nell’Oratorio.
A cura di Lavia Di Sabatino
Sui primi anni di vita del piccolo Oratorio Sui primi anni di vita del piccolo Oratorio abbiamo poche notizie certe. La prima molto importante, è del 1625: ci informa dei molti p ,miracoli della Madonna e sul patronato che la
comunità di San Polo aveva su Pontenovo.
I t t l d i i d t d i Intanto la devozione mariana da parte dei Sampolesi cresceva, come documentato anche
dalle visite pastorali del tempo e dal manoscritto dalle visite pastorali del tempo e dal manoscritto “Libro dei miracoli della Madonna di Pontenovo”, purtroppo mutilo, che riferisce testimonianze dal p pp
1682 al 1735: sono registrate quelle del feudatario di San Polo Francesco Gherardini e di
lti i i bit ti d l d ll i i moltissimi abitanti del paese o delle zone vicine, che si dichiararono miracolati.
A cura di Lavia Di Sabatino
Negli anni 1627-34 gl’Oratorio (detto anche “sacellum”) venne ampliato i hi i
15 maggio Festa della Traslazionein una chiesa vera e propria
e si spostò anche la festa: dapprima l’8 settembre
Detta anche Festa della 8 settembre
Traslazione
dapprima l 8 settembre ricorrenza della Natività della B.V., e poi il 12
Festa della Traslazione e Sagra di Pontenovo
8 settembre
psettembre, giorno dedicato al nome di Maria. In quegli
i dil l t 12 settembre
Pontenovo
Festa del anni dilagava la peste: a differenza di altri paesi, San Polo ne fu quasi
12 settembre Festa del Nome di Maria
San Polo ne fu quasitotalmente risparmiata e questo fu additato come un miracolo della Madonna: anche oggi è invocata protettrice di San Polo.
A cura di Lavia Di Sabatino
Grazie alle ricerche condotte dal dott. Mario Iotti, purtroppo recentemente scomparso, è possibile
accedere a questo interessante documento: si tratta accedere a questo interessante documento: si tratta della Bolla di papa Alessandro VIII (1689-1691) che reca la firma dell’allora card. Albani, futuro papa reca la firma dell allora card. Albani, futuro papa
Clemente XI; vi si legge che in occasione della festa della Madonna di Pontenovo era concesso lucrare
l’indulgenza plenaria.A cura di Lavia Di Sabatino
C l S i (1810Carlo Sartori (1810-1879), insigne benefattore sampolese che sia in vita sampolese, che sia in vita che in morte, lasciò una impronta incancellabile pnella comunità sampolese, nacque nella vecchia casa
t di fi materna di fianco all’Oratorio. Fu attratto da un profondo sentimento da un profondo sentimento religioso verso la Madonna di Pontenovo, anche se non ,divenne sacerdote come molti dei suoi antenati.
A cura di Lavia Di Sabatino
Verso il 1860 cominciò a maturare il progetto di d d ll B V d P costruire ad onore della B.V. di Pontenovo un
grandioso Santuario nel luogo del preesistente OratorioOratorio.
A cura di Lavia Di Sabatino
Questa è una tavoletta Questa è una tavoletta per grazia ricevuta. Dipinta dal pittore p pFrancesco Mironi, rappresenta Carlo S t i l t d i Sartori salvato dai morsi di un cane inferocito E’ datata inferocito. E datata 1861, lo stesso anno di inizio dei lavori che miravano a trasformare il piccolo
t i i oratorio in una sontuosa chiesa in stile neorinascimentaleneorinascimentale.
A cura di Lavia Di Sabatino
Iniziarono allora i lavori su disegno dell’Arch. P M h ll l R d ’ l Pietro Marchelli, colui a cui Reggio deve un po’ il
suo volto ottocentesco.
Si devono ai suoi disegni la Caserma Zucchi, il l d l G l hi di S Fpalazzo del Governo, la chiesa di San Francesco.
A cura di Lavia Di Sabatino
Alla sua a sua morte Carlo Sartori lasciò
per testamento la volontà di volontà di beneficiare la chiesa di Pontenovo, come segno di d i devozione.
A cura di Lavia Di Sabatino
Risalgono a quei Risalgono a quei tempi i numerosissiniex-voto. Come scriveva Mario Iotti, la storia della M d di Madonna di Pontenovo è intimamente legata intimamente legata alla storia della comunità: ospitò pl’unica scuola del paese (un plesso vi è i t fi l 1983) rimasto fino al 1983)
e dal 1915 anche l’asilo infantilel asilo infantile.
A cura di Lavia Di Sabatino
Il progetto Marchelli, p gper diverse vicissitudini, venne
li t l realizzato solo per una quarta parte,
e solo nel 1966 si portò a t i l f i t i termine la facciata grazie ai contributi dei sampolesi. E’ riconoscibile il lato dove E riconoscibile il lato dove sorgeva il palco del teatrino, poi demolito., p
A cura di Lavia Di Sabatino
ll’ d ll h l d d l All’esterno della chiesa, una lapide ricorda il restauro, con due inesattezze:
• secolo di costruzione, che non è il XX, ma il XIX;
• anno del restauro, che non è il 1965, ma il 1966., ,
A cura di Lavia Di Sabatino
Purtroppo nel novembre del 1983 il Purtroppo nel novembre del 1983 il terremoto danneggiò gravemente la chiesa, che fu riaperta nell’agosto , p gdi quattro anni dopo, seppur inizialmente solo in modo saltuario.
I lavori di ripristino continuarono grazie anche continuarono, grazie anche ad una campagna di solidarietà volta sì al solidarietà volta sì al restauro della chiesa, ma anche alla realizzazione di un centro di Ospitalità e Accoglienza, nel fabbricato annesso al santuarioannesso al santuario.
A cura di Lavia Di Sabatino
Esempi di santini che santini che esprimono la devozione alla Madonna di P tPontenovo.
La stampa di questa immagine è del 1733 opera di Giovanni è del 1733, opera di Giovanni Pedrotti.
A cura di Lavia Di Sabatino
Ecco come si presentava l’edificio adiacente alla hi i d ll’i i i chiesa, prima dell’inizio
dei lavori di ristrutturazioneristrutturazione.
Maggio 1987: i lavori ggal complesso di Pontenovo procedono.
A cura di Lavia Di Sabatino
Il 31 marzo 1990 è stato inaugurato il Centro di Ospitalità e Accoglienza B V di Pontenovo che Ospitalità e Accoglienza B.V. di Pontenovo, che
ospita anziani e disabili. A cura di Lavia Di Sabatino
AbsideAbside
Il presbiterio non ha coro; una porta sulla coro; una porta sulla destra dà accesso alla sagrestia che è collegata alla Casa di Accoglienza. Si presenta a un’unica presenta a un unica navata con due parti laterali sopraelevate laterali sopraelevate, cui si accede salendo due gradini.
A cura di Lavia Di Sabatino
Altare maggiore
Presenta un’ancona bianca composta da
due colonne d sormontate da una
trabeazione profilata in oro; profilata in oro; alla sommità del
quadro è presente q pun cherubino con ali
dorate.
A cura di Lavia Di Sabatino
In basso, in un medaglione su cui poggiano i cui poggiano i due bracci di un candelabro uai piedi del quadro, vi è la
scritta in latino così tradotta:tradotta:
“Io sono in m l mi mezzo al mio popolo”.
A cura di Lavia Di Sabatino
Il quadro, “Madonna con Bambino”, posto sulla parete centrale centrale dell’abside è opera del opera del pittore Adeodato Malatesta e fu commissionato da Carlo Sartori da Carlo Sartori nel 1864.
A cura di Lavia Di Sabatino
Sotto al quadro del qMalatesta, vi è questo affresco,”Madonna che ll tt ” h i è allatta” che, come si è
detto, decorava il lato di ponente del pilastro che fu ponente del pilastro che fu inglobato nella chiesa; è notevolmente deteriorato, probabilmente per il fumo
delle molte candele e l m d d i d ti lampade accese dai devoti,
tanto che ha subito parecchi restauri da pittori parecchi restauri da pittori
estemporanei che la trasformarono addirittura
in non lattante.A cura di Lavia Di Sabatino
Altare di sinistraAltare di sinistra
E’ dedicato a San P S t’I i Prospero, Sant’Ignazio di Loyola, San Francesco Saverio e Francesco Saverio e San Mauro.
Fin dal Settecento Fin dal Settecento nella chiesa si festeggiava la festeggiava la ricorrenza di ciascuno di questi santi, anche con messa solenne cantata e buona partecipazione di partecipazione di fedeli.
A cura di Lavia Di Sabatino
Di autore non identificato il Di autore non identificato, il quadro è datato 1713.
A cura di Lavia Di Sabatino
Alt di d tAltare di destra
E’ dedicato a San Giuseppe come risulta anche dalla scritta posta in alto sul quadro Ha pure immagini quadro. Ha pure immagini
di Sant’Anna, della Vergine con Bambino in braccio e con Bambino in braccio e San Giovanni Battista “putto”, cioè bambino.
Sicuramente fin dai primi del Settecento, presso
questo altare si questo altare si celebravano messe in onore di San Giuseppe (19 marzo) di San Giuseppe (19 marzo)
e Sant’Anna (26 luglio).A cura di Lavia Di Sabatino
Il quadro è datato alla fine del 1600 ed è di Il quadro è datato alla fine del 1600 ed è di autore “Bolognese” non meglio identificato.
A cura di Lavia Di Sabatino
“La celeste Gerusalemme”
E’ un olio su tela del 1996 di cm 260x290 1996, di cm. 260x290, opera della pittrice sampolese Alessandra pBinini e da lei donata alla Parrocchia di S. Polo con
i i i l il 30 cerimonia inaugurale il 30 giugno 2000. Fu sistemata inizialmente nella Chiesa inizialmente nella Chiesa del Castello. Il soggetto è ispirato al testo pdell’Apocalisse di San Giovanni che descrive la m nific nz d ll c l st magnificenza della celeste Gerusalemme.
A cura di Lavia Di Sabatino
“Mi mostrò la Città G l
“Aveva un muro d l
“La città è un d l santa, Gerusalemme,
che scendeva dal cielo, nella stessa
grande e alto, munito di dodici porte, presso
quadrato, e la sua lunghezza è uguale alla larghezza (…) come
gloria di Dio”p ple quali vi erano dodici Angeli”
gpure la sua altezza”.
“Il materiale del Angeli
“Il muro
Il materiale del muro è di diaspro, e la città è d’ora puro simile a puro della città
ha dodici fondamenta “In essa non
puro, simile a puro cristallo”
e, sopra di esse, dodici nomi quelli
In essa non entrerà nulla di impuro,(…) ma
lt t lli h nomi, quelli dei dodici Apostoli dell’Agnello”
soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell Agnello dell’Agnello”
A cura di Lavia Di Sabatino
Alessandra Binini, che ha terminato gli studi
d i i d U bi accademici ad Urbino nel 1990 discutendo una tesi sull’arte religiosa tesi sull arte religiosa del Novecento, ha già presentato alcune opere p pa carattere religioso nella Chiesa P hi l di Parrocchiale di Concordia sul Secchia, vincendo una selezione vincendo una selezione per il ciclo di 12 tele sul Credo Apostolico.p
A cura di Lavia Di Sabatino
A lato dell’abside, sulla destra, vi è sulla destra, vi è il piccolo altare del tabernacolo. Di fianco vediamo
lo scivolo per agevolare il agevolare il
movimento dei portatori di portatori di handicap che
dall’attiguo Centro di Accoglienza si recano in Chiesa.
A cura di Lavia Di Sabatino
A destra dell’abside è
posta la statua della Madonna. E’ E’ una statua a
grandezza naturale della naturale della
B.V. di Lourdes, davanti alla
quale la devozione l d popolare accende candele.
A cura di Lavia Di Sabatino
La chiesa della Madonna di Pontenovo è citata in diocesi tra i santuari minori.
A cura di Lavia Di Sabatino
In questi ultimi mesi la strada antistante la Chiesa In questi ultimi mesi la strada antistante la Chiesa di Pontenovo ha subito notevoli trasformazioni e
accoglie l’unica rotonda rotatoria del nostro paese, che qui vediamo nella fase di progettazione e
sistemazione.
A cura di Lavia Di Sabatino
Nella rotonda è stato recentemente posto il ciclo i i tit l t “St i di S P l d’E ” l musivo intitolato “Storia di San Polo d’Enza”, pregevole
opera dell’artista sampolese Walter Ferrarini. Qui vediamo il secondo pannello che rappresenta il fulcro vediamo il secondo pannello che rappresenta il fulcro
religioso, culturale e politico del nostro paese.A cura di Lavia Di Sabatino
La nuova sistemazione della rotonda, con piante, mosaici e illuminazione, valorizza ancora di più la
Chi d ll M d di P t ll’i d l Chiesa della Madonna di Pontenovo, all’ingresso del nostro paese.
Giugno 2003 A cura di Lavia Di Sabatino